Fabbrica di parole - Emeroteca Piancastagnaio
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Istituto Comprensivo Santa Chiara Brindisi - Progetto continuità “Il giornale” - Anno scolastico 2019/20 N. 6 fabbrica di parole Disegno di Francesco Dell’Anna La lezione del virus di Daniela Napoletano Il nostro giornale, pubblicato con cadenza annuale, racconta esperienze scolastiche e perso- nali dei nostri “reporter”, dai più piccoli della primaria don Milani, ai più grandi della media Pacuvio. La nostra “Fab- brica di parole”: è questa la nuova testata, scaturita dopo la lettura dell’albo illustrato “La grande fabbrica delle parole” di Agnès de Lestrade, perché il laboratorio di scrittura da que- st’anno è stato esteso anche alla Scuola secondaria di I grado, sostituendo il (.. .) Segue a pag. 38 wWw la scuola
Andrà tutto bene Con la scuola dentro la mia cameretta Caro Diario, l’isolamento ora è finito ma il futuro richiede nuove consapevolezze scritto da Allegra Marini pesi. Il diario ti obbliga a riflettere anche quando non vuoi. E’ come un in- Caro Diario, ventario. Chissà che emozioni proverò “caos, morte, casa, virus, paura”, diciamo quando lo rileggerò tra qualche tempo! che sono queste le parole che riassu- Scorrendo le pagine che ho scritto, mi mono l’isolamento che ho vissuto, ovvero sono fermata alla festa del papà. Infatti l’isolamento di tutti noi. Eppure vivere la il 19 marzo avevo proposto di lavare il mia famiglia riunita, ed in pianta stabile cane. Mentre mia madre tentava di pre- fissa in casa, è stata parare delle zeppole, che poi un’esperienza indimenticabile. sono diventate un tiramisù La mia abitazione è diven- (che tanto a mio padre piace tata il mio macrocosmo, ogni lo stesso), stanca dell’insop- stanza ha rappresentato un portabile odore di cane ba- piccolo mondo per ciascuno. gnato della mia Lilli, ho preso La cucina era lo studio di la vaschetta della biancheria, mia madre o di mio padre. uno shampoo neutro ed ho Le camere da letto erano le iniziato con Rubina le opera- nostre classi. Il giardino ha zioni di lavaggio. Chiaramente rappresentato l’evasione ed il lei aveva già capito tutto, ed gioco. Ma, come la scenogra- ha iniziato a ribellarsi. Da lì fia di un palco in un teatro, la situazione ci è sfuggita di tutto poteva mutarsi in altro. mano, più si agitava e più ci Ed allora la cucina, ad una bagnava. Allora ho deciso di certa ora della giornata, si trasformava tranquillizzarla, accarezzandole la testa in un ristorante, dove si poteva gustare mentre mia sorella la insaponava. Lilli si una ricetta nuova; il salone si tramutava è seduta ed in quel momento ho capito in un cinema ed anche in una palestra, che lei si fidava veramente di noi, le camere in discoteche, i bagni in cen- avendo superato la sua paura dell’acqua. tri estetici e parrucchiere. Mi sono sentita forte, mi sono sentita il Ho attraversato, però, anche dei mo- riparo di qualcuno, il porto sicuro del menti di grande noia, ed anche di rab- mio cane. Ho provato una bellissima bia. Ecco a cosa mi è servito il diario. Ci sensazione e penso che quanto acca- sono delle cose che non riesci a dire, o duto sia la prova del bel rapporto che che non sai neanche di pensare fino a ho costruito con lei, che spesso è stata quando non cominci a scrivere su un fo- il mio “diario” in passato. glio bianco, con una penna guidata da Beh, è ora di dimenticare. E’ tutto finito, un’oscura forza. Alcune volte il diario alla fine ce l’abbiamo fatta! Da domani non riflette l’immagine di quello che ri- le case saranno vuote. Saremo liberi! In- tieni di essere, altre volte chiarisce i contrerò le mie amiche, il resto della pensieri, altre volte ancora ci libera da mia famiglia. Potrò viaggiare senza es- 2 fabbrica di parole
Disegno di Asia Valenti sere nascosta da una mascherina. Caro diario, l’isola- brellone per il caldo, voglio ordinare la Coca cola al bar mento è finito. Ma è davvero così? Tanta gente non ce e poi essere inseguita dalle api. Questa per me è l’ha fatta. Tutti pian piano cercano di ritornare alla loro l’estate. Un’estate come tutte le altre, anche se spe- vita, ad una vita normale. E’ strano definire il passato ciale. come “normale”. Il periodo che abbiamo vissuto è qual- La cosa che desidero di più al mondo è rifare le nostre cosa che avviene eccezionalmente, quindi tutto questo classiche uscite di gruppo con gli amici, in cui tutti va- tempo è lontano dall’idea della normalità di tutti i gano come pecore per la strada. Mi piacerebbe cadere giorni, ma è comunque una nuova normalità. Sarà a terra ridendo, abbracciare la persona che ho di strano ritornare a scuola, avere contatti con le persone fronte, oppure suonare i campanelli delle porte e poi senza spaventarsi. Credo che faticheremo. E’ come se scappare. Pagherei per aspettare l’autobus al sole per- fossimo rimasti troppo tempo rinchiusi all’interno di ché i posti sotto la pensilina sono tutti occupati. Non una bolla. Anche se a malincuore, ti dico che questo dobbiamo, però, dimenticarci della scuola. E’ incredibile stare a casa, “I soliti ignoti” di tutte le sere, la sco- che ora mi manchi. Ebbene sì, lo confesso, mi manca la perta di nuove passioni, mi mancherà. Ho scoperto, ad scuola. Soprattutto le verifiche, le interrogazioni, l’ansia, esempio, che amo andare in bici, che adoro cucinare. il bagno delle ragazze, gli odori ed i visi veri, ed anche i Tuttavia continuo a preferire il sushi professori. La scuola non esiste senza di alla pizza. Questa quarantena ci ha for- loro. Sicuramente a settembre cono- zato a ragionare, e a lasciare quelle scerò una nuova scuola, forse in moda- che erano le nostre precedenti occu- lità alternata o divisa. La ricreazione non pazioni per dedicarci a delle nuove at- accolta dalle urla di gioia, non sarà una tività. Come una specie di reset. ricreazione. Ho paura di provare un Attraverso il passato dobbiamo pen- senso di vuoto. Di certo non immaginavo sare al futuro. questo per il mio ultimo anno alla Pacu- Quest’estate ho in programma di ritor- vio. Spero di sbagliarmi. nare in tutti i luoghi che ci sono stati Ora voglio solo godermi l’estate, senza proibiti durante questi ultimi, lunghi pensare di essere contagiata da un virus mesi. Per prima cosa andrò al centro, mortale, oppure sentire ancora su di me poi al mare e farò il bagno. Riproverò il fastidio di quella dannata mascherina. quella freschezza che non sentivo da tempo, la sensa- Spesso non vorrei pensare a niente, tranne che a me zione della sabbia negli occhi e quella spasmodica, pri- stessa come se fosse un antidoto contro la paura e il mordiale voglia di catturare a tutti i costi un granchio, dolore. Ma il futuro ci chiede nuove consapevolezze, ma non per mangiarlo, solo per far vedere che sono perché siamo ancora in tempo per costruire un mondo stata io a prenderlo e poi liberarlo. Voglio risentire la migliore, per cambiare la rotta ed imparare dai nostri sabbia bollente sotto i piedi, voglio scappare sotto l’om- sbagli. fabbrica di parole 3
