BRESCIA - DI ORZINUOVI FIERA REGIONALE - Publimax
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Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno, se e' in tuo potere il farlo Salomone Assistenza Socio-Sanitaria diurna e residenziale per persone anziane, diversamente abili e minori Medaglia del Presidente della Repubblica 2013 L’Oasi o.n.l.u.s. S.C.S. T. 030 933311 . www.oasi-onlus.it
B-LIFE ∙ EDITORIALE NUMERO 212 / AGOSTO 2019 “BUONE vacanze” Sfogliando il numero di Brescia Life che avete tra le mani troverete, oltre alle consuete rubriche e agli eventi, uno speciale dedicato alla Fiera Regionale di Orzinuovi, che si terrà a fine agosto ed il calendario degli appuntamenti della città. Nell’augurarvi buone vacanze, la Redazione di Brescia Life vi dà appuntamento a settembre con tante novità. FRASE | AFORISMA | CITAZIONE “ Bisogna tenere un po’ di estate, ” anche nel bel mezzo dell’inverno. Henry David Thoreau 1
B-LIFE ∙ SOMMARIO CITTÀ 4 Roberta Falco LA BRESCIANA MALMOSTOSA 6 Veronica Pede A ME GLI OCCHI 8 Francesco Tarsia PEOPLE 10 Biagio Vinella 16 REDAZIONALE 11 Racing Design GIRANDOLAR(T)E 12 Lorenza Giovanelli SPECIALE 16 Vacanze SPECIALE 20 Orzinuovi è Fiera REDAZIONALE 33 Timing Tennis 20 SPECIALE 34 Pisogne DIARIO 36 Day by Day SAVE THE DATE 40 Appuntamenti in città e provincia SPECIALE 46 Casa 33 BRESCIA IN BACHECA 54 Offerte di lavoro 51 BRESCIA LIFE EVENTS LA VOCE DELLE STELLE 55 Oroscopo 52 Il grande Tennis a Rezzato IL GRAFFIO 56 Alessandro Marelli 2
B-LIFE ∙ SOMMARIO 06 04 10 Editrice: Publimax Sede legale: Brescia Piazza Tito Speri, 5 Direttore responsabile: Francesco Salvetti 11 12 francesco.salvetti@publimax.eu Consulente editoriale: Massimo Boni 16 Coordinamento pubblicità: Carlo Boni carlo.boni@publimax.eu Impaginazione e grafica: Eleonora Raschi 20 33 Hanno collaborato: Tiziana Adamo Massimo Cominetti Roberta Falco Lucia Marchesi 36 Alessandro Marelli Silvia Marelli Enrica Ottelli Veronica Pede Stampa: Tipolitografia Pagani 34 40 Passirano (Bs) Amministrazione Pubblicità: PUBLIMAX Via XX Settembre, 30 46 Tel. 030 3776552 Fax 030 280323 25122 Brescia E-mail: info@publimax.eu www.publimax.eu Supplemento a 030affari 52 56 Autorizzazione Tribunale di Brescia N° 53/2000 del 11/11/2000 3
B-LIFE ∙ CITTÀ di Roberta Falco Ph. Ag. Fotolive LA STRADA,UN cortile “ Via Corsica da vivere. ” Ora l’aria è cambiata. Si respira maggiore attenzione verso la strada, verso l’incontro, e non solo in occasione di una In poche parole, è la natura umanistica che si impone. opportunità estiva. L’esempio di via Corsica è eloquente. Diciamolo: siamo animali costantemente segnati da Lo sappiamo, gli anziani e le mamme con i passeggini (per due forze opposte. Da una parte c’è la spinta a stare non parlare dei disabili) hanno sopportato disagi du- incontaminati, a barricare i corpi dietro le ante rante i lavori di riqualificazione, i parcheggi non sono mai blindate e davanti a maxi schermi. Dall’altra c’è il abbastanza (ma anche perché la pigrizia non ha confini), desiderio di uscire, incontrare il prossimo, di non e nel campionario umanoide ci vuole sempre quello che si abbisognare delle chiavi di casa e lasciare sempre lamenta, ma conti alla mano, quella via ora è… vita ed è la porta aperta. Da una parte c’è la paura di essere vivibile. Andiamoci in via Corsica a fare due passi e non solo abbandonati alla solitudine, dall’altra quella di essere per le analisi del sangue. confusi nella massa. Due forze opposte appunto che Transitiamo con calma. Soffermiamoci ad ammirare le ve- convivono e che ci tengono vivi. trine dei negozi in allestimento, i mercatini solidali. Gu- stiamo una pizza o facciamoci un kebab. Se proprio non ci va di consumare cibo, facciamo una salto a sentire le ome- lie de Parroco don Copertina (pardon, don Corazzina) e Queste due energie non solo emergono (ora una, ora l’al- qualcosa di cui discutere lo troveremo senz’altro. C’è anche tra) nelle nostre storie individuali, alternandosi come una una pasticceria fantastica (o forse ce ne sono quattro). molla che si tende e si rilascia (per altro, due energie che Beh, poco importa, inventiamoci il tour delle pasticcerie di per esprimersi hanno bisogno una dell’altra), ma sono forze via Corsica. Ci stanno anche alcuni edifici con una certa presenti anche nella città, nei gruppi di persone, anche se lì storia, in via Corsica. Andiamoci per scoprirla. Ma transi- i tempi di rilascio e di tensione sono più lenti. tiamola a piedi, mi raccomando. Abbiamo vissuto in città, per molto tempo, una certa politica Passeggiamo in quella terra di tutti, riprendiamo ad abitare della chiusura, dell’insicurezza e della paura. La spinta era quel- i cantoni di quella via e non aspettiamo di lamentare che la di serrare i ranghi, di chiudere, di mostrare il ghigno non passeggia più nessuno. Non sarà come viaggiare in mo- allo straniero (non solo del migrante) che occupa i marciapiedi, tocicletta verso Ajaccio, ma sarà comunque una piacevole facendo diventare la strada una specie di no man’s land. Ma non avventura. In via Corsica si ha il privilegio di stare soli, pur una terra di confine da occupare e togliere al nemico, tutt’altro: rimanendo in mezzo alla gente, come in un cortile d’altri piuttosto una specie di area transito da lasciare perennemente tempi insomma. Certo, non siamo ai livelli di Borgo Trento libera e linda, anche solo per poter soddisfare il puro desiderio (quasi), ma è sicuro che lì si scopre (ancora) l’umanesimo di poterci andare un giorno (il celebre: non si sa mai). di cui abbiamo necessità. 4
5| 6Ottobre Museo Mille Miglia 12| 13Ottobre Palazzetto dello sport Albano Sant’Alessandro INGRESSO LIBERO CON REGISTRAZIONE NEL SITO www.fieresposi.it
