Esperienze di comunità. Esercizi di democrazia - Acri
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All’interno gli interventi di: Piero Angela Stefano Boeri Elena Cattaneo Enrico Letta Carlotta Sami Periodico delle Fondazioni Esperienze di origine bancaria Mag - Giu 2019 di comunità. Esercizi di democrazia Tariffa regime libero 20/D - Poste Italiane Spa - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - DCB Roma 1
Attori del cambiamento e Fondazioni di origine bancaria Il contributo che date alla stabilità finanziaria L hanno svolto, in questi anni, fun- zioni preziose di integrazione, tal- volta anche di supplenza, di mis- - elemento prezioso per i risparmiatori italiani e, di conseguenza, per l’intero nostro Paese - anche nella vostra qualità di investitori di lungo sioni pubbliche, accompagnando, termine, fa delle Fondazioni una delle ancore nel contempo, trasformazioni strategiche del su cui l’Italia può contare per il suo futuro. Le ruolo di importanti banche italiane. Fondazioni, corpi intermedi tra cittadini e istitu- Operano, quindi, in prezioso e accorto equili- zioni, con forte vocazione territoriale, attente al brio, tra capacità di rappresentanza, di ascolto, di patrimonio di valori delle comunità locali, favo- guida di innovativi processi locali e il ruolo di pro- riscono il benessere delle comunità e contribui- tagonisti significativi come investitori avveduti. scono allo sviluppo del Paese. Nel dibattito che ha accompagnato la loro tra- In questo modo le Fondazioni affermano il sformazione - tuttora in atto - le Fondazioni sono ruolo delle autonomie sociali e territoriali, in state definite “soggetti dell’organizzazione delle adempimento del principio di sussidiarietà san- libertà sociali”, dunque veri e propri enti inter- cito dall’articolo 118 della nostra Costituzione medi, non mere agenzie espressione di interessi che, come ben ricordiamo, quest’anno celebra raccolti nelle istituzioni locali, bensì manifesta- i settant’anni della sua entrata in vigore. Questa zioni plurali della società civile. […] che interpretate è una rete preziosa che collega Dunque attori, e non spettatori, del cambia- il ricco tessuto rappresentato dalle organizza- mento, nello svolgere la missione di tutela dei zioni raccolte in quello che si è affermato come patrimoni nati dalla volontà dei cittadini, di di- terzo settore con le altre forze della società ita- Sono passati esattamente venti anni dalla pro- novazione sui loro territori, hanno stimolato e mulgazione del decreto legislativo 153/1999, la accompagnato la crescita del Terzo settore, la fesa del risparmio, del suo impiego per obiet- liana, rafforzando il senso della cittadinanza. La cosiddetta “Legge Ciampi”, che regolamenta partecipazione e il protagonismo delle comu- tivi che sappiano essere di crescita economica Repubblica vi è grata per il vostro lavoro. l’attività delle Fondazioni di origine bancaria. nità, contribuendo così fattivamente alla vita e di inclusione territoriale, culturale e sociale. Grazie a questo impianto normativo le Fonda- democratica del Paese. In questo senso sono le iniziative promosse Estratto dal discorso che il Presidente della Re- zioni acquisiscono “anima e corpo” e avviano nell’ambito della vostra Associazione: dall’atten- pubblica Sergio Mattarella ha tenuto il 7 giugno un processo evolutivo che le vede oggi pro- Un risultato significativo, che non rappresenta zione al Mezzogiorno, all’housing sociale, dal 2018 intervenendo a Parma al XXIV Congresso tagoniste dello sviluppo culturale, sociale ed però un punto di arrivo, ma una tappa di un fondo di contrasto alla povertà educativa mino- Nazionale delle Fondazioni di origine bancaria e economico delle comunità di riferimento e percorso che prosegue e che porrà le Fondazio- rile, agli interventi nel continente africano, alla delle Casse di Risparmio Spa. dell’intero Paese. ni di fronte a nuove, importanti sfide. partecipazione della Cassa depositi e prestiti. Fonte www.quirinale.it/elementi/1347 Dal 2000, anno di piena entrata in vigore della Questo è un numero speciale della rivista Fon- legge, a oggi, le 87 Fondazioni di origine ban- dazioni (che si presenta in una veste grafica caria hanno erogato oltre 22 miliardi di euro rinnovata), interamente dedicato a “raccontare” attraverso più di 400mila iniziative e investito questi vent’anni. Insieme a testimoni, compagni significative risorse per perseguire gli obietti- di strada e personalità che hanno trasformato vi di missione che la stessa normativa indica: il concetto di fare cultura, inclusione sociale e l’utilità sociale e la promozione dello sviluppo innovazione, traccia un racconto corale dell’o- economico. In questi due decenni le Fonda- perato delle Fondazioni e prova a immaginarne Sergio Mattarella zioni sono state motori di coesione e di in- lo sviluppo per gli anni a venire. Presidente della Repubblica 2
Sommario Fondazioni Mag - Giu 2019 Sommario Sommario 27-28-29 Città nuove 26 Interventi di: Gregorio Arena 4 Editoriali Enrico Letta 6 Editoriali Ferruccio De Bortoli Città nuove Stefano Boeri 5 7 Rigenerazione urbana e Vivere e condividere Antonio Patuelli Giorgio Righetti riattivazione comunitaria Distruggere per creare 10-11 12-13 31-32-33 Cura delle fragilità Cura delle fragilità Sud 30 34 Emporio solidale Interventi di: Interventi di: 8 Claudia Fiaschi Gaetano Giunta Interventi di: Stefano Tabò Sud Carlo Borgomeo Migrazioni Cura delle fragilità Maurizio Ferrera Società civile Felice Scalvini Accoglienza Crescono Gad Lerner protagonista di Catacombe di Napoli Massimo Lapucci e integrazione: comunità solidali un grande riscatto progetti concreti 15-16-17 36-37 39-40-41 Povertà minorile Migrazioni Ambiente 14 18 Interventi di: Interventi di: Interventi di: 38 Stefano Buffagni Igiaba Scego Carlo Petrini Eraldo Affinati Carlotta Sami Ermete Realacci Povertà minorile Culture Ambiente Paolo Pileri L’innovazione Bella Presenza Arte volano L’assistenza ai migranti Alleanze per uno sociale nasce dalla Il mio quartiere reagisce di crescita la fanno i migranti sviluppo sostenibile VENTO non è (solo) comunità educante dei territori una ciclabile 18-20-21 23-24-25 Culture Interventi di: Innovazione Interventi di: 42-47 22 Saluti 48 Piero Angela Elena Cattaneo Saluti dai Armando Punzo Luca De Biase Innovazione Consiglieri Acri Visione e unità per R’accolte Fondazioni Ricerca ad alto impatto proseguire il cammino È un’impresa fare cultura per lo sviluppo Green Jobs di Giuseppe Guzzetti dell’innovazione 2 3
