UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Domenica, 19 ottobre 2014 - Unione dei Comuni della Bassa ...

Pagina creata da Giulio Grasso
 
CONTINUA A LEGGERE
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Domenica, 19 ottobre 2014 - Unione dei Comuni della Bassa ...
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
        Domenica, 19 ottobre 2014
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Domenica, 19 ottobre 2014 - Unione dei Comuni della Bassa ...
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA
                                             Domenica, 19 ottobre 2014

Prime Pagine
 19/10/2014 Prima Pagina
 Il Sole 24 Ore                                                                                                   1
Enti locali
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1                                                               GUIDO ROSSI
 La missione perduta delle banche globali                                                                         2
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
 GLI EMENDAMENTI APPROVATI                                                                                        5
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2                                             GIORGIO SANTILLI, MAURIZIO LUPI
 Infrastrutture, sbloccati 1,7 miliardi                                                                           6
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2
 Sblocca­Italia in Aula verso la fiducia Torna il regolamento edilizio unico                                      8
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3
 I «dettagli» che zavorrano la manovra                                                                            10
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5                                                               MARTA PARIS
 Decreti attuativi in calo, manovra più snella                                                                    13
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5
 Tra Stato e Regioni la resa dei conti è sulla sanità                                                             15
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11
 bologna. Un kit open source per gli enti                                                                         17
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 19
 Iren rinvia i piani di fusione con A2A Prima acquisizioni                                                        18
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 20
 La lana di Matera e l' avvio difficile del mercato globale                                                       20
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 34
 How to Renovate a Masterpiece                                                                                    22
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 35
 Bad Luck Winning the Lottery                                                                                     24
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 35                                                           LAURA LEONELLI
 Voyage in Sicily with Consolo                                                                                    26
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 36
 Murder for the Revolution                                                                                        28
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 39                                                          CINZIA DAL MASO
 Augustus on the Way to Payback                                                                                   30
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 41
 Il Royal Opera House è in sala                                                                                   32
 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 41
 Matera è la capitale                                                                                             34
Web
 19/10/2014 lugonotizie
 Lugo: denunciate due persone per furto e ricettazione                                                            36
 19/10/2014 lugonotizie
 Bagnacavallo: un nuovo volto per il centro storico, a partire da Via...                                          37
 19/10/2014 lugonotizie
 Porte aperte al Centro culturale "Carlo Venturini" di Massa Lombarda                                             39
 19/10/2014 lugonotizie
 A Lugo un seminario sulla qualità dei servizi educativi per...                                                   40
 19/10/2014 lugonotizie
 Presentata la Lista per le regionali Emilia Romagna CIVICA: la lettera di...                                     42
 19/10/2014 lugonotizie
 Lugo: un giorno con le rosse di Maranello, domani la Festa del Cavallino...                                      44
 19/10/2014 lugonotizie
 Cotignola, sport e solidarietà al "Passatore Bike Day"                                                           46
 19/10/2014 lugonotizie
 Lugo: Porte Aperte domani nelle Biblioteche "Trisi", del "Tondo" e di...                                         48
 19/10/2014 lugonotizie
 Bagnacavallo: Porte Aperte domani anche alla Biblioteca Taroni                                                   50
 19/10/2014 lugonotizie
 Pane, musica e amicizia: concerto di beneficenza nella chiesa del Carmine...                                     51
 19/10/2014 lugonotizie
 Bagnacavallo Insieme: il percorso ad ostacoli di un giovane disabile a...                                        52
 19/10/2014 lugonotizie
 La Giunta di Bagnacavallo precisa sulle problematiche dei parcheggi per...                                       54
 19/10/2014 lugonotizie
 Unione: a Conselice muove i primi passi la terza edizione di Selvatico                                           55
 19/10/2014 lugonotizie
 Il Carosello della Domenica, domani al centro culturale Acrylico...                                              56
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Domenica, 19 ottobre 2014 - Unione dei Comuni della Bassa ...
18/10/2014 Ravenna Today                                                           Redazione
 Il complice distrae un' anziana: lui allunga le mani e le ruba il...                           57
 18/10/2014 Ravenna Today                                                           Redazione
 Consigli di zona di Bagnacavallo: da lunedì si raccolgono le...                                58
 18/10/2014 Ravenna Today                                                           Redazione
 Bagnacavallo, focus sulla sicurezza: il sindaco Proni incontra il...                           60
 19/10/2014 larepubblica.it (Bologna)
 Gli appuntamenti di domenica e lunedì : Rachlin, Harrell, Zuo. Un...                           61
 18/10/2014 Ravenna24Ore.it
 Lugo, derubata del portafoglio mentre trasporta il carrello della spesa                        63
Il Resto del Carlino Ravenna
 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 5                          CARLO RAGGI
 Tre fiale nel carrello sbagliato «Ricordo: era di turno la...                                  64
 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 13
 La disfida dei cappelletti                                                                     66
 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 20
 PORTE APERTE OGGI IN TUTTE LE BIBLIOTECHE                                                      67
 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 20                   MONTANARI LORENZA
 «Pavaglione riqualificato entro la fine del 2015»                                              68
 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 20
 Maxi furto Portati via 18 pneumatici alla Btv Truck                                            70
 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21
 Il centro si rifà il look I lavori cominciano da via Ramenghi                                  71
 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21                       SCARDOVI LUIGI
 Furto di telefonino e portafogli, due incastrati dalle indagini                                72
 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21
 BAGNACAVALLO Parcheggio disabili «Risolveremo i problemi a...                                  73
 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 25                       ROSANNA RICCI
 Non solo pittura. Anche grafica e foto                                                         74
 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 25                        SAVIOLI MONIA
 Live and more, si ricomincia Primo atto: James Thompson                                        76
Corriere di Romagna Ravenna
 19/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 12
 Bimbi a lezione di sicurezza stradale                                                          77
 19/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 12
 Laboratori e letture animate in biblioteca                                                     78
 19/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 12
 L' invasione delle Rosse                                                                       79
 19/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 12
 Sfila il portafoglio a un' anziana Denunciato dai carabinieri                                  80
 19/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 12
 Consigli di zona, via alle candidature                                                         81
 19/10/2014 Corriere di Romagna (ed. Ravenna­Imola) Pagina 30
 "Live&More", sul palco c' è posto                                                              82
La Voce di Romagna Ravenna
 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 1
 Dalla ricerca di un farmaco al potassio killer                                                 83
 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 15
 Una nuova cultura previdenziale                                                                84
 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
 Da ricerca di un farmaco al potassio killer                                                    85
 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
 COTIGNOLA PASSATORE BIKE DAY                                                                   87
 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
 Portafogli e cellulare spariti denunce per furto e ricettazione                                88
 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
 Alfonsine Ottobre tra i libri con gli eventi della bibliopride                                 89
 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 32
 Oggi a Lugo la XVª Festa del "Cavallino Rampante"                                              90
 19/10/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 39
 Tra utensili da cucina e oggetti scaduti                                                       91
 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 40
 APPUNTAMENTI                                                                                   92
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Domenica, 19 ottobre 2014 - Unione dei Comuni della Bassa ...
19 ottobre 2014
                            Il Sole 24 Ore
                                     Prima Pagina

                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                              1
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Domenica, 19 ottobre 2014 - Unione dei Comuni della Bassa ...
19 ottobre 2014
Pagina 1                                       Il Sole 24 Ore
                                                          Enti locali

  MAL DI FINANZA.

