La Fiaccola "Cristo ci ha lasciati sulla terra per essere fiaccole che illuminano, fermento nella pasta, angeli tra gli uomini, per essere seme e ...

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La Fiaccola "Cristo ci ha lasciati sulla terra per essere fiaccole che illuminano, fermento nella pasta, angeli tra gli uomini, per essere seme e ...
PERIODICO – ANNO XIV – N. 17 – dicembre 2020

                                               La Fiaccola
                                               «Cristo ci ha lasciati sulla terra per essere fiaccole che illuminano, fermento nella pasta, angeli tra gli uomini, per essere seme e portare frutto»
                                                                                                                                                                        (San Giovanni Crisostomo)
La Fiaccola "Cristo ci ha lasciati sulla terra per essere fiaccole che illuminano, fermento nella pasta, angeli tra gli uomini, per essere seme e ...
2 n la Fiaccola

Sommario

3    Quanto vale oggi il Natale?
     Paolo Scagliarini

4    DON TONINO BELLO
     Pierfranco Bruni

5    Perché furono perseguitati i primi cristiani?
     Sandro Marano

                                                          In copertina: Basilica di san Nicola
7    San Nettario di Egina
     p. Daniele Marletta
                                                                      La Fiaccola
                                                                 Anno XIV – N. 17 – Dicenbre 2020
8    La Geopolitica dell’Ortodossia                              Registrato al Tribunale di Brindisi
                                                                          al n. 1309/2001
     Luigi Antonio Fino
                                                                          Direttore Responsabile
                                                                           Paolo Scagliarini
10   Intervista a Giorgos Volikas                                        Direzione e Redazione
     Eleni Kyropoulos                                       Largo don Policarpo Scagliarini, 1 - 70132 Bari
                                                                         Tel./Fax 080 2055861
                                                                   lafiaccola.redazione@gmail.com

11   Intervista ad Angelo Branduardi                                    Edizioni La Matrice
     Cinzia Notaro                                                Via Trevisani, 196/a – 70123 Bari
                                                                          Tel. 080 5231546
                                                                      lamatricebari@gmail.com
                                                                             lamatrice.it
13   Rifiuti invisibili: 9 consigli per ridurli
     Massimo De Maio                                                    Grafica, impaginazione
                                                                   Fotocomposizione La Matrice
                                                                  Via Trevisani, 196/a – 70122 Bari
                                                                          Tel. 080 5231546
14   Teresa Noto alla BIAS                                            lamatricebari@gmail.com

                                                                                 Stampa
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15   Il ruolo santificante e deificante dello Spirito
                                                                La collaborazione al presente periodico,
     Santo nelle Catechesi prebattesimali di Cirillo di          libera e gratuita, va preventivamente
     Gerusalemme                                                 concordata col direttore responsabile.
                                                                   Gli scritti inviati, preferibilmente
     Antonio Calisi                                                 all’indirizzo di posta elettronica
                                                              sopraindicato, non si restituiscono anche se
                                                                              non pubblicati.
18   L’arte monumentale bizantina                                 Le foto contenute in questo numero, sono state
     p. Antonio Magnocavallo                                       concesse dai collaboratori o tratte dalla rete
                                                                      senza alcuna indicazione di copyright.

                                                                «la fiaccola»
                                                            è disponibile anche in rete
                                                                  lamatrice.it
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la Fiaccola n 3

Quanto vale oggi il Natale?
           Paolo Scagliarini
   Corre voce che il Natale di quest’anno sia
o debba essere differente dal Natale festeg-
giato negli anni scorsi. La vulgata è ovvia-
mente legata al diffondersi del virus che ha
portato le autorità civili ad adottare misure
tali da limitare per quanto possibile il con-
tagio.
   Accanto a chi facilmente ha pronosticato
un clima differente rispetto a quello con-
sueto, c’è chi si è impegnato a salvare il Na-
tale. Ma di quale Natale stanno parlando?
   Ho sentito in televisione accostare dei nu-
meri al Natale, che poi sarebbe come porre il
nulla accanto al tutto. Negli anni precedenti
«valeva» svariati miliardi di fatturato men-
tre quest’anno varrà 25 miliardi in meno e
quindi sempre le autorità civili, Presidente
del Consiglio in testa, faranno di tutto per
allentare la morsa normativa sulle nostre «li-
bertà» nel periodo 25 dicembre – 6 gennaio
proprio per salvare il Natale, o meglio il fat-
turato che da questa festività deriva. In ul-
timo anche la grana sul «bianco Natale» con
piste da sci aperte o chiuse…
   Ma quanto vale veramente il Natale?
   Il Natale è un mistero che ancora, dopo
duemila anni, ci sovrasta. Un mistero che
può essere vissuto in casa così come in trin-
cea, in un letto di ospedale come in carcere.
Pensare di salvare il Natale è un’illusione; al
contrario, è il Natale che ci può salvare, se
solo ci fermassimo a contemplare il mistero
dell’incarnazione: Dio che assume la natura
umana. Proprio questa vicinanza carnale di
Dio all’uomo permette a chiunque di mettere
le mani sul Natale anche solo per scopi spe-
culativi.
   Come Cristo ha presentato il dorso ai fla-      ἀνέτειλε τῷ κόσμῳ, τὸ φῶς τὸ τῆς γνώσεως·           Lui siamo figli di Dio.
gellatori, la guancia a coloro che gli strappa-    ἐν αὐτῇ γὰρ οἱ τοῖς ἄστροις λατρεύοντες, ὑπὸ           Abbiamo spesso sentito dire «Dio si è fatto
vano la barba; non ha sottratto la faccia agli     ἀστέρος ἐδιδάσκοντο, σὲ προσκυνεῖν, τὸν             come noi per farci come Lui», ma quante
insulti e agli sputi (cfr. salmo 50), così anche   Ἥλιον τῆς δικαιοσύνης, καὶ σὲ γινώσκειν             volte abbiamo associato questa frase al Na-
il Natale è lì, fermo col suo annuncio. Lo si      ἐξ ὕψους ἀνατολήν, Κύριε δόξα σοι. «La              tale? Al numero 460 del Catechismo della
può trattare come si vuole o meglio, si lascia     tua nascita, Cristo, nostro Dio, ha portato         Chiesa Cattolica è indicato quale sia il valore
trattare come si vuole.                            al mondo la luce della conoscenza, perché           del Natale: «Il Verbo si è fatto carne perché
   Ma quanto vale veramente il Natale?             con questa a coloro che adorano le stelle fu        diventassimo «partecipi della natura divina»
   Sant’Alfonso Maria de’ Liguori (1696 –          insegnato dalla stella ad adorare Te, Sole di       (2 Pt 1,4): «Infatti, questo è il motivo per cui
1787) nella sua composizione «Quanno na-           giustizia, e conoscere Te, alba inviata dalle       il Verbo si è fatto uomo, e il Figlio di Dio,
scette Ninno» dà il chiaro senso di quanto         altezze. Signore, gloria a Te»; e poi sempre        Figlio dell’uomo: perché l’uomo, entrando
valga il Natale: «Quando nacque il Bam-            nel giorno di Natale esclamano: «La Vergine         in comunione con il Verbo e ricevendo così
bino a Betlemme era notte e pareva mez-            oggi partorisce colui che è sovrastanziale, e       la filiazione divina, diventasse figlio di Dio».
zogiorno… è nato, è nato, il Dio che ci ha         la terra offre all’inaccessibile la grotta. Gli     «Infatti il Figlio di Dio si è fatto uomo per
creato…» e dopo di lui il rimaneggiamento          angeli cantano gloria insieme ai pastori, e i       farci Dio». «Unigenitus […] Dei Filius, Suae
nel più famoso «Tu scendi dalle stelle»: «a        magi fanno il loro viaggio con la stella, per-      divinitatis volens nos esse participes, natu-
Te che sei del mondo il Creatore, mancano          ché per noi è nato piccolo bimbo, il Dio che è      ram nostram assumpsit, ut homines deos fa-
panni e fuoco…». Questi versi entrati nella        prima dei secoli».                                  ceret factus homo – L’unigenito […] Figlio
tradizione popolare, in realtà dicono tanto su        In questi canti è espressa l’essenza alta e      di Dio, volendo che noi fossimo partecipi
quanto valga il Natale: la salvezza dell’uomo      santa del Natale ed il suo valore incommen-         della sua divinità, assunse la nostra natura,
che passa per l’incarnazione di Dio. Dio che       surabile. L’incarnazione di Cristo è la mani-       affinché, fatto uomo, facesse gli uomini dei».
ci ha creato, si fa come noi, sue creature, per    festazione perfetta del senso della vita umana         Ecco la grandezza del progetto di Dio
farci come Lui.                                    per la quale Dio stesso si è sacrificato. Cristo,   sull’uomo che ha un’unica economia, quella
   A questi canti fanno eco i cristiani            vero Dio e vero uomo, è l’uomo nel quale            dell’amore gratuito.
d’oriente che salmeggiano nell’apoliti-            Dio si è compiaciuto, in Lui vediamo la per-           «Ahi, quanto ti costò l’avermi amato…» e
kion: Ἡ γέννησίς σου Χριστὲ ὁ Θεὸς ἡμῶν,           fetta immagine e somiglianza col Padre, in          siamo al venerdì santo!
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4 n la Fiaccola

