OTTOBRE 2020 - Periodico dell'Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Calabria - Ordine Professionale degli Assistenti Sociali ...

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OTTOBRE 2020 - Periodico dell'Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Calabria - Ordine Professionale degli Assistenti Sociali ...
OTTOBRE 2020
                                  ANNO XI N° 2

Periodico dell’Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Calabria
OTTOBRE 2020 - Periodico dell'Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Calabria - Ordine Professionale degli Assistenti Sociali ...
Sommario
                                                            Ottobre 2020
Direttore: Danilo Ferrara                                                                                                          EDITORIALE 3
Direttore Responsabile: Vito Samà
                                                                                         GLI AUGURI DELLA PUGLIA A “SCENARI SOCIALI” 4
Hanno collaborato a questo numero: Vito Samà, Francesca
Mallamaci, Federico Carioti, Pasquale Colurcio, Sabrina Licursi, Antonel-           EMERGENZA COVID-19
la Adilardi, Isabella Saraceni, Serafina Demme, Francesco Terranova,
Nadia Laganà, Maria Rosaria De Filippis, Pietro Romeo                               Mutazione e adattamento della cooperazione sociale 6
Progetto grafico e impaginazione: Nadia Laganà                                                                    durante l’emergenza
Scenari Sociali:                                                                        Di fronte alla paura, divenire promotori di aiuto 9
Edito dall’Ordine degli assistenti sociali – Consiglio Regionale della Calabria
Registrazione Tribunale di Lamezia Terme Periodico d’informazione di                 La mia esperienza professionale contro il COVID-19 10
categoria al n. 1/2009 del 19 gennaio                                                  Cosa possiamo fare insieme? Il sevizio di ascolto 12
                                                                                        socio-assistenziale online: dall’idea progettuale
                                                                                                       all’implementazione del servizio
Consiglio dell’ordine
Presidente: FERRARA Danilo—Vice Presidente: MURI Maria Grazia
                                                                                           Il servizio di ascolto socio-assistenziale online: 15
Segretario: SAMÀ Vito - Tesoriere: CARIOTI Federico
                                                                                            da una lista di colleghi ad un gruppo di lavoro
Consiglieri: ADILARDI Antonella, CLERICÒ Diana, COLURCIO
Pasquale, DE FILIPPIS Maria Rosaria, DEMME Serafina, LAGANÀ                                La pandemia e l’inasprirsi delle disuguaglianze 17
Nadia, MALLAMACI Francesca, ROMEO Pietro, SARACENI Isabella,                                                                      di genere
SEVERINO Samuele, TERRANOVA Francesco
                                                                                    PON Inclusione: garantite in continuità le procedure 19
Commissioni                                                                                            del servizio professionale di base
PRIMA COMMISSIONE: “Rapporti, informazione e servizi agli iscritti.
Iscrizioni e cancellazioni, trasferimenti”                                         Gestione e procedure del servizio sociale professionale 21
                                                                                  PON Inclusione durante l’emergenza sanitaria e sociale
 Presidente: TERRANOVA Francesco
 CLERICÒ Diana, ROMEO Pietro, SAMÀ Vito, SARACENI Isabella                            I sistemi di protezione europei sperimentano nuove 23
SECONDA COMMISSIONE: “Etica, deontologia e ricorsi amministrativi”                    forme e strumenti di intervento contro la pandemia
 Presidente: DE FILIPPIS Maria Rosaria
                                                                                                   La tutela dei diritti dei detenuti e la prevenzione 27
 CLERICÒ Diana, ROMEO Pietro, MALLAMAC Francesca, LAGANÀ Nadia
                                                                                                                                 durante il lockdown
TERZA COMMISSIONE: ”Politiche sociali e rapporti con le istituzioni”
                                                                                     Volontariato e terzo settore a supporto dei servizi residenziali 31
Presidente ROMEO Pietro                                                                       La tutela dei minorenni durante l’emergenza covid19 33
CARIOTI Federico, DEMME Serafina, SEVERINO Samuele, CLERICÒ Diana

QUARTA COMMISSIONE: “Consultiva e accreditamento”                                             Esserci d essere riconosciuti nell’emergenza 34
 Presidente: ADILARDI Antonella
 DE FILIPPIS Maria Rosaria, MURI Maria Grazia
                                                                                                  Gli effetti dell’inquinamento atmosferico 36
                                                                                                                          sulla salute umana
QUINTA COMMISSIONE: “Politiche del Lavoro. Terzo Settore.
Libera Professione”                                                                                             La scuola ai tempi del corona virus 39
 Presidente: COLURCIO Pasquale
 DEMME Serafina, SARACENI Isabella
                                                                                                        Specchio riflesso e risposte non date 42
SESTA COMMISSIONE: “Comunicazione, Ricerca e                                       Piano sociale regionale: attese, aspettative e responsa- 43
Rapporti con le Università”                                                                bilità in tempi di emergenza sanitaria covid19
 Presidente: LAGANÀ Nadia
 FERRARA Danilo, MALLAMACI Francesca
                                                                                    VOCI DAL TERRITORIO
Consiglio Territoriale di Disciplina                                                                    Farsi pronti per liberare solitudini. 45
 Presidente: VANZILLOTTA Anna Maria                                                      Il progetto “S(t)iamo fuori! Socialità e benessere
 BERTUCCI Anna, PIETRAMALA Libera, FOLINO Paola, SAINATO Giovanna,                                    per persone con sofferenza psichica”
 ABRUZZESE Anna, RANIA Rosella, MAZZA Rosa Maria, COLOSIMO Angelina,
 TRAPASSO Anna, CANTAFFA Maria, PASCUZZO Sergio, RUFFO Leonardo,                      Il polo sciolto ed i rapporti Università—Professione 48
 RENDA Antonella, CURTO Antonella
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Editoriale

                                    COSA CI INSEGNERÀ IL COVID 19?
                                    In molti, politici, economisti, intellettuali, in pieno lockdown han-
                                    no detto che la pandemia da Sars Covid 19 ci avrebbe cambiato, e in
                                    meglio. Ed avrebbe cambiato anche le basi dell'impostazione della
                                    società attraverso il rafforzamento delle politiche pubbliche, per
                                    garantire maggiori strumenti di perequazione nell’accesso ai servi-
                                    zi, uno sviluppo economico più attento all’ambiente e meno al pro-
                                    fitto e, conseguentemente, più favorevole alla mobilità sociale che
                                    in Italia è agli ultimi posti dei Paesi occidentali.
                                    Non è dato sapere, tanto più adesso che la pandemia ha ripreso vi-
                                    gore e riacceso le paure, se su tale previsione abbia pesato di più il
                                    ragionamento scientifico e sociologico, oppure la voglia di trarre da
di Vito Samà                        una situazione critica e dalla consapevolezza degli errori compiuti,
Direttore responsabile              una speranza riassunta nell’ormai famoso motto “andrà tutto bene”.
Scenari Sociali                     La storia, purtroppo, ci dice che dalle tragedie l’uomo ha tratto po-
                                    co profitto sul piano dei cambiamenti sopra enunciati. Ma nell’atte-
                                    sa che presto si possa superare questa fase critica e capire quali in-
                                    dirizzi di sviluppo saranno assunti, possiamo prendere atto dei tan-
                                    ti punti di riflessione che questa prima guerra dell’era globalizzata
                                    ci offre.
                                    Il primo è che si tratta di una battaglia contro un nemico invisibile,
                                    che non conosce confini, che trae forza proprio dalla globalizzazio-
                                    ne dei contatti e che si può vincere solo attraverso la condivisione
                                    degli strumenti e delle conoscenze e la corresponsabilità di ognuno.
                                    Un secondo punto di riflessione riguarda le relazioni: l’utilizzo più
                                    consapevole dei social e delle tecnologie mediatiche hanno consen-
                                    tito a milioni di persone di continuare a tessere amicizie e prosegui-
                                    re il lavoro; d’altro canto, però, la perdita del contatto ne ha valoriz-
                                    zato il significato nella costruzione dei rapporti umani.
                                    Il terzo punto è la messa a nudo della debolezza dei sistemi di pro-
                                    tezione pubblici, sanitari e sociali, per troppo tempo depauperati di
                                    strumenti e di senso e la necessità del loro potenziamento.
                                    Proprio perché più vicini professionalmente a quest’ultima temati-
                                    ca, abbiamo voluto dedicare per la quasi totalità questo numero di
                                    “Scenari sociali” alle esperienze dei tanti colleghi ed esperti del set-
                                    tore, che nel periodo dell’isolamento hanno continuato a svolgere il
                                    proprio servizio oppure si sono adoperati per crearne di nuovi al
                                    fine di sopperire alle debolezze del welfare locale, nella speranza di
                                    offrire un contributo alla riflessione che verrà.

