Il 2018, l'anno del riscatto per lo Sport Italiano - ASI Nazionale
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Periodico di ASSOCIAZIONI SPORTIVE E SOCIALI ITALIANE Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in abbonamento postale - 70% Roma Aut C/RM/08/2016 Anno XIX, n. 11/12 - Novembre-Dicembre 2018 Il 2018, l’anno del riscatto per lo Sport Italiano
SOMMARIO EDITORIALE Il 2018, l’anno del riscatto Periodico di ASSOCIAZIONI SPORTIVE E SOCIALI ITALIANE Anno XIX, n. 11/12 Novembre/Dicembre 2018 Finalmente, non senza Reg.ne Trib. Roma n. 634/97 Iscr. al Registro Nazionale > Claudio Barbaro sorpresa degli operatori buire ad un più consistente avvicinamento della Stampa di persone alla pratica sportiva; il tema del- numero p.7650 del settore, il Governo le modifiche al sistema di finanziamenti Il 2018 sarà memorabile per tanti motivi. allo sport per garantire programmazione 3 Editoriale editore Tra questi, in futuro ci ricorderemo che il ha dimostrato un e competitività.... Potremmo andare avanti Claudio Barbaro Claudio Barbaro 2018 è stato il tempo in cui un non pro- rinnovato e profondo oltre, ma non vogliamo annoiarvi. 6 Quel giorno a Monaco Italo Cucci direttore nosticabile Governo ha dimostrato un rin- interesse nei confronti Alla luce di queste riflessioni, mentre è ra- Italo Cucci novato e profondo interesse nei confronti gionevole la prudenza che emerge da ta- 8 Sul gradino più alto del podio dello sport italiano e ha deciso di essere più dello sport italiano e ha lune parti (figlia quasi di un’incredulità di Marco Cochi direttore responsabile Gianluca Montebelli coinvolto nel disegnarne il profilo del pros- deciso di essere fronte ad una riforma che si pensava non 12 La figura del moderno allenatore simo futuro. Lo ha fatto prevedendo una arrivasse mai, nonostante fosse molto ac- Alessandro Cini coordinamento editoriale serie di norme inserite nella Legge di Bilan- più coinvolto clamata), è irragionevole l’atteggiamento 16 Italpress festeggia i 50 anni Sandro Giorgi cio, mirate prevalentemente a riequilibrare nel disegnarne il profilo di chiusura fatto proprio da alcuni autore- Alessandro Cini capo redattore strutturalmente un assetto non in perfetto voli protagonisti del nostro mondo. 18 Lettera al direttore di Daniele Frongia Fabio Argentini bilanciamento, responsabile di una per- dita di fiducia nei confronti dello sport e rie italiane, traducendosi al contrario in un ASI, al contrario, accoglie con gioia il cam- 20 Sorridere sempre e comunque hanno collaborato dei suoi amministratori. Decisamente un sistema di finanziamenti interessati in fun- biamento e lavora produttivamente per Donatella Italia Alessandro Cini, Marco Cochi, Massimiliano Curti, Donatella Italia, cambiamento rispetto a un passato in cui zione di logiche di consenso? Non lo cre- incidervi. Lo fa con un atteggiamento 23 Pagine di sport Emanuela Mannoni, Chiara Minelli, il potere esecutivo e legislativo lasciava- diamo. Solo collaborando con entusiasmo vigile, immersa in un sistema di relazioni Fabio Argentini Luisa Santiloni, Gianrolando Scaringi, no che la materia fosse disciplinata sulla e abbandonando ogni resistenza rispetto grazie alle quali riesce a interpretare e rap- 24 Premio Sport e Cultura Paolo Signorelli, Emanuela Silvestri, base di valutazioni ed indirizzi provenien- ai mutamenti che si stanno delineando presentare anche posizioni eterogenee. Lo Fabio Argentini Umberto Silvestri. ti dall’interno del settore! Abdicando alla all’alba di questo 2019, lo sport potrà di- si è visto, ad esempio, quando la VII Com- 27 Italo Cucci intervista Claudio Barbaro marketing possibilità di essere interlocutrice attiva, in- fendere la sua autonomia, dimostrando missione del Senato ha approvato il parere Paolo Signorelli Achille Sette formata e consapevole, la politica, di fatto, di essere pronto e capace di governare il di cui sono stato l’estensore, con il quale, 28 Un Ente in crescita ha contribuito per anni al consolidamento cambiamento. appoggiando i principi della riforma con- direzione e amministrazione Paolo Signorelli Via Capo Peloro, 30 - 00141 Roma di meccanismi e dinamiche non produtti- tenuta nella Legge di Bilancio, chiedevo 32 Marco Lodadio, è nata una stella Tel. 06 69920228 - fax 06 69920924 ve per il pianeta sport, tali da renderlo un Dopotutto, la necessità di una riforma del al Governo che il percorso iniziato venisse Gianluca Montebelli sistema con forti resistenze al mutamento, sistema è qualcosa di radicato nel dibattito razionalizzato grazie ad un testo quadro redazione schiacciato su una centralità prevaricante di settore. Come tutti voi potete constata- di riforma (al quale ho già lavorato e che 34 Un settore campione nazionale di integrazione primato@asinazionale.it Chiara Minelli del CONI e sulla componente competitiva re, lettori vecchi e nuovi, se ne parla da più è prossimo ad essere licenziato); che fosse progetto grafico del movimento, nonché poco capillare. di vent’anni e il nostro Ente, anche attra- promossa l’organizzazione di una Con- 36 Top Tour, un successo anche a Padova Promedia Audiovisivi s.r.l. verso questa rivista, ne ha sostenuto l’ur- ferenza dello Sport Italiano cui venissero 38 Impegni di grande prestigio per gli arbitri ASI Il 2018 passerà quindi alla storia come l’an- genza, facendo proprio un atteggiamento chiamati a partecipare tutti i principali impaginazione Luisa Santiloni Francesca Pagnani no del riscatto. di autocritica. Lo ha fatto con costanza e rappresentanti delle Istituzioni Sportive e C’è chi nel giudicare la riforma appena a più riprese, a testimonianza di una con- delle amministrazioni locali competenti 40 L’importanza dell’acqua depurata stampa abbozzata ha parlato di minaccia all’au- vinta adesione all’idea, ma soprattutto di per materia, con l’obiettivo di confrontar- 42 Tuttonotizie Stamperia Lampo - Roma tonomia dello sport italiano, ma ritenia- un preoccupante immobilismo del nostro si e trovare soluzioni condivise, idonee ad Chiuso in redazione: 29/12/2018 mo tale giudizio privo di fondamento e mondo. Ed è rifacendoci a quest’ultima apportare un valore aggiunto; che il con- 44 Asi Organizza non supportato da fatti. L’autonomia non tendenza che possiamo comprendere il tributo previsto in favore del Coni e della 47 Asi attività è una bandiera bianca da sventolare in perché, a distanza di anni, i soliti argomen- nuova società in sostituzione della CONI 50 Controcopertina caso di bisogno. Era autonomo il CONI al ti e i soliti indirizzi siano ripetuti: l’impor- Servizi riesca a garantire la certezza e la Umberto Silvestri tempo del governo del PD e del Ministro tanza di un equilibrio dallo sport di base continuità dei livelli di impiego. Lotti o era un sodale e in un certo senso un e lo sport di vertice; la necessità di una pe- Questo è lo spirito ASI. Ci auguriamo che recettore passivo? Era autonomo quando netrazione dell’attività motoria nelle istitu- il nuovo anno porti tutti ad abbracciare ha avvallato un provvedimento dal nome zioni scolastiche primarie; l’opportunità di questo atteggiamento, affinché la tanto mediatamente efficace ‘Sport e Periferie’ un investimento in infrastrutture sportive desiderata revisione del nostro modello che, però, nei fatti non portava lo sport tale da omogeneizzare la situazione im- possa farlo tornare ad essere il faro che è con il suo potenziale inclusivo nelle perife- piantistica tra nord e sud Italia e da contri- stato per anni. 2 3
