COOPERAZIONE TRENTINA - L'INCHIESTA

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COOPERAZIONE TRENTINA - L'INCHIESTA
POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. D.L.
353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1 COM-
MA 1, DCB TRENTO RIVISTA PER AMMINISTRATORI
E DIPENDENTI DELLA COOPERAZIONE TRENTINA
www.cooperazionetrentina.it          carta ecologica

N ° 0 5       M A G G I O                 2 0 1 9

COOPERAZIONE
TRENTINA
  L’INCHIESTA

  5 per mille alle coop sociali

  Leonardo Becchetti
  ECONOMIA CIVILE,
  LA STRADA VERSO LA FELICITÀ

  Sant’Orsola
  IL VILLAGGIO DEI PICCOLI FRUTTI
  È REALTÀ
COOPERAZIONE TRENTINA - L'INCHIESTA
Marketing CCB   Messaggio pubblicitario con finalità promozionale. Prima della sottoscrizione leggere attentamente il set informativo disponibile sul sito www.assimoco.it, sul sito www.assicuragroup.it o presso le filiali delle banche aderenti
                                             02.2019    al circuito di Assicura Group.

                     È un prodotto di
                                                                                                                                                                                                                       Assicurati una

                                                                                                                                                                                                                       la tua abitazione.
                                                                                                                                                                                                                       tutela adeguata per

                                                                                                                 La polizza multirischi
                                                                                                                 tutta casa e famiglia.
                                                                                                                                                                                                                                                                                              Intermediario Assicurativo Assimoco

www.casserurali.it
COOPERAZIONE TRENTINA - L'INCHIESTA
Periodico della Federazione                                Hanno collaborato
                                     Trentina della Cooperazione                                Carlo Borzaga, Franco de Battaglia e Silvia De Vogli.

                                     Trento, Via Segantini, 10 - Tel. 0461 898111
                                                                                                Progettazione grafica
                                     www.cooperazionetrentina.it
                                                                                                Cooperativa ARCHIMEDE - www.archimede.nu
                                     ufficio.stampa@ftcoop.it

                                                                                                Stampa tipografica
                                     Direttore responsabile                                     Cooperativa NUOVE ARTI GRAFICHE
                                     Walter Liber
                                                                                                Abbonamenti
                                     Coordinatrice                                              Costo singola copia: € 3
                                     Dirce Pradella
                                                                                                Abbonamento annuale (11 numeri): € 30

                                     Comitato di Redazione
                                     Corrado Corradini, Franco de Battaglia, Silvia De Vogli,   Promozione 2019
                                     Cesare Dossi, Egidio Formilan, Cristina Galassi,           Paga i primi 10 abbonamenti a prezzo pieno (30 euro,
                                     Walter Liber, Diego Nart, Sara Perugini, Dirce Pradella,   fermo da molti anni) e i restanti solo la metà.
                                     Bernardino Santoni, Vincenzo Visetti.
                                                                                                Autorizzazione del Tribunale Civile e Penale di Trento n. 26
                                                                                                Registro stampa di data 09.10.1950

INdICE
EDITORIALE                                                                      L’evento
3   La pluralità è la chiave del cambiamento                                    32 Educa: grande successo per la decima edizione
                                                                                Servizi per le coop
IN PRIMO PIANO
                                                                                34 Formazione privacy a portata di mouse
L’inchiesta sul 5 per mille
4   Dai contribuenti 200 mila euro alle coop sociali
                                                                                C’è del nuovo
                                                                                35 Scuole musicali: un progetto innovativo
Agricoltura                                                                        per motivare docenti e studenti
8 Il Villaggio dei piccoli frutti è realtà                                      37 La banca di un territorio… nei fatti
11 Le cantine sociali trentine brindano al Vinitaly                             38 Nuove ‘esperienze al rifugio’
                                                                                40 Dalla fusione ‘a tre’ nasce la Cassa Rurale Adamello
NEWSCOOP                                                                        Buone prassi
15 Federcasse, ribadita la centralità                                           41 La cooperazione di consumo
   della rappresentanza                                                            per i Vigili del Fuoco volontari
17 Le Rurali dal ministro Fraccaro                                              42 Melinda per la sostenibilità
18 Più salute e sicurezza rispettando le differenze                             43 Ceis, un bilancio che sorride
19 I bambini disegnano il futuro                                                45 EcoAcademy, riferimento nazionale
   per la Rurale Vallagarina                                                       per la formazione nell’edilizia sostenibile
20 Mediocredito, dividendo da 1 milione e mezzo
21 Itas Mutua, anno di grande sviluppo                                          Scuola
23 La radiografia del turismo in Val Rendena                                    46 Esperienze coop di alternanza scuola­lavoro
24 Cibo, ridurre gli sprechi
   può anche diventare un buon affare                                           OPINIONI
25 Cavareno, un punto vendita tutto nuovo
26 Essere felici è un diritto di tutti                                          Dati alla mano
27 Demolizione selettiva, un convegno con Ecoopera                              47 La terza via che esiste
                                                                                La porta aperta
CULTURA COOPERATIVA                                                             48 A Gazzadina chiude la coop
Economia civile
28 Il primo festival dell'economia civile
30 Becchetti: “Ecco la strada verso la felicità".
COOPERAZIONE TRENTINA - L'INCHIESTA
Meno rischi,                                                                        Più contributi,
     più credito.                                                                        più opportunità.
     Cooperfidi facilita l’accesso al credito e fornisce
     garanzie ai suoi soci, che possono essere:                                          È ente di garanzia nella gestione delle domande e nell’erogazione
                                                                                         di contributi della Provincia Autonoma di Trento.
        società cooperative trentine

        aziende, consorzi, società, associazioni o enti agricoli
        con una sede operativa nella Provincia di Trento

                                  1                                                                         2

                                                               5

                                                                                      Più Cooperfidi,
                                       3                                              più impresa.
 Più credito,                                                 4

 più sviluppo.
  Può erogare finanziamenti diretti.
                                                                                                  Più consulenza,
                                                                                                  più crescita.
                                           Più fondi,                                             Fornisce gratuitamente supporto qualificato,
                                                                                                  forte di un’impareggiabile conoscenza del territorio.

                                           più scelta.
                                           Offre vantaggi derivanti dall’utilizzo di Fondi
                                           come il Fondo Immobiliare finanziato dalla PAT.

La vita delle imprese è un labirinto intricato di opportunità e imprevisti.

Cooperfidi è il partner affidabile e solido che sa affiancarle nei momenti

cruciali e aiutarle a perseguire una crescita sana. • www.cooperfidi.it
COOPERAZIONE TRENTINA - L'INCHIESTA
EDITORIALE
    COOPERAZIONE TRENTINA

