FRIULI DOC - VINI, VIVANDE, VICENDE E VEDUTE - LA 25
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FRIULI DOC – VINI, VIVANDE, VICENDE E VEDUTE – LA 25° EDIZIONE dal 12 al 15 settembre A Udine, in Friuli Venezia Giulia, nel Nord Est d’Italia, culla di sapori, cultura e tradizioni, dal 12 al 15 settembre 2019, si svolgerà una delle kermesse enogastronomiche più prestigiose del nostro Paese: Friuli Doc. La manifestazione festeggerà quest’anno il suo 25esimo compleanno e per quattro giorni ospiterà il meglio della produzione enogastronomica, artigianale, artistica e culturale del Friuli Venezia Giulia. Negli stand, nei chioschi, nelle piazze e nelle vie del centro di Udine, si potranno gustare i prodotti tipici friulani quali il prosciutto di San Daniele e di Sauris, il formaggio Montasio, il frico, i cjarsons, i vini, le grappe e molto altro ancora. Il cuore DOC della città si lascerà contaminare quest’anno dalla rappresentanza delle vicine Stiria, Carinzia, Istria slovena e croata, con il coinvolgimento diretto della minoranza italiana in Istria. Per l’Amministrazione Cittadina, quest’ultimo risulta essere il punto di svolta rispetto alle recenti passate edizioni in virtù della volontà di estendere l’offerta dei prodotti oltre i confini della regione storico- geografica friulana.
La kermesse, che nel corso degli anni ha visto la presenza di figure di spicco della ristorazione, dello sport, della musica e non solo (ricordiamo nell’ultima edizione la presenza dello chef Antonia Klugmann e della cantante Anna Oxa), vuole presentarsi proprio come crocevia di eccellenze. La qualità dell’offerta enogastronomica sarà così accompagnata in questo percorso del gusto dalla qualità dell’offerta culturale radicata nel territorio udinese e friulano. Mai come quest’anno, infatti, si darà risalto alla proposta culturale per ridefinire un nuovo corso per questo importante appuntamento che affianchi alla presenza di ottimi vini e alle specialità agroalimentari tipiche di questa terra, una vastissima proposta in termini di iniziative culturali, convegni e concerti. Da questo punto di vista, la rodata collaborazione con l’Università degli Studi di Udine e di PromoTurismoFvg, e quindi della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, farà emergere gli aspetti che sono siglati fin dall’inizio nel nome della
manifestazione “Friuli Doc – Vini, vivande, vicende e vedute”. In questi quattro giorni di kermesse, Udine si affermerà Capitale delle eccellenze enogastronomiche, culturali ma anche turistiche. Sarà, infatti, l’occasione per scoprire i suoi gioielli, fra cui il Castello e il Salone del Parlamento, sede della prima assemblea legislativa della storia d’Europa risalente all’epoca del Patriarcato di Aquileia, i dipinti del Tiepolo, i maestosi edifici Liberty di Raimondo D’Aronco, la Loggia del Lionello, il romanico del Duomo, e respirare l’atmosfera unica delle vere osterie, ancora oggi quotidianamente frequentate. Molti sono i passi avanti compiuti dai tagli dei primi nastri fin dal 1994 e resi possibili dalla lungimiranza e dalla capacità di visione di Guglielmo Biasutti di Confartigianato e dai Sindaci delle iniziali edizioni, il compianto Claudio Mussato ed Enzo Barazza, che hanno portato il Friuli Doc a essere ben presto uno degli appuntamenti di punta della Regione Friuli Venezia Giulia. Oltre a ciò, nel tempo l’evento è diventato per antonomasia l’autunnale festa dei sapori non solo per gli udinesi e i friulani ma anche e soprattutto per i tantissimi turisti, professionisti, produttori ed esperti del settore del vino che ogni anno arrivano nel capoluogo friulano dalle Regioni e dai Paesi vicini, ampliando anno dopo anno il bacino di utenza e di appassionati. “Quest’anno vogliamo arrivare a quota un milione di visitatori”, sottolinea il Sindaco di Udine Pietro Fontanini, aggiungendo “Dopo il successo della scorsa edizione, la prima del mio mandato, che ha visto oltre 700mila presenze, quest’anno l’Amministrazione Cittadina si vuole superare. Abbiamo per questo esteso il perimetro della manifestazione a nuove e importanti vie grazie alla collaborazione con gli amici dell’Austria, della Slovenia e della Croazia che daranno a Friuli Doc una nuova declinazione con un sapore anche mitteleuropeo”.
