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Atti del webinar del 23 maggio 2020 Italia 2021. È già domani “Oggi” è sia il tempo delle azioni indispensabili per non soccombere, sia il tempo delle riflessioni su cosa è cambiato per capire cosa sarà il nostro “domani”. Vogliamo cominciare questa riflessione con autorevoli rappresentanti del mondo imprenditoriale, accademico, politico, intellettuale, e consegnarla come contributo Modera: Silvia Marchi Interventi di: Enrico Letta Attilio Fontana Andrea Toselli Irene Tinagli Vito Grassi Massimiliano Cesare Hanno collaborato Fabrizio Palenzona Francesco Simone Farina, Stefano Folli Bianca Ligonzo, Andrea Lamberti, Elio Franzini Edoardo Licitra, Giuseppina Floris, Gianni letta Giulia Caldiroli, Ute Viganò, Gian Paolo Manzella Roberta Moretti, Cindy Evers, Maurizio Lupi Chiara Carotenuto. A cura di Sandro Bicocchi Trascrizione degli interventi non rivista dagli autori. 2
Genest harchit volesserit eost, ni doluptat Indice Prefazione 04 Silvia Marchi (Senior Associate, PwC; moderatrice) 06 Enrico Letta (Presidente, Associazione Scuola di Politiche; già Presidente del Consiglio dei Ministri) 08 Attilio Fontana (Presidente, Regione Lombardia) 10 Andrea Toselli (Presidente e Amministratore Delegato, PwC Italia) 13 Irene Tinagli (Presidente della Commissione Problemi Economici e Monetari, Parlamento Europeo) 16 Vito Grassi (Vice Presidente, Confindustria; Presidente, Graded S.p.A) 18 Massimiliano Cesare (Presidente, F2I; Presidente, Mediocredito Centrale) 20 Fabrizio Palenzona (Presidente Aiscat, Assaeroporti e Conftrasporto) 22 Stefano Folli (Editorialista, La Repubblica) 25 Elio Franzini (Rettore, Università degli Studi di Milano) 28 Gianni Letta (Presidente Associazione Civita. Già Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri) 31 Gian Paolo Manzella (Sottosegretario di Stato allo Sviluppo Economico) 36 Maurizio Lupi (Deputato; Presidente, Fondazione Costruiamo il Futuro; Presidente Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà) 39 3
Prefazione I termini ricorrenti per segnalare il tempo che verrà sono I danni di un’ulteriore caduta del Pil materiale sarebbero “discontinuità” e “cambio di paradigma”. misurabili da qui a pochi anni.probabilmente, in un Nel recente “quaderno” del Cnel curato da Tiziano numero di vittime superiore a quello direttamente Treu (“Il mondo che verrà. Interpretare e orientare causato dal COVID-19. lo sviluppo dopo la crisi sanitaria globale”) le due formule si susseguono nei contributi di insigni studiosi. Quindi: come riaccendere uno “spirito umanistico” Essi dibattono se sia o meno opportuno un maggior dell’intrapresa? Quale il presupposto per una crescita interventismo dello Stato, se e come debba cambiare nella sostenibilità? l’Europa, come e in che direzione muteranno i rapporti Come richiamato anche dal Capo dello Stato, premessa di forza geopolitici. Essi propongono ipotesi di lavoro necessaria per la resilienza sono unità morale e e delineano possibilità di uscita dalla crisi per così coesione. Centrale dunque la questione della tenuta dire dall’”alto”, e interloquiscono con i grandi decisori morale e della tempra ideale dei soggetti che operano istituzionali e politici, che posseggono realmente nella società, nell’economia concreta, e – come a (o apparentemente) le leve per deviare o frenare specchio – della leadership. l’impatto della disastrosa valanga che ha investito le vite dei popoli e dei singoli. Leadership intesa come punto responsabile che serve il tutto e non già come elite privilegiata opeggio La domanda da porsi è che cosa possano e casta. Perché un’altra cosa emerge chiara da questa debbano fare da subito i singoli, piccoli (rispetto ai pandemia: ci si salva insieme; non esistono scialuppe di macrosistemi), decisori per non subire passivamente salvataggio per alcuni privilegiati. la “slavina COVID-19”. Gli imprenditori, di qualunque dimensione sia la loro azienda, gli amministratori locali, Come iniettare contravveleni all’imbarbarimento? i responsabili di sezione sindacale o di Onlus del Terzo Come evitare una’acuirsi delle lotte di classe? Qual è il settore, diremmo anche i padri di famiglia qualunque “vaccino” morale ed economico indispensabile per non ruolo occupino nella gerarchia sociale, i soggetti, intesi soccombere? Quali proposte pratiche insieme a visioni anche come corpi associati: come possono e debbono di futuro sono vitali per la ripresa e una prospettiva di agire subito nel concreto dei giorni, sapendo che prosperità? È concepibile e auspicabile una crescita oggi è già domani, e il 2021 incombe con il suo punto dell’intervento pubblico? Come evitare il rischio di interrogativo? un ritorno di statalismo che espropri la libertà del soggetto economico? Queste domande per non essere Quanto di ciò che c’è da fare dipende dai campate sulle sensazioni ed essere poste correttamente comportamenti di ciascuno? Come e se ci si debba necessitano di analisi sintetiche dell’attuale assetto del “consorziare” per riuscire ad orientare gli interlocutori al mondo. Ma prima di tutto occorre visione. governo ed i responsabili nei punti cardine del sistema? Quale fattore esistenziale e politico, nei singoli e nella Di certo ci pare non sia sufficiente occuparsi solo della comunità - dopo il crollo del Pil inteso come valore delle cronaca. Occorre la lungimiranza ed il coraggio di merci - può costituire la leva per un nuovo inizio? guardare al 2021 e oltre, conservando lo spirito naivo È ipotizzabile un incremento di un “altro Pil”, del navigatore, che anche in balia della tempesta, cerca inteso come ethos su cui si regge il vivere insieme, terre oltre l’orizzonte. paragonabile a quello che si è innescato alla fine della seconda guerra mondiale? E che cosa può Il seminario “Italia 2021, E’ già domani” di cui determinarlo?Si parla costamemente di “sviluppo pubblichiamo gli atti, ha iniziato a tratteggiare delle sostenibile”. Sviluppo-sostenibile: sono termini risposte in un confronto serrato, serio e costruttivo inscindibili. Non si può dare sostenibilità nella prodromo del lavoro, arduo ma stimolante, che ci decrescita: Sostantivo e attributo devono andare, aspetta. per forza, insieme. Perché un fatto è certo: nessuna decrescita è sostenibile. Si trasformerebbe in macelleria Ma in primis ha richiamato la necessità di una visione e sociale, in acuirsi delle differenze. di una strategia comune. 4