Editoriali Fondazioni Mag - Giu 2019 Editoriali Il bene comune di Enrico Letta, in un mondo piccolo, si trovi oggi ad essere un Paese medio in un mondo grande, sempre più enorme. Si tratta di prendere atto di questi gran- ligenza. Merito anche dell’impegno, sui mille territori del nostro Paese, di persone intelligenti che hanno saputo guardare lontano. diventa valore Dean Paris School of international Affairs SciencesPo di cambiamenti e dare il meglio di noi stessi in questo tempo nuovo. Naturale quindi che mi tro- Ma ora possiamo dirlo senza cadere nell’en- fasi retorica; merito anche e soprattutto di una vi a cercare argomenti per corroborare questo persona. È chiaro ormai a tutti che senza la sag- E siste in Italia, come in molti altri paesi europei, una persistente idea che vi sia stata una età dell’oro nel dopoguerra Occorre prendere mio approccio positivo e positivista. La trasformazione delle Fondazioni di origine bancaria nel più potente motore di investimento gezza e il senso del bene comune che Giusep- pe Guzzetti, architrave del sistema, ha saputo dimostrare in tutti questi anni, la scommessa (in Italia l’abbiamo chiamata “miracolo econo- atto dei sociale delle comunità territoriali del nostro Pa- non sarebbe mai riuscita. Ci sono casi in cui mico”) e che questa età, una volta finita, al ter- cambiamenti ese, è uno di quegli esempi positivi che, oltreché una singola persona fa la differenza. Questo è mine del secolo scorso, sia stata sostituita dalla e dare il meglio rafforzato, va raccontato e reso ben visibile. È la uno di quelli. presente era del declino. Usando questa chiave di noi stessi dimostrazione che i successi, se si hanno visio- Grazie alle sue doti di equilibrio, alla sua co- di lettura finisce per diffondersi l’idea che tutto in questo ne, pazienza e determinazione, sono possibili. noscenza dei territori del nostro Paese, al suo prima era meglio e che ora, bene che vada, si ri- tempo nuovo Sembrava negli anni ‘90 si trattasse di una fiuto politico e al suo senso dello Stato, Giuseppe escono a mantenere le posizioni, unica alterna- vera e propria missione impossibile. Troppe le Guzzetti ha saputo pilotare il sistema e farlo svi- tiva al degrado che è dietro l’angolo. Si rafforza zavorre e le incrostazioni. Eccessiva la carica di luppare in modo che oggi non se ne possano che in troppi ambienti l’idea che il declino sia inelut- va e ora non è vero l’opposto. Non è esistita una politicizzazione che il sistema si portava dietro. apprezzare le dinamiche positive di ammoder- tabile e che gli atteggiamenti conseguenti pos- mitica età dell’oro e non siamo ora in marcia Quando persone come Andreatta, Amato, Ciam- namento e di crescita. Lo ha fatto con sobrietà, sano dividersi solo in due categorie; un’opera di verso l’inferno. Questi argomenti sono emotivi pi, Pinza, con lungimiranza e creatività, costru- unendo invece di dividere. Il “bene comune”, freno per rallentarne gli effetti oppure un’irre- e basati su percezioni errate. Sono approcci che irono il percorso di riforma, pochi avrebbero da termine retorico grigio e un po’ forforoso, ha sponsabile corsa a dividersi le spoglie. non tengono conto di come è cambiato il mondo scommesso su un successo come quello che poi preso corpo ed è diventato valore reale. Giusep- Combatto questo diffuso sentimento con tutte nel frattempo e di come l’Italia che trent’anni fa, si è potuto registrare. Merito soprattutto dell’im- pe Guzzetti è stato capace di questo risultato, il le mie forze. Non è vero. Prima non tutto anda- come altri paesi europei, era un Paese grande pianto normativo costruito con pazienza e intel- Paese intero deve essergliene grato Vent’anni di collaborazione Il momento più complesso non avere dubbi nell’accettare è stato una domenica dell’au- Il ruolo di Guzzetti in il gravoso incarico. C on Giuseppe Guzzetti ci eravamo conosciuti nelle nostre “preceden- di Antonio Patuelli, Presidente di Abi tunno 2001 quando venimmo a sapere che era stato proposto un emendamento alla Legge questi oltre vent’anni è stato innanzitutto di “magistero morale” Da allora, anche in organi e funzioni distinte, il confronto intellettuale, la grande lealtà ti vite” attorno al 1990; poi ci finanziaria, allora in discussio- e la collaborazione costrutti- siamo rincontrati al Congresso ne in Parlamento, che avrebbe va sono continuate per la va- Acri di Salsomaggiore nella se- potuto stravolgere i presuppo- lorizzazione sia di azionisti conda metà degli Anni Novan- sti plurisecolari di autonomia lungimiranti come le Fonda- ta: lui da poco eletto Presiden- caratterizzato e valorizzato il di quelle che sono diventate La nostra collaborazione zioni, sia per la stabilità e so- te della Fondazione Cariplo, io ruolo delle Fondazioni di ori- negli Anni Novanta le Fonda- è stata assai intensa fino al lidità prospettica delle Banche. della Cassa di Ravenna Spa. gine bancaria. zioni. Furono mesi decisivi gennaio del 2013, quando, a Il ruolo di Giuseppe Guzzetti in Nella Commissione che do- Da quel Congresso di Salso- quelli che, poi, nel 2003 porta- sorpresa, in una fase di quan- questi oltre 20 anni, non solo veva redigere la mozione finale maggiore ci siamo trovati per rono alle due famose e fonda- to mai difficile crisi bancaria, nel mondo delle Fondazioni, è ci trovammo facilmente d’ac- lunghi anni attorno ai tavoli mentali sentenze della Corte venni chiamato alla Presiden- stato innanzitutto di “magiste- cordo sui punti fondamentali dell’intensa collegialità di Acri, Costituzionale che hanno inde- za dell’Abi. In quella notte del ro morale” che non verrà certa- relativi all’allora discussione lui come Presidente, io come lebilmente affermato la natura 23 gennaio 2013 il Presidente mente meno con la conclusio- di quella che sarebbe diven- esponente e poi Vice Presiden- privatistica delle Fondazioni di Guzzetti fu fra i primi, più deci- ne dei suoi incarichi in Cariplo tata la “Legge Ciampi” che ha te di Acri per le Casse Spa. origine bancaria. si ed autorevoli che mi esortò a e in Acri 4 5
Editoriali Fondazioni Mag - Giu 2019 1990 Legge “Amato” (legge n. 218/90 Protagonisti e d.lgs. n. 356/90) aver il polso dei reali bisogni o in rassegnata indifferenza. e comparse di Ferruccio De Bortoli, della gente. Sono rimaste sul Il vero male contemporaneo. Il Presidente di Vidas territorio e, quando sono bene tratto distintivo della presiden- 1998-99 amministrate, lo sentono re- za Guzzetti è racchiuso in tante Legge “Ciampi” spirare perché ne fanno parte idee e progetti di straordinaria (legge n. 461/98 Rimasi colpito dalla passio- A differenza di partiti, sinda- importanza sociale. e d.lgs. n. 153/99) Le Fondazioni sono tra ne con la quale il presidente cati, corpi intermedi che sono Ma è soprattutto riconosci- le poche istituzioni che della Fondazione Cariplo e di evaporati nella società digitale bile nella tenacia con cui li ha continuano ad avere Acri, descriveva un interven- e individuale. portati a termine. Senza sentir- to di “chirurgia sociale” tanto La casa è il bene privato per si mai appagato. Perché nell’o- 2003 il polso dei bisogni reali Corte Costituzionale, dei territori necessario quanto purtroppo eccellenza degli italiani. Ma il pera di misericordia civile che sentenze n. 300 tardivo. diritto a una abitazione digni- ha perseguito per tanti anni e n. 301 Uno dei pochi grandi proget- tosa, da cui discende la qualità non ha mai perso quel senso di ti che hanno affrontato