Anche per l’Assessore al Turismo e Grandi Eventi Maurizio Franz questa edizione sarà speciale. “Credo che il miglior modo per festeggiare questi venticinque anni sia quello di proporre un’offerta d’eccellenza in termini di prodotti e di iniziative. Performance, spettacoli, laboratori, incontri tematici si alterneranno, trasformando Udine in un vero e proprio palcoscenico culturale ed enogastronomico”. Il viaggio da non perdere, quindi è quello dal 12 al 15 settembre a Udine. Un viaggio nei sapori più invitanti del Friuli Venezia Giulia, un mix di vini, vivande, vicende, vedute, per conoscere ogni sfaccettatura di questa terra ricca e ospitale
Premio Poggio Bustone 2019: vicitore di questa edizione è Giuseppe D’Amati Cielo bigio, qualche goccia di pioggia ma tanto sole nella musica e nel cuore: 30 Agosto, Piazza Mazzini a Rieti. Il vasto palco di Rieti cuore piccante ha ospitato la quindicesima edizione del Premio Poggio Bustone. Vincitore indiscusso di questo Premio 2019 è stato il simpaticissimo quanto intenso Giuseppe D’Amati, tarantino, che – con una bella dose di commozione, si è portato a casa la tripletta: Primo Premio con Passo dopo passo, Premio Miglior Cover con la battistiana Insieme a te sto bene – in una particolarissima rilettura musicale – e il Premio Personalità Artistica Emergente che da anni viene offerto – grazie alla Fondazione Varrone – al musicista con maggiori doti di poliedricità. Seconda classificata la veronese Fabrizia Gurrado con I fiori non si calpestano e terzo Stefano Bruno da Milano con Italia Turrita. Quindici anni, una ricorrenza importante. L’occasione da parte dell’Associazione Musicale Poggio Bustone per consegnare una targa ad Alessandro Battisti, il primo Assessore di Poggio Bustone che ha creduto, giovane e appassionato di musica, in questa iniziativa. Ma lo spettacolo non è finito qui: sul palco, infatti, è salito anche Marco Testoni(handpan, cajon, tastiere), Presidente di Giuria, che assieme a Sabrina Zunnui (voce) ha presentato alcuni brani dal suo vasto repertorio, fra cui dal suo recente progetto, Aureo Orchestra. A Marco Testoni, amico di sempre del Premio, è andato il Premio alla Personalità Artistica 2019. Energici e sfavillanti gli ABC Positive, che ogni anno su
questo palco tornano per fare il punto e aprire lo sguardo su nuove avventure musicali: Vanessa Casu (voce e chitarra acustica), Michele Balducci (chitarra elettrica), Gaia Antinelli (basso). Con la recente aggiunta di Francesco Pepe (batteria). Una grande serata di musica d’autore, condotta come oramai tradizione dal suo direttore artistico Maria Luisa Lafiandra, tra futuro e grande storia della canzone d’autore. Come consuetudine, infatti, i finalisti usciti dalle selezioni di giugno hanno presentato un brano proprio ed un omaggio a Lucio Battisti, originario di Poggio Bustone, a ventun’anni dalla sua morte. Presidente di giuria, anche per questa edizione, Marco Testoni (music supervisor, compositore) affiancato anche quest’anno da una squadra d’eccezione: Anita Perrotta (coordinamento musicale per cinema e fiction), Sabrina Zunnui (cantante), Tiziano Minichiello (event manager), Emma Biscetti (poetessa, artista), Amalia Mancini (scrittrice e esperta di Lucio Battisti).
Ricordiamo infine gli altri finalisti – frutto delle appassionanti selezioni di giugno presso i Forward Studios – che si sono avvicendati sul palco: Eugenio Pupilli da Foligno con Quattro terzi pigreco erre tre, Stefano Accetta da Palermo con Gad – Alieno viola, Massimo Comencini da Torri del Benaco in provincia di Verona con Poi d’Improvviso l’inverno fiori. Torna in Sicilia, dopo 5 anni il titolo nazionale di Miss
Venere La Sicilia riconquista la corona di Miss Venere, edizione 2019. A strappare la vittoria tra le 100 prefinaliste ad Acireale, è la Palermitana ventenne, Antonella Montalbano. Dopo 5 anni il titolo torna in Sicilia, nel 2014 era stato assegnato a Kiara Ferretta. la vincitrice Bellezze provenienti da tutta Italia, hanno partecipato alle finale e alla finalissima del 24 e 25 agosto scorso nel comune del catanese, che ha ospitato la finale nazionale del concorso. Grande successo di pubblico, superate le oltre 5mila presenze, gremita piazza del Duomo. Nella prima serata le ragazze vengono scremate a 62, a giudicare una commissione tecnica composta da: Fabrizio Dia Patron del concorso, Elisa Rini responsabile casting, Chiara Taravella fotografa nazionale del concorso, Antonio Russo coreografo nazionale. Al giudizio della commissione tecnica si è aggiunto quello della giuria popolare in piazza, la sommatoria dei voti ha determinato la vittoria di Antonella Montalbano, palermitana, 20 anni. Con caratteristiche che rappresentano l’essenza del concorso, per la nuova miss, si aprono le porte del mondo della moda, tra le sue doti spicca anche quella canora. Le più apprezzate hanno ricevuto premi targati Victoria’s Secret, la