Silvia Marchi (Senior Associate, PwC; moderatrice) Buongiorno a tutti. Per iniziare i lavori, prenderanno la Parola, nell'ordine: Enrico Letta (già Primo Ministro italiano, Presidente Sono Silvia Marchi ed è per me un piacere darvi il della Scuola di Politiche), Attilio Fontana (Presidente benvenuto al webinar “Italia 2021. È già domani”, della Regione Lombardia) e Andrea Toselli (Presidente organizzato da PwC Italia, Associazione Scuola di ed Amministratore Delegato di PwC Italia). Politiche e Fondazione Costruiamo il futuro, perché rappresenta un esempio virtuoso di come il mondo Seguiranno poi gli interventi di diversi ospiti, delle imprese, quello delle associazioni e quella delle rappresentanti delle istituzioni italiane ed europee, del fondazioni possono pensare e costruire il futuro mondo accademico, associativo, della finanza e del dell'Italia. mondo delle imprese. Con particolare piacere perché sono legata agli enti Inizieremo con l’On. Irene Tinagli (Presidentessa della organizzatori in quanto sono a tutti gli effetti una Commissione Problemi Economici e Monetari del persona PwC Italia (solo temporaneamente in prestito Parlamento europeo), Vito Grassi (Vice Presidente a PwC UK) e allo stesso tempo sono una orgogliosa di Confindustria, Presidente della Graded SpA), alumna della Scuola di Politiche. Massimiliano Cesare (Presidente F2I, Presidente Mediocredito Centrale) e Fabrizio Palenzona (Presidente Come dicevamo, il filo conduttore dell’eventosarà Aiscat, Presidente Assaeroporti, Presidente Prelios). “Italia 2021. È già domani”: un titolo che ci invita ad una riflessione sul futuro, ma anche all'azione e alla Seguiranno poi gli interventi di Stefano Folli (Editorialista concretezza. de La Repubblica) e di Elio Franzini (Rettore dell'Università degli Studi di Milano). Il nostro paese in queste settimane di crisi pandemica ha dato prova di sé: i cittadini italiani hanno rispettato le Interverrà quindi, a portare la voce del Governo, Gian regole imposte dal lockdown e forse anche per questo Paolo Manzella (Sottosegretario di Stato allo Sviluppo sono cresciute le loro aspettative nei confronti della Economico). classe dirigente. È proprio per capire come rispondere a queste aspettative e rinvigorire questa fiducia che I lavori saranno infine chiusi dall’Onorevole Maurizio momenti di riflessione come questo evento sono Lupi (Deputato al Parlamento italiano, Presidente importanti. della Fondazione Costruiamo il Futuro, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà). La nostra mattina vuole essere un'opportunità per pensare a quali saranno i pilastri e le priorità per lo Colgo fin da ora l'occasione per ringraziare tutti quanti i sviluppo del nostro paese, consapevoli delle nostre nostri ospiti e quanti si sono collegati da casa fragilità strutturali, ma anche delle nostre potenzialità. Nell’ottica di assicurare uno svolgimento fluido, Mi auguro che gli interventi che seguiranno possano chiederò a tutti gli ospiti di cercare di limitare la durata suggerire scenari di sviluppo. Non modelli ideali, ma dei propri interventi ad una decina di minuti. soluzioni attuabili per facilitare la cooperazione tra imprese istituzioni e politica. Ora, senza ulteriori indugi, passo dunque la parola ad Enrico Letta. Siamo convinti dell'importanza di uno sforzo di coesione e di fiducia da parte di tutte le parti, per elaborare la visione dell’Italia 2021. 6
Enrico Letta (Presidente, Associazione Scuola di Politiche; già Presidente del Consiglio dei Ministri) Grazie Silvia. Grazie a PwC e a tutti coloro che hanno E l'abbiamo fatto con degli effetti, credo, molto positivi: fortemente voluto questo incontro. Questo momento è questo incontro probabilmente non saremmo stato in molto importante perché siamo dentro a un presente grado di organizzarlo in presenza (perché in così poco ancora drammatico e molto complesso da vivere. tempo non sarebbe stato possibile) e non avrebbero potuto partecipare così tante persone. Ma quello di oggi Questa mattina stiamo ragionando e riflettendo è un piccolo esempio, le opportunità sono immense: insieme, guardando al futuro, perché credo che ci sia penso ad esempio al tema dell’abbattimento della un interrogativo che alberga in una parte del cervello e burocrazia grazie alla digitalizzazione. dell’animo di tutti noi, in questi momenti e giorni ancora drammatici. Ma passare al 2030 non vuol dire soltanto digitalizzazione. Vuol dire anche ripensare la logica Quello che è successo non ce l'aspettavamo, è della nostra economia e le relazioni tra centri e periferie. assolutamente unico. Adesso che lentamente e Per esempio, penso che il nostro sistema sanitario faticosamente il nostro Paese sta ripartendo, quello che dovrebbe cogliere questa occasione per fare un grande tutti noi ci chiediamo è se possiamo tornare al dicembre investimento sulla telemedicina, così da collegare 2019, chiudendo una parentesi, piangendo i nostri morti i centri remoti e la parte più anziana della nostra e fingendo che in questi mesi fossimo stati come messi popolazione agli ospedali. Uno dei nostri principali in freezer. Oppure, se non dobbiamo invece concepire amici, Francesco Merloni (Presidente della Fondazione quanto è successo come un evento unico nella nostra Merloni), con la sua Fondazione, nelle Marche colpite storia e nella vita di ognuno di noi. dal terremoto, ha raccolto ingenti fondi privati per costruire un laboratorio di telemedicina in uno dei Io penso che questo incontro nasca proprio dall'idea comuni più lontani dall’ospedale, sito quasi in montagna che questa non è una parentesi: non siamo stati messi e abitato prevalentemente da una popolazione anziana. in freezer, non verremo tolti dal freezer e rimessi a vivere Quanto sarebbe bello trasformare questo nostro mondo come se fossimo nel dicembre del 2019. Io penso a e accompagnarlo verso il futuro? questa vicenda come alla cesura più profonda che le nostre vite abbiano mai vissuto e, allo stesso tempo, Quindi, da una parte, noi dobbiamo guardare al 2030, penso a questa vicenda come ad un acceleratore non al 2019. Da un'altra parte, con le nostre teste, con impressionante. i nostri cuori e con i nostri comportamenti, dobbiamo guardare e tornare invece al 1946. Dobbiamo cioè Mi sento di proporre un esercizio un po’ complesso: per tornare al momento nel quale il nostro Paese, distrutto un verso dobbiamo fare un passo avanti, per un altro e diviso dalla guerra, ha trovato la forza per unirsi nel dobbiamo fare un passo indietro. più straordinario momento della storia italiana, vale dire la ricostruzione del dopoguerra. Quel momento ci ha Dal 2020, noi dobbiamo passare al 2030: dobbiamo dato forza e ci ha portato al rango delle grandi potenze fare un passo avanti molto forte su tutto ciò che mondiali, consegnandoci quel ruolo che in altro modo non abbiamo fatto negli anni scorsi in termini di e disgraziatamente si era tentato di raggiungere per via accelerazione del nostro paese verso il futuro. Mi viene militare. La sapienza di una classe dirigente illuminata, da dire che, in questi tre mesi, abbiamo fatto sulla l'unione del nostro popolo e la grande forza di quella digitalizzazione del nostro Paese più di quanto non ricostruzione ci hanno consentito di arrivare a essere tra avessimo fatto negli ultimi 20 anni. Tutti abbiamo fatto i Paesi fondatori dell'Unione europea (allora, Comunità passi avanti in termini di organizzazione strutturale, di Europa), tra i Paesi fondatori del G7 e uno dei più processi, di protocolli e di modalità, perché eravamo importanti Paesi al mondo. obbligati a farlo. 8