                                  2 minuti

LA PLuRALITÀ È LA CHIAVE
dEL CAMBIAMENTO
È difficile comprendere da ‘fuori’ quello che è successo            Includere competenze, profili, esperienze e sensibilità
nelle scorse settimane ‘dentro’ la Federazione. Lo capisco          maturate in contesti diversi porta ad un miglioramento dei
dai messaggi che ricevo, dalle domande che tante socie e            processi decisionali per essere in grado di governare la
soci mi fanno, disorientati dalle cronache e dai corsivi degli      complessità. Ma è chiaro che questa metodologia inclusiva
opinionisti. Finalmente, presto ci sarà l’assemblea generale        va ad impattare sulla gestione del potere così come si è
e avremo la possibilità di confrontarci sulla narrazione di         consolidato nel corso del tempo.
quanto fin qui avvenuto in modo trasparente e puntuale.             Non c’è un cooperatore, non c’è una cooperatrice che non
Quando sono stata eletta alla guida del sistema, ho                 sostenga che (anche) nel nostro movimento ci sia bisogno di
immaginato la governance della Federazione come un                  valorizzare le competenze femminili e l’entusiasmo e i talenti
luogo che accogliesse la pluralità, dove la valorizzazione          dei giovani, dando loro opportunità di incidere. Quando poi
delle differenze, l’eterogeneità delle competenze, dei              ci si trova alla prova dei fatti, quando i nomi di giovani e di
profili, dell’età, il mix di codici, linguaggi, stili femminili e   donne capaci, competenti e pieni di idee vengono proposti
maschili, fossero capaci di generare innovazione, creatività e      nei luoghi decisionali, si alzano le barricate.
maggiore capacità di risolvere i problemi delle cooperative.        Ho piena consapevolezza che si tratta di una sfida epocale,
Cooperative che hanno chiesto un cambiamento,                       culturale prima di tutto, che non si ferma certo dentro i
suggerendo l’individuazione di nuovi paradigmi per                  confini della cooperazione. Ma spetta a chi come me crede
riorientare l’assetto decisionale, sia in termini culturali,        nel valore della pluralità, nella forza della sintesi, tentare,
sia gestionali. Ho considerato questo come un elemento              proporre dei passi in avanti. Con la consapevolezza che a
centrale per rafforzare la Federazione e il suo ruolo al servizio   volte per avanzare bisogna tornare indietro, per ricalibrare
dei soci e della comunità tutta.                                    e ripartire.
Ho fatto mia la sfida di raccogliere i punti di vista diversi,      Ora guardiamo avanti perché c’è tanto da fare.
superando l’approccio unico, che ha determinato lo sviluppo
di una cultura organizzativa appiattita su una visione parziale,
                                                                                                          marina.mattarei@ftcoop.it
non più in grado di essere generativa e di rispondere
adeguatamente alle istanze che il mercato ci pone. Lo
vediamo bene anche nelle nostre cooperative: le risorse
calano, la concorrenza aumenta, i mercati sono sempre più
complessi. Per affrontarli non basta una rappresentanza
monocorde.
COOPERAZIONE TRENTINA - L'INCHIESTA
PRIMO PIANO l'inchiesta sul 5 per mille                      4

     COOPERAZIONE TRENTINA

 6 minuti                           di Dirce Pradella

5 per mille: dai contribuenti
200 mila euro alle coop sociali
L’Agenzia delle Entrate ha reso noti gli importi versati nel 2017 a favore delle
cooperative sociali. Un’inchiesta per capire come vengono utilizzati questi fondi.
Riescono a contribuire alla realizzazione di tantissimi progetti gli importi
che le cooperative sociali trentine ricevono dai 7.396 contribuenti che le
hanno indicate come beneficiarie del loro 5 per mille. C’è chi ha acquistato
                                                                                   Che cos’è
i materiali per la palestra di psicomotricità dedicata ai piccoli utenti, chi ha   il 5 per mille
contribuito a finanziare il soggiorno marino delle persone con disabilità          Il 5 per mille è una misura
che segue, chi ha comperato materiale pedagogico e chi ha allestito un             fiscale introdotta nel 2006 che
laboratorio per riuscire a proporre nuove attività.                                consente ai contribuenti di
Si tratta per lo più di importi di piccola entità, ma che anche simbolicamente     des­tinare una quota dell’IRPEF
offrono alle realtà che li ricevono il segno dell’apprezzamento e della fiducia    (pari, appunto, al 5 per mille) a
generata rispetto al proprio agire. Che in questi tempi in cui l’attività delle    enti che si occupano di attività
cooperative è spesso sotto i riflettori (o sotto la lente) non è poca cosa.        di interesse sociale, come as­
                                                                                   so­ciazioni di volontariato e di
I numeri                                                                           promozione sociale, onlus,
Nel 2017 quasi 100 mila contribuenti trentini hanno scelto come destinare          as­sociazioni sportive, enti di
oltre 3,1 milioni di imposte, corrispondenti al 5 per mille: la maggior parte      ricerca scientifica e sanitaria.
di loro, 85.611 persone, ha optato per le organizzazioni di volontariato,          Il 5 per mille è una forma
devolvendo loro quasi 2,7 milioni di euro. Altri 7.329 trentini hanno scelto di    di sussidiarietà orizzontale,
sostenere le attività sociali dei Comuni (190 mila euro), 5.906 le associazioni    un principio che implica la
sportive dilettantistiche (207 mila euro), 952 la ricerca scientifica (52 mila     collaborazione del cittadino
euro) e 52 la ricerca sanitaria (3 mila euro).                                     con le istituzioni per l’attuazione
Nel podio delle organizzazioni che hanno raccolto più risorse nel 2017             di     interventi    socialmente
troviamo l’Associazione SOS Villaggi dei bambini, con oltre 410 mila euro,         rilevanti.
la sezione trentina della Lega italiana per la lotta contro i tumori (109 mila
euro) e la FOP (fibrodisplasia ossificante progressiva) Italia (55 mila).
Dei 2,7 milioni destinati al sostegno degli enti del volontariato, 217
mila euro sono stati devoluti a cooperative e associazioni socie della
Federazione, grazie alla scelta di 7.396 contribuenti. Nelle infografiche di
queste pagine si possono vedere i numeri precisi, ma in sintesi si può dire
che per le 58 realtà beneficiarie del movimento cooperativo, 6 ricevono
importi che superano i 10 mila euro, mentre 19 incassano meno di mille
euro.
Per capire come vengono utilizzati questi fondi, la redazione di questa
rivista ha fatto un’inchiesta, indirizzando alle coop associate un questionario
al quale hanno risposto 31 cooperative.
COOPERAZIONE TRENTINA - L'INCHIESTA
5                    l'inchiesta sul 5 per mille PRIMO PIANO
                                                                                                                    COOPERAZIONE TRENTINA

Il 5 per mille versato in Trentino nel 2017
 TOTALE                                                                                                      Legenda

                Numero contribuenti                          Importo 5 per mille

                99.850                                       3.145.395,44                                    Numero                   Importo
                                                                                                             dei contribuenti         5 per mille (in euro)

SUDDIVISIONE GENERALE                                   LA TOP TEN DEI VERSAMENTI                           LE 10 SOCIE DELLA FEDERAZIONE
PER CATEGORIE                                           IN TRENTINO                                         PIÙ GETTONATE

             Volontariato                                1      Associazione Sos Villaggi dei Bambini        1   Anffas Trentino Onlus
                                                                   10.502                  410.178,25                 1.076                    33.271,89
    85.611
    2.692.123,23
                                                         2      Lega Italiana per la Lotta                   2   Sos Villaggio del Fanciullo
                                                                Contro i Tumori (Sezione Tn)
                                                                                                                            422                17.151,45
                                                                     4.151                 109.758,81
  di questo importo
  217.855,04 euro
  sono andati a favore                                   3      F.O.P. Italia (Fibrodisplasia                3   Il Ponte
                                                                Ossificante Progressiva)
  di 58 cooperative e realtà                                                                                                400                12.744,28
                                                                     1.250                      55.052,62
  associate alla Federazione,
  per un totale di 7.396                                                                                     4   Amalia Guardini
  contribuenti che hanno                                 4      Pro vita Onlus
                                                                                                                            464                11.932,84
  così espresso la loro scelta.                                      1.281                      48.189,22

             Associazioni Sportive                                                                           5   La Rete
                                                         5      Università degli Studi di Trento
             Dilettantistiche                                                                                               337                11.927,76
                                                                         843                    47.313,95
    5.906
    207.247,20
                                                         6      Associazione Promozione Infanzia             6   Mandacaru' Onlus
                                                                Bisognosa Mondo Impoverito                                  313                11.075,98
             Ricerca scientifica                                     1.179                      42.337,49

                                                                                                             7   Cooperativa Sociale
    952                                                                                                          Assistenza Anziani (C.A.S.A.)
                                                         7      Trento
    52.353,64
                                                                     1.182                      38.013,32                   378                 9.971,51

