ANIEM Rassegna Stampa del 08/04/2016
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ANIEM Rassegna Stampa del 08/04/2016 La proprietà intellettuale degli articoli è delle fonti (quotidiani o altro) specificate all'inizio degli stessi; ogni riproduzione totale o parziale del loro contenuto per fini che esulano da un utilizzo di Rassegna Stampa è compiuta sotto la responsabilità di chi la esegue; MIMESI s.r.l. declina ogni responsabilità derivante da un uso improprio dello strumento o comunque non conforme a quanto specificato nei contratti di adesione al servizio.
INDICE ANIEM Il capitolo non contiene articoli ANIEM WEB 07/04/2016 www.basilicatanet.it 17:55 6 Pittella domani ospite in tv ad Agorà con Marcello Sorgi 07/04/2016 agenparl.com 17:43 7 Appalti, Aniem: dal Parlamento ottimo contributi sul codice 08/04/2016 www.casaeclima.com 00:35 8 Nuovo Codice appalti, il parere con le correzioni approvato dalle commissioni di Camera e Senato 07/04/2016 www.infobuild.it 11:30 11 Il Parlamento spinge sul nuovo Codice Appalti 07/04/2016 www.primapaginanews.it 17:14 13 Eco - Aniem: "Da Parlamento ottimo contributo su Codice Appalti SCENARIO EDILIZIA 08/04/2016 Corriere della Sera - Bergamo 15 La crisi dell'edilizia, settore dimezzato «Ma si può ripartire» 08/04/2016 Il Sole 24 Ore 17 Singapore spinge sugli investimenti 08/04/2016 Il Sole 24 Ore 18 Appalti, ridimensionato il massimo ribasso 08/04/2016 Il Sole 24 Ore 19 Per Cigo e Cigs resta il contributo in due quote 08/04/2016 Il Sole 24 Ore 23 Avanti tutta su ecodesign e case efficienti
08/04/2016 Il Sole 24 Ore 24 Energia pulita, Ue a caccia di progetti 08/04/2016 La Repubblica - Nazionale 25 Roma, anche il debito è eterno 08/04/2016 La Repubblica - Milano 27 Le residenze a cinque stelle uno scheletro a Città Studi 08/04/2016 ItaliaOggi 29 Algeri, un minareto da 260 metri 08/04/2016 QN - Il Giorno - Bergamo Brescia 30 L'edilizia riparte. Decimata dalla crisi «Toccato il fondo, non resta che salire» 08/04/2016 QN - La Nazione - Massa Carrara 31 CROLLA L'EDILIZIA 08/04/2016 Il Gazzettino - Treviso 32 Il boom edilizio non c'è più e i terreni ritornano "verdi" 08/04/2016 Il Secolo XIX - La Spezia 33 Sos dai sindacati degli edili «Posti di lavoro in pericolo » 08/04/2016 Internazionale 34 Costruire l'impossibile SCENARIO ECONOMIA 08/04/2016 Corriere della Sera - Nazionale 37 Quella ragnatela dell'evasione 08/04/2016 Corriere della Sera - Nazionale 39 Rovesciamo la clessidra del welfare 08/04/2016 Corriere della Sera - Nazionale 41 Draghi e i giovani «Istruiti, poveri Una generazione che si perde» 08/04/2016 Corriere della Sera - Nazionale 43 Stipendi degli italiani ai livelli del 2004 08/04/2016 Il Sole 24 Ore 44 Una politica monetaria per il credito all'economia 08/04/2016 Il Sole 24 Ore 45
08/04/2016 Il Sole 24 Ore 24 L'export italiano avrà più chance Draghi: rischio shock esterni per l'Eurozona 08/04/2016 Il Sole 24 Ore 49 «Telecom Italia deve investire Siamo allineati con il Governo»* 08/04/2016 La Repubblica - Nazionale 51 Si alza il velo sulla grande alleanza tra Bolloré e Berlusconi 08/04/2016 La Repubblica - Nazionale 52 Intesa sul deficit la Ue darà all'Italia più flessibilità per 11 miliardi 08/04/2016 La Repubblica - Nazionale 54 Draghi: "L'Europa esposta a shock E sul lavoro rischio lost generation" 08/04/2016 L'Espresso 55 Gli italiani coi soldi in paradiso / 1 08/04/2016 L'Espresso 61 Gli italiani coi soldi in paradiso / 2 08/04/2016 Il Messaggero - Nazionale 62 Via al piano banda larga copertura entro il 2020 SCENARIO PMI 08/04/2016 Il Sole 24 Ore 65 Il primo passo sul sentiero della crescita, ora tocca all'Ue 08/04/2016 ItaliaOggi 66 Cura dimagrante per Arrigo Cipriani 08/04/2016 L'Unità - Nazionale 67 Il complotto delle rinnovabili
ANIEM WEB 5 articoli
07/04/2016 17:55 Sito Web www.basilicatanet.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Pittella domani ospite in tv ad Agorà con Marcello Sorgi pagerank: 6 AGRIl presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, sarà ospite domani, venerdì 8 aprile, dalle 8.15 alle 8.45, del programma televisivo "Agorà" per discutere dell'inchiesta sul petrolio. Fra gli altri ospiti Marcello Sorgi, Bruno Manfellotto e l'imprenditore edile Dino Piacentini. pat ANIEM WEB - Rassegna Stampa 08/04/2016 6
07/04/2016 17:43 Sito Web agenparl.com La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Appalti, Aniem: dal Parlamento ottimo contributi sul codice pagerank: 5 (AGENPARL) - Roma, 07 apr 2016 - Dino Piacentini favorevole al parere parlamentare di ieri "E' un parere che va nella giusta direzione di rafforzare gli aspetti innovativi dell'impianto normativo, valorizzando l'approccio riformatore e respingendo le richieste di arretramento avanzate da coloro che si oppongono pregiudizialmente al cambiamento" Il Presidente di Aniem (Associazione delle pmi edili di Confimi Industria), Dino Piacentini accoglie con soddisfazione il parere formulato dalle Commissioni Lavori Pubblici di Camera e Senato sullo schema di decreto relativo al nuovo Codice Appalti. "E' un parere che va nella giusta direzione di rafforzare gli aspetti innovativi dell'impianto normativo, valorizzando l'approccio riformatore e respingendo le richieste di arretramento avanzate da coloro che si oppongono pregiudizialmente al cambiamento. Il parere parlamentare, in particolare, recepisce alcune nostre richieste che riteniamo importanti per coniugare efficienza delle norme e garanzie di competitività e trasparenza. Un passaggio determinante riguarda le commissioni giudicatrici con la limitazione della soluzione interna solo per le gare al di sotto della soglia dei 150 mila euro. Altro passaggio significativo riguarda le gare sotto soglia, in particolare fino ad 1 milione di euro con l'introduzione del bando, la consultazione di almeno 10 operatori e comunque la scelta di eliminare il massimo ribasso. Non possiamo che salutare positivamente - continua Piacentini - anche la richiesta dell'anticipazione strutturale del 20% da corrispondere all'appaltatore entro 15 giorni dall'effettivo inizio dei lavori. E' un'altra battaglia storica condotta dalla nostra Associazione negli ultimi anni che può dare ossigeno ad un sistema produttivo che, come noto, è costituito da aziende micro e di piccole e medie dimensioni. Anche la scelta sul subappalto - conclude il Presidente di Aniem - con il limite del 30% del contratto e la determinazione di regole per il pagamento diretto dei subappaltatori, ci sembra equilibrata ed anche rispondente ai rilievi provenienti dall'Europa". ANIEM WEB - Rassegna Stampa 08/04/2016 7
