Il 2018, l'anno del riscatto per lo Sport Italiano - ASI Nazionale

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Il 2018, l'anno del riscatto per lo Sport Italiano - ASI Nazionale
Periodico di ASSOCIAZIONI SPORTIVE E SOCIALI ITALIANE
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Roma Aut C/RM/08/2016

                                                                                                  Anno XIX, n. 11/12 - Novembre-Dicembre 2018

                                                                                        Il 2018, l’anno del riscatto
                                                                                              per lo Sport Italiano
Il 2018, l'anno del riscatto per lo Sport Italiano - ASI Nazionale
SOMMARIO                                                                                                                                                                                                             EDITORIALE

                                                                                                              Il 2018, l’anno del riscatto
                                                                 Periodico di
                                                                 ASSOCIAZIONI SPORTIVE
                                                                 E SOCIALI ITALIANE

                                                                 Anno XIX, n. 11/12
                                                                 Novembre/Dicembre 2018
                                                                                                                                                                Finalmente, non senza
                                                                 Reg.ne Trib. Roma n. 634/97
                                                                 Iscr. al Registro Nazionale
                                                                                                          > Claudio Barbaro                                    sorpresa degli operatori
                                                                                                                                                                                                                buire ad un più consistente avvicinamento
                                                                 della Stampa
                                                                                                                                                                                                                di persone alla pratica sportiva; il tema del-
                                                                 numero p.7650                                                                                  del settore, il Governo                         le modifiche al sistema di finanziamenti
                                                                                                          Il 2018 sarà memorabile per tanti motivi.                                                             allo sport per garantire programmazione
           3   Editoriale
                                                                 editore                                  Tra questi, in futuro ci ricorderemo che il
                                                                                                                                                                    ha dimostrato un                            e competitività.... Potremmo andare avanti
               Claudio Barbaro
                                                                 Claudio Barbaro
                                                                                                          2018 è stato il tempo in cui un non pro-               rinnovato e profondo                           oltre, ma non vogliamo annoiarvi.
           6   Quel giorno a Monaco
               Italo Cucci                                       direttore                                nosticabile Governo ha dimostrato un rin-             interesse nei confronti                         Alla luce di queste riflessioni, mentre è ra-
                                                                 Italo Cucci                              novato e profondo interesse nei confronti                                                             gionevole la prudenza che emerge da ta-
           8   Sul gradino più alto del podio
                                                                                                          dello sport italiano e ha deciso di essere più       dello sport italiano e ha                        lune parti (figlia quasi di un’incredulità di
               Marco Cochi                                       direttore responsabile
                                                                 Gianluca Montebelli
                                                                                                          coinvolto nel disegnarne il profilo del pros-              deciso di essere                           fronte ad una riforma che si pensava non
       12      La figura del moderno allenatore                                                           simo futuro. Lo ha fatto prevedendo una                                                               arrivasse mai, nonostante fosse molto ac-
               Alessandro Cini
                                                                 coordinamento editoriale                 serie di norme inserite nella Legge di Bilan-
                                                                                                                                                                      più coinvolto                             clamata), è irragionevole l’atteggiamento
       16      Italpress festeggia i 50 anni                     Sandro Giorgi                            cio, mirate prevalentemente a riequilibrare          nel disegnarne il profilo                        di chiusura fatto proprio da alcuni autore-
               Alessandro Cini
                                                                 capo redattore
                                                                                                          strutturalmente un assetto non in perfetto                                                            voli protagonisti del nostro mondo.
       18      Lettera al direttore di Daniele Frongia           Fabio Argentini                          bilanciamento, responsabile di una per-
                                                                                                          dita di fiducia nei confronti dello sport e        rie italiane, traducendosi al contrario in un      ASI, al contrario, accoglie con gioia il cam-
       20      Sorridere sempre e comunque                       hanno collaborato                        dei suoi amministratori. Decisamente un            sistema di finanziamenti interessati in fun-       biamento e lavora produttivamente per
               Donatella Italia                                  Alessandro Cini, Marco Cochi,
                                                                 Massimiliano Curti, Donatella Italia,
                                                                                                          cambiamento rispetto a un passato in cui           zione di logiche di consenso? Non lo cre-          incidervi. Lo fa con un atteggiamento
       23      Pagine di sport                                   Emanuela Mannoni, Chiara Minelli,        il potere esecutivo e legislativo lasciava-        diamo. Solo collaborando con entusiasmo            vigile, immersa in un sistema di relazioni
               Fabio Argentini                                   Luisa Santiloni, Gianrolando Scaringi,   no che la materia fosse disciplinata sulla         e abbandonando ogni resistenza rispetto            grazie alle quali riesce a interpretare e rap-
       24      Premio Sport e Cultura                            Paolo Signorelli, Emanuela Silvestri,    base di valutazioni ed indirizzi provenien-        ai mutamenti che si stanno delineando              presentare anche posizioni eterogenee. Lo
               Fabio Argentini                                   Umberto Silvestri.
                                                                                                          ti dall’interno del settore! Abdicando alla        all’alba di questo 2019, lo sport potrà di-        si è visto, ad esempio, quando la VII Com-
       27      Italo Cucci intervista Claudio Barbaro            marketing                                possibilità di essere interlocutrice attiva, in-   fendere la sua autonomia, dimostrando              missione del Senato ha approvato il parere
               Paolo Signorelli                                  Achille Sette                            formata e consapevole, la politica, di fatto,      di essere pronto e capace di governare il          di cui sono stato l’estensore, con il quale,
       28      Un Ente in crescita                                                                        ha contribuito per anni al consolidamento          cambiamento.                                       appoggiando i principi della riforma con-
                                                                 direzione e amministrazione
               Paolo Signorelli                                  Via Capo Peloro, 30 - 00141 Roma
                                                                                                          di meccanismi e dinamiche non produtti-                                                               tenuta nella Legge di Bilancio, chiedevo
       32      Marco Lodadio, è nata una stella                  Tel. 06 69920228 - fax 06 69920924       ve per il pianeta sport, tali da renderlo un       Dopotutto, la necessità di una riforma del         al Governo che il percorso iniziato venisse
               Gianluca Montebelli                                                                        sistema con forti resistenze al mutamento,         sistema è qualcosa di radicato nel dibattito       razionalizzato grazie ad un testo quadro
                                                                 redazione                                schiacciato su una centralità prevaricante         di settore. Come tutti voi potete constata-        di riforma (al quale ho già lavorato e che
       34      Un settore campione nazionale di integrazione     primato@asinazionale.it
               Chiara Minelli                                                                             del CONI e sulla componente competitiva            re, lettori vecchi e nuovi, se ne parla da più     è prossimo ad essere licenziato); che fosse
                                                                 progetto grafico                         del movimento, nonché poco capillare.              di vent’anni e il nostro Ente, anche attra-        promossa l’organizzazione di una Con-
       36      Top Tour, un successo anche a Padova              Promedia Audiovisivi s.r.l.                                                                 verso questa rivista, ne ha sostenuto l’ur-        ferenza dello Sport Italiano cui venissero
       38      Impegni di grande prestigio per gli arbitri ASI                                            Il 2018 passerà quindi alla storia come l’an-      genza, facendo proprio un atteggiamento            chiamati a partecipare tutti i principali
                                                                 impaginazione
               Luisa Santiloni                                   Francesca Pagnani
                                                                                                          no del riscatto.                                   di autocritica. Lo ha fatto con costanza e         rappresentanti delle Istituzioni Sportive e
                                                                                                          C’è chi nel giudicare la riforma appena            a più riprese, a testimonianza di una con-         delle amministrazioni locali competenti
       40      L’importanza dell’acqua depurata
                                                                 stampa                                   abbozzata ha parlato di minaccia all’au-           vinta adesione all’idea, ma soprattutto di         per materia, con l’obiettivo di confrontar-
       42      Tuttonotizie                                      Stamperia Lampo - Roma                   tonomia dello sport italiano, ma ritenia-          un preoccupante immobilismo del nostro             si e trovare soluzioni condivise, idonee ad
                                                                 Chiuso in redazione: 29/12/2018
                                                                                                          mo tale giudizio privo di fondamento e             mondo. Ed è rifacendoci a quest’ultima             apportare un valore aggiunto; che il con-
       44      Asi Organizza
                                                                                                          non supportato da fatti. L’autonomia non           tendenza che possiamo comprendere il               tributo previsto in favore del Coni e della
       47      Asi attività                                                                               è una bandiera bianca da sventolare in             perché, a distanza di anni, i soliti argomen-      nuova società in sostituzione della CONI
       50      Controcopertina                                                                            caso di bisogno. Era autonomo il CONI al           ti e i soliti indirizzi siano ripetuti: l’impor-   Servizi riesca a garantire la certezza e la
               Umberto Silvestri                                                                          tempo del governo del PD e del Ministro            tanza di un equilibrio dallo sport di base         continuità dei livelli di impiego.
                                                                                                          Lotti o era un sodale e in un certo senso un       e lo sport di vertice; la necessità di una pe-     Questo è lo spirito ASI. Ci auguriamo che
                                                                                                          recettore passivo? Era autonomo quando             netrazione dell’attività motoria nelle istitu-     il nuovo anno porti tutti ad abbracciare
                                                                                                          ha avvallato un provvedimento dal nome             zioni scolastiche primarie; l’opportunità di       questo atteggiamento, affinché la tanto
                                                                                                          mediatamente efficace ‘Sport e Periferie’          un investimento in infrastrutture sportive         desiderata revisione del nostro modello
                                                                                                          che, però, nei fatti non portava lo sport          tale da omogeneizzare la situazione im-            possa farlo tornare ad essere il faro che è
                                                                                                          con il suo potenziale inclusivo nelle perife-      piantistica tra nord e sud Italia e da contri-     stato per anni.