             Ricerca sanitaria                                                                               8   Villa Maria
                                                         8      Fondazione Trentina per L'autismo
                                                                                                                            299                 7.478,50
                                                                     1.185                      36.401,43
    52
    3.071,20
                                                         9      Anffas Trentino Onlus                        9   Villa S. Ignazio

                                                                     1.076                      33.271,89                   200                 7.387,12
             Comuni

    7.329                                               10      Associazione Acqua per la Vita              10   Giuseppe Veronesi
    190.600,17                                                           641                    30.015,14                   168                 7.084,50

Fonte: Nostra elaborazione dati Agenzia delle Entrate
COOPERAZIONE TRENTINA - L'INCHIESTA
PRIMO PIANO l'inchiesta sul 5 per mille                        6

    COOPERAZIONE TRENTINA

                          Le nuove disposizioni per il 2019
  Sono numerose le novità che riguardano il 5 per                d’iscrizione annuale: chi si è regolarmente iscritto
  mille. Per il 2019, infatti, accanto ai cinque destinatari     accede all’opportunità anche per gli esercizi successivi
  normalmente previsti (volontariato, università e               ad eccezione del caso in cui sia cambiato il legale
  ricerca scientifica, ricerca sanitaria, attività sociali dei   rappresentante.
  comuni, associazioni sportive dilettantistiche), è stata       Cambia invece la procedura di rendicontazione, con
  aggiunta per il contribuente la possibilità di versare         l’introduzione dell’obbligo di invio del rendiconto
  a favore della tutela, promozione e valorizzazione dei         e della relazione per chi percepisce contributi di
  beni culturali e paesaggistici e per il sostegno degli         importo superiore ai 20 mila euro. Tutti gli altri
  enti gestori delle aree protette.                              dovranno produrre i due documenti e conservarli per
  Un’altra novità riguarda l’eliminazione della procedura        10 anni per eventuali verifiche.

I progetti delle coop
I fondi del 5 per mille servono alle cooperative per lo più a sostenere progetti già avviati.
Vengono utilizzati, per esempio, per finanziare borse lavoro o percorsi di inserimento
lavorativo di persone svantaggiate. Accade alla Progetto 92, come racconta Michelangelo
Marchesi, che i ricavi del 5 per mille vadano a sostenere i percorsi di socializzazione
e avvicinamento al lavoro dei giovani tra 15 e 29 anni non più inseriti in un progetto
scolastico o formativo e nemmeno in un’attività lavorativa. “Il 5 per mille – spiega Marchesi
– ci consente di allargare la platea dei ragazzi che riusciamo a seguire accompagnandoli
al lavoro presso le nostre strutture: da ‘Maso Pez’, con l’assemblaggio, la falegnameria e il
vivaio biologico, a ‘Tutto Verde’ di Ravina, dove abbiamo un’azienda agricola e un punto
vendita che si occupa della coltivazione e vendita di piante per orti, giardini o ornamento
delle case. Le possibilità, dunque, sono diversificate per cercare di incontrare le attitudini
di questi giovani e riuscire a dare loro una prospettiva sociale e lavorativa”.
Anche alla cooperativa Relè, come ci racconta Sabrina Dalpiaz, le risorse del 5 per mille
vengono canalizzate sull’inserimento lavorativo delle persone svantaggiate a causa di
disabilità, dipendenze o problematiche economiche, impiegandole nei settori presidiati:
ristorazione, pulizie, grafica e video.
Finalità similari per la Iter, che utilizza il 5 per mille per sostenere borse di studio per
personale con disabilità che sperimentano l’inclusione, il lavoro e la socializzazione
nell’ambito dell’area camper di Rovereto, struttura gestita dalla cooperativa.
A Villa Sant’Ignazio, invece, i fondi raccolti vengono impiegati per sostenere le attività
di Casa Orlando, una residenza per senza dimora. Il ricavato, in particolare, serve per
i lavori di manutenzione, per acquisire beni di prima necessità e per del semplice
materiale di arredo.
Le cooperative Amalia Guardini e Laboratorio Sociale usano i ricavi raccolti dalle tasse
per contribuire al finanziamento dei soggiorni marini per gli utenti disabili, che la Provincia
non sostiene più dal 2014.
La Rete, invece, per contribuire al finanziamento dei lavori di ristrutturazione della sede,
che hanno permesso di offrire alle persone con disabilità e alle loro famiglie degli spazi
più accoglienti e funzionali per le attività proposte.
Altre cooperative hanno utilizzato questi ricavi per sostenere le spese di formazione
del personale, per allestire una palestra per la psicomotricità, per stampare il giornalino
destinato ai soci, per le attività legate alla settimana dell’accoglienza e per organizzare
laboratori.
Piccoli importi, piccoli progetti, ma che se non ci fossero mancherebbero a tante persone
in difficoltà.
COOPERAZIONE TRENTINA - L'INCHIESTA
7                 l'inchiesta sul 5 per mille PRIMO PIANO
                                                                                                               COOPERAZIONE TRENTINA

Inchiesta: il 5 per mille alle cooperative trentine
La vostra cooperativa                     Se sì, a partire da quale anno?
riceve importi dalle destinazioni
del 5 per mille dell’Irpef?                                                                   4

                                              3
SÌ
       21                                                 2            2                                                         2
       68%
                                                                                   1                      1            1                      1
NO
       10
       32%
                                            2005        2006        2007         2010       2011        2012          2013     2015        2016

  Come ritenete gli importi               Quali strumenti utilizzate per promuovere questa possibilità
  finora incassati?                       al bacino di contribuenti che non sottoscrive il 5 per mille?

     21                                    Mail promozionale dedicata           10                                                      28,60%

                     Interessanti                           I social media      12                                                      34,30%

                     7 33,30%                                        Lettere       5                                                    14,30%

                                                     Campagne dedicate             3                                                    8,60%

                                          Pubblicità in tv o sui giornali          0
                     Poco significativi                                Altro       5                                                    14,30%
                     6 28,60%
                                          Secondo la sua esperienza, quali azioni potrebbero essere introdotte
                                          per migliorare la raccolta e la gestione dello strumento?
                     Modesti
                                              Campagne di comunicazione integrate                        Campagne mirate associando la richiesta
                     6 28,60%                 Sensibilizzare potenziali donatori
                                                                                                         di 5 per mille a progettualità specifiche
                                                                                                         Pianificazione di fundresing
                                              Diffusione cartacea e social                               e strategie adeguate
                                              È significativo essere                                     Presentazione di progetti tematici
                                              riconosciuti/identificati sul territorio                   che aggregano più realtà
                     Simbolici
                                              Individuare con più precisione il target                   Promozione
                     2   9,50%                di persone a cui indirizzare
                                              una comunicazione ad hoc
                                                                                                         App dedicata
                                                                                                         Pubblicità
                                              Velocità della erogazione
                                                                                                         Eventi pubblici dedicati alla presentazione
                                              Cercare di far comprendere l'utilità                       dei progetti da sostenere
Ritenete che il 5 per mille                   delle azioni compiute
sia uno strumento efficacie per voi?                                                                     Presentazione diretta e personale
                                              Comunicazione mirata                                       a interlocutori privilegiati

SÌ                                        Le entrate del 5 per mille vengono dedicate a …
       22                                 Ad un progetto                       A sostegno di progetti
       88%                                specifico dedicato                   già avviati dalla cooperativa                             Altro

NO
       3                                       3                                           15                                             3
       12%                                    14%                                          71%                                           14%
COOPERAZIONE TRENTINA - L'INCHIESTA
PRIMO PIANO agricoltura                                                            8

       COOPERAZIONE TRENTINA

  6 minuti                                              di Diego Nart

Il Villaggio dei piccoli frutti
è realtà
L’inaugurazione è avvenutala prima domenica di aprile.
Il presidente di Sant’Orsola Silvio Bertoldi: “Il nostro obiettivo è la realizzazione
del distretto nazionale dei piccoli frutti”.
                                                                                         I soci di Sant’Orsola hanno deciso di festeggiare i 40
                                                                                         anni dalla fondazione della loro cooperativa investendo
                                                                                         sul futuro e realizzando un nuovo stabilimento
                                                                                         produttivo a Cirè di Pergine Valsugana, a una ventina
                                                                                         di chilometri da Trento e a ridosso della statale 47 che
                                                                                         collega Trentino e Veneto.
                                                                                         La nuova ‘casa’ della cooperativa sorge all’interno di
                                                                                         quello che hanno battezzato il ‘Villaggio dei piccoli
                                                                                         frutti’, nato grazie alla consulenza di Fabio Rizzoli, già
                                                                                         ispiratore di quella che, a Mezzocorona, è per tutti la
                                                                                         “Cittadella del vino”.
                                                                                         “Il nostro obiettivo – ha detto il presidente Silvio
                                                                                         Bertoldi – è la realizzazione del distretto nazionale dei
                                                                                         piccoli frutti”.

