RASSEGNA STAMPA del 14/11/2013 - Il Giornale della ...

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RASSEGNA STAMPA
       del
    14/11/2013
Sommario Rassegna Stampa dal 13-11-2013 al 14-11-2013
13-11-2013 AgenParl
DIRETTIVA BOLKESTEIN: IL PRESIDENTE SPACCA INCONTRA GLI OPERATORI BALNEARI...........                                                                            1
13-11-2013 Agi
Filippine: sciacalli assaltano deposito cibo. Sopraffatti gli agenti di guardia .......................................... 2
13-11-2013 Agi
Filippine: Farnesina, ancora isolato gruppo italiani Leyte ......................................................................... 3
13-11-2013 Aise - Agenzia Internazionale Stampa Es
TIFONE FILIPPINE: LA PROVINCIA DI TRENTO SI MOBILITA PER UNA RACCOLTA FONDI................. 4
13-11-2013 America Oggi
Processo escort. Rinviati a giudizio Tarantini e la Bagan .......................................................................... 5
13-11-2013 America Oggi
Supertifone nelle Filippine: è emergenza umanitaria, il mondo si mobilita .............................................. 7
14-11-2013 L'Arena
Filippine, ospedali e seminari aprono le porte ai profughi ......................................................................... 8
13-11-2013 Blitz quotidiano
Terremoto Grecia: scossa del 4.9 al largo dell'isola di Evia..................................................................... 10
13-11-2013 Corriere della Sera
Inchiesta escort, a giudizio Began e Tarantini........................................................................................... 11
13-11-2013 Corriere delle Comunicazioni.it
Tifone Hayan, l'Ict a supporto degli interventi ........................................................................................... 12
13-11-2013 L'Eco di Bergamo
Filippine, appello dell'Onu: «Servono 301 milioni subito» ....................................................................... 14
14-11-2013 Edilportale
Immobili abusivi in zone a rischio: 10 milioni di euro per demolirli ........................................................ 15
13-11-2013 La Gazzetta dello Sport
Gelo in tutta Italia E nelle Marche si contano 2 morti ............................................................................... 17
13-11-2013 Il Giornale della Protezione Civile
Filippine: Onu stima 10mila morti, Aquino dice 2.500. Appello per assistenza umanitaria .................. 18
13-11-2013 Il Giunco.net
Dall'alluvione all'incendio di Marina alla Concordia: come affrontare le maxiemergenze .................... 20
13-11-2013 Il Manifesto.it
Filippine, la corsa agli aiuti.......................................................................................................................... 22
13-11-2013 Il Mondo.it
Filippine, Unità crisi Farnesina continua a cercare italiani ...................................................................... 24
13-11-2013 Key4biz.it
Copernicus, la Ue spinge sugli Open Data per prevenire le catastrofi naturali ..................................... 25
13-11-2013 L'Altro quotidiano.it
Nelle Filippine uno scontro a fuoco tra polizia e "sciacalli" blocca i funerali delle vittime del tifone . 27
13-11-2013 L'Arena.it
Filippine, paura per otto italiani È caos sui morti...................................................................................... 28
14-11-2013 La Stampa (ed. Nazionale)
(senza titolo).................................................................................................................................................. 30
13-11-2013 Lucca In Diretta.it
Allerta e social media, la App della protezione civile di Lucca si presenta a Roma .............................. 32
13-11-2013 Il Resto del Carlino (Bologna)
Filippine, già finiti acqua e viveri Otto italiani sono ancora dispersi ...................................................... 33
13-11-2013 Rinnovabili.it
Copernicus apre le porte ad imprese e cittadini........................................................................................ 34
13-11-2013 L'Unione Sarda (Cagliari)
Otto italiani ancora dispersi ........................................................................................................................ 36
13-11-2013 greenreport.it
Ue, libero accesso ai dati satellitari. Vantaggi per ambiente, imprese e cittadini .................................. 37
13-11-2013 la Repubblica
tarantini e la began a processo "le escort a berlusconi per entrare nel giro degli affari"..................... 39
13-11-2013 la Repubblica
la fiera delle idee - benedetta stella ............................................................................................................ 41
13-11-2013 la Repubblica
"sul clima basta promesse adesso i governi devono agire".................................................................... 42
13-11-2013 la Repubblica
la disfida delle ventuno città che sognano di diventare capitale europea della cultura - laura
montanari ...................................................................................................................................................... 43
14-11-2013 marketpress.info
LIBERO ACCESSO AI DATI SATELLITARI DELL´UE A VANTAGGIO DELLE IMPRESE, DEI
CITTADINI E DELL´AMBIENTE .................................................................................................................... 45
14-11-2013 marketpress.info
PARLAMENTO EUROPEO, FILIPPINE: “LA RICOSTRUZIONE SARÀ UN PROCESSO LUNGO
QUANTO HAITI” ............................................................................................................................................ 47
13-11-2013 monitorimmobiliare.it
Ddl Stabilità: ammissibile l'emendamento su assicurazione obbligatoria per nuovi immobili ............ 48
13-11-2013 noodls.com
Conferenza sulla Siria venerdì alla Sala dei Ritratti .................................................................................. 49
13-11-2013 noodls.com
Tutela dei minori: per il 94 per cento dei genitori italiani, figli potenzialmente esposti alla minaccia
di comportamenti abusanti degli adulti nei luoghi frequentati abitualmente, ........................................ 50
Data:
          13-11-2013                                   AgenParl
  DIRETTIVA BOLKESTEIN: IL PRESIDENTE SPACCA INCONTRA GLI OPER
                        ATORI BALNEARI
  - AgenParl - Agenzia Parlamentare per l'informazione politica ed economica

 AgenParl
 "DIRETTIVA BOLKESTEIN: IL PRESIDENTE SPACCA INCONTRA GLI OPERATORI BALNEARI"
 Data: 13/11/2013
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 Mercoledì 13 Novembre 2013 16:14
 DIRETTIVA BOLKESTEIN: IL PRESIDENTE SPACCA INCONTRA GLI OPERATORI BALNEARI Scritto da
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 (AGENPARL) - Roma, 13 nov - Il presidente della Regione Gian Mario Spacca ha incontrato questa mattina i
 rappresentanti delle Associazioni di categoria degli operatori balneari di Confcommercio, Confesercenti, Confindustria,
 Cna. La riunione è servita ad approfondire e fare il punto sulla questione del rilascio e del rinnovo delle concessioni
 demaniali marittime a seguito dell'applicazione della direttiva Bolkestein che coinvolge migliaia di piccole imprese,
 spesso a conduzione familiare e, da generazioni, strettamente legate allo sviluppo del turismo balneare. In apertura
 dell'incontro già programmato, si è ovviamente parlato anche della drammatica situazione che in queste ore gli operatori
 balneari stanno vivendo a causa degli ingentissimi danni provocati alle loro strutture dall'eccezionale ondata di maltempo
 che ha flagellato l'intero territorio. Spacca ha annunciato di aver già inoltrato al Capo del Dipartimento nazionale della
 Protezione civile Franco Gabrielli la dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell'art. 5 della Legge 225 del 1992.
 Ampia sintonia tra le parti si è poi riscontrata sulla richiesta avanzata dalla Commissione Turismo delle Regioni al
 governo, di una immediata interlocuzione con la Commissione Europea per concordare le procedure di esclusione delle
 concessioni demaniali ad uso turistico e ricreativo dalla direttiva servizi, prevedendo per esse un'apposita deroga in virtù
 proprio della specificità delle piccole imprese balneari a conduzione familiare, degli investimenti realizzati negli anni,
 delle positive esperienze e professionalità acquisite dagli operatori stessi.