B-LIFE ∙ LA BRESCIANA MALMOSTOSA di Veronica Pede COLOR CHE SON sospesi “ Mangeresti “gourmet” a 50 metri di altezza? È questa l’inedita proposta di una “startup” bresciana che si chiama “EnjoySky” ” Io no. Ci ho pensato su, devo dire. Sulle prime mi è scappato un “UAU che bella idea” e sono corsa a vedere di che si tratta: una startup bresciana si è dotata di piattaforma-bancone cucina, con sedili tipo montagne russe, ed offre, per cifre dagli 80 ai 160 euro, aperitivi o cene a quota 50 metri dal suolo, per ammirare panorami ameni ed offrire brividi anche nella calura estiva. Nonché selfie d’alta quota, grazie ai sedili che possono ruotare di 90 gradi. Però poi, all’idea di “rotazione sedili” combinata con l’altezza, il mio stoma- co si è fatto vivo, ed ha espresso il suo parere negativo. A quel punto il cervel- lo ha ricordato sommessamente il costo dell’esperienza e ci siamo ritrovati tutti d’accordo: non se ne fa niente, è eviden- te che sono un tipo terra-terra. L’esperienza però ha raccolto un boom di richieste, al suo debutto in quel di Francia- corta, e quindi si prepara a replicare in vari luoghi panoramici: monti, laghi, mari. E va bene così, eccome se va bene. Meglio, mol- to meglio, cercare il “brivido” su una piattaforma nel vuoto piuttosto che nello Quindi avanti con le piattaforme aeree, corre drasticamente ai ripari, i bresciani sfondarsi di alcolici il sabato sera, attuale avanti tutta. Ed abituiamoci a vedere la del futuro si godranno lo splendido pa- trend fra i 18-40enni: qualche settimana fa, terra distante, sotto i nostri piedi, per- norama del Mare Adriatico che lambisce nel giro di due sole ore sono state dieci le ché fra qualche decina di anni potrem- la nostra città, col Lago di Garda ridotto persone, in contesti differenti, ad essere mo non avercela più. Già adesso grandi a fare da foce al fiume Sarca ed il Mincio ricoverate per intossicazione etilica negli città come Miami e Jakarta sono spesso che semplicemente non esiste più, come ospedali della nostra provincia. Cioè, in sol- sott’acqua (in Indonesia hanno stanzia- anche tutta la Pianura Padana. A partire doni, ogni santo sabato sera ci sono decine to 33 miliardi per traslocare la capitale, da Venezia, la nostra futura Atlantide. di rimbambiti che disturbano gli addetti al entro fine anno verrà deliberato dove), Cenare su una piattaforma, insomma, Pubblico Soccorso perché si sfondano di quello che sembra certo è che tale desti- gustando dell’ottimo pesce sinteti- alcolici, senza neppure avere l’attenuante no lo subiranno anche i nostri nostranis- co bio, non sarà affatto un’esperienza della giovanissima età. Ma si può?! simi nipoti. A fine secolo, se non si gourmet ma, forse, una necessità. 6
Credo nell’immaginazione, nell’innovazione, nelle cose belle fatte con passione ma soprattutto credo nel valore delle persone. I risultati migliori, gli obiettivi importanti, si raggiungono sempre insieme. Oscar Pagani Tel. +39.030 89.20.276 ▶ EDITORIA Fax +39.030 89.20.487 ▶ CATALOGHI Via Adua n°6 Passirano, Brescia - Italia Amministrazione : ufficio@tip-pagani.it
B-LIFE ∙ A ME GLI OCCHI di Francesco Tarsia LA TERRIBILE FORZA DELL’IGNORANZA. L’EFFETTO Dunning-Kruger “ “La vera conoscenza sta nel conoscere l’estensione della propria ignoranza” (Confucio) ” Allo stesso modo l’effetto Dunning-Kruger è assolutamente deleterio in ambito relazionale. Quando una persona non Quanto siamo bravi a fare qualcosa? riesce a cogliere che ciò che ritiene essere Quanto siamo competenti e sicuri giusto non è necessariamente ciò che fun- delle nostre asserzioni? ziona e non riesce ad uscire dalla logica Diciamoci la verità, a tutti è capitato del “ho ragione io”, la relazione diventa di avere a che fare con qualcuno estremamente difficile. che parlava di un argomento di cui “il saggio è colui che sa di non sapere” era estremamente ignorante, e ne (Socrate) parlava in maniera talmente sicura Come se ne esce? Come ci si protegge da e convinta, tanto da non lasciare un meccanismo tanto infido e tanto diffu- adito al dubbio sulle cose che diceva. so? Anche difronte ad un interlocutore Non è facile difendersi dal dilagante qua- molto più competente, esso non lunquismo e dalla spavalderia dell’igno- riesce a modificare la sua posizione. Francesco Tarsia Responsabile didattico ranza. della scuola di ipnosi olistica Innanzitutto occorre fare un grande ba- www.ipnosi-olistica.it - centroiltao@gmail.com gno di umiltà. È utile essere con- sapevoli del fatto che riconoscere ciò che non si sa è quasi più importante del In una epoca di Fake News, dove tutto e il mostra, con dati certi e riferimen- riconoscere ciò che si sa. suo contrario sono la verità, dove diventa ti scientifici, l’inesattezza delle loro Questo per due motivi che sono al con- sempre più difficile riconoscere la compe- conclusioni. tempo semplici e importantissimi. tenza dall’ignoranza e dal qualunquismo, Le persone che vivono questo meccanismo Il primo è che riconoscere ciò che non si questo è un vero e proprio problema so- (moltissime, anche se a livelli differenti di sa ci permette di delineare il nostro limite, ciale. intensità), di fatto spostano il piano di ri- il nostro confine, e per certi versi la nostra Stiamo parlando di un meccanismo psi- ferimento dall’oggetto della discussione forma più autentica. Il secondo è che solo cologico noto che prende il nome dai due (ad es. l’azione di una partita di calcio), riconoscendo ciò che non conosciamo, ci ricercatori che lo hanno studiato (Da- su un piano di convinzioni (l’arbitro è con- diamo la reale possibilità di apprendere vid Dunning e Justin Kruger): l’effetto tro di una squadra), fino ad un livello di cose nuove, di crescere, di evolvere e mi- Dunning-Kruger. identità (Io sono nel giusto). Questo slit- gliorarci. Questi studiosi, nel 1999, hanno pubbli- tamento di significati impedisce o rende L’ambiente può aiutarci ad uscire da cato un articolo nel quale si mette in evi- molto difficile una valutazione autocritica questa distorsione: facciamo in modo da denza un meccanismo secondo il quale, di se stessi e di ciò che si sta dicendo. essere circondati da persone intel- alcune persone tendono a sentirsi più ca- Il Dunning-Kruger effect può es- ligenti, che siano in grado di dare dei paci di quello che realmente sono e la loro sere estremamente pericoloso in quanto, feedback onesti e costruttivi (que- ignoranza è tale da impedirgli di co- non si ha più la capacità di cogliere il pro- sto nei team di lavoro è fondamentale) e gliere gli errori di valutazione che fanno. prio limite, e questo è facilmente trasfe- sforziamoci a non essere eccessivamente Si tratta di una distorsione cogniti- ribile dal singolo a gruppi sociali, i quali suscettibili, spesso le critiche possono es- va, per cui le persone con poca o nessuna cominciano a credere ad una qualsiasi sere strumento positivo di miglioramento. conoscenza su un argomento non sono in verità, pur essendo totalmente ignoranti Ma sopratutto non smettiamo mai di im- grado, proprio a causa della loro incom- su di essa. parare, di studiare, di apprendere, di la- petenza, di accorgersi che il loro ragiona- In ambito aziendale, questo effetto è mol- sciarci incuriosire dalle cose, dalla immen- mento, le loro scelte e le loro conclusioni to dannoso, in quanto rende difficile una sa vastità di quel mistero che chiamiamo sono totalmente errate. valutazione oggettiva delle competenze vita. Esse rimangono assolutamente convinte che si hanno e delle strategie che vale la Studiare non è una cosa da giovani, è una della loro posizione anche quando gli si pena mettere in atto. cosa che rende e mantiene giovani. 8
