Fabbrica di parole - Emeroteca Piancastagnaio

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Fabbrica di parole - Emeroteca Piancastagnaio
Istituto Comprensivo Santa Chiara Brindisi - Progetto continuità “Il giornale” - Anno scolastico 2019/20 N. 6

 fabbrica
 di parole                                                                  Disegno di Francesco Dell’Anna

                                                La lezione
                                                del virus
                                                      di Daniela Napoletano
                                               Il nostro giornale, pubblicato
                                               con cadenza annuale, racconta
                                               esperienze scolastiche e perso-
                                               nali dei nostri “reporter”, dai
                                               più piccoli della primaria don
                                               Milani, ai più grandi della
                                               media Pacuvio. La nostra “Fab-
                                               brica di parole”: è questa la
                                               nuova testata, scaturita dopo la
                                               lettura dell’albo illustrato “La
                                               grande fabbrica delle parole” di
                                               Agnès de Lestrade, perché il
                                               laboratorio di scrittura da que-
                                               st’anno è stato esteso anche
                                               alla Scuola secondaria di I
                                               grado, sostituendo il (.. .)
                                                         Segue a pag. 38

         wWw
       la scuola
Fabbrica di parole - Emeroteca Piancastagnaio
Andrà tutto bene         Con la scuola
                         dentro la mia
                         cameretta
                         Caro Diario, l’isolamento ora è finito
                         ma il futuro richiede nuove consapevolezze
                         scritto da Allegra Marini                   pesi. Il diario ti obbliga a riflettere
                                                                     anche quando non vuoi. E’ come un in-
                         Caro Diario,                                ventario. Chissà che emozioni proverò
                         “caos, morte, casa, virus, paura”, diciamo quando lo rileggerò tra qualche tempo!
                         che sono queste le parole che riassu-       Scorrendo le pagine che ho scritto, mi
                         mono l’isolamento che ho vissuto, ovvero sono fermata alla festa del papà. Infatti
                         l’isolamento di tutti noi. Eppure vivere la il 19 marzo avevo proposto di lavare il
                         mia famiglia riunita, ed in pianta stabile cane. Mentre mia madre tentava di pre-
                         fissa in casa, è stata                                   parare delle zeppole, che poi
                         un’esperienza indimenticabile.                           sono diventate un tiramisù
                         La mia abitazione è diven-                               (che tanto a mio padre piace
                         tata il mio macrocosmo, ogni                             lo stesso), stanca dell’insop-
                         stanza ha rappresentato un                               portabile odore di cane ba-
                         piccolo mondo per ciascuno.                              gnato della mia Lilli, ho preso
                         La cucina era lo studio di                               la vaschetta della biancheria,
                         mia madre o di mio padre.                                uno shampoo neutro ed ho
                         Le camere da letto erano le                              iniziato con Rubina le opera-
                         nostre classi. Il giardino ha                            zioni di lavaggio. Chiaramente
                         rappresentato l’evasione ed il                           lei aveva già capito tutto, ed
                         gioco. Ma, come la scenogra-                             ha iniziato a ribellarsi. Da lì
                         fia di un palco in un teatro,                            la situazione ci è sfuggita di
                         tutto poteva mutarsi in altro.                           mano, più si agitava e più ci
                         Ed allora la cucina, ad una                              bagnava. Allora ho deciso di
                         certa ora della giornata, si trasformava    tranquillizzarla, accarezzandole la testa
                         in un ristorante, dove si poteva gustare mentre mia sorella la insaponava. Lilli si
                         una ricetta nuova; il salone si tramutava è seduta ed in quel momento ho capito
                         in un cinema ed anche in una palestra, che lei si fidava veramente di noi,
                         le camere in discoteche, i bagni in cen- avendo superato la sua paura dell’acqua.
                         tri estetici e parrucchiere.                Mi sono sentita forte, mi sono sentita il
                         Ho attraversato, però, anche dei mo-        riparo di qualcuno, il porto sicuro del
                         menti di grande noia, ed anche di rab-      mio cane. Ho provato una bellissima
                         bia. Ecco a cosa mi è servito il diario. Ci sensazione e penso che quanto acca-
                         sono delle cose che non riesci a dire, o duto sia la prova del bel rapporto che
                         che non sai neanche di pensare fino a       ho costruito con lei, che spesso è stata
                         quando non cominci a scrivere su un fo- il mio “diario” in passato.
                         glio bianco, con una penna guidata da       Beh, è ora di dimenticare. E’ tutto finito,
                         un’oscura forza. Alcune volte il diario     alla fine ce l’abbiamo fatta! Da domani
                         non riflette l’immagine di quello che ri- le case saranno vuote. Saremo liberi! In-
                         tieni di essere, altre volte chiarisce i    contrerò le mie amiche, il resto della
                         pensieri, altre volte ancora ci libera da   mia famiglia. Potrò viaggiare senza es-

  2 fabbrica di parole
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Disegno di Asia Valenti

sere nascosta da una mascherina. Caro diario, l’isola-        brellone per il caldo, voglio ordinare la Coca cola al bar
mento è finito. Ma è davvero così? Tanta gente non ce         e poi essere inseguita dalle api. Questa per me è
l’ha fatta. Tutti pian piano cercano di ritornare alla loro   l’estate. Un’estate come tutte le altre, anche se spe-
vita, ad una vita normale. E’ strano definire il passato      ciale.
come “normale”. Il periodo che abbiamo vissuto è qual-        La cosa che desidero di più al mondo è rifare le nostre
cosa che avviene eccezionalmente, quindi tutto questo         classiche uscite di gruppo con gli amici, in cui tutti va-
tempo è lontano dall’idea della normalità di tutti i          gano come pecore per la strada. Mi piacerebbe cadere
giorni, ma è comunque una nuova normalità. Sarà               a terra ridendo, abbracciare la persona che ho di
strano ritornare a scuola, avere contatti con le persone      fronte, oppure suonare i campanelli delle porte e poi
senza spaventarsi. Credo che faticheremo. E’ come se          scappare. Pagherei per aspettare l’autobus al sole per-
fossimo rimasti troppo tempo rinchiusi all’interno di         ché i posti sotto la pensilina sono tutti occupati. Non
una bolla. Anche se a malincuore, ti dico che questo          dobbiamo, però, dimenticarci della scuola. E’ incredibile
stare a casa, “I soliti ignoti” di tutte le sere, la sco-     che ora mi manchi. Ebbene sì, lo confesso, mi manca la
perta di nuove passioni, mi mancherà. Ho scoperto, ad         scuola. Soprattutto le verifiche, le interrogazioni, l’ansia,
esempio, che amo andare in bici, che adoro cucinare.          il bagno delle ragazze, gli odori ed i visi veri, ed anche i
Tuttavia continuo a preferire il sushi                                         professori. La scuola non esiste senza di
alla pizza. Questa quarantena ci ha for-                                       loro. Sicuramente a settembre cono-
zato a ragionare, e a lasciare quelle                                          scerò una nuova scuola, forse in moda-
che erano le nostre precedenti occu-                                           lità alternata o divisa. La ricreazione non
pazioni per dedicarci a delle nuove at-                                        accolta dalle urla di gioia, non sarà una
tività. Come una specie di reset.                                              ricreazione. Ho paura di provare un
Attraverso il passato dobbiamo pen-                                            senso di vuoto. Di certo non immaginavo
sare al futuro.                                                                questo per il mio ultimo anno alla Pacu-
Quest’estate ho in programma di ritor-                                         vio. Spero di sbagliarmi.
nare in tutti i luoghi che ci sono stati                                       Ora voglio solo godermi l’estate, senza
proibiti durante questi ultimi, lunghi                                         pensare di essere contagiata da un virus
mesi. Per prima cosa andrò al centro,                                          mortale, oppure sentire ancora su di me
poi al mare e farò il bagno. Riproverò                                         il fastidio di quella dannata mascherina.
quella freschezza che non sentivo da tempo, la sensa-         Spesso non vorrei pensare a niente, tranne che a me
zione della sabbia negli occhi e quella spasmodica, pri-      stessa come se fosse un antidoto contro la paura e il
mordiale voglia di catturare a tutti i costi un granchio,     dolore. Ma il futuro ci chiede nuove consapevolezze,
ma non per mangiarlo, solo per far vedere che sono            perché siamo ancora in tempo per costruire un mondo
stata io a prenderlo e poi liberarlo. Voglio risentire la     migliore, per cambiare la rotta ed imparare dai nostri
sabbia bollente sotto i piedi, voglio scappare sotto l’om-    sbagli.