      2                                                                                                                                                                                                                                                     3
Il 2018, l'anno del riscatto per lo Sport Italiano - ASI Nazionale
La riforma dello sport e del CONI, lo sport di base, l’attività formativa nelle scuole e la cultura stessa dello
    sport. Anni di nostre battaglie rappresentate ieri alla Camera oggi in Senato, carteggi, lettere, proposte, il
    lavoro quotidiano all’interno dell’ASI, convegni, articoli di giornale. Per tanto tempo abbiamo provato a
    sollecitare il mondo dello sport e forse, adesso, siamo ad un bivio storico. In queste pagine riportiamo alcuni
    vecchi editoriali di Primato, in ossequio alla nostra rivista che ci rappresenta, dal 1948.

                                                                                                  Claudio Barbaro

4                                                                                                                      5
Il 2018, l'anno del riscatto per lo Sport Italiano - ASI Nazionale
Amarcord

               Quel giorno                                                                                       Missoni, sportivo e stilista

             a Monaco con                                                                                        Nel 1948 ha partecipato ai Giochi Olimpi-
                                                                                                                 ci di Londra. È stato velocista nei 400 metri
                                                                                                                 piani e, successivamente, ostacolista sem-
                                                                                                                 pre nei 400. Due le società delle quali ha

           Ottavio Missoni
                                                                                                                 difeso i colori: la Ginnastica Zara e la Gin-
                                                                                                                 nastica Gallaratese. Ottavio Missoni nasce a
                                                                                                                 Ragusa, oggi Dubrovnik, da padre di origine
                                                                                                                 giuliana e madre dalmata: a sei anni si tra-
                                                                                                                 sferisce a Zara dove trascorre la giovinezza.
                                                                                                                 La maglia azzurra la veste per la prima volta
                               Profugo istriano, atleta di grande spessore,                                      nel 1937. E, oltre che nell’atletica, difende
                                                                                                                 il tricolore anche come militare. Partecipa
                                   imprenditore geniale, uomo di carisma,                                        alla storica battaglia di El Alamein a seguito
                               mi fu presentato da Gianni Brera alla vigilia                                     della quale viene fatto prigioniero dagli Al-
                                         della finale dei Mondiali del 1974.                                     leati. Torna a Trieste, poi a Milano e comin-
                                                                                                                 cia dal basso la sua scalata al mondo della
                                                 Fu un incontro illuminante                                      moda. Sposa Rosita Jelmini la cui famiglia
                                          ed emozionante al tempo stesso                                         aveva una piccola officina di tessuti rica-
                                                                                                                 mati. Insieme daranno vita a una delle più
                                                                                                                 grandi case di moda internazionali.
             Gianni Brera con Ottavio Missoni                                                                    Missoni muore nella notte fra l’8 e il 9 mag-
                                                                                                                 gio del 2013, all’età di 92 anni. È stato, fino
                                                                                                                 alla sua scomparsa, sindaco del “Libero Co-
                                                                                                                 mune di Zara in Esilio”.

                                                                                                           ta attenzione per Beckenbauer e Cruyjff,        Sta imparando, gli presento gente che deve      alla stazione».
                                                                                                           ma soprattutto per Liz Taylor, seduta in        conoscere, non gli eroi del pallone».           «Colpa della guerra...». Non ci stava, a
                                                                                                           tribuna insieme a Kissinger. Non vi dico i      Raddoppiai l’inchino e dissi a Ottavio: «A      ricordare. Il suo bel sorriso s’era fatto più
                                                                                                           commenti. Intorno a lei - dicevo - big della    Stoccarda abbiamo perso da italiani liti-       aperto, da vincitore, non da sconfitto, e la
                                                                                                           politica, del denaro, dello spettacolo, tutti   giosi, non fratelli».                           sua Zara la teneva nel cuore. Anche se era
                                                                                                           insieme per il calcio quand’era ancora un       Fratelli. Ottavio rimase stupito e Brera pi-    diventato il leader degli esuli, «il Sindaco
                                                                                                           evento non solo mondano, anche culturale.       pando emanò sentenza: «Te l’ho presentato       del Libero Comune di Zara in esilio».
                                                                                                           Ma torniamo alla vigilia perché la memoria      perchè farà strada, spinto dalla sua roma-      Vent’anni dopo, a Milano, ci trovammo a
                                                                                                           mi riporta a un incontro felice e importan-     gnolaggine. Mi sta bene anche se dicono         ricordare Brera, morto due anni prima, at-
                                                                                                           te. Ero nella hall del Bayrischer Hof Hotel,    che va... a fiamma».                            torniati da vinattieri dell’Oltrepo Pavese e
                                                                                                           vidi Brera in poltrona accanto a due perso-     E io dissi subito a Missoni: «Lei è istria-     della Bonarda, produttori di salami della
           > Italo Cucci                                   proletari italiani di Stoccarda, tutti uomini   naggi di spicco che mi presentò: «Rosita e      no...». «Peggio - rispose - croato». Rise:      Confraternita del Maiale di Certosa e di
                                                           del Sud diventati operai dell’automobile        Ottavio Missoni, lui è stato un buon atleta,    «Italiano». Rosita se lo mangiava con gli       Varzi, e del risotto di Sannazzaro, poi chis-
                                                           come quelli finiti alla Fiat, a Torino, erano   quattrocentista, lei la mamma in gamba».        occhi, era bello anche per fierezza, Ottavio,   sà chi. mi sono dimenticato.
           Alla vigilia della finale del Mondiale 1974     spariti; gli olandesi e i tedeschi, borghe-     Che strano, già navigavo nell’alto mare del     ma sorrideva veneto, compiacente.               Si ricordò di me, perché mi disse «abbia-
           fra Germania e Olanda, Monaco era un im-        soni, avevano richiamato vippissimi in          calcio quando la presentazione mi portò al-     Volli metterlo alla prova: «Mi permetta di      mo conosciuto un grande uomo». Niente
           menso salotto.                                  quantità.                                       trove, nel mondo dello sport Olimpico. E        dirle che vivo a Bologna e ancora mi ver-       lutto. Un bel sorriso. Il solito, su quel vol-
           Devo dire la verità-snob: uscita di scena       Detto per inciso, buona parte dei 90’ li        oltre. E infatti Brera aggiunse al mio saluto   gogno per quello che i bolognesi hanno          to segnato dal sole, il volto di un pacifico
           l’Italia, sconfitta dai proletari polacchi, i   ho passati in tribuna stampa con una cer-       con inchino per Rosita: «È un giornalista.      fatto ai profughi che passavano in treno        guerriero.