B-LIFE ∙ A ME GLI OCCHI Mental switch: L’IPNOSI PER LE (NELLE) AZIENDE. “ “L’ipnosi non esiste, tutto è ipnosi” (M. Erickson) ” • Dissociazione: la capacità di andare un po’ oltre l’im- magine che si ha di se stessi e dell’eco sistema lavorativo (ufficio, collega, capo, ecc). Ipnosi per le aziende, ipnosi per il business, è possibile? • Percezione modificata: conseguenza dei primi due In che modo? punti é il percepire e percepirsi in un modo nuovo e funzio- Se nell’immaginario comune l’ipnosi è uno stato simile nale al lavoro svolto ma anche al proprio benessere. Il col- al sonno, caratterizzato perlopiù da immobilità letargica, lega, il lavoro o il capo possono letteralmente essere vissuti chi si occupa di ipnosi professionalmente e in maniera in maniera più positiva e costruttiva. seria sa bene che le cose non stanno proprio così. L’ipnosi, • Spostamento: si tratta di un particolare aspetto disso- quella vera, ad esempio, è molto lontana dal essere uno ciativo, la capacità di “osservare dall’alto” all’interno di un strumento di coercizione. flusso di lavoro. Questo consente di avere sempre molta consapevolezza (e quindi maggiore rispetto) di ciò che è stato e ciò che dovrà accadere (il lavoro di altri colleghi). • Distorsioni temporali: fenomeno che consente di percepire il tempo in maniera differente dall’ordinario, per cui le ore trascorse a lavoro vengono vissute soggettiva- mente più brevi. Di questo tutti abbiamo fatto esperienza quando, immersi in una conversazione che ci appassiona, Anzi, lo stato di trance ipnotica è uno stato naturale della men- non ci accorgiamo del tempo che passa e un’ora ci sembra te che viviamo tutti i giorni, capace di far emergere importanti pochi minuti. risorse. Si può imparare a gestire funzionalmente questi aspetti, con L’innamoramento è uno stato ipnotico, così come momenti di effetti incredibili sulla produttività e sul benessere. In ambito gioia o estasi, quando siamo molto concentrati su qualcosa o aziendale e professionale la formazione è purtroppo esclusiva- rapiti da una conversazione, siamo di fatto in uno stato di mente volta è concentrata alle capacità tecniche. Ipnosi. Se da un lato le competenze tecniche sono conditio sine Vale la pena al fine di chiarire meglio, introdurre il concetto di qua non per svolgere il proprio lavoro, é altrettanto vero che stato mentale. esse non sono sufficienti a generare stati mentali (percezione Uno stato mentale è quella condizione psicofisica, in costante dell’ambiente di lavoro e di se stessi, senso di appartenenza cambiamento formata dall’equilibrio dinamico tra pensieri e e riconoscimento, ecc), funzionali al benessere, alla sensazioni, tra razionalità e creatività, che caratterizzano i vari costruzione di ecosistemi sostenibili e produttivi. momenti della vita. Eppure, come detto, anche questi aspetti si imparano! Si im- Tutti questi elementi, di volta in volta miscelati in modi diversi, para a modificare la propria percezione dell’esperienza! Sono creano infinite alchimie che producono profondissime diffe- proprio queste le competenze base che ha un ipnotista e renze, nel modo in cui percepiamo noi stessi, il mondo che ci più in generale chi si occupa di lavorare con gli stati mentali. circonda, ed influenzano sulle risposte che diamo all’ambiente. L’ipnosi non è un fenomeno passivo per cui qualcuno (L’ipnoti- In questo senso possiamo declinare l’ipnosi come una modifi- sta) fa qualcosa ad un altro che magicamente produce fenome- cazione (etero indotta o auto indotta), di alcuni fattori legati nologie straordinarie. all’esperienza o alla percezione dell’esperienza. Ipnosi è essenzialmente apprendimento. Apprendimento In particolar modo ecco alcune caratteristiche dello stato ipno- a percepire e percepirsi in maniera diversa, apprendimento tico che sarebbe utile imparare a gestire in ambienti lavorativi: ad usare le risorse interne in maniera nuova e funzionale. In • Focalizzazione: la capacità di portare e mantenere l’at- questo senso queste competenze permettono quel mental tenzione ad uno specifico oggetto (sia esso un pensiero, una switch che ci aiuta a migliorare la nostra esperienza e per- attività o un flusso di lavoro). Conseguentemente la capacità formance lavorativa. di ignorare o lasciar andare ciò che è distrattivo o superfluo. 9
B-LIFE ∙ PEOPLE 33 DOMANDE MENO UNA BIAGIO Vinella “ Migliaia di fogli riempiti di milioni di parole ” Segno zodiacale? Se potessi fare una domanda al genio Cosa volevi fare da bambino? Vergine. della lampada cosa chiederesti? Cantautore. Cosa ti caratterizza? “Fai che la Caffaro non sia mai esistita”. Una cosa che non va in Italia? La fantasia. L’ultimo regalo che hai ricevuto? Salvini. Le qualità che ami di più Due piccoli Arlecchini in ceramica. La prima cosa che fai quando ti nelle persone? Bellissimi!. svegli? La sincerità. L’ultimo libro letto? Porto fuori i cani. Cosa ti infastidisce? “La vita agra” Luciano Bianciardi (per Un insegnamento di tua madre? La non sincerità. la quarta volta…). Quello che dai ricevi. In amore è meglio lasciare Numero favorito? Se ti dico “cool” cosa pensi? o essere lasciati? 