 Unità di vedute si è registrata anche per quanto concerne il dibattito in corso in queste ore sulla sdemanializzazione. Si
 resta in attesa degli sviluppi dei lavori parlamentari consapevoli dell'urgenza di definire la questione nelle sedi
 istituzionali competenti e con il pieno coinvolgimento della Conferenza delle Regioni.

 Per quanto riguarda infine il tema della fiscalità, la Regione Marche si sta impegnando affinchè, in sede di Conferenza
 Stato-Regioni, si costituisca un tavolo di settore con il Governo per formulare proposte di riforma delle politiche fiscali
 necessarie per supportare le imprese turistiche nella difficile congiuntura economica. In particolare la Regione e gli
 operatori condividono la necessità di ridurre le aliquote Iva sia per i servizi turistici che per le strutture ricettive, per
 adeguare queste ultime agli standard europei e per rendere le imprese italiane competitive sui mercati internazionali.

 In conclusione gli operatori hanno espresso il loro apprezzamento per il continuo impegno e la costante attenzione della
 Regione Marche e, del presidente Spacca in particolare, nei confronti delle problematiche del settore.

Argomento:    NAZIONALE                                                                                                Pag.   1
Data:
          13-11-2013                                         Agi
          Filippine: sciacalli assaltano deposito cibo. Sopraffatti gli agenti di guardia

 Agi
 "Filippine: sciacalli assaltano deposito cibo. Sopraffatti gli agenti di guardia"
 Data: 13/11/2013
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 Estero

 Filippine: sciacalli assaltano deposito cibo. Sopraffatti gli agenti di guardia

  13:56 13 NOV 2013
 (AGI) - Roma, 13 nov. - Nelle Filippine e' ancora emergenza umanitaria per le conseguenze del tifone Haiyan e Papa
 Bergoglio ha lanciato un appello per la popolazione colpita.
 "Stiamo pregando e unendo le forze per aiutare nostri fratelli e sorelle delle Filippine colpiti dal tifone. Queste sono le
 belle battaglie da combattere per la vita mai per la morte", ha detto il pontefice al termine dell'Udienza Generale. Intanto,
 dopo che il presidente filippino ha ridimensionato a 2.500 morti il bilancio del disastro, l'emergenza umanitaria ha
 prodotto una nuova tragedia: otto persone sono morte per il crollo di un muro durante l'assalto a un magazzino di riso nei
 pressi di Tacloban, la citta' piu' colpita dalle devastazioni.
  Poliziotti, militari e guardie private erano schierati a protezione del magazzino di Alangalang, citta' a 17 chilometri da
 Tacloban, ma sono stati sopraffatti dalla folla che si e' portata via 129.000 sacchi da 50 chili l'uno. Solo 33.000 sacchi
 contenevano riso pronto per essere cotto e mangiato mentre gli altri 96.000 erano di grani ancora da raffinare.
 Solo una parte dei saccheggiatori erano spinti dalla fame mentre altri erano profittatori intenzionati a rivendere il riso sul
 mercato nero. Problemi anche per la sepoltura delle vittime in una fossa comune: l'operazione e' stata interrotta da alcuni
 spari. I medici legali che avrebbero dovuto assistere alla sepoltura sono stati fatti allontanare dalla polizia e i camion che
 trasportavano le salme sono dovuti rientrare alla base.
  Il ritardo complica ulteriormente gli sforzi per dare sepoltura alle migliaia di vittime del tifone, i cui corpi giacciono
 numerosi per le strade di Tacloban, rilasciando odore insopportabile. Un funzionario del comune ha lamentato che la loro
 raccolta e' stata interrotta per mancanza di sacchi speciali in cui avvolgerli. Il Giappone ha fatto sapere di essere pronto a
 inviare fino a mille militari nelle zone colpite, oltre ad un numero imprecisato di aereoi. Le truppe verrebbero schierato
 nella zona di Tacloban, che per un'ironia della Storia fu la prima citta' filippina che le truppe Usa liberarono
 dall'occupazione giapponese, nel 1944, durante la Seconda Guerra mondiale. L'aeroporto internazionale di Tacloban e'
 stato preso d'assalto dagli sfollati, ma la Protezione civile ha limitato il numero dei voli per dare priorita' agli aerei che
 straportano aiuti.
  Lo scalo Daniel Z.Romualdez e' stato riaperto lunedi', ma le torri di controllo e le apparecchiature radar sono state
 gravemente danneggiate. In un comunicato, la compagnia Cebu Air ha spiegato che operera' quattro voli tra Cevu e
 Tacloban fino al 25 novembre.

Argomento:    NAZIONALE                                                                                               Pag.   2
Data:
          13-11-2013                                        Agi
                       Filippine: Farnesina, ancora isolato gruppo italiani Leyte

 Agi
 "Filippine: Farnesina, ancora isolato gruppo italiani Leyte"
 Data: 14/11/2013
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 Estero

 Filippine: Farnesina, ancora isolato gruppo italiani Leyte
  19:48 13 NOV 2013
 (AGI) - Roma, 13 nov. - Un gruppo di italiani e' ancora isolato sull'isola filippina di Leyte, dove i sistemi di
 comunicazione sono ancora interrotti. Lo rende noto la Farnesina, sottolineando che "continua senza tregua il lavoro
 dell'Unita' di Crisi che a supporto dell'Ambasciata d'Italia a Manila, e' impegnata a rintracciare tutti i connazionali
 presenti" nel Paese devastato dal super tifone Hayan. Il vice ministro degli Esteri Lapo Pistelli presiedera' il prossimo
 venerdi' una riunione di coordinamento alla quale sono stati invitati rappresentanti del ministero della Difesa, del
 dipartimento della Protezione Civile, della Croce Rossa, degli enti locali, e delle Ong. .

Argomento:    NAZIONALE                                                                                               Pag.   3
Data:
                   Aise - Agenzia Internazionale Stampa Estero
          13-11-2013

  TIFONE FILIPPINE: LA PROVINCIA DI TRENTO SI MOBILITA PER UNA R
                         ACCOLTA FONDI

 Aise - Agenzia Internazionale Stampa Estero
 "TIFONE FILIPPINE: LA PROVINCIA DI TRENTO SI MOBILITA PER UNA RACCOLTA FONDI"
 Data: 13/11/2013
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 TIFONE FILIPPINE: LA PROVINCIA DI TRENTO SI MOBILITA PER UNA RACCOLTA FONDI
 Mercoledì 13 Novembre 2013 16:49

