DONALD SUTHERLAND-XXVI-Percorsi di Villa Brunati - a cura di - Comune di Desenzano del Garda
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Percorsi di Villa Brunati -XXVI- DONALD SUTHERLAND Il grande sottovalutato a cura di Artur Alipkaliyev 2018 1
Ricerca realizzata da Artur Alipkaliyev nell’ambito del tirocinio universitario svolto nella Biblioteca Civica A. Anelli di Desenzano del Garda (convenzione con l’Università degli studi di Torino n. 2404 del 07.12.2017) 2
Il grande sottovalutato Capita spesso di incontrare una persona che svolge brillantemente il proprio lavoro, ma che per qualche motivo non ottiene il giusto riconoscimento. Per quanto riguarda il cinema, il primo nome che viene in mente è Donald Sutherland, attore canadese assunto oramai al rango di leggenda vivente. Nella sua lunghissima carriera, cominciata all’inizio degli anni Sessanta, Sutherland ha recitato in 180 film, sotto la regia di autori canadesi, americani, inglesi, italiani, ecc. È passato con disinvoltura dal cinema impegnato (dallo status di attore protagonista sotto la regia di Robert Altman, Federico Fellini, Bernardo Bertolucci) ai puri blockbuster hollywoodiani come la saga di Hunger Games con Jennifer Lawrence; ed è sempre stato elogiato da critica e pubblico. È inutile nasconderlo: Donald Sutherland è un beniamino dei cinefili e dei critici di tutto il mondo. Se in parte ciò è dovuto alle sue qualità recitative, l’altra spiegazione risiede nel fatto che lui non è mai stato candidato all’Oscar, al premio cinematografico più importante del mondo, al trionfo a cui ogni attore, Sutherland compreso, aspira sin dal proprio debutto. E non sono pochi i film per i quali l’attore canadese avrebbe meritato almeno la nomination. I motivi di tale esclusione sono ignoti: competizione troppo serrata, non ha fatto la giusta campagna (in America la strada verso l’Oscar è considerata come un’autentica campagna elettorale) oppure semplice sfortuna? Nel 2017 l’Academy ha voluto rimediare a questa mancanza e assegnargli il prestigioso Oscar alla carriera, in riconoscimento di una carriera prolungatasi per sei decenni e sempre di alto livello. Il suo ultimo film, Ella & John, diretto dall’italiano Paolo Virzì e col premio Oscar Helen Mirren, è uscito nelle sale italiane nel 2018 ed è stato presentato con successo all’ultima Mostra di Venezia, dove è stato accolto con una lunga standing ovation, che ha portato alla commozione l’ottantaduenne Sutherland. La biblioteca di Desenzano vuole rendere omaggio alla carriera di questo leggendario attore in occasione del meritato Oscar alla carriera, che gli è stato assegnato l’11 novembre 2017. Durante tale occasione gli altri premiati sono stati il regista afroamericano Charles Burnett, il direttore della fotografia Owen Roizman e la regista belga Agnes Varda. 3
Il profilo di uno stacanovista Donald Sutherland è nato nel 1935, a Saint John, nell’estremo Oriente del Canada. La sua famiglia è di origini scozzesi, tedesche e inglesi, suo padre era un tuttofare: si occupava di gas, elettricità e autobus. Di salute cagionevole sin da bambino, Sutherland ottenne il suo primo lavoro all’età di 14 anni come giornalista presso la stazione radio della propria città. Si è laureato due volte: prima come ingegnere, poi presso la facoltà di Dramma. Nel 1957 si è trasferito a Londra per studiare presso la London Academy of Music and Dramatic Art. Non finì gli studi nella capitale britannica e andò a vivere in Scozia, lavorando nei teatri di quella zona. Iniziò a recitare in qualche serie televisiva e film per il piccolo schermo, soprattutto della BBC, e collaborò con due attori molto popolari all’epoca: Christopher Lee e Roger Moore. Fu proprio quest’ultimo ad aiutare Sutherland ad ottenere una parte che lo avrebbe lanciato verso la popolarità: Quella sporca dozzina (1967). La pellicola ebbe un successo mondiale e Sutherland divenne un volto noto. Si trasferì a Hollywood e cominciò a costruire la sua lunga e impressionante carriera sul grande schermo. Grazie a film cult come MASH di Robert Altman e I guerrieri con Clint Eastwood e Don Rickles, l’attore canadese si erse come l’emblema del cinema di guerra, ma sempre con forti elementi di satira e commedia, e anticonformista. I suoi personaggi erano fuori dalle righe, insofferenti verso la rigida disciplina militare, pronti ad affrontare i superiori con una battuta. Questo ebbe anche delle ripercussioni sulla sua vita reale. Sutherland è un noto pacifista e si è sempre schierato contro l’uso delle armi e le guerre. Ha manifestato contro la lobby delle armi e nelle sue interviste ha affermato che la guerra è «voluta solo da un’élite dominante e mai per democrazia». Dopo la breve parentesi nella pura commedia in Fate la rivoluzione senza di noi (1970) con Gene Wilder, Sutherland s’impose nel noir e giallo con Una squillo per l’ispettore Klute (1971), diretto da Alan J. Pakula. Sul set scoppiò una storia d’amore tra lui e la coprotagonista Jane Fonda, che per questo film vinse il suo primo Oscar come miglior attrice protagonista. Fonda, figlia del leggendario divo Henry Fonda, è molto vicina a Sutherland per idee politiche e impegno antibellico. I due unirono le proprie forze per produrre e recitare nel documentario FTA contro la guerra del Vietnam, con interviste ai soldati americani che si trovavano nell’Oceano Pacifico. Negli anni Settanta Sutherland consolidò il suo status da attore protagonista con l’horror psicologico A Venezia… un dicembre rosso shocking (1971) con Julie Christie, il bellico La notte dell’aquila (1976) di John Sturges e con Michael Caine e lo spionistico La cruna dell’ago (1981). Donald Sutherland è sempre stato innamorato dell’Italia, soprattutto del suo cinema. Nella sua carriera ha lavorato spesso con registi italiani, l’ultimo dei quali è Paolo Virzì. 4
