Leonardo da Vinci - UN SOLO GENIO NEL MONDO - Il Giornale Italiano
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UN SOLO GENIO NEL MONDO Leonardo da Vinci 145/2019 | GIORNALE ITALIANO DE ESPAÑA - GRATUITO | WWW.ILGIORNALEITALIANO.NET | D.L.: MA-884-2008
LEONARDO: UN GRANDE DONO PER L'UMANITÀ Leonardo fu il figlio primogenito nato da una relazione illegittima tra il notaio Piero da Vinci e Caterina, una donna di un ceto sociale modesto. La notizia della nascita del pri- mo nipote fu annotata dal nonno Antonio, padre di Piero e anche lui notaio, su un antico libro notarile trecentesco, usato come raccolta di “ricordanze” della famiglia. Ebbe nome Lionardo. Battizzollo prete Piero di Bartolomeo da Vinci, in presenza di Papino di Nanni, Meo di Tonino, Pier di Malvolto, Nanni di Venzo, Arigo di Giovanni Tedesco, monna Lisa di Domenico di Brettone, monna Antonia di Giuliano, monna Niccolosa del Barna, monna Maria, figlia di Nanni di Venzo, monna Pippa di Previcone». Nel registro non è indicato il luogo di nascita di Leonardo, che si ritiene comunemente essere la casa che la famiglia di ser Piero possedeva, insieme con un podere, ad Anchiano, dove la madre di Leonardo an- drà ad abitare. Il battesimo avvenne nella vicina chiesa parrocchiale di Santa Croce, ma sia il padre sia la madre erano assenti, poiché non sposati. Leonardo ebbe 12 fratellastri e sorellastre, tutti molto più giovani di lui (l’ultimo nacque quando Leonardo aveva quaran- tasei anni), con i quali ebbe pochissimi rapporti, ma che gli diedero molti problemi dopo la morte del padre nella contesa sull’eredità. Inoltre, ebbe altre nove fratellastri da parte della madre, di cui di cinque si sanno i nomi: Piera, Maria, Lisabetta, Francesco e Sandra. viarlo alla carriera giuridica il padre decise di introdurlo alla conoscenza dell’abaco, anche se «movendo di continuo dubbi e difficoltà al maestro che gl’insegnava, bene spesso lo confondeva. Leonardo scultore V asari ricordò come Leonardo operò anche “nella scultura, facendo, nella sua giovanez- za, di terra alcune teste di femine che ridono, che vanno, formate per l’arte di gesso, e parimente teste di putti, che parevano usciti di mano d’un ma- estro”. Non si conosce tuttavia alcuna opera scultorea sicura di Leonardo, nonostante varie proposte attributive avanzate in passato. Numerose sono comunque le coincidenze, anche molto stringenti, tra alcuni disegni o S er Piero aveva già lavorato pensa infatti che Leonardo restasse schizzi di Leonardo e le opere scul- a Firenze e nel 1462, a dire in campagna nella casa dei nonni, toree di Verrocchio, come il Profilo di di Giorgio Vasari, vi ritornò dove avvenne la sua educazione, capitano antico (1475 circa, Londra, con la famiglia, compreso il picco- piuttosto disordinata e discontinua, British Museum), simile ai bassorilie- lo Leonardo. Il padre Piero avrebbe senza una programmazione di fon- vi di capitani antichi scolpiti per Mat- mostrato all’amico Andrea del Ver- do, a cura del nonno Antonio, dello tia Corvino, o lo Studio di mani (1475 rocchio alcuni disegni di tale fattura zio Francesco e del prete Piero che circa, Windsor, Royal Library), ritenu- che avrebbero convinto il maestro a l’aveva battezzato. Il fanciullo imparò to uno studio per il Ritratto di Gine- prendere Leonardo nella sua botte- infatti a scrivere con la sinistra e a ro- vra de’ Benci e molto somigliante alla ga; è in realtà alquanto improbabile vescia, in maniera del tutto speculare posizione delle mani del busto della che un apprendistato cominciasse ad alla scrittura normale. Vasari ricordò Dama col mazzolino. Alla fine l’unico appena dieci anni, per cui l’ingresso come il ragazzo nello studio comin- esperimento sicuro con la scultura di di Leonardo nella bottega del Verroc- ciava «molte cose ….. e poi l’abban- Leonardo fu l’incompiuto monumen- chio viene oggi ritenuto posteriore. Si donava» e nell’impossibilità di av- to a Francesco Sforza. Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid Pag. 2 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 145/2019
tina. L’opera mostra sempre più chia- leggi che regolano la natura si espri- ri gli influssi della pittura fiamminga, mono mediante la matematica: «Nis- nelle luminescenze della capigliatu- suna umana investigazione si può di- ra, nell’attenzione alla resa luminosa mandare vera scienza, s’essa non tramite il colore. Vi si trova però an- passa per le matematiche dimostrazio- che la caratteristica resa atmosferica ni», restando fermo il principio per il tra personaggio in primo piano e pa- quale «se tu dirai che le scienze, che esaggio, oltre alla particolare tecnica principiano e finiscano nella mente, di sfumare coi polpastrelli i colori, so- abbiano verità, questo non si concede, prattutto nella realistica epidermide. ma si niega, per molte ragioni; e prima, che in tali discorsi mentali non accade Lo scienziato sperienza, senza la quale nulla dà di S econdo il pensiero di Leonar- sé certezza». Il rifiuto della metafisica do, una prima verità si trae non poteva essere espresso in modo dall’esperienza diretta della più netto. Anche la sua concezione natura, dall’osservazione dei fenome- dell’anima consegue dall’approccio ni: «molto maggiore e più degna cosa naturalistico delle sue ricerche: «nelle a leggere» non è allegare l’autorità di sue invenzioni nulla manca e nulla è autori di libri ma allegare l’esperienza, superfluo; e non va con contrapesi, Madonna con Bambino quando essa fa li membri atti al moto che è la maestra di quegli autori. Colo- nelli corpi delli animali, ma vi mette Prime opere indipendenti ro che argomentano citando l’autorità L di altri scrittori vanno gonfi «e pomposi, dentro l’anima d’esso corpo contenito- e prime opere indipendenti di vestiti e ornati, non delle loro, ma delle re, cioè l’anima della madre, che prima Leonardo vengono oggi datate altrui fatiche; e le mie a me medesimo compone nella matrice la figura dell’uo- tra il 1469 e i primi anni settan- non concedano; e se me inventore di- mo e al tempo debito desta l’anima che ta, ancora prima del Battesimo. La Madonna del Garofano (1475-1480) sprezzeranno, quanto maggiormente di quel debbe essere abitatore, la qual mostra già con evidenza una veloce loro, non inventori, ma trombetti e reci- prima restava addormentata e in tutela maturazione dello stile dell’artista, tatori delle altrui