Andrà tutto bene Gran voglia di tornare finalmente in classe scritto da Luigi Palazzo Assessore all’Ambiente Consiglio comunale Ragazzi Per un adolescente la scuola è una parte della vita; per me, invece, è la vita che parte dalla scuola! Eh già, io e la mia scuola abbiamo un rapporto molto speciale: abbiamo condiviso molto in questi tre anni, e più tempo posso passarci, più sono fe- lice. Sembrerà strano a molti, ma è proprio così. Posso dire che in viale San Giovanni Bosco c’è la mia “Felicità”, sì proprio quella con la F maiu- scola. Questa è fatta dai miei professori, persone squisite, competenti, che hanno saputo portarci ad alti livelli e sui quali posso sempre contare, in qualsiasi momento; ma anche da tutti i miei Non vedevo l’ora compagni, con cui ho legato nel corso degli anni, che mi hanno regalato meravigliosi ricordi. Sin da quando ero un bambino però nutro un in- nato amore per la mia città e con me è cre- sciuto il desiderio di fare qualcosa per renderla che tutto finisse migliore, desiderio che mi ha portato l’anno scorso a candidarmi per il Consiglio Comunale scritto da Alessia Marchese dei Ragazzi (CCR). Attraverso il supporto e l’ap- poggio di tutti, prof e compagni, ho conquistato Per me stare in quarantena è stata una vera e propria la carica inaspettatamente: 250 voti in tutta la scocciatura. Non si poteva fare nulla e bisognava stare città di Brindisi. chiusi in casa. Ormai avevo perso il conto dei giorni, perché Dal 14 marzo 2019 ricopro con molto orgoglio l’in- non esistevano più il sabato, la domenica, il lunedì…esisteva carico di assessore all’Ambiente e Salute: tante solo il giorno e la notte. Tutti i giorni erano uguali, ogni le iniziative alle quali ho preso parte, tra tutte la giorno dovevi inventarti qualcosa di nuovo da fare per non più emozionante quella di “Friday for future” che annoiarti. Ogni giorno mi chiedevo quando sarebbe finito si è svolta a settembre nella mia scuola. tutto. Ero molto pessimista perché vedevo che la percen- Ora, quasi al termine del percorso scolastico, noi tuale dei contagiati e dei morti cresceva a dismisura. ragazzi membri del CCR avevamo in mente un Si poteva andare solo al supermercato o in farmacia, tutto grande, ambizioso progetto: abolire la plastica il resto era chiuso, ma io ormai non andavo neanche più a nelle scuole della città. fare la spesa perché avevo paura di beccarmi il virus. Il Ma un vero e proprio mostro, chiamato Covid 19, massimo che ho fatto in quei giorni era scendere nel giar- il 5 marzo 2020 ci ha costretto a mettere da dino di casa con mia madre e mio fratello o fare il giro parte questo progetto e anche a rinunciare alla dell’isolato, indossando mascherina e guanti. Non ricordavo scuola, agli abbracci, alla normalità, alla quotidia- neanche quasi più la sensazione di toccare la corteccia di nità. un albero senza guanti. Mi domandavo spesso: potrò uscire Ma non ci siamo comunque dati per vinti e ab- all’aria aperta senza guanti e mascherina e, soprattutto, biamo continuato con il nostro percorso, lan- potrò rivedere i miei amici, i compagni di classe, i profes- ciando la campagna #restiamoacasa, e non sori, i parenti? A tutte queste domande come risposta met- abbiamo intenzione di fermarci, per questo invito tevo un grande punto di domanda. tutti a seguirci sui canali social del CCR per non Non vedevo l’ora che tutto finisse, e mi dicevo: “Appena fi- perdervi le nostre prossime iniziative. nirà questa brutta storia starò all’aria aperta il doppio del Perché INSIEME, ne siamo convinti, ANDRA’ tempo insieme a tutte le persone cui voglio un gran bene”. TUTTO BENE. 4 fabbrica di parole
Andrà tutto bene La riscoperta della socialità scritto da Daniele De Giorgi spesso sfrecciano. Le mie paure sono tante: temo che quando In queste settimane abbiamo riscoperto il torneremo ad uscire saremo terrorizzati nel valore della socialità che c'è stata momenta- toccare gli oggetti che ci circondano, nell’av- neamente tolta. vicinarci alle persone e ai nostri amici. Ci mancano gli abbracci, le carezze, gli in- Questo periodo mi ha tolto le mie amate contri, i piccoli gesti quotidiani. uscite con gli amici, lo sport, sedermi al mio Per attenuare questa mancanza: c'è chi vi- banco di scuola, ma mi ha dato il tempo per deochiama i parenti più cari per sentirli vi- dedicarmi alle più grandi passioni, la musica cino, c'è chi canta dai balconi l’inno italiano. e la tecnologia. Inoltre sto anche giocando a Molti aspettano questo appuntamento con giochi che facevo quando ero più piccolo, ansia perché la solitudine ci lascia un cioè il Cluedo, Labirinto, Monopoli e con le grande vuoto. carte, tutti con la mia famiglia. Il lato positivo è che trascorriamo più tempo Non vedo l’ora che questo periodo finisca con la famiglia; stando a casa si inquina di per riprendere le mie abitudini e la prima meno perché non usiamo le auto, infatti al- cosa che farò - potete giurarci - è uscire meno una bella notizia tra le tante brutte: il con gli amici che mi mancano tanto, ritor- buco nell’ozono si sta restringendo. nare a ridere e scherzare con loro, fare le Quello che provo in questo periodo è noia e scampagnate all’aperto con i miei parenti e tristezza guardando dalla finestra e vedendo cugini. le strade vuote, con solo ambulanze che Al solo pensarci non sto nella pelle! I privilegi della vera libertà scritto da Iris Colarizi scritto da Matilde Tamburrano Nessuno si poteva aspettare ciò che sarebbe successo… La libertà è una cosa meravigliosa: ci distingue quando si verificò il primo caso di Coronavirus in Cina. In gli uni dagli altri. E’ la condizione per cui pos- Italia, penso, che ancora nessuno poteva immaginare che siamo pensare, esprimerci e agire senza costri- anche nel nostro paese il virus potesse arrivare, fino a zioni, è la volontà di ideare e mettere in atto quando non apparve il primo caso. Ma ancora di più fino a un’azione frutto di una scelta volontaria, mai im- quando uscì il primo decreto che stabilì che tutte le posta, degli strumenti utili a realizzarla. scuole dovessero essere chiuse. Inizialmente ero contenta Non possiamo dimenticare però che la libertà anche perché non si era creata ancora una grande preoc- senza limiti diventa il suo contrario. Chi abusa cupazione. Man mano che i giorni trascorrevano si passò del principio di libertà, limita quella del prossimo: alla chiusura di bar, parrucchieri, servizi pubblici non indi- è ciò che accade nelle tirannie, ad esempio. Se spensabili. La chiusura delle scuole continuò e a questo si vuole avere una libertà vera, infatti, questa non punto mi sono seriamente preoccupata perché i decessi può essere esercitata unicamente nell’interesse continuavano ad aumentare ed ho capito che non era più dell’individuo che la vuol vivere. una semplice influenza, ma una cosa molto più seria. Da Qual è la vera libertà? una parte sono stata contenta perché stando a casa ho E’ quella interiore, quella che sentiamo dentro, imparato ad apprezzare ciò che posseggo. Finalmente ho che ci aiuta a liberarci dai giudizi e dai pregiu- imparato a cucinare e ad usare il computer meglio. Di- dizi, che partono da noi e che arrivano dagli altri. ciamo che i miei compagni e i professori mi mancavano, È un processo che ti permette di non essere pri- ma soprattutto sentivo la mancanza delle mie migliori gioniero di te stesso. E ti regala anche molti pri- amiche e speravo di vederle al più presto. vilegi: la possibilità di sbagliare, di piangere, di Finalmente giunse anche la tanto attesa fase due e con ridere di te stesso, di non avere paura di guar- essa maggiori libertà. Ma manca ancora tanto prima di ri- dare il mondo con i tuoi occhi e non con quelli cominciare a vivere come prima. Forse non sarà più come degli altri. prima anche perché un po’ la paura rimane e dobbiamo Se senti di essere libero davvero allora non sarai ringraziare soprattutto i medici e gli scienziati che stanno mai più una comparsa, sarai invece regista, sce- facendo tutto il possibile per fare il vaccino. Anche se è neggiatore e protagonista della tua vita, anche stato un periodo cupo, siamo riusciti a viverlo stando uniti quando sarai costretto in casa, in quarantena, ed e rispettando le regole. Insieme ce la faremo. Forza Italia. ogni cosa, inclusa la tua libertà, ti sembrerà lon- tana, incerta e, a volte, irraggiungibile. fabbrica di parole 5