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Il 2018, l'anno del riscatto per lo Sport Italiano - ASI Nazionale
Eroi dello sport

Sul gradino
più alto del podio,
per sempre
Riviviamo la grande impresa di Marco Pantani che
il 2 agosto 1998 concluse trionfalmente il Tour de France.
Fu il primo italiano, dopo 33 anni dall’impresa di Gimondi,
a vincere la Grand Boucle                                                  > Marco Cochi                      quell’anno, sia Jan Ullrich che Bobby Ju-
                                                                                                              lich, cercarono di ostacolare in tutti i modi
                                                                                                              la vittoria del Pirata al Tour senza riuscirci.
                                                                            Il 2 agosto 1998, Marco Pan-      E ancora oggi le gesta di Marco Pantani
                                                                             tani tagliò trionfante il tra-   vengono ricordate lungo i percorsi di qua-
                                                                             guardo agli Champs-Élysées       lunque competizione ciclistica, ma una su
                                                                            aggiudicandosi l’ottantacin-      tutte quella del 27 luglio 1998, quando il
                                                                           quesima edizione del Tour de       campione romagnolo scrisse a caratteri
                                                                           France. Una vittoria strepitosa,   indelebili una delle più belle pagine del ci-
                                                                          considerando che fu il primo        clismo e dello sport italiano, entrando per
                                                                          italiano a riuscirci 33 anni dopo   sempre nella leggenda.
                                                                         l’affermazione di Felice Gimon-      Quel giorno si correva la quindicesima fra-
                                                                         di. E dopo di lui, dovranno pas-     zione di quel Tour de France, 189 km da
                                                                      sare altri 16 anni prima che un altro   Grenoble a Les Deux Alpes. Le avverse
                                                                       italiano, Vincenzo Nibali, riuscirà    condizioni metereologiche facevano pensa-
                                                                       ad imporsi nella corsa più impor-      re a una giornata di pieno autunno, ma fu-
                                                                      tante del ciclismo internazionale.      rono proprio quelle condizioni improbe che
                                                                     Il successo nella Grand Boucle con-      favorirono la più grande impresa di Marco
                                                                   sentì a Pantani di diventare anche uno     Pantani.
                                                                  dei pochi ciclisti – l’unico italiano in-   Il dominatore del Tour fino a quel momento
                                                                 sieme a Fausto Coppi – ad aver vinto         era stato il tedesco Jan Ullrich, sopranno-
                                                              nello stesso anno il Giro d’Italia e il Giro    minato il Kaiser, che con indosso la maglia
                                                              di Francia. Una doppietta che da venti anni     gialla, staccava in classifica Pantani di 3’.
                                                              non è più riuscita a nessuno, nemmeno a         Il distacco è ampio e il penultimo giorno si
                                                              campioni del calibro di Alberto Contador,       correrà la 52 km a cronometro, specialità di
                                                              Chris Froome e Sir Bradley Wiggins.             Kaiser Jan. Pantani è consapevole che non
                                                              Per tutti gli appassionati di ciclismo, il      basta guadagnare un pugno di secondi con
                                                              1998 è l’anno in cui è nata la leggenda del     un semplice scatto nel finale, ma è neces-
                                                              corridore della Mercatone Uno, che con          sario imporsi in maniera netta per ambire
                                                              l’ambitissima doppietta Giro-Tour dimo-         al podio più alto nella tappa finale degli
                                                              strò anche ai francesi di essere il re delle    Champs-Élysées. Intanto piove a dirotto
                                                              salite. C’è anche da ricordare che sempre in    e la prestazione di Ullrich ne risente. Poi,

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Il 2018, l'anno del riscatto per lo Sport Italiano - ASI Nazionale
Eroi dello sport

      Fausto Coppi al Tour de France                                                                                                                                                                          Felice Gimondi,
      vinto nel 1949 e nel 1952                                                                                                                                                                               in maglia gialla

                                       quando mancano 47 km al traguardo e 4             Verso Parigi ci sono ancora montagne e la        di Gino Bartali: «Ha corso come si correva        di Marco Pantani dalla competizione. Pra-
                                       km per arrivare alla sommità dei 2.645 me-        temuta 52 km a cronometro Montceau-Le            Coppi ed io, e gli altri di allora: una cor-      ticamente, dopo questo episodio cominciò
                                       tri della vetta Galibier, Pantani parte all’at-   Creusot, ma quando in maniera trionfale          sa antica, bellissima. Dopo tanta sfortuna,       la parabola discendente della gloriosa car-
                                       tacco con un irrefrenabile scatto fulmineo,       taglia il traguardo a Les Deux Alpes l’as-       Pantani se lo meritava. Sembrava di vedere        riera sportiva del campione di Cesenatico,
                                       proteso in avanti con le mani basse ad im-        so romagnolo capisce che può arrivare agli       un campione alla vecchia maniera. Speria-         che messo sotto pressione dai media si
                                       pugnare saldamente il manubrio, durante il        Champs-Élysées con la maglia gialla. Lo          mo che adesso non ce lo sciupino».                chiuse fisicamente nella propria abitazio-
                                       suo affondo si volta in una sola occasione        capisce perché non ha solo vinto una tappa       Purtroppo, solo dieci mesi dopo, le speranze      ne ed emotivamente anche in se stesso.
                                       per osservare Luc Leblanc che, con un in-         compiendo un’impresa memorabile, ma ha           di Ginettaccio andarono deluse. Tutto ebbe        Negli ultimi anni della sua vita il corridore
                                       cedere meno spedito, è l’unico a tentare an-      anche ipotecato la vittoria finale del Tour de   inizio dopo la tappa del Giro d’Italia che        soffrì di depressione e pochi mesi prima di
                                       cora un impossibile inseguimento.                 France.                                          prendeva il via da Madonna di Campiglio,          morire fu ricoverato nella clinica Parco dei
                                       Quando raggiunge la cima, il Pirata ha            Il giorno dopo i quotidiani sportivi francesi    alla fine della quale, l’asso del ciclismo ita-   Tigli di Teolo in Veneto, per curarsi dalla
                                       2’46” di vantaggio su Ulrich e quando ini-        titoleranno «Pantastique», mentre la Gaz-        liano apprese pubblicamente che i risultati       dipendenza da alcol. Il suo corpo senza vita
                                       zia la discesa, incurante della strada bagna-     zetta dello Sport aprirà a nove colonne con      dei controlli antidoping riportavano un li-       fu rivenuto il 14 febbraio del 2004 nella
                                       ta, vola a tutta velocità verso la gloria. E ha   «Pantani eroe nella bufera». L’impresa di        vello eccessivo di globuli rossi presente nel     stanza 5D del residence Le Rose di Rimini.
                                       ancora energie, quando nell’ascesa di Les         quel pomeriggio di fine luglio rimane così       suo sangue. Tale valore si attestava intorno      L’autopsia accertò che la causa del decesso
                                       Deux Alpes continua a rilanciare l’azione         epica tanto che nel 2004, poco meno di tre       al 52%, poco meno del 2% superiore al li-         era da imputare ad un’overdose di cocaina,
                                       scandita dalle sue micidiali progressioni.        mesi dopo la sua scomparsa, il Giro d’Ita-       vello massimo consentito del 50%.                 che causò un edema cerebrale e polmona-
                                       Trascinato dall’entusiasmo incontenibile          lia decise di conferire annualmente ad una       Questo comportò la sua sospensione per 15         re. La stessa autopsia scagionò definitiva-
                                       della folla, il Pirata divora asfalto, curve e    salita, la più importante, l’appellativo di      giorni e quindi la matematica esclusione          mente Pantani dall’accusa di aver assunto
                                       tornanti, diritto fin al traguardo cercando di    “Montagna Pantani”. Un riconoscimento            dal Giro d’Italia. La squalifica fu accolta       grosse quantità di Epo nell’arco della sua
                                       guadagnare ogni secondo di vantaggio su           che fino a quel momento era stato esclu-         con sdegno dagli altri partecipanti alla cor-     grandiosa carriera ciclistica.
                                       Ullrich.                                          sivamente appannaggio di Fausto Coppi.           sa, tanto che Paolo Savoldelli, che si ritrovò    Le sue spoglie riposano nel viale 16 del ci-
                                       Alla fine, Pantani arriva con 1’54” sul se-       Nel 2011, sul Col du Galibier è stata eretta     in prima posizione dopo l’estromissione dal       mitero di Sala di Cesenatico. Sulla tomba
                                       condo, Rodolfo Massi, altro purissimo e           una stele in ricordo dello scatto che il Pi-     Giro di Marco Pantani si rifiutò di indossa-      un busto, le foto da corridore, uno scatto
                                       sfortunato grimpeur, e con 1’59” su Fernan-       rata compì per aggiudicarsi la vittoria nella    re la maglia rosa, con il rischio di incappare    con Papa Wojtyla e da solo, un voluminoso
                                       do Escartin. Stremato e sconfitto, Ullrich è      tappa del 1998. Ma ciò che rende estremo         a sua volta in una squalifica.                    libro con i messaggi del suo popolo e alla
                                       solo venticinquesimo, a 8’57”, tallonato da       onore alla sua miracolosa ascensione cicli-      Il suo team ciclistico, la Mercatone              base una scritta “Sul gradino più alto del
                                       Bjarne Riis e Udo Bölts.                          stica sulla vetta di Galibier sono le parole     Uno-Bianchi, annunciò il ritiro ufficiale         podio per sempre”.

