DOPPIO FOCUS: GENOVA&LOGISTICA - Asla
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Numero 5 - Aprile 2015 DOPPIO FOCUS: GENOVA&LOGISTICA EDIZIONE MAXI: 65 PAGINE DI INTERVISTE APPROFONDIMENTI E QUESTIONARI Inchiesta crociere LO SVILUPPO DELL’INDUSTRIA NEI NUMERI DI MEDCRUISE OIL & ENERGY FINANCE & POLITICS LEGAL Ecco perché Marocco miliardario: Lavoro marittimo continueremo il ministro Rabbah e Jobs Act: a usare il carbone parla al MediTelegraph i problemi sul tavolo
Mining Trading Shipping Logistics www.coeclerici.com DIAMO ENERGIA AL FUTURO DA CENTOVENTI ANNI GRUPPO Dal 1895 diamo energia alle industrie dell’elettricità COECLERICI e dell’acciaio nei cinque continenti. Italia Australia Cina Crediamo nel carbone come risorsa preziosa Colombia per lo sviluppo e il benessere futuro di aree sempre Germania India più vaste del mondo. Indonesia Olanda Gestiamo tutte le fasi di estrazione, Russia Singapore commercializzazione, trasporto e logistica Svizzera per garantire materie prime di qualità in modo sempre Usa Venezuela più efficiente e sostenibile. 2 www.themeditelegraph.com
SOMMARIO In this issue COLOPHON 4 24 Direttore Responsabile Alessandro Cassinis Responsabile del Progetto Francesco Ferrari 4 Tutti i numeri di MedCruise Lo sviluppo dell’industria nei numeri di MedCruise Redazione l’associazione dei porti crocieristici del Mar Mediterraneo Simone Gallotti Alberto Quarati Matteo Dell’Antico 12 Nel mirino della follia L’obiettivo del terrorismo è creare un nuovo Medio Evo. Hanno collaborato Sul Mediterraneo ci si prepara a difendere la pace in questo numero Thanos Pallis* Kleopatra Arapi* 18 Le Baleari come il Mare del Nord Aimilia Papachristou* Ma c’è il rischio di gravi danni ambientali Leonardo Parigi Umur Ugurlu Irene Pugliese 20 Perché serve avere gli indici Alessandro Lualdi Valerio Livoti Il traffico dei container sempre più dipendente dal benchmarking Giuseppe Loffreda Marco Cottone Alberto Ghiara 22 Carbone, difficile farne a meno Marco Frojo (* MedCruise Association) Mentre greggio, gas e nucleare mostrano la corda Pubblicità 24 Marocco, un miliardo per i porti Stefano Milano Benedetta Perotti Il governo punta su Casablanca e Nador. Ma resta Tanger Med II Paola Quaglia Roberto Parodi 28 FIERA DEL MESE: Transport Logistics Marketing Daniela Montano 30 Gli incentivi europei per lo shipping Supporto tecnico GiuseppeCovato Un’analisi sulla programmazione dei contributi comunitari Stefano Ramagli Maurizio Vernazza 33 Jobs Act e lavoro marittimo Contatti A cura di Asla, l’Associazione degli Studi Legali Associati TheMediTelegraph Magazine è una pubblicazione di Itedi SpA, Torino (Italia) 34 FOCUS ON GENOA Per contattarci: * redazione +39 (0) 010 5388 484 press@themeditelegraph. com * ufficio commerciale 60 FOCUS ON LOGISTICS +39 (0) 010 5388 243/206 advertising@themeditelegraph. com www.themeditelegraph.com 3
SPECIAL REPORT Tutti i numeri di MedCruise estratto del rapporto MEDCRUISE*, Il Pireo ALLA FINE del 2014 dei 72 enti por- Nel 2014, le toccate nei porti medi- tuali che gestiscono scali crocieri- terranei sono state 13.716, con un stici aderenti a MedCruise ave- decremento dell’8,4% rispetto al vano movimentato 25,8 milioni di 2013. L’aumento delle dimensioni persone, con un decremento del e della capienza delle navi sta si- 7,28%. Dunque i 27,8 milioni di pas- curamente influendo su questo seggeri del 2013 rimangono un re- dato. Rispetto al 2011, anno re- cord insuperato. Negli ultimi cin- cord per le toccate, quest’anno le que anni (2010-2014) le crociere toccate sono 1.889 in meno. Le nel Mediterraneo sono cresciute, toccate sono il 7,6% in meno ri- nonostante un ambiente non sem- spetto a quelle del 2010, ma co- pre facile. I dati registrati riflettono munque l’11,9% in più rispetto al questa situazione, come i movi- 2005. Dall’inizio di questo secolo, la menti totali di passeggeri del 2014 capacità media delle navi è au- (3,3 milioni), il 4,7% in più rispetto al mentata di circa 1.000 passeggeri 2010. Dati che vanno oltre al fatto per unità, e dal 2000 sono state che MedCruise dal 2010 al 2014 si è consegnate 53 unità con capacità arricchita di due membri. L’instabi- superiore ai 3.000 passeggeri, e lità della Siria ha fatto sì che per questo è sicuramente un dato da due anni non siano arrivati dati dal tenere a mente guardando al pro- porto di Laodicea (Lattakia). Per la gressivo restringersi delle toccate stessa ragione, non si conoscono i nei porti mediterranei. La conse- dati per i porti egiziani dal 2010 al guenza di questo è un cambio di 2011, mentre si conoscono di struttura dell’industria crocieristica, nuovo quelli a partire dal 2012. specie se si mettono a confronto i Sfortunatamente, un altro membro dati sulle toccate con quelli dei dell’alleanza, lo scalo di Sebasto- passeggeri all’interno di uno stesso poli, non ha riportato i dati del porto. L’aumento del numero di 2014, a causa della recente situa- passeggeri a toccata è evidente, zione geopolitica in Crimea. Guar- e in aumento anno dopo anno. La dando la serie storica dal 2005, si crescita di questo dato fra 2010 e può comunque arrivare a due 2014 è del 13,3%, mentre la cre- conclusioni. La prima, è semplice- scita nell’ultima decade è del mente un paragone tra i 14 milioni 64,2%, In termini assoluti, nel 2014 la di passeggeri che hanno visitato i toccata movimentava media- 70 porti del Mediterraneo in mente 1.874 passeggeri, contro i quell’anno, e i 25,6 milioni di per- 1.144 del 2005. Questo dimostra sone transitate nel 2014, con una anche una grande adattabilità crescita di 11,6 milioni di passeg- dei porti MedCruise. I progetti in- geri, e un incremento dell’83,4%. frastrutturali sono costosi, richie- Arnold Do- SINISTRA DESTRA FrankDel nald, presidente Rio, presidente e amministratore e amministratore delegato delegato del gruppo di Norwegian Carnival Cruise Line 4 www.themeditelegraph.com