08/04/2016 00:35 Sito Web www.casaeclima.com La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Nuovo Codice appalti, il parere con le correzioni approvato dalle commissioni di Camera e Senato pagerank: 4 Divieto del massimo ribasso sopra la soglia dei 150.000 euro. Ripristinata la soglia al 30% di subappaltabilità. Cancellata la cauzione per i progettisti Via libera dalle commissioni Ambiente e Lavori pubblici di Camera e Senato alle correzioni al testo dello schema di decreto legislativo di attuazione delle direttive 2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE del Parlamento europeo sull'aggiudicazione dei contratti di concessione sugli appalti pubblici e sulle procedure d'appalto degli enti erogatori nei settori dell'acqua, dell'energia, dei trasporti e dei servizi postali, nonché per il riordino della disciplina vigente in materia di contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture. "Per la prima volta un parere identico. Ora l'Italia ha un codice europeo", ha scritto su twitter il relatore al Senato, Stefano Esposito. Il parere favorevole, con una lunga serie di condizioni, da parte delle commissioni parlamentari modifica il testo approvato dal Consiglio dei ministri il 3 marzo scorso. Ora il nuovo Codice così corretto verrà inviato al Consiglio dei Ministri per l'approvazione definitiva prevista per il 18 aprile. MASSIMO RIBASSO POSSIBILE SOLO SOTTO I 150MILA EURO. Tra le principali correzioni proposte dalle commissioni, c'è il divieto del massimo ribasso sopra la soglia dei 150.000 euro. SUBAPPALTO, TORNA LA SOGLIA AL 30%. Viene ripristinata la soglia al 30% di subappaltabilità così come i bandi di gara sui giornali. STABILIZZAZIONE AL 20% DELL'ANTICIPAZIONE DEL PREZZO E SEZIONI SPECIALI PER GLI ALBI DEI COMMISSARI GESTITI DALL'ANAC. Altre novità sono la stabilizzazione al 20% dell'anticipazione del prezzo e l'introduzione di sezioni speciali - dedicate a Consip, Invitalia e aggregatori regionali - per gli albi dei commissari gestiti dall'Autorità anticorruzione. PROGETTISTI. Per quanto riguarda i progettisti, viene cancellata la cauzione e previsto l'obbligo di utilizzo del DM Parametri. Inoltre, scende da 209.000 a 100.000 euro la soglia per le procedure senza gara. SOCIETà CONCESSIONARIE. Le società concessionarie che non rispetteranno i vincoli sull'in house subiranno una sanzione pari al 10% dell'importo dei lavori. AFFIDAMENTI SOTTO 1 MLN E DEROGHE IN CASO DI EMERGENZE. Sono poi previsti maggiori vincoli per gli affidamenti di importo inferiore a 1 milione di euro e più paletti per le deroghe in caso di emergenze. ECCESSIVO NUMERO DI RINVII. Il parere depositato osserva che "debbono concorrere agli obiettivi fondamentali della semplificazione normativa, della trasparenza e dell'efficienza amministrativa sia il nuovo codice degli appalti, destinato a includere tutte le disposizioni di rango legislativo - con una positiva e considerevole riduzione dell'articolato rispetto alla vecchia disciplina - sia le linee guida, elaborate secondo un modello di soft law, ben più agile e snello e di più immediata applicazione per le imprese e per le amministrazioni, rispetto al macchinoso e iper-burocratico modello del tradizionale e superato regolamento di esecuzione ed attuazione dei lavori pubblici". Tuttavia, desta preoccupazione "l'eccessivo numero di rinvii - sovente per di più senza la fissazione di alcun termine per l'adozione - a provvedimenti attuativi di secondo livello di diversa tipologia (decreti ministeriali di varia natura e con differente procedimento; le differenti linee guida), che rischia di determinare incertezza applicativa". LINEE GUIDA. Secondo le commissioni 8° di Camera e Senato è necessario "per un verso, normare espressamente in un apposito articolo dello schema le diverse tipologie di linee guida, tipizzandole con precisione e specificando gli oggetti su cui debbono o possono intervenire e la loro efficacia giuridica e, per l'altro, estendere le fattispecie nelle quali tali linee guida debbano avere efficacia vincolante, atteso che, ad ANIEM WEB - Rassegna Stampa 08/04/2016 8
08/04/2016 00:35 Sito Web www.casaeclima.com La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato esempio, esse debbono con le disposizioni legislative del Codice integrare la lex specialis per le procedure di gara, che, come tale, non può essere rimessa ad un generico apprezzamento discrezionale delle stazioni appaltanti". SETTORI SPECIALI. L'articolo 1, comma 1, lettera h), della legge delega 28 gennaio 2016 n. 11 prevede, in relazione all'affidamento dei contratti nei settori speciali, la puntuale indicazione delle disposizioni ad essi applicabili, anche al fine di favorire la trasparenza nel settore e la piena apertura e contendibilità dei relativi mercati. Secondo le commissioni "andrebbero definiti puntualmente gli ambiti e le modalità di applicazione delle disposizioni relative ai settori speciali, nonché dei settori esclusi, così come definiti dalle direttive europee e, a tal fine, sarebbe necessario affidare alla Cabina di regia di cui all'articolo 212 il monitoraggio dell'attuazione delle disposizioni relative ai sopra richiamati settori, in modo peraltro da individuare chiaramente nei medesimi settori il residuo ambito di applicazione delle disposizioni ordinarie del codice". Nei settori speciali "occorre garantire in ogni caso l'applicazione delle clausole sociali di cui all'articolo 50 del presente codice". CONTRATTI DI CONCESSIONE. Nel parere si evidenzia inoltre che "non è stata data attuazione a specifici criteri di delega, quale il criterio di cui alla lettera hhh) nella parte in cui prevede la disciplina organica della materia dei contratti di concessione nel rispetto dell'esito del referendum abrogativo del giugno 2001 per le concessioni nel settore idrico e nella parte in cui prevede una specifica disciplina per le concessioni relative agli approvvigionamenti industriali in autoconsumo elettrico da fonti rinnovabili nel rispetto del diritto dell'Unione europea". Il mancato recepimento di una parte della delega entro il termine di scadenza "consuma - come ben sottolineato dal Consiglio di Stato - il relativo potere, che non potrà essere recuperato in sede di esercizio della delega integrativa e correttiva". Pertanto, il parere suggerisce di prendere attentamente in considerazione "il suggerimento del Consiglio di Stato di valutare l'opportunità di un esercizio « minimale » della delega in ordine ai criteri sopra richiamati, in modo da poter successivamente integrare la base normativa così introdotta". IL NODO DELLE RISORSE. L'articolo 219 del codice prevede la clausola di invarianza finanziaria, per cui dall'attuazione del codice non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica e le amministrazioni provvedono agli adempimenti conseguenti con le risorse umane strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. In proposito, le