LO SGUARDO OLTRE Guida ai servizi per la Comunità della Diocesi di Anagni-Alatri - A cura dell'Osservatorio Territoriale Diocesano - Osservatorio ...
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LO SGUARDO OLTRE Guida ai servizi per la Comunità della Diocesi di Anagni-Alatri A cura dell’Osservatorio Territoriale Diocesano Febbraio 2018 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 1 28/05/18 12:25
Presentazione Con piacere accompagno questa “Guida ai servizi sul territorio dio- cesano” che ha un titolo quasi profetico, “Lo sguardo oltre”. Si tratta del frutto del lavoro dei giovani che hanno seguito, da aprile a otto- bre 2017, il corso formativo sull’analisi territoriale, “Osservatorio 2.0”, promosso dalla Diocesi, e che poi hanno operato sul territorio stes- so con visite, interviste, incontri e momenti di confronto per redigere questo originale volumetto. Sono certo che la sua diffusione sarà di grande aiuto alla nostra comunità diocesana, perché l’opera raggruppa ed analizza dati di sva- riata provenienza, altrimenti dispersi e di non facile reperibilità. Sarà un utile strumento per i Centri di ascolto Caritas, le Scuole, le Istitu- zioni, il mondo della Cooperazione, le Parrocchie e tutti i componen- ti della società civile che vogliano avere a disposizione una specie di prontuario territoriale di rapida consultazione. Il mio grazie va, prima di tutto, ai giovani; ma si estende anche ai Marko I. Rupnik - Il buon Samaritano docenti che si sono avvicendati durante la parte formativa in aula, assi- stendo i corsisti fuori da questa, accompagnandoli nelle visite sul ter- ritorio e guidandoli nella redazione della Guida dei Servizi. Insieme a loro ringrazio la Caritas diocesana e quella Italiana che hanno creduto nel progetto e cofinanziato il corso e la pubblicazione del volumetto. La mia riconoscenza va all’Ufficio diocesano della Pastorale Sociale e del Lavoro e agli animatori del progetto Policoro per la loro collaborazione. Un plauso e un incoraggiamento cordiale rivolgo infine a tutto il pro- «Invece un Samaritano, che era in viaggio, passandogli accanto, getto Osservatorio territoriale diocesano, che già da qualche anno vide e ne ebbe compassione. coinvolge la nostra diocesi. Esso è in totale sintonia con l’azione che Gli si fece vicino, gli fasciò le ferite, la Chiesa italiana sta promuovendo a tutti i livelli, come ampiamente versandovi olio e vino; poi lo caricò dimostrato nella recente Settimana Sociale di Cagliari, per rilanciare sulla sua cavalcatura, lo portò in un albergo e si prese cura di lui» il tema centrale del Lavoro quale forma elettiva di realizzazione uma- Lc, 10, 33-34 na e spirituale. 2 3 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 2-3 28/05/18 12:25
Insomma il nostro è un piccolo ma significativo esempio di quel- Sommario la sinergia efficace e costruttiva tra Chiesa locale e componenti del- la società civile che è capace di mettere a fattore comune strutture, idee, vocazioni e risorse per fronteggiare i venti di crisi che spirano ormai da troppo tempo. † Lorenzo Loppa Vescovo della Diocesi di Anagni-Alatri Presentazione ............................................................................................................................................................. 3 Anagni, febbraio 2018 Uno sguardo indietro......................................................................................................................................... 7 1) Osservatorio 2.0 Che cos’è? .................................................................................................................................................................... 11 Territorio e popolazione ........................................................................................................... 12 Lavoro ................................................................................................................................................................ 13 Servizi ................................................................................................................................................................. 14 2) Assistenza e cooperazione Che cos’è Caritas e come opera ....................................................................................................... 19 Caritas parrocchiali .......................................................................................................................... 23 Ospoweb ...................................................................................................................................................................... 27 3) Le “buone pratiche” nei servizi alla persona Immigrazione........................................................................................................................................................... 30 Dipendenze ............................................................................................................................................................... 35 Famiglie in difficoltà ....................................................................................................................................... 37 4) Scuola ed educazione Il ruolo della scuola oggi ............................................................................................................................ 41 Istituzioni formative ....................................................................................................................... 43 a) Gli Istituti di istruzione superiore............................................................................................ 43 b) Un focus sui progetti nel sociale............................................................................................... 44 L’Osservatorio incontra la scuola ................................................................................................... 48 La Diocesi e la scuola.................................................................................................................................... 53 Il progetto "Con don Milani per i giovani"............................................................................ 54 5) Lavoro e impresa Il lavoro. Ripartire dal senso ................................................................................................................. 57 4 5 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 4-5 28/05/18 12:26
