MONGOLIA GOBI SCONOSCIUTO
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IL TUO VIAGGIO GOBI SCONOSCIUTO La nostra storica proposta di viaggio nel sud della Mongolia, collaudata in anni di esperienza, ci conduce nel cuore del Deserto del Gobi, con un percorso circolare tutto via terra partendo dalla capitale. Un viaggio che ci regala un contatto diretto con una natura e uomini che ci riempiranno di tante semplici e forti emozioni, legate a panorami spesso “vuoti”, ma stracolmi di eventi da ricordare. La Mongolia, punto di incontro fra le culture orientali e occidentali, è il Paese delle grandi foreste di larici, dei fiumi, delle cascate, delle steppe senza fine, degli spazi infiniti, del cielo blu percorso da bianche nuvole… Un viaggio in Mongolia è un’esperienza in cui attraversare il territorio, osservarlo e conoscerlo, costituisce la sua caratteristica fondamentale. Per questo il nostro viaggio è ovviamente previsto tutto via terra, perché è l’unico modo per incontrare più da vicino luoghi e persone, per capire il territorio e godere degli svariati aspetti in cui si offre, per assaporare la libertà dello spazio infinito e cercare di entrare nei ritmi di vita dei nomadi. Per qualche giorno anche noi saremo nomadi, seppur privilegiati. Karakorum, Deserto del Gobi, Ulaanbaatar sono, per molti, luoghi della mente più che realtà geografiche; terre e nomi affogati nell’immensità dell’Asia, difficili da rintracciare nella mappa mentale che ognuno si porta nella memoria, ricollegati ai viaggi di Marco Polo e alle gesta di Gengis Khan. Cercheremo insieme di ripercorrere e ricostruire il mosaico dell’incredibile tessuto ambientale mongolo attraverso la storia, la religione, i gruppi etnici, la fauna, la flora, l’archeologia di questo lontano Paese, poco conosciuto e ancora meno visitato, ma per questo ancor più affascinante. Riguardo a quest’ultimo punto ci vediamo costretti a fare un’importante digressione: in Mongolia le infrastrutture turistiche, fatta eccezione per la capitale Ulaanbaatar, sono scarse. Diremo di più, qualsiasi tipo di infrastruttura è inesistente, non solo quelle turistiche. Non esistono alberghi, ristoranti, pullman granturismo, ma non esistono neppure le strade come noi le intendiamo (sono dei veri sentieri sterrati, ottimi se non piove, ma in estate può piovere…), aeroporti (anche qui piste in terra battuta), tanto meno si vedono ospedali, centrali elettriche o altri segni del XX° secolo, seppur anche questo angolo di mondo stia cambiando. Per quanto riguarda gli alberghi una precisazione ci pare doverosa: verissimo che non esistono, ma l’alternativa è decisamente affascinante e, soprattutto, più comoda di quanto ci saremmo potuti immaginare se avremo messo nel nostro bagaglio lo spirito d’adattamento che non può mancare a chi si appresti a viaggiare da queste parti. Si dorme in ger (dette anche yurte), le tipiche abitazioni dei nomadi della steppa dell’Asia centrale. Assomigliano più a vere e proprie abitazioni che a delle tende perché hanno la struttura in legno e sono ricoperte di feltro, si sta comodamente in piedi e sono dotate di letti con materassi, piumini e lenzuola. Sono generalmente pulite (non deve stupire, in aperta campagna, la presenza a volte di insetti), hanno generalmente i servizi in comune, ma permettono di assaporare fino in fondo l’atmosfera e la cultura dei nomadi della Mongolia. Pensiamo però che questi elementi caratteristici della Mongolia dovrebbero costituire una delle principali ragioni che vi hanno indotto a GOBI SCONOSCIUTO | 3
scegliere un viaggio in questo strepitoso Paese. Abbiamo scelto questo itinerario da effettuarsi completamente via terra proprio per consentire un’immersione totale in questi sconfinati paesaggi, per assaporare la libertà dello spazio infinito e cercare di entrare nei ritmi di vita dei nomadi. Per rendere il viaggio gradevole sotto tutti i punti di vista ci siamo assicurati pernottamenti in ger doppie e singole in campi selezionati. Non generici campi ger, ma quelli di cui forniamo il nome nel programma di viaggio tappa per tappa (laddove c’è possibilità di scelta abbiamo optato per i campi più gradevoli e confortevoli, laddove non c’è questa possibilità pernottiamo in campi che offrono servizi essenziali). Non solo, considerando che i chilometri da percorrere in auto sono molti, abbiamo scelto di effettuare il viaggio a bordo di confortevoli jeep 4x4 giapponesi tipo Toyota Land Cruiser (non minivan o auto di fabbricazione russa che hanno un costo decisamente minore, ma anche un grado di comfort più basso), dove trovano posto solo 3 passeggeri oltre l’autista affinché ognuno possa godere della vista diretta, seppur attraverso il finestrino dell’auto, degli scenari che attraversiamo. Ricordiamo che viaggiamo in piccoli gruppi (a volte il numero massimo dei nostri gruppi è il minimo con cui altri operatori garantiscono la presenza dell’accompagnatore) per garantire la possibilità di un rapporto più intimo con la realtà locale. Nella capitale trascorriamo poco tempo, ma dormiamo in un buon hotel, in posizione centralissima, tra i migliori esistenti. Vorremmo però sottolineare l’opportunità di mettere dentro il nostro bagaglio lo spirito di adattamento dell’accorto viaggiatore indispensabile in un Paese così diverso dal nostro. Non perché le modalità di viaggio da noi scelte siano massacranti, ma per poter godere al meglio delle peculiarità di questo pezzo di mondo. 4 | IL TUO VIAGGIO
IL TUO VIAGGIO GOBI SCONOSCIUTO 1° giorno Partenza da Milano per Ulaanbaatar via Mosca. Pernottamento a bordo 2° giorno Ulaanbaatar: visita della capitale 3° giorno Il Monastero di Gandan e partenza per Baga Gazriin Chuluu, la solitaria formazione rocciosa granitica che sorge dalla pianura deserta 4° giorno Tsagaan Suvraga: lo "Stupa Bianco" 5° giorno Il Parco Nazionale di Gurvan Saikhan e la Valle delle Aquile 6° giorno Khongorin Els: le dune di sabbia più alte del Gobi 7° giorno Il deserto del Gobi: Bayanzag, "rupi fiammeggianti", la località nota per i ritrovamenti dei resti di dinosauri 8° giorno Il monastero di Ongiin, ai margini del Gobi 9° giorno La Valle del fiume Orkhon, Patrimonio dell'Umanità 10° giorno Le sorgenti d'acqua calda di Tsenkher 6 | IL TUO VIAGGIO
11° giorno L'antica Karakorum, fondata da Gengis Khan e capitale dell'impero mongolo 12° giorno Il monastero di Erdene Zuu e proseguimento verso la montagna Khogno Khan 13° giorno Le belle dune di sabbia di Elsen Tasarkhai e rientro a Ulaanbaatar 14° giorno Completamento delle visite nella capitale 15° giorno Partenza con il volo di rientro a Milano GOBI SCONOSCIUTO | 7