il tema della cittadinanza, è un bene umiltà che distingue i protago- C onfesso che il termine housing sociale mi era un po’ oscuro. Ne com- della disuguaglianza crescente nel nostro Paese. Merito delle Fondazioni. Tra le poche isti- comune irrinunciabile. Senza il quale non vi è il senso di ap- partenenza a una comunità ma nisti veri dalle troppe compar- se vocianti 2003 presi l’importanza solo ascol- tuzioni che continuano, nono- solo il disagio dell’esclusione Le Fondazioni entrano in Cdp tando Guzzetti. stante la crisi del credito, ad che tracima spesso in rivolta 2006 Fondazione Con il Sud Grazie! sé stessi oppure degli altri. In questo secondo caso, si può Ho capito che, dietro quel suo aspetto forse un po’ ruvido, c’è 2009 di Giorgio Righetti, Direttore Generale Acri davvero contribuire a combat- una profonda umanità. Fondo Investimenti tere le ingiustizie, sostenere Ma capire non equivale a per l’Abitare, chi è in difficoltà, contribuire a imparare. La differenza la fan- Housing Sociale C he cosa ho capito in que- sti dodici anni di collabo- razione con il Presidente ni importanti, l’umiltà è un obbligo. L’umiltà consente di scegliere consapevolmente e migliorare la vita degli altri. Ho capito che la tanto bi- strattata mediazione è invece no i comportamenti. Si impara quando ciò che si è appreso lo si mette in pratica. E questo, devo Guzzetti, prima in Fondazione responsabilmente, consci che un grande valore. Consente di dire, l’ho capito e imparato pro- 2012 Con il Sud e poi in Acri? l’errore è sempre in agguato. tener conto di una molteplicità prio dal Presidente Guzzetti. Le Carta delle Fondazioni Ho capito che la puntualità Ho capito che la competen- di esigenze e di punti di vista, parole sono inutili se vengono non è un vezzo, ma una dimo- za tecnica è inutile in assenza che sono la fisiologia di ogni smentite dai comportamenti. strazione di profondo rispetto di una visione. Le decisioni la- convivio. È un insegnamento semplice, per gli altri. sciate in mano ai tecnici, agli Ho capito che il pluralismo e quello che si è soliti riferire ai Ho capito che tutti, proprio specialisti, senza un orizzonte la partecipazione sono le fon- genitori, quando li si sollecita 2015 tutti, hanno il diritto di essere all’interno del quale collocarle, damenta della nostra demo- a tacere e a parlare mediante Protocollo Acri-Mef ascoltati. È un dovere, soprattut- sono destinate al fallimento. crazia e che è nostro dovere l’esempio. Quell’atteggiamen- to per il mestiere che facciamo, Ho capito che il potere è un stimolarle, favorirle, coltivarle. to che ogni buon padre di fami- ascoltare e, responsabilmente, mezzo e non un fine. Il potere Il pluralismo e la E proteggerle, soprattutto in glia dovrebbe avere per far cre- fornire risposte, anche quando è una astrazione, fintanto che partecipazione sono quei particolari momenti in cui scere i propri figli. E mi prendo queste possono deludere. non viene messo nelle mani le fondamenta della le debolezze e le fragilità della la libertà di dire che lui, per me, 2016 Ho capito che, quando si è degli individui. Questi posso- nostra società inducono ad affi- un po’ padre lo è stato. Fondo nostra democrazia contrasto povertà chiamati a prendere decisio- no farne un uso a beneficio di dare ad uno il destino di molti. Caro Presidente, grazie! educativa minorile 6 7
Cura delle fragilità Fondazioni Mag - Giu 2019 Cura delle fragilità Crescono comunità solidali Le Fondazioni sperimentano il welfare condiviso Oggi in Italia vivono 5 milioni di persone in condizioni di povertà assoluta e 9,3 in povertà relativa. Si tratta di uomini e donne a rischio di esclusione sociale il principio di sussidiarietà orizzontale sanci- to dalla Costituzione. È il welfare comunitario, appunto. Insieme alle comunità, le Fondazioni si prendono cura delle fragilità, favorendo l’in- tegrazione lavorativa dei disabili e la loro auto- nomia, l’assistenza agli anziani non autosuffi- cienti (privilegiando il sostegno alle famiglie e la domiciliarizzazione), la tutela dell’infanzia, il recupero delle fasce sociali più esposte a forme di emarginazione e abuso, il contrasto delle di- pendenze. Inoltre per arginare il fenomeno del- le “nuove povertà” le Fondazioni hanno messo in campo diversi strumenti: aiuti alle famiglie, empori solidali, progetti di auto-impiego, fondi di garanzia per l’accesso al microcredito. Un’altra felice esperienza è stata quella del- le fondazioni comunità: istituzioni introdotte in Italia proprio dalle Fondazioni di origine ban- caria, sulla scia di esperienze di successo re- alizzatesi nel mondo anglosassone. Si tratta di organizzazioni che nascono per rispondere a bisogni comunitari con risorse provenienti in parte da una Fondazione e in parte da donazio- ni raccolte direttamente tra cittadini, imprese e istituzioni del territorio. Su impulso delle Fondazioni, si stanno dif- fondendo in tutta la Penisola, da Nord a Sud. a lunga crisi economica degli ul- Lo stato sociale come l’abbiamo conosciuto comunità territoriale il soggetto protagonista Non si può infine trascurare l’impegno delle L timi anni ha profondamente se- nel secolo scorso è ormai irrimediabilmente in per immaginare il welfare del futuro. È la co- Fondazioni nel campo della sanità, teso a mi- gnato il tessuto sociale del nostro crisi. Le ristrettezze di bilancio e la contempo- munità, fatta di organizzazioni del Terzo set- gliorare la qualità delle diagnosi e delle cure, Paese, andando ad aggravare le ranea crescita dei bisogni hanno fatto saltare un tore, istituzioni, imprese e singoli cittadini, dotando gli ospedali delle attrezzature speciali- vulnerabilità che già lo caratte- modello che ha accompagnato la crescita del Pa- affiancati dalle Fondazioni, che si assume la re- stiche all’avanguardia, sostenendo percorsi di rizzavano. Oggi in Italia vivono 5 milioni di per- ese dalla fine della seconda guerra mondiale. sponsabilità di prendersi cura direttamente del formazione del personale medico e incentivan- sone in condizioni di povertà assoluta e 9,3 in In questo campo le Fondazioni di origine benessere dei suoi membri. È la comunità che do lo sviluppo della ricerca, favorendo la crea- povertà relativa. Si tratta di uomini e donne a bancaria stanno sperimentando un model- si auto-organizza per coprire gli spazi che lo zione di centri di cura (ad esempio per l’Alzhei- rischio di esclusione sociale. lo d’intervento innovativo che individua nella Stato non riesce più a raggiungere, realizzando mer, per la Sla o per le cure palliative) © Nicola Ritrovato 8 9
