Leonardo da Vinci - UN SOLO GENIO NEL MONDO - Il Giornale Italiano

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Leonardo da Vinci - UN SOLO GENIO NEL MONDO - Il Giornale Italiano
UN SOLO GENIO NEL MONDO

  Leonardo da Vinci
  145/2019 | GIORNALE ITALIANO DE ESPAÑA - GRATUITO | WWW.ILGIORNALEITALIANO.NET | D.L.: MA-884-2008
Leonardo da Vinci - UN SOLO GENIO NEL MONDO - Il Giornale Italiano
LEONARDO: UN GRANDE DONO PER L'UMANITÀ
  Leonardo fu il figlio primogenito nato da una relazione illegittima tra il notaio Piero da
  Vinci e Caterina, una donna di un ceto sociale modesto. La notizia della nascita del pri-
  mo nipote fu annotata dal nonno Antonio, padre di Piero e anche lui notaio, su un antico
  libro notarile trecentesco, usato come raccolta di “ricordanze” della famiglia. Ebbe nome
  Lionardo. Battizzollo prete Piero di Bartolomeo da Vinci, in presenza di Papino di Nanni,
  Meo di Tonino, Pier di Malvolto, Nanni di Venzo, Arigo di Giovanni Tedesco, monna Lisa
  di Domenico di Brettone, monna Antonia di Giuliano, monna Niccolosa del Barna, monna
  Maria, figlia di Nanni di Venzo, monna Pippa di Previcone». Nel registro non è indicato il
  luogo di nascita di Leonardo, che si ritiene comunemente essere la casa che la famiglia di
  ser Piero possedeva, insieme con un podere, ad Anchiano, dove la madre di Leonardo an-
  drà ad abitare. Il battesimo avvenne nella vicina chiesa parrocchiale di Santa Croce, ma
  sia il padre sia la madre erano assenti, poiché non sposati. Leonardo ebbe 12 fratellastri e
  sorellastre, tutti molto più giovani di lui (l’ultimo nacque quando Leonardo aveva quaran-
  tasei anni), con i quali ebbe pochissimi rapporti, ma che gli diedero molti problemi dopo
  la morte del padre nella contesa sull’eredità. Inoltre, ebbe altre nove fratellastri da parte
  della madre, di cui di cinque si sanno i nomi: Piera, Maria, Lisabetta, Francesco e Sandra.
                                                                                                                                                viarlo alla carriera giuridica il padre
                                                                                                                                                decise di introdurlo alla conoscenza
                                                                                                                                                dell’abaco, anche se «movendo di
                                                                                                                                                continuo dubbi e difficoltà al maestro
                                                                                                                                                che gl’insegnava, bene spesso lo
                                                                                                                                                confondeva.

                                                                                                                                                          Leonardo    scultore

                                                                                                                                                V
                                                                                                                                                        asari ricordò come Leonardo
                                                                                                                                                        operò anche “nella scultura,
                                                                                                                                                        facendo, nella sua giovanez-
                                                                                                                                                za, di terra alcune teste di femine che
                                                                                                                                                ridono, che vanno, formate per l’arte
                                                                                                                                                di gesso, e parimente teste di putti,
                                                                                                                                                che parevano usciti di mano d’un ma-
                                                                                                                                                estro”. Non si conosce tuttavia alcuna
                                                                                                                                                opera scultorea sicura di Leonardo,
                                                                                                                                                nonostante varie proposte attributive
                                                                                                                                                avanzate in passato. Numerose sono
                                                                                                                                                comunque le coincidenze, anche
                                                                                                                                                molto stringenti, tra alcuni disegni o

  S
         er Piero aveva già lavorato                                 pensa infatti che Leonardo restasse                                        schizzi di Leonardo e le opere scul-
         a Firenze e nel 1462, a dire                                in campagna nella casa dei nonni,                                          toree di Verrocchio, come il Profilo di
         di Giorgio Vasari, vi ritornò                               dove avvenne la sua educazione,                                            capitano antico (1475 circa, Londra,
  con la famiglia, compreso il picco-                                piuttosto disordinata e discontinua,                                       British Museum), simile ai bassorilie-
  lo Leonardo. Il padre Piero avrebbe                                senza una programmazione di fon-                                           vi di capitani antichi scolpiti per Mat-
  mostrato all’amico Andrea del Ver-                                 do, a cura del nonno Antonio, dello                                        tia Corvino, o lo Studio di mani (1475
  rocchio alcuni disegni di tale fattura                             zio Francesco e del prete Piero che                                        circa, Windsor, Royal Library), ritenu-
  che avrebbero convinto il maestro a                                l’aveva battezzato. Il fanciullo imparò                                    to uno studio per il Ritratto di Gine-
  prendere Leonardo nella sua botte-                                 infatti a scrivere con la sinistra e a ro-                                 vra de’ Benci e molto somigliante alla
  ga; è in realtà alquanto improbabile                               vescia, in maniera del tutto speculare                                     posizione delle mani del busto della
  che un apprendistato cominciasse ad                                alla scrittura normale. Vasari ricordò                                     Dama col mazzolino. Alla fine l’unico
  appena dieci anni, per cui l’ingresso                              come il ragazzo nello studio comin-                                        esperimento sicuro con la scultura di
  di Leonardo nella bottega del Verroc-                              ciava «molte cose ….. e poi l’abban-                                       Leonardo fu l’incompiuto monumen-
  chio viene oggi ritenuto posteriore. Si                            donava» e nell’impossibilità di av-                                        to a Francesco Sforza.
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Pag. 2   e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 145/2019
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tina. L’opera mostra sempre più chia-                                       leggi che regolano la natura si espri-
                                                                               ri gli influssi della pittura fiamminga,                                    mono mediante la matematica: «Nis-
                                                                               nelle luminescenze della capigliatu-                                        suna umana investigazione si può di-
                                                                               ra, nell’attenzione alla resa luminosa                                      mandare vera scienza, s’essa non
                                                                               tramite il colore. Vi si trova però an-                                     passa per le matematiche dimostrazio-
                                                                               che la caratteristica resa atmosferica                                      ni», restando fermo il principio per il
                                                                               tra personaggio in primo piano e pa-                                        quale «se tu dirai che le scienze, che
                                                                               esaggio, oltre alla particolare tecnica                                     principiano e finiscano nella mente,
                                                                               di sfumare coi polpastrelli i colori, so-                                   abbiano verità, questo non si concede,
                                                                               prattutto nella realistica epidermide.                                      ma si niega, per molte ragioni; e prima,
                                                                                                                                                           che in tali discorsi mentali non accade
                                                                               Lo    scienziato                                                            sperienza, senza la quale nulla dà di

                                                                               S
                                                                                        econdo il pensiero di Leonar-                                      sé certezza». Il rifiuto della metafisica
                                                                                        do, una prima verità si trae                                       non poteva essere espresso in modo
                                                                                        dall’esperienza diretta della                                      più netto. Anche la sua concezione
                                                                               natura, dall’osservazione dei fenome-                                       dell’anima consegue dall’approccio
                                                                               ni: «molto maggiore e più degna cosa                                        naturalistico delle sue ricerche: «nelle
                                                                               a leggere» non è allegare l’autorità di                                     sue invenzioni nulla manca e nulla è
                                                                               autori di libri ma allegare l’esperienza,                                   superfluo; e non va con contrapesi,
   Madonna con Bambino                                                                                                                                     quando essa fa li membri atti al moto
                                                                               che è la maestra di quegli autori. Colo-
                                                                                                                                                           nelli corpi delli animali, ma vi mette
   Prime      opere indipendenti                                               ro che argomentano citando l’autorità