Italia 2021. È già domani. Perché dico che dobbiamo tornare a quel 1946? confronto a quello che si può fare oggi (purtroppo Perché, negli anni del dopoguerra e della ricostruzione, a debito e questo è un altro discorso che dovremo non ci fu una classe dirigente che era unita in una affrontare). Non giochiamoci queste risorse e questa anonima e insipida operazione di unità nazionale. No, opportunità soltanto guardando indietro, a quello che maggioranza e opposizioni erano ben divise e marcate, c'era nel 2019; non riportiamo l'Italia a come era nel avendo addirittura riferimenti e valori molto diversi, 2019; portiamola invece al 2030, facciamo investimenti anche da un punto di vista ideologico. Ma lo spirito che guardino al futuro. di unità di quel tempo è lo spirito dal quale ripartire. In quel periodo, si costruì una profondissima unità del Non rifacciamo l'errore che abbiamo fatto nelle crisi Paese, riuscendo veramente a guardare al futuro. La del 2008 e del 2013 quando, per esempio, tutte le ricostruzione fu anche un periodo nel quale l'ascensore risorse dedicate al tema del lavoro sono state destinate sociale funzionò, nel quale tanti figli di persone non esclusivamente alla protezione del lavoro che già laureate ebbero la possibilità di fare un percorso di studi c'era. Così facendo, si è fatta un’ottima cosa (perché che le portò a laurearsi, grazie alle tante borse di studio, bisognava proteggere le famiglie e i lavoratori), ma si grazie agli investimenti in istruzione e grazie a percorsi sono anche create le condizioni che hanno portato virtuosi. alla più grande fuga dei giovani del nostro Paese: la disoccupazione giovanile è cresciuta in modo Allora io vorrei – e termino qui – che questo fosse esponenziale perché non c'era niente per il lavoro che lo spirito anche di questo incontro. La difficoltà e il si doveva creare; i giovani italiani sono allora andati dramma di questo momento non ci devono impedire di a cercare opportunità da altre parti. Non rifacciamo guardare al lungo periodo. Questo sguardo sul lungo quegli errori: pensiamo ai giovani, pensiamo al futuro, deve rappresentare un grande passo avanti verso un facciamo questa scelta con i migliori valori del nostro futuro fatto di innovazione, di grandi novità e di scelte passato, con lo spirito del dopoguerra che è stato così coraggiose, che dobbiamo fare per il nostro Paese. straordinario e che rimane il periodo sicuramente più bello della nostra storia. Credo che questo sia lo spirito Questo Governo è il primo, dopo decenni, ad avere di oggi. la possibilità di investire risorse ingenti. Tutti i Governi precedenti (ne ho una qualche piccola esperienza) Silvia, sono stato nei tempi che mi hai assegnato e hanno dovuto soprattutto fare tagli, destinando agli adesso, con grande piacere, ascolteremo il Presidente investimenti solo quel poco che rimaneva; niente, in Fontana. Silvia Marchi (Senior Associate, PwC; moderatrice) Ringrazio moltissimo Enrico Letta per questo intervento, per aver toccato alcuni dei temi che saranno effettivamente il nostro filo conduttore per la mattinata, primo tra tutti il cercare di fare nostro questo spirito di ripartenza. Adesso passo la parola al presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, per cercare di capire come possiamo guardare al futuro e quale uso possiamo fare di queste risorse che saranno adesso a disposizione. Grazie. 9
Attilio Fontana (Presidente, Regione Lombardia) Grazie a lei e a tutti. persone si accorgeranno che il proprio il datore di lavoro ha chiuso l'attività, quando cioè i veri problemi legati Scusatemi, ma prima di tutto lasciatemi fare ancora un alla vita quotidiana si evidenzieranno in tutta la loro piccolo ricordo di quello che è stato questo evento, che drammaticità. Quindi, da un lato, bisogna essere pronti io credo sia stato inimmaginabile; chi non l'ha vissuto sicuramente a prevedere un sostegno a queste fasce non credo neppure ne abbia oggi una piena coscienza. di popolazione, che dall'oggi al domani si troveranno Parliamo di un’epidemia di una violenza inaudita, senza reddito. Ma, dall'altro lato, bisogna avere un'idea durante il quale abbiamo potuto ridurre e controllare il di quale dovrà essere l'investimento che dovremo fare. numero di morte soltanto grazie alla grande capacità dei nostri medici e dei nostri infermieri e soltanto Io faccio sempre un esempio che forse è un poi banale, grazie a una resilienza incredibile. Era un quotidiano ma che è significativo: ci sono Paesi in Europa, come terremoto, come diceva un medico del pronto soccorso per esempio l’Estonia, che hanno saputo migliorare di Bergamo: era come se tutti i giorni ci fossero due o decisamente la propria qualità della vita investendo tre scosse telluriche, dopo le quali arrivavano decine e in una direzione chiara (digitalizzazione e sviluppo decine di persone che non respiravano più. tecnologico, nel caso dell’Estonia), utilizzando in maniera opportuna i fondi europei e diventando un Da lì bisogna partire. Sono molto d’accordo con quello punto di riferimento su questi temi. che diceva Enrico Letta, con un’unica differenza: temo che oggi non ci sia ancora un vero progetto per il futuro. Allora, io credo che si debba avere il coraggio di capire Io credo che si debba partire da un serio progetto di che ci sono attività che nel futuro erano già comunque come dovrà essere l'Italia e di come dovrà essere la destinate a finire, perché destinate ad essere superate. Lombardia nel 2030 e nel 2050. E allora non si può investire in quella direzione. Si dovrà aiutare chi svolgeva a quel lavoro perché si riqualifichi Prima che si verificasse questa drammatica situazione, e perché trovi altre opportunità, ma non possiamo con un gruppo di amici stavamo proprio ragionando investire in settori destinati a scomparire (ad esempio sul cercare di gettare le basi di come avrebbe potuto e non dobbiamo investire in centri di formazione per dovuto essere lo sviluppo della Lombardia, che fino a autisti, se oggi siamo vicini ai veicoli a guida autonoma). quel momento si mostrava solo con scenari positivi. Penso ci si debba concentrare sull’innovazione e sullo Adesso, mi sembra che il vero tema sia però sia quello sviluppo. Per esempio, un tema su cui stiamo lavorando di trasformare questo dramma in un’opportunità è quello del 5G. Come Regione, dobbiamo investire (scusate, sembra quasi una bestemmia parlare in questi tutte le nostre risorse perché tutti i cittadini, anche nelle termini). zone più remote, abbiano connessioni internet degne di questo nome. Investimenti in questo senso stanno Come diceva Enrico, per la prima volta da un sacco dando i propri frutti, perché senza infrastrutture digitali di anni, siamo nelle condizioni di poter investire. Ma in questo periodo avremmo dovuto sospendere anche investire non deve voler dire buttare i soldi in maniera attività come la formazione universitaria, che invece insensata in iniziative che non siano finalizzate alla continua a distanza. realizzazione di qualcosa di strutturato. Un altro argomento importante e che bisogna In questo momento abbiamo sicuramente il dover di riconoscere essere responsabilità di tutti noi è quello fronteggiare la grande povertà a cui assisteremo e della burocrazia. Il concetto di burocratizzazione è che sta avanzando a passi da gigante. Io sono molto qualcosa che non vogliono solo i burocrati, ma che preoccupato per quello che succederà a settembre, vogliono ormai anche i cittadini. Anche i cittadini ormai quando la cassaintegrazione finirà e quando molte non possono fare più a meno della burocrazia. Ne ho 10
