CAMMINI SACRI ENZO CINELLI BY CINELLIPS 113POSITIVAMENTE - (DATO IN STAMPA APRILE 2019) - CINELLIPS.EU
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Città del Vaticano 08/10/2003: #IOCIERO, S. Giovanni Paolo II... Cammini sacri Enzo Cinelli by cinellips #113PoSitivamente (dato in stampa aprile 2019)
si comincia da... San Pietro alla Città Martire Ad aprile 2014, dopo tre anni di esperienza nel ristoro gratuito dei pellegrini in cammino sulla via Francigena del Sud seguendo l'Ichthus (grazie alla guida cartacea di Monica d'Atti e Franco Cinti “La via Francigena del Sud da Roma ai porti pugliesi di imbarco per la TerraSanta” edito da Terra di Mezzo nel 2011) inizia la mia esperienza dei cammini sacri. Roma - Cassino seguendo il PeSciolino rosso e mai scelta fu più azzeccata. PaSso dopo passo da S. Pietro alla Città Martire, sono state emozioni e ricordi indelebili in spirito e corpo questi 121 km di lento cammino. COMUNICATO STAMPA (02/05/2014): Un’esperienza spirituale che rimarrà nella mente e nel fisico del pellegrino strangolagallese Enzo Cinelli, custode ospitaliere al punto 113 sulla via Francigena del Sud. Partito in treno da Ceprano nel primo pomeriggio di sabato 26 aprile alla volta di Capitale, ove ha “bivaccato” in via Conciliazione, assieme a migliaia e migliaia di fedeli e pellegrini giunti da ogni dove della Terra, con ogni mezzo di locomozione per assistere alla storica canonizzazione da parte di Papa Francesco dei predecessori Papa Giovanni XXIII (1958-63)e Giovanni Paolo II (1978-2005) alla presenza del Papa emerito Benedetto XVI. Un rincorrersi senza sosta di emozioni uniche (rivivendo la stessa l'esperienza della Beatificazione di Papa Giovanni Paolo II, 01/05/2011), tra canti religiosi, momenti di riflessione spirituale, tanta allegria, voglia di esserci e qualche brevissimo momento di silenzio surreale che ha coinvolto tutti, fedeli, donne ed uomini in divisa, protezione civile e volontari: ognuno ha dato il meglio di sè. Terminata la toccante cerimonia liturgica, c’è stato anche il saluto ravvicinato di Papa Francesco. Il pernotto tra domenica e lunedì presso “l'Hospital del pellegrino” gestito dai volontari della “Confraternita di S. Giacomo di Compostella” in via Genovesi, 11, zona Trastevere, ove erano presenti anche una decina di pellegrini giunti a piedi ed in bici a Roma da Cuneo e da Padova, oltre che dalla lontana Polonia.
Zaino in spalla, bordone e borraccia, la partenza è avvenuta di prima mattina di lunedì 28 aprile da piazza S. Pietro, assieme ai coniugi Roberta Mastropietro ed Ivano Tatangelo (l'amico, collega fraterno dal 2007) di Sora. Un cammino affascinante lungo le strade millenarie del “Caput Mundi” e poi sul basolato senza tempo dell'Appia antica (la prima autostrada al mondo!), così ricco di spunti di riflessioni e bellezze architettoniche, storiche ed ambientali e che tutto il mondo ci invidia. Per motivi organizzativi, i tre pellegrini si sono dovuti spostati in treno da Ciampino alla “città dei Papi” (Anagni). Qui ad accoglierli un violento temporale, così gli ultimi 4 km percorsi a piedi, sono stati sotto una torrenziale pioggia. Cena succulenta e prelibata, graxie ai coniugi Navarra, in contrada Tufano e Morfeo ci ha voluto bene. Nella mattinata di martedì 29 aprile 2014, i pellegrini hanno percorso il resto della tappa Anagni – Veroli con breve sosta a Ferentino per ammirare le bellezze di questa caratteristica città ernica, già in festa per S. Ambrogio (patrono anche diocesano). A Veroli la visita alla Scala Santa nella splendida cornice della Concattedrale dedicata a “S. Maria Salome” copatrona della diocesi è stato il coronamento della giornata. Un cammino lento, cadenzato dal rumore inconfondibile dei propri passi, immersi nel verde rigoglioso della splendida terra ciociara nella tappa di mercoledì 30 aprile tra Veroli e Ceprano, con breve sosta presso l’incantevole abbazia cistercense di Casamari. Immancabile e gradita sosta ristoratrice al citato punto 113, per ammirare tra l'altro l’affresco, unico del suo genere in Italia, sul tema del pellegrinaggio lungo la via Francigena del Sud, opera dell’affermata artista ungherese, ciociara per amore, Agnes Preszler.
Nella quarta ed ultima tappa si pianeggiante, ma impegnativa per il kilometraggio (quasi 35) tra Ceprano e Cassino, suggestivo è stato il guado sul maestoso fiume Melfa, proprio sotto il ponte TAV nei pressi di Roccasecca e la sosta ad Aquino terra natia del Dottore Angelico. L’arrivo nella Città Martire nel primo pomeriggio di giovedì 01 maggio 2014, dopo aver percorso oltre 120 km e suddiviso in quattro tappe. “Da circa tre anni accarezzavo l’idea di questo percorso, vedendo transitare davanti casa mia centinaia di pellegrini italiani e anche molti stranieri (nel 2014, ne sono già transitati 12) e checampagna tra Villa S.Lucia e Cassino con lo sfondo la statua di hanno come riferimento laSanta Scolastica preziosa guida “La via Francigena del Sud, da Roma ai porti pugliesi d’imbarco x la Terra Santa” scritto da Monica D’Atti e Franco Cinti edita nel 2011 da “Terre di Mezzo”. – sottolinea il solare custode – L’occasione della Canonizzazione di papa Giovanni Paolo II è stata la giusta molla per vivere a tutto tondo quest'irripetibile esperienza, certo impegnativa ma tonificante e che aiuta ognuno di noi a riflettere sul proprio cammino spirituale e non solo. - conclude con una promessa – Sicuramente nei prossimi anni sarò protagonista di altri cammini di fede, come l’imminente “Sette chiese a Roma sui passi di S. Filippo Neri” a metà maggio 25 km in notturna.” (FB: https://www.facebook.com/cinellips/media_set?set=a.10202664062177029&type=3) REPORT cammino sacro: lunedì 28/04/14 https://it.wikiloc.com/percorsi-escursionismo/vaticano-ciampino- prima-tappa-6734289 e http://it.wikiloc.com/wikiloc/spatialArtifacts.do? event=setCurrentSpatialArtifact&id=6734297; martedì 29/04/2014:http://it.wikiloc.com/wikiloc/spatialArtifacts.do? event=setCurrentSpatialArtifact&id=6734292; mercoledì 30/04/14:http://it.wikiloc.com/wikiloc/spatialArtifacts.do? event=setCurrentSpatialArtifact&id=6734294; giovedì 01/05/14: http://it.wikiloc.com/wikiloc/spatialArtifacts.do? event=setCurrentSpatialArtifact&id=6732201.