   L
                                                                               di altri scrittori vanno gonfi «e pomposi,                                  dentro l’anima d’esso corpo contenito-
          e prime opere indipendenti di
                                                                               vestiti e ornati, non delle loro, ma delle                                  re, cioè l’anima della madre, che prima
          Leonardo vengono oggi datate
                                                                               altrui fatiche; e le mie a me medesimo                                      compone nella matrice la figura dell’uo-
          tra il 1469 e i primi anni settan-
                                                                               non concedano; e se me inventore di-                                        mo e al tempo debito desta l’anima che
   ta, ancora prima del Battesimo. La
   Madonna del Garofano (1475-1480)                                            sprezzeranno, quanto maggiormente                                           di quel debbe essere abitatore, la qual
   mostra già con evidenza una veloce                                          loro, non inventori, ma trombetti e reci-                                   prima restava addormentata e in tutela
   maturazione dello stile dell’artista,                                       tatori delle altrui opere, potranno esse-                                   dell’anima della madre, la qual nutrisce
   indirizzato a una maggiore fusione                                          re biasimati». Se poi costoro lo critica-                                   e vivifica per la vena umbilicale» e con
   tra i vari elementi dell’immagine, con                                      no sostenendo che «le mie prove esser                                       prudente ironia aggiunge che «il resto
   trapassi luminosi e di chiaroscuro                                          contro all’alturità d’alquanti omini di                                     della difinizione dell’anima lascio ne le
   più sensibili e fluidi; la Vergine difatti                                  gran riverenza appresso a’ loro ine-                                        menti de’ frati, padri de’ popoli, li quali
   emerge da una stanza in penombra                                            sperti iudizi», è perché non considera-                                     per ispirazione sanno tutti i segreti. La-
   contrastando con un lontano e fanta-                                        no «le mie cose esser nate sotto la                                         scio star le lettere incoronate (le Sacre
   stico paesaggio che appare da due                                           semplice e mera sperienza, la quale è
   bifore sullo sfondo. Al 1474 al 1478                                        maestra vera». «Io credo che invece
   risale il Ritratto di donna identificata                                    che definire che cosa sia l’anima, che
   con Ginevra de’ Benci. Si tratta della                                      è una cosa che non si può vedere,
   figlia di un importante mercante fio-                                       molto meglio è studiare quelle cose
   rentino, il che dimostra come Leonar-                                       che si possono conoscere con l’espe-
   do potesse accedere a commissioni                                           rienza, poiché solo l’esperienza non
   da parte della ricca borghesia fioren-                                      falla. E laddove non si può applicare
                                                                               una delle scienze matematiche, non si
                                                                               può avere la certezza.» Se l’esperien-
                                                                               za fa conoscere la realtà delle cose,
                                                                               non dà però ancora la necessità razio-
                                                                               nale dei fenomeni, la legge che è na-
                                                                               scosta nelle manifestazioni delle cose:
                                                                               «la natura è costretta dalla ragione del-
                                                                               la sua legge, che in lei infusamene
                                                                               vive» e «nessuno effetto è in natura
                                                                               sanza ragione; intendi la ragione e non
                                                                               ti bisogna sperienza», nel senso che
                                                                               una volta che si sia compresa la legge                                      Leonardo disegnò l’Uomo Vitruviano, noto anche come “Le pro-
                                                                                                                                                           porzioni del corpo umano secondo Vitruvio“, nel 1490. Il disegno
                                                                               che regola quel fenomeno, non occor-                                        fu completato a penna e inchiostro, e raffigura un uomo adul-
                                                                               re più ripeterne l’osservazione; l’intima                                   to nudo inscritto in piedi all’interno di un quadrato e in un cer-
                                                                                                                                                           chio. Leonardo scelse di raffigurare l’uomo con quattro gambe
   Ritratto di Ginevra de' Benci                                               verità del fenomeno è raggiunta. Le                                         e quattro braccia, permettendogli di mostrare 16 pose diverse.

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145/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.      Pag. 3
Leonardo da Vinci - UN SOLO GENIO NEL MONDO - Il Giornale Italiano
Scritture) perché son somma verità».                                     sciuto soprattutto per i suoi dipinti, per i                                    nuovamente il centro, risalirebbe da
  Tuttavia, ribadisce: «E se noi dubitia-                                  suoi studi sul volo, probabilmente mol-                                         questa parte. Questo avanti e indietro
  mo della certezza di ciascuna cosa                                       to meno per le numerose altre cose in                                           durerebbe per molti anni, prima che il
  che passa per i sensi, quanto maggior-                                   cui è stato invece un vero precursore,                                          sasso si fermi definitivamente al centro
  mente dobbiamo noi dubitare delle                                        come ad esempio nel campo della ge-                                             della Terra. Se questo spazio fosse
  cose ribelli ad essi sensi, come dell’es-                                ologia. È stato tra i primi, infatti, a capi-                                   vuoto, cioè totalmente privo d’aria, si
  senza di Dio e dell’anima e simili, per le                               re che cos’erano i fossili, e perché si                                         tratterebbe, in teoria, di un possibile,
  quali sempre si disputa e contende. E                                    trovavano fossili marini in cima alle                                           apparente, modello di moto perpetuo,
  veramente accade che sempre dove                                         montagne. Contrariamente a quanto si                                            la cui possibilità, del resto, Leonardo
  manca la ragione suppliscono le grida,
  la qual cosa non accade nelle cose
  certe». Riconosce validità allo studio
  dell’alchimia, «partoritrice delle cose
  semplici e naturali», considerata non
  già un’arte magica ma «ministratrice
  de’ semplici prodotti della natura, il
  quale uffizio fatto esser non può da
  essa natura, perché in lei non è stru-
  menti organici, colli quali essa possa
  operare quel che adopera l’omo me-
  diante le mani», ossia scienza dalla
  quale l’uomo, partendo dagli elementi
  semplici della natura, ne ricava dei
  composti, come un moderno chimico;
  l’alchimista non può però creare alcun
  elemento semplice, come testimonia-
  no gli antichi alchimisti, che mai «s’ab-
  batero a creare la minima cosa che                                       Leonardo studia l’anatomia per conoscere la struttura degli organi, ma il suo fine ultimo è arrivare a comprendere le funzioni delle varie parti del corpo.
  crear si possa da essa natura» e sa-                                                                                                                     dentemente esatta. Il contributo di Le-
  rebbero stati meritevoli dei massimi                                                                                                                     onardo a quasi tutte le discipline scien-
  elogi se «non fussino stati inventori di                                                                                                                 tifiche fu decisivo: anche in astronomia
  cose nocive, come veneni e altre simili                                                                                                                  ebbe intuizioni fondamentali, come sul
  ruine di vita e di mente». È invece                                                                                                                      calore del Sole, sullo scintillio delle
  aspramente censore della magia, la                                                                                                                       stelle, sulla Terra, sulla Luna, sulla cen-
  «negromanzia, stendardo ovver ban-                                                                                                                       tralità del Sole, che ancora per tanti
  diera volante mossa dal vento, guida-                                                                                                                    anni avrebbe suscitato contrasti e op-
  trice della stolta moltitudine». I negro-                                                                                                                posizioni. Ma nei suoi scritti si trovano
  manti «hanno empiuti i libri, affermando                                                                                                                 anche esempi che mostrano la sua ca-
  che l’incanti e spiriti adoperino e sanza                                                                                                                pacità di rendere in modo folgorante
  lingua parlino, e sanza strumenti orga-                                                                                                                  dei concetti difficili; a quel tempo si era
  nici, sanza i quali parlar non si pò, par-                                                                                                               ben lontani dall’aver formulato le leggi
  lino e portino gravissimi pesi, faccino                                                                                                                  di gravitazione, ma Leonardo già para-
  tempestare e piovere, e che li omini si                                                                                                                  gonava i pianeti a calamite che si at-
  convertano in gatte, lupi e bestie, ben-                                                                                                                 traggono vicendevolmente, spiegando
  ché in bestia prima entran quelli che tal                                riteneva fino a quel tempo, cioè che si                                         così molto bene il concetto di attrazio-
  cosa affermano». Leonardo è cono-                                        trattasse della prova del diluvio univer-                                       ne gravitazionale. In un altro suo scrit-
                                                                           sale, l’evento biblico che avrebbe som-                                         to, sempre su questo argomento, fece
                                                                           merso tutta la terra, Leonardo immagi-                                          ricorso a un’immagine veramente sug-
                                                                           nò la circolazione delle masse d’acqua                                          gestiva; dice Leonardo: immaginiamo
                                                                           sulla terra, alla stregua della circolazio-                                     di fare un buco nella terra, un buco che
                                                                           ne sanguigna, con un lento ma conti-                                            l’attraversi da parte a parte passando
                                                                           nuo ricambio, arrivando quindi alla                                             per il centro, una specie di “pozzo sen-
                                                                           conclusione che i luoghi in cui affiora-                                        za fine”; se si lancia un sasso in questo
                                                                           vano i fossili, un tempo dovevano es-                                           pozzo, il sasso oltrepasserebbe il cen-
                                                                           sere stati dei fondali marini. Anche se                                         tro della terra, continuando per la sua
  Mappa dell'Italia Centrale con interventi di Leonardo da Vinci,
                                                                           con ragionamenti molto originali, la                                            strada risalendo dall’altra parte, poi tor-
  1503, Codice Atlantico, f. 919, Biblioteca Ambrosiana, Milano            conclusione di Leonardo era sorpren-                                            nerebbe indietro e dopo aver superato
              Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
Pag. 4        e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 145/2019
Leonardo da Vinci - UN SOLO GENIO NEL MONDO - Il Giornale Italiano
ci, dagli Arabi, da Giordano Nemorario,                                     tato correttamente la natura dei due
                                                                               da Biagio da Parma, da Alberto di Sas-                                      principali gruppi di fossili: i resti fossili
                                                                               sonia, da Giovanni Buridano, dai dotto-                                     di organismi e gli icnofossili, ovvero-
                                                                               ri di Oxford, dal precursore ignoto del                                     sia le tracce lasciate dagli organismi
                                                                               Duhem, ma attinge idee più o meno                                           mentre interagivano con il substrato.
                                                                               discutibili. È sua e nuova la curiosità                                     Leonardo studiò infatti le conchiglie
                                                                               per ogni fenomeno naturale e la capa-                                       ed i coralli ‘pietrificati’ provenienti
                                                                               cità di vedere a occhio nudo ciò che a                                      dai depositi sedimentari dell’Appen-
                                                                               stento si vede con l’aiuto degli stru-                                      nino; anche molti contemporanei di
                                                                               menti. Per questo suo spirito di osser-                                     da Vinci conoscevano simili fossili,
                                                                               vazione potente ed esclusivo, egli si                                       interpretandoli spesso come curiosi-
                                                                               differenzia dai predecessori e da Gali-                                     tà inorganiche della roccia. Tuttavia,
                                                                               leo Galilei. I suoi scritti sono essenzial-                                 Leonardo da Vinci osservò le tracce
                                                                               mente non ordinati e tentando di tra-                                       (icnofossili) lasciate da antichi or-
                                                                               durli in trattati della più pura scienza                                    ganismi perforanti: “Vedesi in nelle
                                                                               moderna, si snaturano. Leonardo non
                                                                                                                                                           montagnie di Parma e Piacentia le
   I studi di botanica di Leonardo da Vinci                                    è un super-Galileo: è un grande curio-
                                                                                                                                                           moltitudini di nichi e coralli intarlati,
                                                                               so della natura, non uno scienziato-fi-
   nega, scrivendo che «nessuna cosa                                                                                                                       ancora appiccicati alli sassi, de’ quali
                                                                               losofo. Può darsi che qualche volta
   insensibile si moverà per sé, onde,                                                                                                                     quand’io facevo il gran cavallo di Mi-
                                                                               vada anche più oltre di Galileo, ma ci
   movendosi, fia mossa da disequale                                                                                                                       lano, me ne fu portato un gran sac-
                                                                               va con un altro spirito. Dove Galileo
   peso; e cessato il desiderio del primo                                                                                                                  co nella mia fabbrica da certi villani”.
                                                                               scriverebbe un trattato, Leonardo scri-
   motore, subito cesserà il secondo».                                                                                                                     Conseguentemente, le conchiglie
                                                                               ve cento aforismi o cento notazioni dal
   Anche nella botanica Leonardo compì                                                                                                                     pietrificate non potevano essere cu-
                                                                               vero; mentre Galileo è tanto coerente
   importanti osservazioni: per primo si                                                                                                                   riosità inorganiche, ma resti di antichi
                                                                               da diventare in qualche momento con-
   accorse che le foglie sono disposte sui                                                                                                                 organismi. In questa maniera Leo-
                                                                               seguenziario. Leonardo guarda e nota
   rami non casualmente ma secondo                                                                                                                         nardo da Vinci fondò le due principali
                                                                               senza preoccuparsi troppo delle teorie.
   leggi matematiche; è una crescita in-                                       Molte volte registra il fatto senza nem-                                    branche della paleontologia, l’icnolo-
   fatti, quella delle foglie, che evita la so-                                meno tentare di spiegarlo».                                                 gia e lo studio dei resti fossili di orga-
   vrapposizione per usufruire della mag-                                                                                                                  nismi. Le intuizioni paleontologiche di
   giore quantità di luce. Scoprì che gli                                                                                                                  Leonardo sono eccezionali: da Vinci
   anelli concentrici nei tronchi indicano                                                          Leonardo,                                              riuscì ad interpretare correttamente
   l’età della pianta, osservazione confer-                                    fondatore della paleontologia                                               non solo le perforazioni fossili pro-

