Ambiente e sostenibilità - Rendicontazione sostenibile, Criteri Ambientali minimi (CAm) - Istituto di Istruzione Superiore ...

Pagina creata da Valerio Salerno
 
CONTINUA A LEGGERE
Ambiente e sostenibilità - Rendicontazione sostenibile, Criteri Ambientali minimi (CAm) - Istituto di Istruzione Superiore ...
S    E     I
                                                                              Dal 1971 la rivista italiana per i professionisti della qualità e dei sistemi di gestione   NOV/DIC 2018
                                                                              Italian Journal of Quality & Management Systems
Poste Italiane s.p.a. – Spedizione in Abbonamento Postale – 70% DCB Sondrio

                                                                                      Ambiente e sostenibilità
                                                                                                                             Rendicontazione Sostenibile,
                                                                                                                         Criteri Ambientali Minimi (CAM)
Ambiente e sostenibilità - Rendicontazione sostenibile, Criteri Ambientali minimi (CAm) - Istituto di Istruzione Superiore ...
Ambiente e sostenibilità - Rendicontazione sostenibile, Criteri Ambientali minimi (CAm) - Istituto di Istruzione Superiore ...
| Editoriale |
                                                 Presidente Comitato Ambiente Ed Energia di Aicq

Gestione ambientale significa gestione
della competitività d’impresa?

                                   C
                                          on l’introduzione nel 2015 alle Nazione Unite degli obiettivi
                                          di sviluppo sostenibile (SDGs 2030), la comunità interna-
                                          zionale ha ancora una volta affermato con forza la neces-
                                   sità di perseguire una crescita rispettosa delle tre dimensioni
                                   della sostenibilità:economica, sociale ed ambientale.
                                   In linea con questi obiettivi, prima l’Europa e quindi il nostro Pa-
                                   ese, hanno presentato un proprio quadro politico ed operativo
                                   che ha portato alla pubblicazione di diverse direttive e regola-
                                   menti tra cui il noto pacchetto dell’economia circolare(2015),
                                   ed i nuovi piani di acquisti verdi (GPP) per le pubbliche ammi-
                                   nistrazioni. Se il primo impone un ripensamento del modello
                                   economico e quindi industriale al fine di favorire e ridurre il con-
                                   sumo di risorse naturali, il secondo pone le imprese di fronte
                                   alla necessità di adottare modelli organizzativi di eccellenza che

 il ruolo di AICQ
                                   siano a ridotto impatto ambientali, riconosciuti da enti terzi ac-
                                   creditati. Con particolare riferimento alle variabili ambientali, è

 come guida                        noto come per anni il mondo delle imprese abbia vissuto senza
                                   prestare particolare attenzione ai modelli innovativi di sviluppo

 e supporto al tessuto             suggeriti a livello nazionale e internazionale. Oggi invece, molte
                                   iniziative volontarie pubbliche e private, ci fanno ritenere che

 imprenditoriale                   progressivamente l’atteggiamento delle organizzazioni stia
                                   cambiando, comprendendo il valore strategico di politiche am-
 nazionale                         bientali innovative. Numerose sono ad es. le aziende che hanno
                                   adottato piani di risparmio di risorse, inquadrabili come pratiche
 è di rilevante                    di “scarce resource management”, che consentano sia di ridur-
                                   re i costi di produzione che i relativi impatti ambientali.
 importanza                        In questo contesto il ruolo di AICQ come guida e supporto al tes-
                                   suto imprenditoriale nazionale è di rilevante importanza e centra-
                                   lità. Il mondo degli standard e delle certificazioni ambientali, di cui
                                   AICQ è promotore nel nostro paese, proprio in questi ultimi mesi
                                   sta vivendo un grande fermento relativo alla recente pubblicazio-
                                   ne (e.g. ISO 14067 per la Carbon Footprint di prodotto) di norme
                                   che nascono direttamente dalle esigenze del mercato. Se da un
                                   lato il proliferare di standard testimonia la necessità di disporre
                                   di regole comuni per abbattere le barriere all’ingresso nei merca-
                                   ti, dall’altro la contemporanea crescita delle certificazioni di ter-
                                   za parte è necessariamente collegata alla loro globalizzazione.
                                   Per concludere, è doveroso chiedersi: per un’azienda che intende
                                   accrescere il proprio business, la gestione ambientale significa
                                   gestione della competitività d’impresa? Mai come oggi riteniamo
                                   che la risposta sia affermativa.

                                                                                         Antonio Scipioni
                                                             Presidente Comitato Ambiente Ed Energia di Aicq
                                                                                        scipioni@unipd.it

                               1                              novembre / dicembre 2018
Ambiente e sostenibilità - Rendicontazione sostenibile, Criteri Ambientali minimi (CAm) - Istituto di Istruzione Superiore ...
sommario

                             pag        04                                                pag       24
Editoriale                                           1       2050: lavoro, innovazione e competenze           32
di Antonio Scipioni                                          di Oliviero Casale e Arturo Lavalle

Sostenibilità: la sfida mondiale                     4       Cross Border Energy Trainings (CBET)             38
per la salvezza del Pianeta                                  di Claudio Rosso
di Giovanni Mattana
                                                             Linguaggio, strumenti e tecniche della Qualità   42
                                                             a cura di Vincenzo ROGIONE
Le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto             8
(DAP) in Italia
                                                             Innovazione e Sistemi di Gestione                47
di Sara Toniolo, Anna Mazzi e Antonio Scipioni
                                                             a cura di Oliviero CASALE

I benefici del Sistema di Gestione                  11       Strumenti TQM per la scuola: le CLQ (Check       48
Ambientale                                                   List Qualità) come strumento efficace
di Anna Mazzi, Filippo Aguiari e Antonio Scipioni            A cura di Paolo SENNI GUIDOTTI MAGNANI

Un viaggio lungo i binari della Sostenibilità       14       IATF 16949 e non conformità: la necessità        51
Nicoletta Antonias                                           di un approccio organico e strutturato
                                                             nei sistemi della qualità
Green building, un fenomeno Globale                 16       a cura di Marco Mantoan
di Marco Mari e Oliviero Casale
                                                             Piano editoriale 2019                            52
Le competenze degli Operatori BIM                   22       a cura di Annalisa ROSSI
per l’Efficienza Energetica
                                                             Quality in Italy                                 53
di Claudio Rosso
                                                             a cura di Camilla ROCCA - MEDIAVALUE

La gestione dell’errore umano                       24       Lo scaffale di Qualità                           54
nella formazione dell’ingegnere                              a cura di Giulio MAGRINO
di Sabrina Corpino
                                                             Formazione in Corso                              55
Leadership e miglioramento                          28       a cura di Annalisa ROSSI
di un’istituzione scolastica
di Marco Bechis e Laura Tomatis                              Associazione Italiana Cultura Qualità            56

             novembre / dicembre 2018                    2
Ambiente e sostenibilità - Rendicontazione sostenibile, Criteri Ambientali minimi (CAm) - Istituto di Istruzione Superiore ...
S E I
                                                                                                  NOV/DIC 2018

                                                    Giovanni Mattana (articolo a pag. 4) so-

                                                                                                      in questo numero
                                                    stiene tuttavia che il nostro Paese “pur
                                                    registrando trend in miglioramento su al-
                                                    cuni importanti obiettivi, non è in linea con
                                                    nessuno dei 17 goals se non si transiterà
                                                    rapidamente verso un modello di sviluppo
                                                    sostenibile sul piano economico, sociale e
                                                    ambientale”.
                                                    A questo proposito l’opinione di Marco
                                                    Mantoan, A.D. di ANFIA Service (articolo a
                                                    pag. 51), è che “Le imprese continuano a
                                                    vedere il sistema qualità come un insieme
                                                    di procedure, talvolta ritenute poco utili e
                                                    intralcianti la pratica quotidiana. La quali-
                                                    tà, al contrario, richiede processi disegna-
                                                    ti a misura d’azienda e gestiti da persone
                                                    competenti, con il coinvolgimento delle
                                                    funzioni direttive”.

