Ambiente e sostenibilità - Rendicontazione sostenibile, Criteri Ambientali minimi (CAm) - Istituto di Istruzione Superiore ...
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S E I Dal 1971 la rivista italiana per i professionisti della qualità e dei sistemi di gestione NOV/DIC 2018 Italian Journal of Quality & Management Systems Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% DCB Sondrio Ambiente e sostenibilità Rendicontazione Sostenibile, Criteri Ambientali Minimi (CAM)
| Editoriale | Presidente Comitato Ambiente Ed Energia di Aicq Gestione ambientale significa gestione della competitività d’impresa? C on l’introduzione nel 2015 alle Nazione Unite degli obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs 2030), la comunità interna- zionale ha ancora una volta affermato con forza la neces- sità di perseguire una crescita rispettosa delle tre dimensioni della sostenibilità:economica, sociale ed ambientale. In linea con questi obiettivi, prima l’Europa e quindi il nostro Pa- ese, hanno presentato un proprio quadro politico ed operativo che ha portato alla pubblicazione di diverse direttive e regola- menti tra cui il noto pacchetto dell’economia circolare(2015), ed i nuovi piani di acquisti verdi (GPP) per le pubbliche ammi- nistrazioni. Se il primo impone un ripensamento del modello economico e quindi industriale al fine di favorire e ridurre il con- sumo di risorse naturali, il secondo pone le imprese di fronte alla necessità di adottare modelli organizzativi di eccellenza che il ruolo di AICQ siano a ridotto impatto ambientali, riconosciuti da enti terzi ac- creditati. Con particolare riferimento alle variabili ambientali, è come guida noto come per anni il mondo delle imprese abbia vissuto senza prestare particolare attenzione ai modelli innovativi di sviluppo e supporto al tessuto suggeriti a livello nazionale e internazionale. Oggi invece, molte iniziative volontarie pubbliche e private, ci fanno ritenere che imprenditoriale progressivamente l’atteggiamento delle organizzazioni stia cambiando, comprendendo il valore strategico di politiche am- nazionale bientali innovative. Numerose sono ad es. le aziende che hanno adottato piani di risparmio di risorse, inquadrabili come pratiche è di rilevante di “scarce resource management”, che consentano sia di ridur- re i costi di produzione che i relativi impatti ambientali. importanza In questo contesto il ruolo di AICQ come guida e supporto al tes- suto imprenditoriale nazionale è di rilevante importanza e centra- lità. Il mondo degli standard e delle certificazioni ambientali, di cui AICQ è promotore nel nostro paese, proprio in questi ultimi mesi sta vivendo un grande fermento relativo alla recente pubblicazio- ne (e.g. ISO 14067 per la Carbon Footprint di prodotto) di norme che nascono direttamente dalle esigenze del mercato. Se da un lato il proliferare di standard testimonia la necessità di disporre di regole comuni per abbattere le barriere all’ingresso nei merca- ti, dall’altro la contemporanea crescita delle certificazioni di ter- za parte è necessariamente collegata alla loro globalizzazione. Per concludere, è doveroso chiedersi: per un’azienda che intende accrescere il proprio business, la gestione ambientale significa gestione della competitività d’impresa? Mai come oggi riteniamo che la risposta sia affermativa. Antonio Scipioni Presidente Comitato Ambiente Ed Energia di Aicq scipioni@unipd.it 1 novembre / dicembre 2018
sommario pag 04 pag 24 Editoriale 1 2050: lavoro, innovazione e competenze 32 di Antonio Scipioni di Oliviero Casale e Arturo Lavalle Sostenibilità: la sfida mondiale 4 Cross Border Energy Trainings (CBET) 38 per la salvezza del Pianeta di Claudio Rosso di Giovanni Mattana Linguaggio, strumenti e tecniche della Qualità 42 a cura di Vincenzo ROGIONE Le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto 8 (DAP) in Italia Innovazione e Sistemi di Gestione 47 di Sara Toniolo, Anna Mazzi e Antonio Scipioni a cura di Oliviero CASALE I benefici del Sistema di Gestione 11 Strumenti TQM per la scuola: le CLQ (Check 48 Ambientale List Qualità) come strumento efficace di Anna Mazzi, Filippo Aguiari e Antonio Scipioni A cura di Paolo SENNI GUIDOTTI MAGNANI Un viaggio lungo i binari della Sostenibilità 14 IATF 16949 e non conformità: la necessità 51 Nicoletta Antonias di un approccio organico e strutturato nei sistemi della qualità Green building, un fenomeno Globale 16 a cura di Marco Mantoan di Marco Mari e Oliviero Casale Piano editoriale 2019 52 Le competenze degli Operatori BIM 22 a cura di Annalisa ROSSI per l’Efficienza Energetica Quality in Italy 53 di Claudio Rosso a cura di Camilla ROCCA - MEDIAVALUE La gestione dell’errore umano 24 Lo scaffale di Qualità 54 nella formazione dell’ingegnere a cura di Giulio MAGRINO di Sabrina Corpino Formazione in Corso 55 Leadership e miglioramento 28 a cura di Annalisa ROSSI di un’istituzione scolastica di Marco Bechis e Laura Tomatis Associazione Italiana Cultura Qualità 56 novembre / dicembre 2018 2
S E I NOV/DIC 2018 Giovanni Mattana (articolo a pag. 4) so- in questo numero stiene tuttavia che il nostro Paese “pur registrando trend in miglioramento su al- cuni importanti obiettivi, non è in linea con nessuno dei 17 goals se non si transiterà rapidamente verso un modello di sviluppo sostenibile sul piano economico, sociale e ambientale”. A questo proposito l’opinione di Marco Mantoan, A.D. di ANFIA Service (articolo a pag. 51), è che “Le imprese continuano a vedere il sistema qualità come un insieme di procedure, talvolta ritenute poco utili e intralcianti la pratica quotidiana. La quali- tà, al contrario, richiede processi disegna- ti a misura d’azienda e gestiti da persone competenti, con il coinvolgimento delle funzioni direttive”. A lle soglie del 2019 appare ormai Naturalmente in questo numero di Qua- chiaro il traguardo a cui deve ten- lità il tema dell’ambiente è affrontato in dere la nostra economia, insieme molti articoli, in particolare Antonio Sci- ai principali partner europei e mondiali. pioni, Sara Toniolo e Anna Mazzi (articolo Come osservano Oliviero Casale e Arturo a pag. 8) discutono dell’impatto delle Di- Lavalle (articolo a pag. 32), fin dall’inizio chiarazioni Ambientali di Prodotto (DAP) del nuovo millennio le economie emer- sull’industria e il mercato italiani, mentre genti “E7” - Cina, India, Brasile, Messico, Oliviero Casale e Marco Mari (articolo a URSS, Indonesia e Turchia - hanno regi- pag. 16) affrontano il tema dei Criteri Am- strato tassi di sviluppo del PIL nettamente bientali Minimi nel settore edilizio a livello superiori ai Paesi del G7. europeo e italiano, analizzandone i benefici Secondo il Rapporto “The Long View” di e le necessità. Price Waterhouse Cooper, da qui al 2050 l’Unione Europea vedrà ridotta la propria FABIO MAGRINO Direttore Responsabile fetta di ricchezza, arrivando a produrre f.magrino@mediavalue.it solo il 10% del PIL globale (rispetto al 20% della Cina), e per alcuni Stati UE la situazione potrebbe diventare assai più drammatica: l’Italia, a causa della stagna- zione demografica e dell’instabilità poli- tica, precipiterà al 21mo posto. Seguendo l’analisi di Casale e Lavalle, l’Italia è attual- mente imprigionata in un low-skills equi- librium, un basso livello di competenze generalizzato, accompagnato da una de- bole domanda da parte delle imprese. Anche per il rapporto Bertelsmann 2018, l’Italia figura al 29° posto su 156 Paesi. 3 novembre / dicembre 2018
