120giugno 2011 Insegnare e imparare senza confini La mobilità dei ricercatori Il programma dell'Anvur
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S t u d i e D o c u m e n t a z i o n e d i V i t a U n i v e r s i t a r i a 120 Insegnare e imparare senza confini La mobilità dei ricercatori Il programma dell’Anvur g i u g n o 2 0 1 1 Sommario
Universitas 120 Sommario editoriale • Entrare nel merito del merito Cristiano Ciappei..........................................................................… 4 il trimestre insegnare e imparare senza confini • Idee sbagliate sull’internazionalizzazione Hans De Wit................................................................................ … 5 • Cinque miti sull’internazionalizzazione Jane Knight.............................................................................. … 11 • Istruzione internazionale: alternative al mercato Peter Scott................................................................................ … 14 note italiane Richiesta copie saggio e acquisto copie • Pavia: 650 anni ben portati Angiolino Stella........................................................................ … 18 • L’università in cifre: la popolazione studentesca Maria Luisa Marino.................................................................... … 20 • Il XIX Rapporto annuale dell’Istat per il 2010 UNIVERSITAS anno XXXII, n° 120, giugno 2011 Danilo Gentilozzi...................................................................... … 23 • Euraxess: lo Spazio Europeo della Ricerca è più vicino Direttore responsabile Natalia Paganelli……………………………………………………… 26 Pier Giovanni Palla • Un sostegno alle carriere in Europa ....................................... … 28 Redazione • Welcome Office Friuli Venezia Giulia Isabella Ceccarini (segretaria di redazione), Marta Formia e Ciro Franco........................................................... … 30 Giovanni Finocchietti, Stefano Grossi Gondi, Fabio Monti, Emanuela Stefani • Quando l’impegno del singolo fa la differenza Simona Miano........................................................................... … 31 Editore Associazione Rui l’intervista Registrazione Direzione, redazione, pubblicità, Viale XXI Aprile, 36 - 00162 Roma • Anvur: la valutazione è strategica, non punitiva Tribunale di Roma n. 300 del 6/9/1982, Tel. 06/86321281 Fax 06/86322845 Intervista a Stefano Fantoni, presidente Anvur................................… 33 già Tribunale di Bari n. 595 del 2/11/1979 www.rivistauniversitas.it E-mail: direzione@rivistauniversitas.it ieri e oggi Iscrizione al Registro degli Operatori di comunicazione n. 5462 redazione@rivistauniversitas.it • Università e mezzogiorno (da “Universitas” n. 40, aprile 1991) a cura di Isabella Ceccarini.......................................................... … 37 Trasmissione in formato digitale dal server In copertina: provider Bluesoft, via Ticino 30, Monza Il cortile teresiano dell’Università di Pavia • Problemi e potenzialità delle università meridionali Alessandro Bianchi.................................................................... … 40
Universitas 120 Sommario occasioni • Giovanni Paolo II: un’impronta nella storia a cura di Isabella Ceccarini.......................................................... … 43 dimensione internazionale • La dichiarazione di Aarhus Marina Cavallini........................................................................ … 47 • Le università europee in un mondo globalizzato................... … 50 • Il rettore Zaccaria: «Messaggi importanti»............................. … 53 25° Incontro annuale del Gruppo di Coimbra • Il Rapporto UE sui sistemi d’istruzione dei 27 Paesi membri Maria Luisa Marino.................................................................... … 54 • Le università telematiche in Europa Fabrizia Sernia.......................................................................... … 56 • Gli atenei siriani in prima linea nelle proteste Manuela Borraccino.................................................................. … 58 • Iraq - Aiutateci a ricostruire le università intervista a Souad N. Al-Azzawi.................................................. … 61 • Si rafforza la cooperazione interuniversitaria italo-argentina Andrea Lombardinilo e Lucrecia Vega Gramunt............................ … 63 • Collegi universitari: una risposta per l’Europa Francesca Nacini e Simona Miano................................................ … 66 biblioteca aperta Approfondimenti su temi universitari • Measuring success in the internationalisation of higher education Notizie dall’Italia e dall’estero (H. de Wit) / Internationalisation and quality assurance (A. van Gaalen). … 68 Il trimestrale “Universitas” • A chance for European Universities (J. Ritzen)............................... … 69 • Mediterraneo in rivolta (F. Rizzi)................................................... … 70 e poi: l’archivio degli articoli, l’indice storico • La punta di diamante. Scenari di scolarizzazione e formazione in Europa (G. Zagardo)................................................................... … 71 www.rivistauniversitas.it • Rivista “Paradoxa”..................................................................... … 73 sul web per saperne di più
Universitas 120 vai al sommario 4 EDITORIALE Entrare nel merito del merito all’accesso, o in termini sostanziali, di contrasto delle barriere che lo svantaggio socio-economi- N co potrebbe produrre sullo sviluppo delle abili- egli ultimi tempi il dibattito sul- del merito e della sua valorizzazione è necessa- tà. In quest’ultima prospettiva, come affermato la riforma universitaria varata rio distinguere infatti tra qualità innate, le abi- nell’art. 34 della nostra Costituzione, «i capaci dal ministro Gelmini ha riacceso lità (quelle che la letteratura anglosassone in ed i meritevoli, anche se privi di mezzi» dovreb- l’attenzione su un argomento da materia chiama, prendendo a prestito un termi- bero avere eguali opportunità «di raggiungere sempre centrale, il merito. Sia i so- ne sportivo, fitness) e comportamenti, ovvero i gradi più alti degli studi». Dovrebbero, altresì, stenitori sia i detrattori del merito difendono competenze a effettuare prestazioni. Il secondo avere le stesse opportunità di accedere alle posi- una logica di giustizia sociale, “retributiva” in concetto include necessariamente il primo: pur zioni di vantaggio nel mercato del lavoro, come un caso e “redistributiva” nell’altro. Riducen- presupponendo un particolare insieme di tratti la stessa Costituzione afferma infatti all’art. 4. do il discorso ai minimi termini e semplificando naturali, il concetto di comportamento implica I poli di interesse per l’analisi e la valorizzazio- alcune complesse argomentazioni filosofiche, lo sforzarsi/impegnarsi nell’acquisizione delle ne del merito sono principalmente due: i luo- che possono essere approfondite in altra