UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA - Domenica, 19 ottobre 2014 - Unione dei Comuni della Bassa ...
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UNIONE DEI COMUNI BASSA ROMAGNA Domenica, 19 ottobre 2014 Prime Pagine 19/10/2014 Prima Pagina Il Sole 24 Ore 1 Enti locali 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 1 GUIDO ROSSI La missione perduta delle banche globali 2 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 GLI EMENDAMENTI APPROVATI 5 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 GIORGIO SANTILLI, MAURIZIO LUPI Infrastrutture, sbloccati 1,7 miliardi 6 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 2 SbloccaItalia in Aula verso la fiducia Torna il regolamento edilizio unico 8 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 3 I «dettagli» che zavorrano la manovra 10 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 MARTA PARIS Decreti attuativi in calo, manovra più snella 13 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 5 Tra Stato e Regioni la resa dei conti è sulla sanità 15 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 11 bologna. Un kit open source per gli enti 17 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 19 Iren rinvia i piani di fusione con A2A Prima acquisizioni 18 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 20 La lana di Matera e l' avvio difficile del mercato globale 20 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 34 How to Renovate a Masterpiece 22 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 35 Bad Luck Winning the Lottery 24 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 35 LAURA LEONELLI Voyage in Sicily with Consolo 26 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 36 Murder for the Revolution 28 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 39 CINZIA DAL MASO Augustus on the Way to Payback 30 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 41 Il Royal Opera House è in sala 32 19/10/2014 Il Sole 24 Ore Pagina 41 Matera è la capitale 34 Web 19/10/2014 lugonotizie Lugo: denunciate due persone per furto e ricettazione 36 19/10/2014 lugonotizie Bagnacavallo: un nuovo volto per il centro storico, a partire da Via... 37 19/10/2014 lugonotizie Porte aperte al Centro culturale "Carlo Venturini" di Massa Lombarda 39 19/10/2014 lugonotizie A Lugo un seminario sulla qualità dei servizi educativi per... 40 19/10/2014 lugonotizie Presentata la Lista per le regionali Emilia Romagna CIVICA: la lettera di... 42 19/10/2014 lugonotizie Lugo: un giorno con le rosse di Maranello, domani la Festa del Cavallino... 44 19/10/2014 lugonotizie Cotignola, sport e solidarietà al "Passatore Bike Day" 46 19/10/2014 lugonotizie Lugo: Porte Aperte domani nelle Biblioteche "Trisi", del "Tondo" e di... 48 19/10/2014 lugonotizie Bagnacavallo: Porte Aperte domani anche alla Biblioteca Taroni 50 19/10/2014 lugonotizie Pane, musica e amicizia: concerto di beneficenza nella chiesa del Carmine... 51 19/10/2014 lugonotizie Bagnacavallo Insieme: il percorso ad ostacoli di un giovane disabile a... 52 19/10/2014 lugonotizie La Giunta di Bagnacavallo precisa sulle problematiche dei parcheggi per... 54 19/10/2014 lugonotizie Unione: a Conselice muove i primi passi la terza edizione di Selvatico 55 19/10/2014 lugonotizie Il Carosello della Domenica, domani al centro culturale Acrylico... 56
18/10/2014 Ravenna Today Redazione Il complice distrae un' anziana: lui allunga le mani e le ruba il... 57 18/10/2014 Ravenna Today Redazione Consigli di zona di Bagnacavallo: da lunedì si raccolgono le... 58 18/10/2014 Ravenna Today Redazione Bagnacavallo, focus sulla sicurezza: il sindaco Proni incontra il... 60 19/10/2014 larepubblica.it (Bologna) Gli appuntamenti di domenica e lunedì : Rachlin, Harrell, Zuo. Un... 61 18/10/2014 Ravenna24Ore.it Lugo, derubata del portafoglio mentre trasporta il carrello della spesa 63 Il Resto del Carlino Ravenna 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 5 CARLO RAGGI Tre fiale nel carrello sbagliato «Ricordo: era di turno la... 64 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 13 La disfida dei cappelletti 66 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 20 PORTE APERTE OGGI IN TUTTE LE BIBLIOTECHE 67 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 20 MONTANARI LORENZA «Pavaglione riqualificato entro la fine del 2015» 68 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 20 Maxi furto Portati via 18 pneumatici alla Btv Truck 70 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21 Il centro si rifà il look I lavori cominciano da via Ramenghi 71 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21 SCARDOVI LUIGI Furto di telefonino e portafogli, due incastrati dalle indagini 72 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 21 BAGNACAVALLO Parcheggio disabili «Risolveremo i problemi a... 73 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 25 ROSANNA RICCI Non solo pittura. Anche grafica e foto 74 19/10/2014 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 25 SAVIOLI MONIA Live and more, si ricomincia Primo atto: James Thompson 76 Corriere di Romagna Ravenna 19/10/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 12 Bimbi a lezione di sicurezza stradale 77 19/10/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 12 Laboratori e letture animate in biblioteca 78 19/10/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 12 L' invasione delle Rosse 79 19/10/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 12 Sfila il portafoglio a un' anziana Denunciato dai carabinieri 80 19/10/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 12 Consigli di zona, via alle candidature 81 19/10/2014 Corriere di Romagna (ed. RavennaImola) Pagina 30 "Live&More", sul palco c' è posto 82 La Voce di Romagna Ravenna 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 1 Dalla ricerca di un farmaco al potassio killer 83 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 15 Una nuova cultura previdenziale 84 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 32 Da ricerca di un farmaco al potassio killer 85 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 32 COTIGNOLA PASSATORE BIKE DAY 87 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 32 Portafogli e cellulare spariti denunce per furto e ricettazione 88 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 32 Alfonsine Ottobre tra i libri con gli eventi della bibliopride 89 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 32 Oggi a Lugo la XVª Festa del "Cavallino Rampante" 90 19/10/2014 La Voce di Romagna (ed. Forlì) Pagina 39 Tra utensili da cucina e oggetti scaduti 91 19/10/2014 La Voce di Romagna Pagina 40 APPUNTAMENTI 92
19 ottobre 2014 Il Sole 24 Ore Prima Pagina Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 1