| Qualità 6/2018 | ■ di Giovanni Mattana Sostenibilità: la sfida mondiale per la salvezza del Pianeta Qualche cenno di cronistoria poi largamente usata: Sviluppo sostenibi- Nel 1982, al Rio de Janeiro Earth Summit, L’attenzione alla sostenibilità del Pianeta le è quello in grado di assicurare il soddi- fu emessa la Rio Declaration on Envi- ricevette un forte incremento, nel 1972, sfacimento dei bisogni della generazione ronment and Development; nel 2012 nella con la pubblicazione della ricerca sui Li- presente senza compromettere la pos- Conferenza “Rio + 20” si decide di passare miti dello sviluppo (ora stiamo consu- sibilità delle generazioni future di realiz- a nuovi Sustainable Developments Goals mando 1,7 pianeti e l’Earth Overshoot Day zare i propri. Spesso il termine “sviluppo (SDG), per fissare le nuove priorità mon- -il giorno che segna l’esaurimento delle sostenibile” viene usato per descrivere lo diali e coinvolgere, oltre ai governi, anche risorse rinnovabili che la Terra è in grado sviluppo che porta alla sostenibilità, e il le aziende, gli scienziati, la società civile, le di rigenerare in un anno- è stato quest’an- termine “responsabilità sociale” è usato singole persone (ma con attenzione pre- no l’1 agosto!). Nel 1987 uscì il Rapporto per descrivere come una singola azienda valente al mono sottosviluppato). Brundland, Our Common Future, che con- o organizzazione può contribuire allo svi- Jeffrey D. Sachs, coordinatore del gruppo teneva anche la definizione di sostenibilità luppo sostenibile. 1 preparatorio ONU ha detto che “lo svilup- novembre / dicembre 2018 4
| Sostenibilità: la sfida mondiale per la salvezza del Pianeta | po sostenibile è la sfida più grande e com- za senza precedenti. Viene accettata da vantaggiosa che si tradurrebbe in mag- plessa che l’umanità abbia mai dovuto tutti i paesi e si applica a tutti, tenendo in giori profitti per tutti i paesi e per tutto il affrontare”. considerazione realtà nazionali, capacità mondo.”2 Ma solo nel settembre 2015 l’opinione e livello di sviluppo diversi e rispettando È anche la prima volta che viene messo a pubblica, quella sensibile a queste sfide politiche e priorità nazionali. Questi sono punto un cruscotto per guidare l’avanza- decisive per il destino della Terra, tirò un obiettivi e traguardi universali che riguar- mento e l’ottenimento degli obiettivi. Un sospiro di sollievo: si era finalmente tro- dano il mondo intero, paesi sviluppati e in pacchetto di circa 240 indicatori comuni vato il consenso necessario per cambiare via di sviluppo in ugual misura. Essi sono ne misura l’avanzamento. marcia e metodo, i due elementi essenzia- interconnessi e indivisibili e bilanciano le Ogni Ente coinvolto (Governi, Comuni, li, per ottenere risultati specifici e traspa- tre dimensioni dello sviluppo sostenibile. Aziende, Associazioni) pubblica i propri renti con continuità. 6. Gli Obiettivi e i traguardi sono il risulta- traguardi, di cui si verifica l’avanzamento. to di oltre due anni di consultazione pub- È già iniziata la misura periodica di avan- La decisione ONU del settembre blica e di contatti con la società civile e zamento verso gli obbiettivi e nel luglio di 2015 sul nuovo Piano obiettivi altre parti in causa nel mondo che hanno ogni anno si fa il punto della situazione. : “È per il 2030 dato particolare attenzione alla voce dei ora che la discussione esca da New York All’ONU il tema è all’ordine del giorno da più poveri e dei più vulnerabili. per entrare nel dialogo a livello nazionale, oltre quarant’anni: nel frattempo è certa- che entri nei Parlamenti e nelle leggi. Per- mente aumentata la consapevolezza del La nostra visione ché ciò accada è necessario trasformare problema e sono stati avviati dei processi 7. In questi Obiettivi e traguardi, stiamo gli SDGs in un nuovo contratto sociale che specifici e si sono anche ottenuti dei risul- esponendo una visione sommamente am- leghi il popolo ai suoi rappresentanti”3. tati concreti; ma certamente sono stati biziosa e trasformativa. Noi immaginiamo I 17 obiettivi Universali sono: assai modesti, finora, i progressi com- un mondo libero dalla povertà, dalla fame, 1. Porre fine ad ogni forma di povertà plessivi nel coniugare la crescita economi- dalla malattia e dalla mancanza, dove ogni estrema nel mondo ca con l’inclusione sociale e la sostenibilità vita possa prosperare. Immaginiamo un 2. Porre fine alla fame, raggiungere la ambientale. mondo libero dalla paura e dalla violenza. sicurezza alimentare, migliorare la In quella Assemblea viene approvato l’av- Un mondo universalmente alfabetizzato. nutrizione e promuovere un’agricoltu- vio del nuovo Piano obiettivi ONU per il Un mondo con accesso equo e universale ra sostenibile 2030; piano basato, non come in prece- a un’educazione di qualità a tutti i livelli, 3. Assicurare la salute e il benessere per denza, su raccomandazioni, bensì su im- a un’assistenza sanitaria e alla protezione tutti e per tutte le età pegni formali anche degli Stati, e soggetto sociale, dove il benessere fisico, mentale e 4. Fornire un’educazione di qualità, equa a verifica progressiva. sociale venga assicurato. Un mondo dove ed inclusiva, e opportunità di appren- Un solenne impegno ONU, preso all’unani- riaffermiamo il nostro impegno per il dirit- dimento per tutti mità dall’Assemblea dei 191 Stati membri: to all’acqua potabile e a servizi igienici si- 5. Realizzare l’eguaglianza di genere, “Noi, Capi dello Stato e del Governo e Alti curi e dove ci sia un’igiene migliore; e dove l’empowerment delle donne e delle Rappresentanti, riuniti al Quartier Genera- il cibo sia sufficiente, sicuro, accessibile e ragazze ovunque le delle Nazioni Unite di New York dal 25 al nutriente. Un mondo dove gli insediamenti 6. Garantire acqua e condizioni igienico- 27 settembre 2015 per la celebrazione del umani siano sicuri, resistenti e sostenibi- sanitarie per tutti in vista di un mondo settantesimo anniversario dell’ONU, oggi li e dove ci sia un accesso universale ad sostenibile abbiamo stabilito i nuovi Obiettivi globali un’energia economicamente accessibile, 7. Assicurare l’accesso a sistemi di per lo Sviluppo Sostenibile. affidabile e sostenibile. energia moderni, sostenibili, sicuri e a 50. Oggi stiamo prendendo una decisione prezzi accessibili per tutti di grande importanza storica. Decidiamo Non più esortazioni ma impegni 8. Promuovere una crescita economica di costruire un futuro migliore per tutte le verificabili e un cruscotto per il sostenuta, inclusiva e sostenibile