 TRENTO\ aise\ - Anche il Trentino si mobilita per le Filippine devastate dal tifone Haiyan: l'area interessata è abitata da
 circa 40 milioni di persone e le prime stime parlano di 10mila vittime.
 Il presidente della Provincia di Trento Ugo Rossi ha concordato con gli assessori Sara Ferrari e Tiziano Mellarini, di
 avviare le procedure necessarie per una raccolta fondi coordinata, cui possano contribuire tutti i soggetti interessati:
 lavoratori, imprese, enti pubblici, associazioni e così via.
 Già all'epoca dello Tsunami che devastò alcuni paesi dell'Asia, e poi del terremoto in Abruzzo del 6 aprile 2009 e di
 quello di Haiti, la solidarietà trentina non fece mancare il suo aiuto. Vennero costituiti, per l'occasione, dei Tavoli attorno
 ai quali avviare, assieme alle categorie economiche, ai sindacati, alle associazioni di solidarietà, delle raccolte fondi,
 anche con modalità nuove rispetto al passato (donazione di un'ora di lavoro), e vennero individuati alcuni progetti dove
 far confluire le donazioni, la cui realizzazione venne in parte affidata anche alla Protezione civile trentina.
 Fra i tanti interventi portati a termine, le abitazioni donate a chi, in Abruzzo, era rimasto senza casa, in località come
 Onna, grazie all'impegno di Protezione civile, Croce rossa e volontari, e la realizzazione di una serie di progetti di
 ricostruzione e sviluppo in Sri Lanka e India, assieme anche ad associazioni e missionari che già operavano in quei paesi.
 Ancora una volta, il Trentino è pronto a fare la sua parte. Nei prossimi giorni, intanto, verranno comunicate le modalità
 per effettuare le donazioni su un conto aperto appositamente. Si sta valutando inoltre anche un intervento diretto della
 Protezione civile trentina, subordinato però ad una verifica che quella nazionale sta facendo in questi giorni nei luoghi del
 disastro. (aise)

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Argomento:    NAZIONALE                                                                                                Pag.   4
Data:
          13-11-2013                                 America Oggi
                       Processo escort. Rinviati a giudizio Tarantini e la Bagan

  | America Oggi

 America Oggi
 "Processo escort. Rinviati a giudizio Tarantini e la Bagan"
 Data: 13/11/2013
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 Processo escort. Rinviati a giudizio Tarantini e la Bagan 13-11-2013

 BARI. Sarà un processo Ruby bis quello che comincerà in tribunale, a Bari, il 6 febbraio 2014. Dinanzi ai giudici
 compariranno i sette imputati e sfileranno come testimoni le 26 donne, molte delle quali escort, reclutate da Gianpaolo
 Tarantini e indotte a prostituirsi con Silvio Berlusconi, tra cui la soubrette Manuela Arcuri, che declinò l'invito due volte.
 Lo ha deciso ieri il gup Ambrogio Marrone che ha rinviato a giudizio i fratelli Gianpaolo e Claudio Tarantini, Sabina
 Beganovic ribattezzata ‘l'ape regina' delle feste dell'allora capo del governo, le attrici Francesca Lana e Letizia Filippi,
 Massimiliano Verdoscia, amico e socio di Gianpi, e Pierluigi Faraone. Un ottavo imputato, l'avvocato Salvatore
 Castellaneta, viene giudicato con rito abbreviato: la sentenza sarà emessa il 10 dicembre.

 Le donne, in realtà, secondo l'accusa, erano il modo con cui ‘Gianpi' Tarantini cercava di stabilire con l'allora premier un
 ‘rapporto cameratesco' per fare affari. In particolare, voleva farne con Finmeccanica e con la Protezione civile di Guido
 Bertolaso. Per questo portò in 21 occasioni, tra settembre 2008 e maggio 2009, a Palazzo Grazioli, Villa San Martino e
 Villa Certosa le donne con le quali allietò per nove mesi le serate dell'allora presidente del Consiglio.

 Secondo l'accusa, Gianpi, Verdoscia, Castellaneta e Faraone avevano organizzato un'associazione per delinquere per
 reclutare le giovani che dovevano prostituirsi con l'ex premier per fare in modo che Berlusconi desse all'amico Gianpi
 ‘'incarichi istituzionali'' e per permettergli di allacciare, attraverso lui, ‘'rapporti affaristici con i vertici della Protezione
 Civile, con Finmeccanica e con le società a quest'ultima collegate (Sel Proc, Selex Sistemi Integrati e Seicos), con
 Infratelitalia ed altre società''.

 Su 14 appalti per 103 milioni di euro gestiti dalla società Sel Proc in favore della Protezione civile starebbe ancora
 indagando la procura di Bari.

 Una mano al gruppo criminale l'hanno data - secondo l'accusa - gli altri quattro indagati, accusati a vario titolo di
 induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Le stesse Lana, Began e Filippi si sono trasformate col
 tempo - è la tesi accusatoria - in reclutatrici delle ragazze selezionate personalmente da Tarantini in base alla loro
 ‘'giovane età e alla corporatura esile''. E se una festa organizzata a Roma veniva spostata ad Arcore per impegni del
 Cavaliere, la carovana delle Gianpi's girl si spostava subito in Lombardia sull'aereo presidenziale, come accadde il 26
 novembre 2008. Con il passare del tempo, mano a mano che il rapporto con Berlusconi diventa cameratesco, Gianpi tenta
 il colpaccio. Sa che il sogno proibito del presidente è di passare la notte con Manuela Arcuri e vuole realizzarlo. Cerca di
 far prostituire ‘'in coppia'' Manuela Arcuri e l'amica Francesca Lana, ma il suo tentativo è destinato a non realizzarsi.

 Il 28 gennaio è la stessa Arcuri a confessare a Gianpi che - sintetizza la Guardia di finanza - ‘'se il presidente le avesse
 fatto il favore richiesto (di far entrare il fratello Sergio in una fiction, ndr) sarebbe stato da lei ben ricompensato''
 alludendo - annotano gli investigatori - ‘'alla prestazione sessuale richiesta''.

Argomento:    NAZIONALE                                                                                                       Pag.   5
Data:
          13-11-2013                               America Oggi
                       Processo escort. Rinviati a giudizio Tarantini e la Bagan
 Il capo del governo e l'attrice si incontrano l'11 febbraio 2009 ma la serata non va a buon fine. Per far felice il Cavaliere,
 Gianpi ci riprova ma il 18 febbraio 2009 Berlusconi gli confida di ‘'essere rimasto molto indignato per la volgarità
 espressa da Manuela Arcuri nel corso di un'intervista rilasciata al programma televisivo ‘Le Iene', ritenendola non più
 gradita.

 Dice Tarantini: ‘'pensa che quella si era.. si era.. voleva sta lì quella sera''. Berlusconi: ‘'Meno male che non è stata qui,
 perché sennò... mi sarei sentito imbarazzato di essere andato con una t... così. Vabbé cancellata''. E Tarantini ripete: ‘'E
 vabbé''. Frasi che, quasi certamente, il Tribunale vorrà approfondire.

