Vercelli ancora capitale della poesia civile europea con giovani protagonisti e omaggi a Leopardi e Merini - Il Discorso
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Vercelli ancora capitale della poesia civile europea con giovani protagonisti e omaggi a Leopardi e Merini Dal 23 al 27 ottobre la 15a edizione del festival internazionale promosso dall’associazione Il Ponte con anteprima a Milano. Il grande poeta polacco Adam Zagajewski è l’ospite d’onore premiato alla carriera giovedì sera 24 in Seminario con distribuzione omaggio del suo libro. In programma conferenze, reading, il premio di traduzione con UPO, aperitivo in musica, omaggi alla Merini e a Leopardi, il premio Brassens dedicato al padre italiano del rap e venerdì 25 ottobre lo spettacolo teatrale “Volo” contro la violenza sulle donne. Adam Zagajewski Sarà il polacco Adam Zagajewski il poeta premiato alla carriera nella XV edizione del Festival internazionale di poesia civile “Città di Vercelli” giovedì 24 ottobre 2019 alle ore 21 presso il Salone del Seminario di Vercelli con reading della nuova antologia poetica Prova a cantare il mondo storpiato (Interlinea), che sarà distribuita in omaggio ai presenti fino a esaurimento. È l’evento centrale della
rassegna 2019 con un’anteprima mercoledì 23 a Milano alle ore 17 in Università Cattolica. Alla premiazione del poeta, con la traduttrice Valentina Parisi, saranno presenti le autorità e il presidente dell’associazione culturale Il Ponte Luigi di Meglio promotore del festival. In programma conferenze, dibattiti, incontri a scuola, omaggi alla Merini e a Leopardi, poi venerdì 25 ottobre il premio di traduzione con UPO, aperitivo in musica sul Macbeth e lo spettacolo teatrale “Volo” contro la violenza sulle donne e, dopo un sabato ricco di reading di giovani autori e poetry-video africani, domenica gran finale con il premio Brassens dedicato al padre italiano del rap Frankie hi- nrg mc. Il Festival internazionale di poesia civile di Vercelli, ammesso alla UNESCO’s World Poetry Directory, ha premiato Alda Merini nelle passate edizioni il siriano dissidente Faraj Bayrakdar, la poetessa-biologa Katherine Larson, la candidata Nobel Márcia Theóphilo, l’angry poet Tony Harrison, Lambert Schlechter e Ryszard Krynicki, fra gli altri, e ha deciso di premiare nell’edizione 2019 il poeta Adam Zagajewski, che giovedì 24 ottobre alle ore 11 incontrerà a Vercelli gli studenti dell’Istituto Lagrangia. Anche quest’anno il festival di poesia civile fa emergere, attraverso il linguaggio universale dei versi, temi scottanti e civili, dalla violenza sulle donne alle armi di guerra,
mettendo al centro le giovani generazioni, dalla scuola primaria all’università e premiando i migliori giovani poeti, inoltre inaugurando uno Spazio Poesia nella Biblioteca Civica di Vercelli. Giovedì 24 ottobre alle 10 nell’Aula magna dell’Istituto Comprensivo Ferraris l’incontro “Dietro la maschera: i colori della vita” permette all’artista Cinzia Ghigliano, autrice di La bambina mascherata (Le rane), di mostrare ai più piccoli la forza e la poesia dei colori, per iniziare ad apprezzare l’arte e la poesia. Il festival avrà anche una tappa a Novara, alle 18 alla Biblioteca Civica Negroni, con “La Bottega di poesia” della rubrica di “Repubblica” a cura di Maurizio Cucchi, autore di Sindrome del distacco e tregua (Mondadori), prima dell’evento centrale della premiazione di Zagajewski a Vercelli. Venerdì 25 ottobre alle 10,30 all’IIS Cavour è previsto l’incontro “Verso l’infinito e oltre: Leopardi secondo uno scrittore d’oggi” con Enrico Palandri, autore di Verso l’infinito (Bompiani); alle 11 in Rettorato UPO di via Duomo, lezione magistrale di Carla Pomaré, dell’Università del Piemonte Orientale, agli studenti degli istituti superiori, con Giusi Baldissone. E alle 15 alla Biblioteca Civica di via Ferraris 95 lectio di Daniela Marcheschi con una riflessione a partire da Antologia di poeti contemporanei. Tradizioni e innovazione in Italia (Mursia), con inaugurazione dello “Spazio poesia” a cura del festival e dell’associazione Il Ponte, con saluto di Giovanna Baucero e Renato Bianco. Alle ore 16,30 nella stessa sede si tiene il Premio di traduzione di poesia civile inedita in Italia riservato agli studenti universitari a cura dei docenti dei corsi di laurea in Lingue e letterature straniere moderne dell’Università del Piemonte Orientale in collaborazione con l’Université de Savoie (Chambéry); presenta Andrea Baldissera. Alle ore 18 alla Libreria Mondadori, aperitivo con Macbeth: reading in musica con Roberto Piumini che legge dalla sua nuova traduzione della