non- persone, compresi i milioni a cui è stata governo del percorso ché il lavoro dignitoso per tutti negata la possibilità di condurre una vita 18. Annunciamo oggi 17 nuovi Obiettivi per 9. Promuovere un processo d’industria- decente, dignitosa e gratificante e rag- lo Sviluppo Sostenibile con 169 traguardi lizzazione sostenibile giungere il loro pieno potenziale umano. ad essi associati, che sono interconnessi 10. Ridurre l’ineguaglianza all’interno e Possiamo essere la prima generazione e indivisibili. È la prima volta che i leader fra le Nazioni che riesce a porre fine alla povertà; così mondiali si impegnano in uno sforzo e in 11. Costruire città e insediamenti umani come potremmo essere l’ultima ad avere un’azione comune attraverso un’agenda inclusivi, sicuri e sostenibili la possibilità di salvare il pianeta. Il mon- politica così vasta e universale. Ci stiamo 12. Promuovere modelli di produzione e do sarà un posto migliore nel 2030 se ri- incamminando verso lo sviluppo soste- consumo sostenibili usciremo a raggiungere i nostri obiettivi. nibile, dedicandoci al perseguimento del- 13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per 5. Questa è un’Agenda di portata e rilevan- la crescita globale e a una cooperazione combattere il cambiamento climatico 5 novembre / dicembre 2018
| Qualità 6/2018 | tivi). Ma si dichiara che Il mondo sta de- ragliando: non sta realizzando lo sviluppo sostenibile, né i fondamentali cambiamen- ti politici necessari per scatenare il poten- ziale trasformativo degli SDGs. Importanti aiuti potranno venire dalla integrazione degli SDGs nei budgets delle pubbliche Amministrazioni, e nell’uso strategico de- gli acquisti pubblici. In occasione dei tre anni dal lancio del progetto viene varata una “Global day of action”, che offre una piattaforma per registrare tutte le iniziative miranti a pro- muovere gli SDGs. La sfida è lanciata; il motore del coinvol- gimento comincia a ingranare, ma non si è ancora cambiato marcia. Per quanto riguarda l’Unione Europea, ci sono evidenti miglioramenti, nel corso de- 14. Garantire la salvaguardia e l’utilizzo la maggior parte delle associazioni im- gli ultimi anni, verso gli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle risorse marine, degli prenditoriali del territorio; sostenibile relativi a salute (Goal 3), educa- oceani e del mare • anche CIASCUNO DI NOI è chiamato ad zione (Goal 4), uguaglianza di genere (Goal 15. Proteggere e ripristinare gli ecosiste- orientarsi ai traguardi del Pianeta nelle 5), energia pulita (Goal 7), lavoro (Goal mi terrestri e arrestare la perdita di proprie scelte di vita e nelle scelte so- 8), innovazione, industria e infrastrutture biodiversità ciali ed economiche. (Goal 9), città e comunità sostenibili (Goal 16. Rendere le società pacifiche e inclusi- 11), consumo responsabile (Goal 12), lot- ve, realizzare lo stato di diritto e ga- L’avanzamento del Progetto a ta al cambiamento climatico (Goal 13). rantire istituzioni efficaci e competenti livello ONU Significativi peggioramenti si registrano, 17. Rafforzare e incrementare gli stru- A 12 anni dalla scadenza degli Obiettivi invece, per le disuguaglianze (Goal 10), la menti di implementazione e la partner- di sviluppo sostenibile, c’è ancora mol- qualità dell’ambiente terrestre (Goal 15) e ship globale per lo sviluppo sostenibile. ta strada da fare. Nonostante gli enormi pace, giustizia e istituzioni forti (Goal 16). Ognuno dei 17 obiettivi è a sua volta strut- progressi compiuti in molti settori dell’A- Infine, non si segnalano significative va- turato in traguardi misurabili in modo tale genda 2030, in alcune aree non saranno riazioni per la povertà (Goal 1), la fame e da garantirne il monitoraggio in itinere. raggiunti i target fissati. Serve un cam- l’alimentazione (Goal 2) e la partnership biamento radicale nei modelli politici e nei internazionale (Goal 17). In Francia e Ger- Non solo Governi, ma modelli di business, serve più efficacia e mania, per partecipare a gare pubbliche, coinvolgimento di tutti i livelli maggiore responsabilità. È la sintesi del Il goal 17 prevede il coinvolgimento e ini- Rapporto 2018 dedicato agli Obiettivi di ziative di TUTTI gli attori sociali. Qualche sviluppo sostenibile diffuso dalle Nazio- esempio: ni Unite in vista dell’High Level Political • oltre l’80% delle Aziende del Global Forum 2018 che si è tenuto a New York Compact hanno già inserito e pubblica- il 9 luglio. Un rapporto in chiaroscuro to il contributo ai 17 Goal nei loro piani dove ad alcuni ottimi risultati, si alterna- Aziendali; no situazioni ancora drammatiche. Ad • il Rapporto Lombardia 2017 indaga su aggiungere nuove sfide ci sono i conflitti, come un livello di governo sub-naziona- i cambiamenti climatici e le crescenti disu- le possa contribuire al conseguimento guaglianze. dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile Il rapporto 2018 dedica specifici capitoli dell’Agenda 2030 (SDGs) declinandoli ai Goal che sono oggetto della riunione sul territorio, analizzando le politiche annuale: 6 (Acqua pulita e servizi igienico- regionali più rilevanti rispetto ai target sanitari), 7 (Energia pulita e accessibile), di interesse, e presentando prospettive 11 (Città e comunità sostenibili), 12 (Con- e possibili sviluppi; sumo e produzione responsabili), 15 (Vita • la “Carta di MILANO” è un impegno del- sulla terra) e 17 (Partnership per gli Obiet- www.asvis.it novembre / dicembre 2018 6
| Sostenibilità: la sfida mondiale per la salvezza del Pianeta | povertà, disoccupazione, disuguaglianze, riporta il valore dei singoli indicatori, la degrado ambientale, mentre registra un graduatoria e i trend; l’Italia figura al 29° miglioramento nei campi dell’educazione, posto su 156, ma come valore non ci vede della salute e dell’alimentazione, pur re- in linea con gli obiettivi in nessuno dei 17 stando lontano dagli Obiettivi di sviluppo Goal; ci sono però trend di miglioramento sostenibile che riguardano questi temi. su alcuni, anche se risultiamo purtroppo Inoltre, l’Italia è in ritardo nell’adozione negativi proprio sul coinvolgimento com- di strategie fondamentali per garantire il plessivo (goal 17).SI veda in fig.2 la situa- benessere e un futuro alla generazione zione complessiva. presente e a quelle che verranno, come Un esame più dettagliato mostrerebbe quelle relative all’energia, alla lotta al sia situazioni negative persistenti, sia cambiamento climatico ed economia cir- azioni positive avviate. Tra queste ultime colare. si potrebbe segnalare l’inserimento per Oggi l’Italia non solo non è in una condi- legge nel DEF (e relative implicazioni) di Fig 2-Situazione complessiva dell’Italia dal zione di sviluppo sostenibile, ma per alcuni 12 indicatori fondamentali del ”benes- Rapporto Bertelsmann 2018 target “si trova dove la media europea era sere”, oppure la grande azione di sensi- 10 anni fa”. bilizzazione svolta da ASVIS attraverso occorre aver definito il proprio contributo Se non si transiterà rapidamente