I linfedemi dopo le terapie antitumorali - Rischi, diagnosi, terapia Un'informazione della Lega contro il cancro per gli specialisti - Lega contro ...

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I linfedemi dopo le terapie antitumorali - Rischi, diagnosi, terapia Un'informazione della Lega contro il cancro per gli specialisti - Lega contro ...
I linfedemi dopo le
terapie antitumorali
Rischi, diagnosi, terapia

Un’informazione della Lega contro il cancro
per gli specialisti
I linfedemi dopo le terapie antitumorali - Rischi, diagnosi, terapia Un'informazione della Lega contro il cancro per gli specialisti - Lega contro ...
Le Leghe contro il cancro in Svizzera:
prossimità, confidenzialità, professionalità
Offriamo consulenza e sostegno di prossimità ai pazienti oncologici, ai loro
familiari e amici. Nelle 60 sedi delle Leghe contro il cancro operano un
centinaio di professionisti ai quali si può far capo gratuitamente durante
tutte le fasi della malattia.
Le Leghe cantonali organizzano campagne di sensibilizzazione e preven-
zione delle malattie tumorali presso la popolazione, con l’obiettivo di
promuovere stili di vita salutari e quindi ridurre il rischio individuale di
ammalarsi di cancro.

Impressum

Editrice                                               Autori e supervisori della 1a edizione
Lega svizzera contro il cancro                         Anna Sonderegger, fisioterapista specializzata in
Effingerstrasse 40, casella postale,                   fisioterapia linfologica; Hannu Luomajoki, fisiote-
3001 Berna, tel. 031 389 91 00,                        rapista OMT svomp, MPhty, Reinach AG; Yvonne
info@legacancro.ch, www.legacancro.ch                  Mussato Widmer, fisioterapista, insegnante di
                                                       terapia dei punti trigger, Kilchberg ZH; Dr. med.
Direzione progetto – 2 a edizione in francese
                                                       Lucien Perey, oncologo, primario del servizio di
Nicole Bulliard, specialista pubblicazioni, Lega
                                                       oncologia, Ospedale di zona di Morges; Dr. med.
svizzera contro il cancro, Berna
                                                       Roman H.K. Strössenreuther, medicina interna,
Autori                                                 Moosburg an der Isar (D); Didier Tomson, fisiote-
Didier Tomson, fisioterapista, Servizio di angio-      rapista, Servizio di angiologia, Centre Hospitalier
logia, Centre Hospitalier Universitaire Vaudois        Universitaire Vaudois (CHUV)
(CHUV)
                                                       Traduzione
Prof. Dr. med. Lucia Mazzolai, direttrice del
                                                       Dr. med. Paolo Valenti, Zurigo
Servizio di angiologia e del Dipartimento
malattie cardiovascolari, Centre Hospitalier           Lettorato
Universitaire Vaudois (CHUV)                           Dr. med. Giacomo Buso, CHUV, Losanna
                                                       Lorenzo Terzi, Lega svizzera contro il cancro,
Consulenza specialistica
                                                       Berna
Dr. med. Michèle Depairon, medico aggiunto,
PD & MER,                                              Immagini
Claudia Lessert, fisioterapista,                       Copertina: ImagePoint AG, Zurigo
Marcella Honorati, fisioterapista,                     p. 4: iStockphoto
Danièle Schmuki, fisioterapista, tutti del Servizio    p. 11, 12: Didier Tomson e Roman H. K. Strössen-
di angiologia, Centre Hospitalier Universitaire        reuther
Vaudois (CHUV)                                         p. 22: Shutterstock
Anna Sonderegger, fisioterapista specializzata in      p. 25: Didier Tomson
fisioterapia linfologica                               p. 26: Dirk Klumbach

Rilettura                                              Design
Nicole Bulliard, specialista pubblicazioni, Lega       Lega svizzera contro il cancro, Berna
svizzera contro il cancro, Berna
                                                       Stampa
Evelyne Carrel, Arzier
                                                       Mastra Druck AG, Schönbühl

Questo opuscolo è disponibile anche in lingua tedesca e francese.

© 2019, 2005, Lega svizzera contro il cancro, Berna | 2e edizione rivista

LSC | 9.2019 | 500 I | 031418013111
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Indice

 5 Editoriale                           21 Fisioterapia complessa
                                        		 decongestionante del linfedema
 6   Chi sono gli individui a rischio   23 Elementi del concetto
		   di linfedema?                      		terapeutico
 6   Linfedema primario                 24 Applicazione pratica
 6   Linfedema secondario               		 del concetto

 7 Fisiologia e fisiopatologia          27 Prescrizioni mediche necessarie
		 del sistema linfatico
                                        29 Fisioterapia complementare
 8 Stadi del linfedema
                                        30 Chi pratica la fisioterapia
10		 Diagnosi                           		 complessa decongestionante?

13 Perché si deve trattare              31 Informazioni e consigli
		 un linfedema?                        		 per la prevenzione
                                        31 Informare i pazienti
14 Complicazioni del linfedema
14		Erisipela (dermoipodermite         34 Appendice
     infettiva)
14		 Disturbi funzionali
14 Linfocisti e fistole linfocutanee
14 Linfangiosarcoma

15 Linfedema e dolore
15 Sindrome dolorosa miofasciale
16 Disturbi neurodinamici
17 Plessopatia brachiale
17 Recidiva del tumore
17	Sindrome dolorosa dopo il trat-
    tamento di un cancro del seno
18 Trombolinfangite superficiale

19 Terapia del linfedema
19		 Terapia farmacologica
19 Terapia chirurgica

                                            I linfedemi dopo le terapie antitumorali   3
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Cara lettrice, caro lettore

          Quando nel­      Il presente opuscolo è rivolto ai      Le seguenti informazioni hanno lo
     testo è utilizzata
                           medici, ai fisioterapisti, al perso-   scopo di aiutarla a riconoscere un
   ­s oltanto la forma
           maschile o      nale infermieristico e di assistenza   edema linfatico e ad applicare le
­f emminile, questa        a domicilio e in generale a tutti i    necessarie misure preventive e te-
          si riferisce a   professionisti del campo sanitario     rapeutiche. I riferimenti bibliogra-
            ­entrambe.
                           che accompagnano e assistono i         fici forniti in appendice comple-
                           pazienti oncologici.                   tano il testo, volutamente conciso,
                                                                  di questo opuscolo
                           Durante il trattamento chirurgico
                           di un cancro vengono spesso                    La Sua Lega contro il cancro
                           asportati dei linfonodi, al fine di
                           precisare la diagnosi, prevenire
                           una recidiva tumorale e definire
                           le terapie adiuvanti dopo l’inter-
                           vento chirurgico. La linfadenecto-
                           mia espone il paziente al rischio
                           della comparsa di un linfedema a
                           breve e perfino a lungo termine.