tragedia di Shakespeare, con musica di Lorenzo Michele Pucci alla chitarra e mostra di tavole di Salvador Dalí per il Macbeth. Alle 21 all’Officina Teatrale degli Anacoleti è in cartellone Volo, spettacolo scritto, diretto e interpretato da Francesca Brizzolara. Sabato 26 ottobre alle ore 11 alla Libreria Mondadori, “Il mondo in una stanza. Ricordo di una poetessa appartata” con proiezione del docufilm su Piera Oppezzo di Luciano Martinengo con dibattito, presente Maria Pia Quintavalla. Alle ore 12,15 nella stessa sede “Omaggio ad Alda Merini” con letture e ricordi nel decimo anniversario della morte della poetessa dei Navigli, con Ambrogio Borsani, curatore di Il suono dell’ombra (Mondadori), letture di Anna Jacassi e Mario Sgotto dall’antologia e da Confusione di stelle (Einaudi), segue aperitivo poetico. Alle 17 al Museo Leone, in via Verdi 30, “Premio Lyra giovani” con reading di nuove voci della poesia italiana selezionate da Franco Buffoni con la presenza, tra gli altri, di Maria Borio, Marco Corsi, Tommaso Di Dio, Stefano Pini, Samir Galal Mohammed; presenta Franco Buffoni, presiede e premia Luigi Di Meglio. Nella stessa sede alle 18,30 “AfroWomenPoetry”, voci dal Continente Nero con reading di autrici africane in video presentate da Antonella Sinopoli. Infine risotto finale in onore dei poeti. Domenica 27 ottobre alle 12 alla Libreria Mondadori, un evento su “Violenze sulle donne in guerra: la denuncia della poesia” con testimonianza in poesia di Mariastella Eisenberg autrice di Stupro di guerra con intervento di Luigi Bobba. E alle ore 21 finale del festival al Teatro Civico di Vercelli con il Premio Brassens 2019 con “Faccio la mia cosa”: incontro con Frankie hi-nrg mc, con Gian Luigi Carlone. Sarà consegnato il premio a Frankie hi-nrg mc, padre italiano del rap come poesia civile in musica. Il festival è finanziato da Regione Piemonte; Comune di Vercelli; Fondazione Cassa di Risparmio di Vercelli; Fondazione CRT; promosso da Associazione Culturale Il Ponte;
Interlinea; Comune di Vercelli; Università del Piemonte Orientale; Arcidiocesi di Vercelli-Beni Culturali; Museo Leone; Biblioteca Civica di Vercelli; con la collaborazione di Università Cattolica di Milano-Laboratorio di editoria; IIS “Cavour” Vercelli; Istituto Comprensivo “Ferraris” Vercelli; IIS “G. Ferraris” Vercelli; IIS “L. Lagrangia” Vercelli; Centro Novarese di Studi Letterari; Accademia Mondiale della Poesia; Libreria Mondadori; Libreria Sant’Andrea; Officina Anacoleti; Biblioteca Civica Negroni-Comune di Novara; con il contributo di Assicurazioni Generali spa Agenzia Principale di Vercelli; Fondazione Banca Popolare di Novara; Centro Servizi per il Volontariato Vercelli e Biella; Gioielleria Simonini. Aggiornamenti e info sul sito www.poesiacivile.com. Programma generale della XV edizione MERCOLEDÌ 23 OTTOBRE Anteprima a Milano Ore 17 Università Cattolica, largo Gemelli 1, Milano Editoria e poesia civile: incontro con il poeta polacco Adam Zagajewski Colloquio dell’autore con la traduttrice Valentina Parisi. Introduce Giuseppe Langella, modera Roberto Cicala GIOVEDÌ 24 OTTOBRE Ore 10 Aula magna Istituto Comprensivo Ferraris, piazza C. Battisti 6, Vercelli Dietro la maschera: i colori della vita Incontro-laboratorio con l’artista Cinzia Ghigliano, autrice di La bambina mascherata (Le rane) Ore 11 Aula Magna IIS Lagrangia, corso Italia 48, Vercelli
Gli studenti incontrano Adam Zagajewski Incontro con il poeta e la traduttrice moderato da Elisabetta Dellavalle Ore 18 Biblioteca Civica Negroni, corso Cavallotti 6, Novara La Bottega di poesia Reading di poesie dalla rubrica di “Repubblica” commentate da Maurizio Cucchi, autore di Sindrome del distacco e tregua (Mondadori) EVENTO CENTRALE Ore 21 Salone del Seminario Arcivescovile, piazza Sant’Eusebio 10, Vercelli XV Premio Festival internazionale di Poesia Civile Città di Vercelli a Adam Zagajewski Reading del poeta premiato, a colloquio con Valentina Parisi, con intermezzi musicali del maestro Nicolò Manachino al flauto. Saluti del presidente dell’associazione culturale Il Ponte Luigi Di Meglio e delle autorità. Presentazione e distribuzione della plaquette del festival Prova a cantare il mondo storpiato edita da Interlinea (fino a esaurimento copie) VENERDÌ 25 OTTOBRE Ore 10,30 Aula Magna IIS Cavour, corso Italia 42, Vercelli Verso l’infinito e oltre: Leopardi secondo uno scrittore d’oggi Incontro con Enrico Palandri, autore di Verso l’infinito (Bompiani) Ore 11 Rettorato UPO, via Duomo, Vercelli La musa ibrida: la poesia di lingua inglese nel mondo globalizzato Lezione magistrale di Carla Pomaré, Università del Piemonte Orientale, agli studenti degli istituti superiori. Modera Giusi Baldissone
