7 E FOCUS - Casa della Cultura
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direttore Ferruccio Capelli condirettore e direttore responsabile Annamaria Abbate comitato editoriale Duccio Demetrio Enrico Finzi Carmen Leccardi Marisa Fiumanò Paolo Giovannetti Renzo Riboldazzi Mario Ricciardi Mario Sanchini Salvatore Veca Silvia Vegetti Finzi progetto grafico e illustrazioni Questo è un ipermedium. Non Giovanna Baderna www.giovannabaderna.it fermarti al testo, segui i link •, esplora, crea i tuoi percorsi. La direzione e redazione via Borgogna 3, 20122 MIlano Casa della cultura on line ha tel.02.795567 / fax 02.76008247 viaborgogna3magazine@casadellacultura.it molte porte girevoli. Attraverso questo magazine puoi entrare periodico bimestrale registrazione n. 323 del 27/11/2015 nel sito, consultare l’archivio Tribunale di Milano audio e video degli incontri in viaBorgogna3 ISSN 2499-5339 2017 ANNO 2 numero 7 via Borgogna e tornare qui per ISBN 978-88-99004-40-8 titolo: DAL CURARE AL PRENDERSI CURA continuare la lettura. E se hai stampato la tua copia su carta copyright Casa della Cultura, Milano puoi usare i QR code con il tuo smartphone o tablet per area di rispetto area di rispetto versioni con spessori modificati per web e accedere ai contenuti interattivi per utilizzo in dimensioni molto piccole dove la attraverso un QR code reader leggibilità sarebbe compromessa che puoi scaricare gratuitamente da internet. pantone 199 TUTTI CONTENUTI SONO REPERIBILI SUL nero 90% SITO WWW.CASADELLACULTURA.IT
7 testi di: Faustino Boioli don Virginio Colmegna Arcadio Erlicher Giorgio Lambertengh Dèliliers Giuseppe Landonio Carmen Leccardi Salvatore Natoli Massimo Reichlin Elena Rosci Claudio Rugarli Roberto Satolli Alberto Scanni Patrizia Spadin Gennaro Aprea Barbara Bargna Francesco Bellusci Gianfranco Pasquino note biografiche • p.108
editoriale Da un anno e poco più anche il tema “salute” ha fatto primissimo piano hanno svolto la riflessione e la voce del irruzione nella programmazione della Casa della Cultura. movimento delle donne. Proprio dal pensiero femminile è Per una ragione molto semplice: la salute è senza ombra venuta una spinta decisiva a mettere al primo posto nella LA SALUTE di dubbio una delle grandi questioni dei nostri tempi, cura l’unicità dell’individuo e l’etica della responsabilità. COME BENE con mille profonde implicazioni culturali. Affrontarla è un compito imprescindibile per chi, come il nostro centro La questione salute rimanda, però, a qualcosa di ancora più impegnativo: essa è legata alle condizioni complessive COMUNE culturale, propone uno sguardo critico a tutto campo sulla di esistenza, alla qualità della prevenzione, allo stesso stile Ferruccio Capelli • contemporaneità. di vita. Come vien detto in questo fascicolo con grande Salute vuole dire, innanzitutto, confrontarsi con le prodi- efficacia, la prima condizione della salute è la Costituzione giose conquiste della ricerca medico - scientifica. Essa stessa di un paese. Ecco allora la riflessione sulle condizioni ha spostato sempre più in avanti le aspettative di vita: complessive di organizzazione e funzionamento del sistema malattie considerate incurabili fino a poco tempo fa sono sanitario, oppure ancora sul ritmo e sulla qualità della vita nei ora affrontate con rapidità ed efficacia. Alcuni degli articoli luoghi di lavoro e nelle città, sul problema dell’inquinamento qui raccolti parlano di altri decisivi passi in avanti che si e dell’ambiente, dell’equilibrio uomo - natura. stanno delineando per affrontare le ‘malattie rare’ e per Infine, la salute è intimamente connessa all’esercizio della individualizzare l’intervento medico. La vita si sta sempre cittadinanza. Lo hanno evidenziato in pressoché tutti questi più allungando, ma proprio da qui derivano anche conse- incontri le voci degli esponenti dell’associazionismo degli guenze indesiderate come il numero crescente di persone utenti e familiari e quello dei volontari, un tessuto associativo anziane esposte al crollo cognitivo. Problemi nuovi, perfino ricco e articolato – per lo meno a Milano - anche se poco drammatici, che sollecitano sempre nuove frontiere per la conosciuto. Esse hanno aiutato a capire l’importanza delle ricerca medico – scientifica. relazioni umane e solidali attorno al paziente e dell’azione Più a fondo: l’efficacia di un sistema sanitario richiede la capillare di sensibilizzazione dei cittadini. Esse ci hanno capacità di passare dalla ‘cura’ al ‘prendersi cura’, come anche detto che questioni quali quelle connesse alle ma- viaBorgog a3 | Dal curare al prendersi cura recita il titolo stesso di questo nostro primo ciclo di incontri. lattie mentali oppure, ancora, agli homeless e ai rifugiati L’intento dei promotori, che ha riscosso il consenso di tutti non sono riducibili ad aspetti tecnico - organizzativi. Esse gli interlocutori intervenuti, era quello di mettere l’accento implicano una nuova sensibilità diffusa e un intervento attivo su un decisivo nodo culturale, ovvero sul fatto che l’effi- e responsabile dei cittadini. cacia dell’intervento medico è intimamente connesso al Insomma, questi nove incontri hanno messo a fuoco che riconoscimento e alla valorizzazione del malato: in primo la salute non è questione riducibile ai pur decisivi progressi piano vi deve essere la persona e la sua dignità. Si tratta della scienza e della tecnica medica. Essa non è riducibile di un autentico rovesciamento dell’approccio alla medici- neppure all’efficacia degli interventi sul singolo paziente. na. Ad esso hanno contribuito molteplici forze. Vi è stata La salute è il frutto dell’organizzazione complessiva di una un’evoluzione della sensibilità all’interno stesso del mondo degli operatori sanitari. Ma vi è stata anche una vigorosa società, del suo livello di coesione sociale, in una parola della sua civiltà. La salute, senza ombra di dubbio, è un 7 sollecitazione di tante forze sociali. Tra esse un ruolo di fondamentale bene comune. 5
7 FOCUS | DAL CURARE AL PRENDERSI CURA MEDICINEMA ALLEGATO •8 •32 •56 •78 SALUTE DIRITTI E UNA QUESTIONE ETICA LA SALUTE MENTALE ANNUARIO 2017 IL CINEMA CHE FA BENE. SOLIDARIETÀ UMANA come prendersi cura? Arcadio Erlicher Il resoconto Il metodo MediCinema per la terapia del sollievo Giuseppe Landonio Massimo Reichlin di un’anno di attività in ospedale Barbara Bargna della Casa della Cultura •62 •14 •34 IL PAZIENTE IL LIBRO CURARE E IL MALATO HOMELESS PRENDERSI CURA ONCOLOGICO don Virginio Colmegna •84 Claudio Rugarli Alberto Scanni BRUNO TRENTIN ALLA SEGRETERIA DELLA CGIL. scarica l’allegato • Diari 1988-1994 •66 Gianfranco Pasquino •16 •38 IL PAZIENTE IL PUNTO DI VISTA IL PAZIENTE ANZIANO EXTRACOMUNITARIO IL SAGGIO DELLE DONNE “FRAGILE” Faustino Boioli la cura come Roberto Satolli •92 responsabilità LA FUSIONE E LA DÉSINTRICATION. collettiva •72 totalitarismo e democrazia nell’itinerario di Carmen Leccardi •46 ESSERE MADRI: DAL Claude Lefort IL DECADIMENTO SOMA ALLA PSICHE Francesco Bellusci COGNITIVO “L’ospite più atteso” •24 Patrizia Spadin Elena Rosci IL FILO VERDE IL PUNTO DI VISTA FILOSOFICO •102 Salvatore Natoli •52 EFFICIENZA ENERGETICA. LE MALATTIE RARE Gennaro Aprea Giorgio Lambertenghi Dèliliers
