Contaminati - Casa della Legalità
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Imp. INCHIESTA:Mastro nuovo 05/10/09 17:01 Pagina 7 Contaminati FINO AD OGGI MAGLIE HA BRUCIATO LA SPAZZATURA DELLA CAMPANIA, CHE ARRIVAVA DA AZIENDE IMPUTATE PER TRAFFICO ILLECITO DI RIFIUTI PERICOLOSI. DAL 1990 LE ANALISI PARLANO DI ARIA, ACQUA, TERRENO CONTAMINATI. ERANO CONTAMINATI DAL 2004 ANCHE LATTE, FORMAGGIO E CARNE DI MUCCHE E PECORE OGGI ABBATTUTE. ECCO COME LA POLITICA, GLI AFFARI, I CAVILLI DELLA LEGGE HANNO TUTELATO LA CENTRALE TERMOELETTRICA MA NON LA SALUTE
Imp. INCHIESTA:Mastro nuovo 05/10/09 17:01 Pagina 8 //L’inchiesta //Copersalento: Vent’anni di veleni Maglie. ALMENO 200 CONTROLLI Lo stabilimento IN 20 ANNI. DAL 1990 della Copersalento in funzione. VALORI AL DI SOPRA Il fumo venefico copre persone, DELLA NORMA DI SOSTANZE cose, terreni ALTAMENTE CANCEROGENE. Ph: Rocco Toma DAL 2004 LATTE, FORMAGGIO E CARNE CONTAMINATI. TANTE LE INDAGINI E PROCESSI. STORIA DI UN BUBBONE CHE È SEMPRE STATO LÌ E CHE È SCOPPIATO SOLO QUANDO STAVA ORMAI PER ARRIVARE A MORTE NATURALE di MARIA LUISA MASTROGIOVANNI GLI ALLEGRI CONTROLLI. COSì SI FACEVA “AMMUINA” Facite Ammuina (che in napoletano significa fate confusione, rumore) sarebbe stato un comando contenuto nel Regolamento da impie- gare a bordo dei legni e dei bastimenti della Real Marina del Regno delle Due Sicilie del 1841. In effetti però era un falso storico. Sarebbe stata una tecnica ben congegnata per far vedere agli ufficiali borbonici che si fossero recati a fare controlli a sorpresa sulle navi, che l’equi- paggio era indaffarato nel fare il proprio dovere Il testo di tale falso così recita: “All’ordine Facite Ammuina: tutti chilli che stanno “All’ordine Facite Ammuina, tutti coloro che stanno a prua vada- a prora vann’ a poppa no a poppa e chilli che stann’ a poppa vann’ a prora: e quelli a poppa vadano a prua; chilli che stann’ a dritta vann’ a sinistra quelli a destra vadano a sinistra e chilli che stanno a sinistra vann’ a dritta: e quelli a sinistra vadano a destra; tutti chilli che stanno abbascio vann’ ncoppa tutti quelli in sottocoperta salgano, e chilli che stanno ncoppa vann’ bascio e quelli sul ponte scendano, passann’ tutti p’o stesso pertuso: passando tutti per lo stesso boccaporto (buco); chi nun tene nient’ a ffà, s’ aremeni a ‘cca e a ‘ll à”. chi non ha niente da fare, si dia da fare qua e là”. Di questo falso passo del regolamento in questione esistono copie, vendute ai turisti nei mercatini di Napoli anche oggi.
Imp. INCHIESTA:Mastro nuovo 05/10/09 17:01 Pagina 9 G G abriele Verderamo, co-direttore della Copersalento insieme a Egidio Merico, scrive nell’agosto scorso: “Dal settembre 2003 ad oggi la Copersalento ha subi- to ben 188 controlli di vario genere da parte degli Enti; se non fosse stata in regola, gli Enti avrebbero preso i provve- dimenti adeguati”1. E’ un sillogismo che ovviamente non regge. Piuttosto va ribaltato: bisogna chiedersi come mai non- ostante i 188 controlli, di cui molti con risultati allarmanti, nonostante le diverse inchieste giudiziarie, la condanna in via definitiva del suo legale rappresentante e del direttore, non si siano presi i provvedimenti adeguati tali da impedire l’innalzamento del livello di diossina nell’aria, registrata nel 2008 dall’Arpa in misura pari a 420 volte superiore alla soglia tollerata. Qui cercheremo di capirlo. “Sono io - ha dichiarato Giorgio con lo stesso documento raccomanda il tra- Assennato, direttore dell’Arpa – che vi ho tro- sferimento dell’impianto in altra località ed //CONFLITTO D’INTERESSI: vato questo problema con cui evidentemente una modifica dell’impianto tale da avere L’ALBERO GENEALOGICO convivevate allegramente per decenni”2. Ed è “varianti qualitative delle emissioni inqui- DELLA COPERSALENTO vero. Nel 2008, per la prima volta, l’Arpa, nanti”. Domanda: “Cosa ne pensa del pre- Agenzia regionale per l’ambiente, esegue Come è stato possibile allora che l’am- sunto conflitto d’interessi del sindaco quelle misurazioni. biente si sia contaminato a tal punto da poter di Maglie, Antonio Fitto, pagato come Prima di allora, nonostante fosse nata nel registrare, nel 2008, livelli di diossina supe- consulente esterno dalla Copersalento? 2003, non aveva mai avuto le attrezzature riori al limite consentito, nel latte, nelle carni, Perché, tra tutti gli avvocati della pro- adeguate e quindi non era stato possibile negli alimenti di mucche e pecore che hanno vincia di Lecce, scegliere proprio lui come consulente?”. Risposta di eseguire i rilevamenti. pascolato per anni nei dintorni della Gabriele Verderamo, co-direttore della Prima di allora, nonostante i diversi rile- Copersalento? Copersalento: “Ma lei sa che la vamenti effettuati da Comune, Provincia e Una contaminazione talmente alta e Copersalento nasce dalla famiglia Fitto? Asl, e gli sforamenti di sostanze cancerogene costante nel tempo da indurre Enrico La Olsa era Fitto e io e lui siamo legati non si era mai attribuito il giusto nome pub- D’ambrosio, responsabile del Centro oncolo- da lunga amicizia, Antonio Fitto è stato mio testimone di nozze” (vedi intervista blicamente. gico di Lecce, a mettere nero su bianco, già a pag. 11). E’ da quel momento che il Salento, nella nel 2004, in una indagine commissionatagli La storia della Copersalento è un’e- sua interezza, si dà uno scossone e prende dalla Provincia di Lecce, la “fondatezza” di popea famigliare che ha come sfondo il consapevolezza del problema, dandogli il giu- un legame di causa-effetto tra la presenza latifondismo dal sud al nord Salento, sto nome. Diossina. della Copersalento nel territorio magliese e potere della terra e potere politico di due “baronati” che si alleano con legami Ma come è stato possibile “vivere alle- l’aumento dei tumori in quella zona (si veda di sangue e di interessi: la famiglia Fitto gramente” sotto i fumi della Copersalento pag. 23). di Maglie che opera dal centro al sud senza accorgersene o, meglio, senza che la Una contaminazione, attenzione, di cui la della provincia e la famiglia Rampino di burocrazia se ne accorgesse? Ma poi, è stato Asl era a conoscenza fin dal 20044 e per tutti Trepuzzi, che copre la restante parte. veramente così? Cioè: veramente la burocra- gli anni successivi. In quell’anno, almeno in L’epopea è stata raccontata nel dettaglio dal giornalista Lino De Matteis nel libro zia, gli enti deputati al controllo, Asl e un allevamento, che oggi ha poi dovuto “Il Governatore”, pubblicato nel 2004 Provincia, non hanno mai registrato sfora- abbattere alcuni capi di bestiame, la Asl rile- (consultabile anche sul sito del giornali- menti tali da spingere poi la Procura ad inda- vò nel latte e nella