Noi balliamo sul mondo - ASD TC MARACALAGONIS
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La nuova racchetta di Gasquet si fa in tre Lanciate le Head Extreme 2015 LA RIVISTA Anno XI - n.25 - 15 luglio 2015 con l’iniezione di Graphene Pag.22 Noi balliamo sul mondo I numeri uno Serena Williams e Novak Djokovic, con il successo a Wimbledon hanno scavato un baratro tra loro e i secondi in classifica. E ora... Pag.5 Il nostro Wimbledon: GLI ALTRI CONTENUTI Vince sempre lui Pag.3 - Batch-point: Bancomat ecco come è andata show Pag.8 - Focus: tutto è Pos... pisil Pag.10 Sull’erba di Gaiba lo Slam Wimbledon: Serena grande, grande, grande Pag.12 degli amatori targato Fit-Tpra Storie: Vines come Fred Astaire Pag.14 - I numeri della settimana Pag.16 - Tennis in tv Pag.17 Pag.19 Personal coach Pag.21 - La regola del gioco Pag.24
prima pagina Vince sempre lui di Enzo Anderloni - Foto Getty Images ricorderà infatti la sua partita perfet- E Roger Federer è un fuoco d’artificio A ta in semifinale contro Andy Murray, vivente. In semifinale contro Murray ha lla fine Novak Djokovic ha local hero, piuttosto che il match de- offerto uno spettacolo che ha illumina- vinto il torneo ma ha perso cisivo che ha fatto scrivere per la ter- to il pianeta. Tennis aggressivo, tutto la pazienza, disturbato dai za volta il nome del serbo sul trofeo varianti e accelerazioni e… morbidez- rumori del pubblico mentre dei Championships. Nole, intelligente ze, tocchi, magie. Poi non è riuscito a serviva nei game decisivi. Il suppor- qual è, se ne farà una ragione, rian- essere così perfetto anche in finale. Ma to, il trasporto della gente per il suo dando al dolce sapore dell’erbetta che il pianeta ha trepidato per lui. Si è im- avversario faceva rumore anche nel si è chinato a brucare dopo l’impre- malinconito quando ha perso, ma gli tempio del tennis dove il silenzio è sa. Basta che si guardi allo specchio. si è stretto attorno come avesse trion- religione come il bianco delle divise. Tennisticamente parlando, s’intende. fato. E lo rifarà. Perché vuole i fuochi Facevano rumore persino le dita in- Il suo tennis straordinario (servizi artificiali. Vuole emozioni estetiche. E crociate di quelli che fino all’ultimo, millimetrici, la risposta migliore del nessuno su un campo da tennis è mai come in preghiera, cercavano di scon- mondo, traccianti sulle righe su en- riuscito a produrne come Federer, che giurare la sconfitta del loro idolo, Ro- trambe le diagonali da fondo) neutra- ha 17 Slam nel carniere ma anche 26 ger Federer. Che ha perso la seconda lizza qualunque avversario. Lo man- finali (e 37 semifinali). Per vincere ha finale consecutiva contro Nole, più da fuori giri. Lo smonta. Lo costringe sempre cercato il suo miglior tennis, nettamente dello scorso anno, ma in all’errore o lo infilza inesorabilmen- quello che illumina il cielo di lampi co- fondo ha vinto anche questa volta. E te se attacca. Ma Nole, come è stato lorati. Una magia difficile. Per questo continuerà a farlo. commentato con felice sintesi, “lascia gli capita di perdere. O forse, anche in Di questa edizione di Wimbledon si i fuochi d’artificio agli altri”. quei casi, vince lo stesso lui. DIRETTORE COORDINAMENTO REDAZIONALE HANNO COLLABORATO PROGETTO GRAFICO dell’ 8 gennaio 2004 Angelo Binaghi Angelo Mancuso Giovanni Di Natale, Max Fogazzi, REALIZZAZIONE SUPER TENNIS TEAM Andrea Nizzero, Gabriele Riva, Edisport Editoriale Srl Manoscritti e fotografie, anche se non COMITATO DI DIREZIONE Antonio Costantini (foto editor), Mauro Simoncini, Giorgio Spalluto, pubblicati, non si restituiscono. Angelo Binaghi, Giovanni Milan, Amanda Lanari, Annamaria Pedani Piero Valesio REDAZIONE E SEGRETERIA Nicola Pietrangeli, Giancarlo Baccini, (grafica) Stadio Olimpico - Curva Nord La rivista è disponibile Massimo Verdina A CURA DI Ingresso 44, Scala G in formato digitale sui siti www. FOTO Sportcast srl 00135 Roma federtennis.it e www.supertennis.tv DIRETTORE RESPONSABILE Getty Images, Archivio FIT, Antonio Via Cesena, 58 - 00182 Roma Info: supertennis@federtennis.it e spedita via newsletter. Per riceverla Enzo Anderloni Costantini, Angelo Tonelli amministrazione@sportcast.it Reg. Tribunale di Roma n. 1/2004 scrivere a supertennis@federtennis.it 3
wimbledon Mi prendo tutto io Novak Djokovic vince per il terzo anno di fila ai Championships di Londra mentre Federer sfiora soltanto l’ottavo titolo. Per Nole altra consacrazione, con il rimpianto di Parigi e gli occhi su New York La duecentesima vittoria Slam di Novak Djokovic coincide con il terzo successo a Wimbledon, suo secondo titolo Slam 2015 (dopo gli Australian Open). Un trionfo che ne consolida il primato nel ranking mondiale di Piero Valesio - foto Getty Images Faccia a faccia: Roger Federer aveva vinto un confronto diretto con Novak Djokovic proprio a inizio 2015, quando vinse in finale sul duro di Dubai. Questa volta il serbo gli nega l’8° Wimbledon in carriera C hissà quanto durerà il suo re- gno. Nel tennis come peraltro nella vita bisognerebbe dispor- re di capacità divinatorie supe- riori a quelle della Sibilla Cumana per dare una risposta attendibile a tale que- sito. Ma si può ipotizzare uno scenario. Il successo di Djokovic a Wimbledon ha confermato che il serbo è il mag- gior interprete del tennis contempora- neo. Quella di Church Road era per lui la prova del nove perché il nostro era reduce dalla più bruciante delle scon- fitte (Parigi) che gli ha precluso il più o meno esplicito obiettivo stagionale: il raggiungimento dello Slam. Wimble- don rappresentava per lui un banco di prova, forse mai così complicato: si trattava di ritrovare il filo del discorso evitando di scivolare in un periodo di precaria autostima proprio dopo aver 5
wimbledon Gli junior che non ti aspetti Wimbledon a Opelka e Zhuk L’appuntamento di maggior prestigio del tennis giovanile, ovvero il torneo junior di Wimbledon, ha avuto vincitori assolutamente non pronosticabili, il diciottenne statunitense Reilly Opelka e la russa Sofya Zhuk (nelle foto), che conta appena quindici anni e mezzo. Reilly, che aveva dalla sua sol- tanto i quarti di finale colti a Parigi, ha meritato il titolo già in semifinale allorché ha fermato la corsa del favoritissimo connazionale Taylor Fritz. In finale ha piegato in due frazioni il più quotato Mikael Ymer, un dicias- settenne svedese di colore - Fratello di Elias, vincitore nel challenger di Caltanissetta di inizio giugno - la cui tardiva iscrizione al torneo era stata sanata da una provvidenziale wild card. Tutto di marca russa il big match in gonnella che la talentosa Zhuk (quest’anno due volte battuta dalla nostra Jessica Pieri) ha strappato alla più matura ed esperta Anna Blinkova, che ricordiamo vincitrice a Santa Croce.Segna rosso il bilancio degli azzurrini: Beatrice Torelli, Andrea Pellegrino, Federico Bonacia e Marco Mosciatti (comunque vincitore di due round di qualificazione) sono tutti usciti di scena al primo turno. (Viviano Vespignani) Che rivalità: sono 40 in tutto tanto lottato per diventare un simbolo i precedenti tra assoluto di successo. Novak Djokovic e Roger Federer. Esame superato Il serbo, n.1 del Nole ha superato l’esame nel modo che mondo, ha im- sapete, opponendo al miglior Federer se pattato a quota non di sempre certo degli ultimi anni la venti proprio miglior versione possibile di sé. E dun- grazie alla vit- que torniamo a bomba al quesito inizia- toria sul Centre le: il suo regno è destinato a protrarsi Court di Church Road. Nole ha molto a lungo? Non si può che propen- vinto gli ultimi dere per il sì. Djokovic è fisicamente tre confronti integro e il livello della sua elasticità diretti muscolare pare addirittura migliorato, 6