Italia 2021. È già domani. avuto la conferma in questi giorni, in cui sono state Purtroppo, ho la sensazione che si stia andando nella emanate diverse ordinanze: non avete idee di quante direzione esattamente contraria. Si sta andando nella richieste di chiarimenti specifici vengano avanzate; direzione della contrapposizione assoluta e della non c'è qualcuno che autonomamente decida di dare contestazione continua di ciò che vien fatto da una un'interpretazione a un principio generale. Quello della parte o dall’altra. burocratizzazione è un principio talmente entrato nella mentalità quotidiana di ciascuno di noi che non siamo È bello il richiamo di Enrico Letta al 1946, ma io credo capaci più di farne a meno. Ma se non si riescono a che allora ci fosse un vento che unificava tutti, il vento superare i tempi oggi imposti dalla burocrazia, questo della riacquistata libertà, della riacquistata democrazia e Paese è destinato a scomparire. Come ente pubblico, della volontà di ricostruire un Paese he era distrutto; un noi non possiamo permetterci di avere bisogno di vento che andava oltre il fatto che uno fosse comunista più di tre anni per aprire un cantiere. Questi tempi e uno fosse democristiano. Io temo che oggi che questo sono incompatibili col mondo del futuro; erano già vento, purtroppo, sia ancora molto leggero. Credo che incompatibili con il mondo del passato, prima del se non si avrà la forza il coraggio di investire anche COVID-19, ma oggi ancora di più diventa illogico. in una sorta di riconciliazione di questo genere non ci Come Regione abbiamo risorse e competenze per saranno le risorse. gli investimenti ed è impensabile che queste risorse non possano essere immesse immediatamente Chiudo facendo un piccolo esempio: una delle tante nell’economia reale perché sono necessari dieci bande immense polemiche che si stanno facendo è quello e dieci gare, che rallentano l’attivazione di questi soldi. dell’ospedale in Fiera. Per la prima volta la politica fa un'opera che ha un senso programmatorio e ha un Digitalizzazione e burocrazia sono solo due esempi, senso progettuale, perché in questa crisi è emerso ma sono due temi su cui è necessario cambiare la che abbiamo pochi letti di rianimazione (abbiamo un mentalità della classe dirigente. Se non si ha il coraggio sesto dei letti che hanno in Germania) e che dobbiamo di cambiare la mentalità, non si farà mai niente. Va bene allora minimo triplicare i posti letti per far fronte ad tutto, ma non è possibile che nel pieno della pandemia un’eventuale seconda ondata o ad altre situazioni siano partite 8-9 indagini giudiziarie. Va bene l’indagine, critiche. Di fronte a questa situazione, peraltro in ma aspettiamo almeno quando è finito tutto di una fase ancora di emergenza nella quale i posti interrogare i presunti indagati o i presunti testimoni (che letti potevano servire subito, una persona di media fanno parte, per esempio, della squadra per la sanità intelligenza (neanche particolarmente brillante) ha della nostra Regione), perché se devono passare giorni allora l’idea di realizzare qualcosa che possa servire e giorni a rispondere agli interrogatori non possono come garanzia per il futuro, per cercare di andare dedicarsi al loro lavoro. incontro a quella che viene letta come un’esigenza a livello nazionale. Ecco, questo fatto ha scatenando, sta Io credo che si debba avere il coraggio di buttare un po’ scatenando e scatenerà delle polemiche indicibili, sulle il cuore oltre l’ostacolo e superare certi principi. Perché quali sono intervenute la Magistratura e la Corte dei se non sarà così, se non si sarà disposti a rinunciare Conti (nonostante si tratti di risorse private, utilizzate da ad alcuni aspetti che consideriamo ineludibili pur di una fondazione privata, e allora non capisco l’intervento realizzare il progetto che ci poniamo, allora non si andrà della Corte dei Conti). da nessuna parte. 11
Silvia Marchi (Senior Associate, PwC; moderatrice) Ringrazio moltissimo per l’intervento e per aver delineato, pensando al nostro progetto per il futuro, le opportunità e gli investimenti, con uno sguardo non solo all’innovazione e alla ricerca, ma anche a tematiche di cui già abbiamo parlato e di cui tanto parleremo, come ad esempio la burocrazia. Passo quindi la parola ad Andrea Toselli, Presidente e Amministratore Delegato di PwC Italia, al quale chiederemo di aiutarci a capire come pensano al domani e che priorità si pongono le imprese, motori della nostra ripresa. 12
Italia 2021. È già domani. Andrea Toselli (Presidente e Amministratore Delegato, PwC Italia) Buongiorno a tutti. La situazione specifica è in via di risoluzione, anzi è risolta, ma ci sono voluti due mesi, abbiamo iniziato Non ho la presunzione di sapere cosa pensano tutte a parlarne due mesi fa. Non si può evidentemente le imprese. La nostra organizzazione è una grande “commissariare tutto il Paese” per fare come abbiamo organizzazione italiana di servizi professionali, ha fatto con il ponte Morandi. Deve però esserci un giusto un punto di osservazione che mi dà la possibilità di mezzo, fra una situazione eccezionale specifica come riassumere quello che vediamo. Avendo 6.000 clienti si a Genova e una situazione eccezionale generica, che riescono in qualche modo a trovare dei temi conduttori, tocca tutto il Paese, come questa. Non si può bloccare dei fili rossi che possono essere riassunti. tutto in una logica di “immobilismo burocratico”. La semplificazione va intesa quindi in termini di Non ci sono cose che, in qualche modo, il presidente “deburocratizzazione”. Non è il mio mestiere valutare Letta e il presidente Fontana non abbiano già iniziato come debba avvenire, io riporto dei fatti: l'Italia è il a introdurre; il punto è capire qual è il progetto, lo 118° paese al mondo per attrattività fiscale ma non è diceva il presidente Fontana, qual è la visione per i solo una questione di oneri, ha anche a che fare con le prossimi anni, lo diceva anche Enrico. Abbiamo una 238 ore dedicate alla tax compliance, quando la media responsabilità fortissima verso le prossime generazioni OCSE è di 162. Questo è un problema di efficienza e quindi dobbiamo prima di tutto decidere che progetto del sistema, è questione di andare a facilitare il lavoro abbiamo, e la mia forte