                                                                      I linfedemi dopo le terapie antitumorali   5
Chi sono gli individui a rischio
di linfedema?

Si distinguono due tipi principali di          Nell’ambito della cura di un tumore,
linfedema1,2.                                  il rischio di sviluppare un linfedema
                                               aumenta se si combina la chirurgia
                                               con la radioterapia o la chemiotera-
Linfedema primario                             pia.

Questo tipo consegue a una displa-             Tecnica del linfonodo sentinella
sia dei vasi linfatici e/o dei linfonodi.      Le cellule cancerose che si sepa-
L’edema può manifestarsi già alla na-          rano dalla massa tumorale possono
scita o comparire dopo un periodo di           migrare nel sistema linfatico e rag-
latenza variabile.                             giungere un linfonodo regionale. I
                                               linfonodi più vicini al tumore sono
                                               chiamati «linfonodi sentinella». In
Linfedema secondario                           essi possono formarsi delle micro-
                                               metastasi. Dopo iniezione di un pro-
Questo tipo è causato da un danno              dotto radioattivo e/o di un colorante
a carico dei vasi linfatici o dei linfo-       nella sede tumorale, si procede con
nodi. Contrariamente ai linfonodi, i           l’identificazione del linfonodo o dei
vasi linfatici sono dotati di capacità         linfonodi sentinella, che vengono
rigenerativa. La probabilità che si svi-       prelevati e analizzati per individuare
luppi un linfedema secondario a una            la presenza di cellule tumorali. In tal
semplice lesione (post-traumatica o            modo, questa tecnica permette la re-
post-operatoria) dei vasi linfatici è          alizzazione di un’exeresi linfonodale
quindi minore che in seguito a linfa-          limitata. Essa riduce il rischio di lin-
denectomia.                                    fedema, ma non lo elimina comple-
                                               tamente.
Nel presente opuscolo viene trattato
unicamente il linfedema secondario.

Tutti i pazienti che hanno subito una
lesione dei vasi linfatici o una linfa-
denectomia presentano un rischio
di linfedema persistente a lungo ter-
mine.

6   I linfedemi dopo le terapie antitumorali
Fisiologia e fisiopatologia
del sistema linfatico

Le caratteristiche anatomiche e fun-      La sua struttura anatomica gli per-
zionali del sistema linfatico permet-     mette, in condizioni normali, di far
tono di comprendere perché un’a-          fronte a tali situazioni. La vasomoti-
sportazione linfonodale o un grave        lità e ramificazione propria dei vasi
coinvolgimento dei vasi linfatici non     linfatici (interconnessi tramite ana-
comportino inevitabilmente la com-        stomosi), gli consentono infatti di
parsa di un linfedema clinicamente        aumentare il flusso linfatico e di com-
evidente, ovvero visibile e percepi-      pensare un sovraccarico patologico
bile alla palpazione.                     entro certi limiti. La sua riserva funzio-
                                          nale è comunque notevole (da 5 a 10
Il sistema linfatico assolve a tre fun-   volte il volume del carico fisiologico)3.
zioni principali:
• omeostasi dei fluidi interstiziali;     Lesioni anatomiche gravi e/o perma-
• trasferimento di proteine e altre       nenti del sistema linfatico possono
    sostanze veicolate dai collettori     causarne lo scompenso, con com-
    linfatici3, nonché delle sostanze     parsa di edema visibile e percepibile
    nutritive trasportate dalla linfa     al tatto.
    dell’apparato digerente (chilo),
    nel circolo sanguigno;                Il linfedema è per natura ricco di pro-
• funzione immunologica                   teine (d’origine plasmatica), in grado
                                          di stimolare una neoformazione di
Il sistema linfatico è sollecitato in     tessuto connettivo4 e adiposo5. Ciò
particolare:                              spiega la sua consistenza fibrosa o
• dall’attività fisica;                   pastosa, a seconda della prevalenza
• da malattie venose;                     di un tessuto rispetto all’altro, nonché
• da fenomeni infiammatori locali         il suo carattere evolutivo (tendente a
                                          un aggravamento progressivo). In
                                          seguito ad asportazione linfonodale,
                                          la comparsa di un linfedema soprag-
                                          giunge spesso a distanza di molti
                                          mesi. La latenza mediana è stimata
                                          a 24 mesi dalla cura di un carcinoma
                                          mammario5 e a 8 mesi dal tratta-
                                          mento di un tumore dell’utero6.

                                               I linfedemi dopo le terapie antitumorali   7
Stadi del linfedema

L’evoluzione del linfedema è molto                e non beneficiare di una terapia ade-
spesso insidiosa. A uno stadio pre-               guata. Tuttavia, è importante sapere
coce, la patologia può passare inos-              che un linfedema non trattato pro-
servata o essere considerata innocua              gredisce inesorabilmente.

    Il linfedema è classificato in tre stadi

    Stadio 0        Nessun segno clinico; le riserve funzionali del sistema lin-
    (o I a)         fatico sono in grado di compensare le lesioni senza alcuna
                    manifestazione clinica, ma la patologia può essere individua-
                    ta tramite linfofluoroscopia e linfoscintigrafia.

    Stadio I        Stadio reversibile; l’edema è alternativamente subclinico o
    (o I b)         clinicamente manifesto. Esso è soffice e pastoso al tatto. Il
                    segno della fovea è positivo, il segno di Stemmer e il pinch
                    test* sono negativi e non vi sono modificazioni tissutali
                    secondarie.

    Stadio II       Stadio non reversibile spontaneamente; l’edema è perma-
                    nente, con modificazioni tissutali secondarie. Il segno della
                    fovea si attenua mentre il segno di Stemmer e il pinch test*
                    diventano positivi.

    Stadio III      Stadio dell’elefantiasi con edema manifesto e spesso invali-
                    dante, gravato da modificazioni tissutali quali papillomatosi
                    e ipercheratosi, cui possono accompagnarsi cisti linfatiche e
                    linforragie.

    * Il pinch test consiste nella valutazione dello spessore della plica cutanea in tutte le
      localizzazioni rispetto al lato sano. Il segno di Stemmer è definito da un ispessimento
      della plica cutanea alla base del secondo dito del piede o delle dita della mano. La
      positività del pinch test e del segno di Stemmer rivela la presenza di un linfedema.
      Reputati infallibili, questi due segni clinici possono tuttavia risultare falsamente
      negativi nello stadio I del linfedema.