wimbledon batch - point Bancomat show Forse sarà dipeso dal fatto che le due finali non sono state all’altezza di quel che uno legitti- mamente si aspettava, o forse no, ma è successo che, per usare una parola di gran moda, nella “narrazione” delle giornate clou di Wimbledon da parte dei media ha trovato uno spazio incon- sueto, e per certi versi inusitato, il cosiddetto “parterre de rois”. Dai grandi campioni del passato invitati nel Royal Box ai divi di Hollywood, dalle stelle del fo- otball ai politici e ai membri della famiglia reale, ce li siamo goduti tutti prima in diretta tv, poi su Twitter, su Facebook e su migliaia di siti d’informazione, e infine sulle pagine dei giornali, dove il sex appeal di Pippa Middleton ha rivaleggiato con la cafonaggine del campione del mondo di Formula 1 Lewis Hamilton, cui è stato negato l’ingresso sul Centrale perché non era vestito in modo adeguato. (Consentitemi una divagazione: quest’ultima è una cosa che, prima o poi, riusciremo a fare anche noi al Foro Italico, garantito). Per l’amor del cielo, la mondanità fa sicuramente bene allo sport spettacolo, specie quando la presenza dei vip è sostenuta più dalla passione per l’evento che dalla voglia di apparire, com’è stato con tutta evidenza il caso di Wimbledon. Ma qui si vuole piuttosto sottolineare un’altra cosa. Che, cioè, la tv moderna sta assegnando agli spettatori sugli spalti, inclusi quelli “norma- li”, un ruolo sempre più permeante e attivo nella creazione di uno show che include la cronaca dell’evento sportivo ma non ne fa più l’unico elemento portante, e anzi esalta gli aspetti ambien- tali quasi quanto quelli agonistici. In ciò il tennis, con le sue frequenti pause e grazie agli stadi-salotto, è sicuramente la disciplina più adatta a consentire ai registi televisivi di alternare immagini di gioco a inquadrature di chi siede in tribuna. Inquadrature che è divenuto di routine dedicare molto di frequente ai cosiddetti “staff” che assistono i giocatori, pletorici gruppi di professionisti la cui partecipazione emotiva all’alternanza di colpi e situazioni proposti dal campo è ormai diventata addirittura irrinuncia- bile per fornire ai telespettatori un racconto davvero completo di quanto sta succedendo. Devo però confessare che a me personalmente - proveniente come sono da un’era in cui i ten- nisti, a cominciare dai campionissimi, erano abituati a far tutto da soli e non avevano neppure Sopra, una magia di Roger Federer a rete, il coach - lo spettacolo di queste sconfinate falangi di allenatori, preparatori atletici e mentali, la cosiddetta “veronica”. Sotto, nutrizionisti, osteopati, guru del passato, manager, consiglieri e consigliori, per non parlare di dopo la vittoria, Djokovic ha mangiato parenti e affini, provoca un istintivo prurito psicologico. E vi giuro che, maligno come sono, non dei fili d’erba del Campo Centrale posso fare a meno di interpretare a modo mio sia le espressioni di sconforto susseguenti a un errore particolarmente grave sia quelle di gioia dopo la conquista di un punto particolarmente importante. Perché negli occhi di alcuni componenti di quei pletorici staff vedo, alternativa- mente, sia il simbolo dei dollari, come succede a Paperon de’ Paperoni quando pensa ai suoi tre ettari cubici di denaro, sia lo sconcerto di chi sta calcolando di quanto rischia di diminuire la sua percentuale a causa di quello sciagurato errore. E insomma quei poveretti che sgambettano sul campo, qualche metro più in basso, mi fanno l’impressione di bancomat ambulanti che si scannano solo per decidere quale dei due, alla fine, sarà di una banca tedesca e quale di una banca greca. Batch fors’anche per i benefici effetti del mie- le di manuka, elisir di lunga vita e lungo tennis che è ormai diventato oggetto di culto e consumo per mezzo mondo tennistico. I suoi avversari (di Nole, non del miele) segnano il passo. Certo può sempre spuntare un Wawrinka in gior- nata superlativa a scombinargli i piani: ma non si vede all’orizzonte una seria e continuativa minaccia alla sua suprema- zia. Nadal è lontano dal ritrovarsi ad al- tissimi livelli e chissà se mai ci riuscirà. Federer agé pare sempre più concentra- to sul suo ruolo di massimo esecutore planetario di giornate indimenticabili; 8
wimbledon Niente serale, siamo inglesi O forse qualcosa cambia? da Londra, Angelo Mancuso Prove tecniche di serale. C’è già agli Australian Open, dove gli organizzatori non si fanno scrupoli nel mandare in campo i giocatori anche all’una di notte (ci sono stati casi di match finiti alle 5 del mattino), e agli US Open (anche a New York spesso e volentieri si fanno le ore piccole). La sessione serale non c’è ancora al Roland Garros, ma se ne sta discutendo. Da quest’anno a Wimbledon ci sono tutti gli indizi perché anche l’evento sportivo che più di ogni altro rispetta la tradizione (è obbligatorio giocare in com- pleto bianco, i paletti che reggono la rete sono di legno, vietata la pubblicità sui campi, ecc.), si pieghi alle leggi del mercato. Le stesse per le quali nel 2009 i Championships hanno detto addio agli “shower”, che pure hanno fatto la storia del torneo: un progetto all’avanguardia ha consentito la costruzione di un tetto sul mitico Centre Court. E ne sarà costruito un altro anche sul Court 1: dovrebbe essere pronto per il 2019. Parlavamo di indizi. Uno su tutti: da quest’anno, e per la prima volta, i ristoranti riservati ai giocatori e alla stampa sono rimasti aperti fino a tardissima sera. Praticamente non chiudevano mai e l’All England Club by night è diventato una costante delle due set- timane del torneo più famoso del mondo.Il sabato sera della prima settimana intorno alle 21.30 locali, sopraggiunta l’oscurità, la sfida tra Monfils e Simon è stata spostata dal Court 1 al Centre Court, chiuso dal tetto e illuminato. Più serale di così... La decisione è stata motivata con l’esigenza di completare il quadro degli ottavi prima del riposo domenicale. La partita è finita intorno alle 22.30: guai infatti a sfo- rare le 23. Una legge del sobborgo di Merton, di cui fa parte Wimbledon nella periferia sud occidentale di Londra, a circa 10 km dal centro della city, stabilisce che gli avvenimenti sportivi, musicali o culturali debbano finire entro le 23. La stessa legge impone durante il torneo la sacralità del Middle Sunday, la domenica di mezzo in cui non si gioca. Una tradizione che è stata sacrificata a Giove Pluvio solo in tre occasioni in 129 edizioni del torneo: nel 1991, quando la prima settimana più bagnata di sempre consentì appena nove ore e quindici minuti di gioco nell’arco dei primi sei giorni