sede, necessarie competenze. Ovviamente non ba- ghi deputati alla formazione del capitale uma- possiamo dire che c’è chi ritiene che il merito sta lo sforzo in sé, né la motivazione – sebbene no, in primis la scuola e l’università; i luoghi consenta a chiunque – indipendentemente importanti – per produrre il merito, ma occorre deputati all’utilizzo dello stesso, le aziende e il dalle origini – di emergere purché ne abbia le guardare ai risultati. Cioè a una logica di pro- mercato del lavoro. Solo studiando a fondo il capacità e s’impegni sufficientemente, e c’è chi cesso, focalizzata sulle azioni, va preferita una merito in questi contesti si può pervenire a un afferma che una società puramente meritocra- logica di risultato, pur tenendo presente che i concetto che non sia mero richiamo retorico tica sia utopica perché le condizioni di parten- risultati prodotti dipendono anche da fattori in un paese in cui prevalgono – per utilizzare za non sono mai uguali. Secondo questi ultimi, non direttamente governati dall’attore. alcune delle locuzioni più abusate – il “mal di inoltre, una società basata sul merito è neces- “Valorizzare il merito” non equivale, comunque, merito” e un certo “familismo amorale”. D’al- sariamente ingiusta perché tende a premiare a richiedere un’organizzazione sociale esclusiva- tra parte bisogna evitare che la tanto auspicata pochi e a sfavorire molti. mente fondata su un sistema “meritocratico”. Se “meritocrazia” si realizzi a scapito di ogni al- Il merito è dunque un argomento che non ces- la sua valorizzazione costituisce uno strumento tra considerazione creando nuove forme di di- sa di dar luogo a interpretazioni estreme, che importante per consentire alla società di avvici- suguaglianza. Solo considerando il merito «un sono tanto più ideologiche quanto più vorreb- narsi il più possibile all’uso efficiente delle risorse compito problematico che la società non può bero mostrarsi attente alla reale fenomenolo- produttive (senza nascondere sotto terra, ricor- non proporsi» – come auspicato da Vittorio gia dei processi educativi. Sebbene la riflessio- dando la parabola di Matteo, il talento di cui si Mathieu in un recente contributo sulla rivista ne su questo tema sia stata proposta molte vol- dispone), non esclude affatto il momento redi- Paradoxa (cfr. p. 73 in questo numero di Uni- te, anche da molteplici punti di vista (politico, stributivo, la sussidiarietà, anzi lo rafforza spin- versitas) – si può pervenire a una visione che economico, sociologico, pedagogico), il proble- gendo a quella “uguaglianza delle opportunità” permetta di trovare un equilibrio tra posizioni ma è che pochi “entrano nel merito” – per uti- spesso invocata ma assai poco messa in pratica. opposte e, apparentemente, inconciliabili. lizzare l’accezione giuridica del termine. La meritocrazia può poi essere intesa in termini Cristiano Ciappei Nell’affrontare la questione del riconoscimento formali, di mera assenza di barriere giuridiche Presidente della Fondazione Rui
Universitas 120 vai al sommario 5 il trimestre insegnare e imparare senza confini Idee sbagliate sull’internazionalizzazione Hans de Wit, Docente di Internazionalizzazione dell’istruzione nell’Università di Amsterdam e direttore responsabile del “Journal of Studies in International Education” N Hans de Wit egli ultimi venti anni l’interna- L’internazionalizzazione dell’istruzione superiore sta ac- dell’internazionalizzazione quali la resistenza quistando un’importanza crescente, e viene vista da pro- zionalizzazione dell’istruzione spettive molto diverse. Molti ritengono che sia parte costi- ai suoi supposti effetti denazionalizzanti; il superiore europea, un tempo di tutiva del sistema universitario rispondente a una precisa possibile sviluppo di una nuova forma di iden- interesse marginale, si è imposta strategia istituzionale, e non un lusso che solo pochi ate- tità locale e regionale; la crescente influenza all’attenzione generale. Nono- nei si concedono. Ma l’internazionalizzazione ha un costo, sulla sua espansione della concorrenza e dei che con gli attuali tagli ai finanziamenti può rappresenta- stante ciò vi è ancora poca chiarezza sulle sue re una barriera invalicabile per molti atenei e allargare la processi di mercato. implicazioni e su di essa sussistono molte idee forbice qualitativa che li separa da quelli più “gettonati”. Dopo dieci anni queste tendenze, tanto po- erronee*. In Europa, tra l’altro, il Processo di Bologna – con la rea- sitive che negative, non sono venute meno. lizzazione dello Spazio europeo dell’istruzione superiore – Nel 2001 avevo descritto gli effetti positivi spinge a incentivare la mobilità di studenti e docenti, come Anzi, quelle negative si sono ultimamente raf- dell’internazionalizzazione sull’istruzione pure la cooperazione tra atenei di paesi differenti: come forzate. europea divenuta, grazie ad essa, più defi- conciliare questi obiettivi con i pochi fondi a disposizione? È andata anzitutto crescendo la tendenza a nita, coordinata, interattiva e proattiva; più Al giorno d’oggi, inoltre, quando si parla di istruzione in- criticare l’unificazione e la cooperazione eu- ternazionale bisogna tenere presente che i rivolgimenti concentrata strategicamente sul partenaria- politici hanno cambiato – e in alcuni casi stanno ancora ropea nonostante i traguardi conseguiti dal to multilaterale e sulla professionalizzazione cambiando – gli scenari di molti paesi; a ciò si deve aggiun- Processo di Bologna e dai programmi europei continua; più aperta al mondo extraeuropeo; gere la crescente ondata di migranti per motivi economici, per l’istruzione e la ricerca. Al contempo – per di richiedenti asilo e di rifugiati. Inoltre le nuove tecnolo- più interessata all’internazionalizzazione cur- gie dell’informazione e della comunicazione hanno muta- ironia della sorte – i valori europei sono stati ricolare e alla valutazione della qualità. to i concetti di spazio e tempo a cui siamo stati abituati enfatizzati in contrapposizione a quelli di al- In quel contesto sottolineavo inoltre le possi- per secoli. Tutte trasformazioni che si riflettono sulla base tre culture. bili tensioni e reazioni suscitate dal fenomeno sociale dell’istruzione superiore. Questa tendenza, più marcata in diversi setto- Su questi e altri spunti di riflessione proponiamo due scritti di Hans de Wit e Jane Knight, che hanno individuato falsi ri della nostra società e soprattutto nella poli- * L’articolo riassume le tematiche trattate nella conferenza “Nove idee errate miti e idee sbagliate sull’internazionalizzazione, e un testo tica, nell’economia e nella cultura, inizia a pa- sull’internazionalizzazione dell’istruzione superiore” (aprile 2011). Fonte: di Peter Scott che indaga sul rapporto tra globalizzazione lesarsi anche nell’istruzione. “University World News” n. 166, 10 April 2011. Traduzione di Raffaella Cor- nacchini. e istruzione internazionale.