                                                                                         L’intervento di Marina Mattarei
                                                                                         “Un obiettivo straordinario, frutto di impegno,
                                                                                         lavoro e sacrificio e, soprattutto, capacità di visione
                                                                                         e lungimiranza – ha osservato la presidente della
                                                                                         Federazione –. La Cooperazione Trentina vive una delle
                                                                                         fasi più complesse e intricate della sua storia. A questo
                                                                                         punto sente tutta la necessità di rilanciare il valore
                                                                                         dell’unità di questo movimento, che tanto ha visto
                                                                                         impegnate generazioni di cooperatori per costruire
                                                                                         questa unità. La cooperativa Sant’Orsola ha saputo
                                                                                         correre sulle gambe della propria identità: valoriale,
                                                                                         profonda, che viene da lontano, e che i soci continuano a
                                                                                         riconoscere alle proprie cooperative. Un saluto di cuore
                                                                                         a tutti i soci di questa cooperativa che hanno condiviso
                                                                                         questa visione. Un ringraziamento a tutte le istituzioni
                                                                                         pubbliche di questo territorio e di questa provincia, che
In alto la nuova sede della cooperativa Sant'Orsola e il taglio del nastro inaugurale.
Qui sopra il presidente Silvio Bertoldi (a destra) e il consulente Fabio Rizzoli.        hanno dato prova con il supporto a questa straordinaria
Nelle pagine seguenti altre immagini della giornata di inaugurazione.
                                                                                         iniziativa di aver compreso il dettato costituzionale che
9                                agricoltura PRIMO PIANO
                                                                                           COOPERAZIONE TRENTINA

riguarda la cooperazione. Quando
la cooperazione dimostra la sua                            Il Villaggio in numeri
funzione sociale, lì la politica deve
                                             Sede a Cirè di Pergine Valsugana.
intervenire a supportarne la sua
azione”.                                     Superficie complessiva: 16 ettari circa.
                                             Stabilimento di conservazione, lavorazione, spedizione:
Il Governo provinciale                       inizio lavori 24 luglio 2017, inaugurazione domenica 7 aprile 2019.
“È una giornata importante e
                                             Area di sedime: 55 mila metri quadrati (area di lavorazione, conservazio­
festosa per la vostra cooperativa
                                             ne, imballaggio, spedizione, sperimentazione, laboratorio, uffici).
– ha aggiunto il presidente della
Provincia Autonoma di Trento,                Centocinquantasette celle interrate refrigerate, venti linee di confezio­
Maurizio Fugatti, affiancato dal suo         namento, auditorium con cinquecento posti. Messo a regime, compren­
vice Mario Tonina – Se siamo qui             derà serre calde e fredde, vivai, punto vendita e parco tematico con col­
oggi è grazie alla capacità e alla           tivazioni dimostrative in suolo, area giochi e attività varie.
tenacia di chi negli anni ci ha creduto,     Parcheggio: 326 posti auto.
portando avanti una intuizione che
ha fatto dell’unità e del territorio i
suoi ingredienti esclusivi. In fondo       della stessa medaglia. Per restare      di sistema. Abbiamo bisogno infatti
questo è lo spirito del movimento          competitivi occorre, quindi, saper      di chi sa portare i nostri prodotti sui
cooperativistico in Trentino perché        guardare alla modernità e questo        mercati nazionali ed internazionali
è ciò che rende possibili progetti         centro, che parte da lontano ed è       ma che lo sappia fare promuovendo
come questo, dove tradizione ed            stato accompagnato anche da chi         al tempo stesso l’intero nostro
innovazione sono le due facce              ci ha preceduto, è un bell’esempio      territorio”.
PRIMO PIANO agricoltura                                       10

    COOPERAZIONE TRENTINA

                                                                linee di confezionamento e di macchinari all’avanguardia
                                                                tra cui un sistema di calibrazione del mirtillo unico nel
                                                                suo genere.
                                                                Il prodotto conferito dai soci viene conservato in 157
                                                                celle refrigerate poste sotto il livello del suolo in modo
                                                                da coadiuvare ancor più la catena del freddo.
                                                                L’impianto fotovoltaico installato da oltre 350 kWp
                                                                (kilowatt picco) garantisce una produzione di circa 400
                                                                mila kWh/anno. Si affianca alle scelte di materiali specifici
                                                                usati per le coperture mirate al risparmio energetico.
                                                                Il nuovo stabilimento è solamente il primo passo, ma
                                                                senza dubbio il più importante, per la realizzazione
                                                                dell’intero “Villaggio dei piccoli frutti”, un investimento
                                                                di 42 milioni di euro su 16 ettari di superficie, il più
                                                                importante realizzato in Europa, che consente a
Parole sottolineate anche dall’asses­      sore provinciale     Sant’Orsola di confermare la sua leadership italiana e
all’agri­coltura, Giulia Zanotelli, che ha ricordato “la        di presentarsi all’estero come il distretto di riferimento
capacità di Sant’Orsola di essersi imposto come marchio         per il settore dei piccoli frutti. I soci hanno potuto visitare
a livello internazionale, sinonimo di qualità, sostenibilità    l’impianto dopo avere partecipato alla loro assemblea
e capacità innovativa”.                                         annuale per la prima volta ospitata nel nuovo Auditorium.
Apprezzato anche il messaggio del sindaco di Pergine,
Roberto Oss Emer: “un cantiere imponente, con                   I numeri della “Sant’Orsola”
riflessi positivi sull’economia e l’occupazione di questo       Il bilancio dell’annata 2018 ha proposto cifre positive
territorio”.                                                    sotto ogni aspetto: utile superiore a ottocentomila euro
Pochi istanti prima del taglio del nastro è stata consegnata    rispetto ai 623 mila euro del 2017. In virtù di un valore
un’opera in legno (frutto dell’inventiva artistica dello        della produzione salito a 62.697.000 euro superiore ai
scultore Gino Lunz) a Federico Oss, uno dei fondatori           57 milioni 44 mila euro dell’anno precedente.
e presidente per molti anni della cooperativa, e a Dario        Ciò ha consentito di liquidare ai soci più di 26 milioni di
Pallaoro, già assessore provinciale all’agricoltura che, nel    euro rispetto ai poco più di 24 di euro del 2017. Bilancio
1970, propose la coltivazione delle prime fragole nella         ottimo nonostante l’andamento climatico non favorevole
Valle del Fersina.                                              durante alcuni mesi dell’anno.
Inoltre, per ricordare il primo presidente, Luigi Bortolotti,   Continua dunque il trend positivo di Sant’Orsola,
è stata collocata e scoperta una targa all’interno              iniziato nel 2013 quando l’intera organizzazione della
dell’Auditorium.                                                società venne reimpostata anche con l’inserimento
                                                                di nuove risorse umane guidate dal direttore Matteo
Tabella di marcia da record                                     Bortolini, dando così forte impulso ad ogni settore, dalla
Il nuovo stabilimento è stato realizzato in tempi record.       produzione, alla sperimentazione, alla vendita.
Costru­zione iniziata il 24 luglio 2017. Inaugurazione          Questo ha consentito il varo di un business plan (tradotto:
meno di due anni dopo.                                          piano aziendale) che ha portato al forte investimento nel
Dispone di grandi spazi coperti e di vaste aree                 nuovo stabilimento e nel “Villaggio dei piccoli frutti” per
esterne, propone una struttura in grado di garantire la         competere nel mercato non solo nazionale. Il trend dei
massima efficienza di processo, moltiplica le capacità          consumi dei piccoli frutti è in crescita costante come
di conservazione e di lavorazione ed è dotato delle più         l’incremento della produzione che si sta diffondendo in
moderne tecno­logie del settore dei piccoli frutti, con 20      nuove aree del mondo.
11                           agricoltura PRIMO PIANO
                                                                                            COOPERAZIONE TRENTINA