convinzione è che questo delle imprese, e questo come dicevo passa attraverso progetto non possa non includere l'impresa. L'impresa l'ambiente regolamentare ed è toccato anche da di tutte le dimensioni, l’impresa nella sua accezione situazioni oggettivamente correlate all'ambiente legale. anche semantica se volete, il “fare qualche cosa”, Pensiamo ai contenziosi Anas sui grandi cantieri: stiamo l’avere delle idee e l’avere entusiasmo. parlando di svariati di miliardi di euro fermi da anni per contenziosi, e questo forse è la punta dell'iceberg, Dal punto di vista aziendale quali sono le cose che una grossa punta di un iceberg. Pensiamo anche a interessano alle imprese? Le ho riassunte in quattro tutti i contenziosi civili: anche su questo io vedo molte punti: l’ambiente regolamentare, il capitale e il lavoro, aziende che hanno dei problemi. Una volta si diceva che sono l’input dei processi produttivi, poi l'output dei “mi faccia causa”, nei film in bianco e nero con Alberto processi produttivi: un mercato e la possibilità di avere Sordi c’erano queste battute, ed ormai è diventato dei consumi sollecitando l’offerta. un problema sul serio. La certezza dell'efficacia dei contratti sta diventando, anzi, è da un po’, che è un Proviamo ad andare in ordine. bel problema. Quindi l'ambiente regolamentare, in senso lato, ha bisogno di un'accelerazione. Ha bisogno Ambiente regolamentare. Abbiamo parlato prima di semplificazione, una parola che forse ha perso di di semplificazioni. Non si può andare avanti con la significato perché è stata usata e riusata, ma bisogna situazione attuale; l'altro giorno leggevo questo articolo trovare un sistema, trovare un modo. di Sergio Rizzo su La Repubblica, dove si parlava di centinaia e centinaia di rimandi, fra centinaia di norme, Questo è l’ambiente esterno. Per parlare dell’ambiente fra dozzine di decreti. Parlo non da imprenditore ma interno, delle aziende in sé, dobbiamo partire dal da gestore (o da coordinatore) di un'organizzazione capitale. Qui abbiamo sicuramente un problema di abbastanza grande (abbiamo 24 uffici in Italia, 6.800 liquidità immediata, ma abbiamo anche un problema dipendenti): noi quando abbiamo dovuto cominciare di sistema di dimensione, di capitalizzazione, di a ragionare su come riaprire i nostri uffici siamo stati investimenti. Spesso si sente parlare di risparmio rallentati dal dilemma INAIL, Modello 231, responsabilità privato, e insieme a questo compare lo spauracchio del datore di lavoro… Devo dirlo, ci ha rallentato nel della patrimoniale, ma io mi chiedo: strumenti come decidere, perché la conseguenza di una decisione i PIR, abbinati ad una garanzia statale sul capitale sbagliata può avere dei riflessi particolarmente pesanti. investito, non potrebbero forse aiutare ad una patrimonializzazione delle imprese? 13
Anche delle piccole e medie imprese, attenzione, Queste proposte sono state, se volete, un po’ non solo delle grandi, perché il nostro sistema premonitrici dell'importanza che siamo sicuri (o almeno, industriale è basato sulla piccola e media impresa, io ne sono abbastanza certo) lo smart working avrà nel lo sappiamo. Con questa azione potremmo essere futuro. Il trasporto pubblico locale non potrà portarci in grado di veicolare il risparmio pubblico, in forma tutti in ufficio, dovremo lavorare da casa, e lavorando volontaria, verso la piccola e media impresa, da casa avremo bisogno del 5G anche nei piccoli paesi, permettendo agli investitori privati di godere della come diceva il presidente Fontana. Dovremo essere diminuzione del rischio dovuta da un lato alla in grado di avere la dimestichezza tecnologica, gli garanzia statale sul capitale e dall’altro al fatto strumenti e le soft skills che ci permettono di superare che non si tratti di investimenti specifici, ma di l'imbarazzo di lavorare con una macchina invece che investimenti “collettivi” in piani di risparmio. In con una persona, e di che cosa effettivamente andare a questo modo, forse, quel risparmio privato che sintetizzare in quei momenti in cui ci vedremo. adesso è diretto a investimenti o conti dove i Uno studio sullo smart working, oltre a dirci che più rendimenti non sono particolarmente elevati (in della metà (forse il 70%) delle persone che ora lavorano questo momento di tassi bassi), potrebbe diventare da casa gradirebbero continuare a farlo, ci dice anche una risorsa per il capitale delle imprese. Le imprese che i pendolari in meno sulle strade e sulle ferrovie non possono pensare di aumentare ancora la leva: potrebbe addirittura creare una produttività aggiuntiva qualora risalissero i tassi la leva diventerebbe un per il nostro sistema che farebbe aumentare il PIL problema molto significativo per le imprese di tutte le dell’1%. Sono numeri importanti che battono anche dimensioni, e in passato abbiamo visto delle imprese sulla qualità della vita. C'è qualcosa di veramente crollare sotto il peso della leva. In questo momento, importante, un'opportunità che questo momento ci se pensassimo di ricapitalizzare le imprese a debito, sta dando che dobbiamo assolutamente cogliere, dovremmo preoccuparci molto dell’evoluzione per generare l’incremento di quella produttività che dei tassi di interesse e potenzialmente anche sappiamo essere stata un problema nel nostro Paese. dell'inflazione. Ci possono invece essere degli È quindi una questione di formazione, perché per fare strumenti di strumenti per raccogliere capitali in queste cose bisogna sapere come si fa - io stesso ho questo tipo di investimenti. avuto dei problemi a entrare in questo modo diverso di vivere la giornata. In ultimo, a proposito di lavoro: se i Il lavoro. Abbiamo un problema di produttività, e io pendolari potranno passare più tempo a casa ci sarà non sono sicurissimo che la cancellazione dell'IRAP una ricaduta inevitabile sull'economia dei territori. Tutto per le aziende con fatturato fino a 250 milioni sia il tempo che non si passa in macchina o in treno lo si la cosa migliore. Non sono sicuro che sia stata passa nella propria residenza, dove si effettueranno i applicata nel modo migliore, fissando questa soglia consumi; non si consumerà più necessariamente dove di 250 milioni di fatturato, non parametrata sul si va in ufficio. Questo genera un'opportunità molto numero di dipendenti per facilitare la produttività importante. e la creazione di posti di lavoro. È stata una cosa interessante e speriamo che dia un po’ di ossigeno Consumi e settori. Ad oggi noi abbiamo bisogno di alle imprese ma forse per si poteva trovare con sostenere i consumi in modo quasi indiscriminato. Io un meccanismo che facesse più leva. Sul tema vivo a Milano, e anche a Milano ci sono persone che del lavoro c'è da pensare molto, anche al di là cominciano avere problemi, cominciano ad avere un dell’attuale momento di emergenza. PwC già da problema semplicemente per andare avanti; in altre tempo lavora con l’Intergruppo parlamentare per la in altre zone meno fortunate del nostro paese questa Sussidiarietà, e l'anno scorso l'intergruppo ha fatto cosa l'abbiamo vista già da un po’. Il sostegno al due proposte di legge su soft skills e su capitale consumo indiscriminato non potrà essere protratto per umano. sempre, deve essere fatto in modo che abbia un volano, 14