commissioni evidenziano che "vi sono disposizioni del codice, quali quelle relative alla qualificazione e alla formazione delle stazioni appaltanti, all'implementazione delle funzioni dell'ANAC e dell'interoperabilità delle banche dati, per le quali le risorse disponibili a legislazione vigente per le amministrazioni potrebbero risultare insufficienti". CONTRATTI DI IMPORTO INFERIORE ALLA SOGLIA UE. Inoltre, "andrebbe ulteriormente esplicitata la specifica disciplina riguardante i contratti di importo inferiore alla soglia di rilevanza europea anche richiamando in maniera più chiara e puntuale le disposizioni valide per i contratti di importo superiore alla soglia che, con gli opportuni accorgimenti, si applicano a quelli sotto soglia". DIVIETO DI PROROGA DELLE CONCESSIONI AUTOSTRADALI. Oltre a ciò "appare necessario, in coerenza con quanto previsto dall'articolo 1, comma 1, lettere lll) ed mmm) della legge delega, ribadire l'assoluto divieto di proroga delle concessioni autostradali, con la sola esclusione delle concessioni per le quali l'amministrazione aggiudicatrice o l'ente aggiudicatore esercita sul concessionario un controllo analogo a quello da esso esercitato sui propri servizi, nonché ribadire l'esigenza di avvio in tempi rapidi delle procedure di evidenza pubblica per l'affidamento delle concessioni medesime". RIFORMULAZIONI DEGLI ARTICOLI 63 E 163. Tra le modifiche proposte "figurano le riformulazioni degli articoli 63 e 163 che: provvedono a distinguere le misure e le procedure da adottare immediatamente dopo l'evento e per il superamento dell'emergenza; consentono di operare con immediatezza, senza bisogno di attendere l'intervento di atti specifici, responsabilizzando in modo pieno gli operatori; introducono un meccanismo lineare di attività immediata e di controlli successivi, prevedendo uno specifico coinvolgimento ANIEM WEB - Rassegna Stampa 08/04/2016 9
08/04/2016 00:35 Sito Web www.casaeclima.com La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato di ANAC; affrontano il tema sia sotto il profilo dei lavori che sotto il profilo delle acquisizioni di servizi e forniture". CONTRATTI DI PARTENARIATO PUBBLICO-PRIVATO ATIPICI. Infine, "in coerenza con la raccomandazione del Consiglio di Stato occorre valutare con cautela l'opportunità di prevedere in termini generali che le pubbliche amministrazioni possano ricorrere a contratti di partenariato pubblico-privato atipici, rimettendo tutti i livelli di progettazione al partner privato, onde evitare di aggirare uno dei principi ispiratori della riforma, ossia la separazione tra chi progetta e chi realizza le opere". ANIEM: RECEPITE ALCUNE NOSTRE RICHIESTE. Il parere formulato dalle Commissioni Lavori Pubblici di Camera e Senato è accolto con soddisfazione dal Presidente di Aniem (Associazione delle pmi edili di Confimi Industria), Dino Piacentini. "E' un parere - commenta - che va nella giusta direzione di rafforzare gli aspetti innovativi dell'impianto normativo, valorizzando l'approccio riformatore e respingendo le richieste di arretramento avanzate da coloro che si oppongono pregiudizialmente al cambiamento. Il parere parlamentare, in particolare, recepisce alcune nostre richieste che riteniamo importanti per coniugare efficienza delle norme e garanzie di competitività e trasparenza. Un passaggio determinante riguarda le commissioni giudicatrici con la limitazione della soluzione interna solo per le gare al di sotto della soglia dei 150 mila euro. Altro passaggio significativo riguarda le gare sotto soglia, in particolare fino ad 1 milione di euro con l'introduzione del bando, la consultazione di almeno 10 operatori e comunque la scelta di eliminare il massimo ribasso. Non possiamo che salutare positivamente - continua Piacentini - anche la richiesta dell'anticipazione strutturale del 20% da corrispondere all'appaltatore entro 15 giorni dall'effettivo inizio dei lavori. E' un'altra battaglia storica condotta dalla nostra Associazione negli ultimi anni che può dare ossigeno ad un sistema produttivo che, come noto, è costituito da aziende micro e di piccole e medie dimensioni. Anche la scelta sul subappalto - conclude il Presidente di Aniem - con il limite del 30% del contratto e la determinazione di regole per il pagamento diretto dei subappaltatori, ci sembra equilibrata ed anche rispondente ai rilievi provenienti dall'Europa". ANIEM WEB - Rassegna Stampa 08/04/2016 10
07/04/2016 11:30 diffusione:4 Sito Web www.infobuild.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Il Parlamento spinge sul nuovo Codice Appalti pagerank: 4 Commissioni Lavori Pubblici di Camera e Senato sullo schema di decreto relativo al nuovo Codice Appalti Appalti: ok dall'Aniem sull'approccio di Camera e Senato Dall'Associazione delle pmi edili di Confimi Industria è stato positivamente accolto l'approccio dato dal nostro Parlamento a favore di un cambio di rotta sugli Appalti. Dino Piacentini, presidente Aniem, ha sottolineato come si stia finalmente andando verso una corretta direzione al fine di rafforzare gli aspetti innovativi dell'impianto normativo, riformando e senza arenarsi a favore di chi tale cambiamento, per propri interesse, non lo vorrebbe. Il rispetto delle norme e la trasparenza nelle pratiche sarà resa possibile grazie anche grazie al fatto che le commissioni giudicatrici avranno una limitazione della soluzione interna solo per le gare al di sotto della soglia dei 150 mila euro. Altro passaggio significativo riguarda le gare sotto soglia, in particolare fino ad 1 milione di euro con l'introduzione del bando, la consultazione di almeno 10 operatori e comunque la scelta di eliminare il massimo ribasso. Fondamentale anche la richiesta dell'anticipazione strutturale del 20% da corrispondere all'appaltatore entro 15 giorni dall'effettivo inizio dei lavori. E' un'altra battaglia storica condotta dalla nostra Associazione negli ultimi anni che può dare ossigeno ad un sistema produttivo che, come noto, è costituito da aziende micro e di piccole e medie dimensioni. Anche la scelta sul subappalto con il limite del 30% del contratto e la determinazione di regole per il pagamento diretto dei subappaltatori, ci sembra equilibrata ed anche rispondente ai rilievi provenienti dall'Europa. ANIEM WEB - Rassegna Stampa 08/04/2016 11
07/04/2016 16:01 Sito Web www.targatocn.it ANIEM WEB - Rassegna Stampa 08/04/2016 12