   Parlare di Don Tonino Bello attraverso i suoi         DON TONINO BELLO                                   tutto carezza nell’affidarsi alla verità. Mentre
testi e il suo esercizio spirituale, grazie alla sua                                                        la lettera a Gesù, che ha una sua importanza te-
presenza nel contesto non solo pugliese ma                        Pierfranco Bruni                          ologica notevole, viene ad essere definita come
nella spiritualità intesa in senso complessivo,           Diceva don Tonino che bisogna passare             viaggio metodologico nelle vene della storia.
significa percorrere un viaggio mistico che è          dalla «cultura della indifferenza» alla «convi-         Il rapporto con Gesù diventa mistico ma lo
quello della misericordia e della capacità di ca-      vialità delle differenze». Qui c’è l’altro mo-       fa entrare nella storia per non lasciarlo soltanto
pire cos’è l’evangelizzazione oggi.                    dello che forma il carisma di don Tonino Bello,      all’improvvisazione di un laicismo che sfocia
   Una grande provocazione mistica e ideolo-           perché secondo lui vivere è non trascurare mai       poi, spesse volte, in una incredulità perché la
gica che cerca di inserirsi all’interno di quel        la vita, è cercare sempre quel tempo che è il        storia (e qui si rifà ancora una volta a Paolo VI)
mondo cosiddetto «giusto», come diceva don             tempo della carezza per gli altri e per se stessi.   non appartiene solo ai vincitori, ma appartiene
Tonino, che costituisce il punto di riferimento        perché quando si viene a perdere il concetto         a tutti.
tra la società, nella quale ci troviamo a vivere,      di bellezza, che non è solo una visione onto-           «Bisogna stare molto attenti», diceva don
e il tempo della storia.                               logica ma diventa anche una visione estetica         Tonino, «essendo vicino ai vinti, non trovo
   Don Tonino si è sempre testimoniato e te-           dell’anima, si corre il rischio di perdere la        nella storia quella storia che rende l’uomo e la
stimoniandosi ha portato, all’interno di quella        capacità di comprendere il senso del dono.           cristianità modelli centrali».
visione spirituale, il messaggio di Maria e di         Quel senso del dono che ci ha portato a vivere          È proprio imponente la visione della storia
Cristo creando un rapporto costante e dina-            la vita con quelle manifestazioni che sono le        nella lettera a Gesù. Gesù, che viene conside-
mico con l’uomo di ieri e di oggi. Citando             manifestazioni dell’offrire all’altro e del rice-    rato un vinto, attraversa tutto il percorso della
spesso una frase di Sant’Ignazio, diceva che           vere dall’altro il senso della fede, della bontà,    storia storiografica e umana. E accanto a que-
alla chiesa bisogna far presiedere il senso della      dell’amicizia. Il senso di trovare la capacità       sta lettera, c’è il concetto della purezza che don
carità.                                                dentro se stessi e nell’altro. E questo è un av-     Tonino chiama «trasparenza». Infatti la lettera
   Ecco l’ultimo concetto forte del suo carisma        vicinamento verso la religiosità del rispetto e      a Maria ha come momento di riflessione il
che ha posto la carità come principio fondante         della dignità.                                       concetto di «assetati di trasparenza». Abbiamo
del suo viaggio ontologico. Questo senso della            Ha fatto sempre delle grandi battaglie per        bisogno di trasparenza, di rispecchiare le no-
carità diventa poi il segno tangibile nel quale        tenere uniti il pensiero verso i diseredati, le      stre posizioni umane ed esistenziali all’interno
parte, attraverso esperienze, la testimonianza         povertà diffuse e il pensiero dell’accoglienza.      non dello specchio ma della trasparenza. Quel
di San Francesco di Assisi. Proprio su San             Sono due momenti di grande attualità ma anche        velo che avvolge il capo di Maria diventa la
Francesco d’Assisi, don Tonino bello si sof-           momenti che pongono in essere la capacità di         trasparenza non solo della fisicità, ma della ca-
ferma in modo particolare citando più volte la         recuperare l’uomo nella centralità. È naturale       pacità ontologica di una struttura, che è quella
vita secondo Tommaso da Celano dedicata a              che il sacerdote pone al centro Cristo, Dio. Ma      profondamente cristiana. A Maria, don Tonino
San Francesco.                                         è anche vero che il sacerdote che si confronta       ha dedicato diversi scritti nei quali ci sono
   Qui emergono quei percorsi in cui il mistero        con la società non può che porre all’attenzione      vari percorsi di interpretazione che raccontano
umano diventa, all’interno della dimensione            i due modelli del divino e dell’umano.               la storia di Maria tratteggiata da momenti di
francescana, il mistero di una chiesa che ha              Cristo e l’uomo. L’uomo e Cristo. Il Tempio       grande energia lirica e vitalità umana.
necessità di ritrovare il suo senso primordiale.       della fede. Il Tempio del presente. È come se           Il suo libro dedicato a Maria, dal titolo:
Ecco perché, parlando del suo viaggio mistico,         si mettesse insieme il concetto di fede e il con-    «Maria, donna dei nostri giorni», diventa il
cita sant’Ignazio che lo pone come momento             cetto di laico, ovvero il concetto che una volta     libro della trasparenza in cui Maria viene con-
focale della sua lezione evangelica posta ai           veniva definito «pagano». Da questo bisogna          siderata una cattedrale del silenzio e diventa
cristiani.                                             trarre la capacità di essere integri in un viaggio   un viaggio leopardiano infinito. Una chiave
   Come riferimento fondamentale pone poi              in cui l’uomo deve essere impeccabile per ca-        di interpretazione che scava all’interno della
un’altra cesellatura che è quella che fece il          pire il concetto divino. La bellezza ci salverà,     nostra civiltà perché la marianità non va ad
cardinale che diventò papa, Benedetto XVI,             sant’Agostino e Dostoevskij sottolineavano           avallare altre interpretazioni ma diventa un
che noi troviamo trasformata e interpretata, in        ciò.                                                 vero bisogno di schierarsi. Infatti don Tonino
modo particolare e diverso, proprio nell’en-              Ma don Tonino ci ha testimoniato che il           dice: «Io mi schiero sempre. Ho sempre bi-
ciclica di Benedetto XVI «Deus Caritas est».           senso dell’avvolgimento del mantello di Ma-          sogno di schierarmi. L’esempio mi viene da
Questa carità, che viene posta come modello            ria, ha la forza e la capacità di creare, non solo   Maria». Maria si è schierata. Sul piano storico,
offerto in Benedetto XVI, nasce nella carità           in noi ma dentro le società, il dono del coin-       Maria ha fatto una precisa scelta. Si è messa
della condivisione alla quale faceva riferi-           volgimento. E questo potrebbe essere l’altro         dalla parte dei vinti. Ha deciso di giocare con
mento don Tonino bello.                                punto di contatto: il coinvolgimento che signi-      la squadra che perde. Ha scelto di agitare come
   Don Tonino Bello era nato ad Alessano nel           fica anche saper guardare all’altro. Camus ha        bandiera gli stracci dei miserabili e non di im-
1935 ed è morto a Molfetta nel 1993. In que-           sottolineato l’importanza del confrontarsi con       pugnare i lucidi gagliardetti dei dominatori.
sto breve-medio viaggio le briciole delle sue          lo straniero che vive dentro di noi, che può es-     Vedete come di nuovo la misericordia, la carità
parole nascono proprio all’insegna di un per-          sere l’anima, la spiritualità, ma filosoficamente    diventano la forza trainante di questo viaggio.
corso della storia della chiesa e della storia dei     diventa il vero modello di attrazione tra l’on-      Quando don Tonino usava l’espressione «La
santi. Infatti uno dei punti di riferimento dei        tologico e il metafisico. Perché non dobbiamo        donna vestita di sole», di fatto richiamava un
pontefici, che don Tonino prende come mo-              dimenticare che, pur parlando della semplicità       concetto di Paolo VI quando affermava: «La
dello esemplare, è Paolo VI il quale sottolinea        di Tonino Bello, non possiamo inserire que-          madonna è una donna vestita di sole sulla
che la povertà non è solo quella del denaro,           sto discorso in un legame che c’è tra teologia       quale i raggi purissimi della bellezza umana si
ma anche la mancanza di salute, la solitudine          dell’accoglienza e la filosofia della compren-       incontrano con quelli sovrumani ma accessi-
affettiva, l’insuccesso professionale, l’assenza       sione.                                               bili della bellezza sovrannaturale».
di relazioni.                                             Don tonino si soffermerà con il suo lin-             Don Tonino si rifà, con la grandezza della
   Tutto questo viene proiettato nel «gruppo           guaggio didattico e pedagogico nelle tre let-        sua testimonianza e della sua esperienza, a Pa-
prossimo della società», ossia il modello di           tere scritte a Giuseppe, a Cristo e a Maria che      olo VI. Tutto questo ci conduce ad attraversare
integrazione e di interazione tra società, nella       sono i tre momenti fondamentali di un viaggio        questa donna, definita bellissima, che vive su
quale don Tonino si trova vivere, la società           all’interno del misticismo cristiano: il viaggio-    un piano superiore e che ha come riferimento
pregressa e la possibilità di trovare, in termini      padre, il viaggio-figlio, il viaggio-madre. In-      l’obbedienza. Resta la donna del silenzio che
profetici, un percorso anche per il domani. Di         fatti intitolerà la lettera a San Giuseppe «Un       appare solo quattro volte nel Vangelo. Il le-
conseguenza anche questo suo vivere la mise-           tempo per la carezza» raccontando la figura di       game tra il divino, l’umano, la misericordia, il
ricordia attraverso il concetto di carità diventa      San Giuseppe grazie a questa necessità carita-       mistero e la fraternità.
un punto nevralgico che tocca la necessità di          tevole della carezza. Carezza sulla pelle, sul          Figlio e madre. Madre e donna. Donna e
confrontarsi con le differenze.                        corpo, tra le rughe del falegname, ma soprat-        sposa.
La Fiaccola "Cristo ci ha lasciati sulla terra per essere fiaccole che illuminano, fermento nella pasta, angeli tra gli uomini, per essere seme e ...
la Fiaccola n 5