La riforma dello sport e del CONI, lo sport di base, l’attività formativa nelle scuole e la cultura stessa dello sport. Anni di nostre battaglie rappresentate ieri alla Camera oggi in Senato, carteggi, lettere, proposte, il lavoro quotidiano all’interno dell’ASI, convegni, articoli di giornale. Per tanto tempo abbiamo provato a sollecitare il mondo dello sport e forse, adesso, siamo ad un bivio storico. In queste pagine riportiamo alcuni vecchi editoriali di Primato, in ossequio alla nostra rivista che ci rappresenta, dal 1948. Claudio Barbaro 4 5
Amarcord Quel giorno Missoni, sportivo e stilista a Monaco con Nel 1948 ha partecipato ai Giochi Olimpi- ci di Londra. È stato velocista nei 400 metri piani e, successivamente, ostacolista sem- pre nei 400. Due le società delle quali ha Ottavio Missoni difeso i colori: la Ginnastica Zara e la Gin- nastica Gallaratese. Ottavio Missoni nasce a Ragusa, oggi Dubrovnik, da padre di origine giuliana e madre dalmata: a sei anni si tra- sferisce a Zara dove trascorre la giovinezza. La maglia azzurra la veste per la prima volta Profugo istriano, atleta di grande spessore, nel 1937. E, oltre che nell’atletica, difende il tricolore anche come militare. Partecipa imprenditore geniale, uomo di carisma, alla storica battaglia di El Alamein a seguito mi fu presentato da Gianni Brera alla vigilia della quale viene fatto prigioniero dagli Al- della finale dei Mondiali del 1974. leati. Torna a Trieste, poi a Milano e comin- cia dal basso la sua scalata al mondo della Fu un incontro illuminante moda. Sposa Rosita Jelmini la cui famiglia ed emozionante al tempo stesso aveva una piccola officina di tessuti rica- mati. Insieme daranno vita a una delle più grandi case di moda internazionali. Gianni Brera con Ottavio Missoni Missoni muore nella notte fra l’8 e il 9 mag- gio del 2013, all’età di 92 anni. È stato, fino alla sua scomparsa, sindaco del “Libero Co- mune di Zara in Esilio”. ta attenzione per Beckenbauer e Cruyjff, Sta imparando, gli presento gente che deve alla stazione». ma soprattutto per Liz Taylor, seduta in conoscere, non gli eroi del pallone». «Colpa della guerra...». Non ci stava, a tribuna insieme a Kissinger. Non vi dico i Raddoppiai l’inchino e dissi a Ottavio: «A ricordare. Il suo bel sorriso s’era fatto più commenti. Intorno a lei - dicevo - big della Stoccarda abbiamo perso da italiani liti- aperto, da vincitore, non da sconfitto, e la politica, del denaro, dello spettacolo, tutti giosi, non fratelli». sua Zara la teneva nel cuore. Anche se era insieme per il calcio quand’era ancora un Fratelli. Ottavio rimase stupito e Brera pi- diventato il leader degli esuli, «il Sindaco evento non solo mondano, anche culturale. pando emanò sentenza: «Te l’ho presentato del Libero Comune di Zara in esilio». Ma torniamo alla vigilia perché la memoria perchè farà strada, spinto dalla sua roma- Vent’anni dopo, a Milano, ci trovammo a mi riporta a un incontro felice e importan- gnolaggine. Mi sta bene anche se dicono ricordare Brera, morto due anni prima, at- te. Ero nella hall del Bayrischer Hof Hotel, che va... a fiamma». torniati da vinattieri dell’Oltrepo Pavese e vidi Brera in poltrona accanto a due perso- E io dissi subito a Missoni: «Lei è istria- della Bonarda, produttori di salami della > Italo Cucci proletari italiani di Stoccarda, tutti uomini naggi di spicco che mi presentò: «Rosita e no...». «Peggio - rispose - croato». Rise: Confraternita del Maiale di Certosa e di del Sud diventati operai dell’automobile Ottavio Missoni, lui è stato un buon atleta, «Italiano». Rosita se lo mangiava con gli Varzi, e del risotto di Sannazzaro, poi chis- come quelli finiti alla Fiat, a Torino, erano quattrocentista, lei la mamma in gamba». occhi, era bello anche per fierezza, Ottavio, sà chi. mi sono dimenticato. Alla vigilia della finale del Mondiale 1974 spariti; gli olandesi e i tedeschi, borghe- Che strano, già navigavo nell’alto mare del ma sorrideva veneto, compiacente. Si ricordò di me, perché mi disse «abbia- fra Germania e Olanda, Monaco era un im- soni, avevano richiamato vippissimi in calcio quando la presentazione mi portò al- Volli metterlo alla prova: «Mi permetta di mo conosciuto un grande uomo». Niente menso salotto. quantità. trove, nel mondo dello sport Olimpico. E dirle che vivo a Bologna e ancora mi ver- lutto. Un bel sorriso. Il solito, su quel vol- Devo dire la verità-snob: uscita di scena Detto per inciso, buona parte dei 90’ li oltre. E infatti Brera aggiunse al mio saluto gogno per quello che i bolognesi hanno to segnato dal sole, il volto di un pacifico l’Italia, sconfitta dai proletari polacchi, i ho passati in tribuna stampa con una cer- con inchino per Rosita: «È un giornalista. fatto ai profughi che passavano in treno guerriero. 6 7
Eroi dello sport Sul gradino più alto del podio, per sempre Riviviamo la grande impresa di Marco Pantani che il 2 agosto 1998 concluse trionfalmente il Tour de France. Fu il primo italiano, dopo 33 anni dall’impresa di Gimondi, a vincere la Grand Boucle > Marco Cochi quell’anno, sia Jan Ullrich che Bobby Ju- lich, cercarono di ostacolare in tutti i modi la vittoria del Pirata al Tour senza riuscirci. Il 2 agosto 1998, Marco Pan- E ancora oggi le gesta di Marco Pantani tani tagliò trionfante il tra- vengono ricordate lungo i percorsi di qua- guardo agli Champs-Élysées lunque competizione ciclistica, ma una su aggiudicandosi l’ottantacin- tutte quella del 27 luglio 1998, quando il quesima edizione del Tour de campione romagnolo scrisse a caratteri France. Una vittoria strepitosa, indelebili una delle più belle pagine del ci- considerando che fu il primo clismo e dello sport italiano, entrando per italiano a riuscirci 33 anni dopo sempre nella leggenda. l’affermazione di Felice Gimon- Quel giorno si correva la quindicesima fra- di. E dopo di lui, dovranno pas- zione di quel Tour de France, 189 km da sare altri 16 anni prima che un altro Grenoble a Les Deux Alpes. Le avverse italiano, Vincenzo