A
         lle soglie del 2019 appare ormai           Naturalmente in questo numero di Qua-
         chiaro il traguardo a cui deve ten-        lità il tema dell’ambiente è affrontato in
         dere la nostra economia, insieme           molti articoli, in particolare Antonio Sci-
ai principali partner europei e mondiali.           pioni, Sara Toniolo e Anna Mazzi (articolo
Come osservano Oliviero Casale e Arturo             a pag. 8) discutono dell’impatto delle Di-
Lavalle (articolo a pag. 32), fin dall’inizio       chiarazioni Ambientali di Prodotto (DAP)
del nuovo millennio le economie emer-               sull’industria e il mercato italiani, mentre
genti “E7” - Cina, India, Brasile, Messico,         Oliviero Casale e Marco Mari (articolo a
URSS, Indonesia e Turchia - hanno regi-             pag. 16) affrontano il tema dei Criteri Am-
strato tassi di sviluppo del PIL nettamente         bientali Minimi nel settore edilizio a livello
superiori ai Paesi del G7.                          europeo e italiano, analizzandone i benefici
Secondo il Rapporto “The Long View” di              e le necessità.
Price Waterhouse Cooper, da qui al 2050
l’Unione Europea vedrà ridotta la propria                                          FABIO MAGRINO
                                                                             Direttore Responsabile
fetta di ricchezza, arrivando a produrre                                   f.magrino@mediavalue.it
solo il 10% del PIL globale (rispetto al
20% della Cina), e per alcuni Stati UE la
situazione potrebbe diventare assai più
drammatica: l’Italia, a causa della stagna-
zione demografica e dell’instabilità poli-
tica, precipiterà al 21mo posto. Seguendo
l’analisi di Casale e Lavalle, l’Italia è attual-
mente imprigionata in un low-skills equi-
librium, un basso livello di competenze
generalizzato, accompagnato da una de-
bole domanda da parte delle imprese.
Anche per il rapporto Bertelsmann 2018,
l’Italia figura al 29° posto su 156 Paesi.

                                        3                             novembre / dicembre 2018
Ambiente e sostenibilità - Rendicontazione sostenibile, Criteri Ambientali minimi (CAm) - Istituto di Istruzione Superiore ...
| Qualità 6/2018 |
 ■ di Giovanni Mattana

Sostenibilità: la sfida mondiale
per la salvezza del Pianeta
Qualche cenno di cronistoria                   poi largamente usata: Sviluppo sostenibi-      Nel 1982, al Rio de Janeiro Earth Summit,
L’attenzione alla sostenibilità del Pianeta    le è quello in grado di assicurare il soddi-   fu emessa la Rio Declaration on Envi-
ricevette un forte incremento, nel 1972,       sfacimento dei bisogni della generazione       ronment and Development; nel 2012 nella
con la pubblicazione della ricerca sui Li-     presente senza compromettere la pos-           Conferenza “Rio + 20” si decide di passare
miti dello sviluppo (ora stiamo consu-         sibilità delle generazioni future di realiz-   a nuovi Sustainable Developments Goals
mando 1,7 pianeti e l’Earth Overshoot Day      zare i propri. Spesso il termine “sviluppo     (SDG), per fissare le nuove priorità mon-
-il giorno che segna l’esaurimento delle       sostenibile” viene usato per descrivere lo     diali e coinvolgere, oltre ai governi, anche
risorse rinnovabili che la Terra è in grado    sviluppo che porta alla sostenibilità, e il    le aziende, gli scienziati, la società civile, le
di rigenerare in un anno- è stato quest’an-    termine “responsabilità sociale” è usato       singole persone (ma con attenzione pre-
no l’1 agosto!). Nel 1987 uscì il Rapporto     per descrivere come una singola azienda        valente al mono sottosviluppato).
Brundland, Our Common Future, che con-         o organizzazione può contribuire allo svi-     Jeffrey D. Sachs, coordinatore del gruppo
teneva anche la definizione di sostenibilità   luppo sostenibile.   1
                                                                                              preparatorio ONU ha detto che “lo svilup-

              novembre / dicembre 2018                                  4
Ambiente e sostenibilità - Rendicontazione sostenibile, Criteri Ambientali minimi (CAm) - Istituto di Istruzione Superiore ...
| Sostenibilità: la sfida mondiale per la salvezza del Pianeta |

po sostenibile è la sfida più grande e com-      za senza precedenti. Viene accettata da           vantaggiosa che si tradurrebbe in mag-
plessa che l’umanità abbia mai dovuto            tutti i paesi e si applica a tutti, tenendo in    giori profitti per tutti i paesi e per tutto il
affrontare”.                                     considerazione realtà nazionali, capacità         mondo.”2
Ma solo nel settembre 2015 l’opinione            e livello di sviluppo diversi e rispettando       È anche la prima volta che viene messo a
pubblica, quella sensibile a queste sfide        politiche e priorità nazionali. Questi sono       punto un cruscotto per guidare l’avanza-
decisive per il destino della Terra, tirò un     obiettivi e traguardi universali che riguar-      mento e l’ottenimento degli obiettivi. Un
sospiro di sollievo: si era finalmente tro-      dano il mondo intero, paesi sviluppati e in       pacchetto di circa 240 indicatori comuni
vato il consenso necessario per cambiare         via di sviluppo in ugual misura. Essi sono        ne misura l’avanzamento.
marcia e metodo, i due elementi essenzia-        interconnessi e indivisibili e bilanciano le      Ogni Ente coinvolto (Governi, Comuni,
li, per ottenere risultati specifici e traspa-   tre dimensioni dello sviluppo sostenibile.        Aziende, Associazioni) pubblica i propri
renti con continuità.                            6. Gli Obiettivi e i traguardi sono il risulta-   traguardi, di cui si verifica l’avanzamento.
                                                 to di oltre due anni di consultazione pub-        È già iniziata la misura periodica di avan-
La decisione ONU del settembre                   blica e di contatti con la società civile e       zamento verso gli obbiettivi e nel luglio di
2015 sul nuovo Piano obiettivi                   altre parti in causa nel mondo che hanno          ogni anno si fa il punto della situazione. : “È
per il 2030                                      dato particolare attenzione alla voce dei         ora che la discussione esca da New York
All’ONU il tema è all’ordine del giorno da       più poveri e dei più vulnerabili.                 per entrare nel dialogo a livello nazionale,
oltre quarant’anni: nel frattempo è certa-                                                         che entri nei Parlamenti e nelle leggi. Per-
mente aumentata la consapevolezza del            La nostra visione                                 ché ciò accada è necessario trasformare
problema e sono stati avviati dei processi       7. In questi Obiettivi e traguardi, stiamo        gli SDGs in un nuovo contratto sociale che
specifici e si sono anche ottenuti dei risul-    esponendo una visione sommamente am-              leghi il popolo ai suoi rappresentanti”3.
tati concreti; ma certamente sono stati          biziosa e trasformativa. Noi immaginiamo          I 17 obiettivi Universali sono:
assai modesti, finora, i progressi com-          un mondo libero dalla povertà, dalla fame,        1.    Porre fine ad ogni forma di povertà
plessivi nel coniugare la crescita economi-      dalla malattia e dalla mancanza, dove ogni              estrema nel mondo
ca con l’inclusione sociale e la sostenibilità   vita possa prosperare. Immaginiamo un             2. Porre fine alla fame, raggiungere la
ambientale.                                      mondo libero dalla paura e dalla violenza.              sicurezza alimentare, migliorare la
In quella Assemblea viene approvato l’av-        Un mondo universalmente alfabetizzato.                  nutrizione e promuovere un’agricoltu-
vio del nuovo Piano obiettivi ONU per il         Un mondo con accesso equo e universale                  ra sostenibile
2030; piano basato, non come in prece-           a un’educazione di qualità a tutti i livelli,     3. Assicurare la salute e il benessere per
denza, su raccomandazioni, bensì su im-          a un’assistenza sanitaria e alla protezione             tutti e per tutte le età
pegni formali anche degli Stati, e soggetto      sociale, dove il benessere fisico, mentale e      4. Fornire un’educazione di qualità, equa
a verifica progressiva.                          sociale venga assicurato. Un mondo dove                 ed inclusiva, e opportunità di appren-
Un solenne impegno ONU, preso all’unani-         riaffermiamo il nostro impegno per il dirit-            dimento per tutti
mità dall’Assemblea dei 191 Stati membri:        to all’acqua potabile e a servizi igienici si-    5. Realizzare l’eguaglianza di genere,
“Noi, Capi dello Stato e del Governo e Alti      curi e dove ci sia un’igiene migliore; e dove           l’empowerment delle donne e delle
Rappresentanti, riuniti al Quartier Genera-      il cibo sia sufficiente, sicuro, accessibile e          ragazze ovunque
le delle Nazioni Unite di New York dal 25 al     nutriente. Un mondo dove gli insediamenti         6. Garantire acqua e condizioni igienico-
27 settembre 2015 per la celebrazione del        umani siano sicuri, resistenti e sostenibi-             sanitarie per tutti in vista di un mondo
settantesimo anniversario dell’ONU, oggi         li e dove ci sia un accesso universale ad               sostenibile
abbiamo stabilito i nuovi Obiettivi globali      un’energia economicamente accessibile,            7. Assicurare l’accesso a sistemi di
per lo Sviluppo Sostenibile.                     affidabile e sostenibile.                               energia moderni, sostenibili, sicuri e a
50. Oggi stiamo prendendo una decisione                                                                  prezzi accessibili per tutti
di grande importanza storica. Decidiamo          Non più esortazioni ma impegni                    8. Promuovere una crescita economica
di costruire un futuro migliore per tutte le     verificabili e un cruscotto per il                      sostenuta, inclusiva e sostenibile non-
persone, compresi i milioni a cui è stata        governo del percorso                                    ché il lavoro dignitoso per tutti
negata la possibilità di condurre una vita       18. Annunciamo oggi 17 nuovi Obiettivi per        9. Promuovere un processo d’industria-
decente, dignitosa e gratificante e rag-         lo Sviluppo Sostenibile con 169 traguardi               lizzazione sostenibile
giungere il loro pieno potenziale umano.         ad essi associati, che sono interconnessi         10. Ridurre l’ineguaglianza all’interno e
Possiamo essere la prima generazione             e indivisibili. È la prima volta che i leader           fra le Nazioni
che riesce a porre fine alla povertà; così       mondiali si impegnano in uno sforzo e in          11. Costruire città e insediamenti umani
come potremmo essere l’ultima ad avere           un’azione comune attraverso un’agenda                   inclusivi, sicuri e sostenibili
la possibilità di salvare il pianeta. Il mon-    politica così vasta e universale. Ci stiamo       12. Promuovere modelli di produzione e
do sarà un posto migliore nel 2030 se ri-        incamminando verso lo sviluppo soste-                   consumo sostenibili
usciremo a raggiungere i nostri obiettivi.       nibile, dedicandoci al perseguimento del-         13. Promuovere azioni, a tutti i livelli, per
5. Questa è un’Agenda di portata e rilevan-      la crescita globale e a una cooperazione                combattere il cambiamento climatico