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Il 2018, l'anno del riscatto per lo Sport Italiano - ASI Nazionale
L’inchiesta
                                  > Alessandro Cini                        degli atleti, giunge alla creazione di un   del “mental training” sportivo.
                                                                           ambiente favorevole alla loro crescita      Abbiamo accennato alla motivazione,
                  SECONDA parte                                            emotiva ed esperienziale. Per sondare al    motore psicologico che rende attivi e
                                  Proseguiamo il nostro viaggio dedicato   meglio il terreno delle capacità necessa-   performanti. Quali strategie possono
                                  alla figura del moderno allenatore at-   rie a un tecnico per condurre al successo   essere più indicate per un allenatore
                                  traverso un approccio scientifico che,   un gruppo di atleti, ci siamo affidati a    che intenda fare leva sulla motivazione
                                  partendo da aspetti come il moti-        Cristiana Francesia, Psicologa Clinica      del suo atleta? «Si parla molto di mo-
                                  vare e il facilitare l’attività          e dello Sport, con una solida esperienza    tivazione e non sempre si dà il giusto
                                  di apprendimento da parte                  nel campo della gestione dello stress e   peso alle conseguenze a lungo termine

Prosegue il nostro studio
sulla figura dell’insegnante di
sport. L’importanza della parte
motivazionale per rendere
performanti gli atleti

La figura
del moderno
allenatore
12                                                                                                                                                         13
Il 2018, l'anno del riscatto per lo Sport Italiano - ASI Nazionale
L’inchiesta

                                                                                                                                                                                    che, in un circolo virtuoso, alimentano       è sostenuta in buona parte anche dalla
                                                                                                                                                                                    la motivazione interiore e conducono ad       qualità della relazione allenatore – at-
                                                                                                                                                                                    incrementare l’impegno in quanto: “È          leta sulla quale influiscono vari fattori
                                                                                                                                                                                    grazie al mio impegno che divento sem-        come ad esempio:
                                                                                                                                                                                    pre più bravo in quello che faccio”.          1) la fiducia reciproca nelle rispettive
                                                                                                                                                                                    Quando un allenatore sceglie di fare              abilità;
                                                                                                                                                                                    leva sulla motivazione intrinseca per-        2) la disponibilità ad ascoltare e a col-
                                                                                                                                                                                    mette all’atleta di identificare in ma-           laborare;
                                                                                                                                                                                    niera sfidante ma realistica i propri         3) la capacità dell’allenatore di adotta-
                                                                                                                                                                                    obiettivi prestazionali, basandoli sulle          re una varietà relativamente ampia di
                                                                                                                                                                                    competenze attuali e sulla consapevo-             comportamenti come l’essere in gra-
                                                                                                                                                                                    lezza del tipo di lavoro necessario per           do di mostrarsi fermo nelle richieste
                                                                                                                                                                                    sviluppare e mantenere quelle mancan-             ma anche cordiale e comprensivo;
                                                                                                                                                                                    ti. E’ questo il tipo di motivazione che      4) il saper mantenere una buona comu-
                                                                                                                                                                                    stimola, nel lungo termine, l’atleta ad           nicazione interpersonale che prevede
                                                                                                                                                                                    impegnarsi per spingersi al limite delle          anche la capacità di adattare lo stile
                                                                                                                                                                                    proprie capacità».                                comunicativo alle diverse “persona-
                                                                                                                                                                                                                                      lità” degli atleti.»
                                                                                                                                                                                    Tornando per un istante a Velasco. Sap-       La giusta miscela di tutti questi ingre-
                                                                                                                                                                                    piamo che molti lo considerano un otti-       dienti permette all’allenatore un’azione
                                                                                                                                                                                    mo organizzatore e un eccezionale ge-         equilibrata ed efficace riducendo al mi-
                                                                                                                                                                                    store degli aspetti psicologici, oltre che    nimo gli errori e facilitando la crescita
                                                                                                                                                                                    tecnici. Alla base di una crescita corretta   costante degli atleti.
                                                                                                                                                                                    del gruppo, quindi, c’è sempre un am-         «In questo senso, come dicevamo sopra,
                                                                                                                                                                                    biente favorevole. Come se ne facilita la     l’allenatore dovrebbe essere un “facili-
                                                                                                                                                                                    creazione? «Allenatori preparati e ca-        tatore” col compito di favorire la cre-
                                                                                                                                                                                    rismatici quanto Velasco, anche se non        azione del clima ottimale allo svolgersi
                                                                                                                                                                                    comuni e meno noti, abbiamo la fortuna        dell’allenamento e di promuovere lo svi-
                                                                                                                                                                                    di incontrarli anche in alcune società        luppo, nel singolo atleta, di una menta-
                                                                                                                                                                                    sportive dilettantistiche. Sono quelli        lità vincente e del desiderio di competi-
                                                                                                                                                                                    che dedicano la loro vita al “mestiere        zione e, nella squadra, dello spirito di
                                                                                                                                                                                    dell’allenatore”, appunto, curando e          collaborazione e del senso di coesione
                                                                                                                                                                                    affinando gli equilibri tra conoscenze        che fanno sì che il gruppo agisca in sin-
                                                                                                                                                                                    scientifico/tecniche , esperienza profes-     crono (ciascuno col proprio ruolo) nel
                                                                                                                                                                                    sionale e intuizione.                         perseguimento degli obiettivi comuni
                                                                                                                                                                                    La creazione di un ambiente favorevole        concordati».

delle “leve” agite sui diversi tipi di mo-   presenti contemporaneamente in gradi         scegliere obiettivi facili da conseguire;    a dimostrare il livello di competenza
tivazione. Le strategie che l’allenatore     diversi anche in relazione all’età, al       a valutare i risultati ottenuti conside-     raggiunto e che porta ai risultati eccel-
(così come il genitore o l’educatore) ha     sesso e al livello socio-culturale degli     rando positive solo prestazioni che han-     lenti nel lungo termine) sceglie compiti
a disposizione, rientrano negli aspetti      atleti. L’orientamento al risultato è sol-   no condotto ad una vittoria così come a      con un livello moderato di sfida, premia
più strettamente educativi dello sport.      lecitato da motivazioni “esterne” (pre-      premiare il successo in gara attraverso      sempre l’impegno anche di fronte agli
Le motivazioni che portano bambini,          mi, riconoscimenti etc...) al contrario      elogi ai talenti naturali personali indi-    sbagli e quando valuta i risultati di pre-
adolescenti, adulti, anziani ad impe-        dell’orientamento al compito che fa leva     pendentemente dall’impegno; o ancora,        stazioni negative pone l’accento su cosa
gnarsi negli sport possono essere le più     sulla cosiddetta “motivazione intrinseca     a fornire come incentivi premi materiali     sia venuto a mancare nell’impegno e
diverse e possono essere in parte legate     o interiore”. A seconda delle strategie      (gadget, etc...) o privilegi di vario tipo   nell’attenzione senza minare la fiducia
all’età, al sesso, a fattori socio-cultu-    messe in atto dall’allenatore viene pre-     (anche discutibili) quali la possibilità     che l’atleta ripone nelle proprie po-
rali e a fattori psicologici individuali.    valentemente incentivato uno dei due         di saltare allenamenti piuttosto che una     tenzialità e competenze sportive. Inoltre
Possiamo semplificare distinguendo due       orientamenti.                                sorta di “immunità/impunità” a fronte        premia chi continua ad impegnarsi anche
diversi orientamenti motivazionali: la       Per fare un esempio: l’allenatore che in-    di comportamenti scorretti verso com-        dopo un insuccesso. Questo modus ope-
motivazione orientata al compito e la        tenda far leva su motivazioni esterne,       pagni o avversari.                           randi sostiene l’acquisizione, da parte
                                                                                                                                                                                     Julio Velasco,
motivazione orientata al risultato. Non      utilizza strategie che conducono l’atleta    D’altro canto, l’allenatore che inten-       dell’atleta, della consapevolezza delle       prototipo
si tratta di due estremi di un continuum     ad orientarsi prevalentemente al risul-      da far leva sulla motivazione intrinse-      proprie competenze e promuove l’en-           dell’allenatore moderno
ma di due aspetti che possono essere         tato. Questo accade quando si tende a        ca (quella che vede l’atleta impegnato       tusiasmo di fronte a situazioni sfidanti

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Il 2018, l'anno del riscatto per lo Sport Italiano - ASI Nazionale
Celebrazioni