                                                                               L
   mata da Marcello Malpighi più di un se-                                         eonardo da Vinci è considera-                                           dotte da antichi organismi nel guscio
   colo dopo. Osservò anche l’eccentrici-                                          to il padre fondatore della pa-                                         dei molluschi, ma anche le gallerie
   tà nel diametro dei tronchi, dovuta al                                          leontologia per avere interpre-                                         scavate nel soffice sedimento da an-
   maggior accrescimento della parte in
   ombra. Soprattutto scoprì per primo il
   fenomeno della risalita dell’acqua dalle
   radici ai tronchi per capillarità, antici-
   pando il concetto di linfa ascendente e
   discendente. A tutto questo si aggiun-
   se un esperimento che anticipava di
   molti secoli le colture idroponiche:
   avendo studiato idraulica, Leonardo
   sapeva che per far salire l’acqua biso-
   gnava compiere un lavoro; quindi nelle
   piante, in cui l’acqua risale attraverso
   le radici, doveva compiersi una sorta di
   lavoro. Per comprendere il fenomeno
   tolse la terra, mettendo la pianta diret-
   tamente in acqua, e osservò che la
   pianta riusciva ancora a crescere, an-
   che se più lentamente. Si può trarre un
   conclusivo giudizio sulla posizione che                                     Le colline su cui sorge Castell’Arquato sono modellate sui sedimenti che si depositarono in un periodo di tempo che va da 5
   spetta a Leonardo nella storia della                                        a circa 1,2 milioni di anni fa in un braccio di mare che occupava l’attuale Pianura Padana ed era l’habitat naturale per una
                                                                               grande quantità di organismi: dai molluschi ai granchi, dai coralli ai grandi cetacei. I loro resti, rimasti imprigionati per millenni
   scienza citando Sebastiano Timpana-                                         nelle sabbie e nelle argille, oggi si presentano sotto forma di fossili. Gran parte della zona orientale della provincia di Piacenza
   ro: «Leonardo da Vinci attinge dai Gre-                                     ne è talmente ricca che un piano geologico del Pliocene è universalmente conosciuto con il termine di “Piacenziano”.

         Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
145/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.      Pag. 5
Leonardo da Vinci - UN SOLO GENIO NEL MONDO - Il Giornale Italiano
tichi organismi marini. La storia della paleontologia mo-
  stra che le gallerie di invertebrati sono i fossili più difficili
  da comprendere: fino ai primi anni del Novecento erano
  generalmente interpretati come resti fossili di alghe, tan-
  to da essere denominati fucoidi. Quasi cinquecento anni
  prima, Leonardo aveva capito che quelle strutture sugli
  strati erano icnofossili prodotti da organismi vermiformi
  nel soffice fondale marino, poi divenuto roccia.

                                          L’inventore

  I
     l 25 novembre 1796 i manoscritti di Leonardo sottratti                                                     Il carro corazzato

     alla Biblioteca Ambrosiana giungevano a Parigi. Nel
     1486 Leonardo aveva espresso la sua fede nella pos-
  sibilità del volo umano: «potrai conoscere l’uomo colle
  sue congegnate e grandi alie, facendo forza contro alla
  resistente aria, vincendo, poterla soggiogare e levarsi

                                                                                                                La balestra gigante

                                                                                                                                                impiegata per muoverla e so-
                                                                                                                                                stenerla. La fede di Leonardo
                                                                                                                                                nel volo umano sembra esse-
                                                                                                                                                re rimasta immutata per tutta
                                                                                                                                                la sua vita, malgrado gli in-
                                                                                                                                                successi e l’obiettiva difficoltà
  I studi sul volo di Leonardo da Vinci                                                                                                         dell’impresa. Durante la sua
                                                                                                                                                vita, Leonardo ideò numerose
                                                                                                                                                progettazioni; alcune di esse,
                                                                                                                                                come la macchina volante,
                                                                                                                                                furono veri e propri prototipi.
                                                                                                                                                I suoi appunti contengono
                                                                                                                                                numerose invenzioni in cam-
                                                                                                                                                po militare: gli scorpioni, una
                                                                                                                                                macchina «la quale po’ trarre
                                                                                                                Attrezzatura da palombaro
                                                                                                                                                sassi, dardi, sagitte» che può
                                                                                                                anche distruggere la macchine nemiche; i cortaldi, can-
                                                                                                                noncini da usare contro le navi; vari tipi di cannoni tra cui
  I studi sul volo di Leonardo da Vinci                               Il paracadute                             il cannone con 33 canne, le serpentine, adatte contro le
  sopra di lei». Dal 14 marzo al 15 aprile 1505 scrive parte                                                    «galee sottili, per poter offendere il nimico di lontano. Un
  di quello che doveva essere un organico Trattato delli                                                        altro progetto avrebbe compreso il palombaro – vi è chi
  uccelli, dal quale avrebbe voluto estrarre il segreto del                                                     ha pensato addirittura al sottomarino – a proposito del
  volo, estendendo nel 1508 i suoi studi all’anatomia degli                                                     quale scrive però di non volerlo divulgare «per le male
  uccelli e alla resistenza dell’aria e, verso il 1515, vi ag-                                                  nature delli omini, li quali userebbono li assassinementi
  giunge lo studio della caduta dei gravi e i moti dell’aria.                                                   ne’ fondi mari col rompere i navili in fondo e sommergerli
  Chiama moto strumentale il volo umano realizzato con                                                          insieme colli omini che vi son dentro». Pensa all’attuale
  l’uso di una macchina, individua nel paracadute il mezzo                                                      bicicletta, all’elicottero, al deltaplano, al salvagente, allo
  più semplice di volo. Dall’analogia col peso e l’apertura                                                     scafandro, a un apparecchio a ruote dentate che è sta-
  alare degli uccelli cerca di stabilire l’apertura alare che la                                                to interpretato come il primo calcolatore meccanico, a
  macchina dovrebbe avere e quale forza dovrebbe essere                                                         un’automobile spinta da un meccanismo a molla e a un
              Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
Pag. 6        e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 145/2019
Leonardo da Vinci - UN SOLO GENIO NEL MONDO - Il Giornale Italiano
penso, nella nota lettera indirizzata a Ludovico il Moro
                                                                                                                     nel 1492, Leonardo vanta le sue competenze di natura
                                                                                                                     militare ma aggiunge che in tempo di pace crede di «sati-
                                                                                                                     sfare benissimo a paragone de omni altro in architectura,
                                                                                                                     in composizione di edifici pubblici e privati, et in conducer
                                                                                                                     acqua de uno loco ad un altro». A Milano avrà in effet-
                                                                                                                     ti solo il titolo di “ingegnarius”, mentre nel suo secondo
                                                                                                                     soggiorno fiorentino potrà fregiarsi del titolo di architetto
                                                                                                                     e pittore. È certo che per l’approfondimento delle nozioni
                                                                                                                     ingegneristiche si giovasse della conoscenza personale
                                                                                                                     del senese Francesco di Giorgio Martini e dei suoi scritti:
                                                                                                                     possiede e postilla una copia del suo Trattato di archi-