SALUTE, foriere di possibili e richiedono la presenza, inadeguatezza del welfa- SALUTE-DIRITTI-SOLIDARIETÀ fantasiosi effetti col- accanto al paziente, re, sia per una distorsione DIRITTI E laterali; si contestano di un “care giver”, sia dell’assetto organizzativo SOLIDARIETÀ le terapie antitumorali, esso familiare oppure sanitario, votato più alla giudicate spesso troppo “badante”, con tutte le centralità dell’ospedale UMANA pesanti per i pazienti; implicanze di carattere che non al riconoscimen- si contestano i farmaci sociale, economico e to e all’accompagnamen- perché potenzialmente organizzativo che que- to della “fragilità”, in tutti i dannosi; si manifesta- sto comporta. suoi parametri. O, per dirla no “fondamentalismi” con una frase celebre del nel campo alimentare Si direbbe che la nostra Cardinal Martini, che abbia Giuseppe Landonio (condanna degli ogm, società, nel momento in saputo garantire anni alla 8 diete rigorosamente cui ha molto migliorato vita, ma non vita agli anni. vegetariane o addirittura l’aspetto della diagnosi e Siamo partiti da queste vegane..); si contestano della cura delle persone, considerazioni per deline- perfino i dati di alcuni faccia sempre più fatica are un percorso di incontri screening preventivi; e a “prendersi cura” sia per e di approfondimenti dal via elencando… carenza di risorse, sia per titolo “Salute, diritti e soli- 2) L’allungamento della vita non si accompagna Siamo, questo è indubbio, speranza di vita: oggi è sempre a un dignitoso in una fase di profonda sempre più frequente as- miglioramento della transizione del nostro rap- sistere a compleanni cen- qualità di vita: il più delle viaBorgog a3 | Dal curare al prendersi cura porto con la salute e con tenari o ultracentenari. Ep- volte gli anziani vivono in gli assetti sanitari conse- pure, c’è anche un risvolto condizioni di solitudine, guenti. Abbiamo assistito negativo della medaglia, di o si vedono costretti a in questi anni a progressi cui si deve parlare, è do- essere ospitati, anche molteplici e perfino prodi- veroso anzi parlare. Quali per lunghi periodi, nelle giosi in campo medico: le sono le principali contrad- RSA, che non sempre tecnologie hanno fatto la dizioni che oggi si manife- garantiscono condizioni loro parte nel mettere a di- stano? di vita confortevoli e sposizione strumenti sem- 1) Innanzitutto una dignitose; pre più sofisticati di dia- crescente e diffusa 3) Il diffondersi di patologie gnosi e cura. L’età media della popolazione è andata reazione anti-scienti- fica: si contestano le croniche nelle età avan- zate, e soprattutto del 7 9 avanzando, e con essa la vaccinazioni, come decadimento cognitivo,
di tutti coloro che sono numero di centri e di servizi SALUTE-DIRITTI-SOLIDARIETÀ chiamati a supportarli sono di alta specializzazione in elementi chiave dell’assi- grado di supportare l’azio- stenza: il prendersi cura è, ne delle persone (in gene- prima di tutto, un fatto di re i familiari) che stanno al cultura e di rinnovamento fianco dei pazienti. della cultura della salute, Ma se appena usciamo da come della malattia. questo seminato ecco che Il filo rosso che abbiamo le cose si complicano: sa- tracciato, e che emerge lute mentale e decadimen- dai vari contributi di questa to cognitivo rappresentano monografia, parla di una due spie particolarmente 10 domanda di salute che si sensibili e sono note do- va in qualche modo com- lenti della nostra società. plicando, e che reclama ri- La prima, dopo le gran- sposte oggi ancora in gran di speranze e gli indubbi parte insufficienti. Parados- progressi seguiti alla legge salmente sono le patologie 180 che, sull’onda degli in- considerate in passato, e segnamenti di Basaglia, ha ancora oggi, più temibili, portato alla chiusura degli come ad esempio i tumori, ospedali psichiatrici, cono- a vedere un dispiegamen- sce oggi come una fase di to di risorse diagnostiche ripiegamento, legata a una viaBorgog a3 | Dal curare al prendersi cura e curative, ma anche un contrazione delle risorse darietà umana” con il sot- la definizione della singola vo, caratterizzano sempre accompagnamento di ser- umane e assistenziali di- totitolo “Dal curare al pren- malattia, ma disegna un di più la nostra società e vizi palliativi nelle fasi più sponibili; il decadimento dersi cura”. Perché oggi il quadro nuovo legato alla determinano categorie avanzate o terminali com- cognitivo, nelle sue varie problema centrale appare, realtà stessa della vec- nuove di cura, e soprat- plessivamente efficienti ed espressioni, vede sia nu- più che il curare, che attie- chiaia. Nuove condizioni tutto del prendersi cura. efficaci. Potremmo dire lo meri in incremento sia una ne soprattutto alla malat- sociali segnalano poi l’e- Affrontare questo intrico stesso per la malattie car- organizzazione assisten- tia, il prendersi cura, ossia mergere, o il riemergere, di di problematiche vuol dire diovascolari, che pure rap- ziale oggi del tutto carente guardare al malato come vecchie patologie: le con- valutarle da numerosi punti presentano la prima causa e per lo più, se non total- persona, e non solo come dizioni dei migranti, degli di vista: non solo clinici, ma di morbilità e di mortalità. mente, in carico ai familiari portatore di una determi- nata patologia. Perché la homeless, dei pazienti con problemi di salute mentale anche etici, psicologici, so- ciali. Diritti dei cittadini-pa- Perfino nei confronti delle “malattie rare” si assiste al care-giver. Sono esempi di parziale o totale inadegua- 7 fragilità dei pazienti va oltre o di decadimento cogniti- 11 zienti e solidarietà umana dispiegarsi di un crescente tezza del nostro assetto