Andrà tutto bene Guarda qui il video Durante la qua- rantena i prof di musica della Pa- cuvio hanno rea- lizzato questo video. Quarantena tra pensieri, giochi e lezioni PERCHÉ È SUCCESSO? che tanto pericolose? Perché ri- Lombardia hanno iniziato a chiudere scritto da Antonio Stomati schiare così tanto per armi biologi- le scuole. Il 4 marzo il governo ha Dopo aver parlato in classe del Coro- che? deciso di sospendere le lezioni in navirus mi sono preoccupato, ma non presenza in tutta Italia, per evitare il spaventato a morte. Saputa la noti- SENZA I MIEI CARI NONNI contagio. zia, ho adottato precauzioni igieni- scritto da Greta Ancora Adesso il coronavirus si sta diffon- che, come lavarmi spesso le mani, Non pensavo che sarebbe arrivato in dendo in tutto il mondo, ormai non disinfettare tutto diverse volte, la- Italia e invece eccoci qua chiusi in possiamo più uscire, darci baci o ab- vare i giocattoli, usare alcool per pu- casa, senza scuola, senza sport, bracci, ma la cosa che mi fa più lire, e infine starnutire e tossire nel senza amiche, ma soprattutto senza stare male è che non posso più ve- gomito. i miei cari nonni. Erano i primi giorni dere i miei nonni, perché ho saputo Io però mi domando: com’è stato di febbraio quando dovevamo partire che per noi bambini non è rischioso, possibile? Come è potuto succedere per le gare di Davide, mio fratello, a ma siamo proprio noi il veicolo che questo? Roma e dei suoi amici lo prendevano lo trasmette. In questi ultimi giorni Spero che inventeranno un vaccino in giro perché si erano verificati due la sera si stanno organizzando delle per questo brutto virus! casi di coronavirus. I miei genitori iniziative che uniscono l’Italia virtual- Ho saputo che il virus è passato dai però ci hanno spiegato che erano mente: fare applausi, cantare can- pipistrelli ai pangolini, dei roditori due cinesi in vacanza, ma che erano zoni.. con le squame, una specie protetta, già stati portati in ospedale e quindi Vorrei tanto che finisse subito tutto ma visto che la cucina cinese pre- non c’era bisogno di preoccuparsi. questo per poter ritornare alle no- vede anche piatti a base di questi Qualche settimana dopo hanno an- stre abitudini, ma soprattutto per animali, il virus è passato all’uomo. A nunciato al telegiornale che un riabbracciare i miei nonni!!!! questo punto mi chiedo: se il pango- 38enne di Codogno era stato colpito lino è una specie protetta, perché dal COVID-19 e da lì è iniziato tutto. FIERI DEI SANITARI continuano a cacciarlo? Ho saputo Hanno cominciato a darci delle re- scritto da Samuele De Giorgi anche che alcuni dicono che il virus gole da seguire: lavarsi spesso le Il COVID19 è un nuovo virus, ha è stato creato in laboratorio, ma per- mani, portarsi dietro un barattolino avuto origine nella città cinese di ché si devono mettere a rischio così di gel disinfettante o salviettine, evi- Wuhan nel 2020 e ora è arrivato molte vite, a causa di queste ricer- tare contatti ravvicinati ecc.… Poi in fino in Italia. Questo coronavirus col- 6 fabbrica di parole
Andrà tutto bene pisce le vie respiratorie, causando guariti. perché sono davvero molto simili! difficoltà proprio a respirare. Tutta l’Italia è stata messa in qua- Perciò io litigo abbastanza spesso Secondo me il coronavirus colpisce rantena, ma io personalmente non con mia zia per il razzismo verso i di più gli anziani perché dopo aver sono molto agitata, perché con la cinesi. Ricordate: SIAMO TUTTI superato una certa età si hanno già mia famiglia rispettiamo tutte le re- UGUALI! problemi respiratori; ma questo virus gole per non essere contagiati. non è sempre letale. Mi ricorda un Certo, non è molto facile lasciare le PIÙ TEMPO PER LA FAMIGLIA altro virus, la Spagnola, che si mani- proprie abitudini, come le attività scritto da Marco Zinzeri festò nel 1918 alla fine della prima sportive: io per esempio faccio danza Era la fine di febbraio quando un fa- guerra mondiale e uccise tantissime ed è la cosa che mi manca di più, migerato virus chiamato Coronavirus persone. perché ballare mi fa sentire bene ed iniziò a diffondersi anche in Italia. I In Italia la regione più colpita è la è la mia passione, che pratico ormai primi casi si erano manifestati in Lombardia. da sei anni. Mi mancano le mie mi- Cina e i primi casi di contagio ita- Il presidente del Consiglio dei mini- gliori amiche che ho conosciuto lì e liani si sono verificati in Lombardia, stri, Giuseppe Conte, ha deciso di far anche i miei insegnanti di danza, ma precisamente in un piccolo centro rimanere i cittadini in casa, chiu- pure di scuola. sconosciuto a molti, Codogno. Nel dendo quasi tutti i servizi commer- giro di poco tempo si è diffuso in ciali, ad eccezione di quelli SIAMO TUTTI UGUALI tutte le regioni dell’Italia e non solo. indispensabili, come farmacie e ne- scritto da Desirè Di Stradis Il mondo intero è stato contaminato, gozi di generi alimentari. Da quando ho scoperto di questo tanto da far annunciare una pande- Pertanto il coronavirus ha causato virus, detto “Coronavirus”, la mia pre- mia. Una parola nuova per me e per tantissimi problemi economici. occupazione non è tanta, oppure lo molti miei amici, ma di cui abbiamo Un altro problema è la difficoltà di è, ma cerco di non darci peso. All’ini- compreso subito la gravità. Infatti il trovare mascherine, ma ormai in al- zio, non sapendo cosa fosse, cercavo 5 marzo 2020 è stato emesso il de- cune parti di Italia è legge portarle. di capire ed informarmi, mentre creto che annunciava la “zona rossa” Una caratteristica del coronavirus – adesso che più o meno mi tengo ag- per tutta l’Italia, ovvero la chiusura COVID 19 è quella di diffondersi giornata, non ho molte preoccupa- di tutti gli edifici pubblici, compresa molto velocemente. zioni. la mia scuola, e delle industrie che Il presidente del Consiglio Conte ha Lavarsi spesso le mani, avere cura non producevano beni di prima ne- invitato tutti gli italiani “a combat- delle cose, uscire meno da casa, è cessità. Inoltre a ogni cittadino ita- tere insieme questo virus con delle un po’ ciò che ho sempre voluto, ma liano è stato imposto l’obbligo di regole” cioè: lavarsi bene e spesso le da una parte è abbastanza brutto, rimanere a casa e uscire solo in casi mani, evitare posti affollati, non darsi perché sono morte più di 2-3 mila estremamente necessari. la mano e non toccare occhi, naso e persone a causa di questo virus. E’ quindi da più di un mese che bocca. Ora mi lavo più spesso le mani in sono