verso un 200 Associazioni di ogni tipo, e culmina- di allineamento agli SDG. modello di sviluppo sostenibile sul piano ta in un FESTIVAL di 17 giorni, con oltre economico, sociale e ambientale l’Italia 700 manifestazioni riguardanti tutti i 17 IN ITALIA non riuscirà a raggiungere i 17 Obiettivi Goal. Potrà essere molto importante, se ASVIS è la più grande rete italiana delle di sviluppo sostenibile, né quelli che pre- non sarà modificata, anche la Direttiva organizzazioni della società civile (oltre vedono una scadenza al 2020 né quelli del 16.3.2018 che dà vita all’organismo 180 Associazioni di tutti i settori economi- riferiti al 2030, come pure si è impegna- di coordinamento delle politiche econo- ci, ambientali e sociali) e l’animatrice di ta a fare sottoscrivendo l’Agenda 2030 miche, sociali e ambientali per il rag- vaste campagne di mobilitazione. dell’ONU il 25 settembre del 2015. giungimento dei 17 Obiettivi di sviluppo Il Rapporto ASviS 2017 (quello 2018 sarà Eppure si potrebbe fare molto, anche nel sostenibile. reso noto tra poco) rileva: ci sono passi breve termine, per cambiare tale situazio- Ma di ciò si potrà riparlare in un articolo avanti, ma restano forti ritardi su povertà, ne. Interventi di natura amministrativa da successivo. Fig 3-Trend dell’Italia nei 17 Goal, dal Rapporto Bertelsmann 2018 disoccupazione, disuguaglianze e qualità adottare prima della scadenza dell’attua- Giovanni Mattana, AICQ Centro Nord - dell’ambiente. Servono misure urgenti e le legislatura, completare l’iter di appro- Presidente Comitato scientifico e incaricato alla coordinate per conseguire la sostenibilità vazione di importanti leggi in discussione Sostenibilità - g.u.mattana@gmail.com economica, sociale e ambientale dell’Italia. in Parlamento, avviare un’ampia opera di 1. Da ISO Guida 82-Guide for addressing “L’ITALIA NON È SU UN SENTIERO DI SVI- educazione e sensibilizzazione verso i gio- sustainability in standards. LUPPO SOSTENIBILE e la ripresa economi- vani, le imprese e le istituzioni pubbliche, 2. Da Verbale dell’Assemblea ca, da sola, non risolverà i problemi che inserire gli SDGs nella programmazione 3. Thomas Gass, Assistente del Segretario Generale delle Nazioni Unite. pongono l’Italia tra i Paesi europei con le dei Ministeri e degli altri enti pubblici.4” 4. www.asvis.it/rapporto-2017 peggiori performance economiche, sociali È uscito anche il rapporto Bertelsmann 5. Bertelsmann-Stiftung -SDG Index and e ambientali. Il nostro Paese è indietro su 20185, con dati per moltissimi paesi: esso Dashboards Report 2018 7 novembre / dicembre 2018
| Qualità 6/2018 | ■ di Sara Toniolo, Anna Mazzi e Antonio Scipioni Le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (DAP) in Italia ■ Negli ultimi anni le etichette ambientali stanno avendo una grande diffusione sul che rappresentano limiti di eccellenza pre- mercato internazionale, soprattutto in alcuni settori industriali, dove la richiesta di stazionale; il rilascio dell’etichetta avviene “prodotti verdi” è particolarmente elevata. Esistono diverse tipologie di etichette am- a fronte di una verifica indipendente che bientali, che si distinguono in base alle informazioni che vengono comunicate. Tra que- garantisce l’eccellenza delle prestazioni am- ste, vi sono le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (DAP) che comunicano gli impatti bientali dei prodotti certificati. ambientali associati al ciclo di vita del prodotto secondo la metodologia Life Cycle As- Le etichette di tipo II fanno riferimento allo sessment (LCA). In Italia la loro diffusione sta crescendo, soprattutto in settori quali standard ISO 14021 (ISO, 2016) e prevedono l’alimentare e le costruzioni. la comunicazione di prestazioni ambientali del prodotto mediante autodichiarazioni, Introduzione solitamente elaborate dai produttori, dagli La sensibilità ambientale del mercato in- importatori o dai distributori dei prodotti ternazionale muove già verso negli anni Le etichette di tipo III utilizzano come stan- ’90 le aziende ad adottare strumenti di dard l’ISO 14025 (ISO, 2006) e prevedono riconoscimento delle prestazioni am- una dichiarazione dettagliata delle pre- bientali dei propri prodotti. Nascono così stazioni ambientali del prodotto a cui si le etichette ambientali di prodotto come riferiscono; le informazioni che vengono strumento di marketing. Negli ultimi anni comunicate derivano dalla quantificazione queste etichette stanno avendo una gran- degli impatti ambientali associati al ciclo di de diffusione sul mercato internazionale, vita del prodotto secondo la metodologia soprattutto in alcuni settori industriali, in Life Cycle Assessment (LCA); tali etichette cui la richiesta di “prodotti verdi” è parti- vengono rilasciate a fronte di una verifica colarmente elevata, anche grazie a politi- indipendente e sono spesso utilizzate nella che di sostegno di cui l’Unione Europea è comunicazione business-to-business ma senza dubbio la principale promotrice. anche business-to-consumer. Sulla base delle indicazioni dell’Internatio- Una particolare tipologia di etichetta di tipo nal Standards Organization (ISO), è possi- III è la Dichiarazione Ambientale di Prodot- bile classificare le etichette ambientali di to (DAP), altresì detta Environmental Pro- prodotto in tre tipologie, in funzione del- duct Declaration (EPD). Una DAP contiene le informazioni che vengono comunicate solitamente informazioni sul prodotto, (ISO, 2012). sull’azienda produttrice e riporta gli impatti Le etichette di tipo I hanno come riferimento ambientali calcolati per diverse categorie lo standard ISO 14024 (ISO, 2018), si basano ambientali attraverso l’applicazione della sul rispetto di una serie di criteri ambientali metodologia LCA. Figura 1. Numero di DAP di aziende italiane Figura 2. Percentuale di DAP rilasciate dai diversi suddivise per tipologia. operatori di programma. novembre / dicembre 2018 8
| Le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (DAP) in Italia | Il processo di elaborazione di una DAP è ge- l’operatore di programma con il maggior zione ambientale è maggiormente diffuso. stito da un organismo specifico, chiamato numero di DAP di aziende italiane; 57 da La figura 5 mostra la numerosità di pro- operatore di programma, che ha il compito PEP (21%); 19 da IBU (7%); 10 da EPDItaly dotti certificati per tipologia di prodotto. di elaborare le necessarie regole di prodotto (4%); 8 da NEF (3%) e 2 da Ift Rosenheim Possiamo notare come il maggior numero (dette anche Product Category Rules – PCR) (1%). Questa distribuzione è rappresen- di DAP riguarda prodotti alimentari (80 che identificano e descrivono il processo di tata in termini percentuali in Figura 2, da DAP), prodotti da costruzione (71 DAP) e preparazione di una DAP e di sviluppo dello cui emerge anche che le aziende italiane si prodotti elettrici/elettronici (57 DAP). In studio LCA, rendendo la dichiarazione com- rivolgono nel 96% dei casi ad operatori di numero inferiore, sono presenti DAP che parabile