OLTRE I CONFINI #INFORMADACASA - NON DALLA GUERRA

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OLTRE I CONFINI #INFORMADACASA - NON DALLA GUERRA
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OLTRE
I CONFINI
OLTRE I CONFINI #INFORMADACASA - NON DALLA GUERRA
NON
                                                                                    Non Dalla Guerra
                                                                                Educazione Alla Pace
                                                                   Associazione di Promozione Sociale

                                                                        Vicenza, Viale G. Carducci 13

DALLA
                                                                                  CF: 95130920242
                                                                               www.nondallaguerra.it
                                                                              info@nondallaguerra.it

GUERRA
         Non Dalla Guerra è un’associazione giovanile indipendente con sede a Vicenza.

         Organizziamo campi di volontariato in Medio Oriente, promuoviamo percorsi
         di sensibilizzazione nelle scuole sui temi delle guerre e delle migrazioni.
         Sosteniamo le comunità più bisognose in Giordania con progetti di scolarizzazione
         e di aiuto umanitario.

         Siamo convinti che il dialogo e l’incontro con l’altro siano l’unica vera risposta alle
         violenze e agli estremismi. Crediamo nell’educazione alla pace che parte dal basso,
         dalla società civile e dal mondo della scuola. Un’educazione alla pace che parte da
         giovani come noi che hanno deciso di non lasciare posto all’indifferenza, mettendosi
         in gioco in prima persona.

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OLTRE I CONFINI #INFORMADACASA - NON DALLA GUERRA
Report informativo “OLTRE I CONFINI ”

#InFormadaCasa

                                                                                                                                                                    Indice
#InFormadacasa è un progetto promosso da Non Dalla Guerra. È un percorso formativo a più tappe sul tema delle migrazioni.

Il diritto alla salute dei migranti nei campi profughi, la legislazione italiana in materia di immigrazione e la grande questione dei confini

sono le tre macro-aree approfondite in un lavoro di ricerca realizzato con la collaborazione di esperti e professionisti di altre associazioni.

Un lavoro di ricerca che - per ogni macro-area analizzata - si è concretizzato nella redazione di un report dettagliato.

Redatto da:
Anna Piazza, Chiara Cera, Emanuel Morbin, Lisa Stocco,

Noemi Rossi, Luca Maddalosso,Francesca Spada

Responsabili progetto:                                                                                                                            IL CONFINE GRECO-TURCO   						                 6
Anna Baron I anna@nondallaguerra.it

Anna Piazza I annap@nondallaguerra.it

                                                                                                                                                  IL PASSO DEL BRENNERO: CONFINE INVISIBILE?			   26
Progetto grafico di:
Lorenza Zago I ufficiostampa@nondallaguerra.it

                                                                                                                                                  MELILLA E CEUTA 								38
Note:
Il presente documento è stato elaborato nell’ambito di un progetto formativo

promosso da Non Dalla Guerra e realizzato dai soci dell’associazione.                                                                             TRA ETIOPIA ED ERITREA 							56
La divulgazione del materiale è libera e a titolo gratuito.

I soggetti ritratti nelle fotografie non sono in alcun
modo legati alle informazioni presenti nel testo.
                                                                                                                                                  GAZA: UNA PRIGIONE A CIELO APERTO 					         64

                                                                                                                                                  BIBLIOGRAFIA 									72
OLTRE I CONFINI #INFORMADACASA - NON DALLA GUERRA
Gli ultimi avvenimenti

                IL CONFINE GRECO-TURCO
                                                                                                                              DICEMBRE 2019                                                  4 MARZO 2020

                                                                                                                          Inizia la controffensiva del regime siriano per              La Von Der Leyen in visita definisce la Grecia scudo
                                                                                                                          conquistare la zona della Siria nordoccidentale di           d’Europa e annuncia le misure UE per sostenere la
     Introduzione                                                                                                         Idlib, roccaforte delle forze qaediste e jihadiste e di      Grecia.
                                                                                                                          fatto protettorato della Turchia. Un milione di persone
                                                                                                                                                                                            6 MARZO 2020
    Dall’inizio del 2020 il confine greco–turco è stato         disperatamente di entrare in Grecia. Bambini, donne       sono costrette ad evacuare la regione.
    sotto i riflettori dei media internazionali, che hanno      e uomini coinvolti nella crisi umanitaria in atto al                                                                   Putin ed Erdogan si accordano per una tregua ad
                                                                                                                             27 FEBBRAIO 2020
    portato alla luce i recentissimi sviluppi di una forte      confine tra Grecia e Turchia, nelle isole greche e nel                                                                 Idlib e l’istituzione di un corridoio per il rientro degli
    crisi. Migratoria, politica, umanitaria e diplomatica       Mar Egeo non devono essere usati come strumento                                                                        sfollati.
    è una crisi che sta interessando principalmente due         politico» ha detto Francesco Rocca, presidente della      33 soldati turchi vengono uccisi in un bombardamento
    attori internazionali: la Turchia e L’Unione Europea.       Croce Rossa Italiana che opera nel Paese, dopo aver       aereo delle forze siriane a Idlib. Erdogan lancia un            10-17 MARZO 2020
    Dopo che Erdogan ha dichiarato “aperti” i confini           visto cosa accade sul confine settentionale del fiume     ultimatum all’Europa, minacciando di aprire il confine
    turchi ai migranti che vogliano raggiungere l’Europa,       Evros.                                                    greco-turco ai migranti e lasciare che raggiungano           Le varie potenze si muovono in vista dell’emergenza
    la situazione al confine con la Grecia ha avuto             Le numerose e ripetute violazioni dei diritti umani di    l’Europa. Questa pressione sull’Europa è finalizzata ad      Coronavirus. Nei campi regolari viene istituito il
    un’escalation di tensione. Anche nelle isole greche         cui hanno parlato i principali media nei primi mesi del   ottenere l’appoggio della NATO nel teatro di guerra          coprifuoco e vengono ridotti al minimo gli spostamenti
    sovraffolate la situazione è diventata ancor più critica,   2020, però, sono solamente l’apice di una situazione      siriano.                                                     e i contatti con l’esterno. Medici Senza Frontiere e
    anche a causa del diffondersi del Covid-19.                 che ha radici profonde e complesse, di un intreccio di                                                                 altre organizzazioni lanciano appelli per l’evacuazione
    «In quella che viene chiamata “la terra di nessuno”         sofferenze e conflitti che hanno iniziato a svilupparsi      29 FEBBRAIO 2020                                          immediata dei campi, dove l’arrivo del Covid-19
    ho visto alcune centinaia di persone che chiedevano         molti anni fa.                                                                                                         potrebbe portare a una catastrofe umanitaria.
                                                                                                                          le stime dicono che almeno 13mila persone
                                                                                                                          raggiungono il confine terrestre greco-turco, molte di            18 MARZO 2020
                                                                                                                          loro utilizzando mezzi di trasporto messi a disposizione     Il primo ministro turco annuncia che a causa del
                                                                                                                          dalla stessa Turchia. La Grecia respinge chi cerca di        Coronavirus i confini di Grecia e Bulgaria rimarranno
                                                                                                                          superare il confine. Al valico di Pazarkule la polizia       chiusi, pertanto chi è rimasto nella zona cuscinetto
                                                                                                                          greca usa lacrimogeni e granate stordenti contro i           tra Grecia e Turchia tornerà a Istanbul.
                                                                                                                          migranti.

                                                                                                                               1 MARZO 2020                                                 20 MARZO 2020

                                                                                                                          la Grecia adotta misure restrittive per contrastare          La Grecia continua a trattenere i migranti in luoghi
                                                                                                                          l’accesso dei richiedenti asilo. Viene sospesa la            chiusi come navi, parchi ed autobus, senza permettere
                                                                                                                          possibilità di fare richiesta di asilo e viene previsto il   loro di presentare richiesta di asilo.
                                                                                                                          rimpatrio immediato per chi entra in modo illegale.

                                                                                                                               3 MARZO 2020                                                 28 MARZO 2020

                                                                                                                          Si aggravano gli attacchi degli estremisti di destra         Le autorità turche procedono allo sgombero del
                                                                                                                          di Alba Dorata a giornalisti e ong. Molti attacchi, in       campo di Pazarkule, sorto il mese precedente sul
                                                                                                                          particolare quelli contro i migranti, si avvalgono del       confine greco-turco, e riportano i migranti ad Istanbul,
                                                                                                                          consenso implicito del governo.                              sottoponendoli a 14 giorni di quarantena.