07/04/2016 17:14 Sito Web www.primapaginanews.it La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Eco - Aniem: "Da Parlamento ottimo contributo su Codice Appalti pagerank: 3 Roma, 7 apr (Prima Pagina News) Il Presidente di Aniem (Associazione delle pmi edili di Confimi Industria), Dino Piacentini accoglie con soddisfazione il parere formulato dalle Commissioni Lavori Pubblici di Camera e Senato sullo schema di decreto relativo al nuovo Codice Appalti. "E' un parere che va nella giusta direzione di rafforzare gli aspetti innovativi dell'impianto normativo, valorizzando l'approccio riformatore e respingendo le richieste di arretramento avanzate da coloro che si oppongono pregiudizialmente al cambiamento. Il parere parlamentare, in particolare, recepisce alcune nostre richieste che riteniamo importanti per coniugare efficienza delle norme e garanzie di competitività e trasparenza. Un passaggio determinante riguarda le commissioni giudicatrici con la limitazione della soluzione interna solo per le gare al di sotto della soglia dei 150 mila euro. Altro passaggio significativo riguarda le gare sotto soglia, in particolare fino ad 1 milione di euro con l'introduzione del bando, la consultazione di almeno 10 operatori e comunque la scelta di eliminare il massimo ribasso. Non possiamo che salutare positivamente - continua Piacentini - anche la richiesta dell'anticipazione strutturale del 20% da corrispondere all'appaltatore entro 15 giorni dall'effettivo inizio dei lavori. E' un'altra battaglia storica condotta dalla nostra Associazione negli ultimi anni che può dare ossigeno ad un sistema produttivo che, come noto, è costituito da aziende micro e di piccole e medie dimensioni. Anche la scelta sul subappalto - conclude il Presidente di Aniem - con il limite del 30% del contratto e la determinazione di regole per il pagamento diretto dei subappaltatori, ci sembra equilibrata ed anche rispondente ai rilievi provenienti dall'Europa". ANIEM WEB - Rassegna Stampa 08/04/2016 13
SCENARIO EDILIZIA 14 articoli
08/04/2016 diffusione:332893 Pag. 3 Ed. Bergamo tiratura:417702 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato La recessione Le statistiche Il bilancio La crisi dell'edilizia, settore dimezzato «Ma si può ripartire» In frenata il crollo apparso inarrestabile dal 2007 al 2015 Il coordinamento Aggregati i dati di Edilcassa e Cassa Edile: da ottobre saranno unificate Alessandra Bevilacqua Un crollo lungo 9 anni, dal 2007 al 2015, per il settore edile bergamasco, dimezzato sia in termini di imprese (-44,74%) e di lavoratori (-54,24%), sia in termini di ore lavorate (-54,49%) e massa salariale denunciata (-47,1%). Una «crisi biblica», che «ha picchiato duro», come hanno commentato ieri i rappresentanti della Cassa Edile, cui sono iscritte le imprese del comparto industriale, e della Edilcassa, che raggruppa quelle artigiane, che per la prima volta hanno fornito dati aggregati per comporre una fotografia più completa della situazione. «Nonostante questo dimezzamento subito - secondo Vanessa Pesenti, presidente di Cassa Edile -, il comparto edile bergamasco mantiene la sua importanza a livello territoriale, ma anche regionale, dove è al secondo posto dopo Milano, e nazionale, tra le prime quattro posizioni». Alla fine del 2015, la somma dei dati delle due casse orobiche, registra 2.607 imprese edili operanti in provincia, con 12.856 lavoratori occupati, per un totale di 13,7 milioni di ore lavorate e una massa salariale denunciata complessiva di oltre 146 milioni di euro. L'azione di Cassa Edile ed Edilcassa comporta anche un livello di assistenza alle imprese e ai lavoratori iscritti che, nel 2015, «ha elargito circa 32 milioni di euro complessivi (indennità di malattia e infortuni, mutualizzazione, sussidi, anzianità, ferie e tredicesime) su circa 55 mila pratiche - precisa Danilo Mazzola, vice presidente di Edilcassa -. Un segnale forte di come la bilateralità, pur nella crisi, sia riuscita a garantire tutele ai lavoratori e alle imprese». «Strategico» è poi il servizio di emissione del Durc, documento unico di regolarità contributiva anche on line (Dol), 14.531 quelli del 2015, che «sta rendendo difficile la vita al lavoro nero sommerso - come sottolinea Angelo Marchesi, presidente di Edilcassa -. Sul nostro territorio i cantieri sono tra i più in regola e a norma». Con un accento sulla sicurezza, data dal sostegno economico delle casse agli interventi di sorveglianza sanitaria, la fornitura di dispositivi di protezione individuale (scarpe e indumenti per 365 mila euro) e la formazione sulla sicurezza, per un totale di 14.410 ore, che nel 2015 ha visto la partecipazione di 1.643 allievi, prevalentemente giovani. Resta comunque il problema dei tipi di contratto applicati sui cantieri, «che oggi vanno dal metalmeccanico all'agricolo al facchinaggio» secondo Mazzola e Angelo Chiari, vice presidente di Cassa Edile, che evidenzia anche la volontà di accentuare «il controllo e il monitoraggio sugli appalti, attraverso un sempre maggiore confronto con le amministrazioni pubbliche e l'incrocio di informazioni tra le diverse banche dati di Regione, Inail, Inps e direzione del lavoro». Nel 2016, intanto, ci sono i primi segnali se non di una vera e propria ripresa «di un arresto del calo» che «lascia ben sperare» per un settore in cui «c'è bisogno di un'iniezione di fiducia - secondo Marchesi -. È vero che le detrazioni fiscali sui lavori, riconfermate anche nel 2016 possono aiutare l'edilizia e i suoi operatori, ma alla base ci deve essere un cittadino con i soldi da spendere e con la voglia di farlo. Altrimenti non c'è incentivo o detrazione che tenga». Procede, infine, il processo di unificazione della Cassa Edile con Edilcassa di Bergamo, che doveva essere concluso a marzo, in base all'accordo siglato, ma che «contiamo di completare per ottobre, in coincidenza con l'avvio per noi del nuovo anno». Un percorso che si concretizzerà con un'unica cassa edile e un unico ente per la formazione e la sicurezza. Tutto per una sola realtà: lo storico settore dell'edilizia che alla Bergamasca ha dato parecchio. SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 08/04/2016 15
08/04/2016 diffusione:332893 Pag. 3 Ed. Bergamo tiratura:417702 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato © RIPRODUZIONE RISERVATA numeri IMPRESE ATTIVE 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 OPERAI ATTIVI ORE LAVORATE MASSA SALARI LE CASSE DEL SETTORE d'Arco ASSISTENZA ALLE IMPRESE REGOLARITÀ CONTRIBUTIVA Pratiche 8.477 1.556.464 € erogati in rimborsi (malattia, infortuni) ASSISTENZA AI LAVORATORI Pratiche 3.326 635.090 € erogati in sussidi ANZIANITÀ PROFESSIONALE Lavoratori assistiti 9.217 7.442.811 € erogati Durc emessi nel 2015 13.321 con pratiche tradizionali 1.300 con istruttoria online 14.531 In milioni In milioni di euro 4.718 -47,7% 2.607 50 40 30 20 10 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 -54,29% 30,1 13,7 35.000 30.000 25.000 20.000 15.000 10.000 5.000 0 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 28.096 -54,24% 12.856 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 400 300 200 100 0 -47,1% 264,4 146,8 I nomi Vanessa Pesenti è presidente di Cassa Edile (ente del fronte industriale) Angelo Marchesi presiede invece Edilcassa, che rappresenta invece le società artigiane Gli scopi Edilcassa e Cassa Edile sono enti di incontro tra i sindacati e i titolari di imprese Erogano prestazioni di assistenza sia alle aziende sia ai lavoratori, dalle ferie alla malattia Foto: Il simbolo Il settore edile ha trainato per anni l'economia bergamasca. Ma è quello che ha risentito di più della crisi economica e della bolla speculativa nel settore immobiliare SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 08/04/2016 16