  La missione perduta delle banche globali
  Guido Rossi «Stress Test: Reflections on Financial Crises»:
  sembra il titolo di un compendio sulla grave situazione
  economica attuale, derivata sia dalla minaccia di un nuovo
  default della Grecia, sia dall' aggravarsi della deflazione
  economica, sia dalla caduta dei mercati, sia infine dall' arrivo
  la prossima domenica degli stress test, cioè delle valutazioni
  delle banche sui loro attivi di bilancio da parte della Bce.
  Si tratta, invece, del titolo del libro di Timothy Geithner, l' ex
  segretario del Tesoro americano, il quale cerca di giustificare
  le ragioni che hanno provocato nel 2008 la crisi dell'
  economia americana e il susseguente pa­nico finanziario, che
  ha invaso i mercati e il resto del mondo. Inutile dire che al
  centro delle poco credibili esaltazioni delle misure approntate
  dal governo Obama, le riflessioni sulla crisi sono accurate.
  Superfluo è altresì sottolineare che il motore dominante della
  crisi è stato rappresentato dal sistema bancario, tuttora al
  centro ­ volente o nolente ­ della più grande depressione
  economica mondiale dagli anni '30.
  Le banche, ad ogni stormir di panico, sembrano piombare in
  inquietanti ossimori, quale quello rappresentato dalla più
  grande di loro, Goldman Sachs, la quale di fronte alle diffuse
  difficoltà di tutte le altre nel mondo, ha aumentato nel terzo
  trimestre il suo utile del 48%, con 2, 24 miliardi di dollari.
  Accompagnata in questo da Morgan Stanley, con un
  corrispondente rialzo dell' 83%, pari a profitti di 1,71 miliardi
  di dollari.
  La questione fondamentale del debito pubblico e gli interventi
  governativi ormai all' ordine del giorno in tutti i Paesi
  sembrano invero continuare a trascurare il problema centrale
  della crisi, cioè i sistemi bancari e finanziari. Le banche,
  gravate da svariate funzioni e attività (legittime o illegittime),
  sembrano aver perso la loro effettiva identità, di istituzioni che
  garantiscono ai creditori il pronto accesso ai loro fondi,
  investiti in beni che debbono essere a richiesta convertiti in
  cassa.
  Discipline legislative e vigilanze incerte hanno alimentato
  dovunque un totale sbriciolamento di identità della funzione
  essenziale dell' istituzione bancaria.
  Guido Rossi Sciolta e liberata da regolamentazioni rigorose,
  la banca diventa incapace di valutare gli enormi rischi che una crisi economica globale, alimentata da
  raffinate tecnologie fuori contr
  ollo, impedisce di affrontare. È così che si sono resi necessari i salvataggi da parte degli Stati: sia
  attraverso l' assicurazione dei depositanti, che così non avrebbero perso il loro denaro, sia attraverso
  facilitate iniezioni di moneta da parte delle Banche centrali, in caso di difficoltà, per evitarne il fallimento,
                                     Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                     Continua ­­>     2
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Domenica, 19 ottobre 2014 - Unione dei Comuni della Bassa ...
19 ottobre 2014
Pagina 1                                       Il Sole 24 Ore
    3
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Domenica, 19 ottobre 2014 - Unione dei Comuni della Bassa ...
19 ottobre 2014
Pagina 1                                     Il Sole 24 Ore
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Domenica, 19 ottobre 2014 - Unione dei Comuni della Bassa ...
19 ottobre 2014
Pagina 2                                     Il Sole 24 Ore
                                                        Enti locali

  GLI EMENDAMENTI APPROVATI
  GLI EMENDAMENTI APPROVATI
  Regolamento edilizio unico È stato approvato
  dalla commissione Ambiente l' emendamento
  che introduce nel decreto legge Sblocca­Italia
  l a previsione di uno schema nazionale di
  regolamento edilizio unico. Inizialmente
  p r o p o s t a d a l Consiglio n a z i o n a l e d e g l i
  architetti, la norma era rimasta nelle bozze del
  provvedimento urgente in agosto ma poi era
  stata eliminata nel testo finale per le
  osservazioni del Quirinale. La nuova versione
  supera quelle obiezioni. È una innovazione
  forte che supera lo «spezzatino» di norme
  t e c n i c h e e d e f i n i z i o n i d i 8 m i l a comuni
  Autostrade: serve l' ok della Ue Correzione di
  rotta sostanziale per l' articolo 5 del decreto
  legge sulle concessionarie autostradali: i piani
  di fusione fra società concessionarie e di
  razionalizzazione della rete e le connesse
  proroghe dei termini di scadenza delle
  concessioni p o t r a n n o e s s e r e a p p r o v a t i
  soltanto dopo il via libera preventivo dell'
  Unione europea.
  I piani autostradali dovranno ricevere anche il
  parere del Nars e quello dell' Autorità di
  regolazione dei trasporti. Salta di fatto la
  procedura straordinaria e accelerata che aveva voluto il ministro Lupi per velocizzare gli investimenti
  programmati Semplificazioni urbanistiche Accolto un emendamento Morassut che prevede l'
  introduzione del contributo straordinario per le varianti urbanistiche e per le deroghe edilizie che
  consentiranno ai comuni una seria tassazione della rendita urbana, l' eliminazione dell' iniziale
  intenzione di lasciare in carico ai privati le opere pubbliche di convenzione, l' eliminazione del permesso
  di costruire in deroga per gli interventi di ristrutturazione urbanistica, l' obbligo di voto per i consigli
  comunali e di pubblicazione per i «permessi di costruire convenzionati»

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                                 5
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Domenica, 19 ottobre 2014 - Unione dei Comuni della Bassa ...
19 ottobre 2014
Pagina 2                                     Il Sole 24 Ore
                                                        Enti locali

  La lunga crisi.

  Infrastrutture, sbloccati 1,7 miliardi
  Decreto Lupi per finanziare 15 opere ­ Concetto elastico di «cantierabilità» per evitare la
  revoca dei fondi.

