USA 11 - Lanterna del Viaggiatore
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Informazioni generali: DURATA DEL VIAGGIO: 21 – 22 giorni. PERIODO DEL VIAGGIO CONSIGLIATO: Tutto l’anno. COME ARRIVARE DALL’ITALIA: In aereo. Consigliamo di adoperare sia per l’andata che per il ritorno l’aeroporto di Los Angeles o alternativamente uno tra gli scali aeroportuali di San Diego o Santa Ana. FUSO ORARIO: - 9 ore rispetto all’Italia. DOCUMENTI NECESSARI: Passaporto, che non vada a scadere durante la permanenza negli USA. Negli USA non è più necessario possedere un visto per viaggi turistici che durino meno di 90 giorni. Dovrete però essere muniti di un’autorizzazione ESTA (Electronic System for Travel Authorization) da farsi rilasciare tramite richiesta online preventiva alle autorità statunitensi prima della partenza. Per richiederlo dovrete per forza possedere un passaporto elettronico (dotato di microchip). PATENTE RICHIESTA: Patente Italiana soggetta alle leggi statali della California, ma è sempre consigliabile possedere la Patente Internazionale. RISCHI SICUREZZA E SANITARI: Non sussiste alcun rischio per la sicurezza in questi territori e gli standard ospedalieri sono ottimi. Si consiglia però di stipulare un’assicurazione sanitaria che preveda le copertura alle spese mediche e la copertura per un eventuale rimpatrio sanitario. MONETA: DOLLARO STATUNITENSE. TASSO DI CAMBIO: 1 € = 1,20 Dollari Statunitensi. 2
Descrizione del viaggio: 1° giorno: trasferimento fino a Los Angeles Secondo scalo aeroportuale per numero di passeggeri annui che vi transitano degli Stati Uniti d’America (circa 40 milioni, dietro solo all’aeroporto di Atlanta in questa speciale classifica) il Los Angeles International Airport è uno degli hub principali del continente nord americano e nonostante si trovi sulla costa pacifica della nazione per questo possiede una serie di collegamenti aerei diretti con l’Italia, sia che voi partiate da Milano o da Roma. La tratta diretta, oggi davvero economica, si svolge nell’arco di 12 ore di volo complessive e vi permetterà grazie a un fuso orario in netta regressione di atterrare in California tranquillamente nell’arco della medesima giornata di calendario della partenza, avendo ancora tempo per raggiungere con comodo la vostra sistemazione nella metropoli. Se proprio non riusciste a trovare biglietti aerei disponibili a un costo equo per un viaggio diretto sappiate che effettuando un singolo scalo intermedio in uno degli aeroporti principali europei (Londra, Parigi, Mosca, Reykjavik, Istanbul, Stoccolma, Barcellona o Madrid) riuscirete in ogni modo a completare il viaggio di andata sempre nell’arco di una singola giornata ma con il tragitto che complessivamente si dilungherà tra le 16 e le 20 ore in totale. 2° - 3° - 4° - 5° - 6° - 7° - 8° giorno: LOS ANGELES Seconda metropoli statunitense per dimensioni dopo New York grazie ai suoi 4 milioni di abitanti (ma l’area metropolitana supera di gran lunga le 10 milioni di unità) Los Angeles è il polo di riferimento di tutta la California, una città moderna e tentacolare, costituita da decine di grandi sobborghi ormai conglobati l’uno nell’altro ma che mantengono spesso e volentieri una propria fisionomia e caratterizzazioni particolari. Questa megalopoli sorge su una linea di confluenza tra le fresche correnti oceaniche e i caldi venti provenienti dal Deserto del Mojave dell’entroterra e quindi presenta un clima temperato che non si discosta quasi mai da massime intorno ai 22-26° e minime tra i 15- 20°, mentre le precipitazioni, scarse, si concentrano nei mesi che vanno da dicembre a marzo, sebbene in giugno il cielo sia spesso offuscato da grigie nebbie per un fenomeno di inversione termina noto localmente come June Gloom. Toccata per la prima volta dagli esploratori spagnoli nel 1769 l’area di Los Angeles rimase per lunghi anni poco più che un anonimo centro agricolo della California meridionale, tanto 3
che quando assunse i gradi di municipio nel 1850 contava ancora solo 1.600 abitanti. Il principale volano che spinse Los Angeles ad avere uno sviluppo demografico ed urbanistico così eclatante nel XX secolo fu la scoperta di giacimenti di petrolio in loco nel 1892, che richiamò in zona schiere di imprenditori e trivellatori tanto che si stima che già nel 1923 Los Angeles fornisse un quarto degli idrocarburi consumati annualmente al mondo. Negli anni ’30 Los Angeles, dopo aver risolto i suoi problemi di approvvigionamenti idrici con l’apertura di un ciclopico acquedotto che convogliava le acque della Owens Valley provenienti dalla Sierra Nevada in città (nel 1913), era ormai già un gigante da oltre un milione di abitanti ed ospitò le sue prime olimpiadi estive nel 1932 (le successive si vi tennero nel 1984) che le diedero il primo lustro internazionale. Finita la seconda guerra mondiale Los Angeles subì quindi una possente ondata immigratoria divenendo meta prediletta da chi era alla ricerca di nuove opportunità di lavoro, alla ricerca di fama (si iniziarono in massa le produzioni cinematografiche ad Hollywood) o anche solo di un clima più clemente di molte altre porzioni degli Stati Uniti. Parimenti iniziarono ad affluire in città decine di migliaia di immigrati stranieri (ancora oggi Los Angeles è, dopo Miami, la città con più residenti nati oltre i suoi confini degli USA) che spinsero la metropoli ad una espansione incontrollata a macchia d’olio con l’affermarsi di problemi legati ad un traffico congestionato, allo smog persistente e alla genesi di periferie spesso squallide e in mano alla malavita per lunghi anni. Dopo alcuni periodi di forti tensioni sociali tra minoranze etniche e polizia (sfociati in violenti scontri civili, come quelli del 1992) oggi però sembra essere tornata definitivamente la calma in città, sebbene ci siano ancora forti comunità minoritarie come quelle di origine asiatica (con oltre 1,4 milioni di rappresentanti, la maggiore degli Stati Uniti) e quelle di origine ispanica (messicani, guatemaltechi, honduregni, nicaraguensi) che hanno fatto schizzare la percentuale di bilingue (parlanti inglese e spagnolo) nell’area metropolitana a ben il 47% della popolazione totale. Questa eterogeneità della composizione umana di Los Angeles ha fatto sì, tra le altre cose, che la metropoli si sia attestata tra le città statunitensi che posseggono una delle più diversificate proposte culinarie che possiate immaginare: ristoranti che evocano i sapori di qualsiasi nazione del mondo sono qui presenti (non perdete in tal senso le prelibatezze messicane a Boyle Heights o i ristoranti tipici di China, Korea e Thai Town o Little Tokyo), affiancati altresì da ristorazioni gestite da gourmet tra i più rinomati del pianeta. Sotto un profilo economico infine sono i settori petroliferi, finanziari, aeronautici e cinematografici i veri e propri volani della ricchezza di Los Angeles che può vantare le sedi di alcune delle più grandi industrie del paese come Twentieth Century Fox, la Paramount Pictures, la Guess, la Hilton Hotels, la Walt Disney Company, la Sony Pictures Entertainment, la Dreamworks e la Mattel. Una curiosità, per finire: essendo a lungo stata una metropoli abitata da persone che possedevano il culto dell’automobile di proprietà Los Angeles presenta una delle reti viarie più articolate e complesse da seguire di tutti gli Stati Uniti d’America ma, per contro, possiede anche una rete metropolitana con poche linee che spesso risulta insufficiente sia ai fabbisogni di spostamento della popolazione residente, sia di quelli dei turisti che la visitano. 4