di torneo. Nel 1997 due intere giornate furono completamente cancellate dalla pioggia, costringendo gli organizzatori ad aprire l’All England Club anche la domenica. Lo stesso successe nel 2004, l’ultima occasione. Cambieranno anche la legge? La speranza è che a Merton tengano il punto: sennò anche Wimbledon avrebbe un altro sapore. E sarebbe un peccato: come abolire le fragole con la panna. Nel 2015 i due tabelloni di singolare sono stati vinti dalle rispettive teste di serie n.1, Novak Djokovic nel maschile e Serena Williams nel femminile. Non succedeva dal 2006, quando toccò a Roger Federer e Amelie Mauresmo punti ha effettivamente qualcosa di di- sperato: possibile, pare dire, che non vediate che cosa sto facendo? O che lo apprezziate meno di quanto dovreste? Forse, e dico forse, l’assunzione di Be- cker nel suo staff aveva anche questo scopo: arricchire il proprio gioco con quella dose di spettacolarità naturale di cui Boris disponeva e che in molti casi (e anche con qualche motivo) af- fascina e seduce gli appassionati più di un passante scagliato da posizioni impossibili. Alla ricerca della spettacolarità di giornate, però. Murray è Murray. Gli nel perfetto meccanismo che regola Ma quell’arricchimento è arrivato in altri faticano fra incertezze personali e Djokovic. La sua esistenza si evince modo omeopatico, nascosto dalle limiti tecnico-mentali difficile da supe- da alcuni affioramenti di rabbia e fru- strabordanti capacità fisiche di cui No- rare. Sul regno del grande ribattitore, strazione che quest’anno emergono le dispone e che gli permettono quasi dell’uomo per cui il campo potrebbe nel suo comportarsi in campo. E di cui sempre di rendere inutili le strategie essere composto dalle sole righe per- potrebbe essere simbolo il fogninesco degli avversari. ché è li che lui tira soprattutto quando martellarsi le suole delle scarpe con la Potrebbe essere questa soffusa fru- qualcuno si permette di metterlo in racchetta dopo aver perso il secondo strazione il fuoco amico capace di difficoltà, il sole potrebbe tramontare set nella finale di Wimbledon. È come ostacolare Nole nel suo tentativo di fra molti anni e con molta lentezza. se Nole soffrisse, magari in modo in- dominare il tennis per i prossimi tre- conscio, di non riuscire a diventare quattro anni? Questa sì che è una bella Tallone d’Achille un oggetto di passione globale (come domanda. E a ben vedere arricchirà il Ma dato che la perfezione non è di Federer) nonostante il suo matto e di- suo futuro di quella spettacolarità che questo mondo allora si prenda an- speratissimo impegno, Alfieri docet. Il la vicinanza di Becker non è riuscita, che atto che un tallone d’Achille c’è suo urlare dopo la conquista di certi per ora, a trasmettergli. 9
focus Tutto è Pos... pisil A Wimbledon Vasek aveva già vinto in doppio. Ora è il volto nuovo del 2015, giunto nei quarti di finale. La storia del gigante canadese e della sua famiglia. Che partì dalla Cecoslovacchia con due figli e due cani Un metro e 93 cm diAlessandro Nizegorodcew per 84 kg: Pospisil, foto Getty Images canadesone dalla U British Columbia, na storia da film, un tennis sorprese tutti nel 2014 brillante e un futuro da Top vincendo il torneo 30. Vasek Pospisil è stata una di doppio in coppia delle più grandi sorprese di con l’americano Jack Sock. Numero 54 Atp Wimbledon 2015, capace di issarsi prima di Wimbledon, sino ai quarti di finale all’All England ora n.29, a Londra ha Club dopo ben tre match, in rimonta, perso nei quarti di fi- conquistati al set decisivo. L’exploit ha nale contro il vincitore riportato il canadese al numero 29 del 2013 Andy Murray per mondo, a poche piazze dal suo best 6-4 7-5 6-4 in 2 ore e ranking di n.25. 12 minuti. In basso, dal suo sito ufficiale, La storia. È il 1988 e la Cecoslovac- con mamma Mila e chia è ancora soggiogata dal regime papà Milos comunista. Il signor Milos Pospisil ha un sogno: partire per il Canada con la trasferiscono a Vancouver, mentre papà famiglia e rifarsi una vita in Nord Ame- Milos rimane a Vernon (a 450 km di di- rica. L’idea è quella di raggiungere Bob, stanza) per lavorare e mandare i soldi il fratello di Milos, a Vernon, ma i soldi alla famiglia, che inizialmente vive in per un viaggio così oneroso non ci so- un minuscolo appartamento con una no, nemmeno lontanamente. E allora il sola stanza da letto. Dopo due anni Mi- primo step è in Austria, raggiunta dopo los lascia Vernon, vende la casa, e rag- chilometri su chilometri di strade im- giunge la famiglia a Vancouver. Quattro pervie. In auto ci sono Milos, la moglie persone e due cani nella stessa stanza. Mila e i due figli Tom e Petr (6 e 4 anni). I sogni si inseguono anche così. Il re- Lì, grazie a otto mesi di lavoro sottopa- sto è storia: l’incontro con l’ex giocato- gato nel nord-est del paese, il budget re Frederic Fontang, 10 titoli futures, necessario viene raggiunto. Nell’estate 4 challenger, la semifinale a sorpresa del 1989 si parte per il Canada, dove il all’Open del Canada nel 2013, la vitto- 23 giugno 1990 nasce il piccolo Vasek. ria in doppio a Wimbledon col fido Jack Sock, l’ultimo atto a Washington perso Gli inizi. Milos e Mila amano lo sport con Raonic nella prima finale Atp tutta e in particolare il tennis. In passato, in canadese della storia, il tutto condito da Cecoslovacchia, avevano anche parte- un devastante schema servizio-diritto. cipato ad alcuni tornei. Mila, che in pa- tria era maestra d’asilo, si ricicla come Anything is Pospisil - È questo il nome governante e babysitter. Milos lavora che Vasek ha dato al proprio sito ufficia- ore e ore in un birrificio, ma appena ha le. Tutto è possibile quando si insegue un un secondo libero insegna tennis ai fi- sogno, come Milos Pospisil ha dimostrato gli. Vasek è ancora piccolo e, per il mo- più volte a suo figlio, vivendo un esisten- mento, si diverte come raccattapalle. za di sacrifici pur di raggiungere ogni Nel 1995, a 5 anni, anche l’ultimo ar- rivato in famiglia può prendere la rac- Un Top 5... obiettivo. E negli occhi di Vasek c’è tutto questo: è un ragazzo consapevole della chetta in mano e iniziare ad allenarsi. formato doppio propria fortuna, sorridente e positivo, in- Nome: Vasek Pospisil 23 (12 vittorie namorato di uno sport che sin dal primo A Vancouver per inseguire un so- Classifica Atp: n.29 e 11 sconfitte) istante gli ha regalato un’indescrivibile gno. Iniziano i primi tornei e le prime Best Ranking: n.25 Coach: Frederic gioia. E conosce la storia, della sua fami- vittorie, i soldi però sono sempre po- (27/01/2014) Fontang glia e della sua nazione d’origine, delle chi. Vasek gioca benissimo e a livello Classifica Doppio: n.5 Top Ten battuti: Tomas scelte sofferte e delle slinding doors che under 12 è il più forte del paese. Mila, Età: 25 anni Berdych (2 volte) e potevano aprirsi o meno. Comprendere è Vasek, Tom e due golden retriever si Presenze in Davis: Richard Gasquet impossibile, conoscere è necessario. 10