Nibali, riuscirà condizioni metereologiche facevano pensa- ad imporsi nella corsa più impor- re a una giornata di pieno autunno, ma fu- tante del ciclismo internazionale. rono proprio quelle condizioni improbe che Il successo nella Grand Boucle con- favorirono la più grande impresa di Marco sentì a Pantani di diventare anche uno Pantani. dei pochi ciclisti – l’unico italiano in- Il dominatore del Tour fino a quel momento sieme a Fausto Coppi – ad aver vinto era stato il tedesco Jan Ullrich, sopranno- nello stesso anno il Giro d’Italia e il Giro minato il Kaiser, che con indosso la maglia di Francia. Una doppietta che da venti anni gialla, staccava in classifica Pantani di 3’. non è più riuscita a nessuno, nemmeno a Il distacco è ampio e il penultimo giorno si campioni del calibro di Alberto Contador, correrà la 52 km a cronometro, specialità di Chris Froome e Sir Bradley Wiggins. Kaiser Jan. Pantani è consapevole che non Per tutti gli appassionati di ciclismo, il basta guadagnare un pugno di secondi con 1998 è l’anno in cui è nata la leggenda del un semplice scatto nel finale, ma è neces- corridore della Mercatone Uno, che con sario imporsi in maniera netta per ambire l’ambitissima doppietta Giro-Tour dimo- al podio più alto nella tappa finale degli strò anche ai francesi di essere il re delle Champs-Élysées. Intanto piove a dirotto salite. C’è anche da ricordare che sempre in e la prestazione di Ullrich ne risente. Poi, 8 9
Eroi dello sport Fausto Coppi al Tour de France Felice Gimondi, vinto nel 1949 e nel 1952 in maglia gialla quando mancano 47 km al traguardo e 4 Verso Parigi ci sono ancora montagne e la di Gino Bartali: «Ha corso come si correva di Marco Pantani dalla competizione. Pra- km per arrivare alla sommità dei 2.645 me- temuta 52 km a cronometro Montceau-Le Coppi ed io, e gli altri di allora: una cor- ticamente, dopo questo episodio cominciò tri della vetta Galibier, Pantani parte all’at- Creusot, ma quando in maniera trionfale sa antica, bellissima. Dopo tanta sfortuna, la parabola discendente della gloriosa car- tacco con un irrefrenabile scatto fulmineo, taglia il traguardo a Les Deux Alpes l’as- Pantani se lo meritava. Sembrava di vedere riera sportiva del campione di Cesenatico, proteso in avanti con le mani basse ad im- so romagnolo capisce che può arrivare agli un campione alla vecchia maniera. Speria- che messo sotto pressione dai media si pugnare saldamente il manubrio, durante il Champs-Élysées con la maglia gialla. Lo mo che adesso non ce lo sciupino». chiuse fisicamente nella propria abitazio- suo affondo si volta in una sola occasione capisce perché non ha solo vinto una tappa Purtroppo, solo dieci mesi dopo, le speranze ne ed emotivamente anche in se stesso. per osservare Luc Leblanc che, con un in- compiendo un’impresa memorabile, ma ha di Ginettaccio andarono deluse. Tutto ebbe Negli ultimi anni della sua vita il corridore cedere meno spedito, è l’unico a tentare an- anche ipotecato la vittoria finale del Tour de inizio dopo la tappa del Giro d’Italia che soffrì di depressione e pochi mesi prima di cora un impossibile inseguimento. France. prendeva il via da Madonna di Campiglio, morire fu ricoverato nella clinica Parco dei Quando raggiunge la cima, il Pirata ha Il giorno dopo i quotidiani sportivi francesi alla fine della quale, l’asso del ciclismo ita- Tigli di Teolo in Veneto, per curarsi dalla 2’46” di vantaggio su Ulrich e quando ini- titoleranno «Pantastique», mentre la Gaz- liano apprese pubblicamente che i risultati dipendenza da alcol. Il suo corpo senza vita zia la discesa, incurante della strada bagna- zetta dello Sport aprirà a nove colonne con dei controlli antidoping riportavano un li- fu rivenuto il 14 febbraio del 2004 nella ta, vola a tutta velocità verso la gloria. E ha «Pantani eroe nella bufera». L’impresa di vello eccessivo di globuli rossi presente nel stanza 5D del residence Le Rose di Rimini. ancora energie, quando nell’ascesa di Les quel pomeriggio di fine luglio rimane così suo sangue. Tale valore si attestava intorno L’autopsia accertò che la causa del decesso Deux Alpes continua a rilanciare l’azione epica tanto che nel 2004, poco meno di tre al 52%, poco meno del 2% superiore al li- era da imputare ad un’overdose di cocaina, scandita dalle sue micidiali progressioni. mesi dopo la sua scomparsa, il Giro d’Ita- vello massimo consentito del 50%. che causò un edema cerebrale e polmona- Trascinato dall’entusiasmo incontenibile lia decise di conferire annualmente ad una Questo comportò la sua sospensione per 15 re. La stessa autopsia scagionò definitiva- della folla, il Pirata divora asfalto, curve e salita, la più importante, l’appellativo di giorni e quindi la matematica esclusione mente Pantani dall’accusa di aver assunto tornanti, diritto fin al traguardo cercando di “Montagna Pantani”. Un riconoscimento dal Giro d’Italia. La squalifica fu accolta grosse quantità di Epo nell’arco della sua guadagnare ogni secondo di vantaggio su che fino a quel momento era stato esclu- con sdegno dagli altri partecipanti alla cor- grandiosa carriera ciclistica. Ullrich. sivamente appannaggio di Fausto Coppi. sa, tanto che Paolo Savoldelli, che si ritrovò Le sue spoglie riposano nel viale 16 del ci- Alla fine, Pantani arriva con 1’54” sul se- Nel 2011, sul Col du Galibier è stata eretta in prima posizione dopo l’estromissione dal mitero di Sala di Cesenatico. Sulla tomba condo, Rodolfo Massi, altro purissimo e una stele in ricordo dello scatto che il Pi- Giro di Marco Pantani si rifiutò di indossa- un busto, le foto da corridore, uno scatto sfortunato grimpeur, e con 1’59” su Fernan- rata compì per aggiudicarsi la vittoria nella re la maglia rosa, con il rischio di incappare con Papa Wojtyla e da solo, un voluminoso do Escartin. Stremato e sconfitto, Ullrich è tappa del 1998. Ma ciò che rende estremo a sua volta in una squalifica. libro con i messaggi del suo popolo e alla solo venticinquesimo, a 8’57”, tallonato da onore alla sua miracolosa ascensione cicli- Il suo team ciclistico, la Mercatone base una scritta “Sul gradino più alto del Bjarne Riis e Udo Bölts. stica sulla vetta di Galibier sono le parole Uno-Bianchi, annunciò il ritiro ufficiale podio per sempre”. 10 11