Perché furono perseguitati
i primi cristiani?
            Sandro Marano                           sarebbe creduto anche se i Giudei non aves-        intellettuale del tempo. Così Svetonio nella
                                                    sero un po’ contribuito a tale diffamazione,       sua Vita di Nerone dice che i Cristiani, mal-
   Com’è noto, sul finire del 64 d.C., sotto        come affermano gli apologisti del II secolo.       grado i supplizi inflitti loro, non cessavano di
Nerone, iniziarono le persecuzioni contro i         Ma Tacito non si ispira ai Giudei, quando,         praticare una credenza inusitata e malvagia
cristiani, che fino ad allora avevano dovuto        discorrendo di Gesù e dei cristiani, parla di      (afflicti suppliciis Christiani, genus homi-
guardarsi solo dalle dispute, dalle divisioni       “rovinosa superstizione”». L’accusa rivolta        num superstitionis novae et maleficae). Ma
e dall’aperta condanna del giudaismo. L’oc-         da Tacito ai cristiani era quella specifica di     a lumeggiare esemplarmente l’atteggiamento
casione fu data dall’incendio di Roma che           odium generis humani, di un «odio per il           delle autorità e degli intellettuali nei con-
durò ben sei giorni e distrusse gran parte          genere umano», che per lui aveva un signi-         fronti della nuova religione all’inizio del II
della città. Per stornare da sé i sospetti, molto   ficato essenzialmente politico. I cristiani,       secolo ci sono le lettere scambiate tra Plinio
probabilmente infondati, Nerone non trovò           infatti, professando la fede in un dio unico,      il giovane, nominato tra il 111 e il 112 gover-
niente di meglio che offrire in pasto all’opi-      che condannava come falsi e ingannatori            natore della Bitinia, e l’imperatore Traiano.
nione pubblica un colpevole, per l’appunto i        tutti gli déi venerati nell’impero, andando        Negli interrogatori cui venivano sottoposti
Cristiani. Lo storico latino Tacito negli An-       contro le idee comunemente accolte dai pa-         gli accusati, sulla base di denunce spesso
nales scrive testualmente che «per far tacere       gani e rifiutando il culto all’imperatore, fini-   anonime, se l’accusato rinnegava la propria
dunque tali voci, Nerone mise
sotto processo e condannò
a raffinatissimi supplizi co-
loro che, già odiati per i loro
riti immondi, il volgo chiama
Cristiani». A questo proposito
Alfred Loisy, nel ricostruire
storicamente, oltre che filolo-
gicamente, le origini del cri-
stianesimo, osserva: «Tacito
dice che, in un primo tempo,
fu arrestato un certo numero di
persone che “confessarono”.
Ma che cosa confessarono e
in quali condizioni? Le di-
scussioni per determinare se
confessassero l’atto incendia-
rio o soltanto la loro qualità
di cristiani dureranno ancora
un pezzo. (…) agli occhi dei
romani (…) i cristiani erano
considerati come capaci dei
peggiori crimini. Inoltre, è
possibile che molti, vedendo
ardere la Città, abbiano pen-
sato che il castigo cominciava,
che la fine era prossima; che
non abbiano condiviso l’orrore, il terrore, la      vano per minare l’autorità dell’imperatore,        fede veniva rilasciato, in caso contrario ve-
desolazione del popolo romano dinanzi alla          l’imperium, e mettere in discussione la sua        niva condannato alla pena capitale. Plinio
catastrofe; e che alcuni abbiano dato l’im-         funzione politico-sacrale. La nozione di im-       si rivolgeva all’imperatore per sapere come
pressione di gioirne. (…) L’atteggiamento           perium, infatti, che unisce in sé la sfera reli-   comportarsi, dal momento che di regola ne-
generale dei cristiani può benissimo essere         giosa e quella politica (guerriera e statuale),    gli interrogatori non emergeva altra colpa od
stato sufficiente a provare una calunnia, che       «mantenne sempre il suo carattere intrinseco       errore se non una l’ostinazione nel profes-
dev’essere sembrata verosimile a coloro che         di forza luminosa dall’alto e di sacra potenza,    sare «una credenza perversa ed esagerata»
l’hanno formulata e che deve aver trovato fa-       di là dalle tecniche, varie e spesso spurie, che   (nihil aliud inveni quam superstionem pra-
cilmente credito presso le masse» (Le origini       condizionarono l’accesso ad esso nei diversi       vam, immodicam), ed anzi il «giuramento»
del cristianesimo, Il saggiatore, 1967).            periodi.» (J. Evola, Gli uomini e le rovine,       (cioè il battesimo) che avevano prestato,
   La convenienza politica dell’imperatore          Settimo Sigillo, 1990). «Roma era tollerante       lungi dall’indurli a commettere delitti, li ob-
si saldava, in poche parole, al pregiudizio         con tutti gli déi che non fossero intolleranti     bligava, se mai, a non commettere furti, ra-
popolare che disprezzava i cristiani ritenen-       con lei», nota Loisy, e il rifiuto dei cristiani   pine, adulteri, a non mancare alla parola data
doli capaci di misfatti o di riti vergognosi. È     di sacrificare all’imperatore, in nome della       e a restituire le somme prestate. Pertanto,
da questa miscela che scaturirono le perse-         loro fede rigorosamente monoteista, non po-        sollecitava dall’imperatore una politica di
cuzioni contro i cristiani. Ma perché questo        teva che essere percepito come una forma di        moderazione che tenesse conto dell’età, del
discredito nei confronti di una religione che       ribellione.                                        sesso, delle condizioni sociali degli accu-
si proponeva con un alto sentimento morale?            L’idea di Tacito che il cristianesimo fosse     sati e chiedeva espressamente se si dovesse
«Essi erano ritenuti – prosegue il Loisy – ca-      una exitiabilis superstitio, un’esecrabile         punire il nome di cristiano, malgrado non
paci e colpevoli dei peggiori crimini; lo si        credenza, era largamente condivisa dal ceto        si accompagnasse ad altre colpe. A Plinio,
La Fiaccola "Cristo ci ha lasciati sulla terra per essere fiaccole che illuminano, fermento nella pasta, angeli tra gli uomini, per essere seme e ...
6 n la Fiaccola