Nel 1976 l’attore canadese ha lavorato con Federico Fellini e, per giunta, nel ruolo principale: fu Giacomo Casanova in Casanova di Federico Fellini. Trascorse l’intero anno in Italia, visto che girò precedentemente Novecento di Bernardo Bertolucci, con Robert De Niro e Gerard Depardieu. Ottenne il plauso della critica e dei due registi italiani. Poi tornò a Hollywood, cambiato e più maturo, professionalmente e umanamente. Dopo questa parentesi memorabile, Sutherland si immerse nell’horror fantascientifico con ottimi risultati: Terrore dallo spazio profondo (1978) di Philip Kaufman, con due abitudinari del genere come Leonard Nemoy e Jeff Goldblum, impreziosito dai camei di Robert Duvall e Don Siegel, il regista preferito di Clint Eastwood. Nel 1978 l’attore canadese entrò nel cuore delle ultime generazioni grazie alla sua performance nei panni del professor Dave Jennings nella commedia demenziale e campione d’incassi Animal House con l’indimenticabile John Belushi. Quando si parla del suo status di sottovalutato da parte dell’Academy, il fatto più eclatante risale al 1980 con Gente comune di Robert Redford. Il film fu molto amato dai membri dell’Academy: gli assegnarono l’Oscar al miglior film, regia, attore non protagonista al giovanissimo Timothy Hutton e miglior sceneggiatura non originale (il copione è tratto dall’omonimo romanzo di Judith Guest). La protagonista Mary Tyler Moore fu candidata, ma perse da grande favorita contro Sissy Spacek per La ragazza di Nashville. Perfino Judd Hirsch ricevette una nomination come miglior attore non protagonista per il breve ruolo dello psicologo. Ma niente per Donald Sutherland, che è forse il personaggio più interessante della storia. Deluso e sconfortato, Sutherland andò avanti mischiando il più possibile i generi dei suoi film. Nel 1989 recitò in un film contro l’apartheid, Un’arida stagione bianca, a fianco di Susan Sarandon, un’altra celebre attivista dei diritti umanitari. Ma, anche qui, ad essere sotto la luce dei riflettori non fu l’attore canadese, ma il redivivo Marlon Brando, che per pochi, ma fondamentali, minuti si guadagnò la sua nona e ultima nomination all’Oscar, questa volta come attore non protagonista. Nello stesso anno Sutherland si tolse lo sfizio di recitare in un puro film d’azione: Sorvegliato speciale, questa volta nel ruolo di un sadico direttore di una prigione statunitense e opposto ad uno dei più celebri rappresentanti del genere action, Sylvester Stallone. L’opera fu accolta con recensioni contrastanti, ma ancora oggi rimane uno dei film d’azione più popolari e visti dal grande pubblico. Desideroso di esplorare il genere action e sempre disponibile a lavorare con registi giovani, nel 1991 recitò nel primo successo commerciale del futuro regista premio Oscar (e protagonista della popolare serie tv Happy Days) Ron Howard: Fuoco assassino con pezzi da novanta come Kurt Russell, Jennifer Jason Leigh e Robert De Niro. Anche qui Sutherland interpretò l’antagonista della storia. Con il passare degli anni l’attore canadese recitò spesso 5
personaggi negativi, quasi sempre legati ad una posizione di autorità e potere. Ma forse i suoi ruoli più celebri rimangono quelli positivi: padri amorevoli, nonni premurosi, mariti tranquilli. Non bisogna dimenticare che Sutherland cominciò la propria carriera in teatro ed è comprensibile la sua scelta di recitare in un film tratto da un’apprezzata opera teatrale: 6 gradi di separazione di John Guare e con Will Smith, che in quegli anni era all’apice della propria fama grazie alla sit-com Willy, il principe di Bel-Air. Nel 1991 Sutherland lavorò con uno dei registi più importanti e controversi del Novecento: Oliver Stone. La loro collaborazione avvenne in JFK - Un caso ancora aperto sulle indagini relative all’uccisione del presidente John Fitzgerald Kennedy. Riempito di stelle di prima grandezza, il film divenne un successo planetario, molto amato dall’Academy, che gli conferì due Oscar per la fotografia e montaggio, oltre ad altre sei nomination, tra cui film, regia e attore non protagonista a Tommy Lee Jones. Sutherland interpretò il misterioso mister X, presumibilmente un ex agente segreto con qualche segreto da rivelare. Gli anni Novanta per Sutherland furono concentrati quasi esclusivamente a Hollywood e con collaborazioni con attori di prima fascia dell’industria cinematografica americana. Ha recitato fianco a fianco con attori premio Oscar come Michael Douglas, Dustin Hoffman, Morgan Freeman, Denzel Washington, Matthew McConaughey, Sandra Bullock, Ben Kingsley, Anthony Hopkins e Cuba Gooding Jr. E nonostante lui non avesse nel suo curriculum nemmeno una nomination all’Oscar, Sutherland uscì sempre a testa alta agli occhi del pubblico e della critica. In molti casi aveva poche scene e riusciva a renderle memorabili con pochi gesti, con il suo stile di recitazione mai enfatica, dotando i suoi personaggi anche di un piccolo elemento che rimane impresso nella mente dello spettatore. Con l’inizio del nuovo secolo, Sutherland transita con disinvoltura verso il cinema della “terza età”, puntando sui personaggi di supporto e centellinando il suo status di leggendario caratterista. L’amicizia con Clint Eastwood lo porta ad un grande successo del 2000 come Space Cowboys, inno alla saggezza della vecchiaia. Ritorna anche al cinema di pura denuncia sociale con Piazza delle cinque lune sull’omicidio di Aldo Moro e American Gun sull’uso e sulla diffusione delle armi negli Stati Uniti. Non si dimentica neanche di dire la sua nei vertici alti del box office mondiale con The Italian Job con una parte breve, ma fondamentale per lo sviluppo della narrazione. Ma il primo decennio del XXI secolo sarà legato per Sutherland a due successi clamorosi (e forse inaspettati), entrambi tratti da due celebri opere letterarie: Ritorno a Cold Mountain (2003) e Orgoglio e pregiudizio (2005). Ambientati in epoche e luoghi differenti, i due film hanno un punto in comune, che risiede proprio in Sutherland. Sembra che lui abbia interpretato lo stesso personaggio: padre amorevole e protettivo verso le proprie figlie. E non importa se in un film è genitore di Nicole Kidman e nell’altro di Keira Knightley. Alla fine emerge sempre il ritratto di un padre modello. 6
Scoccato il 2010, molti si sono chiesti che piega avrebbe preso la carriera di Sutherland. Il giudizio comune per qualsiasi attore/attrice/regista quasi o ultra ottantenne punta su un fantomatico viale del tramonto, dove l’unica preoccupazione è quella di chiudere degnamente la propria carriera. La fama di Sutherland, aumentata dopo il successo de La migliore offerta (2013) di Giuseppe Tornatore, era indiscutibile nei cineforum, tra i critici, cinefili e spettatori adulti, per non parlare degli anziani. Ma c’era ancora un target di riferimento per cui Donald Sutherland era un nome praticamente sconosciuto: i giovani. E il protagonista di questo percorso ha pensato di colmare anche questa lacuna. Con la saga di Hunger Games (2012-2015) l’attore canadese divenne un volto noto in tutto il mondo, soprattutto tra gli adolescenti. La sua interpretazione del presidente Snow è stata una delle punte più alte dell’intera saga, che ha dominato i box office mondiali per quattro anni. E cosa attende il futuro per lui? Il successo di Ella & John (2017), diretto da Paolo Virzì e con Helen Mirren, continua a prolungarsi anche nel 2018, anno dei suoi 83 anni, poco dopo aver ricevuto un meritato Oscar alla carriera, ma non sembra voler ritirarsi e andare in pensione. Appartiene alla vecchia scuola, dove si va avanti fino a quando si può, dove si prova piacere a lavorare con i giovani e magari a insegnare loro i trucchi del mestiere, appresi in più di 60 anni di carriera. Sutherland continua a lavorare, come i suoi amici Christopher Plummer (88 anni) e Clint Eastwood (87). Inarrestabili leggende, che continuano ad andare avanti, finché morte non li separi dal loro lavoro, dalla loro passione. Tutti i film di questa rassegna sono disponibili sul Catalogo della Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese https://opac.provincia.brescia.it 7