vincitrice come da rito è stata fasciata dal Patron del concorso Fabrizio Dia. A supportare la kermesse di bellezza gli sponsor ufficiali, Lop Liquids e Kabee Flavour. “E’ una grande soddisfazione il successo ottenuto dal concorso, afferma il Patron Fabrizio Dia, plauso al lavoro svolto dalle agenzie, che in tutta Italia hanno selezionato le miss, grazie ad Hostessmodelle, Passion Model di Paolo Faroldi e Salvo Giannone, Magic Staff Eventi di Stefania Zannotti, Gente di Domani di Jose Pappalardo, ARF spettacoli di Francesco Anania”, conclude Dia. Il verdetto della giuria ha decretato, oltre al primo posto, l’assegnazione delle fasce di categoria; al secondo posto Sofia Bianchi con la fascia di Instagram; al terzo posto Miss Venere Umbria, Flavia Montanari di Spoleto, a cui è stata assegnata la fascia Miss Eleganza; al quarto posto Federica Lala Miss Venere Lazio, di Frosinone che ha ricevuto la fascia Miss Venere Cinema; quinto posto alla toscana Gabriella Pacini, assegnata la fascia Red Carpet. Per la categoria mascotte (13-14 anni) è stata fasciata Carol Ginervra di Enna. Altre fasce sono state assegnate alle siciliane Chiara Scalici, Manuela Parrinello, Heleny Cracolici, Eleonora Canneto, Giulia Impalà, Alessia Chinnici ed Asia Cipriano ed alle toscane Ginevra Eschiti e Rebecca Riu. L’evento è stato organizzato dall’agenzia Metropolitan Generation di Acireale. SBARACCO MONFALCONE 31 AGOSTO: UN CENTINAIO DI ESERCIZI COMMERCIALI PER UN’EDIZIONE ARRICCHITA DA
EVENTI COLLATERALI Nelle vie e piazze della città, sabato 31 agosto, insieme a Sbaracco Junior e Vintage Lo Sbaracco Monfalcone ritorna sabato 31 agosto, dalle 10.00 alle 24.00, affiancato dallo Sbaracco Junior e dallo Sbaracco Vintage: un fuoritutto in centro, promosso dal Comune di Monfalcone e realizzato da Confcommercio Imprese per l’Italia Ascom Mandamento di Monfalcone assieme al Centro Commerciale Naturale Vivacentro, grazie al supporto della Banca di Credito Cooperativo di Turriaco. Un centinaio gli esercizi commerciali che riempiranno le strade e le piazze con la loro merce in promozione per una manifestazione arricchita quest’anno da eventi collaterali organizzati durante tutta la giornata e che vedrà anche il coinvolgimento di bar, caffetterie e gelaterie di Monfalcone. “Un’occasione per festeggiare insieme la fine dell’estate – ha sottolineato il Sindaco, Anna Maria Cisint durante la conferenza stampa di presentazione – “ritrovando il piacere di fare shopping in città stando all’aperto e per sostenere i commercianti locali che per un’intera giornata escono dai loro negozi e accolgono cittadini e turistinegli stand ricchi di merce scontata. Il Comune di Monfalcone – ha affermato il Sindaco Cisint, ringraziando i partner dell’evento – ancora una volta è vicina ai tanti commercianti che hanno aderito all’iniziativa, unitamente ai nostri giovanissimi aspiranti venditori e ai cittadini, che rispettivamente partecipano a Sbaracco Junior e Vintage, mettendo a disposizione l’area del centro città affinché possa ospitare centinaia di bancarelle lungo le principali strade e nelle nostre belle piazze”.
Lo Sbaracco 2019 animerà il cuore di Monfalcone, dando vita a un grande mercato che si estenderà lungo il Corso del Popolo, Piazza Cavour, Piazza della Repubblica, Via Battisti, Via Blaserna, Via Don Fanin, Via Duca d’Aosta, Via F.lli Rosselli, Via Fontanont, Via IX Giugno, Via Oberdan, Via Plinio, Via S. Ambrogio, Via S. Francesco, Via Toti e Viale S. Marco. Numerosi, ampi e ben segnalati saranno i parcheggi a disposizione all’esterno dell’area chiusa al traffico. Esposizioni di autovetture (rally e d’epoca) e di Vespe, esibizioni, simulatori, sfilata di moda e DJ set con musica dagli anni ’80 a oggi completeranno il programma della giornata. Torna anche quest’anno la famosa mostra-mercato-scambio riservata ad aspiranti commercianti di età compresa tra i 6 e i 14 anni: lo Sbaracco Junior (previsto nello spazio antistante la Scuola Duca D’Aosta) è un momento di libero scambio, acquisto e vendita di fumetti, libri, giocattoli e altri oggetti vecchi normalmente in uso ai ragazzi, gestito esclusivamente da loro. Non è un’iniziativa avente scopo di lucro, ma piuttosto un punto di incontro e di gioco con fini non solo aggregativi ma di promozione per i più giovani che possono così ritrovarsi nel mondo e nella mentalità del commercio e del libero scambio. La quota di iscrizione prevista per partecipare (5 Euro) sarà versata in beneficienza alla Croce Rossa Italiana – Comitato di Monfalcone. Lo Sbaracco Vintage (allestito in via Fratelli Rosselli) è una mostra-mercato-scambio di oggetti usati di proprietà del cittadino-espositore che vuole essere un concreto messaggio per la salvaguardia dell’ambiente con lo scopo di prolungare il ciclo di vita dei prodotti e non vuole essere una concorrenza alle attività che curano in modo organizzato la vendita dell’usato (cui non è permesso partecipare). E.L.