  Giorgio Santilli ROMA Maurizio Lupi approva
  con tempestività la prima tranche di quindici
  opere finanziate dallo Sblocca­Italia, per un
  valore totale di 1.664 milioni (sui 3,9 miliardi
  totali del decreto legge) che dovranno essere
  "cantierati" per 335 milioni entro il 31 dicembre
  2014 e per 1.329 milioni entro il 30 giugno
  2015. Il ministro delle Infrastrutture ha firmato il
  decreto interministeriale per la ripartizione
  delle risorse e lo ha inviato per la controfirma
  al ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan,
  che non dovrebbe tardare a chiudere il
  cerchio. Come già successo con il «decreto
  del fare» nel 2013, Lupi è stato rapidissimo
  nella messa a punto del provvedimento di
  sblocco delle risorse, rispettando il termine di
  30 giorni ­ che lui stesso aveva chiesto di
  inserire nel Dl ­ per completare l' iter previsto
  dal decreto legge.
  Nessuna sorpresa nella scelta delle opere e
  nelle cifre assegnate che erano state già
  anticipate dal ministro delle Infrastrutture ed
  erano state poi allegate al decreto. Le quattro
  opere che dovranno partire entro fine anno
  sono autostrada Trieste­Venezia, passante
  ferroviario di Torino, piano dei passaggi a
  livello di Rfi e sistema idrico Basento­Bradano. Il cadenzamento delle somme prevede una spesa di 515
  milioni entro il 2015 e dei restanti 1.079 milioni tra il 2016 e il 2018.
  La novità più rilevante del provvedimento firmato da Lupi riguarda, però, il concetto di cantierabilità. Il
  ministero delle Infrastrutture, per evitare la tagliola della revoca dei fondi prevista dallo stesso Sblocca­
  Italia nel caso in cui i provvedimenti non siano cantierati entro i due termini previsti del 31 dicembre e
  del 30 giugno, ha articolato il concetto di "cantierabilità", prevedendo per ogni singola opera una
  specifica prestazione dovuta dalla stazione appaltante per evitare la revoca. Una flessibilità che era
  stata invocata a gran voce in primis dall' Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) proprio per
  evitare false partenze. Resta il fatto che, al solito, la vera apertura dei cantieri slitterà in avanti di
  settimane o mesi, confermando la cronica patologia del sistema italiano delle opere pubbliche rispetto a
  seri cronoprogrammi, fin dalla fase iniziale del progetto.
  Vediamo nel dettaglio l' elenco delle condizioni di cantierabilità, opera per opera. Per la terza corsia
  Trieste­Venezia sarà sufficiente al commissario inviare entro la scadenza al Mit «un ulteriore stralcio
  delle lavorazioni».
  Per la metro C di Roma basterà al Comune inviare il progetto definitivo aggiornato. Per il Passante di

                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                  Continua ­­>    6
UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Domenica, 19 ottobre 2014 - Unione dei Comuni della Bassa ...
19 ottobre 2014
Pagina 2                                      Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014
Pagina 2                                      Il Sole 24 Ore
                                                         Enti locali

  Camera. La commissione Ambiente ha concluso l' esame alle 5 di ieri mattina.

  Sblocca­Italia in Aula verso la fiducia Torna il
  regolamento edilizio unico
  ROMA C' è voluta una nottata di votazioni,
  finita ieri mattina alle 5.30, per completare l'
  esame del decreto legge Sblocca­Italia in
  commissione Ambiente della Camera. Domani
  il provvedimento è atteso nell' Aula di
  Montecitorio dove è pressoché scontato che il
  governo metterà la fiducia per evitare l'
  ostruzionismo del Movimento 5 Stelle che già
  in commissione ha provato a bloccare l'
  esame. Forti critiche anche dalla Lega che a
  un certo punto ha abbandonato l' aula della
  commissione. «Sono stati presentati oltre
  3mila emendamenti nel corso dell' esame ­
  dice il presidente della commissione, Ermete
  Realacci ­ e ne abbiamo votati circa 1.200, con
  quattro notti di lavoro. Mi pare che il confronto
  costruttivo non sia mancato e sono soddisfatto
  dell' esito perché c' è stato un miglioramento
  del testo in molti punti critici del
  provvedimento». Si tenga conto che Realacci
  ha anche dichiarato inammissibili quasi una
  decina di emendamenti presentati dal
  governo, cosa che non succede molto spesso.
  Tra questi quello che estendeva l' attività delle
  società di ingegneria (contro cui si erano
  schierati gli ordini degli architetti e degli
  ingegneri), quello che consentiva assunzioni a tempo determinato per l' Expo e quello che pretendeva di
  dichiarare «di pubblico interesse» tutti gli impianti legati al trasporto, allo stoccaggio e alla raffinazione
  degli idrocarburi.
  Tra le misure approvate nell' ultimo tour de force con la regìa della relatrice Chiara Braga (Pd) c' è la
  reintroduzione dello schema di regolamento edilizio unico valido per tutti i comuni, proposto
  originariamente dal Consiglio nazionale degli architetti che infatti hanno subito commentato
  positivamente. Una norma che dovrebbe aiutare a superare lo spezzatino di norme e definizioni del
  settore edile. Correzione di rotta, invece, per l' articolo 5 sulle autostrade: i piani di fusione e le
  connesse proroghe dei termini di scadenza delle concessioni potranno essere approvati soltanto dopo il
  via libera preventivo dell' Unione europea.
  Anche l' articolo 17 sulle semplificazioni edilizie e urbanistiche ha subìto numerosi modifiche. Centrali in
  questo capitolo gli emendamenti presentati dal pd Roberto Morassut: «Introduzione del contributo
  straordinario per le varianti urbanistiche e deroghe edilizie che consentiranno ai comuni una seria
  tassazione della rendita urbana per la prima volta nella storia urbanistica italiana; eliminazione dell'
  iniziale intenzione di lasciare in carico ai privati le opere pubbliche di convenzione; eliminazione del
  permesso di costruire in deroga per gli interventi di ristrutturazione urbanistica; obbligo di voto per i
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                   Continua ­­>    8
19 ottobre 2014
Pagina 2                                     Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014
Pagina 3                                     Il Sole 24 Ore
                                                        Enti locali

  OBIETTIVO CRESCITA.

  I «dettagli» che zavorrano la manovra
  A quattro giorni dall' approvazione della legge di stabilità in
  Consiglio dei ministri, ancora nessun testo più o meno
  ufficiale è disponibile. Non è forse una novità, è però
  certamente un malcostume che non aiuta la credibilità del
  modo in cui in Italia si fanno le leggi. Viene da chiedersi, per
  dirne una, che cosa sia stato mandato a Bruxelles e che testo
  stiano analizzando i tecnici della Commissione in vista del
  giudizio di fine mese. I eri sera da Palazzo Chigi si è fatto
  trapelare che per domani un testo sarà pronto per il Quirinale,
  non rimane che attendere. Intanto dalle bozze che stanno
  circolando si possono cominciare ad analizzare alcuni aspetti
  tecnici che dalle prime slide non erano emersi. Resta, allora,
  confermato il giudizio complessivamente positivo di una
  manovra a carattere espansivo, che dà e non toglie, in una
  fase di risorse più scarse che mai. Una manovra che taglia
  tasse e riduce (o almeno prova) spesa pubblica improduttiva.
  E tuttavia i nodi che meritano un approfondimento, e magari
  un ripensamento in Parlamento, non mancano.
  Il taglio dell' intera componente lavoro dalla base imponibile
  Irap (che vale intorno ai 6 miliardi) è uno dei risultati più
  importanti di questa manovra. Impossibile sottovalutarne il
  peso, in termini effettivi di risparmio per le aziende e in
  termini di fiducia nella creazione e nella difesa di posti di
  lavoro. La copertura della misura è però garantita per una
  parte (2,1 miliardi) dal dietrofront rispetto alla riduzione del
  10% dell' aliquota Irap stabilita con il decreto Irpef del maggio
  scorso.
  L' aliquota ordinaria Irap, dunque, tornerà dal 1° gennaio
  prossimo al 3,9% (dal 3,5%). Va anche considerato, poi, che
  ­ sempre in base alle bozze disponibili ­ il taglio previsto dalla
  Legge di stabilità si limita al costo del lavoro dipendente a
  tempo indeterminato, escludendo i lavori a termine e i
  collaboratori. Tutto questo significherà che talune aziende,
  quelle che non hanno o hanno pochissimi dipendenti stabili,
  saranno ­ per effetto della manovra ­ penalizzate. Per tutte le
  aziende, poi, viene meno la deduzione dell' Irap d a l l '
  imponibile Ires: questo è ovvio, ma riduce ulteriormente la
  portata ­ comunque positiva ­ del taglio dell' Irap.
  Anche la cancellazione dei contributi per i primi tre anni per
  chi assume a tempo indeterminato è una misura che va nella giusta direzione di creare incentivi per le
  imprese a creare posti di lavoro stabili. Gli sgravi, tuttavia, valgono solo per le assunzioni effettuate nel
  2015 e per chi non ha lavorato a tempo pieno nei sei mesi precedenti.
  Non si tratta, dunque, di una misura definitiva, mentre va a sostituire un beneficio permanente che è
  quello previsto dalla legge 407 del 1990, in base alla quale i disoccupati da oltre due anni potevano
                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                Continua ­­>      10
19 ottobre 2014
Pagina 3                                        Il Sole 24 Ore
      11
19 ottobre 2014
Pagina 3                                      Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014
Pagina 5                                      Il Sole 24 Ore
                                                         Enti locali

