BUONE VACANZE - N. 142 - Parrocchia San Giovanni Evangelista
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ATTUALITÀ La nostra Chiesa … un libro aperto L’architettura della nostra chiesa C ertamente non vediamo e non vedremo pullman di turisti venire a visitare la nostra chiesa, come se fosse un’opera d’arte ineguagliabile. Anzi, a - Il segno caratteristico è quello del libro aperto V che si trova negli elementi che compongono o arredano la chiesa, ad esempio: detta di molti parrocchiani, “mmm … non è molto ^ Leggio dell’ambone bella”, “assomiglia ad un capannone”, “è piuttosto ^ Sedie sull’altare povera e anche un po’ scrostata” , “ architettura post- ^ Architrave sopra l’altare industriale”. Ma poi, inaspettatamente, una signora ^ Pannelli degli altari laterali, parte alta. che viene da fuori mi chiede spiegazioni sulle vetrate, ^ Quadri dei misteri della vita di Cristo, che perché, dice:”è proprio una bella chiesa!”. Comunque non rappresentano quadri individuali o indipendenti, sia, come ci succede quando torniamo da un viaggio in ma sono collegati tra loro come le pagine di un unico cui abbiamo soggiornato in begli alberghi e, al ritorno libro: ¯|_|¯|_|¯|_|¯|_|¯ a casa, il nostro appartamento ci sembra piccolo e un po’ spoglio, però ci sentiamo nel nostro nido, così In seguito osserveremo meglio anche i quadri e le quando entriamo nella nostra chiesa, ci sentiamo a vetrate. Per ora apprezziamo il significato del libro casa nostra. aperto, segno della parola di Dio sempre pronta a Proviamo dunque a guardarla un po’ meglio e ci istruirci e ad abbracciarci. accorgeremo che non è poi così male e magari con un Ezio e Giovanna po’ più di cura ed affetto da parte nostra, la troveremo accogliente come la nostra casa e se è scrostata, Postilla: si ringraziano tutte quelle persone potremo sempre provvedere a farle fare un lifting! che, avendo a cuore la nostra chiesa, hanno Osservando l’aspetto architettonico della facciata generosamente e prontamente contribuito per principale, notiamo che si presenta come un libro riparare i danni al tetto, dovuti alle infiltrazioni. aperto: le ali laterali come copertine di un libro aperto, le righe verticali come le pagine interne; tra le copertine vi sono i bassorilievi raffiguranti i simboli dei 4 evangelisti. L’aspetto simbolico pertanto è quello del libro del nuovo testamento. Il tutto in un caldo marmo rosa. All’interno, a navata unica, osserviamo: - Le pareti laterali con vetrate: da un lato l’antico testamento, dall’altro il nuovo testamento. - L’abside a forma curva come il dorso interno del libro con la rappresentazione di Cristo Risorto, elemento centrale del messaggio cristiano. - Sulla facciata principale vi erano due vetrate ai lati della porta con la rappresentazione dei simboli dell’acqua e del fuoco. Sono stati sostituiti qualche anno fa da due vetrate raffiguranti la vergine Maria e San Giovanni Evangelista. - I due altari laterali sono sormontati da dei pannelli in muratura che richiamano anch’essi il libro aperto. I due pannelli anteriori sono stati abbassati. - L’ambone con il bassorilievo dell’aquila giovannea e la croce greca. - La croce in marmo, dove c’è anche il fonte battesimale ottagonale, dal lato opposto dell’ambone, ha la base a forma di àncora. L’àncora è il simbolo della speranza, virtù che accompagna tutta la vita del cristiano, dalla nascita alla morte, dal battesimo alla croce. 2
EDITORIALE Siamo infatti collaboratori di Dio... ... e voi siete campo di Dio, edificio di Dio. (1Cor 3,9). N egli ultimi due mesi sono stati molti gli eventi che hanno segnato la nostra comunità, eventi in cui “raccogliere” quanto è stato seminato. Le sembra sparire, ritornare ad una grigia normalità. Come cristiani, come testimoni o educatori o ani- matori o catechisti non possiamo lasciarci vincere feste pasquali, i battesimi, le cresime e le prime dalla delusione. Dice sempre san Paolo nella pri- comunioni (che hanno coinvolto tanti ragazzi e ma lettera ai Corinzi: “Sicché, né chi pianta né chi ragazze e le loro famiglie). Il mese di maggio ci irriga vale qualcosa, ma solo Dio, che fa cresce- ha visti coinvolti nella recita del rosario in varie re.” (1Cor 3,7). Anche questi momenti ci spingo- parti della parrocchia, per giungere alla festa di no ad alzare lo sguardo verso Dio, a comprendere Pentecoste. Tante occasioni per nutrire la nostra che siamo “collaboratori di Dio” chiamati a pre- vita cristiana. stare la nostra opera tra la gente e nella Chiesa. Talvolta ci può assalire il dubbio: “Ma facciamo Magari i mesi estivi che ci attendono possono es- abbastanza? O potremmo fare di più sia per noi sere una buona occasione per metterci in ascolto come anche per chi vive con noi?” Non possiamo del Signore, per ritrovare non solo le forze ma an- nasconderci che talvolta la delusione può apparire che la gioia di essere Suoi collaboratori. Ricordar- sui nostri volti: tante energie spese per aiutare i ci che prima di agire ed amare è buona cosa ascol- ragazzi ad accogliere Gesù Eucarestia nella pri- tare Lui ed accogliere il suo amore e la sua grazia. ma comunione o il dono dello Spirito Santo nel- Diamo in questo tempo l’opportunità a Dio di la cresima sembrano portare pochi o scarsi frutti “farci crescere”. duraturi. Al di là del giorno della festa, tutto poi don Andrea, don Agostino e don Luigi Accompagnare i fidanzati... ... a volersi bene Q uando don Agostino, tre anni fa, ci ha chiesto di aiutarlo nel corso fidanzati, la proposta ci ha subito entusiasmato e nel contempo preoccupa- fede, un incontro è dedicato a una cena di noz- ze, preparata e cucinata splendidamente dai nostri cuochi, alla visione di un film, fino alla serata fi- to perché non eravamo sicuri di essere all’altezza nale dedicata alle prove della celebrazione del rito del compito. del matrimonio, tra emozioni e attese delle coppie La preoccupazione che avevamo era quella di tra- partecipanti. smettere a queste coppie di giovani , oltre alla no- Il lavoro di preparazione agli incontri è intenso stra