Nasce il primo “Distretto Culturale Cilento Antico” con 15 comunicilentani: stasera la presentazione a Vatolla Pensare al territorio come a un’industria culturale. E’ da questo pensiero che prende vita il primo “Distretto Culturale Cilento Antico“: uno strumento necessario per rigenerare in sinergia le filiere produttive e quelle turistiche attraverso la mappatura e la valorizzazione dei valori reali del territorio e della sua cultura. Organizzato in forma di partenariato pubblico/privato, lo strumento prevede la partecipazione di quindici comuni cilentani, da Capaccio- Paestum a Castellabate sulla costa, e da Orria a Trentinara nell’interno. L’idea nasce dalla Fondazione Giambattista Vico, nata nel ’99 per volontà di Elena Croce e grazie all’appassionato impegno di Vincenzo Pepe, Gerardo Marotta ed Alfonso Andria, che si propone come centro attivo di iniziative, punto di incontro di persone e istituzioni accomunate dall’intento di restituire la figura del filosofo Vico all’universo contemporaneo, all’Europa, all’Italia e alla sua città. In questi anni, la Fondazione Vico ha lavorato con dedizione anche al recupero degli spazi del Castello De Vargas Machucca di Vatolla – piccolo borgo in provincia di Salerno, frazione di Perdifumo – , che oggi è sede del Museo Vichiano. Questo è proprio quel castello nel quale, alla fine del ‘600, il giovane Vico elaborò il proprio pensiero filosofico. Non a caso, è qui che si presenta stasera, martedì 27 agosto, alle ore 19:30, la nascita del “Distretto Culturale Cilento
Antico“: con i saluti di Luigi Maria Pepe, Presidente della Fondazione G.B. Vico, e di Vincenzo Paolillo, primo cittadino di Perdifumo, si apre la serata. Dopo i saluti di Francesco Alfieri, consigliere con Delega Masterplan Costa Sud della Regione Campania, di Michele Strianese, Presidente Provincia Salerno, di Romano Gregorio, direttore del Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo Di Diano, di Mauro Inverso, Ammistratore Delegato GAL Cilento Regeneratio, e di Luca Cerretani, Coordinatore GAL Cilento Regeneratio, si avviano gli interventi tecnici con Claudio Aprea, Europrogettista, Gerardo Antelmo, sindaco di Cicerale, e Valentino Grant, Europarlamentare. Le conclusioni sono affidate al prof. Vincenzo Pepe, Presidente Nazionale di FareAmbiente – Movimento Ecologista Europeo. La cultura può creare sviluppo economico? Partendo da quesiti come questi e facendo leva sui “giacimenti culturali” dei territori italiani, in Cilento si prova a metterli a “reddito”. Difatti, lo scopo del Distretto Culturale è quello di dare vita ad un’azione sinergica di valorizzazione delle risorse reali del territorio per garantire l’elevazione dei contenuti utilizzabili per uno sviluppo sostenibile che abbia ricadute misurabili e per generare un brand territoriale in grado di soddisfare le logiche contemporanee di fruizione turistica e affermazione del prodotto/territorio. In Italia, gli esempi più importanti si trovano in Emilia Romagna e Lombardia: i notevoli risultati raggiunti da questi emblemi fanno pensare al modello di distretto culturale come best practics da seguire. Uno step, seguendo gli esempi, è quello di aprire un dialogo-confronto con la Regione Campania al fine di ottenere la giusta attenzione nella prossima Strategia 2021/2027. Altro obiettivo del Distretto, è fornire al territorio un valido interlocutore con l’UE, anche per la preparazione e partecipazione alle opportunità di finanziamento dei Programmi diretti.
Il 24 agosto 2019 Al Parco del Cormor torna Passion ’90! La speciale musica degli anni che tante generazioni ha fatto innamorare sarà protagonista di una serata fatta di divertimento ed emozione, che oltre alla musica prevede molte soprese e tanti gadget UDINE – Per una sera stop al tran tran quotidiano, basta con la frenesia. Via i cellulari. Spazio solo alla bella musica per rivivere tante emozioni, quelle stesse che nel decennio dei fantastici ’90 hanno fatto battere i cuori di molti. Al Parco del Cormor (ingresso libero) torna Passion ’90. La nuova summer edition (da un’idea di Checco Peloi, Davide Jolly, Gio Andreotti e Julio Montana) sarà un evento, come ormai tutti sanno, dedicato a chi quegli anni li ha vissuti, a chi li ha ancora stampati nella memoria, ma anche a chi non c’era, e quella musica la sente vibrare nelle vene! Insomma, è tutto pronto per una serata fatta di divertimento, buona musica e tante sorprese.