che, come scrive Loisy, «era un magistrato          dosi alle ragioni politiche e alla scarsa cono-     la sapienza del mondo?»; non proclama, da
filosoficamente educato, che per i cristiani        scenza del messaggio cristiano? Ce lo spiega        estremista, «quello che è ignobile e disprez-
sentiva più pietà che odio» e a cui era estra-      indirettamente lo stesso Loisy, ponendosi           zato per il mondo, quello che è nulla, Dio
neo il fanatismo sia dei persecutori sia dei        una domanda retorica: «E se il cristianesimo        lo ha scelto per ridurre al nulla le cose che
perseguitati, Traiano rispose approvando            conquistava tanti diseredati, tante anime           sono»? Ora, come potevano le plebi rozze e
il suo operato, ma evitando di «prendere in         inquiete, non era forse perché nella società        superstiziose dell’impero distinguere il buon
considerazione la separazione proposta da           romana c’erano veramente troppi disere-             ladrone da quello cattivo? Come potevano
Plinio, tra il nome di cristiano e i crimini che,   dati e nelle dottrine correnti della religione      non confondere i malfattori convertiti al cri-
nell’opinione popolare, andavano associati a        ufficiale e della filosofia troppa incertezza,      stianesimo con i malfattori non redenti, i pec-
esso. Mentre Plinio era proclive ad assolvere       o troppa durezza, o qualche indigenza mo-           catori pentiti con quelli incalliti e recidivi?
coloro che si professassero cristiani, ma non       rale?» Ricordiamo, infatti, che il I secolo era     Per loro un ladrone restava un ladrone. Non
si fossero macchiati di alcuna colpa, Traiano,      un’epoca di crisi storica, in cui gli uomini co-    c’era salvezza possibile.
come già Tacito, risponde come se ritenesse         minciavano a perdere a poco a poco fiducia             Probabilmente da questo modo di consi-
che il nome realmente non fosse mai scom-           nella propria cultura, com’è testimoniato dal       derare le cose sorse il pregiudizio contro i
pagnato dai delitti imputatigli. Non si avve-       pullulare di sette, di credenze, di divinità, di    cristiani considerati malfattori a prescindere.
deva, però, che prosciogliendo gli apostati,        prospettive filosofiche.                            Senza contare che dietro le denunce anonime
si contraddiceva o assolveva dei criminali.            Nel caso delle crisi il sentimento vitale        spesso si celavano invidia, ripicche e cupi-
Plinio era più umano, più veramente saggio;         che si impossessa degli uomini è il diso-           digia. Il contrasto delle due mentalità, pa-
Traiano, più politico, ossia, più proclive a        rientamento, che prelude alla disperazione.         gana e cristiana, non era insomma facilmente
trattare la questione conforme al buon senso        La vita non basta più a se stessa. Ed allora,       componibile. Se si cerca una raffigurazione
comune e all’opinione prevalente in quel            come scrive icasticamente Ortega y Gasset,          plastica e godibile di questo contrasto, pos-
momento storico (…) D’altra parte, (…)              «l’uomo scopre la sua essenziale nullità»,          siamo senz’altro rivolgerci a un’opera lette-
Traiano alla fine si dimostrò più moderato          ma «il cristiano volge la disperazione in sal-      raria di valore, al Quo vadis? dello scrittore
di Plinio, vietandogli di accogliere denunce        vezza» (Intorno a Galileo, in Aurora della          polacco Henryk Sienkievicz. «Nel corso del
anonime». A poco valsero gli sforzi degli           ragione storica, Sugarco,1994). D’altronde          III secolo – osserva in conclusione Loisy – il
apologisti cristiani come Giustino e Tertul-        i primi seguaci di Gesù, gli apostoli, furono       paganesimo finì col divenire sempre più una
liano, che rifacendosi alle parole di Gesù          reclutati nelle classi più umili, erano pesca-      maestosa facciata, dietro la quale ascendeva
sul tributo dovuto a Cesare, cercarono di           tori o artigiani, uomini semplici, sofferenti       il cristianesimo. (…) Ciò che Costantino e i
assumere un atteggiamento rispettoso verso          o disorientati, spesso umiliati ed offesi. Si       primi imperatori romano-cristiani lasciarono
l’autorità imperiale e di difendere i cristiani     avvicinavano a lui peccatori e pubblicani,          cadere o abbatterono non era più molto vivo.
distinguendoli dalle sette più radicali e vio-      prostitute e donne inferme. La parabola della       Per questo, appena cessò di essere perse-
lente, come quelle giudee degli Zeloti, o da        pecorella smarrita citata in Luca (XV, 1-7) e       guitato, il cristianesimo diventò facilmente
quelle eretiche che seminavano discordie e          in Matteo (XVIII, 12-14) è, a questo propo-         il padrone. (…) Il successo del cristiane-
praticavano costumi dissoluti nel nome di un        sito, esemplare. Come pure il racconto della        simo era stato preparato dalla diffusione
misticismo aberrante, come i Carpocraziani.         crocifissione: in tutt’e quattro i vangeli sono     dell’ebraismo; ma (…) [il giudaismo] teneva
Circa questi ultimi, ad esempio, Loisy nota         citati gli altri due «ladroni» crocifissi insieme   prigioniera, nelle forme di un angusto nazio-
come il loro caso «ci permette di intendere         a Gesù, ed anzi, Luca tra i due malfattori di-      nalismo, un’idea di umanità universale. Tale
come certe forme di gnosi potessero accor-          stingue, per premiarlo, il buon ladrone che         idea, il cristianesimo la propose, entro l’in-
darsi con la più smodata immoralità e offrire       aveva avuto parole di pietà e non di irrisione      volucro di un simbolo religioso, a tutti i di-
motivo alla diffamazione del cristianesimo.»        nei confronti del Cristo. Ed ancora non grida       seredati del mondo antico, che non avevano
E qui tocchiamo un problema, che non si può         san Paolo con veemenza nella sua prima let-         patria e accorsero a lui. Il senso di umanità,
ulteriormente ignorare: perché il pregiudizio       tera ai Corinzi: «Dov’è il sapiente? Dov’è il       che a partire dal vangelo, si sviluppò nel cri-
contro i cristiani era così diffuso, così forte,    dotto? Dov’è il sottile ragionatore di questo       stianesimo primitivo portò la Chiesa catto-
così radicato nelle masse pagane, somman-           mondo? Dio non ha forse dimostrato stolta           lica al primo piano della storia.»
La Fiaccola "Cristo ci ha lasciati sulla terra per essere fiaccole che illuminano, fermento nella pasta, angeli tra gli uomini, per essere seme e ...
la Fiaccola n 7