esperienza di sposi da 22 anni, l’entusiasmo ed impegnativo, però insieme al don è nata una “ e l’importanza del sacramento del matrimonio e i squadra “ affiatata e sincera e questo ha portato valori della famiglia. al risultato che con alcune coppie è nata una vera Ad aprile si è chiuso il terzo corso a cui abbiamo amicizia e ci hanno chiesto di continuare gli in- partecipato e, se pur il percorso di 12 serate ora- contri anche a corso finito, manifestandoci così il mai ha una scaletta collaudata di incontri, come loro entusiasmo . un vestito che viene cucito addosso da un sarto, Infine volevamo ringraziare la parrocchia, sia il nostro compito insieme al don è quello di ag- come sposi sia come famiglia, perché ci ha per- giustare il confezionamento su misura alle coppie messo di fare questo cammino assieme che ha ri- che frequentano, per rendere le serate sempre più dato un’ulteriore spinta di sano entusiasmo alla interessanti. nostra vita. Il corso ha delle tematiche che comprendono temi Monica e Massimiliano sull’amore di coppia, sulla comunicazione, sulla 3
VITA PARROCCHIALE Portate l’amore di Dio La III rassegna di canti liturgici “S i può annunciare il Vangelo in un mondo che cam- bia?” E’ da questa domanda, proposta da don Giosy Cento – autore di canzoni religiose, che tre anni fa è nata momento del nostro Coro Giovani SGE che con fervore ha organizzato, coinvolto, accolto e anche con forza e dispo- nibilità di tempo sistemato le attrezzature e infine Raggi di l’idea di organizzare una rassegna di cori parrocchiali di Sol di Caselle di Sommacampagna cantautori, che ci hanno canti liturgici. proposto “Cuore puro per vederti“ in una sfavillante esibi- Anche in noi che animiamo la Santa Messa delle 11 è sorto zione di canto liturgico. il desiderio, non solo di accompagnare i fedeli nella litur- Un vivo e cordiale ringraziamento ai tecnici audio e addetti gia domenicale, ma di annunciare il Vangelo della gioia e di sala, ai presentatori Claudio e Chiara, ad Alessandro alla della speranza e i valori cristiani della vita; e quale modo console, a chi ha preparato e sistemato la chiesa, ha cura- migliore di farlo se non attraverso il canto? E perché non to la locandina promozionale e a chi si è adoperato per il coinvolgere altri ragazzi di altre parrocchie? rinfresco finale e la cena. Speriamo nel nostro piccolo di E così è nata la Rassegna di Canti Liturgici che quest’anno essere stati testimoni di gioia e di fede come abbiamo con- ha raggiunto la Terza Edizione. Il tema “PORTATE L’A- diviso nell’emozionante canto finale di affidamento “Come MORE DI DIO” è stato scelto per celebrare l’anno procla- tu mi vuoi!”eseguito tutti insieme da oltre cento tra solisti, mato dal Santo Padre sulla Vita Consacrata; a nostro modo cantanti e musicisti. si è voluto ringraziare suore, frati, sacralizzati che ispira- Berardo ti dai loro fondatori in particolare i nostri santi veronesi Gaspare Bertoni, Angela Merici, Maddalena di Canossa, Giovanni Calabria e Daniele Comboni, contribuiscono a guidare il “gregge del Signore”, spesso nel nascondimento della quotidianità. Così sabato 9 maggio una calda serata estiva e il nostro splendido mosaico del Cristo Risorto illuminato artistica- mente, hanno fatto da cornice ai canti proposti dal Coro Giovani Boschi di Boschi Sant’Anna e San Marco che ci hanno presentato tra l’altro “Wivi” la canzone da loro com- posta e musicata, che ha vinto l’ultima edizione di “Ecco perché canto” – (Rassegna diocesana di canti liturgici), al Coro delle Famiglie di Santa Maria Assunta di Golosine , che con la loro età matura hanno testimoniato un raggiante entusiasmo che non vien mai meno. È quindi stato il turno dei coloratissimi e un po’ bizzari Sogno Canoro del Chie- vo dalle sonorità certamente originali, seguiti poi dal Coro della Madonna del Popolo di Villafranca bravissimi nell’in- terpretazione dei canti liturgici proposti, è venuto dopo il Fogli S.G.E. è il periodico della Parrocchia S. Giovanni Ev. - Verona redazione: Via del Quadrato 2 37137 - Verona www.sge.verona.it Per informazioni, consigli o suggerimenti fogli.sge@sge.verona.it 4
ATIVITA’ ESTIVE Animatori motivati e preparati Per un grest interessante ed educativo N ei pomeriggi da lunedì 29 giugno a venerdì 17 luglio, dalle 15.30 alle 18.00, si terrà il GREST 2015 del cir- colo NOI della nostra parrocchia. Il GREST, oltre ad essere do. Tutti sono esperti di divertimento e giochi… provare per credere! Oltre alle attività riguardanti la trama del GREST, gli anima- l’alternativa a noiosi pomeriggi estivi, è motivo di svago e tori organizzeranno dei giochi all’aperto, la consueta caccia rilassatezza, per bambini e genitori. al tesoro e la giornata di giochi d’acqua. I primi due venerdì In queste tre settimane ogni giorno verranno rappresenta- inoltre si svolgeranno due uscite. Gli animatori sono aiutati ti delle brevi scenette che, complessivamente, andranno a da alcune mamme che, gentilmente, offrono i loro pome- comporre una storia che farà da trama al GREST. La storia riggi per preparare le merende, pulire i locali e organizzare sarà per i bambini un modo per avvicinarsi alla fede cristia- dei laboratori manuali che andranno ad occupare un paio di na, anche attraverso simpatiche attività svolte insieme agli pomeriggi a settimana, con il risultato di simpatici lavoretti animatori, i quali,volenterosi di trasmettere la loro gioia nel e gustose merende preparate in prima persona dai bambini. fare questo servizio alla comunità, seguiranno i bambini In realtà anche le mamme si divertono al GREST! Queste per tutto il pomeriggio. Questi animatori sono stati in pre- tre settimane si concluderanno con una serata di festa aper- cedenza preparati da vari incontri che si sono svolti nelle ta anche ai genitori per la quale i bambini lavoreranno nella serate di maggio e giugno. Questi incontri, più che lezioni settimana precedente. Non è uno spettacolo, ma una festa su come trattare un bambino timido o come poter essere per salutarci e per ringraziarci! l’animatore