1° giorno Partenza da Milano per Ulaanbaatar via Mosca. Pernottamento a bordo Partenza da Milano Malpensa con volo di linea internazionale per Ulaanbaatar via scalo europeo. Pasti e pernottamento in volo. NB: abbiamo provveduto a riservare i posti da Milano Malpensa. Informiamo che la compagnia richiede che tutti i passeggeri facenti parte di un gruppo partano dal medesimo aeroporto. Pertanto, a chi volesse partire da altre città, verrà proposto il supplemento per raggiungere Malpensa con voli Alitalia, con pernottamento in hotel all’andata già incluso. 2° giorno Ulaanbaatar: visita della capitale Arrivo nella capitale mongola al mattino presto. Disbrigo delle formalità aeroportuali e trasferimento in hotel. La capitale dista meno di 20 chilometri. Paese di altopiani e di deserti, la Mongolia è ancor oggi una terra per viaggiatori più che per turisti. Le strade asfaltate sono limitate a un solo grande asse che attraversa il Paese da ovest a est, i mezzi di trasporto, privati e pubblici, quasi inesistenti (l’unico vero mezzo di trasporto è il cavallo), le strutture turistiche minime. Circondata da due potenti vicini, Cina e Russia, e lontana da conflitti che la portino sulle cronache internazionali, la Mongolia resta uno dei più sconosciuti paesi dell’Asia e forse anche uno dei più affascinanti. Con i suoi due milioni di abitanti, ancor oggi in gran parte nomadi, sparsi tra steppe e deserti grandi cinque volte l’Italia, essa conserva l’eredità del più grande impero che il mondo abbia mai visto e del più geniale condottiero di tutti i tempi, Gengis Khan. Dopo aver depositato i bagagli in hotel e fatto colazione, ci dedichiamo alla visita della capitale che fino a pochi decenni fa non aveva case, ma solo centinaia di bianche “ger”, le yurte della Mongolia, tra le quali spiccavano i tetti colorati dei monasteri buddisti. Gran parte della città si estende da est a ovest lungo il corso principale, chiamato Enkh Taivny Orgon Choloo o più semplicemente Peace Avenue, che sfocia nella centralissima piazza Sukhbaatar. Gli estesi sobborghi periferici sono delimitati dalle quattro grandi montagne che cingono l’agglomerato urbano: Chingeltei, Bayanzurkh, Bogdkhan e Songino Khairkhan. La maggior parte dei luoghi di interesse si trova a breve distanza da Piazza Sukhbaatar su cui si affaccia il Palazzo del Parlamento, abbellito dalle statue dei più famosi khan (regnanti, capi) mongoli. Una delle qualità più apprezzate di Ulaanbaatar è la ricchezza degli allestimenti museali. 8 | IL TUO VIAGGIO
Tra questi non mancheremo di visitare il Museo Nazionale di Storia Mongola, talvolta chiamato ancora Museo della Rivoluzione, dove sono esposti reperti risalenti all’Età della Pietra, interessanti collezioni di diversi gruppi etnici mongoli e numerosi cimeli del periodo dell’orda mongola. (Verificheremo in loco se sarà possibile e opportuno visitare all’inizio o alla fine del viaggio la mostra temporanea del Museo di Storia Naturale, attualmente chiuso per lavori di ristrutturazione). Il Tempio di Choijin Lama è un complesso di templi rossi con il tetto verde dove visse il fratello minore del Bogd Khan dal 1908, Luvsan Haidav, potente monaco lama. Il monastero fu chiuso nel 1938 e successivamente trasformato in museo. Ciò gli evitò la distruzione. Lo visitiamo per la bellezza della struttura esterna, impreziosita da dipinti dedicati al Buddha e per i capolavori che contiene (statue, antichi libri di preghiera, maschere Tsam, thanka, oggetti vari e opere preziose…) Pensione completa e pernottamento in hotel. NB: l’ordine delle visite a Ulaanbaatar potrà essere cambiato dal Tour Leader assieme alla guida locale al fine di ottimizzare le giornate. Pernottamento (Hotel Bayangol 4* ) Hotel 4 stelle, dispone di camere spaziose e ben arredate, dotate di TV satellitare a schermo piatto e bagno privato. A disposizione degli ospiti, l’hotel offre un centro fitness, una buona cucina occidentale e asiatica e la connessione Wi-Fi gratuita in tutte le aree. Indirizzo: Chinggis Khan Avenue 05, Ulan Bator 14251, Mongolia Tel: +976 11 328869 www.bayangolhotel.mn 3° giorno Il Monastero di Gandan e partenza per Baga Gazriin Chuluu, la solitaria formazione rocciosa granitica che sorge dalla pianura deserta (250 km circa) GOBI SCONOSCIUTO | 9
Presto al mattino visita del Monastero di Gandan, il cui nome significa "luogo immenso della gioia completa", è uno dei posti più affascinanti di Ulaanbaatar, un luogo palpitante di vita e di sentimento religioso, con i suoi splendidi templi decorati con oro e pietre preziose. È uno dei pochi monumenti ad essere stato risparmiato dalla distruzioni attuate dagli stalinisti, che lo utilizzarono come importante attrattiva turistica. Gandan è il più grande monastero della Mongolia e le sue parti originali risalgono al 1838. Vi risiedono oltre 500 monaci e vi si trova la statua di Janraisig in piedi più grande al mondo. E’ l’immagine del Bodhisattva della compassione, figura centrale del buddismo di derivazione tibetana. E’ assai amata perché rappresenta l’uomo saggio che pur avendo raggiunto per la sua bontà la possibilità di accedere al “nirvana”, vi rinuncia e resta nel mondo al fine di aiutare gli uomini a raggiungere la salvezza. E’ noto anche come Avolikiteshvara, e il Dalai Lama è ritenuto una sua incarnazione. La statua ora esistente al posto di quella rimossa durante il periodo staliniano è alta quasi 27 metri, pesa 20 tonnellate e presenta interventi in oro. Ha una struttura cava che contiene molte offerte, adornata con pietre preziose, sete, milioni di “mantra” (preghiere, formule magiche e mistiche), tantissime “sutra” (libri o scritture, anche nella forma di rotoli, che contengono regole buddiste). Lasciamo quindi la capitale e con i nostri fuoristrada partiamo in direzione sud, verso la pianura remota e deserta della provincia del Dundgobi, letteralmente “il centro del Gobi”. Gobi significa deserto. Ma deserto non è sinonimo di dune e sabbia. Per questo, andando nella regione del Gobi occorre sapere che si tratta di un’immensa distesa in cui convivono ambienti assai diversi fra loro, sia relativamente alle caratteristiche del territorio sia con riferimento alle presenze animali e delle comunità umane. Il Gobi occupa circa un terzo dell'intera superficie della Mongolia e domina incontrastato il territorio per chilometri e chilometri di distese uniformi. Il suo nome evoca dunque lande desolate e condizioni ambientali estreme, quasi del tutto ostili alla sopravvivenza. Ma evoca anche paesaggi di incontenibile bellezza e assoluto fascino: laghi salati, distese sabbiose e canyon dalle rocce rosse che al tramonto sembrano come incendiarsi ai riflessi degli ultimi raggi solari. La leggenda vuole che il Gobi sia stato creato dal passaggio degli imponenti eserciti di Gengis Khan, ma in realtà i numerosi fossili che lo costituiscono testimoniano che il suo territorio, ricco di acque e di vegetazione, era un tempo habitat ideale per i dinosauri. Oggi il Gobi è abitato da alcune tribù nomadi e da alcune rarità faunistiche, come l'asino selvatico (Khulan), il cavallo Prewalski (Takhi), un'antilope endemica (Saiga) e l'orso del Gobi, ragione per cui è stato dichiarato dall’UNESCO “Riserva della Biosfera”. Sul suo territorio sorgono anche splendidi monasteri e altre affascinanti testimonianze di storia e cultura. Non vi sono strade asfaltate, ma le piste locali sono spesso in buono stato e consentono a volte anche velocità tra gli 80 e i 100 chilometri l’ora. 10 | IL TUO VIAGGIO