• Il vero cuore storico di Los Angeles è rappresentato dalle aree facenti parti della sua grande e variegata Downtown. Una volta questo quartiere era solo un polo economico finanziario zeppo di uffici, con strade gremite in settimana ma quasi completamente sgombre di anima viva di notte e nel weekend. Dopo diversi anni di riconversione del quartiere oggi la Downtown di Los Angeles presenta sempre una forte connotazione commerciale e dei servizi ma non mancano bar, locali notturni e atelier di giovani artisti sempre elettrizzati dal poter mettere in mostra il proprio lavoro. Un punto strategico da cui iniziare la vostra esplorazione della zona è indubbiamente la Union Station, una sorta di cattedrale laica dello stile art decò completata nelle sue signorili forme nel 1939 e da allora punto focale dei trasporti pubblici su rotaia (sia ferroviari che metropolitani) della megalopoli californiana. Dopo aver scattato qualche foto di rito vi invitiamo quindi a muovervi oltre il suo lato occidentale per raggiungere il minuto ma pittoresco nucleo storico di Los Angeles che ruota attorno alla bellissima Olvera Street dove si respira ancora nitidamente la verve e le atmosfere messicane e spagnoleggianti che contraddistinsero il periodo pionieristico della città. Lungo questa strada, tra negozi di souvenir e botteghe alimentari, spicca poi la Avila Adobe, l’edificio più antico della metropoli tutto esistente (è del 1818). Uno scatto che ritrae lo scintillante skyline notturno della Downtown di Los Angeles, epicentro della vita della grandissima megalopoli californiana. Quindi di seguito una delle magnifiche sale interne del gioiello art decò della Union Station e una istantanea che palesa l’atmosfera estroversa e commerciale di Olvera Street, una delle più antiche vie di tutta Los Angeles. 5
Conclusa questa prima immersione di carattere storico nel cuore di Los Angeles vi invitiamo quindi ad oltrepassare il tracciato della Santa Ana Freeway che fende in due il centro di Los Angeles per raggiungere la Cathedral of Our Lady of the Angels, un moderno (del 2002) gioiello di architettura sacra che rappresenta una singolare mistura di linee gotiche e contemporanee. Tra bellissimi arazzi interni e vetrate di alabastro da cui filtra una luce soffusa è una nuova vera delizia aggiunta all’offerta turistica di Los Angeles. Imboccando quindi Grand Avenue e sorpassata l’area verde di Grand Park verso fine mattinata avrete modo di pervenire ad altre due strutture irrinunciabili della Downtown della metropoli californiana: la Walt Disney Concert Hall e il Museum of Contemporary Art. La prima è una delle sale musicali più rinomate degli Stati Uniti con una silhouette esterna stravagante in acciaio tutta a linee curve e un auditorium interno in cui si esibiscono orchestre sinfoniche di livello internazionale (ideale assistere ad uno degli spettacoli serali se siete cultori del genere), mentre il Museum of Contemporary Art è una delle pinacoteche di riferimento mondiale per quanto concerne i maestri che hanno vissuto la loro maturità artistica dagli anni ’40 ad oggi. Dopo almeno un paio d’ore spese per la visita a questi monumenti si sarà inevitabilmente fatta l’ora di pranzo e un consiglio spassionato che vi forniamo è quello di muovervi di qualche isolato in direzione est lungo la 2nd o 3rd Street per catapultarvi nel cuore del quartiere di Little Tokyo ricchissimo in termini di ristoranti etnici che servono una pregevolissima cucina giapponese. Una vista dell’interno della moderna e luminosa Cathedral of Our Lady of the Angels, il principale luogo di culto della metropoli di Los Angeles. In successione poi la stravagante forma tutta a linee contorte e curve della Walt Disney Concert Hall e uno scorcio delle vie che caratterizzano il quartiere a forte impronta etnica di Little Tokyo. 6
Una volta sanati i morsi della fame potrete, nel primo pomeriggio, continuare la visita della Downtown puntando dritto alla famosissima City Hall di Los Angeles, una costruzione del 1928 in stile art decò che assomiglia a una ziqqurat e che è stata più volte ritratta in serie tv o pellicole hollywoodiane di successo. Anche se il palazzo municipale non è visitabile in toto negli interni vale davvero la pena risalirlo fino al tetto da cui si godono splendide viste aree sul cuore di Los Angeles. A questo punto della giornata dovrete compiere una scelta: se siete amanti dello shopping dovrete necessariamente puntare al Fashion District, un agglomerato di 90 isolati completamente pieni di negozi, grandi magazzini e outlet con merce spesso in vendita con saldi assai invitanti. Sebbene non vi siano attrattive imperdibile è proprio la profusione di negozi al dettaglio pensati ad uso e consumo dei curiosi la principale attrattiva del quartiere. Se però saltare da una vetrina all’altra non è proprio il massimo delle vostre ambizioni non abbiate timore: in questo caso l’itinerario giusto per voi è costituito da una passeggiata nel cuore del Financial District (gli edifici più magnificenti come la Los Angeles Central Library in stile egizio, l’altissima US Bank Tower [309m d’altezza per 73 piani complessivi] e lo sfarzosissimo Millennium Biltmore Hotel si trovano nei pressi dell’incrocio tra Grand Avenue e 5th Street) dove vi sentirete immersi in uno degli skyline più squisitamente americani tra altissimi grattacieli e sedi di banche e istituzioni finanziarie internazionali. Questa passeggiata però non sarà null’altro che il preambolo all’ingresso al centro polifunzionale noto come Los Angeles Live. Questo complesso è un mix di edifici di servizi come il Los Angeles Convention Center, di musei quali il Grammy Museum che è una sorta di vero e proprio tempio della storia della musica mondiale poiché raccoglie cimeli di grandi artisti e ricordi delle edizioni passate del più prestigioso premio musicale internazionale, senza dimenticare il mitico palazzetto dello sport di Staples Center. Questo stadio che rassomiglia moltissimo alla sagoma di una navicella volante fu inaugurato nel 1999 ed è da allora la casa delle due principali compagini di basket della città (i Los Angeles Lakers e i Clippers), della franchigia di hockey su ghiaccio dei Kings che milita nella NHL e di diversi spettacoli di wrestling. Tra queste squadre merita certamente una particolare menzione quella dei Lakers, capaci di assicurarsi per ben 16 volte nel corso della loro storia il titolo della NBA e che hanno annoverato tra le loro file campioni assoluti di questo sport come Shaquille O’Neil, Kobe Bryant, Magic Johnson e Kareem Abdul-Jabaar, oltre a coach pluri vincenti quali Phil Jackson e Pat Riley. Indubbiamente assistere ad una partita di ognuna di queste compagini o presenziare ad uno spettacolo di intrattenimento (in genere concerti) che si svolgono regolarmente allo Staples Center è un viatico perfetto per iniziare a familiarizzare con la vibrante vita notturna di Los Angeles. 7