L’inchiesta > Alessandro Cini degli atleti, giunge alla creazione di un del “mental training” sportivo. ambiente favorevole alla loro crescita Abbiamo accennato alla motivazione, SECONDA parte emotiva ed esperienziale. Per sondare al motore psicologico che rende attivi e Proseguiamo il nostro viaggio dedicato meglio il terreno delle capacità necessa- performanti. Quali strategie possono alla figura del moderno allenatore at- rie a un tecnico per condurre al successo essere più indicate per un allenatore traverso un approccio scientifico che, un gruppo di atleti, ci siamo affidati a che intenda fare leva sulla motivazione partendo da aspetti come il moti- Cristiana Francesia, Psicologa Clinica del suo atleta? «Si parla molto di mo- vare e il facilitare l’attività e dello Sport, con una solida esperienza tivazione e non sempre si dà il giusto di apprendimento da parte nel campo della gestione dello stress e peso alle conseguenze a lungo termine Prosegue il nostro studio sulla figura dell’insegnante di sport. L’importanza della parte motivazionale per rendere performanti gli atleti La figura del moderno allenatore 12 13
L’inchiesta che, in un circolo virtuoso, alimentano è sostenuta in buona parte anche dalla la motivazione interiore e conducono ad qualità della relazione allenatore – at- incrementare l’impegno in quanto: “È leta sulla quale influiscono vari fattori grazie al mio impegno che divento sem- come ad esempio: pre più bravo in quello che faccio”. 1) la fiducia reciproca nelle rispettive Quando un allenatore sceglie di fare abilità; leva sulla motivazione intrinseca per- 2) la disponibilità ad ascoltare e a col- mette all’atleta di identificare in ma- laborare; niera sfidante ma realistica i propri 3) la capacità dell’allenatore di adotta- obiettivi prestazionali, basandoli sulle re una varietà relativamente ampia di competenze attuali e sulla consapevo- comportamenti come l’essere in gra- lezza del tipo di lavoro necessario per do di mostrarsi fermo nelle richieste sviluppare e mantenere quelle mancan- ma anche cordiale e comprensivo; ti. E’ questo il tipo di motivazione che 4) il saper mantenere una buona comu- stimola, nel lungo termine, l’atleta ad nicazione interpersonale che prevede impegnarsi per spingersi al limite delle anche la capacità di adattare lo stile proprie capacità». comunicativo alle diverse “persona- lità” degli atleti.» Tornando per un istante a Velasco. Sap- La giusta miscela di tutti questi ingre- piamo che molti lo considerano un otti- dienti permette all’allenatore un’azione mo organizzatore e un eccezionale ge- equilibrata ed efficace riducendo al mi- store degli aspetti psicologici, oltre che nimo gli errori e facilitando la crescita tecnici. Alla base di una crescita corretta costante degli atleti. del gruppo, quindi, c’è sempre un am- «In questo senso, come dicevamo sopra, biente favorevole. Come se ne facilita la l’allenatore dovrebbe essere un “facili- creazione? «Allenatori preparati e ca- tatore” col compito di favorire la cre- rismatici quanto Velasco, anche se non azione del clima ottimale allo svolgersi comuni e meno noti, abbiamo la fortuna dell’allenamento e di promuovere lo svi- di incontrarli anche in alcune società luppo, nel singolo atleta, di una menta- sportive dilettantistiche. Sono quelli lità vincente e del desiderio di competi- che dedicano la loro vita al “mestiere zione e, nella squadra, dello spirito di dell’allenatore”, appunto, curando e collaborazione e del senso di coesione affinando gli equilibri tra conoscenze che fanno sì che il gruppo agisca in sin- scientifico/tecniche , esperienza profes- crono (ciascuno col proprio ruolo) nel sionale e intuizione. perseguimento degli obiettivi comuni La creazione di un ambiente favorevole concordati». delle “leve” agite sui diversi tipi di mo- presenti contemporaneamente in gradi scegliere obiettivi facili da conseguire; a dimostrare il livello di competenza tivazione. Le strategie che l’allenatore diversi anche in relazione all’età, al a valutare i risultati ottenuti conside- raggiunto e che porta ai risultati eccel- (così come il genitore o l’educatore) ha sesso e al livello socio-culturale degli rando positive solo prestazioni che han- lenti nel lungo termine) sceglie compiti a disposizione, rientrano negli aspetti atleti. L’orientamento al risultato è sol- no condotto ad una vittoria così come a con un livello moderato di sfida, premia più strettamente educativi dello sport. lecitato da motivazioni “esterne” (pre- premiare il successo in gara attraverso sempre l’impegno anche di fronte agli Le motivazioni che portano bambini, mi, riconoscimenti etc...) al contrario elogi ai talenti naturali personali indi- sbagli e quando valuta i risultati di pre- adolescenti, adulti, anziani ad impe- dell’orientamento al compito che fa leva pendentemente dall’impegno; o ancora, stazioni negative pone l’accento su cosa gnarsi negli sport possono essere le più sulla cosiddetta “motivazione intrinseca a fornire come incentivi premi materiali sia venuto a mancare nell’impegno e diverse e possono essere in parte legate o interiore”. A seconda delle strategie (gadget, etc...) o privilegi di vario tipo nell’attenzione senza minare la fiducia all’età, al sesso, a fattori socio-cultu- messe in atto dall’allenatore viene pre- (anche discutibili) quali la possibilità che l’atleta ripone nelle proprie po- rali e a fattori psicologici individuali. valentemente incentivato uno dei due di saltare allenamenti piuttosto che una tenzialità e competenze sportive. Inoltre Possiamo semplificare distinguendo due orientamenti. sorta di “immunità/impunità” a fronte premia chi continua ad impegnarsi anche diversi orientamenti motivazionali: la Per fare un esempio: l’allenatore che in- di comportamenti scorretti verso com- dopo un insuccesso. Questo modus ope- motivazione orientata al compito e la tenda far leva su motivazioni esterne, pagni o avversari. randi sostiene l’acquisizione, da parte Julio Velasco, motivazione orientata al risultato. Non utilizza strategie che conducono l’atleta D’altro canto, l’allenatore che inten- dell’atleta, della consapevolezza delle prototipo si tratta di due estremi di un continuum ad orientarsi prevalentemente al risul- da far leva sulla motivazione intrinse- proprie competenze e promuove l’en- dell’allenatore moderno ma di due aspetti che possono essere tato. Questo accade quando si tende a ca (quella che vede l’atleta impegnato tusiasmo di fronte a situazioni sfidanti 14 15