Universitas 120 vai al sommario 6 il trimestre insegnare e imparare senza confini Le recenti proteste verificatesi in molti Paesi contro i tagli all’istru- zione superiore e gli aumenti del- le tasse accademiche, ancorché di valenza nazionale, hanno as- sunto una connotazione di forte ostilità al Processo di Bologna (e pertanto una vena antieuropea) ulteriormente alimentata dalle ingiuste argomentazioni addot- te da alcuni politici che imputano queste misure proprio al Processo di Bologna. Assistiamo inoltre a un approccio più rigido nei confronti dell’im- migrazione, che rischia di avere un impatto negativo sulla cre- scente domanda e concorrenza, a livello mondiale, per i migranti della conoscenza più qualificati e i talenti di eccellenza. In secondo luogo, è innegabile che la concorrenza e i processi di mercato abbiano un’influenza ti alla creazione di un’Area Euro- discutibili, soprattutto in termini Nove idee errate sempre maggiore sulle modalità pea dell’Istruzione Superiore e di introduzione del sistema uni- sull’internazionalizzazione di attuazione dell’internaziona- della Ricerca: una “Europa della versitario a due cicli e dell’Ects, L’internazionalizzazione presen- lizzazione. conoscenza”. Tuttavia viene for- il Sistema Europeo di Accumula- ta un’ampia gamma di temati- Nella Dichiarazione di Bologna temente sottolineata l’idea che zione e Trasferimento dei Crediti, che e approcci e gli sviluppi che del 1999 e nella Strategia di Li- la cooperazione è necessaria per il cammino dell’istruzione supe- abbiamo in precedenza descritto sbona del 2000 le due dimensioni consentire all’Europa di compete- riore europea è ancora lungo. In hanno contribuito a rafforzare dell’internazionalizzazione – co- re con gli Stati Uniti, il Giappone considerazione dell’attuale cri- ulteriormente questa diversità. operazione e concorrenza – ri- e, in misura crescente, con la Cina si economica e finanziaria e dei Mentre prima a trainare l’inter- sultano convergenti. Entrambe e le altre economie emergenti. conseguenti esiti politici, i segnali nazionalizzazione erano motivi evidenziano la necessità di una Sebbene i successi riconducibili che giungono non sono incorag- spiccatamente politici e socio- maggiore cooperazione che por- al Processo di Bologna siano in- gianti. culturali, ora a prevalere sono le
Universitas 120 vai al sommario 7 il trimestre insegnare e imparare senza confini Negli ultimi vent’anni si è avuta za, in una minore qualità dell’i- la tendenza, nell’istruzione su- struzione. periore, a considerare l’insegna- Nelle università olandesi si sente mento impartito in inglese come dire spesso: «Abbiamo consegui- alternativo a quello nelle varie to l’internazionalizzazione per- lingue nazionali. ché le attività di didattica e di ri- Questo fenomeno è sempre più cerca sono condotte in inglese». marcato in alcuni Paesi europei: Così facendo noi trasformiamo in in Scandinavia, ad esempio, e, più fine ciò che è in effetti uno stru- recentemente, anche in Germa- mento, ossia l’insegnamento in nia, in Francia, in Italia e nei Paesi inglese come mezzo per miglio- dell’Europa centro-orientale. In rare la comunicazione e l’intera- Asia assistiamo a sviluppi analo- zione tra studenti e docenti con ghi in Stati non anglofoni quali la retroterra linguistici diversi. Corea del Sud. Tutto ciò crea spesso situazioni Sembrerebbe, però, che questa assurde: ad esempio può capitare tendenza si sia spinta troppo ol- che un insegnante olandese si tro- ragioni dell’economia e vi è un Esamineremo ora nove di queste tre. Essa, ad esempio, può inco- vi a comunicare in un cattivo ingle- accento più forte sulle considera- idee erronee: in esse l’internazio- raggiare i madrelingua inglese a se con studenti anch’essi olandesi zioni inerenti ai contenuti. nalizzazione diventa sinonimo di trascurare ancora di più l’appren- perché così deve essere per amore Sebbene le questioni internazio- una specifica strategia program- dimento di una lingua straniera dell’internazionalizzazione. nali occupino un ruolo sempre matica o organizzativa volta a pro- e può portare a un trattamento Nei Paesi anglosassoni l’attenzio- più centrale nei documenti di muoverla. In altre parole, il mezzo preferenziale nei loro confronti. ne data alla qualità dell’inglese indirizzo degli istituti di istruzio- pare essere diventato il fine. Ma vi sono anche altri effetti ne- usato dagli studenti internazio- ne superiore, nelle prese di posi- gativi inattesi. nali è scarsa o nulla. Il semplice zione ufficiali dei singoli Stati e Internazionalizzazione vuol dire L’insegnamento impartito in lin- fatto che questi studenti stiano lì dell’Unione Europea e nei rap- insegnamento in lingua inglese gua inglese viene sempre più e studino in inglese è considera- porti di organizzazioni come Come mezzo di comunicazione spesso considerato come sinoni- to prova sufficiente del fatto che l’Ocse, l’Unesco e la Banca Mon- l’inglese domina nella ricerca già mo di internazionalizzazione, il l’internazionalizzazione è ormai diale, essi si concentrano ancora da molto tempo. Cresce sempre che si riflette in una minore at- una realtà. primariamente su attività speci- di più il numero di articoli, libri e tenzione per le altre lingue stra- Se a ciò si aggiunge la riduzione fiche. rapporti usciti in inglese e pubbli- niere, in uno scarso peso dato della capacità di comunicazione E ciò porta a equivoci sull’auten- care in inglese è diventato ormai alla qualità dell’inglese parlato scritta e orale nella propria lin- tico significato dell’internaziona- sinonimo di avere una produzione dagli studenti e dai docenti non gua da parte degli studenti non lizzazione. accademica di livello mondiale. di madrelingua e, di conseguen- anglofoni, diviene evidente l’im-
Universitas 120 vai al sommario 8 il trimestre insegnare e imparare senza confini portanza di compiere scelte chia- Internazionalizzazione vuol dire re per la promozione della for- tematiche internazionali mazione linguistica tanto nella Una terza idea erronea che si in- scuola primaria e secondaria che contra di frequente è che l’inter- nell’istruzione superiore. nazionalizzazione sia sinonimo Si dovranno pertanto sviluppare un di formazione avente contenuti approccio più selettivo e funziona- o tematiche internazionali (studi le verso l’insegnamento in lingua europei, economia internaziona- inglese e l’apprendimento di una le, musica, etc.). seconda lingua straniera e integra- Gli Stati Uniti hanno promosso re in modo più efficace gli sforzi già da tempo l’internazionaliz- per migliorare la qualità dell’ingle- zazione curricolare. In Europa gli se con i contenuti formativi. studi regionali sono considerati parte della formazione ordina- Internazionalizzazione vuol dire ria basata sullo studio del nostro studiare o fare uno stage all’estero passato coloniale. Studiare o fare uno stage all’e- Anche noi, come gli Stati Uniti, stero vengono spesso considerati abbiamo assistito allo sviluppo sinonimi di internazionalizzazio- zazione