7. Miles Davis. Nessuna delle due. Sei superstizioso? Se fossi il Sindaco di Brescia cosa Il negozio dove spenderesti tutti i No. faresti per prima cosa? soldi di una carta di credito? Preferisci dare o ricevere? Creerei un fondo di sostegno ai Galleria d’arte. Uguale. ragazzi/e che permetta di andare ad La città che ami di più? Animale preferito? abitare per conto loro e mettere al Quella in cui vivo. Qualsiasi. mondo figli/e. Il tuo piatto preferito? Qual è la parola o la frase che dici Qualsiasi piatto vegano. più spesso? La bevanda? Secondo me. Birra. Hai mai barato Mare o montagna? a giocare a carte? Mare! No. Film preferito? La frase o massima “Querelle de Brest”. che più ti rappresenta? “Anche nelle cose negative L’amore? c’e sempre qualcosa di positivo”. C’è! Un tuo difetto? L’autore? Sono iper protettivo. Tiziano Terzani. L’autrice? Patrizia Valduga. Il tuo cantante di sempre? Josè Feliciano. Mezzo secolo più un pezzetto di vita da Torino a Brescia passando per Milano Migliaia di fogli riempiti di milioni di parole scritte per agenzie pubblicitarie, case editrici, canzoni, teatro e poesia. Attualmente totalmente dedicato al teatro come autore, attore, regista, sceneggiatore e scenografo Collaboro con pochissime professioniste che non capisco come possano riuscire a sopportarmi. 10
B-LIFE ∙ REDAZIONALE la Redazione RACING Design “ ” Professionisti nella verniciatura e nella personalizzazione di moto e accessori Il tuo è anche un servizio di consulenza: sai consigliare le soluzioni migliori e con maggiore garanzia di durata… Oltre 35 anni di esperienza nel settore e l’incredibile Diciamo che le mode vanno e vengono, ma un intervento di verniciatura ha comunque i suoi costi. Per questo motivo, passione per il mondo delle ruote hanno portato Racing grazie ad anni di esperienza nel settore, riesco a proporre Design di Bovezzo a diventare un punto di riferimento una serie di soluzioni diversificate sia in termini di materiali nel settore sella verniciatura di moto e accessori. Abbia- sia di budget. E poi ogni pezzo è unico, perché viene studiato mo incontrato il titolare, Paolo Venturini, per capire e personalizzato in base ai gusti della clientela. meglio quali sono i servizi e i plus di questo “salone di bellezza” dedicato a ogni tipo di moto o scooter. Cosa mi dici dei prodotti che utilizzi? Sono tutte vernici top di gamma che danno garanzia di ri- sultato e durata nel tempo. Intervista a Paolo Venturini, Con un amico hai anche fondato il motoclub NTR titolare Racing Design Team asd. Di cosa si tratta? È un team che fa assistenza a piloti che gareggiano in moto Quella per le moto è una passione che coltivi da anni, ma nella Coppa Italia e altri trofei. Ogni anno, quindi, li seguiamo solo nel 2004 l’hai trasformata in professione. È così? durante le gare al Mugello, a Misano, a Vallelunga e a Imola Esatto. Fin dagli anni ’80 ho sempre lavorato in una carroz- per fornire loro competenze meccaniche e di verniciatura. zeria, ma parallelamente, per divertimento, verniciavo moto, Anche quest'anno, siamo impegnati con 6 piloti. modellini di automobili e accessori miei e di amici, fino a quando, nel 2004, ho deciso di aprire una mia attività, Racing Design, dove propongo “servizi di cosmesi” per le due ruote. Con una verniciatura, infatti, si può cambiare look alla propria moto e personalizzarla rendendola unica… Proprio così. Quando i miei clienti mi chiedono di aiutarli a dare un nuovo look alla propria moto, propongo loro verniciature con cambio di colore della carrozzeria, lavorazioni con ogni tipo di materiali, cubicature, ma anche abbellimento di mezzi e ac- cessori con serigrafie e personalizzate in grado di “stravolgere” l’aspetto di prima e portare una ventata di novità. Cosa è la cubicatura? Un metodo attraverso il quale l’immagine o l’effetto ©Publimax - Brescia Life presente su particolari pellicole idrosolubili viene fe- La tua più grande soddisfazione? delmente trasferito sull’oggetto da decorare e il ri- La mia soddisfazione combacia con quella del clien- sultato è un’adesione perfetta, senza alcun effetto te. Ogni volta che mi viene commissionato un lavoro cucitura. cerco sempre di farlo al meglio. Racing Design, Via Verdi, 74 – Bovezzo (BS) – Tel. 030.2535242 info@racingdesign.it - www.racingdesign.it fb. Racing design 11
B-LIFE ∙ GIRANDOLAR(T)E di Lorenza Giovanelli A agosto '19 APPUNTAMENTI L I ITA Cagliari Musei Civici Fino al 08.12.'19 ARTE POVERA: FROM THE ONLICK SPANU COLLECTION www.sistemamuseale.museicivicicagliari.it Dalle miniere di Masua, dove lavorava il padre, agli ambienti dell’arte contemporanea a New York il passo è tutt’altro che breve. Giorgio Spanu ci è arrivato dopo un lungo viaggio ini- ziato 67 anni fa a Iglesias, e proseguito poi attraverso numerose tappe: l’università a Pisa, l’Europa girata in pulmino, Parigi come penultimo approdo più o meno stabile fino alla scelta di trasferirsi a Manhattan, dove ha incontrato la donna della sua vita: Nancy Olnick,. È insieme a lei che ha iniziato ad approfondire la passione per l’arte contemporanea fino a diventare, nel corso degli anni, uno dei più importanti collezionisti di arte italiana al mondo. E si sa che casa è sempre casa, e un po’ ci manca sempre; così quest’estate anche Giorgio ha deciso, in un certo senso, di tornare a casa. Lo fa portando a Cagliari una piccola parte – eppure straordinariamente significativa – delle opere che ha collezionato insieme a Nancy nel corso degli anni. Si tratta di una delle più grandi e complete collezioni di Arte Povera al mondo, con lavori di artisti del calibro di Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pierpaolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario e Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto e Gilberto Zorio (sufficienti?). In particolare quindici degli esempi più significativi tra i 76 in mostra lo scorso anno al Magazzino Italian Art Foundation, il museo privato a un’ora da New York che Giorgio ha fondato nel 2017 insieme a Nancy. In contemporanea inaugurerà anche la mostra fotografica di Marco Anelli, ‘Building Magazzino’, che documenta la nascita e lo sviluppo del museo privato newyorkese della coppia sardo-americana. Quando si dice che se “Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto”. Urbino, Galleria Nazionale delle Marche (Palazzo Ducale) Fino al 08.09.'19 SCULTURA AUREA. GIOIELLI D’ARTISTA PER UN NUOVO RINASCIMENTO www.gallerianazionalemarche.it Man