lontano dai miei parenti più Se rispetteremo queste norme il confronto a prima, seguo più regole cari, dai miei amici e dalla mia virus sparirà al più presto e tutti sa- per l’igiene degli oggetti. Mi dà però scuola. Mi mancano le domeniche remo felici. molto fastidio il fatto che ora molti passate a casa di mia nonna, i miei In questi giorni a casa il tempo sono razzisti nei confronti dei cinesi: cugini, le risate fatte con i miei passa lentamente: faccio i compiti, non è giusto! Ci sono molti cinesi amici, i miei professori che mi aiu- gioco a Monopoli o Cluedo, guardo i che vivono qui da anni e non sono tano nel percorso non solo degli film e gioco con la Play Station. stati in Cina ultimamente, quindi studi, ma anche della vita e le pas- Non vedo l’ora di ritornare a fare NON HANNO QUESTO CORONAVI- seggiate in bici con mio padre. tutto ciò che mi piace. RUS! Però, a mio parere, oltre agli aspetti Voglio ringraziare il personale sanita- Discriminare una persona per questo negativi di questa situazione, bisogna rio perché ci sta aiutando molto in è bruttissimo. Se noi stessimo in guardare anche quelli positivi, infatti questo periodo; medici e infermieri Cina e in Italia ci fosse un’epidemia, adesso passo più ore con la mia fa- stanno sacrificando la loro vita per e tutti ci mettessero da parte, sa- miglia e ho più tempo libero da de- la nostra. rebbe bruttissimo! dicare ai miei hobby. Leggendo proprio le parole di un’in- Un altro pensiero che mi son fatta è Mi auguro che questo periodo passi fermiera ho scoperto che lei e le quello che noi non possiamo sapere il più presto possibile e a me stesso sue colleghe sono stanche anche se una persona è davvero cinese, e a tutti voi dico: ANDRATUTTOBENE solo di indossare la tuta antivirus può essere coreana, o giapponese, E TORNEREMO A RIABBRACIARCI. che le fa sudare, ma lo fanno per noi e dobbiamo esserne fieri. MI MANCA BALLARE scritto da Giorgia Ottonaro È da circa 20 giorni che si sente parlare solo e soltanto del Coronavi- rus, detto COVID-19. È arrivato anche in Italia da 15 giorni e ci sono già circa 12.000 contagi, che stanno au- mentando, assieme al numero di de- ceduti e, fortunatamente, anche dei
Andrà tutto bene QUELLE PICCOLE COSE scritto da Maria Noemi Caroli Questo che stiamo vivendo è un pe- riodo molto particolare che ci per- mette di uscire solo in caso di necessità. Non ci consente di ve- dere i nostri parenti più cari e i no- stri amici. Ci rinchiude in casa, anche se tutto ciò è per la nostra sicurezza. La cosa che a me sembra più strana è che questa pandemia è stata causata da un virus invisibile, eppure così malefico. Coranavirus, Covid 19, tanti nomi per lo stesso, medesimo mostro. Ho però una sensazione, di più, una speranza e cioè che il mio Paese ce la farà a sconfiggerlo, e così anche il resto del mondo. Ho paura però dei nuovi contagi, che possano au- mentare. Questo periodo mi ha tolto una cosa cui prima non davo molta im- portanza, ovvero uscire, stare all’aria Aspettando l’ora aperta. Ma la cosa più importante che mi ha dato è quella di apprez- zare le meravigliose, uniche PIC- COLE COSE di ogni giorno. DUE MINI REPORTER scritto da Aurora Caroli di riassaporare l’aria della libertà e Syria Testini Due reporter in erba, Syria e Au- rora, intervistano i compagni di classe alle prese con una nuova modalità di fare scuola. avviso: “Preferisco la videolezione zata. Ieri siamo usciti sul balcone In questi giorni di quarantena la piuttosto che rimanere indietro con per cantare l’inno nazionale, per noia ci assale, così come la nostal- il programma. Certo, a volte, la con- tutti coloro che stanno aiutando e gia di parenti, amici e compagni di nessione ci fa dei dispetti ma nel per incoraggiamento alla nostra na- scuola. La scuola però non ci ha ab- complesso troviamo tutto accessi- zione! bandonato e continua a distanza or- bile e facile”. ganizzando nuove modalità di La maggior parte dei ragazzi da noi TUTTI PIÙ RESPONSABILI incontri. Attraverso le videolezioni scritto da Marika Summa intervistati ama la possibilità che la possiamo ritrovarci con compagni e nostra scuola ci ha offerto per stu- Nel 2020, probabilmente il Corona- professori, studiamo e facciamo i diare. Ed anche noi, perché ritro- virus è partito da un laboratorio compiti. Tutto come prima pense- varsi con i compagni di classe e i della Cina e ha infettato il mondo. I rete. No, non proprio così. E allora nostri prof, se pur davanti ad uno medici hanno consigliato di indos- come funziona tutto questo? Cosa schermo, ci fa sentire meno sole. E’ sare mascherine e guanti, anche se ne pensano i ragazzi? Come si proprio vero la scuola non si è fer- io credo che dipenda tutto dal si- stanno trovando? Abbiamo provato a mata! stema immunitario, se è forte o chiederlo ai nostri compagni di meno. Il governo ha messo tutta classe. SENZA I MIEI CARI NONNI l’Italia in quarantena: i lavoratori Paolo Lanza ci dice che si sta tro- scritto da Desirè Mauro non possono andare a lavoro, perché vando benissimo in quanto per lui È una brutta esperienza, soprattutto le aziende sono chiuse; anche le l’applicazione che ci collega con per i più anziani che possono con- scuole sono chiuse e per andare compagni è facile ed accessibile. trarlo più facilmente. avanti con il programma usiamo le Chiara Fierro aggiunge: “E’ impor- Ci sono più di 10.000 infetti, ma in piattaforme online, dove le profes- tante connettersi per non disper- tanti non capiscono che devono ri- soresse ogni giorno possono cari- dere tutto quello che abbiamo manere a casa. care i compiti. Per non peggiorare la imparato finora”. Anche la sua È successo tutto così in fretta: dal situazione tutti dobbiamo rimanere amica, Marta Ruggia, è dello stesso 9 marzo siamo in quarantena for- a casa. Dobbiamo quindi essere re- 8 fabbrica di parole
Andrà tutto bene non ci sono tantissimi casi positivi. smesso attraverso un contatto, uno Facendo ricerche e sentendo notizie starnuto o la tosse, per questo mo- mi sono un po’ tranquillizzata, ho tivo tutti noi stiamo in difficoltà letto che questo virus è più aggres- perché non possiamo vedere o sivo con gli anziani, mentre nei stare assieme alle persone cui vo- bambini può passare più facilmente. gliamo bene e ai nostri amici. Ho letto anche che è un virus come Questo virus è cattivo, ma in questo gli altri, solo un po’ più forte, perché momento difficile ci sta facendo ci sono più morti di altre malattie, capire quanto sia importante un ab- che di Covid19 si potrebbe morire braccio, un bacio o la libertà di fare se qualcuno ha già di suo problemi una passeggiata quando vogliamo. al cuore o ai polmoni. Le mie abitu- Purtroppo in questo periodo ci dini non sono cambiate così tanto, manca tutto, le nostre abitudini, le perché la maggior parte delle di- attività sportive, il lavoro, ma servirà sposizioni le mettevo in pratica già per il nostro domani, per riabbrac- prima, per esempio lavarsi spesso e ciarci più forti di prima. Spero pas- bene le mani, lo facevo già per la serà tutto il più presto possibile. mia salute e per l’igiene. Un mio pensiero è che se si vede RITORNO ALLA NORMALITÀ una persona cinese, non va esclusa, scritto da Luca Menga perché non per forza ha il Coronavi- Purtroppo noi cittadini siamo in una rus, infatti tutti lo