Welfare dal basso I vent’anni di mandato del presidente Guzzetti hanno coinciso con gli anni in cui la spesa pubblica sociale in Italia ha subito tagli rilevanti. Ma il Guzzetti amministratore politico, conoscitore dei territori e delle dinamiche sociali, ha rifiutato di svolgere un mero lavoro di supplenza. Dalla tradizione del cattolicesimo sociale, Guzzetti ha ripreso l’idea del welfare dal basso – ovvero la cultura del mutualismo e della cooperazione –, senza rinunciare però al principio Emporio Registi della transizione universalistico per cui lo Stato deve provvedere, e ha inventato il nuovo “welfare di comunità”. solidale L’ultima iniziativa che ho avuto Le Fondazioni di origine bancaria di Maurizio Ferrera, professore modo di condurre a cui ha Una risposta concreta alla povertà e il secondo welfare all’Università degli Studi di Milano partecipato Guzzetti è stata la presentazione al Quirinale L e Fondazioni di origine bancaria sono oggi un un broker all’intero delle società civili territoriali, sono riuscite gio e delle dimensioni degli in- terventi, per fare massa critica, di un libro su Achille Grandi, il fondatore della Cisl e delle Acli. In quest’occasione è emerso C irca 3.500 persone raggiunte dal servizio, 1.000 tessere attive e 30 tonnellate di prodotti donati. Sono i numeri dell’Emporio della So- protagonista di prima- a rivitalizzare i loro corpi inter- nonché l’avvio di alcune grandi che Grandi, Bruno Buozzi e lidarietà (in foto) che nasce anche grazie alla Fonda- ria importanza all’interno della medi e ne hanno creati di nuovi, iniziative su scala nazionale, Giuseppe Di Vittorio, cioè i zione Carispezia. Ma come funziona questo servizio economia civile del nostro Pa- come le Fondazioni di Comuni- come la lotta alla povertà edu- tre fondatori del movimento e come nasce? «L’Emporio della Solidarietà è un su- ese. Nell’ultimo decennio esse tà. Ricordiamo che uno dei defi- cativa. Il secondo welfare non è sindacale in Italia, hanno tutti permercato dove persone in difficoltà possono fare hanno svolto un ruolo cruciale cit di sviluppo del nostro paese un ingrediente transitorio e ac- e tre cominciato a lavorare da la spesa gratuitamente - racconta Francesca Grassi, bambini, tra i 9 e gli 11 anni, nel promuovere uno sviluppo è sempre stata la natura poco cidentale, ma una componente volontaria all’Emporio -. È possibile fare la spesa orfani sfruttati, e tutti e tre efficiente ed efficace di quel “vertebrata” della società civile, destinata ad affiancare in forma con una card a punti precaricata in base al numero sono stati protagonisti di un “secondo welfare” che è andato dove per “vertebre” s’intendo- permanente e sempre più si- processo di acculturazione di componenti del nucleo familiare e alle relative en- sempre più affermandosi sulla no, appunto, i corpi intermedi, stematica i tradizionali schemi straordinario, che li ha portati trate economiche per un massimo di 12 mesi». scia dei vincoli di bilancio, da tradizionalmente deboli e sotto- pubblici novecenteschi. a essere personalità fondatrici L’Emporio è attivo in due sedi alla Spezia e Sar- un lato, e della crescita dei ri- messi alla politica. Le Fondazioni non potranno della nostra democrazia. In zana e ha rappresentato una risposta concreta schi in seno alla popolazione, In larga misura, questo risul- certo essere i soli finanziatori qualche modo Guzzetti è all’insorgere di nuove condizioni di povertà che dall’altro lato. tato è stato il frutto di una dop- né i soli protagonisti di questa un continuatore di quella coinvolgono sempre più famiglie sul territorio. Al- Dato il loro forte radicamen- pia strategia, pensata in origine nuova sfera, che sarà (già è) esperienza, perché si è formato tri Empori sono poi nati progressivamente in altre to territoriale, le Fondazioni dalle grandi Fondazioni e poi anche assicurativa, occupazio- in un’epoca in cui il welfare Regioni sempre con il sostegno delle Fondazioni sono direttamente intervenute, fatta propria da Acri. Il versante nale, volontaria, privata. È però non c’era ancora e bisognava del territorio. «Gli utenti dell’Emporio sono di ogni innanzitutto, per rispondere a per così dire interno della stra- indubbio che le Fondazioni costruirselo da soli dal basso, età - prosegue Francesca -. Famiglie con bambini, con il contributo di tutti: molti bisogni non coperti dal tegia ha riguardato lo sviluppo, sono state finora il principale senza reddito o con reddito insufficiente, anziani, bisognava fare le mense, gli pubblico. La loro più impor- o meglio il consolidamento, di motore propulsivo del cambia- oppure persone che hanno perso il lavoro o indebi- ambulatori, le scuole... tante funzione è stata tuttavia specifiche capacità organizzati- mento. Con pazienza, impegno La speranza è che in futuro tate. L’Emporio rappresenta una possibilità di usci- quella di stimolare i processi ve e istituzionali da parte di cia- e iniziativa hanno saputo atti- si formi una nuova classe re da un momento di crisi economica, ma non solo: di innovazione tanto negli stru- scuna Fondazione e poi dell’in- vare la transizione, mettendo a dirigente dal basso. E l’esempio è un luogo dove si trovano persone disponibili ad menti quanto nei processi di tero “sistema delle Fondazioni”. disposizione preziose risorse di Guzzetti rimarrà prezioso in ascoltare; infatti operatori e volontari sono a dispo- produzione del welfare locale. Il versante esterno ha invece finanziarie, organizzative e so- questa direzione. sizione anche per parlare e, all’occorrenza, attivare Le Fondazioni sono diventate riguardato l’espansione del rag- prattutto progettuali Gad Lerner altre forme di aiuto parallele» Giornalista © Anna Maria Mantovani 10 © Matteo Merletto 11
Cura delle fragilità Fondazioni Mag - Giu 2019 Cura delle fragilità Collaborazione Il presidente Guzzetti ha creduto fortemente in tutti questi anni nella necessità di sostenere il dialogo tra la libera iniziativa organizzata dei Visione, coraggio to a tre qualità: visione, corag- gio, lealtà. e dialogo cittadini e chi esercita funzioni di interesse pub- blico. Ne sono testimonianza le numerose espe- e integrazione La visione è quella di una sussidiarietà matura e respon- rienze di partnership e le sfide alle quali la col- sabile, che porta a coniugare le di Claudia Fiaschi, laborazione tra le Fondazioni di origine bancaria migliori capacità e qualità del Portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore ed il Forum del Terzo Settore hanno cercato di dare risposta. Solo per citarne alcune: l’impegno per l’infrastrutturazione sociale del Mezzogiorno L e fondazioni di origi- ne bancaria e il Terzo settore hanno segnato, di Felice Scalvini, Presidente di Assifero tessuto sociale con la più alta e raffinata attitudine al governo da parte delle istituzioni pubbliche. N egli ultimi vent’anni il Terzo settore è cre- sciuto in maniera esponenziale. L’unico che ha registrato un aumento del numero attraverso la Fondazione Con il Sud, il contrasto alla povertà educativa minorile con la creazione di un fondo nazionale per dare vita a nuovi pro- dagli anni ’90, la crescita e la modernizzazine del sistema sociale ed economico del no- Un approccio sempre sviluppa- to col coraggio sia di difendere la soggettività e l’autonomia degli enti, dei lavoratori e dei volontari, radican- getti e buone pratiche, lo sviluppo del volontaria- stro Paese. Una