AGGIORNAMENTO PIANO URBANO DELLA MOBILITÀ DI AREA VASTA - COMUNE DI VENEZIA Direzione Mobilità e Trasporti Allegato alla deliberazione di ...
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
COMUNE DI VENEZIA Direzione Mobilità e Trasporti AGGIORNAMENTO PIANO URBANO DELLA MOBILITÀ DI AREA VASTA Allegato alla deliberazione di Consiglio Comunale n. del maggio 2013
GRUPPO DI STUDIO Comune di Venezia Franco Fiorin Direttore Mobilità e Trasporti Silvia Grandese Dirigente Area Pianificazione e Infrastrutture Matteo Stevanato Responsabile del Servizio Pianificazione Gabriele Vergani Responsabile del Servizio Trasporto Pubblico Locale Pagina 1 di 49
INDICE DEI CONTENUTI 1 PREMESSA ............................................................................................................................4 1.1 GLI OBIETTIVI FISSATI DAL PUM 2010 PER LA TERRAFERMA ................................................................5 1.2 GLI OBIETTIVI FISSATI DAL PUM 2010 PER LA CITTÀ ANTICA ...............................................................7 2 LO SCENARIO DEL PUM2010 PER L’ANNO 2017.....................................................................9 2.1 IL SISTEMA INSEDIATIVO .............................................................................................................9 2.2 IL SISTEMA INFRASTRUTTURALE E DELL’OFFERTA DI TRASPORTO .....................................9 2.2.1 I TRASPORTI PUBBLICI ........................................................................................................9 2.2.2 REGOLAMENTAZIONE DEGLI ACCESSI TURISTICI ......................................................................14 2.2.3 LA VIABILITÀ ...................................................................................................................14 2.2.4 I PARCHEGGI...................................................................................................................16 2.2.5 LA MOBILITÀ CICLABILE .....................................................................................................16 2.2.6 SAN GIOBBE ...................................................................................................................17 2.3 LA DOMANDA DI MOBILITÀ ...............................................................................................17 3 STATO DI AVANZAMENTO .................................................................................................. 18 3.1 I TRASPORTI PUBBLICI ..............................................................................................................18 3.1.1 TRAM SU GOMMA ...........................................................................................................18 3.1.2 PEOPLE MOVER ..............................................................................................................19 3.1.3 SFMR ..........................................................................................................................19 3.1.4 SUBLAGUNARE ................................................................................................................19 3.1.5 INFRASTRUTTURE FERROVIARIE ...........................................................................................19 3.1.6 ACCESSIBILITÀ DELLA STAZIONE FERROVIARIA SANTA LUCIA ......................................................20 3.2 VIABILITÀ ............................................................................................................................... 21 3.2.1 IL PORTO E L’AREA DI PORTO MARGHERA.............................................................................22 3.3 I PARCHEGGI...........................................................................................................................23 3.3.1 PARCHEGGI SCAMBIATORI .................................................................................................24 3.4 MOBILITÀ CICLABILE .................................................................................................................24 3.5 POLITICHE PER L’ACCESSIBILITA’ DI VENEZIA ....................................................................26 3.6 SISTEMI DI CONTROLLO E GESTIONE DEL TRAFFICO IN TERRAFERMA .............................27 4 LA METODOLOGIA DI ANALISI............................................................................................. 28 4.1 STRUMENTI E STRATEGIE ...........................................................................................................28 5 GLI INTERVENTI DEL PIANO AGGIORNATO.......................................................................... 30 5.1 GLI INTERVENTI PER LA VIABILITA’ ....................................................................................30 5.1.1 STRADA DI COLLEGAMENTO MOGLIANO VENETO – MESTRE “TERRAGLIO BIS”............................30 5.1.2 STRADA DI COLLEGAMENTO MARTELLAGO – MOGLIANO V.TO – MESTRE ..................................32 5.1.3 ENTRAMBI I COLLEGAMENTI DI MARTELLAGO E MOGLIANO VENETO .........................................33 5.1.4 CONNESSIONI TRA LA CIRCONVALLAZIONE DEI BIVI E LA RETE STRADALE URBANA LOCALE ................33 5.1.5 SINTESI VERSANTE NORD‐OVEST .........................................................................................34 5.1.6 COLLEGAMENTO URBANO TRA VIA ASSEGGIANO E VIA CASTELLANA ...........................................35 5.1.7 BY‐PASS DI FAVARO VENETO ..............................................................................................36 5.2 GLI INTERVENTI PER IL TRASPORTO PUBBLICO .................................................................36 5.2.1 NUOVO COLLEGAMENTO TRANVIARIO MARGHERA‐VENEZIA .....................................................36 5.3 COLLEGAMENTO TRA TERMINAL TESSERA E VENEZIA INSULARE E IL TRAM ALL’AEROPORTO ......................38 Pagina 2 di 49
5.4 I TERMINAL ACQUEI DI SAN GIOBBE E SAN BASILIO ...........................................................................39 6 IL NUOVO SCENARIO DI PIANO ........................................................................................... 41 6.1 LO SCENARIO AL 2020 .............................................................................................................41 6.2 IL QUADRO ECONOMICO ...........................................................................................................44 6.3 LA VAS ................................................................................................................................44 6.4 GLI SVILUPPI DELLO SCENARIO AL 2030........................................................................................45 7 IL QUADRO PROGRAMMATICO DELLA PIANIFICAZIONE...................................................... 46 7.1 INDIRIZZI PER LA PIANIFICAZIONE .....................................................................................46 Pagina 3 di 49