SPECIAL REPORT dono una pianificazione di lungo crociere era così basso. Cruise termine, e una durevolezza nel Lines International Assocation tempo. Tuttavia, sia nel Mediterra- (Clia), l’associazione internazio- neo, sia nei mari ad esso collegati, nale che riunisce gli armatori del quando sono state richieste strut- settore, ha rivelato nel suo rap- ture di questo tipo si è senz’altro porto annuale presentato a feb- provveduto a realizzarle, collabo- braio che quest’anno la crescita rando con le istituzioni presenti dovrebbe essere più sostenuta. nella città che ospita il porto, così Dato il forte interesse dei consuma- come con tutti i soggetti maggior- tori per le crociere, l’espansione mente interessati a questo tipo di delle destinazioni e gli itinerari, oltre operazioni, tentando sempre di all’ulteriore modernizzazione della adattare il modello di business con flotta e del prodotto crocieristico le esigenze degli operatori crocie- in sé, le compagnie e i porti confi- ristici. Il numero dei passeggeri in dano in un altro anno di crescita. transito è stato nel 2014 di 18,3 mi- Mentre la Clia stima 23 milioni di lioni di persone, con un decre- passeggeri entro il 2015, altri fanno mento del 3% rispetto allo scorso stime più modeste. Per esempio, il anno, quando anche in questo Cruise Market Watch prevede che caso si è registrato il miglior record le persone che si faranno una cro- di sempre. La crescita dei transiti è ciera quest’anno saranno 22,2 mi- stata nell’arco dei cinque anni del lioni, con un incremento del 3,2% 9,2%: nel 2010 erano “solo” 15,7 mi- rispetto al 2014. Secondo quest’ul- lioni i passeggeri contati su questa tima fonte, la maggior parte dei base di calcolo. Nel 2005 il dato passeggeri arriverà dal Nord Ame- era 9,1 milioni di passeggeri, la rica (58,6% da Canada, Stati Uniti e metà rispetto al 2014. Consultando Messico), seguiti da Europa i dati esterni, come il totale dei (25,9%), Asia (8,5%) e Australia passeggeri in tutti i porti del Medi- (4,3%). terraneo (compresi quindi anche quelli non MedCruise), si può dire SVILUPPO DELLA FLOTTA che su un totale di 226 scali regi- Il Mediterraneo, con i suoi mari col- strati, i porti MedCruise raccolgono legati, è una delle aree più dinami- l’80% dei passeggeri movimentati che nel settore crocieristico. I mo- nel Mediterranei e nei mari adia- delli di sviluppo dell’industria a par- centi, insieme al 76,7% delle toc- tire dal 2004, indicano che la cate. quota di flotta mondiale impie- gata in questo mare è passata dal L’ATTRATTIVITÀ DELLE CROCIERE 12,6% di 11 anni fa al 17,6% del Il settore delle crociere ha conti- 2008, fino ad arrivare al 21,7% del nuato a rafforzarsi su tutto il globo, 2013. Per questo oggi il Mediterra- nel corso del 2014. La crescita tut- neo è la seconda area crocieri- tavia si è manifestata a un passo ri- stica più grande del mondo, dopo dotto, come non mai dal 1995. Il i Caraibi. Oggi queste due aree in- numero totale di passeggeri nel sieme impegnano il 67% della settore delle crociere a livello mon- flotta globale. I numeri incorag- diale nel 2014 si è attestato a 22 mi- gianti del lungo termine vanno lioni di persone, con un incremento però confrontati con quelli del del 2,7% rispetto al 2013. Se per breve periodo, che lo sono meno. altre industrie questo potrebbe es- Il record della flotta impiegata nel sere un buon risultato, nel caso di Mediterraneo (21,7%) è stato rag- questo settore è necessario fare giunto nel 2013. In tutte le altre re- qualche riflessione: proprio perché gioni del mondo la tendenza è in mai da 19 anni l’incremento delle continua crescita (Asia, Australia, SINISTRA Gianni DESTRA Michael Onorato, Bayley, amministratore presidente delegato e amministratore di Msc Crociere delegato di Royal Caribbean www.themeditelegraph.com 5
SPECIAL REPORT SOTTO LaMsc “Splendida” nel porto di Civitavecchia Sud America). In particolare, con quattro maggiori compagnie di maggiori compagnie di naviga- le compagnie che scommettono navigazione hanno intenzione di zione del settore gestiscono il 79% sempre di più sull’Oriente, alla ri- aumentare sensibilmente la capa- della capacità della flotta. In to- cerca di un mercato sempre più cità delle loro flotte, contenden- tale, nel 2014 i posti letto globali dinamico. Apparentemente, la dosi quote di mercato a colpi di or- sono aumentati del 3,54%. Sulla combinazione di maggiore do- dini presso i cantieri navali. Carni- base dell’attuale portafoglio or- manda e lavoro effettivo per i porti val Corporation, Royal Caribbean dini, e secondo le indiscrezioni che mediterranei è soddisfacente. Tut- Cruise, Norwegian Cruise e Msc circolano nell’ambiente, questa tavia nel breve periodo va sottoli- Crociere hanno intenzione di por- tendenza alla crescita aumenterà neato che per mantenere la cre- tare entro i prossimi cinque anni la anche nei prossimi 10 anni toc- scita saranno necessari nuovi flotta da 168 a 184 nuove unità cando tutte le compagnie di navi- sforzi. Tra le cose positive, Clia ha entro i prossimi cinque anni. Que- gazione che operano nel settore, reso noto che saranno 22 le navi sto aumenterà la disponibilità di anche se probabilmente a una ve- che nel 2015 entreranno in servizio. posti letto del 18,8%, a 548.299 locità inferiore rispetto agli anni Secondo i dati di Seatrade, tutte le unità. Da notare che le quattro precedenti. Tuttavia, il tetto dei 6 www.themeditelegraph.com
SPECIAL REPORT SOTTO LaCosta “Diadema” nel porto di Savona 600 mila posti letto dovrebbe es- passeggeri nel 2018 e un’unità da delle crociere, con una quota del sere sorpassato già quest’anno, ai 5.700 passeggeri in consegna per 55% nel 2013. Gli altri mercati tutta- 700 mila si arriverà nel 2020, per ar- il 2019. La capacità media delle via stanno crescendo, Europa in rivare a 772 mila nel 2023. Questa navi dovrebbe andare verso una primis. Relativamente all’ultimo tendenza è frutto dell’attuale por- progressiva stabilizzazione. Se- anno in cui questi dati sono dispo- tafoglio ordini nel settore crociere. condo i dati di Seatrade, la capa- nibili, cioè il 2013, si scopre che gli Nel 2015 arriveranno sette nuove cità media si è attesta dal 2009 fra operatori crocieristici hanno ospi- unità per una capacità comples- 2.500 e 3.200 passeggeri. Anche tato complessivamente 6,4 milioni siva di 20 mila passeggeri. Altre 10 nei prossimi anni, la capacità do- di passeggeri europei, il 30,1% del navi, con 28 mila passeggeri di ca- vrebbe sempre rimanere tra 2.700 totale delle persone salite a bordo pacità complessiva, saranno con- e 2.900 passeggeri. quell’anno. Da Gran Bretagna e Ir- segnate nel 2016. Tra gli altri ordini landa arriva l’81% della quota glo- ufficializzati si possono ricordare le DA DOVE ARRIVANO I PASSEGGERI bale (1,73 milioni di passeggeri, cinque navi in arrivo nel 2017 (20 Il Nord America rimane la fonte con una crescita del 16,4% rispetto mila passeggeri), due per 11 mila maggiore di passeggeri nel settore all’anno precedente). Dalla Ger- www.themeditelegraph.com 7