Ore 15 Biblioteca Civica, via Galileo Ferraris 95, Vercelli Critica letteraria e poesia Lectio di Daniela Marcheschi. Riflessione a partire da Antologia di poeti contemporanei. Tradizioni e innovazione in Italia (Mursia), introduzione di Giusi Baldissone. Con inaugurazione dello Spazio poesia a cura del festival e dell’associazione Il Ponte, con saluto di Giovanna Baucero e Renato Bianco Ore 16,30 Biblioteca Civica, via Galileo Ferraris 95, Vercelli Premio di traduzione di poesia civile inedita in Italia riservato agli studenti universitari a cura dei docenti dei corsi di laurea in Lingue e letterature straniere moderne dell’Università del Piemonte Orientale in collaborazione con l’Université de Savoie (Chambéry). Presenta Andrea Baldissera Ore 18 Libreria Mondadori, via Cavour 4, Vercelli Aperitivo con Macbeth: lettura in musica Roberto Piumini legge dalla sua nuova traduzione della tragedia di Shakespeare, con musica di Lorenzo Michele Pucci alla chitarra. Con mostra di tavole di Salvador Dalí per il Macbeth Ore 21 Officina Teatrale degli Anacoleti, corso de Gregori 28, Vercelli Volo Spettacolo scritto, diretto e interpretato da Francesca Brizzolara. Produzione Tecnologia Filosofica. In collaborazione con Officina Anacoleti SABATO 26 OTTOBRE Ore 11 Libreria Mondadori, via Cavour 4, Vercelli Il mondo in una stanza. Ricordo di una poetessa appartata
Proiezione del docufilm su Piera Oppezzo di Luciano Martinengo con dibattito. Con Maria Pia Quintavalla Ore 12,15 Libreria Mondadori, via Cavour 4, Vercelli Omaggio ad Alda Merini Letture e ricordi nel decimo anniversario della morte, con Ambrogio Borsani, curatore di Il suono dell’ombra (Mondadori). Con letture di Anna Jacassi e Mario Sgotto dall’antologia e da Confusione di stelle (Einaudi). Segue aperitivo poetico Ore 17 Museo Leone, via Verdi 30, Vercelli Premio Lyra giovani. Reading di nuove voci della poesia italiana selezionate da Franco Buffoni Con interventi e letture dalla collana “Lyra giovani” (Interlinea) con la presenza, tra gli altri, di Maria Borio, Marco Corsi, Tommaso Di Dio, Stefano Pini, Samir Galal Mohammed. Presenta Franco Buffoni. Presiede Luigi Di Meglio. Ore 18,30 AfroWomenPoetry: voci dal Continente Nero Reading di voci africane in video presentate da Antonella Sinopoli. Risotto finale in onore dei poeti Risotto finale in onore dei poeti DOMENICA 27 OTTOBRE: Ore 12 Libreria Mondadori, via Cavour 4, Vercelli Violenze sulle donne in guerra: la denuncia della poesia Testimonianza in poesia di Mariastella Eisenberg autrice di Stupro di guerra con intervento di Luigi Bobba Ore 21 Teatro Civico, via Monte di Pietà 15, VercelliPremio Brassens 2019. “Faccio la mia cosa”: incontro con Frankie hi-nrg mc Partecipa Gian Luigi Carlone. Sarà consegnato il premio Brassens 2019 a Frankie hi-nrg mc, padre italiano del rap come poesia civile in musica
EVENTI A INGRESSO GRATUITO Gran Fondo Il Lombardia: in 2.500 sulle strade dei campioni L’appuntamento, che comprendeva il Muro di Sormano, la salita del Ghisallo e partenza e arrivo a Cantù, ha chiuso la stagione degli appuntamenti dedicati agli amatori, organizzata da RCS Sport/RCS Active Team. Cantù, 13 ottobre 2019 – Dopo la vittoria di Bauke Mollema su Alejandro Valverde e Egan Bernal ne Il Lombardia NamedSport, oggi 2.500 amatori si sono cimentati nella Gran Fondo Il Lombardia Enel, sulle strade dove i professionisti hanno dato
spettacolo nella Classica delle foglie morte di ieri. I 111,2 km del tracciato (113,5 km senza il Muro di Sormano) hanno via via selezionato i concorrenti, che hanno dovuto affrontare il tremendo Muro di Sormano e la mitica salita del Ghisallo prima di tornare a Cantù da dove erano partiti questa mattina. Circa la metà dei 2.500 iscritti è arrivato da oltre confine. Tutti i cinque continenti sono stati rappresentati. Rispetto al 2018, cresce il numero delle nazionalità presenti: al via atleti di 41 paesi diversi, tra cui anche Lussemburgo, Estonia, Polinesia francese, Grecia, Ungheria, Israele, Cipro, Monaco, Benin e Giappone.
Il primo uomo a tagliare il traguardo di Cantu’ è l’italiano stato Davide Busuito, Campione Europeo in carica di Granfondo. Tra le donne si è imposta la tedesca Astrid Schartmueller. Il pasta party conclusivo, sempre molto apprezzato dai partecipanti, è stata l’occasione per il consueto “Arrivederci!” al 2020.