Dopo circa 4 ore raggiungiamo Baga Gazriin Chuluu, una formazione rocciosa granitica che si alza isolata dalla piana circostante. La leggenda vuole che nel 1800 due monaci venerati abbiano vissuto nei dintorni riparandosi in resti di ger. Le rocce sono oggetto di culto da parte degli abitanti del luogo che ogni tanto vengono a visitarle in pellegrinaggio. Secondo un’altra leggenda, Chinggis Khaan (Gengis Khan) stesso le visitò. Nei dintorni ci sono molte sorgenti e la particolarità della zona sono le formazioni rocciose dalle forme inusuali, spesso con degli “ovoo” (letteralmente cumulo di sassi) sulla sommità. Pensione complete e pernottamento in campo di ger. NB: I campi elencati di seguito potrebbero subire variazioni per motivi operativi ed essere sostituiti da campi di pari livello Pernottamento (Erdene Ukhaa Ger Camp ) Il campo turistico Erdene Ukhaa è piccolo ed essenziale. Offre sistemazione in tende tradizionali, un ristorante e servizi comuni. La luce è normalmente disponibile dalle 19.00 alle 23.00. Indirizzo: Baga Gazriin Chuluu, Delgertsogt sub-province, Dundgobi, Mongolia Tel: +976 11 323556 / +976 99152338 4° giorno Tsagaan Suvraga: lo "Stupa Bianco" (300 km circa) Proseguiamo verso sud, attraverso bei paesaggi, per raggiungere una movimentata zona di valli punteggiate da ardesia, dove gli antichi abitanti della Mongolia hanno lasciato le loro tracce. Un tempo l’area era un placido fondale marino, come testimoniano i reperti di cui è ricco il suolo. Oggi sfoggia la bellezza asciutta e cupa delle zone aride. Incisioni rupestri, che rappresentano personaggi e animali, ne accrescono il fascino. GOBI SCONOSCIUTO | 11
Improvvisamente nella piana compare una falesia di arenaria chiara che viene chiamata lo “Stupa Bianco”. Si tratta di una collina di roccia arenaria di 30 metri di altezza che deve la sua forma stranissima a causa di un’opera di erosione dell'acqua e del vento. Pensione completa. Cena e pernottamento in campo di ger. Pernottamento (Tsagaan Suvraga Ger Camp ) Il campo turistico Tsagaan Suvraga è essenziale nei servizi che offre. Dispone di ger tradizionali e di un ristorante. I servizi sono comuni, con 4 lavabi grandi per le donne e 4 per gli uomini, docce e toilets. La luce è normalmente disponibile dalle 19.00 alle 23.00. Tel: + 976 99 243138 Ulziit sum, Dundgobi, Mongolia 5° giorno Il Parco Nazionale di Gurvan Saikhan e la Valle delle Aquile (300 km circa) Entriamo nel cuore del deserto del Gobi. Siamo nella provincia dell’Umnugobi (Gobi del sud), la regione con la superficie più ampia e la densità più bassa della Mongolia. Ci dirigiamo verso la Valle delle Aquile, Yoliin Am, una lunga gola stretta e rocciosa a circa 2.500 metri di altitudine, con alte pareti a strapiombo che ombreggiano alcune zone della vallata per tutto l’anno permettendo la conservazione di profondi strati e candele di ghiaccio. La fauna selvaggia nella zona è abbondante (stambecchi, aquile, falchi, grifoni…) e la flora desertica molto varia. Queste aree sono incluse all’interno del Parco Nazionale di Gurvan Saikhan che comprende la catena montuosa omonima, i picchi delle “ Tre bellezze”, che è la parte più orientale dei Monti Altai. Il paesaggio è molto interessante e stupisce che un simile ambiente si trovi nel deserto del Gobi. Nel complesso il parco è caratterizzato dalla presenza di oltre 600 tipi di piante, 200 di uccelli e poi alcune specie difficili da individuare e a rischio di estinzione, come rari 12 | IL TUO VIAGGIO
asini e cammelli selvatici, oltre al leopardo delle nevi e all’orso del Gobi. Pensione completa e pernottamento in campo di ger. 6° giorno Khongorin Els: le dune di sabbia più alte del Gobi (200 km circa) Oltre alla Valle delle Aquile, l’altra meta obbligatoria del parco sono le più alte dune di sabbia del Gobi, che visitiamo oggi. Le raggiungiamo attraversando il Dungenee Canyon, un paesaggio di selvaggia bellezza. Le Khongorin Els (note come le “dune che cantano”, “Duut Mankhan”) sono certamente tra le più maestose della Mongolia. Il nome pare prenda spunto dal vento che impatta contro le dune provocando un suono che, secondo alcuni, potrebbe essere stato imitato dai mongoli e costituire il riferimento per quello strano “canto di gola” tipico dei nomadi del deserto. Le colline sabbiose si innalzano sino ad oltre 300 metri e hanno un’estensione di una dozzina di km per 150 km. E’ l’ambientazione ideale per escursioni a piedi o con i cammelli (facoltative) per apprezzare pienamente il particolare scenario che si tinge di tutte le tonalità dell’ocra in cui roccia, sabbia ed erba si fondono secondo trame impreviste. Pensione completa e pernottamento in campo di ger. 7° giorno Il deserto del Gobi: Bayanzag, "rupi fiammeggianti", la località nota per i ritrovamenti dei resti di dinosauri (250 km circa) Dopo la colazione, ci avviamo verso l’area di Bayanzag, nota come “vette infuocate“, “rupi fiammeggianti” (per le alture, picchi e canyon che assumono tonalità rossastre specie in alcune ore del giorno), o “ricca di arbusti”. Ma i riferimenti che più la caratterizzano non sono né le vette né gli arbusti, piuttosto i dinosauri e Roy Chapman Andrews che negli anni ’20 del secolo scorso ne scoprì i primi fossili. La località è assai famosa perché qui sono stati ritrovati i tanti resti di dinosauri che ora arricchiscono il museo della capitale, ma anche altri di molte parti del mondo. E’ certamente il posto della terra in cui sono stati individuati più reperti di ossa, interi scheletri e uova di dinosauro. Le ricerche, che sono proseguite per tutto lo scorso secolo, hanno consentito di portare alla luce fossili di circa 70 milioni di anni fa. Pensione completa e pernottamento in campo di ger. 8° giorno Il monastero di Ongiin, ai margini del Gobi (280 km circa) Lasciamo il Gobi e proseguiamo in direzione nord, verso le steppe centrali e la zona di Ongi Gol. Sparse nello spazio, biancheggiano ger di nomadi. GOBI SCONOSCIUTO | 13