SPECIAL REPORT mania arrivano 1,69 milioni di per- sone, il 7,8% del totale con un au- mento dell’80,5%, segue l’Italia col 4,2%. Gli altri europei affezionati alle crociere sono i francesi (2,4% del totale) e gli spagnoli (0,52 mi- lioni con un incremento del 20,7%). Di fatto, i cinque maggiori Paesi europei nel 2013 hanno rappre- sentato l’83% dei passeggeri del Vecchio Continente nel 2013. Tra gli altri Paesi, una quota è rappre- sentata da Svizzera, Norvegia, Au- stria e Paesi Bassi, che insieme hanno fornito 533 mila passeggeri nel 2013. L’EVOLUZIONE DEL TRAFFICO Nel 2014, i 10 maggiori porti del Mediterraneo e dei mari afferenti hanno perso complessivamente il 6,5% dei passeggeri. Un decre- mento inferiore rispetto al resto dei porti dell’area. Il quadro tuttavia è più diversificato se si vanno ad analizzare le singole situazioni di questi 10 porti. Quattro di questi in- fatti hanno registrato una crescita, mentre in tre (Civitavecchia, Il Pireo e Ragusa) il calo è stato su- periore al 15%. Barcellona rimane il maggior porto crociere del Medi- terraneo. Con 2,36 milioni di pas- seggeri, lo scalo ha tuttavia regi- strato un decremento del 9%. A se- guito di questo declino, il traffico di Barcellona è tornato ai livelli del 2010, mentre lo scorso anno il porto aveva registrato il record massimo di sempre, ma con un incremento dello 0,6% rispetto ai cinque anni precedenti. Civitavecchia è l’unico altro porto del Mediterra- neo che ha ospitato più di due mi- lioni di passeggeri nel 2014. Nel breve termine lo scalo ha perso il 15% dei passeggeri, ma comples- sivamente dal 2010 al 2014 la va- riazione in positivo è stata del 15,7% con un incremento dei mo- vimenti da 1,94 a 2,35 milioni di persone. Venezia rimane il terzo cipelago, le Isole Baleari, che namico anche sul medio termine. maggior porto crociere del Medi- hanno registrato negli ultimi due La crescita di Marsiglia da 2010 a terraneo. Il calo tuttavia è stato del anni 1,5 milioni di passeggeri. La 2014 è stata dell’88%. Savona, 4,5% rispetto all’anno precedente, crescita del 3% nel 2014 rende la nuova entrata nel 2013 tra i 10 mentre la crescita nel quinquennio quota di passeggeri più altra del maggiori porti del settore, conti- è stata del 7,2%. La città negli ultimi 2,6% rispetto a quella del 2010. nua la sua crescita con un 8,5%, tempi sta attraversando un’aspra Marsiglia è un altro porto che con- superando la quota del milione di discussione sulla liceità del passag- tinua a registrare forti incrementi, persone. L’incremento in cinque gio delle navi di grandi dimensioni per il secondo anno consecutivo. Il anni è stato del 30,5% e oggi Sa- attraverso il Canale della Giu- risultato è che lo scalo entra tra i vona è l’ottavo più grande porto decca, e qualunque scelta verrà maggiori porti del settore. Nel 2012 nel Mediterraneo nell’ambito delle fatta in questo senso avrà natural- era il nono scalo tra i 72 presi in crociere. Anche Tenerife ha regi- mente ripercussioni sull’intera indu- esame. Alla fine del 2014, con una strato una forte crescita: 840.268 stria crocieristica non solo del Mar crescita del 10,4%, Marsiglia è passeggeri, +5,8% rispetto al 2013 e Adriatico, ma anche dello Ionio. Il quinta. La crescita del 2014 segue +13,5% rispetto al 2010: lo scalo quarto più grande porto del Medi- l’incremento del 2013, che si era così chiude i 10 maggiori porti del terraneo non è un porto ma un ar- attestato al 33%. Il porto rimane di- Mediterraneo, a spese di Genova, 8 www.themeditelegraph.com
SPECIAL REPORT che ha ceduto quote di passeg- neo. Solo nel 2013, questo stesso (-1,3%), così come le Isole Baleari geri in favore di Savona. I decre- scalo aveva registrato un +28% (-3%). Chiaramente, facendo il menti maggiori si sono registrati a delle toccate, facendone il se- raffronto col 2010, Marsiglia e Te- Ragusa (-21,3%) e al Pireo (-19%) condo più trafficato dopo Civita- nerife sono i due porti che hanno che insieme a Napoli (-5,2%) costi- vecchia. Detto questo, Ragusa co- registrato i maggiori incrementi tuiscono gli altri scali presenti nella munque rimane l’unico dei porti nelle toccate, con un aumento ri- Top 10. Per quanto riguarda le toc- che comunque ha registrato in ter- spettivamente del 48,4% e del cate, la situazione è differente. Ci- mini assoluti più toccate rispetto al 32,6%. Le toccate a Venezia sono vitavecchia mantiene la prima po- 2013 (+6,7%). L’unico porto che in scese del 10,9%, per il secondo sizione per quanto riguarda questo termini di toccate è cresciuto nel anno consecutivo (2013: -17%), ambito specifico, con 844 toccate 2014 è Marsiglia. Una crescita con- sempre per effetto delle normative nel 2014, anche se in calo del siderevole anche in termini di qua- sulle Grandi navi. Tuttavia, il de- 13,1% rispetto al 2013. Barcellona lità: +11,2%. Di conseguenza, il clino di Venezia non è il peggiore, segue con -8,1%; poi Ragusa con il porto entrato in top 10 solo un perlomeno non tra i grandi porti: il 10,8% che scende così al terzo anno fa oggi è anche l’ottavo fra Pireo è sceso del 13,8%. A livello posto come porto con maggior quelli più trafficati. Declino mode- generale, tra 2010 e 2014 i 10 mag- numero di toccate nel Mediterra- sto invece quello di Tenerife giori porti del Mediterraneo hanno www.themeditelegraph.com 9
SPECIAL REPORT seggeri in entrata/uscita con Mar- siglia al top (+32,8%). Nel quin- quennio, i cali più evidenti nell’ho- me-porting si sono registrati solo al Pireo (-39,9%) e a Bari (-25,1%). Ci- vitavecchia è cresciuta del 13,5%, mentre Genova ha chiuso in pa- reggio. In generale, i passeggeri che hanno utilizzato i 10 maggiori porti del Mediterraneo come punto di partenza e arrivo della loro crociera sono stati 6,24 milioni. Il 7,4% in più rispetto al 2010, ma il 6,4% in meno rispetto al 2013. Per quanto riguarda i transiti, Civita- vecchia è il primo porto del Medi- terraneo. Nonostante un calo del 9% rispetto al 2013, Civitavecchia ha ospitato nel 2014 oltre 1,4 milioni di passeggeri in transito, cioè 108 mila in più rispetto al 2010. Barcel- lona riconquista la seconda posi- zione, con un incremento del 4,5%: si tratta del porto più dinamico della lista, perché nel contempo, se pure Napoli e le Isole Baleari sono al terzo e quarto posto della lista, questi due porti hanno regi- strato rispettivamente una fles- sione del 4,7% e del 6,7%. Tutti i quattro maggiori porti hanno co- munque ovviamente registrato più transiti rispetto al 2010. Nel conte- sto del 2014 forte è stato il calo di Ragusa, con i transiti giù del 21,8% a fronte del 2013. A seguito di que- sto declino, lo scalo dalmata ha perso il 5,1% dei passeggeri rispetto al 2010, scivolando nella classifica di segmento dal secondo al sesto posto generale. I due porti greci della Top 10, Il Pireo e Corfù, in- sieme a Livorno, hanno sperimen- tato un calo a doppia cifra, rispet- tivamente del 19,6% per i porti greci e del 14,7% per il porto ita- liano. Tra l’altro, proprio gli scali re- gistrato l’anno precedente un in- cremento del 14% in termini asso- luti di passeggeri, e un aumento dei transiti pari all’11,1% e al 10,9% rispettivamente. Livorno invece prosegue una serie negativa, visto che l’anno precedente i transiti erano scesi del 24%. Su una base di cinque anni, Livorno è il porto dove visto un calo del traffico pari al secondo anno consecutivo, men- maggiormente sono scesi i pas- 6,3%: da una parte Marsiglia e Te- tre Barcellona ha registrato un seggeri in transito -19,6%. La nerife hanno realizzato una cre- calo del 18,8%: 1,22 milioni in ter- nuova entrata in questa partico- scita significativa (48,4% e 