IL PROGRAMMA – Appuntamento a sabato 24 agosto, al Parco del Cormor dove si comincerà, dalle 20, con la cena su prenotazione (i posti sono limitati) con menù a scelta. Il cuore pulsante di Passion ‘90 – Summer edition (ingresso libero) comincerà a battere alle 21.30, con il dj set, tutto dedicato alla miglior musica degli ‘special nineties’, accuratamente selezionata da Checco dj & Julio Montana, accompagnato dalla voce di Mr. Matthews, con le foto di Marco Zam. Info e prenotazioni tavoli: Passion ’90, 349.3809588, Parco del Cormor, 366.5423415, Facebook. Durante la serata ci saranno anche tantissimi gadget targati Passion ’90! #passion90, questo l’hashtag ufficiale, è possibile grazie al sostegno di KOKI print & visual communication, Apu Gsa Udine, OSSOAuto, Logica Spedizioni, Ottica l’Occhiale, The Black Stuff – irish pub (Udine), Party Time Summer Tour, Sound & Light di Daniele Del Mestre.
10 anni di Premio MATTADOR alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia MATTADOR festeggia nel 2019 i suoi dieci anni di attività e presenta alla Mostra del Cinema di Venezia gli eventi in calendario e le novità che caratterizzano il suo decennale. L’incontro si terràsabato 31 agosto alle 13.00 all’Hotel Excelsior del Lido, nello Spazio della Regione del Veneto. Il Premio Internazionale per la Sceneggiatura Mattador è dedicato a Matteo Caenazzo, giovane triestino formatosi all’Università Ca’ Foscari, scomparso prematuramente il 28 giugno 2009.Nato dal pensiero e dalle passioni di Matteo, con l’obiettivo di far emergere nuovi talenti dai 16 ai 30 anni, Mattador continua nella formazione di giovani sceneggiatori, registi, illustratori e concept designer. In questi anni molti sono i ragazzi che grazie al Premio hanno potuto approfondire i propri studi di cinema e coltivare le proprie passioniinsieme a tutor professionisti di livello nazionale ed internazionale. Alla presentazione, parteciperanno Fabrizio Borin, direttore artistico Premio Mattador e direttore collana “Scrivere le immagini. Quaderni di Sceneggiatura” (EUT/Mattador), Roberto Calabretto, docente Discipline musicali DAMS Università di Udine, Gianluca Novel, location manager Friuli Venezia Giulia Film Commission e tutor Mattador, Diego Cenetiempo, coordinatore e tutor CORTO86, Stefano Bessoni, regista,
illustratore, docente animazione stop-motion e co-coordinatore DOLLY “Illustrare il cinema”, Pietro Caenazzo, presidente e Laura Modolo, vicepresidente Associazione Mattador. L’appuntamento sarà come di consueto coordinato da Pierluigi Sabatti, presidente del Circolo della Stampa di Trieste. Durante l’incontro saranno presentate le novità del decennale e dell’undicesima edizione che inizieranno con la serata di presentazione al Teatro Miela venerdì 25 ottobre e la mostra del Premio d’Artista Mattador, che inaugurerà invece sabato 26 ottobre al Museo Revoltella di Trieste, per concludersi con il 3° Convegno di SceneggiaturaSugli incipit dei film e delle serie, che si terràmercoledì 13 novembre al Dipartimento di studi umanistici dell’Università di Trieste. Ma alla Biennale Cinema saranno anche illustrati gliAtti dei convegni “I Dialoghi di Mattador” (Edizioni EUT/Mattador), Confronto sulla sceneggiatura, tenutosi al Palazzo della Regione di Trieste il 20 ottobre 2017 e Dopotutto domani è un altro giorno.Il finale dei film tenutosi all’Università Ca’ Foscari di Venezia il 14 novembre 2018 nell’ambito delle celebrazioni per i 150 anni dell’Ateneo. Essendo immersi nel cinema, non poteva mancare nel programma dell’evento veneziano anche ilfocus sulla sezione CORTO86 dedicata alla migliore sceneggiatura per cortometraggio con la presentazione dell’ultimo cortometraggio prodotto:“Sulla Sabbia”, scrittura e regia di Enrico Maria Riccobene vincitore di Corto86 2018, prodotto da Mattador in collaborazione con Pilgrim Film e con il supporto della FVG Film Commission. Il giovane autore è stato affiancato dal registaDiego Cenetiempo, tutor e coordinatore del progetto, seguito da una troupe tecnica e da uno staff di professionisti nelle fasi di produzione del cortometraggio, interpretato da Daniele Molino