                                                                                                  fabbrica di parole 3
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Andrà tutto bene

Gran voglia
di tornare
finalmente
in classe
scritto da Luigi Palazzo
Assessore all’Ambiente
Consiglio comunale Ragazzi
Per un adolescente la scuola è una parte della
vita; per me, invece, è la vita che parte dalla
scuola!
Eh già, io e la mia scuola abbiamo un rapporto
molto speciale: abbiamo condiviso molto in questi
tre anni, e più tempo posso passarci, più sono fe-
lice. Sembrerà strano a molti, ma è proprio così.
Posso dire che in viale San Giovanni Bosco c’è la
mia “Felicità”, sì proprio quella con la F maiu-
scola. Questa è fatta dai miei professori, persone
squisite, competenti, che hanno saputo portarci
ad alti livelli e sui quali posso sempre contare, in
qualsiasi momento; ma anche da tutti i miei
                                                        Non vedevo l’ora
compagni, con cui ho legato nel corso degli anni,
che mi hanno regalato meravigliosi ricordi.
Sin da quando ero un bambino però nutro un in-
nato amore per la mia città e con me è cre-
sciuto il desiderio di fare qualcosa per renderla       che tutto finisse
migliore, desiderio che mi ha portato l’anno
scorso a candidarmi per il Consiglio Comunale           scritto da Alessia Marchese
dei Ragazzi (CCR). Attraverso il supporto e l’ap-
poggio di tutti, prof e compagni, ho conquistato        Per me stare in quarantena è stata una vera e propria
la carica inaspettatamente: 250 voti in tutta la        scocciatura. Non si poteva fare nulla e bisognava stare
città di Brindisi.                                      chiusi in casa. Ormai avevo perso il conto dei giorni, perché
Dal 14 marzo 2019 ricopro con molto orgoglio l’in-      non esistevano più il sabato, la domenica, il lunedì…esisteva
carico di assessore all’Ambiente e Salute: tante        solo il giorno e la notte. Tutti i giorni erano uguali, ogni
le iniziative alle quali ho preso parte, tra tutte la   giorno dovevi inventarti qualcosa di nuovo da fare per non
più emozionante quella di “Friday for future” che       annoiarti. Ogni giorno mi chiedevo quando sarebbe finito
si è svolta a settembre nella mia scuola.               tutto. Ero molto pessimista perché vedevo che la percen-
Ora, quasi al termine del percorso scolastico, noi      tuale dei contagiati e dei morti cresceva a dismisura.
ragazzi membri del CCR avevamo in mente un              Si poteva andare solo al supermercato o in farmacia, tutto
grande, ambizioso progetto: abolire la plastica         il resto era chiuso, ma io ormai non andavo neanche più a
nelle scuole della città.                               fare la spesa perché avevo paura di beccarmi il virus. Il
Ma un vero e proprio mostro, chiamato Covid 19,         massimo che ho fatto in quei giorni era scendere nel giar-
il 5 marzo 2020 ci ha costretto a mettere da            dino di casa con mia madre e mio fratello o fare il giro
parte questo progetto e anche a rinunciare alla         dell’isolato, indossando mascherina e guanti. Non ricordavo
scuola, agli abbracci, alla normalità, alla quotidia-   neanche quasi più la sensazione di toccare la corteccia di
nità.                                                   un albero senza guanti. Mi domandavo spesso: potrò uscire
Ma non ci siamo comunque dati per vinti e ab-           all’aria aperta senza guanti e mascherina e, soprattutto,
biamo continuato con il nostro percorso, lan-           potrò rivedere i miei amici, i compagni di classe, i profes-
ciando la campagna #restiamoacasa, e non                sori, i parenti? A tutte queste domande come risposta met-
abbiamo intenzione di fermarci, per questo invito       tevo un grande punto di domanda.
tutti a seguirci sui canali social del CCR per non      Non vedevo l’ora che tutto finisse, e mi dicevo: “Appena fi-
perdervi le nostre prossime iniziative.                 nirà questa brutta storia starò all’aria aperta il doppio del
Perché INSIEME, ne siamo convinti, ANDRA’               tempo insieme a tutte le persone cui voglio un gran bene”.
TUTTO BENE.
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Andrà tutto bene

                     La riscoperta della socialità
                     scritto da Daniele De Giorgi                     spesso sfrecciano.
                                                                      Le mie paure sono tante: temo che quando
                     In queste settimane abbiamo riscoperto il        torneremo ad uscire saremo terrorizzati nel
                     valore della socialità che c'è stata momenta- toccare gli oggetti che ci circondano, nell’av-
                     neamente tolta.                                  vicinarci alle persone e ai nostri amici.
                     Ci mancano gli abbracci, le carezze, gli in-     Questo periodo mi ha tolto le mie amate
                     contri, i piccoli gesti quotidiani.              uscite con gli amici, lo sport, sedermi al mio
                     Per attenuare questa mancanza: c'è chi vi-       banco di scuola, ma mi ha dato il tempo per
                     deochiama i parenti più cari per sentirli vi-    dedicarmi alle più grandi passioni, la musica
                     cino, c'è chi canta dai balconi l’inno italiano. e la tecnologia. Inoltre sto anche giocando a
                     Molti aspettano questo appuntamento con          giochi che facevo quando ero più piccolo,
                     ansia perché la solitudine ci lascia un          cioè il Cluedo, Labirinto, Monopoli e con le
                     grande vuoto.                                    carte, tutti con la mia famiglia.
                     Il lato positivo è che trascorriamo più tempo Non vedo l’ora che questo periodo finisca
                     con la famiglia; stando a casa si inquina di     per riprendere le mie abitudini e la prima
                     meno perché non usiamo le auto, infatti al- cosa che farò - potete giurarci - è uscire
                     meno una bella notizia tra le tante brutte: il con gli amici che mi mancano tanto, ritor-
                     buco nell’ozono si sta restringendo.             nare a ridere e scherzare con loro, fare le
                     Quello che provo in questo periodo è noia e scampagnate all’aperto con i miei parenti e
                     tristezza guardando dalla finestra e vedendo cugini.
                     le strade vuote, con solo ambulanze che          Al solo pensarci non sto nella pelle!

I privilegi della vera libertà
scritto da Iris Colarizi                                          scritto da Matilde Tamburrano
Nessuno si poteva aspettare ciò che sarebbe successo…             La libertà è una cosa meravigliosa: ci distingue
quando si verificò il primo caso di Coronavirus in Cina. In       gli uni dagli altri. E’ la condizione per cui pos-
Italia, penso, che ancora nessuno poteva immaginare che           siamo pensare, esprimerci e agire senza costri-
anche nel nostro paese il virus potesse arrivare, fino a          zioni, è la volontà di ideare e mettere in atto
quando non apparve il primo caso. Ma ancora di più fino a         un’azione frutto di una scelta volontaria, mai im-
quando uscì il primo decreto che stabilì che tutte le             posta, degli strumenti utili a realizzarla.
scuole dovessero essere chiuse. Inizialmente ero contenta         Non possiamo dimenticare però che la libertà
anche perché non si era creata ancora una grande preoc-           senza limiti diventa il suo contrario. Chi abusa
cupazione. Man mano che i giorni trascorrevano si passò           del principio di libertà, limita quella del prossimo:
alla chiusura di bar, parrucchieri, servizi pubblici non indi-    è ciò che accade nelle tirannie, ad esempio. Se
spensabili. La chiusura delle scuole continuò e a questo          si vuole avere una libertà vera, infatti, questa non
punto mi sono seriamente preoccupata perché i decessi             può essere esercitata unicamente nell’interesse
continuavano ad aumentare ed ho capito che non era più            dell’individuo che la vuol vivere.
una semplice influenza, ma una cosa molto più seria. Da           Qual è la vera libertà?
una parte sono stata contenta perché stando a casa ho             E’ quella interiore, quella che sentiamo dentro,
imparato ad apprezzare ciò che posseggo. Finalmente ho            che ci aiuta a liberarci dai giudizi e dai pregiu-
imparato a cucinare e ad usare il computer meglio. Di-            dizi, che partono da noi e che arrivano dagli altri.
ciamo che i miei compagni e i professori mi mancavano,            È un processo che ti permette di non essere pri-
ma soprattutto sentivo la mancanza delle mie migliori             gioniero di te stesso. E ti regala anche molti pri-
amiche e speravo di vederle al più presto.                        vilegi: la possibilità di sbagliare, di piangere, di
Finalmente giunse anche la tanto attesa fase due e con            ridere di te stesso, di non avere paura di guar-
essa maggiori libertà. Ma manca ancora tanto prima di ri-         dare il mondo con i tuoi occhi e non con quelli
cominciare a vivere come prima. Forse non sarà più come           degli altri.
prima anche perché un po’ la paura rimane e dobbiamo              Se senti di essere libero davvero allora non sarai
ringraziare soprattutto i medici e gli scienziati che stanno      mai più una comparsa, sarai invece regista, sce-
facendo tutto il possibile per fare il vaccino. Anche se è        neggiatore e protagonista della tua vita, anche
stato un periodo cupo, siamo riusciti a viverlo stando uniti      quando sarai costretto in casa, in quarantena, ed
e rispettando le regole. Insieme ce la faremo. Forza Italia.      ogni cosa, inclusa la tua libertà, ti sembrerà lon-
                                                                  tana, incerta e, a volte, irraggiungibile.
                                                                                               fabbrica di parole 5
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Andrà tutto bene

                                                                                                         Guarda
                                                                                                         qui
                                                                                                         il video

                                                                                                         Durante la qua-
                                                                                                         rantena i prof di
                                                                                                         musica della Pa-
                                                                                                         cuvio hanno rea-
                                                                                                         lizzato questo
                                                                                                         video.