Italia 2021. È già domani. deve essere fatto in modo che si possa indirizzare l'investimento collettivo laddove può avere un effetto moltiplicatore più alto. Bisogna ragionare in termini di filiere, su cui vi lascio un ultimo pensiero. Io l'altro giorno parlavo con il mio omologo australiano, che mi diceva che in Australia viene estratto circa il 90% del litio mondiale, risorsa naturale fondamentale per le batterie, ma nello stesso Paese è presente solo il 3 per cento degli impianti di produzione delle batterie. Il governo australiano, preso atto di questo fatto, ha deciso di investire drammaticamente sulle facility per le produzioni di batterie. Questo vuol dire investire su una filiera partendo degli asset disponibili nel Paese. Quindi, la visione di cui parlavamo all'inizio deve passare attraverso una logica di questo tipo, in cui andiamo a capire quali sono gli asset del Paese, o all’opposto gli elementi di arretratezza del Paese, e investire dando una priorità a quelli che fanno più volano. È banale parlare delle costruzioni, sappiamo che l'edilizia è forse l'attività che crea più volano di tutte, ma ce ne sono anche altre. In conclusione, ringrazio tutti per il contributo che hanno dato e che daranno, Redigeremo un documento da mettere a disposizione della collettività e degli addetti ai lavori, per cercare di portare avanti quest'iniziativa. Grazie. Silvia Marchi (Senior Associate, PwC; moderatrice) Grazie Andrea. Adesso andremo avanti, passerò la parola all'onorevole Irene Tinagli, Presidente della Commissione Problemi Economici e Monetari del Parlamento europeo, per capire come l'Europa sta supportando l'Italia in questa difficile fase e per chiederle quanto il sostanziale aumento dell'intervento pubblico nell'economia che vedremo presto in Europa riuscirà a tradursi in uno stimolo ai consumi. 15
Irene Tinagli (Presidente della Commissione Problemi Economici e Monetari, Parlamento Europeo) Grazie a voi per questa opportunità di riflessione su un questo ci è stato e ci è tuttora preziosissimo, perché ci tema di cui effettivamente si parla poco, perché siamo consente di tenere a bada i mercati, di tenere il nostro stati tutti molto presi dalla gestione dell'emergenza e spread più basso rispetto a quello che sarebbe senza si fa fatica a progettare e a guardare a quello che verrà questo tipo di intervento. La Commissione si è anche dopo. Invece è fondamentale. accorta subito della necessità, per gli stati membri e per l'Italia in particolare, di mettere in atto tutte le politiche Parto appunto dal riassumere un po’ quello che sta economiche e fiscali necessarie per l'emergenza, e accadendo in Europa perché a volte ho l'impressione quindi ha sospeso di fatto il patto di stabilità e ha rivisto che in Italia, e anche negli altri Paesi europei, a maggior le regole per gli aiuti di stato, proprio per consentire ai ragione adesso che siamo presi dall'emergenza, a governi nazionali, a partire da quello italiano che per volte l'Europa sembri lontana, senza che si riesca a primo si è trovato a gestire l’emergenza, la possibilità capire bene quello che accade là dentro. Bisogna dire di offrire garanzie pubbliche per prestiti alle imprese e che vi è stata una primissima fase di smarrimento e di fare interventi anche diretti per sostenere il sistema anche direi di scetticismo rispetto alla reale gravità produttivo ed economico. Sono tutte cose che in tempi dell’emergenza, che all'inizio sembrava fosse confinata normali l'architettura europea non avrebbe consentito, in Cina e Italia. All’inizio vi è stata reticenza all’idea di ma che sono state concesse immediatamente, nel giro “europeizzare” questo tipo di problema. Però questa di poche settimane. fase, devo dire, non è durata tantissimo, ci si è accorti subito della portata del potenziale impatto sia in termini Poi sono stati creati una serie di strumenti nuovi, perché di emergenza sanitaria ma anche in termini di crisi poi ci si è accorti che era necessario qualcosa di più. economica, e quello che si è fatto è stato veramente È nato così il programma SURE, un fondo fino a 100 una corsa, una cora continua nell’attivare tutti gli miliardi per sostenere le spese degli ammortizzatori strumenti esistenti e anche nel cercare di metterne in sociali e l'occupazione. È nata poi l'idea del “MES piedi di nuovi. sanitario”, che concerne l’utilizzo di uno strumento esistente, che ha già la capacità di fare prestiti fino a Il 12 di marzo, quindi proprio all'inizio del lockdown, è 410 miliardi, per una linea di credito nuova che non partita la Banca Centrale Europea con un massiccio abbia nessun tipo di condizionalità se non quella programma di acquisto di titoli di stato, ma anche di di usare quei soldi per investimenti in programmi e rifinanziamento di liquidità per le banche e le imprese. spese legate alla emergenza sanitaria, quindi spese Questo intervento è stato poi rafforzato: nel giro di dirette e indirette di cura e di prevenzione. Mi dispiace una settimana ha fatto due interventi, e ieri hanno molto tutta la polemica su questo strumento che si è annunciato che sono pronti a rinnovare e fare tutto creata in Italia, a volte anche un po’ surreale, perché quello che è necessario. Non ci dobbiamo dimenticare in realtà potrebbe essere, a mio avviso, un'opportunità che anche questo programma di titoli non è stato straordinaria per fare un investimento e una riforma solo una modifica o un rafforzamento della quantità del sistema sanitario, per rafforzare e potenziare per di acquisto, ma anche una modifica delle regole che esempio le reti territoriali, la medicina di base o la ha consentito alla BCE di concentrare i suoi acquisti telemedicina, come diceva Enrico. Si può pensare a una proprio sull'Italia, una cosa che in tempi normali non riforma o a un ridisegno totale che consenta di fornire sarebbe mai potuta accadere proprio perché ci sono anche nuove tipologie di servizi sanitari, di improntare delle regole che impongono alla BCE di avere un delle politiche sanitarie nuove in un paese come il equilibrio nell'acquisto dei titoli tra i vari stati membri. nostro che tra l'altro è molto variegato, in cui non ci Grazie a queste modifiche nelle ultime settimane la BCE sono solo aree metropolitane ma anche tanti paesi compra e sostiene i titoli italiani e il debito italiano, e piccoli dove si fa fatica a offrire certi servizi. 16