                                                                       5                                novembre / dicembre 2018
Ambiente e sostenibilità - Rendicontazione sostenibile, Criteri Ambientali minimi (CAm) - Istituto di Istruzione Superiore ...
| Qualità 6/2018 |

                                                                                               tivi). Ma si dichiara che Il mondo sta de-
                                                                                               ragliando: non sta realizzando lo sviluppo
                                                                                               sostenibile, né i fondamentali cambiamen-
                                                                                               ti politici necessari per scatenare il poten-
                                                                                               ziale trasformativo degli SDGs. Importanti
                                                                                               aiuti potranno venire dalla integrazione
                                                                                               degli SDGs nei budgets delle pubbliche
                                                                                               Amministrazioni, e nell’uso strategico de-
                                                                                               gli acquisti pubblici.
                                                                                               In occasione dei tre anni dal lancio del
                                                                                               progetto viene varata una “Global day of
                                                                                               action”, che offre una piattaforma per
                                                                                               registrare tutte le iniziative miranti a pro-
                                                                                               muovere gli SDGs.
                                                                                               La sfida è lanciata; il motore del coinvol-
                                                                                               gimento comincia a ingranare, ma non si è
                                                                                               ancora cambiato marcia.
                                                                                               Per quanto riguarda l’Unione Europea, ci
                                                                                               sono evidenti miglioramenti, nel corso de-
14. Garantire la salvaguardia e l’utilizzo       la maggior parte delle associazioni im-       gli ultimi anni, verso gli Obiettivi di sviluppo
   sostenibile delle risorse marine, degli       prenditoriali del territorio;                 sostenibile relativi a salute (Goal 3), educa-
   oceani e del mare                           • anche CIASCUNO DI NOI è chiamato ad           zione (Goal 4), uguaglianza di genere (Goal
15. Proteggere e ripristinare gli ecosiste-      orientarsi ai traguardi del Pianeta nelle     5), energia pulita (Goal 7), lavoro (Goal
   mi terrestri e arrestare la perdita di        proprie scelte di vita e nelle scelte so-     8), innovazione, industria e infrastrutture
   biodiversità                                  ciali ed economiche.                          (Goal 9), città e comunità sostenibili (Goal
16. Rendere le società pacifiche e inclusi-                                                    11), consumo responsabile (Goal 12), lot-
   ve, realizzare lo stato di diritto e ga-    L’avanzamento del Progetto a                    ta al cambiamento climatico (Goal 13).
   rantire istituzioni efficaci e competenti   livello ONU                                     Significativi peggioramenti si registrano,
17. Rafforzare e incrementare gli stru-        A 12 anni dalla scadenza degli Obiettivi        invece, per le disuguaglianze (Goal 10), la
   menti di implementazione e la partner-      di sviluppo sostenibile, c’è ancora mol-        qualità dell’ambiente terrestre (Goal 15) e
   ship globale per lo sviluppo sostenibile.   ta strada da fare. Nonostante gli enormi        pace, giustizia e istituzioni forti (Goal 16).
Ognuno dei 17 obiettivi è a sua volta strut-   progressi compiuti in molti settori dell’A-     Infine, non si segnalano significative va-
turato in traguardi misurabili in modo tale    genda 2030, in alcune aree non saranno          riazioni per la povertà (Goal 1), la fame e
da garantirne il monitoraggio in itinere.      raggiunti i target fissati. Serve un cam-       l’alimentazione (Goal 2) e la partnership
                                               biamento radicale nei modelli politici e nei    internazionale (Goal 17). In Francia e Ger-
Non solo Governi, ma                           modelli di business, serve più efficacia e      mania, per partecipare a gare pubbliche,
coinvolgimento di tutti i livelli              maggiore responsabilità. È la sintesi del
Il goal 17 prevede il coinvolgimento e ini-    Rapporto 2018 dedicato agli Obiettivi di
ziative di TUTTI gli attori sociali. Qualche   sviluppo sostenibile diffuso dalle Nazio-
esempio:                                       ni Unite in vista dell’High Level Political
• oltre l’80% delle Aziende del Global         Forum 2018 che si è tenuto a New York
  Compact hanno già inserito e pubblica-       il 9 luglio. Un rapporto in chiaroscuro
  to il contributo ai 17 Goal nei loro piani   dove ad alcuni ottimi risultati, si alterna-
  Aziendali;                                   no situazioni ancora drammatiche. Ad
• il Rapporto Lombardia 2017 indaga su         aggiungere nuove sfide ci sono i conflitti,
  come un livello di governo sub-naziona-      i cambiamenti climatici e le crescenti disu-
  le possa contribuire al conseguimento        guaglianze.
  dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile     Il rapporto 2018 dedica specifici capitoli
  dell’Agenda 2030 (SDGs) declinandoli         ai Goal che sono oggetto della riunione
  sul territorio, analizzando le politiche     annuale: 6 (Acqua pulita e servizi igienico-
  regionali più rilevanti rispetto ai target   sanitari), 7 (Energia pulita e accessibile),
  di interesse, e presentando prospettive      11 (Città e comunità sostenibili), 12 (Con-
  e possibili sviluppi;                        sumo e produzione responsabili), 15 (Vita
• la “Carta di MILANO” è un impegno del-       sulla terra) e 17 (Partnership per gli Obiet-   www.asvis.it

               novembre / dicembre 2018                             6
Ambiente e sostenibilità - Rendicontazione sostenibile, Criteri Ambientali minimi (CAm) - Istituto di Istruzione Superiore ...
| Sostenibilità: la sfida mondiale per la salvezza del Pianeta |