Quarantena
tra pensieri,
giochi e lezioni
PERCHÉ È SUCCESSO?                        che tanto pericolose? Perché ri-         Lombardia hanno iniziato a chiudere
scritto da Antonio Stomati                schiare così tanto per armi biologi-     le scuole. Il 4 marzo il governo ha
Dopo aver parlato in classe del Coro-     che?                                     deciso di sospendere le lezioni in
navirus mi sono preoccupato, ma non                                                presenza in tutta Italia, per evitare il
spaventato a morte. Saputa la noti-       SENZA I MIEI CARI NONNI                  contagio.
zia, ho adottato precauzioni igieni-      scritto da Greta Ancora                  Adesso il coronavirus si sta diffon-
che, come lavarmi spesso le mani,         Non pensavo che sarebbe arrivato in dendo in tutto il mondo, ormai non
disinfettare tutto diverse volte, la-     Italia e invece eccoci qua chiusi in     possiamo più uscire, darci baci o ab-
vare i giocattoli, usare alcool per pu-   casa, senza scuola, senza sport,         bracci, ma la cosa che mi fa più
lire, e infine starnutire e tossire nel   senza amiche, ma soprattutto senza stare male è che non posso più ve-
gomito.                                   i miei cari nonni. Erano i primi giorni dere i miei nonni, perché ho saputo
Io però mi domando: com’è stato           di febbraio quando dovevamo partire che per noi bambini non è rischioso,
possibile? Come è potuto succedere        per le gare di Davide, mio fratello, a ma siamo proprio noi il veicolo che
questo?                                   Roma e dei suoi amici lo prendevano lo trasmette. In questi ultimi giorni
Spero che inventeranno un vaccino         in giro perché si erano verificati due la sera si stanno organizzando delle
per questo brutto virus!                  casi di coronavirus. I miei genitori     iniziative che uniscono l’Italia virtual-
Ho saputo che il virus è passato dai      però ci hanno spiegato che erano         mente: fare applausi, cantare can-
pipistrelli ai pangolini, dei roditori    due cinesi in vacanza, ma che erano zoni..
con le squame, una specie protetta,       già stati portati in ospedale e quindi Vorrei tanto che finisse subito tutto
ma visto che la cucina cinese pre-        non c’era bisogno di preoccuparsi.       questo per poter ritornare alle no-
vede anche piatti a base di questi        Qualche settimana dopo hanno an-         stre abitudini, ma soprattutto per
animali, il virus è passato all’uomo. A   nunciato al telegiornale che un          riabbracciare i miei nonni!!!!
questo punto mi chiedo: se il pango-      38enne di Codogno era stato colpito
lino è una specie protetta, perché        dal COVID-19 e da lì è iniziato tutto. FIERI DEI SANITARI
continuano a cacciarlo? Ho saputo         Hanno cominciato a darci delle re-       scritto da Samuele De Giorgi
anche che alcuni dicono che il virus      gole da seguire: lavarsi spesso le       Il COVID19 è un nuovo virus, ha
è stato creato in laboratorio, ma per-    mani, portarsi dietro un barattolino     avuto origine nella città cinese di
ché si devono mettere a rischio così      di gel disinfettante o salviettine, evi- Wuhan nel 2020 e ora è arrivato
molte vite, a causa di queste ricer-      tare contatti ravvicinati ecc.… Poi in   fino in Italia. Questo coronavirus col-

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Andrà tutto bene
pisce le vie respiratorie, causando        guariti.                                 perché sono davvero molto simili!
difficoltà proprio a respirare.            Tutta l’Italia è stata messa in qua-     Perciò io litigo abbastanza spesso
Secondo me il coronavirus colpisce         rantena, ma io personalmente non         con mia zia per il razzismo verso i
di più gli anziani perché dopo aver        sono molto agitata, perché con la        cinesi. Ricordate: SIAMO TUTTI
superato una certa età si hanno già        mia famiglia rispettiamo tutte le re-    UGUALI!
problemi respiratori; ma questo virus      gole per non essere contagiati.
non è sempre letale. Mi ricorda un         Certo, non è molto facile lasciare le   PIÙ TEMPO PER LA FAMIGLIA
altro virus, la Spagnola, che si mani-     proprie abitudini, come le attività     scritto da Marco Zinzeri
festò nel 1918 alla fine della prima       sportive: io per esempio faccio danza   Era la fine di febbraio quando un fa-
guerra mondiale e uccise tantissime        ed è la cosa che mi manca di più,       migerato virus chiamato Coronavirus
persone.                                   perché ballare mi fa sentire bene ed    iniziò a diffondersi anche in Italia. I
In Italia la regione più colpita è la      è la mia passione, che pratico ormai    primi casi si erano manifestati in
Lombardia.                                 da sei anni. Mi mancano le mie mi-      Cina e i primi casi di contagio ita-
Il presidente del Consiglio dei mini-      gliori amiche che ho conosciuto lì e    liani si sono verificati in Lombardia,
stri, Giuseppe Conte, ha deciso di far     anche i miei insegnanti di danza, ma    precisamente in un piccolo centro
rimanere i cittadini in casa, chiu-        pure di scuola.                         sconosciuto a molti, Codogno. Nel
dendo quasi tutti i servizi commer-                                                giro di poco tempo si è diffuso in
ciali, ad eccezione di quelli              SIAMO TUTTI UGUALI                      tutte le regioni dell’Italia e non solo.
indispensabili, come farmacie e ne-        scritto da Desirè Di Stradis            Il mondo intero è stato contaminato,
gozi di generi alimentari.                 Da quando ho scoperto di questo         tanto da far annunciare una pande-
Pertanto il coronavirus ha causato         virus, detto “Coronavirus”, la mia pre- mia. Una parola nuova per me e per
tantissimi problemi economici.             occupazione non è tanta, oppure lo      molti miei amici, ma di cui abbiamo
Un altro problema è la difficoltà di       è, ma cerco di non darci peso. All’ini- compreso subito la gravità. Infatti il
trovare mascherine, ma ormai in al-        zio, non sapendo cosa fosse, cercavo 5 marzo 2020 è stato emesso il de-
cune parti di Italia è legge portarle.     di capire ed informarmi, mentre         creto che annunciava la “zona rossa”
Una caratteristica del coronavirus –       adesso che più o meno mi tengo ag- per tutta l’Italia, ovvero la chiusura
COVID 19 è quella di diffondersi           giornata, non ho molte preoccupa-       di tutti gli edifici pubblici, compresa
molto velocemente.                         zioni.                                  la mia scuola, e delle industrie che
Il presidente del Consiglio Conte ha       Lavarsi spesso le mani, avere cura      non producevano beni di prima ne-
invitato tutti gli italiani “a combat-     delle cose, uscire meno da casa, è      cessità. Inoltre a ogni cittadino ita-
tere insieme questo virus con delle        un po’ ciò che ho sempre voluto, ma liano è stato imposto l’obbligo di
regole” cioè: lavarsi bene e spesso le     da una parte è abbastanza brutto,       rimanere a casa e uscire solo in casi
mani, evitare posti affollati, non darsi   perché sono morte più di 2-3 mila       estremamente necessari.
la mano e non toccare occhi, naso e        persone a causa di questo virus.        E’ quindi da più di un mese che
bocca.                                     Ora mi lavo più spesso le mani in       sono lontano dai miei parenti più
Se rispetteremo queste norme il            confronto a prima, seguo più regole cari, dai miei amici e dalla mia
virus sparirà al più presto e tutti sa-    per l’igiene degli oggetti. Mi dà però scuola. Mi mancano le domeniche
remo felici.                               molto fastidio il fatto che ora molti passate a casa di mia nonna, i miei
In questi giorni a casa il tempo           sono razzisti nei confronti dei cinesi: cugini, le risate fatte con i miei
passa lentamente: faccio i compiti,        non è giusto! Ci sono molti cinesi      amici, i miei professori che mi aiu-
gioco a Monopoli o Cluedo, guardo i        che vivono qui da anni e non sono       tano nel percorso non solo degli
film e gioco con la Play Station.          stati in Cina ultimamente, quindi       studi, ma anche della vita e le pas-
Non vedo l’ora di ritornare a fare         NON HANNO QUESTO CORONAVI-              seggiate in bici con mio padre.
tutto ciò che mi piace.                    RUS!                                    Però, a mio parere, oltre agli aspetti
Voglio ringraziare il personale sanita-    Discriminare una persona per questo negativi di questa situazione, bisogna
rio perché ci sta aiutando molto in        è bruttissimo. Se noi stessimo in       guardare anche quelli positivi, infatti
questo periodo; medici e infermieri        Cina e in Italia ci fosse un’epidemia, adesso passo più ore con la mia fa-
stanno sacrificando la loro vita per       e tutti ci mettessero da parte, sa-     miglia e ho più tempo libero da de-
la nostra.                                 rebbe bruttissimo!                      dicare ai miei hobby.
Leggendo proprio le parole di un’in-       Un altro pensiero che mi son fatta è Mi auguro che questo periodo passi
fermiera ho scoperto che lei e le          quello che noi non possiamo sapere il più presto possibile e a me stesso
sue colleghe sono stanche anche            se una persona è davvero cinese,        e a tutti voi dico: ANDRATUTTOBENE
solo di indossare la tuta antivirus        può essere coreana, o giapponese,       E TORNEREMO A RIABBRACIARCI.
che le fa sudare, ma lo fanno per
noi e dobbiamo esserne fieri.
MI MANCA BALLARE
scritto da Giorgia Ottonaro
È da circa 20 giorni che si sente
parlare solo e soltanto del Coronavi-
rus, detto COVID-19. È arrivato anche
in Italia da 15 giorni e ci sono già
circa 12.000 contagi, che stanno au-
mentando, assieme al numero di de-
ceduti e, fortunatamente, anche dei
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Andrà tutto bene