THIERRY NEUVILLE, KEN BLOCK, GIULIANO CALZOLARI E SANDRO GIACOMELLI I VINCITORI 2019 DI UN GRANDE RALLYLEGEND Repubblica di San Marino. E’ stata una edizione di Rallylegend memorabile. Che è poi l’aggettivo che, ogni anno, si associa alla festa dei rally che va in scena nella Repubblica di San Marino. Quest’anno la presenza di Thierry Neuville e del team Hyundai Motorsport, con il team director Andrea Adamo che ha presenziato alle serie di test in Andreas Mikkelsen programma, di Andreas Mikkelsen e di Craig Breen, anche loro provenienti dal WRC aveva già creato grande interesse. Si sono poi aggiunti il funambolo americano Ken Block, che ha composto con Gigi Galli, ultimo pilota italiano “ufficiale” nel Mondiale Rally, e con Mattias Ekstrom, campione mondiale rallycross nel 2016 e due volte in pista nel DTM, un terzetto che ha infiammato il pubblico – tanto, tantissimo, molto di più dei quasi settantamila del 2018. Poi Miki Biasion, il due
volte iridato rally di casa nostra, presenza immancabile di Rallylegend, con la ciliegina finale di Andrea Dovizioso, che alla domenica si è voluto cimentare al volante. Il risultato è stato, ancora una volta, una quattro giorni intensa, di grande passione e di festa dei rally di ieri e di oggi. E se i tanti giovani presenti hanno affollato le hospitality e le prove speciali per festeggiare i beniamini di oggi, per gli appassionati con i capelli grigi Rallylegend Heritage ha rappresentato un tuffo in un passato glorioso, concretizzato in una ventina di meraviglie a quattro ruote, che ha fatto brillare gli occhi di emozioni a tanti. Anche “The Legend Show”, l’altra novità di questa edizione, una sfida a coppie, senza rilevamento tempi ma solo spettacolo, intorno a due rotonde, diverrà probabilmente un altro “must” dei prossimi Rallylegend. “Tanta gente anche al giovedì sera – spiegano soddisfatti Vito Piarulli e Paolo Valli, dal ponte di comando dell’evento – per una cosa nuova che ci siamo inventati. Cosi Rallylegend si allunga, per offrire a tanti spettatori, provenienti da tutta Europa e anche oltre, uno spettacolo unico e inimitabile”. TEST E CHILOMETRI SU ASFALTO PER THIERRY NEUVILLE, DOMINATORE TRA LE WRC Non cercava di certo la vittoria, anche se non ha faticato per ottenerla. Thierry Neuville, il navigatore Nicolas Gilsoul e la Hyundai i20 Coupè WRC erano a Rallylegend, oltreche per far felici decine di migliaia di fans, soprattutto per svolgere una sessione di test in gara, in vista del rush finale del Mondiale Rally, che vede attualmente la Casa coreana in testa alla classifica Costruttori. E alla fine il pilota belga ha dominato anche in gara, avendo ragione del suo compagno di squadra Andrea Mikkelsen, con Anders Jaeger, al via con una Hyundai i20 WRC del 2016 del team HMI, per fare chilometri su fondo asfaltato, in ottica del prossimo impegno al rally di Spagna. A Mikkelsen e Jaeger sono andati in premio i due prestigiosi orologi Eberhard&Co, molto apprezzati
dall’equipaggio. Nessuno degli inseguitori è riuscito nel sogno, quasi impossibile, della gara della vita, nell’impresa da raccontare ai nipoti di stare davanti ai due battistrada “mondiali”. E il terzo classificato, primo degli “umani”, è alla fine il danese Brian Madsen, con Eriksen Torstein, navigatore di Mads Ostberg nel Mondiale Rally, a bordo di una Peugeot 206 WRC del 1999. KEN BLOCK SUL FILO DI LANA VINCE TRA LE MYTH Ken Block Tre piloti in meno di dieci secondi nella classifica finale raccontano la lotta che ha caratterizzato la categoria Myth, dove un soddisfatto Ken Block, con Alex Gelsomino alle note e la Ford Escort Cosworth del 1994 hanno avuto ragione degli inseguitori, primo dei quali Simone Romagna, con Addondi, e la Lancia Delta 16 V nei colori Martini Racing del 1990. Carlo Boroli, con Vercelli, non sono lontani, al terzo posto, con la Subaru Impreza 555 del 1993 ex Colin Mc Rae. Tra i ritiri importanti quelli dell’uruguaiano Gustavo Trelles, con Del Buono, per problemi al motore già venerdì sera, e del siciliano Totò Riolo, con Floris, su Ford Sierra Cosworth. RIENTRO VINCENTE DI GIULIANO CALZOLARI NELLE HISTORIC
Giuliano Calzolari Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Un detto che ben si attaglia al sammarinese Giuliano Calzolari, “Lupo” per i rallisti, che al rientro agonistico dopo più di un anno di stop forzato, ha vinto il suo secondo Rallylegend tra le Historic, al debutto con la per lui sconosciuta Porsche 911 SC del 1972 e con Ercolani alle note. Solo l’ultima speciale ha deciso il duello con il suo conterraneo Stefano Rosati, con Toccaceli, e la evergreen Talbot Lotus, per poco più di due secondi con Bruno Bentivogli, campione degli anni ’80, che con Segato alle note, ha pilotato da par suo una Ford Sierra Cosworth Gruppo N. GIACOMELLI-ORIAN (FIAT 131 ABARTH) I PRIMI VINCITORI DI RALLYLEGEND HERITAGE Sandro Giacomelli E’ il trentino Sandro Giacomelli, con Francesco Orian al
cronometro, a bordo della Fiat 131 Abarth del 1977 il primo vincitore di Rallylegend Heritage, la nuova proposta di successo di Rallylegend 2019. Uno scrigno contenente una ventina di vetture di grande storia, originali e nelle livree d’epoca passate alla leggenda, qui impegnate in una Regolarità Sport, con un percorso rally ridotto. Giacomelli, rallista D.O.C. con un notevole curriculum di vittorie, era alla prima esperienza con il cronometro “di precisione” ma ha preso subito il comando, per non lasciarlo più fino alla fine. Alle sue spalle, la terza e ultima tappa ha deciso la sfida tra il duo Enzo e Luca Battiato, a bordo di una splendida Lancia Fulvia HF 1.6 del 1972 ex Ballestrieri, giunti alla fine secondi, e la altrettanto spettacolare Lancia Stratos ex Darniche nei colori Chardonnet del 1975 di Stefano Avandero , con Nicola Salin, andati a chiudere il podio. Ritirati, ma acclamati dal pubblico presente, Jean Claude Andruet, mito nei rally e nelle gare in pista, affiancato da Florence Brettenui, con una Fiat 131 Abarth Fiat France del 1976, al tempo pilotata anche da Michele Mouton, Miki Biasion, che ha fatto passerella con la Opel Kadett GTE gruppo 1 del 1979, con la quale ha debuttato nei rally, Chicco Svizzero, al via con la Alfa Romeo Alfetta 1800 del 1975 della quale era pilota ufficiale, e Tito Cane, tornato al volante dopo molti anni della stessa Fiat 131 Abarth nei colori 9Nove del 1977, con cui si aggiudicò il TRN del 1979. Neuville
NELLA ANTIGUA LEGEND CUP VINCE THIERRY NEUVILLE La Antigua Legend Cup è ormai una tradizione a Rallylegend. Un trofeo con premi da sogno che, utilizzando le regole e i coefficienti delle regate veliche, consente, nella sua particolare classifica, di far competere a pari livello le vetture più lente con quelle più veloci. Quest’anno la vittoria è andata a Thierry Neuville, che si aggiudica una vacanza da sogno di dieci giorni ai Caraibi per due persone. PAOLO DIANA SI AGGIUDICA IL PREMIO “PIRELLI JUMP IN THE LEGEND” Sempre spettacolare, Paolo Diana con Mattia Dini alle note e la sua Fiat 131 Racing “vitaminizzata” del 1982 si è aggiudicato i premi “Pirelli Jump in the Legend”, per i salti giudicati più spettacolari da una giuria posizionata in due particolari punti del percorso. Show “Gravity” del Circo di Mosca a Trieste dal 25 ott. al 3 nov.