08/04/2016 diffusione:158404 Pag. 13 tiratura:211708 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato LA PORTA DELL'ASEAN ALL'INTERNO Mondo&mercati Singapore spinge sugli investimenti Gianluca di Donfrancesco pagina 17 Preso in mezzo tra il calo della domanda globale e gli scricchiolii del proprio modello economico, il Governo di Singapore provaa spingere l'acceleratore della crescita con il bilancio espansivo varatoa fine marzo. Senza però perdere d'occhio l'equilibrio dei conti pubblici. Le misure di sostegno messe a punto dal ministro delle Finanze Heng Swee Keat valgono un punto percentuale di Pil, con una spesa pubblica in aumento del 7,3% rispetto al 2015, vale a dire 5 miliardi di dollari di Singapore (Sdg • un dollaro di Singapore vale 0,65 euro) in più. I settori più interessati saranno salute, istruzione, sicu• rezza e sviluppo urbano. A questo si accompagna un programma di trasformazione dell'industria da 4,5 miliardi di Sdg che punta soprattutto sull'automazione e l'innovazionee che si somma ai finanziamenti per la ricercae per il Fondo nazionale per la produttività. «Un bilancio inequivocabilmente anticiclico», come lo definisce Vishnu Varathan, economista di Mizuho Bank. Ciononostante, il Governo prevede un surplus di bilancio pari allo 0,8% del Pil grazie anche a un maggior contributo prelevato dagli introiti del fondo sovrano Temasek. Il Governo stima una crescita economica compresa tra l'1 e il 3% per il 2016, quindi sostanzialmente in linea con il 2015, quando il Pil si fermò al 2%, ai minimi dopo la leggera contrazione del 2009. L'anno scorso,i settori trainanti sono stati commercio, finanzae assicurazioni, biotecnologiee chimica. Anche la spesa per consumi interni ha tenuto (+4,9%)e continueràa sostenere la crescita nel 2016, mentre gli investi• menti sono scesi del 6,2%, secondo il recente Outlook 2016 dell'Asian development bank, che fissa al 2% l'aumento del Pil previsto per quest'anno, con un'accelerazione nel 2017. Continua a pesare sull'economia della Città•Stato la frenata dei suoi comparti più importanti, il manifatturiero (•5,6% nel 2015) e l'elettronica, oltre che l'invecchiamento della popolazione. Su questi fattori interni si somma poi la debolezza della domanda globale. L'interscambio commerciale di Singapore è talmente elevato• l'export nel 2013 era pari al 191,9% del Pil, l'import al 168,8% • che il Paese risente immediatamente dell'andamento, se non dell'economia mondiale, almeno di quella dell'Asia orientale, nella quale ricopre un ruolo strategico. Singapore deve fare i conti con un'inflazione in discesa da 16 mesi: a febbraio i prezzi sono calati dello •0,8%. L'indice dei prezzi coreè però salito dello 0,5%, dallo 0,4% di gennaio. Per sostenerei consumi, il budget appena presentato dal Gover• no promette aumenti salariali per i lavoratori con redditi bassi e maggiore assistenza per anzianie famiglie in difficoltà. Sono anche previsti maggiori agevolazioni fiscalie uno schema da2 miliardi di Sdg per facilitare l'accesso al credito delle piccole e medie imprese con problemi di liquiditào progetti di espansione. Il Governo si accollerà il 50% del rischio insolvenza di questi prestiti (dall'ammontare massimo di 300mila Sdg per ciascuna impresa). Investimenti pubblici in infrastrutture ed edilizia residenziale arriveranno in aiuto del settore delle costruzioni. Più di 2,5 miliardi di Sdg andranno a finanziare micro contratti pubblici (di valore inferiore ai 100 milioni di Sdg) nelle costruzioni, per avvantaggiare le aziende più piccole del comparto. Sul bilancio è già arrivata la promozione di Moody's, che ne apprezza l'equilibrio tra sostegno alla crescitae attenzione ai conti pubblici. Lo scenario 6,2 3,4 4,4 2,9 80 75 70 65 60 55 50 0,58 0,74 0,70 0,66 0,62 0,54 0,50 2011 2016* 2014 07/04 (*) Previsione 2,0 2,0 0,5754 0,6494 2016 2015 CRESCITA RALLENTATA Pil, variazione % annua Fonte: Asian Development Bank Fonte: Singapore Statistics I IV III II I IV III II I 2012 2013 2014 2015 IL CAMBIO Euro per un dollaro di Singapore L'INDEBITAMENTO DELLE FAMIGLIE In percentuale sul Pil 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Foto: g.didon@ilsole24ore.com SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 08/04/2016 17
08/04/2016 diffusione:158404 Pag. 12 tiratura:211708 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Opere pubbliche. Nel parere delle commissioni parlamentari la richiesta di limitarlo alle commesse inferiori ai 150mila euro Appalti, ridimensionato il massimo ribasso ANCE E REGIONI CONTRO Costruttori molto preoccupati per gli effetti negativi sui tempi di assegnazione e sul passaggio dal progetto al cantiere Mauro Salerno ROMA Dire addio al massimo ribasso. Relegando la possibilità di assegnare le commesse tenendo conto solo del prezzo ai microappalti sotto i 150mila euro. Tra le decine di correzioni richieste dal Parlamento al codice degli appalti, in un parere gemello approvato ieri dalle commissioni di Camerae Senato,è questa la scelta che farà più discutere, saldando le posizioni contrarie messe nero su bianco nei pareri di Re• gionie Comuni, con quelle dei costruttori che già ieri hanno già fatto sapere di «essere molto preoccupati» per gli effetti negativi sui tempi di assegnazione degli appalti e dunque sul passaggio dai progetti al cantiere. «Mi immagino un piccolo comune costretto ad assegnare appalti di importo risibile con l'offerta più vantaggiosa (prezzo più aspetti tecnici del progetto, ndr) • dice il presidente dell'Ance, Claudio De Albertis• significa ritardare l'aggiudicazione di 8•12 mesi in un momento in cui abbiamo invece bisogno di accelerare la spesa». Critiche dai costruttori arrivano anche sull'obbligo di assegnare con gare formali anche le opere di urbanizzazione secondaria (scuole e altri edifici pubblici). «Questo vuol dire che avremo le case, ma non i servizi di quartiere», sintetizza De Albertis che parla di un settore «in fibrillazione » anche per l'apertura di una falla nel delicato compromesso (80% in gara, 20% in house) sugli appalti dei concessionari. Incassato il parere del Parlamento ora