opere, potranno esse- dell’anima della madre, la qual nutrisce indirizzato a una maggiore fusione re biasimati». Se poi costoro lo critica- e vivifica per la vena umbilicale» e con tra i vari elementi dell’immagine, con no sostenendo che «le mie prove esser prudente ironia aggiunge che «il resto trapassi luminosi e di chiaroscuro contro all’alturità d’alquanti omini di della difinizione dell’anima lascio ne le più sensibili e fluidi; la Vergine difatti gran riverenza appresso a’ loro ine- menti de’ frati, padri de’ popoli, li quali emerge da una stanza in penombra sperti iudizi», è perché non considera- per ispirazione sanno tutti i segreti. La- contrastando con un lontano e fanta- no «le mie cose esser nate sotto la scio star le lettere incoronate (le Sacre stico paesaggio che appare da due semplice e mera sperienza, la quale è bifore sullo sfondo. Al 1474 al 1478 maestra vera». «Io credo che invece risale il Ritratto di donna identificata che definire che cosa sia l’anima, che con Ginevra de’ Benci. Si tratta della è una cosa che non si può vedere, figlia di un importante mercante fio- molto meglio è studiare quelle cose rentino, il che dimostra come Leonar- che si possono conoscere con l’espe- do potesse accedere a commissioni rienza, poiché solo l’esperienza non da parte della ricca borghesia fioren- falla. E laddove non si può applicare una delle scienze matematiche, non si può avere la certezza.» Se l’esperien- za fa conoscere la realtà delle cose, non dà però ancora la necessità razio- nale dei fenomeni, la legge che è na- scosta nelle manifestazioni delle cose: «la natura è costretta dalla ragione del- la sua legge, che in lei infusamene vive» e «nessuno effetto è in natura sanza ragione; intendi la ragione e non ti bisogna sperienza», nel senso che una volta che si sia compresa la legge Leonardo disegnò l’Uomo Vitruviano, noto anche come “Le pro- porzioni del corpo umano secondo Vitruvio“, nel 1490. Il disegno che regola quel fenomeno, non occor- fu completato a penna e inchiostro, e raffigura un uomo adul- re più ripeterne l’osservazione; l’intima to nudo inscritto in piedi all’interno di un quadrato e in un cer- chio. Leonardo scelse di raffigurare l’uomo con quattro gambe Ritratto di Ginevra de' Benci verità del fenomeno è raggiunta. Le e quattro braccia, permettendogli di mostrare 16 pose diverse. Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid 145/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. Pag. 3
Scritture) perché son somma verità». sciuto soprattutto per i suoi dipinti, per i nuovamente il centro, risalirebbe da Tuttavia, ribadisce: «E se noi dubitia- suoi studi sul volo, probabilmente mol- questa parte. Questo avanti e indietro mo della certezza di ciascuna cosa to meno per le numerose altre cose in durerebbe per molti anni, prima che il che passa per i sensi, quanto maggior- cui è stato invece un vero precursore, sasso si fermi definitivamente al centro mente dobbiamo noi dubitare delle come ad esempio nel campo della ge- della Terra. Se questo spazio fosse cose ribelli ad essi sensi, come dell’es- ologia. È stato tra i primi, infatti, a capi- vuoto, cioè totalmente privo d’aria, si senza di Dio e dell’anima e simili, per le re che cos’erano i fossili, e perché si tratterebbe, in teoria, di un possibile, quali sempre si disputa e contende. E trovavano fossili marini in cima alle apparente, modello di moto perpetuo, veramente accade che sempre dove montagne. Contrariamente a quanto si la cui possibilità, del resto, Leonardo manca la ragione suppliscono le grida, la qual cosa non accade nelle cose certe». Riconosce validità allo studio dell’alchimia, «partoritrice delle cose semplici e naturali», considerata non già un’arte magica ma «ministratrice de’ semplici prodotti della natura, il quale uffizio fatto esser non può da essa natura, perché in lei non è stru- menti organici, colli quali essa possa operare quel che adopera l’omo me- diante le mani», ossia scienza dalla quale l’uomo, partendo dagli elementi semplici della natura, ne ricava dei composti, come un moderno chimico; l’alchimista non può però creare alcun elemento semplice, come testimonia- no gli antichi alchimisti, che mai «s’ab- batero a creare la minima cosa che Leonardo studia l’anatomia per conoscere la struttura degli organi, ma il suo fine ultimo è arrivare a comprendere le funzioni delle varie parti del corpo. crear si possa da essa natura» e sa- dentemente esatta. Il contributo di Le- rebbero stati meritevoli dei massimi onardo a quasi tutte le discipline scien- elogi se «non fussino stati inventori di tifiche fu decisivo: anche in astronomia cose nocive, come veneni e altre simili ebbe intuizioni fondamentali, come sul ruine di vita e di mente». È invece calore del Sole, sullo scintillio delle aspramente censore della magia, la stelle, sulla Terra, sulla Luna, sulla cen- «negromanzia, stendardo ovver ban- tralità del Sole, che ancora per tanti diera volante mossa dal vento, guida- anni avrebbe suscitato contrasti e op- trice della stolta moltitudine». I negro- posizioni. Ma nei suoi scritti si trovano manti «hanno empiuti i libri, affermando anche esempi che mostrano la sua ca- che l’incanti e spiriti adoperino e sanza pacità di rendere in modo folgorante lingua parlino, e sanza strumenti orga- dei concetti difficili; a quel tempo si era nici, sanza i quali parlar non si pò, par- ben lontani dall’aver formulato le leggi lino e portino gravissimi pesi, faccino di gravitazione, ma Leonardo già para- tempestare e piovere, e che li omini si gonava i pianeti a calamite che si at- convertano in gatte, lupi e bestie, ben- traggono vicendevolmente, spiegando ché in bestia prima entran quelli che tal riteneva fino a quel tempo, cioè che si così molto bene il concetto di attrazio- cosa affermano». Leonardo è cono- trattasse della prova del diluvio univer- ne gravitazionale. In un altro suo scrit- sale, l’evento biblico che avrebbe som- to, sempre su questo argomento, fece merso tutta la terra, Leonardo immagi- ricorso a un’immagine veramente sug- nò la circolazione delle masse d’acqua gestiva; dice Leonardo: immaginiamo sulla terra, alla stregua della circolazio- di fare un buco nella terra, un buco che ne sanguigna, con un lento ma conti- l’attraversi da parte a parte passando nuo ricambio, arrivando quindi alla per il centro, una specie di “pozzo sen- conclusione che i luoghi in cui affiora- za fine”; se si lancia un sasso in questo vano i fossili, un tempo dovevano es- pozzo, il sasso oltrepasserebbe il cen- sere stati dei fondali marini. Anche se tro della terra, continuando per la sua Mappa dell'Italia Centrale con interventi di Leonardo da Vinci, con ragionamenti molto originali, la strada risalendo dall’altra parte, poi tor- 1503, Codice Atlantico, f. 919, Biblioteca Ambrosiana, Milano conclusione di Leonardo era sorpren- nerebbe indietro e dopo aver superato Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid Pag. 4 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 145/2019