                                                       povertà, disoccupazione, disuguaglianze,       riporta il valore dei singoli indicatori, la
                                                       degrado ambientale, mentre registra un         graduatoria e i trend; l’Italia figura al 29°
                                                       miglioramento nei campi dell’educazione,       posto su 156, ma come valore non ci vede
                                                       della salute e dell’alimentazione, pur re-     in linea con gli obiettivi in nessuno dei 17
                                                       stando lontano dagli Obiettivi di sviluppo     Goal; ci sono però trend di miglioramento
                                                       sostenibile che riguardano questi temi.        su alcuni, anche se risultiamo purtroppo
                                                       Inoltre, l’Italia è in ritardo nell’adozione   negativi proprio sul coinvolgimento com-
                                                       di strategie fondamentali per garantire il     plessivo (goal 17).SI veda in fig.2 la situa-
                                                       benessere e un futuro alla generazione         zione complessiva.
                                                       presente e a quelle che verranno, come         Un esame più dettagliato mostrerebbe
                                                       quelle relative all’energia, alla lotta al     sia situazioni negative persistenti, sia
                                                       cambiamento climatico ed economia cir-         azioni positive avviate. Tra queste ultime
                                                       colare.                                        si potrebbe segnalare l’inserimento per
                                                       Oggi l’Italia non solo non è in una condi-     legge nel DEF (e relative implicazioni) di
Fig 2-Situazione complessiva dell’Italia dal           zione di sviluppo sostenibile, ma per alcuni   12 indicatori fondamentali del ”benes-
Rapporto Bertelsmann 2018                              target “si trova dove la media europea era     sere”, oppure la grande azione di sensi-
                                                       10 anni fa”.                                   bilizzazione svolta da ASVIS attraverso
occorre aver definito il proprio contributo            Se non si transiterà rapidamente verso un      200 Associazioni di ogni tipo, e culmina-
di allineamento agli SDG.                              modello di sviluppo sostenibile sul piano      ta in un FESTIVAL di 17 giorni, con oltre
                                                       economico, sociale e ambientale l’Italia       700 manifestazioni riguardanti tutti i 17
IN ITALIA                                              non riuscirà a raggiungere i 17 Obiettivi      Goal. Potrà essere molto importante, se
ASVIS è la più grande rete italiana delle              di sviluppo sostenibile, né quelli che pre-    non sarà modificata, anche la Direttiva
organizzazioni della società civile (oltre             vedono una scadenza al 2020 né quelli          del 16.3.2018 che dà vita all’organismo
180 Associazioni di tutti i settori economi-           riferiti al 2030, come pure si è impegna-      di coordinamento delle politiche econo-
ci, ambientali e sociali) e l’animatrice di            ta a fare sottoscrivendo l’Agenda 2030         miche, sociali e ambientali per il rag-
vaste campagne di mobilitazione.                       dell’ONU il 25 settembre del 2015.             giungimento dei 17 Obiettivi di sviluppo
Il Rapporto ASviS 2017 (quello 2018 sarà               Eppure si potrebbe fare molto, anche nel       sostenibile.
reso noto tra poco) rileva: ci sono passi              breve termine, per cambiare tale situazio-     Ma di ciò si potrà riparlare in un articolo
avanti, ma restano forti ritardi su povertà,           ne. Interventi di natura amministrativa da     successivo.

Fig 3-Trend dell’Italia nei 17 Goal, dal Rapporto Bertelsmann 2018

disoccupazione, disuguaglianze e qualità               adottare prima della scadenza dell’attua-      Giovanni Mattana, AICQ Centro Nord -
dell’ambiente. Servono misure urgenti e                le legislatura, completare l’iter di appro-    Presidente Comitato scientifico e incaricato alla
coordinate per conseguire la sostenibilità             vazione di importanti leggi in discussione     Sostenibilità - g.u.mattana@gmail.com

economica, sociale e ambientale dell’Italia.           in Parlamento, avviare un’ampia opera di
                                                                                                      1. Da ISO Guida 82-Guide for addressing
“L’ITALIA NON È SU UN SENTIERO DI SVI-                 educazione e sensibilizzazione verso i gio-
                                                                                                         sustainability in standards.
LUPPO SOSTENIBILE e la ripresa economi-                vani, le imprese e le istituzioni pubbliche,   2. Da Verbale dell’Assemblea
ca, da sola, non risolverà i problemi che              inserire gli SDGs nella programmazione         3. Thomas Gass, Assistente del Segretario
                                                                                                         Generale delle Nazioni Unite.
pongono l’Italia tra i Paesi europei con le            dei Ministeri e degli altri enti pubblici.4”
                                                                                                      4. www.asvis.it/rapporto-2017
peggiori performance economiche, sociali               È uscito anche il rapporto Bertelsmann         5. Bertelsmann-Stiftung -SDG Index and
e ambientali. Il nostro Paese è indietro su            20185, con dati per moltissimi paesi: esso        Dashboards Report 2018

                                                                            7                           novembre / dicembre 2018
Ambiente e sostenibilità - Rendicontazione sostenibile, Criteri Ambientali minimi (CAm) - Istituto di Istruzione Superiore ...
| Qualità 6/2018 |
■ di Sara Toniolo, Anna Mazzi e Antonio Scipioni

Le Dichiarazioni Ambientali
di Prodotto (DAP) in Italia
■ Negli ultimi anni le etichette ambientali stanno avendo una grande diffusione sul            che rappresentano limiti di eccellenza pre-
mercato internazionale, soprattutto in alcuni settori industriali, dove la richiesta di        stazionale; il rilascio dell’etichetta avviene
“prodotti verdi” è particolarmente elevata. Esistono diverse tipologie di etichette am-        a fronte di una verifica indipendente che
bientali, che si distinguono in base alle informazioni che vengono comunicate. Tra que-        garantisce l’eccellenza delle prestazioni am-
ste, vi sono le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (DAP) che comunicano gli impatti          bientali dei prodotti certificati.
ambientali associati al ciclo di vita del prodotto secondo la metodologia Life Cycle As-       Le etichette di tipo II fanno riferimento allo
sessment (LCA). In Italia la loro diffusione sta crescendo, soprattutto in settori quali       standard ISO 14021 (ISO, 2016) e prevedono
l’alimentare e le costruzioni.                                                                 la comunicazione di prestazioni ambientali
                                                                                               del prodotto mediante autodichiarazioni,
                                             Introduzione                                      solitamente elaborate dai produttori, dagli
                                             La sensibilità ambientale del mercato in-         importatori o dai distributori dei prodotti
                                             ternazionale muove già verso negli anni           Le etichette di tipo III utilizzano come stan-
                                             ’90 le aziende ad adottare strumenti di           dard l’ISO 14025 (ISO, 2006) e prevedono
                                             riconoscimento delle prestazioni am-              una dichiarazione dettagliata delle pre-
                                             bientali dei propri prodotti. Nascono così        stazioni ambientali del prodotto a cui si
                                             le etichette ambientali di prodotto come          riferiscono; le informazioni che vengono
                                             strumento di marketing. Negli ultimi anni         comunicate derivano dalla quantificazione
                                             queste etichette stanno avendo una gran-          degli impatti ambientali associati al ciclo di
                                             de diffusione sul mercato internazionale,         vita del prodotto secondo la metodologia
                                             soprattutto in alcuni settori industriali, in     Life Cycle Assessment (LCA); tali etichette
                                             cui la richiesta di “prodotti verdi” è parti-     vengono rilasciate a fronte di una verifica
                                             colarmente elevata, anche grazie a politi-        indipendente e sono spesso utilizzate nella
                                             che di sostegno di cui l’Unione Europea è         comunicazione business-to-business ma
                                             senza dubbio la principale promotrice.            anche business-to-consumer.
                                             Sulla base delle indicazioni dell’Internatio-     Una particolare tipologia di etichetta di tipo
                                             nal Standards Organization (ISO), è possi-        III è la Dichiarazione Ambientale di Prodot-
                                             bile classificare le etichette ambientali di      to (DAP), altresì detta Environmental Pro-
                                             prodotto in tre tipologie, in funzione del-       duct Declaration (EPD). Una DAP contiene
                                             le informazioni che vengono comunicate            solitamente informazioni sul prodotto,
                                             (ISO, 2012).                                      sull’azienda produttrice e riporta gli impatti
                                             Le etichette di tipo I hanno come riferimento     ambientali calcolati per diverse categorie
                                             lo standard ISO 14024 (ISO, 2018), si basano      ambientali attraverso l’applicazione della
                                             sul rispetto di una serie di criteri ambientali   metodologia LCA.