In prima immagine l’inconfondibile sagoma della City Hall di Los Angeles, un autentico simbolo della città entrato più volte come protagonista nei film e nelle serie tv statunitensi. Quindi un’immagine degli interni ricchi di cimeli musicali, dischi d’autore e premi del Grammy Museum e la fisionomia avveniristica e sapientemente illuminata dello Staples Center, i due emblemi di Los Angeles Live. • Poche realtà urbane sono tanto famose e reclamizzate quanto quella di Hollywood, il quartiere per antonomasia di Los Angeles e del mondo intero legato alla produzione cinematografica e allo stile glamour e influencer delle sue star da rotocalco. Autentica mecca degli appassionati del cinema, di chi ama destreggiarsi in locali e party frequentati dal jet set americano e da chi è alla ricerca di un sogno nel mondo del grande schermo Hollywood richiama a sé da oltre un secolo una variegata schiera di anime, tutte immancabilmente inebriate dai flash e dalla vita mondana presente. Vista l’estensione del quartiere e gli svariati siti di interesse presenti vi esortiamo a programmare non meno di due giorni per un’esplorazione soddisfacente del microcosmo hollywoodiano. Se la vostra domanda sarà: ma da dove iniziare a muoversi in questo reticolato fitto di strade, chiassosi locali e cinema da star? La risposta ci appare quantomeno ovvia: logicamente da Hollywood e Sunset Boulevard. Queste due grandi strade parallele che percorrono il cuore di Hollywood da est a ovest sono ultimamente risorte dal torpore e dal vago senso di degrado in cui erano scivolate sul finire del ‘900: dopo una riqualificazione attenta e meticolosa sia Hollywood che Sunset Boulevard sono tornati ad avvicinare i grandi fasti degli anni ’20 e ’30 e nuovamente sono rifiorite le esclusive boutique simbolo dell’opulenza locale. La sezione più famosa di Hollywood Boulevard è quella che ruota intorno all’intersezione con Highland Avenue dove si raggruppano alcune delle mecche del cinema americano. A stretto contatto le une alle altre qui vi imbatterete nella mitica Walk of Fame, il tratto della strada con le stelle in 8
ottone di oltre 2000 star che hanno fatto la storia del grande schermo, nel Grauman’s Chinese Theater dove moltissimi attori e attrici celebri hanno impresso mani, piedi e segni identificativi nel cemento della corte d’ingresso di questo cinematografo (incredibile la calca di personaggi agghindati da divi che sono qui disponibili, previo pagamento, a farsi scattare una foto con voi) e ovviamente nel Kodak (o Dolby) Theater, il palcoscenico sul quale annualmente si tiene la cerimonia di assegnazione degli Oscar (Academy Awards), il più importante riconoscimento alla carriera ambito da qualsiasi attore del mondo. Il Kodak Theater è visitabile e potrete perlustrare gli ambienti esclusivi che lo caratterizzano, vedere da vicino le mitiche statuette e anche assaporare per un momento di sfilare sul mitico red carpet attorniate da folle di irriguardosi fotografi. Una sezione della mitica Walk of Fame di Hollywood Boulevard, dove le stelle in ottone delle principali personalità del jet set americano sono state incastonate per sempre sulla strada maestra di Hollywood. Quindi l’entrata principale e il gremitissimo auditorium del Kodak (o Dolby) Theater nel quale si svolge annualmente la cerimonia di assegnazione degli Oscar del cinema. Dopo esservi immersi in questa vita da star per qualche ora e dopo aver curiosato a sufficienza tra le costosissime vetrine dei negozi aggettanti su Sunset e Hollywood Boulevard vi suggeriamo di iniziare a muovervi in direzione della famosissima collina che sovrasta il quartiere verso settentrione. Muovendosi lungo Highland Avenue raggiungerete così in breve l’Hollywood Bowl, uno dei palcoscenici all’aperto più grandi (oltre 18.000 posti) e iconici di Los Angeles che dal 1922 accoglie performance dei più famosi musicisti del mondo che fanno a gara ad esibirsi in questo complesso (se è in programma un concerto durante la vostra permanenza 9
non esitate e accaparratevi un biglietto, godrete di uno spettacolo in un contesto sublime). Anche in mancanza di un evento in calendario vale comunque la pena scattate almeno un paio di fotografie al Bowl, inoltre nelle sue immediate vicinanze i cinefili potranno visitare l’Hollywood Heritage Museum, una minuta area espositiva che possiede diversi costumi di scena, attrezzature e proiettori degli albori della storia del cinema. Per chi invece non possiede un particolare interesse per le minuzie tecniche legate al grande schermo il consiglio è di proseguire speditamente lungo Highland Avenue verso nord, sorpassare la celeberrima scritta “Hollywood” del 1923 composta da lettere in metallo alte più di un metro (una sosta fotografica è davvero d’obbligo) e di raggiungere così i primi grandi studios con cui verrete in contatto a Los Angeles: i Warner Bros Studios e gli Universal Studios Hollywood. Per la visita di ognuno di questi studios dovrete mettere in conto almeno un paio d’ore di permanenza al loro interno (decisamente di più se vorrete provare tutte le attrazioni degli Universal Studios, una sorta di parco divertimenti) e quindi costituiranno gran parte della vostra giornata di visita. Vi muoverete tra filmati auto celebrativi, dietro alle quinte dei teatri di posa, dei set e dei guardaroba delle star del grande schermo, tra una serie di attrezzature di scena davvero impensabili e su svariate giostre che rievocano le trame delle pellicole cinematografiche più illustri usciti da questi produttori nel corso degli anni. Giacché la tentazione di intrattenersi in questi complessi ricreativi fino a tarda sera è spesso irrinunciabile vi consigliamo di prendere seriamente in considerazione di fermarvi in questi studios fino al termine della giornata. Una vista serale sull’Hollywood Bowl, il palco per concerti all’aperto più celebre di tutta Los Angeles. Quindi la mitica scritta Hollywood sulla collina omonima che è divenuta forse il simbolo più conosciuto di tutta la metropoli californiana ed infine l’emblema posto all’ingresso principale dei vastissimi e frizzanti Universal Studios Hollywood. 10