stenziali nei confronti degli nel “prendersi cura” come nel perseguirle. Un sistema SALUTE-DIRITTI-SOLIDARIETÀ homeless (una categoria protagonista principale se di welfare davvero genera- che la recente e per mol- non esclusivo. Un punto lista è un bene troppo im- ti aspetti perdurante crisi di forza e al tempo stes- portante (al pari dell’acqua economica ha reso più so riconoscimento di un pubblica o di una istruzio- numerosa ed “evidente”) nervo scoperto del nostro ne alla portata di tutti) per e soprattutto dei migran- welfare: perché se il “ruolo essere messo a repenta- ti e degli extracomunitari, sociale” non sarà accom- glio, o, peggio, screditato. una presenza ormai consi- pagnato dal riconoscimen- La salute è un diritto, per stente nella nostra società, to e dalla “dignità sociale” tornare al tema dei nostri e verso la quale persiste della donna in quanto “ca- incontri. E la solidarietà uno stigma spesso di na- regiver”, familiare o badan- umana il necessario corol- 12 tura ideologica che non te che sia, le contraddizio- lario per estrinsecare em- aiuta, o che apertamente ni, gli scompensi e le giu- patia, capacità di ascolto, contrasta lo svilupparsi di stificate rivendicazioni non lotta allo stigma e alla soli- adeguate iniziative di ac- tarderanno ad emergere e tudine. In una parola “com- coglienza e cura, perfino a farsi sentire. passione”, non in termini ri- verso le categorie che più Un quadro dunque com- duttivi, ma da “cum-patior” avrebbero bisogno di pro- posito e complesso. Ac- ossia condivisione, secon- tezione, come i minori. canto a indubbi progressi, do l’antico messaggio di “I Infine i temi della medicina a un intreccio notevole di care”: mi sta a cuore, mi di genere specifica, decli- risorse disponibili, alla ric- prendo cura. socio-sanitario. per farsi carico dei reali nati secondo due coordi- chezza e alla preparazio- viaBorgog a3 | Dal curare al prendersi cura Più in generale, il tema del- problemi degli assistiti. Lo nate. Il primo, più ovvio, ne degli operatori socio la fragilità e della cronicità stesso può dirsi delle altre è quello delle patologie di sanitari, alla disponibilità fatica a trovare interlocutori figure socio-sanitarie di ri- genere, per le quali si va dei volontari e dell’asso- a attori all’altezza dei pro- ferimento, dagli infermieri sempre più affermando ciazionismo, esistono sac- blemi. I medici di medicina agli assistenti sociali, ai un ruolo specifico di pre- che non certo residuali di generale dovrebbero es- volontari e alle associazio- venzione, diagnosi e cure, marginalità e di inadegua- sere, in questo campo, le ni del III e del IV settore, che richiama anche l’esi- tezza, dove il “prendersi prime figure chiamate in che pure svolgono azioni genza di un insegnamento cura” è tuttora un miraggio causa. Ma sono spesso encomiabili in molti casi medico che sia all’altezza o un punto lontano da rag- defilate, e le esperienze di e per varie patologie. Per delle conoscenze e delle giungere. Occorre consa- associazionismo sono an- cora inadeguate numeri- non dire delle vecchie e nuove frontiere rappresen- sfide necessarie. L’altro che vede il ruolo sociale pevolezza di questi limiti, tenacia nell’individuare 7 13 camente e strutturalmente tate dalle necessità assi- della donna, impegnata soluzioni, volontà “politica”
CURARE E Dal punto di vista medico umani come tutti gli altri e In realtà, infatti, la malattia, la con la comunicazione. in un anno lo condusse a SALUTE-DIRITTI-SOLIDARIETÀ bisogna distinguere tra io stesso, quando scelsi di come entità sostanziale E’ mia opinione che qualsi- morte. PRENDERSI riparare quella macchina studiare medicina, fui mo- non esiste. La sua esisten- asi concetto medico possa Alsop descrisse la sua CURA che è il corpo umano (cu- tivato piuttosto da curiosità za come tale fu affermata essere spiegato a quasi esperienza, finché fu in rare) o interagire con una scientifica che da filantro- per primo da Fracastoro tutti con un adeguato lin- grado di farlo, in un libro persona (prendersi cura). pia, anche se, ai primi con- nel secolo XVI, conferma- guaggio. intitolato “In attesa di ese- Entrambe entrano nelle tatti con gli ammalati, fui ta, con qualche ambiguità Perciò sono contrario cuzione”. funzioni del clinico ma non folgorato da questa espe- da Sydenham nel secolo all’impiego di termini di Quello che principalmente sono due attività parallele, rienza che mi fece decide- seguente, e tacitamente gergo medico quando esi- lamentava era che i medici, ma distinte. re di fare il clinico piuttosto accettata comunemente stono parole equivalenti fin dall’inizio, non gli dava- Infatti, prendersi cura non che il patologo generale, anche al giorno d’oggi; ma nel linguaggio comune. no alcuna speranza. Claudio Rugarli è la somma di due compo- come intendevo fino a quel questo è un errore. Questo è essenziale per Io credo, invece, che una 14 nenti (agire per l’integrità momento. In realtà, non esistono ma- realizzare il modello di al- speranza si può dare an- del corpo ed essere umani Tuttavia, è difficile per un lattie, ma umani ammalati. leanza terapeutica che è che di fronte a una progno- e comprensivi con il mala- medico non essere turba- Secondo me le malattie il modo migliore per un si infausta. to). to da alcune esperienze elencate negli indici dei libri medico di prendersi cura Infatti, i dati temporali di E’ sempre bene essere estreme della sua attività; di testo sono nomi attribuiti dell’ammalato. sopravvivenza sono di re- umani e comprensivi, si parla della necessità di a insiemi di ammalati (clas- E questo vale anche se si gola dati non come media, ma questo possono empatia, ma il significato si nosologiche) accomuna- debbono dare cattive no- ma come mediana di nu- farlo anche i non medici. letterale di questa parola ti da certe caratteristiche tizie. merose osservazioni. Prendersi cura è è “capacità di immedesi- stabilite dalla comunità E’ sempre meglio non Si usa la mediana (valore invece un tratto marsi in un’altra persona, medica in base alle cono- mentire perché la menzo- centrale di tutti i dati nume- costitutivo di calarsi nei suoi pensieri e scenze del momento. gna, se scoperta o anche rici) perché possono esser- viaBorgog a3 | Dal curare al prendersi cura dell’attività stati d’animo”. Un compito Questo è utile per ragioni solo sospettata, fa perde- ci casi individuali di sopra- medica. difficile da conciliare con pratiche perché per ogni re all’ammalato fiducia nel vivenza particolarmente Se prendersi cura una vita normale. classe si hanno indicazioni medico. lunga che falserebbero il Guarda anche fosse solo umanità Il problema nasce dal per prognosi e terapia, ma Certo occorre una certa significato della media. il video Dal curare al prendersi cura e comprensione, pensare che il concetto di è tutt’altra cosa da pren- cautela, ma l’importante è Si può dire all’ammalato occorrerebbe una malattia sia lo stesso per dersi cura. dare sempre una qualche di sperare di essere uno di motivazione ammalati e medici: per La soluzione è nella comu- speranza. Nei primi anni quei casi. filantropica per l’ammalato è un vicenda nicazione: per l’ammalato ’70 del secolo scorso il Guadagnare tempo signi- l’attività clinica esistenziale, per i medici è il disagio fondamentale è famoso giornalista ame- ficherebbe potersi giovare simile a quella una classe nosologica. la paura dell’ignoto, che ricano Stewart Alsop si di nuove esperienze tera- www.casadellacultura.it/ videoincontro.php?id di un sacer- dote. I medici Il medico non deve dimen- ticare questa duplicità per minaccia il suo benessere e la sua sopravvivenza, il ammalò di una sindrome mielodisplastica che esitò peutiche. Mi sembra que- sto un metodo onesto di 7 15 =1794&t=stream1 sono esseri essere un buon medico. medico deve razionalizzar- in una leucemia acuta che prendersi cura.