19 ottobre 2014 Pagina 1 Il Sole 24 Ore Enti locali MAL DI FINANZA. La missione perduta delle banche globali Guido Rossi «Stress Test: Reflections on Financial Crises»: sembra il titolo di un compendio sulla grave situazione economica attuale, derivata sia dalla minaccia di un nuovo default della Grecia, sia dall' aggravarsi della deflazione economica, sia dalla caduta dei mercati, sia infine dall' arrivo la prossima domenica degli stress test, cioè delle valutazioni delle banche sui loro attivi di bilancio da parte della Bce. Si tratta, invece, del titolo del libro di Timothy Geithner, l' ex segretario del Tesoro americano, il quale cerca di giustificare le ragioni che hanno provocato nel 2008 la crisi dell' economia americana e il susseguente panico finanziario, che ha invaso i mercati e il resto del mondo. Inutile dire che al centro delle poco credibili esaltazioni delle misure approntate dal governo Obama, le riflessioni sulla crisi sono accurate. Superfluo è altresì sottolineare che il motore dominante della crisi è stato rappresentato dal sistema bancario, tuttora al centro volente o nolente della più grande depressione economica mondiale dagli anni '30. Le banche, ad ogni stormir di panico, sembrano piombare in inquietanti ossimori, quale quello rappresentato dalla più grande di loro, Goldman Sachs, la quale di fronte alle diffuse difficoltà di tutte le altre nel mondo, ha aumentato nel terzo trimestre il suo utile del 48%, con 2, 24 miliardi di dollari. Accompagnata in questo da Morgan Stanley, con un corrispondente rialzo dell' 83%, pari a profitti di 1,71 miliardi di dollari. La questione fondamentale del debito pubblico e gli interventi governativi ormai all' ordine del giorno in tutti i Paesi sembrano invero continuare a trascurare il problema centrale della crisi, cioè i sistemi bancari e finanziari. Le banche, gravate da svariate funzioni e attività (legittime o illegittime), sembrano aver perso la loro effettiva identità, di istituzioni che garantiscono ai creditori il pronto accesso ai loro fondi, investiti in beni che debbono essere a richiesta convertiti in cassa. Discipline legislative e vigilanze incerte hanno alimentato dovunque un totale sbriciolamento di identità della funzione essenziale dell' istituzione bancaria. Guido Rossi Sciolta e liberata da regolamentazioni rigorose, la banca diventa incapace di valutare gli enormi rischi che una crisi economica globale, alimentata da raffinate tecnologie fuori contr ollo, impedisce di affrontare. È così che si sono resi necessari i salvataggi da parte degli Stati: sia attraverso l' assicurazione dei depositanti, che così non avrebbero perso il loro denaro, sia attraverso facilitate iniezioni di moneta da parte delle Banche centrali, in caso di difficoltà, per evitarne il fallimento, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 2
19 ottobre 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali GLI EMENDAMENTI APPROVATI GLI EMENDAMENTI APPROVATI Regolamento edilizio unico È stato approvato dalla commissione Ambiente l' emendamento che introduce nel decreto legge SbloccaItalia l a previsione di uno schema nazionale di regolamento edilizio unico. Inizialmente p r o p o s t a d a l Consiglio n a z i o n a l e d e g l i architetti, la norma era rimasta nelle bozze del provvedimento urgente in agosto ma poi era stata eliminata nel testo finale per le osservazioni del Quirinale. La nuova versione supera quelle obiezioni. È una innovazione forte che supera lo «spezzatino» di norme t e c n i c h e e d e f i n i z i o n i d i 8 m i l a comuni Autostrade: serve l' ok della Ue Correzione di rotta sostanziale per l' articolo 5 del decreto legge sulle concessionarie autostradali: i piani di fusione fra società concessionarie e di razionalizzazione della rete e le connesse proroghe dei termini di scadenza delle concessioni p o t r a n n o e s s e r e a p p r o v a t i soltanto dopo il via libera preventivo dell' Unione europea. I piani autostradali dovranno ricevere anche il parere del Nars e quello dell' Autorità di regolazione dei trasporti. Salta di fatto la procedura straordinaria e accelerata che aveva voluto il ministro Lupi per velocizzare gli investimenti programmati Semplificazioni urbanistiche Accolto un emendamento Morassut che prevede l' introduzione del contributo straordinario per le varianti urbanistiche e per le deroghe edilizie che consentiranno ai comuni una seria tassazione della rendita urbana, l' eliminazione dell' iniziale intenzione di lasciare in carico ai privati le opere pubbliche di convenzione, l' eliminazione del permesso di costruire in deroga per gli interventi di ristrutturazione urbanistica, l' obbligo di voto per i consigli comunali e di pubblicazione per i «permessi di costruire convenzionati» Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 5
19 ottobre 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali La lunga crisi. Infrastrutture, sbloccati 1,7 miliardi Decreto Lupi per finanziare 15 opere Concetto elastico di «cantierabilità» per evitare la revoca dei fondi. Giorgio Santilli ROMA Maurizio Lupi approva con tempestività la prima tranche di quindici opere finanziate dallo SbloccaItalia, per un valore totale di 1.664 milioni (sui 3,9 miliardi totali del decreto legge) che dovranno essere "cantierati" per 335 milioni entro il 31 dicembre 2014 e per 1.329 milioni entro il 30 giugno 2015. Il ministro delle Infrastrutture ha firmato il decreto interministeriale per la ripartizione delle risorse e lo ha inviato per la controfirma al ministro dell' Economia, Pier Carlo Padoan, che non dovrebbe tardare a chiudere il cerchio. Come già successo con il «decreto del fare» nel 2013, Lupi è stato rapidissimo nella messa a punto del provvedimento di sblocco delle risorse, rispettando il termine di 30 giorni che lui stesso aveva chiesto di inserire nel Dl per completare l' iter previsto dal decreto legge. Nessuna sorpresa nella scelta delle opere e nelle cifre assegnate che erano state già anticipate dal ministro delle Infrastrutture ed erano state poi allegate al decreto. Le quattro opere che dovranno partire entro fine anno sono autostrada TriesteVenezia, passante ferroviario di Torino, piano dei passaggi a livello di Rfi e sistema idrico BasentoBradano. Il cadenzamento delle somme prevede una spesa di 515 milioni entro il 2015 e dei restanti 1.079 milioni tra il 2016 e il 2018. La novità più rilevante del provvedimento firmato da Lupi riguarda, però, il concetto di cantierabilità. Il ministero delle Infrastrutture, per evitare la tagliola della revoca dei fondi prevista dallo stesso Sblocca Italia nel caso in cui i provvedimenti non siano cantierati entro i due termini previsti del 31 dicembre e del 30 giugno, ha articolato il concetto di "cantierabilità", prevedendo per ogni singola opera una specifica prestazione dovuta dalla stazione appaltante per evitare la revoca. Una flessibilità che era stata invocata a gran voce in primis dall' Associazione nazionale dei comuni italiani (Anci) proprio per evitare false partenze. Resta il fatto che, al solito, la vera apertura dei cantieri slitterà in avanti di settimane o mesi, confermando la cronica patologia del sistema italiano delle opere pubbliche rispetto a seri cronoprogrammi, fin dalla fase iniziale del progetto. Vediamo nel dettaglio l' elenco delle condizioni di cantierabilità, opera per opera. Per la terza corsia TriesteVenezia sarà sufficiente al commissario inviare entro la scadenza al Mit «un ulteriore stralcio delle lavorazioni». Per la metro C di Roma basterà al Comune inviare il progetto definitivo aggiornato. Per il Passante di Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 6