32,6% ri- mini assoluti. Rispetto a cinque lare classifica riguarda sicura- spettivamente), insieme a Ragusa, anni fa, Venezia ha registrato un mente la Costa Azzurra, con un au- sebbene con numeri più modesti 14,9% nell’home port a fronte del mento dei transiti dello 0,8%, per un (6,7%). Dall’altra, tre porti come calo di Barcellona al 3,4%. Il calo totale di 560.894 passeggeri, Venezia, Il Pireo e Napoli hanno dell’home-porting non riguarda quanto basta per superare Adalia, perso toccate in maniera significa- solo Barcellona: negativa anche la in calo del 3,9%, che con solo 124 tiva: rispettivamente il 22,4%, il situazione di altri quattro porti nella passeggeri in meno della Costa 24,3% e il 25,7%. A livello di home top 10: Civitavecchia (-26,2%), Il Azzurra scivola fuori dalla Top 10. port, Venezia rimane il primo porto Pireo (-17%), Genova (-12%) e Bari della regione, seguito da Barcel- (-7,9%). Marsiglia, le Isole Baleari e *MedCruise è l’associazione che lona. La Serenissima ha registrato Adalia (Antalya) hanno invece re- riunisce i porti crocieristici del Me- oltre 1,5 milioni di passeggeri per il gistrato una forte crescita dei pas- diterraneo. 10 www.themeditelegraph.com
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FINANCE & POLITICS L’obiettivo del terrorismo le mura e i fossati della paura. 12 www.themeditelegraph.com
FINANCE & POLITICS NEL MIRINO DELLA FOLLIA o è creare un nuovo Medio Evo, alzando tra i popoli Sul Mediterraneo ci si prepara a difendere la pace di LEONARDO PARIGI, Genova www.themeditelegraph.com 13
FINANCE & POLITICS L’INIZIO del 2015 ha già avuto molti scossoni politici a livello in- ternazionale. Gli attacchi di Parigi alla redazione di Charlie Hebdo, l’attentato di Copenaghen. Poi la definitiva dissoluzione di Stati come la Libia, sempre più nel caos, mentre le armate dello Stato Islamico (o Daesh) conti- nuano a seminare il terrore - quando non il panico - in vaste aree geografiche, non solo me- diorientali. Il Mediterraneo è uno dei protagonisti di questo peri- odo. L’attacco di Tunisi dello scorso 18 marzo, costato la vita a 21 persone, ha impressionato du- ramente l’Europa e tutto il Paese nordafricano. La transizione de- mocratica portata avanti dopo le rivolte del 2011 si presenta oggi davanti a un futuro complicato. Il mondo delle crociere, colpito nel vivo con l’uccisione e il ferimento di quasi venti passeggeri, era en- trato nel merito della sicurezza nel Mediterraneo solo un mese fa. Un comunicato ufficiale della CLIA (Cruise Lines International Association), associazione inter- nazionale del settore che riunisce aziende come Costa Crociere, Carnival Cruises e MSC Crociere, datato 18 febbraio, affermava: «Non possiamo rivelare i dettagli delle imponenti misure di sicu- rezza messe in atto dalla singole compagnie, ma possiamo assi- curare che queste ultime riman- gono in costante contatto con le autorità nazionali e internazionali riguardo la sicurezza. A bordo ci sono professionisti della sicurezza a tempo pieno, che sono impe- gnati unicamente a garantire la sicurezza dei passeggeri e dell’equipaggio». Una dichiara- zione che deve essere rivista alla luce di quanto successo a Tunisi, anche se le principali compa- gnie che operano nel Mediterra- neo non hanno modificato, al- meno ufficialmente, i propri si- stemi di sicurezza. «Non effet- tuiamo scali in Tunisia già da tempo - afferma Gianni Rotondo, direttore generale di Royal Carib- sulla sicurezza, che comunque ri- tacco al Museo del Bardo rischia bean -. Il Paese, per quanto con- mangono estremamente ele- di far precipitare la già precaria siderato meno a rischio rispetto vati». Dello stesso tenore la scelta economia nazionale tunisina. Il ad altri scali nell’area, è stato di Norwegian Cruise Line, com- turismo, infatti, rappresenta il 15% escluso dalle nostre rotte per evi- pagnia che sottolinea «come del Pil, al secondo posto come in- tare situazioni di questo tipo. Il no- tutte le società di crociera ade- dustria tra numero di addetti e stro, tuttavia, è un vettore glo- renti alla CLIA, Norwegian Cruise come entrate statali. Msc Cro- bale, per cui escludere un deter- Line collabora strettamente con ciere, per voce del suo Executive minato luogo non comporta di le autorità nazionali e internazio- Chairman Pierfrancesco Vago, si per sé una sicurezza totale. «Per nali di polizia in tutto il mondo, al sofferma su questo aspetto: «Pur- questo - continua Rotondo - ci af- fine di contribuire a garantire la troppo le azioni omicide delle fidiamo agli standard della CLIA sicurezza dei passeggeri». L’at- persone che si nascondono die- 14 www.themeditelegraph.com
FINANCE & POLITICS tro questo attacco avranno con- seguenze devastanti con effetti dannosi sulla Repubblica Tunisina e la sua economia instabile. In questo momento la Tunisia non può permettersi di essere consi- derata una “no-go zone”, ma purtroppo è così che i turisti la ve- dranno». La compagnia ha do- vuto rivedere i propri piani, al- meno per la prossima estate. Così Msc, che ha subito l’uccisione di 12 dei suoi passeggeri, lascia Tu- nisi, sospendendo tutti gli scali nel Paese. «Tunisi ha sempre rico- perto una posizione di rilievo negli itinerari di MSC Crociere grazie alla sua ampia offerta culturale che ha sempre riscontrato un grande apprezzamento da parte dei viaggiatori», fa sapere an- cora l’azienda. L’Italia è stata du- ramente toccata dagli avveni- menti di Tunisi. Quattro vittime erano italiane, e alcuni dei feriti sono stati ricoverati a lungo negli ospedali della capitale. Ma la Tu- nisia rappresenta anche un im- portante sbocco per il Made in Italy. Sono oltre 11 mila le imprese italiane presenti sul mercato tuni- sino, e 3,2 sono i miliardi di euro di vendita di manifatture che bal- lano nell’economia tra i due Paesi. Roma si è fatta portavoce dei problemi del proprio partner pagnia coinvolta nell’attentato motivato terrore. Il Mediterraneo, commerciale, manifestando la di Tunisi, riporta che «la sicurezza con il suo 19% di traffico crocieri- propria solidarietà ma anche dei passeggeri e dei membri stico mondiale in termini di pas- cancellando i 25 milioni di euro di dello staff sono la massima prio- seggeri, rappresenta certamente debito che Tunisi aveva con l’Ita- rità per l’azienda. In seguito agli un’ottima preda per chi vuole re- lia. Il Mediterraneo, con il suo 19% avvenimenti di Tunisi Costa con- legarsi la figura di nemico “alla di traffico crocieristico mondiale ferma che gli scali previsti nella pari” del mondo Occidentale, in termini di passeggeri, rappre- capitale nordafricana per il 2015 ma bisogna distinguere azioni e senta certamente un’ottima saranno sospesi e rimpiazzati da personaggi. Il pericolo che viene preda per chi vuole relegarsi la fi- itinerari alternativi». Gli allarmi dalla Libia non è tanto la distanza gura di nemico “alla