perfetto, sono stati spunto di riflessione per Il GREST è un momento di divertimento e serenità, dove noi giovani: un esperto del Centro Pastorale Adolescenti piccoli e grandi si confrontano e fanno nascere una compli- e Giovani ha portato tutto il gruppo animatori a una con- cità e un rapporto che va oltre ai pomeriggi delle tre setti- sapevolezza del ruolo che un animatore ha all’interno del mane estive. Al GREST nascono nuove amicizie destinate GREST (e , successivamente, del Campo Scuola) e di come ad essere tra le più importanti per la crescita dei bambini e il gruppo animatori sia di fondamentale importanza come degli animatori. La condivisione di così tanto tempo fa sì esempio per i bambini e per la riuscita corretta di tutte le che ognuno faccia bagaglio di ciò che tutti gli altri possono attività. È stato più volte ripetuto che un animatore non è un trasmettergli, chiudendo quest’esperienza con qualcosa in educatore, ma un amico e un compagno di viaggio. Infatti più rispetto alla partenza. il gruppo animatori è composto interamente da ragazzi che Ovviamente tutto sotto la instancabile supervisione di don hanno voglia di mettersi in gioco e che vogliono trasmette- Agostino! re ai bambini l’importanza del servizio che stanno svolgen- Enrico Trentin 5
Mondo Ragazzi NOI-RAGA NOI-RAGAZZI Ciao a tutti, siamo alcuni ragazzi della parrocchia, e non solo, e ci è stato chiesto di collaborare a questo giornalino con una rubrica dedicata a noi ragazzi. Vogliamo raccontare il mondo “visto dai nostri occhi”. Cercheremo di discutere su vari argomenti che possono interessare e far riflettere persone di tutte le età.. Tratteremo articoli di attualità, sport, avvenimenti religiosi, barzellette … insomma chi più ne ha più ne metta. Alice, Aurora, Caterina, Ilaria, Lamia, Nicole, Sara, Silvia, Sofia P.s. se volete unirvi alla redazione di questo giornalino siete i benvenuti. Ci troviamo il venerdì pomeriggio dalle 16,15 in poi al Circolo Noi. STORIE DI RAGAZZI - “Malala” Malala Yousafzai è nata il 12 luglio del 1997 in Mingora, Pakistan. All’età di undici anni è diventata celebre per il blog, da lei curato per la BBC, nel quale documentava il regime dei talebani pakistani, contrari ai diritti delle donne. Un giorno qualunque, tornando a casa da scuola, è stata gravemente colpita da uomini armati: fortunatamente è sopravvissuta dopo la rimozione chirurgica dei proiettili. Ihsanullah Ihsan, portavoce dei talebani pakistani, ha rivendicato la responsabilità dell’attentato, sostenendo che la ragazza “è il simbolo degli infedeli e dell’oscenità”; il leader terrorista ha poi minacciato che, qualora sopravvissuta, sarebbe stata nuovamente oggetto di attentati. La ragazza è stata in seguito trasferita in un ospedale di Birmingham che si è offerto di curarla. - Il 12 luglio 2013 parla al Palazzo di Vetro a New York, e lancia un appello per l’istruzione delle bambine e dei bambini di tutto il mondo. - Il 10 ottobre 2013 ha ricevuto il Premio Sakharov per la libertà di pensiero : la motivazione è stata “una ragazza eroica e ricca di spirito”. - Il 10 ottobre 2014 ha ricevuto pure il premio Nobel per la pace, diventando con i suoi diciassette anni la più giovane vincitrice di un premio Nobel. La motivazione del Comitato per il Nobel norvegese è stata: “per la sua lotta contro la sopraffazione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all’istruzione”. APPUNTAMENTI AL CIRCOLO NOI - Grest dal 29 giugno al 17 luglio - Camposcuola a Giare dal 26 luglio al 2 agosto A questa settimana insieme partecipano i ragazzi di quinta elementare, prima e seconda media, accompagnati dagli animatori (la maggior parte dei quali sono gli stessi del Grest). Di solito, due giornate sono dedicate a gite che durano tutto il giorno, mentre gli altri giorni si resta nei pressi della casa e si fanno giochi, inni di squadra, momenti di riflessione e preghiera, canti, servizio. Insomma un campo-scuola all’insegna del divertimento, della preghiera e della condivisione. INTORNO A NOI ISIS: Un nome che negli ultimi tempi si sente spesso, ma cos’è? Beh, è una domanda scontata, ma nello stesso tempo complicata. L’ISIS è un gruppo di persone che seguono la religione islamica in modo esasperato: non tutti coloro che vivono in questi paesi sono però colpevoli. Infatti molti di loro scappano e vengono qui in Italia per salvarsi da questo gruppo estremista che colpisce e uccide tutte le persone, di qualsiasi etnia ed età che non aderiscono al loro pensiero. Questo gruppo fa il suo primo attentato in Europa colpendo la sede del giornale satirico francese Charlie Hebdo , uccidendo alcune persone. In questo periodo si risente parlare di questo gruppo che minaccia l’Italia con nuovi obiettivi, quali l’Expo di Milano ed il Vaticano. Noi viviamo quotidianamente con ragazzi e ragazze musulmani, con alcuni dei quali abbiamo avuto modo di confrontarci e pure loro non condividono i pensieri e gli atteggiamenti di queste persone. Secondo noi, ogni uomo, di qualsiasi paese esso sia, colore o religione, dovrebbe sentirsi libero di esprimere la propria dottrina senza nessuna paura, nella piena libertà e sempre nel rispetto degli altri. Ecco, questo è l’Isis secondo il nostro punto di vista, speriamo sia stato anche per voi un interessante spunto di riflessione. 6