6                                                                                                                                                                                                                                                   7
OLTRE I CONFINI #INFORMADACASA - NON DALLA GUERRA
Gli esiti dell’accordo (a settembre 2019)
                                                                                                           Il meccanismo di rimpatri e canali umanitari ha                 Ancora più ambigua è l’effettiva destinazione dei
                                                                                                           permesso il trasferimento in UE di circa 12.500                 fondi (660 mln) trasferiti ai Ministeri turchi per le
                                                                                                           persone, su 3.670.000 siriani che vivono in Turchia.            Migrazioni, per l’Educazione e per la Salute. L’unico
                                                                                                           Un ostacolo fondamentale è la lentezza della                    progetto pubblicamente noto in via di realizzazione con
                                                                                                           burocrazia greco-europea.                                       questi fondi è un centro di detenzione per rifugiati
                                                                                                                                                                           in territorio turco, 19esimo di una lunga serie. La
                                                                                                           Le promesse europee sono state scarsamente                      Commissione europea non ha fornito documentazione
                                                                                                           mantenute: il progetto di integrazione europea e                che provi l’esistenza di altri progetti e la gestione di
                                                                                                           la liberalizzazione dei visti si sono arenate di fronte         tali fondi, ha soltanto dichiarato che “Tutte le spese
                                                                                                           alle richieste di Bruxelles in materia di riforma della         sono soggette a verifiche di controllori indipendenti”.
                                                                                                           giustizia, rispetto dei diritti umani e delle libertà civili,   Il problema è che gli esiti di tali verifiche non vengono
                                                                                                           e di riforma della legislazione relativa al contrasto al        resi pubblici, escludendo la possibilità di un controllo
                                                                                                           terrorismo. Inoltre in ambito economico la Turchia              democratico sulla destinazione dei finanziamenti.
                                                                                                           lamenta l’insufficienza degli aiuti economici se
                                                                                                           confrontati allo sforzo che la situazione emergenziale          Inoltre, come emerge dai verbali e dalle dichiarazioni
                                                                                                           sta costando al Paese.Per queste ragioni, nel 2019 la           di Jean-Louis de Brouwer, direttore del dipartimento
                                                                                                           Turchia chiede di tornare al tavolo dei negoziati per           ECHO (European Civil Protection and Humanitarian
                                                                                                           rivedere le clausole dell’accordo e minaccia di aprire          Aid Operations) dell’Unione Europea, il Ministero
    L’accordo tra Turchia e UE del marzo 2016 in cinque punti:                                             le frontiere tra Grecia e Bulgaria nel caso in cui ciò          degli Interni turco sta assumendo un atteggiamento
                                                                                                           non avvenga.                                                    molto rigido, esercitando pressione sulle ONG.
                                                                                                                                                                           Comportamenti messi in atto ricorrentemente
          1   Respingimento dei migranti irregolari in Turchia                                             Un’inchiesta dei giornalisti di “The Black Sea”                 consistono in revocare autorizzazioni alle Ong,
                                                                                                           in collaborazione con L’Espresso e il consorzio                 garantire permessi solo per soggiorni brevi,
                                                                                                           investigativo EIC del 2018 mette in luce altri aspetti          ostacolare la concessione dei visti e, talvolta, mettere
          2   Istituzione di canali umanitari con proporzione 1:1                                          poco chiari legati alla messa in pratica dell’accordo.          in atto campagne intimidatorie (spesso taciute dalle
              (Per ogni irregolare rimpatriato, un altro ne viene trasferito in UE con canali umanitari)   Un primo punto è l’effettivo utilizzo dei fondi europei         stesse vittime) nei riguardi di dirigenti e membri delle
                                                                                                           destinati ad Ankara. I ricollocamenti in Turchia,               organizzazioni, come accaduto nel 2017 alla Ong
          3   Aiuti economici alla Turchia (6 miliardi di euro)                                            parte ingente delle spese, sono stati solo 1200 e               Mercy Corps.
                                                                                                           delle 26 maggiori infrastrutture programmate, in
                                                                                                           particolar scuole e ospedali, solo metà di queste sono
          4   Liberalizzazione dei visti per l’UE per i turchi                                             in costruzione. Quasi un miliardo sarebbe andato al
                                                                                                           World Food Programme, per il supporto umanitario ai
                                                                                                           rifugiati, anche se questa organizzazione, come molte
          5   Nuovi capitoli per l’adesione della Turchia all’UE                                           altre, ha diritto a trattenere un 7% dell’appalto come
                                                                                                           costo amministrativo (si tratta di 70 milioni rimasti in
                                                                                                           mano all’istituzione).

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OLTRE I CONFINI #INFORMADACASA - NON DALLA GUERRA
Un’ulteriore inchiesta del consorzio EIC (European           alle persone gravemente malate o ferite è concesso il
     Investigative Collaborations) si è occupata di indagare      passaggio per chiedere protezione”.
     sul supporto tecnico fornito dall’Unione Europea alla        Vediamo qui l’Europa in veste di soggetto di un
     Turchia per gestire la sicurezza nel confine turco           intenso processo di securitizzazione, che nasce nelle
     siriano e greco-turco. È emerso un trasferimento di          politiche dei singoli stati membri e sfocia in accordi
     risorse economiche e tecnico militare per oltre 80           internazionali di questa portata. L’accordo con la
     milioni di euro finalizzati all’acquisto di mezzi militari   Turchia, infatti, è un accordo pilota, la cui formula si
     blindati, di apparecchi e navi per la sorveglianza delle     ripropone con altri Paesi coinvolti nella gestione dei
     frontiere di terra e di mare.                                flussi migratori come il Marocco e la Libia.

     Questi strumenti vengono giustificati nei documenti          Si assiste in questo caso a un processo di
     europei come mezzi necessari a prevenire                     esternalizzazione dei confini e delle politiche di
     l’immigrazione illegale, il traffico di esseri umani         asilo: la gestione del fenomeno viene marginalizzata
     e il contrabbando. Con gli stessi, a tutti gli effetti,      a un territorio esterno all’Ue, trasformando di
     la Turchia mantiene altissimi i livelli di vigilanza         fatto la Turchia nel “campo profughi d’Europa”.
     alle frontiere, già chiuse da un muro di quasi 900           Il respingimento dei rifugiati è un atto illegale secondo
     chilometri sul confine siriano, rendendo praticamente        la convenzione di Ginevra (art. 33), ma in territorio
     impossibile l’ingresso ai richiedenti asilo.                 turco non può essere controllato dall’UE.

     Il console turco a Chicago Umut Acar sostiene che            L’Europa dei diritti esce da questo intreccio politico
     l’attraversamento “resta aperto a chi fugge dai regimi”      apparentemente vincitrice: con ingenti finanziamenti
     e rimane chiuso per combattere i terroristi e ridurre il     e un accordo politico che a prima vista può sembrare
     rischio di attentati. Purtroppo, però, le testimonianze      onesto e ragionevole, evita l’afflusso di questi
     delle Ong e di chi vive nei villaggi prossimi al confine     migranti tanto temuti dall’opinione pubblica, senza
     convergono nel dire che la frontiera è chiusa e chi          nemmeno essere chiamata a rispondere per le gravi
     tenta di superarla è esposto al fuoco delle forze            e reiterate violazioni dei diritti umani e degli accordi
     turche. L’Unhcr a riguardo ammette che “soltanto             internazionali di cui è subdola complice.

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                                                                                                                              ©11 AP
OLTRE I CONFINI #INFORMADACASA - NON DALLA GUERRA
TURCHIA                                                                                                                                                                              “            Noi non abbiamo tempo per studiare, noi
                                                                                                                                                                                                                                                 dobbiamo lavorare. Noi lavoriamo e poi
                                                                                                                                                                                                                                                 torniamo a casa. Quando sono arrivato
                                                                                                                                                                                                                                                ho imparato la lingua e ho cominciato a
                                                                                                                                                                                                                                                chiedere nei negozi se avevano bisogno,
      Qual è la situazione dei profughi?                                                                                           una scuola; quest’ultimi però rappresentano solo il
                                                                                                                                   13% dei rifugiati siriani in età scolastica.                                                                  se era così lavoravo per loro. Le prime
                                                                                                                                   Inoltre, a evidenziare la gravità dei dati riportati,                                                       mansioni che ho svolto? Ho trasportato le
                                                                                                                                   emergono le statistiche sull’attenzione che il                                                              cose che servivano da un negozio all’altro,
     Il 29 aprile del 2011 i primi 263 siriani entrarono
     in Turchia, per sfuggire dal confitto. Tra settembre               di oltre                                                   popolo siriano prestava alla cultura prima di essere                                                       così hanno iniziato a conoscermi. Due anni
                                                                                                                                                                                                                                              fa. Avevo 15 anni. Poi ho iniziato a lavorare
     e aprile dello stesso anno nacquero i primi 4 campi
                                                                        3.500.000                                                  lacerato dalla guerra: un tasso di iscrizione del 99%