Visita alle rovine del Monastero di Ongiin. Si trova ai margini della zona centro settentrionale della regione del Gobi, caratterizzata dalle anse del fiume Ongiin e dalle alture tra le quali è stato realizzato il monastero nel XVIII secolo. Ha subìto i torti del periodo staliniano quando ne è stata imposta la chiusura, e, pur non essendo stato distrutto totalmente come è capitato ad altri luoghi sacri, conserva assai poco delle sue vecchie attrattive architettoniche. In realtà si tratta di due diverse strutture, Barlim Khiid e Khutat Khiid, di cui si apprezzerà soprattutto lo scenario aspro in cui sono inserite. Nel passato hanno ospitato anche 500 monaci. Dopo la riapertura degli anni ’90 e i lavori di “restauro”, il complesso è custodito da alcuni monaci che ne curano anche la manutenzione. Pensione completa con pranzo a pic-nic. Pernottamento in campo di ger. Pernottamento (Secret of Ongiin and Ongiin Nuuts Ger Camp ) Nelle vicinanze del fiume Ongiin e nei pressi delle rovine del Monastero di Ongi, il campo turistico Ongiin Secret dispone di 45 ger e può ospitare fino a 100 persone. Nelle zone comuni, tutte all'interno di una struttura in muratura, ci sono il ristorante che propone piatti tradizionali e della cucina europea, un piccolo bar, i bagni, la zona docce e sauna. Indirizzo: Saikhan Ovoo sum, Dundgobi, Mongolia Tel: +976 98886800 9° giorno La Valle del fiume Orkhon, Patrimonio dell'Umanità (290 km circa) Colazione e partenza verso la valle del fiume Orkhon, il più lungo del Paese. La Valle dell’Orkhon è un territorio ricco di testimonianze archeologiche oltre che di bellezze naturalistiche, dove si possono incontrare diverse famiglie di nomadi. L’ambiente è coinvolgente con aspetti di territorio vulcanico, foreste, praterie, canyon, monasteri, 14 | IL TUO VIAGGIO
cui i locali hanno dato l’appellativo di “paradiso degli allevatori di cavalli”. E’ una delle due località in Mongolia inserite tra i siti definiti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. La Valle dell’Orkhon è infatti conosciuta come la culla della civiltà mongola perché numerosi antichi monumenti giacciono entro i suoi confini. Questa zona del Paese è inoltre famosa per la produzione del migliore “airag” della Mongolia, vale a dire il latte fermentato di cavalla. Avremo certamente la possibilità di visitare qualche famiglia di pastori per assaporare la loro ospitalità e scoprire modi diversi di vita. Pensione completa con pranzo a pic-nic e pernottamento in campo di ger. Pernottamento (Talbiun Ger Camp ) Situato nel cuore dell’Okhon Valley, ai piedi dei monti Khangai e a metà strada tra Khujirt e Bat Olzii, il campo offre 30 ger e può accogliere fino a 60 ospiti. E’ dotato di docce e servizi comuni. A disposizione degli ospiti una lavanderia. Tel: + 976 11 345832 Khujirt sum, Orkhon Valley, Mongolia 10° giorno Le sorgenti d'acqua calda di Tsenkher (120 km circa) Prima colazione. Dedichiamo la prima parte della giornata all’esplorazione della valle. Il punto più spettacolare è il canyon strettissimo, schiacciato tra pareti di roccia, in cui precipita il fiume Orkhon formando l’Ulaan Tsutgalan, una cascata che scende da un’altezza di 20 metri e si infila nello scenografico canyon. La gola e i boschi circostanti costituiscono un bellissimo ambiente naturale. Pranzo a pic-nic e proseguimento verso la provincia dell’Arkhangai, una delle zone più belle del Paese caratterizzata da foreste e verdi pascoli, fiumi ricchi d’acqua, vulcani estinti, laghi di origine vulcanica. Raggiungiamo infine le popolari sorgenti sulfuree di Tsenkher, dove è possibile fare il bagno nelle acque calde che sgorgano dal sottosuolo a 80°C. Relax, cena e pernottamento in campo di ger. GOBI SCONOSCIUTO | 15
Pernottamento (Shiveet Mankhan Ger Camp ) Il Shiveet Mankhan Ger Campo dispone di circa 40 ger confortevoli e corrente in camera 24h. Nel ristorante c'è la connessione Wi-Fi gratuita. L'acqua termale è usufruibile nelle piscine adiacenti al ristorante. Haluun us (6472,75 km) Tsenher, Arhangay, Mongolia Tel: + 976 9 8186965 11° giorno L'antica Karakorum, fondata da Gengis Khan e capitale dell'impero mongolo (120 km circa) Si riparte in direzione dell’antica Karakorum, la città che, fondata da Gengis Khan, divenne capitale dell’impero mongolo. Lungo il percorso sosta nella cittadina di Tsetserleg, capoluogo della provincia, dove visitiamo il museo etnografico che si trova nel monastero dello Zayan Gegeenii Sum, costruito nel 1586 e ampliato successivamente. I templi sfuggirono alle purghe staliniane proprio perché il complesso fu trasformato in museo. Di Karakorum oggi restano solo poche rovine, ma quanto basta per continuare a offrire forte interesse per il significato storico, le strutture architettoniche e lo scenario ambientale in cui sono collocate. Nota nell’antichità per essere un punto centrale di snodo carovaniero dal carattere cosmopolita, era caratterizzata da grandi mura e porte che davano accesso a mercati specializzati nei diversi prodotti provenienti da vari angoli dell’Asia. I khan (regnanti, capi) mongoli erano giustamente famosi per la loro politica di tolleranza religiosa che consentiva la coesistenza tra diversi culti. Per questo la città era adornata da tanti templi, monasteri, chiese e moschee. Ma la fama di questa città e l’attrazione che ancora oggi esercita, nonostante l’irriproducibile antica magnificenza, è 16 | IL TUO VIAGGIO
dovuta anche al rapporto avuto con Gengis Khan. E’ lui che nel 1220 trasferisce qui la capitale, anche se sarà il figlio Ogedei a edificarne le strutture che forniscono la fisionomia di vero importante centro dell’impero. Il nipote Kublai, però, cambia dopo solo alcuni decenni la capitale con l’attuale località dove sorge Pechino. Karakorum subisce così l’abbandono prima e la distruzione poco dopo, quando nel 1388 viene saccheggiata e distrutta dai cinesi. Pensione completa e pernottamento in campo di ger. Pernottamento (Urguu Ger Camp ) Il campo turistico Orgoo (o Urguu) si trova a 7 km dal centro di Karakorum. E’ dotato di 41 ger spaziose e di un grande ristorante che può ricevere fino a 150 ospiti. I servizi in comune includono: 6 lavabi e toilets per le donne e 6 per gli uomini, 5 docce per le donne e 5 per gli uomini. Indirizzo: Karakorum, Uvurkhangai, Mongolia Tel: + 976 11 326909 www.urguucamp.com 12° giorno Il monastero di Erdene Zuu e proseguimento verso la montagna Khogno Khan (100 km circa) Nei pressi di Karakorum visita a Erdene Zuu, suggestivo monastero circondato da possenti mura interrotte da 108 bianche “suburga” (stupa), tante quanti sono i grani del rosario buddista. All’interno delle mura vi sono un grande stupa e numerosi templi ricchi di preziosi affreschi, statue, “tanka”, cortili, ruote preghiera, maschere per le danze, rappresentazioni di tante divinità, pietre tombali, altri stupa… Vanta inoltre la presenza di tre importanti edifici sacri, eretti in relazione a tre differenti fasi della vita del Buddha: infanzia, adolescenza, maturità. I templi di Erdene Zuu si sono miracolosamente salvati dalla distruzione del periodo stalinista (quasi tutti i monasteri furono distrutti e migliaia di monaci furono uccisi o GOBI SCONOSCIUTO | 17