I° Peregrination major: Santiago da Porto... Porto-Santiago: 11/05/2015 - Roma Ciampino -aereo- Lisbona; 12/05- Lisbona -bus- Fatima; 13/05- Fatima -bus- Porto; 14/05- Porto / S. Pedro Rates, 31km; 15/05- S.Pedro Rates / Tamel S. Pedro, 28 km; 16/05- Tamel S. Pedro / Ponte de Lima, 26 km; 17/05- Ponte de Lima / Rebiaes, 19 km; 18/05- Rebiaes / Tui, 22 km; 19/05- Tui / De Mos, 22 km; 20/05- De Mos / Pontevedra, 31 km; 21/05- Pontevedra / Caldas de Reis, 24 km; 22/05- Caldas de Reis / Teo, 31 km; 23/05- Teo / Santiago, 13 km 24/05- Santiago; 25/05- Santiago -bus Io e il pellegrino vicario Gianluca Marenda (notare la bottiglia che raccoglierà i sassolini)... Concubion- a piedi faro di Finisterrae, 19km; totale cammino oltre 265km, a media superiore ai 5,6km/h 26/05- Finisterrae - Santiago bus; 27/05/2015- Santiago - aereo - Madrid / Roma Fiumicino.
Casa natia di S. Antonio da Padova, Lisbona, 12/05/2015: notare la felice coincidenza della data... Gli scatti live del cammino: https://www.facebook.com/cinellips/media_set? set=a.10205315174293175.1073741979.1062391091&type=1 (tratto dal settimanale “Per TE Week, giovedì 11 giugno 2015, tiratura 10mila copie, di Arnaldo Bonanni.) “Strangolagalli - E' divenuto erede, quasi per caso, dell'antica tradizione di accoglienza dei viandanti che affonda le sue radici nel Medioevo. Enzo Cinelli, 50 anni, Santuario di Fatima, Portogallo, 13/05/2015 Barcelos, Portogallo 15/05/2015: i tre pellegrini Ezo, Giacomo e Bernardo
di Strangolagalli, professione poliziotto, nell'estate 2011 vedeva transitare davanti la sua abitazione numerosi pellegrini che, in cammino da Roma si dirigevano verso i porti pugliesi di imbarco per la Terra Santa. Mosso da convinta fede, Enzo ha pensato di offrire un minimo di sostegno, riposo e conforto a quelle persone che si sottoponevano a un viaggio così disagevole. E così ha deciso di creare dal nulla, unico in provincia, quello che definisce “un umile ristoro e se necessario anche un confortevole giaciglio notturno, con il solo obbligo di lasciare una propria traccia sul “Libro degli Ospiti” e sempre graditi scatti con gli sfondi del primo affresco sul tema della via Francigena del Sud, opera della pittrice Agnes Preszler e le sculture del “PeregrIN-Arte” donate dagli Amici Ciociari del Cammino. Inoltre, c'è stata anche la “felice coincidenza” la chiama così l'agente che “il punto di riferimento di casa mia sul percorso fosse proprio il 113”. Da quel momento – ci spiega – ho dato ristoro gratuitamente a oltre trecento pellegrini di ogni nazionalità, tutti muniti di credenziale, zaino in spalla, bordone, tanta determinazione e voglia di scoprire nuovi luoghi, in lento cammino verso una meta.” Dunque, è iniziata così l'avventura di Enzo Cinelli, folgorato sulla via Francigena del Sud dallo spirito dell'ospitalità povera donativa, che può essere riassunto da una frase della mistica francese Madeleine Delbrel “Chi sa costruire agli incroci del mondo, l'albergo senza registri e senza prezzi, vede l'estraneo farsi fratello e il Verbo diventare carne, per abitare in mezzo ai suoi.” Ponte de Lima, Portogallo 16/05/2015: il Frosinone è in serie A... Un'avventura spirituale culminata con la sua recentissima partecipazione al cammino di Santiago de Compostela, da cui è rientrato lo scorso 27 maggio. Dieci giorni di marcia (14- 23 maggio), con quasi 260 km percorsi a piedi dalla città di Oporto in Portogallo fino alla tomba di San Jacopo, in Spagna. Esperienza straordinaria, che ha segnato profondamente il poliziotto ciociaro, “organizzata” nell'arco di alcuni mesi, anche per festeggiare il traguardo del suo 50esimo compleanno. La mia conoscenza sul versante l'arrivo a Santiago de Compostela (Spagna, 23/05/2015)
portoghese, meno affollato dell'ormai saturo cammino francese, è stato comunque molto suggestivo e che da lavoro da centinaia di persone lungo il tragitto. Scegliendo questo percorso ho avuto anche la possibilità di visitare a Lisbona la casa natia di S. Antonio da Padova e poi di trovarmi a Fatima il 12 e 13 maggio. Un'emozione indescrivibile la commovente processione dei flambeaux con oltre La Croce di Finisterrae (Spagna) 25/05/2015: il punto + ad ovest del 250mila fedeli e Vecchio Continente... pellegrini giunti da ogni dove della penisola iberica e non solo, presenti nella spianata del Santuario e la Messa pontificale trentatre anni dopo la visita di ringraziamento alla Madonna di Fatima di San Giovanni Paolo II.” Emozioni che sembrano il retaggio di un'epoca scomparsa per sempre, quella dei cosiddetti “secoli bui” medievali, che in realtà così bui non sono stati, quando la forza del Cristianesimo spostava masse di fedeli attraverso tutta l'Europa e le spingeva, sopportando indicibili stenti e privazioni, a rischiare la vita fino in Terrasanta, già dominio dell'Islam. Insieme a due nuovi Bernardo e Giacomo, esperti pellegrini e conosciuti per caso a Porto, con cui si è consolidato un legame di crescita spirituale, culturale e gastronomica e grande condivisione. Tanti i momenti di riflessione interiore lungo il lento ma costante camminare seguendo, senza soluzione di continuità, le frecce gialle su sfondo azzurro (i colori dell’amata terra natia), attraversando campagne e boschi infiniti e poi i gioviali momenti di sosta e pernotto nei vari “albergue municipal” in uso esclusivo ai pellegrini. “L'arrivo a Santiago alleTramonto sull'oceano Atlantico a Finisterrae 25/05/2015
prime ore di sabato 23 maggio, giorno dell'Apparizione S. Jacopo, -racconta il poliziotto strangolagallese con una venatura di legittima soddisfazione - è stato un momento che sicuramente rimarrà impresso nella mia mente e cuore. Ricevere la “Compostela” con il mio nome scritto in latino e quello del vicario pro adottato: Gianluca M. Assistere per ben due volte al Butafumeiro in una sola giornata, fissare la conca dietro lo zaino e vedere le centinaia di pellegrini e pellegrine che quotidianamente arrivano ogni giorno, a maggio sono state rilasciate oltre 31 mila credenziali, assistere il 25 maggio alla S. Messa in onore di S. Maria Salome (la cui statua si trova su lato destro altare), madre di S. Jacopo e le cui spoglie riposano nella Concattedrale di Veroli, unito allo scenario unico del tramonto a Finisterrae, ove ho finito di riempire la bottiglietta ANED che tra qualche giorno restituirò all'amico dializzato, sono state emozioni davvero positive che mi hanno ripagato del sacrificio e delle piccole privazioni quotidiane durante il tragitto. Perugia, 30/05/2015: sono confratello... Il cammino è stato propedeutico all'investitura di “pellegrino/ospitaliere a coronamento dell’Accoglienza povera donativa”, progetto unico in Ciociaria ricevuto nel pomeriggio di sabato 30 maggio 2015 all’interno del Duomo di Perugia dal rettore della Confraternita di S. Jacopo, Paolo Caucci, compari di mantella: Monica d'Atti ed Jacopo Caucci.” Enzo si congeda con alcune promesse. Nella primavera 2016 porterò le mie inseparabili scarpe con lacci gialloazzurro sulla via Francigena da Siena a Roma, poco meno di 300 km in dieci tappe, in occasione dell’Anno Giubilare della Misericordia. Impegni duri che il nostro poliziotto supererà, ne siamo certi, spiegando le ali della sua profonda fede. Buon cammino a te pellegrino.”