QUELLE PICCOLE COSE
scritto da Maria Noemi Caroli
Questo che stiamo vivendo è un pe-
riodo molto particolare che ci per-
mette di uscire solo in caso di
necessità. Non ci consente di ve-
dere i nostri parenti più cari e i no-
stri amici. Ci rinchiude in casa,
anche se tutto ciò è per la nostra
sicurezza.
La cosa che a me sembra più
strana è che questa pandemia è
stata causata da un virus invisibile,
eppure così malefico. Coranavirus,
Covid 19, tanti nomi per lo stesso,
medesimo mostro.
Ho però una sensazione, di più, una
speranza e cioè che il mio Paese ce
la farà a sconfiggerlo, e così anche
il resto del mondo. Ho paura però
dei nuovi contagi, che possano au-
mentare.
Questo periodo mi ha tolto una
cosa cui prima non davo molta im-
portanza, ovvero uscire, stare all’aria

                                          Aspettando l’ora
aperta. Ma la cosa più importante
che mi ha dato è quella di apprez-
zare le meravigliose, uniche PIC-
COLE COSE di ogni giorno.
DUE MINI REPORTER
scritto da Aurora Caroli                  di riassaporare
                                          l’aria della libertà
e Syria Testini
Due reporter in erba, Syria e Au-
rora, intervistano i compagni di
classe alle prese con una nuova
modalità di fare scuola.                  avviso: “Preferisco la videolezione      zata. Ieri siamo usciti sul balcone
In questi giorni di quarantena la         piuttosto che rimanere indietro con      per cantare l’inno nazionale, per
noia ci assale, così come la nostal-      il programma. Certo, a volte, la con-    tutti coloro che stanno aiutando e
gia di parenti, amici e compagni di       nessione ci fa dei dispetti ma nel       per incoraggiamento alla nostra na-
scuola. La scuola però non ci ha ab-      complesso troviamo tutto accessi-        zione!
bandonato e continua a distanza or-       bile e facile”.
ganizzando nuove modalità di              La maggior parte dei ragazzi da noi  TUTTI PIÙ RESPONSABILI
incontri. Attraverso le videolezioni                                           scritto da Marika Summa
                                          intervistati ama la possibilità che la
possiamo ritrovarci con compagni e        nostra scuola ci ha offerto per stu- Nel 2020, probabilmente il Corona-
professori, studiamo e facciamo i         diare. Ed anche noi, perché ritro-   virus è partito da un laboratorio
compiti. Tutto come prima pense-          varsi con i compagni di classe e i   della Cina e ha infettato il mondo. I
rete. No, non proprio così. E allora      nostri prof, se pur davanti ad uno   medici hanno consigliato di indos-
come funziona tutto questo? Cosa          schermo, ci fa sentire meno sole. E’ sare mascherine e guanti, anche se
ne pensano i ragazzi? Come si             proprio vero la scuola non si è fer- io credo che dipenda tutto dal si-
stanno trovando? Abbiamo provato a        mata!                                stema immunitario, se è forte o
chiederlo ai nostri compagni di                                                meno. Il governo ha messo tutta
classe.                                   SENZA I MIEI CARI NONNI              l’Italia in quarantena: i lavoratori
Paolo Lanza ci dice che si sta tro-       scritto da Desirè Mauro              non possono andare a lavoro, perché
vando benissimo in quanto per lui         È una brutta esperienza, soprattutto le aziende sono chiuse; anche le
l’applicazione che ci collega con         per i più anziani che possono con-   scuole sono chiuse e per andare
compagni è facile ed accessibile.         trarlo più facilmente.               avanti con il programma usiamo le
Chiara Fierro aggiunge: “E’ impor-        Ci sono più di 10.000 infetti, ma in piattaforme online, dove le profes-
tante connettersi per non disper-         tanti non capiscono che devono ri- soresse ogni giorno possono cari-
dere tutto quello che abbiamo             manere a casa.                       care i compiti. Per non peggiorare la
imparato finora”. Anche la sua            È successo tutto così in fretta: dal situazione tutti dobbiamo rimanere
amica, Marta Ruggia, è dello stesso       9 marzo siamo in quarantena for-     a casa. Dobbiamo quindi essere re-
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Andrà tutto bene