Italia 2021. È già domani. Oltre a SURE e Mes, un nuovo piano per la BEI, la Io mi auguro che ci sia da parte dell'Italia, e questo è Banca Europea per gli Investimenti, con un nuovo secondo me la cosa che in questo momento sta un po’ fondo sino a 200 miliardi per garantire prestiti per le mancando, la visione e la progettualità per l’utilizzo di PMI. Ora si sta ragionando anche a proposito di questo questi fondi. Io in Italia vedo tanto dibattito su quanto ci recovery plan, che appunto dovrebbe includere come verrà dato, e ovviamente la questione della quantità in piano sia il recovery fund (quindi un nuovo fondo) una fase come questa è importante, ma noi dobbiamo che una revisione, un ridisegno del bilancio pubblico porci anche il problema di come utilizzare queste nel quale sarebbe impiantato questo recovery fund. risorse, di darci delle priorità, e questo ci potrebbe Io valuto molto positivamente questa combinazione, aiutare anche a negoziare cifre superiori. Può essere perché agganciare un nuovo strumento al bilancio un grande progetto di digitalizzazione della scuola, europeo significa anche dargli una governance molto può essere un grande progetto di ridisegno e rinforzo democratica, significa che questo strumento passerà dei servizi sanitari territoriali, un grande progetto di attraverso il parlamento, e questa è una cosa che gli digitalizzazione della pubblica amministrazione e anche altri strumenti non hanno fatto. per esempio della giustizia, del fisco, della burocrazia. Questo è quello che manca adesso all’Italia, quello Su questo recovery fund ovviamente c'è un grande di cui c'è un disperato bisogno. Ci sono sicuramente dibattito su quanto sarà grande e su che criteri avrà. grandissime opportunità che arriveranno dall'Europa, Sembra abbastanza acclarato che sarà molto corposo però adesso sta a noi identificare quelle che sono le e che dovrà finanziarsi con l'emissione di titoli europei, priorità di intervento per rendere questa crisi anche e che servirà poi a finanziare e sostenere i Paesi che un’opportunità, un modo per modernizzare l'Italia e non più hanno sofferto e stanno soffrendo per questa crisi. solo tamponare l'emergenza. Lo ha detto prima Enrico: Sulle modalità di erogazione abbiamo avuto la proposta io sono completamente d'accordo. Lo hanno detto il franco-tedesca, che propone una allocazione di questi presidente Fontana e Andrea Toselli. Ecco io spero che fondi con criteri diversi dal puro prestito (che è la lo si possa fare, anche a partire da occasioni come logica del Mes e di SURE) ma che invece ricalcano, o questa. Grazie. perlomeno possono assomigliare, ai fondi strutturali che non richiedono restituzione. Silvia Marchi (Senior Associate, PwC; moderatrice) Grazie tantissimo all’Onorevole Tinagli per questo intervento. Mi sembra che fino ad ora in tutti gli interventi sia davvero emerso il tema della progettualità e di pensare al futuro, di come investire le nuove risorse. Adesso per continuare la nostra mattinata invito a prendere la parola Vito Grassi, Vice Presidente di Confindustria e Presidente di Graded S.p.A., per parlare delle imprese e del ruolo delle specificità territoriali per la ripartenza, grazie. 17
Vito Grassi (Vice Presidente, Confindustria; Presidente, Graded S.p.A) Grazie Silvia e complementi per il format e il titolo. Non c'era bisogno del lockdown per scoprire che sulle infrastrutture siamo indietro di 30 anni, o che i tempi di Parlare di impresa dopo Andrea Toselli diventa molto realizzazione di un qualsiasi progetto sono inconcepibili molto più difficile, perché ha già centrato tutti i punti, in un sistema economico moderno, o che la burocrazia ha alzato l'asticella. Io volevo riprendere il tema della non solo non aiuta lo sviluppo (e su questo chiunque dei responsabilità sociale delle aziende e poi arrivare al relatori ci può dare atto che è una cosa che diciamo da discorso molto chiaro di Irene Tinagli sugli strumenti sempre) ma che ha dimostrato di non riuscire neanche europei, che sono il vero strumento per poter guardare a dare soccorso nei momenti di emergenza. Se la cassa al futuro con fiducia. integrazione, che è un processo che era già nelle corde dello stato, ha funzionato subito, tutto il resto delle Io penso che la crisi, il lockdown, i due mesi di blocco misure di liquidità si è impantanato sul regolamento ci abbiano trasmesso tanti fatti positivi e abbiano dell’Abi e sull’applicazione delle banche. Le banche sicuramente la funzione che diceva Enrico Letta in hanno dovuto fare sacrifici enormi, noi abbiamo chiesto partenza: saranno un grandissimo acceleratore. Due che la garanzia dello stato al 100% venisse estesa mesi di fermo ci hanno consentito di rivedere quanto anche oltre i €30.000 attuali, e andasse a coprire anche vale tutto quello che è natura, tutto quello che è prestiti di taglio intermedio, perché avrebbe consentito fauna, elementi di cui, nella nostra corsa quotidiana proprio alle banche di non fare le istruttorie di merito, a inseguire il progresso e la crescita, ci eravamo permettendo alla banca di non assumersi responsabilità dimenticati. Ma il lockdown ha anche accentuato la penali o comunque a non dover fare delle istruttorie per coesione tra le persone, abbiamo avuto la possibilità rispettare delle procedure. di vedere come protagoniste delle persone nobili come chi sta nei supermercati a prendersi rischi dietro un Quindi, la burocrazia ha dimostrato che anche bancone, i medici, le forze dell'ordine e la protezione nell'emergenza non riesce a sbloccare la macchina civile. A questo proposito abbiamo sentito il discorso degli aiuti che pure è veramente ingente. Le cifre lungimirante del nostro Presidente della Repubblica, che stiamo mettendo in campo oggi normalmente a proposito della necessità di lavorare per il futuro e richiederebbero tre finanziarie, in un mese invece le prospettive dei ragazzi giovani; abbiamo avuto un abbiamo fatto un piano impensabile. L'aiuto dell'Europa messaggio dal Santo Padre nella benedizione universale è a sua volta fondamentale, cioè l'aiuto a liberarci da Urbi et Orbi, dove dà delle priorità precise, ripartire vincoli europei come il patto di stabilità e il resto che ha da etica, cultura e politica. Questo non è un esercizio già citato l’onorevole Tinagli. Tutte queste sono cose spiritualità, questo è un messaggio chiarissimo su come che sono successe grazie al lockdown, la riduzione dovremmo diventare, su come lo stato sociale si debba dei vincoli agli aiuti le misure dedicate alle tematiche comportare, come deve fare attenzione a chi sta più dell’occupazione… non era mai successo prima, non indietro, come deve fare attenzione a far partecipare le c'era mai stata questa coesione! E noi dobbiamo giovani generazioni allo sviluppo del futuro. utilizzare tutto ciò in maniera positiva. Quindi non rimettiamo le lancette al 2019, sarebbe Saremo in grado di cambiare? Di impostare la società troppo elementare, abbiamo avuto troppi messaggi. sullo spirito di unità post-bellico del ’46? Io non lo Il lockdown è servito a dare degli alert su temi che so, però proviamo a mettercela tutta, e noi come comunque conosciamo da 30 anni, da 40 anni. industriali proponiamo proprio il tema della strategia. 18
