Cult Il mensile culturale RSI Marzo 2018
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La cultura crea I classici, nostri Intervista a indipendenza contemporanei Anna Felder cult Il mensile culturale RSI Marzo 2018
La cultura crea indipendenza Sandra Sain Produttrice Rete Due SGUARDI 16 L’emozionante 4 viaggio nella memoria I classici, nostri di Cercando Camille contemporanei Febbraio 2014. Il progetto di una rivista del Dipartimento Cultura della RSI rivolta ai soci del Club Rete Due sta per diventare realtà: con il 1. di marzo migliaia di copie di Cult raggiungeranno i fuochi della ONAIR 18 Il Requiem di Mozart regione, le biblioteche, i musei, le librerie, le sale da concerto… a Bellinzona In questi 4 anni di vita su queste pagine abbiamo potuto condividere 8 riflessioni sullo stato di salute del cinema nazionale e dei suoi festival La sciagura, come (Locarno su tutti); ci siamo interrogati sul valore della lettura e su la fortuna, non è DUETTO come trasmettere questa passione senza accademismi; abbiamo riper- una malattia corso pagine importanti della musica nella nostra regione, che si trat- tasse di musica classica, di jazz o di musica popolare; abbiamo cercato 20 Intervista a di realizzare una radiografia del mondo dei giovani artisti ticinesi (ope- 10 Anna Felder razione delicata, quasi a cuore aperto: l’arte e i giovani sono soggetti Primavera di cinema che poco si prestano a stare fermi il tempo necessario per un ritratto)… e letteratura sulle Abbiamo segnalato e scandagliato le principali manifestazioni cultu- sponde del Verbano RENDEZ-VOUS rali del nostro territorio delle quali abbiamo spesso avuto l’onore di essere partner e delle quali abbiamo riferito nei nostri programmi, con i nostri redattori sul campo a raccontarci degli incontri, dei concerti, 12 24 L’agenda delle proiezioni più interessanti (e anche delle più discusse). Bellinzona, marzo di marzo Abbiamo proposto, perché certe parole si posino su carta, le interviste 1918 – Assalto alla con i grandi personaggi che abbiamo ospitato nei nostri studi televisivi Centrale del latte e radiofonici: la Premio Nobel Svetlana Alexievic, il genio discografico NOTA BENE di Manfred Eicher, Ken Loach, Daniel Pennac, la coreografa Lucina Childs, il poeta Adonis, Don Winslow, il biblista Thomas Römer e poi ancora lo scrittore Amin Maalouf, i “nostri” Alberto Nessi e Renato 26 Recensioni Berta, fino a questo numero in cui festeggiamo Anna Felder. 4 anni. Non un anniversario di quelli che di solito si celebra, si aspetta almeno il quinquennio prima di allestire una torta con le candeline. Questo marzo 2018 per noi della Rete Due, come per tutta la RSI e la 27 Proposte Club SSR SRG, ha però un valore particolare e rappresenta una data che porta con sé uno spettro, qualche paura e mille speranze. Nunzio Galantino, Segretario generale della CEI, nella sua rubrica su la Domenica de Il Sole 24Ore il 4 febbraio scriveva: “Leggere un libro di parole o scrivere parole è acquisire e trasmettere conoscenza ma può essere anche un passo decisivo per dire la propria voglia di libertà, di relazioni, di vita”. Ecco, in questi 4 anni abbiamo cercato di contagiare con la nostra voglia di conoscenza, di libertà e di vita, perché è questo che vediamo dietro la parola “cultura”. Speriamo di esserci almeno in minima parte riusciti. In copertina: i numeri passati di Cult e quelli che ci auguriamo di raggiungere in futuro. ACCENTO
I 10 Laser a cura del Prof. Boitani sono ascoltabili all’indirizzo rsi.ch/maestridelpensiero I classici, nostri contemporanei Roberto Antonini Achille trafigge Ettore, dipinto di Peter Paul Rubens Cosa si intende per classici? È il primo tematica di dieci lezioni. Una bella sfida, interrogativo che ci siamo posti quan- ampiamente vinta perché le dieci lezioni do abbiamo proposto al professor Piero toccano con profondità e con piglio di- Boitani, docente di letterature compara- vulgativo questioni eterne quali la guer- Il progetto di Rete Due consacrato ai grandi te all’Università “La Sapienza” di Roma ra e la compassione, il mito e la poesia, la e all’Università della Svizzera Italiana, di giustizia divina e quella umana, il senso classici, articolato in una serie di 10 Laser, è curare una serie di puntate di Laser. Nella misterioso della conoscenza, l’origine del sfociato in una pubblicazione di successo curata definizione di “classici” possono rientra- mondo, la morte. re centinaia di pensatori, filosofi, dram- dal Professor Piero Boitani, “Dieci lezioni sui maturghi, letterati. Il termine “classico” ‹ I grandi temi del mondo classici”, edita da Il Mulino e che occupa le posi- è stato coniato da Aulio Gellio, scrittore classico sono quelli del mondo romano del II secolo e sta a significare “di zioni di testa nelle vendite della saggistica. classe”. Intrigante ma necessariamente contemporaneo. › Piero Boitani è stato anche ospite il 20 febbraio vago. Del canone classico greco-latino fanno naturalmente parte Omero, Esio- 9 secoli circa separano l’Iliade di della serata RSI allo Studio Due dove ha potuto do, Sofocle, Platone,Tucidide, Ovidio, Omero (probabilmente verso la metà del rivolgersi a una platea composta in particolare Virgilio, Seneca o Tacito. Ma la categoria VIII sec a.C.) da Vita e costumi di Giulio Agri- dei classici