Wald Pass Passeport de la forêt Passaporto del bosco Passaport dal guaud

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Wald Pass Passeport de la forêt Passaporto del bosco Passaport dal guaud
Wald Pass
Passeport de la forêt
Passaporto del bosco
 Passaport dal guaud

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Editoriale

100 anni d’attività.

 Da ormai un secolo, l’associazione BoscoSvizzero si impegna a
 favore dei proprietari di boschi nonché dell’economia forestale.
 In tale periodo abbiamo superato molte tempeste e vissuto
 profondi cambiamenti nel settore. Fin dalla sua fondazione, la
 nostra associazione sostiene condizioni quadro che permet-
tano ai proprietari di boschi di gestire il proprio bosco in modo
­sostenibile sotto tutti i punti di vista. Di ciò approfitta l’intero
 Paese, poiché solo un bosco curato attivamente garantisce le
 tante prestazioni che tutti apprezziamo.

Secondo il motto «Il mio bosco. Il tuo bosco.», con il Passaporto
del bosco vi diamo il benvenuto nel bosco svizzero. È la vostra
chiave per acquisire più conoscenze sugli aspetti ecologici
ed economici legati al bosco, su numeri e fatti nonché sull’im-
pegno dei proprietari di boschi.

Vi auguriamo buon divertimento leggendolo e sfogliandolo e ci
rallegriamo per la vostra prossima visita nel bosco.

Daniel Fässler
Presidente BoscoSvizzero
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BoscoSvizzero – la voce
dei proprietari di boschi

Dalla sua fondazione nel 1921, BoscoSvizzero rappresenta gli
interessi di circa 250’000 proprietari di boschi svizzeri in qualità
di associazione mantello nazionale.

BoscoSvizzero dà voce ai proprietari di boschi: nel settore fore-
stale e del legno, nei confronti delle più diverse parti interessate,
nella politica federale e anche presso il grande pubblico: infatti,
il bosco riguarda tutti. Insieme alle associazioni cantonali,
BoscoSvizzero s’impegna per un’economia forestale forte e
sostenibile, condizione essenziale per boschi sani e all’insegna
della biodiversità, oggi e in futuro.
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Un bosco di numeri

40 × 40
                          1500
sono i metri di
bosco pro capite per
                          sono gli anni degli
                          alberi più vecchi
                          della Svizzera –
                                                 65             sono gli
                                                                alberi a per-
                                                  sona presenti nei boschi
persona in Svizzera       tra le essenze più      svizzeri, per un totale di
– i boschi coprono        longeve si annove-      oltre 500 milioni
un terzo del territo-     rano tassi, larici e
rio nazionale             pini cembri
                                                          Il 40%
Il 42%                     100’000                        delle piante e
                                                          degli animali
di tutte le zone di        sono i posti di lavoro         svizzeri sono
protezione delle           offerti dall’economia          presenti nei
acque sotterranee si       forestale e dal settore del    boschi, vero e
trovano nei boschi, la     legno, tra cui molti posti     proprio hotspot
nostra preziosa fonte      di apprendistato               della biodiversità
di acqua potabile

        143              sono i tipi di legno
                         presenti nei boschi
                                                    3     secondi è il
                                                          tempo che oc-
                                                    corre per la crescita
                         svizzeri tra alberi e      di un metro cubo di
                         arbusti                    legno in Svizzera,
                                                    equivalente a un
                                                    cubo di 1 metro per
                                                    lato
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A chi appartengono
i boschi svizzeri?

Con una superficie di circa 1,32 milioni di ettari, i boschi coprono
un terzo del territorio svizzero. La Legge forestale consente a
tutti di accedervi liberamente. Per questo motivo spesso si di-
mentica che ogni pezzo di bosco ha un proprietario. In Svizzera ci
sono circa 250’000 proprietari di boschi, tanti piccoli proprietari
di boschi privati, patriziati, comuni, cantoni e Confederazione.
I rapporti di proprietà variano notevolmente da cantone a can-
tone: In Ticino e nei Grigioni i boschi sono prevalentemente di
proprietà comunale, mentre nel Canton Lucerna appartengono
per oltre il 70% a privati.