8      I linfedemi dopo le terapie antitumorali
Lesione e resezione del linfedema

In caso di lesioni o di un’asportazione di linfonodi, tutta la regione di
cui essi sono tributari è minacciata. Un linfedema può svilupparsi in
seguito a:

• asportazione di linfonodi sopraclavicolari e cervicali:
  a livello di testa e collo;

• asportazione di linfonodi ascellari:
  a livello dell’arto superiore, ma anche dell’emitronco omolaterale,
  della clavicola e della spina scapolare fino alla cresta iliaca;

• asportazione di linfonodi inguinali:
  a livello dell’arto inferiore interessato, della parete addominale e
  delle regioni lombare e glutea omolaterali, nonché a livello geni-
  tale;

• asportazione di linfonodi addomino-pelvici:
  a livello di uno o entrambi gli arti inferiori (a seconda della sede),
  ma anche della parte inferiore del tronco, compresi gli organi
  genitali esterni.

Nota bene
È importante evitare i prelievi di sangue, le infusioni e le iniezioni,
la misurazione della pressione arteriosa e l’agopuntura sull’arto o la
regione a rischio di edema.

                                             I linfedemi dopo le terapie antitumorali   9
Diagnosi

La diagnosi di linfedema è innan-               La linfoscintigrafia fornisce imma-
zitutto clinica: essa viene general-            gini statiche o dinamiche, tali da
mente posta tramite anamnesi ed                 permettere un’analisi qualitativa e
esame obiettivo, con la constata-               quantitativa della funzione vasco-
zione dei segni clinici specifici e di          lare linfatica. La linfofluoroscopia è
una differenza di circonferenza di              una tecnica più recente che permette
almeno 2 cm rispetto all’arto contro-           di ottenere immagini dinamiche in
laterale. In caso di interessamento             tempo reale e di tracciare una mappa
bilaterale degli arti, la presenza dei          estremamente nitida dei vasi linfatici
segni clinici è determinante. Tramite           superficiali.
l’esame obiettivo è possibile anche
stabilire l’estensione del linfedema            Un linfedema del tronco presenta ra-
e l’entità delle modificazioni tissutali        ramente il segno della fovea, ma può
associate, valutando in particolare i           essere evidenziato tramite il pinch
segni della fovea e di Stemmer, non-            test. Tali caratteristiche possono os-
ché il pinch test. Nella maggioranza            servarsi anche nella mammella, dove
dei casi, il linfedema è facilmente             il linfedema si manifesta frequente-
comprimibile nelle fasi iniziali e lo di-       mente con un aspetto della pelle si-
venta sempre meno con il progredire             mile alla buccia d’arancia.
della malattia.
                                                Un linfedema secondario dell’arto in-
La misurazione volumetrica dell’arto            feriore è perlopiù unilaterale ma può
coinvolto (tramite volumetria ad ac-            essere bilaterale, a seconda della
qua, perometro, misurazione indi-               localizzazione delle lesioni. Quando
retta con metro a nastro) completa le           è bilaterale, esso appare molto rara-
misurazioni perimetriche e si rivela            mente simmetrico. Quest’asimme-
particolarmente utile nel valutare              tria lo distingue dagli edemi gene-
l’efficacia di un trattamento.                  ralizzati, la cui eziologia è differente
                                                (scompenso cardiaco, sindrome ne-
Le tecniche di diagnostica per imma-            frosica, ecc.).
gini, la linfoscintigrafia e, più recen-        Sono ovviamente possibili forme mi-
temente, la linfofluoroscopia, per-             ste.
mettono di confermare la diagnosi di
malattia, valutare più precisamente
il tipo di alterazione, indirizzare il
drenaggio linfatico manuale (DLM)
e identificare le forme subcliniche di
linfedema.

10   I linfedemi dopo le terapie antitumorali
Segno della fovea che denuncia
la presenza di un edema.

Linfedema stadio II con segno
della fovea, segno di Stemmer
e pinch test positivi.

                                 I linfedemi dopo le terapie antitumorali   11
Segno di Stemmer positivo a
                                                destra.

                                                Pinch test positivo a destra.

                                                Pinch test positivo a sinistra.

12   I linfedemi dopo le terapie antitumorali
Perché si deve trattare un linfedema?

Il decorso spontaneo di un linfede-        I linfedemi a carico della testa, sorti
ma è sempre sfavorevole. L’intervallo      in seguito a linfadenectomia del col-
tra l’insorgenza delle prime manife-       lo, sono tra i più invalidanti perché
stazioni cliniche e la comparsa di un      impediscono di parlare, mangiare
edema clinicamente rilevante, o ad-        e deglutire normalmente e alterano
dirittura invalidante, varia tuttavia di   l’aspetto e la mimica facciali.
caso in caso.
                                           In base al concetto di salute adotta-
Benché la velocità di fibrotizzazione      to dall’OMS, le relazioni sociali e la
del tessuto sia estremamente varia-        capacità di svolgere le attività fon-
bile, in assenza di una cura adegua-       damentali della vita quotidiana so-
ta un linfedema non si ridurrà mai         no importanti quanto l’assenza di in-
spontaneamente.                            fermità fisiche5. Un trattamento del
                                           linfedema avviato tempestivamen-
Il linfedema compromette la quali-         te contribuisce in misura essenziale
tà della vita ed espone il paziente a      a conferire nuovamente alla perso-
molteplici complicazioni. Dopo aver        na affetta la sicurezza necessaria per
superato un cancro, le persone devo-       partecipare alla vita sociale.
no infatti confrontarsi con le conse-
guenze tardive e permanenti del suo        Un linfedema non curato, invece, può
trattamento.                               raggiungere proporzioni tali da com-
                                           portare un deterioramento dell’im-
Un linfedema, soprattutto se interes-      magine corporea e la comparsa di
sa l’arto superiore o la regione cra-      disturbi psichici quali ansia e depres-
nio-cervicale, rende chiaramente vi-       sione. Esso può dare origine a ulte-
sibile la presenza pregressa di una        riori gravi complicazioni.
neoplasia ed espone l’individuo al ri-
schio dell’isolamento sociale.