Uno strumento per la comunità: il Progetto Policoro............................................ 60 Uno sguardo indietro Vademecum per la scrittura di un progetto .......................................................................... 62 6) Cooperare per lavorare Le cooperative: normativa, organizzazione e funzionamento....................... 67 Le tipologie di cooperative ........................................................................................................................ 68 Il requisito della prevalenza ..................................................................................................................... 70 Le cooperative sociali........................................................................................................................................ 71 Le cooperative sociali nel territorio diocesano ................................................................. 73 La Guida ai Servizi dell’Osservatorio si presenta con un titolo coin- 7) Le “buone pratiche” nel settore imprenditoriale volgente e stimolante: “Lo sguardo oltre”. Leggendola, traspare una intonazione positiva, di fiducia consapevole nelle nostre forze per Ali Verdi ............................................................................................................................................................................. 77 guardare avanti. Questo il messaggio che i giovani frequentatori del Res Ciociaria................................................................................................................................................................. 81 corso nonché autori dello studio territoriale, vogliono lanciare a loro stessi e a noi lettori. Benissimo, allora verso il futuro siamo a posto, in buone mani. Nul- la da aggiungere. E così io posso, invece, volgermi indietro. Non per nostalgia o per gusto della rievocazione, ma solo perché uno sguardo * * * al passato aiuta a comprendere meglio il presente e il futuro del pro- getto Osservatorio. L’idea dell’Osservatorio nasce da lontano. Correva l’anno 2011. Nel Il presente volume, che vuole essere una sorta di “Guida ai servizi sul territorio diocesa- mese di novembre la nostra Diocesi varava una meritevole iniziativa no”, è stato redatto sulla base del lavoro di raccolta e analisi dati di Veronica De Santis, consistente in un itinerario di formazione all’impegno sociale e politico, Fabiana Fadanelli, Elisa Fanfarillo, Lorenzo Fanfarillo, Alessia Frioni, Carla Graziani, Chia- ra Liburdi, Paolo Mazzucchi e Matteo Odargi. dal titolo “Cittadinanza: Responsabilità e Partecipazione”. La serie di In particolare, per l’edizione dei testi, si sono impegnati Fabiana Fadanelli, Carla Graziani, incontri presso il Centro Pastorale si è svolta fino a marzo 2012, con Chiara Liburdi e Paolo Mazzucchi. ampia partecipazione e alla presenza di relatori esperti di tematiche Si ringraziano per la formazione trasmessa e la supervisione del lavoro: Silvia Compagno, socio-economiche e politiche. Claudia Fantini, Anna Rita Pica, Mauro Ricciarelli, Marco Moro e Arduino Fratarcangeli, oltre a Don Luigi Battisti che ha creduto nel progetto e lo ha costantemente orientato. Al termine del percorso formativo si è costituito un gruppo di lavo- Hanno offerto un contributo prezioso gli insegnanti di Religione Cattolica delle scuole ro che ha sentito una forte esigenza di trasferire nell’azione locale secondarie di secondo grado, l’Ufficio scolastico diocesano e i volontari dei Centri di quanto appreso e dibattuto durante il seminario. È sorto così, molto Ascolto diocesani di Anagni, Alatri e Fiuggi. Il progetto è stato sostenuto economicamente dalla Caritas diocesana di Anagni-Ala- spontaneamente, un interesse per un laboratorio culturale e forma- tri e cofinanziato da Caritas italiana, per cui si ringrazia quest'ultima nelle persone di tivo aperto a tutti coloro che volessero approfondire la responsabilità Francesca Levroni e Antonino Ruggiero per la condivisione del progetto e la premurosa e vivere la partecipazione. E quale strumento migliore per orientare assistenza lungo il suo cammino. l’attività del Gruppo poteva essere concepito se non un Osservatorio territoriale diocesano? Abbiamo voluto accompagnare questa "Guida ai servizi" con belle immagini del nostro È nata proprio così l’idea dell’Osservatorio che poi ha avuto una sua territorio, che ricordano a noi tutti il patrimonio di arte e natura che ci è stato affidato per proteggerlo, valorizzarlo e trasmetterlo alle future generazioni. evoluzione negli anni successivi fino ad oggi. A partire dal 2014 il gruppo di lavoro si è allargato alla Pastorale 6 7 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 6-7 28/05/18 12:26
sociale e del Lavoro, agli animatori del Progetto Policoro e si è aperto ad una intensa collaborazione con la Caritas diocesana e con Caritas italiana. Entrambe hanno creduto e sostenuto il progetto con proprie risorse, in sinergia con il sistema OSPO, Osservatorio delle Povertà e delle Risorse, proprio di Caritas. Ciò ha dato il via alla realizzazio- ne di una struttura base di Osservatorio, confluita in un sito internet tematico dedicato www.osservatoriodiocesianagnialatri.it. Tuttora online, il sito offre una lettura interdisciplinare del territorio diocesa- no aiutando a conoscerlo da varie angolature: culturale, ambientale, socio-economica, del lavoro e delle imprese, formativo e scolastico, del disagio. A fine 2016 il cammino dell’Osservatorio ha avuto impressa una ster- zata di forte valenza, nel senso che i promotori, Caritas diocesana, Pastorale Sociale e del Lavoro, Policoro in primis, con il sostegno con- vinto del nostro Vescovo e l’indispensabile aiuto di Caritas italiana, hanno deciso di “passare dalle parole ai fatti”. E cioè di coinvolgere un gruppo di giovani in un progetto di collaborazione, con una duplice finalità: di conoscenza del territorio e di servizio al territorio. È nato così l’attuale progetto “Osservatorio 2.0” che si sta concludendo in questi giorni. E adesso? Siamo certi che il progetto non si esaurirà qui. La sua natu- rale evoluzione è verso i temi caldi del lavoro, soprattutto del lavo- ro giovanile, quello che … non c’è. È ancora vivo l’eco della Settimana Sociale dei Cattolici di Cagliari di fine ottobre scorso. È da lì, da quel- la visione seria, costruttiva, carica di speranza umana e cristiana, che dobbiamo ripartire. Si è parlato di lavoro e di LavOro, con un felice neologismo, che testimonia il valore prezioso di questa attività uma- na. Cercheremo anche qui il LavOro che abita da noi e, meglio anco- ra, proveremo a costruirne noi stessi di occasioni di LavOro. Non ci sottrarremo e ci proveremo fino in fondo. La cattedrale di Anagni Giambattista Taboga Responsabile dei Problemi Sociali e del Lavoro della Diocesi di Anagni-Alatri Fiuggi, febbraio 2018 8 9 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 8-9 28/05/18 12:26
1) Osservatorio 2.0 Che cos’è? L’ambizione dell’Osservatorio 2.0 è stata quella di fornire uno stru- mento conoscitivo ed operativo a quanti nella nostra diocesi svolgo- no attività di cura del bene comune. È nata così l'idea di produrre questo volumetto, che non ha però alcu- na pretesa di essere esaustivo e scientifico come uno Studio d'Area professionale. Esso trae la sua ragion d'essere dalla genuinità della elaborazione di dati raccolti da giovani corsisti soprattutto grazie ad incontri diretti con persone ed istituzioni. L’idea di fondo è che conoscere sia il punto di partenza per poter ope- rare all’interno dei processi di cambiamento socio-economici. Una conoscenza che pensiamo debba attingere non esclusivamente alla teoria, ma anche all’esperienza, in un movimento di continua reci- procità. Ricerca e animazione territoriale, quindi, con l’aspirazione di promuovere benessere sociale nel territorio. Il primo beneficiario individuato per mission e organizzazione delle attività di ricerca e animazione territoriale dell’Osservatorio 2.0 è sta- Il territorio della Diocesi di Anagni-Alatri. ta la Caritas, ma l’auspicio è che quanto fatto superi questo primo obiettivo per diventare uno strumento di condivisione tra gli attori presenti nella nostra Diocesi. Gli ideatori del progetto hanno pensato di concentrare l’attenzione su tre aree: 1) Assistenza e Cooperazione: la Caritas Diocesana, 2) Scuola ed Educazione, 3) Lavoro e Imprese. Con la preziosa guida di docenti esperti in materia siamo andati alla ricerca di dati e testimonianze. 10 11 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 10-11 28/05/18 12:26