Italpress festeggia
Tante personalità dello
sport e dello spettacolo,
fra le quali in Presidente di                                                                                                                                                                                                              Celebrazioni al CONI. Nella foto,
                                                                                                                                                                                                                                           insieme con il il Direttore Responsabile
ASI Claudio Barbaro,                                                                                                                                                                                                                       di Italpress Gaspare Borsellino,
                                                                                                                                                                                                                                           c’è il Presidente del CONI Giovanni Malagò
al Salone d’Onore del CONI                                                                                                                                                                                                                 e il giornalista Pierluigi Pardo

per la ricorrenza
dell’agenzia stampa
nata da un progetto
di Gaspare Borsellino
e diretta da Italo Cucci

> Massimiliano Curti                        ho creato un service con alcuni compa-         rito che vi va riconosciuto. Festeggiate       altri tre presidenti del CONI Franco Car-    ni, degli attori Diego Abatantuono, Fi-             e di un allenatore vincente come Fabio
                                            gni di scuola».                                trent’anni di successi nei trent’anni più      raro, Mario Pescante e Gianni Petrucci,      carra e Picone, Antonio Albanese e Nino             Capello, del giornalista Nicola Porro e
                                            Step by step, Italpress si è ritagliata uno    difficili per l’informazione e in più par-     quest’ultimo ora alla guida della FIP, il    Frassica, dei cantanti Anna Tatangelo e             del conduttore televisivo e radiofonico
Nessuna auto-celebrazione, solo l’esi-      spazio importante nel campo dell’in-           tendo da Palermo. Questa è la vostra           Presidente della FIS Giorgio Scarso, il      Il Volo, dell’ex bomber Ciccio Graziani             Sergio Friscia.
genza di guardare avanti per raggiunge-     formazione generalista, con i suoi 1600        casa - conclude Malagò - è un merito           Presidente della FITARCO Mario Scar-
re altri traguardi ambiziosi.               lanci giornalieri ed i notiziari nazionali e   acquisito anche sul campo».                    zella, il Segretario Generale della FMSI
                                                                                                                                                                                         Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, incontra i vertici di Italpress, rappresentati
L’agenzia di stampa Italpress, che ha       regionali: «Abbiamo vinto la scommes-          «Avete raggiunto una maturità profes-          Maurizio Galdi, il Segretario Generale         dal Direttore Editoriale, Italo Cucci, e dal Direttore Responsabile, Gaspare Borsellino
nello sport il suo core business, compie    sa - sottolinea ancora Borsellino - ed è       sionale che state dimostrando con i fat-       della FICK Salvatore Sanzo, il Generale
30 anni e li festeggia al Salone d’Ono-     una grande emozione essere ospiti del          ti», le parole del Presidente del Comita-      delle Fiamme Gialle Vincenzo Parrinel-
re del CONI. L’occasione è il convegno      Coni nella casa dello sport, che sen-          to Italiano Paralimpico, Luca Pancalli.        lo, Comandante del Gruppo Polisportivo
“L’evoluzione dell’informazione. Dalla      tiamo anche nostra». Il Presidente del         «Con Cucci e Borsellino ci siamo cono-         FFGG, il triplista e lunghista Fabrizio
macchina da scrivere al Tablet: la verità   CONI, Giovanni Malagò, svela ai vertici        sciuti all’inizio del percorso del nostro      Donato, bronzo olimpico a Londra 2012
al tempo delle fake news”, che ha visto     di Italpress che «quando qualche mese          movimento che negli ultimi 15 anni ave-        e oro europeo outdoor a Helsinki 2012
alternarsi sul palco il Direttore Respon-   fa mi avete raccontato l’idea e la volon-      te raccontato con estrema attenzione e         e indoor a Torino 2009, il Presidente
sabile Gaspare Borsellino, il Direttore     tà di celebrare qui i vostri trent’anni,       maturità, aiutandolo a scrivere una vera       ASI Claudio Barbaro e il Presidente del
Editoriale Italo Cucci, il Direttore del    c’è stata la mia piena accondiscenden-         rivoluzione culturale».                        Consiglio Nazionale dell’Ordine dei
Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni, il     za. Siete dei compagni di viaggio, il vo-      Per essere più vicino alla realtà dell’Ital-   Giornalisti Carlo Verna. Ad introdurre la
massmediologo Klaus Davì e il giorna-       stro lavoro è indispensabile per il mon-       press, Italo Cucci si è trasferito a Pan-      giornata, un video con gli auguri istitu-
lista sportivo Pierluigi Pardo, ex colla-   do dello sport e per le istituzioni. Avete     telleria. «Dopo aver lavorato per quo-         zionali del Presidente della Regione La-
boratore dell’unica agenzia nazionale       cronisti che ti aspettano per ore, magari      tidiani, settimanali, mensili, bimestrali      zio, Nicola Zingaretti, della Sindaca di
con redazione centrale a sud di Roma.       in luoghi non confortevoli, ma che devo-       ed aver scritto dei libri mi mancava la        Roma, Virginia Raggi, e del Presidente
Dal 1988 al 2018, un’avventura unica        no comunque dare la notizia. Commuo-           fonte dell’informazione da cui tutto par-      del parlamento europeo, Antonio Tajani,
nata da un progetto di Gaspare Borsel-      ve la complessità di questo mestiere con       te e cioè l’agenzia. In un periodo in cui      e quelli più scherzosi ma altrettanto sin-
lino: «È stata una pazzia di trent’anni     i tempi che corriamo e vedere giovani          siamo invasi da bugie e stupidaggini, la       ceri del cantante e attore Fabio Rovazzi,
fa - spiega - avevo 19 anni e 11 mesi e     giornalisti che crescono e si appassio-        notizia d’agenzia è vera e certificata».       dell’ex miss Italia Cristina Chiabotto,
una grande passione per lo sport, così      nano con la scuola Italpress è un me-          Oltre a Malagò, erano presenti in sala gli     del Ct della Nazionale Roberto Manci-

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Il 2018, l'anno del riscatto per lo Sport Italiano - ASI Nazionale
Lettere al direttore

                                                                           Riceviamo e pubblichiamo                                           Primato, una libera tribuna
                                                                       dall’Assessore Daniele Frongia                                         aperta alla dialettica