è condizionata dalle epoche e cola, opera dello storico romano Publio di studenti. Segnali questi che attestano l’inte- la lista si allunga con i secoli. In questo Cornelio Tacito (alla fine del primo secolo resse che la cultura antica desta ancora oggi. concetto flessibile possiamo inserire an- d.C.). Ma in entrambi i testi il tema del- che il Boccaccio, Chaucer, Dante, Shake- la guerra, della forza e della sopraffazio- In virtù della modernità delle tematiche che si speare, Cervantes, Rabelais o Goethe. Si è ne interrogano profondamente il lettore dunque trattato di procedere a una scelta, contemporaneo. Nell’Agricola, dove rac- annidano nei grandi testi della nostra cultura. a una scrematura che potesse garantire conta la conquista della Britannia da par- coerenza. Boitani ha dunque dovuto fru- te del suocero, Tacito riesce ad esprimere strare un po’ la sua immensa erudizione con straordinaria efficacia la sua avversio- e “limitarsi” a un elenco di classici greco- ne per la brutalità dei Romani contro i Bri- latini che potesse rientrare in una serie tanni, asserragliati in una disperata resi- 5 SGUARDI 4
Antigone, dipinto di Frederic Leighton Giulio Cesare sbarca in Britannia, incisione di Edward Armitage stenza, facendo de facto dire quello che lui vuol fare in modo che Patroclo, l’amico di Il secolo di Pericle si conclude per cer- ci e Apollo quale testimone. Atena invita i pensa a Calgaco, uno dei capi barbari, che Achille venga ucciso in battaglia da Ettore, ti versi qualche decennio dopo la morte giudici a esprimere il verdetto: sarà di pari- così si rivolge ai suoi soldati stigmatizzan- per indurre Achille a entrare in campo e ad del grande statista e capo militare. Nel 399 tà tra chi vorrebbe condannare Oreste e chi do gli invasori, ”Ladroni del mondo, dopo imprimere una svolta decisiva al conflitto. a.C. muore ucciso dal veleno, dopo il cele- lo vuole invece scagionare. Atena, in quali- che tutte le terre sono venute meno alla E così in effetti Achille è invaso da una fu- bre processo, Socrate. La sua condanna a tà di presidente del tribunale fa allora pen- loro devastazione, frugano il mare, avidi ria omicida smisurata e da un desiderio di morte e l’accettazione della sua sorte da dere l’ago della bilancia a favore di Oreste se il nemico è ricco, arroganti se è povero. distruzione e annientamento che ha pochi parte del filosofo, sono al centro del gran- che viene assolto. Piero Boitani ci conduce Non si possono saziare né dell’oriente, né pari (o forse non ne ha) in tutta la storia de, universale tema della giustizia. Socrate in questa tragedia e in altre, in particolare dell’occidente: loro soli desiderano posse- della letteratura. Quando Ettore cade nella l’Antigone, per mettere a confronto il tema dere con pari smania la ricchezza e la mise- polvere, stremato, ai piedi di Achille que- ‹ Il senso profondo della giustizia degli uomini e di quella divi- ria dei popoli. Passano sotto il falso nome sti, dopo aver fatto strage di tutti i suoi na o universale. Interrogativo modernissi- della giustizia. › nemici, gli rovescia addosso tutta la sua mo: è giusto ad esempio obbedire alle leggi ‹ Tacito e Omero, brutalità: “Non starmi, cane, a pregare per di una dittatura? Antigone vuole seppelli- ginocchia e genitori! Mi bastassero animo rifiuta le proposte di fuga dei suoi disce- re il fratello Polinice malgrado il divieto, nostri contemporanei. › e rabbia a sbranare e divorare io stesso le poli, pur essendo stato ingiustamente con- pena la morte, proclamato dal Creonte re tue carni crude, per quello che hai fatto, dannato, e convince il suo amico Critone, di Tebe che vuole che il cadavere rimanga di impero il rubare, trucidare, rapinare: e come non c’è nessuno che possa al tuo cor- nel famoso dialogo di Platone, che alle insepolto, in preda a uccelli e cani. Antigo- quando hanno fatto il deserto, lo chiama- po risparmiare i cani, nemmeno se dieci, leggi bisogna comunque obbedire, anche ne dunque trasgredisce la legge e diventa no pace”. Parole che sembrano scritte oggi. venti volte il riscatto venissero qui a por- quando sono sbagliate. La giustizia uma- l’emblema di chi difende le “leggi giuste” Nel grande poema della guerra, che narra tarmi”. Achille non ha più nulla di uma- na ma anche quella divina, grandi temi che non sono sempre quelle degli uomini. come ci dice Boitani “della prima guerra no e di fronte allo scempio, addirittura il della filosofia e della teologia, sono una La guerra e la giustizia, oltre ai gran- mondiale tra Occidente Oriente, quando fiume Scamandro si ribella e gli si riversa costante nella tragedia greca: Oreste ucci- di temi dell’esistenza umana: questo il filo i greci per riprendersi Elena, la moglie del addosso nel celebre passaggio del XXI can- de la madre Clitennestra e il suo amante rosso dei 10 Laser e del testo successiva- re di Sparta Menelao che innamorata ha to. Un poema di guerra o una poesia del- Egisto per vendicare l’assassinio del padre, mente pubblicato da Il Mulino, con i quali, seguito Paride, figlio di Priamo, assediano la forza (Simone Weil) che non manca di Agamennone, re di Micene. Eschilo nella grazie all’erudizione di Piero Boitani, ab- Troia, l’ira di Achille si scatena in quello interrogare sul senso della compassione e sua Orestea vede Oreste come imputato biamo voluto offrire al pubblico materia che è considerato uno dei momenti deci- del perdono: “il poema della forza e della di matricidio, le Erinni (personificazioni di riflessione, vero e proprio cibo per la sivi. Zeus ha in mente un piano diabolico: pietà” sintetizza Boitani. femminili della vendetta) quali accusatri- mente. 7 SGUARDI 6