                Scenari sociali 3
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GLI AUGURI DELLA PUGLIA
   A “SCENARI SOCIALI”
di Patrizia Marzo*

 A
               nche se non sono un’iscritta all’Ordine      strutturale
               della Calabria sono ben lieta di parteci-    rapporto con
               pare all’avvio della nuova vita della Ri-    la scrittura?
               vista Scenari Sociali. Una Rivista dal       Andiamo per
 nome intrigante ed evocativo, che riporta alla men-        ordine.
 te gli orizzonti, sempre lontani, mobili, spesso sfu-      A noi assi-
 mati, della nostra professione. E sono ben lieta di        stenti sociali è accaduto ciò che è ha travolto anche
 poterlo fare per un Ordine professionale meridio-          tutte le altre professioni, né più né meno. L’abbas-
 nale, che raccoglie tutte le fatiche e le difficoltà dei   samento dell’impegno didattico nella scuola
 colleghi di un settore come il nostro, già tanto pe-       dell’obbligo (in favore della dimensione socializ-
 sante e faticoso di suo, ma reso ancora più compli-        zante e ludica), unitamente ad una drammatica e
 cato dai contesti territoriali nei quali operiamo tut-     diffusa perdita della propensione alla lettura, han-
 ti noi, assistenti sociali del Sud.                        no coinvolto tutte le giovani generazioni. Ad un
 Non da ultimo, sono felicissima di poter accogliere        certo punto qualcuno ha deciso che imparare a me-
 l’invito del collega Danilo Ferrara – il vostro straor-    moria una poesia, leggere ad alta voce, esercitarsi
 dinario Presidente – rivolgendo alla Rivista Scenari       sui meccanismi della sintesi facendo i “riassunti”,
 Sociali i miei auguri più fervidi di tutto il successo     impadronirsi delle/ impratichirsi sulle regole della
 possibile, a nome mio e di tutto l’Ordine regionale        sintassi e della punteggiatura mediante i “dettati”,
 che rappresento. Mi piacerebbe, tuttavia, in questa        completare le proprie conoscenze storiche, geogra-
 occasione così speciale, toccare un tema tanto deli-       fiche, costituzionali, ragionare secondo logiche ma-
 cato e caro a tutti noi, ma anche tanto scomodo,           tematiche, non andava più bene. Bisognava rinno-
 perché parte da un’autocritica … di categoria: noi         vare, stravolgere programmi e metodi didattici. Ad
 assistenti sociali scriviamo troppo poco e, purtrop-       un certo punto qualcuno ha detto basta appesanti-
 po, non è raro che scriviamo anche male. Direi che         re i bambini con nozionismi inutili, devono giocare
 la seconda affermazione sia una diretta conseguen-         e devono imparare giocando. Per carità, nulla in
 za della prima: scriviamo male proprio perché scri-        contrario, ma non sono così sicura che l’esperimen-
 viamo poco, siamo disabituati a scrivere. Strano,          to sia riuscito benissimo. In fondo, gli strafalcioni
 per una professione che un tempo era definita “la          che leggiamo nelle nostre relazioni di tirocinio,
 professione tacco e penna”. Infatti, sin dalla sua         nelle prove scritte degli esami di stato e dei concor-
 nascita, il Servizio Sociale professionale - professio-    si e selezioni, non sono una lacuna “tipica” degli
 ne di cura e declinata culturalmente al femminile –        assistenti sociali o del sud, ma di tutte le professio-
 ha sempre seguito la mission del lavoro sul campo          ni in tutto il Paese e, quindi, rappresentano la pro-
 e della conseguente documentazione di tale lavoro.         va che esse sono il risultato generazionale di questa
 Cosa è accaduto, quindi? Quando abbiamo perso la           infelice svolta della scuola dell’obbligo. Alla quale
 nostra consueta e ontologica vocazione alla docu-          spero che un Ministro dell’Istruzione ancora tutto
 mentazione? Abbiamo davvero interrotto il nostro           da inventare ponga al più presto riparo.

        Scenari sociali 4
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La risposta che darei alla seconda domanda è inve- ognuno dei nostri utenti è un mondo straordinario
ce la seguente: noi non abbiamo mai perso la no-   che non può (e personalmente credo che non deb-
stra vocazione alla documentazione. Documentare    ba) essere compresso e mortificato in un modulo
il nostro lavoro è un obbligo deontologico, profes-prestampato. Non è né giusto né corretto e, anzi, la
sionale e istituzionale al quale non possiamo abdi-svalutazione di molte delle storie che incontriamo,
care. Non possiamo non documentare. Ma anche       di fatto, svaluta anche il nostro intervento, la no-
qui ci sono problemi: sempre più spesso la nostra  stra stessa professione. Da tutto ciò discende la ri-
documentazione è stata travolta dai diktat della   sposta alla terza domanda. Ovviamente non abbia-
burocrazia, dalle tecnologie “fast and furious” deimo mai interrotto il nostro rapporto con la scrittu-
canali social e dalla “trappola dell’operatività” (per
                                                   ra. Nei principali registri linguistici che interessano
citare il collega Antonio Nappi) che ci pone nelle la nostra professione, sia che si tratti di scrittura
condizioni ansiogene dell’emergenza-urgenza, al-   tecnico-professionale, di scrittura amministrativa o
lontanandoci dalla riflessività. Provo a spiegarmi di scrittura creativa, gli assistenti sociali continua-
meglio. La nostra scrittura tecnico-professionale  no a scrivere. Ma, come abbiamo già visto, c’è scri-
(relazioni, report di ricerca, cartelle sociali, mappe
                                                   vere e scrivere. E, soprattutto, noi difettiamo nella
e analisi di contesto, ecc.) che produciamo per i  scrittura “auto-riflessiva”, quella che pensa e parla
Tribunali, Enti pubblici e privati, istituzioni e Ser-
                                                   di noi, quella “scientifica”, “saggistica”: l’unica che
vizi, è costituita sempre più da fotocopie di atti ci può aiutare a rafforzare il nostro spazio nel pa-
precedenti, moduli e format prestampati, verbali   norama delle professioni ordinate – quale è la no-
da compilare, piattaforme web sulle quali          stra – e a conquistarne di nuovi, come ad esempio,
“caricare” dati sempre più numerici e asettici. Co-quelli accademici.
me se quei numeri, quelle caselle da spuntare, queiLa buona notizia è che di recente si sta sviluppan-
diagrammi da comporre, non fossero altro che rap-  do una crescente attenzione alla scrittura “auto-
presentazioni di storie, di narrazioni, di biografie,
                                                   riflessiva”: diversi colleghi hanno pubblicato e pub-
di “persone” in carne e ossa: l’unica, vera, reale blicano contributi sul nostro lavoro, in forma ro-
“materia prima” che anima il nostro lavoro.        manzata e saggistica. Ma siamo ancora troppo po-
Tutto questo ci limita. Ci ingabbia. Ci comprime.  chi: la scrittura è democrazia, è dibattito, è parteci-
Limita, ingabbia e comprime non solo la nostra     pazione. Non quella veloce e raffazzonata prima
fantasia, la dimensione dell’“arte” della nostra pro-
                                                   descritta, ma quella ponderata, quella che è frutto
                                                           di letture, riflessioni, elaborazioni personali.
                                                           Ecco cosa possono rappresentare esperienze
      “Ecco cosa possono rappresentare esperienze          come “Scenari sociali”.
      come “Scenari sociali”. Uno spazio comune di         Uno spazio comune di confronto e scambio.
      confronto e scambio. Un luogo del pensiero e un
                                                           Un luogo del pensiero e un invito alla
      invito alla (buona) azione”.
                                                           (buona) azione. Ed ecco che vi rinnovo tutti
                                                           i miei auguri, affinché la nascita e il consoli-
fessione, come diceva la nostra Mary Richmond      damento     di esperienze come questa possano dav-
(sarebbe tutto sommato un danno di entità mode- vero contribuire al rafforzamento della cultura del
rata). Ciò che è molto peggio è che tutto questo nostro Servizio sociale. Ne abbiamo tanto bisogno
impoverisce le stesse storie delle persone che noi e ci crediamo oggi più che mai.
incontriamo nei nostri cammini professionali: Bravi tutti e ancora complimenti vivissimi a tutti voi.