Territorio e popolazione • I tre comuni largamente più importanti sono Alatri, Anagni e Fiuggi, sedi delle tre foranie diocesane. L’ammontare dei residenti Il territorio della Diocesi di Anagni–Alatri si estende su una superfi- di questi tre comuni è pari a 61.127 abitanti corrispondente al cie di 786,98 kmq ed è popolato, al 31 dicembre del 2014, da 91.771 66,61% dell’intera popolazione diocesana. Ognuno dei tre comuni abitanti, di cui 46.632 femmine e 45.139 maschi. detiene, se si può dire, un primato statistico: Alatri è il comune più Comprende 18 Comuni, dei quali 15 in provincia di Frosinone e 3 in popoloso con 29.124 abitanti, Anagni è il comune più esteso con provincia di Roma: è quindi una unità territoriale a cavallo di due pro- 113,82 Kmq e Fiuggi è quello con la più alta densità di popola- vince, anche se possiamo considerarla una Diocesi Ciociara data l’as- zione, che raggiunge i 317,2 abitanti/Kmq. soluta prevalenza di Comuni del Frusinate. Dalla tabella si evidenziano alcuni aspetti: Lavoro • Estensione del territorio diocesano in provincia di Frosinone pari a 622,67 Kmq (79,12% del totale) con 86.173 abitanti (93,9% del Guardando la cartina geografica della Diocesi, si vede che c’è una totale) e una densità di 138,39 abitanti/kmq. zona nord, molto estesa che sta sopra l’Autostrada del Sole ed una • Estensione del territorio diocesano in provincia di Roma pari zona sud, più piccola, sotto l’autostrada, inserendosi nella provincia di a 164,31 Kmq (20,88% del totale) con 5.598 abitanti (6,10% del totale) e una densità molto più bassa della precedente che TABELLA 2 - TERRITORIO E IMPRESE vale 34,07 abitanti/kmq. 2013 2014 2015 Codice COMUNE Numero Numero Numero Numero Numero Numero Comune di imprese di imprese di imprese di imprese di imprese di imprese TABELLA 1 - TERRITORIO E POPOLAZIONE registrate attive registrate attive registrate attive Superficie % Popolazione 58020 CARPINETO ROM. 232 221 223 215 221 212 Codice Abitanti/ % COMUNE Prov. territoriale Superficie residente al % 58045 GORGA 35 31 35 31 35 31 Comune Kmq cumulata (Kmq) territoriale 31/12/2014 58108 VALLEPIETRA 59 58 58 57 59 58 60003 ALATRI FR 97,23 12,35% 29.124 299,5 31,74% 31,74% 60002 ACUTO 161 145 151 136 149 134 60006 ANAGNI FR 113,82 14,46% 21.515 189,0 23,44% 55,18% 60003 ALATRI 2.417 2.076 2.420 2.066 2.426 2.047 60035 FIUGGI FR 33,06 4,20% 10.488 317,2 11,43% 66,61% 60006 ANAGNI 2.106 1.761 2.123 1.754 2.162 1.739 60053 PIGLIO FR 35,17 4,47% 4.703 133,7 5,12% 71,73% 60028 COLLEPARDO 49 44 44 38 45 40 58020 CARPINETO ROM. RM 86,4 10,98% 4.570 52,9 4,98% 76,71% 60034 FILETTINO 70 62 70 63 71 62 60045 MOROLO FR 26,48 3,36% 3.261 123,1 3,55% 80,27% 60035 FIUGGI 1036 865 1032 866 1029 854 60073 SGURGOLA FR 19,33 2,46% 2.693 139,3 2,93% 83,20% 60039 FUMONE 128 122 131 120 132 122 60087 VICO NEL LAZIO FR 45,75 5,81% 2.249 49,2 2,45% 85,65% 60042 GUARCINO 98 82 98 82 99 83 60039 FUMONE FR 14,77 1,88% 2.120 143,5 2,31% 87,96% 60045 MOROLO 263 224 262 226 265 225 60002 ACUTO FR 13,4 1,70% 1.932 144,2 2,11% 90,07% 60053 PIGLIO 288 258 284 259 276 249 60080 TREVI NEL LAZIO FR 54,45 6,92% 1.821 33,4 1,98% 92,05% 60073 SGURGOLA 211 189 211 189 213 187 60081 TRIVIGLIANO FR 12,71 1,62% 1.695 133,4 1,85% 93,90% 60078 TORRE CAJETANI 111 94 116 97 117 96 60042 GUARCINO FR 42,26 5,37% 1.630 38,6 1,78% 95,67% 60080 TREVI NEL LAZIO 160 136 158 133 157 133 60078 TORRE CAJETANI FR 11,6 1,47% 1.392 120,0 1,52% 97,19% 60081 TRIVIGLIANO 133 118 137 117 140 121 60028 COLLEPARDO FR 24,98 3,17% 981 39,3 1,07% 98,26% 60087 VICO NEL LAZIO 171 156 165 149 162 142 58045 GORGA RM 26,38 3,35% 734 27,8 0,80% 99,06% TOTALE 6.642 6.598 6.535 60034 FILETTINO FR 77,66 9,87% 569 7,3 0,62% 99,68% 4.702 4.686 4.640 58108 VALLEPIETRA RM 51,53 6,55% 294 5,7 0,32% 100,00% 70,79% 71,02% 71,00% TOTALE 786,98 100,00% 91.771 116,6 100,00% Elaborazioni da GeoWebStarter Ist. G. Tagliacarne 12 13 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 12-13 28/05/18 12:26
Roma con i comuni di Carpineto e di Gorga. quello del Distretto Socio-assistenziale A, fanno eccezione, come si Nel territorio diocesano sono rappresentati tutti i sistemi produtti- vede nella Tab. 3, solamente i Comuni di Paliano e Serrone, che non vi tipici della nostra provincia: industriale, artigianale, commercia- rientrano nella Diocesi, e i Comuni di Carpineto Romano, Fumone, le, agricolo, turistico e altro, e sono quindi ben presenti tutti i tratti Gorga, Morolo e Vallepietra che non rientrano nel Distretto. caratteristici delle difficoltà che, a vario titolo, oggi affliggono quei Il Distretto Socio-assistenziale è una delle forme giuridiche di solida- settori. Un panorama a chiari e scuri, più quest’ultimi dei primi. Guar- rietà intercomunale, prevista dalla legge quadro dei servizi sociali L. diamo allora dentro alla struttura delle imprese del nostro territorio, 328/2000. I 15 Comuni che ne fanno parte sottoscrivono un Accor- con dati risalenti al triennio 2013, 2014 e 2015. do di Programma rivolgendosi a tutta la popolazione per migliorar- L’andamento temporale ci conferma un trend negativo e recessivo, ne la qualità della vita e promuoverne il benessere sociale. Il Distretto con qualche eccezione. nasce quindi da una convenzione tra comuni (forma contrattuale per- Nella Tab. 2 si analizza la distribuzione geografica delle imprese che ché il capofila distribuisce le risorse) senza personalità giuridica. appartengono al Territorio Diocesano. Non stupisce la elevata con- Lo strumento di programmazione ed attuazione delle politiche e degli centrazione di imprese localizzate nei tre comuni maggiori: Ala- interventi sociali di cui si dota il Distretto insieme alla ASL di Frosi- tri, Anagni e Fiuggi. Il loro peso dal punto di vista numerico supera il none e alla Amministrazione provinciale di Frosinone, è il Piano di 70%. Il totale delle Imprese attive nel 2015 appartenenti ai tre comu- Zona. La L. 328/2000 ha riformato i servizi socioassistenziali italia- ni più importanti della Diocesi ammonta a 4.640 unità che rappre- ni dopo 110 anni dalla Legge Crispi del 1890. La 328, come si usa senta, da solo, il 71% dell’intero insieme. riferirsi alla legge quadro nel gergo specialistico, ha costituito, dunque, I dati ISTAT 2014 riportano un tasso di disoccupazione, sul nostro territorio diocesano, pari al 15.2%. Tale dato risulta incrementato, TABELLA 3 - I COMUNI DEL DISTRETTO SOCIO-ASSISTENZIALE E DELLA DIOCESI rispetto all’anno precedente, del 3% circa. Distretto socio-assistenziale A Diocesi Anagni-Alatri A confermare questo dato vi è la chiusura di numerose fabbriche ACUTO ACUTO ed industrie nel territorio di Anagni, tra cui la più eclatante è stata ALATRI ALATRI la Videocon che ha portato circa 1300 lavoratori a perdere la loro ANAGNI ANAGNI occupazione e ha fortemente indebolito anche l’indotto. CARPINETO ROMANO COLLEPARDO COLLEPARDO Per quanto riguarda Fiuggi, la crisi del turismo termale ha provocato FILETTINO FILETTINO la chiusura di gran parte delle strutture alberghiere e, di conseguen- FIUGGI FIUGGI za, una delle maggiori risorse economiche per le famiglie del posto è FUMONE venuta a mancare. GORGA GUARCINO GUARCINO MOROLO PALIANO Servizi PIGLIO PIGLIO SERRONE Quanto segue è il frutto dell’incontro con l’assessore ai Servizi Sociali SGURGOLA SGURGOLA TORRE CAJETANI TORRE CAJETANI Distrettuali Dr. Fabio Di Fabio, organizzato durante il corso di forma- TREVI NEL LAZIO TREVI NEL LAZIO zione dell’Osservatorio 2.0 per promuovere il nuovo piano dei servi- TRIVIGLIANO TRIVIGLIANO zi sociali integrati. VALLEPIETRA Il territorio della Diocesi Anagni-Alatri coincide, per gran parte, con VICO NEL LAZIO VICO NEL LAZIO 14 15 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 14-15 28/05/18 12:26