 Gentile Direttore,                                                                                                                           Abbiamo ritenuto giusto e doveroso pubblicare qui integralmente la lettera ricevuta dall’Assessore allo Sport, Politiche Giovanili
 ho avuto modo di leggere il numero di ottobre del periodico “Primato” e, con stupore, ho trovato un articolo dedicato al Palazzetto          e Grandi Eventi cittadini di Roma Capitale, Daniele Frongia, perché riteniamo questo mensile uno spazio libero di riflessione
 dello Sport, impregnato di commenti negativi, dal titolo “Quel pasticciaccio brutto di Viale Tiziano”, a firma di Massimiliano Morelli.      e approfondimento di temi rilevanti per i nostri lettori. Lo è sin da quando questo strumento di informazione è nato. Ne segue,
                                                                                                                                              perciò, che Primato possa ospitare anche contenuti non necessariamente in linea con gli indirizzi politici dell’Ente - lo ricorderà
 Dalla lettura si evince un’impostazione non corretta della situazione e per questo vorrei dare ai vostri lettori l’opportunità di valutare   con nostalgia qualcuno dei nostri lettori, ripensando a quando il nostro caro Alessandro Levanti scriveva esattamente un ‘con-
 la questione sotto un profilo più vicino alla realtà dei fatti.                                                                              tro-canto’ al mio editoriale.
 Come ben saprà, la struttura versa in condizioni disastrose da decenni e l’impegno preso dalla nostra Amministrazione, fin dall’in-
 sediamento, è stato quello di riqualificare i vari impianti abbandonati da troppo tempo a loro stessi, da quelli più importanti, come        Le righe scritte dall’Assessore sono evidentemente il palesarsi di un legittimo dissenso rispetto a giudizi e posizioni espresse da
 ad esempio lo stadio Flaminio, fino ai minori.                                                                                               due dei nostri collaboratori, due persone di indiscussa professionalità.
 Il Palazzetto dello Sport è l’impianto che necessita di interventi più impegnativi, sia al suo esterno che all’interno, tutti finalizzati
 a consentire l’accesso in condizioni di sicurezza; continuare a fare finta di nulla, non preservando l’incolumità di giocatori e spet-       Pertanto, entrando nel merito di quanto contestato, al netto di alcune precisazioni comunque espressione di opinioni personali,
 tatori, sarebbe stato un atto irresponsabile e sconsiderato e, invece, abbiamo messo a bilancio circa 3 milioni di euro per la sua           prendiamo atto degli sforzi fatti dal Comune per restituire il Palazzetto dello Sport alla fruizione dello sport cittadino. Certamente,
 riqualificazione, notizia che non è accennata nell’articolo.                                                                                 se dovessimo fare una graduatoria delle responsabilità di una non ottimale gestione della proprietà non sarebbe di certo il Comune
 Il periodo che si ritiene “irragionevolmente lungo” è quello necessario per far partire i lavori in conformità a quanto previsto dalla       ad occupare il vertice.
 normativa. Lavorare seriamente implica delle procedure burocratiche irrinunciabili se non a scapito della legalità e della trasparenza.
                                                                                                                                              Sulla Maratona di Roma, invece, l’incomprensione ci colpisce e ci rammarica, perché rischia di trascurare un dato storico, che
 Proseguendo nella lettura del periodico, arrivo a leggere la “controcopertina” dedicata alla Maratona di Roma a firma di Umberto             invece vorremmo ribadire. Infatti, al di là di aver giudicato positivamente la decisione del Comune di affidare attraverso bando
 Silvestri.                                                                                                                                   l’organizzazione della maratona, all’epoca noi di ASI ci scontrammo addirittura con l’amministrazione Alemanno, perché soste-
 Si parla di rischio scampato di annullamento della manifestazione – falso, non è mai stata in dubbio, le modalità del suo svolgi-            nevamo la tesi che l’evento sportivo non appartenesse agli amministratori, ma alla città di Roma, dunque al Comune.
 mento erano già ben redatte nel bando – per poi arrivare a parlare di conflitto di interessi con la Fidal che non avrebbe strumenti per      La storia, purtroppo, ci vide sconfitti.
 organizzare una maratona.
 La Fidal inoltre, secondo l’articolo, non sarebbe in grado di gestire l’evento e avrebbe riaffidato il tutto agli organizzatori del pas-     Spero di aver dato al pensiero dell’Assessore Frongia la visibilità dovuta e ai nostri lettori l’evidenza di come l’informazione sia
 sato: ricordo che la Fidal è la Federazione Italiana di Atletica Leggera e non c’è alcun affidamento agli organizzatori del passato.         fatta di voci e contro-voci, e la dialettica derivante non faccia altro che arricchire la dinamica della conoscenza.
 Si prosegue parlando di possibili ricorsi sull’edizione 2019 per gli altri organizzatori: ricorsi su come si organizza una maratona?
 Probabilmente si voleva intendere un ricorso sul bando: già fatto e già vinto da Roma Capitale; consiglio la lettura della sentenza                                                                                                                               Il Presidente ASI
 del Tar Lazio del 05.10.2018.                                                                                                                                                                                                                                      Claudio Barbaro
 Per finire si insiste con l’allusione a un’organizzazione basata su convenienze politiche.
 Sembra talmente ovvio che la decisione di mettere a bando un evento sportivo e affidarlo, di conseguenza, alla società organizza-
 trice più meritevole e non “a caso” sia tutto tranne che oggetto di “merce vendibile a caro prezzo nel supermercato” che mi risulta
 davvero difficile comprendere il punto di vista dello scrittore.

 Concludo augurandomi che possa in futuro offrire ai Suoi lettori versioni dei fatti che rispecchino più fedelmente la realtà, magari
 coinvolgendo gli attori interessati alla questione in analisi.

                                                                                                                          Cordialmente,
                                                                                                                         Daniele Frongia
                                                      Assessore Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi cittadini di Roma Capitale

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Cinematografia sportiva

Sorridere sempre                                                                                                                                    Carley Allison pattinatrice e cantante

e comunque
Kiss and Cry racconta della lotta contro il cancro
di Carley Allison, giovane talento del pattinaggio,
il cui obiettivo era quello di partecipare
ai Giochi Olimpici. Speranze spezzate
dall’insorgere della malattia.
Il film però è anche una bella storia
di amore e amicizia

                                                                > Donatella Italia                  delle sue amiche che ironizzano sulle sue       crollando il mondo addosso.
                                                                                                    strane abitudini. Ma un giorno, mentre          Però, ciò che più manca a Carley è il
                                                                                                    pattina, la ragazza inizia a tossire e fa fa-   pattinare e le sue amiche che dividevano
                                                                  Chi di noi non vuole essere       tica a respirare; corre dal medico e le dia-    con lei gioie e dolori degli allenamenti
                                                                  speciale, essere fuori dal co-    gnosticano l’asma. A breve, ci si accorge       e dei successi. Una mattina, recandosi a
                                                                   mune, avere qualcosa di raro?    che l’inalatore non aiuta la giovane a re-      scuola, scopre che le sue amiche, fino a
                                                                   Nessuno.                         spirare meglio e le preoccupazioni per la       quel punto rimaste a distanza dalla lot-
                                                                   Ma se essere speciale, fuori     sua salute aumentano. Una sera, mentre          ta di Carley contro “il mostro” come
                                                                   dal comune, avere qualcosa       sta mangiando un gelato con un ragazzo          lo chiamava lei, stavano organizzando
                                                                   di raro significa sapere che     (John, interpretato da Luke Bilyk), Car-        un’inedita raccolta di fondi per la nostra
                                                                  le cellule del proprio corpo      ley sta male e sviene. John la porta di         eroina, che aveva iniziato a perdere i suoi
                                                                 sono impazzite e dentro di noi     corsa in ospedale e avvisa i genitori della     lunghi capelli biondi per la chemiotera-
                                                               sta crescendo un tumore alla tra-    ragazza; lì scoprono che Carley non ha          pia. Le ragazze offrivano infatti tagli di
                                                             chea, forse ci ripenseremmo. L’op-     l’asma, ma un tumore. Nel dettaglio, la         capelli a tutti i ragazzi e ragazze del li-
                                                           zione “ripensarci” purtroppo non è       giovane ha un raro tipo di sarcoma (sar-        ceo in cambio di una piccola donazione,
                                                         stata data a Carley Allison, giovane e     coma alle cellule chiare della trachea),        che sarebbe andata alla lotta contro il
                                                      talentuosa cantante e pattinatrice di 17      talmente raro da colpire una persona su         cancro: un piccolo ma bellissimo gesto
                                                      anni che si è trovata d’un tratto con uno     3,5 miliardi. Il bello di essere unici.         per aiutare concretamente la ricerca e far
                                                      sgradito ospite nella gola. Ma andiamo        Ma Carley, grazie anche al fatto di es-         sentire meno sola Carley, calva e costret-
                                                      con ordine.                                   sere un’atleta, non demorde e affronta          ta a portare tutti i giorni una parrucca.
                                                      Carley Allison ha 17 anni, è una ragazza      le cure e la progressiva perdita di forze       All’operazione, ovviamente, si unisco-
                                                      solare che ama la vita, va al liceo ed è      con stoicismo e un luminoso sorriso sulle       no anche John e il papà di Carley che si
                                                      molto brava a pattinare, è un giovane ta-     labbra. Ad aiutarla, la sua famiglia: i ge-     fanno rasare a zero. John però va oltre e
                                                      lento, di quelli che nascono raramente. Il    nitori e le due sorelle che non la lasciano     chiede alla ragazza di insegnargli a pat-
                                                      suo allenatore, un severo ex pattinatore      mai sola e la aiutano nelle operazioni di       tinare: un modo per ricordarle chi era lei
                                                      di origini asiatiche, la incita e la tempra   pulizia della cannula che le permette di        prima della tragedia e rammentarle di
                                                      affinché lei dia il meglio per raggiungere    respirare; così il suo ragazzo John che,        non arrendersi, così come faceva quando
                                                      il massimo traguardo: i Giochi Olimpici.      seppur conoscendola da poco, è più che          volteggiava sul ghiaccio. I risultati non
                                                      Carley sta al passo, segue la dieta, non      mai deciso a starle vicino il più possibi-      sono memorabili, ma Carley ritrova la
                                                      manca a un allenamento e fa tesoro degli      le perché troppo innamorato di questa           sua grinta e la voglia di sorridere.
                                                      insegnamenti del suo coach, a differenza      ragazza piena di vita nonostante le stia        Finché una mattina, dopo un anno inter-

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Cinematografia sportiva                                                                                                               Pagine di sport                  a cura di Fabio Argentini

                                                                                                                                       Cercalo su ebay                                                                                                          In libreria

                                                                                         Al caffé con l’amica del cuore
                                                                                                                                           Roma sul ring,
                                                                                                                                       da Carnera a Benvenuti