1 PREMESSA Il Comune di Venezia, con deliberazione del Consiglio Comunale n. 40 del 04.02.2010, ha approvato il Piano della Mobilità di Area Vasta (PUM‐AV). A distanza di tre anni dall’approvazione del PUM, e a seguito dei confronti, sia istituzionali che pubblici, l’amministrazione comunale ha deciso di prendere in considerazione anche tutte quelle iniziative di soggetti pubblici che sono maturate in questo periodo per la risoluzione di problemi specifici, anche al di fuori dell’ambito comunale. Molte di queste iniziative, sono rappresentate da proposte infrastrutturali emerse in questi anni riguardanti viabilità e trasporto pubblico, proposte che sono emerse anche nella fase di presentazione del Piano di Assetto del Territorio (PAT), oggi adottato con delibera del Consiglio Comunale n.5 del 31.01.2013. Si tratta di infrastrutture che possono avere un ruolo di decongestionamento dell’attuale rete viaria di penetrazione a Mestre costituta dalle storiche arterie di via Castellana e di via Terraglio; analogamente, nel settore est di Mestre, attraversato dalla via Altinia che unisce gli insediamenti di Dese e Favaro Veneto all’autostrada, è stato considerato un nuovo collegamento di by‐pass del centro abitato di Favaro con innesto sulla nuova via Vallenari. Altre soluzioni viabilistiche riguardano la circonvallazione dei Bivi, o meglio le opportunità che questa può generare intersecandosi con la maglia urbana locale. Per il trasporto pubblico, viene in questa sede valutata una nuova linea tranviaria destinata a servire una direttrice storica, Marghera‐Venezia. Questa nuova linea rafforza la dorsale portante del trasporto pubblico costituita dal tram e impone il ripensamento della rete di offerta di bus urbani ed extraurbani, la quale assolverebbe a funzioni di adduzione al servizio tranviario in corrispondenza delle stazioni di interscambio di p.le Giovannacci, per il bacino sud (che verrebbe in questo modo ricompreso nelle estensioni della rete tranviaria proposte dal PUM approvato nel 2010), e di p.le Cialdini (in corso di realizzazione) per il bacino nord, secondo un’ottica di gerarchizzazione dei servizi e di ottimizzazione delle risorse. Il centro storico di Venezia verrebbe pertanto collegato alla terraferma pressoché esclusivamente con il tram e il SFMR. In questo aggiornamento, viene altresì evidenziato come la realizzazione di un nuovo terminal acqueo a san Giobbe, collegato alla stazione ferroviaria dal nuovo ponte sul rio della Crea, potrebbe offrire delle opportunità per razionalizzare l’intero sistema della navigazione pubblica. Un miglioramento dei servizi sul versante Nord della laguna, valorizzerebbe zone di pregio, compreso l’Arsenale. Il versante Sud con il nuovo terminal di San Basilio verrebbe dedicato alle linee per canale della Giudecca, San Marco e Lido, mentre da piazzale Roma partirebbero i servizi per il Canal Grande. Il terminal Tronchetto verrebbe dedicato al turismo. Altri nuovi approfondimenti presenti in questo documento riguardano lo sviluppo dell’area portuale in termini di accessibilità, sia per quanto attiene l’offerta stradale che quella ferroviaria. Il presente elaborato intende quindi valutare la sostenibilità delle proposte emerse in diverse sedi durante questi tre anni, in termini di contributo al raggiungimento di quegli obiettivi fissati con l’approvazione del PUM nel 2010, obiettivi che rimangono invariati e che si confermano. A tal fine viene preso come riferimento lo scenario proposto dal PUM approvato nel 2010 (dettagliatamente descritto al successivo capitolo 2), che costituisce la base di partenza per la valutazione dei nuovi possibili interventi. Pagina 4 di 49
In questa sede è altresì necessario riepilogare lo stato di avanzamento della mobilità, quantomeno apprezzandone l’allineamento con le strategie approvate dal Piano. Per questo motivo al capitolo 3 si offre una panoramica degli interventi conclusi o in atto nel periodo che va dal 2010 al 2013. L’elenco si sofferma in particolare sulle iniziative per la ciclabilità e sulle politiche della sosta, evidenziando i nuovi interventi promossi dall’amministrazione, in particolare quelli volti alla valorizzazione dei parcheggi scambiatori, e alla promozione della cultura dell’interscambio e delle modalità sostenibili per accedere al centro urbano di Mestre nell’ultimo miglio e al centro storico veneziano, in piena sintonia con gli obiettivi di Piano. Ne risulta un piano complessivo degli interventi volti a garantire il diritto alla mobilità sostenibile, perseguendo l'obiettivo di una accessibilità che conferisca supporto fondamentale all'unicità di una città duale, dove terraferma e centro storico si integrano una con l'altro. E' un disegno strategico che necessita anche delle grandi opere di valenza regionale‐nazionale, per servire un tessuto che è già città metropolitana, e ciò a prescindere dalla delimitazione territoriale e dalla struttura istituzionale di governo che il legislatore intenderà attribuirle. 1.1 GLI OBIETTIVI FISSATI DAL PUM 2010 PER LA TERRAFERMA Lo schema degli obiettivi del PUM riguarda i temi dell’aumento complessivo della domanda di mobilità, della riduzione dell’inquinamento da traffico e del consumo energetico, del traffico, dell’incidentalità, della promozione del trasporto pubblico e della mobilità pedonale e ciclabile. Gli obiettivi che l’Amministrazione Comunale si prefigge nel settore della mobilità, con riferimento alla terraferma, riguardano: - l’affermazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale (SFMR) e del Tram con la realizzazione di adeguati parcheggi di interscambio; - la riduzione dell’inquinamento atmosferico; - l’eliminazione del traffico di attraversamento dal centro di Mestre; - l’ampliamento delle aree pedonali esistenti e la realizzazione di nuove aree pedonali; - la realizzazione di percorsi sicuri casa‐scuola; - l’incentivazione dell’uso della bicicletta; - l’incentivazione dell’uso del trasporto pubblico; - la razionalizzazione del trasporto delle merci. Il Piano Urbano della Mobilità, ai sensi delle direttive nazionali, si configura come “Piano degli obiettivi”, che devono essere specificati in termini quantitativi attraverso l’utilizzo di indicatori. Nella formulazione delle proposte, il PUM deve dimostrare come gli obiettivi possano essere raggiunti o avvicinati simulando in modo correlato i diversi fenomeni, quantificandoli e verificando la coerenza e la sinergia tra le diverse azioni. Nella quantificazione degli obiettivi si è partiti dagli impegni nazionali ed europei di riduzione dei gas serra e del consumo energetico del 20% entro il 2020 rispetto ai valori del 1990, puntando però all’obiettivo di una riduzione del 30% (Comunicazione del 10.01.2007 della Commissione delle Comunità Europee al Consiglio Europeo e al Parlamento Europeo sulla Politica Energetica per l’Europa). Nel periodo 1990‐2004, in Europa, a fronte di una riduzione totale del 5% di emissioni di CO2, principale gas a effetto serra, le emissioni provenienti dai trasporti stradali sono aumentate del 26%. Purtroppo, a differenza di altri elementi inquinanti, quali il benzene e il PM10, per la CO2, Pagina 5 di 49