                                                                                    *Presidente CROAS Puglia

       Scenari sociali 5
OTTOBRE 2020 - Periodico dell'Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Calabria - Ordine Professionale degli Assistenti Sociali ...
Emergenzacovid-19

                  MUTAZIONE E ADATTAMENTO
                 DELLA COOPERAZIONE SOCIALE
                    DURANTE L’EMERGENZA
di Mario Alberti*

 L
           ’evento eccezionale nel quale, ancora, pur  mondo, fatto
           se in fase attualmente remissiva, ci trovia-di      parole
           mo, sarà letto più avanti nei libri di sto- continue, si è
           ria. Da fine febbraio, in modalità crescen- trovato     ad
 te, il Mondo si è trovato avvolto da un evento di     affrontare.
 portata drammatica. Le reazioni hanno preceduto       Le varie piat-
 le preoccupazioni, sia sotto il profilo personale e   taforme sono
 familiare, che lavorativo. La chiusura, rivelatasi ele-
                                                       diventate
 mento imprescindibile nel nostro Paese per il con-    terreno ob-
 tenimento della pandemia ha proiettato milioni di     bligato     di
 persone in una dimensione privata, e solitaria, di    contatto, di
 elaborazione rispetto ad un dramma collettivo, na-    lavoro e di
 zionale, mondiale. Ovviamente, dall’interno, le co-   programma-
 se appaiono sempre ovattate, soffrono di difensiva    zione ripara-
 mancata elaborazione, si mischiano con un quoti-      tiva in conseguenza ad un notevole impatto occu-
 diano che assume la forma delle misure precauzio-     pazionale trovatosi ad affrontare. Va detto che tali
 nali. E delle conseguenze. La cooperazione, anello    strumenti hanno facilitato la connessione, in Lega-
 robusto del welfare sia sotto il profilo dell’econo-  coop, tra le diramazioni regionali ed il livello na-
 mia, che dell’etica per sistema di governance, non è  zionale, altrimenti contattato attraverso frequenti
 rimasta immune da quanto accaduto. Intanto, e in      spostamenti verso la capitale. Se siamo tati costret-
                                                                                                  ti a ri-
                                                                                                  nunciare
           “La cooperazione, anello robusto del welfare sia sotto il profilo al dibat-
           dell’economia, che dell’etica per sistema di governance, non è tito per
           rimasta immune da quanto accaduto. Intanto, e in corsa, ha                             come
                                                                                                  siamo
           dovuto mutare metodologia di relazione sia all’interno di sé,
                                                                                                  avvezzi,
           che con le Istituzioni, nonché con la comunità di riferimento”.
                                                                                                  le nuove
 corsa,                                                                                           tecnolo-
 ha dovuto mutare metodologia di relazione sia gie hanno consentito maggiore frequenza e pratici-
 all’interno di sé, che con le Istituzioni, nonché con tà nelle connessioni tra le varie Regioni. Tuttavia
 la comunità di riferimento. La cooperazione nasce alcune assemblee di carattere nazionale previste
 e si perpetua all’interno di un lungo e costante di- appunto nei mesi centrali della pandemia sono sta-
 battito, attraverso modalità di contatto con l’altro, te repentinamente rimandate all’anno successivo.
 inteso in senso ampio come stakeholder. La muta- Questi eventi, in considerazione della portata, non
 zione del linguaggio, e del setting di relazione, è è stato ovviamente possibile compensarli sotto il
 stata la prima obbligata variazione che il nostro profilo tecnologico. Il dibattito si è quindi inevita-

        Scenari sociali 6
OTTOBRE 2020 - Periodico dell'Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Calabria - Ordine Professionale degli Assistenti Sociali ...
Emergenzacovid-19
bilmente parcellizzato, rimandando eventi di porta-         manifatturiero con il 90% e l’edilizia, impiantistica e
ta più globale e collettiva ad auspicabili tempi mi-        costruzioni, con un totale di 88% di richieste.
gliori.                                                     La cooperazione sociale si è attestata al 59% di ri-
Giova inquadrare l’impatto dell’emergenza COVID
sia sotto il profilo regionale che nazionale, almeno         settore          n. coope-   Dipendenti    Fatturato
                                                                              rative                    ( dato al 2018)
per quanto concerne l’organizzazione di riferimen-           agroalimentare   44          245           536.221
to, ovvero Lega delle Cooperative e Mutue. Lega-
                                                             pesca            18          277           4.918.701
coop nazionale, sin dall’inizio dell’emergenza, ha
                                                             Servizi          45          343           1.816.568
ritenuto opportuno monitorare l’impatto della pan-
demia sulle associate attraverso un questionario uti-        Prod. E lavoro   38          189           856.959
le a rilevare, tra i tanti parametri, il ricorso agli am-    Cultur media     20          35            36.116
mortizzatori sociali sin da subito resi disponibili dal      Sociali          130         1263          31.773.7012
Governo. Per quanto concerne la prima trance di
                                                             Abitazione       26          5             1.500.035
ammortizzatori sociali, il 53% dei lavoratori impie-
                                                             Totale           321         2357          41.401.612
gati nelle cooperative aderenti ne è stato interessa-
to. Ne consegue che 97.967 unità lavorative tra le
                                                            chieste. Non si riscontrano, quindi, particolari diffe-
imprese cooperative intervistate ha usufruito degli
                                                            renze tra Nord e Sud rispetto all’area esplorata.
ammortizzatori sociali nel periodo compreso tra il
                                                            Giova riepilogare attraverso apposita tabella suddi-
23 febbraio ed il 30 aprile 2020.
                                                            visa per aree geografiche.
Area        n. Imprese   Dipendenti   Lavoratori    %       Dopo aver analizzato
            cooperati-                interessati
            ve                                              il dato per singola Regione, che si omet-
Nord        235          22.156       9.289         42%     te nella sua interezza per estrema sintesi, emerge
Ovest
                                                            come il Friuli Venezia – Giulia e la Calabria han-
Nord Est    399          114.956      64.260        56%     no più delle altre fatto ricorso agli ammortizzatori
Centro      315          36.286       18.959        52%     sociali attestandosi al 73% della forza lavoro.
Sud
                                                            Adesso concentriamoci su quanto accaduto nella
            203          9.152        3.684         43%
                                                            nostra Regione.
Isole       185          2.540        1.495         59%
                                                            In Calabria ben 321 imprese cooperative risultano
Totale      1.337        185.090      97.967        53%     associate a Legacoop.
                                                            I settori sono così suddivisi:
                                                            Circa 70 cooperative iscritte a Legacoop Calabria
Per quanto questo dato sia parziale e non tenga             hanno fatto ricorso agli ammortizzatori sociali.
conto di eventuali rinnovi/proroghe in questa fase,         Tra i settori più colpiti si registrano il sociale, a cau-
la quasi totalità delle imprese che ha richiesto inter-     sa della chiusura di alcuni servizi essenziali, come
venti di sostegno al reddito dei propri lavoratori ha       l’assistenza educativa scolastica e i centri diurni,
presentato domanda per la durata massima di 9 set-          riaperti con prescrizioni dal 3 giugno scorso.
timane. Sempre a livello nazionale i settori più col-       Scorrendo brevemente gli altri settori, possiamo
piti sono risultati es-
sere il comparto ri-
storazione con il 94%            “Tra i settori più colpiti si registrano il sociale, a causa
 di domande di ac-               della chiusura di alcuni servizi essenziali, come
cesso agli strumenti             l’assistenza educativa scolastica e i centri diurni,
di ammortizzazione
                                 riaperti con prescrizioni dal 3 giugno scorso.”
sociale, il comparto