19 ottobre 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore Enti locali Camera. La commissione Ambiente ha concluso l' esame alle 5 di ieri mattina. SbloccaItalia in Aula verso la fiducia Torna il regolamento edilizio unico ROMA C' è voluta una nottata di votazioni, finita ieri mattina alle 5.30, per completare l' esame del decreto legge SbloccaItalia in commissione Ambiente della Camera. Domani il provvedimento è atteso nell' Aula di Montecitorio dove è pressoché scontato che il governo metterà la fiducia per evitare l' ostruzionismo del Movimento 5 Stelle che già in commissione ha provato a bloccare l' esame. Forti critiche anche dalla Lega che a un certo punto ha abbandonato l' aula della commissione. «Sono stati presentati oltre 3mila emendamenti nel corso dell' esame dice il presidente della commissione, Ermete Realacci e ne abbiamo votati circa 1.200, con quattro notti di lavoro. Mi pare che il confronto costruttivo non sia mancato e sono soddisfatto dell' esito perché c' è stato un miglioramento del testo in molti punti critici del provvedimento». Si tenga conto che Realacci ha anche dichiarato inammissibili quasi una decina di emendamenti presentati dal governo, cosa che non succede molto spesso. Tra questi quello che estendeva l' attività delle società di ingegneria (contro cui si erano schierati gli ordini degli architetti e degli ingegneri), quello che consentiva assunzioni a tempo determinato per l' Expo e quello che pretendeva di dichiarare «di pubblico interesse» tutti gli impianti legati al trasporto, allo stoccaggio e alla raffinazione degli idrocarburi. Tra le misure approvate nell' ultimo tour de force con la regìa della relatrice Chiara Braga (Pd) c' è la reintroduzione dello schema di regolamento edilizio unico valido per tutti i comuni, proposto originariamente dal Consiglio nazionale degli architetti che infatti hanno subito commentato positivamente. Una norma che dovrebbe aiutare a superare lo spezzatino di norme e definizioni del settore edile. Correzione di rotta, invece, per l' articolo 5 sulle autostrade: i piani di fusione e le connesse proroghe dei termini di scadenza delle concessioni potranno essere approvati soltanto dopo il via libera preventivo dell' Unione europea. Anche l' articolo 17 sulle semplificazioni edilizie e urbanistiche ha subìto numerosi modifiche. Centrali in questo capitolo gli emendamenti presentati dal pd Roberto Morassut: «Introduzione del contributo straordinario per le varianti urbanistiche e deroghe edilizie che consentiranno ai comuni una seria tassazione della rendita urbana per la prima volta nella storia urbanistica italiana; eliminazione dell' iniziale intenzione di lasciare in carico ai privati le opere pubbliche di convenzione; eliminazione del permesso di costruire in deroga per gli interventi di ristrutturazione urbanistica; obbligo di voto per i Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 8
19 ottobre 2014 Pagina 2 Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore Enti locali OBIETTIVO CRESCITA. I «dettagli» che zavorrano la manovra A quattro giorni dall' approvazione della legge di stabilità in Consiglio dei ministri, ancora nessun testo più o meno ufficiale è disponibile. Non è forse una novità, è però certamente un malcostume che non aiuta la credibilità del modo in cui in Italia si fanno le leggi. Viene da chiedersi, per dirne una, che cosa sia stato mandato a Bruxelles e che testo stiano analizzando i tecnici della Commissione in vista del giudizio di fine mese. I eri sera da Palazzo Chigi si è fatto trapelare che per domani un testo sarà pronto per il Quirinale, non rimane che attendere. Intanto dalle bozze che stanno circolando si possono cominciare ad analizzare alcuni aspetti tecnici che dalle prime slide non erano emersi. Resta, allora, confermato il giudizio complessivamente positivo di una manovra a carattere espansivo, che dà e non toglie, in una fase di risorse più scarse che mai. Una manovra che taglia tasse e riduce (o almeno prova) spesa pubblica improduttiva. E tuttavia i nodi che meritano un approfondimento, e magari un ripensamento in Parlamento, non mancano. Il taglio dell' intera componente lavoro dalla base imponibile Irap (che vale intorno ai 6 miliardi) è uno dei risultati più importanti di questa manovra. Impossibile sottovalutarne il peso, in termini effettivi di risparmio per le aziende e in termini di fiducia nella creazione e nella difesa di posti di lavoro. La copertura della misura è però garantita per una parte (2,1 miliardi) dal dietrofront rispetto alla riduzione del 10% dell' aliquota Irap stabilita con il decreto Irpef del maggio scorso. L' aliquota ordinaria Irap, dunque, tornerà dal 1° gennaio prossimo al 3,9% (dal 3,5%). Va anche considerato, poi, che sempre in base alle bozze disponibili il taglio previsto dalla Legge di stabilità si limita al costo del lavoro dipendente a tempo indeterminato, escludendo i lavori a termine e i collaboratori. Tutto questo significherà che talune aziende, quelle che non hanno o hanno pochissimi dipendenti stabili, saranno per effetto della manovra penalizzate. Per tutte le aziende, poi, viene meno la deduzione dell' Irap d a l l ' imponibile Ires: questo è ovvio, ma riduce ulteriormente la portata comunque positiva del taglio dell' Irap. Anche la cancellazione dei contributi per i primi tre anni per chi assume a tempo indeterminato è una misura che va nella giusta direzione di creare incentivi per le imprese a creare posti di lavoro stabili. Gli sgravi, tuttavia, valgono solo per le assunzioni effettuate nel 2015 e per chi non ha lavorato a tempo pieno nei sei mesi precedenti. Non si tratta, dunque, di una misura definitiva, mentre va a sostituire un beneficio permanente che è quello previsto dalla legge 407 del 1990, in base alla quale i disoccupati da oltre due anni potevano Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 10