Ray, Dalí, Afro, de Chirico, Niki de Saint Phalle, Anish Kapoor… no, non si tratta dell’elenco degli artisti di una collettiva sul meglio del meglio dell’arte contem- poranea, o meglio, quasi. La Galleria Nazionale delle Marche a Palazzo Ducale espone infatti oltre 140 gioielli (che difficilmente potrebbero definirsi altro se non vere e proprie opere d’arte) di 46 artisti del ’900 e del nostro millennio. Nella cornice delle mirabolanti stanze create dalla mente geniale dell’uomo visionario e precorritore qua- le fu Federico da Montefeltro, prende vita l’allestimento curato dallo studio milanese camerAnebbia, il cui concetto sarebbe certamente piaciuto al ghiribizzo sovrano. A gran sorpresa a prenderci per mano attraverso questa passeggiata magica, una fibula picena del VII secolo a.C., così moderna da guidarci con estrema naturalezza e nonchalance al cospetto delle creazioni dei marchigiani Arnaldo e Giò Pomodoro, veri e propri pionieri del design orafo, concepito come una microscultura in grado di adattarsi alla flessuosità del corpo e al suo movimento; o di Picasso che realizzò il medaglione in mostra dopo essere rimasto ipnotizzato dal suo dentista alle prese con una fusione in cera persa, il quale per altro, divenne suo collaboratore nella creazione del monile. E se “A kiss on the hand maybe quite continental, but diamonds are a girl’s best friend”, lo sono decisamente anche i gioielli d’artista. Torino, Museo Arte Orientale Fino al 01.09.'19 GOCCIA A GOCCIA DAL CIELO CADE LA VITAwww.maotorino.it “Ed è Lui che ha creato l’uomo dall’acqua traendone discendenza maschile e femminile: il tuo Signore è potente.” [Cor 25:54] Mā’, poche lettere in arabo. Comincia tutto da lì. Gli antichi avevano compreso subito l’importanza dell’acqua. L’acqua che scorre, lava e purifica. Che unisce, dona la vita e scandisce goccia dopo goccia il lento fluire dell’esistenza. A partire dalle affermazioni del Corano e della letteratura successi- va, si illustra lo sviluppo storico dei tanti ruoli e significati ricoperti dall’acqua e l’incarnazione dei suoi significati nell’arte e nei manufatti islamici. Tra l’acqua e il mondo islamico esiste infatti un rapporto antico e intimo. Le ragioni climatiche lo spiegano solo in parte: vi è un’eredità antica di culture e civiltà precedenti, un senso religioso profondo e tante complesse ragioni sociali e culturali. L’acqua appartiene ai nostri sogni più profondi: evoca la maternità, la pulizia, la purezza, la sensualità, la nascita e la morte. Questo naturalmente vale per ogni civiltà, ma nell’Islam tale serie di idee ha trovato un suo senso più profondo, facendo dell’ac- qua uno dei cardini stessi dell’esistenza umana: un cardine tanto spirituale quanto sociale ed estetico. Una narrazione attraverso immagini, reperti, libri e miniature allestite in un suggestivo un paesaggio di armonie sonore e visive. Tecnologia, vita quotidiana e arte, che per secoli si sono rispecchiate nelle tante diverse fruizioni dell’acqua. Per non dimenticare quanto tutto questo parli al presente, visto che l’acqua è oggi forse il bene più fragile e conteso, proprio come la vita stessa. 12
B-LIFE ∙ GIRANDOLAR(T)E A agosto '19 APPUNTAMENTI L I ITA Recanati, Villa Colloredo Mels Fino al 03.1 1.'19 LA FUGGEVOLE BELLEZZA. DA GIUSEPPE DE NITTIS A PELLIZZA DA VILPEDO www.sistemamuseo.it “Odo stormir tra queste piante, io quello / Infinito silenzio a questa voce / Vo comparando: e mi sov- vien l’eterno, / E le morte stagioni, e la presente / E viva, e il suon di lei.” A Recanati proseguono le celebrazioni per il bicentenario dalla stesura de L’Infinito di Giacomo Leopardi. Inaugurata il giorno in cui Leopardi avrebbe compiuto duecento anni, “La fuggevole bellezza. Da Giuseppe De Nittis a Pellizza da Volpedo” si svolge nella rappresentazione della natura, disegnata nei luoghi della campagna, sulle rocce, lungo il mare, nei giardini, paesaggi come scenari di molteplici e variegate espressioni. Vestendosi sempre più di note liriche, le vibrazioni dei colori e della luce diventano stati d’animo, spesso luoghi di sogni densi di simboli. La pittura del sublime, scaturita dalla crea- tività della cultura romantica che in Giacomo Leopardi trova un’eco nei versi dell’Infinito, nel corso dell’Ottocento cede ad una sensibilità che ha perso il senso del divino perché nuovo è il sentimento del tempo, nella narrazione letteraria come nell’arte. L’infinito è diventato tempo dell’istante. La natura si fa paesaggio, nasce ormai dal “carpe diem” di un mondo secolarizzato: il divino è in ogni attimo dell’esistenza, nella mutevole bellezza del giorno e delle stagioni. I pensieri della natura nascono dal sentimento della campagna lungo le vie della pittura en plein air invasa di luce e d’aria viva. L’infinito si è fatto luce. La luce che segna il farsi e il disfarsi del giorno, ne cadenza il ritmo, fissa i gesti, si fa malinconia, sogno, attesa, breve felicità. Le opere di Giuseppe De Nittis, Emile René Ménard, Plinio Nomellini, Gaetano Previati, Amedeo Bocchi, Ettore Tito, fino al primo Novecento con Giuseppe Pellizza da Volpedo, scorrono nel «fiume della vita» come in un racconto che trasforma paesaggi e ritratti in un teatro delle emozioni in cui realtà, colore e immaginazione concorrono all’espressività pittorica dei sentimenti. “Così tra questa/ Immensità s’annega il pensier mio:/ E il naufragar m’è dolce in questo mare”. Marsala, Convento del Carmine Fino al 13.10.'19 CONSAGRA, ARCHITETTURAwww.turismocomunemarsala.com “Quando ho visto l’insopportabile edificio del nuovo Palazzo Comunale, costruito in tempo record nella più bella piazza settecentesca di Mazara del Vallo, mi sembra fosse nel 1983, mi indignai per l’in- coscienza dell’amministrazione cittadina. Poi, ripartito per Roma, non riuscivo a disinteressarmi a quel guaio, non me la sentivo di arrendermi, di cedere all’irreparabile. Infine, mi venne l’idea di progettare una facciata, traforata da sculture-finestre, da sovrapporre a quella mostruosità. Sono passati quasi vent’anni da quel primo progetto di facciata per Mazara… tempo fa l’ho ancora elaborato e l’ho esposto nella mia mostra personale a Darmstadt, nel 1997. In quella occasione, il direttore del museo tedesco ha fatto realizzare al vero