deportati) in quanto furono ricoperti di terra dai fedeli che li trasformarono in colline. Il monastero costruito nel 1586 e circondato da mura di 400 m di lunghezza, oggi riportato alla luce, costituisce uno dei rari monasteri antichi sopravvissuti. Due interessanti tartarughe di pietra, il cui significato e importanza sono retaggio dell’influenza cinese, si trovano fuori delle mura. Simbolo di eternità, indicavano l’ingresso ai vari palazzi della capitale e avevano la funzione di proteggere la città stessa. Sono quelle che restano delle quattro originariamente esistenti nei punti che indicavano i limiti della città. Dopo il pranzo partenza verso la montagna Khogno Khan, dove il picco roccioso di circa 1.900 metri di altitudine emerge nella piana. Il paesaggio che attraversiamo riassume molto del fascino che emana la natura, vera padrona di questo Paese Pensione completa. Pernottamento in campo di ger. Pernottamento (Hoyor Zagal Camp ) Il campo turistico Hoyor Zagal si trova vicino alla montagna Unegt Tsohio, a circa 272 km da Ulaanbaatar sulla direttrice per Karakorum. Immerso in un bel contesto ambientale, offre 40 ger, 3 ristoranti a forma di ger in cui vengono serviti sia piatti della tradizione mongola che della cucina europea, docce con acqua calda e servizi comuni (per 4 donne e 4 uomini). Indirizzo: Rashaant sum, Bulgan aimag, Mongolia Tel: + 976 11 455060 www.hoyorzagal.mn 13° giorno Le belle dune di sabbia di Elsen Tasarkhai e rientro a Ulaanbaatar (280 km circa) Colazione e visita dei dintorni. In questa zona si trovano rovine di antichi monasteri del XXVII secolo sparse un po’ ovunque lungo i declivi della montagna; tra queste anche le rovine del piccolo Monastero di Uvgun che visitiamo. 18 | IL TUO VIAGGIO
A ovest della montagna Khogno Khan si trovano le dune di sabbia di Elsen Tasarkhai, dove la sabbia chiazzata di verde si mescola ai colori della steppa e delle montagne. Le dune, localmente note come Mongol Els, si allungano per circa 80 chilometri. Dopo il pranzo al campo ger, partenza per rientrare nella capitale e, tempo a disposizione permettendo, sosta alla fabbrica di cachemire. Cena in ristorante e pernottamento in hotel. Pernottamento (Hotel Bayangol 4* ) Hotel 4 stelle, dispone di camere spaziose e ben arredate, dotate di TV satellitare a schermo piatto e bagno privato. A disposizione degli ospiti, l’hotel offre un centro fitness, una buona cucina occidentale e asiatica e la connessione Wi-Fi gratuita in tutte le aree. Indirizzo: Chinggis Khan Avenue 05, Ulan Bator 14251, Mongolia Tel: +976 11 328869 www.bayangolhotel.mn 14° giorno Completamento delle visite nella capitale Colazione e completamento delle visite. Il raffinato Palazzo d’Inverno di Bogd Khan, in cui risedette per vent’anni l’ottavo Buddha vivente e ultimo re della Mongolia, è una di quelle attrattive che non si possono proprio perdere, con i suoi cortiletti, i pannelli affrescati e le bellissime porte. Vi si trovano, attraversato il grande portone di accesso, sale che custodiscono doni particolari di facoltosi visitatori, (tra cui stivali regalati dallo zar russo al Buddha), animali imbalsamati, “tanka” (pitture sacre su stoffe), costumi tradizionali. Nel pomeriggio tempo a disposizione per acquisti. Pensione completa e pernottamento in hotel. Pernottamento (Hotel Bayangol 4* ) GOBI SCONOSCIUTO | 19
15° giorno Partenza con il volo di rientro a Milano Sveglia di buon mattino e trasferimento in aeroporto per la partenza del volo di rientro in Italia. Arrivo nel primo pomeriggio. 20 | IL TUO VIAGGIO
1. Monastero di Erdene Zuu, Karakorum 2. Valle di Orkhon 2. Famiglia nomade GOBI SCONOSCIUTO | 21
PRIMA DELLA PARTENZA BENE A SAPERSI Visto Per i cittadini italiani è necessario un visto d’ingresso. Il visto d’ingresso viene rilasciato dalle autorità competenti in Italia prima della partenza previa compilazione di un modulo, invio di due fototessere 3x4 cm con sfondo bianco, invio del passaporto individuale in originale valido per almeno 6 mesi dalla data di entrata nel Paese e pagamento dei diritti dovuti all’atto della prenotazione del viaggio. Voli Non esistono voli diretti dall’Italia per Ulaanbaatar. I voli sono previsti con Aeroflot via Mosca. Informiamo che Aeroflot richiede che tutti i passeggeri facenti parte di un gruppo partano dal medesimo aeroporto. Pertanto, per chi volesse partire da altri aeroporti, prevediamo una bretella di collegamento con Alitalia e pernottamento incluso in hotel nei pressi dell’aeroporto in andata. Pernottamenti Lontano da Ulaanbaatar si dorme nelle “ger”, “gher”, “yurta” o “jurta”, tipiche abitazioni di feltro della Mongolia fatte per resistere alle decine di gradi sottozero delle notti invernali. Le “ger” sono vere e proprie abitazioni circolari tipiche del luogo, usate dalle popolazioni nomadi e seminomadi dell’Asia Centrale da millenni. Sono spaziose e realizzate con una struttura in legno rivestita di feltro dove si entra stando in piedi. Sono essenziali, senza particolari comodità, ma dotate di tutto ciò che possa consentire di cogliere e fruire della tipicità del modo di vivere delle popolazioni del posto. Letti, materassi, lenzuola e coperte non mancano, e spesso qualche altro mobile può completare l’arredo degli ambienti in cui soggiorniamo. La porta è quasi sempre esposta a sud per poter far entrare al massimo la luce del sole. Una stufa, il cui tubo di fuoriuscita del fumo spunta nella parte centrale del tetto, a volte alimentata con sterco seccato (non emana alcun particolare cattivo odore), completa le dotazioni delle singole abitazioni. I servizi, bagni e docce, sono generalmente comuni e anch’essi il più delle volte essenziali, posti in una tenda o altra sistemazione stile campeggio. I campi con le “ger” sono dotati di energia elettrica, 220 volt, anche se la sua erogazione non avviene di norma per 24 ore al giorno, ma secondo modalità ed orari indicati in loco. A volte c’è il collegamento diretto con la rete pubblica, in altri casi c’è la disponibilità di autonomi generatori. Quasi sempre è possibile utilizzare prese elettriche per caricare telefonini, telecamere, ecc. presenti nelle stesse ger o nelle strutture comuni. Non c’è bisogno di sacchi a pelo o sacchi lenzuolo. 22 | IL TUO VIAGGIO