carne di mucche e pecore sta), ne raccomandiamo la lettura. gare, o la Provincia a sospendere le autoriz- valori di sostanze cancerogene superiori alla Noi la raccontiamo per grandi linee. zazioni su cui ha competenza dal 2000? norma5. Nel 1957 nasce la “Fitto Felice & company” per la vendita al dettaglio di Ovviamente la risposta è no. Significa che per cinque anni abbiamo prodotti alimentari in genere, e olio d’oli- E il Comune di Maglie? Non è deputato al mangiato latte, formaggio e carne contamina- va e di semi in particolare. I soci sono controllo ma garantire ai cittadini un ambien- ta. Perché non è stato fatto nulla e che cosa quattro: Don Felice Fitto (nonno dell’ex- te sano in cui vivere, quello, ha l’obbligo di ha comportato questo sulla salute di tutti i Presidente della Regione, Raffaele Fitto, farlo. Che cosa ha fatto? Si veda a pag. 8 l’in- salentini? ora Ministro), il figlio Salvatore (anche lui futuro Presidente della Regione) e i tervista al sindaco Antonio Fitto. Quali interessi si sono voluti tutelare e chi fratelli Portaluri con cui sono imparen- Negli anni hanno fatto prelievi sull’aria e lo ha voluto? tati. In breve l’attività della “Fitto Felice sull’ambiente circostante la Copersalento, Oggi l’abbattimento di quegli animali ci & company” si estende all’estrazione tutti gli Enti che ne avevano competenza, in sembra un atto reso necessario dalla divulga- dell’olio di oliva dalla sansa e della lavo- primis la Asl e la Provincia. zione delle notizie sulla contaminazione. Ci razione del ciclo completo dell’olio e nel Addirittura quasi 20 anni fa (è il 19913) sembrano capri espiatori di una situazione di 1964 nasce il sansificio. A.Mar. la Regione Puglia, quando rilascia la prima emergenza sanitaria costante e reiterata e Continua a pag. 22 autorizzazione a emettere fumi in atmosfera, tenuta segreta per anni. il tacco d’Italia 3 Ottobre 2009
Imp. INCHIESTA:Mastro nuovo 05/10/09 17:01 Pagina 10 // CHE COSA BUTTA NELL’AMBIENTE Ph: Rocco Toma Fumi, polveri, sostanze volatili. Sono diverse le sostanze riversate nell’ambiente dalla Copersalento. Per molte delle seguenti voci, almeno dal 1990, sono stati registrati sforamenti del tetto massi- mo consentito per legge. • Fumi e polveri derivanti dai processi di combustione e dal processo di essiccazio- ne della sansa • Ossido di carbonio, ossidi di zolfo, ossidi di azoto, composti carbonio-organici, composti inorganici del cloro, metalli pesanti, IPA (idrocarburi policiclici aromatici): cancerogeni. La presenza di alcuni di questi composti secondo gli esperti è incompa- tibile con la combustione a norma di sansa esausta e CDR di buona qualità. Quindi: che ci fanno lì? • sostanze odorigene, acidi grassi, aldeidi: cancerogeni • vapori di esano tecnico: sostanza altamente cancerogena • polveri derivanti dallo stoccaggio e dalla movimentazione a cielo aperto dei vari materiali lavorati: cancerogeni e carichi di diossine • acque reflue di raffreddamento e tecnologiche derivanti dai processi produttivi ed immesse nel sottosuolo, contenenti alte concentrazioni di batteri fecali e idrogeno solforato, una sostanza sprigionata dalle estrazioni petrolifere e durante il trattamen- to del greggio: che ci fa nelle acque reflue della Copersalento? Questa sostanza entra nella catena alimentare attraverso l’acqua contaminata ed è pericolosa e letale se assorbita dall’uomo; oltre a tumori provoca malattie invalidanti e nei peggiori casi la morte. Le operazioni di stoccaggio e la movimentazione a cielo aperto dei combustibili e delle ceneri, le operazioni di pulizia e manutenzione dei piazzali, in assenza di barrie- re contro il vento, non sono da sottovalutare, in quanto la loro dispersione nell’am- biente circostante, sui terreni e le colture, può provocare una contaminazione da diossina e la successiva immissione della diossina nella catena alimentare, fino ad arrivare all’uomo. Negli anni furono rinvenuti e fotografati diversi quintali di ceneri abbandonate sui // LE PRIME PROTESTE terreni circostanti la Copersalento e spesso una patina di cenere grigia o nera ricopri- DELLA POPOLAZIONE va case, cose, persone. Nel 1996, il circolo magliese di Legambiente, intitolato alla memoria del poeta Le ceneri depositate all’aria aperta si diffondono per tutto l’ambiente circostante ed ambientalista Salvatore Toma, segnala al contaminandolo prefetto, al sindaco di Maglie, all’Asl Le2 ed alla Procura “l’intollerabilità della situazione determinata dalle emissioni maleodoranti e nocive, provenienti dallo stabilimento della Copersalento di Maglie”. Nello stesso anno, il deputato Antonio Rotundo (PdS) rivolge una interrogazione al Ministero della Sanità e dell’Ambiente, poiché “tra i cittadini si registra- no problemi di nausea e malori”. Il 6 agosto del 1996 gli abitanti del Recidence 80 vicinissimo alla Copersalento di Maglie diventano agguerriti. Dopo aver fatto una petizione, rimasta senza riscontro, inviano un esposto alla Prefettura ed alla Procura, poiché “l’opificio emette in continuazione odori e fumi nauseabondi…. Nelle case si riscontra l’abbondante presenza di cenere finissima di colore nero, che viene anche ina- lata. (…) si sono anche verificati casi di per- sone colte da malore ”. Sono solo le prime avvisaglie di una prote- sta popolare che proseguirà negli anni fino ad Ph: Franco Belviso oggi. Giuseppe Serena il tacco d’Italia 4 Ottobre 2009
Imp. INCHIESTA:Mastro nuovo 05/10/09 17:01 Pagina 11 Regione dà il nulla osta9 perché il Ministero I TECNICI DELLA ASL rilasci una seconda autorizzazione10 (si legga SI APPOSTAVANO a pag. 21), per un secondo potente impianto, PER FOTOGRAFARE I FUMI inserendo tra le motivazioni del nulla osta il fatto che i limiti delle emissioni sono “con- NERI PRIMA DEL PRELIEVO. grui con la più avanzata tecnologia e con il QUANDO ENTRAVANO miglior esercizio relativo alle caratteristiche IN AZIENDA I FUMI dell’impianto stesso”. Ovviamente il nuovo DIVENTAVANO BIANCHI impianto dovrà esser predisposto per i con- trolli delle Autorità, cosa che già al momento dell’autorizzazione non era possibile. All’epoca era vicepresidente della Regione Raffaele Fitto, assente alla seduta del nulla osta. La forma quindi è salva. Da quel momento inizia quella che Raffaele Rampino, legale rappresentante del- l’azienda, definirà una vera e propria “perse- cuzione”. I controlli ci sono, e tanti, e il sindaco Francesco Chirilli sollecita Enti e Procura ed emana ordinanze su ordinanze con le quali impone all’azienda paletti di vario genere. Addirittura emana un’ordinanza11 con cui vieta alla Copersalento di bruciare carbone, alla quale la Copersalento si opporrà dinanzi al Tar asserendo che mai lo fece. Questo det- taglio è una piccola