                                        non ci sono tantissimi casi positivi.      smesso attraverso un contatto, uno
                                        Facendo ricerche e sentendo notizie        starnuto o la tosse, per questo mo-
                                        mi sono un po’ tranquillizzata, ho         tivo tutti noi stiamo in difficoltà
                                        letto che questo virus è più aggres-       perché non possiamo vedere o
                                        sivo con gli anziani, mentre nei           stare assieme alle persone cui vo-
                                        bambini può passare più facilmente.        gliamo bene e ai nostri amici.
                                        Ho letto anche che è un virus come         Questo virus è cattivo, ma in questo
                                        gli altri, solo un po’ più forte, perché   momento difficile ci sta facendo
                                        ci sono più morti di altre malattie,       capire quanto sia importante un ab-
                                        che di Covid19 si potrebbe morire          braccio, un bacio o la libertà di fare
                                        se qualcuno ha già di suo problemi         una passeggiata quando vogliamo.
                                        al cuore o ai polmoni. Le mie abitu-       Purtroppo in questo periodo ci
                                        dini non sono cambiate così tanto,         manca tutto, le nostre abitudini, le
                                        perché la maggior parte delle di-          attività sportive, il lavoro, ma servirà
                                        sposizioni le mettevo in pratica già       per il nostro domani, per riabbrac-
                                        prima, per esempio lavarsi spesso e        ciarci più forti di prima. Spero pas-
                                        bene le mani, lo facevo già per la         serà tutto il più presto possibile.
                                        mia salute e per l’igiene.
                                        Un mio pensiero è che se si vede           RITORNO ALLA NORMALITÀ
                                        una persona cinese, non va esclusa,        scritto da Luca Menga
                                        perché non per forza ha il Coronavi-       Purtroppo noi cittadini siamo in una
                                        rus, infatti tutti lo possono avere,       situazione molto complicata, cau-
                                        anche noi che non veniamo dalla            sata dal Coronavirus, che viene dalla
                                        Cina. Non mi sembra neanche giu-           Cina. Se usciamo da casa per fare
                                        sto il fatto che le persone prendano       cose non di stretta necessità, la po-
                                        in giro, perché sono sempre esseri         lizia potrebbe farci una multa, il go-
sponsabili delle nostre azioni, rispet- umani e un virus non cambia la             verno ha deciso di chiudere
tando le regole che ci vengono          persona. Anche perché viene messo          tantissimi luoghi e attività, anche
date, come fa Greta Thumberg nei in isolamento, se infetto.                        quella didattica. Molti cittadini sono
confronti dell’ambiente. Secondo                                                   morti e altri sono a rischio, ma que-
me questo Coronavirus se ne andrà A ME PIACE STARE IN CASA                         sto virus dovrebbe colpire solo per-
con l’arrivo del caldo. Spero comun- scritto da Alessia Mautarelli                 sone già malate, con problemi
que che tutto questo finisca prima Io in questo momento non sono in                respiratori come la bronchite e
di giugno, così almeno potremo go- ansia, non ho paura eccessiva o                 l’asma. Ieri sera il presidente del
derci l’estate.                         forte panico, ma un po’ di timore          Consiglio dei ministri Giuseppe
                                        che possano infettarsi i miei parenti      Conte ha dato nuove disposizioni:
SENZA LA MIA BICI                       o che possa essere infettata io,           potranno rimanere aperti solo i ne-
scritto da Salvatore Melcarne           questo sì. Da quando sono state            gozi di prima necessità, rimarranno
Il Coronavirus - COVID19 - è arri-      chiuse le scuole io non sono ancora        chiuse molte aziende, bisogna rima-
vato a Brindisi. La popolazione è       uscita, solo mia madre e una volta         nere chiusi in casa e solamente un
chiusa nelle proprie case e in giro     mio padre sono usciti per fare la          membro della famiglia può fare la
vanno solo gli adulti, per fare delle spesa. La mia famiglia sta cercando          spesa. Spero che si sblocchi al più
cose necessarie e io non sono           di seguire le disposizioni date dal        presto e si torni alla normalità.
preoccupato, perché forse con il        governo: ci laviamo spesso le mani,
caldo il virus morirà, così un altro    starnutiamo e tossiamo nel braccio         BASTA RISPETTARE LE REGOLE
virus mortale sarà passato. Io          o nel fazzoletto monouso.                  scritto da Federico Mazza
adesso sono da un lato un po’ felice A me piace stare a casa e non ho              E’ come sconfiggere un grande ne-
di rimanere a casa, ma dall’altro un problemi a restarci, però per mia             mico senza poterlo vedere! In que-
po’ infelice, perché non posso uscire madre, che ama uscire, è molto più           sti giorni non siamo messi bene,
o usare la mia bici.                    difficile, ma non esce. È da un po’        sono riusciti dalla Cina a farlo arri-
                                        che non vedo i miei nonni, mi man-         vare addirittura in Puglia, cose da
I CINESI, NOSTRI FRATELLI               cano, ma per fortuna posso sentirli        pazzi!
scritto da Denise Petrachi              per telefono, almeno so che è per il       Ma non è niente, considerando
Da quando sono venuta a cono-           loro bene. Spero che questa epide-         quello che ad esempio hanno vis-
scenza di questo nuovo virus, il “Co- mia passi presto.                            suto i nostri nonni: a loro chiede-
ronavirus - COVID19 - , inizialmente                                               vano di andare in guerra, a noi di
mi sono posta molte domande, cui IL VALORE DI UN ABBRACCIO                         stare a casa.
col tempo ho trovato delle risposte, scritto da Martina Micello                    Basta seguire delle norme e così
solo alcune sono rimaste in sospeso. È da circa un mese e mezzo che si             non ci possiamo preoccupare. Lo ab-
Le mie paure erano e sono tuttora sente parlare solo e soltanto di Co-             biamo capito tutti, anche i sassi,
che io possa contrarre questo virus ronavirus, detto anche COVID-19.               basta continuare con la vita, forse
e che lo possa prendere anche la        Questo virus è facilmente trasmet-         con qualche regola in più basterà
mia famiglia, anche se qui in Puglia tibile e pericoloso: può essere tra-          un po’ di tempo e tutto si risolverà!
                                                                                                  fabbrica di parole 9
Fabbrica di parole - Emeroteca Piancastagnaio
Andrà tutto bene

                                                    La nostra
                                                    Selva Oscura:
                                                    Dante ci aiuta
                                                    ad affrontare
                                                    le nostre paure
                                                   Riflessioni nella giornata
                                                   mondiale dedicata al Poeta

scritto da Milena Guarino                piccoli ai più grandi si sono cimen-       illumina le giornate più tristi e buie.
                                         tati in varie attività. Chi con disegni,   Emanuele Ancora: La mia selva
Il 25 marzo di quest’anno non è          chi con le letture animate, chi con        oscura è il pensiero. Quando penso
stato un giorno qualunque, non solo      riflessioni profonde. Queste rifles-       mi smarrisco nella mia mente e nei
per l’emergenza che abbiamo vis-         sioni vogliamo appunto condividere         miei pensieri e se dal mondo
suto e ancora stiamo vivendo. C’è        con voi. Probabilmente ognuno di           esterno mi parlano non riesco ad
stata la prima edizione del “Dan-        noi ha racchiusa nel proprio intimo        interagire. Il mio sole, cioè quello
tedì”, come dice la parola, il giorno    una Selva oscura, così come avrà il        che mi fa sentire bene in un triste
di Dante. Meglio ancora, la giornata     proprio Sole che illumina il cam-          momento, è la risata. Se sono giù di
mondiale di Dante Alighieri, simbolo     mino nei periodi più difficili e com-      morale e sento qualcuno ridere mi
della cultura italiana e fondatore       plicati. Proprio come quelli che           passa il pessimo umore e sorrido
della nostra lingua.                     stiamo vivendo. Ecco alcune delle ri-      anche io.
Si è tenuta la prima edizione e,         flessioni degli alunni della 2B, che       Marina Angelotti: la mia selva
visto il periodo nefasto, si è svolta    hanno trovato in Dante un amico            oscura, ciò che mi fa sentire smar-
in maniera virtuale, digitale.           del tutto particolare. Ci parlano          rita, a disagio, è proprio questo mo-
Perché è stato scelto proprio il 25      delle loro selve oscure e del loro         mento particolare che stiamo
marzo? Perché dagli studiosi, dai        faro il-                      luminante,   vivendo, questa quarantena obbliga-
fini conoscitori del Sommo poeta,        del                              Sole      toria cui ci costringe il coronavirus,
questa data è stata individuata                                              che    la paura di ammalarmi o che si am-
come l’inizio del viaggio ultraterreno                                              mali qualcuno della mia famiglia, la
di Dante magistralmente descritto                                                   perdita della libertà di fare qualsiasi
nella Divina commedia. Tutto                                                        cosa, di uscire, di incontrarsi con gli
avrebbe avuto inizio dunque il 25                                                   amici, di andare in giro per i negozi,
marzo del 1300. Che strana                                                          di vedere il resto della famiglia, e
coincidenza: anche nel Trecento                                                      ciò che mi fa soffocare e che mi
l’umanità è stata falcidiata dalla                                                    impedisce di ragionare è il non sa-
tremenda epidemia di Peste                                                            pere quando tutto questo avrà fine
nera. Tutti, e non solo studenti,                                                     e come sarà la vita dopo che sarà
in questa giornata sono stati                                                         finito.
chiamati a leggere Dante e a                                                          Di fronte ad un momento triste,
riscoprire i versi della Comme-                                                      invece, cosa rappresenta il mio sole,
dia. Decine di migliaia di stu-                                                     cosa mi fa ritornare il sorriso?
denti lo hanno fatto nel corso                                                      Adesso il mio sole è rappresentato
delle lezioni a distanza, ed anche i                                                dalle creature che mi strappano un
nostri, nelle loro camerette, dai più                                               sorriso e che mi fanno stare bene,