L’arte circense che vi sorprenderà, con le sue attrazioni internazionali arriva a Trieste dal 25 ottobre al 3 novembre, con il Circo di Mosca. Torna in Italia dall’Ungheria, dopo il successo del tour internazionale, il circo diretto da Larry Rossante con uno spettacolo dal titolo “Gravity”, artisti pronti a sfidare le leggi gravitazionali, con voli pindarici ed acrobazie estreme. Lo charme dello chapiteau, con artisti di caratura internazionale, è pronto ad accogliervi, sito in zona fronte Palachiarbola, piazzale delle Puglie. In programma i seguenti spettacoli: venerdì 25 ottobre, debutto ore 20.45; sabato ore 16.30 e 20.45; domenica ore 15.30 e 18.00: lunedì e giovedì unico spettacolo ore 17.00; martedì e mercoledì riposo; venerdì 1 novembre ore 17.00 e 20.45. L’avvincente show circense è pronto a stupire il suo pubblico e in occasione del debutto, venerdì 25 ottobre biglietto promo a 7 euro stampando la schermata della news. Forti emozioni, con il lanciatore di coltelli su
bersaglio umano, esibizione del duo Niuman, protagonisti della trasmissione “Tu Si Que Vales” in onda su Canale 5. In pista l’abile giocoliere Warren con le sue palline volanti; l’equilibrista e verticalista Erik dell’Accademia Circense. Tra le attrazioni internazionali, giunge dalla Russia, Alexander Nabkov, l’uomo proiettile pronto a stupire il pubblico, sparato da un cannone gigante effettuerà un lancio di oltre 30 metri. Volteggiano le acrobate dell’aria, sono le Sisters Seyla ed Iglys ai tessuti aerei ed ancora grande stupore con le grandi illusioni di Larry Rossante. Atmosfera magica e tanta allegria, tra colori e luci, grandi risate con il clown Yoyo. Special guest David Demasi, artista eclettico, è prestigiatore, giocoliere, equilibrista ed escapologo, vanta numerosi record: nel 2013 a Saint Vincent è stato insignito del titolo di “Campione del mondo di street magic”; nel 2016 ha conseguito un Guinness World Record per la manipolazione di cappelli; ha partecipato con successo ad Italia’s Got Talent, Tu Si Que Vales, I Soliti Ignoti, Detto Fatto, Si può fare; nel maggio 2019 ottiene un ulteriore successo al Campionato di magia di strada di Masters of Magic. Prevendita aperta su www.circusticket.it e su Groupon, promozione scaricabile anche dal sito ufficiale del circo www.orfei.it ed ancora per
ulteriori informazioni è possibile consultare la pagina facebook Circo di Mosca, siamo presenti anche su instagram circodavidorfei. V.C. Debutto sold out per la stagione 2019/20 di Osoppo Teatro con Luca Ferri e Anathema Foto Luca A. d’Agostino / Phocus Agency © 2019 Debutto della stagione di Anathema con Luca Ferri che ritorna sul palco con un nuovo spettacolo commovente che racconta la vita di un uomo speciale. Un uomo con la valigia che ripercorre la propria vita “al contrario”. In questo lavoro, Ferri cerca di mostrare come il momento di piena saggezza ed esperienza, sembri essere quello dell’infanzia; mentre la vecchiaia rappresenta il regresso e l’incomprensione…E’ un racconto dolce frammentato da attimi di
ricordi e commozioni ed altri più rosei e divertenti, come è in effetti la vita. Foto Luca A. d’Agostino / Phocus Agency © 2019 Un essere umano in grado di far comprendere i veri significati dell’esistenza, semplicemente cambiando punto di vista. Certo un poetico lavoro in grado di dimostrare che lo scorrere del tempo è semplicemente una convenzione. Sono i tempi interiori, alla ricerca del tempo perduto, che scandiscono il ritmo della vita, dell’amore e delle trasformazioni della mente, che non è sempre in sintonia con quelle del corpo e del fisico. La magia o la biologia non possono nulla sulle leggi del cuore, e sul fatto che l’uomo possa impadronirsi del tempo, plasmandolo, vincendolo, senza sconfiggere l’ineluttabilità della morte ma conquistando i propri giorni uno a uno nella vita. Un viaggio in compagnia di Silvia Bottini, sua compagna in scena, che tra contraddizioni, speranze e consapevolezze trascina l’esistenza di ognuno fino a rendersi conto dell’amicizia e dell’ineluttabile presenza della morte, unica vera certezza in questa vita di ricordi , rimpianti , gioie e sogni.