e verificabile (Butt et al., 2015). L’o- programma stranieri. Questo è dovuto al riguardano altre tipologie, quali prodotti di peratore di programma ha anche il compito fatto che fino al 2015 in Italia non era an- legno e di carta, prodotti del settore arre- di supervisionare il processo di sviluppo del- cora presente EPDItaly, unico operatore di damento, tessuti e pellame. le DAP e di pubblicarle sul proprio sito web. programma con sede di Italia. Le figure 6 e 7 focalizzano l’analisi sulle Alcuni dei principali operatori di programma La Figura 3 mostra i risultati relativi alle tipologie di prodotti rispettivamente del in Europa sono l’International EPD System lingue utilizzate nelle DAP delle aziende ita- settore alimentare e del settore costru- (Environdec) con sede in Svezia, l’Institut liane. Solamente 38 DAP (14%) sono pub- zioni con maggior numero di DAP. In par- Bauen und Umwelt (IBU) e l’Ift Rosenheim blicate in lingua italiana; mentre 126 (48%) ticolare molte DAP di prodotti alimentari (Ift) in Germania; il PEP ecopassport (PEP) sono pubblicate in due o tre lingue, compre- riguardano prodotti da forno, pasta e con sede in Francia e il Norwegian EPD so l’inglese. 101 DAP (38%) sono pubblicate acque minerali. Le DAP di prodotti da co- Foundation (NEF) in Norvegia. Anche in Ita- soltanto utilizzando la lingua inglese, una struzione sono principalmente associate lia è presente un operatore di programma, DAP è presente in francese e una in tedesco. a prodotti metallici, comprese barre e denominato EPDItaly e fondato nel 2015. Il fatto che la maggior parte delle DAP sia tubazioni, a coperture di pareti, soffitti e scritta in inglese ne evidenzia l’utilizzo per il pavimenti e a cementi, calce o altri leganti. Diffusione delle DAP in Italia mercato internazionale. Sono molte le aziende Italiane che si sono La Figura 4 mostra i risultati relativi alle Conclusioni impegnate nello sviluppo di DAP per i pro- lingue utilizzate nelle PCR. La maggior par- La diffusione delle etichette ambientali di pri prodotti. Attraverso l’analisi delle infor- te delle PCR utilizzate dalle aziende italiane prodotto è un fenomeno caratterizzante mazioni e delle DAP presenti nei siti web dei (67%) sono disponibili in inglese o in due lin- il mercato internazionale, a cui le aziende diversi operatori di programma Europei, è gue, francese e inglese (21%). Tuttavia, alcu- italiane stanno rispondendo con vivacità. possibile quantificare, per l’anno 2016, un ne PCR di operatori di programma, anche di In particolare, le etichette di tipo III rappre- totale di 267 DAP attive associate a prodotti recente costituzione, utilizzano solo le lingue sentano una realtà emergente di grande di aziende con sede in Italia. Di queste, come locali come tedesco (1%) o italiano (4%). interesse, soprattutto in alcuni settori in- si vede in Figura 1, 172 riguardano un singolo dustriali, come l’alimentare, le costruzioni, prodotto (DAP singola) e 95 coprono due o Diffusione delle DAP l’elettronica. Il fenomeno continuerà a cre- più prodotti (DAP collettiva), per un totale di per tipologia di prodotto scere, anche in virtù degli indirizzi dettati 2136 prodotti. Analizzando le DAP delle aziende con sede dall’Unione Europea in materia ambientale, Di queste DAP, 171 sono state rilasciate in Italia è possibile evidenziare i settori indu- che spingono il mercato a prediligere so- da Environdec (64%), che rappresenta striali in cui questo strumento di comunica- luzioni a minore impatto ambientale in una Figura 3. Percentuale di DAP pubblicate in italiano, inglese, francese e Figura 4. Percentuale di PCR utilizzate pubblicate in italiano, inglese, francese tedesco. e tedesco. 9 novembre / dicembre 2018
| Qualità 6/2018 | logica di ciclo di vita e in una prospettiva di economia circolare. Le aziende che decido- no di intraprendere la strada dell’eccellenza ambientale per i propri prodotti possono go- dere di indubbi benefici, in termini di quote di mercato, immagine e visibilità. Ringraziamenti Questo lavoro è parte di un progetto di analisi della diffusione delle etichette di tipo III in Europa. Si ringraziano gli stu- denti universitari che hanno collaborato alla ricerca e alla catalogazione delle di- chiarazioni ambientali: Nicola De Lazzari, Paola Serventi, Isabella Lotto, Carlo Tre- visanello e Francesco Rocco. ■ Bibliografia Figura 5. Numero di DAP per tipologia di prodotto • Butt AA, Toller S, Birgisson B. Life cycle assessment for the green procurement of roads: a way forward. Journal of Cleaner Production 2015; 90:163-170 • ISO (International Organization for Standardization), 2018. ISO 14024: Environmental labels and declarations -- Type I environmental labelling -- Principles and procedures • ISO (International Organization for Standardization), 2006. ISO 14025: Environmental labels and declarations -- Type III environmental declarations -- Principles and procedures • ISO (International Organization for Standardization), 2012. Environmental labels and declarations - How ISO standards help. ISO Central Secretariat, Genève, Switzerland ISBN 978-92-67-10586-4 • ISO (International Organization for Standardization), 2016. ISO 14021: Environmental labels and declarations -- Self-declared environmental claims (Type II environmental labelling) • Sara Toniolo – Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università Figura 6. Numero di DAP per tipologia di prodotto alimentare. degli Studi di Padova, Centro Studi Qualità Ambiente (CESQA) sara.toniolo@unipd.it • Anna Mazzi – Ricercatrice presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Padova, Centro Studi Qualità Ambiente (CESQA) anna.mazzi@unipd.it • Antonio Scipioni – Professore presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Padova, Centro Studi Qualità Ambiente (CESQA) scipioni@unipd.it Sara Toniolo Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Padova, Centro Studi Qualità Ambiente (CESQA) sara.toniolo@unipd.it Anna Mazzi Ricercatrice presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Padova, Centro Studi Qualità Ambiente (CESQA) anna.mazzi@unipd.it Antonio Scipioni Professore presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Padova, Centro Studi Qualità Ambiente (CESQA) scipioni@unipd.it Figura 7. Numero di DAP per tipologia di prodotto da costruzione. novembre / dicembre 2018 10