vicenda carat- delle fondazioni, sia di condurle dosi sempre più nei territori e rafforzando la ca- to attraverso i Csv terizzata da molteplici episodi, lungo strade innovative ed ine- pacità di costruire solidi legami di fiducia all’in- dibattiti, talora scontri, cultu- splorate di integrazione con lo terno delle comunità. Un motivo importante, ma rali ed istituzionali, ma anche Stato e col Terzo settore. Il tutto certamente non l’unico, alla base del rafforzarsi Negli ultimi anni da profonda passione civile, reso possibile dal rigore, dalla dell’alleanza tra Forum del Terzo Settore e Acri. il Terzo settore dalla costante ricerca di assetti chiarezza e dalla lealtà che han- Una collaborazione costante dal 2002, nata dalla è cresciuto e soluzioni atti a favorire le ri- no caratterizzato il suo modo di comune visione volta a promuovere l’innovazione radicandosi nei sposte ai bisogni dei cittadini. porsi e dialogare. Con tutti. Fe- sociale per creare sviluppo per le comunità e ri- territori e costruendo Di questa storia Giuseppe dele alla ricerca, che ha sempre spondere con soluzioni creative alle priorità so- solidi legami Guzzetti è stato indiscutibile perseguito, di una piena integri- ciali emergenti nel nostro Paese. protagonista, grazie soprattut- tà spirituale e civile Insieme per aprire al futuro vincente. La storia delle Fonda- zioni si è intrecciata con quella dei Csv. Previsti per legge, nati L a presenza attiva in network internazio- nali della filantropia come Efc – che, a trent’anni dalla nascita, riunisce circa contribuendo al sostegno del Terzo settore quale comparto fondamentale della vita economica e sociale nel Paese e gestiti dal mondo del volon- 300 organizzazioni europee e statunitensi – può di Stefano Tabò, Presidente CSVnet V ent’anni costituiscono un arco temporale am- piamente sufficiente tariato, i Csv si sono sviluppati grazie alle risorse provenienti dalle Fondazioni, fino a divenire migliorare e ampliare l’azione delle Fondazioni italiane, per tradizione legate ad ambiti di opera- tività geograficamente delimitati, reinterpretan- La filantropia per mettere alla prova qualun- que progetto, per verificarne la tenuta, per osservare la qua- la più imponente infrastruttura europea del settore. Per giun- gere fin qui, tanta dedizione al do il concetto di territorio in un’ottica più aperta e contemporanea. Proprio la possibilità di creare solide relazioni tra enti con le medesime finalità e cresce in Europa lità dell’impatto generato ma, compito nei territori ma anche obiettivi contribuisce a costruire il dialogo con le di Massimo Lapucci, Presidente di Efc soprattutto, per appurare l’ef- una visione d’insieme che ha istituzioni pubbliche, in primis europee, per svi- fettiva capacità di mantenere permesso di gestire nodi rile- luppare una vera e propria “cultura della filantro- nel tempo la propensione ge- vanti ed ha portato al determi- pia”, riconoscendone l’alta funzione sociale. La presenza nerativa. Le Fondazioni di ori- nante contributo congiunto in Nell’ottica di un naturale superamento della in network gine bancaria rappresentano occasione della recente riforma dicotomia profit/non profit, il mondo della filan- internazionali – nell’oggi – un volano di oppor- normativa che apre al futuro. tropia sarà sempre più proiettato alla creazione della tunità e continuano ad affinare Qui il riferimento va all’indi- di impatto sociale, sia per l’utilizzo degli stru- filantropia la capacità di intervenire nelle spensabile ruolo di Acri ed alla menti di impact investing, sia per una migliore può ampliare grandi sfide contemporanee. Il lucidità della persona che ne ha interpretazione dei Big Data “for good”. Grazie l’azione delle lavoro compiuto è stato signifi- interpretato la presidenza, l’av- alla loro elevata conoscenza del territorio, le Fondazioni cativo, quello da compiere av- vocato Giuseppe Guzzetti Fondazioni potranno raccogliere questa “sfida”, 12 13
Povertà minorile Fondazioni Mag - Giu 2019 Un futuro migliore per i bambini fragilità, in una sorta di “trappola” in cui le due povertà si alimentano a vicenda e dalle quali ri- sulta pressoché impossibile affrancarsi. Nel 2015, in occasione del XXIII Congres- Parlando di povertà educativa so Acri, il mondo delle Fondazioni di origine minorile, l’aspetto che bancaria si è impegnato a rispondere a questa colpisce maggiormente è il emergenza; ha quindi avviato un dialogo con il numero e la distribuzione Terzo settore e il Governo, per identificare uno geografica. Stiamo parlando strumento da mettere in campo. Così è nato il di 1,2 milioni di bambini in tutta Italia che vivono sotto Fondo per il contrasto della povertà educati- la soglia di povertà e che va minorile, inizialmente di durata triennale, saranno i cittadini poveri alimentato dai versamenti delle Fondazioni di del futuro. Non possiamo origine bancaria, alle quali è riconosciuto un voltarci dall’altra parte. apposito credito di imposta. Con la Legge di Bi- Dobbiamo lavorare uniti per lancio 2019, il Governo ha prorogato l’esperien- garantirgli un futuro migliore! za per un altro triennio. Il Fondo per il contrasto della Il Fondo rappresenta una straordinaria in- povertà educativa minorile novazione nel panorama sociale italiano. In- è uno strumento utile che novativo è innanzitutto l’assetto della sua go- mette a sistema Fondazioni vernance: una partnership pubblico-privato di origine bancaria ed enti del sociale, che vede pariteticamente rappresentati Terzo settore sul territorio per realizzare progetti concreti. Governo, Fondazioni di origine bancaria e Ter- E lo fa con un’operatività zo settore. Insieme i tre soggetti individuano esemplare. I risultati finora le linee di intervento e definiscono le strate- raggiunti stanno dimostrando gie. Innovativo è l’approccio che si è scelto per nei fatti che si è trattato intervenire: un focus inedito sulla comunità di un’intuizione giusta e educante – scuola, Terzo settore, enti locali e lungimirante, il cui merito famiglie – quale chiave per generare un reale va ascritto, tra gli altri, cambiamento. Innovativo è stato affidare l’at- al Presidente Guzzetti. tuazione di un programma di interesse pubbli- In futuro questo modello co a un privato individuato da Acri: l’impresa di approccio a un tema sociale Con i Bambini, partecipata al 100% da di rilevanza nazionale, basato L’innovazione È compito della Repubblica ri- Fondazione Con il Sud. Innovativa, infine, è la su un partenariato pubblico- « privato, potrà essere esteso muovere gli ostacoli di ordine forte enfasi sulla misurazione dei risultati per e potenziato. Siamo ancora economico e sociale, che, limitan- tarare al meglio gli interventi successivi. sociale do di fatto la libertà e l’eguaglian- za dei cittadini, impediscono il Le risorse in campo sono considerevoli – 600 milioni di euro tra il 2016 e il 2021 –, ma senza in una fase iniziale: andranno prima studiate le best practice e misurate le nasce dalla pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizza- zione politica, economica e sociale del Paese». dubbio limitate. Le Fondazioni di origine banca- ria intendono questo intervento come una speri- mentazione, i cui esiti verranno consegnati alle performance, ma l’auspicio è che si possa eventualmente comunità migliorare il tiro per Così recita l’articolo 3 della Costituzione Italia- Istituzioni perché possano valutarne l’adozione poi replicarlo. na. Purtroppo questo principio oggi nel nostro come modello da replicare prevedendo budget educante Paese sembra brutalmente disatteso. I minori in condizione di povertà assoluta in Italia sono oltre 1,2 milioni e sono letteralmente triplica- adeguati. A tre anni dal lancio del Fondo, sono stati finora avviati 272 progetti in tutta Italia, che hanno raggiunto oltre 400mila bambini e ragaz- on. Stefano Buffagni, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e presidente del Comitato ti dal 2005 a oggi. Ad essi è preclusa la libertà zi. Questi progetti hanno fatto nascere ludote- Indirizzo Strategico del Fondo di sviluppare a pieno le proprie potenzialità e che, laboratori di teatro, orti di quartiere, servizi per il contrasto della povertà immaginare un futuro diverso, perché un con- di accompagnamento per i genitori, corsi d’ita- Partiti 270 progetti per testo di deprivazione economica genera povertà liano per stranieri, attività sportive, programmi educativa minorile sconfiggere la povertà educativa educativa, e questa a sua volta è causa di futura di educazione alimentare e tanto altro 14 15
Povertà minorile Fondazioni Mag - Giu 2019 Povertà minorile Bella Presenza È nata undici anni fa per insegnare l’italia- no agli immigrati e ne ha raggiunti circa Educare è includere 6.000, soltanto a Roma. È la scuola Penny Fra i 272 progetti selezionati dall’impresa Quali obiettivi si prefigge Bella Presenza? Wirton, fondata nel 2008 dallo scrittore Eraldo Af- sociale Con i Bambini c’è “Bella Presenza”. L’obiettivo di fondo è quello di provare finati e da sua moglie Anna Luce Lenzi. Abbiamo parlato con il responsabile a determinare cambiamento nella scuola, Professor Affinati, cos’è la Penny Wirton? del progetto, Andrea Morniroli. nella didattica, per renderla più accogliente e È una scuola che offre corsi gratuiti di italiano Intervista a Eraldo Affinati Cos’è Bella Presenza? Il progetto, come chiave per contrastare attraente soprattutto per gli alunni più fragili cercando di renderli consapevoli del proprio per immigrati. Insegnano adulti (ex insegnanti e non) e giovani studenti delle superiori. Nella la povertà educativa, ha messo in campo poter partecipare. Il nostro progetto interviene una serie di azioni attraverso le quali si attiva in tre regioni con problemi legati alla povertà Penny Wirton non ci sono classi: puntiamo sul offrono un servizio pubblico. Tuttavia alcune un’alleanza tra tutti gli attori che nel territorio educativa: Piemonte, Toscana e Campania. rapporto personale uno a uno. Penny Wirton sono presenti all’interno di scuo- hanno a che fare con la funzione educativa. Sebbene non esistano modelli che possono Com’è nata e come si è diffusa la vostra le statali, come ad esempio l’Istituto tecnico per Un’alleanza che vede la scuola al centro, essere applicati a tutti in modo uguale, nel esperienza? il turismo Marco Polo di Firenze dove docenti e ma che chiede alla scuola stessa di aprirsi confronto di pratiche possiamo individuare La Penny Wirton è nata a Roma, al tempo in cui studenti tornano il pomeriggio per insegnare l’i- al territorio e di contaminare il proprio fare. metodi declinabili a livello nazionale e io insegnavo alla Città dei Ragazzi, la comunità taliano agli immigrati. Un’alleanza che al centro mette la bellezza, elaborare indicazioni di policy per arginare educativa fondata da monsignor Caroll Abbing. La Penny Wirton è un esempio di come per come chiave per trovare anche nelle situazioni i fenomeni di abbandono scolastico. Poi si è estesa in tutta Italia. Oggi ci sono 43 contrastare il fenomeno della povertà educa- più difficili le risorse e non solo le mancanze. “postazioni didattiche”, dalla Sicilia fino al Friuli tiva, non si possa più delegare esclusivamen- Venezia Giulia, fino alla Svizzera italiana. Nella te alla scuola. capitale operiamo presso l’ostello Universitario Oggi sono in crisi le agenzie educative tradizio- di Casal Bertone, messo a disposizione della Re- gione Lazio. Nel resto del Paese si tratta di asso- nali. L’insegnante non gode più dell’appoggio delle famiglie, anzi spesso se le trova contro. È Il mio quartiere Il progetto React reagisce ciazioni locali che firmano un patto d’Intesa con necessario ricostruire questo rapporto virtuoso noi e adottano il nostro stile. tra le famiglie e gli insegnanti. Occorre rimet- a San Basilio Si tratta di un modello replicabile? tere in piedi il “villaggio educativo” di cui parla La Penny Wirton, più che un modello, esprime Papa Francesco. A questo tema è dedicato il mio uno spirito educativo: quello di chi crede nella qualità della relazione umana. Siamo privati che ultimo libro “Via dalla pazza classe. Educare per vivere” (Mondadori) C laudia Valle è la madre di due gemelli che frequen- tano il liceo a San Basi- gazzini a quell’età vogliono sta- re altrove, per questo funziona. Gli operatori hanno rapporti Spero che il progetto possa essere implementato anche per i ragazzi che escono dalle lio, nella periferia romana. Qui con i professori, che sanno che medie: a quell’età non possono racconta la sua esperienza con i ragazzi sono seguiti e stanno più essere le madri a costrin- React, un progetto realizzato in una rete. Per la crescita dei gerli ad andare, bisogna tro- grazie al Fondo per il contrasto miei figli questa esperienza è vare un modo per coinvolgerli della povertà educativa, che ha stata importantissima. maggiormente» come obiettivo il superamento della dispersione scolastica. «I ragazzi frequentano i pro- pri coetanei, condividono tutto: se nel tuo gruppo nessuno va a scuola, puoi finire in un brut- to giro senza nemmeno accor- gertene. Progetti come React ti mettono in relazione con gli al- tri, ti insegnano a fissare degli obiettivi. La cosa migliore di questo progetto è l’aver creato un nuovo spazio, dove i ragaz- zi possono fare i compiti, ma anche stare assieme. Lo spazio di React non è una scuola; i ra- 16 17