Rete Due / Colpo di scena da lunedì 5 a venerdì 16 alle ore 13.30 La liberazione dei folli di A. Governale Rete Due / Domenica in scena domenica 11 e 18 alle ore 13.30 FuriosaMente di L. Giagnoni rsi.ch/retedue/radiodrammi La sciagura, come la fortuna, non è una malattia Ugo Leonzio scrittore Marzo accoglierà I paradossi di Ludwig Wittgenstein sono sempre più veri nella Svizzera italiana quanto più sono paradossali e anche la schizofrenia è tanto più la settimana dedicata paradossale quanto più si cerca di definirla come una vera alla schizofrenia. Rete Due darà il suo malattia, ma i suoi sintomi sono così “naturali” che potrebbero contributo con, tra adattarsi a un’infinità di malattie nuove e vecchie e invariabil- la chiamava Cartesio, che produce una sostanza fortemente gli altri, i suoi spazi mente “incurabili”. La definizione trovata dal celebre medico allucinogena in precise quantità per osservare e giudicare dedicati alla prosa. svizzero Eugen Bleuler di “cervello diviso”, per i Greci non la “realtà” di cui non possiamo o dobbiamo fare a meno. definiva un malessere ma un rapporto speciale con gli Dei che Rinunciando agli effetti allucinogeni prestabiliti della ghian- amavano gli uomini e usavano la sciagura per comunicare dola pineale e alle sue visioni normali ci ammaliamo. con noi. Come aveva genialmente intuito Simone Weil, la scia- In fondo le malattie neuronali o mentali sono solo illusioni gura non è una malattia e neanche il suo contrario anche se sballate o “sbagliate” rispetto a una norma che non siamo stati è generalmente ben accettata in una società come la nostra noi a stabilire. I Greci, che avevano stabilito il mal funziona- che confonde caparbiamente il bene con il benessere e il male mento del cervello nella produzione delle visioni, agivano come con il malessere. Descartes non avrebbe mai fatto un errore gli sciamani del Perù o della Siberia, quando chiedevano alla così grossolano: pensava che l’anima fosse il luogo dove il cor- linfa segreta delle piante e alla loro miscela la chiave per po cercava ispirazione per comunicare con noi, ammalandosi. un’altra realtà, più potente, varia e variopinta. Non avrebbero Aveva anche individuato il punto esatto, ghiandola inclusa, mai curato l’incerta vocazione astratta della mente con dopa- che distribuiva equamente malattie e rimedi a tutti gli organi mina o serotonina, ma invocando serpenti e altri animali che ci permettono di vedere il mondo come è, il “nostro” sciamanici con la magia dei canti, i potenti kairos che ci ripor- mondo. tano all’equilibrio di nuove visioni, di nuovi mondi che al Gli schizofrenici non hanno un mondo e neanche una malat- pari di quelli evocati dalla fisica quantistica o dalla filosofia tia che ne impedisca o ne alteri una visione, hanno come geniale di Nagarjuna non hanno alcuna realtà ma solo relazio- tutti noi la “ghiandola pineale”, la ghiandola dell’anima come ni prima del grande nulla. 9 ONAIR 8
Rete Due / L’immagine e la parola Ci siamo abituati ormai già da qualche anno: la bella stagione Domani è un altro giorno venerdì 16 alle ore 11.00 porta, prima a Locarno e poi ad Ascona, una ventata di scrittori Rete Due / Eventi letterari e registi. Sono in arrivo L’Immagine e la parola, dal 16 al 18 di Finestra aperta sera in diretta da Ascona giovedì 22 e venerdì 23 alle ore 17.00 marzo e gli Eventi letterari, dal 22 al 25 di marzo. Passatempo in diretta sabato 24 e domenica 25 nel pomeriggio L’universo femminile con tutte le sue sfaccettature sarà al cen- rsi.ch/retedue tro della sesta edizione de L’immagine e la parola, l’evento prima- verile del Locarno Festival. La sala del Gran Rex accoglierà la Primavera di cinema regista Laura Bispuri e il suo Figlia mia. In concorso all’ultima Berlinale, il film racconta di una figlia contesa tra due madri molto lontane dagli stereotipi a cui ci ha abituato il cinema più e letteratura sulle convenzionale. Fuori dagli schemi anche Nico 1988 di Susanna Nicchiarelli. La regista romana accompagna nella Svizzera italiana un lavoro intimo e personale, un ritratto sentito di sponde del Verbano Christa Päffgen, in arte Nico, icona dei The Velvet Underground, nel momento in cui cerca di affermarsi come artista e di recu- perare il rapporto con il figlio adolescente. Moira Bubola Gli Eventi letterari proseguono invece nella loro “enquête” filo- sofica scandagliando l’inesauribile tema dell’utopia, autentico “genius loci” del Monte Verità, sede privilegiata del festival. La natura sarà al centro dell’edizione 2018: alpinisti, scrittori, scienziati e filosofi sono chiamati a regalare la loro personale visione dell’ambiente naturale. Tra gli ospiti: Paolo Cognetti, scrittore e premio Strega per Le otto montagne; Remo Bodei, filosofo; Erling Kagge, cacciatore di silenzi. La rassegna di Ascona, che si aprirà con un incontro animato dallo scrittore Erri De Luca, ospita anche quest’anno un cenacolo dedicato ai giovani autori svizzeri. Infine non possiamo non menzionare uno dei momenti più attesi degli Eventi, il Premio Enrico Filippini che verrà attribuito al romanziere spagnolo Jorge Herralde da Carlo Feltrinelli. Rete Due seguirà tutti gli incontri e le tavole rotonde restitu- endo con dirette giornaliere, condotte da Daniel Bilenko e Natascha Fioretti, temi, discussioni e dibattiti. Susanna Nicchiarelli 11 ONAIR 10