il miglioramento dei mezzi circolanti non consente da solo di raggiungere gli obiettivi prefissati: le emissioni unitarie dei nuovi veicoli per quanto riguarda la CO2 risulteranno a 10 anni inferiori del 25% rispetto ai veicoli oggi in vendita, contro una riduzione del 12.4% registrata nell’ultimo decennio. Tenendo conto del parco circolante tra 10 anni si prevede una riduzione del 15% delle emissioni di CO2. Se si ritiene che la gestione del traffico debba essere in linea con la gestione di tutte le altre fonti di gas serra è necessario, per ottenere una riduzione del 20%, porsi l’obiettivo di ridurre il traffico del 5%, tenendo conto del miglioramento dei mezzi circolanti; se l’obiettivo fosse di una riduzione della CO2 del 30%, si dovrebbe ridurre il traffico del 15%. Tuttavia, poiché alla produzione di CO2 contribuisce anche lo stato di congestione della rete stradale, si stima che una riduzione della congestione del 10% (che è pari a un aumento del 10% della velocità media di viaggio) consentirebbe di contenere gli obiettivi di riduzione del traffico portando l’indicatore a un intervallo 0‐10%. Gli obiettivi del PUM2010 per la terraferma sono pertanto quelli indicati di seguito e riportati in figura 1 (rif. PUM 2010 Fig.4.2.2). Inquinamento atmosferico PM10, NOx, benzene eliminazione superamenti normativi grazie al miglioramento dei mezzi circolanti; CO2 riduzione minima del 20% grazie al miglioramento dei mezzi circolanti e grazie alla riduzione della congestione e del traffico, con l’obiettivo del 30%. Consumo energetico Riduzione del 20% grazie al miglioramento tecnologico dei mezzi e grazie alla riduzione della congestione e del traffico, con l’obiettivo del 30%. Inquinamento acustico La forte riduzione del traffico sulla Tangenziale, in particolare di mezzi pesanti, e nel Centro di Mestre, consente un miglioramento delle condizioni di inquinamento acustico; come obiettivogenerale del PUM 2010 si punta ad un cambio di classe ‐5 dB(A) per tutte le situazioni in cui il traffico rappresenta la causa primaria di inquinamento. Traffico La riduzione dei chilometri percorsi (espressi in veicoli‐km) è in funzione della riduzione della congestione e quindi dell’aumento della velocità, il cui obiettivo è un aumento del 10% al netto del Passante. Se tale obiettivo è raggiunto ci si può ritenere soddisfatti anche se il numero complessivo di veicoli‐km resta invariato (0%), altrimenti l’obiettivo di riduzione deve essere pari al 10%. Relativamente al traffico esistono altri obiettivi specifici che comprendono: - riduzione del 30% del traffico leggero sulla Tangenziale grazie all’eliminazione del traffico di attraversamento e grazie alla riduzione del traffico specifico; Pagina 6 di 49
- riduzione del 40% del traffico pesante sulla stessa Tangenziale grazie all’eliminazione del traffico di attraversamento; - riduzione del 40% del traffico di Mestre (radiali interne alla Tangenziale) grazie all’eliminazione del traffico di attraversamento e ad una nuova scelta modale. Sicurezza stradale Le azioni del Comune di Venezia a favore della sicurezza stradale sono state negli ultimi anni efficaci. Con l’approvazione del PUM 2010 l’amministrazione ha ritenuto necessario proseguire con l’obiettivo indicato dall’Unione Europea di riduzione del 40% delle vittime stradali in un decennio, riproponendo entro il 2017 tale riduzione del numero dei morti e dei feriti da traffico rispetto al 2007. Si è posto inoltre come obiettivo del PUM 2010 la messa in sicurezza di tutti i marciapiedi e gli attraversamenti pedonali entro il 2017, con priorità per gli intorni dei poli sensibili. Trasporto pubblico Obiettivo irrinunciabile del PUM è l’affermazione del trasporto pubblico, in particolare del Tram e del SFMR, in quanto dal raggiungimento di questo obiettivo dipende la possibilità di raggiungere anche gli altri obiettivi di riduzione del traffico, dell’inquinamento e del consumo energetico. Affinché gli obiettivi sopraesposti possano essere raggiunti è necessario che il trasporto pubblico aumenti del 15% la sua quota modale, con aumento complessivo al 2017 del 50% del numero di passeggeri rispetto ad oggi. Affinché il trasporto pubblico possa raggiungere tale obiettivo, il Tram e il SFMR devono trasportare 18.800 passeggeri trasferiti dall’auto privata nell’ora di punta del mattino. Mobilità ciclabile L’obiettivo generale di incentivare la mobilità ciclabile può essere quantificato in un aumento del 30% degli attuali utenti della bicicletta passando da una quota modale del 5,4% della mobilità pendolare a una quota del 7%. Mobilità via acqua Viene valutata la possibilità di sviluppare la mobilità via acqua in terraferma, valorizzando i canali esistenti e integrandoli al fine di rendere possibile un’estensione del servizio di trasporto pubblico via acqua della città antica: questo possibile scenario ha soprattutto valenze culturali, d’immagine e d’integrazione tra le due Venezie piuttosto che ambizioni di risolvere i problemi dei collegamenti tra terraferma e città antica. Il PUM propone di analizzare le potenzialità, la fattibilità e i costi di questo scenario. 1.2 GLI OBIETTIVI FISSATI DAL PUM 2010 PER LA CITTÀ ANTICA Relativamente al sistema della mobilità, il quadro delle problematiche è molto chiaro ed evidenzia l’esigenza non tanto di un contenimento del trend di aumento dei turisti, quanto piuttosto di una di una concreta riduzione degli stessi, almeno nei periodi di massima pressione. Pagina 7 di 49
Essendo l’obiettivo di contenimento della pressione turistica escursionistica centrale nel governo della Città Antica, vanno individuate le modalità di trasporto per accedervi (figura 2 rif PUM2010 fig. 5.2.1). Risulta ragionevole porsi quale obiettivo primario la valorizzazione delle infrastrutture di trasporto pubblico esistenti (ferrovia) e in corso di realizzazione (tramvia). Oltretutto la ferrovia in prospettiva, con il Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale, potrà offrire livelli di servizio superiori a quelli esistenti. E’ evidente che l’affermazione della ferrovia e della tramvia richiede una revisione del sistema di accessibilità degli autobus di linea e turistici, con una drastica riduzione dei transiti sul Ponte della Libertà, ma anche una riduzione degli accessi in automobile da parte dei non residenti, con una riconversione di parte dei parcheggi esistenti a Piazzale Roma ad uso dei residenti. In questo scenario di contenimento della pressione turistica e di affermazione della ferrovia e della tramvia è necessario interpretare le direttrici di accesso di Tessera e di Fusina in un ruolo certamente importante ma secondario nel soddisfare la domanda di accessibilità a Venezia. Risulta invece da confermare e razionalizzare il ruolo di Punta Sabbioni quale terminal turistico per l’accesso al Lido e alla Città Antica, con l’opportunità di rafforzare l’alternativa di Treporti, parimenti ben collegato da servizi di navigazione alla Città e alle isole minori della laguna nord. Per quanto riguarda la mobilità all’interno della Città Antica il PUM persegue gli obiettivi di riduzione dell’affollamento dei vaporetti, di riduzione del traffico sul Canal Grande, di riduzione della congestione pedonale e di salvaguardia ambientale da eccessivi flussi pedonali dei contesti più sensibili. Pagina 8 di 49