La proprietà forestale in Svizzera è caratterizzata da estensioni
relativamente piccole: in media, una particella di bosco privato è
grande appena come due campi da calcio (1,3 ettari). I proprietari di
boschi pubblici raggiungono in media 300 ettari circa, corrispon-
denti a poco più di 400 campi da calcio di dimensioni standard.

La proprietà forestale in Svizzera                                      Fonte: WSL/LFI4

      31.2 %                  40.4%                   28.4%

   Proprietari di        Corporazioni/           Comuni/cantoni/
   boschi privati        patriziati              Confederazione
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Il mio bosco.
Il tuo bosco.
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Il bosco svizzero appartiene ai circa 250’000 proprietari di
boschi che se ne prendono cura mantenendolo sano, vario
e accessibile a tutti. Così il loro bosco è anche il bosco di
tutti. Ma chi sono le persone che si celano dietro la pro-
prietà pubblica e privata di un bosco? In questo pieghevole,
alcune persone selezionate ci illustra-
no il legame che li unisce al loro bosco.
Ulteriori storie e informazioni sono
disponibili sul sito Internet

foreste.ch
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Io mi prendo cura
                       del mio bosco
                       usando la testa.
                           E il bosco ti dà sicurezza,
                           legno e quiete
                           salvaguardando il clima.

      Marie-Gabrielle von Weber
      è membro del consiglio di amministrazione dell’Oberallmeind­
      korporation Schwyz, di cui fa parte anche la riserva boschiva
      di Bödmeren, una delle ultime foreste vergini in Svizzera.

«I nostri boschi sono davvero versatili. Ci offrono protezione e
sicurezza, legno e acqua potabile, purificano l’aria e contribuiscono
a salvaguardare il clima. I boschi svittesi sono inoltre un habitat as-
sai versatile per piante e animali e, al contempo, un luogo di quiete
e svago per noi esseri umani.

Essendo uno dei patriziati più grandi della Svizzera, noi dell’Oberal-
lmeindkorporation Schwyz ci prendiamo cura del nostro bosco con
grande passione, impegno instancabile e usando la testa. Così tu
e tutte le altre persone in Svizzera potete godervi sicurezza, natura,
legno, quiete, acqua potabile e salvaguardia climatica ancora a
lungo.».
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«Il bosco è il luogo di lavoro più bello del mondo! Sto svolgendo
una formazione nei vasti boschi della città di Losanna, che ha
affidato la tutela dei boschi alla nostra squadra forestale.

Le persone che vengono ogni giorno nel bosco di Sauvabelin
a cercare un po’ di quiete sono in media 1000. Non tutte sono
consapevoli del nostro lavoro. Insieme ai loro formatori e compa-
gni, gli apprendisti investono molto tempo nella cura dei boschi
giovani e nella manutenzione di sentieri e infrastrutture. In questo
modo garantiscono che il bosco rimanga accessibile a tutti e che
sia un luogo di quiete in tutte le stagioni dell’anno.».

                               Io lavoro
                               nel bosco.
                                 E tu passeggi sempre
                                 in sicurezza.

               David Kessler
               è un selvicoltore in formazione e lavora in quello
               che, secondo lui, è il luogo di lavoro più bello del
               mondo: il bosco.
Io traggo il meglio
          dal mio bosco.
              E tu hai il legno.
             Daniel Fässler
             è presidente di BoscoSvizzero e membro del
             Consiglio degli Stati, ruolo che gli consente di
             portare le prerogative dei proprietari di boschi sul
             tavolo della politica nazionale.