  Rating 24. Autoapplicative molte delle misure portanti della manovra ­ Tempi stretti per i
  regolamenti di Tfr e credito d' imposta R&S.

  Decreti attuativi in calo, manovra più snella
  Marta Paris ROMA L' impegno era stato
  fissato fin dai primi giorni del suo governo. E
  Matteo Renzi lo aveva rilanciato all' inizio di
  settembre presentando l' agenda dei mille
  giorni: «La grande sfida sarà delegificare e
  ridurre il procedimento normativo», mettere un
  freno ai decreti attuativi che rallentano il
  cammino delle riforme, rendendo il più
  possibile autoapplicative le leggi varate. Un
  obiettivo, per ora in parte rimasto sulla carta ­
  un mese fa secondo il monitoraggio dell'
  Ufficio del programma di governo su 44
  provvedimenti varati dall' esecutivo Renzi solo
  un terzo (15) non prevede norme di secondo
  livello, che complessivamente raggiungono
  quota 240 ­ ma che il premier sembrerebbe
  aver invece rispettato con la nuova legge di
  stabilità.
  Il condizionale è d' obbligo perché il testo
  definitivo è ancora in fase di perfezionamento.
  Ma a guardare i 47 articoli del testo entrata in
  Consiglio d e i m i n i s t r i m e r c o l e d ì s e r a i
  provvedimenti attuativi previsti dall' ex
  finanziaria si riducono, superando di poco la
  quarantina (43) contro gli oltre 50 di quella
  dello scorso anno.
  E pochi sono quelli collegati a interventi portanti della manovra.
  Tra questi la norma sull' anticipo del Tfr in busta paga. L' avvio sperimentale della misura che consente
  ai lavoratori del settore privato di richiedere l' anticipo della liquidazione sugli stipendi ricevuti da marzo
  2015 fino a giugno 2018 è ancora tutto da definire. A fissare le modalità di attuazione dovrà essere un
  decreto del presidente del consiglio che dovrà anche stabilire i criteri di funzionamento del Fondo di
  garanzia per il finanziamento alle imprese che non vogliono attingere immediatamente a risorse proprie.
  Come contropartita per evitare le lungaggini che hanno contraddistinto in questi anni l' emanazione dei
  provvedimenti attuativi con il conseguente blocco di riforme importanti, la Stabilità fissa tempi
  strettissimi per l' adozione del Dpcm: solo trenta giorni dall' entrata in vigore della legge.
  Se non rinviano a ulteriori decreti attuativi le disposizioni sulla stabilizzazione del bonus 80 euro e quella
  sulla deduzione del costo del lavoro (per i contratti a tempo indeterminato) dal calcolo dell' imponibile
  Irap ci vorrà un decreto del ministero dell' Economia insieme a quello dello Sviluppo per fissare le
  regole di concessione alle imprese del credito d' imposta per la ricerca (si veda l' articolo sotto). Anche
  in questo caso ci saranno solo 30 giorni per l' adozione, scadenza complicata dal concerto tra ministeri,
  che si è rivelato il vero collo di bottiglia del processo di attuazione. Tanto che il Governo è corso ai ripari
  introducendo una norma­tagliola con il meccanismo del silenzio assenso.
  Il taglio del pacchetto di crediti d' imposta concessi alle imprese dovrà essere poi quantificato dal Mef
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                  Continua ­­>      13
19 ottobre 2014
Pagina 5                                      Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014
Pagina 5                                      Il Sole 24 Ore
                                                         Enti locali

  L' ANALISI.

  Tra Stato e Regioni la resa dei conti è sulla sanità
  Massimo Bordignon La manovra di bilancio ha
  creato uno scontro al calor bianco tra Stato e
  Regioni, con tutti i governatori in trincea e
  quelli del Lombardia e Veneto che minacciano
  perfino il ricorso alla Corte costituzionale. Ma è
  giustificato questo conflitto? Guardando i
  numeri, è difficile crederlo.
  L a s p e s a c o m p l e s s i v a d e l l e Regioni,
  compresa la sanità, nel 2013 è stata pari a
  circa 160 miliardi; il Governo almeno stando
  alle slides circolate sulla legge di stabilità (non
  c' è ancora un testo finale), chiede di ridurla di
  4 miliardi. Ma il taglio è rispetto al tendenziale
  e in questo sono già inclusi i 2 miliardi in più
  previsti dal Patto sulla salute per il
  finanziamento della sanità nel 2015. Si
  tratterebbe dunque di una riduzione netta di
  soli circa 2 miliardi, cioè l' 1,3% della spesa
  complessiva.
  Certo, molta di questa spesa è incomprimibile
  nel breve periodo; stipendi del personale,
  contratti in essere, co­finanziamento fondi
  europei e quant' altro. Ma ridurre la spesa del
  1,3% in un anno sembrerebbe comunque
  rientrare nell' ambito delle cose possibili; è
  circa la metà della riduzione che in media lo
  Stato chiede ai propri ministeri.
  Per un esempio dei risparmi possibili sulle Regioni, in un rapporto presentato a marzo per la spending
  review del commissario Cottarelli, e rimasto poi nel cassetto, avevamo valutato in circa il 17% il
  risparmio conseguibile sul miliardo utilizzato per finanziarie giunte e consigli regionali. E qui si parla di
  poco più dell' 1% di risparmi, non del 17%.
  Ma naturalmente il vero nodo del contendere non è la spesa complessiva delle Regioni, ma la titolarità
  della gestione della sanità. Sulla sanità, Stato e Regioni sono da sempre impegnati in un complesso
  gioco strategico, con il primo che fa finta di credere che non ci sia rapporto tra i servizi che esso stesso
  chiede alle regioni di fornire (i livelli essenziali di assistenza) e le risorse per finanziarli; e le seconde
  che fanno finta di credere che le risorse messe a disposizione dallo Stato siano sempre insufficienti e
  comunque incomprimibili.
  Nel caso in questione poi i governatori hanno ragione a denunciare la violazione di un accordo; solo
  pochi mesi fa, a luglio, è stato firmato un patto con il ministro Lorenzin, che prevedeva non solo che le
  risorse per la sanità sarebbero aumentate nei prossimi anni, ma anche che ogni risparmio sarebbe
  rimasto nella disponibilità delle Regioni e non sarebbe servito a finanziare una manovra di bilancio;
  esattamente l' opposto di quello che il Governo chiede adesso.
  I governatori hanno ragione, ma il punto è che quel Patto non avrebbe mai dovuto essere firmato. In un
  processo di revisione complessiva della spesa pubblica, non si può enucleare a prescindere una
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                 Continua ­­>      15
19 ottobre 2014
Pagina 5                                       Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014
Pagina 11                                   Il Sole 24 Ore
                                                       Enti locali