2 LO SCENARIO DEL PUM2010 PER L’ANNO 2017 Di seguito si descrivono il sistema insediativo e quello infrastrutturale che compongono lo scenario preso come riferimento dal presente aggiornamento. 2.1 IL SISTEMA INSEDIATIVO Per quanto riguarda il sistema insediativo alla base di questo scenario si rimanda, per il dettaglio, alla relazione del piano stesso (rif. PUM 2010 par. 2.2). Sinteticamente si ricorda che il quadro di sviluppo insediativo non residenziale utilizzato presenta un aumento complessivo degli addetti dell’area di studio del 16.8% dal 2001 al 2017, mentre quello residenziale presenta un aumento complessivo pari all’8.4% dei residenti dal 2006 al 2017. La struttura della domanda di mobilità presenta fenomeni di pendolarismo più marcati. Il numero di pendolari provenienti dall’esterno dell’area di studio passerebbe da 37.000 nel 2001 (pari al 30% di tutti gli spostamenti) a 50.000 nel 2017 (pari al 34% di tutti gli spostamenti). 2.2 IL SISTEMA INFRASTRUTTURALE E DELL’OFFERTA DI TRASPORTO 2.2.1 I TRASPORTI PUBBLICI Di seguito si riportano tutti gli interventi infrastrutturali per il trasporto pubblico locale dello scenario definito dal PUM 2010 e rappresentati in figura 3 (rif. PUM2010 fig. 5.6.2). 2.2.1.1 Tram su gomma La rete prevista del tram su gomma, si sviluppa su due linee: 1 Favaro‐Mestre‐Venezia e 2 Mestre‐ Marghera. Lo sviluppo del tracciato è di circa 20 km, di cui 14 km per la linea 1, con la localizzazione di 23 fermate, e 6 km per linea 2, con 13 fermate programmate compresi i capilinea. Con il completamento della realizzazione delle 2 linee, sul tracciato circoleranno 20 convogli lunghi 32 m, con una capienza nominale di 280 passeggeri ciascuno e una frequenza di servizio prevista di 5’ per la linea 1 e di 7' o 10’ per la linea 2. Le valutazioni, effettuate all’interno dello Studio di Impatto Ambientale del Tram, stimano una domanda potenziale per la linea 1 Favaro‐Venezia pari a 44.434 passeggeri saliti (totale giornata), di cui 33.690 trasferiti dal trasporto pubblico e 10.744, pari al 24% del totale, dall'auto privata; la sezione di massimo carico nell'ora di punta del mattino è pari a 2.206 passeggeri presenti a bordo sul ponte della Libertà. Dalle stesse analisi risulta che per la linea 2 la domanda potenziale attesa è di 28.713 passeggeri saliti (totale giornata), di cui 23.142 passeggeri trasferiti dal trasporto pubblico e 5.571, pari al 19% del totale, dall'auto privata; la sezione di massimo carico nell'ora di punta del mattino è pari a 628 passeggeri presenti a bordo in via Durando. La nuova rete urbana su gomma risultante dall’introduzione delle linee tranviarie e dall’entrata in servizio del SFMR, riportata nel Piano del Trasporto Pubblico Urbano (Delibera di Giunta Comunale Pagina 9 di 49
n. 62/2008), è stata utilizzata come riferimento dell’offerta di servizio pubblico nelle simulazioni degli scenari futuri. Complessivamente, a fronte di una previsione di circa 2.100.000 km percorsi dal tram su gomma, è prevista una pari riduzione delle percorrenze degli autobus urbani. Alle due linee tranviarie previste e in fase di completamento vengono aggiunte, per la parte della terraferma, dal PUM 2010 tre tratte: - da piazzale Cialdini verso l’Ospedale all’Angelo e Zelarino; - da via Cappuccina per Spinea lungo via Miranese; - da via Torino attraverso il quartiere Bissuola lungo la nuova via Vallenari. Tram verso l’Ospedale all’Angelo e Zelarino La tratta verso l’Ospedale all’Angelo e Zelarino serve la nuova area di espansione urbanistica ad est della linea ferroviaria di Treviso, attestandosi alla fermata SFMR Terraglio/Ospedale all’Angelo; l’estensione di tale tratta è di 6 km; i costi di gestione sono parzialmente compensati dalle risorse recuperabili con la riduzione delle percorrenze automobilistiche, ottenibile con l’attestazione della linea 3 a Carpenedo e la soppressione delle linee 20 e 21. Il costo stimato delle opere è pari a 47 milioni di euro. È stata analizzata l’accessibilità alla rete, calcolando il numero di abitanti e di addetti a una distanza pedonale di 300 metri dalla rete del tram; da tale analisi è emerso che questa tratta è in grado di servire 9.600 residenti e 5.400 addetti in più rispetto alle linee già in fase di realizzazione. Tram lungo la via Miranese L’estensione della tratta lungo la via Miranese per Spinea è prevista pari a circa 5,5 km; i costi di gestione sono parzialmente compensati dalle risorse recuperabili con la soppressione della linea 7 (che nel progetto di riassetto con le prime due tratte si fermerebbe a p.le Cialdini). Il costo stimato dell’opera è pari a 45 milioni di euro. Analizzando l’accessibilità alla rete è emerso che questa tratta è in grado di servire 16.900 residenti e 3.000 addetti in più rispetto alle linee già in fase di realizzazione. Tram lungo la nuova via Vallenari La tratta lungo via Torino e la nuova via Vallenari servirà i nuovi poli insediativi del quartiere Bissuola; tale linea ha un’estensione di 4,5 km e un costo complessivo stimato pari a 34 milioni di euro. Analizzando l’accessibilità alla rete è emerso che questa tratta è in grado di servire 15.800 residenti e 6.000 addetti in più rispetto alle linee già in fase di realizzazione. Tram a San Basilio Per quanto riguarda la città antica il PUM 2010 propone di modificare il progetto esistente di attestamento del tram a Piazzale Roma, prevedendone il prolungamento fino a San Basilio. Il prolungamento del tram a San Basilio, oltre a servire il polo universitario di Santa Marta, migliora sensibilmente l’accessibilità alla città antica, e questo consente di perseguire anche gli altri Pagina 10 di 49
obiettivi che il PUM si prefigge per Venezia, cioè la riduzione del traffico sul Canal Grande e la riduzione della congestione pedonale su assi particolarmente critici. Inoltre il nuovo tracciato tramviario consente di servire aree interessate da importanti trasformazioni urbanistiche (PP1 Scalo di Santa Marta, PP2 Marittima, PP3 Scalo di San Basilio, PP5 ex‐Piazza d’Armi). Tale prolungamento permetterebbe una riduzione dei carichi sui vaporetti (figura 5 rif. PUM 2010 fig. 5.4.10a), nella sezione di massimo carico del Canal Grande, pari al 14,1% e una riduzione delle percorrenze pedonali (figura 6 rif. PUM 2010 fig. 5.4.11) del 6,5%. Con riferimento al tracciato indicato in (figura 5 rif. PUM 2010 fig. 5.4.4), che attraversa la Cittadella della Giustizia, il costo stimato delle opere comprensivo dell’acquisto dei mezzi necessari per l’esercizio è pari a 20,4 mln di euro. I costi di gestione potranno essere parzialmente compensa dalle risorse recuperabili con le modifiche al servizio di navigazione sia per le linee del Canal Grande che per le circolari. Per un approfondimento sulle simulazioni effettuate si rimanda al PUM 2010 paragrafo 5.4.2 della relazione. 