ci, dagli Arabi, da Giordano Nemorario, tato correttamente la natura dei due da Biagio da Parma, da Alberto di Sas- principali gruppi di fossili: i resti fossili sonia, da Giovanni Buridano, dai dotto- di organismi e gli icnofossili, ovvero- ri di Oxford, dal precursore ignoto del sia le tracce lasciate dagli organismi Duhem, ma attinge idee più o meno mentre interagivano con il substrato. discutibili. È sua e nuova la curiosità Leonardo studiò infatti le conchiglie per ogni fenomeno naturale e la capa- ed i coralli ‘pietrificati’ provenienti cità di vedere a occhio nudo ciò che a dai depositi sedimentari dell’Appen- stento si vede con l’aiuto degli stru- nino; anche molti contemporanei di menti. Per questo suo spirito di osser- da Vinci conoscevano simili fossili, vazione potente ed esclusivo, egli si interpretandoli spesso come curiosi- differenzia dai predecessori e da Gali- tà inorganiche della roccia. Tuttavia, leo Galilei. I suoi scritti sono essenzial- Leonardo da Vinci osservò le tracce mente non ordinati e tentando di tra- (icnofossili) lasciate da antichi or- durli in trattati della più pura scienza ganismi perforanti: “Vedesi in nelle moderna, si snaturano. Leonardo non montagnie di Parma e Piacentia le I studi di botanica di Leonardo da Vinci è un super-Galileo: è un grande curio- moltitudini di nichi e coralli intarlati, so della natura, non uno scienziato-fi- nega, scrivendo che «nessuna cosa ancora appiccicati alli sassi, de’ quali losofo. Può darsi che qualche volta insensibile si moverà per sé, onde, quand’io facevo il gran cavallo di Mi- vada anche più oltre di Galileo, ma ci movendosi, fia mossa da disequale lano, me ne fu portato un gran sac- va con un altro spirito. Dove Galileo peso; e cessato il desiderio del primo co nella mia fabbrica da certi villani”. scriverebbe un trattato, Leonardo scri- motore, subito cesserà il secondo». Conseguentemente, le conchiglie ve cento aforismi o cento notazioni dal Anche nella botanica Leonardo compì pietrificate non potevano essere cu- vero; mentre Galileo è tanto coerente importanti osservazioni: per primo si riosità inorganiche, ma resti di antichi da diventare in qualche momento con- accorse che le foglie sono disposte sui organismi. In questa maniera Leo- seguenziario. Leonardo guarda e nota rami non casualmente ma secondo nardo da Vinci fondò le due principali senza preoccuparsi troppo delle teorie. leggi matematiche; è una crescita in- Molte volte registra il fatto senza nem- branche della paleontologia, l’icnolo- fatti, quella delle foglie, che evita la so- meno tentare di spiegarlo». gia e lo studio dei resti fossili di orga- vrapposizione per usufruire della mag- nismi. Le intuizioni paleontologiche di giore quantità di luce. Scoprì che gli Leonardo sono eccezionali: da Vinci anelli concentrici nei tronchi indicano Leonardo, riuscì ad interpretare correttamente l’età della pianta, osservazione confer- fondatore della paleontologia non solo le perforazioni fossili pro- L mata da Marcello Malpighi più di un se- eonardo da Vinci è considera- dotte da antichi organismi nel guscio colo dopo. Osservò anche l’eccentrici- to il padre fondatore della pa- dei molluschi, ma anche le gallerie tà nel diametro dei tronchi, dovuta al leontologia per avere interpre- scavate nel soffice sedimento da an- maggior accrescimento della parte in ombra. Soprattutto scoprì per primo il fenomeno della risalita dell’acqua dalle radici ai tronchi per capillarità, antici- pando il concetto di linfa ascendente e discendente. A tutto questo si aggiun- se un esperimento che anticipava di molti secoli le colture idroponiche: avendo studiato idraulica, Leonardo sapeva che per far salire l’acqua biso- gnava compiere un lavoro; quindi nelle piante, in cui l’acqua risale attraverso le radici, doveva compiersi una sorta di lavoro. Per comprendere il fenomeno tolse la terra, mettendo la pianta diret- tamente in acqua, e osservò che la pianta riusciva ancora a crescere, an- che se più lentamente. Si può trarre un conclusivo giudizio sulla posizione che Le colline su cui sorge Castell’Arquato sono modellate sui sedimenti che si depositarono in un periodo di tempo che va da 5 spetta a Leonardo nella storia della a circa 1,2 milioni di anni fa in un braccio di mare che occupava l’attuale Pianura Padana ed era l’habitat naturale per una grande quantità di organismi: dai molluschi ai granchi, dai coralli ai grandi cetacei. I loro resti, rimasti imprigionati per millenni scienza citando Sebastiano Timpana- nelle sabbie e nelle argille, oggi si presentano sotto forma di fossili. Gran parte della zona orientale della provincia di Piacenza ro: «Leonardo da Vinci attinge dai Gre- ne è talmente ricca che un piano geologico del Pliocene è universalmente conosciuto con il termine di “Piacenziano”. Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid 145/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. Pag. 5