Rete Due / Colpo di scena lunedì 19 alle ore 13.30 rsi.ch/retedue/radiodrammi Bellinzona, marzo 1918 – Assalto alla Centrale del latte Flavio Stroppini autore e regista Alle battute finali della prima guerra mondiale la Confedera- zione si ritrovò a dover razionare i beni di prima necessità. Queste misure colpirono soprattutto gli operai, i lavoratori meno fortunati dei centri urbani. Come venne scritto: la fame batte alle porte di ogni famiglia che vive del proprio lavoro. La situazione d’emergenza provocò agitazioni sociali che in Ticino raggiunsero l’apice non tanto in concomitanza con lo sciopero generale nazionale dell’autunno (indetto dal Comi- tato d’azione di Olten) bensì alla fine dell’inverno, con l’as- salto alla latteria di Bellinzona, e in estate, con lo sciopero di Lugano del mese di luglio. Il 18 marzo 1918, la popolazione di Bellinzona, “esasperata dalla irregolare, costosa e insufficiente distribuzione del latte, ha, in un impeto di rabbia collettiva, invaso, lunedì sera, la centrale, distruggendo le macchine, gli attrezzi, i recipienti, il mobilio, la cassa, i registri. Di tutto fece un gran falò in Piazza del Sole” (Libera Stampa). Il radiodramma Bellinzona, marzo 1918 racconta quell’evento, mescolando la grande Storia alla vita della gente comune. Cosa spinse la popolazione, in quei tempi difficili, a trovare la forza di alzare la testa? Come si riuscì a trovare il coraggio di uscire di casa e protestare? Nonostante la partecipazione popolare l’assalto alla “Centrale del latte” a Bellinzona non fu seguito da altre clamorose proteste. Cosa spaventò la popolazione? 13 ONAIR 12
Piet Oudolf è un architetto del paesaggio olandese che negli ultimi anni ha profondamente cambiato il modo di concepire creazioni la profonda cultura e la grande preparazione che questi lavori richiedono. Giardini in cui convivono specie i giardini. Premiato negli scorsi anni alla Biennale di Venezia, ha curato tra i tanti progetti gli spazi verdi della High Line diversissime, dalle piante pregiate ai fiori di campo. Un modo per ricordarci che la cultura, senza bisogno di essere esibita, 15 di New York. Oudolf crea paesaggi che sembrano tanto spontanei quanto sorprendenti e mira a nascondere nelle sue sa modestamente unire, creare, educare al bello e a riconoscere ciò che è di valore per una comunità. 16
Prossimamente sui canali RSI L’emozionante viaggio nella memoria di Cercando Camille Alessandro Marcionni Parla della perdita di se stessi Cercando Camille, il lungometrag- gio della regista ticinese Bindu de Stoppani. Questo film, concepito in un primo tempo come prodotto esclusivamente televisivo per la RSI, si è poi evoluto in un’opera cinematografica, presentata ai festival di Roma e Soletta prima della recente uscita nelle sale della Svizzera italiana. Un racconto ironico e a tratti struggente in cui un padre e una figlia iniziano a conoscersi realmente nel momento stesso in cui stanno per perdere ciò che li lega da sempre: la consapevo- lezza di ciò che sono e sono stati. Il padre Edoardo (Luigi Di- berti) è un noto corrispondente di guerra affetto da Alzheimer, la cui mente e i cui ricordi si stanno inesorabilmente frammen- tando. La figlia Camille (Anna Ferzetti) si è totalmente dedi- cata alla cura quotidiana del genitore malato, di cui ha sofferto da bambina le continue e lunghe assenze. Ma ora che non c’è più la lontananza fisica a dividerli, la mente inizia a svanire e lei non ha altra scelta che imparare a lasciarlo andare. Camille ha, infatti, un’immagine idealizzata, mitologica di ciò correranno un viaggio a ritroso nella memoria che li porterà che il padre è stato, ma, nel corso di un viaggio alla ricerca di ciò fino in Bosnia. Tra entusiasmo, frustrazione e situazioni che è perduto, scandito dal progredire della malattia, si rende- comiche e surreali, i protagonisti cercheranno di rileggere il rà conto che forse lui non è l’eroe che aveva sempre creduto, bensì passato in una luce nuova, scoprendo chi sia la “Camille” che una persona come lei, talvolta non particolarmente gentile né domina i ricordi confusi del padre e che sembra non essere affidabile, ma al tempo stesso un essere umano reale e generoso. la figlia che stenta ormai a riconoscere. Un’avventura che sarà Caricati in gran segreto dubbi e speranze sul vecchio e sganghe- anche l’occasione, tra fuochi da campo, incontri sorprenden- rato camper di Edoardo, Camille e il padre, accompagnati ti e deviazioni inattese, per ridere insieme e ritrovare un dall’improbabile autostoppista Leo e dal suo violoncello, riper- affetto che sembra perso nel tempo. 17 ONAIR 16