2.2.1.2 People Mover Il nuovo sistema, che collega il Tronchetto a P.le Roma, è classificato come una funicolare terrestre, è un sistema leggero con tecnologia funicolare che marcia su rotaie sopraelevate dal suolo a quota variabile, con veicoli di dimensione di 5.40 x 2.10 m. Le vetture impiegate sono di media capacità (circa 50 persone) riunite in convogli composti da 4 vetture che corrono su una via di corsa trainati da un anello di fune. La lunghezza totale del tracciato è di 857 metri con un tratto di m. 180 a tre campate per il superamento del Canale di Tronchetto; la stazione intermedia di interscambio, Porto Marittima, è posta a metà percorso in corrispondenza dello scambio centrale, dove si incrociano le vetture, mentre le due stazioni alle estremità sono il Tronchetto, quale stazione motrice, e Piazzale Roma quale stazione tenditrice. Il sistema di trasporto è caratterizzato da un completo automatismo, tale da non richiedere la presenza di personale né a bordo dei treni né in generale nelle stazioni; l'intera gestione dell'impianto viene infatti attuata da un’apposita centrale di controllo, posizionata nella stazione motrice del Tronchetto. La portata massima è di 3.000 persone l'ora per senso di marcia con una frequenza di 4 minuti e un tempo di percorrenza sulla tratta Tronchetto‐P.le Roma di 3' e 30". 2.2.1.3 SFMR Il progetto del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale prevede: - il potenziamento delle direttrici ferroviarie esistenti; - l'eliminazione delle interferenze con la viabilità ordinaria, tramite la sostituzione dei passaggi a livello con opere di sottopasso/sovrappasso; - il miglioramento dell’accessibilità ai servizi ferroviari con una più capillare presenza di fermate, opportunamente dotate di parcheggi scambiatori; Pagina 11 di 49
- il miglioramento del comfort a bordo dei mezzi e nelle stazioni. Sono indicate di seguito le frequenze previste dal sistema ferroviario regionale, in concomitanza con l’entrata in esercizio a regime sulle cinque tratte che interessano il territorio del comune di Venezia: - Mestre – Quarto d’Altino f 30’/15’ - Mestre – Treviso f 15’ - Mestre – Castelfranco V. f 30’ - Mestre – Padova f 15’ - Mestre – Mira Buse f 30’ Delle nuove stazioni metropolitane previste, quattro sono già entrate in funzione con i nuovi orari 2007 ‐ 2008 (fermata Terraglio Nuovo Ospedale di Mestre e fermata San Trovaso sulla linea Mestre – Treviso, fermata Mestre Porta Ovest sulla linea Mestre ‐ Mira Buse e fermata Spinea ‐ Miranese sulla linea Mestre ‐ Castelfranco). Inoltre, sempre nell'ambito dei lavori SFMR, sono entrati in funzione nei primi mesi del 2008 il nuovo svincolo autostradale di Borbiago (intervento complementare alla nuova fermata di Porta Ovest), e il nuovo scavalco ferroviario di Maerne sulla linea Mestre – Castelfranco, con il quale verranno eliminate le reciproche interferenze con i binari vecchi e nuovi della tratta Mestre ‐ Padova. E' inoltre prevista nell'ambito dell'area di studio la realizzazione delle nuove stazioni: Gazzera e Marocco sulla linea Mestre‐Treviso; Olimpia, Carpenedo e Porta Est sulla linea Mestre‐Quarto d'Altino. Infine è stata effettuata la prevista soppressione dell’ultimo tratto della linea da Castelfranco Veneto, dallo scavalco di Maerne a Mestre, e quindi della stazione di Asseggiano, in parte funzionalmente sostituita dalla nuova stazione di Spinea‐Miranese. I costi del progetto relativi al primo stralcio dell’attuazione del Sistema Ferroviario Metropolitano Regionale ammontano a 420 milioni di euro, 80 dei quali investiti in opere nel territorio di Venezia; il costo del secondo stralcio ammonta a 224 milioni di euro. Rispetto a quanto previsto dal progetto SFMR, il PUM 2010 propone l’inserimento della nuova fermata S.Giuliano, a servizio del nuovo nodo di interscambio modale. 2.2.1.4 Sublagunare Il progetto prevede il collegamento sublagunare Tessera‐Murano‐Arsenale attraverso una galleria a binario unico sotterranea percorsa da tram su gomma (della stessa tipologia prevista per il tram urbano di Mestre) da 200‐250 posti, per una capacità di circa 2.000 passeggeri/ora. L’opera, che si configura come sistema di trasporto rapido di massa, con accelerazione di 1,3 m/sec2 e velocità massima di circa 80 km/h, si articola in due tratte. Il Prolungamento del sistema di superficie Favaro – Aeroporto Si sviluppa in direzione Ovest‐Est. Dall’attuale capolinea tranviario di Favaro il tracciato si sviluppa lungo la via Triestina e la SS14. A 3 km dal capolinea è prevista la prima fermata in corrispondenza del centro abitato di Tessera, mentre una seconda fermata è localizzata, dopo circa 500 m, in prossimità del previsto nuovo Stadio. A ulteriori 500 m è previsto l’arrivo alla stazione aeroporto M. Polo. Pagina 12 di 49
Il tratto in sublagunare Aeroporto ‐ Venezia A partire dalla stazione aeroporto M. Polo il sistema prosegue verso Venezia‐Arsenale con le seguenti caratteristiche: - tracciato completamente in galleria; - sistema con unica via di corsa condivisa per le due direzioni; - possibilità di incrocio nelle sole aree di fermata dove sia previsto un apposito punto di interscambio. - Il tracciato si sviluppa per circa 8,3 km e prevede sei fermate ed un punto di scambio: - stazione Tessera (previsto un parcheggio di interscambio per bus ed auto private); - fermata aeroporto M. Polo; - punto di scambio tecnico (permette l’incrocio dei mezzi provenienti da direzioni opposte); - fermata Murano; - fermata Fondamenta Nuove; - fermata Ospedale; - stazione Arsenale. Lo Studio di Impatto Ambientale ha stimato una domanda potenziale pari a 18.000 passeggeri‐ giorno, 7.100 dei quali acquisibili dall’attestamento di autobus turistici a Tessera. Il progetto preliminare con la proposta per la realizzazione e la gestione del collegamento sublagunare Tessera‐Murano‐Arsenale attraverso l’istituto del project financing ai sensi degli art. 37 bis e 37 nonies della L. 109/1994, presentato dal Promoter nel 2003 prevedeva un importo complessivo di € 343.157.000, con un contributo da parte del Comune di Venezia, attraverso uno specifico finanziamento statale di € 193.486.794; i costi annui di gestione sono stimati in 6,8 milioni di euro. In sede di presentazione formale del progetto da parte del Comune di Venezia al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per l’approvazione e l’assegnazione del finanziamento, i costi di costruzione sono stati aggiornati a € 420.907.000, e corrispondentemente il contributo pubblico richiesto è salito a € 270.000.000, come pure il costo annuo di esercizio è stato stimati pari a € 8.500.000. L’aggiornamento dei costi ha richiesto la complessiva revisione del piano economico‐ finanziario, con aumento delle tariffe proposte. La nuova formulazione del progetto preliminare e della convenzione esclude espressamente che il Comune di Venezia sia chiamato a coprire eventuali differenze negative di proventi del traffico effettivi rispetto alle previsioni sulle quali è fondato il piano economico‐finanziario, a fronte di una maggior libertà da parte del concessionario nell’adeguare le tariffe riservate all’utenza non residente. Come contropartita, il promotore ha chiesto e ottenuto l’inserimento, nello schema di convenzione allegato al progetto preliminare, al fine di stabilizzare e/o rafforzare il bacino di utenza e/o di erogare un servizio più adeguato a soddisfare le esigenze di mobilità e fruibilità del servizio da parte del bacino di utenza, della facoltà di apportarvi modifiche, migliorie, potenziamenti ed estensioni: gli interventi dovranno essere realizzati con progettazione e costruzione interamente a carico del concessionario, anche con riferimento ai relativi rischi ed al reperimento delle risorse finanziarie occorrenti, in ogni caso senza oneri e contributi aggiuntivi a carico del Comune e in conformità agli strumenti urbanistici ed alle autorizzazioni delle amministrazioni di competenza. Pagina 13 di 49