San Nettario di Egina
          p. Daniele Marletta
   Esattamente un secolo fa, il 9 Novembre
del 1920 moriva (o, come sarebbe più giu-
sto dire, si addormentava nel Signore) San
Nettario di Egina, metropolita della Penta-
poli, uno dei più grandi santi ortodossi degli
ultimi duecento anni. Come molti santi, San
Nettario fu un segno dei tempi e un segno di
contraddizione. Di indole mite, fu costretto a
una vita per certi versi avventurosa, fatta di
esaltazioni e di umiliazioni, e addirittura di
persecuzioni. Di umili origini, riuscì a man-
tenersi negli studi fino a divenire preside di
una scuola di formazione per il clero. Autore
di molte opere di teologia e di morale, mise
anche in versi una antologia di meditazioni
di Sant’Agostino. Fu, insomma, un uomo di
variegati interessi.
   San Nettario nacque nel 1846 ed ebbe
al battesimo il nome di Anastasios. Era il
quinto dei sette figli di Dimos Kefalàs e di
sua moglie Balou. Nato in un’umile famiglia
nel quartiere greco dell’operosa cittadina di
Selivria, si trasferì appena quattordicenne a
Istanbul, che allora aveva ancora il suo nome
cristiano di Costantinopoli e che era distante      inimicizie. Scrittore religioso e predicatore        della Santissima Trinità, dove fu sepolto dal
un’ottantina di chilometri dalla sua città na-      di una certa fama, era visto da molti come           suo fraterno amico padre Savvas, che cele-
tale. A Selivria, il giovane non avrebbe po-        il naturale successore dell’anziano Patriarca        brava le funzioni religiose nel Monastero, e
tuto continuare i suoi studi, per i quali era       di Alessandria, Sofronio. Questo produsse            che in seguito dipinse la prima icona di san
chiaramente portato. Nella sua nuova di-            immancabilmente delle invidie: il Metropo-           Nettario. Ai funerali di san Nettario partecipò
mora, Anastasios si dedicò allo studio e si         lita Nettario fu presto al centro di una serie       una moltitudine di persone provenienti da
mantenne lavorando.                                 di calunnie, che giunsero all’orecchio del           tutta Grecia e dall’Egitto.
   All’età di 30 anni divenne monaco,               Patriarca. Rimosso dal suo incarico senza               San Nettario è considerato unanimemente
nell’antico monastero di Nea Moni, nell’isola       alcun processo (e soprattutto senza un reale         uno dei più importanti protagonisti dell’Or-
di Chio, dove si era trasferito per lavoro, e       motivo), fu espulso dal suolo egiziano, e co-        todossia degli ultimi secoli. Già in vita era
qui ricevette il nome monastico di Lazzaro.         stretto ad andare in Grecia nel 1890.                considerato santo per la sua vita ascetica,
L’anno successivo fu ordinato diacono, as-             Tornato in Grecia, trascorse alcuni anni          così come per i suoi scritti semplici e illu-
sumendo il nome di Nettario, col quale è            come un predicatore, per essere poi nominato         minanti. Migliaia di miracoli sono stati attri-
tutt’oggi noto. Inviato ad Atene per comple-        direttore di una Scuola per la formazione del        buiti alla sua intercessione. In particolare, è
tare i suoi studi, si dedicò giorno e notte alla    Clero ad Atene. Qui il suo servizio fu esem-         invocato nei casi di tumore.
lettura della Sacra Scrittura e degli scritti dei   plare per quindici anni. Oltre a dirigere la            La festa di san Nettario si celebra ogni
Padri della Chiesa. Dopo la laurea in teologia      scuola, si dedicò, come sempre, all’insegna-         anno il 9 novembre del calendario ecclesia-
(nel 1885), si recò ad Alessandria d’Egitto,        mento, alla predicazione e alla scrittura.           stico.
dove fu ordinato sacerdote, il 23 marzo 1886            Nel 1904 su richiesta di alcune monache,
nella Cattedrale di San Sabbas. Nell’agosto         sue figlie spirituali, fondò un monastero fem-
dello stesso anno, nella Chiesa di San Nicola       minile sull’isola di Egina. Si tratta del cele-
al Cairo, fu elevato al rango di archimandrita.     bre Monastero della Santissima Trinità, che
L’Archimandrita Nettario mostrò molto zelo          è tutt’oggi meta di pellegrinaggi. Alla fine
sia per la predicazione della parola di Dio, sia    del 1908, sessantaduenne, San Nettario la-
per la bellezza della sua Casa. Abbellì gran-       sciò la direzione della sua scuola per ritirarsi
demente la chiesa di San Nicola al Cairo,           definitivamente tra le sue monache a Egina.
e anni dopo, quando egli era ad Atene, San          Ovviamente, continuò a scrivere, a dirigere i
Nicola gli apparve in sogno, abbracciandolo         suoi figli e le sue figlie spirituali, a predicare
e dicendogli che lo avrebbe esaltato «molto         e ad ascoltare quanti venivano, a volte an-
in alto».                                           che da molto lontano, a cercare la sua guida
   Il 15 gennaio 1889, nella stessa chiesa di       spirituale.
San Nicola, Nettario fu consacrato infine ve-          San Nettario è anche l’autore dell’Agni
scovo, con il titolo di Metropolita della Pen-      Parthene (in greco αγνή παρθένε), inno ma-
tapoli, un’antica Diocesi della Cirenaica.          riano non liturgico che ha riscosso estrema
   Egli risiedette in realtà sempre al Cairo        fortuna in tutte le Chiese Ortodosse nazio-
(quella della Pentapoli era una Diocesi ti-         nali.
tolare) ove prestò il suo ministero, distin-           San Nettario morì la sera del 9 novembre
guendosi per il suo zelo. Tale distinzione,         1920, all’età di 74 anni, per un cancro alla
purtroppo, non mancò di procurargli delle           prostata. Il suo corpo fu portato al Monastero
La Fiaccola "Cristo ci ha lasciati sulla terra per essere fiaccole che illuminano, fermento nella pasta, angeli tra gli uomini, per essere seme e ...
8 n la Fiaccola

La Geopolitica dell’Ortodossia
          Luigi Antonio Fino
Popoli europei e Fede Cristiana