il decreto punta dritto verso la Gazzetta Ufficiale. L'obiettivo del governo è centrare il traguardo dell'entrata in vigore entro il 18 aprile, data di sca• denza per il recepimento delle nuove direttive Ue su appalti e concessioni. Prima serve però un nuovo passaggio in Consiglio dei ministri, per adeguare il provvedimento ai rilievi del Parlamento, oltre alla bollinatura della Ragioneria e alla firma del capo dello Stato. Tra le principali richieste spicca quella di esplicitare il divieto di nuove proroghe per le concessioni autostradali, la stabilizzazione dell'anticipazione del 20% del prezzo per i vincitori di cantieri pubblici (misura che scade il 31 luglio 2016) insieme al tetto al 30% peri subappalti, alla riduzione delle deroghe per le emergen• ze di protezione civilee alla stretta sulla trasparenza dei piccoli lavori (gara a procedura ristretta tra 150mila e un milione di euro). Su questo fronte è arrivata anche un'obiezione relativa agli appalti della Rai, che in base alla riforma varata a fine 2015 possono sfuggire ai paletti imposti dal codice se inferiori all'importo di 5,2 milioni. Qui la richiesta è di tornare sotto l'ombrello del codice, prevedendo procedure a evidenza pubblica. Allo stesso modo si chiede di inserire tra le attività soggette alle norme sugli appalti pubblici anche le operazioni legate all'estrazione e alla produzione di petrolio. «Finalmente abbiamo un Codice degli appalti che dà tutti gli strumenti contro la corruzione e lo spreco di denaroe che ci fa stare in Europa», ha detto il relatore in Senato Stefano Esposito, che ha lavorato duramente alla riforma. Mentre i presidenti delle due commissioni parlamentari Ermete Realacci (Camera) e Altero Matteoli (Senato), in una nota congiunta sottolineano il «superamento della legge obiettivo», «l'archiviazione delle varianti», l'introduzione del débat public, il ruolo dell'Anac e il ritorno alla «centralità della progettazione trai «punti salienti» della riforma. SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 08/04/2016 18
08/04/2016 diffusione:158404 Pag. 43 tiratura:211708 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato Ammortizzatori sociali. Il decreto legislativo 148/15 prevede un aumento dell'addizionale proporzionale all'utilizzo: la base di calcolo è la retribuzione persa dai lavoratori FOCUS Per Cigo e Cigs resta il contributo in due quote Dopo il decreto di riordino ridotta la durata complessiva degli interventi - Più stringenti i termini procedurali Antonino Cannioto Giuseppe Maccarone Gli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro hanno trovato una nuova regolamentazione normativa che, tuttavia, non si connota come la monumentale riforma annunciata da oltre un decennio. Eccezion fatta per l'estensione della cassa agli apprendisti. Ad ogni modo, il decreto legislativo 148/15 di riordino della materia costituisce indubbiamente un significativo momento di svolta nel modo di concepire, approcciare e utilizzare la cassa integrazione e, in generale, gli ammortizzatori sociali. Imprese, organizzazioni sindacali, intermediari, consulenti del lavoro e, complessivamente, l'intero apparato che gravita e opera nel sistema, sono, infatti, chiamati a rivedere le logiche e i criteri finora, e per lungo tempo, utilizzati. La novità legislativa è entrata in vigore il 24 settembre scorso, con qualche tentennamento, in particolare, riguardo alla gestione degli eventi che si sono collocati a cavallo tra vecchioe nuovo. La regolamentazione del periodo transitorio, infatti, ha recato non poche difficoltà. Il nuovo impianto normativo tende a un cambiamento radicale nella logica dell'intervento pubblico a sostegno del reddito, che costringea rivedere molti aspetti della vita aziendale e delle relazioni industriali. La Cig nonè più la rete di protezione sempre e comunque presente e che si mantiene nel tempo con oneri relativamente contenuti. Il decreto di riordino, recependo i principi contenuti nel Jobs Act, ha, infatti, inciso sulla durata massima complessiva dei trattamentie ha introdotto, a volte, termini procedurali più stringenti. La struttura del decreto legislativo 148/15, prevede una serie di regole comuni a entrambe le tipologie di intervento, per poi scendere nel dettaglio, fornendo l'assetto normativo distinto per le due forme di cassa integrazione. Nella tabella di riepilogo si fornisce una disamina della normativa comune e di quella afferente la sola Cigo. In una successiva seconda parte ci si soffermerà, invece, sulla Cigs. Anche nella nuova formulazione il finanziamento della cassa integrazione ordinaria e straordinaria consta di un contributo di base e di un altro addizionale. Nell'ottica di una più puntuale partecipazione all'onerosa gestione dello strumento, anche i costi per le aziende hanno subito una rivisitazione al rialzo. In particolare,a lievitareè l'incidenza del contributo addizionale, da versare in funzione dell'utilizzo della cassa integrazione (Cigo/Cigs) nel quinquennio di riferimento (maggiore utilizzo, più alto costo). Il suo peso cresce in modo esponenziale rispetto al passato. Non sono, infatti, solo le aliquote ad aumentare sensibilmente ma si modifica anche la base di calcolo che, adesso, è costituita dalla "retribuzione persa" dai lavoratori. Se tuttavia, il contributo addizionale esce appesantito del restyling normativo, lo stesso non può dirsi dell'ordinario finanziamento della Cigo. Infatti, a ben vedere, la riformulazione delle aliquote di finanziamento della sola cassa integrazione ordinaria, prevedono una generale riduzione del carico contributivo. La nuova regolamentazione costringe, poi, gli operatori a rispettare nuovi tempi di presentazione delle istanze di Cigo, che devono essere inoltrate entro il 15° giorno dall'inizio della sospensione o riduzione dell'attività. Prima parte Nella seconda parte le regole per la Cassa integrazione straordinaria La fotografia 1 1 2 3 3 4 4 2 3 7 1 2 5 7 8 1 1 1 1 2 1 2 1 2 3 4 2•4 1•6 11 10 12 12 1•5 1•3 Old 12 12 13 13 14 14 14 14 3•4 5•6 15% 2,20% 5,20% 3,70% 1,90% 2,20% 1,70% 2,00% 4,70% 3,30% 1,70% 2,00% Destinatari Cig a zero ore Malattia insorta durante la Cig Il lavoratore in malattia continua a beneficiare della malattia Il lavoratore in malattia va in Cig dalla data di inizio della stessa >52 e fino a 104 settimane >104 settimane Rif. normativo art comma Cig parziale Prevale la malattia Malattia precedente l'inizio della Cig Se non viene sospeso dal lavoro tutto il personale in forza all'ufficio, reparto, squadra o simili cui il lavoratore appartiene Sospensione dell'attività di tutto il personale del luogo di lavoro a cui il dipendente appartiene Fino 52 settimane Industria con più di 50 dipendenti New da 9/2015 Nel calcolo dei dipendenti SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 08/04/2016 19