                                                                                                                                                                                     Barbaro: «Il valore di una disciplina importante»

                                                                                                                                                                                  Psicologia dello sport
                                                                                                                                                                                                            «In questo pro-       zioni, Concentrazione, Intelligenza, Ag-
                                                                                                                                                                                                            dotto editoriale      gressività, Leadership.
                                                                                                                                       Roma sul ring è il racconto di un                                    riconosco Sam-        I 7 moduli affrontano dal punto di vista te-
                                                                                                                                       secolo di boxe nella Capitale a cura                                 my, la persona        orico e pratico le tematiche salienti della
                                                                                                                                       del giornalista Luigi Panella: perso-                                competente        e   psicologia dello sport e attuano un metodo
                                                                                                                                       naggi, aneddoti ma soprattutto storie                                determinata con       di lavoro innovativo per un allenamento
                                                                                                                                       di vita di pugili che praticavano la                                 cui ho lavorato       funzionale al raggiungimento di obiettivi
                                                                                                                                       noble art quando il ring era spesso                                  negli anni. Ritro-    professionali e personali.
                                                                                                                                       la strada. Dalla leggenda di Primo                                   vo anche il va-       Il libro, con uno spiccato imprinting appli-
                                                                                                                                       Carnera a Piazza di Siena fino alle                                  lore e la duttilità   cativo, illustra le basi filosofiche, psicolo-
                                                                                                                                       imprese di Nino Benvenuti e al suo         della disciplina che lui ha portato in ASI:     giche e didattiche di un metodo consoli-
                                                                                                                                       incontro con Cassius Clay. E poi an-       la psicologia dello sport…», così scrive        dato da anni di studio e di esperienza sul
                                                                                                                                       cora Tiberio Mitri, il primo vero divo     Claudio Barbaro sul libro, di recente pub-      campo, corredato da una vasta gamma di
minabile, gli esami danno l’esito tanto     da una tragedia. Carley, tuttavia, non sa-   medesimarsi in questa ragazza così piena      della boxe italiana, la grande rivalità    blicazione, il cui autore è Sammy Marcan-       schede operative e pratiche, che ne fanno
                                                                                                                                       tra Leone Jacovacci e Mario Bosiso,        tognini, Presidente del Comitato Regiona-       un manuale accessibile a tutti gli operatori
sperato: il cancro è sparito e Carley è     rebbe forse riuscita a superare nemmeno      di vita che lei aveva visto spegnersi poco
                                                                                                                                       simboli dell’antagonismo tra Roma e        le delle Marche, Responsabile del Settore       di settore, sia nel contesto sportivo, che in
guarita. La gioia di tutti è enorme, so-    un mese se non fosse stata temprata dai      a poco, ma sempre con il sorriso sulle        Milano, le vicende di Mario D’Aga-         ASI Psicologia dello sport e componente         quello educativo, scolastico ed aziendale.
prattutto di Carley ovviamente, che non     sacrifici che proprio uno sport di questo    labbra.                                       ta, il campione sordomuto, la gran-        della Commissione Tecnica ASI Naziona-          Il libro è da considerarsi un arricchimento
vede l’ora di poter tornare alla sua vec-   tipo ti spinge a fare per raggiungere il     Il titolo non è casuale, perché è proprio     dezza di Bruno Ascari, forse il più        le. Per questa pubblicazione si è avvalso       per tutti gli insegnanti sportivi, operatori
chia vita.                                  massimo.                                     nella zona del kiss&cry che si concen-        invincibile di tutti…                      della collaborazione di altri uomini ASI e      educativi, psicologi e quindi un valore ag-
Ma questo non è un film, è la realtà.       A interpretare Carley è Sarah Fisher, gio-   trano tutte le emozioni di un pattinatore,    Una storia intensa fatta di grandi uo-     professionisti riconosciuti: Angelo Vicelli,    giunto per l’intero mondo ASI in quanto è
Dopo un anno di sollievo si scopre che      vane attrice canadese classe 1993 che già    non sul ghiaccio dove l’atleta non pensa      mini e di grandi campioni in grado         Responsabile Nazionale del Settore ASI          un testo operativo utile per aumentare le
Carley ha di nuovo il cancro, il mostro è   avevamo apprezzato in FullOut. Ma oltre      a niente se non a dare il meglio; è lì in     di accendere la passione e scatenare       Tennis, Francesca Fraternale Meloni vice        proprie conoscenze e migliorare sempre la
tornato. Questa volta, purtroppo, vincerà   a un bel viso e bella voce, Sarah è anche    quell’angolo, mentre aspetta il verdetto      rivalità.                                  Presidente del Comitato ASI Marche e            propria professione.
lui.                                        molto impegnata in attività caritatevoli e   seduto e con l’adrenalina in corpo, che       Il racconto di un appassionato spet-       Coordinatrice del Settore Psicologia dello      Per maggiori informazioni http://www.
Tutto questo in Kiss and Cry, film del      dal 2013 è portavoce per l’associazione      sente il proprio cuore battere a mille.       tatore che ha conosciuto da vicino         Sport e infine Giuseppe Sinacori psicolo-       marcantogninisammy.net/1734/pubblica-
                                                                                                                                       i protagonisti e le comparse di una        go che collabora con ASI da tempo.              zione-nuovo-libro-stm/.
2017 diretto da Sean Cisterna.              Kids Help Phone. Ma forse l’impegno          Proprio come Carley e i suoi cari devono
                                                                                                                                       storia che ha attraversato la vita della   Il libro in questione è “STM. Special Trai-     Per acquistare il libro https://www.calzet-
È una pellicola sul pattinaggio su ghiac-   di cui andrà più fiera è proprio Kiss &      aver vissuto giorni e notti fino al triste    sua città.                                 ning Method” - Calzetti & Mariucci Edi-         ti-mariucci.it/shop/prodotti/stm-special-
cio che comunque non parla solo di que-     Cry perché Carley non è solo un ruolo        epilogo.                                                                                 tore.                                           training-method-libro.
sto sport (peraltro bellissimo), ma della   da interpretare; nella realtà lei e Sarah    Ma per noi Carley sarà sempre lì, sulla       “Roma sul ring”, (191 pagine, 15           Il testo si riassume nell’acronimo SPE-
vita di una sua atleta che avrebbe potuto   erano infatti grandi amiche e possiamo       pista, a volteggiare leggiadra ed elegante    euro) di Luigi Panella, edito da Ul-       CIAL in riferimento alle 7 aree di inter-       “STM. Special Training Method” - Cal-
raggiungere massimi livelli, ma il cui      solo cercare di immaginare le emozioni       a ricordarci che non bisogna arrendersi,      tra Sport.                                 vento, corrispondenti ai rispettivi moduli      zetti & Mariucci Editore. Autore Sammy
percorso è stato bruscamente interrotto     che deve aver provato l’attrice nell’im-     mai.                                                                                     di lavoro: Sensazioni, Personalità, Emo-        Marcantognini. Euro 28.

22                                                                                                                                                                                                                                                                          23
Mondo ASI
                                                                                                                                                                                                       Premio ICS-Impiantistica e Promozione Sportiva

Emozioni e pathos                                                                                                                                                                                                                                Premio conteso da tutte le Amministrazioni Co-
                                                                                                                                                                                                                                                 munali, Provinciali e Regionali (sopra i 25.000
                                                                                                                                                                                                                                                 abitanti) che attraverso l’uso, l’edificazione o
                                                                                                                                                                                                                                                 la ristrutturazione di impianti sportivi, o attra-

per il premio Asi Sport & Cultura
                                                                                                                                                                                                                                                 verso specifici progetti di promozione, abbiano
                                                                                                                                                                                                                                                 favorito l’attività sportiva e motoria. A vincere,
                                                                                                                                                                                                                                                 alla presenza anche di Alessandro Bolis, Re-
                                                                                                                                                                                                                                                 sponsabile Marketing ICS e Consigliere Nazio-
                                                                                                                                                                                                                                                 nale ASI, è stato il Comune di Maranello nel
                                                                                                                                                                                                        Alessandro Bolis,
                                                                                                                                                                                          Responsabile Marketing di ICS illustra il Premio       quale sorgerà una nuova area polifunzionale per
                                                                                                                                                                                              Impiantistica e Promozione sportiva                le attività sportive.