pari” del che scattano di default in occa- dall’Europa, quanto l’area di mondo Occidentale, ma bisogna sione di elevati allerta terrorismo azione. Il Wall Street Journal affer- distinguere azioni e personaggi. vanno a cautelare le compagnie mava alcune settimane fa che A fine febbraio Roma aveva al- di navigazione, ma difficilmente «le possibilità che lo Stato Isla- zato la tensione internazionale di- cambieranno le strategie di sicu- mico abbia una forza navale cendosi pronta a farsi capofila di rezza nel bacino del Mediterra- sono remote, ma l’utilizzo di bar- una missione ONU in Libia, per neo. La pirateria, tirata in ballo so- chini veloci, in grado di attac- stabilizzare il caos che regna vente negli ultimi tempi, non do- care navi di grosso tonnellaggio, ormai nella regione. Rimpatriati vrebbe essere un problema per è possibile». Gli skiff tipici della So- tutti gli italiani presenti sul territorio diverse ragioni. Dalla presenza di malia, con cui i pirati del terzo mil- e chiusa l’Ambasciata di Tripoli, flotte di guardia-costa nazionali, lennio hanno procurato molti Palazzo Chigi stava studiando un come nel caso di Italia e Malta, danni e ingenti costi alle compa- piano su come difendere i propri alla continua comunicazione gnie di navigazione, sono quindi interessi, le proprie coste e so- delle imbarcazioni con i security- replicabili nel Mediterraneo? prattutto le proprie aziende. «Il team delle compagnie, fino ai si- Forse, ma le reali possibilità che traffico marittimo nel Mediterra- stemi di sorveglianza collegati ciò accada sono da contarsi neo - dicevano alcuni analisti - con gli organismi di intelligence sulle dita di una mano. Il Golfo di potrebbe risentire grandemente internazionali. Ciò che preoc- Aden e le coste somale hanno in fatto di sicurezza di quanto ac- cupa maggiormente sono le po- specificità geografiche che cade in Libia. Addirittura, le navi tenzialità dei rischi nei porti del hanno fatto crescere il fenomeno potrebbero essere preda di at- Nord Africa, anche se occorre della pirateria implicando grandi tacchi di pirati o di azioni terroristi- analizzare nello specifico i rischi cambiamenti per la sicurezza dei che». Costa Crociere, altra com- e non lasciarsi prendere da im- flussi mercantili. Le coste libiche, www.themeditelegraph.com 15
FINANCE & POLITICS tolinea Toaldo, «e le fonti poco credibili abbondano. Tuttavia, Daesh ha un potenziale molto grande in Libia e quindi non va sottovalutato. Da fine ottobre, quando alcuni gruppi nella citta- dina di Derna giurarono fedeltà ad al-Baghdadi, questo gruppo terroristico ha esteso la sua pre- senza in numerose città. Anche se non ne controlla completa- mente nessuna, è decisamente in crescita, sia perché tornano in patria molti libici che hanno com- battuto in Siria, sia perché ci sono molte defezioni da parte delle milizie islamiste locali». Quindi un intervento armato è ciò che at- tende l’Europa inevitabilmente? «Intervenire al fianco di Tobruk, stimolando la guerra civile, diffi- cilmente risolverà questo pro- blema. Gli occidentali fanno bene a spingere i libici verso un governo di unità nazionale per- ché quella è l’unica strada per isolare politicamente e concreta- mente Daesh». La reazione del governo italiano prevede un maggiore impegno delle proprie unità navali per la sorveglianza in mare, e contestualmente un passo indietro per quanto ri- guarda la normativa sui militari a bordo di mercantili privati. Dopo quattro anni, infatti, il ministero della Difesa ha deciso che il vul- nus legale stabilito dall’ex Ministro Ignazio La Russa doveva essere chiuso. L’idea di imbarcare mili- tari regolari su navi private è in- fatti culminato con la vicenda quindi, potrebbero sì essere un fronte a fallimenti del processo dei due fucilieri di marina dete- pericolo per le grandi imbarca- politico, Paesi come l’Italia deci- nuti in India in seguito all’accusa zioni, ma difficilmente oggi un deranno di intervenire. È proprio il di aver ucciso due pescatori in- tanker o una nave da crociera processo negoziale coordinato diani scambiati per pirati, arriverebbero davanti ai porti di dall’Onu che rischia di rimanere quando erano in servizio sull’ “En- Tripoli o Bengasi senza le dovute schiacciato sotto il peso del cre- rica Lexie”. Ma il dicastero di Ro- garanzie di sicurezza. Ma qual è scente intervento egiziano a berta Pinotti introduce anche la reale situazione in Libia in que- fianco del governo di Tobruk - delle novità significative per la si- sto momento? E come può evol- continua Toaldo -. Questo go- curezza marittima. L’Italia infatti versi per quanto riguarda un in- verno ha ora meno incentivi a non parteciperà più alla missione tervento armato? «L’intervento condividere il potere con Tripoli, i anti-pirateria Ocean Shield sotto egiziano nel Paese c’è già e non quali a loro volta hanno sempre l’egida della NATO. La decisione da ora», afferma Mattia Toaldo, avuto forti resistenze nei confronti viene presa «considerata la dimi- Policy Fellow presso l’European dei colloqui coordinati da Léon nuzione degli attacchi dei pirati Council of Foreign Relations [Inviato speciale delle Nazioni negli ultimi mesi, nonché l’ormai (ECFR). «L’intervento armato da Unite per la Libia ndr]. L’ex Primo avvenuto perfezionamento delle parte occidentale, invece, ri- Ministro libico Ali Zeidan ha detto procedure che consentono di ri- mane sul tavolo: la minaccia che se l’Onu non si muove subito, correre alla difesa dei mercantili dell’ISIS é destinata a divenire più lo Stato Islamico controllerà tutta con squadre fornite da compa- acuta, così come il traffico di es- la costa libica in due mesi. gnie private di sicurezza. Per- seri umani che risulta sensibil- Quanto sono realistiche le mi- tanto, l’attività dei Nuclei militari mente aumentato dall’inizio nacce e le paure incontrollate di è già ora in via di riduzione e dell’anno. Immigrazione e ISIS questo momento nei riguardi provvederemo nei prossimi mesi sono due temi caldi nelle opinioni della situazione in Libia? «È diffi- a chiuderla, anche mediante la pubbliche europee e non do- cile confermare la credibilità di modifica delle disposizioni nor- vremmo stupirci se, specie di Zeidan in questo momento», sot- mative che l’avevano avviata». 16 www.themeditelegraph.com