Celebrazioni Italpress festeggia Tante personalità dello sport e dello spettacolo, fra le quali in Presidente di Celebrazioni al CONI. Nella foto, insieme con il il Direttore Responsabile ASI Claudio Barbaro, di Italpress Gaspare Borsellino, c’è il Presidente del CONI Giovanni Malagò al Salone d’Onore del CONI e il giornalista Pierluigi Pardo per la ricorrenza dell’agenzia stampa nata da un progetto di Gaspare Borsellino e diretta da Italo Cucci > Massimiliano Curti ho creato un service con alcuni compa- rito che vi va riconosciuto. Festeggiate altri tre presidenti del CONI Franco Car- ni, degli attori Diego Abatantuono, Fi- e di un allenatore vincente come Fabio gni di scuola». trent’anni di successi nei trent’anni più raro, Mario Pescante e Gianni Petrucci, carra e Picone, Antonio Albanese e Nino Capello, del giornalista Nicola Porro e Step by step, Italpress si è ritagliata uno difficili per l’informazione e in più par- quest’ultimo ora alla guida della FIP, il Frassica, dei cantanti Anna Tatangelo e del conduttore televisivo e radiofonico Nessuna auto-celebrazione, solo l’esi- spazio importante nel campo dell’in- tendo da Palermo. Questa è la vostra Presidente della FIS Giorgio Scarso, il Il Volo, dell’ex bomber Ciccio Graziani Sergio Friscia. genza di guardare avanti per raggiunge- formazione generalista, con i suoi 1600 casa - conclude Malagò - è un merito Presidente della FITARCO Mario Scar- re altri traguardi ambiziosi. lanci giornalieri ed i notiziari nazionali e acquisito anche sul campo». zella, il Segretario Generale della FMSI Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, incontra i vertici di Italpress, rappresentati L’agenzia di stampa Italpress, che ha regionali: «Abbiamo vinto la scommes- «Avete raggiunto una maturità profes- Maurizio Galdi, il Segretario Generale dal Direttore Editoriale, Italo Cucci, e dal Direttore Responsabile, Gaspare Borsellino nello sport il suo core business, compie sa - sottolinea ancora Borsellino - ed è sionale che state dimostrando con i fat- della FICK Salvatore Sanzo, il Generale 30 anni e li festeggia al Salone d’Ono- una grande emozione essere ospiti del ti», le parole del Presidente del Comita- delle Fiamme Gialle Vincenzo Parrinel- re del CONI. L’occasione è il convegno Coni nella casa dello sport, che sen- to Italiano Paralimpico, Luca Pancalli. lo, Comandante del Gruppo Polisportivo “L’evoluzione dell’informazione. Dalla tiamo anche nostra». Il Presidente del «Con Cucci e Borsellino ci siamo cono- FFGG, il triplista e lunghista Fabrizio macchina da scrivere al Tablet: la verità CONI, Giovanni Malagò, svela ai vertici sciuti all’inizio del percorso del nostro Donato, bronzo olimpico a Londra 2012 al tempo delle fake news”, che ha visto di Italpress che «quando qualche mese movimento che negli ultimi 15 anni ave- e oro europeo outdoor a Helsinki 2012 alternarsi sul palco il Direttore Respon- fa mi avete raccontato l’idea e la volon- te raccontato con estrema attenzione e e indoor a Torino 2009, il Presidente sabile Gaspare Borsellino, il Direttore tà di celebrare qui i vostri trent’anni, maturità, aiutandolo a scrivere una vera ASI Claudio Barbaro e il Presidente del Editoriale Italo Cucci, il Direttore del c’è stata la mia piena accondiscenden- rivoluzione culturale». Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Corriere dello Sport Ivan Zazzaroni, il za. Siete dei compagni di viaggio, il vo- Per essere più vicino alla realtà dell’Ital- Giornalisti Carlo Verna. Ad introdurre la massmediologo Klaus Davì e il giorna- stro lavoro è indispensabile per il mon- press, Italo Cucci si è trasferito a Pan- giornata, un video con gli auguri istitu- lista sportivo Pierluigi Pardo, ex colla- do dello sport e per le istituzioni. Avete telleria. «Dopo aver lavorato per quo- zionali del Presidente della Regione La- boratore dell’unica agenzia nazionale cronisti che ti aspettano per ore, magari tidiani, settimanali, mensili, bimestrali zio, Nicola Zingaretti, della Sindaca di con redazione centrale a sud di Roma. in luoghi non confortevoli, ma che devo- ed aver scritto dei libri mi mancava la Roma, Virginia Raggi, e del Presidente Dal 1988 al 2018, un’avventura unica no comunque dare la notizia. Commuo- fonte dell’informazione da cui tutto par- del parlamento europeo, Antonio Tajani, nata da un progetto di Gaspare Borsel- ve la complessità di questo mestiere con te e cioè l’agenzia. In un periodo in cui e quelli più scherzosi ma altrettanto sin- lino: «È stata una pazzia di trent’anni i tempi che corriamo e vedere giovani siamo invasi da bugie e stupidaggini, la ceri del cantante e attore Fabio Rovazzi, fa - spiega - avevo 19 anni e 11 mesi e giornalisti che crescono e si appassio- notizia d’agenzia è vera e certificata». dell’ex miss Italia Cristina Chiabotto, una grande passione per lo sport, così nano con la scuola Italpress è un me- Oltre a Malagò, erano presenti in sala gli del Ct della Nazionale Roberto Manci- 16 17
Lettere al direttore Riceviamo e pubblichiamo Primato, una libera tribuna dall’Assessore Daniele Frongia aperta alla dialettica Gentile Direttore, Abbiamo ritenuto giusto e doveroso pubblicare qui integralmente la lettera ricevuta dall’Assessore allo Sport, Politiche Giovanili ho avuto modo di leggere il numero di ottobre del periodico “Primato” e, con stupore, ho trovato un articolo dedicato al Palazzetto e Grandi Eventi cittadini di Roma Capitale, Daniele Frongia, perché riteniamo questo mensile uno spazio libero di riflessione dello Sport, impregnato di commenti negativi, dal titolo “Quel pasticciaccio brutto di Viale Tiziano”, a firma di Massimiliano Morelli. e approfondimento di temi rilevanti per i nostri lettori. Lo è sin da quando questo strumento di informazione è nato. Ne segue, perciò, che Primato possa ospitare anche contenuti non necessariamente in linea con gli indirizzi politici dell’Ente - lo ricorderà Dalla lettura si evince un’impostazione non corretta della situazione e per questo vorrei dare ai vostri lettori l’opportunità di valutare con nostalgia qualcuno dei nostri lettori, ripensando a quando il nostro caro Alessandro Levanti scriveva esattamente un ‘con- la questione sotto un profilo più vicino alla realtà dei fatti. tro-canto’ al mio editoriale. Come ben saprà, la struttura versa in condizioni disastrose da decenni e l’impegno preso dalla nostra Amministrazione, fin dall’in- sediamento, è stato quello di riqualificare i vari impianti abbandonati da troppo tempo a loro stessi, da quelli più importanti, come Le righe scritte dall’Assessore sono evidentemente il palesarsi di un legittimo dissenso rispetto a giudizi e posizioni espresse da ad esempio lo stadio Flaminio, fino ai minori. due dei nostri collaboratori, due persone di indiscussa professionalità. Il Palazzetto dello Sport è l’impianto che necessita di interventi più impegnativi, sia al suo esterno che all’interno, tutti finalizzati a consentire l’accesso in condizioni di sicurezza; continuare a fare finta di nulla, non preservando l’incolumità di giocatori e spet- Pertanto, entrando nel merito di quanto contestato, al netto di alcune precisazioni comunque espressione di opinioni personali, tatori, sarebbe stato un atto irresponsabile e sconsiderato e, invece, abbiamo messo a bilancio circa 3 milioni di euro per la sua prendiamo atto degli sforzi fatti dal Comune per restituire il Palazzetto dello Sport alla fruizione dello sport cittadino. Certamente, riqualificazione, notizia