un importante spartiacque tra due periodi storici differenti e lontani • Sad (assistenza domiciliare) 660.000 euro nel tempo. Il merito maggiore è stato quello di aver finalmente dato • Comunità alloggio per persone con disabilità gravissima 300.000 attuazione al nostro caro principio costituzionale che definisce l’ugua- euro, aperto anche ai piccoli comuni. glianza sostanziale tra tutti i cittadini 1 tramite l’introduzione dei LIVE- • Ufficio di piano 178.000 euro per la spesa dei professionisti, che AS (Livelli essenziali di assistenza sociale): livelli di assistenza assicurati progettano e fanno un servizio di gestione del distretto. imprescindibilmente su tutto il territorio tramite alcuni servizi. • Servizio sociale professionale; La riforma del titolo V della Costituzione del 20012 ha modificato, • Segretariato sociale; se pure indirettamente, alcuni contenuti della 328 dando maggiore • Pronto intervento e tele soccorso; potere di indirizzo e responsabilità di spesa alle regioni. • Centri famiglia (ex ludoteche) 81.160 euro; Il primo effetto della riforma Costituzionale del 2001 è stato un disal- • Agricoltura sociale. 36.000 euro, in convenzione con l’Università lineamento nei tempi in cui le Regioni hanno applicato la 328. La della Tuscia; Regione Lazio è intervenuta normativamente solo nel 2016 3 . Seppur • PUA (punto unico di accesso). Sportello di raccolta della domanda tardivamente, sono state comunque introdotte importanti modifiche e integrazione socio sanitaria. che hanno dato maggior centralità alla persona rispetto che ai servizi. 2. Servizi essenziali per i piccoli comuni. Massimale 219.000 euro l’an- Questo ha portato allo sviluppo di una rete assistenziale, superando no di cui: l’individualismo e la chiusura. Altro importante principio introdotto è • 112.000 euro per assistenza domiciliare; l’approccio multidisciplinare e multi-istituzionale. • 84.000 euro segretariato sociale; Il distretto approva anno per anno dei piani di zona che rispondono • 20.000 euro contributi economici per trasporto pubblico. alle domande e ai bisogni del territorio. I capisaldi sono: Osservazio- 3. Disabilità gravissima e non autosufficienza. Massimale 411.000 ne, registrazione della domanda, risposta. Per il 2016 sono stati stan- euro per: ziati dal Distretto A circa 3 milioni di euro. Di seguito si sintetizzano le • Progetti finalizzati per malati di SLA e Alzheimer inclusi gli Assegni misure principali divise per grandi e piccoli comuni (per “piccoli comu- di cura 252.000 euro. La valutazione è fatta da una commissione ni” si intendono i comuni che non superano i 2000 abitanti): congiunta socio-assistenziale e sanitaria, si accede attraverso gra- 1. Servizi essenziali (assistenza domiciliare malati, disabili gravi, anzia- duatoria. ni) per i grandi comuni. Massimale 1.261.000 euro. Le risorse sono • Linea specifica di assistenza domiciliare per gravissimi 108.000 euro; ripartite tra i comuni più grandi valutando la popolazione generale e • Sollievo alle famiglie 51.000 euro. anziana. 4. Politica minori e famiglia. Massimale 183.000 euro: • 104.000 euro a disposizione dei comuni per i minori in situazioni urgenti (a seguito di maltrattamento); • 58.000 euro per il piano affido familiare. Il progetto si chiama SOS 1 Cost., art. 3 “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla leg- minori (12 coppie affidamento temporaneo 15 giorni in attesa di ge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali. è compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli soluzione); di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei • 21.000 euro per assistenza domiciliare educativa (es. ripetizioni). cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipa- 5. Prevenzione del disagio giovanile. 20.000 euro per i Centri di ag- zione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese. gregazione “La Parola ai Ragazzi” (3 centri). 2 L. Cost. 3/2001. 3 L.R. 10 agosto 2016, n. 11. Sistema integrato degli interventi e dei servizi sociali 6. Disagio economico e abitativo. Per l’emergenza alloggiativa e con- della Regione Lazio. trasto alla povertà, in due anni sono stati stanziati circa 500.000 euro. 16 17 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 16-17 28/05/18 12:26
Si accede alle misure tramite una graduatoria unica su base solidari- 2) Assistenza e cooperazione stica. Annualmente le misure così si dividono: • Emergenza alloggiativa 180.000 euro; • Disagio abitativo 30.000 euro. (Requisito: ISEE inferiore a 3.000 euro); • 150.000 euro come sostegno al canone d’affitto. Graduatoria distret- tuale: 3 mesi di rimborso totale e 3 mesi di rimborso dell’80%. (Re- quisito: ISEE maggiore a 3.000 euro); Che cos’è Caritas e come opera • Interventi SIA. Riguardano le famiglie indigenti sotto i 3.000 euro La Caritas Italiana è l’organismo pastorale della Cei per la promozione di ISEE che abbiano nel nucleo familiare almeno un figlio minore o e la testimonianza della carità, da attuarsi in forme consone ai tempi una persona con disabilità: si tratta di un contributo economico a e ai bisogni, per la promozione dello sviluppo integrale della persona, fronte di un impegno della persona a reinserirsi nel circuito lavora- della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ulti- tivo/formativo. mi e con prevalente funzione pedagogica (art. 1 dello Statuto). Nasce Con decorrenza 1° dicembre 2017, la misura SIA è stata superata dal- nel 1971 per volere di Paolo VI che ne indicava finalità non meramen- la nuova e più generale misura del Reddito di Inclusione (REI). te assistenziali ma pastorali e pedagogiche. I compiti di Caritas sono: Tale misura prevede una carta convenzionata con farmacie e super- • promuovere nelle Chiese locali l’animazione della carità verso le mercati con una disponibilità mensile di 80 euro a persona per un persone e le comunità in situazioni di difficoltà, nonché interventi massimo totale di 400 euro mensili. La misura include anche gli over concreti con carattere promozionale; 55 senza lavoro. Anche con il REI i beneficiari devono sottoscrivere • coordinare le iniziative e le opere caritative e assistenziali di ispira- con i servizi sociali un impegno per attivare la loro inclusione sociale zione