 6 minuti                          di Walter Liber e Diego Nart

Le cantine sociali trentine
brindano al Vinitaly
Dal 7 al 10 aprile sono state 4.600 le aziende espositrici
(130 in più dello scorso anno) provenienti da 35 nazioni.
La 54ª edizione di Vinitaly è in programma dal 19 al 22 aprile 2020.

Numeri da record per il 53esimo Vinitaly ospitato a
Veronafiere dal 7 al 10 aprile. Un evento mondiale che ha
registrato un afflusso di 125mila persone di 145 nazioni,
in linea con l’edizione precedente ma aumentando
la qualità e il numero dei buyer esteri accreditati che
hanno registrato un aumento del 3% per un totale di 33
mila presenze. “È stato il Vinitaly più grande di sempre –
commenta Maurizio Danese, presidente di Veronafiere –
con 4.600 aziende, 130 in più dell’anno scorso, e 100mila
metri quadrati espositivi netti”.

Vinitaly, vetrina mondiale
“Una delle cifre di questa edizione di Vinitay è stata
sicuramente l’internazionalità, con l’ulteriore incremento
del 3% dei top buyer presenti tra i padiglioni – spiega

                                                                  Il Consorzio in fiera
                                                                  Il Consorzio Vini del Trentino è stato tra i protagonisti
                                                                  della kermesse veronese, con uno spazio nel
                                                                  padiglione 3 insieme ad altre importanti realtà di
                                                                  riferimento del settore vitivinicolo e promozionale
                                                                  trentino.
                                                                  61 produttori per 1500 metri quadrati di spazio.
                                                                  “Una risposta importante da parte dei produttori
                                                                  – ha dichiarato Graziano Molon direttore del
                                                                  Consorzio – ulteriore conferma che questa
                                                                  manifestazione rappresenta un vero e proprio
                                                                  punto di riferimento per il settore e una grande
                                                                  occasione di fare business”.
PRIMO PIANO agricoltura                                     12

 COOPERAZIONE TRENTINA

Mezzacorona: premio dagli Usa
Il Gruppo Mezzacorona è stato premiato dalla Camera di
Commercio Americana in Italia per i risultati e il ruolo del
Gruppo negli Stati Uniti. Il riconoscimento è stato consegnato
al presidente Luca Rigotti.

                                     Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Nella top five delle
                                     provenienze degli operatori primeggiano gli Stati Uniti (+2% sul 2018),
                                     seguiti da Germania (+4%), Regno Unito (+9%), Cina (+3%) e Canada (+18%).
                                     Su questo fronte molte bene il Giappone (+11). Ma questo è stato anche un
                                     Vinitaly sempre più digital e connesso che ha certificato la centralità nella
                                     nostra community globale della Directory online in nove lingue che conta
                                     più di 4.500 aziende e 18mila vini (aumentati del 20%) e ha registrato oltre
                                     1 milione di visite nelle ultime due settimane, senza dimenticare il debutto
                                     della geolocalizzazione nei padiglioni, per facilitare l’incontro tra domanda
                                     e offerta”.

                                     Voci cooperative dal Vinitaly
                                     Il Vinitaly è stata visitato dalla presidente della Federazione, Marina Mattarei, e
                                     dal direttore Alessandro Ceschi. “È stata una visita interessante – ha osservato
                                     la presidente –. L’appuntamento mette in mostra il lavoro e l’eccellenza
                                     del settore vitivinicolo trentino, cooperativo in prevalenza ma non solo. La
                                     Cooperazione trova qui la sua massima rappresentazione, riconosciuta
                                     a livello nazionale e internazionale. È un motivo di orgoglio condividere il
                                     frutto del lavoro, della competenza, della capacità, della visione che, la
                                     cooperazione viticola trentina, rappresenta”.
                                     Lorenzo Libera, presidente Cavit. “Quella archiviata il 10 aprile è stata una
                                     edizione frizzante di Vinitaly. Cavit ha presentato due novità che danno lustro
                                     e qualità alla produzione: una etichetta dedicata al vino Nosiola Trentino Doc
                                     e una etichetta di Schiava Rosè. Cavit è azienda sempre in movimento che
                                     coglie le opportunità del mercato e valorizza la produzione dei soci”.
                                     Luca Rigotti, Gruppo Mezzacorona. “Abbiamo presentato un accordo. Il
                                     Gruppo Mezzacorona e la Cantina Produttori Valdobbiadene-Val d’Oca
                                     hanno siglato una partnership per la commercializzazione e la valorizzazione
                                     negli Stati Uniti del Prosecco Val d’Oca. Prevede che, Prestige Wine Imports,
                                     importatore americano di proprietà del Gruppo Mezzacorona, commercializzi
                                     in esclusiva il Prosecco Val d’Oca sul mercato degli Stati Uniti dove la stessa
                                     Prestige Wine Imports è presente fin dagli anni Ottanta e dove può vantare
                                     una collaudata ed efficiente struttura organizzativa”.
                                     Bruno Lutterotti, presidente Cantina Toblino. “La prima soddisfazione
                                     appartiene a cinque premi assegnati ad altrettanti vitigni autoctoni, con vini
13                          agricoltura PRIMO PIANO
                                                                                    COOPERAZIONE TRENTINA

Zanoni benemerito
Il Premio “Benemeriti della Vitivinicoltura Italiana”
dal 1973 viene assegnato ai grandi interpreti del
mondo enologico italiano che, con la propria
attività professionale o imprenditoriale, hanno
contribuito e sostenuto il progresso qualitativo
della produzione viticola ed enologica della propria
regione e del proprio Paese. Per questa edizione
del Vinitaly la Provincia Autonoma di Trento ha
indicato per l’assegnazione del riconoscimento          del territorio e con un progetto che va nella direzione di
Enrico Zanoni, presidente dell’Istituto Trento Doc e    sviluppare sempre più una viticoltura attenta all’ambiente,
direttore Cavit.                                        al valore della territorialità e, quindi, al valore del lavoro
                                                        che si fa in campagna”.
                                                        Massimo Benetello, direttore La-Vis. “Abbiamo

Cent’anni di vino                                       presentato il completamento della nostra gamma di
                                                        prodotti Maso Franch, frutto della storia di questa azienda.
a Roveré della Luna                                     Uve provenienti dal nostro Maso dove produciamo in
Lo stand della Cantina di Roverè della Luna             biodinamico, dove l’ambiente si combina perfettamente
Aichholz ha riportato sulle pareti i nomi di tutti i    con il lavoro dell’uomo”.
settecento e più soci che hanno segnato il primo        Luigi Roncador, presidente Cantina Rotaliana di
secolo della sua storia. “Abbiamo voluto dare un        Mezzolombardo. “I nostri vini sono quelli tradizionali
riconoscimento alla nostra compagine sociale,           del territorio perché siamo testimonial del Teroldego
nostro riferimento per essere arrivati fino a qui e     Rotaliano. Abbiamo proposto i vini tipici della Linea
soprattutto per continuare a crescere” ha detto il      Cortuta, in particolare Chardonnay e Lagrein”.
presidente della Cantina Diego Coller.                  Mauro Baldessari, direttore Vivallis. “Abbiamo riscontrato
A seguire è arrivato il brindisi con lo speciale        molto interesse per i prodotti trentini, in particolare per
Vervé TrentoDoc Riserva prodotto per l’occasione.       il Trento Doc. Direi che, rispetto alle edizioni passate, si è
La storia della Cantina è iniziata nel 1919 da un       riscontrato un interesse maggiore verso il prodotto del
piccolo gruppo di viticoltori. Oggi è una moderna       Trentino”.
realtà con 270 soci conferenti e 420 ettari coltivati
in Trentino e in Alto Adige.
In programma momenti di festa e spettacolo,
da inizio estate a fine novembre, quando è in
calendario la celebrazione ufficiale del centenario
della Cantina Roveré della Luna Aichholz.