Mondo Ragazzi NOI-RAGA SCELTI PER VOI - Recensione Libri “GGG (Il Grande Gigante Gentile)” di Roald Dahl Genere : Romanzo fantastico Un’orfanella chiamata Sofia viveva in un orfanatrofio. Una notte vide un’ombra grande fuori dalla sua finestra, in realtà era un gigante che la catturò e la portò in una grotta, nel paese dei giganti. Sofia era impaurita, ma poi si calmò e capì che il gigante era buono e che mangiava solo cetrionzoli e che beveva solo sciroppo. In questo paese però vi- vevano altri nove giganti che, a differenza del GGG erano molto cattivi. Il GGG (Il Grande Gigante Gentile) e Sofia volevano fermare quelli cattivi che mangiavano gli umani, ma da soli non ci riuscirono e chiesero aiuto alla Regina D’Inghilterra. Solo così riuscirono a catturarli, per ricompensa e gratitudine il GGG e Sofia andarono a vivere in un grande castello vicino a quello della Regina, addobbato di regali fatti dai vari Re e Regine di tutto il mondo. Final- mente i giganti cattivi non mangiarono più gli umani e la Terra fu salva. Il libro ci è piaciuto molto, lo consigliamo perché la storia è avvincente, molto bella e ci sono scene mozzafiato e sicuramente imprevedibili!!!!!!! SUPERCLASSIFICA Ecco le canzoni da noi più amate: 1 - See you again - Wiz Khalifa ft. Charlie Puth 2 - GDFR – Flo Rid aft. Sage the Gemini 3 - Take me to Church – Hozier 4 - Magnifico – Fedez ft. Francesca Michelin 5 - Sabato – Lorenzo Jovanotti 6 - Animals – Marron 5 7 - Buon Viaggio – Cesare Cremonini 8 - Fatti Avanti amore – Nek 9 - Sugar – Marron 5 10 - Lips are moving – Megan Trainer L’angolo delle risate 1. Il miglior dentista giapponese? TEKURO NAKARJA 2. Il campione indiano di salto in lungo? DALHI ALHÀ 3.Una sera due amici si incontrano per strada. Uno è vestito bene, l’altro ha il vestito strappato, è sporco di terra e ha il viso tutto graffiato. Chiede il primo: - Io torno da una festa. E tu che cosa hai fatto per ridurti cosí? -Sono andato a seppellire mia suocera -E allora? -Sai, lei non voleva... 4. Un signore anziano va dal medico perché gli fa male la gamba sinistra. -Non é niente di grave- lo rassicura il medico. -La gamba le fa male a causa dell’età. -Non è vero- ribatte il signore.-La mia gamba destra ha la stessa età e non mi fa male!- 7
Letture per bambini Leggere fa crescere A lcuni libri li incontri a teatro. Prima ascolti la musica creata da chi li ha incontrati prima di te, poi vedi le illustrazioni; solo alla fine, la curiosità ti nessun bisogno di parole. La storia è fortemente attraversata dalla poesia delle cose che succedono solo di notte e dalla musica spinge ad ascoltare la storia che nasce dalle dita di che Mattio utilizza per placare i pastori spaventati chi illustra e passa attraverso strumenti musicali, su dall’incontro con il lupo. un palcoscenico. In questo modo inconsueto abbiamo La narrazione delle stelle cadenti fa venir voglia di conosciuto: sdraiarsi su un prato la notte di San Lorenzo, leggendo ad alta voce il libro con gli occhi al cielo. E perché no? VIAGGIO NELLA NOTTE BLU. Una storia Il 10 agosto è molto vicino, in fondo! raccontata e illustrata da Bimba Landmann. Età di lettura: da 3-4 anni. Libro cartonato illustrato a colori • 32 pagine • Buona estate! Mamma Elena 20,5 x 29,5 • Editore Arka, Collana di Perle, prima edizione 1997, Milano Costo: circa 12 euro Tempo necessario: 15-20 minuti per leggerlo, per assaporare le illustrazioni molto di più! Parole chiave: paura del buio, magia, pregiudizi, musica. Dal retro di copertina: “Le guardie del castello non possono impedire al piccolo principe Mattio di avere paura del buio. Né al lupo di entrare nei suoi sogni e di portarlo con sé nella notte blu piena di luci e di misteri.” In meno di trenta pagine incontriamo tutte le paure dei bambini: il buio, il lupo, la solitudine di un nuovo piccolo principe (e quanto somiglia nel suo essere bambino al vero Piccolo Principe!). Insieme a Mattio scopriamo che il lupo non è quello cattivo delle fiabe, che se la notte non fosse buia non si vedrebbero le stelle e che nel sonno, immersi nell’oscurità, nascono i sogni più belli e pieni di speranza di altri protagonisti minori della storia. È proprio il lupo a far scoprire al piccolo Mattio che la notte non è poi così buia, dalla semplice vicinanza i due diventano amici e, come spesso accade in un’amicizia, ognuno riesce a far vedere all’altro prospettive diverse delle cose, trasformando sentimenti tiepidi in coraggio e forza di difendersi a vicenda. Ognuno veglia sull’altro, la notte e la musica proteggono entrambi: “Mattio appoggia il violino sulla spalla. Poi alza l’archetto. -La musica porta la pace nei cuori…- suona il violino”. L’autrice e illustratrice Bimba Landmann fa di ogni pagina un quadro che calamita l’attenzione, alterna mezze pagine con testo a facciate intere in cui non c’è 8
VIAGGI Roma città eterna In pellegrinaggio con la diocesi N ello scorso mese di marzo, la diocesi di Verona ha organizzato un pellegrinaggio a Roma. La partecipazione è stata numerosa, specialmente da Piramide di Caio Cestio, Altare della Patria e Castel Sant’ Angelo. Il giorno dopo, di buon’ora, si parte per il Vaticano. Sotto un piacevole sole primaverile, parte dei nostri parrocchiani, e sotto la guida di don prendiamo posto nell’immensa piazza san Pietro, in Agostino abbiamo trascorso due bellissimi e intensi attesa dell’ udienza generale. Papa Francesco si concede giorni. Sotto una leggera pioggia alla partenza, si all’abbraccio e all’affetto dei fedeli, soprattutto dei più scorge nei volti di tutti l’attesa e l’emozione. Nell’era in piccoli. Nella catechesi ci invita a “tornare sinceri come cui siamo abituati ad accorciare le distanze con treni i bambini, a sorridere non per obbligo ma con il cuore veloci o aerei, il viaggio in pullman ci riporta ai ricordi ed essere leali nei nostri rapporti proprio come loro”. dei tempi andati e le soste in autostrada, accompagnate Condivide con noi il suo dispiacere per quei bimbi che da un buon caffè e da “quattro ciacole“, ci permettono soffrono, patiscono la fame e per altri che non hanno di conoscere meglio i compagni di viaggio. Tra le nemmeno il diritto di nascere. Al termine dell’udienza, ultime gocce di pioggia, spunta il sole e finalmente, l’ultima meta da visitare: le catacombe di Santa Domitilla verso le 14.30 siamo a Roma ! Conosciamo Nadia, la martire che donò alla comunità cristiana il territorio nostra guida simpaticissima e molto preparata, con nel quale si estendono le catacombe. Quattro livelli per il suo inconfondibile accento romano. Visitiamo il oltre 15 km, lungo i quali hanno trovato posto oltre complesso del Laterano cominciando dalla Scala 150.000 sepolture. Abbiamo la sensazione di trovarci Santa che, secondo la tradizione, fu