| I benefici del Sistema di Gestione Ambientale | ■ di Anna Mazzi, Filippo Aguiari, Antonio Scipioni I benefici del Sistema ■ La diffusione della norma ISO 14001 in Italia dimostra il grande interesse delle di Gestione Ambientale: organizzazioni e del mercato verso la protezione dell’ambiente e la riduzione degli impatti ambientali. Ma quali sono la parola alle organizzazioni i reali benefici derivanti dall’adozione di un sistema di gestione ambientale? Per trovare risposta a questo quesito, l’Università di Padova in collaborazione con ACCREDIA ha progettato e condot- to un’indagine ad hoc. Dando la parola alle organizzazioni italiane certificate ISO 14001, è stato possibile scoprire qual è l’effettiva utilità di questa certificazione ambientale. Introduzione 14001 è l’impegno alla protezione dell’am- ce di ripagare la fatica di implementarlo. La diffusione dei sistemi di gestione am- biente, alla prevenzione dell’inquinamento e Da queste riflessioni muove l’indagine con- bientale (SGA) come strumenti di eccellenza al miglioramento continuativo delle presta- dotta tra la fine del 2017 e i primi mesi del organizzativa e prestazionale nell’attenzione zioni ambientali. Le organizzazioni che deci- 2018 dal Centro Studi Qualità Ambiente (CE- all’ambiente è ormai un dato di fatto. Il prin- dono di adottare questo standard scelgono SQA), centro di ricerca dell’Università di Pa- cipale standard di riferimento per la certifi- volontariamente di applicare requisiti più dova, in collaborazione con ACCREDIA, ente cazione di un SGA è la norma ISO 14001, pub- impegnativi dei limiti di legge, e lo fanno per- di accreditamento italiano. blicata per la prima volta nel 1999 e giunta ché credono che investire risorse a favore nel 2015 alla sua terza edizione. dell’ambiente con un atteggiamento proat- Presentazione dell’indagine e Nel panorama internazionale, l’Italia gioca un tivo sia vincente sul mercato. delle organizzazioni rispondenti ruolo trainante per questo tipo di certifica- I vantaggi derivanti dall’adozione di un L’indagine è stata rivolta a tutte le organiz- zione. Secondo le statistiche messe a dispo- SGA possono essere diversi, e molti autori zazioni italiane certificate ISO 14001, con sizione da ISO relativamente alla diffusione negli anni ne hanno formulato numerose l’obiettivo di raccogliere la loro opinione in delle certificazioni nei vari Paesi del mondo, sintesi (si veda, ad esempio: Mazzi et al, merito ai principali vantaggi che ritengono l’Italia si colloca al quarto posto come nu- 2016/a, 2016/b). Rimane interessante, di aver conseguito dall’adozione del SGA e mero di certificati ISO 14001 e rappresenta tuttavia, ascoltare il punto di vista delle dalla sua certificazione. il secondo Paese in Europa per questo sche- imprese che hanno adottato la norma ISO Il questionario, caratterizzato da una serie ma (vedi figura 1). 14001, per verificare quale sia effettiva- di domande a risposta preordinata, è stato Obiettivo principale di un SGA secondo ISO mente l’utilità di questo standard, capa- predisposto dai ricercatori CESQA e testato 11 novembre / dicembre 2018
| Qualità 6/2018 | i costi legati al proprio SGA. Come mette in luce la figura 3, alla domanda “L’organizza- zione è in grado di quantificare costi e bene- fici del proprio SGA?”, oltre il 20% dichiara di saperlo fare molto bene, e un ulteriore 50-60% di saperlo fare in modo accetta- bile. Una minima parte delle organizzazioni rispondenti dichiara di non saper quantifi- care costi e benefici legati alla certificazio- ne ISO 14001. Una percentuale maggiore di organizzazioni dichiara di avere una scarsa capacità di quantificare i benefici, mentre la Figura 1: i primi Paesi nel mondo come numero di certificazioni ISO 14001 nell’ultimo triennio (fonte dei quantificazione dei costi sembra essere una dati: ISO, 2017) capacità più diffusa. Passiamo ora ad analizzare l’importanza attribuita dalle organizzazioni rispondenti ai principali benefici della certificazione ambientale. La figura 4 mostra come gli elementi che sono considerati più importanti dalle orga- nizzazioni italiane certificate ISO 14001 sono la conformità legislativa, il miglioramento delle prestazioni ambientali e altri benefici di Figura 2: tipologia di organizzazioni rispondenti all’indagine CESQA-ACCREDIA natura organizzativa. Rimane molto limitato il numero di organizzazioni che ritiene di aver ottenuto importanti benefici di natura eco- nomica dall’adozione del SGA. Proseguendo con l’analisi delle risposte raccolte, entriamo ora nel merito dell’uti- lità dello standard SIO 14001, in riferimen- to ai suoi specifici requisiti. Una specifica domanda del questionario, infatti, ha in- dagato l’opinione delle organizzazioni in merito all’utilità dei singoli requisiti dello Figura 3: capacità delle organizzazioni di quantificare costi e benefici del proprio SGA standard, sulla base delle esperienze spe- cifiche. su un piccolo gruppo di organizzazioni. La to all’iniziativa. Si tratta di un campione mol- La figura 5 riassume i risultati raccol- somministrazione del questionario è quindi to significativo, in quanto rappresenta oltre ti. Possiamo notare che vi sono alcuni avvenuta tramite e-mail, grazie alla colla- il 10% del totale delle organizzazioni italiane requisiti che sono stati valutati come borazione degli Organismi di Certificazione certificate ISO 14001. molto utili dalla maggior parte delle or- che hanno veicolato l’indagine. Le organiz- Come illustra la figura 2, la maggior parte ganizzazioni. Essi sono: la gestione del- zazioni aderenti all’indagine hanno risposto delle organizzazioni rispondenti è un’impre- la conformità legislativa, la valutazione compilando il questionario online in forma sa privata di piccole-medie dimensioni. Una degli aspetti ambientali e la gestione di anonima. percentuale minore tra le organizzazioni ri- rischi ed opportunità. Le risposte sono state quindi raccolte ed spondenti è una grande impresa (19%), ancor Al contrario, alcuni requisiti sono stati va- analizzate dai ricercatori CESQA, con l’obiet- meno un ente pubblico o partecipato (5%) lutati da molti come poco utili: si tratta dei tivo di elaborare i trend emergenti in meri- requisiti relativi alla definizione del conte- to alle opinioni delle organizzazioni sul SGA Utilità del SGA secondo l’indagine sto, alla formulazione di politica ed obietti- adottato. Tutti i risultati dell’indagine sono CESQA-ACCREDIA vi e alla comunicazione interna ed esterna. stati quindi resi pubblici, mediante la pubbli- In merito all’utilità del SGA adottato, l’opinio- Va detto, tuttavia, che in generale le or- cazione di una relazione dettagliata sul sito ne delle organizzazioni è piuttosto variegata. ganizzazioni hanno espresso un’opinione di ACCREDIA (Mazzi et al, 2018). In primo luogo, è bene osservare come sia decisamente positiva in merito all’utilità Riportiamo qui alcuni risultati interessanti elevata la percentuale di organizzazioni che dei requisiti di ISO 14001, e un giudizio di raccolti dalle organizzazioni che hanno aderi- dichiarano di saper quantificare i benefici e scarsa utilità è pressoché assente. novembre / dicembre 2018 12