Argomento:    NAZIONALE                                                                                                  Pag.   6
Data:
          13-11-2013                             America Oggi
           Supertifone nelle Filippine: è emergenza umanitaria, il mondo si mobilita

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 America Oggi
 "Supertifone nelle Filippine: è emergenza umanitaria, il mondo si mobilita"
 Data: 13/11/2013
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 Supertifone nelle Filippine: è emergenza umanitaria, il mondo si mobilita 13-11-2013

  ROMA. Un'ecatombe. Con oltre 10mila morti stimati dalle Nazioni Unite, nelle Filippine è emergenza umanitaria dopo il
 passaggio del supertifone Haiyan. La conta ufficiale dei morti ha raggiunto quota 1.774, ma potrebbe salire a 2.500, ha
 detto il presidente Benigno in un'intervista alla Cnn, frenando sulle stime del Palazzo di Vetro, che a suo dire, potrebbero
 essere state influenzate dall'emotività causata dal dramma. E il mondo si mobilita.
  Da Ginevra l'Ufficio Onu per le catastrofi (Ocha) ha lanciato un appello per raccogliere 301 milioni di dollari che
 serviranno a finanziare un piano di azione nei prossimi sei mesi. E mentre proseguono le operazioni di soccorso si teme
 per la sorte di otto italiani che mancano ancora all'appello su un totale di dodici. Quattro dei nostri connazionali "sono
 stati contattati, ha riferito il viceministro degli Esteri Marta Dassù a SkyTg24: "stanno bene e questo è un dato positivo".
  Secondo l'ambasciatore italiano a Manila, Massimo Roscigno, sentito da Rainwes24, "non è ancora il momento di
 allarmarsi, anche se non siamo ancora riusciti a rintracciarli".
  Nessun problema invece per gli italiani in Vietnam, ha annunciato l'ambasciatore Lorenzo Angeloni. E secondo una
 prima stima fatta stamani dalla protezione civile vietnamita il passaggio di Haiyan ha lasciato almeno 14 morti, quattro
 dispersi e un'ottantina di feriti. Almeno cinque le vittime nel sud della Cina. "Il livello di distruzione al quale stiamo
 assistendo nelle Filippine è sconcertante" ha affermato l'Alto Commissario Onu per i Rifugiati, Antonio Guterres. L'Unhcr
 ha anche annunciato che è in corso l'organizzazione di un ponte aereo d'emergenza. Drammatica la testimonianza di una
 volontaria della ong italiana Avsi, che si trovava nelle Filippine quando Haiyan ha devastato il Paese. Molte persone sono
 rimaste "isolate per giorni, in cerca di pane e acqua".
  "Servono medicine", mentre "nelle strade l'odore è insopportabile e il blackout delle comunicazioni complica la ricerca
 degli scomparsi". La Marina americana ha messo in allerta tre navi da trasporto anfibio, dotate di chiatte di sbarco, e
 pronte ad essere dispiegate per portare soccorso. Il commissario Ue allo sviluppo Andris Pielbags ha annunciato che
 Bruxelles ha stanziato altri 10 milioni di euro per le aree colpite. I fondi - che potranno essere utilizzati per la
 potabilizzazione dell'acqua, o per il ripristino di abitazioni e infrastrutture - si aggiungono ad una prima tranche di aiuti
 umanitari di 3 milioni di euro. In campo è scesa anche la Fao che ha richiesto aiuti per 24 milioni di dollari con un "Flash
 Appeal" per "interventi immediati" a sostegno dell'agricoltura e della pesca. L'Organizzazione mondiale della sanità sta
 inviando in queste ore nelle Filippine quattro kit di emergenza con il materiale per curare 120mila persone ed effettuare
 400 interventi chirurgici. Google ha attivato un motore di ricerca per i dispersi. Collegandosi a
 ww.google.org/crisisresponse/2013-yolanda.html è possibile digitare il nome della persona da cercare oppure inserire
 informazioni su qualcuno. Google ha messo a disposizione anche le fonti locali di informazione, link fra gli altri a Croce
 Rossa filippina e Unicef per effettuare donazioni e infine una mappa in cui mostra l'ubicazione aggiornata di rifugi, centri
 per gli sfollati, comunicazioni. Lo strumento è disponibile anche sui telefoni cellulari.

Argomento:    NAZIONALE                                                                                             Pag.   7
Data:                                                                                                   Estratto da pagina:
          14-11-2013                                   L'Arena                                                         17

                       Filippine, ospedali e seminari aprono le porte ai profughi

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 Data: 14/11/2013
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 DOPO IL TIFONE. Salesiani, Camilliani e Calabriani in prima linea nell´assistenza alle popolazioni colpite da Haiyan

 Filippine, ospedali e seminari aprono le porte ai profughi
 Padre Amelio, medico, sta cercando di tornare nell´isola di Samar rimasta isolata nelle comunicazioni e nei trasporti
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 giovedì 14 novembre 2013 CRONACA,

 Un gruppo di profughi filippini scampati alle devastazioni del tifone Haiyan I missionari veronesi nelle Filippine sono
 tra i protagonisti dei primi interventi d´emergenza per le popolazioni colpite dal devastante tifone Haiyane. Tra questi i
 sacerdoti salesiani le cui comunità dentro e attorno Cebu City sono state risparmiate dalla furia del tifone che ha invece
 colpito la punta settentrionale dell´isola di Cebu. Ci sono due comunità salesiane che si trovavano in quell´area: una a
 Borangan, nella provincia del Samar Orientale e l´altra a Dumnagas, in quella di Iloilo. Con queste due opere la
 comunicazione non è stata finora possibile. Attraverso comunicazioni indiretta sembra tuttavia che la comunità di
 Borongan, composta da tre salesiani, stia bene; la città, inoltre è stata scelta come quartier generale delle operazioni di
 soccorso in tutta la provincia.
 Le comunità salesiane di entrambe le Ispettorie collaborano con l´unità nazionale di crisi che gestisce le operazioni di
 soccorso, per aiutare gli sfollati che hanno perso tutto e sostenere chi ha perso anche i propri cari a causa del tifone
 Haiyan, classificato come il più forte di sempre. Nell´Ispettoria sono state sospese varie attività per poter permettere di
 concentrarsi meglio sulle operazioni d´emergenza. Anche gli studenti, gli insegnanti e i collaboratori laici dei centri
 salesiani sono coinvolti nella raccolta, preparazione e confezionamento di generi di soccorso, che verranno inviati alle
 varie isole colpite dal tifone. Un primo lotto di 25.000 kit di primo soccorso è già pronto per essere spedito.
 Le Figlie di Maria Ausiliatrice riportano che anche una delle loro comunità, situata nella provincia di Negros Occidental,
 sulla rotta del tifone, ha subito alcuni danni; mentre a Cebu Minglanilla le religiose salesiane hanno aperto le palestre e le
 aule del primo piano della scuola per accogliere gli sfollati, consolare gli afflitti e aiutare i bisognosi.
 Nell´isola di Samar, colpita dal tifone in misura di poco inferiore a quanto è avvenuto nella limitrofa provincia di Leyte
 che ha subìto le peggiori devastazioni, si trovano invece un seminario dell´Opera don Calabria, che ha già aperto le sue
 porte ai profughi e ai senzatetto, e l´ospedale dei Camilliani. È qui che sta cercando di tornare al più presto il veronese
 padre Amelio Troietto, medico camilliano, che si è trovato a Verona proprio nel periodo in cui le Filippine venivano
 investite dal disastroso Haiyan.
 «Dopo giorni di tentativi sono riuscito ad avere qualche notizia da un conoscente che abita nella parte ovest dell´isola»,
 spiega padre Amelio. «Nella zona dove si trova il nostro ospedale non si sono registrate vittime, a parte qualche danno
 alle costruzioni più fragili, come le capanne, come accade sempre quando arriva un tifone. In ogni caso niente di
 paragonabile al disastro accaduto a Tacloban, dove qualsiasi costruzione è andata distrutta. E si tratta di una zona a meno
 di un centinaio di chilometri da dove si trova il nostro ospedale, che è più a sud. Le nostre strutture, come tutte quelle
 della zona, sono rimaste isolate nei collegamenti telefonici, perchè il vento ha spazzato via tutte le antenne della telefonia
 mobile, e per quanto riguarda le vie di comunicazione. Adesso sto tentando di rientrare nelle Filippine perchè voglio
 assolutamente tornare in ospedale dove so che approderanno molti feriti. Fino a Manila sono certo di arrivare, poi
 cercherò di trovare qualche collegamento aereo con Samar oppure via nave, anche se mi è stato riferiferito che gli
 aeroporti e i porti sono al momento fuori uso. Ma non posso restare qui senza far nulla. In qualche modo una strada per
 tornare laggiù devo trovarla».E.CARD.
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                       Filippine, ospedali e seminari aprono le porte ai profughi