                                                                                                                                                                                                                                                                                 ”
                                                                                                                                   per l’istruzione primaria e dell’82% per la scuola                                                           con mio padre in una fabbrica di tessuti
     per rifugiati (che saranno 13 nel 2012 e 21 alla fine
                                                                         siriani registrati in Turchia                             secondaria inferiore.                                                                                                 e sono rimasto con lui*
     del 2013).
     A fronte della crescita esponenziale del flusso
     migratorio, dovuto sia all’acuirsi del conflitto siriano,                                                                     La domanda immediatamente consequenziale da porsi

                                                                                              6%
     all’accordo firmato dalla Turchia con l’Europa, la                                                                            a questo punto è: cosa succede ad un esercito, in parte
     disponibilità di posti nei campi rifugiati è rimasta,                                                                         fantasma, di generazioni a cui non è stata consentito
     pressoché invariata. Ci si ritrova così a marzo del                                                                           di fatto l’accesso all’istruzione?                                                           Chi non riesce a imparare la lingua, e non trova un lavoro
     2018: di oltre 3 milioni e mezzo di siriani registrati,                                                                       Cosa accade se gli stessi sfortunati protagonisti                                            in fabbrica, si ritrova a essere costretto a raccogliere
     solo il 6% di loro (225.557) vivevano nei 21 campi                                                                            sono costretti a vivere nella miseria più totale,                                            la plastica dai cassonetti della spazzatura, per
                                                                            vive nei campi profughi
     (TAGs, Temporary Accomodation Centers) collocati                                                                              abbandonati dalla comunità internazionale e dal paese                                        poterla poi vendere al riciclo e raccimolare qualche
     nelle province turche a ridosso con il confine siriano.                                                                       che li dovrebbe proteggere?                                                                  soldo per sopravvivere.

                                                                                               1.4
     Nei campi profughi turchi, per chi riesce ad accedervi,
     c’è disponibilità di acqua, elettricità e molte unità                                                                         Le principali cause in Turchia, che portano i giovani
     abitative dispongono persino di antenne paraboliche.                                                                          migranti a finire precocemente l’infanzia e ad
     All’interno sono state create anche delle scuole, che                                     milioni                             entrare in modo traumatico nell’età adulta sono

                                                                                                                                                                                                                                                           64%
     presentano una buona percentuale di frequentanti.                                                                             principalmente lavoro minorile, accattonaggio,
     Per tutti gli altri, ovvero la maggior parte dei                                                                              reclutamento da parte di forze armate di matrice
                                                                             sono minori sotto i 14 anni
     profughi, la situazione è diversa;                                                                                            terrorista, sfruttamento sessuale.

“
                                                                                                                dati Unchr -2018

                                                                                                                                                                                                                                         dei siriani vive sotto la soglia di povertà
                                                                 Nel 2017 almeno la metà dei circa tre milioni di                  Secondo Ahmad, insegnante volontario in una scuola
      Coloro che riescono a fuggire dal conflitto
                                                                 migranti siriani presenti in Turchia avevano un’età               siriana a Gaziantep, i minori sono preferiti in quanto
         e ad arrivare in Turchia possono solo
                                                                 inferiore ai 18 anni (secondo i dati ufficiali delle Nazioni      “danno meno problemi, non alzano troppo la testa.
       appoggiarsi ai loro contatti lì, e a coloro
                                                                 Unite: su poco più di due milioni e ottocentomila                 Sono schiavi perfetti che seguono pedissequamente
     che sono arrivati precedentemente e si sono
                                                                 persone registrate ufficialmente, circa un milione e              gli ordini del padrone. Devono essere sacrificati
      già inseriti nel tessuto sociale. È in questo
                                                                 duecentomila under 18 e quasi 400.000 under 5).                   e abbandonare l’idea di poter studiare, per poter
       modo che riescono a trovare una casa da
                                                                 Nel novembre 2015,i dati elaborati da Human Rights                permettere alle famiglie di sopravvivere”.
      affittare più facilmente e a un prezzo non
                                                                 Watch stimavano che all’incirca il 90% dei bambini                Per molti la sfida è imparare la lingua turca, così da
        troppo alto. Tutti quelli che non hanno
                                                                 che vivevano nei campi frequentavano regolarmente                 poter poi trovare un lavoro.
      questa fortuna spesso si trovano a vivere
         per strada anche per lunghi periodi*                                                                                      *L’accoglienza dei rifugiati in Turchia, un fallimento annunciato. Produzione di Progetto Melting Pot Europa
12                                                                                                                                                                                                                                                                                            13
OLTRE I CONFINI #INFORMADACASA - NON DALLA GUERRA
Da dove provengono i migranti?

     Nel 2020 sono stati fino ad ora fermati circa 1.800      dal fiume Evros, che traccia anche il confine con la
     migranti a settimana, tutti bloccati nel tentativo di    Bulgaria.
     attraversare i confine verso l’Ue.                       Si tratta principalmente di mediorientali provenienti
                                                              da Siria, Iraq e Palestina, nordafricani di Egitto, Libia
     La mobilitazione scattata con l’annuncio della           e Marocco, africani provenienti da Nigeria, Congo,
     riapertura del confine ha spinto i migranti verso        Guinea e tanti in fuga da Afghanistan, Pakistan e
     le due rotte principali che portano all’Europa:          Bangladesh.
     la prima parte dalle località della costa egea
     della Turchia, situate a poche miglia nautiche           Tra queste diverse nazionalità, oltre ai siriani e
     dalle isole greche e costituisce la rotta verso i        iracheni, molto numerosi sono soprattutto gli afghani,
     confini dell’Ue più trafficata nella stagione estiva.    che tentano di passare il confine orientale della
     I movimenti più significativi sono avvenuti però verso   Turchia con l’Iran per poi attraversare il territorio
     il confine terrestre di Edirne con la Grecia, segnato    turco fino alle coste dell’Egeo.

                                                                                                                                                                                                                                        © ISPI

                                                                                                                          Con il coronavirus che dilaga nella Repubblica            afghani sradicati, dei quali circa 2,7 milioni registrati
                                                                                                                          Islamica il confine è però blindato, limitando,           come rifugiati e altri due milioni rimasti sfollati
                                                                                                                          perlomeno nel medio termine, il passaggio ai soli         all’interno del Paese. Gli afghani rappresentano la
                                                                                                                          migranti che, giunti da est negli scorsi mesi, si         popolazione sotto il mandato dell’UNHCR rimasta
                                                                                                                          trovano già in Turchia.                                   sfollata ed espropriata di tutto per più lungo tempo
                                                                                                                                                                                    a livello mondiale.
                                                                                                                          ll ministro degli Interni turco, Suleyman Soylu, nel      Dal 2018 La Turchia si è ritrovata ad affrontare una
                                                                                                                          2019 ha cercato più volte di riportare l’attenzione       nuova ondata di migranti provenienti dal territorio
                                                                                                                          sull’Afghanistan. “Sono 4 anni che cerchiamo di parlare   Afghano. La maggior parte di queste persone è formata
                                                                                                                          all’Europa delle rotte migratorie dall’Afghanistan e      da uomini e donne in fuga da guerra e povertà,
                                                                                                                          dall’Africa. Il 45,5% di quelli che raggiungono l’Ue      che affrontano un viaggio pericoloso per cercare di
                                                                                                                          dalla Turchia sono afghani”.                              arrivare in Europa a cercare lavoro.