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OIL & ENERGY Le Baleari come il Mare del Nord Ma la caccia ai nuovi giacimenti petroliferi dei fondali spagnoli rischia di interrompersi sul nascere per i gravi danni ambientali di STEFANO PAMPURO, Barcellona LA COMPAGNIA petrolifera scoz- zese Cairn Energy sta ultimando i preparativi per un ambizioso pro- getto esplorativo dei fondali al largo delle Baleari per stabilire la presenza di idrocarburi nel sotto- suolo. L’obbiettivo è iniziare una cam- pagna di scandagliamento si- smico in 3D con la quale definire profondità e geometrie delle strutture geologiche capaci ap- punto di contenere gas o petro- lio, in un’area il cui epicentro si trova a soli 50 chilometri da Va- lencia e 53 dall’Isola di Ibiza. Le campagne di rilevamento si- smico sono uno dei migliori stru- menti nella caccia ai giacimenti. Per ottenere i modelli 2D e 3D del sottosuolo un’imbarcazione lan- cia con intervalli di 10 secondi delle scariche di aria compressa che si propagano nell’acqua fino a raggiungere i fondali pe- netrando le rocce. L’onda è diretta verso il basso da un emissore e i segnali riflessi ven- gono registrati mediante una serie di idrofoni galleggianti tra- scinati da cavi lunghi otto chilo- metri. I boati provocati da queste scari- che provocano tuttavia delle ecatombe acustiche eccezio- nali con drammatiche conse- guenze per la fauna marina. Per avere un’idea della portata del livello sonoro generato consi- deriamo che un aereo durante il decollo sviluppa 190 decibel, questi rilevamenti sismici rag- giungono i 249 decibel. Un rapporto di Ecologisti in azione basato sugli effetti pro- dotti dalle emissioni sonore in altre parti del pianeta descrive 18 www.themeditelegraph.com
OIL & ENERGY tra i suoi effetti la scomparsa zazioni ambientaliste che forse rito agli uffici centrali di Edim- della pesca per due anni, conse- non aveva previsto. burgo. La Cairn Energy non è guente ai danni irreversibili alle La questione è diventata politica l’unica società operante nel set- uova e alle larve della maggio- quando la Generalitat Valen- tore ad essersi fatta avanti nelle ranza delle specie, o lo spiaggia- ciana (il governo della comunità Baleari. mento di cetacei disorientati. valenciana) e il Parlamento delle Lo scorso 22 ottobre anche la Nell’aprile del 2012 quasi 3.000 Baleari hanno chiesto di revo- Spectrum Geo Limited ha richie- delfini apparvero morti nelle care le autorizzazioni concesse. sto le autorizzazioni per esplorare spiagge di Lambayeque, in Perù. I governi autonomi delle due re- un’area situata a Nord di Mi- Uno studio scientifico realizzato gioni in mano al partito popolare norca, e la Sea Bird Exploration dall’Organizzazione scientifica si sono mostrati pubblicamente norvegese si appresta a fare al- per la Conservazione degli ani- contro, Esteban Gonzalez Pons, trettanto. mali acquatici (Orca) ha rivelato eurodeputato del Pp, ha auspi- D’altronde le più recenti stime che gli animali mostravano sin- cato che il rapporto della Dire- della statunitense Geological dromi di decompressione acuta, zione generale di sostenibilità Survey vedono i giacimenti dei enfisemi polmonari o bolle d’aria della costa conduca «definitiva- fondali del Mediterraneo suffi- negli organi. mente a una dichiarazione di im- cienti a garantire da soli il 40% Sono passati quasi quattro anni patto ambientale negativa». del fabbisogno energetico euro- da quando il governo socialista Un’economia che si regge quasi peo, che nell’ultimo anno si è as- Zapatero ha concesso la licenza esclusivamente sulla pesca e sul sestato su 500 miliardi cubi di alla compagnia britannica per turismo non può permettersi il gas. avviare i primi studi di fattibilità, lusso di veder compromettersi Che i Paesi del Mediterraneo si che prevedevano tra l’altro la l’ecosistema marino. contraddistinguono per la loro costruzione di una piattaforma Nel frattempo la società petroli- macchinosità nel cogliere op- petrolifera, ma il Mediterraneo fera Cairn Energy ha chiuso i bat- portunità economiche interes- non è l’Oceano Atlantico o il tenti della sua filiale spagnola, in santi non è un fatto nuovo, Mare del Nord, dove le installa- pieno centro di Madrid. anche se una dipendenza ener- zioni si trovano lontanissime da Ufficialmente si è parlato di una getica del 99% dall’estero po- coste abitate o coinvolte dal turi- riorganizzazione aziendale, ma trebbe pesare sulle scelte che il smo di massa, e il colosso ener- la filiale denominata Capricorn governo e le autonomie locali getico ha dovuto fare i conti con Spain Limited Sucursal è stata prenderanno in questa delicata una serie di istituzioni e di organiz- chiusa e il lavoro tecnico trasfe- sfida. www.themeditelegraph.com 19
DATA & REPORTS DESTRA Due immagini del varo di “Isla Bella” prima nave portacontainer a gas Perché serve avere gli indici di UMUR UGURLU*, Istanbul IL 2014 è stato caratterizzato da dagli spedizionieri. Inoltre, gli indici una crescita economica rallen- forniscono informazioni preziose tata e da forti tensioni politiche. per studi su nuove rotte o porti. La crisi del settore marittimo è se Tra gli indici più noti nel settore c’è possibile peggiorata e tutte le aree lo Shanghai Containerized Freight di questo business si trovano a Index (Scfi): il suo obiettivo è in- operare in condizioni di difficoltà contrare ottimizzare il sistema dei in alcuni casi mai riscontrate noli in esportazione dalla Cina. prima. Aperto il 16 ottobre 2009 in sostitu- Benché i fondamentali del 2015 si zione del vecchio Scfi del 2005, è presentino più promettenti ai fini di gestito dalla società Shanghai una ripresa economica, i dati eco- Shipping Exchange. nomici di questi primi mesi mo- Le informazioni riportate sull’indice strano ancora una situazione sotto sono compilate da un gruppo di pressione, e solo poche eccezioni operatori che comprende com- in questo contesto inducono all’ot- pagnie di linea e spedizionieri. Tutti timismo. i membri del gruppo sono imprese Molti operatori stanno indiciz- conosciute in tutto il mondo e con zando i loro costi di trasporto dei grande reputazione all’interno del container per essere sicuri di for- settore marittimo. Al momento, nire il miglior nolo possibile. Un nu- l’indice è composto da 15 compa- mero sempre maggiore di aziende gnie e 17 spedizionieri. Tra queste americane, europee e asiatiche si aziende figurano Cma Cgm, stanno in pratica muovendo nei Cosco, Cscl, Hanjin, Hasco, Hlag, trasporti oceanici con una meto- Jinjiang, K-Line, Maersk, Mol, Nyk, dologia comune già nella logistica Oocl, Pil, Sinotrans, Sitc e Yang di terra, nelle materie prime e nei Ming. costi dell’energia. Il Container Frei- Il nolo di una singola rotta è costi- ght Index fornisce agli operatori le tuto dalla media di tutti i noli corri- rate di nolo pagate in media dalle sposti dagli operatori del panel su aziende del settore su una data quella determinata rotta. La rotta marittima. Viene inoltre for- massa critica della singola rotta ne nita un’analisi e una previsione nel determina il numero minimo di re- breve periodo. Così, operatori e port giornalieri. Per una rotta che trader possono controllare le ten- incide al 5% sul mercato vengono denze in corso per determinare i richiesti almeno cinque report, sei contratti e rimodulare i rischi. Gli in- per una rotta tra 5% e 10%, almeno dici permettono inoltre ai vettori di sette su 10-15%, otto se sopra il fissare i loro noli medi su specifici 15%. porti contro gli ultimi noli comprati I contratti legati agli indici sono SINISTRA Container nel porto di Genova 20 www.themeditelegraph.com