e Romina Colbasso. Il Premio MATTADOR è reso possibile grazie al contributo di MIBAC Direzione Generale Cinema, Regione Friuli Venezia Giulia, TurismoFVG, Comune di Trieste, Fondazione Kathleen Foreman Casali di Trieste, a donazioni private e quote associative. E. L. RENZO ARBORE L’ORCHESTRA ITALIANA LIGNANO SABBIADORO (Arena Alpe Adria) 24 ago. Renzo Arbore L’Orchestra Italiana continua il tour aggiungendo una nuova tappa all’Arena Alpe Adria di Lignano Sabbiadoro (Ud), il 24 agosto 2019 alle ore 21.00. Lo showman italiano più conosciuto al mondo sta girando ininterrottamente con la sua Orchestra da un’estremità all’altra del globo, dagli Stati Uniti alla Cina, dal Messico al Canada con innumerevoli concerti acclamatissimi ovunque in un clima da record. «La scaletta del concerto – spiega l’artista – coniuga il nuovo e l’antico suono di Napoli: voci e cori appassionati, girandole di assoli strumentali, un’altalena di emozioni sprigionate dalle melodie della musica napoletana che evocano albe e tramonti, feste al sole e serenate notturne, gioie e pene d’amore. Al suono di “Reginella”, ad esempio – aggiunge lo showman – vedo il pubblico di tutto il mondo cantare a squarciagola il ritornello di questo celebre brano e,
magicamente, farsi trasportare proprio là, a Napoli, nella terra da dove quelle emozioni sono partite». In questi 28 anni di attività con l’Orchestra Italiana, Arbore – facendo presa sul pubblico di qualsiasi latitudine – ha ricevuto tantissimi premi e riconoscimenti, ha attirato migliaia di spettatori e ottenuto cifre da “capogiro” che hanno premiato lo spirito assolutamente travolgente e contagioso dell’artista. Renzo Arbore L’Orchestra Italiana approda, accolta sempre con un entusiasmo senza pari, in molti dei più prestigiosi teatri d’Italia e del resto del mondo: New York, Londra, Parigi, Mosca, Tokyo, Caracas, Buenos Aires, San Paolo, Rio de Janeiro, Toronto, Montreal, Sidney, Melbourne, Pechino, Shanghai. in questi ultimi anni si è dunque rafforzato il ruolo quasi “istituzionale” dell’Orchestra Italiana con Arbore ormai diffusamente riconosciuto come autentico “ambasciatore” della musica e della cultura italiana nel mondo. Il suo arrivo a Lignano Sabbiadoro è dunque un’occasione unica per immergersi nella sua musica che è capace di parlare un linguaggio unico ma universalmente riconosciuto, quello della passione italiana. Renzo Arbore è circondato da 15 talentuosi musicisti, “all stars” come ama definirli egli stesso, tra i quali spiccano l’appassionato canto di Gianni Conte, la seducente voce di Barbara Buonaiuto, quella ironica di Mariano Caiano e i virtuosismi vocali e ritmici di Giovanni Imparato. E poi ancora: la direzione orchestrale e il pianoforte di Massimo Volpe, fisarmonica e piano di Gianluca Pica, le chitarre di Michele Montefusco, Paolo Termini e Nicola Cantatore, le percussioni di Peppe Sannino, la batteria di Roberto Ciscognetti, il basso di Massimo Cecchetti e, dulcis in fundo, gli struggenti e festosi mandolini di Nunzio Reina, Salvatore Esposito, Salvatore della Vecchia.
Cina Cina Cina: dal 23 al 25 ago. Giorgio Lotti e la fotografia d’autore protagonisti a Spilimbergo Lo storico fotoreporter di “Epoca” sarà ospite della cittadina friulana dal 23 al 25 agosto 2019 Giorgio Lotti e la fotografia d’autore protagonisti a Spilimbergo Spilimbergo (PN), agosto 2019 – Una Cina ormai scomparsa o, forse meglio, una Cina nascosta definitivamente dietro la modernità: è questo il paese raccontato da Giorgio Lotti, storico fotoreporter del settimanale «Epoca», nella mostra Cina Cina Cina che inaugurerà sabato 24 agosto 2019 a Palazzo Tadea di Spilimbergo. La personale, realizzata dal CRAF nell’ambito della Rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e il sostegno della Fondazione Friuli, conta oltre 70 foto a colori e in bianco e nero e sarà visitabile fino al 22 settembre 2019. Giorgio Lotti arriverà a Spilimbergo venerdì 23 agosto per una full immersion nella fotografia d’autore. Venerdì 23 agosto alle 18.30 a Palazzo Tadea sarà protagonista dell’incontro Realtà colte in flagrante. Giorgio Lotti giornalista dell’immagine con Marco Rossitti dell’Università di Udine. Sabato 24 agosto, alle 18.30, sempre nel cinquecentesco palazzo cittadino, Lotti verrà insignito dal presidente del CRAF Enrico Sarcinelli del Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia 2019, riconoscimento che ogni anno, dal 1987, il Centro attribuisce agli autori più significativi in ambito nazionale e internazionale. A seguire si terrà l’inaugurazione della mostra Cina Cina Cina. Domenica 25 agosto, alle ore 11.00, infine, il pubblico potrà partecipare