LE CINQUE CHIAVI DEL TERRORE un film di Freddie Francis con Christopher Lee, Donald Sutherland, Max Adrian, Ann Bell, Michael Gough titolo originale: Dr. Terror’s House of Horrors HORROR, durata 93 min., Gran Bretagna, 1965 In uno scompartimento di un treno, che sta per partire da Londra, si siedono sei uomini. Fra cinque di loro si instaura un rapporto di cortesia e gentilezza, solo uno se ne sta per conto suo e legge un libro in maniera altezzosa. Ad un certo punto, uno dei passeggeri afferma di essere un cartomante. A questa notizia gli altri s’incuriosiscono e gli chiedono di predire il loro futuro. Il vecchio signore racconta il destino di ognuno di loro tramite delle carte speciali e ogni storia si rivela legata all’orrore e al paranormale. Curiosità Questo è il primo film prodotto da Amicus, casa di produzione cinematografica britannica, attiva negli anni Sessanta e Settanta, specializzata nel genere horror. Lo sceneggiatore Milton Subotsky aveva scritto inizialmente questa storia per una serie televisiva e s’ispira a Incubi notturni (1945), il film dell’orrore preferito di Subotsky. La pellicola fu girata interamente nei famosi Shepperton Studios, con un budget bassissimo e in meno di due mesi. Donald Sutherland, al suo quarto film, fu pagato solo 1000 sterline, nonostante un ruolo da coprotagonista. 8
QUELLA SPORCA DOZZINA un film di Robert Aldrich con Lee Marvin, Charles Bronson, John Cassavetes, Donald Sutherland, Telly Savalas titolo originale: The Dirty Dozen GUERRA, AZIONE, durata: 145 min., Gran Bretagna/USA, 1967 Francia, 1944. L’intero Paese transalpino è occupato dai nazisti e lo sbarco in Normandia non è ancora avvenuto. In un castello risiedono gli alti ufficiali dell’esercito di Hitler e gli Alleati progettano la presa dell’edificio. La missione è molto rischiosa e pochi vogliono averci a che fare. Per questo motivo, a un gruppo di galeotti viene promessa la libertà in cambio della buona riuscita della spedizione. Ma il lavoro collettivo è difficile per questi criminali e ben presto emergono ostilità ed egoismi. Al maggiore John Reisman (Marvin) spetta l’arduo compito di ricompattare il gruppo e portare a termine la missione militare a qualunque costo. Curiosità Ispirato ad una storia vera della Seconda guerra mondiale, il film attirò l’attenzione della stampa e del pubblico per l’impressionante cast corale, con alcune delle più grandi stelle dei film d’azione del momento. Sutherland era uno sconosciuto, al suo primo ruolo in un importante film americano: un successo incredibile e al di là delle più rosee più aspettative. La sua carriera ebbe un punto di svolta. La pellicola fu innovativa per il grande uso della violenza e per la rappresentazione dei soldati, che non combattono per nessun ideale patriottico, ma per un semplice tornaconto personale. Lo sceneggiatore Quentin Tarantino si ispirò a Quella sporca dozzina per Bastardi senza gloria (2009) e lo stesso fece Sylvester Stallone per la sua saga de I mercenari (2010-2014). Il film di Aldrich generò tre sequel per la televisione e una serie tv, tutti dimenticati. Nel 1968 Quella sporca dozzina vinse l’Oscar per il miglior montaggio sonoro e fu candidato in altre categorie: miglior attore non protagonista a John Cassavetes (più famoso e apprezzato come regista), montaggio e sonoro. Tratto dal libro Quella sporca dozzina di E. M. Nathanson Titolo originale: The Dirty Dozen Uscito negli USA nel 1965 e in Italia nel 1970 9
M*A*S*H un film di Robert Altman con Donald Sutherland, Elliot Gould, Sally Kellerman, Robert Duvall, Tom Skerritt COMMEDIA, GUERRA, durata: 116 min., USA, 1970 In un ospedale militare da campo, durante la guerra di Corea, tre giovani ufficiali chirurghi, pur essendo bravi nel proprio lavoro, sono insofferenti verso la disciplina militare e irriverenti verso i superiori. Cercano di nascondere l’orrore che li circonda con scherzi, alcol e corteggiamenti alle infermiere. Ma l’ambiente goliardico del loro ospedale viene presto preso di mira dalle alte cariche dell’esercito e per non finire davanti alla corte marziale i tre chirurghi escogitano un piano inusuale e straordinario. Curiosità Dopo il grande successo di Quella sporca dozzina, la carriera di Sutherland non decollò come lui sperava. Si era ritrovato al verde, non aveva soldi «nemmeno per un caffè». Robert Altman ingaggiò Sutherland, che accettò di buon grado. Ma l’ambiente goliardico del set e l’apparente anarchia imposta da Altman non convincevano l’attore canadese, che ebbe un rapporto freddo con il regista e, assieme al suo collega Elliot Gould, chiese il licenziamento di Altman ai produttori. Questi ultimi ignorarono le lamentele del cast e diedero fiducia al regista. Alla fine, Altman finì di girare prima del previsto e non sforò il budget, ma non volle ricucire rapporti con i due attori protagonisti. Dopo anni e in seguito al successo strepitoso della pellicola, i toni si smorzarono e tutti e tre espressero dichiarazioni di rispetto. MASH vinse l’Oscar per la miglior sceneggiatura non originale al veterano Ring Lardner jr., anche se lui si lamentò pubblicamente di Altman, perché quest’ultimo aveva cambiato totalmente la sua sceneggiatura. Il film fu candidato in quattro categorie: miglior film, regia, attrice non protagonista a Kellerman e montaggio. Tratto dal libro MASH di Richard Hooker Titolo originale: MASH, A Novel About Three Army Doctors Uscito negli USA nel 1968, in Italia nel 1970 10
I GUERRIERI un film di Brian G. Hutton con Clint Eastwood, Don Rickles, Donald Sutherland, Telly Savalas, Carroll O’Connor titolo originale: Kelly’s Heroes GUERRA, COMMEDIA, durata: 144 min., USA, 1970 Europa, 1944. Il soldato semplice dell’esercito americano Kelly (Eastwood) viene a conoscenza di un bottino di 14.000 lingotti d’oro, custodito dai tedeschi in una banca di una piccola cittadina francese. Assieme al suo amico Big Joe (Savalas) escogita un piano per derubare i nazisti, ma non sarà facile nascondere il misfatto ai propri ufficiali. Per questo motivo, chiede aiuto, uomini e munizioni a qualche membro dell’esercito americano, desideroso di portarsi a casa qualche lingotto. Tra questi ci sono Rubamazzo (Rickles), addetto alla sussistenza, e Testamatta (Sutherland), che garantisce la buona riuscita della missione con una copertura di carri armati. Curiosità Dopo aver lavorato assieme in Dove osano le aquile (1968), Eastwood e Brian G. Hutton si ritrovarono per un altro film di guerra, questa volta con forti venature comiche. Ad innalzare il divertimento ci pensa il celebre comico statunitense Don Rickles, grande amico di Eastwood nella vita reale e morto nel 2017 all’età di 90 anni. Il film viene ricordato anche perché fu interamente girato in Jugoslavia, a pochi chilometri dall’Italia. La presenza di una produzione cinematografica hollywoodiana aiutò parecchio la debole economia di quel paese. Nella troupe del film figura anche un giovane John Landis come assistente di produzione. Landis divenne un regista famoso grazie a The Blues Brothers (1978) e diresse Donald Sutherland nel demenziale Animal House (1978). 11