                                                        Massimo Tarter, direttore Cantina di Isera. “Abbiamo
                                                        presentato al Vinitaly i nostri Marzemino, essendo la
                                                        Cantina di Isera la cantina principe di questa varietà.
                                                        Nel dettaglio: Marzemino classico, etichetta verde
                                                        vendemmia 2016, Corè 2015, il nostro biologico. Novità
                                                        rappresentata dal Lagrein 2017, un vino autoctono”.
Vino, cultura, territorio
     VIGNAIOLI DI MONTAGNA
     GIOVEDÌ 4 APRILE 2019, DALLE 15.00 ALLE 21.30
     Trenta vignaioli fra Trentini ed Altoatesini presentano al pubblico i propri vini,
     espressione di un territorio di montagna e di una passione artigianale.

     81° MOSTRA VINI DEL TRENTINO
     DA GIOVEDÌ 16 A DOMENICA 19 MAGGIO
     LUNEDÌ 20 MAGGIO PER OPERATORI COMMERCIALI
     Ritorna la tradizionale Mostra vini del Trentino,
     un affascinante percorso fra arte, sapori e solidarietà alla scoperta
     dei mille volti del vino trentino.
     A Palazzo Roccabruna e in altre sedi storiche della città.

     Info e prenotazioni:
     Palazzo Roccabruna - Trento, via SS. Trinità
     tel. 0461 887101 in orario d’ufficio
     www.palazzoroccabruna.it
NEWScoop
                                                    15                                                NEWScoop
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                       COOPERAZIONE TRENTINA

Federcasse, ribadita
la centralità della rappresentanza
La riforma del credito cooperativo richiede un ripensamento del modello
di rappresentanza associativa del settore. La Federazione nazionale Federcasse
e le Federazioni locali sono alla ricerca di un nuovo equilibrio per continuare a
rappresentare e tutelare il settore.
In aprile i vertici di Federcasse – il presidente Augusto dell’Erba, il vicario Luca
Occhiolini e il dg Sergio Gatti – sono saliti a Trento e hanno incontrato
il cda della Federazione e i presidenti e direttori delle Casse Rurali.
Unanime il riconoscimento del ruolo di rappresentanza unitaria del sistema,
insieme alla richiesta di rappresentare in maniera imparziale tutte le componenti
del sistema di credito coop.
                                                               Marina Mattarei: l’unitarietà ha valore strategico
La riforma del credito cooperativo italiano coinvolge e
                                                               e riguarda tutta la cooperazione. A Federcasse
modifica i rapporti associativi tra le varie componenti
                                                               chiediamo di proseguire nell’impegno di tutelare
del sistema dopo la nascita delle due capogruppo
                                                               l’identità del credito cooperativo, a partire
Iccrea e Cassa Centrale Banca, che hanno assorbito una
                                                               dalla proporzionalità delle regole, e un ruolo di
parte delle attività che, un tempo, venivano svolte dalla
                                                               terzietà nel rappresentare tutte le Rurali e Bcc.
componente associativa.
                                                               Dalla Federazione trentina un ruolo proattivo di
In particolare, è stata confermata la funzione di
                                                               proposta sui tavoli nazionali a favore delle banche
rappresentanza e tutela di Federcasse, la Federazione
                                                               cooperative.
nazionale, e in alcune Federazioni locali si stanno
ridefinendo il loro ruolo e le loro attività.
La visita dei vertici di Federcasse in Federazione quindi   prima il cda e poi le Casse Rurali, hanno tracciato il
assume particolare importanza nel momento in cui si         quadro dell’attività istituzionale dell’ente che, in questi
sta mettendo a punto il sistema della rappresentanza        anni di grande trasformazione, ha saputo mantenere
sia a livello nazionale sia locale. A questo proposito,     equilibrio e competenza nel gestire i rapporti con le
la presidente Marina Mattarei ha ribadito il ruolo          istituzioni, in particolare gli enti di vigilanza, e la politica.
della Federazione Trentina che, sui tavoli nazionali,       “La riforma come è stata attuata – ha affermato il dg
ha contribuito in maniera attiva collaborando con           Gatti – è molto diversa da quella che era stata disegnata
Federcasse nella proposta di miglioramenti normativi e      in un primo momento dal legislatore, poi riscritta con
regolamentari a favore delle Casse Rurali e Bcc, fornendo   un inedito metodo di coinvolgimento della categoria
know-how e consulenza.                                      tramite Federcasse. Tutti insieme abbiamo tutelato un
Il presidente di Federcasse Augusto Dell’Erba, il vicario   ‘bene pubblico’ garantito dalla nostra Costituzione, la
Luca Occhialini e il direttore Sergio Gatti, incontrando    mutualità della cooperazione. In particolare, solo negli
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    COOPERAZIONE TRENTINA

                                      Augusto Dell’Erba: siamo la casa unitaria
                                      delle banche cooperative, questo
                                      consiglio di presidenza sta facendo il
                                      possibile per garantire equilibrio tra
                                      tutte le componenti. Lavoriamo in tutte
                                      le sedi per salvaguardare la specificità
                                      delle banche cooperative rispetto al
                                      resto del sistema bancario.

ultimi cento giorni del 2018 sono stati approvati tre provvedimenti che hanno
‘scolpito’ il profilo di diversità delle Bcc e ulteriormente rafforzati i caratteri di
tutela della mutualità presenti nella riforma”.
Le Bcc e Casse Rurali nei dieci anni della crisi hanno aumentato i soci del
37%, gli impieghi ai soci del 12%, contribuendo alla risoluzione di banche
esterne al sistema per 559 milioni di euro. Nonostante questo, la qualità del
credito è sempre stata mediamente migliore rispetto alle altre banche nei
settori tipici: famiglie, micro, piccole imprese e non profit.
“Oggi e ancor più domani Federcasse – ha proseguito Gatti – ha nella tutela
e rappresentanza di interessi e sviluppo della cooperazione bancaria uno
dei propri elementi strategici, insieme all’analisi normativa, l’elaborazione di
strategie di policy regolamentare, revisione cooperativa, promozione della
cultura e tecnica bancaria”.
Incalzati dalla presidente Mattarei e da alcuni presidenti di Casse Rurali sul
ruolo di “terzietà” di Federcasse rispetto alle due capogruppo nazionali,
sia il presidente Dell’Erba che il vice Occhialini hanno ribadito l’assoluta
imparzialità dell’ente, fondamentale per garantire una rappresentanza
unitaria tra tutte le componenti del sistema.
Alla domanda se Federcasse sarebbe disponibile ad una mediazione tra le
due capogruppo rispetto alle questioni tutt’ora aperte, Dell’Erba ha risposto
che, di fronte ad una richiesta specifica e con precise “regole di ingaggio”, la
disponibilità c’è.
Sul tavolo nell’interlocuzione tra Federcasse e le Rurali anche l’adesione
diretta delle Rurali e Bcc alla federazione nazionale. “Le proposte sono molte
– ha risposto Dell’Erba – troveremo il modo di formulare regole che rispettino           La visita a Trento dei vertici di Federcasse
le esigenze di tutti”.
Un altro tema molto caro alle Casse Rurali è quello che riguarda la
proporzionalità delle regole in base alla dimensione degli istituti, attualmente
uguale per tutti. Una regolamentazione eccessiva che comporta costi
altissimi per le Rurali in termini organizzativi e di risorse umane.
“Si è trattato di un incontro importante – ha commentato la presidente della
Federazione Marina Mattarei – perché ha consentito un dialogo diretto
tra le Casse Rurali e Federcasse, molto utile per chiarire meglio il quadro
di riferimento e le prospettive del sistema a seguito della riforma. In realtà
c’è stato un riconoscimento diffuso sul ruolo delle Federazioni per garantire
l’unitarietà del sistema. Un obiettivo a cui anche la Federazione Trentina ha
dato e continuerà a dare il proprio contributo, perché l’unitarietà è un valore
per tutta la cooperazione”.
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                                                                                                        COOPERAZIONE TRENTINA