II° Peregrination Major a Roma da Siena Frosinone 21/04/2016: si parte in 6 amici ciociari... venerdì 22/04/16: Siena - Ponte d'Arbia km 28 sabato 23/04/16: Ponte Arbia - S.Quirico d'Orcia km 26 Domenica 24/04/16: S.Quirico d'Orcia - Radicofani km 34 Lunedì 25/04/16: Radicofani - Acquapendente km 24 martedì 26/04/16: Acquapendente - Montefiascone km 33 mercoledì 27/04/16: Km 95 Domus Peregrini - Viterbo km 16 giovedì 28/04/16: Viterbo - Sutri km 31 venerdì 29/04/16: Sutri - Formello km 38 sabato 30/04/16: Formello - Roma/Vaticano km 33
COMUNICATO STAMPA 01/05/2016 (pubblicato su diverse testate giornalistiche locali): Strangolagalli – Trecento chilometri da Siena a Roma per un cammino di fede e non solo. Sono arrivati sabato pomeriggio in una affollata piazza S. Pietro al Vaticano (Giubileo delle Forze Armate e Forze dell'Ordine) i tre pellegrini ciociari Enzo Cinelli, Franco Baldassarre ed Enzo Petrocchi, partiti venerdì 22 aprile a piedi da Siena, seguendo il percorso, più o meno ufficiale, della Francigena che da Canterbury (Inghilterra) lungo oltre 2000 km sin dal Medioevo ha portato milioni di pellegrini alla tomba di S. Pietro. A far compagnia a questi amici, esperti montanari, nelle prime quattro tappe sino ad Acquapendente (oltre 110 km insieme) anche Antonio L., Massimo G. e Franco D.B. Siena 21/04/2016 Un lento cammino, con condizioni meteo non proprio ideali: pioggia, freddo, vento e una spruzzata di neve a Radicofani hanno scandito le lunghe ore di cammino, zaino in spalla e credenziale in tasca, con l’inseparabile bordone del pellegrino a far da sostegno, sulle differenti altimetrie del percorso, passando dai 70 metri alle due cime sui monti Cimini di quasi 1000 metri s.l.m. Un cammino che ha rafforzato l'amicizia, smussando le spigolature di ognuno dei partecipanti, nel vero spirito del pellegrinaggio, sinonimo anche della vita terrena di ognuno. L’occasione ideale per visitare luoghi unici di un'Italia che merita di essere amata senza se e senza ma, ma anche curata e valorizzata, condividendo il giaciglio notturno nelle ampie camerate per pellegrini e la frugale cena conviviale in ostello o in qualche ristorante.
Lungo il tracciato non sono mancati piacevoli incontri con “ciociari residenti altrove” dal simpaticissimo padre Loreto a Giancarlo Santia, cicerone insuperabile in quel di Viterbo, o con altri viandanti 2.0 e pellegrini italiani e straniere, in viaggio sia a piedi che in MTB supertecnologiche. Un mondo variegato quello del cammino 22/04/2016: PoSa "dantesca e dicono NON solo quella...?" nella che sta prendendo campagna senese... piede anche in Italia, non certo a livello del “Cammino di Santiago” che resta anche per la differente strutturazione dei percorsi e del numero di pellegrini e viandanti, il primo cammino culturale d'Europa. I prezzi sono abbordabili, si spende tra 30 ed i 40 euro al giorno, tanti sono gli ostelli donativi a Siena, Ponte d'Arbia, S. Quirico d'Orcia, Radicofani, Acquapendente, Montefiascone, Viterbo, Sutri, Formello, Roma e molti ristoratori si stanno attrezzando con i “menù del pellegrino”, con piatti e vini tipici del territorio. Al termine del cammino commossi ma soddisfatti foto ricordo e dopo aver ritirato i Testimonium del Pellegrino e del Giubileo, in treno si è fatto rientro nelle proprie case. “Nel maggio 2015, anche per ricordare i miei primi 50 anni mi sono messo in cammino a piedi da Porto a Santiago de Compostela. - sottolinea il pellegrino dai lacci giallo blu Enzoe chi la dimentica la salita di Radicofani, 24/04/2016... Cinelli – Circa 260 km in dieci tappe ed arrivato davanti la tomba di S. Giacomo Maggiore apostolo, (la madre S. Maria Salome è sepolta a Veroli) e una PromeSsa “primavera 2016 avrei percorso un tratto della Francigena”. Detto, fatto.
Viterbo, 27/04/2016: ciao amico di PaSsi Giancarlo Santia (ultimo a DX): ci rivedremo Lassù... In questi mesi, anche gli amici di tante escursioni sulle montagne ciociare Franco ed Enzo si sono aggregati e ne sono stato estremamente felice. Il cammino è servito anche per constatare le differenti realtà organizzative, logistiche dei cammini in Italia. - prosegue il poliziotto per scelta di vita dal 1987 e custode per una “felice coincidenza” al punto 113 della via Francigena del Sud dall'estate 21011, sulla tappa Veroli- Ceprano – C'è molto da lavorare tra Enti, Chiesa, associazioni ed imprenditori per ottimizzare Campagna viterbese, 28/04/2016: si incontro altri giovani pellegrini...
i vari percorsi, troppe le varianti e non sempre ben segnalate per l'uso pedonale e ciclabile. Ma, principalmente, il pellegrino deve essere messo in condizione di camminare in piena sicurezza. Sono troppi i tratti in cui si cammina, senza alcuna protezione sui cigli stradali, pieni di rovi, sterpaglie ed arbusti di provinciali e finanche sulla davvero pericolosa Cassia. Altrettanto funzionale è la presenza di numerosi volontari di tante associazioni che si impegnano per tenere puliti i sentieri e tratturi, fornendo utili informazioni ai pellegrini. Crediamoci tutti insieme, anche per far crescere il cammino religioso, culturale ed artistico di questa nostra Italia, poco conosciuta con i suoi oltre ottomila borghi e campanili. - conclude con una promessa il solare pellegrino – Entro il 2020 (poi compiuto nella primavera 2017! nda), a Dio piacendo e salute permettendo sarò in cammino a piedi in Terrasanta e Gerusalemme.” Buon cammino a tutti. Città del Vaticano, 30/04/2016: l'arrivo in piazza S. Pietro....