  bologna. Un kit open source per gli enti locali per
  lanciare iniziative di sharing economy.
  bologna. Un kit open source per gli enti locali
  per lanciare iniziative di sharing economy. È
  Sharitories.

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                              17
19 ottobre 2014
Pagina 19                                     Il Sole 24 Ore
                                                         Enti locali

  Utility. Il piano industriale del gruppo.

  Iren rinvia i piani di fusione con A2A Prima
  acquisizioni
  Marco Ferrando Per arrivare all'(eventuale) big
  deal, cioè all' integrazione con A2A, ci vuole
  tempo. Perché, prima, sulla strada di Iren ci
  sono alcune aggregazioni di taglia medio­
  piccola, che consentano all' utility di
  consolidare le posizioni nel suo attuale
  perimetro di riferimento: una decina, in tutto, le
  società target a cui il gruppo potrebbe
  guardare con interesse. Che conta di
  aggregarle sfruttando gli incentivi agli enti
  locali azionisti che il Governo ha abbozzato
  nella legge di stabilità.
  È tutto scritto nelle linee del piano industriale
  messo a punto dall' ad Nicola De Sanctis,
  portate al board per la prima volta a inizio
  luglio e in attesa di approvazione di qui alle
  prossime settimane. «Un piano industriale
  endogeno», anticipa a Il Sole 24 Ore il
  presidente della società, Francesco Profumo,
  «che guarda al mercato e al tempo stesso al
  territorio. Per fare di Iren una società di
  sviluppo della macro area in cui opera, con un
  indotto e un know how capaci di generare a
  loro volta business». Passaggio chiave, le
  filiere, dal gas all' acqua, dall' energia all'
  ambiente: «Puntiamo a presidiarle nella loro
  interezza, in modo da ottenere economie di scala».
  Punto di partenza, un primo semestre difficile per tutto il settore, penalizzato dalla domanda di energia
  ai minimi e da un inverno mite, ma chiuso con conti migliori delle attese e con il primo bond (da 300
  milioni) della storia dell' utility. E poi i due milioni e mezzo di cittadini serviti: «ottimizzando la nostra
  offerta come multiutility possiamo arrivare a 7,5 milioni», dice ancora Profumo. Come? Crescendo per
  linee interne là dove gli spazi di crescita permettono di consolidarci nel territori di riferimento e
  acquisendo nuove società per creare un mercato più ampio e sviluppare nuovi business ad alto tasso d'
  innovazione.
  Di qui, appunto, l' ambizione di non tirarsi indietro da quel risiko che tutti si aspettano possa iniziare con
  il 2015. «Nel nuovo piano industriale stiamo delineando i criteri per la selezione delle società target»,
  dice ancora Profumo. Oltre alla collocazione geografica, per lo shopping conterà il rapporto
  debito/Ebitda, così come la complementarietà di business che ogni singola società potrà offrire, e ­ in
  prospettiva ­ si preannunciano anche «alcune modifiche sul piano della governance». Aprire le porte a
  nuove società equivale infatti ad accogliere nuovi soci, per lo più enti locali, ed è per questo che in vista
  di un eventuale riassetto Profumo guarda al modello­Hera, «dove l' azionariato è più diffuso e si è, non a
  caso, registrato l' interesse di alcuni investitori istituzionali». Il processo non si preannuncia nè breve né
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                 Continua ­­>      18
19 ottobre 2014
Pagina 19                                     Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014
Pagina 20                                     Il Sole 24 Ore
                                                         Enti locali

  Lettere.

  La lana di Matera e l' avvio difficile del mercato
  globale
  Credo che Matera sia stato un centro
  importante già al tempo dei longobardi, non si
  può dimenticare che Pascoli insegnò nel liceo
  E. Duni, ricordo Gli anni ruggenti.
  Con Manfredi e Passion di Mel Gibson.
  Ma quello che secondo me è importante è che
  Matera in fondo è stata una delle prime vittime
  della globalizzazione dei mercati, parlo del 18°
  secolo Infatti in quel periodo l' attività più
  fiorente di Matera consisteva nell' esportazione
  della lana nel mercato inglese, questo fino a
  quando con l' apertura dei nuovi mercati, non
  so se li chiamassero "emergenti", l' Inghilterra
  tralasciò il mercato di Matera per importare
  lana a prezzi molto più bassi dall' Australia.
  Questo ci deve far riflettere perché in fondo la
  storia si ripete sempre, una volta è l' Australia
  una volta la Romania poi la Cina e poi chissà
  chi altro. Dobbiamo essere pronti a superare
  ogni tipo di difficoltà, niente è eterno (salvo per
  i fedeli).
  Marco Nagni In attesa del giudizio (europeo)
  Fare i compiti è importante, ma finirli prima di
  consegnare di più.
  Lettera firmata Grazie per la chiarezza sul Tfr
  Desidero esprimere il mio apprezzamento ai
  signori Barbara Massara e Nevio Bianchi per la chiarezza del loro articolo sul Tfr in busta paga in
  particolare sulle gravi conseguenze che potrebbe avere sugli altri istituti legati al reddito.
  Alla luce di queste conseguenze e vista la tassazione ordinaria penso che alcun lavoratore aderisca a
  questa proposta che, scusate, sembra proprio un bel pacco! Complimenti ancora e cordiali saluti
  Maurizio Bringiotti Il silenzio assenso dei Ministeri Il decreto «Sblocca Italia» distruggerà la biodiversità,
  il territorio e il paesaggio e la democrazia. La conseguenza sarà che si potranno compiere opere
  devastanti tramite il silenzio assenso dei ministeri, gettate di cemento per realizzare nuove costruzioni
  anziché promuovere il recupero di quelle esistenti e non utilizzate. E poi, ancora, trivellazioni ovunque ­
  basterà convincere i Comuni elargendo denaro ­, decine di miliardi per autostrade inutili (come la Orte­
  Mestre) mentre le altre cadono a pezzi, cessione del territorio alle grandi imprese, riduzione dei
  controlli, "semplificazioni burocratiche" come ad esempio l' esclusione dell' autorizzazione
  paesaggistica oggi necessaria agli edifici di pregio per l' installazione di antenne. E poi, inutile
  ampliamente dell' aeroporto di Firenze, città patrimonio dell' umanità, con gli aerei che per ragioni di
  sicurezza passeranno vicini agli edifici del centro, o la costruzione di oleodotti che distruggeranno
  parchi nazionali (Sibillini, Gran Sasso). Ma soprattutto, negheranno la partecipazione dei cittadini, dei
  comitati, delle associazioni e persino di enti locali. Come sta avvenendo ora: le associazioni animaliste,
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                 Continua ­­>      20
19 ottobre 2014
Pagina 20                                  Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014
Pagina 34                                     Il Sole 24 Ore
                                                         Enti locali

  literary translations.