   Il "dirigibile" di Leonardo

   telaio automatico, ricostruito dal Museo nazionale della
   scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano,
   che tesse 2 centimetri di tela al minuto, progettò la viola
   organista. Negli anni trascorsi in Vaticano ideò un uso
   industriale dell’energia solare, mediante l’utilizzo di spec-
   chi concavi per riscaldare l’acqua.

                             L’ingegneria civile
                       e l’architettura di Leonardo

   S
                crive il Vasari che Leonardo «nell’architettura an-
                cora fe’ molti disegni così di piante come d’altri                                                   Macchina da guerra
                edifizii e fu il primo ancora che, giovanetto, di-
                                                                                                                                                                               tettura militare e ci-
                                                                                                                                                                               vile; progetta fortifi-
                                                                                                                                                                               cazioni con bastioni
                                                                                                                                                                               spessi e irti di ango-
                                                                                                                                                                               li che possano op-
                                                                                                                                                                               porsi alle artiglierie
                                                                                                                                                                               nemiche. Sono noti
                                                                                                                                                                               suoi disegni sia per
                                                                                                                                                                               la cupola del Duo-
                                                                                                                                                                               mo di Milano sia
                                                                                                                                                                               per edifici signorili,
                                                                                                                                                                               per i quali pensa a
                                                                                                                                                                               giardini pensili e a
                                                                                                                                                                               innovative soluzioni
                                                                                                                                                                               interne, come scale
   Modello di macchina idraulica                                                                                                                                               doppie e quadruple
                                                                                                                     Disegni di Leonardo della conca di Via San Marco a Milano e nell’interno delle
                                                          scorresse sopra il fiume
                                                                                                                     case. Si occupa anche della moderna ideazione di “una
                                                          Arno per metterlo in canale
                                                          da Pisa a Fiorenza», testi-                                polita stalla”, per giungere a immaginare una città ideale,
                                                          monianza che, a parte che                                  strutturata su più livelli stradali, dove al livello inferiore
                                                          nell’occasione del progetto                                scorressero i carri e in quello superiore avessero agio i
                                                          di deviazione dell’Arno, av-                               pedoni. Nel 1502 Leonardo da Vinci produsse il disegno
                                                          venuto nel 1503, Leonardo                                  di un ponte a campata unica di 300 metri, come parte di
                                                          non era affatto “giovanetto”,                              un progetto di ingegneria civile per il sultano ottomano
                                                          mostra che gli interessi di                                Bayezid II. Era previsto che un pilone del ponte sarebbe
                                                          Leonardo o le richieste a lui                              stato collocato su uno degli ingressi alla bocca del Bo-
                                                          rivolte riguardavano soprat-                               sforo, il Corno d’Oro, ma non fu mai costruito. Il governo
                                                          tutto progetti di idraulica o di                           turco, nei primi anni del XXI secolo, ha deciso la costru-
   Dispositivo per respingere le scale d'assalto          ingegneria militare. In com-                               zione di un ponte che segua il progetto leonardesco.
         Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
145/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.      Pag. 7
Leonardo da Vinci - UN SOLO GENIO NEL MONDO - Il Giornale Italiano
Il Cenacolo, affresco parietale ottenuto con una tecnica mista a secco su intonaco di Leonardo da Vinci, databile al 1495-1498 e conservato nell'ex-refettorio rinascimentale del convento adiacente al santuario di Santa Maria delle Grazie a Milano.

                                                La pittura                                                                     rifacendosi al linguaggio parlato, ha colore, robustezza,

  C
           opie di scritti di Leonardo sulla pittura circolava-                                                                concisione, in modo da dare energia e spigliatezza all’e-
           no già nel Cinquecento: il Vasari riferisce di un                                                                   spressione. Per Francesco Flora, Leonardo si dimostrò
           anonimo pittore milanese che gli mostrò «alcuni                                                                     inventore anche nella scrittura, tanto da apparire molto
  scritti di Lionardo, pur di caratteri scritti con la mancina a                                                               più moderno rispetto tanto ai suoi predecessori che ai
  rovescio, che trattano della pittura e de’ modi del disegno                                                                  suoi contemporanei. La sua opera più importante è il
  e del colorire»; Benvenuto Cellini possedeva scritti di Le-                                                                  Trattato della pittura, raccolta postuma curata da un al-
  onardo sulla prospettiva. Grazie all’impegno di Cassiano                                                                     lievo anonimo.
  dal Pozzo, una raccolta di manoscritti di Leonardo, reda-
  zione estremamente abbreviata di quella messa insieme                                                                                                       Leonardo e la musica

                                                                                                                               I
  dall’allievo ed erede Francesco Melzi, fu pubblicata per                                                                         l modello funzionante della clavi-viola suonato per la
  la prima volta a Parigi nel 1651, insieme con la tradu-                                                                          prima volta alla mostra Leonardo da Vinci’s Workshop
  zione francese, con incisioni tratte da disegni di Nicolas                                                                       a New York nel 2009 e dal 2013 presso il Mondo di
  Poussin; un’altra edizione italiana del Trattato della pittu-                                                                Leonardo di Milano. Leonardo teneva in grande stima la
  ra fu pubblicata a Napoli nel 1733. La pittura, per Leonar-                                                                  disciplina musicale. Tra le migliaia di pagine pervenuteci i
  do, è scienza, rappresentando «al senso con più verità                                                                       progetti di carattere musicale sono moltissimi. Non si tro-
  e certezza le opere di natura», mentre «le lettere rappre-                                                                   vano solo considerazioni di carattere matematico o i sem-
  sentano con più verità le parole al senso», ma Leonar-                                                                       plici rebus noti ai più, ma articolati progetti di strumenti mu-
  do aggiunge, riprendendo un concetto aristotelico, che è                                                                     sicali del tutto inediti. I più semplici riguardano strumenti
  «più mirabile quella scienza che rappresenta le opere di                                                                     per lo più con impiego militare: tamburi meccanici di vario
  natura, che quella che rappresenta ….. le opere degli uo-                                                                    tipo, trainati da animali o azionati da leve mosse da suo-
  mini, com’è la poesia, e simili, che passano per la uma-                                                                     natori. In questi progetti semplici Leonardo cerca di auto-
  na lingua». Leonardo utilizzò la tecnica della prospettiva                                                                   matizzare, il funzionamento dello strumento rendendone
  aerea in alcuni suoi capolavori come la Gioconda e la                                                                        elementare l’utilizzo. Il più celebre tra questi è sicuramen-
  Vergine delle Rocce. L’artista si rifece anche agli studi                                                                    te il tamburo meccanico disegnato sul foglio 837 del Codi-
  dello scienziato arabo Alhazen secondo il quale da ogni                                                                      ce Atlantico. La Lira a forma di teschio è un altro celebre
  minuscola particella di un oggetto ipoteticamente osser-                                                                     strumento disegnato da Leonardo. Si racconta che l’aves-
  vato, si staccano “scorzettine”, cioè informazioni lumino-                                                                   se realizzata utilizzando un teschio e, dotatala di corde,
  se che viaggiano nell’aria fino a raggiungere la nostra                                                                      l’abbia utilizzata presentandosi al Duca di Milano. Si tratta
  retina (dove le immagini si fissano capovolte). Leonardo                                                                     tuttavia di testimonianze molto deboli, che non trovano un
  studiò anche per primo in Europa la possibilità di proiet-                                                                   reale riscontro. I progetti musicali di Leonardo interessanti
  tare immagini dal vero su un foglio dove potevano essere                                                                     sono altri, e in particolar modo due: la viola organista e la
  facilmente ricopiate, con la cosiddetta camera oscura le-                                                                    clavi-viola. Ancora oggi esistono decine di progetti di stru-
  onardiana. Egli inoltre fu tra i pionieri dell’uso della pittu-                                                              menti musicali estremamente complessi progettati da Leo-
  ra a olio in Italia, che usava essenzialmente in tecniche                                                                    nardo e ancora mai realizzati. Entrambi gli strumenti sono
  miste, soprattutto per i ritocchi.                                                                                           estremamente complessi e dimostrano come Leonardo
                                                                                                                               non solo fosse un abile ingegnere-inventore, ma anche un
                                    Leonardo scrittore                                                                         profondo conoscitore dell’arte musicale. Il tentativo di pro-