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wimbledon Un altro Slam in faccia Serena vince il sesto Wimbledon, 21° major in carriera e doppia in classifica la n.2 Maria Sharapova. Che però guadagna il doppio di lei perché piace agli sponsor. Eppure la Williams ormai è grande come Alì... di Andrea Nizzero foto Getty Images U n assordante e inevitabile ru- more di numeri e statistiche ha invaso in questi giorni la con- versazione su Serena Williams, sempre più vicina a convincere tutti di essere la più grande tennista di tutti i tempi. Il suo secondo “Serena Slam”, il suo sesto Wimbledon e il suo ventu- nesimo torneo major sono impressi a fuoco nella storia di questo gioco e del- lo sport in generale. Ma tra tutti i dati statistici su cui vi potrebbe capitare di posare lo sguardo, sono due cifre ap- parentemente poco significative a sug- gerire una delle letture più interessanti sulla storia di questa campionessa. Due cifre che vanno messe vicine. La prima: Serena Williams, numero 6-4 6-4 in un’ora e 23 minuti: è questo lo I numeri score con cui Serena Willimas ha battuto di una leggenda Garbine Muguruza per il suo sesto Wimbledon. La spagnola, per la prima volta in una finale Slam, è n.9 Wta (best ranking). Nata a Caracas ➤ 21 il numero di Slam vinti in singolare (re- (Venezuela) 22 anni fa, oggi vive a Barcellona cord Era Open: Steffi Graf, 22). Ma 21 è anche il numero di titoli Slam conquistati da tutte le altre giocatrici in attività. ➤ 2 “Serena Slam” completati (il primo: Roland Garros 2002, Wimbledon 2002, US Open 2002, Australian Open 2003; il secondo: US Open 2014, Australian Open 2015, Roland Garros 2015, Wimbledon 2015). È l’unica con 1 del mondo, in classifica ha più del Steffi Graf ad aver vinto quattro Slam consecu- doppio dei punti di Maria Sharapova tivamente, due volte. (13.161 contro 6.490). La seconda: Ma- ➤ 4 le medaglie d’oro Olimpiche vinte (3 in ria Sharapova, numero 2, guadagna in doppio con Venus, 1 in singolare). contratti più del doppio di Serena Wil- ➤ 8 gli Slam vinti dopo aver compiuto trent’an- liams (secondo Forbes, 22 milioni di ni (record assoluto). dollari contro 11 nell’ultimo anno). ➤ 8 gli Slam vinti negli ultimi 13 cui ha preso parte. La più grande - Si parla, ovviamente, ➤ 15 anni e 10 mesi: tempo trascorso tra il di contratti di endorsement. Si parla, primo Slam (Us Open 1999) e l’ultimo (Wim- di conseguenza, di ciò che il mercato bledon 2015). chiede. Banalmente significa che, a og- ➤ 33 anni e 289 giorni: la sua età a sabato 11 lu- gi, una donna bianca vende di più (e in- glio 2015, è la più anziana vincitrice Slam nell’Era timorisce di meno) di una donna nera. Non importa se quest’ultima l’ha bat- Open (M.Navratilova battuta di un mese). tuta 18 volte su 20, le ultime 17 delle ➤ 3 le decadi in cui ha vinto Slam (‘90, ‘00, quali consecutivamente. Non importa ‘10), Martina Navratilova ci riuscì negli anni che Serena vada verso la chiusura della ‘70, ‘80 e ‘90 sua carriera come la più grande spor- 12
wimbledon tiva (sportiva - non solo tennista) della ria, gli esempi si sprecano. Durante il sua generazione. Non importa nemme- suo primo US Open nel 1999, dovette “Lei un uomo? no che la storia e il carisma di Serena la rendano il prototipo definitivo della rispondere ai commenti di Martina Hin- gis che diede a lei e alla sua famiglia dei Tu un idiota” testimonial perfetta: questo è il mondo chiacchieroni dalla bocca grande (“big “È fatta come un uomo? Sì, mio marito ha pro- in cui viviamo oggi, questo è ciò che il mouth”). A Indian Wells, nel 2001, lei e prio questo aspetto in un vestito. Sei un idiota”: mercato impone a noi e a lei. Ed è davve- la sua famiglia subirono un’offesa co- questo lo strepitoso tweet, accompagnato da ro superfluo elencare tutti gli stereotipi sì grande da spingerli a saltare per 14 un’eloquente foto di Serena nella sua prorom- razzisti e soprattutto sessisti che sotten- anni il secondo torneo più importante pente femminilità, con cui l’autrice di Harry dono a questo apparente paradosso. Per d’America. “E’ stato difficile per me di- Potter J. K. Rowling ha replicato a un utente di coglierne buona parte, del resto, basta menticare le ore perse nello spogliatoio twitter che le aveva scritto: “La principale ragio- partecipare a una qualsiasi conversazio- a piangere dopo aver vinto, e il viaggio ne del suo successo è che è fatta come un uomo”. ne su Serena in un qualsiasi circolo ten- in macchina per Los Angeles sentendo- nis, gruppo di amici, bar sport. mi come se avessi perso la partita più importante di tutte”, disse Serena qual- Come Muhammed Alì - Serena ha la che mese fa, tornando al torneo califor- portata sportiva, culturale e sociale che niano per la prima volta dopo l’osceno associamo a semi-divinità quali Muham- trattamento che il pubblico riservò a med Alì. Se ancora facciamo finta di non lei e alla sua famiglia in quella famige- saperlo, è solo perché parliamo di una rata finale del 2001. “Durante tutta la donna. Nera. Con un fisico da atleta. E mia carriera, l’integrità è stata tutto per sarebbe l’ora di piantarla. Era il 1999 me. È stata tutto e di più anche per Ve- quando alzò il suo primo titolo Slam, e nus. Quel razzismo strisciante era do- in tre lustri si è imposta su tre genera- loroso, disorientante e ingiusto. In uno zioni diverse: dalle tardive Graf e Seles sport che amavo con tutto il cuore, a a Hingis, Davenport, Henin, Mauresmo, uno dei miei tornei preferiti, mi sentii Clijsters, fino a Sharapova, Kvitova, Aza- improvvisamente indesiderata, sola e renka. Nel frattempo è cresciuta come spaventata.” Nel 2006 e 2009 ha subìto persona, come tennista, come atleta. I rimproveri pubblici rispettivamente da media devono fare i conti con una vera Chris Evert e Pat Cash (i casi più ecla- e propria responsabilità, un dovere, nel tanti) per la sua presunta mancanza portare questo messaggio con forza e d’impegno. chiarezza nelle orecchie della gente: di fronte abbiamo un’icona che capita una Uomini e donne - I commenti sul suo volta ogni dieci generazioni nello sport “essere un uomo”, più o meno velati, tutto, probabilmente irripetibile per si sono sprecati per tutta la sua car- il tennis. Una donna che ha preso uno riera e sono stati recentemente portati sport bianco anche nei gesti e nel dress- all’estremo dal presidente della Federa- Unito, ma come Serena ha umilissime code, l’ha portato a spasso per una quin- zione russa, Shamil Tarpischev, che lo origini - ha tappato la bocca (o meglio: dicina d’anni e tra un altro paio (speria- scorso autunno si è riferito a Venus e la tastiera) del solito cretino che aveva mo non prima) lo riporterà a casa un po’ Serena con l’espressione “i fratelli Wil- espresso il solito commento sessista più nero e un po’ più pulito. Una donna liams”. Ma non serve un anziano ma- sulle fattezze della Williams. che, come non bastasse, non risponde schilista russo per cogliere il proble- ad alcuno schema e non chiede scusa a ma: prima della finale contro Garbine Niente ma - Dopo un Wimbledon in nessuno per il suo clamoroso successo Muguruza, il New York Times stesso cui ha trovato di nuovo il suo miglior e per le sue qualità, al momento irrag- ha pubblicato un articolo sull’aspetto tennis e in cui si è portata a un torneo giungibili. Che non nasconde le sue ori- delle tenniste, sostenendo che