meteora tra le montagne di carte: non troveremo più un accenno al carbone, ma il pensiero corre a Cerano. Chirilli ogni anno incarica la Asl di fare tutte le analisi necessarie e la paga per esse- LA STAGIONE DELLE ANALISI re certo che vengano eseguite nei modi e nei tempi dovuti; la paga nonostante le analisi dovrebbero essere a carico dell’Azienda sani- Il primo controllo sulle emissioni dei fumi prime ricerche su incarico del sindaco di taria. Quando i parametri sono fuori norma, risale al 1996 ed è commissionato dal sinda- Maglie8 nel lontano 1996, viene descritta intima la Copersalento di rispettare i tetti co Francesco Chirilli. Alcuni sporadici sono l’obsolescenza degli impianti e il fatto che i delle emissioni, vieta lo smaltimento dei rifiu- del 1990 e 1993 e portano sempre la sua camini non siano predisposti per i controlli ti reflui in falda profonda, poi incarica nuova- firma. Chirilli ingaggia una battaglia ìmpari a sorpresa delle Autorità, così come prevede mente la Asl di fare le analisi, e quando ven- contro la Copersalento, combattuta a suon di la legge. Si registrano diversi sforamenti: la gono fatte è tutto a posto. analisi. Nota a margine: fedelissimo di presenza nelle emissioni di acidi carbossili- Una tiritera che si ripete ogni volta, ogni Raffaele Fitto, dopo una sfolgorante carriera ci in misura doppia ai limiti di legge, l’ingiu- anno. politica in Forza Italia e l’elezione a senatore, stificata presenza nei fumi di fenoli e trietil- Chirilli non riesce a raccogliere elementi entra in contrasto con i vertici del partito fino fosfato, un prodotto usato per la produzione giuridicamente inattaccabili per emettere a lasciarlo nel febbraio 2007. “Sono sempre di insetticidi. un’ordinanza di chiusura. stato scomodo – ci racconta –. Mi sono sen- Lo studioso attinge ad un’espressione Addirittura succedeva che i tecnici Asl si tito tradito perché non mi hanno detto fino in della lingua parlata salentina per descrivere appostassero per fotografare la cortina gras- fondo la verità sulla Copersalento”. Ora è l’inefficienza dell’impianto di abbattimento sa e nera che fuoriusciva dal camino e che, consigliere comunale d’opposizione nelle fila dei fumi. Dice che “sta lì tanto per figura”. una volta entrati in azienda per fare i rileva- dell’Udc. Quando si dice la potenza del vernacolo… menti, il fumo diventasse bianco, costituito in Prima di quel 1996, “nessuna autorità Nonostante questo, un anno dopo la gran parte da vapor acqueo12 così intenso da preposta aveva mai effettuato analisi così generare una nebbiolina tutt’intorno agli strutturate” e quelle fatte effettuare dal peri- I CONTROLLI DEL SINDACO impianti. to di parte dell’azienda (laboratorio Mazzotta CHIRILLI, I CONTRASTI CON FORZA Negli anni in cui presidente della Regione di Squinzano), risultano sempre a posto6. La ITALIA. DOPO GLI SFORAMENTI, Puglia è Raffaele Fitto, direttore dell’Arpa è stessa Asl non ne aveva potute fare, se non in AL SUCCESSIVO CONTROLLO FATTO Alfredo Rampino, direttore della Copersalento maniera estemporanea, fino al novembre COL PERITO DI PARTE, I VALORI è Raffaele Rampino, negli anni cioè in cui 1998 perché non aveva né le attrezzature né RIENTRAVANO NELLA NORMA. controllori e controllati sono tra di loro il personale addestrato a farle.7 COSÌ NON SI È MAI RIUSCITI parenti, la Copersalento registra il picco della Dall’eminente studioso che esegue le A CHIUDERE L’IMPIANTO sua produttività e incassa un’autorizzazione il tacco d’Italia 5 Ottobre 2009
Imp. INCHIESTA:Mastro nuovo 05/10/09 17:01 Pagina 12 COME TI INVALIDO I PRELIEVI da parte del presidente della Regione nonché Commissario straordinario per l’emergenza rifiuti e la tutela delle acque, Raffaele Fitto, a smaltire in falda profonda (a 200-240 metri Ph: Rocco Toma sottoterra) i liquidi che provengono dal raf- freddamento degli impianti e che risultano fortemente inquinati (si legga a pag. 21). E’ la proroga di un’autorizzazione fatta in deroga alle norme: l’autorizzazione in deroga abbia- mo visto è uno degli scellerati meccanismi cui si è attinto a mani basse in Puglia e Campania, giustificati appunto dall’emergen- za, per dare forma di legge a situazioni altri- menti illegali o irregolari. Con l’autorizzazione in deroga, giustificata con l’emergenza rifiuti, si regolarizza ciò che dovrebbe essere sanzio- nato, anche il reato. In quegli stessi anni, siamo nel 2002, si registrano sforamenti sulle emissioni nell’a- ria, nella falda acquifera, sul livello di polve- ri, sul livello dei cattivi odori: si registrano malori, si fanno petizioni, nascono comitati, si E’ dopo il 2002 che inizia la stagione dei – Perché le analisi, sebbene siano fatte denunziano in Procura rumori, abbandono di controlli da parte della Provincia sulla con tutti i crismi e non possano essere con- montagne di ceneri nelle campagne, la persi- Copersalento, quando presidente era Lorenzo testate sul piano scientifico, possono però stenza di nubi nere e caduta di fuliggine. La Ria. Stava nascendo il Salento d’amare e le essere invalidate in sede di giudizio se il pre- Procura indaga, ma alla fine, tutto questo Province dal 2000 avevano competenze per lievo non è stato eseguito “in contradditto- fare “ammoina” incide ben poco sul livello l’autorizzazione delle centrali termoelettriche rio”. Cioè: la legge impone che le Autorità fac- d’inquinamento e sulla qualità della vita (perché è di questo che parliamo, di una cen- ciano analisi a sorpresa in qualunque delle persone: la Copersalento va e va. trale termoelettrica, bisogna sempre tenerlo momento, ma se non c’è anche il perito di a mente) di potenze inferiori a 300Megawatt. parte a supervisionare le operazioni, durante Ph: Camillo De Donno Negli anni la Provincia di Lecce dà inca- il processo possono essere invalidate. Niet. rico ad almeno due tecnici13 perché studino Non valgono un fico secco. Anche se non è le emissioni della Copersalento e le mettano sempre stato così: almeno una volta il giudi- in correlazione con l’aumento dei tumori ce, fino al terzo grado, ha ritenuto valide le nella zona di Maglie. analisi anche se fatte senza contraddittorio, I risultati confermano quello che già dal proprio perché c’era la prova della reiterazio- 1996 si sapeva: i rilevamenti nell’aria e nella ne del reato, quindi dell’inquinamento.15 falda acquifera e le polveri raccolte, parlano Tutte le altre volte le analisi sono state di sforamenti del tetto massimo consentito invalidate in mancanza del contraddittorio. E’ per legge e della presenza di sostanze alta- quanto accaduto all’Arpa nel 2008, alla mente cancerogene come la diossina e il PCB Provincia nel 2007, alla Asl e al Comune di che vengono registrate nella