dell’istruzione europea. non è una certezza. di programmi di economia in- ne. Negli ultimi venticinque anni Tuttavia questo approccio è sem- La mobilità deve quindi trovare ternazionale, di studi europei e questo approccio è stato inco- plicistico, e non è internazionaliz- una sua specifica collocazione in di discipline analoghe motivati raggiato tanto dalla Commissio- zazione. Una mobilità di questo seno all’internazionalizzazione. dalla concorrenza mondiale e dai ne Europea che dalle autorità e tipo è semplicemente uno stru- Occorre valutare in particolar processi di mercato. E sempre più dalle università dei singoli Stati, mento utile per promuovere l’in- modo se gli studenti consegua- spesso questi corsi sono impartiti particolarmente nel settore delle ternazionalizzazione e non un no questi valori aggiunti ed è in inglese. scienze applicate. fine in se stessa. necessario un pensiero più inno- All’interno degli istituti e delle Ciò non significa che studiare o Sul valore della mobilità viene vativo per trovare vie alternati- scuole che offrono questi pro- fare uno stage all’estero non ap- detto di tutto: che incoraggia lo ve che portino a tali obiettivi: ad grammi, è opinione corrente che porti benefici agli studenti o che sviluppo personale, l’impiegabili- esempio la mobilità virtuale – ri- essi diano l’idea che si è proceduto non si debbano apprezzare ini- tà, la diversità, la comunicazione volgendo la propria attenzione a una corretta attuazione dell’in- ziative come il programma euro- interculturale, il multilinguismo, a tutti gli studenti e non solo a ternazionalizzazione. Tuttavia, in peo Erasmus. la cooperazione e la concorrenza. quelli coinvolti nella mobilità fi- assenza di definizioni e di metodi Negli ultimi decenni la mobilità È altamente probabile che con la sica – oppure l’internazionalizza- di valutazione chiari, sostenere è stata una forza propulsiva im- mobilità si conseguano alcuni di zione dei curricula e del processo che gli studi regionali siano sino- portante per l’internazionaliz- questi traguardi. Questa, però, di apprendimento. nimo di internazionalizzazione
Universitas 120 vai al sommario 9 il trimestre insegnare e imparare senza confini appare un’argomentazione trop- inserire gli studenti internazio- po semplicistica e strumentale. nali in programmi internazionali separati, trascurando l’interna- Internazionalizzazione vuol dire zionalizzazione dell’istruzione avere molti studenti internazionali ordinaria. Una quarta idea errata è il sup- Gli istituti e le scuole devono re- porre che l’internazionalizzazio- agire con soluzioni creative e in- ne si concretizzi nell’avere molti novative, come lo sviluppo di in- studenti internazionali. Sebbene segnamenti complementari di la combinazione in aula di stu- carattere internazionale. denti nazionali e internaziona- li possa fornire un significativo Non vi è necessità di valutare contributo all’internazionalizza- le competenze interculturali zione, avere studenti internazio- e internazionali nali, in sé, non basta. Una sesta idea erronea presuppo- Sfortunatamente esistono infiniti ne che gli studenti che compiono esempi di programmi strutturati e della cittadinanza mondiale. Gli studenti che nutrono interes- un periodo di studi o uno stage esclusivamente per gli studenti La presenza degli studenti inter- se per le tematiche internazionali all’estero o prendono parte a un internazionali o in cui gli studen- nazionali si rivelerà significativa sono propensi a iscriversi a pro- corso internazionale acquisisca- ti internazionali vengono inseriti solo se si avrà la giusta attenzio- grammi di più ampio respiro, con no in modo del tutto naturale come un gruppo a parte. ne a tale forma di cooperazione. minore attenzione per l’istruzio- competenze interculturali e in- La mancata integrazione tra stu- ne ordinaria offerta nella propria ternazionali. denti nazionali e internazionali Avere in aula studenti madrelingua. Questa opinione è strettamente è un problema ricorrente nono- internazionali vuol dire attuare Inoltre nei programmi di istru- collegata alle precedenti idee su stante i molti sforzi compiuti, per l’internazionalizzazione zione ordinaria la presenza di un mobilità, istruzione in inglese e lo più inutilmente, per favorirla La sproporzione nel rapporto nu- piccolo numero di studenti inter- presenza di studenti internazio- anche al di fuori del contesto di- merico tra studenti nazionali e nazionali è foriera di tensioni. nali. Se questo tipo di attività e dattico. internazionali si traduce in una Si dovranno impartire in ingle- di strumenti sono ritenuti sino- Il problema principale, però, è minore attrattiva dell’offerta for- se quei corsi frequentati solo da nimi di internazionalizzazione, quello di riuscire a coinvolgere mativa per questi ultimi. uno o due studenti internaziona- ne consegue ovviamente che essi nelle attività didattiche in aula A sua volta ciò ha un effetto li? Come si potrà attuare una in- consentiranno di acquisire com- studenti di diverse nazionalità negativo sull’internazionaliz- tegrazione tra studenti nazionali petenze interculturali e interna- e culture in quanto ciò costitui- zazione dei programmi di istru- e internazionali con una simile zionali. sce il presupposto dello sviluppo zione ordinaria non impartiti in disparità numerica? Anche in questo caso la realtà si dell’interazione interculturale inglese. Tutto ciò induce sempre di più a rivela più complessa. Non esiste
Universitas 120 vai al sommario 10 il trimestre insegnare e imparare senza confini una reale garanzia che tutte que- bilaterale. Per qualche tempo le L’internazionalizzazione lizzazione. L’ultima idea erronea, ste attività portino effettivamen- università hanno perseguito po- è un traguardo di per sé largamente diffusa, consiste nel te al risultato auspicato. litiche volte a razionalizzare e Larga parte delle idee erronee vedere l’internazionalizzazione Dopo tutto uno studente può selezionare le azioni di partena- che siamo andati esponendo con- come un traguardo già di per sé. astenersi dal condividere la pro- riato affiancandole con la parte- siste nel considerare sinonimi di L’internazionalizzazione è un pria esperienza con gli altri stu- cipazione a reti selettive. internazionalizzazione una atti- processo attraverso il quale si in- denti o con intere fasce della po- vità o uno strumento quando, in troduce nell’istruzione superiore polazione del Paese ospite estra- L’istruzione superiore effetti, essi sono un mezzo per la una dimensione interculturale, niandosi quindi dalla sua cultura. è internazionale per sua natura sua rea- internazionale e globale al fine Una lamentela ricorrente riguar- L’opinione generale che le uni- di migliorarne traguardi, funzio- da l’insufficiente integrazione da versità hanno di se stesse è ni e operatività e di ottimizzare la parte degli studenti stranieri. quella di essere inter- qualità della formazione e della Un secondo motivo di recrimina- nazionali per loro ricerca. Se