Rete Due / Concerto del Venerdì Santo venerdì 30 alle ore 20.30 rsi.ch/retedue Il Requiem di Mozart a Bellinzona Anna Ciocca Con il Concerto del Venerdì Santo si entra nel vivo degli attesis- simi appuntamenti mozartiani che vedranno l’Orchestra della Svizzera italiana e il suo direttore Markus Poschner, con il Coro della Radiotelevisione svizzera, affrontare due capolavori asso- luti: il Requiem e il Così fan tutte di Mozart, a poche settimane L’Orchestra della Svizzera italiana nella Collegiata SS. Pietro e Stefano a Bellinzona. @ OSI - Dániel Vass di distanza l’uno dall’altro. Venerdì 30 marzo presso la Chiesa Collegiata di Bellinzona ri- torna infatti puntuale un appuntamento particolarmente senti- to dal pubblico: il tradizionale Concerto del Venerdì Santo, che rimane nella Capitale, staccandosi dai Vesperali, in una produzione fortemente voluta da OSI e dalla Città di Bellinzo- na, che sostiene l’evento con un importante impegno finanzia- Per il secondo appuntamento mozartiano seguirà il 25 e 26 rio, in coproduzione con RSI. L’Orchestra della Svizzera ita- maggio al LAC - nell’ambito dei Concerti RSI - il Così fan tutte liana, Markus Poschner, il Coro della Radiotelevisione Svizzera, in forma di concerto “plus”: una coproduzione interazionale i solisti Brigitte Geller soprano, Theresa Kronthaler mezzoso- con solisti i cantanti del Landestheater di Linz, l’OSI diretta prano, Louis Olivares Sandoval tenore e Torben Jürgens basso, da Markus Poschner e il Coro della RSI (la prevendita è già eseguiranno di Mozart il celebre Requiem in re minore per soli, in corso presso Ticketcorner). coro e orchestra KV 626. Maestro del coro Andrea Marchiol. La prevendita dei biglietti per il Concerto del Venerdì Santo Un cast di cantanti di comprovata esperienza, richiesti sui pal- al prezzo d’entrata unico di CHF 50. - si è aperta il 27 febbraio chi più rinomati e attivi stabilmente negli Ensemble di presti- e viene organizzata dall’Ufficio turistico di Bellinzona a Palazzo giosi teatri tedeschi, rispettivamente alla Komische Oper Berlin, civico (tel. 091 825 21 31), che si occupa anche della gestione al Theater Bremen e alla Deutsche Oper am Rhein di Düssel- dei biglietti gratuiti per le Prove Generali di giovedì 29 marzo, dorf. La serata è trasmessa in diretta da Rete Due. Le prove ore 20.30, in Collegiata a Bellinzona. generali di giovedì 29 marzo presso la Chiesa Collegiata sono Informazioni: osi.swiss aperte al pubblico (prenotazione obbligatoria). Da gennaio 2018 l’OSI ha il sostegno di BancaStato. 19 ONAIR 18
Intervista a cura L’intervista è andata in onda di Yari Bernasconi venerdì 19 gennaio in Attualità culturale rsi.ch/g/9953209 Anna Felder Prendersi per un gatto Una scrittura attentissima ai suoni e Anna Felder, lei è fresca vincitrice alla polisemia delle parole, ricca di allu- del massimo riconoscimento letterario Anna Felder è nata a Lugano nel 1937. Dopo gli studi in letteratura italiana sioni che spalancano orizzonti. Il con- nazionale, il Gran Premio svizzero di e francese a Zurigo e Parigi, conclusi con una tesi di dottorato su Eugenio ferimento ad Anna Felder del Gran Pre- letteratura 2018. Come ha accolto Montale, si trasferisce ad Aarau, dove lavora come insegnante di liceo fino mio svizzero di letteratura 2018 è anche questa sorta di “investitura”, lei che alla pensione. Tra i libri pubblicati nella sua carriera, i romanzi Tra dove piove un riconoscimento al rigore e al lavoro alle luci della ribalta ha sempre prefe- e non piove (Pedrazzini, 1972, oggi Dadò), La disdetta (Einaudi, 1974, oggi Casagrande), Nozze alte (Pedrazzini, 1981), Le Adelaidi (Sottoscala, 2007), letterario. Anna Felder che - insieme a rito la discrezione? e le raccolte di racconti Gli stretti congiunti (Pedrazzini, 1982), Nati complici prosatori come Giovanni Orelli e Pli- (Casagrande, 1999) e il recente Liquida (Opera Nuova, 2017). Ancora oggi nio Martini, o a un poeta come Giorgio Una sorpresa enorme. Certo, c’è un l’autrice vive tra Aarau e Lugano. Nel 2018 ha ricevuto il Gran Premio Orelli - ha segnato lo spartiacque, per momento di festosità, ma subito interven- svizzero di letteratura. la Svizzera italiana, fra la letteratura gono anche gli scrupoli: lo meriterò? Non dell’idillio montano, alpino, in genere ho lavorato abbastanza! E d’altra parte mi condotto emblematicamente a Giusep- sono detta che è un’eccezione, nella vita. pe Zoppi, e una scrittura più vicina alla Un momento in cui non devo più misu- realtà e definitivamente aggiornata alla rare cosa ho fatto e quanto vale. Forse è letteratura contemporanea. un riconoscimento al lavoro, all'impegno. Scrivere per cercare di capire meglio il mi- stero di questa vita, per cercare di fermare il tempo che altrimenti scorre senza altre spiegazioni. Ho sempre creduto che dan- do voce ai fatti, cercando le parole che si 21 DUETTO 20