• La seconda giornata nell’universo di Hollywood si snoda invece dapprima all’interno della sezione più meridionale del grande quartiere di Los Angeles, nel tratto compreso tra Sunset Boulevard e Santa Monica Boulevard. Ogni tratto di queste strade possiede un fascino e una caratterizzazione unici: lungo la parte orientale di Sunset Boulevard si raggruppano alcuni degli alberghi più costosi e sfarzosi di Los Angeles, Melrose Avenue è l’epicentro delle boutique di altissima moda di Los Angeles, mentre il Santa Monica Boulevard è noto sia per la folta rappresentanza di comunità gay e liberi pensatori fervidi sostenitori dei movimenti arcobaleno. Curiosamente i principali siti di interesse della zona si concentrano alle due estremità di Melrose Avenue: a ovest si trova l’immenso complesso variopinto e stravagante del Pacific Design Center, un concentrato di 130 gallerie d’arte che mettono in mostra il meglio della moderna produzione artistica di Los Angeles, mentre sull’imbocco orientale di Melrose Avenue si trovano sia l’Hollywood Forever Cemetery che costituisce il camposanto di svariate star hollywoodiane del passato che i Paramount Studios, l’unica e ultima vera casa cinematografica che possiede ancora il cuore dei propri stabilimenti di registrazione ad Hollywood. Anche in questo caso una visita guidata di due ore su navette apposite vi condurrà nei retroscena e persino ad assistere ad alcune riprese nelle quali magari sono impegnati vip che non tarderete ad identificare. Giunta quindi l’ora di pranzo ricordatevi che in prossimità di Melrose Avenue ha sede lo torico Hollywood Farmers Market le cui bancarelle mettono in vendita alcuni dei migliori street food di Los Angeles, mentre per chi predilige qualcosa di più commerciale ci sono svariati fast food all’interno del gigantesco centro commerciale The Grove che vi sorge adiacente. 11
L’accesso ai Paramount Studios, l’ultima vera casa cinematografica che ancora registra nel cuore di Hollywood i propri lungometraggi. Quindi una vista di Sunset Boulevard, uno degli assi portanti del quartiere, ed infine la sfavillante parata di negozi dell’immenso centro commerciale The Grove. Nel pomeriggio una meta altamente consigliata per voi, anche per uscire momentaneamente dal frastuono e dalla congestione del cuore di Los Angeles, è quella del Griffith Park, il più grande parco urbano degli Stati Uniti (ben cinque volte più grande del Central Park di New York) che si presta perfettamente ad un’esplorazione in biciclette a noleggio o sulla sella dei molti cavalli che vi saranno messi a disposizione. Vi muoverete tra spazi verdi ameni con viste d’eccezione su Los Angeles e antichi parchi giochi, ma l’apice della vostra visita sarà dato dall’incredibile belvedere del Griffith Observatory, un ipertecnologico planetario ospitato all’interno di una struttura classicheggiante a tripla cupola del 1935. Oltre che per i suoi filmati istruttivi l’osservatorio deve la sua fama alle grandiose viste che vi sia aprono sul tentacolare mondo di Los Angeles sottostante, particolarmente romantico e suggestivo con le luci notturne. Calate quindi le tenebre sulla megalopoli californiana la vostra giornata non sarà che all’inizio. Hollywood infatti è da sempre il fulcro della vita notturna della città con una serie di locali all’ultima moda frequentati da soggetti dai fisici perfetti, modelle avvenenti e miliardari che non badano a spese. Spesso può essere complesso accedere a queste strutture se non avrete agganci al loro interno ma vale sempre la pena provarci (venite vestiti di tutto punto e accompagnati da giovani donne se vorrete aumentare le vostre chance di entrare). L’epicentro della night life hollywoodiana è ormai da decenni la Sunset Strip, un luogo dove tutto è possibile tra locali che hanno fatto la storia cittadina (come lo Chateau Marmont, il Comedy Store, l’ANdAZ o il Wiskey a Go Go), uno spirito trasgressivo sempre presente e un roboante universo fatto di luci al neon, star inseguite da paparazzi e qualche goliardico eccesso sempre presente. Come intuibile vi consigliamo di spendere una (o meglio ancora più) sere all’interno della Sunset Strip, facendovi irrimediabilmente contagiare dalla sua verve sfrenata. 12
Una classica cartolina panoramica dal Griffith Park in direzione del suo Observatory e dello skyline della Downtown di Los Angeles. Quindi una foto notturna che ritrae il microcosmo tutto luci al neon, club e vita sfrenata della Sunset Strip di Hollywood, il tempio per eccellenza del divertimento serale della metropoli californiana. • La quarta giornata da passarsi all’interno della megalopoli di Los Angeles va alla scoperta dei quartieri di Mid City, Westside e Beverly Hills, una sorta di raccordo tra il patinato mondo di Hollywood e le spiagge oceaniche di Santa Monica, Venice e Malibù. Mid City non possiede un’omogeneità né territoriale né culturale ed è una sorta di immensa distesa di costruzioni popolate da una vasta schiera di individui appartenenti alla middle class americana. La sezione indubbiamente più interessante per il turista di Mid City è quella dei musei che aggettano su Wilshire Boulevard all’incrocio con Fairfax Avenue. Qui sono di stanza infatti sia il Petersen Automotive Museum che ospitato all’interno di un’avveniristica costruzione a linee curve sgargianti custodisce una delle colelzionidi auto d’epoca statunitensi più insigni della nazione, sia l’imperdibile Los Angeles County Museum of Art. Progettato da Renzo Piano questo polo museale è frequentato da oltre un milione di visitatori all’anno ed è una delle aree espositive più grandi di tutti gli Stati Uniti d’America comprendendo sezioni legate all’arte greca, romana, egizia, giapponese e a manifatture come vetri veneziani o smalti di Limoges. Quello che è forse però il fiore all’occhiello del Los Angeles County Museum of Art è la sua sezione scultorea e pittorica: qui sono esposti capolavori di maestri senza tempo come Roy Liechtenstein, Andy Warhol, Picasso, Magritte, Degas, Kandinskij, Paul 13
Klee, Delacroix, Corot, Rodin, Van Gogh ecc. che fanno della collezione del museo una delle più esaustive dell’intero panorama mondiale. Per una visita anche solo sommaria delle due strutture mettete in conto quasi l’intera mattinata. Concluse queste visite e fattasi l’ora di pranzo un ovvio consiglio è quello di percorrere interamente il Wilshire Boulevard verso ovest sino ad immergervi nel cuore del tessuto urbano che contraddistingue l’esclusivo quartiere di Beverly Hills. Questa sezione di Los Angeles è una delle più mitiche per quanto concerne il glamour e lo stile di vita stereotipato del benessere americano. Moltissime star e ricchi popolano le numerosissime ville con piscina dal valore astronomico che si irradiano da Wiltshire Boulevard su verso la collina ma vi apparirà decisamente curioso sapere che ben il 25% del patrimonio immobiliare di Beverly Hills è da decenni in mano alle comunità di emigrati iraniani che posero qui la loro base a Los Angeles negli anni ’70 dopo la caduta dello Scià di Persia. Ad ogni modo Beverly Hills, grazie anche a numerosi film (Pretty Woman e Charlie’s Angels su tutti), serie tv (Beverly Hills Cop e 90120) e soap opera (Beautiful) è ormai ampiamente entrata nell’immaginario collettivo come tempio per antonomasia del benessere a stelle e strisce. Come non bastasse tutto questo Beverly Hills possiede quella che è la via della moda più eclatante di Los Angeles: la strabiliante Rodeo Drive. Lunga tre isolati questa strada raggruppa boutique di tutte le principali griffe internazionali con prezzi talmente elevati che solo i magnati di multinazionali o le star più splendenti del firmamento di Hollywood possono pensare di accedere alle loro merci. La stravagante e avveniristica silhouette che contraddistingue il museo delle automobili d’epoca Petersen Automotive Museum nel cuore di Mid City. Quindi due istantanee che ritraggono gli ambienti sfarzosi, ricchi ed opulenti di Beverly Hills, con un dettaglio in terza immagine sull’ingresso di Rodeo Drive, il vero e proprio tempio della moda e del lusso di Los Angeles. 14