l’internazionaliz- zione è dato dal fatto che i do- stessa natura, co- zazione viene considerata centi non sfruttano adeguata- sicché non vi sa- fine a se stessa, rimane mente i benefici derivanti dalla rebbe una rea- un fenomeno ad hoc e loro presenza in termini di diver- le necessità di marginale. sità culturale, di conoscenza e di stimolare e tipologie formative. guidare l’in- ternaziona- Più partenariato vuol dire lizzazione. più internazionalizzazione Questa asser- Una settima idea errata sull’in- zione ignora ternazionalizzazione riguarda le il fatto che le azioni di partenariato: più esse università sono sono e più successo ha l’interna- per lo più sorte zionalizzazione. nel XVIII e nel XIX Nel 2002 registravo una tenden- secolo con orienta- za crescente verso il partenaria- menti e funzioni chia- to multilaterale e strategico. La ramente nazionali. globalizzazione, la concorren- L’internazionalizzazione za e i processi di mercato hanno non è insita nella natura delle contribuito a rafforzare questo università. fenomeno. La maggioranza del- Essa richiede invece un processo le partnership, tuttavia, rimane di integrazione.
Universitas 120 vai al sommario 11 il trimestre insegnare e imparare senza confini Cinque miti sull’internazionalizzazione Jane Knight, Docente nell’Ontario Institute for Studies in Education dell’Università di Toronto Jane Knight C “ on l’andar del tempo, l’interna- In breve, è un termine onnicomprensivo che zionalizzazione sta diventando un processo sempre più importante e sta perdendo significato e va smarrendo la propria direzione. I cinque miti presi complesso, ma anche un concetto che ingenera equivoci e confusio- Questo articolo ipotizza che negli anni si sia- no sviluppati presupposti impliciti sull’inter- in considerazione: ne . L’internazionalizzazione non è ormai più nazionalizzazione, forse addirittura miti, che 1. Presenza di studenti * la ”novità del mese”. richiedono di essere portati alla luce e discussi. Essa è invece parte integrante delle dichiara- zioni di intenti, delle strategie e delle politi- E qui di seguito ne prenderemo in considera- zione cinque. stranieri che dei vari atenei oltre che dei singoli Stati. Ciò vuol dire che l’internazionalizzazione è Mito n. 1: Gli studenti stranieri sono agenti di 2. Reputazione come “diventata grande” ed è un’area legittima di politiche, prassi e ricerca dell’istruzione supe- internazionalizzazione Un mito di vecchia data è quello che la pre- indicatore di qualità riore. Tuttavia, a causa del suo alto profilo, il termi- senza di studenti stranieri in un ateneo pro- duca una cultura e un curriculum universita- 3. Accordi interuniversitari ne “internazionalizzazione” viene oggi usato rio più internazionale. Questa può essere l’a- 4. Accreditamento ” per descrivere qualunque fenomeno anche spettativa delle università, ma la realtà è spes- solo remotamente legato a situazioni mon- diali, interculturali, globali o internazionali. so un’altra. In molti istituti gli studenti internazionali si 5. Branding globale sentono emarginati socialmente e accademi- * Questo articolo è comparso in “International Higher Education”, n. 62, camente e spesso sperimentano tensioni et- Winter 2011. Traduzione di Raffaella Cornacchini.
Universitas 120 vai al sommario 12 il trimestre insegnare e imparare senza confini niche o razziali. Capita spesso che Mito n. 2: La reputazione che è ancora più importante, che gli studenti nazionali oppongano internazionale è un indicatore la dimensione internazionale sia resistenza o, nella migliore delle di qualità sempre un robusto indicatore di ipotesi, si dimostrino tiepidi nei Il secondo mito si basa sulla con- qualità. confronti dei progetti accademici vinzione che quanto più è inter- compartecipati o delle interazio- nazionale una università – in ter- Mito n. 3: Gli accordi ni sociali con gli studenti stranie- mini di studenti, docenti, curricu- internazionali interuniversitari ri, a meno che non si tratti di pro- la, ricerca, accordi e appartenen- Si crede spesso che il prestigio e grammi specifici sviluppati dall’u- za a reti – tanto migliore sarà la l’attrattiva di cui una università niversità o da un docente. sua reputazione. gode nei confronti degli studen- Gli studenti internazionali tendo- Alla base di questa idea vi è l’er- ti e degli altri istituti dipenda dal no a fare gruppo tra di loro e, per ronea nozione che una salda re- numero di accordi o reti interna- ironia della sorte, hanno spesso putazione internazionale sia un zionali in cui essa è coinvolta. un’esperienza interculturale più indicatore di qualità. La prassi, tuttavia, dimostra che ampia e più significativa degli I casi di criteri dubbi di valutazio- larga parte degli atenei non rie- studenti nazionali senza avere ne in entrata e in uscita di alcune sce a gestire o a trarre beneficio nessun impegno profondo verso università dipendenti largamen- da un numero di accordi superio- la cultura del Paese ospite. te, per fatturato e valore della re a cento. Naturalmente questo scenario propria immagine, dagli studenti Mantenere relazioni attive e frut- non si applica a tutte le universi- internazionali sono prove con- tuose richiede un forte investi- tà, ma risponde al presupposto, crete che l’internazionalizzazio- mento di risorse umane e finan- spesso dato per scontato, che il ne non si traduce sempre in un ziarie da parte dei singoli docen- demiche funzionali. primo motivo per attrarre stu- miglioramento della qualità o in ti, dipartimenti e uffici interna- In effetti una tendenza più recen- denti internazionali è per indurre alti standard. zionali. te è quella di sfrondare a 10-20 il un’internazionalizzazione dell’a- Questo mito è ulteriormente Così un lungo elenco di partner numero di partnership prioritarie teneo. complicato dalla ricerca di una internazionali riflette spesso in- per ateneo. Certamente si tratta di una mo- migliore posizione nelle classifi- tese che rimangono sulla carta e Così facendo si può dar vita a re- tivazione piena di buone inten- che mondiali o regionali (come, non forme produttive di partena- lazioni più complete e sostenibili zioni, ma frequentemente le cose ad esempio, quella del Times Hi- riato. anche se tra ricercatori e docenti non vanno così e le finalità sotta- gher Education oppure l’Arwu, Ancora una volta la quantità vie- può nascere un senso di malcon- ciute sono altre, come la genera- l’Academic Ranking of World ne considerata più importante tento dovuto sia all’approccio zione di fatturato o il desiderio Universities di Shanghai). della qualità e l’elenco di accordi imposto dall’alto che alla contra- di conseguire un piazzamento È assai dubbio che le classifiche internazionali rappresenta più zione delle attività di ricerca in- migliore nelle classifiche e nei riflettano accuratamente l’inter- uno status symbol che una testi- ternazionale o degli interessi cur- ranking internazionali. nazionalità di una università o, il monianza di collaborazioni acca- riculari del singolo.