che non è accennata nell’articolo. se dovessimo fare una graduatoria delle responsabilità di una non ottimale gestione della proprietà non sarebbe di certo il Comune Il periodo che si ritiene “irragionevolmente lungo” è quello necessario per far partire i lavori in conformità a quanto previsto dalla ad occupare il vertice. normativa. Lavorare seriamente implica delle procedure burocratiche irrinunciabili se non a scapito della legalità e della trasparenza. Sulla Maratona di Roma, invece, l’incomprensione ci colpisce e ci rammarica, perché rischia di trascurare un dato storico, che Proseguendo nella lettura del periodico, arrivo a leggere la “controcopertina” dedicata alla Maratona di Roma a firma di Umberto invece vorremmo ribadire. Infatti, al di là di aver giudicato positivamente la decisione del Comune di affidare attraverso bando Silvestri. l’organizzazione della maratona, all’epoca noi di ASI ci scontrammo addirittura con l’amministrazione Alemanno, perché soste- Si parla di rischio scampato di annullamento della manifestazione – falso, non è mai stata in dubbio, le modalità del suo svolgi- nevamo la tesi che l’evento sportivo non appartenesse agli amministratori, ma alla città di Roma, dunque al Comune. mento erano già ben redatte nel bando – per poi arrivare a parlare di conflitto di interessi con la Fidal che non avrebbe strumenti per La storia, purtroppo, ci vide sconfitti. organizzare una maratona. La Fidal inoltre, secondo l’articolo, non sarebbe in grado di gestire l’evento e avrebbe riaffidato il tutto agli organizzatori del pas- Spero di aver dato al pensiero dell’Assessore Frongia la visibilità dovuta e ai nostri lettori l’evidenza di come l’informazione sia sato: ricordo che la Fidal è la Federazione Italiana di Atletica Leggera e non c’è alcun affidamento agli organizzatori del passato. fatta di voci e contro-voci, e la dialettica derivante non faccia altro che arricchire la dinamica della conoscenza. Si prosegue parlando di possibili ricorsi sull’edizione 2019 per gli altri organizzatori: ricorsi su come si organizza una maratona? Probabilmente si voleva intendere un ricorso sul bando: già fatto e già vinto da Roma Capitale; consiglio la lettura della sentenza Il Presidente ASI del Tar Lazio del 05.10.2018. Claudio Barbaro Per finire si insiste con l’allusione a un’organizzazione basata su convenienze politiche. Sembra talmente ovvio che la decisione di mettere a bando un evento sportivo e affidarlo, di conseguenza, alla società organizza- trice più meritevole e non “a caso” sia tutto tranne che oggetto di “merce vendibile a caro prezzo nel supermercato” che mi risulta davvero difficile comprendere il punto di vista dello scrittore. Concludo augurandomi che possa in futuro offrire ai Suoi lettori versioni dei fatti che rispecchino più fedelmente la realtà, magari coinvolgendo gli attori interessati alla questione in analisi. Cordialmente, Daniele Frongia Assessore Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi cittadini di Roma Capitale 18 19
Cinematografia sportiva Sorridere sempre Carley Allison pattinatrice e cantante e comunque Kiss and Cry racconta della lotta contro il cancro di Carley Allison, giovane talento del pattinaggio, il cui obiettivo era quello di partecipare ai Giochi Olimpici. Speranze spezzate dall’insorgere della malattia. Il film però è anche una bella storia di amore e amicizia > Donatella Italia delle sue amiche che ironizzano sulle sue crollando il mondo addosso. strane abitudini. Ma un giorno, mentre Però, ciò che più manca a Carley è il pattina, la ragazza inizia a tossire e fa fa- pattinare e le sue amiche che dividevano Chi di noi non vuole essere tica a respirare; corre dal medico e le dia- con lei gioie e dolori degli allenamenti speciale, essere fuori dal co- gnosticano l’asma. A breve, ci si accorge e dei successi. Una mattina, recandosi a mune, avere qualcosa di raro? che l’inalatore non aiuta la giovane a re- scuola, scopre che le sue amiche, fino a Nessuno. spirare meglio e le preoccupazioni per la quel punto rimaste a distanza dalla lot- Ma se essere speciale, fuori sua salute aumentano. Una sera, mentre ta di Carley contro “il mostro” come dal comune, avere qualcosa sta mangiando un gelato con un ragazzo lo chiamava lei, stavano organizzando di raro significa sapere che (John, interpretato da Luke Bilyk), Car- un’inedita raccolta di fondi per la nostra le cellule del proprio corpo ley sta male e sviene. John la porta di eroina, che aveva iniziato a perdere i suoi sono impazzite e dentro di noi corsa in ospedale e avvisa i genitori della lunghi capelli biondi per la chemiotera- sta crescendo un tumore alla tra- ragazza; lì scoprono che Carley non ha pia. Le ragazze offrivano infatti tagli di chea, forse ci ripenseremmo. L’op- l’asma, ma un tumore. Nel dettaglio, la capelli a tutti i ragazzi e ragazze del li- zione “ripensarci” purtroppo non è giovane ha un raro tipo di sarcoma (sar- ceo in cambio di una piccola donazione, stata data a Carley Allison, giovane e coma alle cellule chiare della trachea), che sarebbe andata alla lotta contro il talentuosa cantante e pattinatrice di 17 talmente raro da colpire una persona su cancro: un piccolo ma bellissimo gesto anni che si è trovata d’un tratto con uno 3,5 miliardi. Il bello di essere unici. per aiutare concretamente la ricerca e far sgradito ospite nella gola. Ma andiamo Ma Carley, grazie anche al fatto di es- sentire meno sola Carley, calva e costret- con ordine. sere un’atleta, non demorde e affronta ta a portare tutti i giorni una parrucca. Carley Allison ha 17 anni, è una ragazza le cure e la progressiva perdita di forze All’operazione, ovviamente, si unisco- solare che ama la vita, va al liceo ed è con stoicismo e un luminoso sorriso sulle no anche John e il papà di Carley che si molto brava a pattinare, è un giovane ta- labbra. Ad aiutarla, la sua famiglia: i ge- fanno rasare a zero. John però va oltre e lento, di quelli che nascono raramente. Il nitori e le due sorelle che non la lasciano chiede alla ragazza di insegnargli a pat- suo allenatore, un severo ex pattinatore mai sola e la aiutano nelle operazioni di tinare: un modo per ricordarle chi era lei di origini asiatiche, la incita e la tempra pulizia della cannula che le permette di prima della tragedia e rammentarle di affinché lei dia il meglio per raggiungere respirare; così il suo ragazzo John che, non arrendersi, così come faceva quando il massimo traguardo: i Giochi Olimpici. seppur conoscendola da poco, è più che volteggiava sul ghiaccio. I risultati non Carley sta al passo, segue la dieta, non mai deciso a starle vicino il più possibi- sono memorabili, ma Carley ritrova la manca a un allenamento e fa tesoro degli le perché troppo innamorato di questa sua grinta e la voglia di sorridere. insegnamenti del suo coach, a differenza ragazza piena di vita nonostante le stia Finché una mattina, dopo un anno inter- 20 21