08/04/2016 diffusione:158404 Pag. 43 tiratura:211708 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato entrano gli apprendisti Industria e artigianato edile Operai Industria e artigiano lapideo Operai Industria e artigianato edile e lapideo fino a 50 dipendenti Impiegati/Quadri Industria e artigianato edile e lapideo con più di 50 dipendenti • Impiegati/Quadri Continua la Cig e il lavoratore non deve comunicare lo stato di malattia In un quinquennio mobile 9% 12% Industria fino a 50 dipendenti 1,90% CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI ORDINARIA Decreto legislativo 148/2015 Periodi di fruizione consecutivi · periodo massimo di fruizione 52 settimane Durata della procedura · 25 giorni di tempo per concludere la procedura Ammontare della Cigo 80% della retribuzione globale che sarebbe spettata al lavoratore per le ore di lavoro non prestate Anzianità in caso di appalto I lavoratori che transitano da un datore di lavoro all'altro per effetto di una successione di appalti, mantengono l'anzianità maturata nella precedente impresa Requisito di accesso alla CIG È richiesta, presso l'unità produttiva interessata dalla Cig, un'anzianità di effettivo lavoro di almeno 90 giorni alla data di presentazione della domanda. Nel computo si considerano le sospensioni per ferie, festività, infortuni e maternità obbligatoria. In caso di trasferimento d'azienda (art. 2112 del Codice), ai fini dell'anzianità, si tiene conto anche del periodo trascorso presso il cedente · industriali e artigiane dell'edilizia e affini; · industriali esercenti attività di escavazione e/o lavorazione di materiale lapideo; · artigiane che svolgono attività di escavazione e di lavorazione di materiali lapidei, con esclusione di quelle che svolgono tale attività di lavorazione in laboratori con strutture e organizzazione distinte dalla attività di escavazione Nuova domanda Dopo un anno di Cigo, per inoltrare una nuova domanda, l'azienda deve aver ripreso l'attività lavorativa per almeno un altro anno Contributo addizionale dovuto da chi ricorre alla Cig, calcolato sulla retribuzione persa dai lavoratori coinvolti nella cassa e commisurato alla durata dell'intervento: Il pagamento diretto della Cigo (che può essere richiesto anche al momento della presentazione della domanda) è autorizzato dalla Sede Inps, se vengono provate difficoltà finanziarie dell'impresa. Per la Cigs il pagamento diretto è autorizzato, per le stesse cause previste per la Cigo, dal ministero del Lavoro nel decreto Condizionalità I lavoratori per i quali è programmata una sospensione o riduzione superiore al 50% dell'orario di lavoro, calcolato in un periodo di 12 mesi, devono stipulare con il centro per l'impiego un patto di servizio personalizzato. Chi lavora durante la cassa perde il diritto all'integrazione. Condizione valida anche per il lavoro avviato prima dell'inizio della Cig. Chi non comunica, preventivamente, all'Inps l'inizio di un'attività lavorativa decade dalla Cig. Ai fini dell'obbligo informativo vale la comunicazione effettuata con UNILAV e UNILAV SOMM. Campo di applicazione a) imprese industriali manifatturiere, di trasporti, estrattive, di installazione di impianti, produzione e distribuzione dell'energia, acqua e gas; Tetto di fruizione oraria La Cigo può essere riconosciuta sino a un massimo di ore che non possono superare: · 1/3 delle ore ordinarie lavorabili nel biennio mobile · riferite a tutti i lavoratori dell'unità produttiva · mediamente occupati nel semestre precedente la domanda di concessione dell'integrazione salariale L'azienda, nella domanda di CIGO deve comunicare il numero dei lavoratori mediamente occupati nel semestre precedente, distinti per orario contrattuale. Contribuzione ordinaria · vi rientrano tutti i lavoratori, compresi gli apprendisti · vale per l'anno successivo · imprese di nuova costituzione: rileva il numero dei dipendenti presenti alla fine del primo mese di attività · la variazione dei parametri va comunicata all'Inps · per il 2016 il riferimento è alla media del 2015; nel calcolo si applicano le regole precedenti per 8/12 (da gennaio ad agosto 2015) mentre per i restanti 4/12 vale il nuovo criterio che prevede l'inclusione degli apprendisti Informazione e consultazione sindacale la procedura inizia con una comunicazione alle organizzazioni sindacali più rappresentative e alle Rsa/Rsu (se presenti). Rispetto alla precedente norma, scompare la previsione di canalizzazione dell'informativa attraverso l'associazione territoriale degli industriali a cui l'azienda aderisce o ha conferito mandato. Nella comunicazione l'azienda deve indicare: Apprendistato professionalizzante Gli apprendisti alle dipendenze di imprese beneficiarie della sola Cigo ovvero di entrambe le prestazioni di cassa integrazione (Cigo e Cigs) sono destinatari esclusivamente della Cigo. Se l'azienda è destinataria solo della Cigs, l'apprendista ha diritto esclusivamente alla Cigs ma limitatamente ai casi di intervento per crisi aziendale. Il periodo di SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 08/04/2016 20
08/04/2016 diffusione:158404 Pag. 43 tiratura:211708 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato sospensione prolunga la durata dell'apprendistato Per determinare le ore settimanali integrabili si devono sottrarre allo ore settimanali: • le ore ordinarie prestate; • le ore di straordinario; • le festività infrasettimamali retribuite • le ferie • la malattia • l'infortunio • la maternità • i permessi retribuiti e non • il congedo matrimoniale • la donazione sangue • le assenze per sciopero • le assenze non retribuite di qualsiasi natura L'indennità è diminuita del 5,84%; si applicano i massimali nelle misure annualmente previste (per il settore edile e lapideo, per integrazioni collegate a intemperie stagionali, i massimali sono aumentati del 20%) Cigo e malattia La Cigo prevale sulla malattia con le seguenti regole: Durata della Cigo e della Cigs Per ciascuna unità produttiva, la Cigo e la Cigs hanno una durata massima complessiva di 24 mesi in un quinquennio mobile. La durata si computa sommando entrambi i trattamenti, compreso il CdS la cui durata, relativamente ai primi 24 mesi, è calcolata al 50%. Si computano anche i periodi richiesti prima dell'entrata in vigore del Dlgs148/15 ma per la sola parte del periodo autorizzato successiva al 23 settembre 2015. Per il calcolo del limite si considera la prima settimana oggetto di richiesta di prestazione e, a ritroso, si valutano le 259 settimane precedenti (cosiddetto quinquennio mobile). Se in tale arco temporale sono già state autorizzate 104 settimane (pari cioè a 24 mesi) non può essere riconosciuto il trattamento. Il