                                                                                                                          L’esodo afghano sta ormai entrando nel suo quinto
                                                                                                                          decennio. Sono circa 4,6 milioni su scala globale gli

14                                                                                                                                                                                                                                              15
OLTRE I CONFINI #INFORMADACASA - NON DALLA GUERRA
GRECIA
      “We are like animals”

     L’accordo tra UE e Turchia, con tutte le sue fragilità, è    sostengono di essere stati espulsi dalla Grecia dopo
     sicuramente stato in grado di cristallizzare la situazione   aver subito maltrattamenti fisici e psicologici ed
     per alcuni anni, seppur nella sua drammaticità e con         essere stati spogliati di cellulare e documenti, senza
     le costanti tensioni di cui abbiamo parlato.                 avere la possibilità di richiedere asilo o ricevere
     Il palco è crollato quando, tra il 27 e il 29 febbraio,      assistenza di un avvocato.
     Erdogan decide di aprire i confini. Di fronte a questa       La situazione nei campi profughi in Grecia è disastrosa
     decisione, la Grecia e, tramite questa, L’Europa, mette      già da anni, in particolare dopo il forte afflusso del
     in atto delle politiche che hanno scatenato le critiche      2015. Sembrerebbe che il governo questa volta non
     di tutta la comunità internazionale, mostrandosi             abbia intenzione di assumersi un impegno di enorme
     debole, spaventata e molto meno affezionata ai diritti       portata economica e sociale. In assenza di adeguato
     umani di quanto non lo sia alla sicurezza nazionale.         sostegno da parte dell’UE, lo Stato, solo e già in                                                                                                  © Belal Khaled /TRT Arabi
                                                                  ginocchio, sta reagendo violentemente al nuovo flusso
     L’inchiesta “We are like animals” del New York Times ,       migratorio innescatosi negli ultimi mesi a causa del
     pubblicata il 13 marzo 2020, vuole far luce sui              perpetuarsi delle violenze in Siria e della decisione     è una condotta inaccettabile e che viola importanti          della legge locale.
     recentissimi sviluppi della crisi migratoria e sui reali     di Erdogan di aprire il confine greco-turco.              convenzioni internazionali, come la Dichiarazione            L’inchiesta continua con la denuncia della violenza
     approcci che lo stato greco sta adottando a riguardo.                                                                  Universale dei Diritti Umani e nello specifico quella di     in mare, immortalata da immagini e video registrati
     Sono numerose le testimonianze di migranti che               Quella ufficialmente portata avanti negli ultimi mesi     Ginevra sullo status del rifugiato.                          e passati alla stampa da ufficiali turchi. In questi
                                                                                                                            L’inchiesta del NYT porta alla luce risvolti                 documenti, che hanno fatto il giro del mondo, si vede
                                                                                                                            agghiaccianti, riguardo i quali la Grecia si è espressa      chiaramente la guardia costiera greca mentre sfreccia

                            50.500
                                                                                                                            negando ripetutamente i fatti.                               e spara nell’acqua in prossimità delle imbarcazioni di
                                                                                                                            Dai racconti dei migranti, riscontrati da video,             fortuna su cui viaggiano i migranti, non risparmiandosi
                                                                                                                            immagini satellitari e dai dati GPS dei cellulari dei        colpi di manganelli.
                           migranti arrivati in Grecia                                                                      testimoni, emerge l’esistenza di un “black site”, un
                                 2018
                                                                             73.377
                           nel                                                                                              centro non ufficiale, dove, in periodi di particolare        Sul confine di terra la situazione non sarebbe migliore,
                                                                                                                            affollamento dei centri di accoglienza ufficiali, i          e l’inchiesta riporta gli esiti di ricerche e testimonianza
                                                                                                                            migranti sarebbero illegalmente detenuti per poi             di migranti riguardo la morte di Mohammed Yaarub,
                                                                           migranti arrivati in Grecia                      essere espulsi senza la possibilità di richiedere l’asilo,   22enne siriano. Secondo le ricostruzioni, Mohammed
                                                                           nel 2019                                         totalmente in violazione dell’art. 33 della Convenzione      sarebbe stato colpito dal fuoco delle forze dell’ordine
                            +45,3%                                                                                          di Ginevra sullo status del rifugiato.                       greche, che lo hanno fermato durante il suo tentativo
                                                                                                                                                                                         di superare il confine greco-turco.
                                                                                                                            Un portavoce del governo greco, Stelios Petsas, non
                                                                                                                            ha commentato l’esistenza del sito, ma ha affermato
                                                                                                                            che la Grecia detiene ed espelle migranti nel rispetto
                                                                                                                                                                                                                                 © Francesco Pistilli
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OLTRE I CONFINI #INFORMADACASA - NON DALLA GUERRA
L’estrema destra greca
                                                                                                                           Il fenomeno dell’estremizzazione è particolarmente
                                                                                                                           allarmante poiché le violenze non si rivolgono
                                                                                                                           unicamente, come si potrebbe pensare, ai richiedenti
                                                                                                                                                                                     “           È incredibile come la Grecia sia impazzita
                                                                                                                                                                                                   all’improvviso, queste terre sono sempre
                                                                                                                                                                                               state accoglienti. È sempre stata una zona di
                                                                                                                                                                                                 passaggio e non ci sono mai stati problemi
    Un’ulteriore criticità che continua ad accrescere la       Il risvolto preoccupante sta nel fatto che, negli ultimi    asilo, ma vengono estese alle Ong e ai civili che si                  con la popolazione. Dall’altra parte, oltre il
    sua portata è il fenomeno dei movimenti di estrema         mesi in particolare, è aumentata l’adesione a gruppi        occupano di prestare servizi ai migranti, e, laddove                 confine, noi andiamo spesso anche solo per
    destra greci, figli della crisi e dell’esasperazione       estremisti, primo fra tutti Alba Dorata, che si pone a      siano loro a prestare soccorso, agli stessi militari.                                prendere un caffè.
    generale a fronte di una situazione emergenziale           capo di atti intimidatori e aggressioni a persone, cose,                                                                         In Grecia il servizio militare è obbligatorio e
    trascinatasi per anni e in continuo peggioramento.         proprietà.                                                  A Chios, la notte del 3 marzo, viene appiccato un                   quando si finisce si ha la possibilità di restare
                                                                                                                           incendio nel deposito della Onlus Stay Human Odv,                        tra i volontari della Guardia nazionale e
    Nelle isole, dove la concentrazione di migranti è          “Andiamo in tre, ci disponiamo in un punto della riva del   che si occupa di fornire assistenza e servizi di prima              continuare il proprio addestramento di tanto
    altissima e gli hotspot straripano di persone che          fiume dove spesso passano i migranti. All’improvviso        necessità ai profughi del campo di Vial.                               in tanto, in base alle proprie disponibilità.
    non vengono distribuite sul territorio nazionale, la       scatta l’azione, li blocchiamo, li mettiamo pancia a                                                                                   Si ha anche un’arma in dotazione ma
    popolazione ha iniziato forti proteste contro il governo   terra e con le mani legate in modo che non possano          La settimana precedente i cosiddetti “volontari a                         ovviamente non la si può usare senza
    attuale, ad esempio con lo sciopero generale del 20        liberarsi. Gli togliamo i telefoni e li bruciamo dopo       difesa delle isole” hanno attaccato i militari mentre                autorizzazione [...]. Il governo ha una grande
    gennaio 2020 organizzato a Lesbo, Samos e Chios.           averli lasciati a terra per un po’ […] Poi chiamiamo        trasferivano materiali per allestire un secondo hotspot                   responsabilità: quella di utilizzare una

                                                                                                                                                                                                                                                                      ”
                                                               la polizia e se la vedono loro» racconta uno uno dei        più grande. Il fondatore della Onlus Musli Alievski                   propaganda nazionalista, come se ci fosse
    La popolazione all’inizio del fenomeno si era              riservisti non richiamati dalla Guardia Nazionale,          spiega: “Non mi sento di incolpare la gente di qui, non                            un’invasione in corso*
    dimostrata accogliente, ma la cristallizzazione            tassista di giorno e cacciatore di migranti la notte,       è che si sono svegliati all’improvviso neonazisti, sono
    della situazione sta facendo emergere significative        al giornalista Valerio Nicolosi in un interessante          solo esasperati.”
    tensioni che riguardano quasi la totalità dei cittadini,   reportage realizzato per Il Manifesto a inizio marzo                                                                  *intervista di Valerio Nicolosi a Valantis Pantsidis, avvocato penalista greco - Il Manifesto, 6/03/20

    a fronte di oggettive e incontestabili problematicità.     2020.