«Il bosco è un mondo a sé. Conosco questo mondo da quando
ero piccolo: sono cresciuto in una segheria e fin da bambino
andavo ad acquistare il legno dai proprietari di boschi con mio
padre. Oggi ho un legame ancora più profondo con il bosco
e la sua gestione, essendo io stesso proprietario di due aree
boschive nel mio cantone, l’Appenzello Interno, e facendo
parte di diversi patriziati.

Noi proprietari di boschi siamo responsabili dell’uso sostenibi-
le e appropriato del bosco. Così facciamo in modo che il bosco
rimanga sano e ricco di risorse continuando a fornirci una
materia prima preziosa come il legno.».
Io proteggo
                             il mio bosco.
                                 E il bosco
                                 protegge te.

        Carmelia Maissen
        è membro del Gran Consiglio del Cantone dei Grigioni
        e in qualità di sindaca di Ilanz/Glion vigila sul buono
        stato di salute del bosco comunale.

«È fondamentale che il bosco sia sano: il bosco ci fornisce
una materia prima come il legno e apporta benefici al clima.
Ma non solo: creando valore aggiunto e posti di lavoro, ha un
ruolo prezioso, soprattutto nelle valli di montagna. Inoltre,
tutela l’uomo e le infrastrutture da valanghe, cadute di massi
e frane.

Ecco perché ci impegniamo con misure efficaci per salva-
guardare i boschi nel lungo periodo. Grazie al rimboschimento
mirato e alla rinnovazione del bosco garantiamo che i boschi
di protezione continuino a tutelarci dagli eventi naturali.».
«Per secoli le castagne hanno costituito l’alimento principale
della popolazione ticinese. Dalla metà del XX secolo hanno
però cominciato a perdere di importanza e i boschi di castagni
si sono via via inselvatichiti. Dagli anni Novanta siamo riusciti a
ricoltivare delle grandi selve castanili. Oggi ci sono varie selve
castanili da scoprire.

Con le nostre conoscenze specialistiche e tanta passione noi
proprietari ci prendiamo attivamente cura del bosco. E creiamo i
migliori presupposti affinché i nostri boschi non abbiano solo un
passato interessante, ma anche un futuro roseo.».

                          Io creo
                          il mio bosco.
                 E tu scopri un paesaggio
                 meraviglioso.

                Carlo Scheggia
                é forestale nell’Alto Malcantone e si dedica
                da decenni alla coltivazione dei castagneti
                in Ticino.
Io mantengo
                          il mio bosco
                          in equilibrio.
                            E il bosco
                            ti dà energia.

              Claude-André Montandon
              è responsabile forestale a Couvet NE e gestisce
              il bosco disetaneo del comune di Val de Travers.

«Nel nostro bosco seminaturale, situato a Couvet, nella Val
de Travers, si trova uno degli alberi più alti della Svizzera.
L’abete bianco ha più di 250 anni ed è alto quasi 60 metri.
Vengono visitatori da tutto il mondo ad ammirare il nostro bosco,
che è un ottimo esempio di bosco disetaneo perenne.

Anche se questa eredità del XIX secolo sembra immutabile,
dobbiamo effettuare degli interventi periodici. Insieme al mio
team faccio in modo che questo bosco rimanga giovane e sano:
così sarà una fonte di energia e giovinezza anche per te.»
Domande nel bosco

Camminando per i boschi sorgono tante domande.
Noi rispondiamo.

Cosa accade con il legname stoccato nel bosco?
Il legname raccolto è classificato nel bosco e sistemato tempora­
neamente in cataste. I tronchi più grossi e diritti attendono di
­essere trasportati alla segheria, mentre quelli più sottili sono
 destinati alla lavorazione industriale. Un po’ meno ordinato è
 l’aspetto delle cataste di legno di qualità inferiore e con rami
 grossolani; prima o poi saranno trasformate in cippato e valoriz-
 zate nelle centrali termiche regionali.
Perché i boschi non si ripuliscono ovunque con ordine?
Un certo disordine sotto forma di tronchi e mucchi di ramaglia in
decomposizione è importante per l’ecosistema bosco e si lascia
intenzionalmente. Il legno morto offre spazio vitale per animali,
piante, funghi e microorganismi. Ciò garantisce il naturale ciclo
delle sostanze nutritive.