                                             Figura 1. Numero di DAP di aziende italiane       Figura 2. Percentuale di DAP rilasciate dai diversi
                                             suddivise per tipologia.                          operatori di programma.

             novembre / dicembre 2018                                8
| Le Dichiarazioni Ambientali di Prodotto (DAP) in Italia |

Il processo di elaborazione di una DAP è ge-             l’operatore di programma con il maggior                zione ambientale è maggiormente diffuso.
stito da un organismo specifico, chiamato                numero di DAP di aziende italiane; 57 da               La figura 5 mostra la numerosità di pro-
operatore di programma, che ha il compito                PEP (21%); 19 da IBU (7%); 10 da EPDItaly              dotti certificati per tipologia di prodotto.
di elaborare le necessarie regole di prodotto            (4%); 8 da NEF (3%) e 2 da Ift Rosenheim               Possiamo notare come il maggior numero
(dette anche Product Category Rules – PCR)               (1%). Questa distribuzione è rappresen-                di DAP riguarda prodotti alimentari (80
che identificano e descrivono il processo di             tata in termini percentuali in Figura 2, da            DAP), prodotti da costruzione (71 DAP) e
preparazione di una DAP e di sviluppo dello              cui emerge anche che le aziende italiane si            prodotti elettrici/elettronici (57 DAP). In
studio LCA, rendendo la dichiarazione com-               rivolgono nel 96% dei casi ad operatori di             numero inferiore, sono presenti DAP che
parabile e verificabile (Butt et al., 2015). L’o-        programma stranieri. Questo è dovuto al                riguardano altre tipologie, quali prodotti di
peratore di programma ha anche il compito                fatto che fino al 2015 in Italia non era an-           legno e di carta, prodotti del settore arre-
di supervisionare il processo di sviluppo del-           cora presente EPDItaly, unico operatore di             damento, tessuti e pellame.
le DAP e di pubblicarle sul proprio sito web.            programma con sede di Italia.                          Le figure 6 e 7 focalizzano l’analisi sulle
Alcuni dei principali operatori di programma             La Figura 3 mostra i risultati relativi alle           tipologie di prodotti rispettivamente del
in Europa sono l’International EPD System                lingue utilizzate nelle DAP delle aziende ita-         settore alimentare e del settore costru-
(Environdec) con sede in Svezia, l’Institut              liane. Solamente 38 DAP (14%) sono pub-                zioni con maggior numero di DAP. In par-
Bauen und Umwelt (IBU) e l’Ift Rosenheim                 blicate in lingua italiana; mentre 126 (48%)           ticolare molte DAP di prodotti alimentari
(Ift) in Germania; il PEP ecopassport (PEP)              sono pubblicate in due o tre lingue, compre-           riguardano prodotti da forno, pasta e
con sede in Francia e il Norwegian EPD                   so l’inglese. 101 DAP (38%) sono pubblicate            acque minerali. Le DAP di prodotti da co-
Foundation (NEF) in Norvegia. Anche in Ita-              soltanto utilizzando la lingua inglese, una            struzione sono principalmente associate
lia è presente un operatore di programma,                DAP è presente in francese e una in tedesco.           a prodotti metallici, comprese barre e
denominato EPDItaly e fondato nel 2015.                  Il fatto che la maggior parte delle DAP sia            tubazioni, a coperture di pareti, soffitti e
                                                         scritta in inglese ne evidenzia l’utilizzo per il      pavimenti e a cementi, calce o altri leganti.
Diffusione delle DAP in Italia                           mercato internazionale.
Sono molte le aziende Italiane che si sono               La Figura 4 mostra i risultati relativi alle           Conclusioni
impegnate nello sviluppo di DAP per i pro-               lingue utilizzate nelle PCR. La maggior par-           La diffusione delle etichette ambientali di
pri prodotti. Attraverso l’analisi delle infor-          te delle PCR utilizzate dalle aziende italiane         prodotto è un fenomeno caratterizzante
mazioni e delle DAP presenti nei siti web dei            (67%) sono disponibili in inglese o in due lin-        il mercato internazionale, a cui le aziende
diversi operatori di programma Europei, è                gue, francese e inglese (21%). Tuttavia, alcu-         italiane stanno rispondendo con vivacità.
possibile quantificare, per l’anno 2016, un              ne PCR di operatori di programma, anche di             In particolare, le etichette di tipo III rappre-
totale di 267 DAP attive associate a prodotti            recente costituzione, utilizzano solo le lingue        sentano una realtà emergente di grande
di aziende con sede in Italia. Di queste, come           locali come tedesco (1%) o italiano (4%).              interesse, soprattutto in alcuni settori in-
si vede in Figura 1, 172 riguardano un singolo                                                                  dustriali, come l’alimentare, le costruzioni,
prodotto (DAP singola) e 95 coprono due o                Diffusione delle DAP                                   l’elettronica. Il fenomeno continuerà a cre-
più prodotti (DAP collettiva), per un totale di          per tipologia di prodotto                              scere, anche in virtù degli indirizzi dettati
2136 prodotti.                                           Analizzando le DAP delle aziende con sede              dall’Unione Europea in materia ambientale,
Di queste DAP, 171 sono state rilasciate                 in Italia è possibile evidenziare i settori indu-      che spingono il mercato a prediligere so-
da Environdec (64%), che rappresenta                     striali in cui questo strumento di comunica-           luzioni a minore impatto ambientale in una

Figura 3. Percentuale di DAP pubblicate in italiano, inglese, francese e            Figura 4. Percentuale di PCR utilizzate pubblicate in italiano, inglese, francese
tedesco.                                                                            e tedesco.

                                                                                9                                   novembre / dicembre 2018
| Qualità 6/2018 |

                                                                                         logica di ciclo di vita e in una prospettiva di
                                                                                         economia circolare. Le aziende che decido-
                                                                                         no di intraprendere la strada dell’eccellenza
                                                                                         ambientale per i propri prodotti possono go-
                                                                                         dere di indubbi benefici, in termini di quote di
                                                                                         mercato, immagine e visibilità.

                                                                                         Ringraziamenti
                                                                                         Questo lavoro è parte di un progetto di
                                                                                         analisi della diffusione delle etichette di
                                                                                         tipo III in Europa. Si ringraziano gli stu-
                                                                                         denti universitari che hanno collaborato
                                                                                         alla ricerca e alla catalogazione delle di-
                                                                                         chiarazioni ambientali: Nicola De Lazzari,
                                                                                         Paola Serventi, Isabella Lotto, Carlo Tre-
                                                                                         visanello e Francesco Rocco.

                                                                                         ■ Bibliografia
Figura 5. Numero di DAP per tipologia di prodotto                                        • Butt AA, Toller S, Birgisson B. Life cycle
                                                                                           assessment for the green procurement of roads:
                                                                                           a way forward. Journal of Cleaner Production
                                                                                           2015; 90:163-170
                                                                                         • ISO (International Organization for
                                                                                           Standardization), 2018. ISO 14024: Environmental
                                                                                           labels and declarations -- Type I environmental
                                                                                           labelling -- Principles and procedures
                                                                                         • ISO (International Organization for
                                                                                           Standardization), 2006. ISO 14025: Environmental
                                                                                           labels and declarations -- Type III environmental
                                                                                           declarations -- Principles and procedures
                                                                                         • ISO (International Organization for
                                                                                           Standardization), 2012. Environmental labels
                                                                                           and declarations - How ISO standards help. ISO
                                                                                           Central Secretariat, Genève, Switzerland ISBN
                                                                                           978-92-67-10586-4
                                                                                         • ISO (International Organization for Standardization),
                                                                                           2016. ISO 14021: Environmental labels and
                                                                                           declarations -- Self-declared environmental claims
                                                                                           (Type II environmental labelling)
                                                                                         • Sara Toniolo – Assegnista di Ricerca presso il
                                                                                           Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università
Figura 6. Numero di DAP per tipologia di prodotto alimentare.
                                                                                           degli Studi di Padova, Centro Studi Qualità
                                                                                           Ambiente (CESQA) sara.toniolo@unipd.it
                                                                                         • Anna Mazzi – Ricercatrice presso il Dipartimento
                                                                                           di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di
                                                                                           Padova, Centro Studi Qualità Ambiente (CESQA)
                                                                                           anna.mazzi@unipd.it
                                                                                         • Antonio Scipioni – Professore presso il
                                                                                           Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università
                                                                                           degli Studi di Padova, Centro Studi Qualità
                                                                                           Ambiente (CESQA) scipioni@unipd.it

                                                                                          Sara Toniolo Assegnista di Ricerca presso il
                                                                                          Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università
                                                                                          degli Studi di Padova, Centro Studi Qualità Ambiente
                                                                                          (CESQA) sara.toniolo@unipd.it
                                                                                          Anna Mazzi Ricercatrice presso il Dipartimento
                                                                                          di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di
                                                                                          Padova, Centro Studi Qualità Ambiente (CESQA)
                                                                                          anna.mazzi@unipd.it
                                                                                          Antonio Scipioni Professore presso il
                                                                                          Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università
                                                                                          degli Studi di Padova, Centro Studi Qualità Ambiente
                                                                                          (CESQA) scipioni@unipd.it
Figura 7. Numero di DAP per tipologia di prodotto da costruzione.

                novembre / dicembre 2018                                   10
| I benefici del Sistema di Gestione Ambientale |
 ■ di Anna Mazzi, Filippo Aguiari, Antonio Scipioni

I benefici del Sistema                                                                               ■ La diffusione della norma ISO 14001 in
                                                                                                     Italia dimostra il grande interesse delle

di Gestione Ambientale:
                                                                                                     organizzazioni e del mercato verso la
                                                                                                     protezione dell’ambiente e la riduzione
                                                                                                     degli impatti ambientali. Ma quali sono

la parola alle organizzazioni
                                                                                                     i reali benefici derivanti dall’adozione
                                                                                                     di un sistema di gestione ambientale?
                                                                                                     Per trovare risposta a questo quesito,
                                                                                                     l’Università di Padova in collaborazione
                                                                                                     con ACCREDIA ha progettato e condot-
                                                                                                     to un’indagine ad hoc. Dando la parola
                                                                                                     alle organizzazioni italiane certificate ISO
                                                                                                     14001, è stato possibile scoprire qual è
                                                                                                     l’effettiva utilità di questa certificazione
                                                                                                     ambientale.