Alla Grotta Santa di S. Michele A. dal punto 113vFS COMUNICATO STAMPA 01/10/2016: Strangolagalli - Un ciclo pellegrinaggio che avevo in mente già da qualche mese (leggi dallo scorso marzo), tra allenamenti costanti in MTB sulle strade ciociare, attrezzatura idonea ed il desiderio forte di tornare in uno dei luoghi inseriti sulla guida della via Francigena del Sud. Era mia volontà non farlo in solitaria, ma non avendo trovato amici di pedalata in itinere, lunedì 26 settembre di prima mattina (h 07.10), in sella all'inseparabile NSR 29" pedalando verso Alife (Caserta) ove avevo programmato il fine tappa. Viaggiando da solo, ho evitato di seguire i tratturi e sentieri della dettagliata guida di Monica d'Atti e Franco Cinti. Tra la SS.6 Casilina sino a Vairano e poi sulla SP10, con breve sosta a Cassino (timbro sulla Credenziale nella Cattedrale) e in un bar per l'immancabile panino con punto 113vFS, 26/09/2016: si parte direzione... mortazza con scaglie di grana padana e Peroncino time, sono arrivato ad Alife alle 14 circa e il contakm segnava 100km dal punto 113. Ho preso contatto con il parroco del luogo che mi ha indirizzato da una volontaria. Essendo festa al Santuario "Madonna delle Grazia" NON ho trovato da dormire nell'ostello del pellegrino e quindi serenamente ho proseguito sino a Telese Terme (BN), altri 35 km in continui saliscendi tra vigneti e uliveti. A Telese ho dormito nell'albergo convenzionato, in riva al lago omonimo. Menù semplice per cena e Morfeo ha fatto il suo dovere dopo oltre 135 km in sella. Nella mattinata di martedì 27 settembre, colazione e partenza direzione Benevento, tra strade provinciali e poco trafficate, ettari ed ettari di Cassino ai piedi dell'abbazia benedettina...
pregiati vigneti, con un fuori rotta in località Ponte che mi ha portato a quota 750 metri, arrivando verso le 10 nel capoluogo beneventano: una bella città, pulita ed ordinata. Breve visita alla Cattedrale, con tanto di "sello sulla Credenziale", al centro storico, (con l'area pedonale vietata ai ciclisti, Clemente Mastella impera!) ed immancabile foto all'Arco di Traiano. Ho ripreso a pedalare con un buon ritmo lungo la SS 90 bis, direzione Casalbore (nella route map era previsto come fine tappa). Un fastidioso vento contro, rallenta si la mia velocità, ma assolutamente NON fiacca la determinazione e grinta sempre crescente. In un susseguirsi di saliscendi con Benevento, 27/09/2016: l'arco Traiano... alcune salite molto impegnative, tra vigneti ed uliveti arrivo in quel di Buonalbergo verso le 13, giusto in tempo per un panino imbottito e Peroncino, informandomi in loco sul tracciato verso la Puglia. Mi viene consigliato di restare sulla SS. 90 bis, poco trafficata per bypassare tranquillamente gli Appennini. Detto fatto, si riprende a pedalare arrivando in ottima forma sul valico di Ariano Irpino verso le 15, con la sola compagnia del parco eolico più grande d'Italia che circonda tutte le cime sul lato sinistro della statale.
Discesa lunga ed impegnativa, si continua a pedalare di buona lena e lascio la 90bis, per immettermi sulla SS 90 delle Puglie, lasciandomi alle spalle la Campania. In Troia, 27/09/2016: incontro fraterno con Michele del Giudice questo ciclo-pellegrinaggio mi sono reso conto della grande educazione e rispetto dei camionisti hanno verso i ciclisti. Alle 17 circa, con gli ultimi 4 km in leggera salita, l'arrivo a Troia (437 metri slm) e dopo aver visitato l'imponente Duomo (XII secolo), suggestiva la facciata e i 2 rosoni, vengo accolto fraternamente da Michele del Giudice, ospitaliere e custode, vero punto di riferimento per tutti i pellegrini in transito in Puglia e centro sud Italia. L'ostello mi riporta alla mente, quello della Confraternita S. Jacopo a Roma ed i vari albergue della penisola iberica, sovrastimato come posti letto (ben 28 su due camerate) ricavato su alcuni locali dell'ala di un antico convento. La cena in rosticceria (i 2 ristoranti erano chiusi) è stata Siponto, 28/09/2016: la Chiesa paleocristiana e la sostanziosa, anche per recuperare le scultura in ferro, riprodotta (quasi!) al punto 113vFS...
energie degli oltre 121 km percorsi. Sveglia di prima mattina (mercoledì 28 settembre) e di nuovo in sella, direzione Foggia, con le prime due ore ad una media di quasi 30km/h. Tra tangenziale e complanari prendo la via per Manfredonia, pedalando assieme ad Aurelio, esperto ciclista locale: una graditissima compagnia, suggellata con un caffè insieme nel porto della penisola foggiana, sullo sfondo benevolo di S. Giovanni Rotondo e Monte S. Angelo. Manfredonia, 28/09/2016: la spiaggia dell'Adriatico... Breve passeggiata sulla battigia del mar Adriatico, avrei fatto il bagno: acqua e temperatura erano OK ed avevo il costume, ma non potendo lasciare MTB e documenti incustoditi, ho rinunciato. Approfitto della sosta per una visita anche alla suggestiva basilica paleocristiana di Siponto. Verso le ore 13 ho iniziato a pedalare sui primi irti tornanti verso la mia meta: la grotta di S. Michele Arcangelo. E' stata una salita impegnativa, con i suoi 18 tornanti in circa 11km di asfalto, si è passati dai 120 agli 838 metri di Monte S. Angelo, il doppio della salita verso Montecassino. Sono arrivato alla Grotta Santa alle ore 15 circa, dopo aver percorso ufficialmente 345 km, in poco più di 18 ore, media di poco meno 19 km/h e bilancia che segna 85 kg (-2 dalla partenza). SODDISFAZIONE UNICA, piacevolmente sorpreso per la performance psico-fisica, certo aiutato anche dal meteo ottimale e NON solo.
Il Testimonium ricevuto nella Sagrestia della Grotta Santa ha suggellato il mio arrivo e momento intimo di incontro con... Nota critica a fine tappa "la Casa del pellegrino", hotel 3 stelle attiguo alla basilica, aveva tutti i posti letti occupati dai TURISTI, non certo pellegrini a piedi o bici, SIGH. NON tutti i mali vengono per nuocere! Infatti ho trovato una sistemazione speciale: presso l'Abbazia Santa Maria in Pulsano: luogo straordinario che appaga tutti i sensi di ogni cristiano. Dai suoi 475 metri slm si domina la baia di Manfredonia, in uno scenario mozzafiato, scoprendo che un frate (mi sfugge il nome) è uno dei tanti figli spirituali di Mons. Giovanni Battista Monte S. Angelo (FG) 28/09/2016: Il quarto Testimonium... Proja. Per la prima volta ho partecipato ai Vespri bizantini, davvero toccante come esperienza spirituale e NON solo. Cena frugale, assieme ai frati che vivono in questo silenzioso angolo d'Italia assieme ad altri quattro pellegrini ivi presenti. Confortevole il giaciglio per la notte. Giovedì mattina (29/09/2016), impegnativa risalita lungo gli 8 km verso Monte S. Angelo, partecipando alla S.Messa e Confessione nella Basilica, con momenti di riflessione spirituale. Atmosfera di grande festa, degustazione di squisiti prodotti tipici locali, come accade nel paesello natio Strangolagalli e in tutta Italia per colleghe e superiori di alamari: S. Michele patrono della Polizia di Stato. Alle ore 12.20 con un bus SITA, dopo aver caricato la MTB nel vano bagagli, saluto Monte S. Angelo, direzione Foggia, ove alle 17.40 sui binari, l'Intercity viaggia a ritroso in direzione Frosinone, ove giungo alle 21,20 e mia figlia Lorena mi riaccompagna in auto al punto 113. GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE oh Signore, che per intercessione di S. Michele
Arcangelo mi hai assistito, guidandomi fisicamente e spiritualmente in questo primo ciclopellegrinaggio IN solitaria. A Dio piacendo e salute permettendo, è un impegno: primavera 2017 Terrasanta e Gerusalemme a piedi (circa 200 km), ed ancora su due ruote a trazione umana: via Francigena da Monginevro a Roma (oltre 900 km), il cammino di S.Benedetto da Norcia a Montecassino ed anche il cammino francese verso Santiago (quasi 900 km), il tutto entro il 2020, sicuramente in compagnia di altri appassionati, con chilometraggi quotidiani sicuramente differenti. la Grotta Santa di S. Michele Arcangelo a Monte S.Angelo (FG) Il tracciato: http://www.sports-tracker.com/workout/cinellips/57e96b6fe4b04c3cb5ee1f40 (primo tratto, lunedì 26/09) http://www.sports-tracker.com/workout/cinellips/57e96b5fe4b04c3cb5ee1e64 (secon do tratto lunedi 26/09) http://www.sports-tracker.com/workout/cinellips/57eaabfef175722668a17914 (primo tratto, martedì 27/09) http://www.sports-tracker.com/workout/cinellips/57eaac0bc3d639335003b8c4 (secon do tratto, martedì 27/09) http://www.sports-tracker.com/workout/cinellips/57ed8925f175722668b86c7d (terza tappa, mercoledì 28/09) (In ulitmo: mi scuso per mancata sincronizzazione e presenza di alcune foto doppioni, uno dei limiti di inserire in diversi momenti le stesse)
3° Peregrination Major: TerraSanta e Gerusalemme la Laurea dei cammini sacri a NOI Enzo, Alessandro, Pantaleone e Patti Tel Aviv (Israele) 02/04/2017: l'incontro dei 4 pellegrini Pantaleone, Alessandro, Patti e cinellips... e buon cammino, #113PoSitivamente Dopo vari cammini sacri, La Lucca-Ss.ma Trinità, Colli-SS.ma Canneto di Settefrati, Macerata-Loreto, 7 Chiese in notturna, Divino Amore ed ancora Roma-Montecassino (tra il 1996 al 2014), Santiago da Porto (maggio 2015), Roma da Siena (aprile 2016) e Monte S.Angelo dal punto 113vFS (in MTB, settembre 2016) arriva il "Cammino dei cammini, Ad Limina Sancti Sepulcri”.