adattassero a una situazione, si potesse “Casa” ha un valore molto ampio. Veniamo al suo secondo libro, La di- frase, poi alla terza, alla quarta... Ci sono raggiungere qualcosa di più anche per gli Forse il valore primo è addirittura la lin- sdetta (Einaudi, 1974), per alcuni il suo leggi interiori che condizionano la scrittu- altri. La letteratura e la lettura mi hanno gua. La chiave di casa è la lingua: con la capolavoro. Certo un piccolo gioiello ra, e lo scrivere molto lentamente. sempre dato tantissimo. È un riconosci- lingua si apre la propria casa. Si apre la sperimentale che non è invecchiato di mento del libro, dunque: dello scrivere e comunicazione con gli altri. Un paragone un minuto. Si passa dalla scrittura sor- del leggere. anche fonico: la sonorità fa sì che ci si sen- vegliata ma incalzante e narrativa di Quello che dice, ritornando a Calvino, ta estranei per esempio a quella lingua che Tra dove piove e non piove a un testo sembra avvicinare la sua scrittura più dà il mal di gola, il tedesco, mentre la so- più breve, a tratti anche metaletterario, alla poesia che alla prosa narrativa. Il premio è anche un’occasione per norità dell’italiano è come una canzone, è ricco di non detti, metafore, e vicino ripercorrere la sua opera e darle una come ritornare alle proprie filastrocche di - come fu sottolineato in particolare da Probabilmente è così. Scrivendo ada- nuova visibilità. Cominciamo allora dal bambini, riacquistare la propria giovinez- Italo Calvino - al linguaggio poetico. gio vengono a galla - e sono più coscienti - suo primo romanzo, Tra dove piove za o infanzia. Chi non si muove, chi non Vi si racconta un microcosmo domesti- gli elementi fonici, ritmici, le sonorità mu- e non piove, uscito da Pedrazzini nel emigra, forse non se ne rende conto. co filtrato dallo sguardo di un gatto. sicali. La musica è sempre stata presente in 1972. Il contesto è quello degli immigra- Come è giunta a questo “passo” nella casa nostra e scrivendo vedo la necessità di ti italiani in Svizzera, e sono gli anni scrittura? Sono intervenute letture, mantenere un certo ritmo. Proprio l’inci- delle iniziative Schwarzenbach. Forse Come ha deciso però, a un certo punto, frequentazioni o riflessioni particolari? pit de La disdetta, per esempio, “Mi pren- anche significativo che il libro sia uscito di mettere nero su bianco le esperienze devano per un gatto perché facevo bene la prima in tedesco, tradotto da Federico che stava vivendo o osservando? La stringatezza della lingua mi ha mia parte”, sono nove sillabe seguite da un Hindermann, nel 1970, con un titolo sempre affascinato. Poter dire il massimo endecasillabo. pure bellissimo: Quasi Heimweh. Le sentivo veramente sulla pelle. Ve- di valenze nel minimo di parole. Probabil- devo queste isole italiane nelle nebbie sviz- mente è per questo che gioco spesso sulla Allora ero giovane e anch’io un po’ zero-tedesche e non potevo non scrivere, loro ambiguità. Già il titolo La disdetta ha Il tema del rapporto fra letteratura nuova nella Svizzera tedesca, come i per- era un bisogno, una necessità impellente. vari significati. E poi anche l’estraneità de- e realtà è ovviamente complesso. sonaggi del libro che venivano dall’Italia, gli occhi di un gatto, che vedono accanto Però le chiedo: il linguaggio letterario soprattutto dall’Italia del sud, completa- alla vista normale di una persona, sposta può o deve avere un peso maggiore mente estranei alla lingua svizzero-tede- C’è un bel documentario di Olmo Cerri un poco gli accenti. Insomma, non dire nel nostro quotidiano? Come? sca, estranei a certe mentalità e attitudini, che s’intitola Non ho l’età. Racconta ciò che è scontato, ma andarci un poco al modo di mandare i bambini a scuola e di bene non solo le esperienze dell’emigra- accanto. Se è un gatto a parlare, c’è uno Direi di sì. Dovrebbe alzarsi al di so- mangiare... Potevo immedesimarmi molto zione, ma mostra anche qualcosa della scarto dalla norma che forse apre nuovi pra della realtà, e mostrare un’altra realtà bene, anche nel confronto che crea “Heim- successiva integrazione italiana in orizzonti. più oggettiva. Per questo parlavo prima di weh”, nostalgia: c’è sempre un guardare Svizzera. I figli e soprattutto i nipoti allusioni, di dare il massimo di valenze a indietro com’è, com’era e com’è adesso. degli italiani, oggi, sono forse più sviz- quello che si scrive: perché non si riman- zeri degli svizzeri... La sua è una bibliografia misurata, ga fermi, egocentricamente, nella propria di chi non ha fretta di pubblicare. Questo autobiografia. Accorgersi che quanto si Roberta Deambrosi nella sua introdu- Giusto! E infatti anche ora, nella ha anche a che fare con la sua pratica descrive può valere anche per il vicino, e zione alla riedizione di Tra dove piove Svizzera tedesca, si vede quanto c’è di ita- di scrittura? per chi c’è stato prima e per chi verrà dopo. e non piove (Dadò, 2014) scrive: lianità, quanto è stato “riciclato” nella vita Si crea una certa oggettività che mostra da “La giovane protagonista sembra in quotidiana. I nomi dei negozi, i tavolini Già i tempi sono significativi: io orizzonti più vasti, che permettono anche fin dei conti voler suggerire che esiste sulla piazza (che ai tempi non c’erano), il scrivo adagio. Lentamente. Scrivo poco. il paragone con la propria vita. sempre e ovunque la possibilità di modo di salutarsi, l’esuberanza, e natural- Mezza pagina è già molto e la correggo e ricreare una casa”. È d’accordo? mente l’arte culinaria, la pizza, il tiramisù, ricorreggo, e in fondo deve essere già qua- E quanto le è caro il concetto di “casa”, le lasagne... si definitiva. È proprio l’incipit, la prima lei che abita fra Aarau e Lugano? frase, che dà sfogo, dà adito alla seconda 23 DUETTO 22