Universitas 120 vai al sommario 13 il trimestre insegnare e imparare senza confini Mito n. 4: L’accreditamento La prima è un esercizio di pro- nalizzazione strategico ed effica- Se è vero che cercare di quanti- internazionale mozione e di branding, il secon- ce possa portare a una maggiore ficare i risultati come indicato- L’accreditamento internazionale do è una strategia per integrare visibilità internazionale è inne- ri chiave delle prestazioni può da parte di agenzie esterne di va- una dimensione internazionale, gabile, ma il riconoscimento non rispondere a un criterio di ac- lutazione di altri Paesi (in partico- interculturale e mondiale nelle ne è il fine, semmai ne è un sotto- countability, va pur detto che, lare degli Stati Uniti) o di enti per finalità, nella didattica, nella ri- prodotto. così facendo, non si colgono le in- l’accreditamento professionale in cerca e nelle funzioni di servizio Un elemento comune a molti di tangibili ed essenziali performan- campo ingegneristico-economico di una università. questi miti è che i benefici dell’in- ce umane di studenti, docenti, ri- è attualmente molto popolare in Gli obiettivi, gli esiti attesi e gli in- ternazionalizzazione o il grado cercatori e comunità che portano ogni parte del mondo. vestimenti in una iniziativa mon- di internazionalità possano es- dentro di sé i benefici significativi Si pensa infatti che il numero di diale di branding sono diversi da sere misurati quantitativamente dell’internazionalizzazione. stelle di accreditamento interna- quelli richiesti dall’internaziona- attraverso il numero di studenti zionale di una istituzione rifletta lizzazione accademica, così come internazionali, docenti stranie- Conclusione la sua internazionalità e, pertan- è un mito il fatto che un piano ri, accordi interuniversitari, pro- Questi cinque miti non si applica- to, la sua qualità. Tutto ciò, sem- internazionale di marketing sia grammi educativi transfrontalie- no a tutti gli istituti di istruzione plicemente, non è vero. Il ricono- equivalente a un piano di inter- ri, progetti di ricerca, accredita- superiore o a tutti i Paesi, ma ri- scimento esterno della qualità nazionalizzazione. menti stranieri, sedi distaccate e flettono presupposti molto co- non attesta la portata, la dimen- Che un programma di internazio- via dicendo. muni e fuorvianti. sione o il valore delle attività in- Naturalmente di miti sull’inter- ternazionali legate a insegnamen- nazionalizzazione ve ne sono to/apprendimento, ricerca e servi- pure altri, così come vi sono altre zio alla società attraverso l’impe- verità fondamentali meritevoli di gno pubblico o l’iniziativa privata. riflessione e approfondimento. Identificare questi miti e queste Mito n. 5: Il branding globale verità e avviare un dibattito su di Il quinto mito è dato dall’erroneo essi serve a verificare che l’inter- presupposto che lo scopo degli nazionalizzazione sia sul binario sforzi di internazionalizzazione giusto e a valutare la consapevo- di una università sia quello di mi- lezza delle conseguenze, attese e gliorare il suo global brand o po- inattese, che essa comporta men- sizionamento a livello mondiale. tre i vari settori dell’istruzione su- Così facendo si confonde una periore affrontano quest’epoca campagna internazionale di mar- turbolenta, in cui le forze propul- keting con un piano di interna- sive paiono essere la competizio- zionalizzazione. ne, i ranking e l’affarismo.