E JOHNNY PRESE IL FUCILE un film di Dalton Trumbo con Timothy Bottoms, Jason Robards, Kathy Fields, Donald Sutherland, Marsha Hunt titolo originale: Johnny Got His Gun DRAMMATICO, GUERRA, durata: 111 min., USA, 1971 Il giovane Joe Bonham (Bottoms) viene ferito gravemente in una trincea durante la Prima guerra mondiale. Il caso è molto grave: il ragazzo perde le gambe, le braccia, gli occhi, il naso, le orecchie. Non riesce a vedere, sentire o parlare. Viene tenuto in vita solo da un complesso macchinario, grazie a cui mangia e respira. Non c’è nulla da fare, eppure i dottori lo vogliono tenere in vita per esaminarlo e fare le proprie ricerche su di lui. Passano mesi, forse anni, e il ragazzo soffre enormemente perché riesce a pensare e ricordare il proprio passato. Nella sua testa scorrono ricordi e visioni sulla sua infanzia, il primo amore e conversazioni con un personaggio misterioso, forse Gesù Cristo (Sutherland). Il paziente vuole morire, ma deve trovare un modo per comunicarlo all’esterno. Curiosità Dalton Trumbo è un famoso sceneggiatore, vincitore di due premi Oscar, tra cui uno per il soggetto di Vacanze romane (1953) con Audrey Hepburn e Gregory Peck. E’ celebre anche perché è stato condannato dal Congresso per la sua appartenenza al partito comunista, trascorse 11 mesi in una prigione e fu ostracizzato da Hollywood, anche se continuò a lavorare sotto falsi nomi grazie all’aiuto di produttori e attori che avevano bisogno del suo enorme talento. Ma prima di tutto, nel 1939, egli scrisse il suo unico romanzo E Johnny prese il fucile, che gli valse numerosi premi e una fama duratura. Nel 1971 diresse questo adattamento cinematografico, il suo unico exploit da regista. Tratto dal libro E Johnny prese il fucile di Dalton Trumbo titolo originale: Johnny Got His Gun Uscito negli USA nel 1939 e in Italia nel 1949 12
IL GIORNO DELLA LOCUSTA un film di John Schlesinger con Donald Sutherland, Karen Black, Burgess Meredith, Geraldine Page titolo originale: The Day of the Locust DRAMMATICO, durata: 144 min., USA, 1975 Hollywood, fine anni Trenta. Alcuni personaggi si barcamenano nella Mecca del cinema tra sogni, speranze, amori e delusioni. La bella e provocante Faye (Black) fa perdere la testa ad alcuni suoi vicini e conoscenti, tra cui un attempato contabile sessualmente represso (Sutherland). La tensione sale vertiginosamente e i contendenti di Faye vogliono sapere chi lei sceglierà. Curiosità Il film è diretto da John Schlesinger, vincitore dell’Oscar alla miglior regia nel 1970 per Un uomo da marciapiede con Jon Voight e Dustin Hoffman. La pellicola ottenne due nomination all’Oscar nel 1976: miglior attore non protagonista a Burgess Meredith e miglior fotografia. Tratto dal libro Il giorno della locusta di Nathanael West Titolo originale: The Day of the Locust Uscito negli USA nel 1939 e in Italia nel 1952 13
NOVECENTO un film di Bernardo Bertolucci con Robert De Niro, Gerard Depardieu, Donald Sutherland, Burt Lancaster, Alida Valli DRAMMATICO, STORICO, durata: 310 min., Italia, Francia, Germania Ovest, 1976 In un paese della Bassa Emiliana nascono, agli albori del '900, Alfredo Berlinghieri (De Niro) e Olmo Dalcò (Depardieu): il primo, futuro erede dei beni terrieri di famiglia, nonostante i privilegi di casta si lega al secondo, figlio di una contadina e di padre ignoto. L'amicizia dura, nonostante le vicende familiari e sociali di mezzo secolo traccino un solco sempre più profondo fra padroni e braccianti. Curiosità Novecento fa parte della lista dei “100 film italiani da salvare” per il suo valore artistico e storico. Le riprese si svolsero interamente in Italia, in particolare in Emilia-Romagna, Lombardia meridionale e Toscana. Dal punto di vista commerciale, il film non ebbe successo per la sua smisurata durata. In Italia fu diviso in due atti, proposti separatamente nei cinema. Negli Stati Uniti fu proposta una versione unica e ridotta di quattro ore, ma il risultato fu un fiasco. Il film fu condannato e ritirato dal commercio per blasfemia e oscenità. Qualche anno dopo la sentenza fu tolta e il capolavoro di Bertolucci tornò in circolazione. Nella pellicola Donald Sutherland interpreta uno dei suoi più famosi e riusciti personaggi negativi, in questo caso violento e sadico, perfetta rappresentazione del fascismo. 14
IL CASANOVA DI FEDERICO FELLINI un film di Federico Fellini con Donald Sutherland, Mario Cencelli, Tina Aumont, Cicely Browne, Carmen Scarpitta GROTTESCO, DRAMMATICO, STORICO, durata: 170 min., Italia, 1976 Vecchio e trasandato, Giacomo Casanova (Sutherland), bibliotecario in un castello di Boemia, rievoca la sua vita densa di amori e di avventure. Prima, da giovane, a Venezia dove, incarcerato per le sue sregolatezze, evade dai Piombi e comincia a vagare per le corti europee conducendo una vita brillante, ricca di amori, di truffe, di onori. Con il passare del tempo però il suo successo si va appannando; molte porte gli si chiudono in faccia, la degradazione fisica e morale va accentuandosi con sempre maggiore celerità. Curiosità La pellicola fu interamente girata in un teatro di posa di Cinecittà. Il costumista Danilo Donati vinse l’Oscar per i migliori costumi, Fellini e Bernardino Zapponi furono candidati per la miglior sceneggiatura non originale. Il capolavoro di Fellini viene ricordato per la sua estrema precisione storica. Il regista e gli sceneggiatori rimasero molto fedeli all’autobiografia di Casanova e Sutherland fu scelto per la sua incredibile somiglianza con il personaggio. Leggendaria è diventata la produzione del film: molto lunga e contrassegnata da continuati dissidi tra Fellini e i produttori. Il primo produttore della pellicola, Dino De Laurentiis, mollò il progetto perché Fellini non voleva Robert Redford come protagonista e non voleva girare in lingua inglese. Altri produttori non s’interessarono al film perché i costi di produzione erano molto alti e per l’ostinazione di Fellini nel voler girare in italiano. Il regista italiano considerava questo progetto come il suo probabile capolavoro, il film per il quale lui sarebbe stato ricordato anche dopo la sua morte. Ma, alla fine, dovette soccombere alle richieste, ridimensionare il budget e girare in inglese. La lavorazione fu molto tribolata: scioperi, licenziamento e riassunzione di tutta la troupe, denunce e processi in tribunale, mancanza di soldi, ritardi sulla tabella di marcia. Fellini: «(…) Ho scelto per interpretarlo Donald Sutherland, un attore dalla faccia cancellata, vaga, acquatica, che fa venire in mente Venezia. Con quegli occhi celestini da neonato, Sutherland esprime bene l'idea di un Casanova incapace di riconoscere il valore delle cose e che esiste soltanto nelle immagini di sé riflesse nelle varie circostanze». Tratto dal libro Storia della mia vita di Giacomo Casanova Uscito in Italia nel 1825 15