10 fabbrica di parole
A Denise
 il premio
 «Lauretti»
 Una serata rinchiusi ai tempi del
 Covid 19 rallegrata dalla notizia
 che con la poesia “Ricordi prima-              RICORDI PRIMAVERILI
 verili” la nostra alunna Denise Pe-            Ero accovacciata sotto un albero di ciliegio.
 trachi della classe 1 A della
 Pacuvio, si è classificata tra le vin-         I suoi rami ricoperti da minuscoli fiori.
 citrici della V edizione del Premio            In fondo al sentiero una vecchia seggiola,
 Nazionale “Masio Lauretti” di La-              malandata, illuminata dai raggi solari
 tina. La giuria Presidente onorario            nei quali si vedeva scendere
 del Premio era il poeta internazio-            la leggiadra polvere della campagna.
 nale Beppe Costa.                                                                         Denise Petrachi
le mie due gattine, che ignare di         Francesco Gargarelli: La mia selva      sieme alla mamma di vivere da solo
quello che sta accadendo mi fanno         oscura è quell’attimo in cui mi         fino a quando tutto questo non fi-
le fusa e mi dimostrano in ogni           sento smarrito e a disagio. Ora po-     nirà. Quindi di fronte ai momenti
modo il loro affetto incondizionato       trei dire il periodo che sto vivendo,   tristi di questi giorni, il mio sole, ciò
e tutto questo mi riempie di gioia.       stiamo vivendo. A casa mi sento         che mi illumina e mi fa tornare il
Iris Colarizi: La mia selva oscura è      molto solo e spesso mi deprimo. Il      sorriso è quando il mio Dad mi
la presenza di persone nuove, che         mio sole è rappresentato da Insta-      chiama al citofono e possiamo ri-
non conosco e quando mi trovo in          gram, Whatsapp che mi permettono        dere e chiacchierare dal balcone. Io
questa situazione mi sento quasi          di sentirmi con tutti i miei amici ed   gli racconto dei compiti, della play e
persa, ma subito trovo il mio sole, la    insieme aspettiamo la fine di que-      lui mi guarda e dice mille volte:
mia luce. Ciò che mi fa ritrovare il      sto periodo.                            Quanto sei bello!”. Poi ci lanciamo
sorriso è la mia famiglia, i miei ge-     Gianmarco Leucci: In questi giorni      un bacio e aspettiamo la prossima
nitori. Se mi trovo a scuola, il sole è   ciò che mi fa sentire tanto infelice    chiacchierata.
rappresentato dalla mia migliore          è il fatto che il mio adorato papa-     Giorgia Brugnola: C’è chi rimane pa-
amica, e subito dopo da tutti i miei      rino, il mio Dad, è dovuto andare via   ralizzato dalla paura. Per superarla
amici.                                    da casa per andare a vivere nel suo     spesso si chiede aiuto ai genitori o
Matteo Banino: La mia selva oscura        ufficio, che si è trasformato in        anche agli amici. E’ fondamentale
è la confusione di qualcuno che non       un’altra casa. Sì, perché il mio        non arrendersi mai e cercare di su-
mi parla in modo chiaro, anche la         grande papà è uno dei tanti eroi        perare tutti gli ostacoli che la vita
disorganizzazione.                        che lavorano negli ospedali e per       ci presenta ogni giorno.
Il mio sole è quando riesco a tro-        paura di infettarci ha deciso in-                                    Classe II B
vare il lato positivo del problema e
riesco ad analizzarlo, ma anche
quando sono in difficoltà qualcuno
mi incoraggia e mi aiuta a risolvere
il problema.
Francesca Dimonte: La mia selva
oscura è questa quarantena perché
non posso uscire, vedere i miei
amici, portare a spasso la mia
amata nipotina. Tutto questo mi
rende triste, ma so che restando a
casa tutto si potrà aggiustare e tor-
nare come prima. Il mio sole lo
avrete capito, è il sorriso della mia
nipotina quando giochiamo, oppure
stare in relax nella mia cameretta,
o ancora chattare con le mie più
care amiche.

                                                                                                 fabbrica di parole 11
Andrà tutto bene

Ha vinto il terzo premio
al concorso dell’Aeronautica

                                          Rebecca
Con la riproduzione dell’affresco in-
titolato “L’Aero abbraccio”, Rebecca
Cordella, studentessa di 14 anni

                                          e il suo Aero
dell’Istituto Comprensivo Santa
Chiara ha ottenuto il terzo premio
nel settore “storico culturale” del
concorso “La missione dell’Aeronau-

                                          abbraccio
tica Militare al servizio della collet-
tività”, indetto dallo Stato Maggiore
dell’Aeronautica Militare con la par-
tecipazione del Ministero dell’Istru-
zione, dell’Università e della Ricerca    SAR di stanza all'Aeroporto Militare    gio agli uomini che tante volte ab-
(Miur).                                   di Brindisi fino al 2012 – ha spie-     biamo visto sorvolare le acque anti-
L’opera raffigura un elicottero del       gato la prof Amelia Carluccio -.        stanti il porto della nostra città in
Soccorso Aereo dell’A.M. (S.A.R.          L’alunna ha fissato sul foglio il       momenti di alta operatività come in
Search And Rescue) mentre effet-          “fermo immagine” del video che do-      occasione di manifestazioni o eser-
tua una operazione di recupero col        cumenta l’intervento. È il momento      citazioni. Successivamente il dise-
verricello di un traumatizzato da         della salvezza, è il momento dell’ab-   gno, dopo essere stato fotografato
una zona impervia. La quattordi-          braccio”, ancora sospeso, tra chi       ed acquisito su dispositivo mobile, è
cenne ha immaginato un abbraccio          poco prima era in pericolo e chi,       stato rielaborato con applicazioni
per raffigurare meravigliosamente         con competenza e dedizione, riporta     per l’inserimento della scritta, l’ef-
una delle attività più significative      ogni cosa in sicurezza. È un omag-      fetto cartoon e la grafica”.
che da sempre l’Aeronautica Mili-
tare esegue 365 giorni all’anno in
favore di chiunque ne abbia bisogno
e si trovi in pericolo di vita. Aiuti
umanitari e soccorso alla popola-
zione in occasione dell’eruzione
dello Stromboli, del terremoto a
L’Aquila, recupero naufraghi dalla
nave Concordia, solo per citarne una
piccolissima parte. Ma anche aiuti
di ogni genere portati in località
isolate dalla neve ad esempio.
“L’elaborato ‘Aereo abbraccio’ in ori-
gine è un disegno a pastelli che ri-
trae la fase conclusiva di un
salvataggio a mare effettuato dal
12 fabbrica di parole
Andrà tutto bene

                                                                            Le immagini delle bontà culinarie e dei giochi

Ciambelle e pizze
                                                                            nei lunghi giorni in cui ci siamo visti
                                                                            solo attraverso il pc

ci hanno fatto compagnia
scritto da Emanuele De Fazio                             perché no, lo ammetto, mi mancano i miei professori
                                                         e addirittura mi manca studiare: non ho mai pensato
Una notizia terrificante: il COVID19 è arrivato anche    che avrei detto queste parole! A poco a poco, con la
in Italia. Focolaio a Codogno in Lombardia, un sacco     didattica distanza, detta DAD, siamo tornati, seppure
di morti e ospedale al collasso. Il virus prosegue il    in modo virtuale, tra i banchi di scuola: a volte in pi-
suo viaggio omicida e il 4 marzo chiudono le scuole      giama o facendo colazione durante la videolezione, a
in tutta Italia. Che evento! Non posso negare che al- volte nascondendoci dietro la videocamera disattivata,
l’inizio ero molto felice di restare a casa e non an-    a volte presenti e seguendo davvero il prof, abbiamo
dare a scuola, chissà fino a quando. Ma poi con il       ripreso a studiare in modo più costante. Ma il tempo
passare del tempo, il fatto di non poter uscire più, re- non passava, così la mamma ha cominciato a prepa-
stando a casa rinchiuso e vedere mio padre tornare       rare il pane e le focacce, le ciambelle, i tarallini, ma il
dal suo negozio con guanti, mascherina e occhi im-       tempo non passa…
pauriti, mi ha fatto capire quanto grave fosse la si-    Spero che tutto questo finisca presto, per tornare a
tuazione. Mi mancano i miei nonni, gli zii e i cugini;   giocare liberi senza aver paura di riabbracciarsi ed
mi mancano i miei amici e i compagni di classe, il ri- ammalarsi, ma liberi di sentire di nuovo il sole sulla
dere, scherzare con loro durante la ricreazione. E       pelle.