3. Do 4 Gio 8 Gio 15 Gio 22 Ve 23 2018 ore 11.00 Museo Vela, Ligornetto ore 22.30 Cinema Teatro, Chiasso ore 20.30 Sala Teatro LAC, Lugano ore 20.30 Sala Teatro LAC, Lugano ore 20.30 Sala Sopracenerina, Locarno Camille Saint-Saëns Tra jazz e nuove musiche Concerti RSI - OSI al LAC Concerti RSI - OSI al LAC Concerti delle Camelie in visita al Museo Reis-Demuth-Wiltgen Trio & Orchestra della Svizzera Orchestra della Svizzera Flauto dolce e la soave Con la partecipazione di Joshua Redman special guest Italiana italiana melodia Giuseppe Clericetti, Claudio Joshua Redman sassofoni Direttore Diego Matheuz Direttore Maurice Steger flauto dolce Ve 2 Farinone, Davide Fersini Michel Reis piano Solista Seong-Jin Cho Alexander Vedernikov Fiorenza de Donatis violino e il Quartetto d'archi Epos. Marc Demuth contrabbasso pianoforte Solista Johannes Moser Hille Perl viola da gamba Paul Wiltgen batteria Fryderyk Chopin violoncello Sebastian Wienand ore 19.30 In collaborazione con Concerto per pianoforte Dmitri Šostakovič clavicembalo Studio 2 della RSI, Besso Musica nel Mendrisiotto Produzione Rete Due e orchestra n. 2 in fa minore Concerto n. 1 per violoncello Il concerto sarà introdotto nell’ambito del XXI Festival op. 21 e orchestra in mi bemolle da Giuseppe Clericetti Incontro con Julian Rachlin Informazioni: di cultura e musica jazz Felix Mendelssohn maggiore op. 107 Entrata gratuita bundesmuseen.ch/museo_vela Sinfonia n. 3 in la minore op. 56 Edvard Grieg Prevendita: Organizzazione musicanelmendrisiotto.com/ Scozzese Sinfonia in do minore turistica Lago Maggiore e Valli ore 20.30 Jazz in the City +41 (0) 848 091 091 Auditorio Stelio Molo RSI, XXI Festival di cultura In diretta su Rete Due In diretta su Rete Due Besso e musica jazz di Chiasso rsi.ch/concertirsi rsi.ch/concertirsi Do 4 Cinema Teatro, Chiasso Ve 30 Concerti RSI - 8–11 marzo OSI in Auditorio Ve 16 Ve 23 RachlinPlay&Conduct ore 17.00 Gio 8, ore 20.45 Melismetiq Orchestra della Svizzera Auditorio Stelio Molo RSI, feat. Shai Maestro ore 20.30 italiana Besso ore 22.30 Reis-Demuth- Chiesa Collegiata, Bellinzona Direttore Julian Rachlin Wiltgen Trio & special guest ore 21.00 ore 20.30 Solisti Concerti RSI - Joshua Redman Jazz in Bess music-club, Auditorio Stelio Molo RSI, Concerto del Venerdì Santo Julian Rachlin viola OSI in Auditorio Lugano Besso Orchestra della Svizzera Robert Kowalski violino Rachlin Concerto da camera Ve 9, ore 20.45 Maria Pia italiana Julian Rachlin violino De Vito “Core Coração” Tra jazz e nuove musiche Concerto straordinario Coro della Radiotelevisione Ludwig van Beethoven Sarah McElravy viola e violino ore 22.30 Didier Lockwood All J.D. Allen Trio Orchestra di Fiati della svizzera Coriolano, ouverture Quartetto Energie Nove: Star Quartet con Antonio Faraò, J.D. Allen sax tenore, Svizzera italiana Maestro del coro in do minore op. 62 Hans Liviabella violino Ameen Saleem e Jeff Ballard Gregg August contrabbasso, Direttore Jean-Claude Kolly Andrea Marchiol Wolfgang Amadeus Mozart Barbara Ciannamea violino ore 24.00 Shai Maestro piano Olivier Robin batteria Ricordando David Maslanka Direttore Markus Poschner Sinfonia concertante per Ivan Vukčević viola solo David Maslanka Solisti violino, viola e orchestra Felix Vogelsang violoncello Una collaborazione Symphony No. 4 Brigitte Geller soprano in mi bemolle maggiore KV 364 Andriy Burko viola Sa 10, ore 20.45 Max Pizio Rete Due - Associazione Michael Gandolfi Theresa Kronthaler mezzo- Ludwig van Beethoven Beat Helfenberger violoncello Epic Jazz Trio & guest Fulvio Jazzy Jams Vientos y Tangos soprano Sinfonia n. 3 in mi bemolle Piotr Il’ič Čajkovskij Sigurtà James Barnes Louis Olivares Sandoval tenore maggiore op. 55 Eroica Souvenir de Florence, sestetto ore 22.30 Shai Maestro Trio In diretta su Rete Due Danza Sinfonica Torben Jürgens basso per archi in re maggiore op. 70 ore 24.00 Luca Sapio & Italian rsi.ch/retedue Arturo Márquez Wolfgang Amadeus Mozart In diretta su Rete Due Felix Mendelssohn Royal Family Danzón No. 2 Requiem per soli, coro e e in videostreaming Ottetto per archi in mi bemolle orchestra in re minore KV 626 rsi.ch/concertirsi maggiore op. 20 Rete Due sarà in diretta tutte Prevendita: concertirsi@rsi.ch le sere, dalle 22.00 alle 24.00 oppure +41 (0)91 803 91 25 Prevendita: Ufficio turistico di In diretta su Rete Due Collegamenti pomeridiani Bellinzona +41 (0)91 825 21 31 e in videostreaming dalle 16.35 alle 17.00 In diretta su Rete Due rsi.ch/concertirsi e in vedeostreaming rsi.ch/retedue 25 RENDEZ-VOUS 24
club Montauk Un giardino di Gotthard sabato 14 e domenica 15 aprile 2018 note evocative Bologna culla Max Frisch di Kevin Merz (Suhrkamp Verlag) documentario (CH 2017) Le musiche dello spettacolo Per te della Compagnia Mattia Mantovani Marco Zucchi Finzi Pasca su CD della musica OSI, Kevin Griffiths direzione La località di Montauk, sulla Rispetto a un recente passa- Artisti della Compagnia penisola di Long Island non to, stanno trovando finalmente Finzi Pasca lontano da New York, grazie un minimo di spazio in sala a questo libro di Max Frisch anche le produzioni svizzere “Melodie fatte di petali, di forme del 1975 è diventata non solo e della Svizzera italiana. Un pomeriggio a teatro per un’interessante versione del Simon Boccanegra e un viaggio sotto a spirali logaritmiche. Immagino un luogo letterario ma anche È il caso del documentario i portici della città delle torri per ripercorrere pagine fondamentali della storia della musica: la musica fatta di strumenti sem- una specie di luogo di