19 ottobre 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore 11
19 ottobre 2014 Pagina 3 Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Enti locali Rating 24. Autoapplicative molte delle misure portanti della manovra Tempi stretti per i regolamenti di Tfr e credito d' imposta R&S. Decreti attuativi in calo, manovra più snella Marta Paris ROMA L' impegno era stato fissato fin dai primi giorni del suo governo. E Matteo Renzi lo aveva rilanciato all' inizio di settembre presentando l' agenda dei mille giorni: «La grande sfida sarà delegificare e ridurre il procedimento normativo», mettere un freno ai decreti attuativi che rallentano il cammino delle riforme, rendendo il più possibile autoapplicative le leggi varate. Un obiettivo, per ora in parte rimasto sulla carta un mese fa secondo il monitoraggio dell' Ufficio del programma di governo su 44 provvedimenti varati dall' esecutivo Renzi solo un terzo (15) non prevede norme di secondo livello, che complessivamente raggiungono quota 240 ma che il premier sembrerebbe aver invece rispettato con la nuova legge di stabilità. Il condizionale è d' obbligo perché il testo definitivo è ancora in fase di perfezionamento. Ma a guardare i 47 articoli del testo entrata in Consiglio d e i m i n i s t r i m e r c o l e d ì s e r a i provvedimenti attuativi previsti dall' ex finanziaria si riducono, superando di poco la quarantina (43) contro gli oltre 50 di quella dello scorso anno. E pochi sono quelli collegati a interventi portanti della manovra. Tra questi la norma sull' anticipo del Tfr in busta paga. L' avvio sperimentale della misura che consente ai lavoratori del settore privato di richiedere l' anticipo della liquidazione sugli stipendi ricevuti da marzo 2015 fino a giugno 2018 è ancora tutto da definire. A fissare le modalità di attuazione dovrà essere un decreto del presidente del consiglio che dovrà anche stabilire i criteri di funzionamento del Fondo di garanzia per il finanziamento alle imprese che non vogliono attingere immediatamente a risorse proprie. Come contropartita per evitare le lungaggini che hanno contraddistinto in questi anni l' emanazione dei provvedimenti attuativi con il conseguente blocco di riforme importanti, la Stabilità fissa tempi strettissimi per l' adozione del Dpcm: solo trenta giorni dall' entrata in vigore della legge. Se non rinviano a ulteriori decreti attuativi le disposizioni sulla stabilizzazione del bonus 80 euro e quella sulla deduzione del costo del lavoro (per i contratti a tempo indeterminato) dal calcolo dell' imponibile Irap ci vorrà un decreto del ministero dell' Economia insieme a quello dello Sviluppo per fissare le regole di concessione alle imprese del credito d' imposta per la ricerca (si veda l' articolo sotto). Anche in questo caso ci saranno solo 30 giorni per l' adozione, scadenza complicata dal concerto tra ministeri, che si è rivelato il vero collo di bottiglia del processo di attuazione. Tanto che il Governo è corso ai ripari introducendo una normatagliola con il meccanismo del silenzio assenso. Il taglio del pacchetto di crediti d' imposta concessi alle imprese dovrà essere poi quantificato dal Mef Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 13
19 ottobre 2014 Pagina 5 Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014 Pagina 5 Il Sole 24 Ore Enti locali L' ANALISI. Tra Stato e Regioni la resa dei conti è sulla sanità Massimo Bordignon La manovra di bilancio ha creato uno scontro al calor bianco tra Stato e Regioni, con tutti i governatori in trincea e quelli del Lombardia e Veneto che minacciano perfino il ricorso alla Corte costituzionale. Ma è giustificato questo conflitto? Guardando i numeri, è difficile crederlo. L a s p e s a c o m p l e s s i v a d e l l e Regioni, compresa la sanità, nel 2013 è stata pari a circa 160 miliardi; il Governo almeno stando alle slides circolate sulla legge di stabilità (non c' è ancora un testo finale), chiede di ridurla di 4 miliardi. Ma il taglio è rispetto al tendenziale e in questo sono già inclusi i 2 miliardi in più previsti dal Patto sulla salute per il finanziamento della sanità nel 2015. Si tratterebbe dunque di una riduzione netta di soli circa 2 miliardi, cioè l' 1,3% della spesa complessiva. Certo, molta di questa spesa è incomprimibile nel breve periodo; stipendi del personale, contratti in essere, cofinanziamento fondi europei e quant' altro. Ma ridurre la spesa del 1,3% in un anno sembrerebbe comunque rientrare nell' ambito delle cose possibili; è circa la metà della riduzione che in media lo Stato chiede ai propri ministeri. Per un esempio dei risparmi possibili sulle Regioni, in un rapporto presentato a marzo per la spending review del commissario Cottarelli, e rimasto poi nel cassetto, avevamo valutato in circa il 17% il risparmio conseguibile sul miliardo utilizzato per finanziarie giunte e consigli regionali. E qui si parla di poco più dell' 1% di risparmi, non del 17%. Ma naturalmente il vero nodo del contendere non è la spesa complessiva delle Regioni, ma la titolarità della gestione della sanità. Sulla sanità, Stato e Regioni sono da sempre impegnati in un complesso gioco strategico, con il primo che fa finta di credere che non ci sia rapporto tra i servizi che esso stesso chiede alle regioni di fornire (i livelli essenziali di assistenza) e le risorse per finanziarli; e le seconde che fanno finta di credere che le risorse messe a disposizione dallo Stato siano sempre insufficienti e comunque incomprimibili. Nel caso in questione poi i governatori hanno ragione a denunciare la violazione di un accordo; solo pochi mesi fa, a luglio, è stato firmato un patto con il ministro Lorenzin, che prevedeva non solo che le risorse per la sanità sarebbero aumentate nei prossimi anni, ma anche che ogni risparmio sarebbe rimasto nella disponibilità delle Regioni e non sarebbe servito a finanziare una manovra di bilancio; esattamente l' opposto di quello che il Governo chiede adesso. I governatori hanno ragione, ma il punto è che quel Patto non avrebbe mai dovuto essere firmato. In un processo di revisione complessiva della spesa pubblica, non si può enucleare a prescindere una Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 15
19 ottobre 2014 Pagina 5 Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014 Pagina 11 Il Sole 24 Ore Enti locali bologna. Un kit open source per gli enti locali per lanciare iniziative di sharing economy. bologna. Un kit open source per gli enti locali per lanciare iniziative di sharing economy. È Sharitories. Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 17