  L
             a prosa di Leonardo viene giudicata tra le miglio-                                                                gettare, inventare e realizzare strumenti completamente
             ri del Rinascimento italiano; aliena da ogni retori-                                                              inediti testimonia come Leonardo intendesse contribuire
             ca, artificio e sonorità, è tutta aderente alle cose:                                                             in maniera fondamentale, con il suo genio, a questa arte.
                 Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
Pag. 8           e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 145/2019
Leonardo da Vinci - UN SOLO GENIO NEL MONDO - Il Giornale Italiano
ELENCO DELLE OPERE                                                                                                                                Battesimo di Cristo, 1475-

   N
           on vi è certezza sull’attribuzione di tutti i dipinti di                                                                                                          1478, olio e tempera su ta-
           Leonardo. Su una quindicina di essi l’attribuzione                                                                                                                vola, 177x151 cm, Firenze,
           è pressoché universale, altri sono semplicemente                                                                                                                  Galleria degli Uffizi, (collabo-
   stati realizzati a più mani (specie le prime opere di Le-                                                                                                                 razione col Verrocchio e altri).
   onardo, nel periodo in cui lavorava “a bottega” dal Ver-                                                                                                                  Annunciazione, 1475-1478
   rocchio). Di altre, fino ad ora attribuite ad altri artisti, re-                                                                                                          circa, tempera su tavola,
   centemente gli studiosi propendono per l’attribuzione al                                                                                                                  16x60 cm, Parigi, Museo del
   maestro. L’elenco di alcuni disegni nella lista delle opere                                                                                                               Louvre (attribuzione contesa
   è puramente indicativo e incompleto.                                                                                                                                      con Lorenzo di Credi).
                                                                                                                                                                             Corpo di Bernardo Baroncel-
                                                                                                                                                                             li impiccato, 1478, disegno,
                                Gioventù a Firenze
                                                                                                                                                                             Bayonne, Musée Bonnat.
   Madonna Dreyfus (Madonna della melagrana), 1469-
                                                                                                                     Battesimo di Cristo                                     Studio, 1478-1480, disegno
   1470, olio su tavola, 15,7x12,8 cm, Washington, National
   Gallery of Art                                                                                                                                           a penna e inchiostro su car-
                                                                                                                                                            ta, Londra, British Museum.
                                                                                                                                                            Studio per Madonna con
                                                                                                                                                            ciotola di frutta, 1478 cir-
                                                                                                                                                            ca, disegno a punta d’ar-
                                                                                                                                                            gento, penna e inchiostro
                                                                                                                                                            su carta, 35,8x25,2 cm
                                                                                                                                                            (facsimile), Firenze, Ga-
                                                                                                                                                            binetto dei Disegni e delle
                                                                                                                                                            Stampe.
                                                                                                                                                            Madonna Benois, 1478-
                                                                                                                                                            1482, olio su tavola tra-
                                                                                                                                                            sportata su tela, 48x31 cm,
                                                                                                                                                            San Pietroburgo, Ermitage.
                                                                                                                                                            San Girolamo, 1480 circa,
   Madonna della melagrana                                 Madonna del Garofano
                                                                                                                                                            olio su tavola, 103x75 cm,
   Tobiolo e l’angelo, 1470-1475 circa, tempera su tavola,                                                                                                  Città del Vaticano, Pinaco-
   84x66 cm, Londra, National Gallery (opera di Andrea del                                                                                                  teca vaticana.
   Verrocchio con alcune parti attribuite a Leonardo).                                                                                                      Lorenzo de’ Medici, 1480
   Studio di manica per l’Annunciazione, 1470-1473, di-                                                                                                     circa, disegno a penna e
   segno a sanguigna su carta, 8,5x9,5 cm, Oxford, Christ                                                                                                   inchiostro su carta, 7,3x4,9
   Church Picture Gallery.                                                                                                                                  cm, Castello di Windsor,
   Testa di donna, 1470-1476, disegno a penna, inchiostro                                                                                                   Royal Library.
   e pigmento bianco su carta, 28,2x19,9 cm, Firenze, Ga-                                                                                                   Studi di dispositivi di dife-
   binetto dei disegni e delle stampe.                                                                                                                      sa, 1480 circa, disegno, Mi-
   Studio di drappeggio per una figura seduta, 1470-                                                                 Corpo di Bernardo Baroncelli impiccato lano, Biblioteca Ambrosiana.
   1484 circa, pennello e tempera grigia su tela grigia,                                                                                                    Studi di strumenti idrauli-
   26,6x23,3 cm, Parigi, Cabinet des Dessins.                                                                                                               ci, 1480 circa, disegno, Mi-
   Annunciazione, 1472-1475 circa, tempera e olio su ta-                                                                                                    lano, Biblioteca Ambrosiana.
   vola, 98x217 cm, Firenze, Galleria degli Uffizi.                                                                                                         Studio di fiori, 1480-1481,
   Paesaggio con fiume, 1473, disegno su carta, 19x28,5                                                                                                     disegno, Venezia, Galleria
   cm, Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stampe.                                                                                                       dell’Accademia.
   Madonna del Garofano, 1473 circa, olio su tavola,                                                                                                        Schizzo per la Madonna del
   62x47,5 cm, Monaco di Baviera, Alte Pinakothek (attri-                                                                                                   gatto, 1480-1481, disegno,
   buzione recente, ma “storicamente” assegnata dal Ver-                                                                                                    Londra, British Museum.
   rocchio).                                                                                                                                                Studio prospettico per
   Studio di mani, 1474 circa, punta d’argento e lumeggia-                                                                                                  l’Adorazione dei Magi,
                                                                                                                     Adorazione dei Magi
   ture di biacca su carta preparata in tinta rosa, 21,4x15                                                                                                 1481 circa, disegno, Firen-
   cm, Windsor, Royal Library.                                                                                       ze, Gabinetto dei Disegni e delle Stampe.
   Ritratto di Ginevra de’ Benci, 1474 circa, olio e tempera su                                                      Studio per l’Adorazione dei Magi, 1481 circa, disegno,
   tavola, 38,8x36,7 cm, Washington, National Gallery of Art.                                                        Parigi, Cabinet des Dessins.
   Profilo di capitano antico, 1475 circa, punta d’argento su                                                        Adorazione dei Magi, 1481-1482, olio su tavola, 246x243
   carta preparata, 28,5x20,7 cm, Londra, British Museum.                                                            cm, Firenze, Galleria degli Uffizi
         Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
145/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.      Pag. 9
Leonardo da Vinci - UN SOLO GENIO NEL MONDO - Il Giornale Italiano
Primo soggiorno a Milano.                                                                    bertina.
  Monumento equestre a Francesco Sforza, 1482-1493,                                                            Studio per il Cenacolo, 1488-1490 circa, disegno, Ve-
  opera incompiuta di cui esisteva un modello colossale                                                        nezia, Gallerie dell’Accademia.
  del cavallo in terracotta, già a Milano, Corte Vecchia, di-                                                  Studio per il Cenacolo, 1488-1490 circa, Parigi, Cabi-
  strutto.                                                                                                     net des Dessins.
  Studio di orso che cammina, 1483-1485, disegno a                                                             Sezione di cranio, 1489 circa, disegno, Castello di Win-
  punta metallica su carta preparata a tinta marrone e luce                                                    dsor, Royal Library.
  rosa, 10,3x13,4 cm, Castello di Windsor, Royal Library.                                                      Studio di testa femminile, 1490 circa, punta metallica
  Gola rocciosa con anatre, 1482-1485 circa, disegno a                                                         su carta preparata in tinta verdastra, 18x16,8 cm, Parigi,
  penna e inchiostro su carta, 22x15,8 cm, Castello di Win-                                                    Cabinet des Dessins.
  dsor, Royal Library.                                                                                         Uomo vitruviano, 1490 circa, matita e inchiostro su car-
  Presunto studio per l’angelo della Vergine delle Roc-                                                        ta, 34x24 cm, Venezia, Gallerie dell’Accademia.
  ce, 1483-1485, disegno, Torino, Biblioteca Reale.                                                            Studio delle gambe anteriori di un cavallo, 1490 circa,
  Studi per la Vergine delle Rocce, 1483 circa, disegno,                                                       disegno, Torino, Biblioteca Reale.
  Venezia, Gallerie dell’Accademia.                                                                            Figure geometriche e disegno botanico, 1490 circa,
  Vergine delle Rocce, 1483-1486, olio su tavola traspor-                                                      disegno, Parigi, Bibliothèque de l’Institut de France.
  tato su tela, 199x122 cm, Parigi, Museo del Louvre.                                                          Raggi luminosi attraverso uno spiraglio angolare,
                                                                                                               1490-1491, disegno, Parigi, Bibliothèque de l’Institut de
                                                                                                               France.
                                                                                                               Belle Ferronnière, 1490-1495 circa, olio su tavola,
                                                                                                               63x45 cm, Parigi, Museo del Louvre.
                                                                                                                                                   Progetto per l’arma-
                                                                                                                                                   tura di fusione del-
                                                                                                                                                   la testa del cavallo,
                                                                                                                                                   1491-1493 circa, di-
                                                                                                                                                   segno, Madrid, Bi-
                                                                                                                                                   blioteca Nacional de
                                                                                                                                                   España.