           Scenari sociali 7
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Emergenzacovid-19
registrare che l’Agro-alimentare non ha subito note-     Da un recente studio su un grosso Consorzio cala-
voli contraccolpi grazie alla domanda interna del        brese si “bruciano” in interessi bancari l’equivalente
sub – settore ortofrutticolo. Diversamente le coope-     potenziale di due posti di lavoro. L’emergenza CO-
rative del comparto florovivaistico hanno subito la      VID non ha assolutamente migliorato tale situazio-
                                                                            ne, diversamente dalle nostre
                                                                            aspettative rispetto ad un mag-
         “Il valore della cooperazione, rappresentato da gior senso di responsabilità della
         un modello etico di governance, da principi che Pubblica Amministrazione. Ciò va
         coniugano il valore del lavoro con il prendersi                    rilevato affinché si appongano i
                                                                            dovuti correttivi, repentinamente,
         cura delle problematiche dei territori                             onde evitare che alcune imprese
         indipendentemente dal ritorno economico, deve cooperative, specie nel settore
         essere percepito patrimonio comune.”                               sociale e nei servizi, possano non
                                                                            ripartire più dopo la chiusura. Il
                                                         valore della cooperazione, rappresentato da un mo-
chiusura dell’attività per oltre 60 giorni, come il set- dello etico di governance, da principi che coniugano
tore pesca, a causa della chiusura dei mercati ed i il valore del lavoro con il prendersi cura delle pro-
ristoranti. Il settore manifatturiero ha provato a rea- blematiche dei territori indipendentemente dal ri-
gire diversificando le attività nella produzione di torno economico, deve essere percepito patrimonio
mascherine. Le costruzioni ferme. La logistica, an- comune. Una cooperativa che si occupa, a titolo
che se con grosse difficoltà, ha continuato ad opera- esemplificativo, di servizi di cure domiciliari per per-
re, riducendo di molto il fatturato. Tuttavia la narra- sone con disabilità non appartiene soltanto ai soci,
zione di questi eventi deve andare oltre, a mio avvi- ma agli utenti, alle loro famiglie, al territorio che
so, la semplice enunciazione di tabelle svuotate da diventa setting di cambiamento culturale, ai fornito-
ogni elemento immediato di comprensione, come la ri di strumenti utili per il lavoro, alle Pubbliche Am-
testimonianza degli stessi cooperatori. Lentamente, ministrazioni committenti. Il termine stakeholder
dopo il DPCM del 3 giugno 2020, si sta provando a deve essere inteso nel senso più ampio possibile.
ripartire, entrando di fatto in un percorso di resilien- Posto ciò la pandemia può essere un’occasione, ed in
za. Anche perché, affermiamolo con chiarezza, la determinati casi lo è stata, di coesione sociale e at-
cooperazione sociale, dentro una annosa resistenza tenzione rinnovata ed implementata delle fragilità.
ci è sempre stata. Le cooperative che lavorano in Manca un anello, affinché la catena delle virtuosità
contrattualizzazione con la Pubblica Amministra- sia robusta, e sta nel rapporto con la Parte Pubblica.
zione registrano tempi di pagamento che sfiorano, La ricostruzione, tuttavia, di un percorso da sempre
nella nostra Regione, i centottanta giorni dall’emis- intrapreso è nelle priorità del mondo della coopera-
sione della fattura per prestazioni rese. Tale distor- zione.
sione, talmente incrostata da risultare prassi, co- La resilienza non può non partire da un’ampia coe-
stringe le cooperative sociali a ricorrere al credito sione di protagonisti di un periodo che tutti noi vor-
bancario pur di onorare gli impegni con dipendenti remmo si identificasse con una storica e intensa ri-
e fornitori, oltre che con l’erario.                     partenza.

        “La resilienza non può non partire da un’ampia
        coesione di protagonisti di un periodo che tutti noi
        vorremmo si identificasse con una storica e intensa
        ripartenza”
                                                                                           *Legacoop Calabria

         Scenari sociali 8
OTTOBRE 2020 - Periodico dell'Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Calabria - Ordine Professionale degli Assistenti Sociali ...
Emergenzacovid-19
    Di fronte alla paura, divenire
         promotori di aiuto
di Laura Cappellini*
          il 9 marzo 2020, quando nel Centro di Acco-      genza sanitaria han-

È        glienza per Adulti in difficoltà “Casa della
         Solidarietà P. Rotatore” di Reggio Calabria si
         respira un’aria nuova, diversa. I giorni passa-
no, tutto si modifica in maniera naturale. Un impre-
visto inaspettato, il Covid 19, ha rimodulato tutto:
                                                           no perso e/o sospeso
                                                           il loro lavoro precario
                                                           e adesso si trovano in
                                                           forte          difficoltà
                                                           nell’acquistare beni
distanza sociale! È incredibile che oggi per il bene di    di prima necessità e
tutti dobbiamo fare ciò contro cui abbiamo sempre          richiedono di poter ricevere un pacco spesa. C’è, in-
lottato! Si continua ad essere accanto all’altro garan-    vece, chi chiede di essere supportato nella compila-
tendo i servizi essenziali: consegna a domicilio di        zione della domanda per i bonus spesa, erogati dal
beni di prima necessità; la mensa da “asporto”; l’a-       comune di Reggio Calabria, perché privo dei dispo-
scolto attraverso il telefono. Dentro “Casa” si respira    sitivi informatici nella propria abitazione. Le setti-
un clima surreale. Aprire la porta d’ingresso con i        mane diventano molto intense, perché si inizia a
guanti per evitare il contatto con le superfici. Saluta-   soddisfare le richieste dei numerosi nuclei familiari.
re gli ospiti residenti con una voce camuffata dalla       Con l’aiuto di tanti giovani volontari, si preparano
mascherina, sorridere attraverso gli occhi, conversa-      160 pacchi con derrate alimentari e prodotti per l’i-
re con loro ad un metro e mezzo di distanza. Spiega-       giene della persona e della casa. Tutto ciò si può fare
re le nuove misure precauzionali da rispettare e li-       grazie all’aiuto del Banco Alimentare e delle genero-
mitare, purtroppo, la loro libertà. Il citofono suona      se donazioni. Ogni scatolo racconta una storia. C’è
forte, è un homeless che chiede di poter essere ospi-      molta attenzione e cura, senza tralasciare nessun
tato ed avere un posto letto. Essere costretti a ri-       dettaglio, perché ogni busta ha una sua unicità e
spondere che in questo periodo, come prevedono i           diversità. Il momento della consegna ad ogni nucleo
vari decreti ministeriali per contrastare la diffusione    familiare è emozionante. Le loro parole, spontanee e
della pandemia, occorre sottoporsi ad uno scrupolo-        sincere, arrivano dritte al cuore. I loro grazie pieni di
so screening sanitario ed essere, successivamente,         commozione. I loro volti rigati da una lacrima, se-
autorizzati a poter accedere all’interno della struttu-    gno di una profonda dignità restituita. Di fronte alla
ra. Il suo volto si incupisce, incredulo nel sentire       paura, quello che si può fare è diventare promotori
questa risposta. I mesi trascorrono, il telefono squil-    di sostegno ed aiuto nei confronti di chi è più fragi-
la, ogni giorno sempre di più. È un’anziana che ha         le. Quotidianamente, con la mia professione, cono-
bisogno di un farmaco ed un po' di compagnia; è un         sco da vicino chi non ha la certezza di un reddito.
genitore che chiede supporto per il figlio per la di-      Conosco cosa accade quando senza un lavoro si sci-
dattica a distanza. Ma soprattutto, sono le chiamate       vola ai margini della società o quando non si riesce a
di tante famiglie che hanno necessità di parlare con       prendersi cura della propria famiglia, dei propri figli
qualcuno di cui fidarsi. Così, l’unico modo per man-       nel processo educativo.
tenere i contatti sono i colloqui telefonici. È vera-      In questo periodo, il potere delle parole, semplici e
mente triste non poter osservare i visi delle persone,     confortanti, sono servite a riempire i silenzi delle
leggere le loro emozioni e decifrare il linguaggio non     conversazioni, che scandivano le sofferenze e i biso-
verbale. Mi raccontano che a causa di questa emer-         gni.
                                                                                       *Assistente sociale specialista