Perché a volte i sentieri e intere aree boschive sono chiusi
al pubblico?
L’abbattimento di alberi e l’esbosco (traino) sono operazioni
impegnative e pericolose. Gli sbarramenti avvengono per pro-
teggere i visitatori del bosco e permettere al personale forestale
di lavorare concentrato. Dove gli abbattimenti sono recenti si
celano pericoli imprevedibili fino al termine dei lavori.

Le grandi macchine non rovinano il bosco?
Anche se le macchine hanno un aspetto un po’ pesante, in realtà
lavorano in modo preciso e molto più sicuro rispetto all’abbat-
timento manuale. Grazie alle ruote ampie e alla pressione degli
pneumatici regolata opportunamente non danneggiano il suolo,
a condizione che siano utilizzate sulle piste di esbosco previste
(con tappeti di rami) e solo in condizioni meteo adatte.

La gestione del bosco è davvero necessaria?
Gli alberi crescono anche senza il forestale, come si sente af­
fermare spesso. Tuttavia, affinché il bosco rimanga accessibile,
sano e stabile occorre curarlo e rinnovarlo regolarmente. Per
questo si dice: per avere il bosco, bisogna fare legna.
Il bosco è versatile

Perché possa assolvere tutte le funzioni che la società si aspetta,
il bosco viene gestito in modo sostenibile e curato in modo
mirato dai proprietari. Il bosco è un fornitore di materie prime,
ma anche molto, molto di più. La vendita del legname non basta
per finanziare le tante prestazioni forestali non legnose. Ai pro-
prietari spetterebbe perciò un indennizzo extra per assicurarle,
affinché i conti tornino per tutti.

Il bosco protegge dai pericoli naturali, permettendo così di
risparmiare miliardi di franchi in opere artificiali di messa in
sicurezza. Filtra e conserva l’acqua, rendendone così superfluo
il dispendioso trattamento tecnico. Accumula tonnellate di CO2,
purifica l’aria e regala frescura. Fornisce la materia prima legno,
ma anche funghi, bacche e selvaggina. È l’habitat di innumere-
voli piante e animali. Ed è il più grande luogo di svago e spazio
ricreativo per le persone. Il bosco fa bene a tutti!

                     Amico
                      del
                     clima                              Spazio
Ristorante                                             di quiete
 gourmet                            Custode
                                      della
                                     natura
Scudo
                        antifrana                     Fonte
                                                     d’ombra

          Parco
          giochi                        Produttore
                                         di legno

                        Riserva                        Spazio
                        d’acqua
                                                       vitale

   Delizia
   per gli
                                         Aula
   occhi
                                          di
                                        scuola

                    Luogo                                Filtro
                                                       dell’acqua
                   di lavoro

Rifugio
   per
l’anima
                                      Barriera
                                    antivalanga

                                                      Fonte
              Centro                                 di salute
              fitness
Il bosco è ricco di alberi

Nei boschi svizzeri crescono più di 500 milioni di alberi, senza
contare i miliardi di giovani alberelli. A seconda della sua ubica-
zione, della quota a cui si trova, del suolo, del microclima e della
gestione, le specie e le età cambiano a seconda del luogo;
gli esperti parlano di associazioni forestali e di forme di gestione.

Misurati sulla massa in piedi, due terzi del patrimonio arboreo
della Svizzera sono costituiti da conifere, mentre il restante terzo
è costituito in prevalenza da latifoglie. L’abete rosso è di gran
lunga l’albero più diffuso nei boschi svizzeri, seguito dal faggio e
dall’abete bianco.