due piani alti 11 metri. Non so se a Mazara si stia per realizzare la facciata. L’alien è ancora ben in vista.” E lo è tutt’oggi, 18 anni dopo. Inaugurata presso il Convento del Carmine di Marsala, la mostra punta i riflettori su Consagra architetto con 50 opere tra modelli di edifici, progetti di facciate, alcune sculture frontali e dipinti in cui l’artista ripete le sue forme-architetture in maniera modulare. Il passaggio dalle sue sculture a rilievo, dalla privilegiata visione frontale, all’architettura è, in principio, suscitato da riflessioni etiche nate dopo il viaggio in America. Avviene in maniera naturale e concettualmente in continuità con i lavori precedenti, perché la sua è già una scultura architettonica, intesa come costruzione in rapporto al pubblico e allo spazio, in alcuni casi percorribile, come le sue celebri “porte”. Porte che non chiu- dono: annullate nella loro funzione “utile”, celebrano l’estetica, “l’ornamento come aiuto a stare al mondo.” Al ritorno dagli Stati Uniti, nel 1968, Consagra scrive il libro La città frontale, in cui esprime la sua ribellione contro le architetture che rispondevano soltanto a necessità funzionali e propone la sua idea di città aperta, accogliente, crocevia d’incontri e di bellezza. Aveva capito che l’architettura da sé non esprimeva più una coscienza plastica e cominciò a progettare gli Edifici frontali. Il 1968 è anche l’anno del terribile terremoto che distrusse la Valle del Belice, con epicentro fra Trapani e Agrigento. Consagra fu chiamato dal sindaco Ludovico Corrao a ricostruire la città di Gibellina insieme ad altri numerosi artisti di fama internazionale, che accorsero attirati dall’utopia della città ideale, ricostruita nel segno dell’arte. “Nacquero così, nel 1968, quei miei edifici che si delineano con piani curvi continui e che, contrastando l’abuso razionalista dell’angolo retto, privilegiano la comunicazione estetica”, racconta. Qualcuno ha definito il Meeting di Gibellina “un edificio trasparente fatto di sole linee ondulate, quasi un’anticipazione a “stiacciato” del Guggenheim di Bilbao” progettato da Frank O. Gehry e inaugurato nel 1997. “Noi abbiamo bisogno della città perché vo- gliamo stare con gli altri, non disperderci e isolarci. Dobbiamo concentrare tutta la nostra attenzione per proteggere la città e l’arte è un esempio, un aiuto, un obiettivo, un modo di vivere”, e Gibellina fu ed è la sua “città frontale”. Siena, Santa Maria della Scala Fino al 30.09.'19 EFFETTO ARAKI www.santamariadellascala.com Le nature morte sono state uno dei soggetti focali del mondo dell’arte dal suo principio. Forse la ricerca dell’eterno, forse la paura della morte intrinseca nell’essere umano hanno permesso la nascita e lo sviluppo dell’abilità di rappresentare elementi caduchi, congelan- doli nel tempo, ricercando quasi l’immortalità, eterno rompicapo nelle opere degli arti- sti. D’altra parte, è quando si esprime proprio la natura labile della vita che si possono toccare gli animi del pubblico nel profondo. Nobuyoshi Araki ne è l’esempio. Maestro della fotografia giapponese contemporanea, utilizza la macchina fotografica come un’estensione del suo corpo, ritraendo attimi della vita quotidiana in modo autentico e duro, senza abbellire i suoi soggetti, ma evidenziando anzi la fragilità delle loro esistenze. La fotografia è per Araki un mezzo per raccontare la vita attraverso la fugacità dei suoi istanti e l’inafferra- bilità del loro passaggio. L’interesse per la vita nei suoi più piccoli particolari porta ad essere Araki uno tra i più prolifici artisti giapponesi viventi e non e gli fa sviluppare una curiosità che riesce ad esprimere attraverso la fotografia. La macchina fotografica di- venta l’occhio attraverso il quale può osservare la realtà di quel Giappone in rapida evo- luzione, legato alle tradizioni ma al tempo stesso progressista e tecnologico. 50 anni di attività condensati in 2200 scatti che ne raccontano la sua storia in un percorso eclettico che rivela una cupezza che si fa più pervasiva nelle opere più recenti. “Nell’atto d’amore, come in fotografia, c’è una forma di vita e una sorta di morte lenta.” Amore, vita e morte convivono nello stesso spazio, muovendosi da un soggetto all’altro sul palcoscenico della danza eterna creato dall’obiettivo di Araki. 13
B-LIFE ∙ GIRANDOLAR(T)E O agosto '19 APPUNTAMENTI T E R ES Basilea, Museo Tinguely Fino al 22.09.'19 REBECCA HORN. BODY FANTASIES BASILEA: Da Milano 50’ aereo - Da Roma 1,23h aereo www.tinguely.ch “Le mie performance sono iniziate come sculture del corpo, movimenti fatti dal mio corpo e dalle sue estremità.” Il lavoro di Rebecca Horn è da sempre ispirato dal corpo umano e dal suo movi- mento, fin dalle prime performance degli anni ‘60 e ‘70, quando l’artista stessa indossava protesi, o meglio appendici, che diventavano sia estensioni del gesto che costrizioni del corpo. Dagli anni ‘80, la sua attenzione si è spostata pro- gressivamente verso vere e proprie macchine cinetiche e installazioni su larga scala che “prendono vita” grazie al movimento, mentre il corpo del performer viene sostituito da un automa. Questi processi di metamorfosi del corpo e della macchina sono i protagonisti della mostra di Basilea. Articolata su in quattro temi, traccia lo sviluppo del linguaggio di Rebecca Horn come «stazioni in un processo di trasformazione», sottolineandone la continuità della sua ricerca, enfatizzando metodologie e meccaniche di un lavoro affilato, rigoroso e radiale. Le sculture del suo corpo, le protesi fatte di tessuti o dotate di piume, vengono applicate per compiere un’esplorazione tattile dello spazio, un’esperienza aptica del corpo. A prima vista, i suoi intenti contrastano fortemente con alcuni meccanismi di precisione a freddo, infusi nel metallo, che sono tipici delle sue successive opere cinetiche. Il vivente e l’inerte appaiono trasfigurati, l’ogget- to è dotato di un’anima, l’individuo è caratterizzato dalla sua fragilità fisica e dalla sua capacità di reinventarsi. Da questi presupposti nasce l’inquietante armonia del suo lavoro. Sacerdotessa e creatrice, Rebecca Horn innesca e persegue, in un modo unico, i temi che ci sono stati tramandati dalla mitologia e dalle fiabe, come la metamorfosi