COMUNICATO STAMPA (22/04/2017): Strangolagalli - “Coinvolgente e sconvolgente” il cammino di fede del pellegrino ciociaro Enzo Cinelli dal 02 al 18 aprile in Terra Santa e Gerusalemme è racchiuso in questi due aggettivi. Significative e pregnanti le tante emozioni vissute negli undici giorni di cammino a piedi, partendo dall'antico porto di Acri, passando per il monte Carmelo in Haifa, I'blin ed ancor più nei tanti luoghi che oltre duemila anni fa hanno visto la presenza terrena di Gesù Cristo. Nazaret, Cana, il Tabor, Cafarnao, il monte delle Beatitudini, Monte Carmelo (Haifa), il primo sassolino IN TerraSanta... Tagbha con la casa di Pietro e la Chiesa del Primato sul lago Tiberiade, Yardenit (sponda israeliana del fiume Giordano ove S. Giovanni Battista battezzò Gesù) e poi ancora una delle più antiche città al mondo: Jericho con le sue antiche vestigia del palazzo di Hisham, il suggestivo Monastero della Quarantena, oltre alleCampagna tra Accri ed Iblin, fraterna ospitalità di una famiglia palestinese/araba: imponenti INdimenticabile momento
rovine erodiane, le numerose moschee, la casa di Zaccheo, ma anche con molto degrado e povertà. Le rive israeliane del Mar Morto (a 421 metri sotto il livello del mare), l'arido deserto dell'impegnativo Wadi El Kelt con l'isolato monastero di S. Giorgio, sotto un sole cocente (temperatura 35°), la Basilica della Natività a Betlemme e Gerusalemme sono luoghi che entrano a pieno diritto nel cuore e nella mente di ogni pellegrino e non solo! Tra i luoghi visitati anche il promontorio sul lago Tiberiade “Corna di Hattin”, teatro nel luglio 1187 della sconfitta che costò ai Crociati il possesso della Terra Santa e da quella data i cristiani lasciarono la regione mediorientale. Ecco spiegato anche il motivo per cui i luoghi sacri sono di proprietà dei greco ortodossi, solo nel corso del XX secolo i frati francescani sono tornati a custodire, senza interruzioni, i luoghi sacri in tutta la Terra Santa! Ho visitato “Il Santuario della Moltiplicazione dei pani e dei pesci” a Tagba, con il singolare il mosaico che ricorda molto quello cosmatesco della Cattedrale S. Magno ad Anagni e di S. Ambrogio Martire a Ferentino, oltre alla nuovissima chiesa della “SS.ma Trinità” realizzata grazie alle donazioni di un facoltoso messicano. Monte Tabor (Trasfigurazione) ... Consacrata nel 2014 ha come altare una barca che si riflette sul lago Tiberiade, dall'acustica molto singolare e una cripta davvero suggestiva. Acustica performante anche nella Chiesa cattolica di I’blin presso il centro interreligioso “Mar Elias Educational Institutions” ove il frate francese Abuna Elias Chacour dagli inizi degli anni '80 riesce a far
convivere e studiare assieme studenti arabi e cristiani, ma anche di altre religioni. L’apice dell'acustica si percepisce nella Chiesa S. Anna a ridosso della porta dei Leoni a Gerusalemme (il cui stemma è identico a quello di questo territorio, il Leone), che riporta immediatamente alla mente l'abbazia Cistercense di Casamari (stesso periodo realizzazione XIII secolo) e ha un'acustica sublime. Altra particolarità di Gerusalemme, le diverse costruzioni stratificate nei secoli. In alcuni punti si trovano imponenti costruzioni sotto oltre 25 metri l’attuale sede stradale. E’ uno degli aspetti dell’archeologia che ancora NON riesco a comprendere compiutamente. Umile consiglio a tutti i pellegrini IN cammino in Terra Santa: fate poco affidamento alla guida Terra di Mezzo “A piedi a Gerusalemme”, io consiglio l'app (Google e I Phone) MAP.ME, impostando di tappa in tappa il percorso a piedi e consultabile anche OFFLINE. Per noi pellegrini si è rivelata provvidenziale, grazie Tiberiade (Israele) 06/04/2017: il anche all’uso accorto della grintosa Patti Pa ginocchio sinistro è OUT... (spesso ci ricordava che “il Signore NON ci giudica dai passi compiuti nei cammini”). che emozione sul Mar Morto...