DATA & REPORTS sempre più diffusi, man mano che per stimare i loro flussi di cassa e spedizionieri e armatori si affidano utili, per sviluppare i piani di spesa sempre più a formule alternative di e prendere decisioni strategiche contrattazione. Grazie all’accetta- sulla gestione aziendale. Il bilancio zione nell’uso comune di indici è definito dal fatturato della com- come il Scfi o il World Container pagnia, e questo dipende dall’an- Index (Wci), i contraenti ora pos- damento dei noli. Così come gran sono ridurre il tempo e le risorse de- parte della condotta delle com- dicate alla negoziazione di un ac- pagnie dipende dalle prospettive cordo - in un contesto volatile di guadagno, sapere l’anda- come quello dell’industria marit- mento delle rate consente anche tima - e hanno inoltre maggiore di poter prendere importanti deci- facilità nel fissare contratti per più sioni sul futuro, dalle quali può di- anni, potendo non trattare diretta- pendere la sorte stessa mente sul prezzo. Non solo i con- dell’azienda. tratti garantiscono un meccani- Negli ultimi anni i noli container smo efficiente sul valore dei noli, sono diventati sempre più volatili, ma permettono ad armatore e a causa di una serie di fattori spedizioniere di quantificare me- esterni al settore (come l’anda- glio i loro costi futuri. Fissando que- mento dell’economia mondiale) sti ultimi, così come i possibili gua- ma anche interni a esso (come le dagni al di fuori del contratto fi- strategie sulla capacità delle sico, porta anche a un migliora- navi). I rischi e le incertezze dovute mento delle relazioni fra le parti. alla persistente volatilità dei noli Dunque il Wci, sviluppato da sono un chiaro incentivo per com- Drewry Shipping Consultants e dal pagnie di navigazione a conside- Cleatrade Exchange, è stato lan- rare forme alternative di trasporto ciato nel 2011 ed è il primo indice - come ad esempio nuove misure con base in Europa. Questo rap- per limitare la volatilità del mer- presenta un’importante struttura cato. In ogni caso, senza un indice per il mercato globale, che garan- credibile nel settore, oggi la ge- tisce anche un miglior approccio stione dei noli sarebbe davvero al mercato dei derivati. Inoltre, il difficile. L’introduzione dello Scfi, Wci è il primo indice a fornire i noli seguita dal Wci e da altri indici ha settimanali in entrambi i sensi delle rappresentato un passo necessa- rotte, aumentando le efficienze rio nell’affinamento del mercato nella gestione dei carichi. Vo- legato al settore container; ben- lendo, i contratti sono disponibili ché esistano numerosi dubbi su direttamente su Lch.Clearnet, come poi questi indici siano costi- adattabili a seconda dei mercati tuiti, con la precisazione che una su cui si vogliono sfruttare. piena maturutà di questi strumenti Il Wci riporta noli spot concordati sarà possibile solo nei prossimi anni, sulle maggiori rotte Est-Ovest e e questo sarà un bene per le rela- consiste in 11 diversi indici che zioni tra spedizionieri e armatori. rappresentano la rotta, singola op- D’altro canto, i vecchi costumi e le pure composita sulla base di altri abitudini fra queste due categorie fattori. I volumi sono espressi in mi- si stanno mostrando progressiva- lioni di teu. Il panel fornisce sopra mente inadeguate, specie per quattro report per settimana per fronteggiare un mercato sempre ogni singola rotta sulla quale gli più volatile e legato agli sbilanci operatori sono chiamati a relazio- fra domanda e offerta. nare. Wishing you all calm seas. Le compagnie di navigazione *Captain hanno bisogno di prevedere i noli & Seaway Logistics Professional DESTRA Il terminal container della Spezia www.themeditelegraph.com 21
OIL & ENERGY Carbone, difficile farne a meno Mentre greggio, gas e nucleare mostrano la corda, nel mondo la più vecchia e discussa fonte di energia chiude l’anno in crescita di IRENE PUGLIESE, Roma LIBIA e Algeria da un lato, Ucraina dall’altro. Le principali fonti energetiche per l’Europa sono strette tra i focolai più caldi a livello geopolitico. Se la certezza che la diffusione di petrolio e gas sia legata a dop- pio filo al destino di questi paesi è condivisa all’unanimità, lo stesso non vale per i possibili sostituti. Economico, proveniente da mercati al riparo da tensioni e ormai “pulito” grazie all’avanza- mento tecnologico e alle tecni- che di ambientalizzazione delle centrali: puntare sul carbone è l’unica soluzione per Andrea Clavarino, presidente di Assocar- boni. A dimostrarlo, secondo quanto riportato durante il convegno “Sistema elettrico italiano: strate- gie per la competitività e lo svi- luppo sostenibile” organizzato a Roma dall’associazione di indu- striali, sarebbero in primo luogo i numeri: la produzione mondiale del minerale nero nel 2014 è cre- sciuta del 3% raggiungendo i 7,2 miliardi di tonnellate. Così come è salito del 5% il com- mercio mondiale via nave rag- giungendo 1,2 miliardi di tonnel- late (di cui 900 milioni di tonnel- late di carbone da vapore e 300 milioni di tonnellate di carbone metallurgico), mentre riman- gono stabili a 216 milioni di ton- nellate le importazioni dell’Eu- carbone: «Negli ultimi 100 anni - tivi del 2014 appaiono in calo. ropa. ha confermato Clavarino - l’am- È qui l’anomalia italiana, se- In parallelo, nel vecchio conti- montare di energia prodotta da condo l’associazione: la chiu- nente, sono scese dell’11% le questa fonte è stata pari sura di Vado Ligure, la situazione importazioni di gas. Il risultato? all’energia prodotta da nucle- di stallo dell’Ilva a Taranto e il Circa la metà dell’aumento dei are, rinnovabili, olio combustibile perdurare delle crisi avrebbero consumi di energia, a livello e gas sommati insieme». infatti ridotto le importazioni di mondiale, nell’ultima decade Spostando l’orizzonte a livello carbone da vapore dell’11% e sarebbe stata soddisfatta dal nazionale, invece, i dati consun- quelle di carbone metallurgico e 22 www.themeditelegraph.com