IL PUNTO DI SALUTE-DIRITTI-SOLIDARIETÀ VISTA DELLE DONNE la cura come responsabilità collettiva 16 Carmen Leccardi Il tema della cura, dei suoi listico e squisitamente nanza, specialmente nel sfera dell’etica hanno avu- significati e del suo ruolo politico affiora da questo nuovo secolo le attività di to le analisi della psicologa nei processi di mutamento sguardo – un approccio cura sono diventate an- statunitense Carol Gilligan. e anche di riproduzione so- che consente da un lato che emblema del lavoro Nel 1982 Gilligan pubblica ciale è da sempre al centro di guardare alla cura e di mercato appaltato alle un testo, In a Different Voi- delle analisi femministe. alle sue pratiche come ad donne meno tutelate sotto ce, destinato a segnare un Attraverso una critica ser- una dimensione costitutiva il profilo dei diritti, in parte o prima e un poi nelle analisi rata all’idea di cura intesa dell’esistenza umana; ma del tutto prive di voce. sulla moralità femminile e Mi riferisco alle “donne sulla cura3. viaBorgog a3 | Dal curare al prendersi cura come sollecitudine, come anche, dall’altro, di sot- tratto oblativo e relazionale tolineare quanto le attività globali”, le donne migranti Nel testo Gilligan mette in legato alla sfera dell’inti- di cura siano legate, nella che garantiscono nei paesi luce le ragioni in base alle Guarda anche occidentali la riproduzione quali un’etica costruita in- il video Dal curare mità - un carattere distin- economia globalizzata del tivo, secondo una visione nostro tempo, alla nuova della vita attraverso il loro torno ad ideali esclusiva- al prendersi cura a carattere essenzialista, mappa delle diseguaglian- sostegno ai soggetti più mente astratti, non mitigati del mondo delle donne – ze tra Nord e Sud del mon- vulnerabili, dai più piccoli dalle esperienze quotidia- il movimento femminista do, tra Est e Ovest. ai più anziani e agli infermi2. ne e dalle responsabilità di ha messo in luce il nesso Oltre che da sempre consi- cura, possa essere consi- che lega i temi della cura derato una forma di lavoro Un ruolo centrale nella ri- derata limitante. www.casadellacultura.it/ videoincontro.php?id a quelli della giustizia e dei diritti umani delle donne1. delle donne senza rilievo, privo di remunerazione flessione in chiave femmi- nista intorno alle attività di In polemica con il suo ma- estro Lawrence Kohlberg, 7 cura e al loro legame con la che aveva costruito una 17 =1794&t=stream1 Un approccio universa- e senza onore di cittadi-
teoria evolutiva fondata empirico, Carol Gilligan Con quest’ultima espres- Gilligan, va sottolineato, SALUTE-DIRITTI-SOLIDARIETÀ sull’idea di stadi dello svi- mette infatti in luce come sione Kohlberg intende non ha mai affermato la luppo morale – passando la parte femminile del suo fare riferimento ad un’e- stretta ed univoca associa- da uno stadio ‘concreto’, campione tenda ad espri- tica a carattere univer- zione tra mondo maschile caratteristico dell’età infan- mere orientamenti morali salistico, da lui posta al ed etica della giustizia da tile, ad uno stadio sempre associabili ad un’“etica vertice dello sviluppo mo- un lato, mondo delle don- più ‘astratto’, tipico dell’età della responsabilità e del- rale, centrata sui principi ne ed etica della responsa- adulta – Gilligan propone la cura”, contrapposta alla e lontana da riferimenti a bilità e della cura dall’altro. una prospettiva gender forma morale definita da situazioni concrete e con- In modo più prudente, ha oriented. Kohlberg “etica della giu- tingenti. invece osservato come, Attraverso un lavoro anche stizia”. all’interno degli studi em- Gilligan, nel riflettere sull’e- pirici da lei condotti, tenda 18 tica della responsabilità e ad affiorare una prevalenza della cura associata alla tra le donne di modalità vita delle donne, sottoli- concrete di approccio ai nea piuttosto come possa principi etici (di cui la cura esistere un approccio al- è espressione diretta); e, ternativo che parte invece in modo simmetrico, come dall’unicità dei contesti, emerga tra gli uomini una e dalla concretezza delle tendenza ad associare le responsabilità di soggetti proprie scelte etiche a prin- in carne ed ossa nei con- cipi in larga misura astratti. fronti di altri concreti. viaBorgog a3 | Dal curare al prendersi cura Nelle relazioni di cura, le- Detto altrimenti: l’adesione gate a doppio filo alla vita all’etica della responsabili- quotidiana, è a suo giu- tà (personale) e della cura dizio esattamente questo (verso un altro/un’altra tipo di responsabilità ad concreti) implica una valu- affiorare e prendere forma. tazione volta per volta del Si tratta, come risulta contesto in cui la scelta eti- chiaro, di una visione agli ca e di cura prende forma, antipodi rispetto a quella e della persona a cui quella di Kohlberg, che affida a specifica attenzione viene principi astratti e universali il compito di risolvere i di- rivolta. Nella ricerca promossa da 7 19 lemmi morali. Gilligan, ad esempio, è sta-
e in ragione delle relazioni Vale la pena considerare, me valore alle vite e al loro SALUTE-DIRITTI-SOLIDARIETÀ che legano le persone. anzitutto, la definizione futuro in una cornice quoti- che Tronto dà della cura diana, costruita intorno alle Per questo impianto ana- come attività “che include relazioni. litico, e nonostante l’ac- tutto ciò che facciamo per Questo aspetto, in società cento posto da Gilligan mantenere, continuare e ri- come le nostre in cui si sul carattere tendenziale parare il nostro “mondo” in vive sempre più a lungo e ed empirico delle due as- modo da poterci vivere nel si cerca di vivere con una sociazioni, alcuni critici (ed modo migliore possibile. qualità sempre migliore - e, alcune critiche) l’hanno Quel mondo include i no- in parallelo, al cui interno le accusata a sua volta di es- stri corpi, noi stessi e il trasformazioni demogra- senzialismo, vale a dire di nostro ambiente, tutto ciò fiche rendono i servizi di 20 radicalizzare le differenze che cerchiamo di intreccia- cura sempre più pressanti di genere trasformandole re in una rete complessa a - il nesso tra cura e ripro- to chiesto ai soggetti coin- in vere e proprie “essenze”. sostegno della vita”4. duzione sociale si fa sem- volti, uomini e donne, se in Tenendo conto di queste Questa visione, che va- pre più strategico. situazioni di particolare