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18 AP                                                                                                                                                                                                                                                                                         19
La reazione dell’Europa e le misure a sostegno della Grecia                                                           Un inferno di nome Moria

     Il 3 marzo 2020 la presidente della Commissione            tempo per un’azione concertata, basata sui nostri          Nel sud dell’isola di Lesbo, vicino alla città di         condotto dall’Agenzia Frontex. Per legge tutte le
     Europea Ursula Von Der Leyen annuncia le misure            valori, e per il sangue freddo. La Turchia non è un        Mitylene, sorge il campo di Moria, attualmente il         persone entrate illegalmente sul territorio greco
     che verranno attuate a seguito dei nuovi sviluppi          nemico e le persone non sono mezzi per raggiungere un      più grande campo profughi d’Europa.Si tratta di un        vengono detenute all’interno del detention camp i
     della crisi migratoria. Si tratta di 700 milioni di euro   obiettivo. Faremo meglio a ricordarci di entrambi nei      RIC (Reception and Identification Centre), quindi         primi 3 giorni fino ad un massimo di 25 giorni.
     in aiuto alla Grecia, combinati al rafforzamento di        giorni a venire. Grazie alla Grecia per essere il nostro   un campo istituzionale, pensato per l’accoglienza         Possono essere messe in detenzione anche le persone
     Frontex e della mobilitazione del meccanismo europeo       scudo[...]Voglio anche esprimere la mia compassione        di richiedenti asilo (r.a.) fino alla conclusione della   che hanno ottenuto una risposta negativa sia dal
     di protezione civile.                                      per i migranti che sono stati spinti da false promesse     procedura di asilo.                                       greek Asylum Service (gAS), sia in ricorso dall’Appeal
     La Ue, a livello diplomatico, sta quindi dimostrando       in questa situazione disperata”.                           Questo campo, con la capienza originaria di circa         Committe, le persone considerate a serio rischio
     solidarietà alla Grecia, nonostante le accuse delle                                                                   2.500 persone, ne contiene oggi circa 23mila, tra         di fuga e quelle che non hanno rinnovato entro la
     organizzazioni umanitarie in tema di violazione dei        L’Unione Europea nei giorni successivi ha anche            cui numerose famiglie, minori non accompagnati            scadenza il proprio Permesso di Soggiorno (PdS).
     diritti. Le dichiarazioni della Von der Leyen sono         elaborato un programma di rimpatri su base                 (1.049 il 15 gennaio 2020) e donne in gravidanza,
     ambigue e lasciano molto su cui riflettere:                volontaria, per evitare il congestionamento degli          tutti accampati intorno al campo originario, nella        Qui le persone vivono in attesa e in costante stato
                                                                hotspot greci. Duemila euro per tornare a casa:            cosiddetta jungle che si sviluppa nei territori           d’ansia e paura. Senza poter vedere un medico perché
     “La situazione ai confini non deve essere gestita          una misura dedicata a quei migranti economici che          circostanti.                                              quelli che ci sono assolutamente insufficienti, e spesso
     solamente dalla Grecia, ma è responsabilità dell’Europa    probabilmente in questo frangente vedrebbero la                                                                      visitano solo i bambini molto piccoli e con patologie
     nel suo insieme e noi la gestiremo ordinariamente          propria richiesta di asilo respinta.                       A Moria arrivano le persone transitate per il transit     croniche gravi.
     con unità, solidarietà e determinazione. Chi cerca di      La somma offerta è aumentata esponenzialmente              camp a nord dell’isola, nei pressi di Skala Sykaminea,
     mettere alla prova l’unità dell’Europa resterà deluso.     rispetto a quella già prevista da una misura precedente,   e che hanno dichiarato di voler fare domanda di           La situazione va rapidamente peggiorando se si
     Manterremo la linea e la nostra unità prevarrà. È          che si limitava a 370 euro.                                protezione internazionale tramite un colloquio            considerano i recenti flussi e dopo che a novembre

                                                                                                                                                                                                                  23
                                                                                                                                                                                                                   milla
                                                                                                                                                                                                   le persone che vivono a Moria

                                                                                                                                                                                                               23
                                                                                                                                                                                                              1049
                                                                                                                                                                                                                    milla
                                                                                                                                                                                                   minori non accompagnati

©20Anna Pantelia/MSF                                                                                                                                                                                                                            21
2019 il nuovo Governo greco, la destra guidata             svenute nelle file di distribuzione. In particolare il     poi, non vogliono che i loro figli vadano a scuola perché   massima. Ciò significa che ci sono molte persone
      da K. Mitsotakis, ha promulgato la nuova legge             Ramadan rappresenta un periodo estremamente                temono che ciò rallenterà la loro richiesta di asilo.       classificate come “vulnerabili” che vivono in
      sull’immigrazione, entrata di fatto in vigore proprio      impegnativo. Quando si verificano forti piogge             Non sono pochi i genitori che non lasciano uscire i         condizioni inadeguate all’interno dei campi e della
      dal 1° gennaio 2020. Con questa legge emergono             sull’isola il campo diventa molto fangoso e le acque       bambini dalle tende in cui vivono.                          jungle (ad es. disabili, malati, anziani, malati di
      nuove restrizioni che inaspriscono le condizioni di        reflue dei servizi igienici si riversano sulle vie che     Anche le donne, sono soggetti vulnerabili e non             mente, donne in gravidanza, ecc.).
      vita dei migranti nei campi e irrigidiscono l’accesso      molti percorrono ogni giorno con indosso calzature         debitamente protetti. Molte donne single sono               Nonostante le donne sole in stato di gravidanza siano
      alla richiesta di asilo. Da un rapporto del Legal          inadeguate. I bambini sguazzano tra sudiciume e            costrette a vivere in uno spazio ostile, dominato           riconosciute come categoria vulnerabile dalla legge, e
      Centre Lesvos, risalente a gennaio 2020, emerge            fango con infradito rotte.                                 dagli uomini. I servizi igienici e i percorsi non sono      pertanto abbiano diritto ad una procedura semplificata
      come la nuova legge violi il diritto al lavoro, neghi      In inverno le precipitazioni intense distruggono           ben illuminati, portando ad un aumento del rischio          per la domanda d’asilo e ad alcune forme di sostegno,
      di fatto l’accesso alla procedura di asilo, aumenti il     frequentemente le strutture dei rifugi di fortuna e le     della violenza sessuale di genere, già di per sé molto      abbondano le testimonianze di donne incinte che non
      rischio di rigetto della domanda d’asilo, non riconosca    persone faticano giornalmente per sistemare le loro        elevata, durante la notte.                                  dispongono nemmeno di un materasso per coricarsi.
      debitamente e tempestivamente i soggetti vulnerabili,      “case”.
      ostacoli il ricorso contro le decisioni negative in                                                                   A Vial, campo nei pressi di Chios, l’UNHCR ospita
      merito alla domanda d’asilo, dinieghi un interprete        Nell’estate 2019 a Chios, le cifre mostrano che solo       alcune persone vulnerabili nei condomini intorno
      a richiedenti asilo detenuti che parlano lingue rare.      60 bambini sono stati registrati nella scuola greca.       all’isola, ma questi hanno già raggiunto la capienza
      Il Centro denuncia inoltre l’aumento dei suicidi, in       Il fatto che non ci fossero vaccini disponibili ha
      alcuni casi direttamente riconducibili al fallimento       rappresentato un ostacolo all’accesso all’istruzione,
      dello Stato greco nel fornire misure obbligatorie.         poiché la gente del posto ha protestato per chiedere
                                                                 che tutti i bambini rifugiati venissero fatti vaccinare
      Le condizioni meteorologiche mettono a dura prova          prima di frequentare le lezioni nelle scuole locali. Per
      i residenti dei campi durante tutto l’anno. In estate, a   fortuna i programmi di vaccinazione sono poi arrivati
      causa delle temperature afose, molti residenti soffrono    a Chios.
      delle insolazioni e sono state segnalate persone           Un altro probelma riguarda il fatto che molte famiglie,

“        Nella giungla non ufficiale non ci sono acqua, elettricità, gabinetti, sanitari, docce o
         impianti di lavaggio. I bambini sono spesso segnati da evidenti lesioni causate dagli
        incidenti dovuti ai tentativi delle famiglie di riscaldare l’acqua in bottiglie di plastica
         sopra ai fuochi. […] Le persone che vivono a Vial”- campo nei pressi di Chios- “sono
        messe in pericolo da un sistema di smaltimento dei rifiuti inefficiente che provoca la
     fuoriuscita di liquami tossici nei loro alloggi. È comune vedere vermi, ratti e feci umane.
       In un luogo in cui l’accesso all’assistenza sanitaria è estremamente limitato e spesso
          fornito da volontari, la probabilità di diffusione di malattie è diffusa. I residenti del
      campo raccontano di ore di coda in attesa di ricevere una fornitura d’acqua in bottiglia
       insufficiente e cibo immangiabile a causa del cattivo gusto. Il campo è disseminato di
       contenitori di plastica, bottiglie e pasti in decomposizione. [...]I servizi medici sono di
         difficile accesso e le segnalazioni di tubercolosi e scabbia nel campo sono frequenti

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                                                                                                                                                                                                                               © Francesco Pistilli
                                                                                                                                                                                                                                            23
Conclusioni