norma, sebbene Maglie dal 1996 al 2005, quando diventa siano al limite del tetto consentito. Il tecnico sindaco Antonio Fitto. incaricato di fare le analisi spiega anche che Quando poi l’Ente pubblico si ripresenta non è un dato rassicurante che diossina e con tutto il protocollo a posto, cioè avverten- Pcb siano al massimo ma entro i limiti perché do la ditta, che avverte il suo perito, che si servirebbe un monitoraggio di almeno un presenta nel giorno e nell’ora convenuti, poi, anno (è proprio questo che ha poi fatto malauguratamente, si rompe un manicotto, l’Arpa). Cioè: i valori potrebbero sforare il una valvola, un tubo e le analisi non si posso- tetto domani o l’hanno fatto il giorno prima. no fare. E così decine e decine di giorni. Nel 200714 per tre volte si registra nelle Infine, anche se l’ente pubblico riesce a fare polveri il superamento (un superamento le analisi con la presenza del perito di parte, ARIA E AMBIENTE CONTAMINATI anche del quintuplo) dei limiti di diversi nel corso del prelievo accade che una qual- ALMENO DAL 1990. NEI DOCUMENTI composti e per quattro volte il superamento che tubazione abbia un problema e che que- di altri e la Procura chiede il decreto pena- sto abbia compromesso “il corretto funziona- SI PARLA DI DIOSSINA NEL LATTE, le di condanna per i responsabili (vedi a mento”16 dell’impianto. Insomma, accade FORMAGGIO E CARNE DI MUCCHE pag. 13). che, anche se l’analisi è fatta in contradditto- E PECORE ALMENO DAL 2004. Ma perché, ci chiediamo ancora una rio, quell’incidente la renda attaccabile in PER CINQUE ANNI TUTTI LI ABBIAMO volta, nonostante tutti gli sforamenti e le sede di giudizio. MANGIATI. CHI HA POTUTO tante indagini della Procura, si è riusciti ad Così la salute delle persone rimane PERMETTERE QUESTO? incidere ben poco? Risposta: intrappolata in un cavillo. il tacco d’Italia 6 Ottobre 2009
Imp. INCHIESTA:Mastro nuovo 05/10/09 17:01 Pagina 13 // L’ARPA SCOPRE LA DIOSSINA SULLA SCUOLA ELEMENTARE DI MELPIGNANO CI SONO PIÙ POLVERI TOSSICHE Siamo arrivati ad oggi. CHE A MARGHERA, DOVE C’È IL PETROLCHIMICO ENI Ad Alfredo Rampino, direttore dell’Arpa di legno. Nello stesso periodo l’Arpa fa prelie- rà di “evitare allarmismi o provvedimenti sotto la presidenza Fitto, succede su nomina vi e analisi sulle emissioni degli altri due amministrativi restrittivi”. di Nichi Vendola, Giorgio Assennato, professo- inceneritori esistenti in Salento, la Colacem re straordinario di medicina del lavoro a Bari. di Galatina e la Biosud di Surbo. I risultati //LA PISTOLA FUMANTE L’Arpa viene dotata del macchinario spe- sono nella norma. Ci spiega Giorgio Assennato: “Quel male- cifico per la rilevazione delle diossine e la Una nuova relazione conferma l’inquina- dettissimo errore, causato da una leggerezza Provincia di Lecce commissiona le ennesime mento da diossina e ne suggerisce la fonte: di tipo organizzativo, a causa del quale non analisi. Vengono raccolti 18 campioni di ter- “in coincidenza del riavvio delle attività di sono stati avvertiti i periti di parte perché fos- reno in 14 mesi, tra dicembre 2007 e gen- Copersalento le due stazioni (n.d.r. per la sero presenti al momento delle rilevazioni, naio 2009; sono raccolti gli aghi di pino in misura delle diossine) hanno fatto registrare non ci permetterà più di cogliere la quanto “bioindicatori” delle diossine per la valori molto superiori alla soglia tollerabile”. Copersalento sul fatto. La “pistola fumante” loro capacità di trattenerle per tre anni; nelle Infatti si passa da una media di circa per l’avvenuto reato non l’avremo mai, perché deposizioni atmosferiche registrate nei 14 3pgTE/mq di diossina a motori spenti, a quelle analisi sono scientificamente valide e mesi la diossina supera il limite tollerabile 17,19 pgTE/mq non appena la Copersalento giuridicamente no e l’azienda non brucia più quando la Copersalento è in funzione e rien- viene riavviata. La soglia massima tollerabile CDR. Non potremo più ripetere quelle analisi trano nel limite quando è disattiva. per legge è di 8,2pgTE/mq. e non avremo più la prova del nove della I campioni sull’aria raccolti l’8 maggio Addirittura a Melpignano (stazione di rile- responsabilità dell’emissione di diossina”. 2008 parlano di una concentrazione di dios- vamento sulla scuola elementare) la centrali- Però la prova del nove della contaminazio- sine che supera di 420 volte il limite di legge. na registra un 19,91pgTE/mq. ne da diossina c’è stata su 140 capi di bestia- Vengono raccolti senza la presenza del perito Significa che sulla scuola dei bambini del me, che sono stati abbattuti perché contami- di parte, per questo l’Arpa più volte ritorna paesino della Taranta si depositano più nati. Nove aziende hanno richiesto il risarci- insieme ai tecnici che son lì a garanzia dell’a- sostanze cancerogene di quelle che si regi- mento danni alla Copersalento, chiedendone zienda, ma non riesce più a fare i prelievi dai strano a porto Marghera, una delle zone con il sequestro conservativo. E’ stata avviata camini perché nel corso del prelievo o imme- il più alto livello d’industrializzazione un’indagine coordinata dal sostituto procura- diatamente prima si verificano malaugurata- d’Europa, con la presenza del petrolchimico tore Cillo. E mentre gli allevatori denunciavano mente dei guasti17. Invece le analisi che, della Eni (e dove al massimo le diossine arri- l’azienda chiedendo il risarcimento dei danni, nello stesso periodo come da routine, sono vano a 13,2pgTE/mq). la Copersalento abbatteva il capitale sociale. eseguite dal perito dell’azienda (studio Nell’aprile 2009, a conferma dell’avvenu- Quelle analisi in sostanza hanno salvato capra Mazzotta, Squinzano) e inviate in Provincia, to inquinamento da diossina, si aggiunge la e cavoli: l’Arpa ha fatto il suo dovere, la sono ok. relazione dell’INCA (un consorzio universita- Copersalento rimarrà impunita. Gli unici a Quei prelievi dell’Arpa non saranno più rio di chimica per l’ambiente): “I 5 terreni pagare il prezzo più salato saranno allevatori replicabili perché la Copersalento deciderà di analizzati nell’intorno della Copersalento e consumatori (si legga a pag. 15). non bruciare più il CDR, passando al cippato risultano contaminati da PCDD/F provenienti da un’unica sorgente”. Inoltre, “esiste una // CHE COS’È LA DIOSSINA discreta correlazione tra l’impronta d’emis- sione della Copersalento e l’impronta rilevata E’ un cocktail di varie sostanze altamente nei depositi metro di Maglie”. cancerogene: policlorodibenzodiossine, poli- Infine anche nell’ultima rilevazione18 i tre clorodibenzofurani (PCDD/F), policlorobifeni- campioni sono superiori alla norma di più del li. Questo è il famigerato PCB, tra le dieci