RIDERE PER RIDERE un film di John Landis con George Lazenby, Anne Crawford, Joe Medalis, Ed Griffith, Donald Sutherland titolo originale: The Kentucky Fried Movie COMMEDIA, durata: 90 min., USA, 1977 Un delirante palinsesto, con una ventina di sketch di varia lunghezza, che vanno dalla semplice battuta allo spezzone di qualche metraggio, concernenti la televisione, gli inserti pubblicitari o il riferimento a taluni filoni (un po' horror, un po' porno) e così via. Curiosità Seconda regia di John Landis per questa commedia demenziale ad episodi, assorto a rango di cult e apripista del genere e del film come L’aereo più pazzo del mondo (1980) e Una pallottola spuntata (1988). Per anni si è creduto che Woody Allen avesse fatto un cameo nel film, ma in realtà si tratta di un attore molto simile al regista e sceneggiatore newyorchese. Questa incomprensione fu volutamente cercata dai produttori e dal regista del film. Gli sceneggiatori del film proposero il loro progetto a tutta Hollywood, ma nessun produttore voleva investire i soldi in un film composto solo di sketch. Alla fine decisero di produrre da soli la pellicola, che diede avvio a numerose carriere. Donald Sutherland appare in un cameo di pochi secondi. 16
UNICO INDIZIO, UN ANELLO DI FUMO un film di Stuart Cooper con Donald Sutherland, Francine Racette, John Hurt, Christopher Plummer titolo originale: The Disappearance THRILLER, durata: 100 min., Regno Unito, Canada, 1977 Ja Mallory (Sutherland), un killer al servizio di un’organizzazione criminale canadese, viene lasciato dalla moglie (Racette). Frustrato e deluso, accetta di compiere una nuova missione in Inghilterra. Qui scopre che colui che deve uccidere è Roland Deverell (Plummer), l'uomo che gli ha portato via la moglie. Curiosità Il film segna la collaborazione tra due giganti della recitazione made in Canada: Sutherland e il premio Oscar Christopher Plummer. Fra i due nacque una lunga amicizia, che perdura ancora oggi. Infatti, durante il suo discorso di ringraziamento per l’Oscar alla carriera nel novembre del 2017, Sutherland citò anche Plummer fra i suoi amici più cari. Tratto dal libro Unico indizio: un anello di fumo di Derek Marlowe titolo originale: Echoes of Celandine Uscito in Italia nel 1981 17
ANIMAL HOUSE un film di John Landis con John Belushi, Tom Hulce, Kevin Bacon, Donald Sutherland, Tim Matheson titolo originale: National Lampoon’s Animal House COMMEDIA, durata: 105 min., USA, 1978 Presso un’università americana, nel 1962, due ragazzi si sono appena iscritti e sono entusiasti di partecipare alle varie proposte dell’istituzione accademica. Come prima cosa vogliono entrare in una confraternita e puntano a quella più famosa: Omega Theta Phi, composta dagli studenti più popolari, ricchi e snob dell’intero campus. A loro malgrado, vengono rifiutati, ma vengono accettati tra le file di Delta Tau Chi, di cui fanno parte degli autentici festaioli, con un rendimento accademico molto basso, ma che sono famosi per le loro azioni goliardiche. Gli scherzi e la rivalità con Omega Theta Phi proseguono senza sosta e senza esclusioni di colpi. Ma il culmine viene presto superato e i dirigenti dell’università cercano di chiudere la sgangherata confraternita in tutti i modi possibili. Curiosità Nello stesso anno, John Landis e John Belushi si sarebbero riuniti di nuovo per il capolavoro The Blues Brothers, con Dan Aykroyd. Nel 2000 l’American Film Institute ha inserito Animal House al trentaseiesimo posto nella lista delle “100 migliori commedie americane di tutti i tempi”. Inizialmente il film doveva essere girato presso l’università del Missouri, ma il rettore di quella università lesse la sceneggiatura e negò il permesso. Così i produttori si rivolsero all’università dell’Oregon. Il rettore accettò la proposta senza nemmeno leggere il copione perché qualche anno prima aveva detto di no alle riprese de Il laureato (1967) di Mike Nichols e con Dustin Hoffman, un film considerato un capolavoro anche dallo stesso rettore. Animal House divenne un clamoroso successo anche commerciale: a fronte di un budget di soli 3 milioni di dollari, la pellicola ne guadagnò 146. Donald Sutherland interpretò un altro dei suoi personaggi negativi più memorabili e confermò la sua predilezione nel lavorare col regista John Landis. 18
TERRORE DALLO SPAZIO PROFONDO un film di Philip Kaufman con Donald Sutherland, Leonard Nimoy, Jeff Goldblum, Brooke Adams titolo originale: Invasion of the Body Snatchers FANTASCIENZA, HORROR, durata: 115 min., USA, 1978 Elizabeth Driscoll (Adams), da alcuni giorni, nota un comportamento insolito nel marito Geoffrey e scopre i misteriosi incontri dello stesso con sconosciuti. Legata da amicizia e da impegni professionali a Matthew Bennell (Sutherland), vice-ispettore della Pubblica Sanità, la donna gli manifesta le sue preoccupazioni. Nello stesso tempo, anche i coniugi Nancy e Jack (Veronica Cartwright e Jeff Goldblum), gestori di uno stabilimento per bagni termali e massaggi, fanno presente a Matthew ed Elizabeth delle anomalie riscontrate nel loro locale. Curiosità Nel film recitano due abitudinari del genere fantascientifico: Leonard Nimoy, il celebre Spock nella saga di Star Trek, e Jeff Goldblum, il protagonista de La mosca (1986) di David Cronenberg. Inoltre, fanno dei piccoli camei nella pellicola: il premio Robert Duvall, Don Siegel, il regista preferito di Clint Eastwood, e Kevin McCarthy, il protagonista de L’invasione degli ultracorpi (1956), di cui Terrore dallo spazio profondo è il remake. Tratto dal libro L’invasione degli ultracorpi (conosciuto anche come Gli invasati) di Jack Finney titolo originale: The Body Snatchers Uscito negli Usa nel 1954 e in Italia nel 1956 19