conteggio va ripetuto per ogni ulteriore settimana di integrazione salariale richiesta Ampliamento del limite di durata Durata complessiva estesa a 30 mesi nel quinquennio mobile per le imprese: ESCLUSIONI · eventi Cigo oggettivamente non evitabili; · imprese sottoposte a procedura concorsuale; · aziende commissariate con Cigs durante l'attività del commissario; · imprese che, sottoposte a procedura concorsuale con continuazione dell'esercizio di impresa, possono, sussistendone i presupposti, accedere • dal 1° gennaio 2016 • al trattamento di Cigs per crisi Erogazione e rimborso prestazione Il pagamento della Cig è a carico del datore di lavoro che recupera le somme conguagliandole con i contributi dovuti all'Inps. Il conguaglio deve essere effettuato entro sei mesi dalla fine periodo paga che racchiude la scadenza dell'intervento Cig. Se il provvedimento di concessione è successivo alla scadenza della Cig, il termine decorre dalla data del provvedimento. Per la CIG conclusa fino al 23 settembre 2015 i sei mesi decorrenti dal 24 settembre sono scaduti il 23 marzo 2016 (si intende marzo 2016 come periodo di paga) b) cooperative di produzione e lavoro che svolgano attività lavorative similari a quella degli operai delle imprese industriali, ad eccezione delle cooperative elencate dal Dpr 30 aprile 1970, n. 602; c) imprese dell'industria boschiva, forestale e del tabacco; d) cooperative agricole, zootecniche e loro consorzi che esercitano attività di trasformazione, manipolazione e commercializzazione di prodotti agricoli propri per i soli dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato; e) imprese addette al noleggio e alla distribuzione dei film e di sviluppo e stampa di pellicola cinematografica; f) imprese industriali per la frangitura delle olive per conto terzi; g) imprese produttrici di calcestruzzo preconfezionato; h) imprese addette agli impianti elettrici e telefonici; i) imprese addette all'armamento ferroviario; l) imprese industriali degli enti pubblici, salvo il caso in cui il capitale sia interamente di proprietà pubblica; m) imprese industriali e artigiane dell'edilizia e affini; n) imprese industriali esercenti l'attività di escavazione e/o lavorazione di materiale lapideo; o) imprese artigiane che svolgono attività di escavazione e di lavorazione di materiali lapidei, con esclusione di quelle che svolgono tale attività di lavorazione in laboratori con strutture e organizzazione distinte dalla attività di escavazione Causali di intervento a) situazioni aziendali dovute a eventi transitori e non imputabili all'impresa o ai dipendenti, incluse le intemperie stagionali; b) situazioni temporanee di mercato Le causali evidenziano che la CIGO è un ammortizzatore riferito a crisi di breve durata e di natura transitoria. Requisiti di accesso alla Cigo: particolarità Non è richiesta l'anzianità di effettivo lavoro per le domande relative a Cigo per eventi oggettivamente non evitabili, comprese - dal 1° gennaio 2016• le intemperie stagionali in tutti i settori (Industria e Artigianato) Durata massimo 13 settimane continuative con proroghe trimestrali fino a un massimo di 52 settimane · le cause di sospensione o riduzione dell'orario · l'entità · la durata prevedibile · il numero dei lavoratori interessati Esame congiunto una delle parti ha facoltà di chiedere un esame congiunto della situazione privilegiando la tutela degli interessi dei lavoratori in relazione alla crisi SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 08/04/2016 21
08/04/2016 diffusione:158404 Pag. 43 tiratura:211708 La proprietà intellettuale è riconducibile alla fonte specificata in testa alla pagina. Il ritaglio stampa è da intendersi per uso privato dell'impresa · arco temporale: biennio mobile · si considerano anche i periodi sino al 23 settembre 2015 in quanto il criterio del biennio mobile preesisteva. Si applica il criterio della settimana integrabile a giorni (circolari Inps 58/2009); i limiti si computano non riferendosi a un'intera settimana di calendario ma alle singole giornate di sospensione del lavoro e considerando usufruita una settimana se la contrazione del lavoro ha interessato 6 giorni (o 5 in caso di settimana corta). Le settimane effettivamente fruite, da comunicare all'Inps, sono costituite dalla somma dei singoli giorni divisa per 5 o per 6 Gli interventi determinati da eventi oggettivamente non evitabili non sono conteggiati nel computo delle 52 settimane nel biennio; tale esclusione non vale ai fini del limite complessivo dei 24 mesi nel quinquennio Si computano, invece, nel limite delle 52 settimane di Cigo in un biennio mobile, gli interventi determinati da eventi oggettivamente non evitabili (caso fortuito, improvviso, non prevedibile per cui risulti evidente la forza maggiore e non rientrante nel rischio di impresa) riferiti alle imprese: • industriali e artigiane dell'edilizia e affini • industriali esercenti l'attività di escavazione e/o lavorazione di materiale lapideo • artigiane che svolgono attività di escavazione e di lavorazione di materiali lapidei (con esclusione di quelle che svolgono tale attività di lavorazione in laboratori con strutture e organizzazione distinte dalla attività di escavazione) Nell'informativa vanno indicati i seguenti dati: · previsione della durata e numero dei lavoratori coinvolti · per sospensioni o riduzioni superiore a 16 ore settimanali, le parti entro tre giorni (dalla data di comunicazione) possono chiedere un esame congiunto · la procedura si deve concludere in 5 giorni a partire dalla data della richiesta del confronto Informazione e consultazione sindacale nelle imprese della industria e artigianato edile e lapideo la procedura di consultazione sindacale si applica solo in fase di proroga che segue la prima concessione e comunque quando si superano le 13 settimane di Cigo Calcolo dipendenti per individuazione aliquota contributiva applicabile · numero medio dipendenti in forza anno precedente REGOLE COMUNI ALLA CASSA INTEGRAZIONE GUADAGNI ORDINARIA E STRAORDINARIA Decreto Legislativo 148/2015 Rif. normativo art comma Destinatari Lavoratori subordinati, compresi gli assunti in apprendistato professionalizzante; esclusi i dirigenti e i lavoratori a domicilio 1 1 · ridotti a 10 giorni per le imprese che occupano sino a 50 dipendenti Informazione e consultazione sindacale in caso di eventi oggettivamente non evitabili Si deve trattare di sospensione o di riduzione dell'attività, non differibile Le regole generali per gli ammortizzatori sociali in costanza di rapporto di lavoro e quelle specifiche per la Cassa integrazione ordinaria dopo il riordino effettuato dal Dlgs 148/15 SCENARIO EDILIZIA - Rassegna Stampa 08/04/2016 22
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