     Alla luce di quanto riportato, è facile comprendere        tramite il processo di esternalizzazione sopracitato.
     perché si parli di morte dell’Europa, per lo meno di       L’emergenza sanitaria ha determinato un momentaneo
     quella fondata sul rispetto e la promozione dei diritti.   assorbimento della crisi ai confini, con la decisione
     Dato che l’80% dei profughi è ricollocato in diverse       della Turchia di far rientrare a Istanbul chi ancora non
     aree del suo stesso Paese o di Paesi confinanti ai         era entrato in territorio greco. Ciò non significa che
     teatri di guerra, è facile comprendere che un piano        il problema sia risolto e non tornerà a ripresentarsi
     di accoglienza ad opera di Paesi ricchi come quelli        più forte e sconvolgente di prima. Inoltre, non va
     europei, per una percentuale residuale di profughi         assolutamente dimenticato ciò che il dilagare di una
     sarebbe attuabile.                                         pandemia globale possa significare per chi vive in
                                                                condizioni igienico-sanitarie come quelle dei campi
     “Già ora, anche senza riformare le norme, sarebbe          profughi, greci e turchi, ma non solo.
     possibile per gli stati trasferire i richiedenti asilo
     che sono in Grecia e in Italia negli altri paesi europei   L’appello delle organizzazioni umanitarie per
     se ci fosse la volontà, attraverso l’articolo 17 del       il ricollocamento dei profughi e dei rifugiati è
     regolamento di Dublino.” sostiene Annalisa Camilli in      l’espressione diretta di una necessità impellente, di
     un articolo per ISPI.                                      una situazione critica da risolvere tempestivamente,
                                                                che prescinde le dinamiche politiche e sociali.
     Una decisione del genere mostrerebbe la forza delle        Una voce che non può essere ignorata e che parla
     istituzioni europee sia a Erdogan, di fronte ai suoi       nell’interesse di tutti noi, a prescindere dal fatto di
     ricatti, ma anche agli Stati che, come la Grecia,          trovarci da una parte o dall’altra del confine.
     da queste istituzioni si sentono ormai lontani,
     abbandonati, talvolta sfruttati. Sarebbe, soprattutto,
     un modo per gestire questa crisi in modo più umano e
     tutto considerato, ragionevole.

     Bruxelles però sembra bloccata, incapace di
     incisività e di calore umano, mentre rimane ostaggio
     delle divisioni tra i governi, della propaganda dei
     partiti nazionalisti e del potere degli Stati non
     europei a cui ha affidato il controllo delle frontiere,

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                                                                                                                           © Francesco    25
IL PASSO DEL BRENNERO: CONFINE INVISIBILE?
      Da dove nasce il confine?                                                                                              Quando nel 2013 il flusso migratorio verso il vecchio       Memorandum Italia-Libia (febbraio 2017) ne sono un
                                                                                                                             continente comincia ad intensificarsi, l’Europa non è       limpido esempio; è soprattutto interessante vedere
                                                                                                                             preparata; fino al 2015, anno in cui anche nei giornali     come Jean-Claude Junker abbia tenuto a sottolineare
     Il Passo del Brennero ha una lunga storia che affonda      di Schengen tra Italia e Austria, che per la prima           si comincia a parlare di “crisi europea dei migranti”,      che l’accordo con la Turchia, “conforme a tutte le
     le sue radici già nell’età del bronzo, quando i popoli     volta dopo decenni la frontiera viene definitivamente        le frontiere italiane sono ancora permeabili e si stima     norme dell’UE e internazionali”, sia uno strumento per
     indoeuropei si riversarono sul versante meridionale        smantellata.                                                 che vi siano transitate circa 175.000 persone.              proteggere l’Europa e difendere i migranti dal traffico
     delle Alpi proprio attraverso questo valico. I Romani                                                                                                                               di esseri umani.
     trasformarono i suoi sentieri in strade militari, e fin    Ma è davvero così? La frontiera è davvero un ricordo         L’Unione Europea sceglie di ricorrere ad ogni mezzo
     dal XIII secolo i traffici commerciali della Repubblica    del passato? Abbiamo parlato di come il passo del            per tutelare la libera circolazione all’interno dell’area   Sulla stessa linea d’onda Marco Minniti, fautore del
     di Venezia e dell’Impero austro-ungarico che vi            Brennero abbia rappresentato uno snodo strategico,           Schengen; anche se ciò significa aumentare                  Memorandum con la Libia. Non è ben chiaro come il
     transitavano fruttarono grossi introiti. Ma il passo       commerciale, se vogliamo anche simbolico. Ma non             spropositatamente il budget dell’Agenzia europea            nobile proposito di “proteggere i migranti” dal traffico
     del Brennero non si limitava a rappresentare un luogo      è stato solo questo. Il valico del Brennero è stato          della guardia costiera e di frontiera e incoraggiare        di esseri umani si sposi con il fatto che i loro diritti
     d’importanza strategica ed economica; nel 1918,            costantemente interessato dai flussi migratori,              accordi bilaterali tra i paesi dell’Unione e quelli di      siano costantemente calpestati in questi paesi e che
     dopo una guerra sanguinosa, il passo si caricava di        aspetto che non è ad oggi mutato.                            transito dei migranti.                                      questi debbano pagare lo scotto di tali accordi con
     nuovi e ancor più rilevanti significati, quando – con                                                                   Gli accordi dell’UE con la Turchia (marzo 2016) e il        soprusi, violenze, e spesso la vita.
     l’annessione delle “terre irredente” del Trentino e        Per i migranti, però, il confine non è stato abolito:
     dell’Alto-Adige – divenne il punto di demarcazione         esiste, è pericoloso e talvolta mortale. Da circa quattro
     del confine tra l’Italia e l’Austria. È forse con il       anni, il passo del Brennero e la città di Bolzano, sono
     fascismo che vediamo prendere forma la prima,              ormai divenuti tappe sempre più frequentate dai
     vera militarizzazione di questa frontiera, tramite la      migranti che, provenienti dalle rotte dei Balcani e del
     disseminazione di rifugi e bunker fra questi monti         Mediterraneo, sperano di riuscire ad attraversare il
     (anche grazie alla manipolazione di un irredentismo        confine invisibile dell’Italia settentrionale e proseguire
     ora sempre più aggressivo).                                il cammino verso il Nord Europa.

     In quanto via di comunicazione internazionale di           Si tratta di un’impresa spesso disperata che vede
     rilevanza dalla penisola italiana fino al Mare del Nord,   uomini, donne e minori tentare di superare la frontiera
     la linea ferroviaria del Brennero, costruita nel XIX       nascosti per la maggior parte nei treni passeggeri,
     secolo, venne bombardata dagli Alleati durante la          ma anche nei treni merci o percorrendo la strada a
     seconda guerra mondiale – così come le città vicine.       piedi. Per questi uomini, donne e bambini il percorso
     È solo nel 1995, con l’entrata in vigore degli Accordi     è pieno di ostacoli.

                                                                                                                                                                                                                               © Francesco Pistilli
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Tuttavia, le frontiere esterne non sono le uniche           Migranti segnala prassi difformi: una volta fatti
     ad essere permeabili e, sotto le pressanti richieste        scendere dal treno, i migranti passano per la stazione
     austriache di intensificare il presidio dell’arco           della polizia ferroviaria e vengono caricati nei treni
     alpino, viene implementato nel maggio 2016 il piano         con direzione Bolzano, ma mentre ad alcuni di loro
     dell’allora Ministro dell’Interno Alfano.                   viene rilasciato un documento con l’invito a recarsi
                                                                 in questura, altri – non è ben chiaro secondo quale
     L’obiettivo primario, non ne è fatto mistero, è quello di   criterio – vengono semplicemente abbandonati a loro
     evitare un blocco totale che danneggerebbe il turismo       stessi. Vi è poi la spinosa questione dei minori non
     italiano e austriaco, l’import-export e il transito dei     accompagnati, la cui presa in carico è difficoltosa e
     lavoratori transfrontalieri. Viene tuttavia ritenuto        problematica.
     auspicabile per la sicurezza dell’Europa – pure se in
     contrasto con i principi e le norme che caratterizzano      Non sono mancati casi di espulsioni illegali verso il
     l’area Schengen – incrementare i controlli assidui          paese d’origine, o in cui i migranti “irregolari” siano
     e sistematici sull’asse ferroviario del Brennero, fino      stati fatti scendere dal treno e lasciati completamente
     alla stazione di Verona. Nonostante venga naturale          soli, in un paese sconosciuto, senza alcuna direzione
     pensare unicamente ad un flusso “in uscita” è               se non quella segnata dai binari del treno. In una
     stato riscontrato come il passo del Brennero sia in         simile situazione, gli incidenti mortali sono un
     realtà anche una tappa d’entrata nel nostro paese,          rischio palpabile. D’altra parte, la militarizzazione
                                                                                                                                                                                                   © Michele Luppi
     soprattutto da parte di migranti che, dopo aver fatto       del Brennero è in perfetta linea con l’approccio
     domanda d’asilo in altri Paesi europei del nord Europa      europeo sulla gestione dei flussi migratori: ogni
     e ricevuto uno o più dinieghi, tentano di spostarsi per     accordo è valido per limitarne l’arrivo sulle nostre
     fare domanda d’asilo anche in Italia. Ciò rappresenta       coste, ignorando radicalmente i motivi per cui queste
     un problema per loro, dato che in base al regolamento       persone si spostano.
     di Dublino, è il primo paese in cui viene fatta la
     domanda di protezione ad essere responsabile, anche
     dopo averla respinta.
                                                                 È davvero difficile credere che i fautori di queste
                                                                 politiche siano genuinamente convinti che                                                                        1995
                                                                 l’esternalizzazione delle frontiere e i controlli
     Qualora un passeggero risulti sprovvisto di documenti       possano ridurre le morti in mare e tra le montagne. È