                                                                                                fabbrica di parole 13
Il giorno in cui
                    la nostra città
                    è stata evacuata
Bomba o non bomba

                    Una giornata storica per Brindisi, quella del 15       l’ufficio di mio padre. Avevamo in programma di
                    dicembre 2019, giornata in cui era stata fissata       andare in un altro parco e poi ci saremmo spo-
                    l’evacuazione di oltre 50mila abitanti del capo-       stati all’Ikea, ma durante il tragitto per il parco,
                    luogo a causa dell’Operazione bomba. Una gior-         mia nonna non si è sentita bene, era su una
                    nata attesa con trepidazione e qualche timore          panchina stesa con la bocca aperta e non ri-
                    da parte di tutti noi, ognuno ha cercato di af-        spondeva. Mi ha preso un colpo! Stava per ri-
                    frontarla nel migliore dei modi con i propri fa-       prendersi, ma non riusciva a camminare, mia
                    miliari. Così l’hanno vissuta i nostri studenti, tra   madre le ha preso le gambe e l’ha aiutata, in-
                    cui la nipote della signora soccorsa dall’ambu-        tanto mio padre chiamava l’autoambulanza. Arri-
                    lanza, per cui per alcuni minuti furono inter-         vati i soccorsi le hanno fatto dei controlli, stava
                    rotte le operazioni d’intervento degli artificieri.    bene, ma le dovevano fare un’ultima analisi in
                                                                           ospedale. Così mio padre ha lasciato me, Si-
                    PAURA PER LA NONNA                                     mona, Francesco e mia madre al Parco Cesare
                    scritto da Federica Sportelli                          Braico. Fino a quando non è suonata la sirena, io
                    Sono partita di sera con la mia famiglia e mia         ho giocato, poi dopo il suono della sirena ci
                    nonna e siamo andati all’aeronautica militare da       hanno offerto del cibo e dopo siamo tornati a
                    mio padre, c’erano due stanze: in una c’ero io         casa: mia nonna è tornata dall’ospedale alle 4,
                    con mia madre e mia nonna, nell’altra mia so-          mentre io ero dall’altra mia nonna con mia cu-
                    rella, mio fratello e mio padre. A me di notte         gina e mia sorella.
                    non andava di dormire, quindi sono rimasta in
                    piedi fino alle 2,30, poi la mattina seguente ab-      IL MIO URLO DI SOLLIEVO
                    biamo fatto delle passeggiate nei parchi, nel-         scritto da Greta Ancora

      14 fabbrica di parole
15 dicembre 2019: il giorno in cui 54 mila persone sono
evacuate dalla città per una bomba del secolo scorso,        HO COMPRATO LA TORRE EIFFEL
che è stata trovata nei pressi del cinema Andromeda          scritto da Francesca Toma
mentre si svolgevano dei lavori. Il 14 dicembre già al-      15 Dicembre 2019, 54.000 persone sono evacuate per il
cune persone sono partite per andare in posti più sicuri     “Bomba day”. Persone a Bari, Lecce, dappertutto, alcune
e man mano Brindisi si è svuotata sempre di più. Io e i      sono rimaste a casa.
miei fratelli siamo andati a Lendinuso dove i miei nonni     Io sono andata ad Alberobello, il viaggio è durato due
hanno la casa a mare, mentre i miei genitori sono ri-        ore circa. Arrivati siamo andati in hotel: c’erano tantis-
masti a casa per poi raggiungere gli altri nonni. A Len-     simi giapponesi e io mi sentivo in paradiso. E’ stato uno
dinuso ho incontrato due mie amiche che vedo lì ogni         dei giorni più belli della mia vita. Per parlare usavo il
estate. Le mie emozioni erano: paura per un eventuale        traduttore perché volevo conoscere i giapponesi. La
scoppio, felicità perché almeno ci saremmo sbarazzati        sera poi siamo andati a vedere un attore comico ba-
di questa maledetta bomba. Quando ho saputo che la           rese, Mudù, dal vivo: ci siamo divertiti moltissimo. Ab-
bomba era stata tolta, ho tirato un urlo di sollievo! Ero    biamo fatto una passeggiata tra i trulli, io ho comprato
felicissima e tutte le paure erano finalmente svanite.       una piccola torre Eiffel fatta di cioccolato. Il giorno
Appena sono tornata a casa la prima cosa che ho fatto        dopo siamo andati a Martina Franca, abbiamo mangiato
è stata abbracciare la mamma, la seconda invece è            lì, ma non è stato un gran pranzo: abbiamo pagato
stata fare merenda con i biscotti alla nutella! (i compiti   molto e mangiato cibo di scarsa qualità.
li avevo già fatti).                                         Il Bomba day è stato bellissimo, pur avendo avuto, al-
                                                             l’inizio, paura di non tornare a casa.
UNA GIORNATA DAVVERO STRANA
scritto da Denise Petrachi                                   ERO IN ZONA BIANCA
Il 15 dicembre 2019 c’è stato un evento storico: il          scritto da Desirè De Stradis
“Bomba day”. Per questo evento sono evacuate 54 mila         15 Dicembre 2019, il “Bomba day”.
persone da Brindisi. Io sono andata alla casa al mare di     Vedere Brindisi vuota mi ha fatto piangere il cuore: era
mia nonna. In questa giornata ho provato tristezza per       tutto deserto, non c’era più niente, neanche una mac-
aver lasciato la mia casa, ma anche felicità perché è        china in giro, non c’era neanche una persona per strada
bellissima quella casa al mare e mi piace andarci in         e i negozi erano tutti chiusi. Si è sentita solo la sirena
quanto ha una vista sul mare stupenda.                       alle 8:00 del mattino per avvertire l’inizio delle opera-
Quel giorno le strade erano deserte, non c’era anima         zioni e verso le 13:00 per avvisare della fine dei lavori.
viva in giro. Questa bomba si trovava sotto terra vicino     Io sono rimasta a casa perché ero in zona bianca,
al cinema “Andromeda”, era stata lanciata da un aereo        mentre quasi tutti i miei parenti erano da noi, nostri
durante la seconda guerra mondiale, fortunatamente           ospiti, e a casa di mia nonna che abita accanto a noi.
non è scoppiata. Questa giornata è stata una tra le più      Ero tanto preoccupata per gli altri!
strane della mia vita: Brindisi così vuota, i parcheggi      Mi chiedevo: “Ma se la bomba scoppierà,
mai così liberi, anche di fronte casa mia dove non c’è       dove abiteranno tutte le quelle 54 mila
mai posto per parcheggiare. La giornata del 15 dicem-        persone? Dove?!”
bre 2019 la ricorderò per sempre.                            Il silenzio per strada un po’ mi piaceva ché

                                                                                               fabbrica di parole 15
se dormivi non c’era niente che ti
                                 svegliasse (a parte i miei cugini che
                                 aprivano sempre la porta).
                                 Ad un certo punto sono scesa in cor-
                                 tile con mia cugina a giocare con
                    l’Oxelo, ma dato che non c’era nessuno, siamo
                    scese in pigiama.
                    Finito tutto il dramma, abbiamo quasi “festeg-
                    giato” per il fatto che la bomba non fosse scop-
                    piata.
Bomba o non bomba