cristiana; attraverso percorsi di formazione/lavoro. • indire, organizzare e coordinare interventi di emergenza in caso di Oltre alle 6 misure, vi possono essere anche risorse specifiche per pubbliche calamità, sia in Italia che all’estero; altri servizi o interventi, non ricompresi stabilmente nel piano socia- • realizzare studi e ricerche sui bisogni al fine di scoprirne le cause, le di zona. È il caso dell’Home care Premium, una specifica “linea” di preparare piani di intervento, anche per stimolare l’azione delle isti- assistenza domiciliare finanziata interamente dall’INPS e destinata tuzioni civili ed una adeguata legislazione; solo a beneficiari che siano dipendenti pubblici o loro familiari (circa € • promuovere il volontariato e favorire la formazione degli operatori 300.000,00 annui). pastorali della carità; Tra gli interventi “fuori piano di zona”, attualmente sono attivi o in • contribuire allo sviluppo umano e sociale dei paesi del Terzo Mon- progettazione: do attraverso la sensibilizzazione dell’opinione pubblica, la presta- • Misure e servizi per il cosiddetto “Dopo di noi”: attività destina- zione di servizi e/o aiuti economici, in un’ottica di sussidiarietà (nel te a rendere autonome persone con disabilità, per prepararle nel senso di integrare gli sforzi che primariamente spettano a ciascuna momento in cui perderanno i propri familiari (circa € 500.000 da Chiesa locale dei Paesi). gestire unitamente al distretto di Frosinone) All’interno della Diocesi, la Caritas è organizzata secondo tre setto- • Vita Indipendente: percorsi di autonomia per persone diversamen- ri di intervento: te abili (€ 100.000,00). • Osservatorio diocesano sulle povertà e risorse; • Centri famiglia: attivazione di punti di ascolto per le problematiche • Laboratorio per la promozione Caritas; delle famiglie (€ 50.000), gestiti insieme con il distretto di Sora. • Centri di ascolto e Caritas parrocchiali. 18 19 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 18-19 28/05/18 12:26
Il laboratorio è lo strumento nel quale confluiscono risorse, attenzioni e metodo per promuovere la Caritas nelle parrocchie in modo unita- rio. Può essere composto da: • un rappresentante del Centro di Ascolto diocesano; • un rappresentante dell’Osservatorio delle povertà e delle risorse; • una persona che curi l’ambito dell’Educazione alla Mondialità; • uno o più referenti delle Caritas parrocchiali e/o zonali; • eventualmente: parroci, operatori e animatori di carità, catechisti e animatori di liturgia, etc. Le attività specifiche del Laboratorio sono: • la conoscenza del contesto ecclesiale in cui si lavora (numero e caratteristiche delle parrocchie...); • l’elaborazione di un progetto di promozione e accompagnamento delle parrocchie per l’avvio, la crescita, la formazione e l’accompa- gnamento delle Caritas parrocchiali; • l’abilitazione degli animatori parrocchiali alla pratica del metodo pastorale Caritas (ascoltare, osservare, discernere per animare); • il favorire occasioni che mettano in relazione le esperienze delle diverse Caritas parrocchiali, per promuovere lo scambio tra “livelli” diversi di esperienza; • l’accompagnamento personalizzato delle singole parrocchie lungo L’Osservatorio delle povertà e delle risorse è lo strumento della processi di animazione della comunità. Chiesa locale per rilevare sistematicamente le situazioni di povertà, È necessaria una sinergia tra il lavoro dell’Osservatorio e quello del bisogno, disagio e vulnerabilità sociale (e loro evoluzioni), nonché il Laboratorio al fine di promuovere nelle parrocchie la capacità e l’im- sistema di risposte e risorse messo in atto per contrastarle. portanza dell’osservazione del territorio, incoraggiare la conoscenza Destinatario principale del lavoro dell’Osservatorio è l’intera comuni- e l’uso di modalità di raccolta delle informazioni adeguate e soste- tà diocesana ma può rivolgersi anche alle istituzioni civili e all’opinio- nibili per punti di ascolto e Caritas parrocchiali; è inoltre importan- ne pubblica nel suo complesso. te la cooperazione per stimolare il coinvolgimento delle comunità e la Il laboratorio di promozione è un gruppo di lavoro stabile, compo- costruzione di una rete tra vari attori sociali impegnati nel territorio, sto da persone con competenze diverse, attivato e coordinato dal- per suscitare proposte di intervento. la Caritas diocesana, che opera attraverso un progetto di promozione e accompagnamento della testimonianza comunitaria della carità nel- Il Centro d’Ascolto (CdA) fa dell’ascolto il suo modo proprio di ser- le parrocchie. vizio. Esso è cuore della relazione di aiuto, dove chi ascolta e chi è Esso realizza la finalità di animare e sostenere la maturazione di sti- ascoltato vengono coinvolti, con ruoli diversi, in un progetto che, li di testimonianza comunitaria della carità nelle parrocchie attraverso ricercando le soluzioni più adeguate, punta a un processo di libera- l’avvio, la crescita, la formazione, la progettazione, la verifica e l’ac- zione della persona dal bisogno. compagnamento delle Caritas parrocchiali. Le funzione del CdA sono: 20 21 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 20-21 28/05/18 12:26
• Presa in carico delle storie e definizione di un progetto di “liberazio- Caritas parrocchiali ne” nel quale la persona possa essere protagonista; • Orientamento della persone verso una rilettura delle reali esigenze e una ricerca delle soluzioni più indicate e dei servizi più adeguati «Infatti io rendo loro testimonianza che hanno zelo per Dio, ma non secondo presenti sul territorio; una rett a conoscenza.» • Accompagnamento: mettere in contatto la persona con i servizi pre- Rm 10,2 senti sul territorio e con le risorse (anche personali); costruire una rete di solidarietà coinvolgendo la comunità di appartenenza; • Prima risposta per i bisogni più urgenti, sempre attraverso il coin- La co-meta che, in questo lavoro come Osservatorio (ma da sempre volgimento delle comunità parrocchiali e del territorio. come Comunità parrocchiale), ci ha fatti incamminare, è una stella che Il CdA si coordina nel contempo con l’Osservatorio e il Laboratorio ha la forma di uno specchio, che ci impone, nel mirare ad essa, l’osser- per: vazione di noi stessi, intrecciando un rapporto di reciproca guida. • lettura condivisa delle povertà, attraverso modalità di lavoro comu- Questa stella che ci è stata affidata ci insegni l’importanza, a livello ni a livello nazionale o diocesane; individuale e a livello di comunità parrocchiale, dell’auto-osservazio- • incontri per la composizione di un quadro complessivo dei problemi ne che, dandoci consapevolezza di ostacoli e risorse sia del territorio del territorio; materiale sia di quello spirituale, ci permetta di percorrere la strada • monitoraggio della capacità delle parrocchie di farsi carico delle migliore, nella convinzione che conoscersi sia il modo migliore per situazioni di povertà; conoscere la propria via. • promozione delle Caritas parrocchiali, nell’avvio di Centri di Ascolto Nella tabella seguente è possibile prendere atto del cammino di o altri punti di ascolto; auto-osservazione a livello parrocchiale, attraverso un censimen- • segnalazione di emergenze sociali su cui sensibilizzare e attivare le to del territorio diocesano che individua quali parrocchie affiancano comunità parrocchiali; l’offerta spirituale con un’offerta locale di attività Caritas, ed in quale • coordinamento dei vari punti di ascolto; forma (Centro di Distribuzione, Centro di Ascolto, entrambe), e quali • promozione e cura della formazione dei volontari parrocchiali. invece fanno riferimento alle attività Caritas diocesane. Alatri, la concattedrale di San Paolo 22 23 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 22-23 28/05/18 12:26