doppio del limite. Questo anche quando bru- sostanze ritenute più cancerogene al mondo, ciava cippato di legno e non CDR (i valori si del quale furono ritrovati 200 bidoni nel attestano sullo 0,2). basso Salento e alcune decine nella discari- “Ho passato mesi di angoscia – ci rac- ca di Burgesi (si veda Tacco n. 54, perché, conta Assennato – all’indomani dell’uscita dei questa, è un’altra storia). Giorgio Assennato, La diossina è solubile nei grassi, dove direttore Arpa Puglia risultati delle analisi. Sono validi scientifica- mente ma non giuridicamente. Abbiamo pro- tende ad accumularsi. Proprio per questa sua vato molte volte a ripeterli ma l’impianto non tendenza ad accumularsi nei tessuti viventi, ASSENNATO: ce l’ha permesso, perché si verificavano sem- anche un’esposizione prolungata a livelli “PER UNA LEGGEREZZA pre dei danni durante i prelievi. Alla fine ho minimi può recare danni. ORGANIZZATIVA NON SARÀ ritenuto di non poter più aspettare l’esito di Mediamente il 90% dell’esposizione PIÙ POSSIBILE COGLIERE analisi giuridicamente valide, anche perché umana alla diossina avviene attraverso gli ali- la Copersalento non bruciava più CDR. Ho menti (in particolare dal grasso di animali a LA COPERSALENTO SUL FATTO”. loro volta esposti a diossina) e non diretta- MA LA PROVA presentato la mia relazione alla Provincia, che aveva commissionato le analisi, e il gior- mente per via aerea: il fenomeno del bioaccu- DELLA CONTAMINAZIONE no dopo l’Ente ha sospeso l’autorizzazione mulo fa sì che la diossina risalga la catena ali- DA DIOSSINA È L’ABBATTIMENTO alla Copersalento”. mentare umana concentrandosi sempre più, a DI 140 CAPI DI BESTIAME. COLACEM Il sindaco di Maglie, Antonio Fitto, nella partire dai vegetali, passando agli animali E BIOSUD SONO OK riunione presso la Provincia di Lecce chiede- erbivori, ai carnivori ed infine all’uomo. il tacco d’Italia 7 Ottobre 2009
Imp. INCHIESTA:Mastro nuovo 05/10/09 17:01 Pagina 14 IL RUOLO DEL SINDACO FITTO essere in conflitto d’interessi. Non ci trovo niente di male nel lavorare onestamente per un’azienda. Ma quando è iniziato un rappor- to di controllore (Comune)-controllato Antonio Fitto, “NON HO MAI CONTROLLATO (Copersalento), io ho smesso la consulenza. sindaco di Maglie LA COPERSALENTO PERCHÉ Non ricordo precisamente quando. Io dal NON MI INTERESSAVA 1981 non ho più avuto partecipazioni nella E NON ERA MIO COMPITO”. Copersalento. Nel settembre del 1982 dele- IL MACCHINARIO CHE SUONAVA garono me, che non ero più socio, a curare la SE C’ERANO ANOMALIE. vendita dell’azienda”. E’ appena il caso di LE CONSULENZE ricordare che l’azienda fu venduta alla Regione quando presidente era suo fratello. PER LA COPERSALENTO Ci avverte infine che se dovessero essere pubblicati i documenti delle sue consulenze ci querelerà. Al contrario del suo predecessore Chirilli, daco Chirilli nel corso di un Consiglio comu- Come sindaco e in quanto tale responsa- Fitto non controlla l’operato della Coper- nale, che provano i rapporti di lavoro tra la bile della tutela della salute dei cittadini, salento. Gli chiediamo come mai e ci rispon- Copersalento e Antonio Fitto: ricevute di Antonio Fitto entra in scena solo negli ultimi de “perché dovevo far fare le analisi? Il pagamenti dal 2003 al 2005 per parcelle da mesi, quando in un’ordinanza20 prende atto cinquemila euro lordi annuali, fax indirizzati a del documento della Provincia di Lecce con Comune non ha competenza e non ha l’obbli- lui in quanto consulente della Copersalento cui si blocca l’attività della Copersalento a go di controllare. Quello che fa la Coper- da aziende come la Vesta di Venezia che con- causa degli alti livelli di diossina rilevati salento non mi interessa”. ferivano CDR. Si tratta dell’azienda imputata dall’Arpa, emanandone a sua volta una dello E’ vero, ma ha l’obbligo di garantire la per traffico di rifiuti pericolosi (reflui e fanghi stesso contenuto. Dopo cinque mesi, tenuto salute dei cittadini. Che cosa ha fatto per contaminati da diossine e PCB) avvenuti dal conto del “cessato allarme sanitario” sospen- questo? Addirittura esisteva, lo riferisce Verde- 2001 al 2003.19 La Vesta, che bruciava CDR de la precedente ordinanza. nella Copersalento, è stata condannata La Copersalento ha agito senza avere ramo e gliene chiediamo conferma, un mar- anche perché taroccava il CDR mischiando l’agibilità. Come mai? chingegno collocato in Provincia e in con i normali rifiuti anche rifiuti tossici conte- “L’azienda ha fatto delle modifiche nel Comune, nella stanzetta dei vigili urbani, col- nenti diossina. 1994-95, dopo un incendio. Ha portato tutti legato via telefono con la Copersalento, che Assicura infine che non ha “mai avuto gli incartamenti al Comune, ma gli uffici non suonava quando la temperatura delle caldaie interesse”, nel senso di secondi fini, interesse hanno mai risposto. C’era il commissario pre- si abbassava. Un abbassamento della tempe- diretto nel business della Copersalento e che, fettizio”. ratura avrebbe comportato l’emissione di “appena ho avuto sentore che si potesse Non c’è un ufficio preposto che control- fumi inquinanti. Gli chiedo se lo sentissero incappare in un conflitto d’interessi, ho inter- li se un’azienda ha l’agibilità? suonare. Mi risponde che “sì, qualche volta”. rotto la collaborazione”. “No. Oggi esiste il Suap, ma controlla Io immagino l’angoscia di quel vigile, che non Quindi l’ultima collaborazione è del solo le aziende di nuova costituzione”. siamo riusciti a rintracciare, che sentiva il 2005? Verderamo ha affermato che ogni anno suono dell’allarme e non poteva fare nulla. “Il fatto di essere sindaco non significa inviavano a Provincia e Comune un rapporto E poi? Se il marchingegno suona significa che c’è rischio inquinamento. In quel caso che fa il sindaco? “Nulla, non era mio compi- to” – risponde – ma il marchingegno era stata Maglie. Una manifestazione pubblica organizzata una sua idea e ne va fiero. Egli stesso, da sin- in piazza dall’Amministrazione per discutere di Copersalento. daco, aveva suggerito questa modalità di Nella foto, da sx: Raffaele Baldassarre, Ernesto Toma, Antonio Fitto e Rocco Palese controllo all’azienda, “mettendo a frutto le competenze acquisite quando ero consulen- te della Copersalento”, dice. Però non ricorda per quanto tempo e fino a quando abbia fatto consulenza per l’ince- neritore. Che ruolo aveva all’interno della Copersalento? “E perché dovrei dirlo a lei”? Perché all’epoca lei era anche sindaco. “Io controllavo le normative, mi occupavo dell’interpretazione di alcune norme”. Verderamo ci spiega che doveva verifica- re che le aziende che portavano a bruciare il CDR, avessero tutte le autorizzazioni a posto. Ci sono documenti, distribuiti dall’ex sin- Ph: Rocco Toma il tacco d’Italia 8 Ottobre 2009