Introduzione                                      14001 è l’impegno alla protezione dell’am-         ce di ripagare la fatica di implementarlo.
La diffusione dei sistemi di gestione am-         biente, alla prevenzione dell’inquinamento e       Da queste riflessioni muove l’indagine con-
bientale (SGA) come strumenti di eccellenza       al miglioramento continuativo delle presta-        dotta tra la fine del 2017 e i primi mesi del
organizzativa e prestazionale nell’attenzione     zioni ambientali. Le organizzazioni che deci-      2018 dal Centro Studi Qualità Ambiente (CE-
all’ambiente è ormai un dato di fatto. Il prin-   dono di adottare questo standard scelgono          SQA), centro di ricerca dell’Università di Pa-
cipale standard di riferimento per la certifi-    volontariamente di applicare requisiti più         dova, in collaborazione con ACCREDIA, ente
cazione di un SGA è la norma ISO 14001, pub-      impegnativi dei limiti di legge, e lo fanno per-   di accreditamento italiano.
blicata per la prima volta nel 1999 e giunta      ché credono che investire risorse a favore
nel 2015 alla sua terza edizione.                 dell’ambiente con un atteggiamento proat-          Presentazione dell’indagine e
Nel panorama internazionale, l’Italia gioca un    tivo sia vincente sul mercato.                     delle organizzazioni rispondenti
ruolo trainante per questo tipo di certifica-     I vantaggi derivanti dall’adozione di un           L’indagine è stata rivolta a tutte le organiz-
zione. Secondo le statistiche messe a dispo-      SGA possono essere diversi, e molti autori         zazioni italiane certificate ISO 14001, con
sizione da ISO relativamente alla diffusione      negli anni ne hanno formulato numerose             l’obiettivo di raccogliere la loro opinione in
delle certificazioni nei vari Paesi del mondo,    sintesi (si veda, ad esempio: Mazzi et al,         merito ai principali vantaggi che ritengono
l’Italia si colloca al quarto posto come nu-      2016/a, 2016/b). Rimane interessante,              di aver conseguito dall’adozione del SGA e
mero di certificati ISO 14001 e rappresenta       tuttavia, ascoltare il punto di vista delle        dalla sua certificazione.
il secondo Paese in Europa per questo sche-       imprese che hanno adottato la norma ISO            Il questionario, caratterizzato da una serie
ma (vedi figura 1).                               14001, per verificare quale sia effettiva-         di domande a risposta preordinata, è stato
Obiettivo principale di un SGA secondo ISO        mente l’utilità di questo standard, capa-          predisposto dai ricercatori CESQA e testato

                                                                        11                             novembre / dicembre 2018
| Qualità 6/2018 |

                                                                                                             i costi legati al proprio SGA. Come mette in
                                                                                                             luce la figura 3, alla domanda “L’organizza-
                                                                                                             zione è in grado di quantificare costi e bene-
                                                                                                             fici del proprio SGA?”, oltre il 20% dichiara
                                                                                                             di saperlo fare molto bene, e un ulteriore
                                                                                                             50-60% di saperlo fare in modo accetta-
                                                                                                             bile. Una minima parte delle organizzazioni
                                                                                                             rispondenti dichiara di non saper quantifi-
                                                                                                             care costi e benefici legati alla certificazio-
                                                                                                             ne ISO 14001. Una percentuale maggiore di
                                                                                                             organizzazioni dichiara di avere una scarsa
                                                                                                             capacità di quantificare i benefici, mentre la
Figura 1: i primi Paesi nel mondo come numero di certificazioni ISO 14001 nell’ultimo triennio (fonte dei    quantificazione dei costi sembra essere una
dati: ISO, 2017)                                                                                             capacità più diffusa.
                                                                                                             Passiamo ora ad analizzare l’importanza
                                                                                                             attribuita dalle organizzazioni rispondenti
                                                                                                             ai principali benefici della certificazione
                                                                                                             ambientale.
                                                                                                             La figura 4 mostra come gli elementi che
                                                                                                             sono considerati più importanti dalle orga-
                                                                                                             nizzazioni italiane certificate ISO 14001 sono
                                                                                                             la conformità legislativa, il miglioramento
                                                                                                             delle prestazioni ambientali e altri benefici di
Figura 2: tipologia di organizzazioni rispondenti all’indagine CESQA-ACCREDIA                                natura organizzativa. Rimane molto limitato
                                                                                                             il numero di organizzazioni che ritiene di aver
                                                                                                             ottenuto importanti benefici di natura eco-
                                                                                                             nomica dall’adozione del SGA.
                                                                                                             Proseguendo con l’analisi delle risposte
                                                                                                             raccolte, entriamo ora nel merito dell’uti-
                                                                                                             lità dello standard SIO 14001, in riferimen-
                                                                                                             to ai suoi specifici requisiti. Una specifica
                                                                                                             domanda del questionario, infatti, ha in-
                                                                                                             dagato l’opinione delle organizzazioni in
                                                                                                             merito all’utilità dei singoli requisiti dello
Figura 3: capacità delle organizzazioni di quantificare costi e benefici del proprio SGA                     standard, sulla base delle esperienze spe-
                                                                                                             cifiche.
su un piccolo gruppo di organizzazioni. La               to all’iniziativa. Si tratta di un campione mol-    La figura 5 riassume i risultati raccol-
somministrazione del questionario è quindi               to significativo, in quanto rappresenta oltre       ti. Possiamo notare che vi sono alcuni
avvenuta tramite e-mail, grazie alla colla-              il 10% del totale delle organizzazioni italiane     requisiti che sono stati valutati come
borazione degli Organismi di Certificazione              certificate ISO 14001.                              molto utili dalla maggior parte delle or-
che hanno veicolato l’indagine. Le organiz-              Come illustra la figura 2, la maggior parte         ganizzazioni. Essi sono: la gestione del-
zazioni aderenti all’indagine hanno risposto             delle organizzazioni rispondenti è un’impre-        la conformità legislativa, la valutazione
compilando il questionario online in forma               sa privata di piccole-medie dimensioni. Una         degli aspetti ambientali e la gestione di
anonima.                                                 percentuale minore tra le organizzazioni ri-        rischi ed opportunità.
Le risposte sono state quindi raccolte ed                spondenti è una grande impresa (19%), ancor         Al contrario, alcuni requisiti sono stati va-
analizzate dai ricercatori CESQA, con l’obiet-           meno un ente pubblico o partecipato (5%)            lutati da molti come poco utili: si tratta dei
tivo di elaborare i trend emergenti in meri-                                                                 requisiti relativi alla definizione del conte-
to alle opinioni delle organizzazioni sul SGA            Utilità del SGA secondo l’indagine                  sto, alla formulazione di politica ed obietti-
adottato. Tutti i risultati dell’indagine sono           CESQA-ACCREDIA                                      vi e alla comunicazione interna ed esterna.
stati quindi resi pubblici, mediante la pubbli-          In merito all’utilità del SGA adottato, l’opinio-   Va detto, tuttavia, che in generale le or-
cazione di una relazione dettagliata sul sito            ne delle organizzazioni è piuttosto variegata.      ganizzazioni hanno espresso un’opinione
di ACCREDIA (Mazzi et al, 2018).                         In primo luogo, è bene osservare come sia           decisamente positiva in merito all’utilità
Riportiamo qui alcuni risultati interessanti             elevata la percentuale di organizzazioni che        dei requisiti di ISO 14001, e un giudizio di
raccolti dalle organizzazioni che hanno aderi-           dichiarano di saper quantificare i benefici e       scarsa utilità è pressoché assente.