Cinematografia sportiva Pagine di sport a cura di Fabio Argentini Cercalo su ebay In libreria Al caffé con l’amica del cuore Roma sul ring, da Carnera a Benvenuti Barbaro: «Il valore di una disciplina importante» Psicologia dello sport «In questo pro- zioni, Concentrazione, Intelligenza, Ag- dotto editoriale gressività, Leadership. Roma sul ring è il racconto di un riconosco Sam- I 7 moduli affrontano dal punto di vista te- secolo di boxe nella Capitale a cura my, la persona orico e pratico le tematiche salienti della del giornalista Luigi Panella: perso- competente e psicologia dello sport e attuano un metodo naggi, aneddoti ma soprattutto storie determinata con di lavoro innovativo per un allenamento di vita di pugili che praticavano la cui ho lavorato funzionale al raggiungimento di obiettivi noble art quando il ring era spesso negli anni. Ritro- professionali e personali. la strada. Dalla leggenda di Primo vo anche il va- Il libro, con uno spiccato imprinting appli- Carnera a Piazza di Siena fino alle lore e la duttilità cativo, illustra le basi filosofiche, psicolo- imprese di Nino Benvenuti e al suo della disciplina che lui ha portato in ASI: giche e didattiche di un metodo consoli- incontro con Cassius Clay. E poi an- la psicologia dello sport…», così scrive dato da anni di studio e di esperienza sul cora Tiberio Mitri, il primo vero divo Claudio Barbaro sul libro, di recente pub- campo, corredato da una vasta gamma di minabile, gli esami danno l’esito tanto da una tragedia. Carley, tuttavia, non sa- medesimarsi in questa ragazza così piena della boxe italiana, la grande rivalità blicazione, il cui autore è Sammy Marcan- schede operative e pratiche, che ne fanno tra Leone Jacovacci e Mario Bosiso, tognini, Presidente del Comitato Regiona- un manuale accessibile a tutti gli operatori sperato: il cancro è sparito e Carley è rebbe forse riuscita a superare nemmeno di vita che lei aveva visto spegnersi poco simboli dell’antagonismo tra Roma e le delle Marche, Responsabile del Settore di settore, sia nel contesto sportivo, che in guarita. La gioia di tutti è enorme, so- un mese se non fosse stata temprata dai a poco, ma sempre con il sorriso sulle Milano, le vicende di Mario D’Aga- ASI Psicologia dello sport e componente quello educativo, scolastico ed aziendale. prattutto di Carley ovviamente, che non sacrifici che proprio uno sport di questo labbra. ta, il campione sordomuto, la gran- della Commissione Tecnica ASI Naziona- Il libro è da considerarsi un arricchimento vede l’ora di poter tornare alla sua vec- tipo ti spinge a fare per raggiungere il Il titolo non è casuale, perché è proprio dezza di Bruno Ascari, forse il più le. Per questa pubblicazione si è avvalso per tutti gli insegnanti sportivi, operatori chia vita. massimo. nella zona del kiss&cry che si concen- invincibile di tutti… della collaborazione di altri uomini ASI e educativi, psicologi e quindi un valore ag- Ma questo non è un film, è la realtà. A interpretare Carley è Sarah Fisher, gio- trano tutte le emozioni di un pattinatore, Una storia intensa fatta di grandi uo- professionisti riconosciuti: Angelo Vicelli, giunto per l’intero mondo ASI in quanto è Dopo un anno di sollievo si scopre che vane attrice canadese classe 1993 che già non sul ghiaccio dove l’atleta non pensa mini e di grandi campioni in grado Responsabile Nazionale del Settore ASI un testo operativo utile per aumentare le Carley ha di nuovo il cancro, il mostro è avevamo apprezzato in FullOut. Ma oltre a niente se non a dare il meglio; è lì in di accendere la passione e scatenare Tennis, Francesca Fraternale Meloni vice proprie conoscenze e migliorare sempre la tornato. Questa volta, purtroppo, vincerà a un bel viso e bella voce, Sarah è anche quell’angolo, mentre aspetta il verdetto rivalità. Presidente del Comitato ASI Marche e propria professione. lui. molto impegnata in attività caritatevoli e seduto e con l’adrenalina in corpo, che Il racconto di un appassionato spet- Coordinatrice del Settore Psicologia dello Per maggiori informazioni http://www. Tutto questo in Kiss and Cry, film del dal 2013 è portavoce per l’associazione sente il proprio cuore battere a mille. tatore che ha conosciuto da vicino Sport e infine Giuseppe Sinacori psicolo- marcantogninisammy.net/1734/pubblica- i protagonisti e le comparse di una go che collabora con ASI da tempo. zione-nuovo-libro-stm/. 2017 diretto da Sean Cisterna. Kids Help Phone. Ma forse l’impegno Proprio come Carley e i suoi cari devono storia che ha attraversato la vita della Il libro in questione è “STM. Special Trai- Per acquistare il libro https://www.calzet- È una pellicola sul pattinaggio su ghiac- di cui andrà più fiera è proprio Kiss & aver vissuto giorni e notti fino al triste sua città. ning Method” - Calzetti & Mariucci Edi- ti-mariucci.it/shop/prodotti/stm-special- cio che comunque non parla solo di que- Cry perché Carley non è solo un ruolo epilogo. tore. training-method-libro. sto sport (peraltro bellissimo), ma della da interpretare; nella realtà lei e Sarah Ma per noi Carley sarà sempre lì, sulla “Roma sul ring”, (191 pagine, 15 Il testo si riassume nell’acronimo SPE- vita di una sua atleta che avrebbe potuto erano infatti grandi amiche e possiamo pista, a volteggiare leggiadra ed elegante euro) di Luigi Panella, edito da Ul- CIAL in riferimento alle 7 aree di inter- “STM. Special Training Method” - Cal- raggiungere massimi livelli, ma il cui solo cercare di immaginare le emozioni a ricordarci che non bisogna arrendersi, tra Sport. vento, corrispondenti ai rispettivi moduli zetti & Mariucci Editore. Autore Sammy percorso è stato bruscamente interrotto che deve aver provato l’attrice nell’im- mai. di lavoro: Sensazioni, Personalità, Emo- Marcantognini. Euro 28. 22 23