Imp. INCHIESTA:Mastro nuovo 05/10/09 17:01 Pagina 15 sulla quantità di CDR bruciato. Quanto ne mento, poi lo revocava perché era errato. Fra ambientale”. E’ appena il caso di ricorda che bruciavano? le emissioni c’erano dei dati che l’azienda all’epoca di quella relazione era commissario “300 tonnellate al giorno”. doveva controllare e comunicare (polveri, straordinario all’emergenza rifiuti suo nipote Ma le risulta questo rapporto annuale? ossido di carbonio, ecc. Non diossina) a Raffaele Fitto. “No e non mi interessava perché non Provincia e Arpa. Poi io ho avuto l’idea di col- Assennato ha detto nel corso del consi- avevo competenza su questo. I MUD, così si legare con un modem Provincia, Arpa, glio comunale del 16 settembre che persi- chiamavano, dovevano essere inviati alla Comune e Copersalento per avere aggiorna- ste l’inquinamento ambientale. Lei che Camera di commercio. Poi la Provincia ha menti sui dati in tempo reale. intende fare? chiesto che venissero inviati anche lì. Ma io I dati stavano tutti a posto. Il computer “Io ho chiesto ad Assennato risposte come sindaco non li ho mai ricevuti”. era nella stanza dei vigili. Se non erano a chiare ma non me ne ha date. Se esiste Insomma, non si è mai posto il problema posto, suonava”. E in effetti suonava. Ce lo ha inquinamento nei terreni bisogna interessare che sul suo territorio ci poteva essere un detto pocanzi. Arpa e Regione, perché è un problema sovra grosso impianto inquinante? Una ricerca del 2004 commissionata comunale. “No, perché non era mio compito, perché dalla Provincia, riferisce dati fuori dalla Devono dirmi quali terreni devono essere c’era l’Arpa che aveva competenza, e perché soglia consentita e collega l’aumento dei bonificati e di chi è la responsabilità. Devono c’erano laboratori privati che, su incarico tumori alla presenza della Copersalento. anche spiegarmi perché hanno diffuso i dati, della Provincia facevano analisi percependo L’ha mai letta? creando allarme e confusione, facendo chiu- fior di milioni”. “No, e se così è farò un esposto in dere a riccio l’azienda, che non ha più per- Lei conosceva i risultati di queste analisi? Procura per denunciare chi sapeva e non ha messo di fare i controlli. “I risultati erano tutti tranquilli. Ogni fatto nulla. Sto preparando anche un esposto Diffondendo i dati sullo sforamento della tanto c’era un dato che non andava bene, il contro il presidente Vendola perché non è diossina, hanno coperto le spalle a chi avve- giorno dopo la Provincia faceva un provvedi- intervenuto per far rientrare l’emergenza lena la gente”. CHI FORNIVA IL CDR Oltre alla Vesta spa, protagonista del- smaltimento di rifiuti senza autorizzazione, Pantaeco srl, Bergamo l’interrogazione parlamentare che abbiamo allo smaltimento non autorizzato di reflui Delca spa, Vicopisano (Pi) citato, e condannata per traffico di rifiuti tossici (si veda a pag. 11. E’ il caso della Pianigiani rottami srl, Siena tossici (in pratica mischiava al CDR sostan- Vesta, ma anche di altre). Selecta srl, San Elia Fiumerapido (Fr). ze pericolose) scorrendo l’elenco delle ditte Ecco l’elenco delle ditte che dal 2003 che rifornivano di CDR la Copersalento dal ad oggi hanno fornito cdr alla Coper-salen- A queste, come detto, va aggiunta la 2003 ad oggi, elenco che per legge deve to e che sono state denunciate all’autorità Vesta e altre due (Lavorgna e Defiam; si essere consegnato alla Agenzia delle entra- giudiziaria di competenza nelle loro legga a pag. 11). In tutto dieci. Pratica- te, ne troviamo alcune ben note ai Noe, alla regioni: mente tutti i fornitori della Copersalento Finanza, alle Procure di mezza Italia. Ecolav srl, Cerignola (Fg) hanno o hanno avuto imputazioni relative I reati contestati sono gli stessi: si va Econet srl, Lamezia Terme (Cz) al traffico di rifiuti tossici o senza autorizza- dal traffico illecito di rifiuti pericolosi allo Irpinia recuperi srl, Atripalda (Av) zione (si legga a pag. 11). Emergenza Burgesi. Coda di camion carichi di rifiuti Ph: Roberto Rocca il tacco d’Italia 9 Ottobre 2009
Imp. INCHIESTA:Mastro nuovo 05/10/09 17:01 Pagina 16 Ph: Rocco Toma A MAGLIE HANNO BRUCIATO RIFIUTI DELLA CAMPANIA A COLLEFERRO LE INDAGINI SU RIFIUTI TOSSICI CON FALSE CERTIFICAZIONI. IN CAMPANIA IL BUSINESS DEI RIFIUTI E’ TUTTO IN MANO ALLA CAMORRA di ADA MARTELLA Dall’indagine condotta dal Noe di Roma, Stato, favoreggiamento, violazione dei valori coordinata da Cirielli e conclusasi nel maggio limite di emissione in atmosfera, accesso di quest’anno, sono scaturite 13 ordinanze di abusivo a sistemi informatici. er anni i termovalorizzatori di Colleferro custodia cautelare e sono stati notificati 25 Per quel che riguarda la truffa aggravata P in Lazio hanno bruciato rifiuti pericolosi contrabbandati per CDR, attraverso un sistema di certificazioni falsificate e una avvisi di garanzia per reati importanti, quali l’associazione a delinquere, l’attività organiz- zata per il traffico illecito dei rifiuti, falso ai danni dello Stato, spiega Cirielli: “Chi bru- cia CDR beneficia del Cip6, ossia del rimbor- so per produrre energia da fonti rinnovabili, manomissione del sistema informatico di ideologico, truffa aggravata ai danni dello con un notevole guadagno. Quindi, si deve controllo denominato Sick. “Addirittura si è affermare di produrre energia da fonti rinno- rilevata la presenza di un filtro di industria L’INCHIESTA vabili, per avere rimborsi da parte dell’Unione chimica, con oli minerali altamente tossici, DEL TERMOVALORIZZATORE europea. Se si brucia materiale che non è proveniente dalla Campania, dalla ditta CDR, evidentemente si rappresenta una falsa Defiam s.r.l. di Avellino i cui proprietari sono DI COLLEFERRO: ALCUNE AZIENDE realtà al gestore elettrico riguardo al quanti- stati arrestati perché il rifiuto conferito non CHE A COLLEFERRO MISCHIAVANO tativo considerato «buono» e per il quale si è era CDR”, spiega il sostituto procuratore RIFIUTI TOSSICI AL CDR, HANNO POI chiesta la maggiorazione del prezzo dell’e- Cirielli. VENDUTO CDR ALLA COPERSALENTO nergia. Quindi, stiamo contestando agli inda- il tacco d’Italia 10 Ottobre 2009