  How to Renovate a Masterpiece
  by Matteo Motolese If you want an idea of how
  our (literary) language has changed in fifty
  years, re­read The Catcher in the Rye. The
  fastest novel in the post­war period, without it,
  not only a lot of American literature would not
  exist, but even certain Italian novels would
  never have come to be. It' s not about the
  contents, obviously, but the style.
  Read it, though, not in the new translation by
  Matteo Colombo which has just come out from
  Einaudi, but in the edition that you probably
  have on your bookshelves somewhere, which
  was also published by Einaudi, but in 1961.
  Open it and read. After a while, inevitably, you
  will start to wiggle on your chair.
  The fact that Holden wants to tell you about his
  disgusting childhood («infanzia schifa»), that
  he describes his history teacher as an old
  fogey («vecchio bacucco») that he can go into
  ecstasy («andare in sollucchero») about a
  blanket, that he says «I don' t give a damn»
  («io me ne infischio»), that he massacres a
  song tearing it to shreds («facendone uno
  spicinio») after a little while will seem fake and
  artificial, that is to say, literary. And that is
  exactly what Holden is fighting against, with
  that way of always telling the reader things in advance. It' s not the fault of Adriana Motti' s translation,
  obviously: it is a beautiful, glorious translation with a fine balance and sense of the linguistic gamble that
  was remarkable for the time. Just to say: use «merdate» (a «shitty thing») that more than ten years later
  the Grande dizionario della lingua italiana documents still just an isolated Sixteenth Century citation, like
  a language fossil, while it is clear that it was already circulating. It' s not so much a question of single
  words, but above all of rhythm, that is to say, syntax. And in this, Matteo Colombo' s work in the new
  translation is excellent.
  When I started to re­read The Catcher to write this article, I couldn' t put it down. It is Salinger' s energy,
  clearly.
  But managing that energy is very hard to do. Managing it without seeming false. In the dialogues, in the
  jumps in reasoning, in the continuous changes in mood and tone. Extremely difficult. Because nothing
  gets older faster than the language of young people, above all now that the language of young people in
  literature is anything but new. Colombo' s effort must have been the opposite of what Adriana Motti did:
  if she had to outdo the literary language that surrounded her, forcing it to the maximum of its elasticity to
  make it something stylistically new, then Colombo had to do the opposite. He had to bring it back,
  avoiding superficial, secondary, ephemeral linguistic imitations (in a word: abnormal spellings,
  excessive use of swear words, very obvious shifts and breaks, unfinished sentences, etc.) trying to
  preserve only the energy. Working on verb tenses (using the passato prossimo instead of the passato
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                  Continua ­­>      22
19 ottobre 2014
Pagina 34                                      Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014
Pagina 35                                   Il Sole 24 Ore
                                                       Enti locali

  op­ed on culture.

  Bad Luck Winning the Lottery
  If the prize is small, life doesn' t change. If it' s big, few know how to manage it.

  by Ermanno Cavazzoni The Super Enalotto
  (formerly Totocalcio) and various State­run
  lotteries give those who play the hope of
  winning and thus, thanks to the jackpot, of
  living a happier life. The first thing to consider
  is how much you win. If you don' t win very
  much, say a few thousand euros, and you' re
  an employee or manual laborer making an
  average salary, happiness is short­lived. You
  might buy a new car, for example, but
  everything else stays the same. If anything, you
  just got a new headache now that you have to
  worry about vandals who may scratch or dent
  your new car. If you win a couple of hundred
  thousand euros, you can buy a new apartment
  and therefore no longer have to pay rent.
  There will even be something left over for big
  juicy steaks, eating out at restaurants more
  often and package holidays with first­rate
  service, but your everyday life will stay more or
  less the same. Maybe your waistline will gain a
  few inches, you' ll develop a slight double chin,
  you' ll start having issues with your gallbladder
  and your cholesterol will rise.
  Even If you win a couple of million, your life will
  stay pretty much the same; same wife, unless
  of course you get divorced because now your lover wants to live by the light of day. In that case, you pay
  alimony ­ you can afford it ­ to your ex­wife and after a while, things settle down and you end up living
  with your lover in exactly the same way you lived before with your ex­wife. Are you happier? Well, you'
  ve had more of an ordeal of things, some fleeting moments of happiness. But the sum total of your ups
  and downs, I would say, remains pretty much the same. Then the bank gives you awful investment
  advice and your winnings dwindle down to almost nothing. You buy a few properties and rent them out,
  and then you can taste the bitterness of a landlord. Your lover­turned­wife gives you a child, and
  everything goes back to the way it was before: quarrels with the wife, misunderstandings with the kids.
  Plus, you fight with your ex­wife and there are misunderstandings with your other two kids. Everything' s
  just like before, only a little worse and a tad more complicated.
  The problems really start when you win fifty or one hundred million euros or more, because you have to
  somehow do something with that money. If you put your millions in the bank, the bank will slowly but
  methodically eat away at your nest egg until there' s nothing left. Banks are highly capable of making
  massive sums of money disappear, all the while promising extraordinary future gains. In the meantime,
  lucky man, you' ve left your former lover and upgraded to a better, more expensive one. Now you' re
  ashamed to be a manual laborer or an average employee, so what do you do? You open a little

                                  Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                              Continua ­­>     24
19 ottobre 2014
Pagina 35                                     Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014
Pagina 35                                    Il Sole 24 Ore
                                                        Enti locali

  conversations with carlos freire.