                                               I linfedemi dopo le terapie antitumorali   13
Complicazioni del linfedema

Erisipela (dermoipodermite                      Disturbi funzionali
infettiva)
                                                La cronicità, il volume e il peso di un
L’erisipela è un’infezione grave dei            linfedema favoriscono lo sviluppo di
tessuti cutanei e sottocutanei, che si          disturbi funzionali a carico dell’ap-
sviluppa rapidamente ed è causata               parato osteoarticolare, con conse-
da streptococchi o, più raramente,              guente disabilità.
da stafilococchi. Una regione interes-
sata dal linfedema è sempre indebo-
lita dal punto di vista immunologico6           Linfocisti e fistole
ed è pertanto soggetta alle infezioni.          linfocutanee
Le erisipele trattate tardivamente o            L’aumento della pressione linfatica
in modo inadeguato favoriscono le               favorisce l’insorgenza di dilatazioni
recidive infettive, il che determina            cistiche o perfino di fistole cutanee,
un’ulteriore riduzione della capacità           che a loro volta rappresentano una
funzionale del sistema linfatico lo-            porta d’accesso per i batteri respon-
cale. Tali episodi possono inoltre ma-          sabili dell’erisipela. Le fistole devono
nifestarsi in forma così poco pronun-           essere disinfettate e protette con una
ciata, ovvero senza dolore né febbre,           medicazione sterile, sulla quale va
da passare totalmente inosservati e             applicato un bendaggio compressivo.
non essere trattati; ne conseguono
un ulteriore aumento del numero di
recidive e un danneggiamento ancor              Linfangiosarcoma
più esteso a carico dei vasi linfatici.
                                                Un linfedema non curato può, dopo
Il corretto trattamento del linfedema è         molti anni, subire una degenerazione
alla base della profilassi dell’erisipela.      sarcomatosa e trasformarsi in linfan-
È altrettanto indispensabile adottare           giosarcoma, la sua complicazione
alcune precauzioni, come curare re-             più temibile.
golarmente la pelle con prodotti leg-
germente acidi (pH 5 – 5.5) e idratanti.

 Diminuire il rischio di complicazioni
 La riduzione del rischio di complicazioni si ottiene grazie a un trattamento
 adeguato dell’edema e all’utilizzo di una contenzione elastica appropriata.

14   I linfedemi dopo le terapie antitumorali
Linfedema e dolore

Il linfedema, anche quando è volumi-      Questi dolori di origine muscolare,
noso, non è doloroso in sé. Cionono-      frequenti dopo la cura di un car-
stante, i pazienti riferiscono spesso     cinoma mammario, non compa-
una sensazione di tensione dei tes-       iono sempre precocemente, come
suti coinvolti. Occorre identificare la   nel caso della sindrome dolorosa
causa di ogni fenomeno doloroso in        post-mastectomia (vedi p. 17), ma
una regione interessata dall’edema        talvolta a distanza di molti anni. Inol-
(diagnosi differenziale).                 tre, essi non insorgono solo dopo
                                          una mastectomia radicale, ma anche
                                          a seguito di un trattamento chirur-
Sindrome dolorosa                         gico conservativo.
miofasciale
                                          Anche una paresi o una paralisi del
In seguito al trattamento di un car-      muscolo grande dentato, derivanti
cinoma mammario, alcuni muscoli           da lesioni del nervo grande dentato
possono essere sollecitati in maniera     e da un’immobilizzazione prolungata
anomala, spesso cronicamente. Il po-      del braccio in posizione accorciata,
sizionamento intraoperatorio della        possono favorire la comparsa di
spalla, l’asportazione dell’aponeu-       punti trigger.
rosi del grande pettorale, la fibrosi
da radioterapia dei pettorali, le for-    Purtroppo, questi dolori sono troppo
mazioni cicatriziali, le trombolinfan-    spesso qualificati come psicogeni e
giti superficiali, l’assunzione di mal-   non beneficiano sempre di un trat-
posizioni in seguito ai trattamenti,      tamento adeguato. Sedute di fisio-
ma anche il linfedema in sé possono       terapia con massaggi (massaggio
provocare una sindrome dolorosa           lineare, pressioni, vibrazioni mecca-
miofasciale, che include una serie di     niche, massaggio trasverso, impa-
segni e sintomi legati alla presenza      stamento, palpazione più rullaggio) e
di punti trigger miofasciali7, o punti    allungamenti muscolari permettono
grilletto; essi possono provocare         il più delle volte di dare sollievo ai
anche la comparsa di dolori riflessi,     pazienti affetti.
con conseguenti squilibri muscolari
e compensazioni dolorose8. I muscoli
grande pettorale, grande dentato,
pronatore rotondo e i fasci superiori
del trapezio sono i più densi di punti
trigger.

                                              I linfedemi dopo le terapie antitumorali   15
Disturbi neurodinamici                          limitano tuttavia questi meccanismi
                                                e causano dolore.
La neurodinamica descrive le pro-
prietà fisiologiche e meccaniche dei            Inoltre, l’intervento chirurgico e la
nervi. A seguito di trattamenti anti-           radioterapia possono indurre sia una
tumorali, la neurodinamica dei nervi            stasi venosa che uno stato ipossico
periferici può essere compromessa               derivante dalla riduzione dell’irriga-
in modo tale da provocare dolori.               zione sanguigna dei tronchi nervosi,
Processi di cicatrizzazione post-chi-           che abbisognano di molto ossigeno,
rurgici o post-radioterapia possono             con conseguente alterazione del
infatti ostacolare lo scorrimento di            flusso assonico. In questo contesto,
un nervo periferico9 lungo il suo per-          un ruolo importante è rivestito dalla
corso, e perfino comprimerlo.                   neoformazione di canali ionici ati-
                                                pici10 modulati dall’adrenalina e atti-
Tale limitazione della mobilità o com-          vati dallo stress ipossico.
pressione di un tronco nervoso sono
associati a fenomeni dolorosi irra-             Tali dolori possono dare origine a
diati, che risultano talvolta di difficile      un quadro clinico evocativo di una
interpretazione.                                sindrome del tunnel carpale. La dia-
                                                gnosi differenziale è essenziale in
Nota bene                                       questi casi, poiché il problema non
La conduzione nervosa può risultare             può essere risolto con un intervento
normale all’elettroneurografia. Con             chirurgico.
tale metodica, l’assenza di alterazioni
della conduzione nervosa non per-               I disturbi neurodinamici responsabili
mette pertanto di escludere questo              dei fenomeni dolorosi devono essere
genere di disturbi.                             identificati e sottoposti a un tratta-
                                                mento fisioterapico adeguato.
Spesso il trattamento di un carci-
noma mammario riduce la capacità                Una corretta fisioterapia permette in-
di scorrimento del nervo mediano,               fatti di dare sollievo ai pazienti affetti
che si muove solitamente di vari                nella maggior parte dei casi.
centimetri con gli spostamenti del
braccio o durante un’inspirazione o
un’espirazione profonda. Le cicatrici
e le alterazioni del tessuto connet-
tivo conseguenti alla radioterapia

16   I linfedemi dopo le terapie antitumorali
Plessopatia brachiale                    tendono a intensificarsi o che non
                                         rispondono alle consuete misure an-
Nel trattamento del carcinoma            talgiche.
mammario, le modifiche del tessuto
connettivo e della struttura dei vasi
dovute alla radioterapia possono ri-     Sindrome dolorosa dopo il
durre l’irrorazione sanguigna, com-      trattamento di un cancro
promettendo così il metabolismo tis-
sutale. Tale evenienza interessa non
                                         del seno
solo la cute (radiodermite), ma anche    La vecchia definizione di «sindrome
il plesso brachiale.                     post-mastectomia» è fuorviante, poi-
                                         ché tale condizione può manifestarsi
La plessopatia radiogena può provo-      anche dopo un intervento conserva-
care la comparsa di dolori intensi e     tivo del seno. Il fenomeno è stato de-
persino disturbi motori, che vanno       scritto per la prima volta negli anni
dalla paresi alla paralisi completa.     ’80, quando la tumorectomia nella
Essa può manifestarsi anche dopo         cura del carcinoma mammario era
molti anni dal trattamento, per cui è    poco praticata. L’incidenza di questa
sempre necessario escludere una re-      sindrome è valutata intorno al 40 %
cidiva tumorale in questi casi.          dei casi11.