tichi organismi marini. La storia della paleontologia mo- stra che le gallerie di invertebrati sono i fossili più difficili da comprendere: fino ai primi anni del Novecento erano generalmente interpretati come resti fossili di alghe, tan- to da essere denominati fucoidi. Quasi cinquecento anni prima, Leonardo aveva capito che quelle strutture sugli strati erano icnofossili prodotti da organismi vermiformi nel soffice fondale marino, poi divenuto roccia. L’inventore I l 25 novembre 1796 i manoscritti di Leonardo sottratti Il carro corazzato alla Biblioteca Ambrosiana giungevano a Parigi. Nel 1486 Leonardo aveva espresso la sua fede nella pos- sibilità del volo umano: «potrai conoscere l’uomo colle sue congegnate e grandi alie, facendo forza contro alla resistente aria, vincendo, poterla soggiogare e levarsi La balestra gigante impiegata per muoverla e so- stenerla. La fede di Leonardo nel volo umano sembra esse- re rimasta immutata per tutta la sua vita, malgrado gli in- successi e l’obiettiva difficoltà I studi sul volo di Leonardo da Vinci dell’impresa. Durante la sua vita, Leonardo ideò numerose progettazioni; alcune di esse, come la macchina volante, furono veri e propri prototipi. I suoi appunti contengono numerose invenzioni in cam- po militare: gli scorpioni, una macchina «la quale po’ trarre Attrezzatura da palombaro sassi, dardi, sagitte» che può anche distruggere la macchine nemiche; i cortaldi, can- noncini da usare contro le navi; vari tipi di cannoni tra cui I studi sul volo di Leonardo da Vinci Il paracadute il cannone con 33 canne, le serpentine, adatte contro le sopra di lei». Dal 14 marzo al 15 aprile 1505 scrive parte «galee sottili, per poter offendere il nimico di lontano. Un di quello che doveva essere un organico Trattato delli altro progetto avrebbe compreso il palombaro – vi è chi uccelli, dal quale avrebbe voluto estrarre il segreto del ha pensato addirittura al sottomarino – a proposito del volo, estendendo nel 1508 i suoi studi all’anatomia degli quale scrive però di non volerlo divulgare «per le male uccelli e alla resistenza dell’aria e, verso il 1515, vi ag- nature delli omini, li quali userebbono li assassinementi giunge lo studio della caduta dei gravi e i moti dell’aria. ne’ fondi mari col rompere i navili in fondo e sommergerli Chiama moto strumentale il volo umano realizzato con insieme colli omini che vi son dentro». Pensa all’attuale l’uso di una macchina, individua nel paracadute il mezzo bicicletta, all’elicottero, al deltaplano, al salvagente, allo più semplice di volo. Dall’analogia col peso e l’apertura scafandro, a un apparecchio a ruote dentate che è sta- alare degli uccelli cerca di stabilire l’apertura alare che la to interpretato come il primo calcolatore meccanico, a macchina dovrebbe avere e quale forza dovrebbe essere un’automobile spinta da un meccanismo a molla e a un Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid Pag. 6 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 145/2019
penso, nella nota lettera indirizzata a Ludovico il Moro nel 1492, Leonardo vanta le sue competenze di natura militare ma aggiunge che in tempo di pace crede di «sati- sfare benissimo a paragone de omni altro in architectura, in composizione di edifici pubblici e privati, et in conducer acqua de uno loco ad un altro». A Milano avrà in effet- ti solo il titolo di “ingegnarius”, mentre nel suo secondo soggiorno fiorentino potrà fregiarsi del titolo di architetto e pittore. È certo che per l’approfondimento delle nozioni ingegneristiche si giovasse della conoscenza personale del senese Francesco di Giorgio Martini e dei suoi scritti: possiede e postilla una copia del suo Trattato di archi- Il "dirigibile" di Leonardo telaio automatico, ricostruito dal Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano, che tesse 2 centimetri di tela al minuto, progettò la viola organista. Negli anni trascorsi in Vaticano ideò un uso industriale dell’energia solare, mediante l’utilizzo di spec- chi concavi per riscaldare l’acqua. L’ingegneria civile e l’architettura di Leonardo S crive il Vasari che Leonardo «nell’architettura an- cora fe’ molti disegni così di piante come d’altri Macchina da guerra edifizii e fu il primo ancora che, giovanetto, di- tettura militare e ci- vile; progetta fortifi- cazioni con bastioni spessi e irti di ango- li che possano op- porsi alle artiglierie nemiche. Sono noti suoi disegni sia per la cupola del Duo- mo di Milano sia per edifici signorili, per i quali pensa a giardini pensili e a innovative soluzioni interne, come scale Modello di macchina idraulica doppie e quadruple Disegni di Leonardo della conca di Via San Marco a Milano e nell’interno delle scorresse sopra il fiume case. Si occupa anche della moderna ideazione di “una Arno per metterlo in canale da Pisa a Fiorenza», testi- polita stalla”, per giungere a immaginare una città ideale, monianza che, a parte che strutturata su più livelli stradali, dove al livello inferiore nell’occasione del progetto scorressero i carri e in quello superiore avessero agio i di deviazione dell’Arno, av- pedoni. Nel 1502 Leonardo da Vinci produsse il disegno venuto nel 1503, Leonardo di un ponte a campata unica di 300 metri, come parte di non era affatto “giovanetto”, un progetto di ingegneria civile per il sultano ottomano mostra che gli interessi di Bayezid II. Era previsto che un pilone del ponte sarebbe Leonardo o le richieste a lui stato collocato su uno degli ingressi alla bocca del Bo- rivolte riguardavano soprat- sforo, il Corno d’Oro, ma non fu mai costruito. Il governo tutto progetti di idraulica o di turco, nei primi anni del XXI secolo, ha deciso la costru- Dispositivo per respingere le scale d'assalto ingegneria militare. In com- zione di un ponte che segua il progetto leonardesco. Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid 145/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. Pag. 7
Il Cenacolo, affresco parietale ottenuto con una tecnica mista a secco su intonaco di Leonardo da Vinci, databile al 1495-1498 e conservato nell'ex-refettorio rinascimentale del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie a Milano. La pittura rifacendosi al linguaggio parlato, ha colore, robustezza, C opie di scritti di Leonardo sulla pittura circolava- concisione, in modo da dare energia e spigliatezza all’e- no già nel Cinquecento: il Vasari riferisce di un spressione. Per Francesco Flora, Leonardo si dimostrò anonimo pittore milanese che gli mostrò «alcuni inventore anche nella scrittura, tanto da apparire molto scritti di Lionardo, pur di caratteri scritti con la mancina a più moderno rispetto tanto ai suoi predecessori che ai rovescio, che trattano della pittura e de’ modi del disegno suoi contemporanei. La sua opera più importante è il e del colorire»; Benvenuto Cellini possedeva scritti di Le- Trattato della pittura, raccolta postuma curata da un al- onardo sulla prospettiva. Grazie all’impegno di Cassiano lievo anonimo. dal Pozzo, una raccolta di manoscritti di Leonardo, reda- zione estremamente abbreviata di quella messa insieme Leonardo e la musica I dall’allievo ed erede Francesco Melzi, fu pubblicata