                                                                                                                                                   Foglio manoscritto
                                                                                                                                                   per il monumento
                                                                                                                                                   Sforza, 1493 circa,
  Vergine delle Rocce                                                                                                                              disegno a penna e in-
                                                                Ritratto di musico,                                                                chiostro su carta, Ma-
                                                                1485 circa, olio su ta-                                                            drid, Biblioteca Nacio-
                                                                vola, 44,7x32 cm, Mi-                                                              nal de España.
                                                                lano, Pinacoteca Am-                                                               Studio di rapporto
                                                                brosiana.                                                                          sessuale e dell’orga-
                                                                Studio per il monu-                                                                no sessuale maschi-
                                                                mento a Francesco
                                                                                                               Belle Ferronière                    le, 1492 circa, disegno
                                                                Sforza, 1485 circa, di-                        a penna e inchiostro su carta, 27,3x20,2 cm, Castello di
                                                                segno, Castello di Win-                        Windsor, Royal Library.
                                                                                                               Emblema degli Sforza, 1492-1494, disegno, Parigi, Bi-
                                                                dsor, Royal Library.
                                                                                                               bliothèque de l’Institut de France.
                                                                Vite aerea, 1487 cir-
                                                                                                               Vergine delle rocce, 1494-1508, olio su tavola,
                                                                ca, disegno, Parigi, Bi-
                                                                                                               189,5x120 cm, Londra, National Gallery.
                                                                bliothèque de l’Institut
                                                                                                               Testa di Cristo, 1494 circa, gessetto e pastello su carta,
                                                                de France.
                                                                                                               40x32 cm, Milano, Pinacoteca di Brera.
                                                                Progetto per la co-
                                                                                                               Capelli, nastri, oggetti per mascherare, 1494 circa, di-
                                                                pertura per crociera
                                                                                                               segno, Londra, Victoria and Albert Museum.
  Dama con Ermellino
                                                                del Duomo di Milano,                           Cacciatore di ermellino, 1494 circa, disegno a penna
                                                                1487-1488, disegno,                            e inchiostro marrone su tracce di gessetto nero su carta,
  Milano, Biblioteca Ambrosiana.                                                                               9,1 cm, Cambridge, Fitzwilliam Museum.
  Studio per macchina da guerra (Carri falcati), 1487-                                                         Studio di testa virile, 1494 o 1499, disegno, Torino, Bi-
  1490, disegno, Torino, Biblioteca Reale.                                                                     blioteca Reale.
  Dama con l’ermellino, 1488-1490 circa, olio su tavola,                                                       Progetto per un dispositivo, 1494-1496 circa, disegno,
  54,8x40,3 cm, Cracovia, Museo Czartoryski.                                                                   Madrid, Biblioteca Nacional de España.
  Idea per la figura di san Pietro nell’Ultima Cena, 1488-                                                     Ultima Cena, 1494-1498, olio su parete, 460x880 cm,
  1490 circa, disegno, Vienna, Graphische Sammlung Al-
             Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
Pag. 10      e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 145/2019
Milano, Refettorio di Santa Maria delle Grazie.                                                                                                      sanguigna su carta,
   Ritratto di una Sforza, 1495 circa, gesso e inchiostro su                                                                                            21,1x15 cm, Madrid,
   pergamena, 33x23 cm, Canada collezione privata.                                                                                                      Biblioteca Nacional de
   Schizzo di tre figure di profilo, 1495 circa, disegno, Fi-                                                                                           España.
   renze, Gabinetto dei disegni e delle stampe.                                                                                                         Bastione a stella con
                                      Vecchio e giovane                                                                                                 indicazione delle tro-
                                      affrontati, 1495 circa,                                                                                           niere rivolte verso
                                      disegno, Milano, Bi-                                                                                              un cavedio circolare,
                                      blioteca Trivulziana.                                                                                             1502-1503, disegno,
                                      Ritratti dei duchi di                                                                                             Milano, Biblioteca Am-
                                      Milano con i figli,                                                                                               brosiana.
                                      1497, tempera e olio                                                                                              Piazzaforte poligo-
                                      su parete, 90 cm circa                                                                                            nale, 1502-1503 circa,
                                      di base ciascuno, Mila-                                                                                           disegno, Milano, Bi-
                                      no, Refettorio di Santa                                                                                           blioteca Ambrosiana.
                                      Maria delle Grazie.                                                                                               Studio per la Vergi-
                                      Schizzo di borsetta                                                            Madonna dei Fusi                   ne e sant’Anna, 1501
                                      da signora, 1497, di-                                                          circa, disegno, Venezia, Galleria dell’Accademia.
                                      segno, Milano, Biblio-                                                         Studio per la Vergine e sant’Anna, 1501 circa, dise-
                                      teca Ambrosiana.                                                               gno, Parigi, Cabinet des Dessins.
                                      Intrecci vegetali con                                                          Testa di Leda, 1503-1507 circa, disegno a gessetto
                                      frutti e monocromi di                                                          nero, penna e inchiostro su carta, Castello di Windsor,
   Vecchio e giovane affrontati
                                      radici e rocce, 1498                                                           Royal Library.
   circa, tempera su intonaco (ripassata in età moderna),                                                            Studi di Leda e di un cavallo, 1503-1507, disegno a
   Milano, Castello Sforzesco, Sala delle Asse.                                                                      gessetto nero, pennello e inchiostro su carta, Castello di
                                                                                                                     Windsor, Royal Library.
                                                                                                                     Leda inginocchiata e il cigno, 1503-1507 circa, dise-
                                 Periodo errabondo
                                                                                                                     gno a penna e inchiostro e acquerello su gessetto nero
   Studio per il Ritratto d’Isabella d’Este, 1499 circa, di-
                                                                                                                     su carta, 16x13,9 cm, Chatsworth, collezioni del duca di
   segno, Firenze, Gabinetto dei disegni e delle stampe.
                                                                                                                     Devonshire.
   Ritratto di Isabella d’Este, 1500 circa, 63x46 cm, san-
                                                                                                                     Studio per Leda inginocchiata, 1503-1507 circa, dise-
   guigna e pastello su carta, Parigi, Museo del Louvre.
                                                                                                                     gno a gessetto nero, penna e inchiostro su carta, Rotter-
                                       Tempesta su un pa-
                                                                                                                     dam, Museum Boijmans Van Beuningen.
                                       esaggio, 1500 circa,
                                                                                                                     Studio per Sant’Anna, la Vergine e il Bambino, 1503-
                                       disegno a sanguigna
                                                                                                                     1517 circa, disegno a gessetto nero, sfumato e biacca su
                                       su carta, 20x15 cm,
                                                                                                                     carta, 23x24,5 cm, Parigi, Cabinet des Dessins.
                                       Firenze, Gabinetto dei
                                                                                                                     Studio per il cartone di Burligton-House, 1503-1510
                                       disegni e delle stam-
                                                                                                                     circa, disegno a carboncino, penna e pennello su carta,
                                       pe.
                                                                                                                     26x19,7 cm, Londra, British Museum.
                                       Bosco di betulle,
                                                                                                                                                        Cartone di sant’An-
                                       1500 circa, disegno a
                                                                                                                                                        na, 1503-1510 circa,
                                       sanguigna su carta,                                                                                              gessetto nero, biacca
                                       19,3x15,3 cm, Firen-                                                                                             e sfumino su carta,
                                       ze, Gabinetto dei dise-                                                                                          141,5x104,6, Londra,
                                       gni e delle stampe.                                                                                              National Gallery.
                                       Studio per la Madon-                                                                                             Gioconda,         1503-
                                       na dei Fusi (?), 1501                                                                                            1514, olio su tavola,
                                       circa, disegno a san-                                                                                            77x53 cm, Parigi, Mu-
   Isabella d'Este                     guigna e punta d’ar-                                                                                             seo del Louvre.
   gento su carta preparata in tinta rosa, 25,7x20,3 cm, Ve-                                                                                            Studi       anatomici,
   nezia, Gallerie dell’Accademia.                                                                                                                      1504-1506, disegno
   Madonna dei Fusi, 1501 circa, olio su tavola trasferito                                                                                              a penna su carta pre-
   su tela e incollato su tavola, 50,2x36,4 cm, New York,                                                                                               parata in tinta rossa,
   collezione privata.                                                                                                                                  25,3x19,7 cm, Torino,
   Madonna dei Fusi, 1501 circa, olio su tavola, 48,3x36,9                                                                                              Biblioteca Reale.
   cm, Edimburgo, deposito del duca di Buccleuch alla Na-                                                                                               Cavaliere al galop-
   tional Gallery of Scotland.                                                                                                                          po e altre figure,
   Paesaggio presso Pisa, 1502-1503 circa, disegno a                                                                 Gioconda

         Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
145/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.      Pag. 11
1503-1504, disegno                                                                                                                        parata in tinta rossa,
                                      a sanguigna su carta,                                                                                                                     28,5x20,5 cm, Castel-
                                      16,8x24 cm, Castello                                                                                                                      lo di Windsor, Royal
                                      di Windsor, Royal Li-                                                                                                                     Library.
                                      brary.                                                                                                                                    Studio per il monu-
                                      Studio di proporzio-                                                                                                                      mento al Maresciallo
                                      ni per la Battaglia di                                                                                                                    Trivulzio, 1507 circa,
                                      Anghiari: fanti e ca-                                                                                                                     disegno, Castello di
                                      valieri, 1503-1504, di-                                                                                                                   Windsor, Royal Library.
                                      segno, Venezia, Gal-                                                                                                                      Scapigliata,      1508
                                      lerie dell’Accademia.                                                                                                                     circa, ambra inverdi-
                                      Studio della testa di                                                                                                                     ta e biacca su tavola,
                                      un guerriero per la                                                                                                                       24,7x21 cm, Parma,
                                      Battaglia d’Anghiari,                                                                                                                     Galleria nazionale.
                                      1504 circa, disegno,                                                                                                                      Osservatore        che
                                                                                                               Scarpigliata
                                      Budapest, Museo di                                                                                                                        guarda      attraverso
  Testa di Leda
                                      belle arti.                                                                                                                               un modello vitreo di
  Battaglia di Anghiari, 1505 circa, pittura murale, Firen-                                                                                                                     occhio umano, 1508-
  ze, Palazzo Vecchio, Salone dei Cinquecento, perduto.                                                                                                                         1509, disegno, Parigi,
  Testa di Leda, 1505-1510 circa, gessetto rosso su carta                                                                                                                       Bibliothèque de l’Insti-
  preparata rossa, 20x15,7 cm, Milano, Castello Sforzesco.                                                                                                                      tut de France.
  Leda col cigno, 1505-1510 circa (perduto, di esso ne                                                                                                                          San Giovanni Batti-
  furono fatte diverse copie da altri artisti).                                                                                                                                 sta, 1508-1513, olio
                                                                                                                                                                                su tavola, 69x57 cm,
                                  Gli ultimi anni                                                                                                                               Parigi, Museo del
  Mirtillo palustre, 1506 circa, disegno, Castello di Win-                                                                                                                      Louvre.
  dsor, Royal Library.                                                                                                                                                          Studi anatomici (la-
  Studio di gambe d’uomo e di cavallo, 1506-1507,                                                                                                                               ringe e gamba), 1510,
  disegno a penna, inchiostro e sanguigna su carta pre-                                                                                                                         disegno, Castello di
                                                                                                                                                                                Windsor, Royal Libra-
                                                                                                                                                                                ry.
                                                                                                                                                                                Studi di bambino,
                                                                                                                                                                                1510 circa, disegno a
                                                                                                               Bacco
                                                                                                                                                                                gesso su carta, Firen-
                                                                                                                                                                                ze, Gabinetto dei dise-
                                                                                                               gni e delle stampe.
                                                                                                               Testa di donna, 1510 circa, disegno a gesso su carta,
                                                                                                               Castello di Windsor, Royal Library.
                                                                                                               Sant’Anna, la Vergine e il Bambino con l’agnellino,
                                                                                                               1510-1513, olio su tavola, 168x112 cm, Parigi, Museo
                                                                                                               del Louvre.
                                                                                                               Bacco, 1510-1515, olio su tavola trasportato su tela,
                                                                                                               177x115 cm, Parigi, Museo del Louvre.
                                                                                                               Caustiche di riflessione, 1510-1515, disegno, Londra,
                                                                                                               British Museum.
                                                                                                               Canale da navigare tra il lago di Lecco e il Lambro,
                                                                                                               1513 circa, disegno, Milano, Biblioteca Ambrosiana.
                                                                                                               Studi di geometria, 1513 circa, disegno, Milano, Biblio-
                                                                                                               teca Ambrosiana.
                                                                                                               Studi di cavalli, 1513-1515, disegno a penna, inchiostro
                                                                                                               e gesso nero su carta, 29,8x21,2 cm, Castello di Win-
                                                                                                               dsor, Royal Library.
                                                                                                               Studi di gatti, draghi e altri animali, 1513-1515, dise-
                                                                                                               gno a penna, inchiostro e gesso nero su carta, 27,1x20,4
                                                                                                               cm, Castello di Windsor, Royal Library.
                                                                                                               Studi per Civitavecchia, 1514 circa, disegno, Milano,
  San Giovanni Battista                                                                                        Biblioteca Ambrosiana.
             Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
Pag. 12      e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 145/2019
Studio di tre figure danzanti, 1515 circa, disegno, Ve-                                                           Cuore e vasi sanguigni, Milano, Biblioteca Ambrosiana.
   nezia, Gallerie dell’Accademia.                                                                                   Studio di torso e braccia, Milano, Biblioteca Ambrosia-
   Autoritratto, 1515 circa, sanguigna su carta, 33,5x21,3                                                           na.
   cm, Torino, Biblioteca Reale.                                                                                     Studio di granchi, Colonia, Wallraf-Richartz Museum.
   Allegoria con volpe e aquila, 1516 circa, sanguigna su                                                            Studio di vecchio, Roma, Istituto centrale per la grafica.
   carta, 17x28 cm, Castello di Windsor, Royal Library.                                                              Caricature, Venezia, Gallerie dell’Accademia.
   Diluvio universale sopra una città, 1517-1518, dise-                                                              Testa di vecchio, Venezia, Gallerie dell’Accademia.
   gno a gessetto nero su carta, 16,3x21 cm, Castello di
   Windsor, Royal Library.
                                                                                                                        Copie da originali perduti di Leonardo
   Catastrofe naturale, 1517-1518, disegno a gessetto
                                                                                                                     Giovanni Antonio Boltraffio, Madonna Litta, 1490-
   nero, penna e inchiostro su carta, 16,2x20,3 cm, Castello
                                                                                                                     1491, tempera su tavola, 42x33 cm, San Pietroburgo,
   di Windsor, Royal Library.
                                                                                                                     Ermitage
                                                                                                                     Francesco Melzi, Leda col cigno, 1505-1508 circa, olio
             Altri disegni di datazione incerta                                                                      e resine su tavola, 130x77,5 cm, Firenze, Galleria degli
   Disegno di Madonna, Parigi, Cabinet des Dessins.
                                                                                                                     Uffizi
   Testa di bimbo, Parigi, Cabinet des Dessins.
                                                                                                                     Cesare da Sesto, Leda col cigno, 1515-1520 circa,
   Giovane uomo, Parigi, Cabinet des Dessins.
                                                                                                                     tempera grassa su tavola, 112×86 cm, Roma, Galleria
   Testa di donna, Firenze, Gabinetto dei disegni e delle
   stampe.                                                                                                           Borghese
   Studio di Madonna col Bambino, Firenze, Gabinetto                                                                 Pieter Paul Rubens, Battaglia di Anghiari, disegno, Pari-
   dei disegni e delle stampe.                                                                                       gi, Museo del Louvre
   Testa di Madonna, Castello di Windsor, Royal Library.
   Vecchio seduto, Castello di Windsor, Royal Library.                                                                                                Opere attribuite
   Studio delle proporzioni della testa e degli occhi, To-                                                           Il 4 ottobre 2013, come riportato da alcuni giornali, è stato
   rino, Biblioteca Reale.                                                                                           rinvenuto in un caveau svizzero un dipinto che ritrae la mar-
   Studio di torso femminile, Milano, Biblioteca Ambrosiana.                                                         chesa di Mantova Isabella d’Este attribuito a Leonardo.