Lenzuola e adeguate coperte sono fornite in loco. Si suggerisce solo di dotarsi di un asciugamano della grandezza desiderata perché a volte quelli delle “ger” sono piccoli. L’acqua calda fornita nei campi viene riscaldata con vari sistemi e a volte è possibile che si debba attendere prima di poterla utilizzare. Se le “ger” sono dotate di stufa, il personale del campo si occupa di tenerle in funzione e di mantenere adeguata temperatura spesso anche di notte. Le ger sono normalmente utilizzate per 4 persone: noi le utilizziamo per 2 persone o 1 persona con supplemento. Segnaliamo che difficilmente sono disponibili letti matrimoniali nei campi ger, quasi sempre i letti sono separati. Segnaliamo che i campi da noi selezionati potrebbero essere sostituiti con campi di pari categoria. La conferma definitiva verrà data con il foglio notizie a circa 2-3 settimane dalla partenza. Trasferimenti locali Per i trasferimenti via terra fruiremo in città di minibus e negli altri luoghi di jeep 4X4 di fabbricazione giapponese dove trovano posto 3 viaggiatori oltre all’autista (può capitare che il Tour Leader e/o la guida locale siano il 4 passeggero) in modo tale che ognuno possa godere della vista dei panorami esterni dal proprio finestrino. In un viaggio in cui si passa diverso tempo in auto, riteniamo fondamentale effettuare trasferimenti e visite nel modo migliore e più confortevole in assoluto. Le jeep, infatti, si prestano meglio di ogni altro mezzo a percorrere itinerari in cui la viabilità è caratterizzata in gran parte da strade sterrate e l’occupazione di 3 passeggeri anziché 4 come avviene normalmente, evita che una persona debba viaggiare stretta in mezzo ad altre due. Nel caso di pioggia, inoltre, questi mezzi sono certo in grado di consentirci di procedere nel migliore dei modi rispetto ad altre vetture. Relativamente ai posti a sedere, il buon senso suggerisce un opportuno cambio nei posti occupati, in modo che tutti i partecipanti possano fruire delle stesse condizioni. Nel caso vi fossero delle particolari esigenze, sarà bene che vengano segnalate al momento dell’iscrizione in modo che se ne possa riscontrare la fattibilità. L’eventuale presenza nelle jeep di un impianto d’aria condizionata funzionante, non garantisce che possa essere utilizzato continuamente, (ammesso che ve ne fosse bisogno), non solo perché alcuni partecipanti potrebbero non gradirlo per il rischio degli sbalzi di temperatura tra interno ed esterno delle jeep, ma anche perché normalmente non viene attivato nelle salite e nelle zone polverose. Bagaglio Il bagaglio, pur viaggiando all’interno delle jeep, è bene sia costituito da un contenitore possibilmente non rigido e impermeabile anche alla polvere. GOBI SCONOSCIUTO | 23
Suggeriamo quindi di approntare un bagaglio essenziale e comunque assolutamente non eccedente 20 chili. Cucina La carne (in particolare di pecora e montone) e il latte sono da sempre la base dell’alimentazione dei mongoli. Frutta e verdura si trovano in alcuni mercati di Ulaanbaatar, ma non fanno certo parte della dieta mongola, anche per le proibitive condizioni climatiche del Paese. Se siete vegetariani o celiaci, vi preghiamo di informarci tempestivamente in fase di prenotazione, ma segnaliamo (in base alla nostra esperienza) che nonostante il nostro interessamento e le nostre segnalazioni, nei campi ger non si troveranno piatti vegetariani cucinati, ma solo insalate. Per problemi di celiachia, vi preghiamo di segnalarcelo con estrema urgenza e di portare con se i medicinali salvavita per ogni evenienza. Suggeriamo di portare con voi una scorta di alimenti di gradimento secchi o liofilizzati. Nei supermercati locali potrete eventualmente acquistare spaghettini cinesi liofilizzati (dove basta aggiungere dell’acqua bollente), frutta (non sempre) e verdure (i costi non sono economici). Le cene si consumano sempre nei campi di ger, per i pranzi possono essere previsti semplici pic-nic in corso di escursione. Clima Durante la lunga stagione invernale la Mongolia è in preda al gelo con temperature di decine di gradi sotto lo zero nella capitale e nella steppa. In estate, da giugno ad agosto, le condizioni sono molto più miti e piacevoli con clima più secco e temperature medie intorno ai 15/20 gradi con punte di oltre i 30, specie in alcune regioni del deserto del Gobi. La notte si può verificare una notevolissima escursione termica anche a causa dell’altitudine, visto che il territorio attraversato mantiene altitudini medie intorno ai 1300/1600 metri sul livello del mare. Sono prevedibili acquazzoni che possono rallentare i trasferimenti sulle piste. Pur essendo opportuno che si adotti l’abbigliamento più adeguato alle proprie caratteristiche, è bene disporre di qualche capo pesante e di un indumento impermeabile perché in questo periodo sono possibili piogge. Andamento delle giornate Un viaggio in cui le escursioni e i trasferimenti hanno un ruolo centrale, presenta un andamento delle giornate che potrebbe essere diverso da quello ora presupposto. Il programma proposto sarà così realizzato tenendo presente le condizioni specifiche che si riscontreranno in loco. Tutto ciò fa parte della normalità in un viaggio in cui le condizioni della transitabilità stradale, gli orari di apertura dei luoghi da visitare, i ritmi in generale della vita locale hanno caratteristiche certamente assai diverse da quelli cui siamo abituati. Le distanze, le modalità di trasferimento, la localizzazione dei luoghi di pernottamento possono far sì che si giunga a destinazione a volte prima del previsto. Nel caso in cui, quindi, si abbia nei campi ger del tempo libero e non siano previste attività quali 24 | IL TUO VIAGGIO
escursioni nei dintorni, il noleggio di cavalli o cammelli, queste ore libere possono essere semplicemente riempite da passeggiate, appartarsi per osservare il panorama, leggere, attendere che arrivi il tramonto. Per godere di un viaggio in Mongolia è indispensabile considerare i trasferimenti via terra non come l’inevitabile disagio da sopportare per raggiungere le varie località, ma come il modo migliore per un rapporto il più ravvicinato possibile con la realtà locale. E’ opportuno dotarsi di Insetticida, zampironi, Autan o similari. In aperta campagna, nelle “ger”, ricordiamo che è possibile la presenza di insetti (che non deve stupire). Creme solari, occhiali da sole, cappellino. Medicinali d’uso personale (tra cui disinfettante intestinale). Una pila per eventuali necessità notturne o per sopperire alle possibili interruzioni nell'erogazione di energia elettrica. Mance Prevedere circa 100 euro di mance (per un gruppo di 10 persone) per autisti, guida e personale di servizio, da dare all’accompagnatore a inizio viaggio. L’importo delle mance è indicativo e può variare in base al numero complessivo dei partecipanti al viaggio e in base alla soddisfazione per il servizio. L’IMPEGNO PER UN TURISMO SOSTENIBILE Promuoviamo lo sviluppo di una coscienza sostenibile da sempre. Da molto prima che la parola sostenibilità diventasse tendenza. Favorire un turismo che non consuma, sfiora e valorizza ciò che incontra. Visitare i luoghi cercando di lasciare tracce minime del proprio passaggio sono tra i primi punti della nostra “Carta Etica del Viaggio e del Viaggiatore”, documento redatto nel 2006 e consegnato a tutti i viaggiatori prima della partenza, in cui si riassumono principi, buone regole e attenzioni che possono contribuire a salvaguardare il pianeta e i popoli che lo abitano. Ad esempio, i comportamenti da adottare con la plastica: la battaglia del momento, una lotta che ci è particolarmente cara, come dimostra anche il kit da viaggio sostenibile che regaliamo alla partenza per sensibilizzare, e che comprende: - una borraccia da portare con sé, per scoraggiare l’uso delle bottigliette d’acqua di plastica - buste portadocumenti realizzate in carta Ecophilosopy, senza utilizzo di colla, e stampate con inchiostri ad acqua. Interamente riciclabili. Importante GOBI SCONOSCIUTO | 25