  Voyage in Sicily with Consolo
  by Laura Leonelli That too is a triangle, with its
  vertex pointing towards the Far East and its
  base connecting the two shores of the
  Mediterranean. At the Parisian Café Le Mouton
  Blanc on rue du Faubourg Saint­Denis, the
  Arabic of two Syrians chatting in the back
  mixes with the exclamations in Greek of four
  card players and then dies out like a long wave
  reaching the shore in the silence of a Chinese
  couple playing checkers. Past the counter,
  down a very tight hallway, the cosmopolitan
  photographer Carlos Freire is seated at a
  small table. A Frenchman of Brazilian origins
  having left Brazil in 1968, Freire arrived in the
  heart of Europe as well as French thought, so
  much so he was nominated an Officier des
  Arts et des Lettres. He first landed in Sicily in
  his early maturity.
  Today, at sixty­five, after myriad travels and
  encounters, Freire spends his time between
  these two island crossroads, the
  Mediterranean Paris and beyond, in the street
  with the most fragrant fruit of the capital, and a
  terrace in Calascibetta ­ the town' s name is of
  Arabic origin, q' alat shibet, the castle on top of
  the summit ­ with a view of Etna and the
  geological origins of the world. As a world traveler and an avid learner, Freire chose a guide who over
  the years has allowed him to move with ease back and forth between these two worlds, one ancient with
  unrestrained beauty and one contemporary, orderly even in its metropolitan labyrinth.
  This guide is Vincenzo Consolo, a man who uprooted himself from his homeland in a formative part of
  his life, just like Freire. Consolo returned to Sicily, a necessary and final land; and in Consolo' s Sicily,
  Freire travelled alongside the author and his books, intuiting points of contact outside the banality of
  small talk. Freire came up with original research that will soon be presented in a volume along with texts
  by Consolo. The excerpts were selected by Rosalba Galvagno, a professor of contemporary Italian
  literature at the University of Catania. From November 6 to February 7, the project will be part of the
  exhibit Carlos Freire dans la Sicile de Vincenzo Consolo at the Dina Vierny Gallery, located at 36 Rue
  Jacob in Saint Germain.
  Re­entering the café, lightly brushing against the counter and the mirrored wall as if it were another
  straight of Messina, Carlos Freire exchanges glances with the Greek card players who have just started
  a new game. «My friendship with Vincenzo Consolo was also a story of glances. Mine was a naïve gaze,
  that came about by observing other people' s cities like Venice, Lisbon, Aleppo, Alexandria, Calcutta,
  Jaisalmer, Bangkok, Tokyo. Vincenzo' s gaze, on the other hand, was one of a native, original and deep,
  yet at the same time it was the glance of one who no longer lives in his own land but rather in Milan.
  Together we returned to 'our' Sicily. And each of us, in our own way, felt the need for this trip».
                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                Continua ­­>      26
19 ottobre 2014
Pagina 35                                     Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014
Pagina 36                                     Il Sole 24 Ore
                                                         Enti locali

  the red squad gang.

  Murder for the Revolution
  «Lieutenant Alvaro» is the leader of about fifty young ex­partisans: their goal is to
  continue the Resistance hunting down unpunished Fascists.

  by Raffaele Liucci Revenge, we know, is a
  dish best served cold. On November 8, 1990,
  former Communist partisan Giuseppe Bonfatti
  sees one of the Fascists who had burned his
  house down in 1944 in a bar in Viadana (near
  Mantua) and pickaxes him to death. "It is the
  most beautiful thing I have ever done in the
  world and I don' t regret it," he will say at the
  trial. "It was a duty toward my relatives and
  also toward my ideals." (Even the
  "deviationist," Leon Trotsky, was assassinated
  in Mexico in 1940 with a pickaxe wielded by
  one of Stalin' s hired killers).
  But not everyone can be patient for so long. In
  August 1944 in Milan, nineteen­year­old Giulio
  Paggio, a future captain in the Garibaldi
  Brigades, swears revenge before the bodies of
  fifteen partisans shot at dawn by the Nazis and
  then exposed to the scorching sun of Piazzale
  Loreto. A year later, after the war, Paggio alias
  " Lieutenant Alvaro" heads up the Volante
  Rossa, consisting of around fifty young former
  partisans who gravitated around the Casa del
  Popolo (a meeting place for members of the
  Communist party) in Lambrate. Their aim was
  to continue the Resistance after the 25th of
  April, flushing out the Fascists who had remained unpunished.
  To tell this story as writer and documentary filmmaker Francis Trento does, with a cinematographic,
  incisive style, and cross­referencing papers from the archives and oral testimonies, means getting a
  glimpse of Milan in the later post­war period, devastated by bombings, ravaged by galloping
  unemployment and theatre to neo­Fascist raids. The Communist Party can hardly restrain the passions
  of its foundations, members who dream of "doing like they did in Russia.
  " It is difficult to quantify the exact number of murders actually committed by the Volante Rossa (the Red
  Squad), because other irregular groups were also operating in the months following the Liberation. The
  corpses of many Fascists who disappeared, who had apparently fled to South America, in fact ended up
  in the steel casting vats at the Breda factory or at the bottom of the Martesana and Villoresi canals. But
  not all punitive actions end in such a bloody way: sometimes the "offenders" are kidnapped and then at
  the end of a hasty trial are freed if believed to be "small fry." A bit like what will happen with the first Red
  Brigade, founded in 1970 by Renato Curcio once again in Milan. After all, the myth of the Volante Rossa
  (or Red Squad) was undoubtedly carved in the imagination of the members of the Red Brigade.
  But historical comparisons are often misleading. The Red Brigade was founded as opposition to the PCI

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                   Continua ­­>      28
19 ottobre 2014
Pagina 36                                      Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014
Pagina 39                                    Il Sole 24 Ore
                                                        Enti locali

  rome, trajan market.

  Augustus on the Way to Payback
  by Cinzia Dal Maso Finally, someone tells us
  the story of Augustus' s Rome, on the two­
  thousandth anniversary of his death. Finally,
  with Le chiavi di Roma. La città di Augusto
  (The keys of Rome. The city of Augustus) at
  Trajan' s Market till March 10, 2015, what
  many of us asked for a year ago, on the
  occasion of the celebratory exhibition held at
  the Scuderie del Quirinale, has been done.
  That exhibition displayed sculptures but not
  the city that truly embodied the meaning of the
  Augustan revolution. Augustus found a city in
  brick but he left it in marble; he transformed
  Rome into a real imperial capital, with the
  ideology of empire resounding at every corner.
  In truth, we had imagined tourists let loose
  over all the streets of Rome, searching for
  every stone of the Augustan city: tourists
  coming from every corner of the globe just for
  this, armed with apps and specific guides. In
  short, we imagined it as a great event for the
  city, but it didn' t happen. The current
  exhibition comes pretty close to that idea. You
  walk on a huge floor map of modern Rome
  instead of the real city, but nonetheless, you
  find all the monuments erected by Augustus:
  not only the Ara Pacis, or the mausoleum, or his Forum or his home, but even the tombs outside the city.
  And you can consult screens and touch­screen tables to get information, maps, photographs and
  antique drawings. As the busts of his wife Livia and the general Agrippa speak, each tells their own
  version of the achievements and of the personality of husband and friend. Then there are the objects of
  the Augustan age kept in the museum that tell their own stories: from the bronze foot of the statue of
  Victory, symbol of Augustan propaganda, to the remains of the marble Colossus (The Genius of
  Augustus) that stood in the Forum' s main hall. Each one speaks, "aided" by the cutting­edge technology
  in museum communication made available by the European network of excellence, V­Must, coordinated
  by the Italian CNR (National Center for Research). It is technology that aims more and more to create
  natural interaction, making the visitor the protagonist of the visit as he/she chooses where and how to
  conduct the tour of the exhibit. Actually, it is part of a vast project that is taking place concurrently in
  Rome, Amsterdam, Alexandria and Sarajevo, to show life in the four corners of the Empire and in very
  different periods. In Rome, however, on the two­thousandth anniversary of his death, everything is
  necessarily concentrated on Augustus.
  The City of Rome thus closes a year full of Augustan initiatives with a bang: from the "sound and light"
  show organized by Piero Angela and Paco Lanciano, to the exhibit at the Ara Pacis «The Art of
  Commanding» that discusses how and how much Augustus influenced heads of states and empires
  throughout history. Too few the guided visits to Augustan locations, but super­crowded the show at the
                                   Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                Continua ­­>     30
19 ottobre 2014
Pagina 39                                     Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014
Pagina 41                                     Il Sole 24 Ore
                                                         Enti locali

  teatro virtuale.