Ovviamente anche le ristorazioni seguono l’etichetta e i costi del contesto e quindi ci appare decisamente un azzardo pensare di fermarsi qui per pranzo. Al che un buon viatico può essere quello di curiosare a Beverly Hills per qualche tempo e poi dirigersi in prossimità della vicina Univeristy of California at Los Angeles per sgranocchiare qualcosa a prezzi più umani. Caratterizzate il quartiere di Westwood questo ateneo offre istruzione a quasi 40.000 studenti all’interno del suo campus inaugurato nel 1919 (il secondo più antico della California dopo quello di Berkeley) e ha fama di produrre nel corso degli anni diverse personalità legate sia al mondo del cinema (Francis Ford Coppola James Dean, Gore Verbinski e Ben Stiller studiarono qui), della musica (i Doors si svilupparono entro queste mura) o dello sport (come il cestista Kareem Abdul-Jabaar, la campionessa dell’atletica leggera Florence Griffith-Joyner o il tennista Jimmy Connors). Dopo aver curiosato a sufficienza in questo mondo universitario vibrante e sempre sulla cresta dell’onda a completamento del pomeriggio non vi resterà altro da fare che prendere un mezzo pubblico o una motorino (ancor meglio) e guidare tra le grandiose ville e gli scorci panoramici che si apriranno dinnanzi a voi lungo le strade del quartiere collinare di Bel Air e lungo la famosissima Mulholland Drive che ha fama di essere la strada panoramica più magnificente di tutta Los Angeles. Lungo la tratta, se vi avanzasse del tempo, merita poi una visita il Getty Center, un sistema di gallerie d’arte, architetture di Richard Meier e giardini curatissimi che possono essere presi a icona dello sfarzoso stile di vita di questa porzione di Los Angeles. Mulholland Drive poi vi porterà come per incanto direttamente verso il Sunset Strip di Hollywood, giusta meta per scatenarsi ulteriormente nella frizzante vita notturna della metropoli californiana. A titolo di completezza comune vi ricordiamo che in prossimità di Mid City, per la precisione nel quartiere di Culver City, trovano ubicazione i Sony Pictures Studios (che hanno assorbito anche la Metro Goldwyn Mayer) che per i patiti del cinema possono rappresentare una più che valida alternativa alle ville di Mulholland Drive o Bel Air nel pomeriggio (le visite sono sempre guidate e della durata complessiva di un paio d’ore). 15
Il cortile interno principale dello storico campus della University of California at Los Angeles che dal 1919 impartisce istruzione di altissimo livello a migliaia di studenti locali e che caratterizza il quartiere di Westwood. Di seguito poi una delle viste panoramiche mozzafiato che si aprono percorrendo Mulholland Drive e una fotografia area del complesso Getty Center a Bel Air. • Questa giornata del vostro tour di Los Angeles vi porterà a toccare le più rinomate località balneari urbane della metropoli californiana comprendenti i sobborghi di Malibù, Santa Monica e Venice. Malibù, cui solo il nome evoca star dai corpi perfetti e riviste patinate, è una deliziosa realtà urbana che si allunga per 43km lungo la linea di costa affacciata sull’oceano Pacifico, incastonata dai rilievi montani delle Santa Monica Mountains che si ergono subito oltre nell’entroterra. Malibù deve la sua fama alla tendenza iniziata negli anni ’30 da parte delle star hollywoodiane di sceglierla come meta per le loro divagazioni balneari , sebbene le spiagge risultino spesso afose in estate per la scarsa ventilazione. Malibù non possiede un vero e proprio centro ma si allunga copiando l’andamento della costa: ad ogni modo si possono riscontrare un paio di zone di interesse. Se siete incalliti amanti della tintarella e della vita da spiaggia sappiate che le migliori opportunità per la balneazione sono offerte dalla zona occidentale della cittadina, specificatamente lungo le immense battigie dorate di Zuma e Point Dume Beach. Qualora invece prediligeste un’atmosfera più intima da borgo marinaresco i vari ristoranti (molto costosi) e i centri commerciali frequentati da diversi vip (come il Malibù Country Mart) si incentrano in prossimità dello storico molo di Malibù Pier che si protende nell’oceano sempre mosso da violente ondate che fanno la gioia di numerosi surfer. Anche se Malibù in sé potrebbe intrattenervi per un’intera giornata se siete alla ricerca solo di Sole e glamour vi consigliamo dopo alcune ore passate in zona di muovere a ritroso verso il cuore di Los Angeles per raggiungere il sobborgo di Santa Monica, da sempre considerato il re delle aree marine della metropoli accessibile anche ai comuni mortali. Santa Monica è un microcosmo singolare in cui raffinatezza e informalità viaggiano di pari passo e possiede appena al suo interno due vie che sono diventate un vero e proprio tempio dello shopping e del divertimento dozzinale: la pedonalizzata Third Street Promenade e Main Street. Potrete trascorrere ore a curiosare nei negozietti di Santa Monica e a sgranocchiare qualcosa nei suoi numerosissimi caffè o recuperando cibi di ottima qualità nel suo Market, il mercato ortofrutticolo di altissima qualità che vi si tiene ogni mercoledì e sabato, ma alla fine l’attrazione magnetica della sua vasta spiaggia oceanica, la Santa Monica Beach, risulterà irresistibile e finirete, come i personaggi del notissimo telefilm Baywatch qui ambientato, a sdraiarvi al Sole intenti a scrutare le bellezze che passeggiano sul bagnasciuga. Ad intervallare questa immensa distesa di corpi perfetti stesi a rosolarsi al Sole ci pensa però il Santa Monica Pier, un vecchio molo del 1908 che 16