L’app ha accusato solo un paio di STOP GO, dovuti alla presenza di un canale sulla terza tappa I’blin – Nazareth e sul Wadi El Kelt a ridosso del monastero di S. Giorgio (stretta gola a –200 metri slm, con evidenti problemi di ricezione GPS). Al tempo stesso attraversando a passo lento le vaste campagne coltivate in maniera intensiva, gli immensi allevamenti super tecnologici e i paesaggi sul deserto, con la presenza di accampamenti di beduini a ridosso di ampie superstrade a 3 corsie illuminate, si nota il contrasto delle varie cittadine attraversate. Ci si rende conto della stridente diversità che si respira quotidianamente in Israele e nei “territori palestinesi occupati” con la diametrale differenza culturale sull'inesistente cura dell'ambiente, la raccolta dei rifiuti, povertà e ricchezza, senso civico, militare e religioso di questa multietnica e controversa nazione, una delle più progredite tecnologicamente al mondo. Un solo esempio per rendere idea, il wi fi libero a velocità inimmaginabili in ogni ostello e NON solo. Rovine millenarie di Jericho (Palestina) La nazione democratica in un'area a forte maggioranza musulmana/islamica è nata, dopo la risoluzione ONU del dicembre 1947, il 14 maggio 1948. “E' stato il coronamento di un sogno, coltivato dall'estate 2011. - sottolinea con particolare emozione il solare poliziotto - Da 12/04/2017: Wadi tra Jericho e Gerusalemme: emozioni senza riferimenti
allora, come ospitaliere al punto 113 della via Francigena del Sud ho offerto ristoro gratuitamente ad oltre settecento pellegrini che partendo a piedi ed in bici da piazza S. Pietro, attraversano la Ciociaria da nord a sud ed arrivano ai porti pugliesi di imbarco per la Terra Santa, seguendo i pesciolini rossi della guida cartacea di Monica d'Atti e Franco Cinti, pellegrini della Confraternita S. Jacopo de Compostella di Perugia. Nella primavera 2015 il primo step a Santiago de Compostela partendo da Oporto (Portogallo), dopo una toccante visita al Santuario di Fatima. Oltre 260 km mi hanno fatto capire molto su accoglienza e segnaletica standard sui cammini di fede, in quel groviglio di percorsi che hanno come meta la tomba dell'Apostolo Giacomo Maggiore. la Porta di Damasco, una delle 7 porte di ingresso nella Gerusalemme vecchia Ad aprile dello scorso anno da Siena a Roma, in poco meno di trecento km, assieme agli amici ciociari Enzo e Franco, per notare le differenze sostanziali d'approccio sui cammini sacri tra la penisola iberica e la nostra amata Italia, così ricca di storia, arte e spiritualità, ma cammini e luoghi poco valorizzati.
Il muro del Pianto In settembre pedalando in solitaria sull'inseparabile MTB 29”, ho percorso circa 350 km in 3 tappe arrivando a Monte S. Angelo per venerare nella Santa grotta S. Michele Arcangelo, patrono del borgo ernico natio e della Polizia di Stato. - prosegue con il pellegrino, mostrando orgoglioso i calzini e lacci delle scarpe, rigorosamente gialloblu – Con l'arrivo a piedi raccogliendo molti sassolini, dopo oltre 150 km a piedi (nonostante un improvviso e molto fastidioso dolore al ginocchio sinistro, alla terza tappa, verdetto: artrosi, SIC) a Gerusalemme assieme a tre provvidenziali amici (conosciuti sul web), il milanese Alessandro, Pantaleone il campano e soprattutto la Patrizia di Trieste, attraversando uno dei 7 check-point del “muro moderno” (2003-05) ho chiuso il cerchio dei “peregrinationes maiores”.
lo skyline di Gerusalemme vecchia dal cimitero israeliano Serve un'accurata preparazione fisica, oltre che mentale e un'attenta pianificazione logistica sui pernottamenti, buona padronanza dell'inglese, calandosi interamente negli usi e costumi israeliano/ebreo, arabo/musulmano e cattolico ortodosso e cristiano. Visitare nei giorni della Santa Pasqua di Resurrezione di Gesù (quest'anno coincidente tra Cattolici, Ortodossi, Coopti ed Ebrei) la Città Santa, culla delle tre religioni monoteistiche è un'esperienza che lascia un segno profondo nel cuore e nella mente di ogni fedele o turista. Angusti spazi “contesi” con la conflittuale e spesso caotica gestione dei vari luoghi sacri: Cenacolo, casa di Maria, Chiesa delle Nazioni, monte degli Ulivi con l'attigua Valle del Cedron, la Chiesa della Dormizione e il monte Betlemme (Palestina) 16/04/2017: la Chiesa della Natività Sion. Si respira una spiritualità particolare sulla Via Dolorosa: 14 stazioni incastonate in luoghi simbolo della Passione di Gesù Cristo, anche se alcune sono collocate per approssimazione all’esatta posizione di oltre duemila anni fa.
Betlemme, 16/04/2017: l'ALFA di ogni Cristiano Cattolico. E' il luogo ove è nato Gesù Cristo... Gerusalemme, 17/04/2017: … l'Omega di ogni Cattolico Cristiano. La Cripta del Santo Sepolcro, ove Gesù Cristo è RISORTO!
L’ostello “Ecce Home” che ci ha ospitato e gestito dalle suore francesi, ha una visuale davvero invidiabile sulla Città Vecchia di Gerusalemme, con i dormitori riportano alla mente le cellette dei conventi, è posizionato all’inizio della via Crucis e crocevia di migliaia di fedeli il Venerdì Santo: scene indelebili. Discorso a parte sulla Basilica del Santo Sepolcro, le cui chiavi per l'apertura dell'unico ingresso sono nella disponibilità di una famiglia musulmana, è gestita dai cristiani ortodossi e sotto la custodia dei frati francescani è un qualcosa che esula dalla logica razionale di ogni occidentale, per quanto concerne l’ordine pubblico e le basilari misure di evacuazione. Pregnante l'odore di mirra e nardo, specie sulla pietra della Deposizione, all’interno della Basilica del Santo Sepolcro. Altresì il lezzo nauseabondo delle centinaia di carcasse di pecore morte a più riprese a ridosso della periferia di I'blin entra nelle narici e le montagne di rifiuti abbandonate sono una visuale davvero non proprio edificante per chi percorre quell’area. Israele è un proliferare di sentieri per gli amanti del trekking, i più rilevanti sono il Gerusalemme Way e l'Israel National Trail. L'apoteosi dei colori sui vari sentieri si nota sul Monte Tabor, con la continua intersezione di segni. Rilevante la presenza di bici a pedalata assistita, altresì stride l’assenza di bar tradizionali ed invece l’apertura h24 di tantissimi supermercati, anche in zone periferiche delle varie città. Rimane vivo il ricordo della sveglia mattutina (ore 04.30) con i canti intonati dei muzzin che si levano alti diffusi dalle trombe amplificate nei vari minareti presenti nelle numerose moschee dislocate in gran parte dei centri abitati attraversati. Altro aspetto che mi ha colpito in maniera significativa: lo shabbat (sabato ebraico, è il giorno di riposo religioso), osservato rigorosamente dagli ortodossi. La festa, con il relativo arresto di ogni attività lavorativa, comincia al tramonto del venerdì e si conclude al tramonto del sabato. In questa occasione si fermano anche aerei e trasporti pubblici (solo i taxi continuano a circolare). Non da meno mi mancano gli odori delle innumerevoli spezie e le tante specialità culinarie degustate. Il
riso cotto a vapore, il pollo, i “falafelli”, oltre ai prelibati datteri di Jericho, ma anche il menù della famiglia ebrea che ci ha ospitato alla terza tappa (a Shamod Dovra sotto il monte Tabor) e gli hamburgher Mc Donald’s a Tiberiade e Tel Aviv (versioni extra anche nel prezzo con la locale carne bovina davvero squisita), il caffè arabo aromatizzato o il dissetante pompelmo e menta sono stati sempre molto apprezzati. Citazione particolare per i tanti limoni degustati dalle piante (molte benedette!) al pellegrino, la fragranza del pane arabo (molto simile alla nostra focaccia) e gli innumerevoli dolci tipici che meritano un abbondante assaggio, con buona pace per colesterolo e glicemia. Il calore e la cordialità dei palestinesi, dalla famiglia del caffè nella prima tappa lungo la vasta campagna vicino Acri, al tassista ed al proprietario del Sami Hostel di Jericho, hanno fatto da contrappasso alla freddezza e rigidità degli israeliani, una severità spesso stucchevole e senza logica! Merita una visita il suggestivo Muro del Pianto, con la presenza costante di centinaia di ebrei ortodotti, intenti a pregare, leggendo i Libri Sacri e non da meno la Spianata delle Moschee, quest'ultima (si può visitare solo per poche ore, 2 volte a settimana!) davvero imponente e pulitissima, con la Cupola della Moschea del Tempio davvero affascinante. Luoghi simbolo rispettivamente per ebrei e musulmani, sono molto frequentati, anche dai turisti e vi si accede dopo rigorosi controlli di sicurezza. I quartieri arabi, cristiano, armeno ed ebraico della vecchia città del Re David hanno un fascino davvero indefinibile e suggestivo, tra bancarelle di ogni genere e una vivacità colorata e folcloristica. Al tempo stesso assistere alla S. Messa in italiano e raccogliersi a pregare ancor prima il cantar del gallo (ore 05.30) del Lunedì dell'Angelo, nell'appena ristrutturata cripta del Santo Sepolcro è un’esperienza “mistica” che riconcilia con se stessi ed offre un contatto diretto con il Signore Dio Padre! Rimane sicuramente un cammino di fede che lascia indissolubilmente un segno nel proprio esser cristiano oggi...” LINK OMELIA Mons. Pizzaballa (S. Pasqua c/o Basilica Santo Sepolcro): http://www.lpj.org/omelia-di-mons-pizzaballa-per-la-domenica-di-pasqua-2017/? lang=it.