possono avere, situazione molto complicata, cau- anche noi che non veniamo dalla sata dal Coronavirus, che viene dalla Cina. Non mi sembra neanche giu- Cina. Se usciamo da casa per fare sto il fatto che le persone prendano cose non di stretta necessità, la po- in giro, perché sono sempre esseri lizia potrebbe farci una multa, il go- sponsabili delle nostre azioni, rispet- umani e un virus non cambia la verno ha deciso di chiudere tando le regole che ci vengono persona. Anche perché viene messo tantissimi luoghi e attività, anche date, come fa Greta Thumberg nei in isolamento, se infetto. quella didattica. Molti cittadini sono confronti dell’ambiente. Secondo morti e altri sono a rischio, ma que- me questo Coronavirus se ne andrà A ME PIACE STARE IN CASA sto virus dovrebbe colpire solo per- con l’arrivo del caldo. Spero comun- scritto da Alessia Mautarelli sone già malate, con problemi que che tutto questo finisca prima Io in questo momento non sono in respiratori come la bronchite e di giugno, così almeno potremo go- ansia, non ho paura eccessiva o l’asma. Ieri sera il presidente del derci l’estate. forte panico, ma un po’ di timore Consiglio dei ministri Giuseppe che possano infettarsi i miei parenti Conte ha dato nuove disposizioni: SENZA LA MIA BICI o che possa essere infettata io, potranno rimanere aperti solo i ne- scritto da Salvatore Melcarne questo sì. Da quando sono state gozi di prima necessità, rimarranno Il Coronavirus - COVID19 - è arri- chiuse le scuole io non sono ancora chiuse molte aziende, bisogna rima- vato a Brindisi. La popolazione è uscita, solo mia madre e una volta nere chiusi in casa e solamente un chiusa nelle proprie case e in giro mio padre sono usciti per fare la membro della famiglia può fare la vanno solo gli adulti, per fare delle spesa. La mia famiglia sta cercando spesa. Spero che si sblocchi al più cose necessarie e io non sono di seguire le disposizioni date dal presto e si torni alla normalità. preoccupato, perché forse con il governo: ci laviamo spesso le mani, caldo il virus morirà, così un altro starnutiamo e tossiamo nel braccio BASTA RISPETTARE LE REGOLE virus mortale sarà passato. Io o nel fazzoletto monouso. scritto da Federico Mazza adesso sono da un lato un po’ felice A me piace stare a casa e non ho E’ come sconfiggere un grande ne- di rimanere a casa, ma dall’altro un problemi a restarci, però per mia mico senza poterlo vedere! In que- po’ infelice, perché non posso uscire madre, che ama uscire, è molto più sti giorni non siamo messi bene, o usare la mia bici. difficile, ma non esce. È da un po’ sono riusciti dalla Cina a farlo arri- che non vedo i miei nonni, mi man- vare addirittura in Puglia, cose da I CINESI, NOSTRI FRATELLI cano, ma per fortuna posso sentirli pazzi! scritto da Denise Petrachi per telefono, almeno so che è per il Ma non è niente, considerando Da quando sono venuta a cono- loro bene. Spero che questa epide- quello che ad esempio hanno vis- scenza di questo nuovo virus, il “Co- mia passi presto. suto i nostri nonni: a loro chiede- ronavirus - COVID19 - , inizialmente vano di andare in guerra, a noi di mi sono posta molte domande, cui IL VALORE DI UN ABBRACCIO stare a casa. col tempo ho trovato delle risposte, scritto da Martina Micello Basta seguire delle norme e così solo alcune sono rimaste in sospeso. È da circa un mese e mezzo che si non ci possiamo preoccupare. Lo ab- Le mie paure erano e sono tuttora sente parlare solo e soltanto di Co- biamo capito tutti, anche i sassi, che io possa contrarre questo virus ronavirus, detto anche COVID-19. basta continuare con la vita, forse e che lo possa prendere anche la Questo virus è facilmente trasmet- con qualche regola in più basterà mia famiglia, anche se qui in Puglia tibile e pericoloso: può essere tra- un po’ di tempo e tutto si risolverà! fabbrica di parole 9
Andrà tutto bene La nostra Selva Oscura: Dante ci aiuta ad affrontare le nostre paure Riflessioni nella giornata mondiale dedicata al Poeta scritto da Milena Guarino piccoli ai più grandi si sono cimen- illumina le giornate più tristi e buie. tati in varie attività. Chi con disegni, Emanuele Ancora: La mia selva Il 25 marzo di quest’anno non è chi con le letture animate, chi con oscura è il pensiero. Quando penso stato un giorno qualunque, non solo riflessioni profonde. Queste rifles- mi smarrisco nella mia mente e nei per l’emergenza che abbiamo vis- sioni vogliamo appunto condividere miei pensieri e se dal mondo suto e ancora stiamo vivendo. C’è con voi. Probabilmente ognuno di esterno mi parlano non riesco ad stata la prima edizione del “Dan- noi ha racchiusa nel proprio intimo interagire. Il mio sole, cioè quello tedì”, come dice la parola, il giorno una Selva oscura, così come avrà il che mi fa sentire bene in un triste di Dante. Meglio ancora, la giornata proprio Sole che illumina il cam- momento, è la risata. Se sono giù di mondiale di Dante Alighieri, simbolo mino nei periodi più difficili e com- morale e sento qualcuno ridere mi della cultura italiana e fondatore plicati. Proprio come quelli che passa il pessimo umore e sorrido della nostra lingua. stiamo vivendo. Ecco alcune delle ri- anche io. Si è tenuta la prima edizione e, flessioni degli alunni della 2B, che Marina Angelotti: la mia selva visto il periodo nefasto, si è svolta hanno trovato in Dante un amico oscura, ciò che mi fa sentire smar- in maniera virtuale, digitale. del tutto particolare. Ci parlano rita, a disagio, è proprio questo mo- Perché è stato scelto proprio il 25 delle loro selve oscure e del loro mento particolare che stiamo marzo? Perché dagli studiosi, dai faro il- luminante, vivendo, questa quarantena obbliga- fini conoscitori del Sommo poeta, del Sole toria cui ci costringe il coronavirus, questa data è stata individuata che la paura di ammalarmi o che si am- come l’inizio del viaggio ultraterreno mali qualcuno della mia famiglia, la di Dante magistralmente descritto perdita della libertà di fare qualsiasi nella Divina commedia. Tutto cosa, di uscire, di incontrarsi con gli avrebbe avuto inizio dunque il 25 amici, di andare in giro per i negozi, marzo del 1300. Che strana di vedere il resto della famiglia, e coincidenza: anche nel Trecento ciò che mi fa soffocare e che mi l’umanità è stata falcidiata dalla impedisce di ragionare è il non sa- tremenda epidemia di Peste pere quando tutto questo avrà fine nera. Tutti, e non solo studenti, e come sarà la vita dopo che sarà in questa giornata sono stati finito. chiamati a leggere Dante e a Di fronte ad un momento triste, riscoprire i versi della Comme- invece, cosa rappresenta il mio sole, dia. Decine di migliaia di stu- cosa mi fa ritornare il sorriso? denti lo hanno fatto nel corso Adesso il mio sole è rappresentato delle lezioni a distanza, ed anche i dalle creature che mi strappano un nostri, nelle loro camerette, dai più sorriso e che mi fanno stare bene, 10 fabbrica di parole