         Scenari sociali 9
OTTOBRE 2020 - Periodico dell'Ordine Professionale degli Assistenti Sociali della Calabria - Ordine Professionale degli Assistenti Sociali ...
Emergenzacovid-19
        La mia esperienza
      di assistente sociale
        contro il COVID19
di Pasquale Colurcio*

 C
             ome è noto, in con-     na del comitato di
             comitanza all’emer-     Crotone, mi sono
             genza sanitaria, si è   trovato a gestire
             generata       anche    situazioni nuove,
 quella sociale. Intanto è bene      che non ero abituato prima,di una signora morta per arre-
 specificare il termine, emer-       con modalità di intervento sto cardiaco, in un supermer-
 genza da ex mergere (uscire                                    cato della città, ai congiunti
                                     differenti, a come gestire una
 dall’acqua), significa venire a                                in isolamento, sempre su se-
                                     relazione di aiuto. Se c’era più
 galla, ovvero ciò che si mani-                                 gnalazione della questura, sia-
                                     tempo e libertà di approccio,
 festa con chiarezza ed eviden-      oggi abbiamo dovuto accele-mo accorsi in aiuto nei con-
 za, ciò che irrompe nella nor-                                 fronti di un malato oncologi-
                                     rare tutto, e cambiare le mo-
 malità. Dal punto di vista                                     co solo, con serie difficoltà ad
                                     dalità, mi riferisco anche alla
 scientifico sono le circostanze                                approcciarsi alle cure e all’ac-
                                     prassi di contatto con la per-
 improvvise ed inattese in cui                                  quisto di farmaci. Capite bene
                                     sona in difficoltà, (guanti, ma-
 vi è il pericolo o il rischio di                               la difficoltà nella comunica-
                                     scherine, distanziamento so-
 morte o altra minaccia all’in-                                 zione con queste barriere se
                                     ciale), se pur a nostra tutela,
 tegrità fisica degli esseri uma-    hanno ulteriormente compli-pur protettive e necessarie,
 ni. Quanto è accaduto in que-                                  ma limitanti. Naturalmente in
                                     cato quello che era un inter-
                                                                           tutto questo si è
                                                                           dovuto mettere in
         “Ho avuto modo di toccare la devastazione, il dolore, la          sicurezza sia la per-
         solitudine, la fragilità dell’essere umano. Questo periodo, ha sona             titolare
         portato ovviamente a degli scompensi psicofisici, di gente        dell’aiuto che ov-
         fortemente stressata, nel vedersi cambiato all’improvviso,        viamente noi ope-
         l’equilibrio della propria quotidianità ”.                        ratori che abbiamo
                                                                           svolto il servizio in
                                                                           piena     pandemia.
 sto tragico periodo. È emersa, vento di aiuto, se pur sempli- Prima di entrare nelle case,
 quella che definiamo essere ce o complesso. Abbiamo at- due soccorritori vestiti con le
 una bomba sociale. Come As- tivato un pronto soccorso So- tute protettive, hanno proce-
 sistente Sociale dell’Emergen- ciale dove tra le tante chiama- duto a misurare sia la satura-
 za, appartenente al corpo vo- te di urgenza, sono intervenu- zione che la febbre, dopo di
 lontario di Croce Rossa Italia- to nel comunicare il decesso che, con le dovute precauzio-

         Scenari sociali 10
Emergenzacovid-19
ni, sono intervenuto a racco-       to all’improvviso, l’equilibrio    forte senso di partecipazione
gliere il bisogno. Ho cono-         della propria quotidianità.        e di appartenenza ad un ter-
sciuto la nuova povertà, per-       Persone che hanno avuto,           ritorio in difficoltà. Una re-
sone che fino a ieri avevano        anche solo il bisogno di par-      gione la nostra che necessite-
un lavoro che gli garantiva         lare e raccontarsi nella pro-      rà anche nei prossimi mesi, di
almeno la sopravvivenza             pria solitudine e sofferenza.      supporto e sostegno, deve
giornaliera, mi riferisco ai        Abbiamo registrato diverse         essere impegno di tutti,
piccoli artigiani e commer-         situazioni di violenze tra le      ognuno per le proprie com-
cianti, che oggi hanno neces-       mura domestiche, per una           petenze, a continuare su que-
sità del pacco spesa, e sono        convivenza forzata di coniugi      sta strada. Concludo ricor-
stati tanti. Abbiamo dato as-       con relazioni affettive com-       dando la responsabilità che
sistenza a mamme in difficol-       promesse. L’aspetto bello, di      noi Assistenti Sociali abbia-
tà nella gestione dei propri        questa emergenza invece, è         mo nei confronti della socie-
figli, si è ritornato alla socia-   stata la forte collaborazione e    tà, come recita l’art. 42 al ti-
lizzazione primaria, dove tut-      solidarietà tra gli enti pubbli-   tolo V del nuovo codice
to si svolgeva in famiglia, pri-    ci e del terzo settore, tutti      deontologico, entrato in vigo-
ma di deputare la scuola e le       uniti mettendo al centro dei       re il primo Giugno u.s.:
attività extrascolastiche alla      nostri interventi il volto uma-    “L’assistente sociale mette a
formazione e alla socializza-       no prevalente. Una sorta di        disposizione delle autorità

         “L’assistente sociale mette a disposizione delle autorità competenti, la
         propria professionalità per programmi e interventi diretti al superamento
         dello stato di crisi in caso di catastrofi o di maxi-emergenze. Nei diversi
         ambiti in cui opera, o come volontario adeguatamente formato all’interno
         delle organizzazioni di Protezione Civile, il professionista contribuisce al
         supporto di persone e comunità e al ripristino delle condizioni di normalità”.

zione. Genitori che si sono         mutuo aiuto che ci ha con-         competenti, la propria pro-
visti ad un tratto insegnanti       sentito di essere presenti nel     fessionalità per programmi e
ed animatori con la didattica       bisogno della nostra città,        interventi diretti al supera-
a distanza, con la problemati-      dalla Caritas Diocesana alla       mento dello stato di crisi in
cità anche di reperire gli ap-      Croce Rossa Italiana, alle va-     caso di catastrofi o di maxi-
parati informatici per colle-       rie cooperative sociali: Dalla     emergenze. Nei diversi ambi-
garsi. Ho avuto modo di toc-        Parte dei Ragazzi, Agorà Kro-      ti in cui opera, o come volon-
care la devastazione, il dolo-      ton, alla Noemi, all’Emporio       tario adeguatamente formato
re, la solitudine, la fragilità     solidale, alla mensa di Padre      all’interno delle organizza-
dell’essere umano. Questo           Pio, a tutte le parrocchie del     zioni di Protezione Civile, il
periodo, ha portato ovvia-          territorio di Crotone e pro-       professionista contribuisce al
mente a degli scompensi psi-        vincia, pronti a smistare beni     supporto di persone e comu-
cofisici, di gente fortemente       di prima necessità e soddisfa-     nità e al ripristino delle con-
stressata, nel vedersi cambia-      re le esigenze primarie. Un        dizioni di normalità”.