evento Pci del 15% rispetto al 2013, atte- standosi a 16 milioni di tonnellate le prime e a quattro milioni di tonnellate le seconde a fine 2014. Nello stesso periodo anche in Ita- lia, in linea con i dati europei, le importazioni di gas sono scese dell’11%, eppure il Paese conti- 18 settembre 2015 nua a dipendere per oltre il 70% Padiglione Jean Nouvel del suo fabbisogno energetico da gas e dalle fonti rinnovabili Fiera di Genova «con pesanti ricadute sul prezzo dell’energia elettrica e sulla pro- Festeggiamo il 70o compleanno pria indipendenza energetica - di Assagenti con un’ambienta- denuncia Assocarboni -. Per zione anni 40. Non dimenticare l’Italia è urgente ripensare la po- litica sul carbone. Il nostro Paese un accessorio in tema! ha bisogno di impianti a car- bone come quelli esistenti che già vantano un’efficienza media del 40% rispetto al 35% della media europea» ha tuonato Cla- Lo Shipbrokers and Shipagents Dinner, organizzato dal Gruppo Gio- varino. vani Assagenti, è uno degli eventi più importanti nello scenario mon- «È il momento di fare politica in- diale del settore marittimo, logistico e portuale, che ogni due anni dustriale e dotare l’Italia di riunisce a Genova tutti gli operatori dello shipping internazionale. un’energia elettrica competi- tiva. Come Assocarboni sugge- Una serata esclusiva, un momento di networking unico tra manager riamo meno gas, costoso e con del comparto: armatori, shipmanager, agenti marittimi, broker, spe- significative implicazioni in ter- dizionieri, avvocati, assicuratori, trader, terminal operator, fornitori di mine di sicurezza degli approvvi- servizi portuali, banche, noleggiatori, fornitori navali. gionamenti, e più rinnovabili in- sieme al carbone». EDIzIONe 2013 Il modello è la Germania: mani- fattura molto forte, aree decise su cui puntare e un’energia elet- trica competitiva prodotta, ap- punto, soprattutto da carbone e 3000 1400 40 60+ 4700 rinnovabili. Ne è convinto anche Davide Ta- barelli, presidente di Nomisma ospiti aziende paesi sponsor MQ location Energia, società indipendente di ricerca in campo energetico e ambientale. «La fonte che cre- DIVENTA SPONSOR DINNER SAILING REGATTA sce di più è il carbone e la ra- Ottieni ampia visibilità in un con- Il 19 settembre torna l’appunta- gione è il mercato» ha chiarito «è testo sofisticato, condividi con mento con la regata velica non la fonte più democratica perché i tuoi clienti e futuri partner un competitiva, un momento di i prezzi sono bassi, proviene da momento esclusivo nel quale aggregazione riservato agli equi- aree geograficamente stabili, potrai favorire lo sviluppo delle paggi delle aziende associate contrariamente a petrolio e gas, ed è inesauribile». tue relazioni professionali. ad Assagenti e Cosa manca dunque? Una cor- Consulta sul nostro sito le oppor- degli sponsor del Dinner. retta campagna di comunica- tunità di sponsorizzazione. official sponsor zione che, «intrapresa dall’indu- stria potrebbe cancellare l’opi- The nione comune che il carbone sia Medi Telegraph il male», ha chiosato Tabarelli. Shipping & Intermodal Transport Che proprio di male si tratti ne è main media partner certo invece Stefano Ciafani, vi- cepresidente nazionale di Le- gambiente che a fine convegno ha riassunto in 140 caratteri, lo spazio di un tweet, il suo pensiero sull’argomento appena di- scusso: «Convegno Assocarboni: interventi fuori dalla realtà a di- www.genoashippingdinner.it silver sponsor fesa di una fonte in agonia in Ita- lia #rivoluzioneenergetica». The Medi Telegraph Shipping & Intermodal Transport www.themeditelegraph.com 23
PORTS & LOGISTICS Il Marocco investe un miliardo per i porti Il governo punta su Casablanca e Nador. Ma resta il progetto Tanger Med II. Nell’ultimo anno il Pil del Paese è cresciuto del 4,4% di MATTEO DELL’ANTICO, Casablanca IL GOVERNO del Marocco ci crede, e continua a investire nel settore portuale. Il primo scalo che verrà poten- ziato, con 350 milioni di euro, sarà quello di Casablanca, la capitale economica del Paese. Il progetto, nello specifico, pre- vede la realizzazione di un ap- prodo turistico ampliato con un nuovo terminal crociere, l’allar- gamento dell’attuale area com- merciale e una zona intera- mente dedicata alla cantieri- stica navale. La maggior parte dei fondi per la realizzazione delle nuove opere saranno pubblici, così come quelli già utilizzati anche vicino la città di Casablanca per po- tenziare la rete degli interporti nazionali, che da qui ai prossimi anni, avranno strade dedicate per far viaggiare le merci ac- canto alle corsie stradali utiliz- zate per il traffico privato. L’altro porto che il governo ma- rocchino ha intenzione di conso- lidare è poi quello di Nador, su- bito a Sud di Melilla, questa volta nel bacino del Mediterraneo. Il piano prevede la costruzione di uno scalo che avrà la capacità di tre milioni di teu, 25 milioni di tonnellate di idrocarburi, sette milioni di tonnellate di carbone e tre milioni di tonnellate di merci varie. A occuparsi della realizzazione dell’infrastruttura è la società pubblica Nador West Med. Per il momento i fondi che sono stati messi a disposizione arrivano a circa 750 milioni di euro ma non è escluso che possano pre- sto aumentare, almeno secondo quello che è un più ampio pro- 24 www.themeditelegraph.com
PORTS & LOGISTICS getto di sviluppo che il Paese africano ha pianificato da qui fino al 2030. Per il solo 2015 infatti sono previsti appalti pubblici per un importo complessivo di 3,2 miliardi di euro. Tra i settori che assorbi- ranno maggiori stanziamenti c’è proprio quello marittimo, senza contare che, sempre in Ma- rocco, è in atto l’ampliamento del mega porto di Tangeri, con la realizzazione del progetto Tanger Med II. Tra gli scali italiani che stanno cercando di sfruttare lo sviluppo economico del Paese, il cui Pil è cresciuto più del 4% nell’ultimo anno, c’è Livorno. «Il Marocco sta avendo una notevole cre- scita industriale - spiega France- scalberto De Bari, capo area programmazione economica, progetti strategici e innovazione dell’Authority labronica - e que- sto lo rende, anche per via della sua solidità politica, tra le aree più interessanti di tutto il Nord Africa. Per quel che ci riguarda, come Autorità portuale, siamo stati gli unici italiani ad essere in- vitati al centenario del porto di Casablanca e da anni portiamo avanti un’ormai consolidata co- operazione con i principali scali marocchini». Nei giorni scorsi Livorno era pre- sente alla Fiera Med Ports di Ca- sablanca, unica realtà italiana insieme a Civitavecchia. «Auto, fresco e agroalimentare - con- clude De Bari - sono le merci che passano con più frequenza dai porti marocchini e che, in alcuni casi, interessano anche l’Italia». «PORTATE QUI LE NAVI, È SICURO» Per le strade di Casablanca, ac- canto a donne coperte dal velo, passeggiano ragazze con i cap- pelli al vento. All’interno di un grande albergo del centro città, il ministro ma- rocchino dei Trasporti, Aziz Rab- bah, partecipa all’inaugura- zione di Med Ports, uno dei prin- cipali eventi dedicati all’econo- mia marittima dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Il messaggio è chiaro e arriva a pochi giorni di distanza dall’at- tentato di Tunisi: il comparto pro- duttivo del Nord Africa non può fare a meno del turismo e della presenza delle principali com- pagnie crocierisitiche. «Il nostro Paese - spiega Rabbah al Medi- Telegraph - continua a investire www.themeditelegraph.com 25
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