per l modello funzionante della clavi-viola suonato per la la prima volta a Parigi nel 1651, insieme con la tradu- prima volta alla mostra Leonardo da Vinci’s Workshop zione francese, con incisioni tratte da disegni di Nicolas a New York nel 2009 e dal 2013 presso il Mondo di Poussin; un’altra edizione italiana del Trattato della pittu- Leonardo di Milano. Leonardo teneva in grande stima la ra fu pubblicata a Napoli nel 1733. La pittura, per Leonar- disciplina musicale. Tra le migliaia di pagine pervenuteci i do, è scienza, rappresentando «al senso con più verità progetti di carattere musicale sono moltissimi. Non si tro- e certezza le opere di natura», mentre «le lettere rappre- vano solo considerazioni di carattere matematico o i sem- sentano con più verità le parole al senso», ma Leonar- plici rebus noti ai più, ma articolati progetti di strumenti mu- do aggiunge, riprendendo un concetto aristotelico, che è sicali del tutto inediti. I più semplici riguardano strumenti «più mirabile quella scienza che rappresenta le opere di per lo più con impiego militare: tamburi meccanici di vario natura, che quella che rappresenta ….. le opere degli uo- tipo, trainati da animali o azionati da leve mosse da suo- mini, com’è la poesia, e simili, che passano per la uma- natori. In questi progetti semplici Leonardo cerca di auto- na lingua». Leonardo utilizzò la tecnica della prospettiva matizzare, il funzionamento dello strumento rendendone aerea in alcuni suoi capolavori come la Gioconda e la elementare l’utilizzo. Il più celebre tra questi è sicuramen- Vergine delle Rocce. L’artista si rifece anche agli studi te il tamburo meccanico disegnato sul foglio 837 del Codi- dello scienziato arabo Alhazen secondo il quale da ogni ce Atlantico. La Lira a forma di teschio è un altro celebre minuscola particella di un oggetto ipoteticamente osser- strumento disegnato da Leonardo. Si racconta che l’aves- vato, si staccano “scorzettine”, cioè informazioni lumino- se realizzata utilizzando un teschio e, dotatala di corde, se che viaggiano nell’aria fino a raggiungere la nostra l’abbia utilizzata presentandosi al Duca di Milano. Si tratta retina (dove le immagini si fissano capovolte). Leonardo tuttavia di testimonianze molto deboli, che non trovano un studiò anche per primo in Europa la possibilità di proiet- reale riscontro. I progetti musicali di Leonardo interessanti tare immagini dal vero su un foglio dove potevano essere sono altri, e in particolar modo due: la viola organista e la facilmente ricopiate, con la cosiddetta camera oscura le- clavi-viola. Ancora oggi esistono decine di progetti di stru- onardiana. Egli inoltre fu tra i pionieri dell’uso della pittu- menti musicali estremamente complessi progettati da Leo- ra a olio in Italia, che usava essenzialmente in tecniche nardo e ancora mai realizzati. Entrambi gli strumenti sono miste, soprattutto per i ritocchi. estremamente complessi e dimostrano come Leonardo non solo fosse un abile ingegnere-inventore, ma anche un Leonardo scrittore profondo conoscitore dell’arte musicale. Il tentativo di pro- L a prosa di Leonardo viene giudicata tra le miglio- gettare, inventare e realizzare strumenti completamente ri del Rinascimento italiano; aliena da ogni retori- inediti testimonia come Leonardo intendesse contribuire ca, artificio e sonorità, è tutta aderente alle cose: in maniera fondamentale, con il suo genio, a questa arte. Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid Pag. 8 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 145/2019
ELENCO DELLE OPERE Battesimo di Cristo, 1475- N on vi è certezza sull’attribuzione di tutti i dipinti di 1478, olio e tempera su ta- Leonardo. Su una quindicina di essi l’attribuzione vola, 177x151 cm, Firenze, è pressoché universale, altri sono semplicemente Galleria degli Uffizi, (collabo- stati realizzati a più mani (specie le prime opere di Le- razione col Verrocchio e altri). onardo, nel periodo in cui lavorava “a bottega” dal Ver- Annunciazione, 1475-1478 rocchio). Di altre, fino ad ora attribuite ad altri artisti, re- circa, tempera su tavola, centemente gli studiosi propendono per l’attribuzione al 16x60 cm, Parigi, Museo del maestro. L’elenco di alcuni disegni nella lista delle opere Louvre (attribuzione contesa è puramente indicativo e incompleto. con Lorenzo di Credi). Corpo di Bernardo Baroncel- li impiccato, 1478, disegno, Gioventù a Firenze Bayonne, Musée Bonnat. Madonna Dreyfus (Madonna della melagrana), 1469- Battesimo di Cristo Studio, 1478-1480, disegno 1470, olio su tavola, 15,7x12,8 cm, Washington, National Gallery of Art a penna e inchiostro su car- ta, Londra, British Museum. Studio per Madonna con ciotola di frutta, 1478 cir- ca, disegno a punta d’ar- gento, penna e inchiostro su carta, 35,8x25,2 cm (facsimile), Firenze, Ga- binetto dei Disegni e delle Stampe. Madonna Benois, 1478- 1482, olio su tavola tra- sportata su tela, 48x31 cm, San Pietroburgo, Ermitage. San Girolamo, 1480 circa, Madonna della melagrana Madonna del Garofano olio su tavola, 103x75 cm, Tobiolo e l’angelo, 1470-1475 circa, tempera su tavola, Città del Vaticano, Pinaco- 84x66 cm, Londra, National Gallery (opera di Andrea del teca vaticana. Verrocchio con alcune parti attribuite a Leonardo). Lorenzo de’ Medici, 1480 Studio di manica per l’Annunciazione, 1470-1473, di- circa, disegno a penna e segno a sanguigna su carta, 8,5x9,5 cm, Oxford, Christ inchiostro su carta, 7,3x4,9 Church Picture Gallery. cm, Castello di Windsor, Testa di donna, 1470-1476, disegno a penna, inchiostro Royal Library. e pigmento bianco su carta, 28,2x19,9 cm, Firenze, Ga- Studi di dispositivi di dife- binetto dei disegni e delle stampe. sa, 1480 circa, disegno, Mi- Studio di drappeggio per una figura seduta, 1470- Corpo di Bernardo Baroncelli impiccato lano, Biblioteca Ambrosiana. 