2.2.1.5 Linee di navigazione Il prolungamento del tram a S.Basilio e l’importanza che il PUM2010 assegna ai terminal per la differenziazione degli accessi alla Città Antica si completa con un ridisegno delle linee di navigazione: - un collegamento di vaporetto San Basilio ‐ San Marco con frequenze coordinate con le frequenze del tram; - una riduzione del servizio sul Canal Grande eliminando la linea 2 diretta e un eventuale aumento delle tariffe; - l’affermazione del ruolo dei terminal esistenti, in particolare quello di Punta Sabbioni, impone il miglioramento dei collegamenti via acqua con la Città Antica, anche diretti. Sono stati inoltre introdrodotti dei collegamenti via acqua tra il centro di Mestre e la Città Antica attraverso il Canal Salso; questa proposta non solo è compatibile ma anzi valorizza il progetto esistente del Parco San Giuliano dell’architetto Di Mambro. Tra i progetti nello scenario delle previsioni, che interessano la Testa di Ponte, vi è l’ipotesi di trasferimento dell’attestamento della linea di ferry boat per il Lido dal Tronchetto a Santa Marta., intervento che potrebbe, riducendo dagli attuali 50 minuti a 40 minuti il tempo giro, a parità di costi di gestione, aumentare del 25% il numero di corse offerte. 2.2.2 REGOLAMENTAZIONE DEGLI ACCESSI TURISTICI Le proposte comprendono: - l’istituzione di un Pass Venezia (integrato con la Carta Venezia), da prenotare con almeno 1 settimana di anticipo rispetto alla visita programmata, da rilasciare con modesto onere (o anche gratuitamente) e in numero chiuso (in funzione del numero massimo di visitatori che l’Amministrazione vuole avere giornalmente: per esempio il 70% del numero massimo di visitatori ammissibili), che consente di avere esenzione dal ticket di ingresso sul Ponte della Libertà (vedi sotto), sconti per l’utilizzo dei vaporetti (simili a quelli esistenti) e sconti per la visita di musei e siti a pagamento (garantendo tariffe simili a quelle esistenti); - ecopass con riscossione diretta sul Ponte della Libertà (10 Euro per le auto e da definire per i bus turistici, con rimodulazione dell’attuale tariffa ZTLBUS) con esenzione per i possessori del Pass Venezia (per le auto è sufficiente 1 Pass Venezia, per i bus turistici va definita la gestione); - l’introduzione di un ticket per i non abbonati ai servizi di autobus e treni dal quale esentare i possessori del Pass Venezia e i residenti della Provincia di Venezia; - riservare le tariffe turistiche preferenziali (pluriorarie e plurigiornaliere senza Carta Venezia) per i vaporetti ai possessori del Pass Venezia; - eliminare le suddette tariffe turistiche preferenziali dei vaporetti sul Canal Grande ed eliminare le corse celeri per San Marco. 2.2.3 LA VIABILITÀ Il quadro infrastrutturale, relativo agli elementi di previsione riferito non solo all’area urbana ma anche all’ambito territoriale di area vasta, almeno per gli interventi che possono generare effetti sull’area urbana stessa, viene sviluppato attraverso l’individuazione delle infrastrutture in fase di realizzazione e previste dalla pianificazione esistente, o comunque definite da progetti o studi di fattibilità. Pagina 14 di 49
Si riporta il quadro degli interventi relativi al sistema della viabilità e più in generale alla mobilità privata, rappresentando gli interventi per l’ambito territoriale e per l’ambito urbano (Figura 7 rif. PUM2010 fig.4.7.4.2a). Relativamente agli interventi di valenza territoriale, funzionali cioè a garantire le connessioni che non interessano il solo territorio comunale, si individua innanzitutto il Passante di Mestre, che rappresenta il più rilevante intervento di completamento del sistema autostradale dell’area veneziana, oggi interamente completato, a esclusione del nuovo casello di Martellago/Scorzè. Per le opere di valenza territoriale si sono inoltre analizzate le ipotesi di potenziamento della Romea e di connessione della nuova Romea all’esistente tracciato Autostrada/Tangenziale e al nuovo Passante, inserito nel contesto del Corridoio di viabilità autostradale dorsale centrale Mestre–Orte–Civitavecchia, secondo ipotesi alternative di tracciato valutate in uno studio di fattibilità redatto da A.N.A.S. Nel contesto del sistema delle connessioni tra la SS309 Romea e l’Autostrada, sono previsti la riqualifica e l’adeguamento dei collegamenti dalla Romea verso la viabilità di accesso a Marghera e verso il terminal di Fusina, e la messa in sicurezza della SP81 per il tratto compreso tra la stazione autostradale Mira/Borbiago e la rotatoria della Romea, e per il tratto da Borbiago alla intersezione con la SP32 previsto come opera complementare del Passante. Tra gli interventi considerati, esterni all'area urbana di Venezia, con un impatto più locale sulla viabilità, vi è il completamento dello svincolo di Marcon previsto come opera complementare del Passante e la viabilità prevista per la soppressione dei passaggi a livello nell’ambito del SFMR. A livello urbano gli interventi riguardano prevalentemente l’adeguamento e il potenziamento delle strade esistenti ed il riammagliamento della rete stradale, anche in relazione alla necessità di garantire un’adeguata accessibilità ai poli insediativi in previsione. Nel settore Est gli interventi sono imperniati sul potenziamento di via Vallenari, tra via Triestina e la SR14, già realizzata, sulla rifunzionalizzazione di via Martiri della Libertà (SR 14) e sulla realizzazione dei bypass di Tessera e Campalto varianti alla SS14 entrambi previsti a Nord degli abitati e con sezione a 2 corsie, mediante la realizzazione di rotatorie di connessione con la viabilità esistente. L’intervento si completerà con la nuova viabilità di raccordo con la bretella autostradale per l’Aeroporto, inserita in un quadro più complessivo di infrastrutturazione dell’area circostante, dove sono previsti insediamenti di attività commerciali e di servizio (Stadio, Casinò, etc.). Nei settori Sud, e Sud–Est, assume particolare valenza la risoluzione del nodo di S. Giuliano, la riqualifica degli assi di via dell’Elettricità e via dell'Elettronica. Nel settore Nord–Ovest gli interventi riguardano in particolare la Strada dei Bivi. Tra gli interventi sulla viabilità previsti, assumono un ruolo in ambito urbano quelli del progetto SFMR con la soppressione dei passaggi a livello e il riassetto viabilistico in funzione del miglioramento dell'accessibilità delle nuove fermate, nonché il secondo tratto della nuova Vallenari che collegherà via S.Donà con via Vespucci superando il canale dell’Osellino e la riqualifica di via Torino (già realizzata). Pagina 15 di 49