in una creatura ibrida o mitica, la vita segreta del mondo degli oggetti, i segreti dell’alchimia o le fantasie dei robot del corpo. New York, Met Breuer Fino al 29.09.'19 MRINALINI MUKHERJEE. PHENOMENAL NATURE www.metmuseum.org NEW YORK: Da Milano 9h aereo - Da Roma 8,30h aereo Scomparsa nel 2015, Mrinalini Mukherjee esordisce sulla scena artistica come parte di un gruppo di artisti indiani d’avanguardia post-indipen- dentista che intrecciavano la loro pratica alla tradizione dominante della pittura figurativa. Mentre le forme non rappresentative di arte ricorrenti alla fibra come medium emergevano in Occidente negli anni ‘60 e ‘70, Mukherjee sceglie di non aderirvi per continuare invece a lavorare isolata nella sua India, creando il suo personalissimo lin- guaggio in cui le tecniche artigianali si sposano con un vocabolario visivo modernista. Il costante interesse di Mukherjee per la natura e la sua conoscen- za della scultura indiana, dell’arte popolare, del design moderno e dell’artigianato, e dei tessuti locali sono alla base della sua espres- sione scultorea. I diversi riferimenti che popolano le sue immagini vanno ben oltre l’illustrazione e esplorano la divisione tra figurazione e astrazione. Utiliz- zando un processo intuitivo e laborioso di lavoro tutto manuale, Mukherjee crea forme insolite, misteriose, sensuali, talvolta grottesche e inquietanti. Imponenti nella loro maestosa presen- za, rifuggono il realismo: attraverso il loro artificio attirano l’attenzione sulle meraviglie della crescita e della fruizione nel mondo naturale in un’unione botanica e bestiale. Malgrado sia inevitabile associare le sue creature a magnifiche figure di ancestrali idoli femminili, Mukherjee ha sempre insistito sul fatto che né lei né la sua arte fossero religiose in alcun senso convenzionale. “La mia idea del sacro non è radicata in nessuna cultura specifica, il mio lavoro non lo è, non è la rappresentazione iconica di particolare credenza religiosa, piuttosto è l’espressione metamorfosata di varie percezioni sensoriali. “Le sue” divinità antropomorfi- che “, ha chiarito,” non hanno alcuna relazione con le divinità e le dee nel senso iconografico tradizionale, ma sono invocazioni parallele nel regno dell’arte”. Forze fenomenali di natura rigogliosa, rigogliosa e profumata, che alla fine si trasforma in un registro più oscuro lega- to al decadimento, al deterioramento e alla morte del ciclo naturale di vita. Le sculture di Mukherjee sfidano l’immaginazione ad andare oltre la logica e la ragione e ad entrare in un mondo che è brulicante e pieno di potenziale. 14
B-LIFE ∙ GIRANDOLAR(T)E O agosto '19 APPUNTAMENTI T E R ES Berlino, Martin Gropius Bau Fino al 01.12.'19 GARTEN DER IRDISCHEN FREUDEN (IL GIARDINO DELLE DELIZIE) www.berlinerfestspiele.de BERLINO: Da Milano 1,40h aereo - Da Roma: 2,10h aereo “Nel giardinaggio c’è qualcosa di simile alla presunzione e al piacere della creazione: si può plasmare un pezzetto di terra come si vuole, per l’estate ci si può procurare i frutti, i colori e i profumi che si preferiscono. Si può trasformare una piccola aiola, un paio di metri quadrati di nuda terra, in un mare di colori, in una delizia per gli occhi, in un angolo di paradiso.” (Hermann Hesse) Se la lettura classica vede nel giardino un luogo appartato e circoscritto, dedito alle attività meditative, spirituali e filosofiche, la rassegna berlinese ne suggerisce un’in- terpretazione decisamente inaspettata: teatro di dualità e contraddizione, il giardino diventa una soglia tra realtà e fantasia, utopia e distopia, armonia e caos, tra l’essere esclusi e l’essere inclusi. Nell’era odierna, definita da radicali cambiamenti climatici e flussi migratori, il giardino può essere interpretato come un luogo di paradiso ed esilio, riflettendo all’interno dei suoi confini temi pressanti come l’antropocene, la politica dei semi, i retaggi del colonialismo e la segregazione storica. Oltre alle posizioni politiche deliberate, le opere de il Giardino delle Delizie alludono alla dimensione sensuale del giardino: installazioni immersive e video mostrano un’intensa abbondanza di natura, ma anche la fragilità dello stato paradisiaco. Una sublime combinazione di idillico e catastrofico che trova chiara ispirazione si ispira al trittico di Hieronymus Bosch del XV secolo “The Garden of Earthly Delights”, punto di partenza dell’intero percorso. New York, Met Breuer Fino al 11.08.'19 OLIVER BEER: VESSEL ORCHESTRA NEW YORK: Da Milano 9h aereo - Da Roma 8,30h aereo www.metmuseum.org “Ascolto gli oggetti. Con gli oggetti è possibile non solo suonarli, a dargli un nome e dargli un senso attraverso il linguaggio, ma sentire la loro affinità con le parole stesse. Alcuni si sentono come nomi, parole dotate di fisicità, di forma e peso. Hanno una qualità autonoma, un senso che potrebbe metterli in discussione e sposterebbero la stessa quantità di mondo intorno a loro. Altri oggetti sono come verbi e sono in uno stato di flusso perenne. Ma quando li vedo, li sento. Una pila di ciotole è un accordo. A volte può mettere in imbarazzo, come alcuni passaggi di Leaves of Grass di Walt Whitman, con troppo rumore emotivo. A volte è frizzante e fresco, come una composizione di Steive Reich, con impulsi di suono e schemi so- nori che appaiono e scompaiono. E a volte è travolgente. In un museo dove c’è una stanza piena di vasi c’è così tanto linguaggio, così tanto discorso, che mi perdo, ed è come un flusso di parole che ricadono incessantemente dalla cima di una pagi- na. È come un grido. Il lavoro che Oliver Beer fa con questi vasi è il recupero del suono. È un’archeologia del volume. Questi sono gli spazi creati dal vasaio, ri-fatti, ri-suonati. C’è una tenerezza, un’attesa. Qui i vasi diventano luoghi per ricominciare.” (Edmund de Waal, ceramista). Credo non serva aggiungere altro. Sedetevi, chiudete gli occhi e “semplicemente” ascoltate. Tokyo, Mori Art Museum Fino al 27.10.'19 SHIOTA CHIHARU: THE SOUL TREMBLES TOKYO: Da Milano 12h aereo - Da Roma 12,15h aereo www.mori.art.museum Shiota Chiharu, artista di origine giapponese ma residente da anni a Berlino, è nota per le sue performance e installazioni in grado di concretizzare l’in- tangibile: ricordi, ansia, sogni, silenzio. Spesso