19 ottobre 2014 Pagina 19 Il Sole 24 Ore Enti locali Utility. Il piano industriale del gruppo. Iren rinvia i piani di fusione con A2A Prima acquisizioni Marco Ferrando Per arrivare all'(eventuale) big deal, cioè all' integrazione con A2A, ci vuole tempo. Perché, prima, sulla strada di Iren ci sono alcune aggregazioni di taglia medio piccola, che consentano all' utility di consolidare le posizioni nel suo attuale perimetro di riferimento: una decina, in tutto, le società target a cui il gruppo potrebbe guardare con interesse. Che conta di aggregarle sfruttando gli incentivi agli enti locali azionisti che il Governo ha abbozzato nella legge di stabilità. È tutto scritto nelle linee del piano industriale messo a punto dall' ad Nicola De Sanctis, portate al board per la prima volta a inizio luglio e in attesa di approvazione di qui alle prossime settimane. «Un piano industriale endogeno», anticipa a Il Sole 24 Ore il presidente della società, Francesco Profumo, «che guarda al mercato e al tempo stesso al territorio. Per fare di Iren una società di sviluppo della macro area in cui opera, con un indotto e un know how capaci di generare a loro volta business». Passaggio chiave, le filiere, dal gas all' acqua, dall' energia all' ambiente: «Puntiamo a presidiarle nella loro interezza, in modo da ottenere economie di scala». Punto di partenza, un primo semestre difficile per tutto il settore, penalizzato dalla domanda di energia ai minimi e da un inverno mite, ma chiuso con conti migliori delle attese e con il primo bond (da 300 milioni) della storia dell' utility. E poi i due milioni e mezzo di cittadini serviti: «ottimizzando la nostra offerta come multiutility possiamo arrivare a 7,5 milioni», dice ancora Profumo. Come? Crescendo per linee interne là dove gli spazi di crescita permettono di consolidarci nel territori di riferimento e acquisendo nuove società per creare un mercato più ampio e sviluppare nuovi business ad alto tasso d' innovazione. Di qui, appunto, l' ambizione di non tirarsi indietro da quel risiko che tutti si aspettano possa iniziare con il 2015. «Nel nuovo piano industriale stiamo delineando i criteri per la selezione delle società target», dice ancora Profumo. Oltre alla collocazione geografica, per lo shopping conterà il rapporto debito/Ebitda, così come la complementarietà di business che ogni singola società potrà offrire, e in prospettiva si preannunciano anche «alcune modifiche sul piano della governance». Aprire le porte a nuove società equivale infatti ad accogliere nuovi soci, per lo più enti locali, ed è per questo che in vista di un eventuale riassetto Profumo guarda al modelloHera, «dove l' azionariato è più diffuso e si è, non a caso, registrato l' interesse di alcuni investitori istituzionali». Il processo non si preannuncia nè breve né Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 18
19 ottobre 2014 Pagina 19 Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014 Pagina 20 Il Sole 24 Ore Enti locali Lettere. La lana di Matera e l' avvio difficile del mercato globale Credo che Matera sia stato un centro importante già al tempo dei longobardi, non si può dimenticare che Pascoli insegnò nel liceo E. Duni, ricordo Gli anni ruggenti. Con Manfredi e Passion di Mel Gibson. Ma quello che secondo me è importante è che Matera in fondo è stata una delle prime vittime della globalizzazione dei mercati, parlo del 18° secolo Infatti in quel periodo l' attività più fiorente di Matera consisteva nell' esportazione della lana nel mercato inglese, questo fino a quando con l' apertura dei nuovi mercati, non so se li chiamassero "emergenti", l' Inghilterra tralasciò il mercato di Matera per importare lana a prezzi molto più bassi dall' Australia. Questo ci deve far riflettere perché in fondo la storia si ripete sempre, una volta è l' Australia una volta la Romania poi la Cina e poi chissà chi altro. Dobbiamo essere pronti a superare ogni tipo di difficoltà, niente è eterno (salvo per i fedeli). Marco Nagni In attesa del giudizio (europeo) Fare i compiti è importante, ma finirli prima di consegnare di più. Lettera firmata Grazie per la chiarezza sul Tfr Desidero esprimere il mio apprezzamento ai signori Barbara Massara e Nevio Bianchi per la chiarezza del loro articolo sul Tfr in busta paga in particolare sulle gravi conseguenze che potrebbe avere sugli altri istituti legati al reddito. Alla luce di queste conseguenze e vista la tassazione ordinaria penso che alcun lavoratore aderisca a questa proposta che, scusate, sembra proprio un bel pacco! Complimenti ancora e cordiali saluti Maurizio Bringiotti Il silenzio assenso dei Ministeri Il decreto «Sblocca Italia» distruggerà la biodiversità, il territorio e il paesaggio e la democrazia. La conseguenza sarà che si potranno compiere opere devastanti tramite il silenzio assenso dei ministeri, gettate di cemento per realizzare nuove costruzioni anziché promuovere il recupero di quelle esistenti e non utilizzate. E poi, ancora, trivellazioni ovunque basterà convincere i Comuni elargendo denaro , decine di miliardi per autostrade inutili (come la Orte Mestre) mentre le altre cadono a pezzi, cessione del territorio alle grandi imprese, riduzione dei controlli, "semplificazioni burocratiche" come ad esempio l' esclusione dell' autorizzazione paesaggistica oggi necessaria agli edifici di pregio per l' installazione di antenne. E poi, inutile ampliamente dell' aeroporto di Firenze, città patrimonio dell' umanità, con gli aerei che per ragioni di sicurezza passeranno vicini agli edifici del centro, o la costruzione di oleodotti che distruggeranno parchi nazionali (Sibillini, Gran Sasso). Ma soprattutto, negheranno la partecipazione dei cittadini, dei comitati, delle associazioni e persino di enti locali. Come sta avvenendo ora: le associazioni animaliste, Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 20
19 ottobre 2014 Pagina 20 Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014 Pagina 34 Il Sole 24 Ore Enti locali literary translations. How to Renovate a Masterpiece by Matteo Motolese If you want an idea of how our (literary) language has changed in fifty years, reread The Catcher in the Rye. The fastest novel in the postwar period, without it, not only a lot of American literature would not exist, but even certain Italian novels would never have come to be. It' s not about the contents, obviously, but the style. Read it, though, not in the new translation by Matteo Colombo which has just come out from Einaudi, but in the edition that you probably have on your bookshelves somewhere, which was also published by Einaudi, but in 1961. Open it and read. After a while, inevitably, you will start to wiggle on your chair. The fact that Holden wants to tell you about his disgusting childhood («infanzia schifa»), that he describes his history teacher as an old fogey («vecchio bacucco») that he can go into ecstasy («andare in sollucchero») about a blanket, that he says «I don' t give a damn» («io me ne infischio»), that