1855 - LA PRIMA GRANDE RAPINA AL TRENO un film di Michael Crichton con Sean Connery, Donald Sutherland, Lesley-Anne Down, Alan Webb, Pamela Salem titolo originale: The First Great Train Robbery AVVENTURA, COMMEDIA, durata: 110 min., Gran Bretagna, USA, 1979 A metà dell’Ottocento le grandi quantità di denaro vengono trasportate sui treni, ritenuti veloci, affidabili e inattaccabili, soprattutto se a bordo ci sono tante guardie. Su uno di questi mezzi di locomozione vengono trasportati tanti soldi per gli stipendi dei soldati inglesi, che si trovano in Crimea. Nessuno è mai riuscito a rapinare un treno, pochi ci pensano e pochissimi ci provano. Ma Edward Pierce (Connery) vuole tentare l’impresa e per questo motivo assolda per la rischiosa missione una squadra, piccola, ma molto efficiente. Curiosità Michael Crichton, qui nelle vesti di regista e sceneggiatore, ha portato sul grande schermo uno dei suoi romanzi. In generale, Crichton è celebre in tutto il mondo per aver scritto il libro Jurassic Park, da cui è stata tratta una delle saghe cinematografiche di maggior successo. Il romanzo e il film si basano su una storia vera, che fu molto romanzata da Crichton: i veri rapinatori non dovettero affrontare tutti questi problemi rappresentati nel film. L’attrice Lesley- Anne Down fu una sorta di sex symbol degli anni Settanta, però la sua fama è legata soprattutto alla televisione: dal 2003 al 2012 ha recitato nella soap opera Beautiful. Tratto dal libro La grande rapina al treno di Michael Crichton titolo originale: The Great Train Robbery Uscito negli USA nel 1975 e in Italia nel 1976 20
GENTE COMUNE un film di Robert Redford con Mary Tyler Moore, Donald Sutherland, Timothy Hutton, Elizabeth McGovern, Judd Hirsch titolo originale: Ordinary People DRAMMATICO, durata: 124 min., USA, 1980 Nella periferia di Chicago vive una famiglia borghese con uno stile di vita normale e tranquillo. Calvin e Beth (Sutherland e Moore) sono felicemente sposati da tanti anni e hanno due figli, destinati ad un futuro roseo e privo di problemi. Ma la loro vita viene scossa quando il primogenito muore in un incidente e il figlio minore (Hutton) cerca di suicidarsi perché si sente responsabile per la sua morte. La famiglia è allo sbando e solo il padre prova a far tornare la normalità con un grande sforzo personale. Il figlio minore inizia le sedute di terapia con uno psichiatra (Hirsch) e si trova una ragazza (McGovern) che gli riporta la serenità. Ma il suo rapporto con la madre è incrinato. Beth si dimostra fredda e distaccata col proprio figlio e all’apparenza non c’è una via d’uscita. Curiosità L’esordio alla regia del divo hollywoodiano per eccellenza, Robert Redford, è andato meglio di ogni più rosea aspettativa grazie alla vittoria di quattro premi Oscar: miglior film, regia (l’unico Oscar in competizione vinto da Redford nella sua carriera), attore non protagonista all’allora ventunenne Hutton e sceneggiatura non originale al veterano Alvin Sargent, classe 1927 e ancora oggi in attività. Inoltre, la pellicola ottenne due nomination per l’attrice comica Moore, qui nelle inconsuete vesti drammatiche, come attrice protagonista e per Hirsch come attore non protagonista. L’unico a non essere stato nemmeno candidato è Donald Sutherland e ancora oggi non si spiega questa esclusione. La performance di Sutherland è al limite della perfezione, in bilico tra il dolore e la voglia di andare avanti. Il suo personaggio è il collante della storia, che tiene uniti tutti gli personaggi del film. Quando si parla dell’attore canadese come di un attore sottovalutato, ci si riferisce soprattutto al mancato riconoscimento da parte dell’Academy nei suoi confronti per Gente comune. Tratto dal libro Gente senza storia di Judith Guest titolo originale: Ordinary People Uscito negli USA nel 1976 e in Italia nel 1977 21
LA CRUNA DELL’AGO un film di Richard Marquand con Donald Sutherland, Kate Nelligan, Christopher Cazenove titolo originale: Eye of the Needle THRILLER, SPIONISTICO, durata: 112 min., USA, 1981 Una spia nazista (Sutherland) è incaricata di raccogliere informazioni sulle mosse degli inglesi e degli alleati nell'imminenza dello sbarco in Normandia. In attesa, l'uomo incontra una donna (Nelligan) e se ne innamora. Ma è troppo pericoloso svelare la sua vera identità. Curiosità Il film è tratto da un romanzo di Ken Follett, che è stato criticato per il finale troppo macabro e violento. I critici cinematografici accolsero con qualche riserva l’adattamento sul grande schermo, ma osannarono la performance di Sutherland, considerato il vero punto di forza del film. Gli storici attaccarono la pellicola per la sua esigua veridicità storica, soprattutto per quanto riguarda la presenza di alcune auto, moto e elicotteri, che non esistevano durante la Seconda guerra mondiale. Il personaggio di Sutherland ricorda tantissimo il suo ruolo ne La notte dell’aquila: spia nazista in territorio nemico, che s’innamora di una donna del posto. Tratto dal libro La cruna dell’ago di Ken Follett titolo originale: The Eye of the Needle Uscito in Gran Bretagna nel 1978 e in Italia nel 1985 22
PROVA D’INNOCENZA un film di Desmond Davis con Donald Sutherland, Faye Dunaway, Christopher Plummer, Sarah Miles titolo originale: Ordeal by Innocence THRILLER, durata: 90 min., Regno Unito, 1985 Prima di partire con una spedizione scientifica per l'Antartide, il dottor Calgary (Sutherland), un paleontologo americano, dà un passaggio in macchina ad un giovane, Jack Argyle. E, poiché l'agenda di quest'ultimo è scivolata sul pavimento della vettura, solo a missione ultimata, e cioè due anni dopo, Calgary si fa carico di recarsi nel Devon, in Inghilterra, per restituirla al proprietario. Ma questi è morto, impiccato per matricidio. Jack aveva, sì, affermato che quella sera, nell'ora del delitto, egli si trovava altrove ed in auto con uno sconosciuto, ma senza la minima possibilità di prove non era stato creduto. Calgary, turbato dall’idea che la propria testimonianza avrebbe salvato il giovane, si mette in testa di chiarire l'accaduto e, con l'agenda del morto alla mano, comincia a contattare ambienti e persone: ma incontra non solo mille ostacoli (e con sua grande sorpresa) da parte dei vari membri della famiglia Argyle, ma anche il disinteresse e l'avversione della stessa polizia. Curiosità Tratto dal romanzo Le due verità di Agatha Christie, il film rispetta tutte le convenzioni del genere. Caduta nel dimenticatoio nel corso degli anni, la pellicola resta celebre per l’impressionante cast. Infatti, oltre a Sutherland, ci sono due giganti della recitazione e due premi Oscar come Faye Dunaway e Christopher Plummer. Tratto dal libro: Le due verità di Agatha Christie titolo originale: Ordeal by Innocence Uscito in Gran Bretagna e in Italia nel 1958 23