Mondo ASI Premio ICS-Impiantistica e Promozione Sportiva Emozioni e pathos Premio conteso da tutte le Amministrazioni Co- munali, Provinciali e Regionali (sopra i 25.000 abitanti) che attraverso l’uso, l’edificazione o la ristrutturazione di impianti sportivi, o attra- per il premio Asi Sport & Cultura verso specifici progetti di promozione, abbiano favorito l’attività sportiva e motoria. A vincere, alla presenza anche di Alessandro Bolis, Re- sponsabile Marketing ICS e Consigliere Nazio- nale ASI, è stato il Comune di Maranello nel Alessandro Bolis, Responsabile Marketing di ICS illustra il Premio quale sorgerà una nuova area polifunzionale per Impiantistica e Promozione sportiva le attività sportive. Premio Innovazione tecnologica In gara, le aziende che hanno sfruttato la tecnologia per realizzare innovazioni di processo e prodotto in ambito sportivo e, così facendo, contribuito alla diffusione di un servizio ad alto valore innovativo. Multiossigen, la vincitrice, è un’azienda bergama- sca, con esperienza decennale nella ricerca, che ha proposto soluzioni innovative per gli impianti nata- Il premio è ritirato da Emanuele Camolese, tori proprio con l’utilizzo dell’ozono. Amministratore Delegato di Multiossigen Premio Etica Sportiva Premio Fabrizio Quattrocchi: premiati gli atleti, i direttori di gara, i dirigenti, i tecnici o le società sportive distintisi per un gesto di alto valore etico formativo, o decisivi nel contribuire alla diffusione dei valori dello sport. Il Premio Etica sportiva è, infatti, dedicato a Fabrizio Quattrocchi, l’italiano ucciso in Iraq, medaglia civile al valore e appas- sionato di arti marziali e vinto da Ability Channel Serata speciale per la tradizionale consegna dei riconoscimenti che ogni anno ASI per la proiezione del film che racconta la storia di Da sinistra il regista del film Michelangelo Gratton, Carlo Calcagni “I AM - Io sono il Colonnello” di assegna alle eccellenze dello sport. Particolarmente significativo il premio la sorella di Fabrizio Quattrocchi, Graziella, Carlo Calcagni, Claudio Barbaro Michelangelo Gratton. Fabrizio Quattrocchi assegnato al regista Michelangelo Gratton per il film e il conduttore Marcel Vulpis “I AM - Io sono il Colonnello” ispirato alla vita di Carlo Calcagni, che ha raccontato la propria storia. Chianciano Terme, all’interno del Grand Il Comune di Maranello, per la sua cit- Sul palco il Sindaco di Chianciano, Hotel. Il Premio, giunto alla XIII Edizio- tadella dello sport, ha vinto il premio Andrea Marchetti ne, nasce nel 2004 in occasione del decen- ICS-Impiantistica sportiva e quello valori che questa esprime». Claudio Bar- va condizione, c’è stato l’incontro con il nale della fondazione dell’Ente e vuole per l’innovazione tecnologica è stato > Fabio Argentini baro appare commosso, vicino alla sorella paraciclismo e la bicicletta è diventato lo richiamare l’attenzione sui valori ideali appannaggio della Multiossigen Spa, di Fabrizio Quattrocchi. Anche al pensie- strumento in sella al quale l’atleta Carlo che l’attività sportiva promuove quoti- azienda leader per il trattamento del- «Un premio intitolato a Fabrizio Quattroc- ro di chi ha portato a casa questo ambito Calcagni è tornato a vivere nello sport e dianamente attraverso l’impegno, l’ag- le acque per le piscine tramite ozono. chi. Una figura di riferimento. Un uomo riconoscimento. nella vita. “Quattrocchi ha voluto guarda- gregazione, l’innovazione, l’amicizia, la È stato premiato, fuori scaletta, anche che ha voluto guardare in faccia il suo Il Premio Etica Sportiva, Premio Fabrizio re in faccia la morte. Così come la guardo solidarietà, il coraggio dei suoi numerosi Marco Lodadio, campione di ginnasti- carnefice e, di fronte alla morte ha detto Quattrocchi è stato, infatti, vinto da Abi- io ogni giorno: mi sottopongo a dialisi, praticanti, agonisti o appassionati. ca artistica nelle fila della Gym Civita- “Guardate come muore un italiano”. Non lity Channel per la proiezione del film “I flebo, prendo 300 pillole al giorno. La te- La serata è stata presentata e condotta dal vecchia, affiliata ASI. Il giovane, nato potevamo non istituire un premio – per AM - Io sono il Colonnello” di Michelan- nacia e lo sport mi aiutano a rimanere in giornalista Marcel Vulpis, e si è aperta a Frascati il 24 marzo 1992, si è da l’etica sportiva - che avesse il suo nome gelo Gratton. Per Carlo Calcagni, appunto vita”, ha detto Carlo Calcagni. con i ringraziamenti del Presidente ASI poco classificato terzo nei Campionati e che perpetuasse parole così importan- “Il Colonnello”, la bicicletta è stata da Quello del film su Calcagni, è solo uno dei Claudio Barbaro, intervistato, per l’occa- mondiali di Ginnastica artistica a Doha, ti per chiunque ami l’Italia e i profondi sempre una passione. Poi, nella sua nuo- premi “ASI Sport e Cultura” consegnati a sione, da Italo Cucci. specialità anelli. 24 25
Mondo ASI Riforma dello sport. Cucci intervista Barbaro Sul palco del premio ASI “Sport&Cultura” stimolante confronto fra uno dei più grandi giornalisti italiani ed il Presidente di ASI. Ne è nato un dibattito che ha tenuta viva l’attenzione degli addetti ai lavori presenti in sala Il Premio ASI “Sport&Cultura”, manifestazione che racconta mensile di ASI, che fa riferimento alla scuola. Servendo pratica- una parte della ventennale storia dell’Ente ed esprime meglio mente un assist al Presidente: «L’ultima copertina fa riferimento di ogni altra i suoi valori e la sua ragion d’essere all’interno del alla scuola e non è certo casuale: noi come ASI ci occupiamo sem- sistema sport, ha visto, oltre alle assegnazioni di rito, un esclusi- pre di questo tema. E con la riforma dello sport voluta dal Governo vo confronto fra il Presidente ASI Claudio Barbaro e uno dei più lo sarà ancora di più. Prima dell’avvento delle possibili olimpiadi grandi giornalisti italiani, Italo Cucci, sul tema al centro dell’at- del 2020 feci un intervento proprio su Primato, rivolgendomi a tenzione di tutto il mondo sportivo: la riforma voluta dal Go- Malagò e facendogli presente del mio totale disinteresse verso verno ed il futuro ruolo del CONI. «Il peso specifico che il Coni ha le Olimpiadi. E lo feci perché la priorità è quella di ripartire dalle esercitato negli anni è inequivocabile. Ma, domando ai presenti, scuole, dallo sport di base». se qualcuno è convinto che avessero mai pensato a un incontro Al termine del dibattito, Cucci ha poi voluto ricordare e (ri) dare mediato», ha affermato Barbaro. «Nel corso degli anni abbiamo lustro alla figura di Vittorio Pozzo, da molti ‘censurato’ e dimen- visto tante volte tentativi di mediazione con il CONI e sono tutti ticato perché considerato fascista: «Mi auguro che qualcuno si falliti perché c’è stato il ricorso all’attentato all’autonomia spor- ricordi. In questo Paese gli hanno dedicato uno stadio in un pae- tiva, alle ingerenze delle autonomie sportive, alla possibilità del sino nella provincia di Napoli che però hanno chiuso perché non ricorso ai poteri forti che in qualche modo facevano riferimento ci arrivava nemmeno l’acqua e uno stadio vicino a Biella. Questo al presidente di turno, facevano saltare qualsiasi tipo di mediazio- grande piemontese ha fatto la storia dello sport italiano ed è stato ne». dimenticato volontariamente perché fece giocare l’Italia in ma- Cucci si è poi soffermato sull’ultima copertina di Primato, il glia nera a Marsiglia ai Mondiali del 1938...». (P. Signorelli) 26 27
Puoi anche leggere