                                                                             *Consigliere CROAS Calabria

      Scenari sociali 11
Emergenzacovid-19
Cosa possiamo fare insieme?
Il servizio di ascolto socio-assistenziale online:
dall’idea progettuale all’implementazione del servizio
di Sabina Licursi e Ercole Giap Parini*

 N
                el 1972, quando l’Università della Cala-   ghe      che
                bria dava avvio ai primi corsi di stu-     hanno ap-
                dio, e Rettore era Beniamino Andreat-      prontato
                ta, un’alluvione devastò le Serre e il     un decalo-
 comune di Fabrizia registrò i danni più rilevanti.        go        per
 Rispondendo alla chiamata del Rettore, tanti stu-         mettere in
 denti, ricercatori e docenti si misero all’opera per      guardia i
 portare soccorsi: quella poca e essenziale roba, tra      cittadini
 coperte, cibo e tende, che serve a dare sostegno a        dalle espo-
 popolazioni a cui l’acqua impetuosa aveva portato         sizioni alle
 via tutto o quasi. Era soltanto una declinazione          dannose
 particolare, emergenziale, di quella volontà di An-       fake-news,
 dreatta di fare dell’Università della Calabria una        in un momento in cui bene informare era vitale.
 istituzione al servizio del territorio e quindi volano    Una taskforce, coordinata dal Rettore, ha quindi
 del suo sviluppo e della sua emancipazione.               lanciato una chiamata all’impegno tutte le forze
 Quasi mezzo secolo dopo, e mentre l’emergenza             Unical, stimolando e coordinando gli interventi.
 virale raggiungeva il picco, l’Università della Cala-     Oltre a una raccolta fondi, ne sono nati progetti di
 bria si è ritrovata nelle condizioni di tornare a         diverso tipo e spessore: per la produzione e la certi-
 quella attitudine fondativa, per dare sostegno, con       ficazione di mascherine, per fornire ausili alla ven-
 le sue competenze e con la sua capacità organizza-        tilazione polmonare, per rifornire di disinfettante
 tiva, al territorio in un momento di difficoltà dovu-     gli ospedali, ma anche per supportare gli enti locali
 to alla diffusione del Covid19. A medici, infermieri      nella gestione dell’emergenza con opportune lettu-
 e in generale personale sanitario che ha dovuto           re delle tante norme prodotte in quel momento. E
 dall’oggi al domani affrontare una emergenza sani-        tanto altro ancora. Alcuni progetti sono stati dedi-
 taria mai vista prima; a persone comuni a cui il vi-      cati all’assistenza a distanza, con particolare atten-
 rus e il lockdown scippava la propria quotidianità        zione alle categorie più bisognose di supporto psi-
 rendendo ancora più difficile la situazione di chi        cologico, medico e socio-assistenziale.
 già viveva in condizioni di fragilità. Ed è stato dap-    Proprio in questa prospettiva nel Dipartimento di
 prima un fermento spontaneo: quei chimici che si          Scienze Politiche e Sociali, sin da subito si sono
 sono dati da fare per produrre disinfettante e per        attivate diverse disponibilità. Alcuni docenti, impe-
 insegnare a farlo in casa, e proprio mentre le scorte     gnati da anni nella formazione degli assistenti so-
 si riducevano nelle farmacie e nei supermercati;          ciali, hanno promosso l’organizzazione di un servi-
 quel laboratorio che ha concentrato tutte le sue          zio di ascolto socio-assistenziale a distanza. Di se-
 attività per sperimentare una molecola prometten-         guito, proviamo a sintetizzare i diversi passaggi che
 te per curare l’infezione da Covid19; quelle sociolo-     hanno portato all’avvio del servizio.

         Scenari sociali 12
Emergenzacovid-19
Come nasce il servizio. Le domande che hanno gui-
dato la riflessione, prima, e l’azione, dopo, sono sta-
te: cosa può servire in questo periodo per raccoglie-
re il bisogno sociale emergente che i servizi del ter-
ritorio possono avere difficoltà a registrare? Con chi
possiamo fare rete per costruire una risposta in gra-
do di assicurare qualità, competenze, ma anche effi-
cacia? Ne è derivato un intenso scambio di idee tra
colleghi del Dipartimento, con il Centro ICT di Ate-
neo, con il Presidente dell’Ordine regionale degli
assistenti sociali e alcuni consiglieri, con una Socie-
tà privata (Il Laboratorio di ricerca congiunto per
l’innovazione di reti e servizi - Lirs) provider di ser-
vizi internet.
Il protocollo di intesa. Da questa condivisione è nato
un protocollo che ha formalizzato l’avvio del servi-
zio di ascolto socio-assistenziale: un segretariato
sociale a distanza rivolto alla popolazione calabrese
in condizione di vulnerabilità, determinata o aggra-
vata dall’epidemia di Covid-19, e finalizzato a offrire
a) ascolto attivo, vicinanza e possibilità di un con-
fronto informato sull’emergenza;
b) informazioni su servizi e prestazioni sociali, sani-
                                                            avviare il centralino telefonico, che ha consentito di
tarie, educative accessibili in questa fase di emer-
                                                            mettere a disposizione dei cittadini un numero fisso
genza e attivati da soggetti pubblici e privati, reti di
                                                            (09841758127) e la gestione in cloud delle chiamate;
professionisti;
                                                            organizzare le disponibilità di 21 professionisti assi-
c) segnalazione e trasmissione di richieste dei citta-
                                                            stenti sociali, che hanno partecipato alla formazio-
dini ai servizi competenti; d) allestimento di rispo-
                                                            ne per poi consentire il funzionamento del servizio
ste a esigenze specifiche. Le risorse. Ogni partner ha
                                                            su tutti i giorni della settimana, dalle 15.00 alle
assicurato una partecipazione completamente gra-
                                                            18.00; favorire la conoscenza del servizio, tramite
tuita. Insieme si è riusciti a: predisporre la piattafor-
                                                            quotidiani regionali, testate giornalistiche online,
ma per la registrazione online delle richieste
                                                            Tgr e tv locali, canali social, e anche con la produ-
(https://www.unicalvscovid.it/centro-di-ascolto-
                                                            zione di un video (https://www.facebook.com/
socio-assistenziale/);
                                                            Dispesdidattica/videos/529217737959176/).

           “Le domande che hanno guidato la riflessione, prima, e l’azione, dopo,
           sono state: cosa può servire in questo periodo per raccogliere il
           bisogno sociale emergente che i servizi del territorio possono avere
           difficoltà a registrare? Con chi possiamo fare rete per costruire una
           risposta in grado di assicurare qualità, competenze, ma anche
           efficacia? “

          Scenari sociali 13
Emergenzacovid-19
Per favorire le connessioni tra i bisogni e i servizi –           servizi e attori della solidarietà, spesso impegnati in
spesso sorti spontaneamente durante l’emergenza –                 azioni di supporto significative ma non sempre inte-
è stata lanciata una call (‘Aiutiamoci ad aiutare’) a             grate. In secondo luogo, e in conseguenza di quanto
cui hanno risposto quasi 90 soggetti, tra organizza-              appena evidenziato, la difficoltà di comunicare ai
zioni e singoli professionisti, capaci di assicurare un           potenziali beneficiari l’esistenza e le potenzialità
ventaglio ampio di competenze, servizi di supporto                dell’iniziativa. Anche per queste ragioni le richieste
a singoli e famiglie di vario tipo, interventi di soste-          arrivate al servizio sono poche: meno di 30 in circa
gno in situazioni di conflittualità, ecc. su tutto il ter-        due mesi di attività. La valutazione complessiva
ritorio regionale.                                                dell’esperienza non potrà trascurare questo dato, ma