                                                                                                                                                                                                                       Premio Innovazione tecnologica
                                                                                                                                                                                                                                                 In gara, le aziende che hanno sfruttato la tecnologia
                                                                                                                                                                                                                                                 per realizzare innovazioni di processo e prodotto
                                                                                                                                                                                                                                                 in ambito sportivo e, così facendo, contribuito alla
                                                                                                                                                                                                                                                 diffusione di un servizio ad alto valore innovativo.
                                                                                                                                                                                                                                                 Multiossigen, la vincitrice, è un’azienda bergama-
                                                                                                                                                                                                                                                 sca, con esperienza decennale nella ricerca, che ha
                                                                                                                                                                                                                                                 proposto soluzioni innovative per gli impianti nata-
                                                                                                                                                                                            Il premio è ritirato da Emanuele Camolese,           tori proprio con l’utilizzo dell’ozono.
                                                                                                                                                                                             Amministratore Delegato di Multiossigen

                                                                                                                                                                                                                                   Premio Etica Sportiva
                                                                                                                                                                                                                                                 Premio Fabrizio Quattrocchi: premiati gli atleti, i
                                                                                                                                                                                                                                                 direttori di gara, i dirigenti, i tecnici o le società
                                                                                                                                                                                                                                                 sportive distintisi per un gesto di alto valore etico
                                                                                                                                                                                                                                                 formativo, o decisivi nel contribuire alla diffusione
                                                                                                                                                                                                                                                 dei valori dello sport. Il Premio Etica sportiva è,
                                                                                                                                                                                                                                                 infatti, dedicato a Fabrizio Quattrocchi, l’italiano
                                                                                                                                                                                                                                                 ucciso in Iraq, medaglia civile al valore e appas-
                                                                                                                                                                                                                                                 sionato di arti marziali e vinto da Ability Channel
 Serata speciale per la tradizionale consegna dei riconoscimenti che ogni anno ASI                                                                                                                                                               per la proiezione del film che racconta la storia di
                                                                                                                                                                                         Da sinistra il regista del film Michelangelo Gratton,
                                                                                                                                                                                                                                                 Carlo Calcagni “I AM - Io sono il Colonnello” di
 assegna alle eccellenze dello sport. Particolarmente significativo il premio                                                                                                                la sorella di Fabrizio Quattrocchi, Graziella,
                                                                                                                                                                                                   Carlo Calcagni, Claudio Barbaro               Michelangelo Gratton.
 Fabrizio Quattrocchi assegnato al regista Michelangelo Gratton per il film                                                                                                                          e il conduttore Marcel Vulpis

 “I AM - Io sono il Colonnello” ispirato alla vita di Carlo Calcagni, che ha
 raccontato la propria storia.                                                                                                           Chianciano Terme, all’interno del Grand       Il Comune di Maranello, per la sua cit-
                                                                                                                                                                                                                                                          Sul palco il Sindaco di Chianciano,
                                                                                                                                         Hotel. Il Premio, giunto alla XIII Edizio-    tadella dello sport, ha vinto il premio                            Andrea Marchetti
                                                                                                                                         ne, nasce nel 2004 in occasione del decen-    ICS-Impiantistica sportiva e quello
                                             valori che questa esprime». Claudio Bar-      va condizione, c’è stato l’incontro con il    nale della fondazione dell’Ente e vuole       per l’innovazione tecnologica è stato
> Fabio Argentini                            baro appare commosso, vicino alla sorella     paraciclismo e la bicicletta è diventato lo   richiamare l’attenzione sui valori ideali     appannaggio della Multiossigen Spa,
                                             di Fabrizio Quattrocchi. Anche al pensie-     strumento in sella al quale l’atleta Carlo    che l’attività sportiva promuove quoti-       azienda leader per il trattamento del-
«Un premio intitolato a Fabrizio Quattroc-   ro di chi ha portato a casa questo ambito     Calcagni è tornato a vivere nello sport e     dianamente attraverso l’impegno, l’ag-        le acque per le piscine tramite ozono.
chi. Una figura di riferimento. Un uomo      riconoscimento.                               nella vita. “Quattrocchi ha voluto guarda-    gregazione, l’innovazione, l’amicizia, la     È stato premiato, fuori scaletta, anche
che ha voluto guardare in faccia il suo      Il Premio Etica Sportiva, Premio Fabrizio     re in faccia la morte. Così come la guardo    solidarietà, il coraggio dei suoi numerosi    Marco Lodadio, campione di ginnasti-
carnefice e, di fronte alla morte ha detto   Quattrocchi è stato, infatti, vinto da Abi-   io ogni giorno: mi sottopongo a dialisi,      praticanti, agonisti o appassionati.          ca artistica nelle fila della Gym Civita-
“Guardate come muore un italiano”. Non       lity Channel per la proiezione del film “I    flebo, prendo 300 pillole al giorno. La te-   La serata è stata presentata e condotta dal   vecchia, affiliata ASI. Il giovane, nato
potevamo non istituire un premio – per       AM - Io sono il Colonnello” di Michelan-      nacia e lo sport mi aiutano a rimanere in     giornalista Marcel Vulpis, e si è aperta      a Frascati il 24 marzo 1992, si è da
l’etica sportiva - che avesse il suo nome    gelo Gratton. Per Carlo Calcagni, appunto     vita”, ha detto Carlo Calcagni.               con i ringraziamenti del Presidente ASI       poco classificato terzo nei Campionati
e che perpetuasse parole così importan-      “Il Colonnello”, la bicicletta è stata da     Quello del film su Calcagni, è solo uno dei   Claudio Barbaro, intervistato, per l’occa-    mondiali di Ginnastica artistica a Doha,
ti per chiunque ami l’Italia e i profondi    sempre una passione. Poi, nella sua nuo-      premi “ASI Sport e Cultura” consegnati a      sione, da Italo Cucci.                        specialità anelli.

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Mondo ASI

                         Riforma dello sport. Cucci intervista Barbaro
               Sul palco del premio ASI “Sport&Cultura” stimolante confronto fra uno
            dei più grandi giornalisti italiani ed il Presidente di ASI. Ne è nato un dibattito
                 che ha tenuta viva l’attenzione degli addetti ai lavori presenti in sala

      Il Premio ASI “Sport&Cultura”, manifestazione che racconta              mensile di ASI, che fa riferimento alla scuola. Servendo pratica-
      una parte della ventennale storia dell’Ente ed esprime meglio           mente un assist al Presidente: «L’ultima copertina fa riferimento
      di ogni altra i suoi valori e la sua ragion d’essere all’interno del    alla scuola e non è certo casuale: noi come ASI ci occupiamo sem-
      sistema sport, ha visto, oltre alle assegnazioni di rito, un esclusi-   pre di questo tema. E con la riforma dello sport voluta dal Governo
      vo confronto fra il Presidente ASI Claudio Barbaro e uno dei più        lo sarà ancora di più. Prima dell’avvento delle possibili olimpiadi
      grandi giornalisti italiani, Italo Cucci, sul tema al centro dell’at-   del 2020 feci un intervento proprio su Primato, rivolgendomi a
      tenzione di tutto il mondo sportivo: la riforma voluta dal Go-          Malagò e facendogli presente del mio totale disinteresse verso
      verno ed il futuro ruolo del CONI. «Il peso specifico che il Coni ha    le Olimpiadi. E lo feci perché la priorità è quella di ripartire dalle
      esercitato negli anni è inequivocabile. Ma, domando ai presenti,        scuole, dallo sport di base».
      se qualcuno è convinto che avessero mai pensato a un incontro           Al termine del dibattito, Cucci ha poi voluto ricordare e (ri) dare
      mediato», ha affermato Barbaro. «Nel corso degli anni abbiamo           lustro alla figura di Vittorio Pozzo, da molti ‘censurato’ e dimen-
      visto tante volte tentativi di mediazione con il CONI e sono tutti      ticato perché considerato fascista: «Mi auguro che qualcuno si
      falliti perché c’è stato il ricorso all’attentato all’autonomia spor-   ricordi. In questo Paese gli hanno dedicato uno stadio in un pae-
      tiva, alle ingerenze delle autonomie sportive, alla possibilità del     sino nella provincia di Napoli che però hanno chiuso perché non
      ricorso ai poteri forti che in qualche modo facevano riferimento        ci arrivava nemmeno l’acqua e uno stadio vicino a Biella. Questo
      al presidente di turno, facevano saltare qualsiasi tipo di mediazio-    grande piemontese ha fatto la storia dello sport italiano ed è stato
      ne».                                                                    dimenticato volontariamente perché fece giocare l’Italia in ma-
      Cucci si è poi soffermato sull’ultima copertina di Primato, il          glia nera a Marsiglia ai Mondiali del 1938...». (P. Signorelli)

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