REVOLUTION un film di Hugh Hudson con Al Pacino, Nastassja Kinski, Donald Sutherland, Joan Plowright DRAMMATICO, STORICO, durata: 111 min., Regno Unito, Norvegia, 1985 Nel 1776 cominciano ad essere abbattute nel New England le statue di Giorgio III d'Inghilterra. I coloni nordamericani, gente immigrata da molti Paesi, stremati dall'esoso fiscalismo inglese oltre che dalla sprezzante arroganza degli ufficiali di Sua Maestà, si rivoltano contro le odiate Giubbe Rosse, aiutati in questo anche da una parte delle tribù indiane. Sono i primi fermenti di quella rivoluzione che, accesa nel focolaio di Boston, porterà George Washington, con l'ausilio del francese Lafayette, alla gloria e l'America sulle nuove frontiere dell'indipendenza, della democrazia e della libertà. Curiosità Il film fu stroncato dalla critica, che lo bollò come degno di un insignificante film per la televisione. In particolare, furono criticati i dialoghi e la monodimensionalità dei personaggi. Nonostante la storia sia ambientata negli Stati Uniti, le riprese si svolsero in Inghilterra, altro fatto che fece storcere il naso a parecchi. Deluso dal risultato e dall’accoglienza, Al Pacino si prese una pausa di quattro anni prima di tornare a recitare. Il regista Hugh Hudson è famoso per aver diretto Momenti di gloria, vincitore dell’Oscar come miglior film nel 1982. Nel 2009 Hudson propose la versione Director’s Cut di Revolution, in modo da far capire che la versione precedente era voluta dai produttori e fu messa in circolazione in gran fretta solo per farlo candidare agli Oscar, cosa che naturalmente non avvenne. 24
SORVEGLIATO SPECIALE un film di John Flynn con Sylvester Stallone, Donald Sutherland, John Amos titolo originale: Lock Up DRAMMATICO, THRILLER, AZIONE, durata: 109 min., USA, 1989 Il quarantenne Frank Leone (Stallone), detenuto modello, appena tornato da una licenza premio, trascorsa con la fidanzata Melissa, è ormai prossimo alla scarcerazione definitiva, quando viene prelevato di notte dalla sua cella e trasferito in un'altra prigione, assai più dura, diretta dallo spietato Warden Drumgoole (Sutherland). Costui lo odia perché in passato riuscì ad evadere dal penitenziario, che egli allora dirigeva, danneggiandogli la carriera, e ora vuole vendicarsi. Curiosità Girato in circa tre mesi, il film impiegò dei veri detenuti come comparse nelle scene di massa. Per rendere la situazione sicura, anche degli agenti di sicurezza stavano in mezzo alla folla. I veri detenuti e le vere guardie del carcere venivano pagati con uno stipendio: 26 dollari al giorno per i carcerati, 93 per i poliziotti. Stallone guadagnò 15 milioni di dollari, ma si ruppe una gamba durante le riprese. Il budget totale della pellicola è di 24 milioni, quindi lo stipendio del protagonista occupa più di metà delle spese. Gli incassi furono deludenti e non riuscirono a pareggiare il budget, non particolarmente alto per un film hollywoodiano. Fu giudicata buona l’interpretazione del cast, soprattutto fu Sutherland a prendersi gli elogi dei critici. 25
UN’ARIDA STAGIONE BIANCA un film di Euzhan Palcy con Donald Sutherland, Susan Sarandon, Marlon Brando titolo originale: A Dry White Season DRAMMATICO, durata: 107 min., USA, 1989 Il professor Benjamin Du Toit vive con i suoi cari in Sudafrica. Durante una pacifica dimostrazione giovanile, la polizia di Botha spara brutalmente sulla folla e, tra molti altri, uccide Jonathan, figlio di Gordon, suo giardiniere di colore. Questi cerca invano le spoglie del bambino, seppellito in fretta non si sa dove, ma le sue disperate indagini ne decretano la tortura e la morte. Il tranquillo Du Toit comincia a rendersi conto dei metodi e delle crudeltà dei propri compatrioti, sempre ossessionati dalla paura dell'eversione e delle ansie di libertà dei nativi. Curiosità Le due star del film, Donald Sutherland e Marlon Brando, vollero come stipendio il minimo sindacale: 4000 dollari. Entrambi rimasero colpiti dal libro, da cui è tratto il film, e dall’argomento di chiara denuncia sociale in un periodo storico, in cui la questione del Sudafrica era molto importante. Se ciò non stupisce per Sutherland (celebre attivista per i diritti dell’uomo), lo fa per quanto riguarda Brando, che era solito chiedere cifre esorbitanti anche per apparire per pochi minuti in qualsiasi film. Alla fine, fu proprio quest’ultimo a prendersi le luci della ribalta guadagnandosi la sua nona e ultima nomination all’Oscar. Tratto dal libro Un’arida stagione bianca di André Brink Titolo originale: A Dry White Season Uscito in Sudafrica nel 1979 e in Italia nel 1989 26
FUOCO ASSASSINO un film di Ron Howard con William Baldwin, Kurt Russell, Robert De Niro, Donald Sutherland, Jennifer Jason Leigh titolo originale: Backdraft DRAMMATICO, THRILLER, durata: 135 min., USA, 1991 A Chicago, il tenente Stephen McCaffrey (Russell) comanda la squadra n. 17, ritenuta la più efficiente del Corpo dei Vigili del fuoco. Stephen ha un fratello minore, Brian (Baldwin), che, avendo assistito da piccolo all’atroce morte del padre, anche lui vigile, per salvare un bambino, è insieme respinto ed affascinato dal fuoco. Brian, deciso a seguire le orme del padre, entra nella squadra di Stephen, che mette sotto di sé il "novellino", un po' scoraggiandolo, un po' proteggendolo. Curiosità Il film rappresenta il primo successo commerciale di Ron Howard, regista premio Oscar per A Beautiful Mind (2001) e l’indimenticabile protagonista della serie tv Happy Days. La pellicola fu accolta positivamente dal pubblico, ma non dalla critica, che elogiò le scene d’azione, ma bacchettò la sceneggiatura approssimativa e l’insufficiente caratterizzazione dei personaggi. Fu accentuata la poca verosimiglianza rispetto alle vere condizioni di lavoro dei vigili del fuoco. I due divi Robert De Niro e Donald Sutherland appaiono in poche scene e solo per avere i loro nomi sui cartelloni e nelle pubblicità. Fuoco assassino ottenne tre nomination agli Oscar: miglior sonoro, montaggio sonoro ed effetti speciali. 27
GRIDO DI PIETRA un film di Werner Herzog con Vittorio Mezzogiorno, Donald Sutherland, Brad Dourif titolo originale: Cerro Torre: Schrei aus Stein DRAMMATICO, durata: 105 min., Canada, Francia, Germania, 1991 Al campionato mondiale di free climbing indoor (arrampicata libera al coperto) l'organizzatore, Ivan Rodanovic (Sutherland), che la commenta per la televisione, ha invitato Roccia Innerkofler (Mezzogiorno), il più celebre alpinista del mondo. Competono Martin Edelmeier, un tedesco, campione in carica, e un californiano. Durante la vittoriosa prova del tedesco, Roccia esprime il parere di trovarsi di fronte ad acrobati, più che alpinisti, e in una successiva intervista-scontro mette in dubbio che un free climber possa affrontare una "vera" montagna. Così Martin decide di seguire Roccia nella sua spedizione al Cerro Torre e sfidarlo sul leggendario picco patagonico. Curiosità Pur non essendo il primo film nella leggendaria filmografia di Werner Herzog, Grido di pietra segna molte novità nella carriera del regista tedesco: è il suo primo film per il quale non ha scritto lui stesso la sceneggiatura ed è la prima volta che usò uno storyboard. La storia fu ideata dall’alpinista italiano Reinhold Messner e il copione fu scritto dal produttore Walter Saxer, alla sua prima sceneggiatura. La pellicola si ispira ad una vera spedizione al Cerro Torre nel 1959. Il film ricevette quasi esclusivamente recensioni negative, lo stesso Herzog considerò la sceneggiatura debole e con dialoghi scadenti. Nel corso degli anni il regista non volle riconoscerlo come un suo film. 28