La plessopatia radiogena è una ma-       Si tratta di dolori cronici che si mani-
lattia cronica. La strategia terapeu-    festano immediatamente o precoce-
tica prevede il trattamento del dolore   mente dopo l’intervento chirurgico e
e l’adozione di misure fisioterapiche    interessano l’emitorace anteriore, la
ed ergoterapiche per consentire lo       zona cicatriziale, l’ascella o la metà
svolgimento delle attività quotidiane.   superiore del braccio. I dolori di tipo
                                         neuropatico sono legati a una le-
                                         sione del secondo nervo intercosto-
Recidiva del tumore                      brachiale. Spontanei e permanenti,
                                         o provocati dalla pressione su un
La comparsa di un dolore associato       punto trigger e parossistici, i dolori
a un linfedema preesistente può es-      sono spesso accompagnati da pa-
sere dovuto a una recidiva tumorale.     restesie e dolori lancinanti o urenti.
Occorre pertanto effettuare accer-       Se la risposta al trattamento fisio-
tamenti approfonditi per escludere       terapico (tecniche neuromeningee,
tale evenienza, in particolare in caso   fasciaterapia) non è soddisfacente,
di dolori permanenti, recidivanti, che   il paziente deve essere indirizzato

                                             I linfedemi dopo le terapie antitumorali   17
agli specialisti della terapia del do-          Il trattamento fisioterapico con mas-
lore12. Tali fenomeni dolorosi pos-             saggi mirati in corrispondenza del
sono associarsi alla presenza di un             punto o dei punti d’attacco e diretto
linfedema, ma senza una relazione               linearmente lungo il cordone, asso-
causa-effetto.                                  ciato ad allungamenti dolci e pro-
                                                gressivi, permette nella maggior
                                                parte dei casi di ripristinare le escur-
Trombolinfangite                                sioni articolari preservando i collet-
superficiale                                    tori interessati.

L’ostruzione trombotica di collettori
linfatici in seguito a linfadenectomia
ascellare, inguinale o sopraclavico-
lare può manifestarsi con la com-
parsa di uno o più cordoni palpa-
bili che limitano la mobilità e sono
spesso responsabili di retrazioni do-
lorose, i cui punti d’attacco si situano
al centro del linfonodo operato.

Nell’ambito del trattamento chirur-
gico del carcinoma mammario, le
trombolinfangiti superficiali insor-
gono più frequentemente in seguito
a svuotamento ascellare (5,2 – 72 %)
che dopo un’adenectomia con la
tecnica del linfonodo sentinella
(0,9 – 41 %)13; queste alterazioni ridu-
cono la funzionalità della spalla e co-
stituiscono un fattore di rischio per il
linfedema.

18   I linfedemi dopo le terapie antitumorali
Terapia del linfedema

Il linfedema è una malattia cronica.          La loro efficacia non è stata dimo-
Secondo lo stato attuale delle cono-          strata in maniera convincente, ma
scenze, una guarigione completa e             tali creme e pomate possono essere
definitiva non è pertanto possibile.          utilizzate quali coadiuvanti nell’am-
L’obiettivo della terapia consiste nel        bito della fisioterapia.
ridurne il volume, limitare il disturbo
funzionale ch’esso comporta, preve-           Nota bene
nire, controllare e correggere le sue         L’accumulo di proteine nel liquido
complicazioni e, nel migliore dei casi,       interstiziale non è originato, nel caso
riportarlo e mantenerlo allo stadio di        del linfedema, da un’eccessiva fuori-
latenza clinica (vedi p. 8, stadi 0 o I a).   uscita di proteine plasmatiche dai ca-
                                              pillari, bensì da una diminuzione del
                                              loro drenaggio da parte del sistema
Terapia farmacologica                         linfatico. L’utilizzo di farmaci che ri-
                                              ducono la permeabilità capillare non
Diuretici                                     è pertanto scientificamente fondato.
I diuretici sono controindicati nel trat-
tamento del linfedema. Questi far-
maci provocano infatti un aumento             Terapia chirurgica
della pressione plasmatica oncotica
in seguito alla riduzione della sola          La chirurgia del linfedema non è sto-
parte idrica del linfedema, aumen-            ria recente. I primi interventi chirur-
tando così la concentrazione proteica         gici sono stati infatti descritti sin dal
e favorendo le alterazioni tissutali se-      1908 da Handley.
condarie14, come la proliferazione del
tessuto connettivo.                           Attualmente, la chirurgia del linfe-
                                              dema si basa su diversi approcci.
Tonici linfatici, attivatori dei
macrofagi e sostanze che riducono             Resezione dei tessuti cutanei e
la permeabilità capillare                     sottocutanei in eccesso
Esistono in commercio vari prepa-             È la tecnica più antica e viene riser-
rati, generalmente per via topica,            vata alle forme più gravi e invali-
contenenti diverse sostanze (biofla-          danti. In questi casi, la terapia per-
vonoidi, benzopironi) in grado teori-         mette una riduzione importante del
camente di stimolare l’angiomotilità          volume della regione interessata, ma
linfatica e l’attività macrofagica, op-       comporta gravi rischi di complica-
pure di ridurre la permeabilità capil-        zioni quali disturbi di cicatrizzazione
lare.                                         e infezioni, nonché flebiti.