he massacres a song tearing it to shreds («facendone uno spicinio») after a little while will seem fake and artificial, that is to say, literary. And that is exactly what Holden is fighting against, with that way of always telling the reader things in advance. It' s not the fault of Adriana Motti' s translation, obviously: it is a beautiful, glorious translation with a fine balance and sense of the linguistic gamble that was remarkable for the time. Just to say: use «merdate» (a «shitty thing») that more than ten years later the Grande dizionario della lingua italiana documents still just an isolated Sixteenth Century citation, like a language fossil, while it is clear that it was already circulating. It' s not so much a question of single words, but above all of rhythm, that is to say, syntax. And in this, Matteo Colombo' s work in the new translation is excellent. When I started to reread The Catcher to write this article, I couldn' t put it down. It is Salinger' s energy, clearly. But managing that energy is very hard to do. Managing it without seeming false. In the dialogues, in the jumps in reasoning, in the continuous changes in mood and tone. Extremely difficult. Because nothing gets older faster than the language of young people, above all now that the language of young people in literature is anything but new. Colombo' s effort must have been the opposite of what Adriana Motti did: if she had to outdo the literary language that surrounded her, forcing it to the maximum of its elasticity to make it something stylistically new, then Colombo had to do the opposite. He had to bring it back, avoiding superficial, secondary, ephemeral linguistic imitations (in a word: abnormal spellings, excessive use of swear words, very obvious shifts and breaks, unfinished sentences, etc.) trying to preserve only the energy. Working on verb tenses (using the passato prossimo instead of the passato Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 22
19 ottobre 2014 Pagina 34 Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014 Pagina 35 Il Sole 24 Ore Enti locali oped on culture. Bad Luck Winning the Lottery If the prize is small, life doesn' t change. If it' s big, few know how to manage it. by Ermanno Cavazzoni The Super Enalotto (formerly Totocalcio) and various Staterun lotteries give those who play the hope of winning and thus, thanks to the jackpot, of living a happier life. The first thing to consider is how much you win. If you don' t win very much, say a few thousand euros, and you' re an employee or manual laborer making an average salary, happiness is shortlived. You might buy a new car, for example, but everything else stays the same. If anything, you just got a new headache now that you have to worry about vandals who may scratch or dent your new car. If you win a couple of hundred thousand euros, you can buy a new apartment and therefore no longer have to pay rent. There will even be something left over for big juicy steaks, eating out at restaurants more often and package holidays with firstrate service, but your everyday life will stay more or less the same. Maybe your waistline will gain a few inches, you' ll develop a slight double chin, you' ll start having issues with your gallbladder and your cholesterol will rise. Even If you win a couple of million, your life will stay pretty much the same; same wife, unless of course you get divorced because now your lover wants to live by the light of day. In that case, you pay alimony you can afford it to your exwife and after a while, things settle down and you end up living with your lover in exactly the same way you lived before with your exwife. Are you happier? Well, you' ve had more of an ordeal of things, some fleeting moments of happiness. But the sum total of your ups and downs, I would say, remains pretty much the same. Then the bank gives you awful investment advice and your winnings dwindle down to almost nothing. You buy a few properties and rent them out, and then you can taste the bitterness of a landlord. Your loverturnedwife gives you a child, and everything goes back to the way it was before: quarrels with the wife, misunderstandings with the kids. Plus, you fight with your exwife and there are misunderstandings with your other two kids. Everything' s just like before, only a little worse and a tad more complicated. The problems really start when you win fifty or one hundred million euros or more, because you have to somehow do something with that money. If you put your millions in the bank, the bank will slowly but methodically eat away at your nest egg until there' s nothing left. Banks are highly capable of making massive sums of money disappear, all the while promising extraordinary future gains. In the meantime, lucky man, you' ve left your former lover and upgraded to a better, more expensive one. Now you' re ashamed to be a manual laborer or an average employee, so what do you do? You open a little Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 24
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19 ottobre 2014 Pagina 35 Il Sole 24 Ore Enti locali conversations with carlos freire. Voyage in Sicily with Consolo by Laura Leonelli That too is a triangle, with its vertex pointing towards the Far East and its base connecting the two shores of the Mediterranean. At the Parisian Café Le Mouton Blanc on rue du Faubourg SaintDenis, the Arabic of two Syrians chatting in the back mixes with the exclamations in Greek of four card players and then dies out like a long wave reaching the shore in the silence of a Chinese couple playing checkers. Past the counter, down a very tight hallway, the cosmopolitan photographer Carlos Freire is seated at a small table. A Frenchman of Brazilian origins having left Brazil in 1968, Freire arrived in the heart of Europe as well as French thought, so much so he was nominated an Officier des Arts et des Lettres. He first landed in Sicily in his early maturity. Today, at sixtyfive, after myriad travels and encounters, Freire spends his time between these two island crossroads, the Mediterranean Paris and beyond, in the street with the most fragrant fruit of the capital, and a terrace in Calascibetta the town' s name is of Arabic origin, q' alat shibet, the castle on top of the summit with a view of Etna and the geological origins of the world. As a world traveler and an avid learner, Freire chose a guide who over the years has allowed him to move with ease back and forth between these two worlds, one ancient with unrestrained beauty and one contemporary, orderly even in its metropolitan labyrinth. This guide is Vincenzo Consolo, a man who uprooted himself from his homeland in a formative part of his life, just like Freire. Consolo returned to Sicily, a