Italia 2021. È già domani. Abbiamo bisogno che l'Italia disegni un programma La popolazione ha bisogno di regole; noi abbiamo al 2030 e 2050, quindi anche oltre dopodomani, assistito in questi mesi a un ginepraio: DPCM, linee perché deve condividere gli obiettivi strategici su cui guida, circolari, interpretazioni prefettizie, ordinanze indirizzare le risorse per rendersi indipendente da regionali e comunali… questo ha “favorito” il rilancio tutti i governi che si avvicenderanno da qua al 2050. dei corpi intermedi, anche le nostre organizzazioni Questo ci permetterebbe di tenere saldi i punti che sul territorio sono state massacrate da continue ci accomunano, senza rischiare di vederli affogati in richieste di chiarimenti su, in tutto questo ginepraio una bagarre elettorale e di ricerca del consenso che di provvedimenti, che cosa che cosa bisognasse danneggia tutti. privilegiare. L'altro messaggio che è arrivato chiaro è che siamo tutti Chiudo. I punti su cui investire sono chiari, siamo tutti stanchi di assistere a misure assistenziali con obiettivi d'accordo: innovazioni, ricerche, fattori produttivi, di consenso elettorale piuttosto che strategici. Abbiamo istruzione, capitale umano e assolutamente tutti chiaro, e Toselli è stato chiarissimo, che si fa digitalizzazione in primis con infrastrutture a sostegno. sviluppo se mettiamo l’impresa al centro, ma l'impresa Noi siamo pronti a fornire un supporto, vogliamo ha bisogno di uno stato che funziona, e funziona avere un ruolo da protagonisti e proporremo un nostro rapidamente quando non è bloccato dalla burocrazia piano, una nostra idea di futuro a tutte le istituzioni in che invece vedo come vero freno. Con Fontana sono un tempo brevissimo con la Confindustria nazionale d'accordo quando parla della burocrazia sui tempi dei e considerando tutto il territorio nazionale alla stessa lavori pubblici, ha perfettamente ragione e sono dati stregua. Grazie. ampiamente a disposizione di tutti; non sono d'accordo invece quando dice che la popolazione ha bisogno di burocrazia. Silvia Marchi (Senior Associate, PwC; moderatrice) Ringrazio moltissimo Vito Grassi per il suo intervento e per aver portato al centro della nostra riflessione i temi della responsabilità sociale dell’impresa della visione sul lungo periodo. Passerò ora la parola a Massimiliano Cesare (Presidente di F2I e Mediocredito Centrale), per chiedergli quale ruolo deve giocare il pubblico per sostenere le imprese. Su questo tema abbiamo già sentito l’intervento di Andrea Toselli, che ha delineato alcune delle priorità delle imprese; sarebbe bello poter ora approfondire alcuni di questi temi. Grazie. 19
Massimiliano Cesare (Presidente, F2I; Presidente, Mediocredito Centrale) Grazie, senza formalismi vorrei ringraziarvi per l’invito. La seconda grande notizia (passata ancora sotto Ritengo particolarmente meritevole questa iniziativa, traccia, senza che secondo me ce ne fosse piena a maggior ragione oggi, 23 maggio, anniversario comunicazione né fosse pienamente introiettata di uno dei momenti più cupi che il nostro Paese ha dal Paese) è che l’Europa ha dato una risposta attraversato, l’attentato a Giovanni Falcone. notevolissima. L’Europa è sempre mancata in momenti del genere. In questi mesi, invece, ha dato una risposta Altro momento buio è quello che stiamo attraversando straordinaria, della quale bisogna essere orgogliosi e adesso. Sul punto, non mi iscrivo ai tanti che con molte sulla quale bisogna fare una grande riflessione. Tale ragioni hanno utilizzato l’esempio della guerra. La risposta ha come assunto il fatto che da soli non si può guerra è stata una tragedia nazionale, che ci ha lasciato andare da nessuna parte; anzi, più grandi si è, più si ha senza nulla, senza presidi di alcun tipo: non avevamo possibilità di disegnare un futuro. case, non avevamo strade, ospedali; sulla guerra ogni tanto questo Paese dovrebbe fare una rivisitazione della Volevo però sfruttare questo mio intervento e questa propria memoria, soprattutto per le future generazioni. straordinaria iniziativa per provare a far sì che questa La memoria serve soprattutto a capire da cosa bisogna non sia, seppur meritevole e meritoria, una delle tante allontanarsi. iniziative che restano fine a sé stesse. Ho saputo che ne verrà estratto un documento, per cui vorrei proporre alle Quello che ci ha colpito è stata una tragedia notevole, persone che sono già intervenute e che interverranno un corpo estraneo che ha investito l’area più sviluppata dopo di me, due idee. del paese, alla quale va tutta la mia solidarietà, anzi, è assurdo in questo momento provare a dividersi o a Innanzitutto, se avessi la bacchetta magica, farei iscriversi a qualche tifoseria. Ognuno ha dato il meglio diventare iniziative come quella di oggi un format di sé a condizioni date. operativo per il Paese. In Italia manca un format del genere, che non sia solo un’occasione di studio, ma È chiaro che con il senno di poi si sarebbe potuto fare che diventi un format decisionale. Manca cioè un meglio. Chissà se un altro governo avrebbe potuto fare luogo dove si pensa, si gestisce il futuro, si proietta il altro. Ma a condizioni date, per come funziona la nostra futuro. Ci deve essere un luogo fisico, con persone di catena delle decisioni (che certamente non è nata oggi) straordinario livello, con competenze variegate (penso non era assolutamente facile tenere le mani sul volante. ai filosofi, agli architetti, a una serie di intelligenze) che Ciò che ci ha colpito, lo ha fatto in un contesto in cui vengano inserite in un luogo unico, al quale dare il ruolo emergenze sociali, demografiche, culturali avevano già di valutare cosa bisogna fare nei prossimi tre decenni. tracciato al nostro interno solchi e fratture profonde, Mi spiego meglio: la mia idea non è aggiungere ulteriori che se noi non riusciamo a gestire, sono destinate a competenze nei centri decisionali che già esistono, ma creare ulteriore conflitto. Non bisogna ritornare alla creare un luogo nuovo che raccolga competenze che fotografia del 2019, della quale conosciamo le patologie ora sono disperse e non ben focalizzate. Anche se al e le zavorre che ci portavamo dietro, tutte già emerse momento sommerso dalle critiche, l’unico Paese che nel dibattito di cui sopra, erano a noi note. L’emergenza sta pensando a uno scenario e ad una prospettiva del Covid-19 ce le ha solamente catapultate davanti a una genere è la Cina, che sta già pensando a cosa potrà velocità violenta. essere il mondo del 2049 (centenario della Repubblica Popolare Cinese). Ciò che è successo, però, ci ha catapultato anche davanti a due aspetti positivi: il primo – già noto – è A noi, un luogo di questo tipo manca da troppo tempo. che questo è uno straordinario Paese nei momenti Così come manca anche – e qui mi ricollego all’ulteriore dell’emergenza, che ha dato di sé una prova notevole, differenza che io vedo rispetto allo scenario del di coesione, di tenuta. Dopoguerra. 20
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