   In Europa occidentale la religione sta sem-
pre più perdendo il suo legame con l’identità
nazionale. Con la secolarizzazione, si è svi-
luppata la tendenza a relegare la religione
nell’ambito delle scelte individuali ridu-
cendo e spesso annullando il suo carattere
di fenomeno identificante ed unificante di
una nazione. Questo è avvenuto con forza
dirompente nei Paesi protestanti ma è un fe-
nomeno in aumento anche in quelli cattolici.
Oggi solo il 23% dei francesi ed il 30% dei
tedeschi ritengono la religione cristiana un
importante elemento dell’identità nazionale.
D’altro canto, la stessa Costituzione europea,
negando le «comuni radici cristiane», ha di
fatto marginalizzato il ruolo della religione
a semplice eredità culturale, togliendole, in
nome di una laicità ideologica, il carattere di
identità fondante. La perdita di ruolo della
religione come fattore unificante non è solo
un problema sociologico o storico-filosofico
ma ha profonde ricadute anche da un punto         37% dei russi si definiva ortodosso, mentre       dalla comune appartenenza religiosa ed un
di vista geopolitico: relazioni, equilibri di     oggi è il 71%; in Ucraina si è passati dal 39%    ruolo geopolitico di Mosca è osteggiato;
forze, dinamiche regionali, processi deci-        al 78% ed in Bulgaria dal 59% al 75%. Al          ovviamente questo è legato all’attuale con-
sionali non hanno più nell’identità religiosa     contrario, nei paesi a maggioranza cattolica,     flitto. Armenia (83%), Serbia (80%), Bielo-
cristiana un fondamento.                          l’adesione religiosa è diminuita; nella catto-    russia (76%) e Grecia (70%) sono i paesi in
                                                  licissima Polonia le persone che si definivano    cui i sentimenti filorussi sono più diffusi. La
                                                  cattoliche nel 1991 erano il 96%, oggi sono       tendenza si manifesta anche nel riconosci-
L’altro Cristianesimo                             l’87%. Nella Repubblica Ceca l’adesione al        mento del Patriarca di Mosca come più alta
                                                  cattolicesimo si è dimezzata, tanto che oggi      autorità religiosa nei paesi che non hanno
   Eppure esiste un altro cristianesimo, in       ben il 72% degli abitanti si definisce non af-    una chiesa nazionale, con l’unica eccezione
una parte dell’Europa, che rivela ancora          filiato ad alcuna religione. Insomma i paesi      della Grecia dove è invece riconosciuta la
una forza geopolitica capace di dare forma        cattolici dell’Europa orientale subiscono il      supremazia del Patriarca di Costantinopoli.
al senso di appartenenza di una nazione e di      processo di secolarizzazione tipico di quelli     Il sentimento religioso nei paesi dell’Europa
una comunità: è il cristianesimo ortodosso.       occidentali. E se da una parte i cattolici sono   orientale ed ortodossa è un aspetto troppo
Una recente ricerca nei paesi dell’Europa         più praticanti degli ortodossi, dall’altra gli    spesso sottovalutato dai decisori del laico
Centrale ed Orientale, dimostra che le na-        ortodossi definiscono la propria fede fonda-      Occidente ma esso determina senso di ap-
zioni a maggioranza ortodossa ritengono la        mentale per l’identità nazionale: «In tutti i     partenenza profondo e radicato. Isolare la
religione parte importante dell’identità in-      paesi dove i cristiani ortodossi compongono       Russia dal contesto europeo significa ge-
dividuale e nazionale, una sorta di reazione      la maggioranza, in media il 70% dice che è        nerare una frattura ben più ampia nelle sue
alla repressione ed all’ateismo di Stato im-      importante essere ortodossi per condividere       implicazioni politiche di quanto le forze po-
posti dal comunismo. Come spiegano i ricer-       veramente l’identità nazionale del paese».        litiche al governo in Occidente riescano ad
catori, «in questi paesi la religione e l’iden-   E se questa convinzione è nettissima in Ar-       immaginare.
tità nazionale sono strettamente intrecciate».    menia (87%), Georgia (81%), Serbia (78%)
(https://www.pewresearch.org/wp-content/          e Grecia (76%), è invece incredibilmente
uploads/sites/7/2018/05/being-christian-in-       bassa in Russia (57%) manifestazione di una       Nuove prospettive geopolitiche
western-europe-overview-final-italian.pdf         nazione il cui carattere multietnico e multi-
e https://www.pewforum.org/2018/05/29/            culturale impone che la religione ortodossa          Per chi si occupa di geopolitica si tratta
being-christian-in-western-europe/).              sia solo una delle forme plurali di identità      di un rovesciamento speculare del para-
   La ricerca ha coinvolto 18 nazioni, di cui     nazionale.                                        digma prevalente in Occidente ed accettato
4 a maggioranza cattolica (Polonia, Unghe-            Nella ricerca compare un aspetto che ha       ormai dalle forze politiche maggioritarie di
ria, Croazia e Lituania) 10 a maggioranza         delle imponenti ricadute geopolitiche. In         centrodestra e centrosinistra: conservatori-
ortodossa (Russia, Ucraina, Grecia, Roma-         quasi tutti i paesi ortodossi la maggioranza      smo sui temi economico-sociali, nel senso
nia, Bielorussia, Moldavia, Serbia, Bulgaria,     degli intervistati è favorevole ad una «Rus-      di accettazione incondizionata del mercato
Georgia e Armenia) e 4 «miste» (Estonia,          sia forte per bilanciare l’influenza dell’Oc-     con al massimo qualche timidissima corre-
Lettonia, Bosnia e Repubblica Ceca). Per          cidente, proteggere i cristiani ortodossi e       zione, e progressismo nei valori, nel senso
i ricercatori, il fenomeno del ritorno della      le persone di etnia russa al di fuori dei loro    di rifiuto e dissoluzione di ogni valore tradi-
Religione nei paesi ortodossi una volta sot-      confini»; e questo sentimento è diffuso an-       zionale. Due altre cose sono da sottolineare
tomessi a regimi atei «è sorprendente». In        che in tre Paesi che aderiscono all’Unione        nell’azione politica di Putin. Il richiamo a
alcuni di questi l’adesione al cristianesimo      Europea: Bulgaria, Grecia e Romania. Solo         quei valori che sono profondamente radicati
è addirittura raddoppiato: nel 1991, solo il      in Ucraina il sentimento anti-russo prescinde     nel popolo e quindi la loro conservazione
La Fiaccola "Cristo ci ha lasciati sulla terra per essere fiaccole che illuminano, fermento nella pasta, angeli tra gli uomini, per essere seme e ...
la Fiaccola n 9