Per quanto riguarda i collegamenti con il Porto di Venezia e l’intera area industriale di Porto Marghera, tenendo anche conto delle previsioni di sviluppo delle Autostrade del Mare e più in generale del Porto, il PUM 2010 propone per il 2017: - il potenziamento della SP81, dalla SP30 al Passante, con una soluzione a 2 corsie a livelli differenziati; - il prolungamento a sud della strada dei Bivi, fino a raccordarsi con la A4, all’altezza del nuovo casello di Borbiago, e con la SP81; - il potenziamento della SP81, dalla Romea alla SP30, con una soluzione a 4 corsie e incroci a livelli differenziati. - Relativamente alle infrastrutture viarie il PUM 2010 propone inoltre per il 2017: - alcune modifiche del nodo di S. Giuliano; - l’interramento della Tangenziale di Mestre, da via Miranese a via Terraglio, con nuove interconnessioni con la viabilità urbana; - un collegamento tra via Asseggiano e via Castellana con funzione prevalentemente locale; - Il Pum 2010 propone anche alcuni interventi di tipo gestionale: - introduzione dell’ecopass sulla tangenziale, ad esclusione dei residenti, per eliminare l’attuale competitività della Tangenziale nei confronti del Passante (rif PUM 2010 paragrafo 4.7.5); - l’eliminazione del traffico di attraversamento da Mestre, mediante l’inserimento di una ZTL estesa a tutta l’area centrale, con progressive forme di controllo e limitazione dell’accesso (con la possibile previsione di forme di road pricing), come tra l’altro già previsto dal Piano Generale del Traffico Urbano. 2.2.4 I PARCHEGGI Il PUM 2010 fa riferimento al Programma Urbano dei Parcheggi che prevede la realizzazione dei parcheggi, prevalentemente a raso, articolati in fasi successive. La proposta del Piano prevede alcuni interventi per promuovere un’accessibilità sostenibile alla città Antica. Le azioni che riguardano i parcheggi in testa di ponte sono fondamentali per la gestione dei flussi, e vengono di seguito brevemente descritti: - il mantenimento dell’arrivo nella Città Antica degli autobus turistici che trasportano clienti delle strutture ricettive lagunari e relativi bagagli, decentrandoli da Piazzale Roma all’Isola Nuova del Tronchetto, in corrispondenza della nuova stazione del People Mover, presso cui realizzare un sito attrezzato d’interscambio anche col sistema di navigazione pubblica e col trasporto acqueo di cose; - la conversione di parte dei parcheggi in struttura a Piazzale Roma da uso pubblico ad uso residenziale; - il divieto di realizzare nuovi parcheggi in Città Antica ad uso non residenziale, oltre a quelli già previsti. 2.2.5 LA MOBILITÀ CICLABILE Il PUM persegue l’obiettivo d’incentivare la mobilità ciclabile passando da una quota del 5.4% della mobilità pendolare a una quota del 7%. Per il raggiungimento di quest’obiettivo risulta indispensabile realizzare quanto previsto dagli strumenti di pianificazione della mobilità già approvati. Pagina 16 di 49
2.2.6 SAN GIOBBE Il Piano prevede il miglioramento dell’accessibilità pedonale tra la Stazione di Santa Lucia e San Giobbe grazie a un nuovo collegamento dalla Stazione a lato del primo binario con un nuovo ponte sul Rio della Crea, passando per l’orto botanico, fino a collegarsi con Campo San Giobbe. 2.3 LA DOMANDA DI MOBILITÀ Negli studi preliminari del Piano effettuati dall’Amministrazione Comunale nel 2004, sulla base dell’analisi delle previsioni insediative era stato ricostruito un quadro della domanda al 2014 che generava, tenendo conto dell’evoluzione del traffico di attraversamento, una crescita della domanda di mobilità delle persone del 12,4%, con un aumento del 12% della domanda di mobilità generata dai nuovi insediamenti nell’ora di punta del mattino. Sulla base delle nuove previsioni urbanistiche, per il 2017, a fronte di un incremento della popolazione dell’area di studio dell’8,4% e degli addetti del 16,8%, è stato calcolato un incremento della mobilità pendolare complessiva nella fascia di punta del mattino pari al 18%, con un aumento delle relazioni interne ed in uscita dall’area di studio del 12%. Per quanto riguarda gli spostamenti in ingresso all’area, a causa dello squilibrio tra crescita della popolazione e del numero di nuovi addetti previsti, si ha un forte aumento, pari al 35%. Il quadro insediativo previsto dal Piano è illustrato dettagliatamente in tabella 1 (rif. PUM 2010 tab. 2.2.6) Pagina 17 di 49
3 STATO DI AVANZAMENTO Nel capitolo precedente è stato descritto lo scenario del PUM2010, in questo paragrafo si vogliono descrivere tutte le modifiche e gli aggiornamenti intervenuti successivamente all’approvazione dello stesso. 3.1 I TRASPORTI PUBBLICI Per quanto attiene al trasporto pubblico il Piano propone per la terraferma una serie di linee tranviarie che assieme al servizio ferroviario locale, costituiscono una dorsale portante sulla quale è necessario ricostruire l'offerta dei bus urbani e extraurbani secondo il principio dell'interscambio. Il completamento in atto di tale dorsale con l’avanzamento dei lavori necessari alla tranvia e al SFMR costituisce per tutti gli enti competenti al traposto pubblico locale la spinta ad accelerare i processi di riorganizzazione e di efficientamento delle reti. Ai parcheggi scambiatori, alla stazione ferroviaria di Mestre, alle fermate del SFMR, al nodo di interscambio tranviario di piazzale Cialdini, in via di realizzazione, e a quello proposto dal presente aggiornamento di piazzale Giovannacci, dovranno attestarsi le linee minori di adduzione, in un ottica di gerarchizzazione dei servizi, eliminando i vettori in sovrapposizione e ottimizzando le risorse a disposizione. 3.1.1 TRAM SU GOMMA Le due linee tramviarie sono in fase di completamento; la linea Favaro – Stazione di Mestre è stata avviata il 20 dicembre 2010, e attualmente è in esercizio con una frequenza di 10’; tale prima tratta ha anticipato anche alcune riorganizzazioni del servizio delle linee di trasporto pubblico su autobus previste dal Piano del Trasporto Pubblico Locale. Le linee verranno completate e messe in esercizio nel primo semestre del 2014. Attualmente i passeggeri giornalieri che utilizzano il tram (orario di esercizio: 6‐22) nella tratta attuale sono circa 18.000. E’ stata condotta una campagna di indagini a bordo durante i primi mesi del 2011, dalla quale è emerso un aumento pari al 7% dell’utilizzo dei mezzi pubblici, proprio grazie alla miglior accessibilità e qualità del servizio tram. A gennaio 2011 nelle ore di punta del mattino (06.30 – 09.30) il 63% dell’utenza a bordo era composta da lavoratori, il 20% da studenti. Le fermate maggiormente utilizzate sono quella di Colombo (fermata di interscambio con la linea 4L per Venezia, prossima a piazza Barche), Pastrello e Sernaglia. Per quanto attiene al prolungamento del tram a San Basilio è stato comprovato che il tracciato ipotizzato dal PUM 2010 lungo la Cittadella della Giustizia implica notevoli difficoltà tecniche e operative. Il Consiglio Comunale, con l’approvazione della delibera di indirizzi DCC 1/2013, ha dato mandato al Sindaco, di sottoscrivere l’Accordo di Programma per la realizzazione della tranvia a S.Basilio lungo il tracciato, interamente collocato in area demaniale, che parte dall’innesto della Rampa Santa Chiara con la Rampa S. Basilio, proseguendo lungo la strada compresa tra il quartiere Santa Marta e i nuovi edifici del Porto, sino alla Stazione Marittima di S. Basilio. L’Accordo di Programma formalizzerà la comune volontà, di Comune di Venezia e Autorità Portuale, di fornire il porto di Venezia di un sistema di collegamento tranviario connesso con la rete urbana e opere collegate, riqualificando al contempo l’intera area interessata da recenti trasformazioni urbanistiche (polo universitario di Santa Marta) e aree, come quella dell’ex Piazza Pagina 18 di 49