| I benefici del Sistema di Gestione Ambientale | dalla certificazione ISO 14001. In un quadro europeo fortemente proteso alla promozio- ne dei soggetti impegnati nella protezione dell’ambiente e nella prevenzione dell’inqui- namento, l’Italia sembra qui denunciare una certa inadeguatezza. L’indagine condotta, i cui risultati completi sono disponibili sul sito di ACCREDIA, può diventare il motore di nuove iniziative di sen- sibilizzazione, sul mercato finale e nel mon- do delle imprese. Tutti gli attori coinvolti nel processo di diffusione delle certificazioni am- bientali, dalle organizzazioni agli organismi di certificazione, dai consulenti ai verificatori ambientali, dall’ente di accreditamento ai Figura 4: opinione delle organizzazioni relativamente ai benefici della certificazione ISO 14001 consumatori finali, possono lavorare in siner- gia per accrescere, attraverso l’informazione, Conclusioni 14001, si tratta di un’attenzione al contesto i vantaggi di mercato derivanti dall’adozione Da questi risultati è possibile trarre delle os- interno ed esterno che dimostra maturità. di strumenti volontari di eccellenza ambien- servazioni a nostro avviso interessanti. Un altro aspetto degno di sottolineatura è tale. Cosicché l’impegno di proteggere l’am- In primo luogo, è senz’altro incoraggiante relativo all’importanza che le organizzazio- biente abbia finalmente il ritorno economico riconoscere come la maggior parte delle or- ni italiane certificate danno ai vantaggi del che tutti, com’è giusto, si aspettano. ganizzazioni certificate ISO 14001 si dichiara SGA. In primis, la conformità legislativa che complessivamente soddisfatta della propria l’organizzazione arriva a conseguire grazie ■ Bibliografia capacità di quantificare costi e benefici legati al rispetto di ISO 14001 è molto importante. • ISO, 2017. The ISO Survey of Management System Standard Certifications – 2017. International al proprio SGA. Ciò dimostra come l’atten- Parimenti, i vantaggi legati al miglioramento Organization for Standardization, ISO Central zione per l’ambiente e l’adozione di strumen- delle prestazioni ambientali e i vantaggi di Secretariat. Disponibile al sito: http://www.iso. ti volontari per l’impegno al miglioramento natura organizzativa mostrano come il SGA org/iso/iso_survey_executive-summary.pdf. • Mazzi A., Toniolo S., Manzardo A., Ren J., continuo delle prestazioni ambientali guida sia effettivamente efficace. Scipioni A., 2016/a. Exploring the direction on anche le organizzazioni ad avere una visione Al contempo, desta qualche perplessità il the environmental and business performance più consapevole, e quindi sostenibile, degli giudizio espresso dalle organizzazioni ri- relationship at the firm level. Lessons from a literature review. Sustainability 8, 1200 – DOI: sforzi profusi in questo senso. Anche alla spondenti in merito al limitato vantaggio di 10.3390/su8111200. luce della nuova edizione della norma ISO natura economica e di mercato derivante • Mazzi A., Toniolo S., Mason M., Aguiari F., Scipioni A., 2016/b. What are the benefits and difficulties in adopting an environmental management system? The opinion of Italian organizations. Journal of Cleaner Production, 139, 873-885 – DOI: 10.1016/j.jclepro.2016.08.053. • Mazzi A., Aguiari F., Scipioni A., 2018. Benefici, costi e prospettive del sistema di gestione ambientale. Indagine presso le organizzazioni italiane certificate ISO 14001. Edizione 2018. Università degli Studi di Padova in collaborazione con ACCREDIA. Disponibile al sito: https://www. accredia.it/app/uploads/2018/07/Relazione- finale_indagine-CESQA-ACCREDIA-ISO-14001.pdf. Anna Mazzi – Ricercatrice presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Padova, Centro Studi Qualità Ambiente (CESQA) anna.mazzi@unipd.it Filippo Aguiari – Assegnista di Ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Padova, Centro Studi Qualità Ambiente (CESQA) filippo.aguiari@unipd.it Antonio Scipioni – Professore presso il Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di Padova, Centro Studi Qualità Ambiente (CESQA) scipioni@unipd.it Figura 5: opinione delle organizzazioni relativamente all’utilità dei requisiti di ISO 14001 13 novembre / dicembre 2018
| Qualità 6/2018 | ■ di Nicoletta Antonias Un viaggio lungo i binari della Sostenibilità Il caso studio di Italferr D a alcuni decenni, qualsiasi idea di muove i primi passi dall’impegno ambienta- do supporto per un fattivo coinvolgimento futuro non può prescindere dalla ri- le, dalla ricerca di soluzioni progettuali volte degli appaltatori, spinge Italferr a trasferire cerca di uno sviluppo sostenibile, di a garantire l’idoneo inserimento territoriale nelle convenzioni d’appalto specifiche clau- un equilibrio tra sviluppo economico e qua- delle opere infrastrutturali, dal bisogno di sole contrattuali che richiedono lo sviluppo lità della vita, tra produzione di ricchezza e coniugare la salvaguardia del patrimonio e l’attuazione di un Sistema di Gestione Am- conservazione dell’ambiente, tra interessi ambientale con gli interessi primari di co- bientale dei lavori affidati. economici e istanze sociali. Promuovere struzione di opere pubbliche di notevole Viene innescato così un processo di “conta- pertanto una visione dell’ingegneria rivolta importanza. minazione” che diffonde la cultura dell’am- all’ecosostenibilità, considerando la materia In questo contesto, la Società si specializ- biente tra le imprese di costruzione che ambientale come essenza dello sviluppo, è za nello sviluppo di progetti che esplorano realizzano grandi opere. Italferr si fa in oggi sempre più necessario. ogni possibile correlazione con l’ambiente quegli anni promotrice, anche attraverso La transizione verso un modello di sviluppo in cui l’opera viene realizzata, individuando specifiche attività di formazione rivolte agli economico che abbia come obiettivo non gli aspetti ambientali significativi da moni- appaltatori, di un nuovo modello di cantiere solo redditività e profitto, ma anche pro- torare per verificare potenziali previsioni attento alla gestione delle tematiche am- gresso sociale e salvaguardia dell’ambiente d’impatto, nonchè definendo opportuni in- bientali che richiede l’individuazione di nuove nell’ottica di ideare sistemi più efficienti di terventi di mitigazione. figure professionali, preparate e compe- rigenerazione e riuso diventa fondamenta- La progettazione ambientale della fase co- tenti in tema di sorveglianza ambientale. le per avviare concretamente un’economia struttiva diventa centrale e riveste un ruolo Nuovi ruoli si fanno strada nel settore delle circolare capace di massimizzare l’utilità e determinante per migliorare l’interazione costruzioni per soddisfare le richieste della il valore nel tempo delle infrastrutture pro- con il territorio di riferimento e le popolazio- Società. gettate. ni coinvolte. La consapevolezza che la fase È l’inizio di un percorso più ampio in cui l’e- In quest’ottica, Italferr, società del Gruppo di realizzazione delle opere rappresenti un sigenza di tradurre il principio dello svilup- Ferrovie dello Stato Italiane, rappresenta momento particolarmente critico e com- po sostenibile, sancito in maniera esplicita una realtà ingegneristica in continua evolu- plesso porta Italferr a maturare l’esigenza nell’ordinamento italiano dal decreto cor- zione, nella consapevolezza che nel proces- di strutturare un Sistema di controllo com- rettivo del Testo Unico Ambientale inter- so decisionale alla base della progettazione pleto ed efficace della gestione ambientale venuto nel 2008, muove Italferr verso lo di infrastrutture sostenibili, la domanda del cantiere attraverso un presidio costante studio e la ricerca di strumenti adatti a va- “stiamo facendo il progetto bene?” deve durante le attività di costruzione. L’intuizione lutare non solo i possibili impatti correlati necessariamente essere integrata con un che una traduzione puntuale e specifica del- alla realizzazione dell’opera in progetto ma nuovo e più importante obiettivo “stiamo la norma UNI EN ISO 14001, estendendone anche i benefici indotti dalla stessa nel terri- facendo il progetto giusto?”. per la prima volta i requisiti alla realtà del torio di riferimento. La Società, consapevole Il cammino di Italferr verso la Sostenibilità cantiere, avrebbe potuto costituire un vali- del ruolo decisivo che può assumere l’inge- novembre / dicembre 2018 14