necessary and final land; and in Consolo' s Sicily, Freire travelled alongside the author and his books, intuiting points of contact outside the banality of small talk. Freire came up with original research that will soon be presented in a volume along with texts by Consolo. The excerpts were selected by Rosalba Galvagno, a professor of contemporary Italian literature at the University of Catania. From November 6 to February 7, the project will be part of the exhibit Carlos Freire dans la Sicile de Vincenzo Consolo at the Dina Vierny Gallery, located at 36 Rue Jacob in Saint Germain. Reentering the café, lightly brushing against the counter and the mirrored wall as if it were another straight of Messina, Carlos Freire exchanges glances with the Greek card players who have just started a new game. «My friendship with Vincenzo Consolo was also a story of glances. Mine was a naïve gaze, that came about by observing other people' s cities like Venice, Lisbon, Aleppo, Alexandria, Calcutta, Jaisalmer, Bangkok, Tokyo. Vincenzo' s gaze, on the other hand, was one of a native, original and deep, yet at the same time it was the glance of one who no longer lives in his own land but rather in Milan. Together we returned to 'our' Sicily. And each of us, in our own way, felt the need for this trip». Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 26
19 ottobre 2014 Pagina 35 Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014 Pagina 36 Il Sole 24 Ore Enti locali the red squad gang. Murder for the Revolution «Lieutenant Alvaro» is the leader of about fifty young expartisans: their goal is to continue the Resistance hunting down unpunished Fascists. by Raffaele Liucci Revenge, we know, is a dish best served cold. On November 8, 1990, former Communist partisan Giuseppe Bonfatti sees one of the Fascists who had burned his house down in 1944 in a bar in Viadana (near Mantua) and pickaxes him to death. "It is the most beautiful thing I have ever done in the world and I don' t regret it," he will say at the trial. "It was a duty toward my relatives and also toward my ideals." (Even the "deviationist," Leon Trotsky, was assassinated in Mexico in 1940 with a pickaxe wielded by one of Stalin' s hired killers). But not everyone can be patient for so long. In August 1944 in Milan, nineteenyearold Giulio Paggio, a future captain in the Garibaldi Brigades, swears revenge before the bodies of fifteen partisans shot at dawn by the Nazis and then exposed to the scorching sun of Piazzale Loreto. A year later, after the war, Paggio alias " Lieutenant Alvaro" heads up the Volante Rossa, consisting of around fifty young former partisans who gravitated around the Casa del Popolo (a meeting place for members of the Communist party) in Lambrate. Their aim was to continue the Resistance after the 25th of April, flushing out the Fascists who had remained unpunished. To tell this story as writer and documentary filmmaker Francis Trento does, with a cinematographic, incisive style, and crossreferencing papers from the archives and oral testimonies, means getting a glimpse of Milan in the later postwar period, devastated by bombings, ravaged by galloping unemployment and theatre to neoFascist raids. The Communist Party can hardly restrain the passions of its foundations, members who dream of "doing like they did in Russia. " It is difficult to quantify the exact number of murders actually committed by the Volante Rossa (the Red Squad), because other irregular groups were also operating in the months following the Liberation. The corpses of many Fascists who disappeared, who had apparently fled to South America, in fact ended up in the steel casting vats at the Breda factory or at the bottom of the Martesana and Villoresi canals. But not all punitive actions end in such a bloody way: sometimes the "offenders" are kidnapped and then at the end of a hasty trial are freed if believed to be "small fry." A bit like what will happen with the first Red Brigade, founded in 1970 by Renato Curcio once again in Milan. After all, the myth of the Volante Rossa (or Red Squad) was undoubtedly carved in the imagination of the members of the Red Brigade. But historical comparisons are often misleading. The Red Brigade was founded as opposition to the PCI Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 28
19 ottobre 2014 Pagina 36 Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014 Pagina 39 Il Sole 24 Ore Enti locali rome, trajan market. Augustus on the Way to Payback by Cinzia Dal Maso Finally, someone tells us the story of Augustus' s Rome, on the two thousandth anniversary of his death. Finally, with Le chiavi di Roma. La città di Augusto (The keys of Rome. The city of Augustus) at Trajan' s Market till March 10, 2015, what many of us asked for a year ago, on the occasion of the celebratory exhibition held at the Scuderie del Quirinale, has been done. That exhibition displayed sculptures but not the city that truly embodied the meaning of the Augustan revolution. Augustus found a city in brick but he left it in marble; he transformed Rome into a real imperial capital, with the ideology of empire resounding at every corner. In truth, we had imagined tourists let loose over all the streets of Rome, searching for every stone of the Augustan city: tourists coming from every corner of the globe just for this, armed with apps and specific guides. In short, we imagined it as a great event for the city, but it didn' t happen. The current exhibition comes pretty close to that idea. You walk on a huge floor map of modern Rome instead of the real city, but nonetheless, you find all the monuments erected by Augustus: not only the Ara Pacis, or the mausoleum, or his Forum or his home, but even the tombs outside the city. And you can consult screens and touchscreen tables to get information, maps, photographs and antique drawings. As the busts of his wife Livia and the general Agrippa speak, each tells their own version of the achievements and of the personality of husband and friend. Then there are the objects of the Augustan age kept in the museum that tell their own stories: from the bronze foot of the statue of Victory, symbol of Augustan propaganda, to the remains of the marble Colossus (The Genius of Augustus) that stood in the Forum' s main hall. Each one speaks, "aided" by the cuttingedge technology in museum communication made available by the European network of excellence, VMust, coordinated by the Italian CNR (National Center for Research). It is technology that aims more and more to create natural interaction, making the visitor the protagonist of the visit as he/she chooses where and how to conduct the tour of the exhibit. Actually, it is part of a vast project that is taking place concurrently in Rome, Amsterdam, Alexandria and Sarajevo, to show life in the four corners of the Empire and in very different periods. In Rome, however, on the twothousandth anniversary of his death, everything is necessarily concentrated on Augustus. The City of Rome thus closes a year full of Augustan initiatives with a bang: from the "sound and light" show organized by Piero Angela and Paco Lanciano, to the exhibit at the Ara Pacis «The Art of Commanding» that discusses how and how much Augustus influenced heads of states and empires throughout history. Too few the guided visits to Augustan locations, but supercrowded the show at the Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 30