A Denise il premio «Lauretti» Una serata rinchiusi ai tempi del Covid 19 rallegrata dalla notizia che con la poesia “Ricordi prima- RICORDI PRIMAVERILI verili” la nostra alunna Denise Pe- Ero accovacciata sotto un albero di ciliegio. trachi della classe 1 A della Pacuvio, si è classificata tra le vin- I suoi rami ricoperti da minuscoli fiori. citrici della V edizione del Premio In fondo al sentiero una vecchia seggiola, Nazionale “Masio Lauretti” di La- malandata, illuminata dai raggi solari tina. La giuria Presidente onorario nei quali si vedeva scendere del Premio era il poeta internazio- la leggiadra polvere della campagna. nale Beppe Costa. Denise Petrachi le mie due gattine, che ignare di Francesco Gargarelli: La mia selva sieme alla mamma di vivere da solo quello che sta accadendo mi fanno oscura è quell’attimo in cui mi fino a quando tutto questo non fi- le fusa e mi dimostrano in ogni sento smarrito e a disagio. Ora po- nirà. Quindi di fronte ai momenti modo il loro affetto incondizionato trei dire il periodo che sto vivendo, tristi di questi giorni, il mio sole, ciò e tutto questo mi riempie di gioia. stiamo vivendo. A casa mi sento che mi illumina e mi fa tornare il Iris Colarizi: La mia selva oscura è molto solo e spesso mi deprimo. Il sorriso è quando il mio Dad mi la presenza di persone nuove, che mio sole è rappresentato da Insta- chiama al citofono e possiamo ri- non conosco e quando mi trovo in gram, Whatsapp che mi permettono dere e chiacchierare dal balcone. Io questa situazione mi sento quasi di sentirmi con tutti i miei amici ed gli racconto dei compiti, della play e persa, ma subito trovo il mio sole, la insieme aspettiamo la fine di que- lui mi guarda e dice mille volte: mia luce. Ciò che mi fa ritrovare il sto periodo. Quanto sei bello!”. Poi ci lanciamo sorriso è la mia famiglia, i miei ge- Gianmarco Leucci: In questi giorni un bacio e aspettiamo la prossima nitori. Se mi trovo a scuola, il sole è ciò che mi fa sentire tanto infelice chiacchierata. rappresentato dalla mia migliore è il fatto che il mio adorato papa- Giorgia Brugnola: C’è chi rimane pa- amica, e subito dopo da tutti i miei rino, il mio Dad, è dovuto andare via ralizzato dalla paura. Per superarla amici. da casa per andare a vivere nel suo spesso si chiede aiuto ai genitori o Matteo Banino: La mia selva oscura ufficio, che si è trasformato in anche agli amici. E’ fondamentale è la confusione di qualcuno che non un’altra casa. Sì, perché il mio non arrendersi mai e cercare di su- mi parla in modo chiaro, anche la grande papà è uno dei tanti eroi perare tutti gli ostacoli che la vita disorganizzazione. che lavorano negli ospedali e per ci presenta ogni giorno. Il mio sole è quando riesco a tro- paura di infettarci ha deciso in- Classe II B vare il lato positivo del problema e riesco ad analizzarlo, ma anche quando sono in difficoltà qualcuno mi incoraggia e mi aiuta a risolvere il problema. Francesca Dimonte: La mia selva oscura è questa quarantena perché non posso uscire, vedere i miei amici, portare a spasso la mia amata nipotina. Tutto questo mi rende triste, ma so che restando a casa tutto si potrà aggiustare e tor- nare come prima. Il mio sole lo avrete capito, è il sorriso della mia nipotina quando giochiamo, oppure stare in relax nella mia cameretta, o ancora chattare con le mie più care amiche. fabbrica di parole 11
Andrà tutto bene Ha vinto il terzo premio al concorso dell’Aeronautica Rebecca Con la riproduzione dell’affresco in- titolato “L’Aero abbraccio”, Rebecca Cordella, studentessa di 14 anni e il suo Aero dell’Istituto Comprensivo Santa Chiara ha ottenuto il terzo premio nel settore “storico culturale” del concorso “La missione dell’Aeronau- abbraccio tica Militare al servizio della collet- tività”, indetto dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare con la par- tecipazione del Ministero dell’Istru- zione, dell’Università e della Ricerca SAR di stanza all'Aeroporto Militare gio agli uomini che tante volte ab- (Miur). di Brindisi fino al 2012 – ha spie- biamo visto sorvolare le acque anti- L’opera raffigura un elicottero del gato la prof Amelia Carluccio -. stanti il porto della nostra città in Soccorso Aereo dell’A.M. (S.A.R. L’alunna ha fissato sul foglio il momenti di alta operatività come in Search And Rescue) mentre effet- “fermo immagine” del video che do- occasione di manifestazioni o eser- tua una operazione di recupero col cumenta l’intervento. È il momento citazioni. Successivamente il dise- verricello di un traumatizzato da della salvezza, è il momento dell’ab- gno, dopo essere stato fotografato una zona impervia. La quattordi- braccio”, ancora sospeso, tra chi ed acquisito su dispositivo mobile, è cenne ha immaginato un abbraccio poco prima era in pericolo e chi, stato rielaborato con applicazioni per raffigurare meravigliosamente con competenza e dedizione, riporta per l’inserimento della scritta, l’ef- una delle attività più significative ogni cosa in sicurezza. È un omag- fetto cartoon e la grafica”. che da sempre l’Aeronautica Mili- tare esegue 365 giorni all’anno in favore di chiunque ne abbia bisogno e si trovi in pericolo di vita. Aiuti umanitari e soccorso alla popola- zione in occasione dell’eruzione dello Stromboli, del terremoto a L’Aquila, recupero naufraghi dalla nave Concordia, solo per citarne una piccolissima parte. Ma anche aiuti di ogni genere portati in località isolate dalla neve ad esempio. “L’elaborato ‘Aereo abbraccio’ in ori- gine è un disegno a pastelli che ri- trae la fase conclusiva di un salvataggio a mare effettuato dal 12 fabbrica di parole
Andrà tutto bene Le immagini delle bontà culinarie e dei giochi Ciambelle e pizze nei lunghi giorni in cui ci siamo visti solo attraverso il pc ci hanno fatto compagnia scritto da Emanuele De Fazio perché no, lo ammetto, mi mancano i miei professori e addirittura mi manca studiare: non ho mai pensato Una notizia terrificante: il COVID19 è arrivato anche che avrei detto queste parole! A poco a poco, con la in Italia. Focolaio a Codogno in Lombardia, un sacco didattica distanza, detta DAD, siamo tornati, seppure di morti e ospedale al collasso. Il virus prosegue il in modo virtuale, tra i banchi di scuola: a volte in pi- suo viaggio omicida e il 4 marzo chiudono le scuole giama o facendo colazione durante la videolezione, a in tutta Italia. Che evento! Non posso negare che al- volte nascondendoci dietro la videocamera disattivata, l’inizio ero molto felice di restare a casa e non an- a volte presenti e seguendo davvero il prof, abbiamo dare a scuola, chissà fino a quando. Ma poi con il ripreso a studiare in modo più costante. Ma il tempo passare del tempo, il fatto di non poter uscire più, re- non passava, così la mamma ha cominciato a prepa- stando a casa rinchiuso e vedere mio padre tornare rare il pane e le focacce, le ciambelle, i tarallini, ma il dal suo negozio con guanti, mascherina e occhi im- tempo non passa… pauriti, mi ha fatto capire quanto grave fosse la si- Spero che tutto questo finisca presto, per tornare a tuazione. Mi mancano i miei nonni, gli zii e i cugini; giocare liberi senza aver paura di riabbracciarsi ed mi mancano i miei amici e i compagni di classe, il ri- ammalarsi, ma liberi di sentire di nuovo il sole sulla dere, scherzare con loro durante la ricreazione. E pelle. fabbrica di parole 13