è sinonimo di democrazia in contrasto col           ha fatto anche perdere quel Tutto, quel Più           Il sogno della Russia erede dell’Impero
tentativo di estirparli per imporre alla vita       alto che un tempo costituiva un limite alle        romano è stato inseguito con tenacia dagli
reale idee astratte, come accade nei paesi oc-      nostre passioni ed alla nostra irresponsabi-       Czar, ma non si è interrotto, nemmeno nel
cidentali, e il rifiuto del relativismo che non     lità. Abbiamo riposto troppe speranze nelle        periodo comunista, allorché Stalin fece del
sa o non vuole distinguere fra bene e male.         trasformazioni politico-sociali ed il risultato    proprio paese il centro mondiale dell’in-
Ma questi non sono altro che i fondamenti           è che ci viene tolto ciò che abbiamo di più        ternazionalismo proletario, dovendo però
di una società comunitaria, che richiede un         prezioso: la nostra vita interiore. All’Est è il   anch’egli ricorrere ai vecchi simboli reli-
idem sentire, un cemento spirituale forte la        bazar del Partito a calpestarla, all’Ovest la      giosi, come quando nell’autunno del 1941,
cui carenza spiega il fallimento del comuni-        fiera del commercio.                                alla vigilia della Battaglia di Mosca, fece
smo sovietico basato sulla concezione eco-             Parole inequivocabili, che se lette alla        sorvolare la capitale da un aereo su cui era
nomicista dell’interesse di classe, derivata        luce di quest’altre: Veramente non esiste al       stata caricata l’icona della Madre di Dio di
dallo stesso Marx.                                  di sopra dell’uomo uno Spirito supremo?            Vladimir per invocarne l’aiuto contro l’at-
   Difficile dar torto al filosofo Alexandr Du-      Veramente la vita dell’uomo e l’attività della     tacco tedesco.
gin, fondatore e presidente dell’associazione       società devono anzitutto valutarsi in termini         Complessivamente, anche da questa an-
Eurasia, che individua nel modello ameri-           di espansione materiale?                           golazione si ripropone la radicale alterità
cano una sorta di nichilismo attivo.                   Ed alla critica al sistema occidentale dei      fra il potere imperiale degli USA, eserci-
   Se l’identità si definisce partendo da ciò        media: la stampa (uso la parola «stampa»           tato lasciando autonomia giuridica ai paesi
che le si oppone, ossia in termini à la Carl        per designare tutti i mezzi di informazione        nella propria orbita ma unificandoli sotto il
Schmitt dalla logica amico-nemico, in un            di massa) è diventata la più grande potenza        proprio modello economico e politico, e la
mondo multipolare, osserva, l’Occidente si          in seno ai paesi occidentali … Ma andare           concezione di impero classica, che invece,
è ritrovato senza nemici, rivolgendosi così         al nocciolo dei problemi le è controindicato,      ferma l’unità amministrativa, intende rispet-
al proprio interno. La Russia putiniana, in         non è nella sua natura; essa non considera         tare le differenti tradizioni religiose e cultu-
questa chiave di lettura, è l’ultima speranza       che le formule a sensazione. L’Occidente,          rali.
per l’Occidente di trovare un avversario            che non ha una censura, opera tuttavia una            L’emergere della Russia come poten-
fuori dai propri confini. Fallito questo ten-        selezione puntigliosa separando le idee alla       ziale centro d’aggregazione culturale ed
tativo, il processo di auto dissoluzione già        moda da quelle che non lo sono … Senza che         economico alternativo agli USA, propone,
in atto subirà un’accelerazione. La disso-          vi sia, come nell’Est, aperta violenza, questa     o ripropone, in maniera stringente due or-
luzione interna di legami, di cui le recenti        selezione operata dalla moda … impedisce           dini di problemi, l’atteggiamento e le scelte
crisi finanziarie sono un sintomo, non la            ai pensatori più originali di apportare il loro    dell’Europa occidentale ed i rapporti fra la
causa, la fine del lavoro, della famiglia, la        contributo alla vita pubblica, e provoca la        Chiesa cattolica e quella ortodossa, problemi
neo schiavitù, le nuove generazioni iper-           comparsa di un pericoloso spirito gregario         che non coincidono ma si intrecciano.
tecnicizzate ma consegnate alla «dementia           che è d’ostacolo ad uno sviluppo degno di             Per Putin, nonostante la maggior parte del
digitalis», il bio potere spinto all’estremo…       questo nome, disegnano la distanza della           suo territorio si estenda in Asia e funzioni da
Tutto convergerà verso quel centro che ha           sua concezione tanto dall’esperienza del           cerniera con l’Oriente, la Russia è Europa,
un nome semplice e fragile al tempo stesso:         socialismo reale quanto dalle società capi-        e l’Europa non potrebbe dirsi tale senza la
la vita. Con quali conseguenze è facile, ma         talistiche occidentali. Nelle quali, dopo la       Russia. E ciò dal punto di vista spirituale,
al tempo stesso terribile, immaginarlo. Se la       cadute dell’Urss, è stato accusato di oscu-        culturale, sociale ed anche economico.
lettura di Dugin è corretta, il turbocapitali-      rantismo reazionario da parte del variegato           Se ai tempi dell’Urss potevano esserci po-
smo finanziario svuoterà l’individuo di ogni         mondo liberal e progressista. La proposta di       chi dubbi sulla scelta di schieramento, oggi
residuo legame col mondo.                           Solženicyn non è però la riedizione reaziona-      la situazione sembra radicalmente mutata,
   Per Dugin gli Stati Uniti rappresentano la       ria della società castale, ma semplicemente        quasi rovesciata.
forma della modernità assolutizzata, senza          quella di una società che, senza disdegnare           Il Capitale, almeno nell’Occidente, si è af-
radici. Il vecchio mondo europeo o russo            affatto la ricchezza materiale, non impoveri-      francato dal politico che anzi ha subordinato
rappresenta la tradizione, ovvero la moder-         sca spiritualmente gli uomini. Valgano allora      a sé pretendendo che i propri interessi coin-
nità con radici. Il concetto di Eurasia è così il   queste parole di Eugenio Corti a commento          cidano con quelli della comunità; la lotta di
concetto di realtà radicata. Si tratta, quindi di   di quel discorso: «… ciò che più colpisce chi      classe del proletariato si è stemperata in ri-
un concetto di civilizzazione che non si basa       scrive queste note è però un’altra cosa: il        vendicazioni puramente sindacali nel quadro
sulla dimensione universalista e mercantili-        fatto che i cristiani anzi i cattolici non ab-     di un’accettazione incondizionata dei rap-
sta, ovvero su un’antropologia individuali-         biano immediatamente individuato nel di-           porti di produzione capitalistici da un lato, e
sta. Tutt’altro. In questo senso Eurasia, come      scorso di Solženicyn il discorso che è stato       dall’altro nell’accettazione altrettanto incon-
concetto, è sinonimo di conservazione del           loro proprio finché la cultura cattolica non è      dizionata da parte dei suoi pretesi rappresen-
vecchio mondo, a fronte del nuovo mondo.            entrata nell’attuale stato di confusione …».       tanti politici, dei canoni culturali propri del
   Sia i concetti espressi da Dugin, sia quelli                                                        capitale: atomismo individualista, così detti
contenuti nel discorso di Putin, si richiamano                                                         diritti umani e civili, scientismo elevato a
all’eredità spirituale di Alexandr Solženicyn.      Mosca, la Terza Roma                               nuova religione, dissimulati sotto il concetto
Lo scrittore, che pure aveva combattuto con-                                                           di democrazia rappresentativa. L’Urss socia-
tro i nazisti nelle file dell’Armata Rossa, fu          Riemerge il sogno di Mosca come terza           lista e atea è implosa, lasciando però dietro
esiliato nel 1974 prima in Svizzera e Ger-          Roma, oggi in opposizione all’impero statu-        di sé, oltre alle macerie, anche il ricordo del
mania, poi negli Stati Uniti. Qui, dapprima         nitense e legittima erede spirituale di Bisan-     tentativo di conservare una forma, chiara-
osannato per il suo anticomunismo, dovette          zio, rivendicato fin dalla metà del 1400 da         mente ripreso dalla nuova Russia di Putin.
poi patire tutta la delusione per quell’Occi-       Ivan III di Moscovia. A quel tempo la riven-          Il capitalismo finanziario e globalizzato
dente in cui riponeva le sue speranze. Nel di-      dicazione poggiava anche su basi religiose,        a guida Usa si è insomma emancipato dalle
scorso tenuto ad Harvard l’8 giugno 1978 in         e la Russia si poneva come difensore della         sue precedenti limitazioni e sta dissolvendo
occasione del conferimento delle laurea ad          Chiesa Ortodossa, oltre che contro l’Islam,        ogni tradizione religiosa e culturale, insieme
honorem in letteratura, dal titolo «Un mondo        anche contro il principio di supremazia del        anche al concetto di classe, in nome di un
in frantumi», così espresse i suoi sentimenti:      papato romano.                                     universalismo cosmopolita ed astratto. Sta
«Non posso raccomandare la vostra società              La prima Roma era collassata a causa            cioè recidendo le radici culturali nate pro-
come ideale per la trasformazione della so-         delle sue debolezze interne oltre che per le       prio nella vecchia Europa e frantumando
cietà sovietica», perché il cammino che ab-         invasioni barbariche, Bisanzio era caduta          ogni forma estranea a quella della merce,
biamo percorso a partire dal Rinascimento           per mano turca, Mosca si propose come loro         mentre, almeno nelle intenzioni, quelle ra-
ha arricchito la nostra esperienza, ma ci           erede, e centro della Cristianità.                 dici sono rivendicate dalla Russia cristiana.
La Fiaccola "Cristo ci ha lasciati sulla terra per essere fiaccole che illuminano, fermento nella pasta, angeli tra gli uomini, per essere seme e ...
10 n la Fiaccola