| Un viaggio lungo i binari della Sostenibilità | gneria nella visione di un futuro incentrato fondata su una valutazione integrata degli rale, nonché come strumento oggettivo di sui temi dell’Innovazione e della Sostenibilità obiettivi ambientali, economici e sociali, la valutazione della sostenibilità dei progetti come valori condivisi e fondamentali per af- Società individua il protocollo Envision, pri- infrastrutturali da parte delle Autorità com- frontare le sfide globali del mondo, convinta mo sistema di rating per misurare la soste- petenti. Il documento elaborato ha guidato di poter operare scelte ed azioni concrete nibilità di progetti infrastrutturali, come lo la Società nell’esecuzione del Preliminary per contribuire alla riduzione delle emissio- strumento oggettivo capace di valorizzare le Assessment, previsto nell’iter di certifica- ni di CO2, sceglie volontariamente la norma scelte sostenibili dello specifico progetto ed zione del Sistema Envision, relativo al primo UNI ISO 14064 per sviluppare una metodo- il vantaggio di poter disporre di metodologie progetto ferroviario registrato sul sito dell’I- logia specifica per il calcolo del l’impronta innovative che rendono disponibile una let- SI per conseguire la specifica certificazione climatica dei progetti, certificata da Organi- tura chiara ed accurata del significato com- di sostenibilità. smo Terzo, che diviene un efficace strumen- plessivo dell’opera nel territorio. Il contributo di un Life Cycle Assessment to operativo per indirizzare il progettista nel Dall’esigenza di adattare il Protocollo al con- che possa arricchire in questo contesto l’a- perfezionamento delle soluzioni progettuali testo normativo italiano ed alla specifica nalisi sull’impronta del “sistema ferrovia” e per stimolare le imprese appaltatrici, in tipologia di opere infrastrutturali nasce la tenendo in debito conto anche la fase di fine fase di realizzazione dell’opera, ad approv- Linea Guida per l’applicazione del Protocollo vita dell’opera è oggetto di un’ulteriore Li- vigionare i materiali da costruzione presso Envision alle infrastrutture ferroviarie italia- nea Guida attualmente in corso di sviluppo fornitori che dichiarano formalmente gli im- ne che, validata dall’Institute for Sustainable da parte di Italferr. patti del proprio prodotto sull’ambiente at- Infrastructure (ISI), rappresenta oggi un ri- Il percorso compiuto, attraverso tappe si- traverso metodologie riconosciute a livello ferimento riconosciuto a livello nazionale gnificative e concrete che hanno promosso internazionale (etichette ambientali confor- ed internazionale per promuovere un nuovo e diffuso nuovi approcci e metodologie per mi alle norme ISO serie 14020). concept di progettazione orientata alla so- la progettazione e la realizzazione di grandi Il modello di carbon footprint di Italferr stenibilità. infrastrutture di trasporto nell’ottica di uno trasferito alla fase di costruzione median- La Linea Guida si configura, infatti, come sviluppo sostenibile, pone la Società tra i te specifiche prescrizioni contrattuali si uno strumento operativo utile ai progetti- pionieri di una Sostenibilità che diviene es- configura come ulteriore leva che stimola sti, al fine di migliorare le caratteristiche senziale per pervenire ad un nuovo modo di il settore delle costruzioni nella ricerca e dell’intervento attraverso un processo di costruire sostenibile. nell’adozione di nuove modalità e sistemi feed-back continuo, ai committenti, al fine più sostenibili. di fornire agli stakeholder un quadro chiaro Nicoletta Antonias – Responsabile Innovazione e Forte di un’esperienza ormai consolidata ed esaustivo in merito ai benefici correlati Sostenibilità di Italferr S.p.A. n.antonias@italferr.it nella progettazione di infrastrutture green alla realizzazione dell’opera infrastruttu- AICQ NAZIONALE me scadenze di mandato. Claudio Rosso, riconfermato Il suo piano d’azione prevede, con specifiche Presidente Nazionale deleghe di giunta esecutiva nazionale: - lo sviluppo di progetti formativi locali e Il 19 ottobre 2018 scorso si sono chiuse nazionali; le elezioni per il rinnovo alla Presidenza di - il miglioramento della comunicazione Aicq Nazionale. Claudio Rosso è stato ri- tramite tutti i canali AICQ: Rivista Quali- confermato Presidente per il triennio 2018- tà, sito nazionale e webmagazine Quali- 2021 dopo il precedente mandato triennale tàonLine e social; volto al rilancio associativo. Resta intatto - l’accrescimento del marketing associativo; l’intento a contribuire alla vita e allo svilup- attivamente impegnato su numerosi fronti - il potenziamento delle attività in seno al po dell’Associazione Nazionale con piena associativi: nuovi progetti formativi, part- Gruppo Giovani AICQ; apertura a operatori e professionisti della nership, iniziative culturali, progetti nazionali - la valorizzazione dei tavoli di Coordina- Qualità e dei Sistemi di Gestione in generale. ed europei. La decisione è stata presa con mento Comitati e Settori; un caloroso applauso da parte dei consi- - una specifica delega Industria 4.0 per l’in- M ilano, 23 ottobre 2018. Il Consiglio Nazionale di AICQ - in occasione della riunione plenaria del 23 ottobre 2018, svol- glieri e sancisce la continuazione di un piano di intenti che trova ancora ampi margini di intervento per il miglioramento associativo. dividuazione di nuovi obiettivi “di Qualità” e per proseguire i lavori iniziati con successo nel 2017 dal Comitato Guida Industria 4.0; tasi a Milano - ha provveduto a ratificare l’e- Le Territoriali AICQ formulano al dott. Clau- - lo sviluppo di progetti speciali, volti anche lezione del dott. Claudio Rosso quale Presi- dio Rosso i più sentiti complimenti per l’in- all’accrescimento della partecipazione dente Nazionale di AICQ anche per il triennio carico fin qui svolto, nella speranza di nuovi dell’associazione a Bandi Europei. 2018-2021 dopo un mandato che lo ha visto traguardi e di un buon lavoro per le prossi- Auguri Presidente! 15 novembre / dicembre 2018
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