                                                  I linfedemi dopo le terapie antitumorali   19
Liposuzione del tessuto adiposo                 di alleviarne i sintomi. Bisogna tener
sottocutaneo                                    conto del rischio di complicazioni a
Questo approccio consiste nell’aspi-            carico della circolazione linfatica nel
rare l’eccesso di tessuto adiposo per           sito di prelievo. Questa tecnica, che
mezzo di cannule. La diminuzione del            è il metodo chirurgico più recente, è
grasso sottocutaneo riduce il volume            considerata promettente, ma al mo-
del linfedema. Si tratta di un inter-           mento non è stata ancora sufficien-
vento che deve essere preso in con-             temente studiata.
siderazione soprattutto nei pazienti
che presentano un linfedema con                 Conclusione
un’abbondante componente adiposa                Non esiste alcun consenso in merito
e nei quali non si riscontra il segno           alle indicazioni per queste diverse
della fovea.                                    tecniche chirurgiche, la cui efficacia
                                                necessita di un corpus di prove più
Confezionamento di anastomosi                   ampio. Tuttora, la chirurgia del linfe-
linfo-venose o linfo-linfatiche                 dema è sperimentale. Va inoltre sot-
Sono i metodi più utilizzati e consi-           tolineato che essa non fornisce una
stono nel connettere vasi linfatici lo-         soluzione definitiva al linfedema, per
cali a una vena o a un collettore linfa-        il quale restano comunque indispen-
tico sano in modo da deviare la linfa           sabili le terapie decongestionante e
verso la circolazione venosa o verso            compressiva.
una rete linfatica funzionale. Le com-
plicazioni sono piuttosto rare. Questi
interventi sono riservati a chirurghi
esperti in microchirurgia. I migliora-
menti osservati dopo il confeziona-
mento di tali anastomosi riguardano
più la riduzione delle sensazioni di
pesantezza e di tensione dei tessuti
che dell’effettivo volume del linfe-
dema.

Trapianto autologo di linfonodi
Con questa tecnica si prelevano dei
linfonodi da una zona sana del pa-
ziente e li si innesta mediante mi-
crochirurgia alla radice dell’arto in-
teressato da linfedema, allo scopo

20   I linfedemi dopo le terapie antitumorali
Fisioterapia complessa decongestionante
del linfedema

Attualmente non esiste alcuna cura         Tali trattamenti sono di solito ese-
per il linfedema. Ciononostante, la        guiti in sede ambulatoriale, ovvero
fisioterapia offre la possibilità di ri-   nello studio del fisioterapista, ma nei
durne il volume, diminuire il rischio      casi gravi possono essere effettuati
di complicazioni infettive e articolari    anche in centri specializzati.
e attenuarne i disturbi funzionali, per-
mettendo al paziente di condurre una       Nella Svizzera tedesca esistono al-
vita quanto più normale possibile.         cune cliniche di riabilitazione che
                                           propongono dei trattamenti per il lin-
Associando una cura adeguata della         fedema (RehaClinic di Bad Zurzach,
pelle, il drenaggio linfatico manuale      Rehaclinic della SUVA a Bellikon,
(DLM), la compressione, la conten-         Clinica bernese di Montana)17, 18.
zione e l’esercizio fisico, questo ap-     Nella Svizzera romanda il servizio
proccio delineato nell’edizione del        di angiologia dell’Ospedale univer-
2016 del «Consensus Document of            sitario di Losanna (CHUV) possiede
the International Society of Lympho-       un’unità di linfologia che offre l’ac-
logy» resta ad oggi la terapia di rife-    certamento completo del linfedema,
rimento.                                   inclusa la diagnostica per immagini.
                                           Il trattamento dei pazienti può avve-
Descritto da Winiwarter già nel            nire a livello ambulatoriale o in corso
189215, il DLM non ha mai cessato di       di ospedalizzazione.
evolvere, soprattutto in questi ultimi
anni grazie al contributo della dia-       Il ricovero ospedaliero dei pazienti è
gnostica per immagini. I reperti della     riservato ai casi di linfedema gravi
linfoscintigrafia e, più recentemente,     o accompagnati da comorbilità im-
della linfofluoroscopia hanno conva-       portanti. Può essere proposto anche
lidato infatti alcune tecniche manuali.    quando la distanza o l’entità delle
                                           spese di trasporto rendono difficile
La fisioterapia linfologica mediante       recarsi dal fisioterapista. Su espli-
fisioterapia complessa decongestio-        cita prescrizione medica, sono effet-
nante (FCD), anche nota come «fi-          tuabili anche trattamenti a domicilio
sioterapia decongestionante combi-         (vedi p. 27).
nata», consta di ausili e tecniche che
permettono di ridurre diverse forme
di edema (linfedemi, flebedemi, li-
pedemi e loro combinazioni, talvolta
complicate da ulcere della gamba,
nonché edemi ciclici idiopatici).16

                                               I linfedemi dopo le terapie antitumorali   21
22   I linfedemi dopo le terapie antitumorali
Elementi del concetto                     • consulenza e informazione:
terapeutico                                 – c omportamento da adottare
                                               nella vita quotidiana;
Una fisioterapia effettuata corretta-        –m  ezzi ausiliari;
mente permette il più delle volte una       –o  rganizzazioni e servizi dispo-
riduzione del volume dell’edema,               nibili (Lega contro il cancro,
tranne che in casi particolari quali la        LymphoSuisse, Swiss Lymphoe-
presenza di una recidiva tumorale o            dema Framework, Lympha-Hel-
di metastasi linfonodali.                      vetica).

Il trattamento adeguato del linfe-        Nota bene
dema prevede l’applicazione di più        Nella migliore delle ipotesi il linfe-
misure combinate in maniera speci-        dema può essere riportato al suo
fica e adattata a ciascun caso parti-     stadio iniziale, ma è imperativo che
colare.                                   il paziente attui autonomamente un
                                          certo numero di misure. Un tratta-
Misure del concetto terapeutico:          mento appropriato richiede la colla-
• valutazione clinica iniziale e          borazione attiva del paziente19, che
  durante il decorso;                     partecipa così alla cura della sua ma-
• terapia topica;                         lattia.
• linfodrenaggio manuale terapeu-
  tico;
• trattamento delle cicatrici all’oc-
  correnza;
• terapia compressiva (bendaggio
  multistrato e, in seguito, com-
  pressione elastica);
• fisioterapia respiratoria se neces-
  saria;
• riabilitazione funzionale, tratta-
  mento del dolore;
• istruzione del paziente su:
  – prevenzione dell’erisipela;
  – misure terapeutiche attuate dal
     paziente stesso (autodrenaggi,
     autobendaggi, ecc.);

                                              I linfedemi dopo le terapie antitumorali   23
Applicazione pratica del                        2. Fase di stabilizzazione e di
concetto                                           ottimizzazione
                                                La seconda fase del trattamento ha
Il linfedema secondario è una malat-            inizio con l’uso di una contenzione
tia cronica che non richiede un tratta-         elastica adattata. Si mira a conser-
mento fisioterapico continuativo, ma            vare e ottimizzare i benefici ottenuti
necessita a ogni modo di una pianifi-           durante la prima fase. È essenziale
cazione terapeutica a lungo termine.            che i pazienti collaborino alla terapia
Il trattamento raccomandato dall’In-            applicando le misure di automedica-
ternational Society of Lymphology               zione apprese: indossare rigorosa-
(ISL), illustrato di seguito, si articola       mente i dispositivi di contenzione,
in due fasi. La strategia si basa sul           integrarli, se necessario, con altri
quadro clinico e sugli obiettivi stabi-         mezzi di compressione (autoben-
liti in accordo coi pazienti.                   daggi, compressione notturna o
                                                indumento contenitivo), effettuare
1. Fase intensiva decongestionante              manovre di autodrenaggio, praticare
Il suo obiettivo è ridurre il volume            esercizi fisici e respiratori e adottare
dell’edema. Questa fase si sviluppa             un comportamento adeguato per
idealmente con una frequenza di cin-            evitare un aggravamento o un’infe-
que (minimo tre) sedute a settimana             zione dell’arto o della regione affetta.
di fisioterapia decongestionante, ap-           Alcune sedute fisioterapiche aggiun-
plicando tutte le misure necessarie a           tive possono essere utili ad assicu-
seconda della situazione clinica indi-          rare nel lungo termine il buon risul-
viduale.                                        tato del trattamento.