percorsa da Gesù in un enorme labirinto e l’atmosfera in penombra è per recarsi al Sinedrio prima della crocifissione e che alquanto suggestiva, così come la Messa celebrata dal Sant’Elena, madre dell’imperatore Costantino, fece nostro parroco. Durante il viaggio di ritorno, recitiamo trasportare a Roma. Alla sua sommità compare il il Rosario e ripensiamo alle intense emozioni spirituali “Sancta Sanctorum”, la Cappella privata dei Papi, ancora vissute. All’arrivo, stanchi ma felici per aver trascorso oggi ritenuto uno dei luoghi più sacri del mondo come due meravigliose giornate di pellegrinaggio e per recita la citazione in latino “Non est in toto sanctior aver ricordato nelle nostre preghiere anche tutte le orbe locus” , “Non esiste al mondo luogo più santo intenzioni che in tanti ci hanno affidato, ci salutiamo di questo”. Per lungo tempo, la Cappella è rimasta fraternamente con la speranza di rivederci per un altro accessibile soltanto ai Papi ed a pochi altri privilegiati. pellegrinaggio. E’ particolarmente emozionante partecipare alla Santa Devrim Messa celebrata nella cappella adiacente. Ci aspetta la Basilica di San Giovanni in Laterano, “madre e capo di tutte le chiese del mondo“, residenza del Papa fino al XIV sec. prima del trasferimento a San Pietro in Vaticano, è al contempo cattedrale della Diocesi di Roma e sede ecclesiastica ufficiale del Pontefice. Dopo una visita al vicino Battistero, la successiva meta è la Chiesa dei SS. Quattro Coronati, i soldati martiri Severo, Severiano, Carpoforo e Vittorino. Fortezza papale lateranense, quindi Basilica è oggi monastero delle monache agostiniane. Abbiamo tempo anche per entrare nella Chiesa di San Clemente, ricca di spettacolari mosaici e preziosi affreschi. Nei pressi dell’Arco di Costantino, passiamo davanti al Colosseo, affascinante nella sua illuminazione notturna. Prima di giungere in albergo, possiamo ammirare alcune delle innumerevoli bellezze di Roma: Palatino, Circo Massimo, Teatro Marcello, 9
SACRAMENTI Prima Comunione Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue avrà la vita eterna 47 bambini, domenica 26 aprile hanno finalmente potuto ricevere per la prima volta Gesù nel loro cuore. Questo importante momento ha rappresentato grande e importante ma allo stesso tempo a misura d’uomo se guardato con gli occhi della fede. In questo modo Gesù ha voluto rimanere realmente con noi. per loro il punto di arrivo, e nello stesso tempo di Altra tappa significativa del percorso è stata la visita (ri)partenza, di un cammino di preparazione intenso del sacerdote alle famiglie dei bambini, occasione di e impegnativo che ha coinvolto i bambini, le loro incontro e di conoscenza reciproca con la preghiera famiglie e le catechiste. lasciata ai bambini da recitare con la famiglia. I bambini, pur nella loro vivacità, hanno sempre Nel ritiro spirituale i bambini hanno riflettuto in partecipato con domande pertinenti che dimostravano maniera personale presentando a Gesù la loro vita, interesse, entusiasmo e soprattutto il bisogno di quello che a loro era rimasto più impresso di Lui e scoprire la bellezza e la tenerezza dell’amore di Dio. quello che a loro stava più a cuore prima di incontrarlo Negli incontri settimanali si è riflettuto sul fatto che nell’Eucaristia. Gesù ci ha amati per primo e ci ha donato se stesso La Confessione di bambini e genitori, è stata la miglior sulla croce e nell’Eucaristia. preparazione spirituale a ricevere il grande dono. I bambini poi hanno partecipato alla Messa celebrata Domenica 26 aprile sui volti di tutti si intravvedeva per loro in cappella e così hanno iniziato a conoscere e l’emozione, l’attesa e la gioia. comprendere il significato dei vari riti. Le celebrazioni La Messa si è svolta con devozione e raccoglimento della Messa sono state determinanti nel cammino ed è stata allietata proprio nel momento della di preparazione e anche noi catechiste ne abbiamo Consacrazione da uno splendente raggio di sole riscoperto l’immenso valore e il significato di alcuni entrato da una vetrata. elementi. I bambini sono rimasto particolarmente “Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue avrà colpiti dal momento della Consacrazione nel quale la vita eterna”! Questo incontro con Gesù si rinnovi avviene, come loro lo chiamavano, il Miracolo. Nei ogni domenica con sempre maggior consapevolezza loro occhi si leggeva lo stupore e l’intuizione che in del dono che si riceve, guidati da Maria santissima quel momento accade qualche cosa di estremamente che ci conduce per mano verso suo Figlio. Le catechiste di quarta elementare 10
SaCRAMENTI Grande festa per le Cresime Tanta forza per crescere e maturare È una giornata di sole quella che accoglie i 36 ragazzi che domenica 19 Aprile si accingono alla celebrazione della Santa Cresima. Arrivano puntuali sollecita i ragazzi ad approfittare di questo momento per farsi perdonare dai genitori qualche eventuale marachella. e sorridenti con le loro famiglie. Raccomanda ai ragazzi di puntare alle cose importanti, Sono solari e pieni di gioia; nei loro volti si vedono solide e durature, quelle che sopravvivono alle già i tratti degli adulti che saranno. mode, e ai genitori di saper dire anche dei “no” che L’aria è di festa, c’è attesa ed emozione. È un giorno aiutano a crescere e a diventare forti, ma soprattutto importante quello della Confermazione, che si riceve raccomanda loro di sostenere i ragazzi e di aiutarli in una sola volta nella vita e che con il Battesimo e questo cammino difficile in un mondo un po’ troppo l’Eucarestia, come ci ricorda Papa Francesco, ci rende sensibile all’inutile. “perfetti Cristiani”. A celebrare è Monsignor Bruno Nel momento dell’unzione Mons. Ferrante ha una Ferrante. Qualche giorno prima i nostri ragazzi gli carezza e una parola buona per tutti. hanno scritto una lettera, nella quale si presentavano Noi catechiste abbiamo accompagnato con gioia ed esprimevano i loro pensieri e desideri, quindi un questi ragazzi alla Santa Cresima e preghiamo perché po’ li conosce. nella loro vita si compiano i meravigliosi frutti dello Durante l’omelia Mons. Ferrante parla come un padre Spirito Santo. tenero e amorevole. Conosce le loro paure e i loro I ragazzi partecipano con attenzione e appaiono più desideri e come un padre amorevole dice ai propri attenti e più maturi e, cosa strana, il tempo vola, figli quanto siano fortunati ad essere Cristiani, a nessuno guarda l’orologio chiedendosi “quanto ricevere lo Spirito Santo, a goderne i doni e quanto dura?”. Secondo voi, non è anche questo opera dello sia importante metterli a frutto. Spirito Santo? Si sofferma sul frutto dell’Amore, che è il più Rita, Gabriella e Paola importante, e su quello della gioia; sottolinea l’importanza della famiglia e ci fa sorridere quando 11