Imp. INCHIESTA:Mastro nuovo 05/10/09 17:01 Pagina 17 gati e anche alle società, in base alla legge rato e nel ricevere gli incentivi per avere pro- serie di certificati, molti dei quali sono falsifi- sulla responsabilità delle persone giuridiche, dotto energia da fonti rinnovabili. cati. Non esistono organi competenti preposti il reato di truffa aggravata ai fini del conse- Il paradosso è che, secondo la normativa al controllo della qualità del cdr, sono previ- guimento di erogazioni pubbliche”. italiana, poiché il cdr è il prodotto finale del sti solo controlli una tantum da parte Tra le ditte incriminate per aver conferi- trattamento del rifiuto non è più considerato dell’Arpa oppure dettati da indagini della to al termovalorizzatore di Colleferro rifiuti un rifiuto e quindi non è più soggetto a con- magistratura. Inoltre, nel sistema del busi- tossici falsamente certificati come cdr trolli restrittivi. Ad esempio, un rifiuto urbano ness del cdr i malavitosi hanno trovato il compaiono la Defiam srl di Serino (Av), i cui non può uscire dalla provincia. Una volta tra- modo di smaltire rifiuti tossici a costo bassis- proprietari sono stati arrestati e Pantaleo sformato, il rifiuto che diventa combustibile, simo ossia mischiandoli nelle balle di cdr Dentice della Lavorgna srl di San Lorenzello se è vero Cdr, può girare in tutta Italia. destinate agl’inceneritori, accompagnate da (Be), indagato. Ma chi dimostra se è vero cdr? Sempre certificati falsi. La ditta Defiam srl ha rifornito di CDR la secondo la normativa italiana, il soggetto che Un caso emblematico di cosa succede in Copersalento dal 2003 al 2008. produce cdr e il soggetto che lo riceve posso- Italia con il traffico di cdr è, come detto, l’in- La Lavorgna srl dal 2005 al 2008 è stata no auto-prodursi i certificati che attestano la chiesta della Procura di Velletri, guidata dal anch’essa fornitrice della Copersalento. qualità del prodotto ricorrendo a laboratori sostituto procuratore Giancarlo Cirielli, sui Ciò detto, anche nella malaugurata ipote- privati, spesso compiacenti. Dunque, nel gran termovalorizzatori di Colleferro, a sevizio di si che le due ditte sopracitate, incriminate via vai di cdr per tutta Italia circolano una una parte del Lazio22. per traffico di CDR taroccato, avessero forni- to della stessa tipologia di rifiuto la Copersalento, non sarebbe più possibile accertarlo. Solo in flagranza di reato, ossia analizzando al momento il rifiuto trasportato dai camion delle ditte campane all’inceneri- tore magliese, si avrebbe la prova che non si tratta di vero CDR, poiché per il meccanismo delle autocertificazioni consultabili anche a posteriori tutto può essere in regola senza che nulla sia in regola. // COME SI TAROCCA IL CDR I CDR (combustibile da rifiuto) rappre- sentano un buco nero nella complicata que- stione dello smaltimento dei rifiuti. Un buco nero ed anche un vero e proprio paradosso della normativa italiana sui rifiuti. Idealmente potrebbero essere una soluzione: il rifiuto COPERSALENTO: “LA MIA VERITà” viene selezionato a monte con una buona raccolta differenziata e poi trattato perché diventi un buon combustibile ad alto potere calorifico (poca presenza di acqua, di inerti e GABRIELE VERDERAMO, CO-DIRETTORE DALLA COPERSALENTO, di inquinanti) tanto da poter essere piazzato SPIEGA PERCHÉ CONTESTA I DATI DELL’ARPA E CI RACCONTA sul mercato. Di fatto il CDR prodotto in Italia COME SELEZIONAVANO LE AZIENDE DA CUI SI RIFORNIVANO DI CDR è ancora considerato alla stregua di un rifiu- to che bisogna pagare perché sia smaltito. di ADA MARTELLA L’unico esempio di un sistema in apparenza virtuoso21 di uso del CDR è la centrale ter- Lei è il co-direttore della Copersalento vanno. Improvvisamente, il 10 luglio ci telefo- moelettrica dell’Enel di Serino che, unica in ed è un agronomo. Da quanto tempo lavora nano e scopriamo che l’assessore Scogna- Italia, paga per bruciare un ottimo combusti- per la Copersalento? millo unitamente al signor Sticchi, presidente bile certificato (da 1 a 2 euro a tonnellata). Tutte le altre centrali italiane, inclusa la “Dal 1989. La Copersalento ha iniziato la della Commissione Ambiente della Provincia, Copersalento, vengono pagate per bruciare sua attività nel 1986”. hanno rilasciato una conferenza stampa CDR. In questo caso il prezzo varia dai 20 ai La ditta ha da subito contestato le ana- dicendo che i risultati del campionamento 60 euro a tonnellata a seconda della qualità lisi dell’Arpa del 10 luglio 2008, perché? delle diossine sulla Copersalento risulta del CDR: il prezzo diminuisce in proporzione “A maggio 2008 gli stessi tecnici Arpa, essere 420 volte superiore al limite di legge alla maggiore qualità, cioè al maggiore pote- che normalmente vengono da noi a fare le pertanto sarà emesso una notifica di revoca re calorifico. A conti fatti un inceneritore analisi dovute e contemporaneamente pren- dell’autorizzazione. Questa notifica nella come la Copersalento guadagna tre volte: dono i tabulati per verificare la corrisponden- realtà a noi arriva la sera alle 20. Quindi noi quando riceve il cdr come combustibile, za tra i nostri dati che sono in rete con la lo scopriamo prima dai giornalisti. Questo quando immette energia nella rete elettrica Provincia e il Comune, prendono il campione, per noi è importante. Noi abbiamo contesta- nazionale vendendola ad un prezzo maggio- fanno il giusto verbale di prelievo e se ne to subito questo valore non solo per un cavil- il tacco d’Italia 11 Ottobre 2009
Imp. INCHIESTA:Mastro nuovo 05/10/09 17:01 Pagina 18 lo giuridico. Perché dire che noi non eravamo “NOI ABBIAMO FATTO UNA ENORME presenti all’analisi è importante perché il CERNITA SULLE AZIENDE campione fu preso per una prova su un nuovo CHE SI SONO PROPOSTE. BISOGNAVA apparecchio di cui l’Arpa si era dotata, il campione non fu suggellato ed è stato analiz- ANCHE CAPIRE QUALE CDR FOSSE zato, contrariamente a quanto dice la legge GIUSTO, PERCHÉ che prevede sia esaminato nel più breve NON SEMPRE È FATTO IN MANIERA tempo possibile, solo un mese e mezzo dopo. PRECISA. ANTONIO FITTO DAVA L’analisi è stata fatta su un campione aperto, IL SUO PARERE LEGALE SULLA conservato nessuno ha mai detto dove, peral- CORRETTEZZA DELLE AUTORIZZAZIONI tro senza contraddittorio. Peraltro è stato IN POSSESSO DEI FORNITORI DI CDR” fatto su un macchinario usato per la prima volta. Assennato dice che giuridicamente quel valore non è valido”. pari a 30 o 40 secondo la legge 152/06; se Assennato, direttore Arpa Puglia, dice invece bruci biomassa sotto la procedura che scientificamente è valido. semplificata, devi fare 0.1. Questa è un’in- “Ma in Italia si parla con le carte; se non congruenza della legge. La Provincia per darci è giuridicamente valido è inesistente. E’ l’autorizzazione a bruciare biomassa, ci scientificamente valida la procedura, ma non disse: “Tu devi farlo secondo la procedura il risultato. Perché bisogna vedere se il cam- semplificata, perché le autorizzazioni mini- pione che ha preso fosse ancora scientifica- steriali che tu hai, non sono più valide, allora mente valido. Noi contestiamo immediata- devi fare 0.1. Abbiamo fatto 0.8 e la Provincia mente. L’Arpa dice che ha bisogno