ne- critiche, e aprendo il dibat- lorizza la cura mettendo In una situazione in cui le cessità possa essere con- tito in altra direzione, si è in luce il nesso profondo prestazioni di welfare si siderato accettabile pen- sviluppata, nel corso degli che la lega alla sostenibilità contraggono progressiva- sare di ‘rubare’ un farmaco anni Novanta, un’ulteriore dell’esistenza, travalica la mente, il tema sottolineato che non si ha la possibilità riflessione intorno ai temi divisione pubblico/privato da Joan Tronto acquista di acquistare per prestare della cura e del prendersi e apre nuovi scenari, ana- significato squisitamente cura. Le risposte divergo- cura. litici e politici. politico: come evitare di viaBorgog a3 | Dal curare al prendersi cura no a seconda dell’approc- In questo caso, l’analisi mercificare la cura, di con- cio etico privilegiato. L’eti- guarda alla stretta relazio- In particolare le riflessioni segnare ai paradigmi del ca della giustizia condanna ne fra pratiche di cura ed di Tronto ci portano a con- mercato, in accordo ad l’atto del rubare sempre etica pubblica. Si passa, siderare lo stretto rappor- una visione neo-liberista, e comunque; quella della in altre parole, dall’aspetto to tra cura e riproduzione una dimensione che ha a responsabilità e della cura individuale delle responsa- sociale. Rispetto agli anni che fare con la possibilità può, in qualche modo, giu- bilità di cura a quello col- Settanta del Novecento, di vivere su questo pianeta stificarlo. In questo caso lettivo. quando la riproduzione ap- con dignità, equità e giu- la regola non è sempre e La studiosa di riferimen- pariva strategica soprattut- stizia. per definizione assoluta; to è qui in particolare una to in chiave marxiana, oggi va piuttosto declinata sulla base delle particolari con- scienziata politica, Joan Tronto, a sua volta statu- questo tema si declina anzitutto come possibilità La cura e le attività ad essa connesse richiedono dun- 7 21 dizioni di tempo e di luogo, nitense. di dare continuità e insie- que, oggi più di sempre,
riconoscimento e valoriz- politico. specifica del nuovo secolo 1 Per una sintesi di questa prospettiva SALUTE-DIRITTI-SOLIDARIETÀ vedi U. Gerhard, zazione sociale. Con questo termine Aubry globalizzato. “Care as a Key Concept of Gender Concretamente, questo intendeva alludere ad una Qui la cura si declina, ad Justice and of Women’s Rights, significa tra l’altro guarda- società capace di pren- esempio, nei confronti del paper presentato alla Midterm ESA Conference Gender, Justice and re ai soggetti femminili che dersi cura delle relazioni e pianeta in cui viviamo, a Tradition, hanno lasciato - in America dei legami sociali; di unire cominciare dalla difesa dei Roma, Novembre 2012. Latina, in Asia, nell’Europa l’attenzione all’altro/all’al- beni comuni6. 2 B. Ehrenreich e A. R. Hochschild (a dell’Est - le loro famiglie, i tra concreti a quelli per la cura di), Donne globali. Tate, colf e badanti, loro bambini e i loro anziani solidarietà e le forme della Per concludere. Ho ripen- Milano, Feltrinelli, 2004 per prestarsi, dietro com- convivenza civile. sato, mentre preparavo (ed. or. 2003). penso, a prendersi cura Superando, in tal modo, l’i- queste note, alla bella 3 C. Gilligan, In a Different Voice: dei nostri. dentificazione, ormai ana- scritta che don Milani ave- Psychological Theory and Women’s 22 Development, Cambridge, MA, Fino ad oggi questo rico- cronistica, tra pratiche di va posto sulla sua scuola a Harvard University Press, 1982 noscimento e questa va- cura e dimensione pre-po- Barbiana: “I care”, mi pren- (trad. it. Con voce di donna. Etica e lorizzazione sono mancati. litica5. do cura, me ne occupo, formazione della personalità, Milano, Feltrinelli, 1991). Sul pensiero di La riflessione sulla qualità non mi giro dall’altra parte, Gilligan vedi B. Beccalli e C. Martucci anche politica della cura Come si è detto, giocano prendo su di me la respon- (a cura di), Con voci diverse. Un e del prendersi cura, unita certamente in questa va- sabilità. confronto sul pensiero di Carol Gilligan, Milano, La Tartaruga, 2005. alla consapevolezza della lutazione di priorità fattori Secondo don Milani l’i- 4 J.C. Tronto, Confini morali. Un nuova mappa delle dise- quali il progressivo invec- struzione era la chiave per argomento politico per l’etica della guaglianze che oggi per chiamento della popola- prendersi cura di sé e del cura, Parma, Diabasis, 2013, p. 118 suo tramite si disegna, in zione unito alla crescente convivere sociale. (ed. or. 1993). Il corsivo è dell’autrice. cui fattori di classe, etni- presenza delle donne nel L’esperienza delle donne, 5 B. Casalini, “Care e riproduzione sociale. Il rimosso della politica e viaBorgog a3 | Dal curare al prendersi cura ci e geografici appaiono mondo del lavoro remune- e il percorso analitico che dell’economia”, Bollettino telematico strettamente intrecciati, ci rato - aspetti che, congiun- hanno saputo indicare - un di filosofia politica, 2016. In una spinge in questa direzione. tamente, spingono tanto percorso che ha fatto della recente riflessione Joan Tronto fa riferimento, non a caso, ad una verso l’esternalizzazione critica alla privatizzazione caring democracy come dimensione Abbiamo dunque bisogno delle attività di cura quan- delle attività di cura il pro- chiave della democrazia per i di costruire quella “société to verso l’impossibilità di prio cuore - ci aiuta a rea- decenni a venire. J. C. Tronto, Caring Democracy: Markets, Equality, and du care” a cui così spesso ignorarne il valore. lizzare questa responsabili- Justice, ha fatto riferimento l’allora Ma c’è anche dell’altro. tà anche come responsa- New York, New York University (2008-2012) segretaria del Come sottolinea Elena Pul- bilità collettiva. Press, 2013. partito socialista francese cini, è fondamentale guar- 6 E. Pulcini, La cura del mondo. Paura Martine Aubry, tanto da in- serirla come punto centra- dare oggi anche alla cura come “cura del mondo”, e responsabilità e nell’età globale, Torino, Bollati Boringhieri, 2009. 7 23 le nel proprio programma come espressione etica