Le Rurali dal ministro Fraccaro
È stato un incontro molto cordiale, quello dell’11 aprile
a Roma chiesto dal ministro Riccardo Fraccaro con la
Federazione e le Casse Rurali Trentine (presenti 18 su
20) per scambiare in maniera diretta opinioni e proposte
a valle della riforma del credito cooperativo, varata nella
precedente legislatura ed ora pienamente operativa.
Pur esprimendo la propria contrarietà rispetto al
modello di capogruppo introdotto dalla riforma, il
ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia
diretta ha manifestato la propria disponibilità a mitigare
i possibili effetti negativi sulla mutualità e l’identità delle
Rurali. Essi riguardano la tutela della mutualità delle
banche cooperative, più volte citata anche nel testo di
legge, e il ruolo del livello associativo di rappresentanza
                                                                    Riccardo Fraccaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta
(Confcooperative, Federcasse, e in Trentino la                                       e Marina Mattarei, presidente della Federazione (foto d'archivio).
Federazione), che nella norma non trova riscontro.
La natura mutualistica del credito cooperativo è stata            Casse Rurali, la identità, la mutualità e il radicamento
quasi ignorata dai regolatori internazionali, Bce in primo        sul territorio, affinché le banche cooperative possano
luogo, che va invece meglio argomentata e regolata per            esplicitare sempre la loro natura mutualistica”.
evitare effetti sociali molto pericolosi.                         “Si è trattato di un riconoscimento istituzionale molto
Tra governo e rappresentanti delle Bcc e Rurali non c’è           importante – commenta la presidente della Federazione
differenza di visione sul modello di credito cooperativo.         Marina Mattarei – e una conferma di validità anche per
Da entrambi i lati c’è la stessa preoccupazione.                  il ruolo associativo. I presidenti delle Casse Rurali hanno
“Il Governo – ha detto Fraccaro – è aperto all’ascolto delle      ribadito l’importanza di questa riforma, ma ciò non vuol
istanze che vengono dalle realtà del credito cooperativo          dire che non possa esserci la preoccupazione sugli effetti
per approfondire tutti gli elementi della questione e             della stessa sui territori. L’impegno del ministro espresso
poi modificare questa riforma sulla natura cooperativa            ai presidenti nell’incontro a Roma è di andare avanti e
e l’identità anche dei gruppi bancari. Il nostro obiettivo        mantenere un dialogo diretto con noi sulla tutela della
è quello di tutelare la distintività cooperativa delle            Casse Rurali, il territorio e le imprese”.

Giovani Cooperatori:
Riccadonna presidente
Il consiglio direttivo dell’associazione Giovani Cooperatori Trentini ha eletto
ad unanimità Luca Riccadonna presidente e Andrea Melchiori Pedron
vicepresidente.
Riccadonna, classe 1988, di Vigo Lomaso, è socio fondatore della cooperativa
Fuoco, la prima cooperativa di comunità del Trentino, socio conferitore di
Copag - Cooperativa Produttori Agricoli Giudicariesi e socio della Federazione
Allevatori. Al di fuori dell’ambito cooperativo, è impegnato in numerose attività
di volontariato ed è vicepresidente dell’Ecomuseo della Judicaria.
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    COOPERAZIONE TRENTINA

Più salute e sicurezza
                                                                                           ww
                                                                                       Assoc w.coopera
                                                                                             iazion        zio
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                                                                                      461 8         e­Don netrentin
                                                                                                          ne­in­         a.i
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                                                                                                    | simo               razion

rispettando le differenze
                                                                                                           netta.f              e
                                                                                                                   edrizz
                                                                                                                          i@ftco
                                                                                                                                 op.it

                                          È entrato nel vivo il   lavoro – correlato. Un tema destinato a diventare sempre
                                          progetto “Che ge­       più rilevante, considerando anche il prolungamento
                                          nere di salute e        della vita professionale.
                                          sicurezza nei luoghi    La prima fase, quella di ricerca, è partita e sta
                                          di lavoro” pensato      coinvolgendo alcune cooperative con l’obiettivo di
                                          dall’associazione       arrivare ad un numero significativo. Le domande mirano
                                          Donne in Coope-         a comprendere come si pongono le imprese del movi­
                                          razione per preve­      mento riguardo ai processi di prevenzione e di
                                          nire i rischi e pro­    valutazione del rischio in relazione alle differenze di
             Foto Marvin Meyer – Unsplash muovere la salute in    genere, e a raccogliere bisogni e suggerimenti su
                                          azienda     tenendo     possibili azioni a supporto da implementare a livello di
conto delle differenze di genere. La scienza ha infatti           sistema.
dimostrato come l’esposizione agli agenti (dalla postura          Al termine di questa fase sarà realizzata una guida per le
all’illuminazione, dallo stress lavoro correlato agli abusi)      cooperative con analisi della situazione, ricerca e precise
sia fortemente diversa tra uomini e donne. Il genere,             indicazioni operative, per riuscire a cogliere il doppio
insomma, è un determinante di salute, aspetto                     vantaggio di questo processo di valutazione delle
richiamato anche dalla normativa vigente.                         variabili di genere: avere una forza lavoro più sana e
Ecco quindi che l’Associazione, in collaborazione con             performante è un vantaggio per le imprese così come
l’Università di Trento e la Federazione e con il contributo       per lavoratori e lavoratrici.
della Provincia autonoma, sta realizzando una ricerca             Il progetto terminerà con l’organizzazione di una giornata
per capire la situazione delle cooperative in questo              di studio per approfondire queste tematiche, arricchita
senso, per poi proporre supporto e strumenti adeguati             dalle relazioni di esperti ed esperte in materia.
per inserire l’ottica di genere nei processi di prevenzione,      Per info: Simonetta Fedrizzi, responsabile del progetto:
sicurezza, salute e valutazione dei rischi e dello stress         0641 898 672

donne verso l’assemblea Alimentare
con Vera Gheno          la felicità
Il 15 maggio le socie e i soci delle Donne in Cooperazione                L’associazione Donne in Cooperazione è tra i
si riuniranno in assemblea per condividere alcuni pensieri e              partner di Ortazzo nell’organizzazione della
progetti per andare oltre la violenza (anche di genere) sui social        serata ‘Alimentare la felicità’ con Vandana
media. Anche grazie alla presenza di Vera Gheno (docente                  Shiva, una delle voci più appassionate, pre­
Università Firenze, specializzata in comunicazione mediata                parate, autorevoli e potenti del movimento per
dal computer), con la sua relazione “Fare la differenza in rete:          i diritti della Terra, delle donne e delle fasce più
una ricetta per vivere felici e connessi”. Spesso, parlando di            deboli della popolazione globale. Attivista
“questione digitale” ci si sofferma infatti sulla presenza di odio,       politica, ambientalista, di­
sulle situazioni di pericolo, sulla comunicazione deragliata; per         vulgatrice, scrittrice, presi­                     Vandana Shiva a Trento.
una volta proviamo a cambiare punto di vista e interrogarci su            dente di Navdanya In­
cosa possa fare attivamente per modificare la nostra esperienza           ternational e tanto altro
di rete e contribuire, in questo modo, a migliorare anche la vita         ancora. Oltre 700 le per­
iperconnessa delle persone attorno a noi. Appuntamento a                  sone che l’hanno ascoltata
partire dalle ore 18 a Trento presso la Sala don Guetti di Cassa          alla Sala della Coope­
Centrale.                                                                 razione a Trento.
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                                                                                              COOPERAZIONE TRENTINA