CATECHISMO Percorsi di crescita Prima Confessione: Il Signore ci perdona con il suo immenso amore I bambini del terzo itinerario nello scorso marzo hanno ce- lebrato per la prima volta il sacramento della riconcilia- zione alle Prime Confessioni. Inizialmente, i piccoli non a perdonarli e così hanno imparato che con la confessione potevano sentirsi riconciliati con Dio. Come il Signore ci perdona con il suo immenso amore, anche noi con la forza comprendevano bene il significato di questo sacramento, del nostro amore verso il prossimo, possiamo provare ad esprimendo i loro dubbi su come e su cosa confessarsi. imparare a perdonare chi ci ha fatto soffrire. Era bello os- Sentivamo spesso loro dire delle frasi del tipo“ma io non servare il loro entusiasmo nell’affrontare questi argomenti faccio mai male a nessuno” o “non ho nulla da confessar- non semplici. Nel giorno delle Prime Confessioni, i bimbi mi” oppure “non so cosa dire al prete quando mi confes- erano consapevoli di vivere nei loro cuori l’emozione dell’ serò “. Durante le preparazioni, abbiamo parlato del bene e incontro con Gesù e con serietà hanno vissuto serenamente del male in modo che i bambini potessero ricavare quali at- questa loro prima esperienza. teggiamenti potevano essere alla base del sacramento della Le catechiste del terzo itinerario confessione. Parlando del perdono, i bambini erano felici di scoprire che qualsiasi cosa avessero fatto, Gesù era pronto Finisce un itinerario, ma il cammino prosegue... G razie ai bambini e ai loro genitori per la partecipazione al Catechismo. Siamo stati insieme in questi anni di elementari con loro Seguire Gesù non è solo una cosa giusta, ma è anche bella, capace di colmare la vita di un nuovo splendore e di gioia profonda, anche in mezzo alle prove. durante i quali essi hanno ricevuto il Sacramento del Perdo- Il germoglio di bene e di fede che è cresciuto in loro porti no e dell’Eucarestia, l’incontro con Gesù. Abbiamo parlato frutti. È bello sempre senza stancarsi parlare del Signore, tanto di Gesù, del Suo Amore, della sua grande Misericor- pregare assieme e vedere come questi ragazzi possono cre- dia. Ora il loro percorso continua necessariamente con il scere forti e sicuri, all’interno della nostra comunità. catechismo delle medie. I catechisti del quinto itinerario Anagrafe Parrocchiale – da aprile a giugno Hanno celebrato il Sacramento del Matrimonio Pellegrini Luca con Sturaro Elena Hanno ricevuto il Battesimo 02-05 Egharevba Maria Vittoria Winner 10-05 Fanigliulo Vittoria 10-05 Levi Alessandro 10-05 Rossi Damiano 10-05 Rathugamage Jasmine Nishaya Fernando 10-05 Cecchinato Atena Sono tornati alla casa del Padre 14-03 Di Chiara Michela, di anni 93 18-03 Torri Anna, di anni 77 19-03 Corazza Lina, di anni 93 27-03 Sartori Maddalena, di anni 87 27-03 Biasi Norina, di anni 83 30-03 Polentes Isabella, di anni 49 31-03 Fasoli Annamaria, di anni 77 03-04 Raspa Vera, di anni 74 10-04 Secchiati Bruna, di anni 91 12-04 Damoli Dina, di anni 89 19-04 Milan Maria, di anni 83 18-04 Pasetto Stella, di anni 90 17-05 Buffoni Renata, di anni 100 22-05 Signorati Mafalda, di anni 75 12
LEGGERE Ciò che inferno non è Questo romanzo, in definitiva, ci parla di noi Ciò che inferno non è vi, è scritto con leggerezza e poesia; finito un capitolo, di Maurizio D’Avena - Ed. Mondadori 317 pagine viene subito voglia di leggere il seguente; ci si appas- “S siona ai molti personaggi che si incontrano, ciascuno e ognuno fa qualcosa, allora si può fare molto” con una sua storia di coraggio e di speranza, spesso E’ un romanzo quasi autobiografico (infatti purtroppo delusa. l’autore si identifica per moltissimi aspetti con il pro- Questo romanzo, in definitiva, ci parla di noi, del pas- tagonista, Federico) che narra l’estate di un liceale del- saggio dalla spensieratezza dell’adolescenza alla presa la Palermo-bene che si intreccia con l’ultimo periodo di coscienza della maturità, dell’esigenza di guardare della vita di don Pino Puglisi, sacerdote vittima della “oltre”, della possibilità di riconoscere anche in mezzo mafia e beatificato nel 2003. alla polvere, ciò che inferno non è. Il ragazzo vive in un mondo dorato, privilegiato, emo- Al piccolo Francesco che si confessa, don Pino spie- zionato dal fatto di andare a trascorrere una vacanza ga:” In paradiso o all’inferno uno c’è o non c’è. Non ci studio in Inghilterra come premio per la promozione. va. Sono dentro di noi, dipende dallo spazio che lascia- Ma niente sarà così: don Pino (anzi il parrino, perché mo all’uno o all’altro … Scegli tu”. don è riservato a ben altri personaggi) lo invita ad ol- Giovanna trepassare la ferrovia e ad accompagnarlo nel quartiere Brancaccio dove è parroco e lì scopre un mondo che non immaginava potesse esistere. Una moltitudine di ragazzi come lui o anche più giovani, già accalappiati dai tentacoli della mafia, già privati di sogni e speran- ze in modo brutale, già segnati da prove e delusioni cocenti. Il mondo di Federico si infrange di fronte alla consapevolezza che c’è un altro mondo a due passi, basta aprire gli occhi e vedere, è la fine di un limbo che si apre con la strage di Capaci (mi ha colpito quando lui e i suoi compagni di scuola, sul bordo della pisci- na, odono il boato dell’attentato e si chiedono:” Ma che film stanno girando?”