Intervista a Giorgos Volikas
          Eleni Kyropoulos                       inespresso. Le emozioni umane non sono            quarantena, credo che siamo stati tutti signi-
                                                 confinate allo spazio, al tempo e alle diverse    ficativamente colpiti, ma secondo la mitolo-
   Giorgos Volikas è nato il 25 settembre        credenze di ognuno di noi. L’artista può im-      gia, la Fenice rinasce dalle sue ceneri! Que-
1991 ed è un compositore greco.                  maginare e creare, indipendentemente da           sto è quello che dobbiamo fare anche noi!
   Il suo primo album «Genesis«, con dieci       condizioni e situazioni.                             Se potesse fare un regalo a tutti i bam-
delle sue composizioni instrumental, è stato        In periodo di Covid-19, si è chiuso a          bini del pianeta, quale sarebbe?
diffuso in Grecia, Istanbul, Germania, Arme-     chiave nella sua stanza e ha scritto mu-             Dopo la salute, vorrei che ogni bambino
nia, Repubblica Ceca, Egitto, Cipro, Austra-     sica? Ha composto lacrime nascoste in so-         potesse seguire sempre i propri sogni. Il fatto
lia, Belgio, Regno Unito e Stati Uniti.          spiri danzanti sulle dita? Tanta morte ha         che tutti possano seguire i propri sogni, non
   La melodia e il pianoforte la fanno da pro-   cambiato ciò che indicavamo come vita?            lo menziono per caso… Sfortunatamente,
tagonista nella sua musica!                         Non le nascondo che durante la pandemia        anche oggi, c’è un pregiudizio da parte dei
   Le sue composizioni sono state trasmesse      ho composto musica. Allo stesso tempo, tut-       genitori quando il loro bambino manifesta
da emittenti radiofoniche e televisive nelle     tavia, devo ammettere che ero più coinvolto       un’inclinazione artistica. Sono in ansia per
Americhe, in Australia, in Canada e in Eu-       in questa esperienza senza precedenti, che        quello che sarà il loro futuro in termini di car-
ropa, mentre i giornali National Herald a        siamo ancora chiamati a vivere con pru-           riera professionale. È noto che nessuna pro-
New York, Montreal Greek Times a Mon-            denza. Indubbiamente, ultimamente, l’uma-         fessione protegge più il tuo futuro ma questo
treal, Cosmos a Sydney                                                                                                 lo otterrai con il tuo amore
e «China Greece Times                                                                                                  e la tua perseveranza, ri-
«(quotidiano       greco-ci-                                                                                           guardo al percorso che hai
nese), hanno dato risalto                                                                                              scelto e tracciato.
all’opera del compositore.                                                                                                Quando vuole pian-
   Giorgos Volikas ha pre-                                                                                             gere lo fa dentro di sé o
sentato le sue composi-                                                                                                nella «pioggia» davanti
zioni dal vivo al Concert                                                                                              al pianoforte?
Hall di Atene, al Festival                                                                                                Quasi tutte le mie emo-
«La Xanthi di Manos Ha-                                                                                                zioni si riflettono davanti
djidakis», all’Aegean Arts                                                                                             al piano e di conseguenza
International Festival di                                                                                              nelle mie composizioni …
Creta, al Poros Arts Festi-                                                                                               Qual è la sua opinione
val, oltre ad aver compo-                                                                                              sulle misure del governo
sto musica per spettacoli                                                                                              per non includere voi
teatrali e per la Campa-                                                                                               artisti nei piani di prote-
gna pubblicitaria ufficiale                                                                                            zione?
dell’Associazione         «Il                                                                                             Indubbiamente, la nostra
Buon Samaritano – Mal-                                                                                                 Grecia è un piccolo paese,
trattamento di Donna e                                                                                                 ma con una grande cul-
Bambino».                                                                                                              tura… Spero che lo Stato,
   La composizione di                                                                                                  anche in un secondo mo-
«Genesis» ha accompa-                                                                                                  mento, includa e sostenga
gnato parte dello spetta-                                                                                              tutte le categorie di artisti,
colo televisivo «Con Virtù                                                                                             con adeguati programmi di
e Coraggio» sulla Tv di                                                                                                protezione e supporto.
Stato ellenica ERT-1, di-                                                                                                 Perché «Nettare»? Ci
retta da Tasos Birsim. La                                                                                              darà l’ispirazione delle
sua «convinzione» è che                                                                                                tue composizioni? Scelte
«il creatore non sceglie il momento dell’ispi-   nità sta vivendo una dura prova. Spero che        casuali o significative?
razione, ma è l’ispirazione a scegliere se e     saremo in grado di superarla il prima pos-           In passato, mi è stato chiesto se potevo
quando arrivare al creatore». Sito ufficiale:    sibile. Ognuno di noi aiuti i suoi simili nel     immaginarmi senza scrivere musica…
giorgosvolikas.gr                                miglior modo possibile. Voglio credere che        Pensando a questa ipotetica versione della
   Signor Volikas, buona sera. Se la musica      tutti abbiamo rivisto molte cose che finora       mia vita, è stata creata la composizione
fosse donna, tra l’Afrodite di Milo, la Nike     davamo per scontate ma nulla è un dato scon-      «Nektar»… Per me, scrivere musica al pia-
di Samotracia e la Gioconda, quale la rap-       tato nella vita e soprattutto, naturalmente, la   noforte è respirare e ovviamente un modo
presenterebbe meglio? Una composizione           nostra salute.                                    completamente personale di esprimermi.
musicale può essere rivolta alla teagogia,          Perché scrive musica? Da dove prende           L’ispirazione delle mie composizioni pro-
all’amore dell’inespresso?                       ispirazione? Il periodo di quarantena l’ha        viene da un certo stimolo… Il più delle volte
   Senza pensarci due volte, sceglierei la       colpita o l’artista ha un suo nascondiglio        i titoli delle mie composizioni sono in linea
Nike di Samotracia. Ho sempre creduto che        appartato?                                        con le emozioni che voglio esternare in un
qualsiasi forma d’arte avesse la capacità di        Componendo musica, attingo la forza per        dato momento.
unire le persone… Lo stesso vale per la mu-      lottare per i miei sogni! Per quanto riguarda        Se dovessi suonare di fronte a un pub-
sica!                                            l’ispirazione, ho una visione molto speci-        blico, quale sceglieresti qui in Italia?
   Proprio come la scultura in marmo raffi-      fica, almeno per me stesso: «Non scelgo il           Confesso di essere una persona a cui gene-
gura la dea alata Nike, così la musica ha la     momento dell’ispirazione, ma l’ispirazione        ralmente piacciono i passi lenti e costanti…
capacità di superare e vincere le barriere e     è ciò che sceglie quando e se verrà da me».       Sarebbe un onore per me in futuro avere
i pregiudizi che noi stessi abbiamo creato       Personalmente credo che l’ispirazione arrivi      l’opportunità di essere in Italia e presentare
nel corso degli anni. L’ideale sarà sempre       con l’aiuto di Dio, la trasferisco al piano e     le mie composizioni dal vivo al pianoforte al
l’ispirazione per la creazione di un amore       la catturo con note sul pentagramma. Per la       pubblico italiano.
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