TABELLA 4A - CENSIMENTO DELLE CARITAS PARROCCHIALI TABELLA 4B - CENSIMENTO DELLE CARITAS PARROCCHIALI DELLA FORANIA DI ALATRI DELLA FORANIA DI FIUGGI Centro Centro Centro Centro Località Parrocchia Parroco / Referente Telefono Località Parrocchia Parroco / Referente Telefono di Distribuzione di Ascolto di Distribuzione di Ascolto S. Famiglia Don Maurizio Mariani 0775.441444 0775.505226; S. Teresa S. Maria Maggiore 0775.494780 347.5821678 S. Stefano 0775.434945 0775.515171 S. Pietro Don Raffaele Tarice SS. Salvatore 347.5821678 Alatri diocesano 0775.434209 Fiuggi diocesano e S. Lorenzo Don Antonio Castagnacci 0775.505047 S. Stefano S. Silvestro 0775.434945 347.5821678 Concattedrale Regina Pacis Padre Vincenzo Galli 0775.515156 0775.434523 S. Maria del Colle Don Pierino Giacomi 0775.506304 S. Paolo Contrada S. Maria Don Marino 339.4285843 diocesano Don Bruno Veglianti 0775.440316 Pietrogiacomi 0775.56010 Fiura della Mercede S. Maria Assunta in loco Immacolata Suor Maria Grazia 340.4292528 Collelavena Caritas interparrocchiale Don Cristoforo D’Amico 0775.480939 Acuto “Anna Lancia” 340.8584734 Concezione Don Ettore Galuppi 0775.409009 Don Marino S. Pietro diocesano 339.4285843 339.4514177 Pietrogiacomi Tecchiena S. Maria del Carmine in loco 0775.501720; Rita Fiorini 347.9452866 S. Maria Assunta diocesano Don Gianni Macali 347.1872846 Tecchiena Don Renzo De Rocchis 0775.408641 Piglio 0775.501510; Maria SS. Regina in loco diocesano in loco Don Gianni Macali Castello Gabriella Padovani 338.5210369 S. Giovanni Battista 347.1872846 (interparrocchiale) Serena Massimi Monte 333.2746842 S. Valentino Caritas interparrocchiale Don Renzo De Rocchis 0775.4241837 S. Marino Porciano Cristo Re diocesano Mons. Angelo Pilozzi 0775.249318 Contrada Don Luca Fanfarillo 0775.408294 S. Emidio in loco diocesano S. Emidio Donatella Cianfrocca 348.0509154 Filettino S. Maria Assunta diocesano Mons. Alberto Ponzi 0775.581846 Don Luca Fanfarillo 0775.409562 Torre Mole Bisleti Maria SS. del Rosario in loco diocesano Nadia Mariani 338.3013260 S. Maria Assunta diocesano Don Pierluigi Nardi 0775.596014 Cajetani Giuseppina Lemma 331.9365383 Altipiani di Maria B.V. Refugium Cuore Immacolato Don Giorgio Tagliaferri 0775.408294 diocesano P. Onofio Cannato 0775.598014 Laguccio diocesano Arcinazzo Peccatorum di Maria Giovanni Straccamore 329.6604543 Trevi nel 0775.408294 S. Maria Assunta diocesano Mons. Alberto Ponzi 0775.528029 Pignano SS. Addolorata in loco diocesano Don Giorgio Tagliaferri Lazio 338.4074195 Trivigliano S. Maria Assunta diocesano Don Pierluigi Nardi 0775.41144 S. Michele Arcangelo diocesano Don Edoardo Pomponi 333.3774433 Guarcino Don Edoardo Pomponi 333.3774433 Mons. Alberto Ponzi 0774.899084 S. Nicola Vescovo in loco diocesano Vallepietra S. Giovanni Evangelista Caritas interparrocchiale (interparrocchiale) Rita Falconi 348.4748203 Paola Rotondi 347.3211098 Collepardo SS. Salvatore diocesano Don Alexandre Tannous - S. Michele Argangelo 0775.49429 Fumone diocesano Don Virginio De Rocchis S. Maria Annunziata 0775.49101 0775.418805 S. Michele Arcangelo diocesano Don Luigi Battisti 347.5821678 Vico nel Don Luigi Battisti 0775.41144 Lazio in loco Nadia Fanfarillo 347.8752603 S. Maria Goretti (interparrocchiale) Rita Pica 346.7682523 Maria Antonietta di Tullio 338.9547372 24 25 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 24-25 28/05/18 12:26
TABELLA 4C - CENSIMENTO DELLE CARITAS PARROCCHIALI DELLA FORANIA DI ANAGNI Ospoweb Località Parrocchia Centro Centro Parroco / Referente Telefono Il software OSPOweb ha l’obiettivo di sostenere in maniera più effi- di Distribuzione di Ascolto Don Giuseppe Santucci 339.2870057 cace l’attività di raccolta dati relativa alle persone in difficoltà da parte S. Paolo in S. Giacomo in loco diocesano Cinzia Ciocchetti 392.6266477 dei Centri di Ascolto e degli Osservatori delle Povertà e delle Risorse Giuliana Rauli 340.4118767 0775.727397 promossi dalle Caritas diocesane. S. Angelo - diocesano Don Bruno Durante 339.8686237 Da quando è stato attivato il servizio a livello diocesano, sono sta- Don Bruno Durante 0775.725534 Anagni S. Andrea - diocesano Paola Lanzi 339.1459620 te condotte due campagne di raccolta dati relative ai periodi 2015- Cattedrale S. Maria - diocesano Don Marcello Coretti 0775.728374 2016 e 2016-2017. Annunziata Diana De Angelis 338.56965169 Sulla base delle schede compilate dai volontari dei CdA, si individua- SS. Pancrazio Cosma e - diocesano Don Marcello Coretti 0775.725534 no tre macrovoci relative a bisogni dichiarati dagli utenti, richieste di Damiano S. Giovanni - diocesano Padre Gilbert Gato 0775.727074 aiuto da questi avanzate e interventi effettuati dai CdA. Don Marcello Coretti 0775.746122 Tufano S. Maria Imperatrice in loco diocesano Ennio Labella 335.7712886 Rossana Piazza 339.6300523 Campagna 2015-2016 - Il numero delle schede registrate presso i tre Osteria della Fontana S. Giuseppe in loco diocesano Don Walter Martiello 0775.768100 Centri di Ascolto Foranei (Anagni, Alatri e Fiuggi) è 348. Don Walter Martiello 0775.768810 A fronte di 944 dichiarazioni di bisogno e 707 richieste di aiuto per- Pantanello S. Maria della Pietà in loco (interparrocchiale) diocesano Alessandro Ristoranti 0775.705009 venute ai centri di ascolto sono stati effettuati 829 interventi. 320.6818153 I bisogni maggiormente dichiarati sono: reddito insufficiente (21,4%); S. Filippo SS. Filippo e Giacomo - diocesano Don Walter Martiello 0775.744078 disoccupazione (17,9%) e nessun reddito (7,9%). S. Bartolomeo S. Francesco - diocesano Don Walter Martiello 0775.705356 Le richieste di aiuto sono rappresentate principalmente dalle seguen- S. Giacomo - diocesano 06.97189009 Collegiata Sacro Don Fabio M. Tagliaferri ti categorie: pacco viveri (26,9%), aiuto pagamento utenze e/o tasse Carpineto - diocesano 06.97189050 Romano Cuore (24,5%) e vestiario (12,9%). in loco Don Fabio M. Tagliaferri 06.97189038 S. Leone Magno (interparrocchiale) diocesano Mario Calvano 334.6719489 A tali richieste i CdA hanno risposto effettuando 829 interventi, in Gorga S. Michele Arcangelo - diocesano Padre Efrain Mora Garcia 06.9775106 quattro ambiti principali: 38% ascolto, 19% pagamento utenze, 16% S. Pietro - diocesano Don Francesco Frusone 0775.228155 viveri, 9% vestiario). Morolo in loco Don Francesco Frusone 0775.1855428 S. Maria Assunta (interparrocchiale) Anna Maria Rossi 335.361411 Don Agostino Santucci 0775.741035 Campagna 2016-2017 - Il numero delle schede registrate è 210. Sgurgola S. Maria Assunta in loco diocesano Sonia Frisina 0775.745211 A fronte di 325 dichiarazioni di bisogno e 592 richieste di aiuto per- Maria Annunziata Perilli 338.3741341 venute ai centri di ascolto, sono stati effettuati 647 interventi. I bisogni dichiarati sono principalmente: 48,0% reddito insufficien- te, 8,3% lavoro precario, 6,5% nessun reddito, 4,9% disoccupazio- ne;,2,2% accoglienza provvisoria, 2,2% divorzio/separazione. Per ciò che riguarda le richieste di aiuto: 47,0% pacco viveri, 42,7% pagamento utenze e/o tasse, 4,4% vestiario. Gli interventi: 43,1% viveri, 38,3% pagamento utenze e/o tasse, 10% ascolto, 4,2% vestiario. 26 27 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 26-27 28/05/18 12:26