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          13-11-2013                           Blitz quotidiano
                       Terremoto Grecia: scossa del 4.9 al largo dell'isola di Evia

 Terremoto Grecia: scossa del 4.9 al largo dellisola di Evia | Blitz quotidiano

 Blitz quotidiano
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 Data: 13/11/2013
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 Terremoto Grecia: scossa del 4.9 al largo dellisola di Evia
 Pubblicato il 13 novembre 2013 08.42 | Ultimo aggiornamento: 13 novembre 2013 08.43

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 di Veronica Nicosia
  TAG: atene, evia, grecia, terremoto

 Terremoto Grecia: scossa del 4.9 al largo dell'isola di Evia

   ATENE Una forte scossa di terremoto è stata registrata al largo dellisola di Evia , in Grecia, alle 20.09 del 12
 novembre, le 19.09 in Italia.
  Il sisma di 4,9 gradi sulla scala Richer è stato registrato dall Istituto Geodinamico di Atene con ipocentro a 10 chilometri
 di profondità ed epicentro a 118 km a Nord-Ovest da Atene e a 6 km da Istiaia, località sullisola di Evia.
  Non si hanno finora notizie di danni a persone o cose. A causa della sua posizione lungo unimportante faglia, la Grecia è
 il Paese più sismico dEuropa e sul suo territorio si registrano almeno la metà dei terremoti che avvengono in tutto il
 continente.

Argomento:    NAZIONALE                                                                                              Pag.   10
Data:
          13-11-2013                         Corriere della Sera
                              Inchiesta escort, a giudizio Began e Tarantini

 Corriere della Sera
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 Data: 13/11/2013
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 CORRIERE DELLA SERA - CORRIERE DELLA SERA
 sezione: Primo Piano data: 13/11/2013 - pag: 6
 Inchiesta escort, a giudizio Began e Tarantini
 Il gup di Bari Ambrogio Marrone ha rinviato a giudizio 7 imputati tra cui Gianpaolo Tarantini e Sabina Began, la
 cosiddetta «Ape regina» delle feste di Silvio Berlusconi per le escort portate nelle residenze dell'allora premier affinché si
 prostituissero. Saranno processati a partire dal prossimo 6 febbraio anche il fratello di Tarantini, Claudio, le attrici Letizia
 Filippi e Francesca Lana e gli amici e soci in affari dell'animatore delle serate: Pierluigi Faraone e Massimiliano
 Verdoscia. A quattro imputati è contestato il reato associativo: Gianpaolo Tarantini, Faraone e Verdoscia e all'avvocato
 Salvatore Castellaneta. Le donne secondo l'accusa erano il modo con cui «Gianpi» Tarantini cercava di stabilire con
 l'allora capo del governo un «rapporto cameratesco» per fare affari con Finmeccanica e con la Protezione civile di Guido
 Bertolaso. RIPRODUZIONE RISERVATA
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Data:
          13-11-2013            Corriere delle Comunicazioni.it
                              Tifone Hayan, l'Ict a supporto degli interventi

 Corriere delle Comunicazioni.it
 "Tifone Hayan, l'Ict a supporto degli interventi"
 Data: 13/11/2013
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 Tifone Hayan, l'Ict a supporto degli interventi
 FILIPPINE

 Il progetto di mapping OpenStreetMap ha ricevuto 750mila caricamenti online da parte di volontari nelle aree delle
 Filippine colpite dal tifone. Le info sono ora utilizzabili dalla Croce Rossa. Decisivo anche il ruolo del satellite: Ses ha
 messo a disposizione tre kit per la connettività
 di Patrizia Licata
  Il tifone Hayan ha causato vittime e danni nelle Filippne che nessuno riesce ancora a quantificare anche per la difficoltà
 di raggiungere le aree colpite dal disastro. Ma a supporto del lavoro della Croce Rossa e delle organizzazioni umanitarie
 c'è per fortuna anche la tecnologia, con uno strumento di collaborazione creato dal basso, valido su scala globale,
 accessibile direttamente da Internet.
   Si tratta di una mappa estremamente dettagliata delle aree colpite da Haiyan e che è stata creata in tempo quasi reale: non
 esisteva fino a pochi giorni fa ma a partire da sabato più di 400 volontari hanno fatto quasi 750mila caricamenti delle aree
 interessate dal passaggio del tifone sulla piattaforma online di OpenStreetMap (Osm), una sorta di Wikipedia delle
 mappe. L'obiettivo di Osm è di mappare tutto il mondo, fornendo uno strumento gratuito che tutti possono usare e editare.
 Creato nel 2004 ha già più di un milione di utenti.
   I caricamenti fatti poco prima di Hayan nelle Filippine fotografano lo stato di moltissime aree poco prima del passaggio
 del tifone e stanno aiutando oggi la Croce Rossa a prendere decisioni critiche su dove mandare i rifornimenti di acqua e
 cibo e altri generi di prima necessità. In pratica, salveranno milioni di vite.
   La Croce Rossa usa sempre più spesso, a livello internazionale, software e dati open source software, spiega Dale Kunce
 , ingegnere geospaziale della American Red Cross, riducendo così nettamente i suoi costi. Nel caso delle Filippine, la
 Croce Rossa è riuscita anche a coordinare il lavoro di mapping dei volontari, tramite Twitter e un gruppo apposito (
 Humanitarian OpenStreetMap team) cui è stato chiesto di inserire mappe sulle zone delle Filippine che si trovavano lungo
 il percorso del tifone.
   Ora gli operatori sanitari girano per le zone del disastro con quelle mappe e sanno per esempio dove dovrebbero trovarsi
 gli edifici: se non ve ne sono più, è chiaro che sotto le macerie potrebbero esserci vittime da salvare. Inoltre, il confronto
 tra le mappe che ritraggono la situazione appena prima di Hayan e lo stato attuale permette di valutare quali sono le zone
 più gravemente colpite e mandare gli aiuti necessari.
   Ma sono tante le tecnologie messe in campo per aiutare le Filippine. Proprio oggi Ses (Euronext Paris and Luxembourg
 Stock Exchange) e i suoi partner in emergency.lu hanno fatto sapere che saranno spediti nelle Filippine tre kit a
 dispiegamento rapido di emergency.lu per garantire la connettività necessaria per le operazioni di soccorso nelle Paese. Si
 tratta di terminali che utilizzano la capacità satellitare dedicata di Ses per ripristinare le comunicazioni e quindi migliorare
 l'efficacia degli sforzi di intervento.
   Emergency.lu è una soluzione di comunicazione rapida per il soccorso d'emergenza e le missioni umanitarie in tutto il
 mondo, sviluppata e implementata nel quadro di una partnership pubblico-privato tra il ministero degli Affari Esteri del
 Lussemburgo e un consorzio di aziende e associazioni lussemburghesi tra cui Ses, TechCom, Hitec e Luxembourg Air
 Rescue.