Culture Mag - Giu 2019 Culture Modernizzare la cultura Diffondere la cultura significa Arte volano vedere film, aprendo le porte a nuovi pubblici. Non va poi trascurato che le Fondazioni sono tra stionale e organizzativo. R’accolte, un catalogo online che presenta l’immenso patrimonio di di crescita i promotori dei principali festival culturali della opere d’arte di proprietà delle Fondazioni (qua- alimentare il futuro. Questa è una certezza, ma la domanda Penisola (Festival della Mente a Sarzana, Dialo- dri, sculture, ceramiche) e lo rende accessibile a ghi sull’Uomo a Pistoia, Festival dell’Umorismo tutti sul web. L’Osservatorio dei Mestieri d’Arte, dei territori da porsi è: quale cultura occorre diffondere per creare un futuro a Livorno e tanti altri), dei quali è stato studiato creato dalle Fondazioni per promuovere e valo- migliore? La cultura classica il ritorno economico che producono a livello di rizzare l’artigianato artistico dei territori. Infine, è preziosa, ma non sufficiente indotto sui territori. il più recente Per Aspera ad Astra, un’iniziativa per vivere - e sopravvivere - in un mondo che viaggia ad una Le Fondazioni promuovono Non mancano, infine, progetti di sistema, re- sperimentale di teatro in carcere, che grazie alle alizzati da gruppi di Fondazioni, che vengono Fondazioni sta esportando in tutta Italia l’approc- velocità pazzesca. Oggi a scuola la cultura accessibile a tutti approfonditi nelle pagine successive. Funder35, cio della Compagnia della Fortezza di Volterra si studia storia, filosofia, greco che ha l’obiettivo di sostenere imprese non profit e latino: tutte materie che uello della cultura è uno dei campi con una prevalenza di occupati di età inferiore riempiono un bagaglio culturale Q di valore inestimabile ma che d’intervento che le Fondazioni di ai 35 anni, per consolidarle dal punto di vista ge- non bastano per guadagnarsi il origine bancaria hanno “eredita- M9, il primo museo interattivo futuro. Oggi serve “insegnare” to” delle Casse di Risparmio. Nel del Novecento italiano a cura il valore della tecnologia, tempo hanno però profondamente della Fondazione Venezia. Mestre della scienza, dell’intelligenza innovato le modalità di approccio. Abbandonato il artificiale, perché è questa la mecenatismo tradizionale, sempre più le Fonda- cultura contemporanea utile a zioni intendono l’investimento in campo cultura- pensare in prospettiva. Eppure le, come uno dei fattori strategici per lo sviluppo a scuola queste “materie” non si insegnano. La verità è che dei territori. L’intervento in questo campo si di- oggi la cultura è diventata rama in due grandi direttrici. Da un lato il patri- analfabeta, non è più in grado monio culturale viene valorizzato quale volano di di leggere il suo tempo e di crescita del territorio, in grado di generare turi- scriverci sopra. Oggi le persone smo e nuova occupazione. Dall’altro, l’intervento “colte” o che tali si ritengono, delle Fondazioni mira ad attivare un processo di sono quelle di estrazione “democraticizzazione” della cultura, ovvero ha letteraria, giuridica e filosofica, l’obiettivo di favorire il più possibile l’accesso ai ma questa conoscenza, sebbene beni e alle produzioni culturali del maggior nu- pregevole, rimane una camera mero di persone, giovani e non, al fine di accre- stagna se non accompagnata ad una cultura moderna scere il capitale umano della comunità. che coinvolga il pubblico Quanto al primo aspetto, gli interventi riguar- innescando uno sviluppo dano prevalentemente il recupero e la riqualifi- culturale e democratico. cazione del patrimonio monumentale e arche- Bisogna modernizzare la cultura ologico, saldandoli con politiche di sviluppo e, in questo, le Fondazioni turistico. Inoltre le Fondazioni fanno nascere di origine bancaria hanno un nuovi musei o mettono in rete quelli preesisten- ruolo fondamentale perché ti, danno nuova vita a edifici storici dismessi, possono essere la bussola per trasformandoli in spazi espositivi; sono infine i orientare un atteggiamento principali attori dietro alla nascita dei “distretti critico lungimirante. Non basta sponsorizzare la mostra del culturali” in Italia. Caravaggio, iniziativa lodevole, Quanto a favorire l’accesso alla cultura, le Fon- ma non sufficiente a progredire; dazioni promuovono l’organizzazione di mostre è necessario alimentare una e rassegne, nonché percorsi di avvicinamento nuova classe dirigente che per bambini e adulti, all’arte, al teatro, alla musi- sia istruita non solo su Dante ca classica… Inoltre stanno contribuendo a tra- Alighieri ma anche e soprattutto sformare le biblioteche da semplici depositi di sull’innovazione. libri, in luoghi per incontrarsi, studiare, giocare, Piero Angela Giornalista e divulgatore scientifico 18 © Alessandra Chemollo 19
Culture Fondazioni Mag - Giu 2019 Il teatro rienza sia partita proprio in Toscana, il primo R’accolte. rivoluziona L’arte delle stato al mondo ad abolire la pena di morte! Che impatto ha avuto il teatro sul carcere? Il teatro ha rivoluzionato il Carcere di Volterra. Fondazioni il carcere Prima era un luogo chiuso, che ospitava agenti e detenuti. Il teatro si è inserito come un intruso e R’accolte è un progetto ha cambiato completamente il modo di vivere al finalizzato al censimento Intervista ad Armando Punzo suo interno e i rapporti tra le persone che lo abi- delle collezioni d’arte delle tano. Perché il teatro ha portato con sé tutte le Fondazioni con l’obiettivo D a trent’anni, nella casa di reclusione di Vol- terra è attiva la Compagnia della Fortezza, uno dei primi progetti italiani di teatro in esigenze del teatro. Il teatro è la massima libertà che entra nel luogo di chiusura per eccellenza e lo rivoluziona. primario di realizzare la catalogazione delle opere presenti nelle varie carcere, che si concentra esclusivamente sul con- L’esperienza trentennale della Compagnia raccolte di loro proprietà e costituire una banca dati di tenuto artistico dell’attività svolta (“l’arte per l’ar- della Fortezza ha influenzato il modo di approc- informazioni da mettere te”), con la consapevolezza che questo porti anche ciare questo tema negli altri istituti di pena? in rete. Si tratta di un risultati sul piano sociale. Anima di quest’espe- Quando siamo partiti trent’anni fa questa era catalogo multimediale rienza è il drammaturgo Armando Punzo. un’idea visionaria. È cresciuta perchè ho incon- (raccolte.acri.it) e mette Cos’è la Compagnia della Fortezza? trato nel mio percorso persone che hanno cre- a disposizione una La Compagnia della Fortezza è una compagnia duto in quest’idea, in primis l’allora direttore quantità molto rilevante di teatrale che fa tournée in giro per tutti i teatri d’I- talia. Il fatto che lavori in un carcere e che i suoi membri siano persone detenute non è il centro Renzo Graziani. Ora non c’è un carcere in Italia che non abbia un laboratorio teatrale. L’impor- tante è tener sempre presente qual è l’obietti- informazioni non facilmente reperibili tanto dal largo pubblico quanto dagli È un’impresa della questione. Il centro è il teatro, il carcere di Volterra è solo il contenitore in cui si realizza. vo: fare un’attività ludica e ricreativa o fare te- atro sul serio? Inoltre, dallo scorso anno, grazie studiosi. Oltre a identificare il bene culturale e le sue qualità intrinseche, il fare cultura Come è partita quest’esperienza? all’incontro con Acri e con un gruppo di Fonda- sito R’accolte diventa un Io vengo dalla scuola del “teatro povero” del zioni, stiamo esportando il modello di Volterra “laboratorio di ricerca” L’esperienza di Teatro delle Temperie drammaturgo polacco