                 novembre / dicembre 2018                                        12
| I benefici del Sistema di Gestione Ambientale |

                                                                                                          dalla certificazione ISO 14001. In un quadro
                                                                                                          europeo fortemente proteso alla promozio-
                                                                                                          ne dei soggetti impegnati nella protezione
                                                                                                          dell’ambiente e nella prevenzione dell’inqui-
                                                                                                          namento, l’Italia sembra qui denunciare una
                                                                                                          certa inadeguatezza.
                                                                                                          L’indagine condotta, i cui risultati completi
                                                                                                          sono disponibili sul sito di ACCREDIA, può
                                                                                                          diventare il motore di nuove iniziative di sen-
                                                                                                          sibilizzazione, sul mercato finale e nel mon-
                                                                                                          do delle imprese. Tutti gli attori coinvolti nel
                                                                                                          processo di diffusione delle certificazioni am-
                                                                                                          bientali, dalle organizzazioni agli organismi
                                                                                                          di certificazione, dai consulenti ai verificatori
                                                                                                          ambientali, dall’ente di accreditamento ai
Figura 4: opinione delle organizzazioni relativamente ai benefici della certificazione ISO 14001          consumatori finali, possono lavorare in siner-
                                                                                                          gia per accrescere, attraverso l’informazione,
Conclusioni                                               14001, si tratta di un’attenzione al contesto   i vantaggi di mercato derivanti dall’adozione
Da questi risultati è possibile trarre delle os-          interno ed esterno che dimostra maturità.       di strumenti volontari di eccellenza ambien-
servazioni a nostro avviso interessanti.                  Un altro aspetto degno di sottolineatura è      tale. Cosicché l’impegno di proteggere l’am-
In primo luogo, è senz’altro incoraggiante                relativo all’importanza che le organizzazio-    biente abbia finalmente il ritorno economico
riconoscere come la maggior parte delle or-               ni italiane certificate danno ai vantaggi del   che tutti, com’è giusto, si aspettano.
ganizzazioni certificate ISO 14001 si dichiara            SGA. In primis, la conformità legislativa che
complessivamente soddisfatta della propria                l’organizzazione arriva a conseguire grazie     ■ Bibliografia
capacità di quantificare costi e benefici legati          al rispetto di ISO 14001 è molto importante.    • ISO, 2017. The ISO Survey of Management System
                                                                                                            Standard Certifications – 2017. International
al proprio SGA. Ciò dimostra come l’atten-                Parimenti, i vantaggi legati al miglioramento     Organization for Standardization, ISO Central
zione per l’ambiente e l’adozione di strumen-             delle prestazioni ambientali e i vantaggi di      Secretariat. Disponibile al sito: http://www.iso.
ti volontari per l’impegno al miglioramento               natura organizzativa mostrano come il SGA         org/iso/iso_survey_executive-summary.pdf.
                                                                                                          • Mazzi A., Toniolo S., Manzardo A., Ren J.,
continuo delle prestazioni ambientali guida               sia effettivamente efficace.
                                                                                                            Scipioni A., 2016/a. Exploring the direction on
anche le organizzazioni ad avere una visione              Al contempo, desta qualche perplessità il         the environmental and business performance
più consapevole, e quindi sostenibile, degli              giudizio espresso dalle organizzazioni ri-        relationship at the firm level. Lessons from a
                                                                                                            literature review. Sustainability 8, 1200 – DOI:
sforzi profusi in questo senso. Anche alla                spondenti in merito al limitato vantaggio di
                                                                                                            10.3390/su8111200.
luce della nuova edizione della norma ISO                 natura economica e di mercato derivante         • Mazzi A., Toniolo S., Mason M., Aguiari F., Scipioni
                                                                                                            A., 2016/b. What are the benefits and difficulties
                                                                                                            in adopting an environmental management
                                                                                                            system? The opinion of Italian organizations.
                                                                                                            Journal of Cleaner Production, 139, 873-885 –
                                                                                                            DOI: 10.1016/j.jclepro.2016.08.053.
                                                                                                          • Mazzi A., Aguiari F., Scipioni A., 2018. Benefici,
                                                                                                            costi e prospettive del sistema di gestione
                                                                                                            ambientale. Indagine presso le organizzazioni
                                                                                                            italiane certificate ISO 14001. Edizione 2018.
                                                                                                            Università degli Studi di Padova in collaborazione
                                                                                                            con ACCREDIA. Disponibile al sito: https://www.
                                                                                                            accredia.it/app/uploads/2018/07/Relazione-
                                                                                                            finale_indagine-CESQA-ACCREDIA-ISO-14001.pdf.

                                                                                                          Anna Mazzi – Ricercatrice presso il Dipartimento
                                                                                                          di Ingegneria Industriale, Università degli Studi di
                                                                                                          Padova, Centro Studi Qualità Ambiente (CESQA)
                                                                                                          anna.mazzi@unipd.it
                                                                                                          Filippo Aguiari – Assegnista di Ricerca presso il
                                                                                                          Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università
                                                                                                          degli Studi di Padova, Centro Studi Qualità Ambiente
                                                                                                          (CESQA) filippo.aguiari@unipd.it
                                                                                                          Antonio Scipioni – Professore presso il
                                                                                                          Dipartimento di Ingegneria Industriale, Università
                                                                                                          degli Studi di Padova, Centro Studi Qualità Ambiente
                                                                                                          (CESQA) scipioni@unipd.it
Figura 5: opinione delle organizzazioni relativamente all’utilità dei requisiti di ISO 14001

                                                                                   13                        novembre / dicembre 2018
| Qualità 6/2018 |
 ■ di Nicoletta Antonias

Un viaggio lungo i binari
della Sostenibilità
Il caso studio di Italferr

D
           a alcuni decenni, qualsiasi idea di     muove i primi passi dall’impegno ambienta-         do supporto per un fattivo coinvolgimento
           futuro non può prescindere dalla ri-    le, dalla ricerca di soluzioni progettuali volte   degli appaltatori, spinge Italferr a trasferire
           cerca di uno sviluppo sostenibile, di   a garantire l’idoneo inserimento territoriale      nelle convenzioni d’appalto specifiche clau-
un equilibrio tra sviluppo economico e qua-        delle opere infrastrutturali, dal bisogno di       sole contrattuali che richiedono lo sviluppo
lità della vita, tra produzione di ricchezza e     coniugare la salvaguardia del patrimonio           e l’attuazione di un Sistema di Gestione Am-
conservazione dell’ambiente, tra interessi         ambientale con gli interessi primari di co-        bientale dei lavori affidati.
economici e istanze sociali. Promuovere            struzione di opere pubbliche di notevole           Viene innescato così un processo di “conta-
pertanto una visione dell’ingegneria rivolta       importanza.                                        minazione” che diffonde la cultura dell’am-
all’ecosostenibilità, considerando la materia      In questo contesto, la Società si specializ-       biente tra le imprese di costruzione che
ambientale come essenza dello sviluppo, è          za nello sviluppo di progetti che esplorano        realizzano grandi opere. Italferr si fa in
oggi sempre più necessario.                        ogni possibile correlazione con l’ambiente         quegli anni promotrice, anche attraverso
La transizione verso un modello di sviluppo        in cui l’opera viene realizzata, individuando      specifiche attività di formazione rivolte agli
economico che abbia come obiettivo non             gli aspetti ambientali significativi da moni-      appaltatori, di un nuovo modello di cantiere
solo redditività e profitto, ma anche pro-         torare per verificare potenziali previsioni        attento alla gestione delle tematiche am-
gresso sociale e salvaguardia dell’ambiente        d’impatto, nonchè definendo opportuni in-          bientali che richiede l’individuazione di nuove
nell’ottica di ideare sistemi più efficienti di    terventi di mitigazione.                           figure professionali, preparate e compe-
rigenerazione e riuso diventa fondamenta-          La progettazione ambientale della fase co-         tenti in tema di sorveglianza ambientale.
le per avviare concretamente un’economia           struttiva diventa centrale e riveste un ruolo      Nuovi ruoli si fanno strada nel settore delle
circolare capace di massimizzare l’utilità e       determinante per migliorare l’interazione          costruzioni per soddisfare le richieste della
il valore nel tempo delle infrastrutture pro-      con il territorio di riferimento e le popolazio-   Società.
gettate.                                           ni coinvolte. La consapevolezza che la fase        È l’inizio di un percorso più ampio in cui l’e-
In quest’ottica, Italferr, società del Gruppo      di realizzazione delle opere rappresenti un        sigenza di tradurre il principio dello svilup-
Ferrovie dello Stato Italiane, rappresenta         momento particolarmente critico e com-             po sostenibile, sancito in maniera esplicita
una realtà ingegneristica in continua evolu-       plesso porta Italferr a maturare l’esigenza        nell’ordinamento italiano dal decreto cor-
zione, nella consapevolezza che nel proces-        di strutturare un Sistema di controllo com-        rettivo del Testo Unico Ambientale inter-
so decisionale alla base della progettazione       pleto ed efficace della gestione ambientale        venuto nel 2008, muove Italferr verso lo
di infrastrutture sostenibili, la domanda          del cantiere attraverso un presidio costante       studio e la ricerca di strumenti adatti a va-
“stiamo facendo il progetto bene?” deve            durante le attività di costruzione. L’intuizione   lutare non solo i possibili impatti correlati
necessariamente essere integrata con un            che una traduzione puntuale e specifica del-       alla realizzazione dell’opera in progetto ma
nuovo e più importante obiettivo “stiamo           la norma UNI EN ISO 14001, estendendone            anche i benefici indotti dalla stessa nel terri-
facendo il progetto giusto?”.                      per la prima volta i requisiti alla realtà del     torio di riferimento. La Società, consapevole
Il cammino di Italferr verso la Sostenibilità      cantiere, avrebbe potuto costituire un vali-       del ruolo decisivo che può assumere l’inge-