Foto Luca A. d’Agostino / Phocus Agency © 2019 Il mondo è ricco di stereotipi di normalità e bellezza rispetto ai quali, fermandosi a riflettere, è facilissimo sentirsi a disagio. Uno spettacolo in grado di dimostrare che lo scorrere del tempo è semplicemente una convenzione. Basta avere un difetto, un gusto diverso, una preferenza, una malattia o semplicemente portare gli occhiali, o metterci un po’ più degli altri a leggere una frase, avere la pelle un po’ più scura o far fatica a scendere un gradino, o essere un po’ di più o un po’ di meno…che il mondo ci etichetta come diversi. Ma forse è proprio quel “nascere al contrario” del protagonista che insegna il modo di vedere la vita con occhi diversi mostrandoci la meraviglia dell’esistenza…forse sono proprio quegli occhiali che ci mostrano una piccola aiuola con pochi fiori, come un bellissimo bosco di margherite.
Foto Luca A. d’Agostino / Phocus Agency © 2019 Ancora una volta Luca Ferri ci regala una serata di poesia e teatro con la consapevolezza dei propri limiti e con la sicurezza del suo spessore artistico, che ancora una volta non deludono chi assiste ai suoi lavori con la serietà e l’amore di un lavoro che sfocia nella passione e nel dare al pubblico ciò che il pubblico ridà all’interprete con applausi sinceri e ovazioni di grande stima. Un nuovo lavoro di un artista vero che da un piccolo sogno nato oltre dieci anni fa, anno dopo anno regala sempre maggiori performance ad un pubblico che restituisce il proprio affetto. Il teatro è tutto qui: un interprete sul palco che dona attimi, ed un pubblico che riceve ricambiando con ovazioni sincere ed affetto i propri beniamini. OGGI REPLICA alle ore 18 -Teatro
della Corte di Osoppo Enrico Liotti enrico.liotti@ildiscorso.it RIPRODUZIONE RISERVATA ‘PREMIO ANDREA PARODI’ 2019: TRIONFO DELLA FANFARA STATION, CHE VINCE IL PREMIO ASSOLUTO E IL PREMIO DELLA CRITICA È la Fanfara Station (formata da musicisti provenienti da Tunisia, Italia e USA) con il brano “Rahil”, in lingua tunisina, a vincere il 12° Premio Andrea Parodi, l’unico contest in Italia riservato alla world music. Al gruppo va anche il premio della critica e quello per il migliore arrangiamento. In una Cagliari ancora estiva, l’evento, in programma dal 10 al 12 ottobre, è stato ospitato per la prima volta dall’Auditorium del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, gremito in tutte tre sere. Resta il Sardegna il premio per il miglior testo con Federico Marras Perantoni e la sua “Canzona di mari n.2 – Fóggu e fiàra”, in lingua sarda. La miglior musica va invece a Elliott Morris (Regno Unito) con “The End of The World Blues”, in
lingua inglese; quello per l’interpretazione a Suonno D’Ajere (Campania) con “Suspiro”, in lingua napoletana, come anche la Menzione della Giuria Internazionale. Il premio per la miglior interpretazione di un brano di Andrea Parodi se lo sono aggiudicati i Setak (Abruzzo) . A Arsene Duevi (Togo) con “Agamà”, in lingua ewè, vanno sia il Premio degli artisti in gara che la Menzione dei Ragazzi, mentre la Fondazione Andrea Parodi ha deciso di assegnare una menzione speciale ai Krzikopa (Polonia) con “Hasiorki”, in lingua silesiana. Il concorso, che quest’anno ha registrato una folta presenza di artisti stranieri, ha visto confrontarsi anche A.T.A. – Acoustic Tarab Alchemy (provenienti da Tunisia e Lazio) con il brano “Fattouma”, in lingua araba; Saly Diarra (Senegal) con “Musow” in lingua bambara; Maribop (Spagna) con “Un munnu dintra un munnu” in lingua siciliana e basca; Il Premio Albo d’oro è andato a Daniela Zedda, fotografa e fotogiornalista di rilievo internazionale. Tutti i premi sono realizzati da Maria Conte, artista orafa sarda apprezzata in tutto il mondo. Nella manifestazione sono saliti sul palco anche ospiti di grande rilievo come Moni Ovadia e AdoRiza (venerdì), Simone Cristicchi, Tosca e La Maschera, gruppo vincitore del concorso dello scorso anno (sabato). Sabato c’è stato anche un estratto dello spettacolo “Lingua Madre, il canzoniere di Pasolini”, con Duo Bottasso, Elsa Martin, Davide Ambrogio. Si tratta di una produzione originale del Premio Città di Loano, del festival Mare e Miniere e del Premio Andrea Parodi, da un’idea di Enrico de Angelis. Inoltre, in tutte tre le serate, si sono esibite alcune formazioni artistiche del Conservatorio di Cagliari. Il tutto con la direzione artistica di Elena Ledda e la conduzione di Gianmaurizio Foderaro e Ottavio Nieddu.