I bambini disegnano il futuro
per la Rurale Vallagarina
                                               presentati dalle 57 classi che           aspetto della nostra vita. Noi per
                                               hanno partecipato a “Diségnati           primi, come Cassa Rurale, sentiamo la
                                               da grande” mostrano una società          responsabilità di ragionare in modo
                                               futura fondata su attenzione alle        sostenibile, pensando al futuro, per
                                               risorse naturali e rispetto delle        tramandare alle generazioni future
                                               differenze. “Considerato che il futuro   il patrimonio ereditato in questi 120
                                               è nelle mani di questi giovani – ha      anni di storia e portare frutto per le
                                               commentato il presidente della           nostre comunità”.
                                               Cassa Rurale Emiliano Trainotti          Il compito di scegliere gli elaborati
                                               – vedere i loro lavori e le loro         da premiare è spettato alla giuria
                                               aspirazioni ci mostra che un mondo       composta da Cecilia Cavagna,
La classe che ha conquistato il primo posto.   diverso, migliore, è possibile”.         vicepresidente         della   Rurale,
C’è chi si vede ingegnere, chi                 Il concorso, aperto agli scolari delle   Emanue­la Caprara, insegnante di
scienziata, chi astronauta e chi               29 scuole elementari del territorio      disegno, e Amina Pedrinolla, critica
insegnante. Sono tanti i lavori che            di competenza dell’istituto di           d’arte. “È stato un lavoro impegnativo
sognano i 1.400 bambini e bambine              credito cooperativo, è una delle         – ha commentato Cavagna – perché
che hanno partecipato al concorso              numerose iniziative dedicate al          ogni classe, a suo modo, ci ha
di disegno promosso dalla Cassa                tema della sostenibilità proposte        regalato una visione sul futuro
Rurale Vallagarina per celebrare               dalla Cassa Rurale in occasione          stimolante e originale”. Le classi
i 120 anni dalla sua fondazione.               del centoventesimo anniversario.         premiate riceveranno un contributo
Professioni diverse, ma tutte con un           “Abbiamo scelto di dedicare questo       per l’acquisto di materiale didattico,
obiettivo comune: creare un mondo              importante traguardo – ha spiegato       mentre la classe prima classificata
più sostenibile.                               Trainotti – a un tema, quello della      riceverà un contributo per il viaggio
Nel loro complesso, i lavori                   sostenibilità, che coinvolge ogni        di istruzione.

A Mezzolombardo
solidarietà su quattro ruote
La Cassa Rurale Rotaliana e Giovo ha contribuito                   protagonista dell’ultima campagna istituzionale della
all’acquisto di un’autovettura donata al “Tavolo della             Cassa Rurale, metafora di una comunità che lavora
Solidarietà” di Mezzolombardo. Il veicolo servirà per gli          insieme per costruire il proprio futuro.
spostamenti dei volontari e per i servizi dell’Associazione
creata per rispondere alle richieste di aiuto economico e
alimentare in particolare delle famiglie in difficoltà.
Con questa iniziativa, l’istituto di credito ha confermato
l’impegno a favore della comunità. Nel 2018 la Cassa
Rurale ha sostenuto 185 interventi promossi dalle
associazioni. Il veicolo ha una livrea speciale: sulla
carrozzeria è visibile il logo dell’associazione e i colori
e le forme del Tangram. Il gioco di origine cinese
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    COOPERAZIONE TRENTINA

Mediocredito,
dividendo da
1 milione e mezzo
Si chiude positivamente il bilancio      Il bilancio
2018 di Mediocredito, con risultati      Il 2018 si è chiuso con una crescita
vanno ben al di là dei numeri, grazie    del margine di interesse (+1,5%) e
all’offerta di strumenti finanziari      dell’utile al lordo delle imposte, che               Il direttore di Mediocredito Diego Pelizzari.
innovativi e al potenziamento            supera i 4,6 milioni di euro (+14%),
del ruolo fondamentale di finan­         mentre quello netto è stabile sui           Per quanto riguarda gli stock, i
ziamento del sistema bancario,           3,2 milioni di euro.                        crediti verso la clientela in bonis si
specie cooperativo.                      In continuo miglioramento gli indici        mantengono a quota 1 miliardo di
“Abbiamo chiuso il triennio del          di copertura del credito deteriorato        euro, con un leggero decremento
piano industriale – commenta             ed i coefficienti patrimoniali, con un      rispetto al 2017. Il portafoglio
il direttore Diego Pelizzari –           Tier 1 di 18,56%, a conferma della          crediti del comparto manifatturiero
migliorando il posizionamento            tradizionale solidità patrimoniale          continua a crescere con percentuali
complessivo, sia in termini di volumi    della Banca. Il rapporto cost to income     a doppia cifra (+11,1%) a conferma
erogati sia in termini di risultati      si è mantenuto su livelli di eccellenza     della focalizzazione sempre più
economici. La banca ha assunto un        posizionandosi al 49,5%.                    corporate dell’attività di Medio­
ruolo importante nel sostenere i         I volumi dei finanziamenti concessi,        credito (con il Trentino Alto Adige
meritevoli progetti d’investimento       sostanzialmente stabili rispetto ai         come principale mercato).
del territorio”.                         valori del 2017, hanno raggiunto i          Sul fronte della provvista, la banca ha
“Grazie a questi buoni risultati –       261 milioni, mentre le erogazioni           gestito la copertura del fabbisogno
anticipa il presidente Franco Senesi     hanno sfiorato i 225 (-5,8%).               finanziario attraverso operazioni di
– la banca continua a distribuire                                                    finanziamento per 232 milioni di
dividendi ai propri azionisti pubblici   I nuovi progetti                            euro – in gran parte concesse dal
e privati. La proposta di destinazione   Nel secondo semestre dell’anno              sistema delle Banche di Credito
dell’utile netto di esercizio prevede    Mediocredito ha iniziato ad operare         Cooperativo – e con tiraggi da Cassa
da un lato un rafforzamento del          nel mercato dei minibond come               Depositi e Prestiti per 11 milioni, a
patrimonio della banca e dall’altro      advisor, arranger e sottoscrittore di       valere sulla nuova Legge Sabatini.
la distribuzione agli azionisti di       emissioni da parte di PMI, seguendo         Dal punto di vista qualitativo, i crediti
dividenti per complessivi 1,575          le società emittenti in tutti i necessari   caratteristici deteriorati continuano
milioni”.                                passaggi.                                   nel loro virtuoso tracciato di
                                                                                     contrazione registrando anche
                                                                                     quest’anno una forte riduzione
                                                                                     (-18,4%), riscontrabile anche a
                                                                                     livello di sofferenze (-21,7%). Questo
                                                                                     importante risultato ha portato
                                                                                     a ridurre l’incidenza dei crediti
                                                                                     deteriorati lordi, rispetto al totale del
                                                                                     portafoglio crediti complessivo, di
                                                                                     ben 2 punti percentuali, passando
                                                                                     all’ 11,8% da un 13,9% di dicembre
                                                                                     2017.
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