 ©RIPRODUZIONE RISERVATA 13 Novembre 2013

 TAG: Hayan, Croce Rossa, Internet, OpenStreetMap, Osm, Wikipedia, Dale Kunce, American Red Cross, Twitter,

Argomento:    NAZIONALE                                                                                                Pag.   12
Data:
          13-11-2013        Corriere delle Comunicazioni.it
                          Tifone Hayan, l'Ict a supporto degli interventi
 Humanitarian OpenStreetMap team, Ses, emergency.lu, TechCom, Hitec, Luxembourg Air Rescue

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Data:
          13-11-2013                          L'Eco di Bergamo
                       Filippine, appello dell'Onu: «Servono 301 milioni subito»

 «Per affrontare l'emergenza dei primi sei mesi» La Caritas: situazione caotica, il peggio nelle isole
 Un'ecatombe. Con oltre diecimila morti stimati dalle Nazioni Unite, nelle Filippine è emergenza umanitaria dopo il
 passaggio del super tifone «Haiyan». La conta ufficiale dei morti ha raggiunto quota 1.774, ma potrebbe salire a 2.500, ha
 detto ieri il presidente Benigno Aquino in un'intervista alla «Cnn», frenando sulle stime del Palazzo di vetro che, a suo
 dire, potrebbero essere state influenzate dall'emotività causata dal dramma. E il mondo si mobilita. Da Ginevra l'Ufficio
 Onu per le catastrofi (Ocha) ha lanciato un appello per raccogliere 301 milioni di dollari che serviranno a finanziare un
 piano di azione nei prossimi sei mesi. E, mentre proseguono le operazioni di soccorso, si teme per la sorte di otto italiani
 che mancano ancora all'appello su un totale di dodici. Quattro dei nostri connazionali «sono stati contattati, ha riferito il
 vice ministro degli Esteri Marta Dassù a «SkyTg24»: «Stanno bene e questo è un dato positivo». Secondo l'ambasciatore
 italiano a Manila, Massimo Roscigno, sentito da «Rainwes24», «non è ancora il momento di allarmarsi, anche se non
 siamo ancora riusciti a rintracciarli». Nessun problema invece per gli italiani in Vietnam, ha annunciato l'ambasciatore
 Lorenzo Angeloni. E secondo una prima stima fatta ieri dalla Protezione civile vietnamita il passaggio di «Haiyan» ha
 lasciato almeno 14 morti, quattro dispersi e un'ottantina di feriti. Almeno cinque le vittime nel Sud della Cina. «Il livello
 di distruzione al quale stiamo assistendo nelle Filippine è sconcertante», ha affermato l'Alto commissario Onu per i
 rifugiati, Antonio Guterres. L'Unhcr ha anche annunciato che è in corso l'organizzazione di un ponte aereo d'emergenza.
 Drammatica la testimonianza di una volontaria dell'Organizzazione non governativa italiana Avsi, che si trovava nelle
 Filippine quando «Haiyan» ha devastato il Paese. Molte persone sono rimaste «isolate per giorni, in cerca di pane e
 acqua». «Servono medicine», mentre «nelle strade l'odore è insopportabile e il blackout delle comunicazioni complica la
 ricerca degli scomparsi». La Marina americana ha messo in allerta tre navi da trasporto anfibio, dotate di chiatte di sbarco
 e pronte a essere dispiegate per portare soccorso. Il commissario Ue allo Sviluppo, Andris Pielbags, ha annunciato che
 Bruxelles ha stanziato altri dieci milioni di euro per le aree colpite. I fondi - che potranno essere utilizzati per la
 potabilizzazione dell'acqua, o per il ripristino di abitazioni e infrastrutture - si aggiungono a una prima tranche di aiuti
 umanitari di tre milioni di euro. In campo è scesa anche l'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e
 l'agricoltura (Fao), che ha richiesto aiuti per 24 milioni di dollari con un appello per «interventi immediati» a sostegno
 dell'agricoltura e della pesca. «La situazione è assolutamente caotica, si tratta di una catastrofe che ha colpito tutta la parte
 centrale del Paese e la situazione peggiore è quella delle piccole isole che si sono trovate sulla rotta del ciclone, con cui è
 difficile mettersi in contatto», spiega il direttore di Caritas Filippine, frate Edwin Gariguez, che ha descritto al telefono la
 situazione del Paese dopo il passaggio del tifone durante una teleconferenza. Lo riferisce la Caritas Italiana, che si è già da
 domenica attivata lanciando una raccolta fondi in coordinamento con la rete internazionale. Lunedì operatori Caritas, non
 senza difficoltà, hanno raggiunto Ormoc e Palo. Il tifone «Haiyan», il più forte che abbia mai colpito le Filippine, ha
 lasciato una scia di morte e devastazione in tutta la regione di Visayas, riferisce la Caritas italiana. Si contano finora quasi
 450.000 sfollati, che hanno trovato riparo in 1.458 centri, mentre sono milioni le persone che hanno subìto danni.
 «Attualmente i bisogni più urgenti sono quelli di cibo, acqua e medicine - continua frate Edwin - e nelle parrocchie è già
 iniziata la distribuzione degli aiuti. Nelle zone colpite la maggior parte delle case sono distrutte e la gente vaga senza meta
 alla ricerca di un riparo. I cadaveri delle vittime della furia del ciclone sono dappertutto, e si fatica anche soltanto a
 contarli». Caritas ha già distribuito aiuti, in particolare tende, a 18.000 famiglie sfollate nella zona di Cebu City ed è stato
 messo a punto un piano di interventi in favore di centomila che prevede alloggi, di emergenza e permanenti, distribuzione
 di acqua, prodotti per l'igiene, attrezzature per la cucina e generi non alimentari di prima necessità. «Isolati per giorni, in
 cerca di pane e acqua», è anche la testimonianza di una volontaria dell'Associazione volontari per il servizio
 internazionale (Avsi). «Il tifone è arrivato prima del tempo - racconta suor Margherita, che opera da più di vent'anni nella
 zona di Calabanga, raggiunta al telefono dalla organizzazione - doveva abbattersi sulle coste della provincia di Summar
 alle 9 del mattino ed è arrivato alle 4. A quel punto non si è saputo più nulla: le comunicazioni sono state interrotte fino a
 lunedì e 41 province sono rimaste totalmente isolate, raggiungibili solo con mezzi della Protezione civile». Chi si trova
 nel luogo colpito fa fatica a procurarsi acqua e cibo. L'odore nelle strade è insopportabile e il blackout delle
 comunicazioni complica la ricerca degli scomparsi, nonostante un servizio organizzato sui social network dal governo
 filippino.n

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Data:
          14-11-2013                                  Edilportale
               Immobili abusivi in zone a rischio: 10 milioni di euro per demolirli

 Edilportale
 "Immobili abusivi in zone a rischio: 10 milioni di euro per demolirli"
 Data: 14/11/2013
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 Immobili abusivi in zone a rischio: 10 milioni di euro per demolirli
 Il Ministero presterà i soldi ai Comuni, che si rivarranno sui responsabili. Priorità agli abusi realizzati in aree ad alto
 rischio idrogeologico
 di Rossella Calabrese

 14/11/2013 - Un Fondo da 10 milioni di euro per il 2014 destinato alla demolizione di immobili abusivi realizzati in aree
 ad alto rischio idrogeologico.