Il giorno in cui la nostra città è stata evacuata Bomba o non bomba Una giornata storica per Brindisi, quella del 15 l’ufficio di mio padre. Avevamo in programma di dicembre 2019, giornata in cui era stata fissata andare in un altro parco e poi ci saremmo spo- l’evacuazione di oltre 50mila abitanti del capo- stati all’Ikea, ma durante il tragitto per il parco, luogo a causa dell’Operazione bomba. Una gior- mia nonna non si è sentita bene, era su una nata attesa con trepidazione e qualche timore panchina stesa con la bocca aperta e non ri- da parte di tutti noi, ognuno ha cercato di af- spondeva. Mi ha preso un colpo! Stava per ri- frontarla nel migliore dei modi con i propri fa- prendersi, ma non riusciva a camminare, mia miliari. Così l’hanno vissuta i nostri studenti, tra madre le ha preso le gambe e l’ha aiutata, in- cui la nipote della signora soccorsa dall’ambu- tanto mio padre chiamava l’autoambulanza. Arri- lanza, per cui per alcuni minuti furono inter- vati i soccorsi le hanno fatto dei controlli, stava rotte le operazioni d’intervento degli artificieri. bene, ma le dovevano fare un’ultima analisi in ospedale. Così mio padre ha lasciato me, Si- PAURA PER LA NONNA mona, Francesco e mia madre al Parco Cesare scritto da Federica Sportelli Braico. Fino a quando non è suonata la sirena, io Sono partita di sera con la mia famiglia e mia ho giocato, poi dopo il suono della sirena ci nonna e siamo andati all’aeronautica militare da hanno offerto del cibo e dopo siamo tornati a mio padre, c’erano due stanze: in una c’ero io casa: mia nonna è tornata dall’ospedale alle 4, con mia madre e mia nonna, nell’altra mia so- mentre io ero dall’altra mia nonna con mia cu- rella, mio fratello e mio padre. A me di notte gina e mia sorella. non andava di dormire, quindi sono rimasta in piedi fino alle 2,30, poi la mattina seguente ab- IL MIO URLO DI SOLLIEVO biamo fatto delle passeggiate nei parchi, nel- scritto da Greta Ancora 14 fabbrica di parole
15 dicembre 2019: il giorno in cui 54 mila persone sono evacuate dalla città per una bomba del secolo scorso, HO COMPRATO LA TORRE EIFFEL che è stata trovata nei pressi del cinema Andromeda scritto da Francesca Toma mentre si svolgevano dei lavori. Il 14 dicembre già al- 15 Dicembre 2019, 54.000 persone sono evacuate per il cune persone sono partite per andare in posti più sicuri “Bomba day”. Persone a Bari, Lecce, dappertutto, alcune e man mano Brindisi si è svuotata sempre di più. Io e i sono rimaste a casa. miei fratelli siamo andati a Lendinuso dove i miei nonni Io sono andata ad Alberobello, il viaggio è durato due hanno la casa a mare, mentre i miei genitori sono ri- ore circa. Arrivati siamo andati in hotel: c’erano tantis- masti a casa per poi raggiungere gli altri nonni. A Len- simi giapponesi e io mi sentivo in paradiso. E’ stato uno dinuso ho incontrato due mie amiche che vedo lì ogni dei giorni più belli della mia vita. Per parlare usavo il estate. Le mie emozioni erano: paura per un eventuale traduttore perché volevo conoscere i giapponesi. La scoppio, felicità perché almeno ci saremmo sbarazzati sera poi siamo andati a vedere un attore comico ba- di questa maledetta bomba. Quando ho saputo che la rese, Mudù, dal vivo: ci siamo divertiti moltissimo. Ab- bomba era stata tolta, ho tirato un urlo di sollievo! Ero biamo fatto una passeggiata tra i trulli, io ho comprato felicissima e tutte le paure erano finalmente svanite. una piccola torre Eiffel fatta di cioccolato. Il giorno Appena sono tornata a casa la prima cosa che ho fatto dopo siamo andati a Martina Franca, abbiamo mangiato è stata abbracciare la mamma, la seconda invece è lì, ma non è stato un gran pranzo: abbiamo pagato stata fare merenda con i biscotti alla nutella! (i compiti molto e mangiato cibo di scarsa qualità. li avevo già fatti). Il Bomba day è stato bellissimo, pur avendo avuto, al- l’inizio, paura di non tornare a casa. UNA GIORNATA DAVVERO STRANA scritto da Denise Petrachi ERO IN ZONA BIANCA Il 15 dicembre 2019 c’è stato un evento storico: il scritto da Desirè De Stradis “Bomba day”. Per questo evento sono evacuate 54 mila 15 Dicembre 2019, il “Bomba day”. persone da Brindisi. Io sono andata alla casa al mare di Vedere Brindisi vuota mi ha fatto piangere il cuore: era mia nonna. In questa giornata ho provato tristezza per tutto deserto, non c’era più niente, neanche una mac- aver lasciato la mia casa, ma anche felicità perché è china in giro, non c’era neanche una persona per strada bellissima quella casa al mare e mi piace andarci in e i negozi erano tutti chiusi. Si è sentita solo la sirena quanto ha una vista sul mare stupenda. alle 8:00 del mattino per avvertire l’inizio delle opera- Quel giorno le strade erano deserte, non c’era anima zioni e verso le 13:00 per avvisare della fine dei lavori. viva in giro. Questa bomba si trovava sotto terra vicino Io sono rimasta a casa perché ero in zona bianca, al cinema “Andromeda”, era stata lanciata da un aereo mentre quasi tutti i miei parenti erano da noi, nostri durante la seconda guerra mondiale, fortunatamente ospiti, e a casa di mia nonna che abita accanto a noi. non è scoppiata. Questa giornata è stata una tra le più Ero tanto preoccupata per gli altri! strane della mia vita: Brindisi così vuota, i parcheggi Mi chiedevo: “Ma se la bomba scoppierà, mai così liberi, anche di fronte casa mia dove non c’è dove abiteranno tutte le quelle 54 mila mai posto per parcheggiare. La giornata del 15 dicem- persone? Dove?!” bre 2019 la ricorderò per sempre. Il silenzio per strada un po’ mi piaceva ché fabbrica di parole 15
se dormivi non c’era niente che ti svegliasse (a parte i miei cugini che aprivano sempre la porta). Ad un certo punto sono scesa in cor- tile con mia cugina a giocare con l’Oxelo, ma dato che non c’era nessuno, siamo scese in pigiama. Finito tutto il dramma, abbiamo quasi “festeg- giato” per il fatto che la bomba non fosse scop- piata. Bomba o non bomba Verso le sei, mia zia Angela ha preso tutte le “valigie” e, con i miei cugini, sono andati a casa, mentre gli altri miei zii se ne sono andati verso tazioni, se abitavi in zona rossa e rimanevi a le sette. È stato davvero un bel pomeriggio: a casa potevi beccarti una denuncia penale. casa mia e di mia nonna abbiamo giocato a “Guerra”, “Scopa”, “Monopoli” e a un gioco di in- UNA PASSEGGIATA A BARI telligenza. scritto da Claudia Della Giorgia Adesso che è finito tutto, la domanda che an- Io sabato ero in ansia e in pensiero perché te- cora mi faccio è: “Perché hanno scavato? Non mevo che la bomba potesse scoppiare. Dome- potevano evitare?”