Durata                                          Durata
La durata è solitamente compresa tra            Data l’incurabilità del linfedema,
una e due settimane, ma può essere              questa fase è concepita per essere
adattata in funzione dell’evoluzione            di lunga durata. A ogni ripresa della
clinica.                                        fase intensiva di riduzione dell’e-
                                                dema dovrebbe seguire il rinnovo
Al termine di questa fase, quando               del materiale di compressione (ogni
l’edema è stato ridotto al massimo,             3 – 6 mesi, a seconda dei casi).
è previsto l’adattamento di un dispo-
sitivo di contenzione elastica. Ciò ri-         Di solito, gli intervalli tra le serie di
chiede una stretta collaborazione tra           trattamento intensivo possono es-
il fisioterapista e un tecnico ortope-          sere prolungati progressivamente.
dico specializzato.                             In generale, si raccomanda tuttavia

24   I linfedemi dopo le terapie antitumorali
Linfedema secondario dell’arto inferiore, prima e dopo due settimane di trattamento
intensivo.

di effettuare una fase intensiva al-          Le precauzioni e i comportamenti
meno 1 – 2 volte l’anno per control-          quotidiani per prevenire le complica-
lare al meglio il linfedema nel lungo         zioni come l’erisipela devono essere
termine.                                      osservati per tutta la vita.

                                                   I linfedemi dopo le terapie antitumorali   25
Linfedema secondario dell’arto superiore, prima e dopo due settimane di trattamento
intensivo.

Nota bene
Un trattamento rigoroso del linfe-              piego esclusivo di linfodrenaggi ma-
dema implica un approccio in due                nuali non è pertanto conforme alle
fasi, con uso di bendaggi compres-              linee guida del trattamento del linfe-
sivi durante la fase intensiva. L’im-           dema21.

26   I linfedemi dopo le terapie antitumorali
Prescrizioni mediche necessarie

Prescrizione della fisioterapia            È necessario indicare la modalità di
complessa decongestionante                 confezionamento (confezionato in
Il costo del trattamento di un linfe-      serie o su misura, in tessuto a trama
dema viene rimborsato dall’assicu-         circolare o piatta), il tipo di disposi-
razione obbligatoria di base, purché       tivo (calza o collant, gambaletto con
sia prescritto da un medico ed effet-      guanto per le dita dei piedi, bracciale
tuato da un fisioterapista diplomato       con guanto, ecc.) e la classe di com-
(posizione 7312 nella convenzione          pressione (I  – IV).
tariffaria di fisioterapia). Il tratta-
mento effettuato da un massaggia-          Dispositivi di contenzione confezio-
tore medico diplomato (certificato         nati in serie
dalla Croce Rossa) o da un linfote-        Dopo la cura di un linfedema, rara-
rapista riconosciuto è attualmente         mente si raccomanda l’uso di dispo-
rimborsato dalle assicurazioni com-        sitivi standard. Essi possono rivelarsi
plementari.                                sufficienti per un linfedema al primo
                                           stadio. Il rimborso è limitato a due
La prescrizione medica deve conte-         dispostivi all’anno.
nere l’indicazione «drenaggio linfa-
tico manuale e bendaggio compres-          Dispositivi su misura
sivo» affinché il costo del materiale      Per la maggior parte dei linfedemi si
di bendaggio sia rimborsato dalla          raccomanda l’utilizzo di un materiale
cassa malati (posizione 7361 nella         a trama piatta e confezionato su mi-
convenzione tariffaria di fisioterapia).   sura.

Se è necessaria una fisioterapia a do-     Di regola, un bracciale elastocom-
micilio, essa deve essere specificata      pressivo ha una classe di compres-
nella prescrizione                         sione II, ma si può optare per un’al-
                                           tra classe di compressione a seconda
Prescrizione medica per i dispositivi      dei casi. I bracciali vanno portati ge-
di contenzione elastica                    neralmente con un guanto separato.
Indipendentemente dal fatto ch’essi
siano confezionati in serie o su mi-       Per le calze e i collant, la compres-
sura, anche per i dispositivi ela-         sione minima prescritta per l’arto in-
stocompressivi è obbligatoria una          feriore di solito equivale alla classe
prescrizione, affinché i loro costi ven-   III, mentre per la parte del collant che
gano rimborsati dalla cassa malati.        avvolge il bacino la classe di com-
                                           pressione I o II può essere sufficiente.

                                               I linfedemi dopo le terapie antitumorali   27
Nota bene                                       Incapacità lavorativa durante la fase
I dispositivi a trama piatta sono più           intensiva
costosi, ma anche molto più efficaci e          Durante la fase intensiva del tratta-
comodi. Il comfort è importante per-            mento di un linfedema è obbligatorio
ché favorisce l’aderenza del paziente           portare un bendaggio compressivo
al trattamento compressivo, che rap-            24 ore su 24. Inoltre, il trattamento
presenta uno strumento terapeutico              stesso mette a dura prova i pazienti a
fondamentale.                                   causa della sua durata e dell’impatto
                                                sull’organismo del linfodrenaggio
Inoltre, il confezionamento su mi-              manuale e dei bendaggi compres-
sura permette di affiancare parti di            sivi.
indumenti di classi di compressione
diverse e di ordinarli nelle forme più          Quest’intensità terapeutica è gene-
adatte.                                         ralmente poco compatibile con lo
                                                svolgimento di un’attività lavorativa
I dispositivi su misura sono fattu-             o la gestione delle faccende dome-
rati secondo le tariffe dell’Associa-           stiche. Occorre pertanto emettere
zione svizzera dei tecnici ortopedici           un certificato che attesti l’incapacità
(ASTO)20.                                       lavorativa e/o organizzare un aiuto
                                                domiciliare.
Diversamente dai dispositivi in serie,
il rimborso dei dispositivi di conten-          Può raccomandare ai Suoi pazienti di
zione a maglia piatta non è limitato a          rivolgersi alla Lega contro il cancro
un certo numero per anno.                       del loro Cantone (vedi «Appendice»,
                                                p. 38) per chiarire eventuali questioni
Quando sono prescritti dal medico,              assicurative.
gli infila-calze e gli infila-bracciali
(SimSlide®, EasySlide®, Medibutler®,
ecc.) sono parzialmente rimborsati
dalle casse malati in base alle tariffe
dell’ASTO.