                    Verso le sei, mia zia Angela ha preso tutte le
                    “valigie” e, con i miei cugini, sono andati a casa,
                    mentre gli altri miei zii se ne sono andati verso      tazioni, se abitavi in zona rossa e rimanevi a
                    le sette. È stato davvero un bel pomeriggio: a         casa potevi beccarti una denuncia penale.
                    casa mia e di mia nonna abbiamo giocato a
                    “Guerra”, “Scopa”, “Monopoli” e a un gioco di in-   UNA PASSEGGIATA A BARI
                    telligenza.                                         scritto da Claudia Della Giorgia
                    Adesso che è finito tutto, la domanda che an-       Io sabato ero in ansia e in pensiero perché te-
                    cora mi faccio è: “Perché hanno scavato? Non        mevo che la bomba potesse scoppiare. Dome-
                    potevano evitare?”.                                 nica con la mamma e papà ci siamo svegliati
                                                                        alle 5,00 di mattina e siamo usciti da casa alle
                    TRASFERTA A PALO DEL COLLE                          6,00. I vigili non ci facevano più passare perché
                    scritto da Antonio Stomati                          avevano     già chiuso le strade, poi papà è riuscito
                    Il 14 dicembre 2019 sono stato costretto a la-      a  convincerli     e ci siamo diretti a Bari, dove ab-
                    sciare la mia casa con mia nonna, mio padre e       biamo    fatto    una   passeggiata. Alle 18.30 siamo
                    mia mamma. Mia nonna e io siamo andati a Palo       tornati   a  casa    ed   io ero felicissima che Brindisi
                    del Colle da mio zio, mentre papà e mamma a         fosse   ritornata     a  vivere.
                    Trinitapoli (Foggia).
                    Durante la permanenza mi sono trovato benis-        HO GIOCATO CON I MIEI CUGINI
                    simo: sabato sera sono andato in una pizzeria       scritto da Francesca Donno
                    dove si gelava. Domenica invece ho fatto un bar-    Pe   me l’operazione bomba è stata una giornata
                    becue a casa di mio zio. Alle 18 è arrivata mia     molto    particolare. Dopo aver lasciato la città, la
                    madre. Ho provato serenità perché almeno la         mia   giornata     è stata come un piccolo Natale:
                    bomba era stata portata via e così non c’era più    sono   stata    dalle   5,00 di mattina fino alle 9,30
                    pericolo. Al tempo stesso ho provato anche cu-      di  sera  con    i miei    parenti. Abbiamo giocato a
                    riosità perché volevo vedere come fosse: infatti    carte   e  ho   potuto     giocare con i miei cuginetti a
                    sapevo solo che l’avevano trovata ed era una        cui  voglio   tanto    bene.
                    bomba della seconda guerra mondiale, ma di
                    fatto non l’avevo mai vista.                        UNA GIORNATA PIENA DI ANSIA
                                                                        scritto da Francesco Palmarini
                    SEGUIVAMO L’ELICOTTERO                              Domenica       15 dicembre 2019 per 54000 cittadini
                    scritto da Salvatore Melcarne                       di  Brindisi   è stata una giornata storica, ma
                    E’ stata una bella giornata per me, mi sono al-     anche    piena     di disagi. Le sirene ci hanno avver-
                    zato alle 5 del mattino, sono andato in campa-      tito  che   erano    iniziate le operazioni di disinnesco
                    gna con zii, cugini, nonni, sorella e genitori e ho della  bomba,      ma    io e mio padre eravamo usciti
                    giocato con i miei cugini a calcio. Dopo pranzo io  da   casa  già   alle  7.  Siamo andati da mia nonna a
                    e mio cugino ci siamo messi a guardare il cielo     Novoli,  mentre      mia    madre stava al lavoro. Io ho
                    e giocato con l’elicottero che andava e tornava     provato    a  immaginare       come stesse procedendo
                    dopo il disinnesco della bomba mi sono convinto     il disinnesco      della   bomba,   ci pensavo ogni 5 mi-
                    che ci saranno dei terremoti.                       nuti  e  guardavo      il  telefono  per sapere se aves-
                                                                        sero terminato i lavori.
                    SONO ANDATO DA MIA ZIA                              Il giorno prima invece, ho provato ansia perché
                    scritto da Nicolò Lillo                             mi   domandavo se sarebbe filato tutto liscio, poi,
                    Il 15 dicembre è stato un giorno storico, un        appena     ci ha chiamati mia madre per avvertirci
                    giorno brutto perché avrei dovuto alzarmi alle 7    che   la bomba       era stata disinnescata, siamo su-
                    di mattina, anche di domenica.                      bito  tornati    a  Brindisi,  a casa.
                    Menomale che alla fine sono andato da mia zia       Per   me   è  stata   una    giornata  piena di dubbi, di
                    già dalla sera prima! Dopo un po’ che ero sveglio   immaginazioni        e  di  ansie.
                    ho sentito delle sirene che davano inizio all’eva-
                    cuazione. Stare da mia zia è stato bellissimo,      QUEL SUONO DELLA SIRENA
                    sono evacuate 54.000 persone dalle proprie abi- scritto da Andrea Ruggero
                                                                        Il 15 dicembre 2019 io con la mia famiglia ci

       16 fabbrica di parole
la più grande evacuazione della storia della città: 54
                                                          mila abitanti hanno dovuto lasciare le loro case, per
                                                          circa 7 ore.
                                                          Alle ore 8,00 del mattino c’è stato il suono delle sirene
                                                          che annunciava l’inizio delle operazioni. Io non abitavo
                                                          in zona rossa, né in zona gialla, perciò ho trascorso la
                                                          mia giornata in casa. Alle 10 della mattina mi sono al-
                                                          zata e sono andata a giocare alla Play Station, ma, sic-
                                                          come i miei genitori dormivano ancora, ho dovuto fare
                                                          piano piano: ho chiuso la porta, ho abbassato il volume
siamo dovuti svegliare alle 5 di mattina per lasciare il  della televisione.
nostro appartamento: era il bomba day!. Alle sei siamo Dopo un’oretta si è alzato mio padre che è entrato in
andati a casa di mia zia, io avevo molto sonno e, quindi, camera e mi ha dato il buongiorno con un bacio. Poco
mi sono messo a dormire. Alle 7,30 mi sono svegliato e dopo sono andata a fare colazione con dei biscotti e un
su Canale 85 stavano dando in diretta l’operazione.       po’ di the alla pesca.
Erano le 8 e nessuna sirena era ancora suonata, in te- Le mie amiche, che avevano dovuto lasciare la loro
levisione, infatti, avevano detto che la sirena sarebbe   casa, mi hanno chiamata con una video-chat e mi
suonata alle nove. Arrivato l’orario preciso, le sirene   hanno raccontato che gli artificieri non stavano riu-
hanno suonato: in quel momento ero un po’ in ansia.       scendo a disinnescare la bomba e per questo ho avuto
Alle 11,30 è finita l’operazione e siamo tornati a casa.  un po’ di paura, ma poi mi dissero che era uno scherzo!
                                                          Io ero calma perché sapevo di essere in buone mani e
HO DORMITO TRANQUILLA                                     infatti avevo ragione. Verso le 13 gli abitanti son potuti
scritto da Marta Primaverili                              tornare nelle loro abitazioni senza paura e tensione.
Quando arrivò sabato, l’ansia travolse la mia testa:      Il pomeriggio io e la mia famiglia siamo usciti per an-
“Esploderà? E se esplode qui?, e se muoio?”, e tante      dare al centro commerciale e tutti erano calmi: se
altre domande mi rimbombavano in testa.                   prima si parlava della bomba ogni secondo, ora sem-
In seguito, di domenica, ho sentito la prima sirena, mi brava che gli abitanti avessero dimenticato l’accaduto
sono svegliata di nuovo avevo paura: erano le 5,00 di     da un momento all’altro.
mattina. Mi sono riaddormentata e da lì in poi sono       Per Brindisi è stata una giornata davvero molto intensa
stata tranquilla.                                         ma, come sempre, ha superato ogni ostacolo ed io sono
Che dire, è stata una vera “Operazione Bomba”.            davvero felice di vivere in una città come questa.
IL DESERTO PER STRADA                                         EVVIVA, SI TORNA A CASA
scritto da Lucrezia Fanelli                                   scritto da Noemi Bagnato
Domenica 15 dicembre bisognava andar via da Brindisi,         Il giorno 15 dicembre è stata una giornata piena di
ma non tutti, solo chi abitava nelle zone a rischio: io, ad   sgomento: ricordo i suoni delle sirene … non mi sentivo
esempio, ho dovuto lasciare casa perché abito al quar-        a mio agio. Sono andata a casa dei miei nonni dove
tiere Santa Chiara.                                           sono stata insieme ai miei genitori, ai nonni, agli zii, ai
Visto che sono dormigliona, non volevo alzarmi alle           cugini e al mio cane.
4:00 o alle 5:00 di mattina, quindi sono partita con la       I miei pensieri erano pieni di paura e di ansia perché
mia famiglia già sabato. In auto abbiamo notato che           non volevo morire. Quando ho sentito che si era risolto
c’era molto traffico perché altri, come noi, avevano an-      tutto il problema, ero felicissima anche se mi sentivo
ticipato la partenza.                                         un po’ strana. Quando poi ho saputo che la bomba non
Al mattino mia nonna ci ha chiamato, dicendo che era          poteva più scoppiare, ho iniziato ad urlare “Evviva, si
suonato l’allarme e che le strade erano state chiuse.         può tornare a casa!”.
Dopo un po’, ci ha richiamato e ci ha detto che ave-          La mia giornata è stata diversa da tutte le altre.
vano finito: avevano disinnescato la bomba e riaperto le
strade.                                                       MI HA DISTRATTO UN’AMICA
Allora siamo tornati a casa a Brindisi.                       scritto da Marika Summa
Le strade erano ancora vuote, sembrava che stessimo           Ho vissuto la giornata “Operazione Bomba” a casa, a
in un deserto.                                                Sant’Elia. Quando mi sono svegliata c’erano lì con me
                                                              mio nonno e i miei due zii. Avevo un po’ di ansia e di
SAPEVO CHE ERAVAMO IN BUONE MANI                              paura per l’esplosione della bomba, i miei pensieri in
scritto da Francesca Fiero                                    quel momento erano solo: “Ora scoppia, aiuto! ma se la
Il giorno 15 Brindisi ha dovuto superare una giornata         nostra non è zona protetta?!”
storica. Il 2 novembre è stata trovata una bomba risa-        Dopo sono riuscita a distrarmi dai miei pensieri an-
lente alla seconda guerra mondiale. Da quel giorno a          dando all’Ipercoop, lì incontrai una mia amica e ab-
Brindisi c’è stata tanta paura, se ne parlava ovunque:        biamo comprato il Pandoro.
per strada, nelle scuole, tra parenti ed amici.               E’ stata un’esperienza molto strana, ma è stato bello
Il giorno 15 dicembre, definito il “Bomba day”, c’è stata     stare con i miei parenti.

                                                                                                 fabbrica di parole 17
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