. E’ il film della loro vita!) e snodandosi per un’estate di impegno e sacrifici accanto al parroco, si conclude con la morte di quest’ultimo, freddato proprio davanti alla sua chiesa, il giorno del suo 56esimo compleanno. Lui conosceva bene i suoi assassini, aveva cercato in tutti i modi di convincerli a cambiare vita, aveva speso tutte le sue forze per i ragazzi del Brancaccio, affinché non cadessero vittime di quei delinquenti. E’ morto con il sorriso sulle labbra, con il sorriso che è la consapevolezza di aver speso bene la propria vita mettendola al servizio degli altri, perfino dei suoi sicari, un sorriso che non ha smesso di perseguitare chi aveva alzato la mano assassina contro di lui, un sorriso che ha spinto il suo ex alunno a testi- moniare la grandezza e l’umile eroismo di questo prete di periferia. Il romanzo, pur trattando temi delicati ed impegnati- 13
GRUPPI Una domenica speciale La preparazione alla Pasqua del Gruppo Famiglie D omenica 15 marzo di prima mattina il gruppo famiglie è stato ospite a Castelletto di Brenzo- ne delle Piccole Suore della Sacra Famiglia, presso il ra, condivisa quotidianamente in famiglia con i figli o in comunità con altre famiglie. La gioia di questa gior- nata di ritiro, compreso il momento del pranzo convi- “Garda Family House” casa di incontro per le famiglie viale e la bella passeggiata lungo il lago nonostante il che sentono il bisogno di stare insieme in amicizia e vento ed il freddo, sono serviti per renderci più leggeri nella riflessione. e sereni. Sebbene la giornata non fosse splendente e solare La messa, insieme ai figli, nella bella chiesa ha per- come i giorni precedenti il ritiro, ugualmente l’energia messo di respirare ancora di più un clima sereno, come e lo spirito della Domenica sono bastati per farci stare anche durante la recita del Rosario quando in alternan- veramente bene, condividendo la preghiera e la rifles- za alle voci bianche dei bambini si udivano quelle più sione insieme a momenti di allegria e gioia. corpose, quelle più forti di noi adulti. Alla fine della Don Andrea ha aiutato a preparare spiritualmente la giornata il saluto è stato accompagnato dal desiderio Pasqua invitandoci a meditare l’incontro di Gesù, luce di ripetere ancora questa bella esperienza. e vita, con Nicodemo desideroso di credere nel Signo- Sabrina e Domenico re e così di ottenere la vita eterna. Dio donandoci il suo unico Figlio vuole portare tutti alla salvezza e a stare lontano dalle tenebre. Noi possiamo “ incorporarci” a Lui ed entrare così in piena unione, perché siamo uomini liberi. Gesù, infat- ti, ha bisogno del nostro consenso personale. Il nostro Si’ diventa perciò un patto d’amore e tutto quello che facciamo per Lui, con Lui, in Lui, si trasforma in segno tangibile nella nostra vita , diventando così testimoni vivi nel mondo. Proprio le famiglie hanno questo piccolo “accordo” cristiano con Dio e la Chiesa: vivere nella fede e nel suo esempio esprimendo fedelmente l’ amore per Lui. Poco importa essere sapienti o sapere e conoscere tut- to, basta solo essere pieni della sua luce nella preghie- 14
VOLONTARIATO Si può ancora amare Insieme a Lourdes E ro già andato a Lourdes con la mia famiglia, ma mai come barelliere ( volontario). Il desiderio poi di mia so- rella Maria e il mio impegno con il Seminario hanno fatto sì vivere il dolore e offrirlo a Dio, ringraziandoLo in qualun- que circostanza della vita, ma non impossibile. Un altro aspetto che mi ha colpito è stata la presenza consi- che ci incontrassimo sullo stesso treno in direzione Lourdes. stente di sacerdoti accompagnatori dei giovani a Lourdes. Ogni volta che si fa un’esperienza di carità verso gli ultimi, Quanto è difficile amare il diverso, quanto è faticoso accet- più che dare si riceve e anche questa volta è andata così. tare le differenze degli altri. D’altronde è quello che la so- Mi hanno dato un grande esempio i genitori, soprattutto le cietà vuole: omologare tutti. Possiamo dire che per almeno mamme dei bambini affetti da qualche malattia. Io, infatti, una settimana tutti i volontari: giovani e adulti non hanno prestavo servizio come volontario al 5° piano della casa fatto differenze tra sani e malati, tra accettati ed esclusi, per- d’accoglienza dell’Unitalsi, dove sono ospitati i bambini ché tutti cittadini con diritti e doveri, ma soprattutto perché malati assieme alle loro famiglie. L’amore paziente per i figli di Dio. Li hanno aiutati a lavarsi, a mangiare, li hanno loro figli e la loro forza d’animo mi attraevano, facendo- portati nei vari luoghi: li hanno amati. A Lourdes non ho mi capire che molti dei miei problemi erano un nulla in avuto visioni o ricevuto miracoli, non sono andato in estasi, confronto ai loro. Si vedeva la differenza tra i genitori che ma ho visto l’amore di Dio verso tutti e un popolo di fedeli avevano accettato la malattia del figlio (la maggior parte) e che cercava di corrispondere, e questa è la cosa più impor- quelli che non l’avevano ancora fatto. I primi sereni e nono- tante. stante tutto benedicenti, i secondi afflitti. E’ proprio difficile Luca U n paesino che un tempo era insignificante, sperduto in Francia, poco conosciuto; ora è divenuto meta di una moltitudine di gente da tutto il mondo. Cosa è successo? È In pochi giorni si stringono tante amicizie, si viene a cono- scenza di molte storie e di sentimenti profondi che vengono raccontati con gratitudine, semplicemente per la compagnia avvenuto un incontro che ha cambiato la vita a una ragazzi- offerta. Una cosa straordinaria ma assolutamente ordinaria na analfabeta e molto povera e poi a catena continua ancora è chiamare per nome e sentirsi chiamati. oggi a stravolgere i cuori di moltissime persone. A Lourdes La pace interiore che si sente è davvero disarmante, toglie Bernardette ha incontrato Maria, la mamma celeste. Da que- tutte le barriere e le paure; rimane solo gioia. Ci sono stati sto “scontro” non si può sfuggire. moltissimi momenti unici che veramente