3) Le “buone pratiche” nei servizi alla persona Alla luce delle personali inclinazioni di ciascuno e facendo riferimento ai temi principali emersi durante il corso di formazione dell’Osserva- torio, sono state individuate tre aree problematiche legate al nostro territorio: immigrazione, dipendenze, famiglie in difficoltà. Per ognu- na di queste aree si è proceduto ad un approfondimento di alcune buone pratiche sul territorio. Il nostro desiderio è stimolare la voglia di vincere l’indifferenza attraverso i racconti di esperienze positive. Ci auguriamo che conoscere le risorse già presenti in loco sia di inco- raggiamento a chi già opera in contesti simili e che sia di spunto a quanti vorrebbero cominciare un’attività in questa direzione. La spe- ranza è altresì rivolta alla redazione di un albo unificato a livello dio- cesano che funga da collettore di tutte le realtà che agiscono a livello territoriale. Gli incontri con gli attori intervistati si sono svolti nel mese di settem- bre 2017. Per l’intervista abbiamo utilizzato una guida condivisa pre- cedentemente ma, poiché ogni incontro si è caratterizzato in maniera diversa e le domande fatte hanno dato luogo ad un raccontarsi libero, abbiamo deciso di riportare qui una sintesi per ogni area problemati- ca arricchendola, di tanto in tanto, con informazioni prese successi- vamente e frutto delle nostre ricerche. La Certosa di Trisulti 28 29 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 28-29 28/05/18 12:26
Immigrazione pratiche burocratiche e per partecipare ai corsi di formazione pre- senti sul territorio della provincia di Frosinone, potendo giovarsi della rete di risorse sviluppata negli anni da Diaconia. Agli ospiti resta una La Piccola Casa della Misericordia - Anangi (FR) quota da gestire in autonomia di 50 euro a settimana. Dal punto di vista dell’inclusione sociale gli ospiti frequentano obbli- gatoriamente la scuola per stranieri di lingua italiana che offre i livel- li A1 e A2 necessari per l’eventuale ammissione ai corsi delle scuole medie inferiori e superiori per adulti, facenti capo al CPIA (Centro provinciale per l'Istruzione degli Adulti)4 di Frosinone, alle quali pos- sono accedere come ogni cittadino italiano. Allo stesso modo gli ospi- La Piccola Casa della Misericordia, sita nel centro storico di Anagni, ti vengono accompagnati nei percorsi di inserimento lavorativo che il ospita 21 persone, richiedenti asilo e rifugiati. territorio offre alla cittadinanza a partire dall'adesione al programma Il centro fa parte della rete S.P.R.A.R. e viene gestito dalla Cooperati- regionale Garanzia Giovani5 in collegamento con il CPI (Centro Per va Sociale La Meridiana, nata come gesto concreto del Progetto Poli- l'Impiego) di Anagni6 . coro nel 2016 grazie alle animatrici di comunità senior, Marzia e Ilenia. La Piccola Casa della Misericordia è stata da subito aperta al coinvol- La cooperativa opera anche ad Alatri ed offre accoglienza, in totale, a gimento di volontari del territorio che hanno risposto offrendo dispo- 58 persone. nibilità per corsi aggiuntivi di lingua italiana, conversazioni nell’ottica L’ente gestore a cui si riferisce La Meridiana e che è titolare della con- di uno scambio linguistico, momenti di ritrovo aperti sul territorio, vezione con la Prefettura di Frosinone, è Diaconia, storica e impor- che hanno visto la condivisione delle tradizioni di provenienza (musi- tante cooperativa sociale legata alla Caritas Diocesana di Frosinone. cali, gastronomiche ecc.). Tali attività hanno permesso agli ospiti di Altri enti che operano sul territorio riguardo al fenomeno dell’acco- essere facilitati nel processo di accoglienza e di costruzione di rela- glienza richiedenti asilo e rifugiati sono l’Associazione Integra onlus, zioni di amicizia e conoscenza con la comunità. che gestisce un centro a Vico nel Lazio, più volte riportato dalla stampa Altro elemento organizzativo che facilita l’integrazione dei ragazzi è locale come esempio di perfetta integrazione all’interno della comuni- la scelta di aver previsto uno spazio per una sala da pranzo comu- tà; Synergasia, cooperativa sociale onlus che opera su Arpino, Frosino- ne con una cucina a disposizione di tutti gli ospiti e dei loro amici che ne e Fiuggi; Sinergy, Società Cooperativa Sociale su Anagni e Fiuggi. vanno a trovarli. Questa scelta ha permesso a La Meridiana di non Come centro di prima accoglienza la Piccola Casa della Misericordia si dover coinvolgere servizi esterni per la somministrazione di pasti e occupa, per ogni ospite, della situazione sanitaria e legale e dell’inclu- di poterne affidare la gestione direttamente agli ospiti, lasciandogli sione sociale nella comunità. Ogni centro dispone del fondo europeo del Bando Accoglienza Immigrati per la quota giornaliera pro ospite, che viene stabilita in base alla proposta presentata. Nel caso di Dia- 4 www.cpia10frosinone.gov.it. Sede CPIA: Via Mascagni, 14 - 03100 Frosinone. Tel.: conia il fondo erogato è di circa 27 euro per ospite. Diaconia cede il 0775.2658631. Indirizzo email: frmm466008@istruzione.it. fondo a La Meridiana in relazione al numero delle persone che essa 5 www.regione.lazio.it/garanziagiovani. Si può aderire al programma da parte di tutti ospita nella Piccola Casa della Misericordia. Il fondo viene utilizzato i cittadini che hanno un’età compresa tra i 18 e i 29 anni che sono fuori da un per- direttamente, quindi, da La Meridiana per coprire le spese di gestione corso formativo e che non lavorino tramite il sito dell’ANPAL - Agenzia Nazionale Politiche Attive di Lavoro, www.servizi.anpal.gov.it. delle strutture, dei dipendenti, degli avvocati, dei mediatori intercul- 6 www.frosinonelavoro.info. Sede CPI di Anagni: Via della Sanità, Anagni - 03012 - turali e dei mezzi di trasporto utilizzati dagli ospiti per adempiere alle Località S. Giorgetto. Telefono: 0775.726327. 30 31 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 30-31 28/05/18 12:26