Jerzy Grotowski. Volevo in altre carceri italiane. Abbiamo dato vita al pro- storico-artistico, in grado mettere alla prova quello che avevo imparato, mettendo su una mia compagnia. Sono arrivato a Volterra e qui l’incontro con il carcere è stato getto Per Aspera ad Astra, con il quale facciamo formazione per compagnie teatrali in carcere. Siamo partiti in sei città, ma sono fiducioso che di creare le premesse per un’azione finalizzata alla valorizzazione delle opere A ndrea Lupo, direttore artistico e fondatore di “Teatro delle Tempe- gna aiutare gli enti culturali a diventare imprese. Grazie ai finanziamenti legati al bando determinante. Non è un caso che questa espe- il progetto possa crescere nei prossimi anni d’arte delle Fondazioni. rie”, vincitore della prima edi- abbiamo potuto acquistare ma- Esso comprende dipinti, zione del bando Funder35. teriali e assumere personale a sculture, disegni, ceramiche, «Siamo nati nel 2006, in tre tempo indeterminato. Inoltre arredi, stampe, monete e professionisti abbiamo fonda- ci sono stati utilissimi gli in- strumenti musicali. Il lavoro to un’associazione che ora ge- contri formativi organizzati promosso e sostenuto da Acri è articolato in un stisce un teatro a Crespellano da Funder. Tutto questo ci ha impegno conoscitivo di (Bo). All’inizio è stato difficile aiutato a crescere. Nel 2014 base, che si è tradotto in avere un approccio di impresa, infatti abbiamo creato “Teatri un’operazione complessa di trovare un equilibrio fra par- in rete”, di cui siamo capofila, indagine e documentazione, te artistica e imprenditoriale. un network di dieci compagnie in continuo sviluppo, L’incontro con le Fondazioni in tutta Italia. Ha l’obiettivo di e condotta con rigore tramite Funder35 è arrivato nel fare massa critica nell’ambien- scientifico anche grazie al momento in cui questo equi- te teatrale e sta funzionando. lavoro corale degli operatori librio l’avevamo conquistato, Uno dei requisiti per accedere e collaboratori delle singole ma non riuscivamo più a cre- a questa rete è avere un bilan- Fondazioni, che ha portato alla registrazione e alla scere. Vincere il bando ci ha cio sostenuto per non più del consultazione informatica dei convinti che la nostra idea di 30% da finanziamenti pubbli- dati e delle immagini di oltre impresa era buona e finalmen- ci. Siamo convinti che per fare 13.000 opere, appartenenti te qualcuno aveva capito che cultura in Italia occorra avere a 75 collezioni d’arte. per sostenere la cultura biso- alla base un’impresa solida» 20 21
Innovazione Fondazioni Mag - Giu 2019 Innovazione Le Fondazioni per lo partecipazione a progetti inter- nazionali, l’innalzamento del attori attivi in questo campo: luoghi in cui i giovani impren- di importanti e innovativi per coniugare rese elevate con la sviluppo dell’ecosistema livello qualitativo della produ- ditori trovano percorsi di tuto- sostenibilità ambientale delle zione e della comunicazione raggio e di accompagnamento filiere agricole, ma anche per scientifica, la conoscenza e la nella delicata fase di passaggio dare forza e consolidare la le- dell’innovazione diffusione degli esiti della ri- cerca, il cosiddetto “trasferi- mento tecnologico”, ovvero il dall’idea innovativa alla reda- zione del business plan, fino alla ricerca degli investitori. adership dei prodotti agroali- mentari italiani. E Young In- vestigator Training Program, collegamento tra l’università e L’obiettivo ultimo delle Fonda- iniziativa promossa in ambito Favorendo l’incontro il mondo delle imprese. zioni è creare occupazione di Acri per coinvolgere giovani Museo storico del Monte tra università e imprese San Michele a Sagrado Infine c’è l’open innovation. qualità per offrire una chance scienziati operanti all’estero, (Gorizia), rinnovato grazie In tutta Italia le Fondazioni ai giovani. italiani e stranieri, nella par- nnovazione è alla Fondazione Cassa si sono attivate per sostene- Citiamo infine due iniziative tecipazione a congressi di rile- di Risparmio di Gorizia re la nascita di un ecosistema di sistema. Ager, un’iniziativa vanza internazionale organiz- I una delle parole chiave dell’a- dell’innovazione, dando vita a che sostiene lo sviluppo della zati in Italia, e in esperienze di gire delle Fon- spazi - incubatori e coworking ricerca nel campo dell’agroa- lavoro temporaneo presso enti dazioni. Il loro - in cui far incontrare i diversi limentare, promuovendo stu- di ricerca italiani intervento in questo campo si articola in tre linee operative: l’alfabetizzazione e la forma- zione scientifica e informatica, innanzitutto nelle scuole; la ricerca scientifica e il trasfe- rimento dei risultati della ri- cerca dall’università al mondo produttivo; la promozione della Cosa significa fare cosiddetta “open innovation”. scienza oggi in Italia? L’innovazione comincia dal- la scuola, se la scuola sa racco- gliere la sfida di rinnovarsi in Amo la scienza per la straordinaria In questo scenario, il supporto delle termini di contenuti e di moda- opportunità che offre di farti scoprire l’ignoto. Fondazioni non può che essere un prezioso lità d’insegnamento. In questo L’Italia della ricerca può vantare eccellenze alleato le cui risorse possono fare da percorso evolutivo le Fonda- mondiali in molti settori. Quel che davvero moltiplicatore di conoscenza e benessere. zioni non fanno mancare il loro danneggia l’Italia della scienza è la mancanza La promozione della scienza da parte delle supporto, fornendo computer, di risorse e la loro aleatorietà, l’assenza di Fondazioni di origine bancaria, purché fondata tablet e lavagne multimediali, programmazione, le erogazioni di denaro su solide basi progettuali, può alimentare ma anche sostenendo percorsi pubblico non competitive che si avvalgono interventi complementari e sussidiari di alternanza scuola-lavoro e di logiche clientelari e amicali. Nel nostro delle politiche pubbliche che, spesso, non progetti di innovazione didat- Paese non esiste una politica strutturale della riescono a coprire e alimentare il bisogno di tica che portano in classe ma- ricerca che assicuri puntualità e garanzia conoscenza della società. Sopra ogni cosa, di bandi e finanziamenti. Abbiamo menti bisogna avere la lungimiranza di lavorare terie come ambiente, coding, splendide, laboratori che pullulano di idee... oggi per traguardi a dieci, vent’anni, educazione finanziaria. un Paese che non scommette su queste nell’interesse del Paese. Quanto alla ricerca, oltre a risorse finisce con l’allontanarle. Servirebbe sostenere l’attività di centri di il coraggio di investire davvero nel futuro e Elena Cattaneo ricerca e il finanziamento di nella conoscenza e non limitarsi a declamarlo docente alla Statale di Milano borse di studio e dottorati per come mero argomento retorico. e Senatore a vita giovani ricercatori, le Fonda- zioni promuovono la realizza- zione di reti e partnership, la ©2017 Fotografico, Senato della Repubblica 23
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