Per questioni operative, di forza maggiore o scelte del corrispondente l’itinerario potrebbe subire variazioni, pur mantenendo le località da visitare e gli hotel/campi ger potrebbero essere sostituiti con strutture ricettive di pari qualità. Carbon Tax € 21.00 Carbon Offset Program In quanto organizzazione che cerca di ispirare gli altri a preoccuparsi del pianeta, National Geographic Expeditions (NGE) si impegna a favore del turismo sostenibile e della qualità ambientale. I partner di National Geographic, tra cui Kel 12 Tour Operator, riconoscono che anche il viaggio ha effetti che colpiscono il clima della Terra. Kel 12 quindi ha accettato di collaborare con NGE nel processo di identificazione delle emissioni di carbonio, riducendole laddove possibile e compensando ciò che rimane. Dal 2009, NGE ha siglato un accordo con NativeEnergy, una Public Benefit Corporation statunitense, che ha collaborato con centinaia di organizzazioni per sviluppare reali soluzioni alle sfide di sostenibilità, focalizzandosi su progetti basati sulla comunità che oltre a ridurre le emissioni di gas serra, siano in grado di fornire ulteriori vantaggi. Attraverso l'uso strategico delle compensazioni di carbonio, un modo pratico ed efficace per affrontare i cambiamenti climatici e incoraggiare la crescita delle energie rinnovabili, NativeEnergy finanzia nuovi progetti che riducono l'inquinamento da gas serra. NativeEnergy ha collaborato con NGE per identificare i progetti nelle destinazioni in cui viaggiamo, dai progetti di forni a energia rinnovabile, all'acqua potabile, al ripristino degli ecosistemi e alla protezione degli habitat della fauna selvatica. Tutti i progetti di NativeEnergy sono sottoposti a verifica da parte di certificatori terzi e NGE seleziona modi di compensazione conformi a standard industriali riconosciuti, come Gold Standard o VCS. Kel 12, al fine di rinforzare il proprio commitment nei confronti dell’ambiente e del pianeta, ha deciso che verserà a Native Energy, il doppio di quanto sarà chiesto di versare a voi viaggiatori in virtù degli accordi con National Geographic Expeditions. 26 | IL TUO VIAGGIO
Quota Individuale di partecipazione da Milano Minimo 10 partecipanti € 4,200.00 Con Esperto Kel 12. Massimo 16 partecipanti Supplementi per persona Supplemento singola € 380.00 Tasse aeroportuali/fuel surcharge € 380.00 Suppl. partenza da altre città (su richiesta € 200.00 e soggetto a disponibilità) Visto € 60.00 Spese di ottenimento visto € 35.00 Spese di ottenimento visto - Urgente € 95.00 Prezzo Bloccato € 125.00 Prezzo Bloccato Singola € 150.00 Quota di gestione pratica € 80.00 Organizzazione tecnica Kel 12 Tour operator s.r.l. Kel 12 è socio e aderisce al Scheda Tecnica A) Ogni nostro programma di viaggio riporta il tasso di cambio utilizzato per il calcolo delle quote e la percentuale pagata in valuta estera. Ogni programma di viaggio riporta altresì la validità dello stesso. B) Le modalità e le condizioni di sostituzione del viaggiatore sono disciplinate dall’art. 39 del Codice del Turismo. C) Richieste di variazioni alle pratiche o ai servizi già confermati potrebbero comportare costi aggiuntivi. D) Al viaggiatore che receda dal contratto di viaggio prima della partenza, al di fuori delle ipotesi elencate al comma 1 dell’art. 10 delle condizioni generali di contratto di viaggio o nel caso previsto dall’art. 7 comma 2, indipendentemente dal pagamento dell’acconto di cui art. 7 comma 1, sarà addebitato l’importo della penale nella misura indicata qui di seguito: - 10% fino a 45 giorni di calendario prima della partenza; - 20% da 44 a 31 giorni di calendario prima della partenza; GOBI SCONOSCIUTO | 27
- 30% da 30 a 18 giorni di calendario prima della partenza; - 50% da 17 a 10 giorni di calendario prima della partenza; - 75% da 9 giorni di calendario a 3 giorni lavorativi (escluso comunque il sabato) prima della partenza; - 100% dopo tali termini. Salvo diverse indicazioni presenti nel programma di viaggio. Nessun rimborso sarà accordato a chi non si presenterà alla partenza o rinuncerà durante lo svolgimento del viaggio stesso. Rimarrà sempre a carico del viaggiatore il costo individuale di gestione pratica, il corrispettivo di coperture assicurative ed altri servizi eventualmente già resi. Il calcolo dei giorni per l’applicazione delle penali di annullamento inizia il giorno successivo alla data di comunicazione della cancellazione e non include il giorno della partenza. La copertura assicurativa è un prerequisito alla conclusione del contratto. Assicurazione Ciascun passeggero all’atto della prenotazione sarà tenuto ad effettuare il pagamento del premio assicurativo relativo al costo individuale del viaggio. Le condizioni di polizza sono riportate sul sito www.kel12.com e riguardano sia l’assicurazione medico-bagaglio che l’assicurazione che copre dal rischio delle penali di annullamento. Il possesso dell’assicurazione è requisito indispensabile per l’effettuazione del viaggio. Perché stipulare anche la POLIZZA INTEGRATIVA EUROP ASSISTANCE TOP Per aumentare i massimali delle spese mediche fino a 300.000 euro e per aumentare l’indennizzo del tuo bagaglio, ma soprattutto per poter annullare la tua prenotazione per qualsiasi causa documentabile. Europ Assistance Italia è stata premiata, dall’Istituto Tedesco «Qualità e Finanza» e il suo media partner «La Repubblica Affari&Finanza», con il sigillo di qualità N.1 “Campioni del Servizio 2020” nel settore polizze viaggio. Affidati a Europ Assistance per i tuoi viaggi parti sereno. Questi prezzi sono ancorati al rapporto di cambio (1 Euro = 1,15 USD) e possono essere soggetti ad adeguamento valutario (valgono le condizioni di vendita da catalogo). La percentuale della quota pagate in valuta estera è del 55% del prezzo del viaggio 28 | IL TUO VIAGGIO