                                                                                                                                        175 mila
                                                                                                                                                                  anno in cui entrano in vigore gli accordi
     validi per l’espatrio viene fatto scendere dal treno,       più lecito pensare che la retorica umanitaria di cui si
                                                                                                                                                                  di Schengen tra Italia e Austria
     impedendo quindi a queste persone di inoltrare              avvalgono sia solo un mezzo per salvare l’immagine di
     richiesta di protezione internazionale alla frontiera,      un’Europa sorda e cieca.                                  migranti transitati attraverso
     come invece dovrebbe essere garantito. Nonostante                                                                     le frontiere italiane e diretti
     ci si aspetti che da questo momento viga un percorso                                                                  in nord Europa tra il 2013 e il 2015
     univoco, che permetta ai migranti di regolarizzare
     la propria posizione, ciò non accade. Il gruppo di
     monitoraggio della rotta del Brennero Antenne

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Le vittime del Brennero

     Solo nel novembre 2016, le vittime di questa rotta          Partono perché casa loro è estremamente vulnerabile
     sono quattro. La prima è una giovane donna, investita       agli shock climatici, alle siccità, alle carestie, alla
     da un treno a Borghetto mentre vagava sola, di notte,       lotta per la gestione delle risorse.
     nei pressi dei binari. Fin da subito le autorità non
     hanno dimostrato particolare interesse a ricostruire        Le altre tre vittime sono tutte di nazionalità eritrea.
     le dinamiche dell’incidente né a recuperare l’identità      In territorio austriaco, un uomo e una donna che
     della vittima, avviando con il comune di Avio le pratiche   si erano rifugiati su un treno merci, sono rimasti
     per una rapida sepoltura, come testimonia Alessandra        schiacciati da un tir durante la fase di scarico. A
     Volani di Antenne Migranti. In effetti è solo grazie ad     causa delle rigidissime temperature, di molti gradi al
     una serie di coincidenze fortuite e alla determinazione     di sotto dello zero, i due, ormai in ipotermia, non si                                                                                                         © Michele Luppi
     di Alessandra e Zabenay Jabe Daka, dell’associazione        erano resi conto delle manovre.
     “Amici dell’Etiopia”, se Rawda – questo il nome della
     29enne – ha riacquistato la sua identità. È grazie          Vi è poi Abel, un ragazzo di soli 17 anni travolto da     conoscere i suoi diritti in quanto minore e in quanto        paradossalmente è necessario svolgere per ottenere
     a loro se la famiglia di questa giovane mamma ha            un treno: aveva tentato di salire su un vagone merci      eritreo. Abel non è stato ucciso solo dal treno, ma          un passaporto.
     potuto conoscerne la sorte. Ed è grazie alla raccolta       e, sperando di superare i controlli alla frontiera,       anche dall’indifferenza e dalle omissioni che ha
     fondi avviata dall’intera comunità di Avio che Rawda        raggiungere alla fine del suo lungo viaggio il fratello   incontrato nel suo viaggio.                                  Abel, Rawda e la coppia di eritrei senza nome non
     è potuta tornare alla sua terra, l’Etiopia.                 a Francoforte. La sua tragica storia non fa altro che                                                                  sono state le uniche vittime del confine. Come riporta
                                                                 metterci di fronte alla miopia delle politiche europee.                                                                sempre Antenne Migranti, nel dicembre 2017 un
         Perché si parte dall’Etiopia                            Abel era giunto in Italia sbarcando a Catania, per poi       Perché si parte dall’Eritrea                              ragazzo di 24 anni che viaggiava sul tettuccio di un
     Quando si sente parlare di migranti etiopi, non             approdare a Messina. Qui era stato allontanato dalla      L’Eritrea è fin dalla conquista della sua indipendenza       container diretto in Austria è rimasto folgorato e un
     mancano mai le polemiche: lì non c’è la guerra, non         tendopoli per adulti dopo aver dichiarato di avere 16     una feroce dittatura; nonostante la Costituzione del         paio di mesi dopo un 30enne è stato investito da un
     c’è più il regime, non sono mica rifugiati, perché non      anni prima e 21 poi. Abel aveva continuato a viaggiare,   1997 riconosca ai cittadini eritrei i diritti propri         treno mentre percorreva i binari a piedi.
     stanno “a casa loro”?                                       prima a Roma e poi a Milano. Infine era giunto a          di un modello democratico, questa non è mai stata
     Gli etiopi partono perché a casa loro gli arresti, le       Bolzano, determinato ad arrivare in Germania. Ma Abel     applicata.
     esecuzioni sommarie e le violenze di natura etnica          non ce l’ha fatta; è stato dichiarato minorenne solo      La libertà di stampa è un’utopia, la possibilità di
     tra gli oromo e i somali sono fatali. Partono perché        dopo, da morto, quando tutti i suoi diritti erano già     essere incarcerati e torturati per il minimo dissenso è
     secondo l’indice globale della fame, la situazione nel      stati calpestati, quando le tutele che gli spettavano     più che reale. L’Eritrea è uno dei paesi più militarizzati
     paese è grave, con il 46% della popolazione a rischio.      gli erano già state negate. Abel non avrebbe dovuto       al mondo, con una leva obbligatoria (sia per gli uomini
     Partono perché casa loro è vittima dell’espropriazione      essere intrappolato nelle maglie di quel regolamento      che per le donne) che, nonostante sulla carta dovrebbe
     e dello sfruttamento intensivo da parte di stati            di Dublino che, paradossalmente, riconosce il diritto     durare 18 mesi, è invece a tempo indeterminato e senza
     stranieri, e perché quando la terra dove vivi viene         di ricongiungersi a famigliari residenti in altri stati   possibilità di servizi alternativi. Moltissimi eritrei
     venduta, non hai altra scelta che andare altrove.           dell’Unione (artt. 8-9-10-11). Abel aveva il diritto di   dunque fuggono proprio da questa leva militare, che

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Nonostante si tratti innegabilmente di tragedie,
      non possiamo permetterci di riferirci ad esse come
                                                                    Diritti violati
      drammi inevitabili. I migranti, fin dal loro arrivo in
      Europa, si confrontano con un sistema di accoglienza         Quando parliamo di diritti negati, il riferimento va
      fallimentare e continue violazioni dei loro diritti. La      ad un intero meccanismo costellato di bias, a partire
      morte è l’epilogo previsibile di un percorso al quale il     dalla normativa stessa fino ad arrivare alla sua più o
      nostro sistema contribuisce attivamente a rendere un         meno corretta applicazione. Ogni passaggio percorso
      vero e proprio calvario.                                     dai migranti porta con sé discriminazioni e omissioni.
                                                                   Questi passaggi sono stati così esemplificati dall’ASGI
      Si tratta di una realtà di cui sempre più l’opinione         in un rapporto del settembre 2017:
      pubblica sta prendendo coscienza, come pure le stesse
      Forze dell’Ordine, come si può vedere da questa nota a             le riammissioni alla frontiera e i controlli
      firma dei sindacati di polizia Siulp e Coisp, riportata il   sistematici anche a bordo dei treni;
      24 dicembre 2017 dal quotidiano Alto Adige:                      l’accesso alla procedura e al diritto di informazione;
                                                                       le condizioni di accoglienza che non rispettano