possiede un parco dei divertimenti dal fascino vintage con giostre degli anni ’20 che attraggono sempre i bambini che vi transitano dinnanzi. Se avrete la perseveranza di muovervi lungo la spiaggia in direzione meridionale entrerete quindi nel quartiere di Venice, noto in città per i suoi canali che ricordano (molto alla lontana) la nota cittadina veneta, ma soprattutto interessante per la poliedricità di figure umane che potrete incrociare lungo la passeggiata a mare (la Boardwalk) che risulta sempre essere affollata di tatuatori, bancarelle, artisti di strada, body builder, skateboarder, pattinatori e diversi soggetti stravaganti. Per la serata infine sceglietevi uno dei numerosissimi ristoranti vista mare di Venice o Santa Monica e concedetevi una romantica cenetta con il vostro partner, sarà uno dei ricordi più pittoreschi che vi porterete dietro della megalopoli californiana. Una vista panoramica delle splendide distese di sabbia che contraddistinguono la costa dell’esclusiva località balneare di Malibù, poco fuori il centro di Los Angeles. Quindi una vista serale del Santa Monica Pier con il suo storico parco dei divertimenti sullo sfondo ed infine la pedonalizzata e sempre animata sua Third Street Promenade, epicentro della vita di Santa Monica. • La sesta giornata di stanza in quei di Los Angeles inizierà a portarvi verso le aree meno centrali e più misconosciute della grande metropoli californiana, permettendovi di entrare in stretto contatto con il vero stile di vita della megalopoli. Perno della vostra mattinata in questo caso sarà il grande Exposition Park, realizzato già nel lontano 1872 giusto a sud della Downtown e che oggi deve 17
la sua fama agli svariati musei che vi trovano ubicazione, al colossale stadio Los Angeles Memorial Coliseum che fu adoperato come impianto per l’apertura e chiusura dei giochi olimpiaci sia nel 1932 che del 1984 e alla limitrofa sede della Univeristy of Southern California. Questa istituzione risulta essere la più antica università privata californiana (fondata nel 1880) ed offre istruzione a oltre 45.000 studenti, metre tra i suoi più celebri ex alunni si ricordano i cineasti George Luca, Robert Zemeckis e Clint Eastwood, l’attore John Wayne, l’ex premier giapponese Shinzo Abe e quello egiziano Mohammed Morsi, l’architetto Frank Gehry e ovviamente l’astronauta Neil Armstrong che per primo pose piede sul suolo lunare. Sono invece tre i principali musei che potrete visitare all’interno dell’Exposition Park: dal più minuto California African American Museum imperniato sulle influenze culturali afroamericane sul tessuto sociale californiano, al Natural History Museum of Los Angeles County che propone scheletri di dinosauri e specie imbalsamate di animali provenienti dai quattro angoli del globo e una sfavillante sezione di gemmologia, senza ovviamente dimenticare il California Science Center. Questo museo della scienza è pieno di simulazioni di esperimenti interattivi e svariate spiegazioni illuminanti (c’è una vasta sezione dedicata alla scoperta del corpo umano) ma ovviamente a farla da padrone al suo interno è il dismesso Shuttle Endeavour alloggiato qui in pianta stabile dal 2012. Alcuni dei mirabolanti scheletri di dinosauri che potrete ammirare visitando il Natural History Museum of Los Angeles County ubicato all’interno dell’Exposition Park. Quindi l’inconfondibile sagoma dello Space Shuttle Endeavour custodito nel California Science Center ed infine un’immagine che ritrae uno dei cortili interni dell’University of Southern California. 18
Dopo aver passato praticamente tutta la mattinata a gironzolare per i musei di Exposition Park e nel campus della Univeristy of Southern California nel primo pomeriggio vi esortiamo a muovervi dal centro di Los Angeles in direzione dell’oceano Pacifico, superando rapidamente in auto i malfamati e sinistri quartieri di South Los Angeles per raggiungere in prima istanza la gigantesca area portuale di Long Beach e San Pedro che insieme costituiscono il principale scalo per container navali di tutti gli Stati Uniti. Anche se la vista di questi macchinari e complessi abnormi è di per sé intrigante in realtà il motivo che ci spinge a consigliarvi di venire sin qui è la possibilità di visitare la grandissima nave da crociera transatlantica Queen Mary, persino più grande del mitico Titanic, che dal 1936 al 1964 ha compiuto oltre mille volte le rotte nord atlantiche trasportando celebrità e teste coronate e divenendo un vero e proprio simbolo di inizi ‘900. A visita conclusa quindi non vi rimarrà altro da fare che spostarvi in direzione delle splendide spiagge dorate di Manhattan, Hermosa e Redondo Beach disposte lungo la costa oceanica poco a sud del Los Angeles International Airport. Si tratta di quartieri esclusivi pullulanti di ville signorile ma al contempo pittoreschi e meno congestionati delle spiagge della sezione settentrionale della costa di Los Angeles. Soffermarsi qui per qualche ora, magari concedendosi un aperitivo con vista al tramonto sull’oceano sarà davvero un modo sublime di concludere la vostra giornata. La ciclopica e monumentale silhouette del celebre transatlantico Queen Mary, per decenni simbolo dello sfarzo e della gloria navale del XX secolo. Quindi uno scorcio delle splendide spiagge dorate ideali per la tintarella di Manhattan Beach. 19
• L’ultima giornata nella metropoli californiana di Los Angeles può quindi dedicare ai suoi sobborghi dell’entroterra più celebri che prendono il nome di Pasadena e San Fernando Valley. Pasadena è il centro nevralgico più eminente dell’area, noto ai più perché qui vi si svolge annualmente (in gennaio) la Ross Parade, una sfilata carnevalesca tra le più frizzanti d’America e perché vi hanno sede sia il Jet Propulsion Laboratory della NASA (che sviluppa i moduli spaziali senza equipaggio da lanciare in orbita), sia la Caltech (una delle università imperniate sulla ricerca tecnologica più famosa d’America) che il mitico stadio Rose Bowl, un gigantesco complesso da oltre 93.000 posti a sedere inaugurato nel1923 e che ha visto svolgersi al suo interno le finali del torneo di calcio delle Olimpiadi del 1984, del mondiale del 1994 e ben 5 Super Bowl di Football americano. Il cuore di Pasadena è costituito dagli isolati di Old Pasadena dove si raggruppano una serie di edifici d’epoca in stile Craftsman o coloniale spagnolo davvero gradevoli e dove ha sede il Norton Simon Museum, considerato una delle gallerie d’arte private più importanti degli USA annoverando opere di Rodin (Il Pensatore), Pietro Lorenzetti, Raffaello, Degas, Courbet, Van Gogh e Cézanne. Un altro sito di grande interesse presente nel sobborgo di Pasadena, ma collocato in posizione ben defilata rispetto al suo centro, è poi la Huntington Library, un complesso polifunzionale che funge sia da biblioteca (vi è custodita una copia della prima edizione della Bibbia di Gutenberg), sia da pinacoteca (comprende lavori di maestri inglesi come Gainsborough [Ragazzo in Blu], fiamminghi quali Van der Weyden o americani come Andy Warhol) ed infine persino da giardino botanico con ampi spazi curati impostati secondo i canoni giapponesi, cinesi o che richiamano la flora desertica. Se Pasadena vi intratterrà senza alcun problema per tutta la mattinata nel pomeriggio vale quindi la pena di trasferirsi con la propria automobile a noleggio in direzione dei conglomerati urbani che costituiscono la San Fernando Valley (comodamente raggiungibile con la highway 134), una delle aree di Los Angeles a più spiccata caratterizzazione cinematografica e anche la capitale statunitense dell’industria del porno. L’epicentro