  Il Royal Opera House è in sala
  Siamo al Royal Opera House di Londra, anzi
  no, al cinema dietro casa.
  Per il secondo anno consecutivo il prestigioso
  teatro britannico ha deciso di "esportare" parte
  dei titoli della sua stagione, undici, in diretta
  nei cinema di quaranta Paesi del mondo, tra
  cui l' Italia, per un totale di 1.500 schermi
  coinvolti. Un passaporto che costa tra i 10 e 16
  euro per l' eccellenza del balletto e dell' opera.
  Sono sette gli appuntamenti cantati, tra cui I
  due Foscari, il 27 ottobre, L' Elisir d' amore, il
  26 novembre, La Bohème, il 10 giugno; e
  quattro sulle punte, tra cui Le avventure di
  Alice nel Paese delle meraviglie, il 16
  dicembre, e Il lago dei cigni, il 17 marzo. Nel
  nostri cinema la trasmissione è garantita da
  QMI, Quantum Marketing Italia, realtà nata
  dieci anni fa per avvicinare le aziende all'
  intrattenimento, per obiettivi di comunicazione
  e commerciali, come il product placement. Al
  ROH ha messo a disposizione parte della rete
  dei cinema, federati per accettare i buoni con
  cui le aziende regalano ai clienti l' ingresso in
  sala.
  «Le migliorie tecnologiche della trasmissione
  satellitare e il proiettore digitale permettono
  una qualità molto alta», spiega Giovanni Cova, 40 anni, fondatore e presidente di QMI, 55 dipendenti,
  età media attorno ai 30 anni, un fatturato per il 2013 di 7 milioni e 700mila euro, e un' unica sede a
  Milano. «L' opera e il balletto al cinema permettono un audio eccezionale e una visuale molto prossima
  agli artisti, addirittura migliore delle poltrone in platea».
  Ed è vero. Il Sole 24 Ore ha assistito giovedì scorso all' evento inaugurale della stagione
  cinematografica della Royal Opera House, Manon, interpretato da Marianela Nuñez, che esprime la sua
  tecnica eccellente nella passionalità del ruolo principale, e da Federico Bonelli nei panni dell'
  innamorato Des Grieux. Il tutto in diretta in una sala a quindici minuti a piedi da Covent Garden, dove si
  esibivano i ballerini. La partecipazione e l' empatia erano in sintonia con quelli del teatro: gli applausi
  scoppiavano all' unisono e alle volte più liberatori nel cinema dove vi era minor timore reverenziale
  dettate dalla sacralità del luogo. Le esclamazioni di approvazione più fragorose e disinibite,
  accompagnate da un sorso di vino e da qualche cosa da spizzicare.
  Molte le risate durante gli intervalli, quando venivano trasmessi spezzoni delle prove, i "dietro le quinte",
  le interviste, in questo caso, condotte in maniera impeccabilmente ironica da Darcey Bussell, ex stella
  del Royal Ballet, che fu Manon quando il coreografo Kenneth MacMillan era ancora in vita. Intanto, sugli
  schermi, soprattutto alla fine, comparivano i tweet di commento degli spettatori sparsi nel mondo. Ma la
  vera rivoluzione è nella possibilità di percepire le espressioni dei volti, la capacità attoriale (sicuramente
  più spiccata in Nuñez) e i singoli passi, ripresi così da vicino da distinguere i movimenti muscolari. «È
                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                 Continua ­­>      32
19 ottobre 2014
Pagina 41                                      Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014
Pagina 41                                     Il Sole 24 Ore
                                                         Enti locali

  cultura europea 2019.

  Matera è la capitale
  Un' importante affermazione per una città ricca di storia e di capacità artigianali, ma
  colpita da un diffuso processo di crisi industriale.

  Stefano Baia Curioni e Gabriele Messineo E se
  non ci fosse un solo vincitore?
  Ha vinto Matera la fase finale della corsa per
  essere nominata Capitale Europea della
  Cultura 2019. Si tratta per diverse ragioni di
  una affermazione importante per una città
  ricca di storia e di capacità artigianali, ma
  colpita da un diffuso processo di crisi
  industriale.
  È in primo luogo una sorta di miracolosa
  inversione di tendenza nel rapporto con la
  propria storia. Alcide De Gasperi, nella
  seconda metà degli anni Cinquanta, era uscito
  da una visita ai Sassi persuaso che la parte
  antica di Matera, con le sue abitazioni grotta,
  strappate alla montagna, costituiva l' esempio
  principe di ciò che la modernizzazione del
  paese doveva sconfiggere: promiscuità,
  povertà, mancanza di speranza, arretratezza.
  La conseguenza è stata un esodo forzato, una
  "eviction" (come si dice negli studi urbani)
  epocale: i Sassi si sono svuotati, la loro
  proprietà assegnata al demanio, l a c i t t à
  moderna è cresciuta su nuove case, a volte
  anche con sperimentazioni architettoniche
  importanti, e ha letteralmente girato le spalle
  alla città antica i cui accessi sono stati talvolta addirittura murati. La valle dei Sassi, scoscesa ,
  costellata di abitazioni cesellate nel tufo e abitate con continuità da tempo immemorabile, prima ancora
  della presenza illuminante della Grecia, fronteggiate da innumerevoli chiese rupestri e siti di romitaggio
  è così rimasta deserta e intatta. Poi, adagio, gli spazi antichi sono stati riscoperti. Nel 1959 un gruppo di
  giovani intellettuali appassionati si è riunito nel Circolo Culturale La Scaletta, proponendo interventi di
  recupero e rilanciando consapevolezza sul patrimonio culturale della regione, in particolare per le parti
  relative alle magnifiche chiese rupestri.
  Poi è nata Zètema, poi il Museo della scultura contemporanea. Grazie agli studi dell' architetto Pietro
  Laureano, nel '93 arriva l' inserimento dei Sassi nella lista dell' Unesco, che ha riportato in luce l' antica
  dignità delle architetture civiche. I Sassi hanno ripreso a vivere. Il fascino di quei posti ­ che si capisce
  davvero soltanto andandoci, camminando per gli sguinci antichi, per le piazze e le strade, guardando le
  luci e la valle ­ è stato alla fine capace anche di sconfiggere i ricordi di povertà e avvilimento che li
  accompagnavano.
  In secondo luogo perché questo recupero rappresenta un riscatto non solo per la città, ma per un intero
  territorio che ha saputo conservare gelosamente e davvero un saper fare antico: dal pane alla

                                    Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016

                                                                                                 Continua ­­>      34
19 ottobre 2014
Pagina 41                                     Il Sole 24 Ore
Puoi anche leggere