alla visita guidata della mostra con l’autore. Milanese, classe 1937, maestro indiscusso del fotoreportage e autore di scatti memorabili, nell’arco di oltre un cinquantennio Giorgio Lotti ha realizzato decine di servizi in Medio ed Estremo Oriente ma anche centinaia di celebri ritratti di personalità del mondo della cultura e della politica – da Eugenio Montale in lacrime nel momento dell’assegnazione del Premio Nobel a Giuseppe Ungaretti che osserva in tv lo sbarco del primo uomo sulla Luna, a Bernardo Bertolucci, Tiziano Terzani e ancora Aldo Moro, Enrico Berlinguer, Arafat – segnando in modo indelebile la storia della fotografia italiana. Suoi anche i celebri reportage, pubblicati sempre da «Epoca», sul disastro del Vajont del 1963 e il terremoto in Friuli del 1976.“Cina Cina Cina” comprende fotografie a colori e in bianco e nero realizzate fra il 1974 e il 2002 che documentano, in una terra lontanissima non solo geograficamente dall’Italia del Dopoguerra, le enormi trasformazioni economiche, politiche e sociali che hanno coinvolto la Cina e i suoi abitanti. Il suo primo viaggio nel paese del Fiume Giallo risale al 1974 come inviato di «Epoca», ma in terra d’Oriente Lotti ritorna anche nei decenni successivi più e più volte, riportando in Italia immagini e foto-racconti che lo hanno consacrato tra i fotografi più incisivi e promosso, agli occhi del popolo cinese, come uno dei suoi narratori più amati negli anni del crepuscolo di Mao.
Fra gli scatti esposti – molti simbolicamente frutto dell’arte di “trovarsi al posto giusto nel momento giusto” – il più celebre è sicuramente quello di Zhou Enlai del 1974, in seguito divenuto il ritratto ufficiale del primo ministro cinese nonché la foto in assoluto più stampata al mondo (oltre cento milioni di esemplari), straordinario esempio di penetrazione psicologica e d’interpretazione di un personaggio storico. «Da quel primo viaggio, diventato un servizio di sedici pagine a colori nasce tutto il resto – spiega Giorgio Lotti -. In quegli anni dovevo raccontare un Paese da noi sconosciuto al grande pubblico. Il volto della nuova Cina, la sua vita politica, le tradizioni, la vita quotidiana cadenzata da migliaia di mani che stringevano i manubri delle biciclette. Mi sono occupato anche di teatro, dei costumi d’opera, ho visto recitare Shakespeare dopo tanti anni di proibizione. Sono tornato in Cina una decina di volte. Non sempre per Epoca, a volte ho usato le mie vacanze estive per sviluppare alcuni temi. Volevo scoprire un Paese straordinario e così diverso dall’Italia. Anche i colori, in Cina, erano diversi, per non dire dei ritmi: io camminavo a trenta chilometri all’ora, i cinesi a cinque. Quindi ho dovuto fermarmi e cercare di andare al loro passo, perché solo capendo la mentalità delle persone ho potuto conoscerle e raccontarle. Come in quel lungo viaggio in auto da Pechino fino alla Mongolia interna. Ho dovuto dormire tre notti per strada avvolto in una coperta e in compagnia degli scarafaggi. Ma che scoperta, quella terra ancora più sconosciuta: ancora oggi, le immagini della lotta mongola sono tra quelle che ricordo con più emozione. Dopo tutti questi anni, penso di aver raccontato un mondo che non c’è più». “Coerentemente con il tema del festival, quest’anno dedicato agli «Sguardi differenti», abbiamo voluto premiare Giorgio Lotti per la sua formidabile carriera – spiega Luca Giuliani, responsabile direzione del CRAF -. Negli anni Settanta Lotti con larghissimo anticipo scopriva e documentava le potenzialità di un Paese che ora, dopo decenni di isolamento,
sono venute prepotentemente alla ribalta. Ma un riconoscimento va anche al suo particolare legame con il Friuli e il vicino Veneto, dove fu chiamato a documentare due momenti tragici della nostra storia recente ma anche il coraggio e la voglia di rinascere della nostra terra”. Giorgio Lotti GIORGIO LOTTI Nato a Milano nel 1937, a soli diciassette anni viene ingaggiato dall’Agenzia Giancolombo di Milano, una delle più importanti tra quelle che operano in Italia in quegli anni. Come freelance comincia a pubblicare con «Milano Sera», «La Notte», «Il Mondo», «Settimo giorno», «Paris Match». A ventisette anni Lotti entra nello staff del settimanale «Epoca», per il quale lavorerà fino alla sua chiusura, avvenuta nel 1997, diventandone uno dei fotografi “storici”, a fianco di Mario De Biasi, Walter Bonatti, Mauro Galligani, Sergio Del Grande, Nino Leto, Walter Mori e Vittoriano Rastelli. Sono anni di lavoro febbrile – «il momento più straordinario della grande rivista ma anche del giornalismo illustrato e della fotografia italiani» ha scritto Guido Gerosa – nei quali Lotti copre i principali avvenimenti del Mondo: tra gli altri, il disastro del Vajont (1963), il viaggio in Terrasanta di Paolo VI (1964), le Olimpiadi di