Prenota Senza Pensieri. Tutela il prezzo del viaggio da eventuali adeguamenti valutari. Modalità: In fase di prenotazione dovrai comunicare la volontà di aderire al “Prezzo bloccato”; Potrai così conoscere da subito l’importo forfettario richiesto a copertura dell’adeguamento valutario, che normalmente viene comunicato fino a 21 giorni prima della partenza; Ovviamente il “Prezzo bloccato” è facoltativo. Decidendo di non aderire gli eventuali adeguamenti ti verranno comunicati fino a 21 giorni dalla partenza; Il Blocco Prezzi può essere applicato solo alle prenotazioni effettuate fino a 45 giorni prima della partenza. LA QUOTA COMPRENDE: Volo di linea Milano/Ulaanbaatar A/R in classe turistica con Aeroflot o altra compagnia IATA Franchigia bagaglio aereo kg. 20 per persona Trasferimenti da/per gli aeroporti all’estero Trasporti interni in pullman a Ulaanbaatar, in Toyota 4x4 dove si viaggia in 3 passeggeri oltre all’autista nel resto del tour (il Tour Leader e/o la guida locale potrebbero essere il 4 passeggero) Sistemazione in camera doppia in hotel 4* a Ulaanbaatar, in ger a 2 posti letto durante il circuito Trattamento di pensione completa, alcuni pranzi sono previsti tipo pic-nic laddove non vi siano alternative apprezzabili Visite ed escursioni come da programma con guida locale parlante inglese Esperto accompagnatore Kel 12 al raggiungimento del numero minimo di partecipanti previsto (segnaliamo che per alcune partenze il tour leader potrebbe trovarsi direttamente in loco o non rientrare con il gruppo) Ingressi, tasse e percentuali di servizio LA QUOTA NON COMPRENDE: Visto d’ingresso da ottenere in Italia Trasferimenti da/per gli aeroporti in Italia Tasse aeroportuali e fuel surcharge Eventuali tasse d’imbarco da pagare in uscita dal Paese Mance (vedere paragrafo “Bene a sapersi”), bevande, facchinaggio Spese extra personali in genere e tutto quanto indicato come facoltativo GOBI SCONOSCIUTO | 29
Tutto quanto non espressamente indicato nel programma e alla voce “La quota base comprende” Partenza Rientro Stagionalità Note 11/07/2020 (sabato) 25/07/2020 (sabato) 25/07/2020 (sabato) 08/08/2020 (sabato) 08/08/2020 (sabato) 22/08/2020 (sabato) 30 | IL TUO VIAGGIO
Informazioni generali NORME E SUGGERIMENTI RELATIVI AL VOLO Biglietto aereo Desideriamo portare alla vostra attenzione, che dal 1 giugno 2008, in conformità con le disposizioni IATA (International Air Transport Association: associazione internazionale che rappresenta 240 compagnie aeree e il 94% del traffico aereo internazionale di linea), non si potranno più emettere biglietti aerei cartacei. Questi documenti di viaggio sono stati sostituiti dai biglietti elettronici, gli e-tkt, che garantiscono il metodo più efficiente di emissione e gestione del trasporto aereo, migliorando inoltre il servizio per i viaggiatori. Cos’è un biglietto elettronico? Un biglietto elettronico (e-ticket o ET) contiene in formato elettronico tutte le informazioni che prima venivano stampate sul biglietto cartaceo. L’unico foglio di cui si ha bisogno è “l’itinerary receipt” (in formato A4) che vi verrà consegnato assieme ai documenti di viaggio e che rappresenta la ricevuta del passeggero e la conferma dell’avvenuta emissione del biglietto aereo. Riporta tutti gli estremi dettagliati dei voli prenotati per vostro conto, il codice di conferma del vettore aereo, il numero di biglietto elettronico emesso e i vostri nominativi come da passaporto. Questo documento dovrà essere custodito con cura e presentato direttamente al banco di accettazione del volo. E’ importantissimo che al momento della prenotazione comunichiate il vostro nome esatto come da passaporto (anche secondo nome o cognome se li avete). Articoli consentiti in cabina (bagaglio a mano): un bagaglio a mano la cui somma delle dimensioni (lunghezza + altezza + profondità) non superi complessivamente i 115 cm (come previsto dal DM 001/36 del 28 gennaio 1987) una borsetta o borsa porta-documenti o personal computer portatile un apparecchio fotografico, videocamera o lettore di CD un soprabito o impermeabile un ombrello o bastone da passeggio un paio di stampelle o altro mezzo per deambulare articoli da lettura per il viaggio culla portatile/passeggino e latte/cibo per bambini, necessario per il viaggio articoli acquistati presso i “duty free” ed esercizi commerciali all’interno dell’aeroporto e sugli aeromobili medicinali liquidi/solidi indispensabili per scopi medico-terapeutici e dietetici strettamente personali e necessari per la durata del viaggio. Per quanto riguarda i predetti medicinali liquidi è necessaria apposita prescrizione medica GOBI SCONOSCIUTO | 31
liquidi, contenuti in recipienti individuali di capacità non superiore a 100 millilitri o equivalente (es. 100 grammi), da trasportare in una busta/sacchetto/borsa di plastica trasparente, richiudibile, completamente chiusa, di capacità non eccedente 1 litro (ovvero di dimensioni pari, ad esempio, a circa cm 18 x 20) separatamente dall’altro bagaglio a mano. Nota: i liquidi in questione comprendono acqua e altre bevande, minestre, sciroppi, creme, lozioni e oli, profumi, spray, gel, inclusi quelli per i capelli e per la doccia, contenuto di recipienti sotto pressione, incluse schiume da barba, deodoranti, sostanze in pasta, incluso dentifricio, miscele di liquidi e solidi, mascara, ogni altro prodotto di analoga consistenza. Per busta di plastica/sacchetto trasparente richiudibile deve intendersi un contenitore che consente di vedere facilmente il contenuto, senza che sia necessario aprirlo e che sia dotato di un sistema integralmente sigillante, come zip oppure chiusure a pressione o comunque una chiusura che dopo essere stata aperta possa essere richiusa. É raccomandabile includere nel bagaglio a mano l'occorrente per la notte e un golf, utili in caso di ritardata consegna del bagaglio all'arrivo. Attenzione invece a non includere coltellino multiuso, forbicine, tagliaunghie, ecc. Bagaglio da spedire a seguito del passeggero Si consiglia l’uso di lucchetto e di mettere un’etichetta con proprio nome e recapito anche all’interno del bagaglio. Preghiamo leggere le informazioni date in ogni itinerario poiché le disposizioni spesso sono diverse e limitano ulteriormente il peso per motivi di sicurezza; se si superano i limiti imposti, questo può comportare un costo elevato. Articoli vietati nel bagaglio E’ vietato il trasporto nella stiva dei seguenti articoli: esplosivi, fra cui detonatori, micce, granate, mine ed esplosivi gas compressi (infiammabili, non infiammabili, refrigeranti, irritanti e velenosi) come i gas da campeggio, bombolette spray per difesa personale, pistole lanciarazzi e pistole per starter sostanze infiammabili (liquide e solide) compreso alcool superiore a 70 gradi; sostanze infettive e velenose sostanze corrosive, radioattive, ossidanti o magnetizzanti congegni di allarme torcia subacquea con batterie inserite Modalità di reclamo: 32 | IL TUO VIAGGIO
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