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 Edifici abusivi, da Legambiente un ddl per demolirli

Argomento:    NAZIONALE                                                                                                  Pag.   15
Data:
          14-11-2013                                Edilportale
               Immobili abusivi in zone a rischio: 10 milioni di euro per demolirli

 16/11/2012
 Puglia, fondi ai Comuni per demolire le opere abusive

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 Bozza non ancora in vigore 06/11/ 2013 Disegno di legge collegato alla Legge di stabilita' - "Disposizioni in materia
 ambientale per promuovere ..

 Bozza non ancora in vigore 21/10/ 2013 Disegno di Legge di Stabilità 2014

 Legge dello Stato 23/12/ 2005 n. 266 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge
 Finanziaria 2006) ..

 Lo istituisce il Collegato Ambiente al ddl di Stabilità 2014, in via di approvazione da parte del Consiglio dei Ministri.
 L'articolo 29 del provvedimento prevede l'istituzione presso il Ministero dell'Ambiente di un nuovo capitolo di spesa, con
 una dotazione iniziale di 10 milioni di euro per il 2014, che servirà ad anticipare ai Comuni le risorse per abbattere gli
 immobili realizzati abusivamente in aree a rischio idrogeologico elevato o molto elevato.
 I 10 milioni saranno attinti da un Fondo da 140 milioni di euro annui, istituito nel 2005, per il miglioramento della qualità
 dell'aria e la riduzione delle emissioni di polveri sottili nei centri urbani (ex art. 1, comma 432, Legge 266/2005).
 Si tratta quindi di risorse già destinate alla tutela dell'ambiente. La novità sta nella procedura con la quale esse saranno
 utilizzate: i Comuni presenteranno al Ministero dell'Ambiente una lista delle rimozioni e degli abbattimenti, che dovranno
 riguardare opere abusive già destinatarie di ordinanze di demolizione non ancora eseguite, dando priorità ai manufatti
 costruiti in aree classificate a rischio molto elevato (R3 e R4) dal Ministero dell'Ambiente (classificazione che il Ministero
 elaborerà trimestralmente).
 Ottenuti i finanziamenti, il Comune procederà all'abbattimento e, contestualmente, si rivarrà sui responsabili degli abusi
 edilizi, recuperando le somme spese, più rivalutazioni e interessi, per restituirle al Fondo. Dal momento in cui ricevono il
 finanziamento, i Comuni avranno 120 giorni di tempo per eseguire gli abbattimenti, altrimenti dovranno restituirlo.
 Si è scelto di introdurre questo meccanismo - spiega la relazione - per rendere più agevole per i Comuni la demolizione
 degli edifici abusivi in aree ad alto rischio, cioè in zone nelle quali le condizioni di fragilità del territorio rendono
 particolarmente urgente la necessità di interventi di messa in sicurezza, la cui attuazione deve spesso fare i conti con
 l'esistenza di manufatti abusivi di vario genere: la mancata rimozione di queste strutture impedisce, o rende più
 difficoltosa, la progettazione e la realizzazione degli interventi in questione.
 Secondo il Cresme - continua la relazione -, sono 258mila gli immobili abusivi (tra nuove edificazioni e ampliamenti di
 rilevante entità) realizzati tra il 2003 e il 2011. A tale quadro fa da riscontro il deficit di attuazione delle ordinanze di
 demolizione: nella maggior parte dei casi, all'accertamento dell'abuso e all'adozione del relativo ordine di demolizione
 non consegue l'esecuzione; ad esempio, dal 2000 al 2011 in 72 Comuni capoluogo di provincia, su 46.760 ordinanze
 emesse, solo 4.956 sono state eseguite.
 Ciò può essere attribuibile - spiega la relazione - al fatto che, secondo le attuali norme, i Comuni hanno l'obbligo di agire
 in sostituzione del soggetto inadempiente, per poi rivalersi economicamente su di esso per le spese sostenute. Ciò
 comporta per gli enti locali l'esigenza di rilevanti disponibilità finanziarie immediate, che spesso non ci sono.
 Per ovviare a questo problema, si è deciso di introdurre questa procedura, secondo la quale, in estrema sintesi, il Ministero
 dell'Ambiente presterà al Comune le somme necessarie ai lavori di abbattimento degli edifici abusivi, il Comune eseguirà
 la demolizione e riscuoterà dai responsabili dell'abuso un importo pari alle somme ricevute dal Ministero, per restituirlo al
 Fondo.
 Un provvedimento identico a questo era stato approvato in via preliminare dal Consiglio dei Ministri nel luglio scorso,
 con uno stanziamento sempre di 10 milioni di euro, ma per il 2013. Quel disegno di legge non ha proseguito il suo iter ed
 è stato riversato nell'articolo 29 del Collegato Ambiente al disegno di legge di Stabilità per il 2014.
 (riproduzione riservata)

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Data:
          13-11-2013                    La Gazzetta dello Sport
                        Gelo in tutta Italia E nelle Marche si contano 2 morti

 Gazzetta dello Sport, La
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 Data: 13/11/2013
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 GAZZETTA DELLO SPORT - GAZZETTA NAZIONALE
 sezione: Altri Mondi data: 13/11/2013 - pag: 33
 Gelo in tutta Italia E nelle Marche si contano 2 morti
 Da oggi si torna praticamente ovunque alla normalità. L'ondata di maltempo che ha colpito per due giorni l'Italia,
 soprattutto le regioni del Centro, sta abbandonando la Penisola, lasciandosi alle spalle danni per un miliardo (secondo
 Coldiretti) e soprattutto due vittime. Nelle Marche , zona tra le più colpite, dove sono state fatte evacuare un centinaio di
 persone, un imprenditore di 77 anni di Pesaro, salito sul tetto di un capannone per controllare eventuali danni, è stato
 sbalzato via dal vento ed è morto sul colpo sbattendo la testa. A Montecerignone, sempre provincia di Pesaro e Urbino, un
 49enne è rimasto bloccato con l'auto in una strada invasa dall'acqua e una volta sceso dalla vettura è caduto e annegato. A
 Roccafluvione, in provincia di Ascoli, una giovane è stata trascinata via da una frana, ma fortunatamente i Vigili del
 fuoco sono riusciti a salvarla con una fune. Traghetti fermi e neve in Sardegna Situazione di emergenza anche a Pescara ,
 dove oggi resteranno chiuse le scuole: la pioggia ha infatti continuato a cadere per tutta la giornata di ieri facendo
 superare la soglia di preallarme per il livello del fiume Pescara. Nonostante il miglioramento della situazione
 meteorologica, restano diverse situazioni critiche soprattutto lungo la dorsale appenninica. La protezione civile
 dell'Umbria ha fatto sapere che gli smottamenti in atto ancora per tutta la giornata di ieri stanno rendendo difficoltosi gli
 accessi ad alcune frazioni nei comuni di Costacciaro, Gubbio e Pietralunga. Bufere di vento hanno colpito le coste sia del
 Tirreno che dell'Adriatico: mareggiate hanno provocato danni importanti sul litorale romagnolo e bloccato il porto di
 Ancona; a Livorno un traghetto non è riuscito a partire. Enormi disagi anche in Sardegna : sui monti della Barbagia,
 nell'entroterra, è arrivata la prima neve, mentre pioggia e vento ha fatto saltare o almeno ritardare tutti i collegamenti
 navali.