IL PUNTO Ringrazio di essere stato ferenza tra il “curare“ e il ci sono i costi di questo SALUTE-DIRITTI-SOLIDARIETÀ invitato a questa serata, a “prendersi cura“. Quindi si servizio, e i risultati (il più DI VISTA questo ciclo. assume come parametro possibile buoni). FILOSOFICO Direi che nella sostanza le che il curare e il guarire sia Quindi una persona può tessere del ragionamento mettere in atto tecniche essere perfettamente gua- sono uscite tutte fuori, le che se non guariscono rita se si fanno delle buone carte sono sul tavolo, non prolungano la vita o dimi- cure. si tratta che di riprendere, nuiscono il dolore. Quindi Mentre “prendersi cura” riformulare in altro modo è una pratica, una presta- significa prendersi in cari- le cose che nella sostanza zione. Quando si dice “dal co questa persona. Allora sono state già dette. curare al prendersi cura” questo accade per lo più Salvatore Natoli Per semplificare a mia vol- si assume implicitamente come sensibilità e come 24 ta, per dare una cornice al che il curare sia una pre- comportamento, in quel- tipo di ragionamento che stazione finalizzata o alla le situazioni dove non c’è Trascrizione integrale della intendo fare, muoverò an- guarigione o alla riduzione che da fare questo. Cioè relazione pronunciata il ch’io dalla identificazione del dolore. quando la prestazione non 10 ottobre 2016 in Cosa fanno i medici? Cu- attinge più al risultato e più che dalla definizione di occasione del primo incontro quello che vuol dire “cu- rano. Allora la nozione di quindi non è più nell’ordine del ciclo “Salute, diritti solidarietà umana” a cura di rare“ e muoverò da molto cura è questa, stando a della sua funzionalità, gua- Arcadio Erlicher, Giorgio lontano. quanto è scritto qui. Allora rigione/prezzo/guarigione: Lambertenghi Deliliers, Pino Intanto rovescerei, per me- dal “curare“ inteso come quando la medicina non Landonio, Alberto Scanni. una prestazione orientata può guarire non resta che todo e anche per obiettivo del mio ragionamento, il alla guarigione o a tecni- “prendersi carico”. viaBorgog a3 | Dal curare al prendersi cura titolo di questa sera: “Dal che che riducono il dolore – quella eccellente, quan- solo nella medicina: nella L’idea del “prendersi cura” curare al prendersi cura”. sulla base di un sapere do riesce – la guarigione. storia del mondo la soffe- è maturata in una situazio- Il parametro che si assu- scientifico medico, si pas- Ha come suo connotato il renza è stata una modali- ne che ha come sua base Guarda anche me dicendo “dal curare” sa al “prendersi cura“, e il danaro, come compensa- tà per produrre ricchezze non il successo della me- il video Dal curare al prendersi cura è un parametro medico, e “prendersi cura” vuol dire zione o come spesa da so- disoneste. Ma questo lo dicina ma il suo fallimento. se si fa una differenza dal prendersi qualcosa sulle stenere. I servizi costano. lasciamo da parte perché Solo a partire dal fallimen- “curare“ al “prendersi cura“ spalle, un carico. La guarigione, il medium questa è una malattia, una to è venuta fuori l’idea del in questo contesto, “cu- Cioè, non offrire un servi- del danaro, la prestazione. malattia sociale. “prendersi cura”. Poi, una rare“ vuol dire fornire una zio ma prendersi un peso: C’è la prestazione onesta Questo è molto importante volta che è venuta l’idea, prestazione in vista di una prendersi in carico la con- e c’è l’abuso di un sapere nella società delle solitudini si è chiamata “umanizza- www.casadellacultura.it/ videoincontro.php?id possibile guarigione. Perché se così non fosse dizione dell’altro. La prestazione del servi- per fare la cresta. C’è anche un elemento ma diamo per buono che questo non succeda: la zione”. L’idea stessa che si pro- 7 25 =1794&t=stream1 non si capirebbe la dif- zio ha come destinazione delinquenziale. Ma non prestazione è un servizio, nunciasse la parola “uma-
nizzazione” – quando l’ho tenza del medico, ma non un rebours: guarda qui, ci pensa neppure a quel “far generalizzante – cioè tro- SALUTE-DIRITTI-SOLIDARIETÀ sentita, dieci anni fa, in riuscita perché la scienza siamo dimenticati del volto fiorire” che è “far rifiorire” il vare una classe di sintomi contesti medici –, la pri- non ci arriva – allora appa- e stiamo lavorando solo malato. associabili tra di loro e che ma domanda che mi sono re nella sua nudità e fragili- sulla tecnica. Perché “si fa fiorire” ciò hanno una identità noso- posto fu “ma allora fino ad tà il volto dell’altro. Quando Quindi paradossalmente che è sano e “si fa rifiori- logica – è quell’attrazione adesso è stata disuma- non gli puoi dare più nulla, la tecnica produce una di- re” ciò che s’ammala. Ma che ricade sul sintomo. na?”. Evidentemente un che fai? Te ne vai? Dismet- varicazione rispetto a ciò questo è possibile se tu Ecco, mettiamola così: le po’ lo è stata, altrimenti non ti, esci dal corridoio, ti togli che originariamente era hai a che fare con un volto. malattie non esistono. vedo perché la chiamereb- il camice, il mio compito unitario. In greco la parola Non indugerò più di tanto È con Galeno, e soprattut- bero “umanizzazione”. è finito? Cediamo que- voleva dire so- perché il professor Rugarli to nel ‘400, tra ‘400 e ‘500, Quindi a fronte di una pre- sto volto a un altro. Ecco, stanzialmente non tanto l’ha illustrato magnifica- che le malattie erano rite- stazione non riuscita – e invertiamo il modello dal curare ma “accompagnare mente: la tecnologia ha nute essenze aeree. 26 non tanto per la compe- “prendersi cura al curare”. a crescere”. Cioè la cura cancellato i volti. I malati A seconda della natura, “Dal prendersi cura al cu- non è nella dimensione non si guardano più in fac- del tipo, con associazioni rare” precede “dal curare del rimedio ma è nella di- cia. Si guardano le lastre. basate molto sull’analogia, al prendersi cura”. Perché mensione dell’accompa- Ricordo un film di Buñuel, sulla somiglianza: il succo nel mondo antico, nell’Ot- gnamento a crescere. La bellissimo. Protagonista di noci faceva bene per il tocento, laddove c’era cura del bambino. La cura era Celi che faceva la parte mal di testa perché la for- l’impotenza della medici- del giardino. lo del medico. non mi ricordo ma della noce era simile na, c’era il “prendersi cura” usavano come l’avere a il titolo di questo film (Il fan- al cervello. Il principio del- come originario. cura il cavallo del padrone. tasma della libertà, n.d.r.). la similitudine esiste e la Il prendersi cura era gene- Cioè la cura non è rimedio Arriva il paziente, che era malattia era pensata come rante