                 Conifere                            Latifoglie

    Abete rosso 43%                                                Faggio 18%

Abete bianco 15%                                  Frassino 4%

                 Larice 6%                       Acero 3%

                       Pino 3%                  Quercia 2%

            Pino silvestre 0,7%                Castagno 1,3%

            Altre conifere 0,4%                   Altre latifoglie 3,6%

           Fonte: WSL – 4° Inventario forestale nazionale, 2009–2013 / © UST (2018)
Segreti degli alberi

                                     più basse soffre a causa dei
                                     cambiamenti climatici.

                                     Anni grassi: quando i faggi,
                                     le querce ecc. portano molti
                                     frutti si parla di «anno di
                                     pasciona», perché una volta
                                     i maiali si potevano pascere,
                                     ossia far ingrassare, con i
                                     frutti del bosco.

Corte suprema: sotto i cosid­-       Aghi = foglie: il larice rap-
detti «tigli del giudizio» antica­   presenta un’eccezione tra le
mente si amministrava la giu-        conifere poiché i suoi aghi
stizia. Il latino «judicium sub      cambiano colore in autunno
tilia» significa infatti giudizio    e cadono. Dal punto di vista
sotto il tiglio.                     botanico, gli aghi sono una
                                     speciale forma di foglia.
L’abete rosso, «albero
del pane»: l’abete rosso è           Non solo abeti né uguali:
considerato l’albero alla base       nel linguaggio popolare, le
dell’economia forestale.             conifere sono spesso chia-
Fornisce il legno da costruzio-      mate semplicemente «abeti»
ne più richiesto e garantisce        o «pini». Tuttavia, gli esperti
l’esistenza di tante imprese         distinguono tra varie specie di
forestali. Recentemente è            conifere, primi tra tutti l’abete
però diventato fonte di pre-         rosso (Picea abies) e l’abete
occupazione perché a quote           bianco (Abies alba).
Il bosco che cambia

I cambiamenti climatici stanno cambiando il volto dei boschi a
una velocità vertiginosa. Per i proprietari di boschi e i professio-
nisti del settore forestale, le esigenze della società e la globaliz-
zazione rappresentano delle grandi sfide.

La crescente frequenza di fenomeni climatici estremi, per
esempio siccità e tempeste, oltre a scolitidi e malattie, indeboli-
scono gli alberi e richiedono una riconversione verso un aumento
delle varietà con specie arboree più resistenti.

Il mercato è inondato dal legname proveniente dalle cosiddette
utilizzazioni forzate in seguito a tempeste, siccità o a causa di
malattie o infestazioni di insetti. Il prezzo del legno crolla e non
riesce più a coprire i costi per la raccolta. In conseguenza di
ciò, in molti luoghi i boschi sono sfruttati troppo poco e destinati
all’invecchiamento.

Sostanze nocive e nutrienti nonché parassiti, malattie e piante
invasive introdotti da paesi lontani minacciano sempre di più i
boschi svizzeri.

Sempre più persone arrivano in massa giorno e notte nei nostri
boschi, lasciano ogni sorta di traccia e mettono in difficoltà
piante e animali.
Più boschi
         Da 150 anni la superficie forestale
Bienne   della Svizzera è in costante au-
         mento, soprattutto in montagna.
         Negli ultimi anni i boschi sono
         cresciuti di quasi 4000 ettari
         all’anno (corrispondenti all’incirca
         alla superficie del lago di Bienne
         o del lago di Zugo) in quanto vasti
         territori alpini sono stati lasciati
         alla natura.

         Più latifoglie
         La percentuale di conifere nei
         nostri boschi sta diminuendo
         poiché nelle regioni dell’Altipiano
         si preferisce promuovere i boschi
         misti di latifoglie piuttosto che i
         rimboschimenti di conifere.