Universitas 120 vai al sommario 14 il trimestre insegnare e imparare senza confini Istruzione internazionale: “ Non esiste una globalizzazione unica, alternative al mercato bensì molte forme di globalizzazione, alcune Sir Peter Scott, già vicerettore della Kingston University di Londra delle quali in violento contrasto, ed esistono molte forme di resistenza P alla globalizzazione del ” otrebbe essere necessario ricon- scala come uno degli esempi più eclatanti siderare periodicamente l’idea, della globalizzazione. Solo di rado l’istruzio- libero mercato peraltro condivisa da molti, che ne internazionale viene discussa nell’ottica la mobilità accademica e l’istru- della crescente marea di migranti per motivi zione internazionale siano “cose economici e di richiedenti asilo oppure delle buone” al fine di assicurarsi, anzitutto, che nuove tecnologie dell’informazione e della le lezioni dell’istruzione superiore di massa comunicazione che hanno portato all’aboli- elaborate all’interno di un paese siano state zione delle secolari idee di tempo e spazio. pienamente incorporate nei concetti dell’i- struzione internazionale e, in secondo luogo, L’istruzione superiore di massa per accertarsi che siano state inserite nelle po- I sistemi di istruzione superiore di massa, ad litiche relative all’istruzione internazionale le accesso quasi aperto, dominano al momento ancor più importanti lezioni della globalizza- in quasi tutte le società avanzate così come zione*. l’enfasi sempre maggiore sui concetti di equi- Pertanto potrebbe essere insufficiente limi- tà sociale ed utilità economica. tarsi a definire l’istruzione internazionale La conseguenza è stata un’erosione delle cul- come un’attività di massa caratterizzata da ture accademiche e scientifiche tradizionali, flussi imponenti tra Stati e continenti oppu- con l’apprendimento che si svolge sempre di re considerare i flussi studenteschi su larga più al di fuori delle università: nella comuni- tà, nei luoghi di lavoro e nelle case della gen- * Il presente articolo è comparso in “International Higher Education” n. 61, te. Allo stesso modo la ricerca (o, per usare un Fall 2010, con il titolo International Education: Alternatives to the Market. Sir Peter Scott Traduzione di Raffaella Cornacchini. termine più ampio, la produzione della cono-
Universitas 120 vai al sommario 15 il trimestre insegnare e imparare senza confini scenza) è uscita dalle biblioteche mocratizzazione profonda che e dai laboratori ed è divenuta ha interessato l’Europa (in con- un’attività altamente fruibile. trapposizione alla democratizza- La maggior parte dei sistemi uni- zione superficiale della cultura versitari non ha conosciuto sol- dei massmedia o dei brand mon- tanto una crescita quantitativa diali). Per alcuni di questi giovani (in termini di numero di studenti l’esperienza di studiare all’estero e di istituti) ma anche una rivolu- è un ulteriore rafforzamento di zione qualitativa in termini di va- una condizione già privilegiata, lori e di ethos. sebbene per una minoranza pos- A cambiare è l’intero habitus sa avere un effetto radicalizzan- dell’istruzione superiore. Essa è te. In alcuni casi le loro società, divenuta un’attività sociale, oltre pur abbracciando la modernizza- che accademica; o, per contro, è zione economica e le tecnologie ora parte dell’industria dei servi- più evolute, hanno resistito a ciò zi di conoscenza, di cui costituisce che percepiscono come la libe- la supply chain, ossia la catena di ralizzazione sociale, e persino il fornitura impegnata a produrre caos morale, dell’Occidente. personale altamente qualificato la portata della trasformazione tradizionale industria “proleta- Di conseguenza, a seconda che si e forme utili di sapere. sociale dell’istruzione superiore. ria”; la cultura dei media che ci prendano in considerazione gli Gli studenti sono ora assai più accomuna tutti quanti. studenti nazionali o internazio- La demografia degli studenti rappresentativi della comunità Un aspetto particolarmente rile- nali, si hanno sovente rapporti Uno dei cambiamenti più palesi allargata. Non sono più un grup- vante di questa trasformazione so- radicalmente diversi tra istruzio- ha riguardato la composizione po elitario, distinto dalla massa ciale è la rivoluzione nelle relazio- ne superiore e società. demografica degli studenti. della popolazione. ni di genere e la condizione fem- I moderni sistemi di istruzione su- Questo mutamento della base so- minile. Molte società sono divenu- La base intellettuale periore hanno oggi una popola- ciale dell’istruzione superiore, na- te assai più aperte e più fluide. La base intellettuale dell’istru- zione studentesca di massa, che turalmente, riflette le più ampie Tuttavia lo status degli studen- zione superiore si è trasformata interessa il 35-50% dei giovani in trasformazioni che hanno avuto ti internazionali tende ad essere tanto quanto la sua base sociale. età universitaria. luogo negli ultimi cinquant’anni diverso. Essi hanno maggiori pro- Nell’insegnamento sono ora dif- Il fatto che l’accesso all’istruzio- all’interno delle società europee, babilità di provenire dagli strati fusi l’apprendimento problem- ne superiore – e particolarmente quali ad esempio l’erosione delle privilegiati della società rispetto based (basato su un problema) alle università di élite – sia ancora vecchie differenze di classe, risul- agli studenti nazionali. e le nuove forme di valutazione caratterizzato da squilibri sociali tato, in parte, di una maggiore Molti di loro appartengono a so- project-based (basate su un pro- non deve impedire di apprezzare mobilità sociale; il declino della cietà che hanno resistito alla de- getto).
Universitas 120 vai al sommario 16 il trimestre insegnare e imparare senza confini Tutte queste realtà sono familiari e l’avanzamento dell’istruzione agli studenti nazionali. internazionale ne è parte. Tuttavia le aspettative di molti Poca attenzione viene data alla studenti internazionali – o ancor possibilità che la globalizzazio- di più dei loro genitori o sovven- ne non sia necessariamente una zionatori – possono essere diver- forza irresistibile (almeno nella se e tendere a favorire i modelli sua manifestazione neoliberale) più tradizionali di docenza rispet- o che il rapporto che essa ha con to agli stili più aperti di appren- l’istruzione internazionale vada dimento. Questi ultimi, talvolta, più correttamente considerato possono persino essere associati come un suo epifenomeno. al presunto caos morale dell’Oc- Si assiste alla tendenza a concen- cidente. trarsi su di un unico percorso del- Gli studenti internazionali ten- lo sviluppo verso la globalizzazio- dono inoltre a prediligere certi ne: un’inevitabile traiettoria ver- settori – per lo più ingegneria, in- so il capitalismo del libero mer- formatica ed economia – e solo di cato, la cultura dei massmedia, i rado si indirizzano verso le disci- brand mondiali e la democrazia pline umanistiche e le più critiche multipartitica. In realtà vi sono scienze sociali. Queste dissonanze comprovano periore, che impatta sull’istruzio- diverse forme di globalizzazione Di conseguenza può esistere una la necessità di rivedere la visio- ne internazionale. e il futuro è molto più aperto di divergenza tra le forme più aper- ne ottimistica dell’espansione quanto non suggerisca la teoria te di apprendimento e le discipli- dei