perché non c’era al- nella sua dimensione fon- anche un amico, con le invasione. Si cancellava in viaBorgog a3 | Dal curare al prendersi cura tro modo di curare che non damentale, ma è far cre- analisi. lui guardando le questo modo, e questo è “l’avere a cuore”. scere, fare sviluppare. analisi [dice]: «ah bello, molto importante, la di- I più vecchi di noi si ricor- La cura originariamente è bello, chiarissimo, si vede mensione della mortalità dano i nostri nonni, din- una parola pedagogica. magnificamente: hai un dell’uomo. Cioè, l’uomo nanzi all’impotenza c’era Curare i bambini, cioè farli cancro. Vuoi una sigaret- non si ammalava perché il “prendersi cura”, cioè crescere in buona salute. ta?». Ecco, è questo. Non era mortale, ma perché c’era quel volto lì. Mano a Guardate la perversione c’è più il volto. una malattia esterna lo mano che cresce la poten- del processo che trasfor- E, allora, la divaricazione conquistava da fuori. za, viene meno il “prender- ma la cura come dimen- tra il malato e la malattia Quando si parte dall’idea si cura”, fino al punto che sione del far crescere, è facile. Per cui quello che che l’uomo si ammala, la crescita della potenza porta ad un punto tale di del far fiorire, in quella del rimedio. E quando il rime- si dice lo specifico, come ha detto molto bene il pro- allora la cura oltre a “far crescere” è il “farsi cari- 7 27 impersonalità per cui c’è dio è tecnologico, non si fessor Rugarli, quel tratto co” della fragilità dell’uo-
mo, della sua mortalità. e, sendo tu sicuro di essere baby sitter sta con i bambi- in funzione di una crescita Sei motivato soltanto se sei SALUTE-DIRITTI-SOLIDARIETÀ quindi, sanarlo dal male, solo hai bisogno, per la ni molto più di quanto non comune. E questo non è li- coinvolto con quella vita. E ma anche accompagnarlo cura, di un servizio che ci stiano i genitori. berismo. Anche in posizio- il coinvolgimento non può a morire. Ma sempre guar- ottieni in quanto lo hai Abbiamo un potenziamen- ni neoliberiste, il problema essere sentimentale, deve dando un volto. prepagato. e se non lo to delle intermediazioni in è il servizio sociale, cioè il essere etico. Cioè tu non Oggi siamo in un mondo hai prepagato lo ottieni in tutto, essendo intaccate welfare, non l’altro. puoi sopportare il burnout, dove la dimensione del far quanto lo stai pagando. le relazioni per diverse ra- Poi il welfare non funziona, muori tu prima e quindi crescere, del volto, della Quindi la relazione è nella gioni e anche per motivi allora c’è il volontariato. non aiuti. relazione, del prender- forma del pagamento. In veri, perché la divisone Non voglio entrare in que- Non è su quel terreno, ma si carico, si sono estinte. questo il “prendersi cura” è del lavoro è tale che hai sto terreno che ci porte- su quello che non lo dimen- Cioè siamo in una società impossibile, perché tu non bisogno di corpi intermedi rebbe lontano, perché è tichi come tuo compito. E dove sono venute meno ti prendi in carico l’altro. sempre. Abbiamo avuto la un terreno massimamen- quindi quando lo puoi, sai 28 le relazioni, in cui trionfa- Ho sentito dei conflitti di- moltiplicazione finanziata e te equivoco e ambiguo. che lo devi. ti senti obbli- no le solitudini. E questo sperati tra una badante e finanziaria degli angeli cu- Cos’è i volontariato? È il gato nei confronti dell’altro. ha conseguenze notevoli. una vecchia signora or- stodi. Sono diventati un’i- supplemento d’anima lad- E se non fai questo, senti Carmen Leccardi conclu- mai rimasta sola. Parto da stituzione. Perché senza dove l’anima si è smarrita. il rimorso. e se non senti il deva con un invito: “come questo esempio concreto angeli custodi… Però que- Allora c’è una categoria rimorso è inutile parlare di sarebbe bello che”, “come per far vedere la differen- sti angeli custodi non sono di persone che, appunto, cura. siamo lontani da”… Sia- za tra il “prendersi cura” mandati da Dio, si pagano. come mestiere fa l’angelo Qui il discorso si fa difficile, mo lontani da perché nella e il ”curare”, inteso come Allora l’azione del medico, custode. non risolvibile in una con- società sono diminuite le offrire un servizio. Perché per quanto buono egli sia, Allora il medico non può ferenza. È un appello alla relazioni, gli uomini non si sono cresciute le badan- è collocata in un contesto fare tutto, non si può pre- coscienza. È un problema guardano più in volto. ti? Perché sono cresciute irrelato. tendere tutto dal medico. di interiorità. Qui ha ragio- E allora, in questo caso la le indipendenze fino alle viaBorgog a3 | Dal curare al prendersi cura Uno quando non sta male Ma quale dovrebbe esse- ne Agostino: “in te ipsum dimensione della cura as- solitudini. “Non ho tempo pensa a come potrebbe re il suo ruolo specifico? redi”, fai i conti con te stes- sume la caratteristica del per…”. E questo vale in proteggersi quando starà Come ha già detto Rugarli, so. Perché le strutture pos- servizio sociale. Cioè, non generale. male. E non c’è altra arma sono due le cose neces- sono dare solo prescrizioni il “farsi carico” dell’altro, Noi abbiamo sempre una per proteggersi che avere sarie: la competenza e la di efficienza. ma mettersi nelle condi- intermediazione nella so- risparmi o aver finanziato vicinanza. Concludo. Abbiamo un zioni di “pagarsi da solo la cietà perché la relazione lo Stato, perché lo Stato Se non hai competenza paesaggio delle malat- malattia”. Di finanziare la diretta non è possibile. con il welfare ti custodisce non sei adeguato e non tie, grazie alle tecniche, propria salute in vista di un Le mamme vedono i bam- quando cadi in miseria. puoi neanche spiegare. Ma in cui basta l’efficienza e deficit. E questo c’è già nel bini alla sera. La mattina li La sparizione dell’altro se non guardi l’altro negli la buona educazione. Ci welfare. Nel welfare tu paghi un depositano. Non possono fare altrimenti. E allora ci o la relazione all’altro [è pensata] strumentalmen- occhi, se non c’è lo “stare accanto”, tu non sarai ne- sono malattie impegnati- ve, incurabili che devono 7 29 bene sociale perché es- sono le baby sitter. Una te alla mia riuscita, e non anche motivato a spiegare. essere seguite. Qui basta