         Più natura
         In passato, dopo i tagli si rimbo-
         scava spesso «artificialmente»
         con piantagioni di conifere. Oggi
         si cerca invece di portare boschi
         verso uno stato naturale e diver-
         sificato mediante la rinnovazione
         naturale spontanea.
Il legno svizzero è geniale

Il legno è una delle poche materie prime naturali della Svizzera.
Dato che ricresce costantemente possiamo utilizzarlo con mo-
derazione. Nello stesso tempo, la raccolta del legname garanti-
sce la cura e il rinnovamento dei nostri boschi. E il legno raccolto
sul territorio nazionale non deve provenire da paesi lontani, dove
spesso l’abbattimento avviene in modo meno sostenibile.

                          Il fabbisogno annuo di legno
                          della Svizzera si aggira intorno agli
                          11 milioni di metri cubi.

                          Ogni anno si utilizzano soltanto tra i
                          4 e i 5 milioni di metri cubi provenienti
                          dai boschi svizzeri anche se sarebbe
                          facilmente possibile raccogliere tra
                          7 e 8 milioni di metri cubi senza
                          sottoporre i boschi a uno sfruttamento
                          eccessivo.

Aiutate il bosco e il clima: chiedete informazioni
Ecco i tre utilizzi più frequenti del legno svizzero

           I tronchi si tagliano per ottenere segati, in parte incollati e
           utilizzati sotto forma di travi, tavole ed elementi costruttivi
           principalmente nell’edilizia.

           Il legname da industria viene trasformato in lana di legno,
           pannelli truciolari, carta e in sostanze chimiche o prodotti
           tessili innovativi derivati dal legno.

           Il legno da energia viene utilizzato prevalentemente per il
           riscaldamento, sotto forma di cippato, pellet o toppi.

                  Conifere                                 Latifoglie

                         43%            Tronchi               5%

                                      Legname
                           7%                                4%
                                     da industria

                                        Legno
                         18%                              23%
                                      da energia

                             Fonte: UST – Statistica forestale svizzera (2018)

  Il riscaldamento a legna aiuta il clima
  Il riscaldamento a legna è neutro in termini di emissioni di
  CO2. Infatti, la combustione del legno rilascia una quantità
  di CO2 pari a quella sottratta all’atmosfera dagli alberi nel
  corso ­della loro crescita. La stessa quantità di CO2 sarebbe
  rilasciata nell’ambiente se il legno marcisse inutilizzato nel
  bosco. Ogni litro di olio combustibile che sostituiamo con il
  legno sgrava l’atmosfera di più di tre chilogrammi di CO2.
I lavori forestali ieri e oggi

Negli ultimi cento anni, il bosco, il suo sfruttamento e le attività
del personale forestale sono cambiati radicalmente. Gli stru-
menti di lavoro sono passati dall’ascia e la sega a due manici alla
motosega fino ad arrivare all’estremamente razionale abbatti-
allestitrice (harvester). La meccanizzazione ha aumentato
considerevolmente la produttività: se in passato un boscaiolo
lavorando a mano raccoglieva a malapena a malapena mezzo
metro cubo di legna l’ora, oggi con l’abbatti-allestitrice nello

Salari orari rispetto ai prezzi del legno grezzo
(abete rosso/abete)
Redatto secondo varie fonti. Fonti, foreste svizzere

CHF/m3                                                                   CHF/ h
250                                                                           35

200                                                                           28

150                                                                           21

100                                                                           14

 50                                                                           7

  0                                                                           0
      1940   1950     1960      1970     1980     1990   2000   2010   2020

      Legno lungo e corto                   Retribuzione reale
stesso tempo tempo ne ottiene facilmente 10–20 metri cubi.
Con il tempo però sono cresciuti anche i salari, mentre da molto
tempo i prezzi del legno sono fermi a un livello basso.

Attualmente nell’economia forestale e del legno lavorano
circa 100’000 persone. 6000 sono impiegate nella produzione
originaria, cioè nel bosco, mentre tutte le altre in aziende della
trasformazione del legname, come segherie, imprese di pialla-
tura, falegnamerie, imprese di carpenteria in legno, imprese di
costruzione in legno e stabilimenti chimici. Il bosco e il legno co-
stituiscono la base per importanti catene di creazione di valore,
soprattutto nelle aree rurali.