gr a vela ndo sui Pa Ssi di S. Ben edetto. .. Norcia (PG) 24/08/2017: si parte GRAVELANDO...
Archiviati con gioia e crescenti emozioni i "peregrinationes maiores" di Santiago (maggio 2015), Roma (aprile 2016), Gerusalemme (aprile 2017) ed ancora i vari cammini di fede verso la SS.ma Trinità, Canneto, 7 Chiese a Roma, Divino Amore, Macerata- Loreto ed altri, causa: "ginocchio SX difettoso!" dopo aver PercorSo con la MTB 29" in solitaria il punto 113-Monte S. Angelo (FG, settembre 2016) e punto 113- SS.ma Trinità (giugno 2017), GRAVELANDO con °113PoSitivamente “Giant Revolt 700x38” Ora et Labora... Rieti, 24/08/2017: Querce di Tara e il Mondo di sopra dell'Hospitalero Mauro Rinaldi, FOREVER... Periferia di Rieti, 24/08/2017: il relax del gravelista, aspettando... COMUNICATO STAMPA: Strangolagalli - Con la consegna dei Testimonium nell'abbazia di Montecassino il vulcanico Enzo Cinelli e l'amico ciclista Amedeo B., nei giorni scorsi hanno portato a termine il cammino di S. Benedetto. Quattro tappe in sella ad una gravel ed una MTB, circa 340 km, con una rilevante l'altimetria e l'amata terra ciociara che nonostante l'assenza di importanti altezze lungo il tracciato con i suoi costanti saliscendi, si conferma impegnativo come percorso. La partenza da Norcia, un anno dopo il terrificante terremoto, è stato toccante e lascia il segno! Le macerie purtroppo onnipresenti, trasmettono un profondo senso di amarezza e
sconforto, quei connazionali hanno bisogno della nostra presenza turistica e non solo. Pedalare lungo le strade provinciali perugine, reatine, aquilane, romane e ciociare, poco trafficate, con gli automobilisti che hanno un grande senso di rispetto verso pellegrini e ciclisti, è davvero tonificante e consigliato a tutti, con una minima preparazione fisica. L'occasione propizia per visitare tanti luoghi suggestivi, pieni di arte, cultura, spiritualità, natura e gastronomia. La spina dorsale dell'Italia è uno spettacolo che si assapora appieno pedalata dopo pedalata, senza fretta. Gli incendi di queste ultime settimane, sono Subiaco (Roma) 25/08/2017: il Sacro Speco... stati purtroppo un costante scenario devastante di questo ciclopellegrinaggio. Le soste notturne al Capisterium di Norcia, Le Querce di Tara a Rieti, Foresteria del convento S. Scolastica a Subiaco e Punto 113 vFS a Strangolagalli, sono state scelte per approfondire al meglio questo modo nuovo di fare accoglienza peregrina, da parte di tanti volontari, famiglie e istituti religiosi. “Volutamente ho scelto luoghi di pernotto extra commerciale. - ha sottolineato Enzo Cinelli, ospitaliere dall'estate 2011 sulla via Francigena Sud – L'accoglienza povera donativa è un modello che deve esser valorizzata ed incentivata in Italia, assieme a una codificata segnaletica, cura dei percorsi, apertura di chiese e presenza di timbri per completare la Credenziale del pellegrino, sono il volano dei punto 113vFS,FR, 26/08/2017: il ristoro cammini sacri italiani. gratuito di Amed, graxie alle massaie Antonella e Lorena...
Montecassino, FR, 27/08/2017: l'arrivo... Ogni angolo di questa bella Patria è un fiorire di bellezze architettoniche, culturali ed ambientali uniche, intrisi di profonda spiritualità. - conclude questo singolare pellegrino dai lacci gialloblu, che ha portato i propri piedi a Santiago, Roma, TerraSanta e Gerusalemme e Monte S.Angelo -
Crescente è il numero di pellegrini e viandanti, che si incrociano lungo le strade e un'ottima percentuale di essi è composta da europei, principalmente da Olanda, Germania, Francia ed Inghilterra.”E conoscendo la sua dinamicità e caparbietà, sicuramente nei prossimi mesi lo vedremo percorrere altre vie sacre." la discesa dall'abbazia di Montecassino, 27/08/2017
GRAVELANDO con 113PoSitivamente sui PaSsi di Sigerico Dal 30 maggio da Canterbury ad Aosta IN amicizia con Amedeo G.(1107 km, con dislivello +11.199 metri in 11 tappe), con lo spirito di umili amanti delle DUE ruote a trazione umana. Emozioni, luoghi e persone le scopriremo solo pedalando, avvalendoci della guida, ostelli e comunity warmshowers (doccia calda, di cui faccio parte E purtroppo MAI UTILIZZATO! SIC).