. nica con la mamma e papà ci siamo svegliati alle 5,00 di mattina e siamo usciti da casa alle TRASFERTA A PALO DEL COLLE 6,00. I vigili non ci facevano più passare perché scritto da Antonio Stomati avevano già chiuso le strade, poi papà è riuscito Il 14 dicembre 2019 sono stato costretto a la- a convincerli e ci siamo diretti a Bari, dove ab- sciare la mia casa con mia nonna, mio padre e biamo fatto una passeggiata. Alle 18.30 siamo mia mamma. Mia nonna e io siamo andati a Palo tornati a casa ed io ero felicissima che Brindisi del Colle da mio zio, mentre papà e mamma a fosse ritornata a vivere. Trinitapoli (Foggia). Durante la permanenza mi sono trovato benis- HO GIOCATO CON I MIEI CUGINI simo: sabato sera sono andato in una pizzeria scritto da Francesca Donno dove si gelava. Domenica invece ho fatto un bar- Pe me l’operazione bomba è stata una giornata becue a casa di mio zio. Alle 18 è arrivata mia molto particolare. Dopo aver lasciato la città, la madre. Ho provato serenità perché almeno la mia giornata è stata come un piccolo Natale: bomba era stata portata via e così non c’era più sono stata dalle 5,00 di mattina fino alle 9,30 pericolo. Al tempo stesso ho provato anche cu- di sera con i miei parenti. Abbiamo giocato a riosità perché volevo vedere come fosse: infatti carte e ho potuto giocare con i miei cuginetti a sapevo solo che l’avevano trovata ed era una cui voglio tanto bene. bomba della seconda guerra mondiale, ma di fatto non l’avevo mai vista. UNA GIORNATA PIENA DI ANSIA scritto da Francesco Palmarini SEGUIVAMO L’ELICOTTERO Domenica 15 dicembre 2019 per 54000 cittadini scritto da Salvatore Melcarne di Brindisi è stata una giornata storica, ma E’ stata una bella giornata per me, mi sono al- anche piena di disagi. Le sirene ci hanno avver- zato alle 5 del mattino, sono andato in campa- tito che erano iniziate le operazioni di disinnesco gna con zii, cugini, nonni, sorella e genitori e ho della bomba, ma io e mio padre eravamo usciti giocato con i miei cugini a calcio. Dopo pranzo io da casa già alle 7. Siamo andati da mia nonna a e mio cugino ci siamo messi a guardare il cielo Novoli, mentre mia madre stava al lavoro. Io ho e giocato con l’elicottero che andava e tornava provato a immaginare come stesse procedendo dopo il disinnesco della bomba mi sono convinto il disinnesco della bomba, ci pensavo ogni 5 mi- che ci saranno dei terremoti. nuti e guardavo il telefono per sapere se aves- sero terminato i lavori. SONO ANDATO DA MIA ZIA Il giorno prima invece, ho provato ansia perché scritto da Nicolò Lillo mi domandavo se sarebbe filato tutto liscio, poi, Il 15 dicembre è stato un giorno storico, un appena ci ha chiamati mia madre per avvertirci giorno brutto perché avrei dovuto alzarmi alle 7 che la bomba era stata disinnescata, siamo su- di mattina, anche di domenica. bito tornati a Brindisi, a casa. Menomale che alla fine sono andato da mia zia Per me è stata una giornata piena di dubbi, di già dalla sera prima! Dopo un po’ che ero sveglio immaginazioni e di ansie. ho sentito delle sirene che davano inizio all’eva- cuazione. Stare da mia zia è stato bellissimo, QUEL SUONO DELLA SIRENA sono evacuate 54.000 persone dalle proprie abi- scritto da Andrea Ruggero Il 15 dicembre 2019 io con la mia famiglia ci 16 fabbrica di parole
la più grande evacuazione della storia della città: 54 mila abitanti hanno dovuto lasciare le loro case, per circa 7 ore. Alle ore 8,00 del mattino c’è stato il suono delle sirene che annunciava l’inizio delle operazioni. Io non abitavo in zona rossa, né in zona gialla, perciò ho trascorso la mia giornata in casa. Alle 10 della mattina mi sono al- zata e sono andata a giocare alla Play Station, ma, sic- come i miei genitori dormivano ancora, ho dovuto fare piano piano: ho chiuso la porta, ho abbassato il volume siamo dovuti svegliare alle 5 di mattina per lasciare il della televisione. nostro appartamento: era il bomba day!. Alle sei siamo Dopo un’oretta si è alzato mio padre che è entrato in andati a casa di mia zia, io avevo molto sonno e, quindi, camera e mi ha dato il buongiorno con un bacio. Poco mi sono messo a dormire. Alle 7,30 mi sono svegliato e dopo sono andata a fare colazione con dei biscotti e un su Canale 85 stavano dando in diretta l’operazione. po’ di the alla pesca. Erano le 8 e nessuna sirena era ancora suonata, in te- Le mie amiche, che avevano dovuto lasciare la loro levisione, infatti, avevano detto che la sirena sarebbe casa, mi hanno chiamata con una video-chat e mi suonata alle nove. Arrivato l’orario preciso, le sirene hanno raccontato che gli artificieri non stavano riu- hanno suonato: in quel momento ero un po’ in ansia. scendo a disinnescare la bomba e per questo ho avuto Alle 11,30 è finita l’operazione e siamo tornati a casa. un po’ di paura, ma poi mi dissero che era uno scherzo! Io ero calma perché sapevo di essere in buone mani e HO DORMITO TRANQUILLA infatti avevo ragione. Verso le 13 gli abitanti son potuti scritto da Marta Primaverili tornare nelle loro abitazioni senza paura e tensione. Quando arrivò sabato, l’ansia travolse la mia testa: Il pomeriggio io e la mia famiglia siamo usciti per an- “Esploderà? E se esplode qui?, e se muoio?”, e tante dare al centro commerciale e tutti erano calmi: se altre domande mi rimbombavano in testa. prima si parlava della bomba ogni secondo, ora sem- In seguito, di domenica, ho sentito la prima sirena, mi brava che gli abitanti avessero dimenticato l’accaduto sono svegliata di nuovo avevo paura: erano le 5,00 di da un momento all’altro. mattina. Mi sono riaddormentata e da lì in poi sono Per Brindisi è stata una giornata davvero molto intensa stata tranquilla. ma, come sempre, ha superato ogni ostacolo ed io sono Che dire, è stata una vera “Operazione Bomba”. davvero felice di vivere in una città come questa. IL DESERTO PER STRADA EVVIVA, SI TORNA A CASA scritto da Lucrezia Fanelli scritto da Noemi Bagnato Domenica 15 dicembre bisognava andar via da Brindisi, Il giorno 15 dicembre è stata una giornata piena di ma non tutti, solo chi abitava nelle zone a rischio: io, ad sgomento: ricordo i suoni delle sirene … non mi sentivo esempio, ho dovuto lasciare casa perché abito al quar- a mio agio. Sono andata a casa dei miei nonni dove tiere Santa Chiara. sono stata insieme ai miei genitori, ai nonni, agli zii, ai Visto che sono dormigliona, non volevo alzarmi alle cugini e al mio cane. 4:00 o alle 5:00 di mattina, quindi sono partita con la I miei pensieri erano pieni di paura e di ansia perché mia famiglia già sabato. In auto abbiamo notato che non volevo morire. Quando ho sentito che si era risolto c’era molto traffico perché altri, come noi, avevano an- tutto il problema, ero felicissima anche se mi sentivo ticipato la partenza. un po’ strana. Quando poi ho saputo che la bomba non Al mattino mia nonna ci ha chiamato, dicendo che era poteva più scoppiare, ho iniziato ad urlare “Evviva, si suonato l’allarme e che le strade erano state chiuse. può tornare a casa!”. Dopo un po’, ci ha richiamato e ci ha detto che ave- La mia giornata è stata diversa da tutte le altre. vano finito: avevano disinnescato la bomba e riaperto le strade. MI HA DISTRATTO UN’AMICA Allora siamo tornati a casa a Brindisi. scritto da Marika Summa Le strade erano ancora vuote, sembrava che stessimo Ho vissuto la giornata “Operazione Bomba” a casa, a in un deserto. Sant’Elia. Quando mi sono svegliata c’erano lì con me mio nonno e i miei due zii. Avevo un po’ di ansia e di SAPEVO CHE ERAVAMO IN BUONE MANI paura per l’esplosione della bomba, i miei pensieri in scritto da Francesca Fiero quel momento erano solo: “Ora scoppia, aiuto! ma se la Il giorno 15 Brindisi ha dovuto superare una giornata nostra non è zona protetta?!” storica. Il 2 novembre è stata trovata una bomba risa- Dopo sono riuscita a distrarmi dai miei pensieri an- lente alla seconda guerra mondiale. Da quel giorno a dando all’Ipercoop, lì incontrai una mia amica e ab- Brindisi c’è stata tanta paura, se ne parlava ovunque: biamo comprato il Pandoro. per strada, nelle scuole, tra parenti ed amici. E’ stata un’esperienza molto strana, ma è stato bello Il giorno 15 dicembre, definito il “Bomba day”, c’è stata stare con i miei parenti. fabbrica di parole 17
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