 Corso di taglio
 del legname
 circa 1965
Meccanizzazione dell‘abbattimento: cent‘anni fa, il taglio del
legname avveniva con la sega a mano, cui ha fatto seguito la
motosega; il futuro è meccanico e digitalizzato

                                  Taglio con la sega
                                  attorno al 1936

 Sezionatura
 attorno al 1957

 Lavorazione
 2021
Trasporto del legname: ai tempi una sfida tecnica,
oggi un fattore di costo

                                                  Trasporto con cavalli
                                                       attorno al 1935

 Temerario
 tragitto in slitta

 I camion sono efficienti, richiedono però un adeguato
 allacciamento con le strade forestali
Per secoli, il bosco è servito agli uomini principalmente
come fornitore di materie prime

 Legna da ardere con grinta femminile
 attorno al 1953

Oggi è un luogo dove fare sport, rilassarsi, incontrare la natura
e la spiritualità.
BoscoSvizzero –
i nostri servizi

L’associazione BoscoSvizzero non è solo rappresentante di
interessi, ma anche fornitrice di numerosi servizi per i proprietari
di boschi e l’intero settore forestale.

Formazione e postformazione: ogni anno circa 5000 persone
sono addestrate nell’utilizzo della motosega e nel taglio del
legname in più di 500 corsi su misura per apprendisti, operatori
forestali, professionisti nel campo dell’edilizia e della cura del
verde, agricoltori e privati. Inoltre, l’associazione è impegnata
per la sicurezza sul lavoro e nella politica dell’istruzione.

Economia e conoscenze: gli specialisti di BoscoSvizzero assi-
stono le imprese forestali con consulenze economico-aziendali e
soluzioni software specifiche. Raccolgono e analizzano dati sta-
tistici a livello nazionale per lo sviluppo dell’economia forestale e
promuovono il trasferimento delle conoscenze.

Riviste specializzate: nella sua veste di centro di competenza,
l’associazione pubblica le riviste mensili «WALD und HOLZ» e
«LA FORÊT» – leader nel settore con le priorità tematiche bosco,
economia forestale e mercato del legno.

Shop: qualità per la selvicoltura e la cura del verde: nel Wald-
Shop trovate attrezzatura, abbigliamento e accessori sottoposti
a test rigorosi. Forniamo sempre e ovunque in Svizzera.
Il mio bosco. Le tue domande.

Per tutte le domande relative al bosco esistono diversi inter-
locutori. Molte informazioni, aspetti legali e indirizzi si trovano
online su BoscoSvizzero, presso la Sezione forestale cantonale,
in Comune o presso la locale azienda forestale.

Forestale
Nel caso di domande su un determinato bosco, contattare la o
il forestale locale, che è a conoscenza delle condizioni, delle
competenze e dei rapporti di proprietà locali. I contatti si trovano
su Internet, presso il Comune o la Sezione forestale cantonale.

Proprietari di boschi
Per le vostre domande sulla proprietà di un bosco o per avere
una visuale sui proprietari di boschi nella vostra regione, le 23
associazioni affiliate a BoscoSvizzero saranno liete di rispondere
ai vostri quesiti. Rappresentano gli interessi dell’economia fore-
stale sul posto, informano e offrono consulenze.

BoscoSvizzero
BoscoSvizzero è l’associazione mantello dei proprietari di boschi
e ne rappresenta gli interessi a livello nazionale. Se avete delle
domande di carattere generale o dei suggerimenti sui punti di
vista dell’associazione dei proprietari di boschi, o se siete per-
sonalmente proprietari di boschi, siamo a vostra disposizione:
online, per telefono o presso la nostra sede di Soletta.

www.foreste.ch - il sito dell’anniversario
www.boscosvizzero.ch - il sito dei proprietari di boschi
BoscoSvizzero
Rosenweg 14
4502 Soletta
foreste.ch
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