di altri ha detto che eravamo fuori”. controlli ed inizia un circuito di tentativi di Ma è sempre diossina a 0.8 ng, perché nuove analisi e non è vero che la avete sforato di nuovo? Copersalento dice da un momento all’altro “Intanto perché il rilievo è stato fatto a che la turbina si è rotta. La Copersalento ha 650°. Poi perché i filtri non funzionavano avvisato diverse volte l’Arpa che la turbina bene. Poi perché quei valori sono grezzi, era rotta; anche l’Arpa è venuta per almeno vanno depurati; e da 0.8 arrivano a 0.5 che è due volte ed una volta si è rotta tutta la stru- sempre fuori dai limiti; ma l’altro rilevamento Non è così facile reperirlo. Intanto perché mentazione e un’altra volta non aveva un da 0.2 arriva a 0.1 ed è dunque dentro. C’è soprattutto all’inizio ognuna aveva autorizza- macchinario per cui non ha potuto fare le un miglioramento che ci ha riconosciuto zioni che sembravano appartenere a tante analisi. Siccome non stavamo più riuscendo anche Assennato dell’Arpa”. Repubbliche diverse ed era difficile capire a ad andare avanti perché ci era stata tolta Quando bruciavate rifiuti avete sempre che cosa fossero effettivamente autorizzate. l’autorizzazione, il 3 agosto 2008 noi dicia- raggiunto la temperatura di 850°? Quindi abbiamo posti dei paletti ed indicato mo: “Per poter continuare a lavorare, toglia- “Per forza. Perché la legge 133 prevede addirittura noi come andavano scritte le mo di mezzo questo cdr che non stiamo anche il controllo continuo di diversi parame- autorizzazioni, ovviamente sentendoci con la riuscendo a bruciare fino a che non abbiamo tri della camera di combustione: ossigeno, Provincia di Lecce e con i carabinieri del risolto il problema, e bruciamo biomasse”. umidità, temperatura della camera di combu- Noe”. Nell’arco di una settimana la Provincia si stione e dei fumi al camino, NOX, SOX, polve- Quali autorizzazioni? dice d’accordo”. ri, eccetera. Quindi le temperature. Ed anche “Noi potevamo prendere cdr da ditte che Dopo di che vi fanno altre analisi, a gen- la Provincia di Lecce ed il Comune di Maglie lo producevano ma queste ditte dovevano naio, e nuovamente la diossina è di 0.8 ng (ufficio del comandante dei Vigili Urbani) ave- essere autorizzate dai loro enti a produrre a fronte di un limite massimo di 0,1 ng. E vano questi dati in diretta sui loro computer. cdr. E non le posso dire la diversità di modi di non bruciavate neanche cdr. Questo che Il programma lo registra in tempo reale”. dire delle autorizzazioni. Bisognava anche significa? Come era possibile? capire quale cdr fosse giusto, perché non “Ma se tu bruci biomassa riconosciuta “Eravamo collegati in internet”. sempre è fatto in maniera precisa. Ad esem- come tale, tu puoi fare diossina addirittura Quando avete toccato il massimo di pro- pio non puoi mettere il 90 per cento di pneu- duzione? matici”. “Nel 2004-2005”. Me ne dice qualcuna? Grazie al cdr, perchè in giro “In Puglia c’era la Ecolav di Cerignola e la ce n’è tantissimo. Trasmar di Barletta. Fuori dalla Puglia, la “Io starei attento a dire che in Vesta di Venezia, la Costa Mauro di La Spezia, giro ce n’è tanto. Noi abbiamo la Defiam di Serino in provincia di Avellino, la avuto molte difficoltà. All’inizio si Lavorgna di Benevento, la Rida di Latina, un sono proposte tantissime aziende po’ da tutta Italia. Circa dieci in tutto”. che avevano il problema di dove Le autorizzazioni di cui parla erano quel- incenerire il cdr che producevano. le che visionava il sindaco Fitto in qualità di Ma noi abbiamo fatto una enorme consulente della Copersalento? cernita sulle aziende che si sono “Si, doveva darci il suo parere legale proposte. circa la correttezza o meno delle medesime”. il tacco d’Italia 12 Ottobre 2009
Imp. INCHIESTA:Mastro nuovo 05/10/09 17:01 Pagina 19 Ph: Rocco Toma I PROCESSI PER REATI AMBIENTALI ui reati ambientali collegati all’attività // 22 OTTOBRE LA PROSSIMA anche stati condannati in via definitiva a cin- S della Copersalento la Procura di Lecce negli anni è stata molto attiva, riuscen- do però ad incidere ben poco. I motivi, come UDIENZA Nel 200623 per tre volte si registra que mesi di arresto con la condizionale26. I reati sono diversi: • per non aver rispettato i valori di emis- abbiamo spiegato più volte nell’ “Affare rifiu- nelle polveri il superamento (un superamen- sione stabiliti dalla normativa statale; ti” (si legga Tacco n. 54), risiedono nella to anche del quintuplo) dei limiti di diversi • per non aver rispettato le prescrizioni complessità della normativa in materia composti e per quattro volte il superamento imposte nell’autorizzazione rilasciata dal ambientale e nella possibilità di insinuarsi di altri. La Provincia, che aveva commissiona- Ministero dell’industria in relazione alla cen- nella maglie della legge. Risultato: le norme to le analisi, invia il fascicolo in Procura che trale di cogenerazione; consentono di essere aggirate, le rilevazioni richiede il decreto penale di condanna per • per aver modificato le emissioni prodot- e le analisi, per dei cavilli, perdono validità Egidio Merico, direttore dello stabilimento24. te dallo stabilimento convogliandole in un in sede di giudizio. Si tratta di rilievi eseguiti sulle emissioni dal- solo camino, senza aver richiesto e ottenuto Cazzella, Mignone, Tramis, D’agostino, la necessaria autorizzazione; l’impianto di essiccazione. La pena è di tre Cataldi, sono i pubblici ministeri che hanno mesi di arresto, commutata in una multa di • per aver provocato con le condotte indagato sulla Copersalento. 3.420 euro. sopra ricordate, emissione di polveri, vapori e E’ il 10 settembre 2008. E’ l’altroieri. E’già fumo atti ad offendere, imbrattare e molesta- SETTE SFORAMENTI DEI LIMITI scoppiato il caso “diossina”. re persone. Melpignano e Cursi25 riescono a costi- In questo processo penale partito nel DI DIVERSI COMPOSTI tuirsi parte civile sul filo del rasoio e il 22 1997 (la sentenza di primo grado del 2000 NELLE POLVERI, NEL 2006: ottobre prossimo ci sarà la prima udienza. porta la firma del giudice Cazzella, pubblico MERICO VIENE CONDANNATO ministero Valeria Elsa Mignone), si è costitui- A TRE MESI DI ARRESTO, COMMUTATI // LA CONDANNA DEFINITIVA to parte civile, unico Comune a farlo, IN MULTA. ASSIEME A RAMPINO, Melpignano, ottenendo un risarcimento danni VIENE ANCHE CONDANNATO Egidio Merico e Raffaele Rampino, rispet- di circa 100mila euro. A CINQUE MESI CON CONDIZIONALE tivamente direttore dello stabilimento della La condanna è stata possibile anche per- PER ALTRI REATI Copersalento e legale rappresentante, sono ché il Giudice ha “desunto la costante e non il tacco d’Italia 13 Ottobre 2009
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