molte di distanza dal Sacro Graal del tennis, gini, la sua natura, la sua famiglia, il suo giocatrici potrebbero avere il fisico di Serena merita tutte le celebrazioni, gli orgoglio, il colore della sua pelle, i suoi Serena ma “scelgano” di non apparire articoli e servizi su di lei che avete letto muscoli. Poche parole che bastano a far come Serena. Per fortuna, poco dopo e guardato in questi giorni. Quello che capire quanto dirompente e problemati- il suo trionfo a Wimbledon, ha trovato non si merita sono i “ma”, i “se” e i “però” ca sia Serena per i canoni che dominano in J. K. Rowling un avvocato difensore regolarmente rivolti al suo aspetto: se la nostra cultura occidentale e la nostra di cui non dovrebbe aver bisogno. Di il fatto che sia nera, donna e che abbia concezione della donna. fronte ai suoi cinque milioni di segua- due braccia molto più definite e toniche ci su twitter, l’autrice di Harry Potter - dell’uomo medio vi crea un problema, Difficoltà - Fin dall’inizio della sua sto- nonché donna più facoltosa del Regno sappiate che il problema è vostro. La più grande di tutti i tempi? Impossibile dare una risposta definitiva, ovviamente. Impossibile non parlarne, allo stesso modo. Con Marti- na Navratilova che non può più reggere il confronto con Serena (se non sul piano della longevità), sono due i nomi che entrano più spesso in questa conversazione: Margaret Court e Steffi Graf. La prima sconta il fatto di non aver giocato tutta la sua carriera nell’Era Open e di aver vinto agli Australian Open 11 dei suoi 24 Slam in singolare (all’epoca Melbourne non era paragonabile agli altri tre major). La seconda il fatto che la carriera della sua rivale designata, Monica Seles, fu segnata dall’orribile accoltellamento di Amburgo, prima di quell’incidente, Monica aveva vinto 8 degli 11 Slam cui aveva partecipato. In attesa degli Us Open, dove Serena cercherà di chiudere il Grande Slam per portare un ulteriore argomento in sui favore 13
Terza pagina Vines, come Fred Astaire Vestito come il grande ballerino, ha vinto a Wimbledon e New York nel 1932. Batteva fortissimo e picchiava di piatto da fondo. Passato professionista, se la giocò alla pari con Don Budge, il primo a fare il Grande Slam Ha chiuso 6-4 6-2 6-0, con un’esibi- zione di potenza senza precedenti: ha servito 30 ace in 12 turni di battuta, 2,5 a game, l’ultimo proprio sul match point. Quella palla, ammetterà Austin, viaggiava così veloce che non è riusci- to nemmeno a vedere se gli fosse pas- sata a destra o a sinistra. Dal tennis al golf Dopo la finale persa a Wimbledon l’anno successivo, il 10 gennaio 1934 gioca il suo primo incontro da profes- sionista, al Madison Square Garden di New York, davanti a 16,200 spetta- tori. Batte 8-6 6-3 6-2 Bill Tilden, che comunque vincerà quel tour 47-26. Considerato il miglior “pro” al mondo nel 1937, capace di vincere due tour contro Fred Perry, a metà del cammin della carriera, e a metà di una tournée contro Don Budge nel 1939, decide di lasciare il tennis. Si annoia, e passa al golf. In realtà, già durante le sfide contro l’americano che solo pochi me- si prima aveva completato il Grande Slam, si concedeva 18 buche la mat- tina prima di scendere sul campo da tennis la sera. Eppure, al momento dell’addio, Budge era in vantaggio so- “Q lo 21 a 18. uando era in giornata, proprio artigianali. Aveva un solo, ve- È nato per vincere Vines, e non entra Ellsworth Vines giocava ro, tallone d’Achille: una inestirpabile certo nel circuito del golf professioni- il miglior tennis che io tendenza alla pigrizia, anche in cam- stico solo per partecipare. Conquista abbia mai visto”. Parola po. Per cui gli avversari hanno iniziato due titoli, il Massachussets Open del di Don Budge. In quelle occasioni, scri- a intuire che la maniera migliore per 1946 e lo Utah Open del 1955, arriva verà Jack Kramer nella sua autobiogra- batterlo era continuare ad allungare in semifinale al prestigioso PGA Cham- fia del 1979, “eri fortunato se riuscivi lo scambio e giocargli palle morbide pionships del 1951 e per due volte a toccare la palla sul sui servizio”. Al- fino a farlo sbagliare. Anche perché, compare tra i primi 10 giocatori che to, longilineo, Vines era una macchina racconta Bud Collins nella sua Enci- hanno guadagnato di più nel corso per lo sport. Entrato alla University clopedia del Tennis, Vines “aveva un della stagione. Correva, sempre verso of Southern California con una borsa curioso movimento a mulinello in cui nuove incredibili avventure, con una di studio per la pallacanestro, ha vin- la racchetta completava un giro quasi sete di vittorie che nessun successo to gli US Championships per la prima a 360 gradi. Partiva in alto, come se ha mai placato davvero. È il destino volta, al suo debutto, a 19 anni. dovesse servire, portava la racchetta degli inquieti e dei vincenti. giù fin quasi a terra e caricava”. Come Babe Ruth “Era vestito come Fred Astair”, scrive- 30 ace a Wimbledon Ellsworth Vines va, con i pantaloni lunghi di flanella Avrebbe giocato i tornei del Grande (Usa) Los Angeles 28/9/1911 – La Quinta d’ordinanza all’epoca, “e colpiva come Slam solo per quattro anni, ma gli ba- 17/3/1994; altezza: cm 189; peso forma: 70 Babe Ruth”.Era un attaccante da fon- steranno per trionfare, nel 1932, anco- kg; miglior classifica: n.1 nel 1932. do senza punti deboli, un giocatore ra agli US Championships e a Wimble- Nel palmares: Us Open 1931 e ’32; a tutto campo dai colpi piatti, senza don. La finale con Bunny Austin resta Wimbledon 1932 spin, e comunque capace di volée non uno dei capolavori della sua carriera. 14 16
keep calm and play 15
i numeri della settimana I n.1 fanno il vuoto I primi 25 del ranking Atp I primi 25 italiani del ranking Atp Pos. Nome (nazionalità) Punti Pos. Rank. Nome Punti 1 Novak Djokovic (SRB) 13845 1 26 Andreas Seppi 1360 2 Roger Federer (SUI) 9665 2 33 Fabio Fognini 1160 3 Andy Murray (GBR) 7810 3 60 Simone Bolelli 775 4 Stan Wawrinka (SUI) 5790 4 88 Paolo Lorenzi 574 5 Kei Nishikori (JPN) 5525 5 107 Marco Cecchinato 498 6 Tomas Berdych (CZE) 5140 6 119 Luca Vanni 454 7 David Ferrer (ESP) 4445 7 168 Andrea Arnaboldi 304 8 Milos Raonic (CAN) 3810 8 183 Matteo Donati 266 9 Marin Cilic (CRO) 3540 9 190 Thomas Fabbiano 251 10 Rafael Nadal (ESP) 3000 10 193 Filippo Volandri 248 11 Gilles Simon (FRA) 2705 11 206 Matteo Viola 233 12 Jo-Wilfried Tsonga (FRA) 2475 12 207 Federico Gaio 231 13 Richard Gasquet (FRA) 2705 13 240 Gianluca Naso 202 14 David Goffin (BEL) 2145 14 242 Roberto Marcora 198 15 Kevin Anderson (RSA) 2090 15 246 Potito Starace 193 16 Grigor Dimitrov (BUL) 1970 16 247 Riccardo Bellotti 193 17 Gael Monfils (FRA) 1930 17 296 Erik Crepaldi 163 18 John Isner (USA) 1890 18 356 Stefano Napolitano 129 19 Feliciano Lopez (ESP) 1800 19 358 Gianluca Mager 127 20 Viktor Troicki (SRB) 1629 20 363 Omar Giacalone 122 21 Tommy Robredo (ESP) 1540 21 368 Stefano Travaglia 118 22 Leonardo Mayer (ARG) 1515 22 391 Salvatore Caruso 109 di Giorgio Spalluto – foto Getty Images 23 Roberto Bautista Agut (ESP) 1475 23 392 Flavio Cipolla 108 24 Ivo Karlovic (CRO) 1450 1494 24 402 Alessandro Giannessi 105 200 i match vinti in un torneo dello 25 Bernard Tomic (AUS) 1400 25 403 Gianluigi Quinzi 105 Slam da Novak Djokovic. Meglio di lui i soli Le prime 25 del ranking Wta Le prime 25 italiane del ranking Wta Federer 291, Connors 233, Agassi 224, Lendl Pos. Nome (nazionalità) Punti Pos. Rank. Nome Punti 222, Emerson 217 e Sampras 203. Djokovic (28 anni e 1 mese) è però il più giovane a 1 Serena Williams (USA) 13161 1 20 Sara Errani 2145 raggiungere questo traguardo. 