generati da esperienze per- sonali, le sue opere hanno affascinato il pubblico internazionale t mettendo in discussione concetti universali come identità, confini ed esistenza. Celebre la sua serie di potenti installazioni composte da fili principalmente rossi e neri che invadono e “dipingono” lo spazio con la loro densa e intricatissima trama. “The Soul Trembles” è stata preannunciata come la più onnicomprensiva rassegna fino ad ora dedicata a Shiota Chiharu, il cui titolo rimanda alla fervida spe- ranza dell’artista di offrire ad altri esperienze in grado di scuotere l’anima con emozioni ancora senza nome. Vent’anni di carriera tradotti in opere di rara bellezza e dirompente impatto visivo ed emotivo, che traducono quella “presen- za in assenza” che Chiharu ha esplorato durante la sua carriera. Un percorso attraverso il quale il pubblico ha la possibilità di provare a percepire il significato di vivere nel misterioso viaggio della vita intimamente legato al funzionamento interiore dell’anima. 15
B-LIFE ∙ FOCUS le ia IFE la Redazione ecESCIAL Sp BR SOLE, MARE E divertimento “ Sono questi gli ingredienti per una vacanza da sogno: quella che la Riviera Adriatica propone, come ogni anno, ai suoi ospiti. Che siano villeggianti abituali, o turisti al loro primo soggiorno, questa terra saprà conquistarli grazie alla sua proverbiale ospitalità, ” buon cibo e divertimento. 16
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B-LIFE ∙ FOCUS le ia IFE ecESCIAL COSA FARE Sp BR FESTE 14 agosto fino al 15 agosto MARINARE 2019 FESTA LA SPIAGGIA A JESOLO DELL’OSPITALITÀ AMA IL LIBRO CENTRO SPORTIVO - ORE 18.30 A PORTO A CERVIA In una festosa atmosfera, con intratteni- GARIBALDI STABILIMENTI BALNEARI mento musicale e ballo, si possono degu- stare piatti della cucina locale e vini tipici. PORTO CANALE Come per ogni edizione, saranno molti gli autori che arriveranno a Cervia per Gli appuntamenti di agosto: presentare i loro libri e fermarsi assieme venerdì 09 - sabato 10 al pubblico per autografi e foto ricordo. venerdì 16 - sabato 17 L’evento clou, unico in Italia, è atteso con Info: 339.7316300 il tradizionale “Sbarco degli auto- ri” nel giorno di Ferragosto nella spiag- gia davanti al Grand Hotel di Cervia. All’edizione saranno presenti giornalisti, 11 agosto Un appuntamento tradizionale dell’esta- scrittori e volti noti della televisione. Info: cerviamailibro.it HOLI TOUR te, durante il quale si potrà gustare gra- tuitamente pesce azzurro, pescato A JESOLO e subito fritto, accompagnato da fresco vino di bosco. A completare l’offerta gu- SPIAGGIA DI PIAZZA BRESCIA stosi e succosi cocomeri per tutti. Gli Conosciuta come la festa dei colori, stand gastronomici entreranno in funzio- della gioia, dell’amore, la festa - di tradi- ne a partire dalle 19.30 sino a mezzanot- zione indiana - è un momento di incontro te, quando il cielo sarà solcato dai bagliori e di puro divertimento: si balla e ci si colo- dello spettacolo pirotecnico sul mare. Ad ra tutti insieme. Ingresso dalle ore 15.30 animare la serata orchestre da ballo, ani- Info: pagina ufficiale Facebook mazione per bambini e tanta allegria. dell’evento. Info: turismocomacchio.it Accoglienza famigliare In prima linea sul lungomare © Publimax a due passi dal mare di Igea Marina FINE AGOSTO OFFERTA 4X3 i) (soggiorno minimo 7 nott VAI SUL SITO INTERNET PREVENTIVI SU MISURA IMPERDIBILI PROMOZIONI Speciale Settembre 2019 AGOSTO E SETTEMBRE Bambini* fino a 6 anni GRATIS * 1 Bimbo gratis in camera con 2 adulti (soggiorno minimo 7 notti) Per tutti i nostri ospiti: ingresso gratis al parco acquatico per tutto il soggiorno Bimbi Gratis Hotel Lara di Tonti Franca & Co. S.a.s. TISSIME SETTIMANE SCONTA ALL INCLUSIVE Via Ugo Foscolo 10 - 47838 Riccione (RN) - 0541.643004 - Cell +39 348.3421009 Lungomare Pinzon, 82 - Bellaria Igea Marina (RN) - Tel. +39.0541.331404 info@hotellarariccione.it - www.hotellarariccione.it info@albadorohotel.it - www.hotelsbellaria.com 18
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B-LIFE ∙ FOCUS le ia IFE a cura della Redazione ecESCIAL Ph. Ag. Fotolive Orzinuovi Sp BR È FIERA “ CONTO ALLA ROVESCIA PER LA SETTANTUNESIMA EDIZIONE Dal 30 agosto al 2 settembre torna la rassegna regionale orceana ” 20
LA MIGLIORE BIRRA ARTIGIANALE attraente come i Sette Peccati Capitali IRA - Italian Pils Birra chiara leggermente velata, dagli aromi floreali, fiori bianchi, schiuma compatta fine e persistente, in bocca risulta secca e regala piacevoli note di miele d’acacia, corpo delicato e finale leggermente luppolato che non placa l’IRA della sete. AVARIZIA - Italian Imperial Stout Birra nera impenetrabile con schiuma color cappuccino, al naso si presenta con note cioccolatose, leggermente biscottate, in bocca emerge una nota di caffè, cacao fondente con un corpo pieno e vellutato, con lei non puoi essere AVARO, te ne potresti pentire. INVIDIA - Italian APA Birra ambrata dagli aroma agrumati, come mango, arancio e frutto della passione, schiuma fine e persistente, in bocca si presenta secca ma con un’INVIDIABILE morbidezza nonostante l’abbondante luppolatura. ACCIDIA - Italian Weiss Birra di frumento dorata, leggermente velata che al naso presenta note di banana e pesca, schiuma a grana media compatta, in bocca è corposa e asciutta con un finale piacevolmente ACIDULO. SUPERBIA - Italian Strong Ale Birra dorata, presenta note legate alla frutta secca e alla crosta di pane. Eleganza e finezza sono conferite dai lieviti del vino Bayanus, che con il metodo tradizionale, hanno permesso la nascita di una birra SUPERBA. LUSSURIA - Italian Abbay Birra color rosso rubino con schiuma color crema, al naso si presenta con note di marmellata di prugna e frutta matura, in bocca il caramello della decozione con ben 10 malti speciali rendono il corpo piacevolmente avvolgente, il finale è inaspettatamente secco ed inebriante, calda e LUSSURIOSA. GOLA - Italian Blond Ale Birra dorata dagli aromi fruttati, crosta di pane e sentori di candito come arancia e ananas, schiuma finissima color panna, in bocca si presenta secca con una GOLOSA luppolatura che © Publimax allieta la bevuta. TEL. 3285362178 - VIA V. VENETO, 28 - ORZINUOVI (BS)
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