è impossibile met- Sono partita con un desiderio: imparare a fare servizio con tere per iscritto, sono segni indelebili che rimangono scol- amore, per una settimana da vivere accanto ai malati. Come piti nel cuore. Non sono eventi eccezionali, eclatanti, sono i me, ma con altro gruppo e in altra carrozza è partito anche piccoli miracoli che sciolgono il cuore di pietra in un cuore Luca, mio fratello. È stato bello poter condividere questo di carne. viaggio. In un pomeriggio libero da turni, ci siamo accorda- L’ultimo giorno, come è tradizione, ogni volontario che ha ti di passare un po’ di tempo insieme per raccontarci come svolto servizio per la prima volta a Lourdes si mette in fila stavamo vivendo quel pellegrinaggio, quali erano i senti- per ricevere la medaglia, simbolo dell’appartenenza alla menti, i pensieri. Ci siamo ritagliati anche qualche minuto grande famiglia dell’Unitalsi, poi appuntata sul vestito da di preghiera assieme; è stato veramente un tempo speciale uno o più veterani di questo viaggio. e “familiare”. Luca ed io abbiamo avuto la fortuna di essere accompagnati L’ esperienza di Lourdes è indescrivibile. Ognuno viene per da Lino e Teresa, che come padrino e madrina ci hanno invi- motivi diversi, con richieste differenti, con speranze tenute tato in questa nuova comunità. Ci hanno dato testimonianza ben in segreto, eppure si sente un’unità che cammina, che della passione per i malati, del forte desiderio di andare a prega, che sorride. trovare la Madonna, della fedeltà a questo luogo e servizio. Il tempo inspiegabilmente sembra scorrere lento, ma allo Lourdes lo descriverei con un luogo dove lasciarsi amare dal stesso modo ogni attimo è ricco di voglia di fare il bene, in più povero, dal più sfortunato ed emarginato, dal ferito e gesti semplici, ma veri e la sensazione è di essere stati in un malato; un luogo allo stesso tempo dove amare, essere altro mondo per un mese. Si intercalano nella giornata mo- strumento di amore con le proprie mani, con il proprio sor- menti di silenzio, di preghiera, di ascolto, di corse qua e là, riso, con le parole. Per tutti un invito a partire per servire, di risate, di commozione. La sera, stanca, ma felice, con il per amare, per lasciarsi plasmare. sorriso sulle labbra senti di aver vissuto a pieno con il cuore Maria e la mente ogni istante. 15
S ono iniziati gli incontri per la preparazione della festa di quest’anno che si terrà dal 10 al 13 settembre. Le riunioni dei responsabili hanno il compito di coordi- sia durante la festa, ma anche durante l’anno. È partita pertanto la ricerca di persone disponibili, che diano una mano nei più svariati compiti, tra i quali ad nare le varie attività da svolgere durante la festa e nei esempio: mesi precedenti. - riparare le recinzioni mobili Assieme si prendono tutte le decisioni e si verifica il cor- - sistemare/dipingere gli scaffali retto avanzamento dei vari compiti. - sistemare le pedane del palco Gran parte degli impegni paiono di routine ma c’è sempre - occuparsi della sorveglianza prima, dopo e durante la qualcosa che cambia o da migliorare. festa Grande impegno si concentra nella correzione di imman- - occuparsi di permessi e domande varie cabili lacune, nel perfezionamento continuo e nel cercare - pulizie ordinarie e straordinarie di coinvolgere maggiormente le realtà della nostra Par- - ecc., ecc.. rocchia. Davvero ce n’è per tutti i gusti e le disponibilità. Tutto questa poi si abbina all’attenzione di contenere Visto che la voglia di mantenere sempre viva la nostra sempre più i costi di gestione attraverso una maggiore comunità è grande, altrettanto grandi devono essere gli oculatezza negli acquisti, una valutazione attenta sugli impegni e i servizi da assumere. investimenti e una maggior cura e manutenzione delle at- Vi invitiamo quindi di cuore a darci una mano. La vostra trezzature. Tutto questo ha permesso di ottenere anche lo sempre ricercata e bene accetta disponibilità potete se- scorso anno un ricavo, seppur limitato rispetto agli anni gnalarla a don Andrea tramite l’indirizzo mail: precedenti, a causa della congiuntura economica sfavore- parrocchia@sge.verona.it vole e del tempo inclemente. L’organizzazione richiede Un grazie di cuore e anticipato per la buona volontà di quindi un impegno sempre maggiore e necessita di perso- quanti vorranno aiutare. ne nuove che si dedichino volontariamente a questi lavori Enzo Ricordando Vera P roprio il venerdì Santo, il Signore ha chiamato a sé una animatrice dei gruppi di lettura del Vangelo della nostra parrocchia: la cara Vera Raspa ved. Zenari. di esserci stata un chiaro modello, specialmente nei lunghi tempi faticosi dell’ultima malattia. Pregava convinta:” Pur se andassi per valle oscura, non temerò alcun male, perché Ricordare questa sua scelta di servizio alla parola del Si- Tu sei con me” e tale salmo della sua forte fedeltà l’ha dav- gnore, rende omaggio alla attitudine premurosa che Vera ha vero accompagnata, donando luce anche a noi tutti. coltivato amorevolmente per anni : quella, cioè, di impron- Maria Teresa tare la sua vita all’ascolto intenso e quotidiano del messag- gio evangelico e di aiutare gli altri a coglierne la ricchezza. Ha saputo poi, proprio nella pratica di ogni giorno, tradurlo in dedizione, in preghiera, in generosa cura della famiglia, in attenzione per le persone del gruppo di lettura che si ritrovavano nella sua casa per scoprire, insieme alla loro guida, la bellezza, l’impegno, il valore della vita cristiana spesa a favore del prossimo. Con apertura ai problemi altrui mise il suo operato anche a disposizione del gruppo C.I.F., alle componenti del quale prestò evangelizzazione. Il segreto di questa attività sta nell’amore sincero che Vera nutriva per Gesù Eucaristico, dato che lei, ministro straor- dinario della comunione, era sempre fonte di disponibile altruismo e fede sicura. Tanta risorsa spirituale ha arricchito la sua adesione al carisma di Alfa-omega e le ha concesso 16
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