2 Maria Sharapova (RUS) 6490 2 27 Flavia Pennetta 1787 3 Simona Halep (ROU) 5151 3 31 Camila Giorgi 1510 84 la percentuale di vittorie in finali Slam 4 Caroline Wozniacki (DEN) 5000 4 43 Karin Knapp 1175 per Serena Williams, trionfatrice in 21 delle 5 Petra Kvitova (CZE) 5000 5 45 Roberta Vinci 1112 25 finali disputate. L’americana sopravanza 6 Ana Ivanovic (SRB) 3835 6 77 Francesca Schiavone 762 Margaret Court, il cui bilancio nelle finali è di 7 Agnieszka Radwanska (POL) 3560 7 192 Alberta Brianti 257 24-5 (82,7%) e Steffi Graf 22-9 (70,9%). 8 Lucie Safarova (CZE) 3515 8 238 Giulia Gatto-Monticone 186 8 le sconfitte consecutive per una esordiente 9 10 Garbine Muguruza (ESP) Carla Suarez Navarro (ESP) 3365 3285 9 10 278 337 Gioia Barbieri Jasmine Paolini 147 111 in una finale Slam. Muguruza va ad aggiungersi al drappello costituito negli ultimi 3 anni da 11 Ekaterina Makarova (RUS) 3215 11 344 Martina Caregaro 109 Errani, Radwanska, Lisicki, Cibulkova, Halep, 12 Karolina Pliskova (CZE) 3210 12 408 Claudia Giovine 75 Bouchard, e Safarova. L’ultima debuttante in 13 Angelique Kerber (GER) 2985 13 423 Alice Matteucci 72 finale a portare a casa un major è stata Vika 14 Timea Bacsinszky (SUI) 2925 14 432 Georgia Brescia 70 Azarenka agli Australian Open 2012. 15 Venus Williams (USA) 2696 15 433 Anna Giulia Remondina 70 13.161 i punti in classifica per 16 17 Andrea Petkovic (GER) Elina Svitolina (UKR) 2480 2465 16 17 435 443 Gaia Sanesi Cristiana Ferrando 69 67 Serena Williams per un bottino superiore al doppio di quelli della n.2 Maria Sharapova 18 Madison Keys (USA) 2280 18 447 Valeria Prosperi 66 (6490). Non era mai accaduto nella storia che 19 Viktoria Azarenka (BLR) 2252 19 450 Alice Savoretti 65 la n.1 doppiasse la n.2. 20 Sara Errani (ITA) 2145 20 455 Anastasia Grymalska 63 21 Belinda Bencic (SUI) 2090 21 462 Corinna Dentoni 61 1 come il set perso da Roger Federer nelle 10 22 Sabine Lisicki (GER) 2020 22 463 Martina Trevisan 61 semifinali disputate in carriera a Wimbledon, 23 Samantha Stosur (AUS) 2020 23 488 Stefania Rubini 53 tutte vinte in tre set a eccezione di quella del 24 Svetlana Kuznetsova (RUS) 1926 24 498 Bianca Turati 50 2012, quando cedette un parziale a Djokovic. 25 Jelena Jankovic (SRB) 1915 25 545 Martina Spigarelli 42 16
il tennis in tv And the winner is... ...SuperTennis Tv, che si è aggiudicata il Premio Sport & Cultura 2015 nella sezione marketing/promozione e innovazione tecnologica. Grazie alla sperimentazione delle trasmissioni in 4K A lla decima edizione del “Premio Sport & Cultura”, a Palazzo dei Priori a Viterbo, c’era anche Su- perTennis. E non solo c’era, ma La cabina ha anche vinto. Aggiudicandosi la sezio- di regia ne della kermesse dedicata a marketing/ durante promozione e innovazione tecnologica. le finali Gli oscar del sport italiano, organizzati di Serie da ASI (Associazioni Sportive e Sociali A1 2014, Italiane), rappresentano ormai una tra- a Genova, dizione ben radicata all’interno del pa- trasmesse da Super- norama sportivo italiano e SuperTennis Tennis ha saputo guadagnarsi il riconoscimento in 4K grazie alla sperimentazione tecnologica della trasmissione dello sport in 4K. Vale a dire con una qualità quattro volte su- periore a quella già eccellente dell’alta definizione (HD). L’emittente della Feder- tennis aveva trasmesso proprio con que- sta tecnologia le finali di Serie A1 2014, disputate a Genova. Una “chicca”, quella andati sugli schermi durante la conclu- sione del massimo campionato nazione per club, non solo per il tennis ma per tutto lo sport italiano. A ritirare il pre- mio, a Viterbo, è stata Beatrice Coletti, CEO di Sportcast, la società cui fa capo SuperTennis. 52% di voti A decretare la vittoria del canale tema- tico della Fit è stata una giuria popolare che, tramite votazioni on-line, ha dato - nella sezione sepcifica - ben il 52% delle preferenze all’iniziativa targata Super- Tennis. E pensare che tra gli altri con- tendenti, ben distanziati (nessuno si è avvicinato al 20%), c’era pure Runtastic, la popolare applicazione per gli appas- sionati di running e fitness che monitora distanze e velocità e che, però, non è ri- uscita a tenere il passo di SuperTennis. I grafici a torta con i risultati della premiazione: nella sezione B, Marketing/Promozione - Innovazio- ne Tecnologica, SuperTennis si è aggiudicata il 52% Il premio assegnato a SuperTennis Tv e consegnato a Beatrice Coletti (al centro nella foto), dei voti della giuria popolare CEO di Sportcast e direttore del canale televisivo della Fit 17
il tennis in tv Insalatiera d’estate Nei “quarti” della Davis 2015 Andy Murray guida la sua Gran Bretagna, contro la Francia, sull’erba del Queen’s e sugli schermi di SuperTennis T orna il fascino della Coppa Da- a partire dalle 13.30, così come gli ultimi vis. Lo fa sugli schermi di Super- due incontri della domenica decisiva. Al Tennis Tv, che ospiteranno un sabato, giornata dedicata al doppio, si co- grande classico tutto europeo, mincia invece alle 14. E proprio il doppio, lo scontro di quarti di finale tra la Gran come spesso accade in Coppa Davis, può Bretagna di Andy Murray e la Francia del risultare fondamentale. Soprattutto con rinato Richard Gasquet, reduce da una una formazione come quella inglese che semifinale di Wimbledon che fa tanto be- può contare su un solo pezzo da 90, cioè ne anche alla fiducia. E con la sua, di fidu- Andy Murray. Con due punti “favorevoli” cia, s’impenna anche quella dei “Galletti” e due decisamente ostici la Gran Breta- impegnati in trasferta e capitanati da gna di Leon Smith, può puntare sull’altro Arnaud Clement. Già, perché è vero che Murray, il fratello Jamie, che a Wimbedon si gioca fuori casa, ma si gioca sull’erba ha appena conquistato la finale di specia- del Queen’s Club. Dove Murray spadro- lità in coppia con il “canguro” Peers. neggia, (ha vinto quattro volte il torneo), ma proprio sulla superficie che ha ridato vita a Gasquet e che Gilles Simon non di- sprezza (a Wimbledon è stato l’unico in- Luglio di grandi dirette Si comincia con il torneo Wta di Bastad, in Svezia, dove è attesa anche la campionessa di Wimbledon sieme a Djokovic a riuscire a strappare il Serena Williams. Ma l’estate dei grandi eventi live su SuperTennis prosegue, per tutto luglio e fino servizio a Federer). alle prime due settimane d’agosto. Il menù estivo è già fissato, con la permanenza in Svezia anche per Tre giorni di diretta dunque, sempre su- l’appuntamento Atp, in contemporanea con l’altro torneo maschile di Umag (Croazia). Poi in chiu- bito dopo l’ora di pranzo. I primi incontri sura di mese, terra rossa europea con Amburgo (Germania, Atp 500) e Gstaad (Svizzera, Atp 250). di singolare verranno trasmessi