cura per sulla più famosa rock band del Rossini visse a Bologna così come Farinelli; Respighi vi nacque; Mozart era membro della sua plici come il filo d’erba, fino alla coppie in crisi. Non è un’esa- nostro paese, prodotto da prestigiosa Accademia; Padre Martini ha dedicato a Bologna tutta la sua vita e Wagner scelse complessità dell’orchidea-violi- gerazione: lo dice anche Amka Films e dalla RSI, che lo la città Emiliana per la prima di molte delle sue opere. no. Non sono forse gli strumenti Volker Schlöndorff nei contri- scorso anno aveva avuto l’ono- come fiori, piante, prati? Non è Sabato 14 aprile partenza in bus dal Ticino con destinazione Bologna. All’arrivo, sistemazione buti speciali dell’edizione in re della serata conclusiva in forse il pianoforte imponente in hotel**** centrale e tempo a disposizione per il pranzo libero. Nel primo pomeriggio, faremo DVD del suo ultimo film, Return Piazza Grande a Locarno. come una grande quercia cen- una visita che ci permetterà di iniziare a conoscere il legame di Bologna con la musica. to Montauk, realizzato pren- Con uno sguardo affettuoso tenaria?”. Con queste evocative Con la guida visiteremo l’Oratorio di San Colombano con la sua stupenda collezione di strumenti dendo spunto dal capolavoro ma sufficientemente distante, e calzanti parole immaginifiche antichi del Maestro Tagliavini. Resto del pomeriggio libero. Cena libera e pernottamento in hotel. dello scrittore zurighese. Il che, che può intrigare sia i fan dei Maria Bonzanigo - compositri- a guardar bene, è uno strano Gotthard che gli spettori com- Domenica 15 aprile dopo colazione, ci attende ancora un’interessante visita legata alla musica ce, coreografa e co-fondatrice ma simpatico paradosso, per- pletamente ignari delle loro con il Museo Internazionale e la Biblioteca della Musica che vanta fra le molte cose la famosa della Compagnia Finzi Pasca - ché il libro di Frisch è in sostan- canzoni, Kevin Merz ne raccon- collezione di Padre Martini ed i manoscritti di Mozart, Rossini, Wagner, Vivaldi, Respighi. ci introduce alle suggestive mu- za il racconto indiretto di un ta la nascita artistica, i primi Pranzo libero e consegna delle camere alle 14.00. Alle 15.30 nello storico e prestigioso Teatro siche composte, su testi di Da- duplice adulterio e della conse- scalcagnati riscontri, il succes- Comunale di Bologna assisteremo all’opera: niele Finzi Pasca, per accompa- guente fine di un matrimonio. so internazionale, la passione, gnare la storia dello spettacolo Eppure è proprio un simile le incomprensioni, i dietro le Simon Boccanegra Per te. Un ideale giardino inte- paradosso a costituire la cifra quinte e qualche stralcio di Opera di Giuseppe Verdi riore - musicale e poetico - che più autentica di questo libro, vita quotidiana. Non solo agio- Melodramma in un prologo e tre atti di Francesco Maria Piave la Compagnia ha costruito attor- che in più di quarant’anni non grafia, ma anche riflessione Direttore d’orchestra Andriy Yurkevych no alle vitali radici lasciate in ha perso nulla quanto a sugge- su qualche effetto collaterale Regia Giorgio Gallione eredità da Julie Hamelin Finzi - stione e può essere davvero “darwiniano” della fama. co-fondatrice e anima della considerato, come del resto Al termine, rientro in Ticino. Compagnia, prematuramente suggeriva lo stesso Frisch, il Nelle sale della Svizzera scomparsa nel 2016. A lei è suo libro più “sincero”: un clas- italiana dal primo marzo. Prezzo per persona in camera doppia CHF 450.- dedicato lo spettacolo. Il CD sico moderno che Suhrkamp Supplementi (per persona) camera singola CHF 65.- propone 22 tracce che alterna- ristampa ora con una nuova e no brani registrati nel 2016 La quota comprende Viaggio in bus Granturismo / 1 notte in hotel**** con prima colazione accattivante veste grafica. all’Auditorio Stelio Molo della a buffet / Visite e ingressi come da programma / biglietto in platea opera “Simon Boccanegra” RSI dall’Orchestra della Svizze- ra italiana sotto la direzione di Iscrizioni dal 5 marzo al numero T +41 91 803 56 60 oppure clubretedue@rsi.ch Kevin Griffiths e brani interpre- Condizioni d’annullamento dal 15.3 50%, dal 25.3 100% tati dal vivo dagli artisti della Compagnia Finzi Pasca. 27 NOTA BENE 26
Frequenze di Rete Due Fm Bellinzonese 93.5 Biasca e Riviera 90.0 97.9 93.5 Blenio 90.0 Bregaglia 97.9 99.6 96.1 Calanca 90.2 Leventina 90.0 93.6 96.0 Locarnese 97.8 93.5 92.9 Luganese 91.5 94.0 91.0 Malcantone 97.6 91.5 Mendrisiotto 98.8 Mesolcina 90.9 91.8 92.6 Maggia-Onsernone 97.8 93.9 91.6 Rivera-Taverne 97.3 92.8 Val Poschiavo 94.5 100.9 Verzasca 92.3 92.7 Galleria Mappo-Morettina 93.5 INTERNET retedue.rsi.ch SATELLITE Satellite Hotbird 3 Posizione 13° Est Frequenza 12.398 GHz DAB K12 20 OFC / Ladina Bischof 10 celluloidportraits.com 9 kids.niehs.nih.gov 5-6 wikipedia.org 13 iStockphoto 7 storiain.net Immagini: n.2 Produttrice Rete Due Ackermann Dal Ben tutti i diritti riservati Prestampa Taiana Duplicazione RSI 18 Progetto grafico Art Director RSI Redazione Cult Gianni Bardelli Fosca Vezzoli Sandra Sain Stampa Fotolito © RSI T +41 (0)91 803 56 60 F +41 (0)91 803 90 85 clubretedue@rsi.ch casella postale Club Rete Due rsi.ch/rete-due 6903 Lugano 69-235-4 Internet E-mail Ccp
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