di questo microcosmo sempre sotto i riflettori è il cosiddetto NoHo Arts District, una frizzante area zeppa di teatri in cui le star hollywoodiane talvolta vengono a provare le loro performance prima di esibirsi su palcoscenici maggiori e dove ha sede la Academy of Television Arts & Sciences, con una simpatica galleria di busti delle star del piccolo e del grande schermo della storia televisiva e cinematografica statunitense. Il NoHo Arts District è comunque più che altro un luogo da esplorare senza meta, sapendone cogliere i tratti distintivi e disinibiti, che si acuiscono con il calar della notte. S non vorrete aspettare tutto il pomeriggio l’avvento delle tenebre a San Fernando Valley ricordatevi che facendo da qui una rapida deviazione in direzione della Downtown di Los Angeles potreste sempre, in breve, raggiungere il Dodger Stadium, impianto che fa da casa alla compagine dei Los Angeles Dodgers, la maggiore squadra di baseball della metropoli che nel corso della sua storia si è aggiudicata le World Series in ben 6 occasioni (l’ultima nel 1988). Prendere parte a uno dei suoi match interni è sempre un modo facile e coinvolgente per immersi nel vero tessuto sociale classico degli abitanti di Los Angeles. 20
Una vista serale e romantica sul centro storico di Pasadena su cui svetta la mole della City Hall locale. Di seguito quindi un gremitissimo Rose Bowl Stadium in occasione dell’incontro di football americano tra le migliori squadre universitarie che si sfidano qui in gennaio ed infine alcuni dei superbi giardini botanici della Huntington Library. 9° - 10° - 11° - 12° giorno: ORANGE COUNTY, DISNEYLAND PARK La nona giornata del vostro tour californiano coinciderà inevitabilmente con l’abbandono della megalopoli di Los Angeles per iniziare a curiosare tra i siti di interesse disseminati nel vastissimo agglomerato rubano che ormai si espande in maniera tentacolare da Los Angeles in ogni direzione. L’area più intrigante delle periferie di Los Angeles è sicuramente quella che ruota attorno ai centri della Orange County, una contea che conta oltre due milioni di residenti e che si propone sia come centro di ricerca universitario avanzato (ad Irvine ha sede la University of California at Irvine), che come polo dei divertimenti di altissimo livello (ad Anaheim ha sede il parco di Disneyland) per non i parlare della fama internazionale di cui godono le località balneari affacciate sulla costa pacifica (ben 67 i chilometri di battigia che saranno a vostra disposizione). Ad acuire lo charme che circonda l’Orange County, spesso descritta come roccaforte repubblicana e benestante, ha poi pensato negli ultimi decenni la serie tv O.C. qui ambientata che è diventata un vero e proprio cult per le giovani generazioni. Una meta ideale per una prima giornata nella Orange County californiana è rappresentata dalla località balneare di Huntington Beach (60km, 1 ora dal centro di Los Angeles) che ormai da anni si è accaparrata il ruolo di capitale del surf del Golden State, come peraltro attestato anche da un marchio registrato. Qui sin dalle prime dimostrazioni di pionieri della tavola, nel 1914, si praticano in ogni giorno 21
dell’anno evoluzioni sempre più ardite sulle onde che costantemente sferzano la spiaggia dorata cittadina e anche per chi non fosse praticamente dell’arte della tavola è davvero emozionante vedere questi atleti destreggiarsi tra le onde dalla loro postazione sulle sdraie a bordo oceano. I migliori interpreti, anche di livello mondiale, di questa disciplina si danno poi appuntamento fisso ad Huntington Beach specialmente in luglio allorquando vi si svolge la US Open of Surfing, una gara di grandissimo pregio del settore al cui corollario si tengono gare di motocross, skateboard e svariati concerti. Ad ogni modo in città la pratica del surf e lo stile di vita rilassato ed aperto che lo contraddistingue è una cosa presa davvero sul serio dai locali che hanno deciso persino di aprire un piccolo ma interessante museo: l’International Surfing Museum. Huntington Beach ad ogni modo, se siete amanti della tintarella e delle discipline acquatiche, vale davvero la pena di essere la meta di un’intera giornata rigenerante del vostro viaggio, ma se proprio la vita da spiaggia in toto non fa per voi sappiate che muovendovi per una quindicina di chilometri (20 minuti) nell’entroterra potrete raggiungere l’immenso ed esclusivo South Coast Plaza, uno dei centri commerciali più in vista di tutta la California, che farla gioia dei patiti dello shopping. Per quanto concerne invece la nottata vi suggeriamo di muovervi in direzione della vicina Newport Beach (10km, 15 minuti) che rappresenterà la vostra base per l’esplorazione della Orange County. Due classici immagini che contraddistinguono Huntington Beach, una delle località balneari della Orange Cunty in cui il surf è diventato davvero la vera raison d’etre del posto. Quindi uno scorcio dei raffinatissimi interni del South Coast Plaza, uno dei centri commerciali più esclusivi e riforniti di tutta la California. 22
Newport Beach può essere, a ragione, considerata il capoluogo della Orange County e la realtà che riassume in sé forse meglio gli stereotipi legati all’area. Giovani ricchi rampolli dai fisici perfetti e sempre ben abbronzati si muovono con disinvoltura tra i negozi della cittadina, mentre sulle spiagge danno sfoggio dei loro corpi scolpiti da ore di palestra. Al contempo avvenenti ragazze in bikini li scrutano da sotto l’ombrellone o li tentano con abiti succinti e all’ultima moda aggirandosi per le strade del posto. Newport Beach però, oltre ad essere una delle capitali dell’edonismo americano, è anche un celebre porto naturale sempre frequentato da diportisti e possiede alcune delle spiagge davvero più splendenti della California, specialmente quelle della Balboa Peninsula comprese tra i moli di Newport e di Balboa stesso. L’atmosfera qui è davvero coinvolgente con cottage risalenti agli anni ’20 nelle vie interne che si alternano a lembi di spiaggia famosi nel mondo del surf come quello di Wedge che si avvale delle onde più regolari e possenti (anche oltre i 9m di altezza) che sferzano costantemente la costa e che sono una vera e propria mecca per i professionisti della tavola che compiono sempre evoluzioni visibili dai curiosi sul molo. Se vi porterete invece nel limitrofo quartiere di Costa del Mar (oltre l’ingresso portuale rispetto a Wedge) si immergerete invece in alcune delle spiagge appannaggio dei normali nuotatori più pittoresche della Orange County essendo anche contornate da alcune mirabili scogliere lungo le quali si aprono punti panoramici degni di nota. Cottage e abitazioni dalla foggia retrò caratterizzano le viuzze di Balboa Island, lo storico quartiere di Newport Beach alla cui estremità orientale si colloca la mitica spiaggia di Wedge dove i più spericolati surfer sfidano onde oceaniche che tranquillamente raggiungo i 9m di altezza. Infine un romantico scorcio delle spiagge appartate di Costa del Mar, pittoresco quartiere di Newport Beach. 23