venerdì Fino ad arrivare al primo appuntamento Oltreoceano, con l’Atp 250 di Atlanta. Prossima settimana: ritorna il tennis live, diretta da Bastad Giovedì 16 Venerdì 17 Sabato 18 Domenica 19 Lunedì 20 Martedì 21 Mercoledì 22 00:00 - WTA Bastad 01:00 - La Voce delle 01:00 - Coppa Davis 01:00 - WTA Bastad 01:00 - Coppa Davis 01:00 - WTA Bastad 01:00 - ATP 250 (replica) Regioni Gran Bretagna vs SF 1 (replica) Gran Bretagna vs Finale (replica) Bastad (replica) 2:00 - Murray vs Isner, 02:00 - Nedovyesov vs Francia 1° singolare 03:00 - WTA Bastad Francia 4° singolare 03:00 - Challenger 03:00 - World of Coppa davis 1° turno Fognini, Coppa davis (replica) SF 1 (replica) (replica) Recanati Tennis Gran Bretagna vs USA 1° turno Kazakistan 03:30 - Magazine ATP 05:00 - Tennis 05:00 - WTA Bastad 03:15 - WTA Istanbul 03:30 - WTA Istanbul 4:30 - Kukushkin vs vs Italia 04:00 - WTA Bastad Magazine Finale (replica) 05:15 - Tennis Ma- (replica) Seppi, Coppa Davis 1° 05:30 - Magazine QF 1 (replica) 05:30 - Coppa Davis 07:00 - Magazne ATP gazine 05:30 - Circolando TC t. Kazakistan vs Italia WTA 06:00 - WTA Bastad Gran Bretagna vs 08:00 - Coppa Davis 05:45 - Tie - Break Foggia 6:30 - Tennis Magazine 06:00 - WTA Bastad QF 2 (replica) Francia 1° singolare Gran Bretagna vs 06:00 - ATP 250 06:00 - ATP 250 07:00 - Official Film (replica) 08:00 - Tennis Ma- (replica) Francia 1° singolare Umag (replica) Umag (replica) Wimbledon 2014 08:00 - Magazine ATP gazine 08:30 - WTA Bastad (replica) 08:00 - Coppa Davis 08:00 - Coppa Davis 08:00 - La Voce delle 08:30 - WTA Bastad 08:30 - Coppa Davis SF 1 (replica) 11:00 - LIVE WTA Gran Bretagna vs Gran Bretagna vs Regioni (replica) Gran Bretagna vs 10:30 - Coppa Davis Istanbul Francia 2° singolare Francia Doppio 09:00 - WTA Bastad 10:30 - Tennis Francia (replica) Gran Bretagna vs 17:30 - LIVE ATP 250 (replica) (replica) (replica) Magazine 13:45 - Studio LIVE Francia Doppio Umag 11:00 - LIVE ATP 250 11:00 - LIVE ATP 250 10:30 - Magazine ATP 11:00 - LIVE WTA 14:00 - LIVE Coppa (replica) 19:30 - Magazine Bastad Bastad 11:00 - LIVE WTA Bastad Bastad Davis Gran Bretagna vs 13:15 - Studio LIVE WTA 15:00 - LIVE WTA 15:00 - LIVE WTA 17.00 - News 13:15 - Studio LIVE Francia 13:30 - LIVE Coppa 20:00 - LIVE ATP 250 Istanbul Istanbul 17:05 - Tennis Magazine 13:30 - LIVE Coppa 18:00 - WTA Bastad Davis Gran Bretagna vs Umag 17:30 - LIVE ATP 250 17:30 - LIVE ATP 250 17:30 - Magazine WTA Davis Gran Bretagna vs Semifinali Differita Francia 22:00 - News Umag Umag 18:00 - Official Film Francia 22:00 - Coppa Davis 20:00 - WTA Bastad 17:05 - Challenger 19:30- World of Tennis 19:30 - World of Wimbledon 2014 20:00 - WTA Bastad Gran Bretagna vs Differita Recanati 20:00 - LIVE ATP 250 Tennis 19:00 - WTA Bastad Differita Francia Doppio 22:00 - Coppa Davis 22:05 - Coppa Davis Umag 20:00 - LIVE ATP 250 (replica) 22:00 - Coppa Davis (replica) Gran Bretagna vs Gran Bretagna vs 22:00 - News Umag 21.00 - News Gran Bretagna vs Francia 3° singolare Francia 4° singolare 22:05 - La Voce delle 22:00 - News 21:05 - WTA Bastad Francia 1° singolare (replica) (replica) Regioni 22:05 - Tennis (replica) (replica) 23:00 - WTA Istanbul Magazine 23:00 - WTA Bastad 22:30 - Magazine ATP (replica) 23:00 -WTA Istanbul NB: il palinsesto è soggetto a modifiche. In rosso gli eventi live, in giallo le News, in verde le prime emissioni, in azzurro le differite e in viola gli speciali 18
circuito fit-tpra “Il mio primo Slam”: diario dall’erba di Gaiba Il torneo di Wimbledon degli amatori sull’erba naturale è stato una festa: ecco i vincitori e soprattutto l’atmosfera di questa tappa delle Super-Slam Series nel racconto entusiasta di uno dei partecipanti di Marco Zanolo N on ero ancora riuscito a parte- cipare, a causa di infortuni o problemi lavorativi, l’appunta- mento era sempre rimandato. Ma ora, eccoci. La campagna ferrarese, il Polesine: il Po lì, tra due file d’alberi. Il verde dei campi da tennis di Gaiba mi coglie impreparato. Che meraviglia. Stanno già giocando, è venerdì, il pri- mo giorno di Slam. Incontro Gastone Veronese, il mio socio, lui arriva da Ve- nezia, poco più di un’ora da qui, fresco e riposato, io sono già in debito di ossi- geno per il forte caldo. spiega il perché e il per come di quella rio (spalla di lusso), strameritando. Il doppio - I nostri avversari, nel pri- palla. Alla fine, complice grandi punti di Sabato di Limit - Il sabato è il giorno mo turno dello slam di doppio, ci stan- Willo, perdiamo. Ma Adrian ha il potere dei Limit45 e 65, le categorie teorica- no già aspettando. Li conosco di fama: di farti perdere con il sorriso, ti rende mente più basse. Il Limit45 vedeva in sono Adrian Paolicchi, che ha appena comunque un vincente, sarà per quella lizza grandi giocatori: dal mitico Carlo vinto il Roland Garros poche setti- sua aria irlandese, il capello rossiccio, Armellini, icona di saggezza e umiltà, mane fa, e William “Willo” Costa. Con quell’aria che solo il grandissimo John “The Gladiator” Massimo Togni, Giampa- Adrian è stata simpatia subito, a pelle. McEnroe aveva. Quando gli fai un pun- olo Canevese, Max Fogazzi, il campione È un istrione, un uomo da palco, uno to lui ti fa sempre i complimenti, ma ti Odello e Biagi. di quelli che ti mettono subito a posto dice anche “you cannot be serious”, per- A vincere è stato Michele Odello, avvoca- con lo sguardo: eccellente giocatore di ché il campione è lui. Lo Slam di dop- to milanese nella vita, quando scende in serve&volley, mentre giochi ti raccon- pio, per la cronaca, lo vincono Claudio campo diventa un gladiatore: campione ta il punto, si ferma a rete con te e ti Bocchi (giocatore sublime) e Paolo Vale- del mondo a Barcellona lo scorso anno. Che poker a Gaibledon: da sinistra, Roberto Tavola, testa di serie n.1 del torneo Da sinistra, l’autore del diario da Gaibledon Marco Zanolo, nonché n.3 del ranking, Marco Zanolo, Alex Carera e Luca Rescigno Andrea Biolo, Top 10 del ranking, e Max Fogazzi 19
circuito fit-tpra Sopra, il vincitore a Gaiba Donato Cappelli, che ha battuto Tavola in finale. A destra, i vincitori dei due tornei Limit 45 e 65, Michele Odello e Daniele Maggi La sua faccia da pugile, la sua forza, il c’è Gianluca Pozzi, e c’è Luca Rescigno, primo turno. Gli ottavi li ho vinti contro pugno chiuso al termine del punto, la il migliore. Tutti stanno insieme, tut- Gianmaria Gai, il numero uno Astigiano, fisicità espressa sul campo ne fanno, ti mangiamo insieme: buffet, tavolate, in un derby tutto piemontese. Poi ho giustamente, il giocatore da battere. La pizze, birrette e ghiaccioli. Immagini in- realizzato un desiderio che avevo dal finale, contro il mitico Gianluca Biagi, delebili, momenti stupendi: la simpatia primo giorno di Tpra: quando mi sono detto “Il Bigio”, la riedizione di Barcello- contagiosa di Andrea Biolo, preso sem- associato, poco più di un anno fa, il nu- na 2014. Bigio è un ragazzo generoso, pre di mira da Luchino Rescigno, la clas- mero uno era Luca Rescigno, a detta di vulcanico, ti accoglie con battute e bar- se di Roby Tavola, il grandioso Adrian tutti il giocatore più forte. Avrei voluto zellette, con quella straripante