19 ottobre 2014 Pagina 39 Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014 Pagina 41 Il Sole 24 Ore Enti locali teatro virtuale. Il Royal Opera House è in sala Siamo al Royal Opera House di Londra, anzi no, al cinema dietro casa. Per il secondo anno consecutivo il prestigioso teatro britannico ha deciso di "esportare" parte dei titoli della sua stagione, undici, in diretta nei cinema di quaranta Paesi del mondo, tra cui l' Italia, per un totale di 1.500 schermi coinvolti. Un passaporto che costa tra i 10 e 16 euro per l' eccellenza del balletto e dell' opera. Sono sette gli appuntamenti cantati, tra cui I due Foscari, il 27 ottobre, L' Elisir d' amore, il 26 novembre, La Bohème, il 10 giugno; e quattro sulle punte, tra cui Le avventure di Alice nel Paese delle meraviglie, il 16 dicembre, e Il lago dei cigni, il 17 marzo. Nel nostri cinema la trasmissione è garantita da QMI, Quantum Marketing Italia, realtà nata dieci anni fa per avvicinare le aziende all' intrattenimento, per obiettivi di comunicazione e commerciali, come il product placement. Al ROH ha messo a disposizione parte della rete dei cinema, federati per accettare i buoni con cui le aziende regalano ai clienti l' ingresso in sala. «Le migliorie tecnologiche della trasmissione satellitare e il proiettore digitale permettono una qualità molto alta», spiega Giovanni Cova, 40 anni, fondatore e presidente di QMI, 55 dipendenti, età media attorno ai 30 anni, un fatturato per il 2013 di 7 milioni e 700mila euro, e un' unica sede a Milano. «L' opera e il balletto al cinema permettono un audio eccezionale e una visuale molto prossima agli artisti, addirittura migliore delle poltrone in platea». Ed è vero. Il Sole 24 Ore ha assistito giovedì scorso all' evento inaugurale della stagione cinematografica della Royal Opera House, Manon, interpretato da Marianela Nuñez, che esprime la sua tecnica eccellente nella passionalità del ruolo principale, e da Federico Bonelli nei panni dell' innamorato Des Grieux. Il tutto in diretta in una sala a quindici minuti a piedi da Covent Garden, dove si esibivano i ballerini. La partecipazione e l' empatia erano in sintonia con quelli del teatro: gli applausi scoppiavano all' unisono e alle volte più liberatori nel cinema dove vi era minor timore reverenziale dettate dalla sacralità del luogo. Le esclamazioni di approvazione più fragorose e disinibite, accompagnate da un sorso di vino e da qualche cosa da spizzicare. Molte le risate durante gli intervalli, quando venivano trasmessi spezzoni delle prove, i "dietro le quinte", le interviste, in questo caso, condotte in maniera impeccabilmente ironica da Darcey Bussell, ex stella del Royal Ballet, che fu Manon quando il coreografo Kenneth MacMillan era ancora in vita. Intanto, sugli schermi, soprattutto alla fine, comparivano i tweet di commento degli spettatori sparsi nel mondo. Ma la vera rivoluzione è nella possibilità di percepire le espressioni dei volti, la capacità attoriale (sicuramente più spiccata in Nuñez) e i singoli passi, ripresi così da vicino da distinguere i movimenti muscolari. «È Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 32
19 ottobre 2014 Pagina 41 Il Sole 24 Ore
19 ottobre 2014 Pagina 41 Il Sole 24 Ore Enti locali cultura europea 2019. Matera è la capitale Un' importante affermazione per una città ricca di storia e di capacità artigianali, ma colpita da un diffuso processo di crisi industriale. Stefano Baia Curioni e Gabriele Messineo E se non ci fosse un solo vincitore? Ha vinto Matera la fase finale della corsa per essere nominata Capitale Europea della Cultura 2019. Si tratta per diverse ragioni di una affermazione importante per una città ricca di storia e di capacità artigianali, ma colpita da un diffuso processo di crisi industriale. È in primo luogo una sorta di miracolosa inversione di tendenza nel rapporto con la propria storia. Alcide De Gasperi, nella seconda metà degli anni Cinquanta, era uscito da una visita ai Sassi persuaso che la parte antica di Matera, con le sue abitazioni grotta, strappate alla montagna, costituiva l' esempio principe di ciò che la modernizzazione del paese doveva sconfiggere: promiscuità, povertà, mancanza di speranza, arretratezza. La conseguenza è stata un esodo forzato, una "eviction" (come si dice negli studi urbani) epocale: i Sassi si sono svuotati, la loro proprietà assegnata al demanio, l a c i t t à moderna è cresciuta su nuove case, a volte anche con sperimentazioni architettoniche importanti, e ha letteralmente girato le spalle alla città antica i cui accessi sono stati talvolta addirittura murati. La valle dei Sassi, scoscesa , costellata di abitazioni cesellate nel tufo e abitate con continuità da tempo immemorabile, prima ancora della presenza illuminante della Grecia, fronteggiate da innumerevoli chiese rupestri e siti di romitaggio è così rimasta deserta e intatta. Poi, adagio, gli spazi antichi sono stati riscoperti. Nel 1959 un gruppo di giovani intellettuali appassionati si è riunito nel Circolo Culturale La Scaletta, proponendo interventi di recupero e rilanciando consapevolezza sul patrimonio culturale della regione, in particolare per le parti relative alle magnifiche chiese rupestri. Poi è nata Zètema, poi il Museo della scultura contemporanea. Grazie agli studi dell' architetto Pietro Laureano, nel '93 arriva l' inserimento dei Sassi nella lista dell' Unesco, che ha riportato in luce l' antica dignità delle architetture civiche. I Sassi hanno ripreso a vivere. Il fascino di quei posti che si capisce davvero soltanto andandoci, camminando per gli sguinci antichi, per le piazze e le strade, guardando le luci e la valle è stato alla fine capace anche di sconfiggere i ricordi di povertà e avvilimento che li accompagnavano. In secondo luogo perché questo recupero rappresenta un riscatto non solo per la città, ma per un intero territorio che ha saputo conservare gelosamente e davvero un saper fare antico: dal pane alla Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 20132016 Continua > 34
19 ottobre 2014 Pagina 41 Il Sole 24 Ore
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