Tokyo (1964), l’alluvione di Firenze (1966), i funerali di Winston Churchill a Londra (1965) e quelli di Padre Pio a San Giovanni Rotondo (1968), il terremoto del Friuli (1976), il primo sbarco di albanesi a Brindisi (1991). “Capire prima di fotografare” è il motto che l’ha accompagnato in sessantacinque anni di professione. In una vita vissuta come eterna trasferta, Lotti incontra e ritrae, tra gli altri, Zhou Enlai, Rajiv Gandhi, Umberto di Savoia, Hosni Mubarak, Yasser Arafat, Ali Agca, ma anche Andy Warhol, Brigitte Bardot, Peter O’Toole, i Beatles, i Rolling Stones. Bernardo Bertolucci lo vuole accanto a sé sui set de L’ultimo imperatore (1987) e de Il tè nel deserto (1990). Abile ritrattista, è autore di scatti memorabili: oltre a quello già citato di Zhou Enlai del 1974 suoi sono anche gli scatti che ritraggono la commozione di Eugenio Montale un istante dopo la telefonata dalla quale ha appreso di essere stato insignito del Premio Nobel per la letteratura e l’entusiasmo di Giuseppe Ungaretti nel 1969, seduto davanti al televisore, per il successo della missione di Apollo 11. L’Archivio di Giorgio Lotti custodisce più di 250.000 fotografie. Molte sue immagini sono conservate alla Columbia University, nei più importanti musei americani e in quelli di Tokio e Pechino, al Royal Victoria Albert Museum di Londra, al Cabinet des Estampes di Parigi, al Centro Studi dell’Università di Parma, alla Galleria Civica di Modena. Craf Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia Fondato nel 1987 a Spilimbergo, il CRAF ha realizzato oltre trecento mostre di fotografia in Italia e nel mondo. Tra gli eventi espositivi di prestigio, la rassegna Friuli Venezia Giulia Fotografia valorizza gli autori più significativi sulla scena nazionale e internazionale con mostre e premi. Il Premio Friuli Venezia Giulia Fotografia2019 sarà conferito al talento emergente regionale Giulia Iacolutti, allo storico fotoreporter di “Epoca” Giorgio Lotti (premio nazionale) e al fotografo argentino Martín Weber (International Award of
Photography). Nell’albo d’oro dei premiati figurano, tra gli altri, Henri Cartier-Bresson, Joan Fontcuberta, Charles-Henri Favrod, Josef Koudelka, Frank Horvat e Joel Meyerowitz. Oggi il Centro è per la Regione Friuli Venezia Giulia (L.R. 16 del 2014) polo di riferimento per le attività di ricerca, studio, raccolta, censimento, archiviazione, conservazione, digitalizzazione e valorizzazione del patrimonio fotografico regionale. I SOCI del CRAF sono: Comune di Spilimbergo (socio fondatore), Comune di Sequals (socio di diritto), Comune di Pordenone, Comune di San Vito al Tagliamento, Comune di Udine, Fondazione F.lli Alinari per la Storia della Fotografia di Firenze, Graphistudio Spa di Arba, Laba (Libera Accademia di Belle Arti) di Firenze, Regione Friuli Venezia Giulia, Università degli Studi di Udine, Università degli Studi di Trieste. XVI edizione del Festival della Mente di Sarzana (30 agosto-1 settembre 2019) Qual è la percezione che le persone hanno della finanza? È una forza positiva, negativa o semplicemente neutra, meccanica? Bertrand Badré, che è stato managing director della World Bank e chief financial officer del World Bank Group, nell’incontro dal titolo Sarà la finanza a salvare il mondo? in programma al Festival della Mente sabato 31 agosto alle ore 10 al Teatro degli Impavidicercherà di riabilitare il ruolo della finanza la quale, se ben regolamentata, può trasformarsi in un impulso benefico atto a risolvere sfide cruciali come la povertà, la guerra e i cambiamenti climatici.
Bertrand Badré è attualmente CEO e fondatore di Blue like an Orange Sustainable Capital. Ha prestato servizio nella pubblica amministrazione francese durante la presidenza Chirac in qualità di consigliere per l’Africa e lo sviluppo. Diplomato all’ENA (École Nationale d’Administration), ha studiato a SciencesPo (Institut d’Études Politiques de Paris), alla Sorbonne e presso l’HEC Business School (Hautes Études Commerciales de Paris). Attualmente insegna in queste istituzioni, come pure presso le università di Georgetown, alla John Hopkins, a Princeton e Oxford. Quest’anno è uscito in Italia per Solferino E se la finanza salvasse il mondo? Da Ufficio stampa Delos: delos@delosrp.it 02.8052151
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