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Data:
          13-11-2013           Il Giornale della Protezione Civile
               Filippine: Onu stima 10mila morti, Aquino dice 2.500. Appello per
                                   assistenza umanitaria
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 "Filippine: Onu stima 10mila morti, Aquino dice 2.500. Appello per assistenza umanitaria"
 Data: 13/11/2013
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 FILIPPINE: ONU STIMA 10MILA MORTI, AQUINO DICE 2.500. APPELLO PER ASSISTENZA UMANITARIA

 La situazione nelle Filippine è gravissima: l'emergenza umanitaria è pressante e tra la popolazione dilaga il caos. L'Onu
 lancia un appello per 301 milioni di dollari per l'assistenza umanitaria. Si parla del numero di vittime: l'Onu stima
 10mila morti solo a Tacloban, il presidente delle Filippine Aquino parla di 2.500 vittime

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 Mercoledi 13 Novembre 2013 - ESTERI
 Servono 301 milioni di dollari per coprire un fabbisogno iniziale di 6 mesi. E' l'appello che l'Organizzazione delle Nazioni
 Unite ha lanciato per fornire assistenza umanitaria alle regioni colpite dal tifone Haiyan nelle Filippine. La situazione è
 molto grave: mancano cibo, acqua, medicinali e rifugi. Secondo le stime ONU sono almeno 670.000 le persone sfollate e
 più di 11 milioni quelle colpite dal più forte tifone registrato nel Paese. Molte le aree ancora isolate dove i soccorsi non
 sono riusciti ad arrivare data la devastazione del territorio. Centinaia di case sono state appiattite dalla furia del ciclone,
 molte strade sono impraticabili, alberi e pali elettrici sono stati sradicati. Nelle zone ancora isolate sono saltate anche le
 comunicazioni e non si hanno notizie delle persone che vivevano lì prima dell'arrivo della tempesta. Anche le strutture
 ospedaliere rimaste in piedi sono insufficienti per far fronte all'emergenza e uno dei problemi maggiori è legato al rischio
 di contaminazione dell'acqua: moltissimi sono ancora i corpi dispersi o non recuperati che potrebbero infettare l'acqua
 facilitando il propagarsi di malattie infettive.
 In queste condizioni apocalittiche si riguarda il triste numero delle vittime. Una prima stima dell'Onu si è pronunciata
 attendendo 10mila morti nella sola città di Tacloban. Stima che la stessa Croce Rossa Internazionale, attiva in loco, ha
 definito "realistica". Il Presidente delle Filippine Benigno Aquino ha invece dichiarato, in una intervista con l'emittente
 americana CNN, che il numero delle vittime è da abbassare, e potrebbe avvicinarsi alle 2.000-2.500 persone. Lo stesso
 presidente ammette però che mancano i dati di almeno altri 29 comuni non ancora raggiunti. Numeri che vengono
 pronunciati e scritti quasi senza renderci conto della realtà che rappresentano: una profonda tragedia che ha strappato la
 vita a migliaia di persone, e che mette a rischio anche quella dei sopravvissuti che in poche ore hanno perso tutto. I
 soccorritori in loco temono che il bilancio reale delle vittime sia in ogni caso molto alto, nei giorni scorsi testimoni hanno
 comunicato di aver visto seppellire in fosse comuni dai 300 ai 500 corpi non contati nel bilancio ufficiale. Altri testimoni
 raccontano di corpi di persone che vengono trovati ovunque: sotto le macerie, nelle pozze create dagli allagamenti e in
 riva al mare trascinati dalle onde. Un funzionario del comune ha lamentato che la raccolta dei corpi è stata interrotta per
 mancanza di sacchi speciali in cui avvolgerli. Difficoltà anche per seppellirli. Il sindaco della città, secondo il New York
 Times, ha invitato i residenti a lasciarla per l'impossibilità di gestire l'emergenza.
 Nelle aree devastate regna il caos: la disperazione porta le persone a saccheggiare ciò che trovano. Nel tentativo di
 saccheggiare un deposito governativo di riso nella cittadina di Alangalang 8 persone sono morte schiacciate dal crollo
 della struttura. Le truppe inviate dal governo per riportare l'ordine a Tacloban hanno sparato in aria per disperdere folle di

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          13-11-2013          Il Giornale della Protezione Civile
               Filippine: Onu stima 10mila morti, Aquino dice 2.500. Appello per
                                   assistenza umanitaria
 persone impegnate in saccheggi, lo si legge dalla Reuters.
 L'aeroporto internazionale Daniel Z.Romualdez di Tacloban, riaperto lunedì nonostante torri di controllo e radar
 gravemente danneggiati, è stato preso d'assalto dagli sfollati, ma la Protezione civile ha limitato il numero dei voli per
 dare priorità agli aerei che trasportano aiuti.
 Altra preoccupazione è relativa alle condizioni del tempo: sembra infatti che sulle Filippine sia in arrivo una tempesta
 tropicale. Lo si legge sul sito dell'ONU che riporta un virgolettato dell'Organizzazione Mondiale della Sanità che dice che
 "con un'altra tempesta tropicale che si prevede colpisca le Filippine entro questa settimana, la necessità di acqua potabile e
 servizi igienici diventa ancora più fondamentale".

 Molti Paesi si sono attivati per inviare fondi, aiuti o soccorsi. Dall'Italia sono in arrivo aiuti per 1,5 milioni, dal Regno
 unito 9,6, dall'Europa 3 milioni. La Germania ha mandato soccorritori sul posto, la Francia ha promesso 10 tonnellate di
 tende e coperte, il Giappone ha fatto sapere di essere pronto a inviare fino a mille militari nelle zone colpite, oltre ad un
 numero imprecisato di aerei. Gli USA sono intervenuti inviando navi, aerei ed elicotteri per gestire l'emergenza. L'Unicef
 ha stanziato 34 milioni di dollari per l'aiuto ai bambini, molti dei quali sono rimasti senza genitori. E anche la Rete con
 Google mette a disposizione le sue 'mappe' per cercare le persone. La Cei, grazie all'8 per mille ha donato 3 milioni di
 Euro e Papa Bergoglio che ha già donato 150.000 euro attraverso il Pontificio Consiglio, ha lanciato un appello a favore
 delle popolazioni colpite: "Stiamo pregando e unendo le forze per aiutare i nostri fratelli e sorelle delle Filippine colpiti
 dal tifone, queste sono le belle battaglie da combattere, per la vita e mai per la morte", ha detto il pontefice al termine
 dell'Udienza Generale.

 Moltissime le ONG, le Onlus e le Associazioni a livello mondiale che si stanno attivando per raccogliere fondi e inviare
 aiuti, soccorsi e sostegno alle Filippine. Chi volesse aiutare può farlo attraverso donazioni a Croce Rossa, Medici Senza
 Frontiere, Save the Children, Unicef, Caritas, Programma Alimentare Mondiale, Agire onlus (coordinamento di 10
 organizzazioni non governative italiane - ActionAid, Amref, CESVI, COOPI, GVC, Intersos, Oxfam, SOS Villaggi dei
 Bambini, Terre des Hommes e VIS) e altre ancora.

 Redazione/sm

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