1484 circa, pennello e tempera grigia su tela grigia, Studi di strumenti idrauli- 26,6x23,3 cm, Parigi, Cabinet des Dessins. ci, 1480 circa, disegno, Mi- Annunciazione, 1472-1475 circa, tempera e olio su ta- lano, Biblioteca Ambrosiana. vola, 98x217 cm, Firenze, Galleria degli Uffizi. Studio di fiori, 1480-1481, Paesaggio con fiume, 1473, disegno su carta, 19x28,5 disegno, Venezia, Galleria cm, Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stampe. dell’Accademia. Madonna del Garofano, 1473 circa, olio su tavola, Schizzo per la Madonna del 62x47,5 cm, Monaco di Baviera, Alte Pinakothek (attri- gatto, 1480-1481, disegno, buzione recente, ma “storicamente” assegnata dal Ver- Londra, British Museum. rocchio). Studio prospettico per Studio di mani, 1474 circa, punta d’argento e lumeggia- l’Adorazione dei Magi, Adorazione dei Magi ture di biacca su carta preparata in tinta rosa, 21,4x15 1481 circa, disegno, Firen- cm, Windsor, Royal Library. ze, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe. Ritratto di Ginevra de’ Benci, 1474 circa, olio e tempera su Studio per l’Adorazione dei Magi, 1481 circa, disegno, tavola, 38,8x36,7 cm, Washington, National Gallery of Art. Parigi, Cabinet des Dessins. Profilo di capitano antico, 1475 circa, punta d’argento su Adorazione dei Magi, 1481-1482, olio su tavola, 246x243 carta preparata, 28,5x20,7 cm, Londra, British Museum. cm, Firenze, Galleria degli Uffizi Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid 145/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. Pag. 9
Primo soggiorno a Milano. bertina. Monumento equestre a Francesco Sforza, 1482-1493, Studio per il Cenacolo, 1488-1490 circa, disegno, Ve- opera incompiuta di cui esisteva un modello colossale nezia, Gallerie dell’Accademia. del cavallo in terracotta, già a Milano, Corte Vecchia, di- Studio per il Cenacolo, 1488-1490 circa, Parigi, Cabi- strutto. net des Dessins. Studio di orso che cammina, 1483-1485, disegno a Sezione di cranio, 1489 circa, disegno, Castello di Win- punta metallica su carta preparata a tinta marrone e luce dsor, Royal Library. rosa, 10,3x13,4 cm, Castello di Windsor, Royal Library. Studio di testa femminile, 1490 circa, punta metallica Gola rocciosa con anatre, 1482-1485 circa, disegno a su carta preparata in tinta verdastra, 18x16,8 cm, Parigi, penna e inchiostro su carta, 22x15,8 cm, Castello di Win- Cabinet des Dessins. dsor, Royal Library. Uomo vitruviano, 1490 circa, matita e inchiostro su car- Presunto studio per l’angelo della Vergine delle Roc- ta, 34x24 cm, Venezia, Gallerie dell’Accademia. ce, 1483-1485, disegno, Torino, Biblioteca Reale. Studio delle gambe anteriori di un cavallo, 1490 circa, Studi per la Vergine delle Rocce, 1483 circa, disegno, disegno, Torino, Biblioteca Reale. Venezia, Gallerie dell’Accademia. Figure geometriche e disegno botanico, 1490 circa, Vergine delle Rocce, 1483-1486, olio su tavola traspor- disegno, Parigi, Bibliothèque de l’Institut de France. tato su tela, 199x122 cm, Parigi, Museo del Louvre. Raggi luminosi attraverso uno spiraglio angolare, 1490-1491, disegno, Parigi, Bibliothèque de l’Institut de France. Belle Ferronnière, 1490-1495 circa, olio su tavola, 63x45 cm, Parigi, Museo del Louvre. Progetto per l’arma- tura di fusione del- la testa del cavallo, 1491-1493 circa, di- segno, Madrid, Bi- blioteca Nacional de España. Foglio manoscritto per il monumento Sforza, 1493 circa, Vergine delle Rocce disegno a penna e in- Ritratto di musico, chiostro su carta, Ma- 1485 circa, olio su ta- drid, Biblioteca Nacio- vola, 44,7x32 cm, Mi- nal de España. lano, Pinacoteca Am- Studio di rapporto brosiana. sessuale e dell’orga- Studio per il monu- no sessuale maschi- mento a Francesco Belle Ferronière le, 1492 circa, disegno Sforza, 1485 circa, di- a penna e inchiostro su carta, 27,3x20,2 cm, Castello di segno, Castello di Win- Windsor, Royal Library. Emblema degli Sforza, 1492-1494, disegno, Parigi, Bi- dsor, Royal Library. bliothèque de l’Institut de France. Vite aerea, 1487 cir- Vergine delle rocce, 1494-1508, olio su tavola, ca, disegno, Parigi, Bi- 189,5x120 cm, Londra, National Gallery. bliothèque de l’Institut Testa di Cristo, 1494 circa, gessetto e pastello su carta, de France. 40x32 cm, Milano, Pinacoteca di Brera. Progetto per la co- Capelli, nastri, oggetti per mascherare, 1494 circa, di- pertura per crociera segno, Londra, Victoria and Albert Museum. Dama con Ermellino del Duomo di Milano, Cacciatore di ermellino, 1494 circa, disegno a penna 1487-1488, disegno, e inchiostro marrone su tracce di gessetto nero su carta, Milano, Biblioteca Ambrosiana. 9,1 cm, Cambridge, Fitzwilliam Museum. Studio per macchina da guerra (Carri falcati), 1487- Studio di testa virile, 1494 o 1499, disegno, Torino, Bi- 1490, disegno, Torino, Biblioteca Reale. blioteca Reale. Dama con l’ermellino, 1488-1490 circa, olio su tavola, Progetto per un dispositivo, 1494-1496 circa, disegno, 54,8x40,3 cm, Cracovia, Museo Czartoryski. Madrid, Biblioteca Nacional de España. Idea per la figura di san Pietro nell’Ultima Cena, 1488- Ultima Cena, 1494-1498, olio su parete, 460x880 cm, 1490 circa, disegno, Vienna, Graphische Sammlung Al- Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid Pag. 10 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 145/2019
Milano, Refettorio di Santa Maria delle Grazie. sanguigna su carta, Ritratto di una Sforza, 1495 circa, gesso e inchiostro su 21,1x15 cm, Madrid, pergamena, 33x23 cm, Canada collezione privata. Biblioteca Nacional de Schizzo di tre figure di profilo, 1495 circa, disegno, Fi- España. renze, Gabinetto dei disegni e delle stampe. Bastione a stella con Vecchio e giovane indicazione delle tro- affrontati, 1495 circa, niere rivolte verso disegno, Milano, Bi- un cavedio circolare, blioteca Trivulziana. 1502-1503, disegno, Ritratti dei duchi di Milano, Biblioteca Am- Milano con i figli, brosiana. 1497, tempera e olio Piazzaforte poligo- su parete, 90 cm circa nale, 1502-1503 circa, di base ciascuno, Mila- disegno, Milano, Bi- no, Refettorio di Santa blioteca Ambrosiana. Maria delle Grazie. Studio per la Vergi- Schizzo di borsetta Madonna dei Fusi ne e sant’Anna, 1501 da signora, 1497, di- circa, disegno, Venezia, Galleria dell’Accademia. segno, Milano, Biblio- Studio per la Vergine e sant’Anna, 1501 circa, dise- teca Ambrosiana. gno, Parigi, Cabinet des Dessins. Intrecci vegetali con Testa di Leda, 1503-1507 circa, disegno a gessetto frutti e monocromi di nero, penna e inchiostro su carta, Castello di Windsor, Vecchio e giovane affrontati radici e rocce, 1498 Royal Library. circa, tempera su intonaco (ripassata in età moderna), Studi di Leda e di un cavallo, 1503-1507, disegno a Milano, Castello Sforzesco, Sala delle Asse. gessetto nero, pennello e inchiostro su carta, Castello di Windsor, Royal Library. Leda inginocchiata e il cigno, 1503-1507 circa, dise- Periodo errabondo gno a penna e inchiostro