Martedì 29 maggio 2018: Casa- Fiumicino - Londra- Canterbury. Sveglia ore 04 a casa di amici, zona Capistrello e in auto gli stessi amici mi accompagnano ad Avezzano ove con bus, bici e abbigliamento già scatolati, alle ore 07.40 arrivo al terminal internazionale di Fiumicino. Check IN veloce, con la bici e bagaglio che viene preso in carico da personale terra. Aspettando le 10 per imbarco, trovo il tempo di salutare con gioia ed affetto paricorso Angelica M. Al momento imbarco scopro tramite vetrata che sopra lo Canterbury (inghilterra) 30/05/2018: km 0 via Francigena e scatolone bici sono state benedizione pro pedalata di fede depositate altre valigie: rabbia, e protesta allo sportello EasyJet, GRRRRR. Decollo con un Boyng 737, circa 200 passeggeri alle 11.30 (in ritardo). Volo tranquillo, ho il tempo di ammirare Genova, le Alpi, la campagna francese e la Manica. Atterraggio a Londra Gatwick verso le 14 locali (+ 1 ora) e vedo che la bici è si posizionata in maniera corretta su carrello portabagagli, ma poi la ritrovo a terra nel nastro ritiro bagagli del terminal. Ennesima inutile protesta e provvedo a rimontare bici, grazie a Dio, nessun danno strutturale! Ore 16, treno da aeroporto a Londra city e fuori piove. Mi colpisce il verde, tantissimo verde, le case tipicamente inglesi, a 2 piani (alla mente mi tornano simili a quelle viste nel 1996 a Toronto), ma soprattutto oltre al Tamigi, la presenza di numerose linee ferrate! Riesco a prendere al volo treno per Canterbury delle ore 17.05 (orario da pendolari adInterno Cattedrale Canterbury, 30/04/2018: la cartolina 113vFS e le intenzioni di fede... ogni latitudine, ergo super affollato) e per poco, non finisco in una destinazione ignota. Quel treno a metà percorso (dei circa 80
km) SI divide in 2 tronconi: corsa su marciapiede per raggiungere carrozza esatta e alle ore 19,20 arrivo a Canterbury, stazione molto piccola. Fortunatamente trovo una signora che parla italiano e mi indirizza all'ostello prenotato qualche settimana fa. Prime pedalate in terra inglese, facendo attenzione ai sudditi di Sua Maestà, la Regina Elisabetta, viaggiano a sinistra! Posto letto in una camerata da 8 letti, con vicino di sonno alcuni operai. La cena la consumo in un Mc Donald's e sotto un diluvio rientro all'ostello, ove dormono anche operai che lavorano al restauro della Cattedrale. Ore 22.40 locali, Morfeo chiama: ABBEDISCO. Mercoledì 30 maggio 2018, prima tappa: Canterbury - Calais. Sveglia alle 07 circa e dopo aver preparato borse, abbondante colazione inglese nell'ostello (meritava). Alle 08.15 prime GRAVELATE (e ben augurante foto con PeSciolino) verso la Cattedrale di Canterbury, ove riesco ad entrare anticipatamente, NON pagare ticket (soGno ciclopellegrino!) foto al cippo km 0 (notasi foto profilo) ricevere inaspettatamente la benedizione di un prete cattolico, emozionante esperienza, visitare imponente edificio sacro stile romano gotico, con chiostro tipico delle abbazie (stupende le vetrate, alcune originali Dover, Inghilterra, 30/05/2018: GRAVELANDO a fine tappa... del XII secolo). Uscire da Canterbury, nonostante GPS e guida è stato un pochino complesso, con AGGRAVANTE: guida a SINISTRA, ergo bisogna rimodulare orientamento. GRAVELANDO in direzione sud, direzione Dover, lo scenario è rigorosamente VERDE. La campagna inglese è tutta coltivata, ci sono alcune fattorie con mucche e pecore, le strade, percorse vie secondarie, sono tutte ben curate come manto e bordo e sicure per i ciclisti. Le abitazioni in stile inglese, max 2 piani, tetti spioventi, pulizia e giardino e tanti fiori. A pochi km da
Dover faccio spesa per pranzo (panini, prezzi poco poco più alti di quelli italiani, la sterlina ha suo PeSo!). Dopo circa 35 km e qualche scatto esterno castello Dover, discesa mozzafiato, si arriva al porto, controllo documenti, biglietto traghetto (37 euro) e nonostante orario indicato ore 13.55, partenza ore 16.20. Pranzo su traghetto, con la nebbia improvvisa che impedisce di ammirare le bianche scogliere della costa inglese... good bye alla Regina Elisabetta ed ai suoi sudditi. E' stato bello ed intenso il soggiorno e lo ricorderò sempre con piacere. Ore 18: Sbarco a Calais in un porto "militarizzato" con imponenti rete metalliche (muri israeliani DOCET). Trovare un albergo per la notte è stata impresa ardua e snervante: il Kyriak Hotel nei pressi dell'eurotunnel, mi ha accolto verso le 20. Cena in un Grid Restaurant (menù e prezzo... GRRRR) e Morfeo lo abbraccio verso le ore 22.15. Report Garmin: https://connect.garmin.com/modern/activity/2742545400 Giovedì 31 maggio 2018, seconda tappa: Calais - Liettres. Sveglia ore 07 e subito poco colazione in un bar del centro commerciale (euro 4.50 per cappuccino e croissant, GRRRRR) cerco di uscire da Calais direzione sud, sulla Francigena/strada dipartimentale. Guida e GPS NON mi aiutano tanto, foto con pezzo fresatrice Eurotunnel, zona recintata altezza oltre 8 metri. Alla periferia di Guines incontro una pellegrina australiana in solitaria verso ROMA: buon cammino a TE. Breve, ma impegnativo fuori traccia per vedere cippo prima traversata in mongolfiera sul canale della Manica e segnali sulla Francigena. Prosegue la GRAVELATA IN solitaria, con impegnativi saliscendi. La campagna francese è tuttaCalais, Francia, 31/05/2018: incontro con una pellegrina coltivata: grano, frumento edaustraliana diretta a... Roma ortaggi, strade OK, cigli puliti (l'ortica è presente a ogni latitudine) grande rispetto per i ciclisti. Pranzo con panino e poi si riprende marcia verso Arras. Il meteo cambia, snervanti i saliscendi continui, ad Estree-Blanche chiedo info a Mairie (ufficio turistico) e un cordialissimo francese mi accompagna a vedere una specie di B&B in zona. Prezzo e struttura meritano e dopo
la spesa per la cena, breve ma intenso temporale durante arrivo nella struttura ricettiva a Liettres. Doccia calda, lavaggio abbigliamento e cena abbondante con spaghetti alla carbonara: meritava! Report tappa: https://connect.garmin.com/modern/activity/2742547255 Venerdì 01/06/2018 terza tappa Liettres- Perron. Impegnativa, per chilometraggio e dislivello: 109 km con + 1076 metri, cima Coppi a 156 metri slm, "chi dice che la campagna francese del nord è pianeggiante MENTE sapendo di MENTIRE!" Sveglia alle ore 06.50 e dopo una squisita colazione nella ex masseria (riconvertito in un confortevole ed accogliente b&b) si parte da Liettres verso le ore 08 in solitaria affrontando i primi saliscendi. La route Dipartimentale 341 mi porta ad Amettes, paese natio di S. Benedetto Giuseppe Labre pellegrino del XVIII secolo e patrono dei viandanti moderni: la casa natia ora adibita a museo è un vero tuffo nel passato! Si riprende a pedalare sulla D 341, ben tenuta come manto stradale, tra interminabili campi di grano, malto Lietters, Francia, 31/05/2018: cena pro umile e altri frumenti. Si attraversano vari GRAVELISTA, ProSit... centri abitati, trovare un bar è impresa ardua, quasi impossibile! In compenso la visuale è dominata dal verde, ordine e pulizia del territorio, il cielo plumbeo promette pioggia e spesso si incontrano parchi eolici operativi. Arrivo ad Arras, capoluogo del dipartimento di Calais (oltre 40 mila abitanti) verso le ore 12. Cerco di visitare la Cattedrale, ma apre solo la domenica e il martedì, oggi è venerdì: CLOSED. All'ufficio Turismo nella bellissima ed affascinante piazza centrale timbro sulla Credenziale e poi meritato Pit Stop gastronomico, concedendomi una variante al panino del pranzo: kebab turco con patatine e coca cola (è la terza o quarta volta in tutta la mia vita che lo mangio!). La piazza centrale di Arras è un gioiello architettonico molto suggestiva, credo sia del XVIII secolo, e particolarmente animata tra bar e ristoranti. Si riprende a pedalare verso Bapaume, NON prima di aver sbagliato strada (stavo per immettermi sulla superstrada D 921: potenza del navigatore!). Altresì, sulla rotonda della D 917 tante vecchie bici come opere d'arte, ha una pista ciclabile per circa 7 km e poi discreta corsia emergenza che mi permette di pedalare in sicurezza e con una buona media, nonostante il fastidioso vento laterale e temperatura bassa. Ho sempre pedalato con
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