brescia- Paolicchi, l’amico e socio di doppio Gas tanto giocare contro Rescigno sin dal nità che strappa risate. Vince Michele, e Veronese, Gigione Croci, il gioco meravi- primo giorno, e il sorteggio del torneo ci nei panni di commentatore delle dirette glioso dell’eroe silenzioso Gianluca Poz- ha messi dalla stessa parte del tabellone. streaming insieme a Max ho avuto modo zi. Alla fine il titolo va - a sorpresa - a Ho perso, non mi importa nulla, ero fe- di intervistarlo più volte: per farvi capi- Donato Cappelli dopo una finale lunga lice comunque. Giocare con te, Roby Ta- re quanto “Gaibledon” sia importante vi un’ora contro Tavola. vola, Biolo, Adrian, Marco Solinas, Gigi, basti questa dichiarazione dell’Odello da Il “mio” torneo - Ah, sì, c’è stato anche Dani Maggi, Odello, Bigio, Alex o Johnny, Milano: “Avrei davvero rinunciato al tito- il mio torneo... sono uscito nei quarti, non ha prezzo, non c’è vittoria o sconfit- lo di campione del mondo pur di vincere dopo aver vinto contro Alex Carera al ta, c’è solo felicità. qui a Gaibledon”. Ha vinto entrambi. Che nottata - Nel Limit65, terminato alle 2.40 della notte di sabato su dome- nica, nel fresco (finalmente) dell’erba di Erba rosa, Sonia come Serena: Gaiba, c’era uno schieramento di big: dal Di Stefano punta al Grand Slam “Champion” Maggi, a Balestrini, al boss Il tabellone femminile di Gaibledon, prova sull’erba naturale delle Super-Slam Series del circuito ama- Alex Carera, il torinese Scotti, Sirianni, toriale Fit-Tpra, ha regalato tantissime emozioni e le atlete impegnate nella cavalcata al titolo si sono Pissavini. Chi ha vinto? Daniele Maggi: divertite su una superficie inusuale! Sonia Di Stefano si conferma vittoriosa in finale su Alessandra Perna, l’andatura caracollante, la capigliatura conquistando il terzo Super-Slam dell’anno dopo l’Australian open e il Roland Garros. Tutto questo si- leonina, i riccioli ondeggianti, lo sguardo gnifica che la giocatrice milanese è seriamente nella condizione di giocarsi Grand Slam (sì, proprio come basso. Rraramente ho visto un giocatore Serena Williams) cioè il titolo assegnato a chi conquista tutti e quattro i titoli nello stesso anno!! con un cuore così grande e un carattere così incisivo. Ha rischiato in ogni match, aveva già perso con Scotti, con Sirianni e in finale (0-4) con Balestrini. Ha sempre trovato il modo di risorgere. E, per gli avversari, a quel punto non c’è più nulla da fare, non lo fermi, non lo arresti. Ha vinto, da campione del mondo in carica, mostrando due attributi così. Chapeau, grande Daniele. Wimbledon Open - Solo nominarlo, so- lo respirarne l’atmosfera, il solo vedere il parterre de rois schierato, tutti i migliori giocatori del Tpra, ti fa paura e ti esalta. Mancano Brocchi e Roversi, i primi due del ranking, ma gli altri ci sono tutti. C’è Roby Tavola, splendido interprete del serve&volley, n.3 del seeding. C’è Adrian Paolicchi, il trionfatore del Roland Gar- ros, c’è Gigi Croci da Legnano, Marco So- linas, Andreone Biolo, ci sono Johnny e Alex Carera, Francesco Zanini da Latina, La premiazione del tabellone femminile con la vincitrice Sonia Di Stefano (a sinistra) 20
personal coach Siete abbastanza sciolti? Scioltezza muscolare e mobilità articolare non servono solo ai “pro” per giocare colpi spettacolari. Il primo vantaggio è evitare una serie di infortuni. Ecco tre esercizi pratici (e per tutti) per migliorare di Giovanni Catizone e Vittorio Santini, riale di giocare in sicurezza e di prepara- 2. Mobilità del tronco (articolazione lom- I.S.F. Roberto Lombardi re tutti i colpi in assenza di rigidità mu- bo-sacrale): dalla stazione eretta con gli Q scolare, sia in fase di preparazione che arti inferiori uniti flettere il busto avanti uale senso di leggerezza e di- di movimento a colpire. In altre parole sul piano sagittale con l’intento di rag- namismo suscitano i grandi la mobilità articolare rende più efficace giungere la massima escursione articola- tennisti mentre giocano. Acce- qualsiasi forma di tennis praticato. Col re fino a toccare il terreno con la punta lerazioni incredibili, recuperi passare degli anni tendini e legamenti, delle dita di entrambe le mani, preoccu- straordinari, palle colpite a velocità im- preposti a dare stabilità alle articolazio- pandosi di mantenere estesi gli arti infe- pensabili e in particolare, nel tennis mo- ni, si accorciano in maniera significativa. riori (vedi foto 2). derno, giocate “impossibili” in spaccata, Dunque che cosa si deve fare? Sarebbe sia frontale che sagittale. Cosa determi- sufficiente aggiungere alla classica ora di 3. Mobilità dell’anca (articolazione coxo- na la possibilità di colpire la palla con tennis anche 15 o 20 minuti di esercizi femorale): dalla stazione eretta, con le il bacino radente al suolo? La risposta è statici (stretching) e dinamici (slanci, cir- mani sui fianchi, i piedi paralleli e il bu- una: alti gradi di mobilità articolare. conduzioni, rotazioni, flesso estensioni, sto perpendicolare al terreno, divaricare La mobilità articolare è una capacità mo- ecc.). Naturalmente particolare attenzio- gli arti inferiori sul piano frontale fino a toria ascrivibile tra quelle coordinative e ne deve essere posta alla mobilità della quando non si avverte una sensazione di quelle organico-muscolari che nel tennis colonna vertebrale che svolge un ruolo tensione muscolare a livello inguinale. Si moderno ha acquisito progressivamente fondamentale nel tennis. suggerisce di iniziare la divaricata prima una maggiore importanza. con un arto e nella fase terminale con Ma la mobilità articolare è utile solo ai Spalla, tronco, anca: muovili entrambi contemporaneamente tramite tennisti professionisti? La risposta è cer- Ecco una serie di consigli pratici utili per piccoli scivolamenti dei piedi che de- tamente no! Nel tennis amatoriale oltre raggiungere questo obiettivo. vono naturalmente rimanere paralleli. I a consentire un’adeguata scioltezza mu- 1. Mobilità della spalla (articolazione brevi scivolamenti dei piedi costituisco- scolare permette, in primis, di evitare scapolo-omerale): in stazione eretta im- no l’aspetto preventivo in quanto con- infortuni sicuri. pugnare una bacchetta sufficientemen- sentono di eseguire il gesto controllato te lunga (1,50 m) con entrambe le ma- senza che questo crei infortuni a livello Massima escursione ni mantenendo gli arti superiori estesi. inguinale (vedi foto 3). La domanda dunque diventa, che cos’è Portarla per avanti alto dietro e successi- la mobilità articolare? Ebbene, è quella vamente per dietro alto avanti preoccu- Un’avvertenza finale. Come per tutte capacità che consente di eseguire qualsi- pandosi di non flettere gli arti superiori le esercitazioni, anche quelle riferite al asi gesto utilizzando la massima escur- e di tenere le mani il più vicino possibile mantenimento e allo sviluppo della mo- sione articolare. Nella sua apparente tra di loro, compatibilmente alla corretta bilità articolare devono essere precedute semplicità consente al tennista amato- esecuzione del gesto (vedi foto 1). da un adeguato riscaldamento. 1 2 3 16 20 21
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