un medico ben educato cinquant’anni, dal punto di il “prendersi cura”. E poi SALUTE-DIRITTI-SOLIDARIETÀ a fare questo. Il benes- vista statistico mediamen- abbiamo il terreno ampio sere sociale, la crescita te prende dalle quattro alle delle cronicità. della salute (aveva ragio- dieci pillole al giorno. Fate E le cronicità, a differenza ne Claude Bernard: “Noi memoria locale e vedete delle terminalità, durano. stiamo meglio non perché se non è vero. Allora ba- E costano l’ira di Dio. sono aumentate le terapie sta un medico “educato”. Tutte le malattie di tipo ma perché sono migliorate I problemi seri cominciano neurologico, SLA, Sclerosi le condizioni di vita”. Cioè, con le cronicità. a placche, e altre di que- è il bene collettivo sociale La prima senectus ipsa sto tipo, oppure malattie che non ci fa ammalare. morbus, la vecchiaia. Se da traumi che provocano Molte volte si sbaglia. «noi voi andate da un medico di handicap permanenti. 30 stiamo meglio perché base, la platea che vedete Chi guarda in faccia que- sono aumentate le tera- è di persone dai settanta- ste persone, ore, giorni? pie», [si sente dire comu- cinque anni in su. E lì c’è Se hanno amici, forse, nemente]. Vero. una prestazione in taluni ma se non hanno ami- Ma la ragione fondamen- casi terribile: la ricetta, il ci? La badante? Ecco, tale per cui stiamo meglio buffetto e via. Un servizio “umanizzare” vuol dire far è che sono migliorate le che in taluni casi è perfino risorgere l’umanità negli Costituzioni. Claude Ber- ineducato. Non parliamo uomini, e noi qui siamo in nard ha ragione. si sono poi delle urgenze rispetto un passaggio di civiltà in rafforzate le Costituzioni, a cui la medicina, quella cui il processo di disuma- c’è un sistema sociale più medicina, non soddisfa. e nizzazione, il non guardare viaBorgog a3 | Dal curare al prendersi cura equo che ha fatto crescere se ne vanno tutti nei pronto l’altro in volto, non sentirsi tro quello che non vorresti le persone. Se andiamo in soccorso salvo essere poi implicato nella vita dell’al- fosse fatto a te», cioè non Africa ci accorgiamo che lì rimandati a casa dopo cin- tro è molto diffuso perché nuocere, ma nel senso di muoiono lo stesso e la me- que sei ore. Quindi, nean- la tecnica, la scienza, la servizio: «Fai all’altro quello dicina curativa è assoluta- che la buona educazione. ricchezza hanno inoculato che vorresti fosse fatto a mente irrilevante rispetto a Deficit organizzativi e mol- nell’anima dell’occidente il te», assumi come misura quel tipo di problema. te buone ragioni. Ognuno senso insensato dell’auto- della tua vita la fragilità de- Indubbiamente siamo mi- porta le sue ragioni. I me- sufficienza. gli altri, perché se assumi gliorati. Sono migliorate le dici di base dicono la loro. E allora la questione è me- come misura della tua vita Costituzioni. C’è tutta una [Tutti dicono la loro]. Fatto dica in seconda battuta. La l’onnipotenza e l’autosuffi- tipologia di malattie più o meno gestibili. Se noi sta che noi non abbiamo neanche la buona educa- questione è assolutamente morale. E non nel senso cienza di te stesso un volto non lo guarderai mai. Né 7 31 prendiamo una persona di zione, immaginarsi se c’è difensivo – «non fare all’al- nella gioia, né nelle lacrime.
UNA La bioetica rappresenta la be necessario il riferimento SALUTE-DIRITTI-SOLIDARIETÀ risposta della cultura con- costante alla volontà del QUESTIONE temporanea all’emergere paziente e non consenti- ETICA di nuovi problemi (tecno- rebbe di stabilire un am- logici, scientifici, ma anche biente di cura plasmato come sociali, come l’aumento dalla dimensione “calda” prendersi dell’attesa di vita e l’incre- della cura. cura? mento di patologie age-re- lated, come quelle neuro- Carol Giligan, nei suoi stu- di, ha posto una distinzio- degenerative). ne tra etica della cura ed Una risposta che presenta etica della giustizia, con Massimo Reichlin oggi due facce della meda- diverse inflessioni di en- 32 glia, tra loro contrastanti. trambe in ciascun sogget- della Tra gli aspetti positivi: l’im- to umano. Non si tratta di condizione posizione di parole d’ordi- enfatizzare l’una a scapito dell’altro che ne che hanno modificato dell’altra, ma di compren- è anche (genomica, positivamente il contesto dere l’una come parte na- coinvolgimento farmaco- delle cure, come consen- scosta dell’altra. personale in essa. genetica ecc.). so informato, diritti del pa- Un’altra coppia importante Giustizia, quindi, come fi- Il compito etico è ziente, equa eguaglianza è stata sottolineata da Jur- gura del giusto distacco, quello di anticipare di opportunità di cura, al- gen Habermas: l’altro del- solidarietà come figura del- questo movimento leanza terapeutica, critica la giustizia è la solidarietà, la relazione coinvolgente. individualizzante. all’accanimento terapeuti- ossia la dimensione di I problemi, però, sono noti: Il prendersi cura introduce è difficile per il medico, per- viaBorgog a3 | Dal curare al prendersi cura co, programmazione anti- partecipazione comune da cipata delle cure e direttive parte di soggetti che con- un’ulteriore dimensione, ché richiede tempo e risor- anticipate di trattamento. dividono un mondo vitale. quella di una considera- se anche psicologiche di Guarda anche zione individualizzata, che cui non sempre dispone. È Tra i limiti: l’enfasi libera- La giustizia è elemento im- il video Dal curare al prendersi cura le sull’autonomia e i diritti prescindibile, il rispetto dei guarda alle peculiarità del- difficile anche perché non dell’individuo, l’insistenza diritti è il presupposto sen- la singola persona e della c’è un’adeguata formazio- talvolta unilaterale sull’eti- za il quale la solidarietà è sua storia, anziché alle ne in proposito (e sareb- ca della giustizia, interes- una espressione vuota; ma costanti di una medesima be difficile fornirla). Molto sata appunto alla dimen- la giustizia rimane cieca malattia. spesso, perciò, ci si limita sione “fredda” dei diritti, senza la solidarietà che le La medicina del futuro ci al curare, mentre il pren- www.casadellacultura.it/ videoincontro.php?id l’insistenza sul pluralismo delle opzioni morali (certo consente di andare al di là del rispetto formale dei di- indirizzerà sempre di più in questa direzione, grazie dersi cura è demandato ad altri soggetti o altre figure 7 33 =1794&t=stream1 importante) che rendereb- ritti, verso una condivisione alle cure personalizzate professionali.
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