La serata finale è stata trasmessa in diretta sulla pagina facebook di Rai Radio Tutta Italiana. Il festival è nato per omaggiare e valorizzare l’arte di un cantante e musicista di spiccato talento come Andrea Parodi, passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music. Alle serate di venerdì e sabato, hanno partecipato uditori del festival Crêuza de mä – Musica per cinema, organizzato dall’Associazione Backstage, in collaborazione con il Centro Sperimentale di Cinematografia e Sardegna Film Commission. I vincitori sono stati decretati da tre diverse giurie. La giuria tecnica, che ha assegnato il premio assoluto e le menzioni, era formata da Gianfranco Cabiddu (regista e musicista), Gigi Camedda (musicista), Lia Careddu (attrice), Gaetano d’Aponte (Partner/Premio Bianca D’Aponte), Gesuino Deiana (musicista e operatore Culturale), Andrea Del Favero (Partner/Folkest), Tiziana Tosca Donati (musicista e attrice), Giovanni Gianluca Floris (Presidente del Conservatorio di Cagliari, musicista), Pippo Rinaldi Kaballà (musicista), Elena Ledda (direttrice artistica, musicista), Silvano Lobina (musicista), Annamaria Loddo (operatore culturale), Gino Marielli (musicista), Nicola Meloni (operatore culturale), Michele Palmas (Produttore S’ard Music), Diego Pani (Memorial University of Newfoundland, Canada, e musicista), Simone Pittau (musicista), Andrea Ruggeri (musicista), Simonetta Soro (musicista e attrice), Stefano Starace (Partner / Mo’l’estate spirit festival), Jacopo Tomatis (Partner / Premio Città di Loano), Gisella Vacca (musicista e attrice), Dario Zigiotto (Partner, Negro Festival). La giuria del Premio della critica comprendeva Claudio Agostoni (Popolare Network), Simone Cavagnino (Unica Radio), Flavia Corda (Rai3 Sardegna), Tore Cubeddu (Eja TV), Enrico De
Angelis (giornalista, operatore culturale), Ciro De Rosa (Songlines), Max De Tomassi (Rai Radio 1 Stereonotte), Daniela Deidda (Sardegna Eventi 24), Daniela Esposito (Ufficio Stampa musicale), Salvatore Esposito (Blogfoolk), Enzo Gentile (Il Mattino), Elisabetta Malantrucco (Rai Radio Techete ̀), Marco Mangiarotti (QN / Il Giorno ), Maria Grazia Maxia (Federazione degli Autori), Luca Mirarchi (Unione Sarda), Claudia Mura (Tiscali.it), Duccio Pasqua (Rai Radio 1, Un giorno da gambero / Centocittà), Andrea Musio (La Nuova Sardegna), Fausto Pellegrini (Rai News 24), Timisoara Pinto (Rai Radio 1, In Viva Voce), Walter Porcedda (Musica Jazz), Andrea Marco Ricci (NUOVOIMAIE), Claudio Scaccianoce (Linkiesta.it ), Paolo Talanca (Il fatto quotidiano), Mario Tasca (Sardegna 1), John Vignola (Radio 1 Music Club). La giuria internazionale era composta da Sergio Albertoni (RSI, Svizzera), Thorsten Bednarz (Deutschlandfunk Kultur Radio, Germania), Edyta Magdalena Łubiń s ka (Università ’ di Varsavia, Istituto di Etnologia e Antropologia Culturale), Piotr Pucylo (Globaltica Festival, Polonia), Bastiaan Springer (Koncertzender, Radio Netherlands, Olanda). Partner della manifestazione sono Bflat, Il Vecchio Mulino di Sassari, European Jazz Expo, Premio Bianca d’Aponte, Negro Festival, Folkest, Premio Loano per la Musica Tradizionale Italiana, Mare e Miniere, Mo’l’estate Spirit Festival, Fondazione Barùmini, Labimus (Laboratorio Interdisciplinare sulla musica dell’Università degli studi di Cagliari, Dipartimento di lettere, lingue e beni culturali), Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari, Consorzio Cagliari Centro Storico, Boxofficesardegna, Peugeot Mario Seruis Automobili, Media partner sono Rai Radio Tutta Italiana, Radio Sardegna, Tiscali.it, Radio Popolare, Unica Radio, Sardegna Uno, Televisione Ejatv, Sardegnaeventi24.it, Il giornale della musica. Blogfoolk, Folk Bulletin, Mundofonías (Spagna), Petr Dorůka (Rep. Ceca), Concertzender Nederland (Olanda).
Il Premio Andrea Parodi è realizzato dall’omonima Fondazione grazie a: Regione autonoma della Sardegna (Fondatore), Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo, artigianato e commercio; Fondazione di Sardegna; Comune di Cagliari (patrocinio e contributo); NUOVOIMAIE; SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori; Federazione degli Autori. Folla e spettacolo nella seconda giornata di Rallylegend Ken Block (credit Dario Furlan) È entrata nel vivo Rallylegend , la manifestazione motoristica
(denominazione forse riduttiva) che riunisce il popolo appassionato di rally in una kermesse unica del suo genere nella Repubblica di San Marino. Dopo la prima giornata di venerdì, con lo shakedown e le prove svoltesi in notturna, la gara è oggi entrata nel vivo e la classifica assoluta vede al comando la Delta di Simone Romagna davanti al più blasonato Thierry Neuville, primo comunque fra le WRC.
Simone Romagna (credit Dario Furlan) (credit Dario Furlan)
(credit Dario Furlan) Il funambolo Ken Block ha badato più alla sostanza che allo spettacolo, deludendo un po’ i fan che speravano di vedere i grandi numeri che il campione americano solitamente propina al suo pubblico. Con la sua guida pulita Ken Block si è però aggiudicato la prova speciale “La casa” confermando così la sua abilità anche nelle prove classiche di un rally e si è pure guadagnato il secondo posto nella classifica odierna della categoria MYTH.