e acquerello su gessetto nero Studio per il Ritratto d’Isabella d’Este, 1499 circa, di- su carta, 16x13,9 cm, Chatsworth, collezioni del duca di segno, Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stampe. Devonshire. Ritratto di Isabella d’Este, 1500 circa, 63x46 cm, san- Studio per Leda inginocchiata, 1503-1507 circa, dise- guigna e pastello su carta, Parigi, Museo del Louvre. gno a gessetto nero, penna e inchiostro su carta, Rotter- Tempesta su un pa- dam, Museum Boijmans Van Beuningen. esaggio, 1500 circa, Studio per Sant’Anna, la Vergine e il Bambino, 1503- disegno a sanguigna 1517 circa, disegno a gessetto nero, sfumato e biacca su su carta, 20x15 cm, carta, 23x24,5 cm, Parigi, Cabinet des Dessins. Firenze, Gabinetto dei Studio per il cartone di Burligton-House, 1503-1510 disegni e delle stam- circa, disegno a carboncino, penna e pennello su carta, pe. 26x19,7 cm, Londra, British Museum. Bosco di betulle, Cartone di sant’An- 1500 circa, disegno a na, 1503-1510 circa, sanguigna su carta, gessetto nero, biacca 19,3x15,3 cm, Firen- e sfumino su carta, ze, Gabinetto dei dise- 141,5x104,6, Londra, gni e delle stampe. National Gallery. Studio per la Madon- Gioconda, 1503- na dei Fusi (?), 1501 1514, olio su tavola, circa, disegno a san- 77x53 cm, Parigi, Mu- Isabella d'Este guigna e punta d’ar- seo del Louvre. gento su carta preparata in tinta rosa, 25,7x20,3 cm, Ve- Studi anatomici, nezia, Gallerie dell’Accademia. 1504-1506, disegno Madonna dei Fusi, 1501 circa, olio su tavola trasferito a penna su carta pre- su tela e incollato su tavola, 50,2x36,4 cm, New York, parata in tinta rossa, collezione privata. 25,3x19,7 cm, Torino, Madonna dei Fusi, 1501 circa, olio su tavola, 48,3x36,9 Biblioteca Reale. cm, Edimburgo, deposito del duca di Buccleuch alla Na- Cavaliere al galop- tional Gallery of Scotland. po e altre figure, Paesaggio presso Pisa, 1502-1503 circa, disegno a Gioconda Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid 145/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. Pag. 11
1503-1504, disegno parata in tinta rossa, a sanguigna su carta, 28,5x20,5 cm, Castel- 16,8x24 cm, Castello lo di Windsor, Royal di Windsor, Royal Li- Library. brary. Studio per il monu- Studio di proporzio- mento al Maresciallo ni per la Battaglia di Trivulzio, 1507 circa, Anghiari: fanti e ca- disegno, Castello di valieri, 1503-1504, di- Windsor, Royal Library. segno, Venezia, Gal- Scapigliata, 1508 lerie dell’Accademia. circa, ambra inverdi- Studio della testa di ta e biacca su tavola, un guerriero per la 24,7x21 cm, Parma, Battaglia d’Anghiari, Galleria nazionale. 1504 circa, disegno, Osservatore che Scarpigliata Budapest, Museo di guarda attraverso Testa di Leda belle arti. un modello vitreo di Battaglia di Anghiari, 1505 circa, pittura murale, Firen- occhio umano, 1508- ze, Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, perduto. 1509, disegno, Parigi, Testa di Leda, 1505-1510 circa, gessetto rosso su carta Bibliothèque de l’Insti- preparata rossa, 20x15,7 cm, Milano, Castello Sforzesco. tut de France. Leda col cigno, 1505-1510 circa (perduto, di esso ne San Giovanni Batti- furono fatte diverse copie da altri artisti). sta, 1508-1513, olio su tavola, 69x57 cm, Gli ultimi anni Parigi, Museo del Mirtillo palustre, 1506 circa, disegno, Castello di Win- Louvre. dsor, Royal Library. Studi anatomici (la- Studio di gambe d’uomo e di cavallo, 1506-1507, ringe e gamba), 1510, disegno a penna, inchiostro e sanguigna su carta pre- disegno, Castello di Windsor, Royal Libra- ry. Studi di bambino, 1510 circa, disegno a Bacco gesso su carta, Firen- ze, Gabinetto dei dise- gni e delle stampe. Testa di donna, 1510 circa, disegno a gesso su carta, Castello di Windsor, Royal Library. Sant’Anna, la Vergine e il Bambino con l’agnellino, 1510-1513, olio su tavola, 168x112 cm, Parigi, Museo del Louvre. Bacco, 1510-1515, olio su tavola trasportato su tela, 177x115 cm, Parigi, Museo del Louvre. Caustiche di riflessione, 1510-1515, disegno, Londra, British Museum. Canale da navigare tra il lago di Lecco e il Lambro, 1513 circa, disegno, Milano, Biblioteca Ambrosiana. Studi di geometria, 1513 circa, disegno, Milano, Biblio- teca Ambrosiana. Studi di cavalli, 1513-1515, disegno a penna, inchiostro e gesso nero su carta, 29,8x21,2 cm, Castello di Win- dsor, Royal Library. Studi di gatti, draghi e altri animali, 1513-1515, dise- gno a penna, inchiostro e gesso nero su carta, 27,1x20,4 cm, Castello di Windsor, Royal Library. Studi per Civitavecchia, 1514 circa, disegno, Milano, San Giovanni Battista Biblioteca Ambrosiana. Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid Pag. 12 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 145/2019
Studio di tre figure danzanti, 1515 circa, disegno, Ve- Cuore e vasi sanguigni, Milano, Biblioteca Ambrosiana. nezia, Gallerie dell’Accademia. Studio di torso e braccia, Milano, Biblioteca Ambrosia- Autoritratto, 1515 circa, sanguigna su carta, 33,5x21,3 na. cm, Torino, Biblioteca Reale. Studio di granchi, Colonia, Wallraf-Richartz Museum. Allegoria con volpe e aquila, 1516 circa, sanguigna su Studio di vecchio, Roma, Istituto centrale per la grafica. carta, 17x28 cm, Castello di Windsor, Royal Library. Caricature, Venezia, Gallerie dell’Accademia. Diluvio universale sopra una città, 1517-1518, dise- Testa di vecchio, Venezia, Gallerie dell’Accademia. gno a gessetto nero su carta, 16,3x21 cm, Castello di Windsor, Royal Library. Copie da originali perduti di Leonardo Catastrofe naturale, 1517-1518, disegno a gessetto Giovanni Antonio Boltraffio, Madonna Litta, 1490- nero, penna e inchiostro su carta, 16,2x20,3 cm, Castello 1491, tempera su tavola, 42x33 cm, San Pietroburgo, di Windsor, Royal Library. Ermitage Francesco Melzi, Leda col cigno, 1505-1508 circa, olio Altri disegni di datazione incerta e resine su tavola, 130x77,5 cm, Firenze, Galleria degli Disegno di Madonna, Parigi, Cabinet des Dessins. Uffizi Testa di bimbo, Parigi, Cabinet des Dessins. Cesare da Sesto, Leda col cigno, 1515-1520 circa, Giovane uomo, Parigi, Cabinet des Dessins. tempera grassa su tavola, 112×86 cm, Roma, Galleria Testa di donna, Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stampe. Borghese Studio di Madonna col Bambino, Firenze, Gabinetto Pieter Paul Rubens, Battaglia di Anghiari, disegno, Pari- dei disegni e delle stampe. gi, Museo del Louvre Testa di Madonna, Castello di Windsor, Royal Library. Vecchio seduto, Castello di Windsor, Royal Library. Opere attribuite Studio delle proporzioni della testa e degli occhi, To- Il 4 ottobre 2013, come riportato da alcuni giornali, è stato rino, Biblioteca Reale. rinvenuto in un caveau svizzero un dipinto che ritrae la mar- Studio di torso femminile, Milano, Biblioteca Ambrosiana. chesa di Mantova Isabella d’Este attribuito a Leonardo. Studi di anatomia di Leonardo da Vinci Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid 145/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. Pag. 13