autonomia e responsabilità per un aspetto molto importante per la nuove ondate di terrore. L’esperienza diretta e vicina può aiutarci, però, propria dignità personale e dandogli altresì l’occasione di relazionarsi a scoprire altre dimensioni di complessità: le motivazioni particolari che con i commercianti e la cittadinanza all’interno dei negozi, conoscere hanno spinto la singola persona a partire. Nel corso della sua attività la l’offerta culinaria italiana e locale e i suoi prezzi che sicuramente dif- Meridiana ha individuato un ventaglio di situazioni che impediscono la feriscono da quelli dei loro paesi di provenienza. piena vivibilità nei luoghi di partenza, tra cui: I richiedenti protezione possono restare nei centri di prima accoglien- • morte dei genitori e/o maltrattamento da parte dei genitori naturali za senza limiti di tempo, fino a quando la loro situazione non verrà o adottivi; regolamenta a seguito del colloquio con la Commissione Territoriale. • persecuzione politica di familiari; L’ospite inserito nel progetto S.P.R.A.R., invece, deve lasciare il cen- • omosessualità legalmente e/o socialmente non accettata; tro dopo 6 mesi dal riconoscimento della protezione internaziona- • problemi con la giustizia, presenza della pena di morte (in alcuni le. In questa fase l’ente gestore continua il suo ruolo di supporto nel paesi come il Bangladesh, anche per indebitamento); processo di inserimento lavorativo potendo usufruire anche del fon- • fenomeno della Black Magic (o Magia Nera) in alcuni paesi africani, do europeo per lo S.P.R.A.R., grazie al quale può pagare all’ospite una soprattutto Nigeria; quota di 500 euro mensili per svolgere un’attività di tirocinio presso • fenomeno delle “finte prigioni” e della “finta polizia” in Libia. un’azienda che non è nella possibilità di procedere ad una assunzio- Ilenia ci ha parlato di una sorta di percorso già segnato, una stretto- ne. Fino ad ora La Meridiana è riuscita ad attivare quattro tirocini tra ia di cui il migrante non è a conoscenza e in cui si trova inserito incon- Anagni ed Alatri. sapevolmente, dal momento in cui decide di fuggire dal proprio paese verso quello in cui, se sarà fortunato, si imbarcherà per il nostro paese. Il fenomeno della migra- Sul fenomeno migratorio delle donne, che Ilenia conosce lavorando zione è uno tra i più com- anche presso una cooperativa che opera a Castro dei Volsci (FR) e plessi e spinosi del nostro che ospita donne con figli, incide moltissimo il traffico di esseri uma- tempo. Non è nostro com- ni finalizzato alla prostituzione. Le donne africane arrivano in Italia pito analizzare qui la delica- avendo già avuto dei contatti che creano illusorie prospettive di lavo- ta questione internazionale ro dopo il loro arrivo. La maggior parte delle volte subiscono violenze derivante da rapporti bilate- sessuali e maltrattamenti già durante il viaggio. Una volta sbarcate in rali e plurilaterali tra paesi ed Italia vengono intercettate da queste persone, spesso all’inizio dell’i- organizzazioni internaziona- ter di accoglienza oppure appena arrivate nei centri di accoglienza. li, decolonizzazioni e nuove Ilenia ha osservato che, drammaticamente, la via più percorribile per colonizzazioni di carattere uscire dal giro è rimanere incinta. economico, corruzione nei paesi di provenienza dei mi- granti, conflitti che paiono non avere più fine, vecchie e Contatti Piccola Casa della Misericordia Via Madonna del Popolo, 12 03012 Anagni (FR) Uno scorcio del centro Tel. 0775.726211 storico di Anagni piccolacasadellamisericordia@gmail.com 32 33 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 32-33 28/05/18 12:26
Dipendenze Iter di accoglienza dei richiedenti asilo La prima accoglienza avviene negli hot-spot dove si effettua un primo controllo sanitario, si prendono i dati anagrafici e le impronte digitali. Successivamente nei La Comunità in Dialogo - Trivigliano (FR) centri di smistamento si ripartiscono i nominativi in tutte le prefetture italiane e gli enti gestori dei cas (centri di accoglienza straordinaria), che hanno prece- dentemente risposto all’avviso di gara per la gestione dei servizi di accoglienza immigrati bandito dalle singole prefetture ai sensi del decreto legislativo 18 aprile 2016 n. 50, e che si curano di accogliere i beneficiari presso le loro strutture. La richiesta di asilo viene formalizzata successivamente, presso la questura, procedendo alla foto-segnalazione e al protocollo C3 che prevede la raccolta di: dati anagrafici del beneficiario e della sua famiglia; informazioni su percorsi formativi pregressi; esperienze lavorative; paesi attraversati prima di arrivare in Italia; motivazioni della partenza dal proprio paese di origine; eventuali fragilità; Nel 1991 il fondatore di questa comunità, Padre Matteo, si trovava a volontà di rimanere o meno in Italia; la lingua con la quale si vuole sostenere la Commissione Territoriale. Una volta trasmessa la richiesta di asilo, questa viene Casamaina e un giorno un padre disperato chiese di accogliere il figlio esaminata in un colloquio con il soggetto richiedente da parte di una commis- che avrebbe dovuto essere sottoposto ad un processo. Il giudice gli sione così composta: il Prefetto, il mediatore interculturale, un membro dell’Alto aveva detto che se il ragazzo non fosse stato accolto in una comuni- Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), un dirigente comu- nale e un membro della Questura. tà, l’avrebbe incarcerato e così Padre Matteo lo prese in custodia. Da La commissione potrà respingere la richiesta oppure riconoscere la protezio- lì a poco arrivarono altri ragazzi in difficoltà e grazie all’aiuto delle per- ne internazionale, sussidiaria o umanitaria e quindi lo status di rifugiato. Nel sone del paese andavano avanti. Dopo un mese erano in otto e Casa- caso di respingimento il richiedente può presentare ricorso presso il Tribunale maina era troppo stretta. Padre Matteo cercò un’altra comunità in cui Civile di competenza. Con il Decreto Minniti (D.L. 17 febbraio 2017, n. 13, Di- sposizioni urgenti per l’accelerazione dei procedimenti in materia di protezione accogliere questi ragazzi. A Trivigliano c’era una struttura, “la Casa del internazionale, nonché per il contrasto dell’immigrazione illegale) il ricorrente fanciullo”, che la diocesi metteva a disposizione. Si trasferirono tutti a perde il diritto di procedere ai successivi gradi d’appello e nel caso non venga Trivigliano. accolta la sua richiesta avranno inizio le pratiche per l’espulsione. In caso di riconoscimento della protezione internazionale, invece, la persona riceverà un nuovo permesso di soggiorno dalla Questura e acquisirà il diritto a beneficiare Panorama di Trivigliano dello S.P.R.A.R (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati). La persona, formalizzando la richiesta di asilo, regolarizza anche il proprio sog- giorno in Italia: gli viene rilasciato un cedolino in attesa del permesso di sog- giorno provvisorio (legato allo status di richiedente asilo) che avrà validità per sei mesi. Con il cedolino la persona può fare richiesta di codice fiscale pres- so l’Agenzia delle Entrate e, successivamente, inscriversi al Servizio Sanitario Regionale. La scadenza di tale iscrizione e, quindi, anche dell’attribuzione del medico di base, segue la scadenza del permesso di soggiorno che però può essere rinnovato finché il richiedente non riceva l’esito della sua richiesta dalla Commissione Territoriale e non cambi, quindi, il suo status. Prima che la posi- zione del richiedente sia regolarizzata la persona ha ugualmente diritto alle cure sanitarie e il SSNI prevede tutta una serie di servizi a cui può accedere prima di essere regolarmente iscritto tramite il cartellino come Straniero Temporanea- mente Presente (STP). Il servizio competente, presente anche nella ASL di Fro- sinone, è il Polo Multietnico che rimane un riferimento per esigenze particolari anche successivamente. 34 35 Anagni_Lo sguardo oltre_ok.indd 34-35 28/05/18 12:26
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