   Studi di anatomia di Leonardo da Vinci

         Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
145/2019 e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari.      Pag. 13
MADRID
                                                                         AMBASCIATA D’ITALIA
                                                                                                  COMUNI CA

  XXII CONGRESSO INTERNAZIONALE DEI CONSOLI ONORARI D'ITALIA NEL MONDO                                                                                                DACIA MARAINI
                                                                                                                                                        "CORPO FELICE. STORIA DI DONNE,
                                                                                                                                                      RIVOLUZIONE E UN FIGLIO CHE SE NE VA"

  Si è svolta nella Sala Aldo Moro della                               nale. Sempre più Paesi affidano a Conso-
                                                                                                                                                 L'Ambasciatore Italiano Stefano Sannino durante il suo saluto
  Farnesina la XLI Assemblea Nazionale                                 li onorari sia le funzioni di assistenza dei
  dell’Unione dei Consoli Onorari in Ita-                              propri connazionali all’estero nelle cir-                                 In Ambasciata, ha presentato il suo ul-
  lia ed il XII Congresso Internazionale                               coscrizioni di competenza che compiti                                     timo romanzo “Corpo felice. Storia di
  dell’Unione dei Consoli Onorari d’Italia                             di collaborazione con i rispettivi Amba-                                  donne, rivoluzioni e un figlio che se ne
  nel mondo. UCOI da oltre 40 anni riuni-                              sciatori al fine di promuovere in manie-                                  va”, pubblicato in Spagna dalla casa
  sce gran parte dei circa 100 Consoli Ono-                            ra maggiormente integrata lo sviluppo                                     editrice Altamarea. Dopo il saluto in-
                                                                                                                                                 troduttivo dell'Ambasciatore Stefano
  rari presenti in Italia in rappresentanza                            delle relazioni economico- commerciali,
                                                                                                                                                 Sannino, la scrittrice e drammaturga
  di circa 130 Paesi. UCOIM rappresenta                                culturali e scientifiche con i Paesi di ac-
                                                                                                                                                 ha raccontato la genesi della sua ultima
  un’ampia parte della rete degli oltre 300                            creditamento. In Spagna opera un’artico-
  Consolati Onorari d’Italia nel mondo,                                lata rete di Consoli onorari, che fornisce
  con un’estesa presenza in particolare nei                            assistenza agli italiani presenti nel Paese.
  Paesi dell’Unione Europea e nelle Ame-                               Il network comprende gli Uffici Onorari
  riche (Brasile, Stati Uniti, Argentina).                             dipendenti dalla Cancelleria Consolare
  All’evento di Roma sono intervenuti                                  di Madrid con sede a Bilbao, Burgos,
  rappresentanti della Farnesina, del Parla-                           Ceuta, Jerez, La Coruña, Las Palmas de
  mento, del Corpo diplomatico, del mon-                               Gran Canaria, Malaga, Oviedo, Pamplo-
  do imprenditoriale e accademico, oltre a                             na, Santa Cruz de Tenerife e Siviglia e
  numerosi Soci di UCOI e UCOIM. Quel-                                 gli Uffici Onorari dipendenti dal Conso-
  la dei Consoli Onorari – figura prevista                             lato di Barcellona con sede a Alicante,
  dalla Convenzione di Vienna del 1963                                 Andorra, Castellon de la Plana, Girona-                                   opera, conversando con la traduttrice e
  sulle Relazioni Consolari – è una realtà                             Costa Brava, Ibiza, Minorca, Murcia,                                      scrittrice spagnola Mercedes Cebrián.
  in continua crescita a livello internazio-                           Palma di Maiorca, Saragozza e Valencia.                                   In “Corpo felice” la scrittrice italiana
                                                                                                                                                 riflette sulla storia femminile attraverso
  PROGRAMMA ERASMUS: STUDENTESSA ITALIANA PREMIATA A MADRID.                                                                                     un dialogo immaginario con il figlio per-
  Anche quest'anno una studentessa ita-                                                                                                          duto prematuramente. “L’amore è desi-
  liana Erasmus è stata premiata dall'U-                                                                                                         derio di conoscenza, non di possesso”.
  niversità Complutense di Madrid con
  la menzione di eccellenza accademi-
  ca anno 2018/2019. Ginevra Boni,
  dell'Università per Stranieri di Siena,
  ha ricevuto il prestigioso premio, in
  una cerimonia alla quale hanno parte-
  cipato la Vice Rettrice Professoressa
  María Nagore Ferrer e il Preside della
  Facoltà di Filologia, Professor Euge-
  nio Luján. Presente, per l'Ambasciata a
  Madrid, il Consigliere Luis Cavalieri.
          Il Giornale Italiano de España - apolitico e gratuito - è anche on-line. Viene distribuito in Ambasciata; nel Consolato di Madrid e Barcellona, Camere di Commercio e Istituti Italiani di Cultura di Madrid
Pag. 14   e Barcellona; ICE; Scuole Italiane di Madrid e Barcellona; COM.IT.ES. di Madrid e Barcellona; ENIT; Casa degli Italiani di Barcellona; Associazioni di Italiani e nei Consolati e Vice Consolati Onorari. 145/2019
MADRID
                                                                                  AMBASCIATA D’ITALIA
                                                                                                           COMUNI CA

      CONCERTO BENEFICO: "NOTAS                                                I CAPI DI STATO D'ITALIA, SPAGNA E PORTOGALLO A NAPOLI
     SOLIDARIAS POR LA DIVERSIDAD"
                                                                                                                                                           ze, soluzioni e azioni tra leader aziendali
    Il Gruppo Menarini, insiema all’Am-                                                                                                                    ed esponenti delle istituzioni dei tre Paesi.
    basciata d’Italia in Spagna e la Camera                                                                                                                Nel simposio Cotec, quest'anno intitola-
    di Commercio e Industria Italiana per                                                                                                                  to “PA 4.0: Rethinking the Public Admi-
    la Spagna, promueve il concertó “No-                                                                                                                   nistration for a Digital World” si è voluto
    tas solidarias por la diversidad”, che si                                                                                                              rilanciare il tema centrale dell’evoluzio-
                                                                                                                                                           ne del ruolo e dell’assetto strategico del-
    terrà il prossimo 6 giugno alle 20:30                                                                                                                  la Pubblica Amministrazione alla luce
    presso la sede dell’Ambasciata italia-                                                                                                                 dell’introduzione e della diffusione delle
    na a Madrid (calle Lagasca, 98, 29006                                                                                                                  nuove tecnologie digitali. I lavori si sono
    Madrid). Il trombettista sardo Paolo                                                                                                                   aperti con gli interventi di Jorge Barrero
    Fresu ed il bandoneonista Daniele di                                       Il ruolo delle nuove tecnologie nella Pub-                                  (Direttore Generale COTEC Spagna), Jor-
    Bonaventura saranno i grandi musici-                                       blica Amministrazione è stato al centro del                                 ge Portugal (Direttore Generale COTEC
    sti che si esibiranno. I due artisti sono                                  XIII simposio Cotec Europa, che si è svolto                                 Portogallo) e Claudio Roveda (Direttore
    i protagonisti del progetto “Mistico                                       il 7 maggio a Napoli con la partecipazione                                  Generale COTEC Italia). A seguire sono
                                                                                                                                                           intervenuti i Capi di Stato dei tre Paesi.
    Mediterraneo”, uno splendido viaggio                                       del Presidente della Repubblica Sergio Mat-
    musicale, capece di risvegliare sen-                                       tarella, il Re di Spagna Filippo VI e il Pre-
    timenti ancestrali. I benefici del con-                                    sidente della Repubblica portoghese Mar-
    certo saranno donati a Cáritas Madrid                                      celo Rebelo de Sousa. L'incontro annuale,
    e Fundación Eddy, due enti che lotta-                                      ospitato dal Teatro di San Carlo, è stata
                                                                               l'occasione per le Fondazioni per l'Innova-
    no per aiutare le persone in difficoltà.
                                                                               zione d'Italia, Spagna e Portogallo per trac-
                                                                               ciare azioni comuni sui temi della politica
                                                                               dell'innovazione e attivare iniziative speci-
                                                                               fiche di collaborazione, oltre ad aver fornito
                                                                               l’opportunità per uno scambio di esperien-

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