d’Armi, per la quale la strumentazione urbanistica prevede la riconversione ad uso residenziale, direzionale e servizi. Si sta procedendo alla progettazione dell’opera, per la quale è stimato un costo di 12,5 M di euro. (figura 4 rif. PUM 2010 fig. 5.4.4) 3.1.2 PEOPLE MOVER È stato realizzato e aperto al pubblico il 19 aprile 2010. 3.1.3 SFMR Rispetto ai progetti approvati delle stazioni, sono avvenute alcune modifiche in particolare per quanto riguarda il nodo Gazzera e la fermata Carpenedo. A seguito delle prescrizioni di R.F.I. S.p.A., la Regione Veneto ha dovuto provvedere alla modifica del progetto esecutivo della fermata Gazzera eliminando la prevista fermata lungo la linea Mestre‐ Portogruaro a causa della troppo breve distanza tra la stessa e la fermata Olimpia. All’interno di questi due progetti, venendo meno la funzione di interscambio alla Gazzera, verrà inserito un percorso pedonale che colleghi le due fermate. Per quanto riguarda invece la fermata di Carpenedo, è prevista la chiusura definitiva di via Trezzo in corrispondenza del passaggio a livello, con conseguente interruzione del traffico automobilistico. E’ in fase di redazione un progetto per un sottopasso ciclopedonale che garantisca la continuità urbana per la mobilità lenta. 3.1.4 SUBLAGUNARE Sono in corso, con la collaborazione tra Comune e Camera di Commercio, necessari approfondimenti in merito all’impatto socio‐economico e agli aspetti tecnologici della sublagunare. Inoltre si sta procedendo all’aggiornamente dello studio sul sistema della mobilità complessiva. Il Prolungamento del sistema di superficie Favaro – Aeroporto Per questa tratta è stato predisposto un progetto preliminare inoltrato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti al fine di ottenere i finanziamenti previsti dalla L. 211/1992: il progetto considera tale tratta come indipendente dal raggiungimento di Venezia ed evidenzia le necessità di collegamento della terraferma con l’aeroporto M. Polo di Tessera. 3.1.5 INFRASTRUTTURE FERROVIARIE Nel 2010 è stata presentata la progettazione preliminare della linea ferroviaria Alta Velocità/Alta Capacità che prevede il passaggio dalla Stazione di Mestre e un collegamento Mestre‐Tessera in tunnel, con la riconnessione alla linea Mestre‐Trieste oltre Quarto d’Altino. Il tunnel di collegamento previsto da RFI inizia subito dopo la stazione di Porto Marghera e sottopassando il Parco di San Giuliano raggiunge l’aeroporto Marco Polo di Tessera con una stazione sotterranea. Su questo progetto l’Amministrazione Comunale si è espressa con alcune osservazioni approvate con apposita deliberazione di Consiglio n. 35 del febbraio 2011, in sede di Procedura di Pagina 19 di 49
Valutazione di Impatto Ambientale (V.I.A.) statale. Con questo atto, sono stati evidenziati problemi di natura tecnica e ambientale, pur sottolineando la grande opportunità che la realizzazione della linea AV/AC comporta per le politiche di mobilità del territorio comunale. A luglio 2011, il governo ha nominato un commissario straordinario per la AV/AC nel tratto Venezia –Trieste, richiedendo l’analisi di soluzioni alternative di tracciato al fine di accelerare l’iter progettuale e realizzativo dell’opera che riveste un’importanza strategica per l’Italia. Nel frattempo, anche il Consiglio Comunale, con specifico o.d.g., ha dato indicazione di valutare ipotesi alternative a partire dalla valorizzazione e potenziamento dei tracciati ferroviari già utilizzati . La nuova proposta progettuale presentata dal commissario nell’aprile 2012 prevede che sia possibile adeguare la rete esistente utilizzando sistemi evoluti di distanziamento dei treni e creando un quadruplicamento in affiancamento alla linea storica sulla tratta Mestre – Portogruaro, anziché creare una nuova linea ferroviaria per l’AV come previsto invece nel Progetto Preliminare del 2010. Questa soluzione, di gran lunga meno impattante e meno costosa, prevede l'utilizzo della linea ferroviaria già esistente che si affianca alla tangenziale, adattandola ove necessario per ottenere una maggior capacità e velocità della linea, e realizzando prioritariamente la bretella di collegamento in superficie tra la linea Mestre‐Trieste e l’aeroporto Marco Polo, opera quest’ultima necessaria altresì al completamento del SFMR e già approvata dal CIPE nel 2005. Con questa configurazione risulta indispensabile e fattibile rendere disponibili 3 fermate dell’Alta Velocità: Venezia‐Mestre FS, Venezia S.Lucia e Aeroporto Marco Polo, lasciando alla successiva definizione dell’esercizio quali e quanti treni dovranno fermarsi per singola stazione ferroviaria. Tra le varie fasi funzionali all’AV/AC, è compresa anche la riattivazione completa della linea ferroviaria dei Bivi. In data successiva all’approvazione del PUM 2010, è stata riattivata da RFI parte di questa linea e più precisamente Il tronco Bivio Spinea – Bivio Trivignano – Bivio Marocco, ricostruito ed aperto all'esercizio nel mese di marzo del 2010. Oggi questo tratto è destinato al transito dei soli treni merci, è prevista però la deviazione di alcuni treni regionali, propedeutica alla prossima ristrutturazione del nodo ferroviario Gazzera‐Mestre. Ai fini della completa riattivazione è prevista anche la ristrutturazione dell’ultimo tratto, il ramo Est, che servirebbe come itinerario privilegiato per i treni merci dallo scalo di Cervignano allo scalo Venezia Marghera. La linea ferroviaria dei Bivi, destinata all’effettivo trasferimento delle merci dalla gomma al ferro, risulta conseguentemente indispensabile anche per lo sviluppo di tutta l’area di Porto Marghera. Di fatto però la linea dei Bivi nell’ultimo tratto interferisce con un ambito territoriale urbanizzato, ed è quindi necessario che vengano previsti particolari opere di mitigazione ambientale. 3.1.6 ACCESSIBILITÀ DELLA STAZIONE FERROVIARIA SANTA LUCIA E’ in corso la riqualificazione della stazione di Santa Lucia secondo il progetto di Grandi Stazioni ed è già attivo il nuovo polo universitario di San Giobbe, con la Facoltà di Economia di Ca' Foscari, che sarà presto potenziato con la realizzazione di una nuova casa dello studente di alcune centinaia di posti‐letto. Con lo scopo di potenziare i sistemi di collegamento fra i terminal di accesso alla città (Tronchetto, Marittima, Piazzale Roma, Ferrovia), il nuovo ponte può diventare essenziale per i numerosi pendolari legati alla presenza dell'università, oltre che per i cittadini e rappresenta un Pagina 20 di 49
Puoi anche leggere