JFK - UN CASO ANCORA APERTO un film di Oliver Stone con Kevin Costner, Tommy Lee Jones, Sissy Spacek, Gary Oldman, Donald Sutherland, Jack Lemmon, Walter Matthau, Kevin Bacon, Joe Pesci STORICO, DRAMMATICO, GIALLO, durata: 188 min., USA, 1991 Nei giorni successivi all’assassinio del presidente John F. Kennedy, il procuratore distrettuale di New Orleans Jim Garrison (Costner) vaglia numerose piste per trovare l’omicida. Ma quando viene arrestato Lee Harvey Oswald (Oldman), Garrison è convinto che l’uomo abbia avuto dei complici e riapre le indagini. Attraverso l’incontro con numerosi esponenti della politica statunitense, agenti segreti e ricchi uomini d’affari, il procuratore distrettuale comincia a capire che l’assassinio di Kennedy era voluto da numerose persone di potere. Curiosità Il film è il primo di una trilogia sulla politica americana, voluta, scritta e diretta da Oliver Stone, regista premio Oscar per Platoon (1986) e Nato il 4 luglio (1989). Gli altri due capitoli sono Gli intrighi del potere - Nixon (1995) con Anthony Hopkins nei panni del presidente Richard Nixon e W. (2008) su George W. Bush jr. Per JFK Stone si basò sulla storia vera del procuratore Garrison e sulle altre tesi non ufficiali sulla morte del presidente americano. Garrison è l’unico procuratore ad aver portato il caso dell’omicidio di John F. Kennedy in un tribunale. Dopo la pubblicazione del libro di Garrison nel 1988, Stone volle incontrarlo, rimase impressionato dalla personalità del procuratore, ritenendolo «una persona giusta», e comprò i diritti del libro per 250.000 dollari, spendendo i propri soldi. Il regista affermò che fu da sempre affascinato dall’assassinio di Kennedy e da come questo cambiò la storia e la coscienza del popolo americano. Prima di scrivere la sceneggiatura, Stone ingaggiò un team di ricercatori per trovare tutte le versioni non ufficiali dell’omicidio. Ognuno di loro lesse circa 100 libri sull’argomento. La pellicola vinse due Oscar: miglior fotografia e montaggio. E ricevette sei nomination: miglior film, regia, attore non protagonista a Tommy Lee Jones, sceneggiatura non originale, colonna sonora e sonoro. 29
L’OMBRA DEL LUPO un film di Jacques Dorfmann e Pierre Magny con Lou Diamond Phillips, Jennifer Tilly, Donald Sutherland titolo originale: The Shadow of the Wolf AVVENTURA, durata: 112 min., Canada, 1992 Una piccola comunità eschimese, gli Inuit, vive appartata, seguendo antiche leggi e costumi, nelle remote e ghiacciate pianure dell'Artico. Finche' un giorno Agaguk, figlio del capo della tribù, uccide un commerciante di liquori. Il giovane dovrà lottare contro la giustizia dei bianchi e soprattutto contro un feroce lupo bianco che nella credenza eschimese rappresenta l'ira del padre. Curiosità Ormai dimenticato anche dai cinefili, il film fu girato interamente in Canada. Sul set nacque la storia d’amore fra i due protagonisti: Lou Diamond Phillips e Jennifer Tilly, attrice candidata all’Oscar nel 1994 per Pallottole su Broadway di Woody Allen e una delle più famose e vincenti giocatrici di poker. Tratto dal libro Agaguk - L’ombra del lupo di Yves Thériault titolo originale: Agaguk Uscito in Canada nel 1958 e in Italia nel 1962 30
SEI GRADI DI SEPARAZIONE un film di Fred Schepisi con Will Smith, Donald Sutherland, Stockard Channing, Ian McKellen titolo originale: Six Degrees of Separation DRAMMATICO, durata: 111 min., USA, 1993 Ouisa e Flan (Channing e Sutherland) sono due commercianti d'arte che aprono le porte del loro attico a Paul (Smith), un giovane affascinante che è stato ferito e scippato in Central Park. Affermando di conoscere i loro figli e di essere nientemeno che il figlio di Sidney Poitier, Paul incanta i suoi ospiti con racconti esaltanti e appetitosi manicaretti. Ma quando la rete di nomi buttati un po' a caso inizierà a fare acqua, egli fornirà ai suoi ospiti molto più di semplici aneddoti da riciclare durante i cocktail e metterà addirittura in moto una serie di eventi che muteranno per sempre il corso della loro vita. Curiosità Il film è tratto dall’omonima opera teatrale di John Guare, a sua volta ispirato ad un episodio veramente accaduto al truffatore David Hampton. L’opera teatrale fu rappresentata con grande successo a Broadway. Come al solito, Sutherland svolse un lavoro eccellente, ma è stata un’altra persona ad avere le luci della ribalta: Stockard Channing, candidata all’Oscar come miglior attrice protagonista per questo film. Nel cast di supporto figurano alcuni nomi interessanti: Ian McKellen, l’indimenticabile Gandalf de Il signore degli anelli, Oz Perkins, figlio di Anthony Perkins (il protagonista di Psycho) e J. J. Abrams, produttore della serie tv Lost e regista dei reboot/sequel di Star Trek e Star Wars. Tratto dal libro Sei gradi di separazione di John Guare titolo originale: Six Degrees of Separation Uscito negli USA nel 1990 e in Italia nel 2006 31
RIVELAZIONI un film di Barry Levinson con Michael Douglas, Demi Moore, Donald Sutherland titolo originale: Disclosure THRILLER, DRAMMATICO, durata: 122 min., USA, 1994 Chi detiene il potere può permettersi qualsiasi cosa, così sembra pensarla Meredith Johnson (Moore), donna rampante, bella, scaltra e arrivista, che ha appena scavalcato l'ex-collega ed ex-amante Tom Sanders (Douglas) nella corsa al successo e che sembra decisa a mostrargli che è lei a dirigere le regole del gioco. Curiosità E’ il secondo film per Donald Sutherland, che è stato tratto da un romanzo di Michael Crichton (il primo è stato 1855- La prima grande rapina al treno). Questa volta Crichton non ha diretto la pellicola, ma si è “limitato” a scrivere la sceneggiatura e a produrre. Alla regia c’è Barry Levinson, regista premio Oscar per Rain Man - L’uomo della pioggia (1988) con Tom Cruise e Dustin Hoffman. Crichton era all’apogeo della propria fama come scrittore in quelli anni grazie soprattutto a Jurassic Park. Riuscì a vendere i diritti di Rivelazioni ancor prima di finirlo per un milione di dollari. Tante attrici popolari di quel periodo erano in lizza per il ruolo della protagonista: Annette Bening, Geena Davis e Michelle Pfeiffer. Il film riuscì ad incassare quattro volte di più rispetto al proprio budget, ma fu accolto negativamente dalla critica, a cui non piacquero le numerose scene di sesso, ritenute inutili ed esagerate ai fini della narrazione. In generale, si ritiene che il problema risieda nel romanzo di partenza, giudicato “mediocre e sessista”. Tratto dal libro Rivelazioni di Michael Crichton titolo originale: Disclosure Uscito negli USA e in Italia nel 1994 32
Puoi anche leggere