             “Il principale risultato di questa esperienza è di avere accettato la sfida posta dalla
             domanda iniziale: cosa possiamo fare insieme? Università, ordine degli assistenti
             sociali, professionisti hanno reagito ai timori legati alla possibilità di un’estensione
             dell’emergenza sanitaria e alle conseguenze sociali ed economiche su singoli e famiglie
             del lockdown disegnando un servizio di segretariato sociale a distanza, non in

I risultati. Il principale risultato di questa esperienza         in ottica incrementale e trasformativa, per non spre-
è di avere accettato la sfida posta dalla domanda ini-            care la sinergia sviluppata in questi mesi e immagi-
ziale: cosa possiamo fare insieme? Università, ordine             nando che in una fase di allentamento dell’emergen-
degli assistenti sociali, professionisti hanno reagito            za si possa lavorare di più e meglio sulla partecipa-
ai timori legati alla possibilità di un’estensione                zione dei cittadini e dei servizi già esistenti nella
dell’emergenza sanitaria e alle conseguenze sociali               progettazione di nuovi interventi.
ed economiche su singoli e famiglie
del lockdown disegnando un servi-
zio di segretariato sociale a distan-
za, non in sostituzione ma a supple-
mento del ruolo svolto dal servizio
sociale comunale. Una progettazio-
ne realizzata nelle condizioni date,
e in un contesto soggetto a continui
cambiamenti, che ha sperimentato,
nonostante gli sforzi fatti, alcune
difficoltà. Innanzitutto, quella di
non riuscire, in tempi molto stretti,
a sviluppare una sinergia operativa con altri

Figura 1 - La pagina web di accesso al servizio

 *Sabina Licursi (sabina.licursi@unical.it) è professoressa associata di Sociologia presso il Dipartimento di Scienze Politi-
                                     che e Sociali, dove insegna Politiche Sociali ed Educative e Metodi della Ricerca Sociale.

Ercole Giap Parini (ercole.parini@unical.it) è professore associato di Sociologia presso il Dipartimento di Scienze Politiche
                                                            e Sociali, ed è coordinatore dei corsi di laurea in servizio sociale.

          Scenari sociali 14
Emergenzacovid-19
Il servizio di ascolto socio-assistenziale online:
da una lista di colleghi ad un gruppo di lavoro

di Nadia Laganà*

 S
           arebbe stato difficile per chiunque, poco       le     15
           meno di un anno fa, immaginare uno sce-         alle 18,
           nario mondiale in cui le persone devono         ha vi-
           necessariamente, ai sensi di legge, mante-      sto
 nere il “distanziamento sociale”, indossare una ma-       impe-
 scherina, non potersi toccare, stringere la mano.         gnati,
 Sembra quasi surreale la vita che stiamo vivendo          senza
 ma dobbiamo necessariamente convivere con que-            sosta e
 sto nemico invisibile, un nemico che non conoscia-        abbat-
 mo e che sta pian piano deteriorando le relazioni         tendo
 sociali. Il periodo del lockdown ha aperto ferite già     le di-
 inferte, ha lasciato vuoti incolmabili e silenzi assor-   stanze,
 danti ma ha anche dato la possibilità di riflettere,      profes-
 organizzare, re-inventare spazi, luoghi, costruire e      sionisti
 rafforzare reti, prepararsi e formarsi per aiutare ed     ed enti, in un lavoro continuo di formazione, ascol-
 aiutarsi. Se è vero che il covid19 sta distanziando       to, supervisione, confronto, consulenza, messa in
 l’umanità è ancor più vero che la sta unendo di           opera e tessitura di reti.
 fronte ad un male comune ed è solo insieme che            Una task force instancabile, creativa e altamente
 potremo uscirne. Partendo da questi presupposti           specializzata che ha partecipato attivamente a tut-
 ed in linea con i principi e valori etico professiona-    te le fasi del progetto: dalla scelta dell’ashtag
 li, il CROAS Calabria ha subito aderito all’idea pro-     #tiascoltocalabria, alla registrazione del video per
 gettuale dell’UNICAL per l’attivazione di un servi-       la promozione dell’iniziativa, alla presenza assidua
 zio di ascolto socio – assistenziale telefonico per       alle riunioni di coordinamento, supervisione e for-
 tutti i cittadini calabresi. Ascolto attivo qualificato   mazione, alla disponibilità pomeridiana per rispon-
 e tecnico da parte di assistenti sociali che hanno        dere al bisogno delle persone, al continuo confron-
 volontariamente e gratuitamente messo a disposi-          to per la valutazione in itinere sull’andamento del
 zione la loro competenza e il loro tempo, tutti i         servizio e la formulazione di proposte per una ri-
 giorni, anche i festivi e la domenica. Hanno aderi-       modulazione più efficace.
 to all’iniziativa alcuni consiglieri, la segreteria re-   L’idea progettuale è stata un’ottima intuizione da
 gionale AssNAS Calabria (Associazione Nazionale           parte dell’Unical che ha saputo cogliere il bisogno
 Assistenti sociali), il SUNAS Calabria (Sindacato         territoriale, individuare le professionalità specifi-
 Unitario Nazionale Assistenti Sociali), alcuni dei        che per il raggiungimento degli obiettivi prefissati
 colleghi della lista esperti del nostro Ordine Pro-       e coinvolgere il territorio in un’ottica di co-
 fessionale e l’ANPE (Associazione Nazionale Peda-         progettazione partecipata e condivisa. Il servizio ha
 gogisti Italiani) per un ascolto mirato, in presenza      tuttavia avuto una riposta che dal punto di vista
 di bisogni pedagogici ed educativi. Il servizio, atti-    quantitativo non possiamo considerare soddisfa-
 vo per due mesi e mezzo, per tutti i pomeriggi dal-       cente.

         Scenari sociali 15
Emergenzacovid-19
Ci siamo interrogati
su questo risultato
ed abbiamo condivi-
so alcune criticità:
innanzitutto, la mo-
dalità con cui la per-
sona si rivolgeva al
servizio      avveniva
attraverso un ticket
che bisognava aprire
dal sito dell’Unical o
chiamando un nu-
mero che era colle-
gato ad un’applica-
zione che l’operatore
aveva      preventiva-
mente scaricato sul
proprio telefono cel-
lulare. La prima ipo-
tesi abbiamo fin da
subito compreso che
non sarebbe stata
utilizzata facilmente
dall’utenza.
Purtroppo         anche
l’applicazione si è
rilevata poco funzionale allo scopo per motivi tec-       aver rinforzato la già salda collaborazione tra l’or-
nici; inoltre, il piano di comunicazione, per quanto      dine Professionale della Calabria e l’Unical; aver
capillare, non ha raggiunto efficacemente il target       costruito una mappatura dei servizi territoriali atti-
di popolazione destinataria del servizio; perdipiù,       vi; l’aver ragionato sui punti di debolezza ed avvia-
durante il lockdown ci sono state numerose realtà         to un tavolo di riflessione sulle possibili strategie
che si sono attivate gratuitamente per fronteggiare       da attuare in futuro. Non possiamo sapere cosa
l’emergenza; per finire, potrebbe anche aver inciso       comporterà il ritorno ad una normalità controllata,
l’immaginario collettivo distorto che purtroppo           l’apertura delle scuole, il ripristino delle attività
accompagna la figura dell’assistente sociale ad           lavorative in presenza, della pratica sportiva. Ab-
aver scoraggiato l’utenza a rivolgersi al servizio.       biamo però acquisito un bagaglio di conoscenze sul
A fronte delle criticità, dal punto di vista qualitati-   fronteggiamento dell’emergenza e una capacità
vo abbiamo riscontrato importanti elementi di po-         digitale che potremmo utilizzare sempre più con-
sitività: avere costruito relazioni, tra colleghi ed      sapevolmente nella professione. Abbiamo appreso
utenti; avere dato risposte professionali e ascolto       dagli errori, costruito relazioni, attivato un lavoro
empatico a chi si è rivolto al servizio; l’aver dato      di rete competente e, soprattutto, siamo già pronti
vita ad un gruppo di lavoro professionale specifico;      per mettere in campo una nuova idea progettuale.