                 novembre / dicembre 2018                                14
| Un viaggio lungo i binari della Sostenibilità |

gneria nella visione di un futuro incentrato        fondata su una valutazione integrata degli          rale, nonché come strumento oggettivo di
sui temi dell’Innovazione e della Sostenibilità     obiettivi ambientali, economici e sociali, la       valutazione della sostenibilità dei progetti
come valori condivisi e fondamentali per af-        Società individua il protocollo Envision, pri-      infrastrutturali da parte delle Autorità com-
frontare le sfide globali del mondo, convinta       mo sistema di rating per misurare la soste-         petenti. Il documento elaborato ha guidato
di poter operare scelte ed azioni concrete          nibilità di progetti infrastrutturali, come lo      la Società nell’esecuzione del Preliminary
per contribuire alla riduzione delle emissio-       strumento oggettivo capace di valorizzare le        Assessment, previsto nell’iter di certifica-
ni di CO2, sceglie volontariamente la norma         scelte sostenibili dello specifico progetto ed      zione del Sistema Envision, relativo al primo
UNI ISO 14064 per sviluppare una metodo-            il vantaggio di poter disporre di metodologie       progetto ferroviario registrato sul sito dell’I-
logia specifica per il calcolo del l’impronta       innovative che rendono disponibile una let-         SI per conseguire la specifica certificazione
climatica dei progetti, certificata da Organi-      tura chiara ed accurata del significato com-        di sostenibilità.
smo Terzo, che diviene un efficace strumen-         plessivo dell’opera nel territorio.                 Il contributo di un Life Cycle Assessment
to operativo per indirizzare il progettista nel     Dall’esigenza di adattare il Protocollo al con-     che possa arricchire in questo contesto l’a-
perfezionamento delle soluzioni progettuali         testo normativo italiano ed alla specifica          nalisi sull’impronta del “sistema ferrovia”
e per stimolare le imprese appaltatrici, in         tipologia di opere infrastrutturali nasce la        tenendo in debito conto anche la fase di fine
fase di realizzazione dell’opera, ad approv-        Linea Guida per l’applicazione del Protocollo       vita dell’opera è oggetto di un’ulteriore Li-
vigionare i materiali da costruzione presso         Envision alle infrastrutture ferroviarie italia-    nea Guida attualmente in corso di sviluppo
fornitori che dichiarano formalmente gli im-        ne che, validata dall’Institute for Sustainable     da parte di Italferr.
patti del proprio prodotto sull’ambiente at-        Infrastructure (ISI), rappresenta oggi un ri-       Il percorso compiuto, attraverso tappe si-
traverso metodologie riconosciute a livello         ferimento riconosciuto a livello nazionale          gnificative e concrete che hanno promosso
internazionale (etichette ambientali confor-        ed internazionale per promuovere un nuovo           e diffuso nuovi approcci e metodologie per
mi alle norme ISO serie 14020).                     concept di progettazione orientata alla so-         la progettazione e la realizzazione di grandi
Il modello di carbon footprint di Italferr          stenibilità.                                        infrastrutture di trasporto nell’ottica di uno
trasferito alla fase di costruzione median-         La Linea Guida si configura, infatti, come          sviluppo sostenibile, pone la Società tra i
te specifiche prescrizioni contrattuali si          uno strumento operativo utile ai progetti-          pionieri di una Sostenibilità che diviene es-
configura come ulteriore leva che stimola           sti, al fine di migliorare le caratteristiche       senziale per pervenire ad un nuovo modo di
il settore delle costruzioni nella ricerca e        dell’intervento attraverso un processo di           costruire sostenibile.
nell’adozione di nuove modalità e sistemi           feed-back continuo, ai committenti, al fine
più sostenibili.                                    di fornire agli stakeholder un quadro chiaro         Nicoletta Antonias – Responsabile Innovazione e
Forte di un’esperienza ormai consolidata            ed esaustivo in merito ai benefici correlati         Sostenibilità di Italferr S.p.A.
                                                                                                         n.antonias@italferr.it
nella progettazione di infrastrutture green         alla realizzazione dell’opera infrastruttu-

 AICQ NAZIONALE                                                                                         me scadenze di mandato.
 Claudio Rosso, riconfermato                                                                            Il suo piano d’azione prevede, con specifiche
 Presidente Nazionale                                                                                   deleghe di giunta esecutiva nazionale:
                                                                                                        - lo sviluppo di progetti formativi locali e
 Il 19 ottobre 2018 scorso si sono chiuse                                                                nazionali;
 le elezioni per il rinnovo alla Presidenza di                                                          -
                                                                                                         il miglioramento della comunicazione
 Aicq Nazionale. Claudio Rosso è stato ri-                                                               tramite tutti i canali AICQ: Rivista Quali-
 confermato Presidente per il triennio 2018-                                                             tà, sito nazionale e webmagazine Quali-
 2021 dopo il precedente mandato triennale                                                               tàonLine e social;
 volto al rilancio associativo. Resta intatto                                                           - l’accrescimento del marketing associativo;
 l’intento a contribuire alla vita e allo svilup-   attivamente impegnato su numerosi fronti            - il potenziamento delle attività in seno al
 po dell’Associazione Nazionale con piena           associativi: nuovi progetti formativi, part-         Gruppo Giovani AICQ;
 apertura a operatori e professionisti della        nership, iniziative culturali, progetti nazionali   - la valorizzazione dei tavoli di Coordina-
 Qualità e dei Sistemi di Gestione in generale.     ed europei. La decisione è stata presa con           mento Comitati e Settori;
                                                    un caloroso applauso da parte dei consi-            - una specifica delega Industria 4.0 per l’in-

 M     ilano, 23 ottobre 2018. Il Consiglio
       Nazionale di AICQ - in occasione della
 riunione plenaria del 23 ottobre 2018, svol-
                                                    glieri e sancisce la continuazione di un piano
                                                    di intenti che trova ancora ampi margini di
                                                    intervento per il miglioramento associativo.
                                                                                                         dividuazione di nuovi obiettivi “di Qualità” e
                                                                                                         per proseguire i lavori iniziati con successo
                                                                                                         nel 2017 dal Comitato Guida Industria 4.0;
 tasi a Milano - ha provveduto a ratificare l’e-    Le Territoriali AICQ formulano al dott. Clau-       - lo sviluppo di progetti speciali, volti anche
 lezione del dott. Claudio Rosso quale Presi-       dio Rosso i più sentiti complimenti per l’in-        all’accrescimento della partecipazione
 dente Nazionale di AICQ anche per il triennio      carico fin qui svolto, nella speranza di nuovi       dell’associazione a Bandi Europei.
 2018-2021 dopo un mandato che lo ha visto          traguardi e di un buon lavoro per le prossi-        Auguri Presidente!

                                                                          15                               novembre / dicembre 2018
Puoi anche leggere