“
                                                                   quanto stabilito dalla normativa vigente e la cui
                                                                   carenza dipende anche dalla presenza a livello
           La morte di un uomo, ancor più quando                   territoriale unicamente di strutture straordinarie di                                                                                                          © Michele Luppi

          avviene tragicamente, suscita su ognuno                  accoglienza;
         di noi sentimento di pervasiva impotenza,                      i metodi utilizzati per l’accertamento dell’età
                                                                                                                                Come già illustrato in precedenza, i controlli scrupolosi    anche nel caso in cui abbiano già fatto domanda di
        ma quando questa è determinata da silenzi                  e l’accoglienza e la tutela dei minori stranieri non
                                                                                                                                e sistematici effettuati sui treni rappresentano la          protezione (o esprimano la volontà di farla). In Austria,
      egoistici è da politiche di interesse di parte,              accompagnati;
                                                                                                                                prima fase in cui si comincia ad assistere alle prime        inoltre, i migranti vengono anche multati per essere
        bene, allora, siamo in qualche misura tutti                    l’accesso all’accoglienza, soprattutto per persone
                                                                                                                                pesanti discriminazioni e violazioni del diritto. Le Forze   entrati illegalmente nel territorio: Antenne Migranti
           responsabili. Questo per affermare che                  portatrici di esigenze particolari, dovuta sia a limiti
                                                                                                                                dell’Ordine italiane (nei pressi del confine affiancate      segnala che l’importo della multa varia a seconda
        incrementare ossessivamente i controlli di                 strutturali del sistema di accoglienza locale, sia
                                                                                                                                da quelle austriache) controllano attentamente               delle possibilità economiche del singolo migrante che,
     polizia militarizzando la frontiera, non produce              a scelte politiche e all’introduzione di arbitrarie
                                                                                                                                i documenti dei passeggeri – ma solo di quelli con           nel caso in cui senza denaro, si vede sequestrato il
     alcun risultato, se questi non sono sostenuti da              limitazioni all’accoglienza attraverso circolari o
                                                                                                                                tratti somatici africani e asiatici.                         cellulare fino al pagamento della sanzione.
      precise scelte di politica europea, condivise e              prassi applicative.
     non unilaterali. Diversamente, per il futuro, non
                                                                                                                                Il fatto che questa pratica di controllo su base             I respingimenti sono effettuati grossolanamente: la
     possiamo che presagire il ripetersi di tragedie
                                                                                                                                esclusivamente etnica – nota come racial profiling           polizia di frontiera ne non notifica per iscritto i motivi,
       di terra sul nostro territorio. I poliziotti, per
                                                                                                                                – sia quantomeno controversa e la cui legalità sia al        rendendo remote le possibilità di fare ricorso. In tutto
       l’ennesima volta, hanno assistito al dramma
                                                                                                                                momento al centro di dibattito, non sembra creare            ciò, non vi è alcun mediatore che possa fare da tramite
       di una morte ingiusta. Toccati umanamente
                                                                                                                                disturbo. Nel caso in cui i migranti siano scoperti          tra polizia e migranti, che dunque non sono informati
         dalla cattiva sorte che ha colpito un uomo
                                                                                                                                entro le 24 ore dal passaggio del confine, in virtù di un    e consapevoli dei loro diritti.
       disperato, che cercava di realizzare il sogno
                                                                                                                                accordo in vigore tra Italia e Austria, essi (a meno che     I migranti intercettati durante i controlli della
        di vita migliore, anche in questa occasione
                                                                                                                                non siano richiedenti asilo) possono essere respinti.        linea ferroviaria e quelli oggetto di riammissione
           gli operatori hanno mostrato umanità e
                                                                                                                                Tuttavia, questo iter noto come “riammissione”               in territorio italiano vengono per la maggior parte
       professionalità con la consapevolezza di non
                                                                                                                                si svolge spesso in modo arbitrario e i migranti,            indirizzati a Bolzano; questa città è diventata a tutti
      poter essere gli “ammortizzatori sociali” di un
                                                                                                                                considerati tutti irregolari, vengono mandati indietro       gli effetti una seconda frontiera.
                      fenomeno epocale.
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                                                                                                                                                                                                                                                      33
Qui è la provincia autonoma stessa in accordo con il        potrebbe – o si vorrebbe – pensare, i minori non            aspettavano la strada, i parchi e i giacigli di fortuna.      La circolare Critelli è il frutto di una retorica
     Commissariato del Governo – e non la Prefettura – a         ricevono un’accoglienza migliore. In primis, gli            In risposta a questa situazione, viene emanata                basata su toni allarmistici, secondo cui garantire
     gestire il fenomeno migratorio, trovandosi al tempo         adolescenti corrono il rischio che fin dal loro arrivo in   nell’ottore 2016 la circolare Critelli.                       un’accoglienza degna di questo nome costituirebbe
     stesso a dover sopperire alla mancanza delle strutture      Italia venga loro imposta un’età non vera. Nonostante       Karin Cirimbelli, volontaria di SOS Bozen, denuncia           un pericoloso pull-factor verso il nostro paese e,
     del Sistema di Protezione per i Richiedenti                 i minori dovrebbero essere sostenuti dando loro le          gli effetti della circolare. Questa è stata duramente         più in generale, l’Europa. Il senso di crisi che viene
     Asilo e i Rifugiati (SPRAR). I migranti accolti nei         corrette informazioni legali e fornendo dei servizi         criticata, al punto che la sua stessa legalità è stata        costantemente alimentato impedisce di inquadrare
     Centri di Accoglienza Straordinaria (CAS) sono i            a loro specificamente dedicati, questo spesso non           messa in discussione. Il provvedimento infatti                il fenomeno migratorio degli ultimi anni (e in questo
     richiedenti protezione internazionale assegnati alla        accade. La loro presa in carico e il loro collocamento      stabilisce che i migranti non compresi nella quota            caso, la situazione al Brennero) in un modo chiaro
     provincia altoatesina secondo il sistema delle “quote       in strutture sicure o famiglie sono estremamente            ministeriale – dunque provenienti dal Nord Europa,            e che permetta di affrontare la situazione con
     ministeriali”.                                              problematici, soprattutto a causa delle pratiche            dalla Rotta Balcanica o da altre regioni italiane in cui      proposte e azioni che garantiscano per davvero il
                                                                 arbitrarie di identificazione e fotosegnalamento.           avrebbero potuto chiedere asilo – non abbiano diritto         benessere dei migranti e l’equilibrio del contesto in
     Bolzano si è caratterizzata per la presenza di centri       Ciò porta a casi di respingimento alla frontiera, e         all’accoglienza nelle strutture, a prescindere dal loro       cui si inseriscono. D’altra parte è chiaro che i toni
     ospitanti grandi numeri di persone, nonostante le           abbandono nelle strade.                                     stato di vulnerabilità (donne incinte, malati…).              emergenziali e la scarsa trasparenza sui numeri
     linee guida della provincia favoriscano strutture più                                                                   L’unica eccezione viene fatta per i nuclei famigliari,        reali favoriscano un determinato tipo di strategia
     contenute. Il rapporto di monitoraggio “Lungo la            È in questo contesto precario in cui si inseriscono i       ma solo per la madre e i figli con meno di 14 anni,           che guarda oltre al confine di casa: quando l’Austria
     rotta del Brennero” ad opera di Antenne Migranti e          migranti provenienti dalla rotta del Brennero; a cavallo    mentre i padri e i membri adulti ne sono esclusi. Nel         si solleva contro ciò che succede al Brennero, in
     l’Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione,   tra il 2015 e il 2016, quando l’emergenza era al suo        caso in cui i “fuori quota” intendessero formalizzare         realtà ciò che fa è spingere l’Italia ad adottare misure
     segnala tra i mesi di gennaio e giugno 2017 centri          culmine, le strutture non erano in grado di provvedere      la domanda di protezione, come spiega l’Asgi trentino,        più restrittive sulle sue coste; quando il gruppo di
     sovraffollati e promiscui per genere ed età, con            per le centinaia di persone che transitavano a Bolzano.     verrebbero messi in una lista d’attesa per ottenere           Visegrad ha deciso di sigillare i propri confini, il vero
     servizi inadeguati e operatori costretti a lavorare         I migranti fermati potevano fermarsi nei centri solo per    l’accesso alle strutture di accoglienza; ma tale attesa       scopo era quello di stroncare la rotta balcanica più a
     in condizioni difficili. Contrariamente a quanto si         una notte, tre se considerati vulnerabili; dopodiché, li    può durare anni.                                              sud, in Turchia.

                                                                                                                                                                                    CIRCOLARE CRITELLI (ottobre 2016)

                                                                                                                                                                                 Il provvedimento stabilisce che i migranti non
                                                                                                                                                                            compresi nella quota ministeriale – dunque provenienti
                                                                                                                                                                               dal Nord Europa, dalla Rotta Balcanica o da altre
                                                                                                                                                                             regioni italiane in cui avrebbero potuto chiedere asilo
                                                                                                                                                                             – non abbiano diritto all’accoglienza nelle strutture, a
                                                                                                                                                                                   prescindere dal loro stato di vulnerabilità.

     © Michele Luppi
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