sistemi accademici nazio- Globalizzazione del percorso unico. ne critiche privilegiate dagli stu- nali e la crescita dell’istruzione Per quanto attiene all’istruzione Anche la teoria del percorso uni- denti nazionali e l’insegnamento internazionale, entrambe con- superiore di massa, i legami e le co della globalizzazione è però più tradizionale e le materie pro- siderate come diversi aspetti di implicazioni che essa ha, o non più complessa di quanto non ap- fessionalizzanti preferiti dagli un’unica, potente forma di libe- ha, con l’istruzione internaziona- paia a prima vista. studenti internazionali. ralizzazione. le vengono a volte sfruttati trop- Per alcuni la globalizzazione of- Un’ulteriore differenza sta nel Una migliore descrizione può in- po poco. fre grandi opportunità: perse- fatto che il recruitment degli stu- vece essere quella di forme rivali Nel caso della globalizzazione è guire percorsi professionali di re- denti internazionali è di norma di liberalizzazione: da un lato la possibile invece che questi legami spiro mondiale o, se non proprio un gioco di mercato mentre l’am- liberalizzazione sociale, tipica siano sfruttati troppo. mondiale, avere una propria vita missione degli studenti nazionali dell’istruzione superiore demo- A volte si traccia semplicistica- professionale, di caratura preva- viene ancora vista come un bene cratica e di massa, dall’altro il li- mente questa relazione: la globa- lentemente nazionale, favorita pubblico. bero mercato dell’istruzione su- lizzazione è una forza irresistibile da una significativa dimensione
Universitas 120 vai al sommario 17 il trimestre insegnare e imparare senza confini di valore aggiunto mondiale. proibiscono strategie alternative. pate da questi nuovi movimenti relative alla promozione di una Per altre persone, naturalmente, Queste diseguaglianze struttura- sono compatte e complesse come migliore comprensione interna- la globalizzazione può signifi- li della globalizzazione del libe- quelle del capitalismo mondiale. zionale o le egoistiche argomen- care una migrazione economica ro mercato rimarranno anche se Tuttavia, a volte, si palesa un pro- tazioni sul contributo della mo- forzata, la destabilizzazione del- mutassero vincitori e vinti, per- fondo disagio per la costituzione bilità internazionale all’econo- le comunità familiari e delle so- ché sono insite nella globalizza- di legami tra le forme alternative mia della conoscenza mondiale e cietà costituite e anche la separa- zione e appartengono al suo dna. della globalizzazione e l’istruzio- può anche darsi che tale ruolo sia zione da famiglia e amici. Non esiste una globalizzazione ne internazionale (e la mobilità molto più in sintonia con i valori Per alcuni istituti, soprattutto unica che ha i suoi centri di po- accademica) nonostante gli stu- critici essenziali propri dell’istru- le principali università dell’Oc- tere tra gli scintillanti grattacieli denti (e i docenti) internazionali zione superiore. cidente, questa tendenza offre delle più potenti società delle cit- abbiano un ruolo determinan- Esiste l’urgente necessità di impe- ugualmente opportunità favolo- tà di tutto il mondo. te nello sviluppo di questi nuovi gnarsi più attivamente con glo- se – nuove collaborazioni di ricer- Vi sono invece molte forme di movimenti sociali e di queste for- balizzazioni alternative e, strada ca con università di altri Paesi ma globalizzazione, alcune delle me di azione politica. facendo, di forgiare una più pro- dagli analoghi intenti, il prestigio quali in violento contrasto. Forse questo ruolo è tanto signi- fonda comprensione dell’istru- delle classifiche mondiali (viste Esistono molte forme di resisten- ficativo quante le pie asserzioni zione internazionale. come una estensione delle gerar- za alla globa- chie accademiche nazionali, for- lizzazione del se erose da politiche sociali pro- libero merca- gressiste), un flusso alternativo di to: i movimen- reddito in caso di contrazione dei ti ecologisti finanziamenti statali e anche un mondiali, ad nuovo modello di imprenditoria- esempio, così lità ampliabile ai restanti atenei. come altri mo- Per altre università, ovviamente, vimenti sociali la globalizzazione è una minac- stanno diven- cia: la loro vitalità accademica tando una for- viene prosciugata dal trasferi- za sempre più mento all’estero dei loro ricer- consistente catori più promettenti e le loro anche all’in- norme istituzionali, e persino i terno del vec- loro valori nazionali, sono posti chio contesto in discussione dalle politiche di politico. mercato imposte dalle struttu- Le reti mon- re di varie agenzie mondiali che diali svilup-
Universitas 120 vai al sommario 18 note italiane atenei Pavia: 650 anni ben portati Angiolino Stella, Rettore dell’Università di Pavia «I n civitate Papie generale Studium dell’Università con i 150 anni dell’Unità d’Ita- errigatur, et ex nunc perpetuis tem- lia, ricordando il contributo fondamentale dei poribus observetur» così recita il giovani dell’Ateneo pavese al processo di uni- decreto con cui l’imperatore Carlo ficazione della penisola. IV di Lussemburgo istituì il 13 aprile Accanto a Giacomo Griziotti e ai fratelli Cai- 1361 lo Studium generale di Pavia: una scuola roli, anime del comitato garibaldino e prota- giuridica e medica di grande valore, che si ri- gonisti del processo risorgimentale, circa 170 collega alla Scuola fondata a Pavia nell’825 volontari, per lo più studenti universitari, la- dall’imperatore Lotario, considerata il primo sciarono Pavia per arruolarsi tra i Mille. nucleo della futura Università.In omaggio a quella storica data, il 13 aprile 2011 l’Università Protagonista della cultura europea di Pavia ha inaugurato il 650° anno accademi- 650 anni di ricerca scientifica e di formazio- co, che sarà celebrato per tutto il 2011 con un ne di eccellenza, di svolte del pensiero e della ricco programma che prevede esposizioni, con- scienza in un ateneo italiano che ha rivestito vegni internazionali, eventi e pubblicazioni. un ruolo importante nella costruzione della Il 27 ottobre, anniversario del proclama di Ga- cultura europea, fondato negli stessi anni in Ingresso dell’Università di Pavia leazzo II Visconti che segnò l’avvio del primo cui sorgeva un nucleo significativo di univer- anno di studi, Pavia ospiterà l’incontro del sità in cui affondano le radici profonde della Ghislieri (1567), fondati per dare un aiuto con- Gruppo di Coimbra, la rete universitaria di cui cultura europea: Praga (1348), Pavia (1361), creto e ospitare gratuitamente studenti uni- fa parte e che riunisce 40 tra i più antichi e pre- Cracovia (1364), Vienna (1365), Pécs (1367), versitari di condizioni economiche non agiate, stigiosi atenei d’Europa: da Coimbra a Cam- Heidelberg (1386). favorendo così una promozione sociale fon- bridge e Oxford, da Heidelberg a Salamanca, All’Ateneo si affiancano, a partire dalla fine data sul merito più che sul censo. alle italiane Bologna, Siena e Padova. del XV secolo, i collegi universitari, che sono Su questo modello è cresciuto il campus Proprio la cerimonia del 27 ottobre offrirà parte integrante della sua storia. I più antichi dell’Università di Pavia, attualmente formato l’occasione per collegare le radici europee e prestigiosi sono gli storici Borromeo (1561) e da sedici collegi universitari.
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