La terza giornata nella Orange County può invece essere spesa integralmente (e siate mattinieri per arrivare all’apertura dei cancelli) per la visita del mitico parco dei divertimenti di Disneyland, l’unico mai varato ufficialmente alla presenza di Walt Disney che si colloca nella cittadina metropolitana di Anaheim (30km, 30 minuti da Newport Beach). Il Disneyland Park fu il primo dei giganteschi parchi di divertimento creati dalla casa di animazione per bambini al mondo e nonostante un’apertura in cui la calca di gente fu così grande e i disagi derivanti dal non aver ancora ultimato i lavori di costruzione tanto ingenti da causare un vero e proprio blocco stradale dell’intera area di Los Angeles dal 1955 questo parco delizia giovani e adulti trascinandoli in un mondo incantato dominato dalla onnipresente figura di Mickey Mouse, Topolino, il personaggio per antonomasia dell’universo Disney. Spesso pubblicizzato come “il luogo più felice della Terra” Disneyland è in effetti un tempio del divertimento e della candida ingenuità puerile che alberga in ognuno di noi. Il Disneyland Park propriamente detto occupa la porzione settentrionale dell’area ricreativa e si irradia attorno alla Central Plaza caratterizzata dalla presenza del Castello della Bella Addormentata (che si rifà al castello bavarese di Neuschwanstein e che a sera è sede di un magnifico spettacolo pirotecnico) e alla Main Street, un vialone che ricorda la tipica cittadina americana di provincia degli anni ’50. Le quattro aree tematiche principali di Disneyland (Tomorrowland dedicato al mondo del futuro ipotizzato negli anni ’50, Frontierland ispirata al mondo dei pirati, Adventureland che ricorda scenari asiatici ed africani e Fantasyland imperniato sui personaggi classici del mondo Disney) sono facilmente accessibili dalla Main Street e con le loro molteplici attrazioni potranno tranquillamente intrattenervi per tutta la giornata se vorrete provare ogni giostra a vostra disposizione. Dall’apertura ormai datata oltre 60 anni fa il sito ricreativo di Anaheim si è però assai espanso verso sud dotandosi principalmente dell’adiacente Disney California Adventure, un parco incentrato sulla storia, le bellezze naturali e la cultura californiane che propone attrazioni più moderne e che spesso appare meno congestionato del suo più celebre vicino. Inoltre il Disney California Adventure è in genere più animato (di sfilate, spettacoli laser ecc.) di Disneyland e spesso stuzzica maggiormente le fantasie delle nuove generazioni più avvezze alla tecnologia. Non dimenticate infine di perlustrare i numerosi negozi di ogni genere che si affollano lungo Downtown Disney, la principale strade che collega i due grandi parchi di Anaheim. Per una visita rapida dell’area potrebbe anche essere sufficiente un solo giorno, ma se non siete cultori incalliti della tintarella sulle spiagge della Orange County una buona idea può essere quella di spendere due giornate nei parchi di Anaheim e una in meno lungo la costa pacifica. 24
Tra ottovolanti, l’effige onnipresente di Mickey Mouse, il fatato Castello della Bella Addormentata, giostre per grandi e piccini, parate coloratissime con personaggi Disney e memorabili spettacoli serali pirotecnici il Disneyland Park di Anaheim è dal 1955 una vera e propria mecca per adulti e bambini di ogni età, un simbolo della fantasia a livello mondiale. Se invece voleste un approccio diverso alla Orange County potrete seguire questa traccia di itinerario che si muove tra i siti di interesse collocati nella sezione meridionale della contea californiana. Una buona parte della mattinata in questo caso può essere spesa per l’esplorazione dell’immenso campus universitario dell’ateneo della University of California at Irvine (15km, 15 minuti da Newport Beach) che dal 1965 offre un’istruzione di altissima qualità agli oltre 27.000 studenti delle sue facoltà che possono avvalersi di strutture avanguardistiche grazie a budget quasi illimitati (il bilancio annuale supera il miliardo di dollari) di cui dispone l’ateneo. Per chi, come molti di noi, ha studiato in università decisamente meno fornite ed abbienti sarà davvero come catapultarsi in un universo del sapere del tutto inaspettato. Una volta conclusi i giri perlustrativi ad Irvine potrete quindi nella tarda mattinata muovervi in direzione di San Juan Capistrano (30km, 25 minuti), una piccola realtà posti ai margini dell’hinterland della megalopoli di Los Angeles che deve la sua fama essenzialmente per la presenza della Mission San Juan Capistrano, una missione che spesso viene definita come il gioiello dell’architettura religiosa della California. Tra portici settecenteschi, fontane, giardini rigogliosi, cappelle imbiancate a calce e affreschi perfettamente mantenutisi si stima che questa costruzione possa essere la più antica di tutto il Golden State (è del 1776). Vale davvero la pena indugiare almeno un’oretta nel complesso religioso, farsi trascinare dalla sua aura mistica e magari chiudersi in preghiera per qualche minuto di riflessione interiore. Terminata questa pausa mistica lungo il tragitto, e inevitabilmente fattasi l’ora di pranzo, vi esortiamo quindi a muovervi in direzione di 25
Laguna Beach (15km, 25 minuti), l’ultima grande località balneare della Orange County. Nota per essere una delle cittadine più ricche della contea Laguna Beach possiede diverse gallerie d’arte, una propensione al divertimento (leggendarie le sue notti bianche), diverse costruzioni in stile Arts and Crafts o moderniste e alcune delle spiagge più romantiche della California, essendo contornata da scogliere e canyon mozzafiato. Sono oltre 30 le spiagge e calette di Laguna Beach in cui potrete fare il bagno nell’Oceano Pacifico, sebbene alcune siano off limits poiché privatizzate da alcune delle star e dei miliardari che qui hanno principesche ville vacanza. Per chiunque visiti Laguna Beach ad ogni modo ci sarà sempre a disposizione un fazzoletto di sabbia per rilassarsi al Sole o qualche negozietto invitante in cui dedicarsi ad un po' di sano shopping. L’atmosfera in città sa essere poi particolarmente coinvolgente e invoglia a fermarsi qui almeno sino all’ora di cena. Una volta consumato il pasto e fatto un romantico giro lungomare vi esortiamo però a completare il trasferimento dalla Orange County in direzione dell’altra grande metropoli della California meridionale, San Diego (130km, 90 minuti), che fungerà da prosecuzione del vostro itinerario di viaggio. La Mission San Juan Capistrano, ubicata al margine meridionale della Orange County, non è solo il più antico edificio di tutta la California ma anche probabilmente il luogo di culto più sacro e solenne del Golden State. Quindi una vista delle spiagge dorate ornate da una vegetazione lussureggiante tipiche di Laguna Beach, uno dei centri balneari più vivaci e ricchi della Orange County. 26
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