Thierry Neuville (credit Dario Furlan) Paolo Valli (credit Dario Furlan)
(credit Dario Furlan) Domani ultimo giorno di gara con le speciali “I laghi” e la mitica “The Legend” da ripetere due volte; al termine del secondo passaggio della The Legend, con l’arrivo dei concorrenti al Village, verrà decretato il vincitore, anzi, i vincitori (diverse sono le categorie per le quali sono previste le premiazioni) di Rallylegend 2019. Guendy Furlan: foto #darionnenphotographer 50 anni per la Confraternita della Vite e del Vino del
Veneto Orientale e del Friuli Venezia Giulia Nello splendido borgo di Sesto al Reghena (PN), a poche lunghezze dal vicino Veneto, si sono tenute le celebrazioni dei primi cinquant’anni della Confraternita della Vite e del Vino del Veneto Orientale e del Friuli Venezia Giulia. La Confraternita, nata nel 1969 dall’idea del professor Bruno Tagliapietra, ha il nobile scopo di diffondere la conoscenza dei vini del territorio, valorizzando le migliori pratiche vitivinicole e garantendo la genuinità dei prodotti, orgoglio di una pluriennale esperienza e di una continua innovazione. La propositività di questa associazione ha portato a molteplici collaborazioni con altri enti nazionali e internazionali ed inoltre è stata promotrice di diverse borse di studio per giovani studenti sia a livello di scuola secondaria che a livello universitario. Per commemorare l’ambito traguardo è stato invitato un ospite illustre, il gastronomo e sociologo Carlo Petrini, da sempre promotore di una filosofia di vita che nell’ultimo periodo ha raggiunto l’apice della risonanza mediatica grazie ai nuovi movimenti “green” delle giovani generazioni. I membri della confraternita ed i curiosi avventori sono stati trascinati dalle parole di “Carlin”, il quale è stato introdotto precedentemente da un altro personaggio di rilievo agronomico e vitivinicolo, il professore e giornalista Claudio Fabbro.
Petrini ha esposto senza filtri i punti cardine che lo hanno reso celebre a livello internazionale e per la quale si batte costantemente ogni giorno. Nella premessa ha subito chiarito la sostanziale differenza tra consumatore e co-produttore: il primo è il soggetto distaccato e non curante dei processi produttivi ed economici che stanno dietro alla filiera alimentare, che consuma passivamente seguendo le leggi del mercato impostogli; il secondo, invece, è l’utente attivo che ha fame di conoscenza, che vuole sapere la storia del cibo che arriva sulla sua tavola e soprattutto vuole conoscere che tipi di impatto hanno sull’ambiente e sull’economia locale le produzioni di questi alimenti. Petrini, infatti, ha voluto sottolineare che sostenibilità non è il mantenimento economico delle multinazionali del profitto ma è piuttosto il concetto di durabilità, di biodiversità e di capacità di governare il limite, ovvero garantire l’approvvigionamento del cibo a ogni individuo diminuendo l’enorme spreco alimentare (il 35% degli alimenti prodotti vengono eliminati), preservando la terra, la nostra vera nutrice, e limitando l’impatto devastante che l’uomo ha creato e che continua a creare sull’ambiente. Non è nostalgia dei tempi che furono quella di Carlin, anzi. Secondo il sociologo il progresso tecnologico deve sposare la causa della tutela dell’ambiente e del benessere dell’uomo, garantendo un futuro ai giovani, sempre più vicini al baratro del più grande disastro ecologico. Il monito di Carlo Petrini è stato chiaro: senza interventi immediati saremo destinati a sparire. La conoscenza è la chiave di volta; i giovani e i meno giovani devono ridurre il gap che li caratterizza e collaborare verso la ricostruzione delle comunità, locali e globali, per garantire una produzione sostenibile e uno stile di vita armonico con la natura e
l’ambiente. Al termine delle celebrazioni e delle onorificenze della Confraternita della Vite e del Vino del Veneto Orientale e del Friuli Venezia Giulia è stato possibile interiorizzare le cocenti considerazioni di Petrini in un momento conviviale con un buffet generosamente offerto dalla Confraternita stessa. Carlo L. BAUKE MOLLEMA VINCE IL 113^ IL LOMBARDIA Il corridore olandese primo a Como davanti a Valverde e Bernal
Como, 12 ottobre 2019 – Il corridore olandese Bauke Mollema (Trek – Segafredo) ha vinto la 113esima edizione de Il Lombardia NamedSport, da Bergamo a Como (243 km). Sul traguardo ha preceduto Alejandro Valverde (Movistar Team) e Egan Bernal (Team INEOS). RISULTATO FINALE 1 – Bauke Mollema (Trek – Segafredo) – 243 km in 5h52’59” media 41,305 km/h 2 – Alejandro Valverde (Movistar Team) a 16″ 3 – Egan Bernal (Team INEOS) a 16″ 4 – Jakob Fuglsang (Astana Pro Team) a 16″ 5 – Michael Woods (EF Education First) a 34″ Il vincitore Bauke Mollema, dopo la linea del traguardo, ha dichiarato: “Non riesco a credere di aver vinto una Classica Monumento. Non ero il favorito, forse gli altri corridori mi hanno un po’ sottovalutato. Ho trovato il momento giusto per attaccare, poi sono andato a tutta negli ultimi dieci chilometri. Non ci credo!“. A BergamoScienza (5-20 ottobre 2019) l’elettricità si conosce giocando Anche quest’anno numerosissime le attività laboratoriali, le conferenze per le scuole, le visite guidate e le mostre interattive che animeranno per due settimane la XVII edizione di BergamoScienza, inauguratasi sabato 5 ottobre con la Scuola in Piazza, un assaggio dei giochi scientifici e degli esperimenti che si potranno esplorare fino a domenica 20 ottobre
Tra i tanti l’IISS A. Fantoni di Clusone, in collaborazione con Synergia srl, ospita fino a sabato 19 il laboratorio Non posso stare SCIENZA elettricità!: siamo tutti grandi consumatori di energia elettrica, ma cosa succede dietro la presa di corrente? Cariche di segno opposto scorrono e producono scosse, calore, luce e movimento. La storia dell’elettricità ha origini molto lontane, ma è negli ultimi duecento anni che è entrata a far parte della nostra quotidianità, al punto che non ne possiamo più fare a meno. Si cercherà di scoprire i fenomeni elettrostatici e si proverà a costruire circuiti e collegamenti con fili e lampadine, pile e piastre, proprio come si farebbe a casa, ma… con un quiz finale da superare. Sul sito www.bergamoscienza.it è possibile prenotarsi, fino ad esaurimento posti, ad una delle giornate e delle diverse fasce orarie in programma.
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