                                                                                      *Consigliere CROAS Calabria

        Scenari sociali 16
Emergenzacovid-19
     La pandemia e l’inasprirsi
   delle diseguaglianze di genere
di Teresa Pietropaolo*

 “Infatti è facile vedere come tra le differenze che distinguono gli uomini ve ne
siano parecchie che passano per naturali, mentre sono solo il prodotto dell’abi-
tudine e dei diversi generi di vita che gli uomini adottano in società .”
                                                          Jean-Jacques Rousseau

Il tema della povertà, dell’esclusione sociale e della          matico e genera una ‘incertezza esistenziale’ che
disparità nell’accesso alle opportunità socio lavorati-         rafforza il senso di emarginazione ed abbandono
ve risulta drammaticamente intensificato nell’attua-            alimentando come reazione un diffuso risentimento
le contesto emergenziale, ed emblematico risuona                da parte di quei gruppi sociali e di quegli individui
l’appello lanciato da Papa Francesco nel corso                  che vengono a trovarsi sovraesposti e indeboliti. Il
dell’udienza generale trasmessa in diretta streaming            lavoro, fondamento della nostra Repubblica e posto
il 19 agosto 2020: occorre “curare il virus dell’ingiu-         alla base dello sviluppo democratico della società
stizia sociale, della disuguaglianza e dell’emargina-           civile nel rispetto dell’uguaglianza formale e sostan-
zione”. Sebbene siamo ben consapevoli di quanto lo              ziale celebrata dalla nostra illuminata Costituzione,
spazio lavorativo rappresenti per ciascuno una fon-             nella realtà non è per tutti e tale evidenza incancre-
damentale via di affermazione ed emancipazione,                 nisce ogni situazione di dipendenza e ‘schiavitù’. Per
oltre che di riscatto e rinascita per alcune fasce par-         nulla facile, per la persona precipitata nel circuito
ticolarmente fragili, a chiunque operi, nell’ambito             dell’esclusione, ricostruire il percorso della dignità e
del processo di aiuto, nei percorsi di integrazione             della perduta autonomia: nel processo di autodeter-
lavorativa e quindi di inclusione sociale, appare               minazione, l’inclusione socio-lavorativa è essenziale,
chiaro che sempre più spesso le problematiche indi-             è la base per il riconoscimento e la rivalorizzazione
viduali per le quali si è chiamati ad intervenire si            di sé come essere umano e come soggetto portatore
collocano al limite della cosiddetta ‘occupabilità’.            di diritti di cittadinanza. Alla saturazione del merca-
Vale a dire che per molte delle persone che incon-              to del lavoro cui si è abituati da tempo, si aggiungo-
triamo nel nostro agire professionale non ci sono               no quindi le difficoltà legate alla pandemia che con-
possibilità occupazionali né valide alternative in              tinua a porre in evidenza le diseguaglianze sociali e
eventuali contesti relazionali che siano meno esi-              di genere. A soffrirne maggiormente sono, assieme
genti dal punto di vista performativo e che tuttavia            alle fasce storicamente più vulnerabili, le ‘nuove po-
possano rappresentare un luogo di appartenenza,                 vertà’ del ceto medio: professionisti autonomi, com-
identificante, soddisfacente e dotato di senso per la           mercianti, artigiani, lavoratori precari. I drammi
persona. Già in contesti in cui le potenzialità risulta-        della povertà causati da una economia inadeguata
no compresse, ove non annullate, da vissuti perso-              risultano oggi moltiplicati all’ennesima potenza
nali e familiari travagliati e laceranti, il problema           mentre vacilla sempre più la speranza di concretiz-
della mancanza di lavoro frena le opportunità di                zazione di una alternativa di vita dignitosa e come
affrancamento; laddove esso risulti inaspettato, per            tale fondata sul lavoro, di pari passo con il rafforza-
le persone non da sempre disoccupate ma tali per                mento dell’incertezza del futuro che innesca una
sopraggiunte congiunture, si rivela ancor più dram-             spirale viziosa piuttosto che virtuosa.

           Scenari sociali 17
Emergenzacovid-19
“Non dimenticate mai che sarà sufficiente una crisi         anni sul fronte della partecipazione femminile al
politica, economica o religiosa perché i diritti delle      mercato del lavoro vengono vanificate dai vincoli
donne siano rimessi in discussione. Questi diritti non      imposti alle famiglie in lockdown, per le quali pur-
sono mai acquisiti. Dovrete restare vigili durante tut-     troppo un bonus babysitter o una estensione del
to il corso della vostra vita”. In piena crisi si osserva   congedo parentale appaiono insufficienti. Occorre-
come le diseguaglianze non riguardino soltanto ceti         rebbero processi snelli, rapidi, trasparenti, affidati a

            “In piena crisi si osserva come le diseguaglianze non riguardino
            soltanto ceti sociali, categorie di lavoratori e fasce d’età: anche la
            disparità di genere, piuttosto che risolta, risulta esacerbata.”

sociali, categorie di lavoratori e fasce d’età: anche la    una comunicazione efficace che renda concrete pro-
disparità di genere, piuttosto che risolta, risulta esa-    poste quali l’istituzione di un fondo per la micro-
cerbata. Basti pensare alle ulteriori difficoltà che si     impresa femminile o gli interventi sugli asili nido.
trovano a dover affrontare le mamme con la chiusu-          La parità di genere è tematica complessa anche sot-
ra delle scuole, per poter conciliare gli impegni lavo-     to l’aspetto lavorativo e non può trovare risposte
                                                            sensate al di fuori di una logica concertata, di rete,
                                                            sia comunitaria che di sistema di welfare e di politi-
      “La parità di genere è tematica                       ca attiva del lavoro.
      complessa anche sotto l’aspetto
                                                             Jean-Jacques Rousseau, Discorso sull’origine e i fondamenti
      lavorativo e non può trovare                           della disuguaglianza fra gli uomini, in Scritti politici, a cura di
      risposte sensate al di fuori di una                    Maria Garin, introduzione di Eugenio Garin, vol. I, Laterza, Roma
                                                             -Bari 2013.
      logica concertata, di rete, sia                        Articolo 1 L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul
                                                             lavoro. La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle
      comunitaria che di sistema di                          forme e nei limiti della Costituzione. Articolo 4 La Repubblica
      welfare e di politica attiva del                       riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le con-
                                                             dizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il
      lavoro.”                                               dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria
                                                             scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso
                                                             materiale o spirituale della società. Articolo 35 Cost. La Repub-
rativi e la famiglia, penalizzate sul mercato del lavo-      blica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Cura la
                                                             formazione e l’elevazione professionale dei lavoratori.[…]Art.
ro in termini di salario e carriera, quando non per lo       38 Ogni cittadino inabile al lavoro e sprovvisto dei mezzi neces-
stesso mantenimento del posto di lavoro. Se da un            sari per vivere ha diritto al mantenimento e all'assistenza socia-
                                                             le . Gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'av-
lato questa realtà può riflettere la libera scelta di
                                                             viamento professionale.
una madre che preferisce occuparsi in prima perso-           art. 3 Cost. “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono
na dell’accudimento dei figli in una fondamentale            eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di
                                                             lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali
fase dell’età evolutiva e in ragione di ciò riduce il        e sociali. È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di
tempo dedicato al lavoro, dall’altro può dare la mi-         ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e
sura di stereotipi e norme sociali che ancor oggi im-        l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della
                                                             persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori
pongono alle mamme ogni responsabilità nella cura            all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
dei figli. Le faticose conquiste registrate negli ultimi

                                                                                                *Assistente sociale specialista

          Scenari sociali 18
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