MADRID AMBASCIATA D’ITALIA COMUNI CA XXII CONGRESSO INTERNAZIONALE DEI CONSOLI ONORARI D'ITALIA NEL MONDO DACIA MARAINI "CORPO FELICE. STORIA DI DONNE, RIVOLUZIONE E UN FIGLIO CHE SE NE VA" Si è svolta nella Sala Aldo Moro della nale. Sempre più Paesi affidano a Conso- L'Ambasciatore Italiano Stefano Sannino durante il suo saluto Farnesina la XLI Assemblea Nazionale li onorari sia le funzioni di assistenza dei dell’Unione dei Consoli Onorari in Ita- propri connazionali all’estero nelle cir- In Ambasciata, ha presentato il suo ul- lia ed il XII Congresso Internazionale coscrizioni di competenza che compiti timo romanzo “Corpo felice. Storia di dell’Unione dei Consoli Onorari d’Italia di collaborazione con i rispettivi Amba- donne, rivoluzioni e un figlio che se ne nel mondo. UCOI da oltre 40 anni riuni- sciatori al fine di promuovere in manie- va”, pubblicato in Spagna dalla casa sce gran parte dei circa 100 Consoli Ono- ra maggiormente integrata lo sviluppo editrice Altamarea. Dopo il saluto in- troduttivo dell'Ambasciatore Stefano rari presenti in Italia in rappresentanza delle relazioni economico- commerciali, Sannino, la scrittrice e drammaturga di circa 130 Paesi. UCOIM rappresenta culturali e scientifiche con i Paesi di ac- ha raccontato la genesi della sua ultima un’ampia parte della rete degli oltre 300 creditamento. In Spagna opera un’artico- Consolati Onorari d’Italia nel mondo, lata rete di Consoli onorari, che fornisce con un’estesa presenza in particolare nei assistenza agli italiani presenti nel Paese. Paesi dell’Unione Europea e nelle Ame- Il network comprende gli Uffici Onorari riche (Brasile, Stati Uniti, Argentina). dipendenti dalla Cancelleria Consolare All’evento di Roma sono intervenuti di Madrid con sede a Bilbao, Burgos, rappresentanti della Farnesina, del Parla- Ceuta, Jerez, La Coruña, Las Palmas de mento, del Corpo diplomatico, del mon- Gran Canaria, Malaga, Oviedo, Pamplo- do imprenditoriale e accademico, oltre a na, Santa Cruz de Tenerife e Siviglia e numerosi Soci di UCOI e UCOIM. Quel- gli Uffici Onorari dipendenti dal Conso- la dei Consoli Onorari – figura prevista lato di Barcellona con sede a Alicante, dalla Convenzione di Vienna del 1963 Andorra, Castellon de la Plana, Girona- opera, conversando con la traduttrice e sulle Relazioni Consolari – è una realtà Costa Brava, Ibiza, Minorca, Murcia, scrittrice spagnola Mercedes Cebrián. in continua crescita a livello internazio- Palma di Maiorca, Saragozza e Valencia. In “Corpo felice” la scrittrice italiana riflette sulla storia femminile attraverso PROGRAMMA ERASMUS: STUDENTESSA ITALIANA PREMIATA A MADRID. un dialogo immaginario con il figlio per- Anche quest'anno una studentessa ita- duto prematuramente. “L’amore è desi- liana Erasmus è stata premiata dall'U- derio di conoscenza, non di possesso”. niversità Complutense di Madrid con la menzione di eccellenza accademi- ca anno 2018/2019. Ginevra Boni, dell'Università per Stranieri di Siena, ha ricevuto il prestigioso premio, in una cerimonia alla quale hanno parte- cipato la Vice Rettrice Professoressa María Nagore Ferrer e il Preside della Facoltà di Filologia, Professor Euge- nio Luján. Presente, per l'Ambasciata a Madrid, il Consigliere Luis Cavalieri. Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid Pag. 14 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 145/2019
MADRID AMBASCIATA D’ITALIA COMUNI CA CONCERTO BENEFICO: "NOTAS I CAPI DI STATO D'ITALIA, SPAGNA E PORTOGALLO A NAPOLI SOLIDARIAS POR LA DIVERSIDAD" ze, soluzioni e azioni tra leader aziendali Il Gruppo Menarini, insiema all’Am- ed esponenti delle istituzioni dei tre Paesi. basciata d’Italia in Spagna e la Camera Nel simposio Cotec, quest'anno intitola- di Commercio e Industria Italiana per to “PA 4.0: Rethinking the Public Admi- la Spagna, promueve il concertó “No- nistration for a Digital World” si è voluto tas solidarias por la diversidad”, che si rilanciare il tema centrale dell’evoluzio- ne del ruolo e dell’assetto strategico del- terrà il prossimo 6 giugno alle 20:30 la Pubblica Amministrazione alla luce presso la sede dell’Ambasciata italia- dell’introduzione e della diffusione delle na a Madrid (calle Lagasca, 98, 29006 nuove tecnologie digitali. I lavori si sono Madrid). Il trombettista sardo Paolo aperti con gli interventi di Jorge Barrero Fresu ed il bandoneonista Daniele di Il ruolo delle nuove tecnologie nella Pub- (Direttore Generale COTEC Spagna), Jor- Bonaventura saranno i grandi musici- blica Amministrazione è stato al centro del ge Portugal (Direttore Generale COTEC sti che si esibiranno. I due artisti sono XIII simposio Cotec Europa, che si è svolto Portogallo) e Claudio Roveda (Direttore i protagonisti del progetto “Mistico il 7 maggio a Napoli con la partecipazione Generale COTEC Italia). A seguire sono intervenuti i Capi di Stato dei tre Paesi. Mediterraneo”, uno splendido viaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mat- musicale, capece di risvegliare sen- tarella, il Re di Spagna Filippo VI e il Pre- timenti ancestrali. I benefici del con- sidente della Repubblica portoghese Mar- certo saranno donati a Cáritas Madrid celo Rebelo de Sousa. L'incontro annuale, e Fundación Eddy, due enti che lotta- ospitato dal Teatro di San Carlo, è stata l'occasione per le Fondazioni per l'Innova- no per aiutare le persone in difficoltà. zione d'Italia, Spagna e Portogallo per trac- ciare azioni comuni sui temi della politica dell'innovazione e attivare iniziative speci- fiche di collaborazione, oltre ad aver fornito l’opportunità per uno scambio di esperien- Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid 145/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. Pag. 15
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