28   I linfedemi dopo le terapie antitumorali
Fisioterapia complementare

Una buona qualità della mobilità ar-       Una fisioterapia generale può essere
ticolare, del tono muscolare e della       utile anche per i pazienti che al ter-
coordinazione motoria favorisce le         mine di un trattamento tumorale non
attività fisiche, che sono il motore di    hanno un linfedema, ma accusano
una circolazione linfatica ottimale.       limitazioni nei movimenti e/o dolori
Per questo motivo la riabilitazione        (vedi p. 15).
funzionale è un elemento importante
nel concetto di trattamento dell’e-        Sono disponibili offerte di riabilita-
dema.                                      zione oncologica completa, corsi o
                                           gruppi di sport per malati di cancro.
Movimenti respiratori ampi stimo-          Trova informazioni approfondite nel
lano il ritorno della linfa; la fisiote-   sito web della Lega svizzera contro il
rapia respiratoria è pertanto parte        cancro: www.legacancro.ch.
fondamentale di una corretta fisiote-
rapia complessa decongestionante.

Per riuscire a conseguire questi obiet-
tivi, è talvolta necessario frequentare
per periodi più lunghi sedute com-
plementari di fisioterapia generale,
per la quale occorre una prescrizione
medica (posizione 7301 nella con-
venzione tariffaria di fisioterapia).

                                               I linfedemi dopo le terapie antitumorali   29
Chi pratica la fisioterapia complessa
decongestionante?

Non tutti i fisioterapisti dispongono           L’unità di linfologia presso il servizio
di una formazione complementare in              di angiologia del CHUV di Losanna
linfologia23 o dispongono di un CAS             offre una visita specialistica e, all’oc-
in angiologia/linfologia. Prima di pre-         correnza, esami per accertare la fun-
scrivere una cura presso un fisiotera-          zionalità del sistema linfatico (linfo-
pista è quindi meglio informarsi. Un            scintigrafia e linfofluoroscopia) e il
elenco degli indirizzi dei fisioterapi-         trattamento del linfedema.
sti in possesso di tale formazione è
reperibile sul sito dell’associazione           Sono molti i massaggiatori in am-
LymphoSuisse e nella maggior parte              bito medico che dispongono anche
dei centri di senologia (vedi «Appen-           di una formazione in fisioterapia lin-
dice», p. 34).                                  fologica. Essi non sono fornitori di
                                                prestazioni ai sensi della LAMal, ma i
Anche l’Associazione svizzera di fisio-         loro onorari possono essere rimbor-
terapia (vedi «Appendice», p. 34) for-          sati da alcune assicurazioni comple-
nisce le coordinate dei suoi membri             mentari21 (vedi p. 24).
che dispongono di una formazione in
linfologia.

30   I linfedemi dopo le terapie antitumorali
Informazioni e consigli
per la prevenzione

Informare i pazienti                     latente. Il passaggio allo stadio
                                         manifesto dipende, fra l’altro, dal
Dopo ogni linfadenectomia, la re-        comportamento del paziente, che
gione originariamente drenata dai        dovrebbe essere informato in modo
linfonodi asportati è sempre suscet-     esaustivo su tali rischi, ma senza es-
tibile di sviluppare un linfedema        serne allarmato.

 Le informazioni essenziali per i Suoi pazienti sono le seguenti

 • I linfedemi non sono la conseguenza di un errore medico, bensì un
   effetto collaterale della linfadenectomia, indispensabile per curare
   certi tipi di tumore. I tassi d’incidenza riportati dopo la terapia del
   carcinoma mammario sono variabili: essi oscillano tra il 15 e il
   28 % per lo svuotamento ascellare e tra il 2,5 e l’8 % per la tecni-
   ca del linfonodo sentinella22. L’incidenza del linfedema è stimata
   al 30 – 40 % nei pazienti operati per un cancro ginecologico23, 24 e
   all’8 % in coloro che sono operati per un cancro della prostata24.

 • I linfedemi possono manifestarsi a distanza di molti anni da una
   linfadenectomia.

 • Il rischio di linfedema può essere ridotto con misure appropriate e
   con la prevenzione dell’erisipela.

 • Un fisioterapista in possesso di una formazione specifica può
   discutere individualmente con il paziente il modo migliore per pre-
   venire lo sviluppo del linfedema e offrirgli preziosi suggerimenti
   (sono richieste 1– 2 sedute). La Lega contro il cancro offre un opu-
   scolo gratuito contenente consigli utili: «Il linfedema e il cancro.
   Un’informazione per i pazienti».

 • L’arto esposto al rischio di linfedema non deve essere immobilizza-
   to, poiché i movimenti favoriscono la circolazione linfatica. Solleci-
   tazioni fisiche eccessive vanno tuttavia evitate.

 • Esistono terapie che permettono di contrastare il linfedema. Esse
   sono meno impegnative e più efficaci se adottate precocemente.

                                             I linfedemi dopo le terapie antitumorali   31
L’uso di un dispositivo di contenzione o di compressione notturna può
     contribuire a tenere sotto controllo il linfedema nel lungo termine.

 • Nel carcinoma mammario, appare sempre più plausibile che una fisio-
   terapia avviata precocemente con linfodrenaggio manuale, massaggio
   della zona cicatriziale, allungamenti muscolari, eventuale trattamento
   di una trombolinfangite superficiale e integrata da informazioni sui
   fattori di rischio del linfedema riduca l’incidenza del linfedema secon-
   dario dell’arto superiore. Tuttavia, sono necessari ulteriori studi per
   confermare questa ipotesi.

32   I linfedemi dopo le terapie antitumorali
Note a piè di pagina
 1
   Földi, M., Kubik, S. (7a edizione, 2010). Lehrbuch der Lymphologie. Monaco, Elsevier,
   cap. 5.
 2
   Herpertz, U. (5a edizione, 2013). Ödeme und Lymphdrainage. Stoccarda, Schattauer,
   cap. 6.
 3
   Földi, M., Kubik, S. (7a edizione, 2010). Lehrbuch der Lymphologie. Monaco, Elsevier,
   cap. 2,4.
 4
   van den Berg, F. (4a edizione, 2016). Angewandte Physiologie, Band 1: Das Bindegewebe
   des Bewegungsapparates verstehen und beeinflussen. Stoccarda, Thieme.
 5
   International Classification of Functioning, Disability and Health (ICF), cap. 5.1. Pubbli-
   cato in rete all’indirizzo http://www3.who.int/icf/intros/ICF-Eng-Intro.pdf.
 6
   Földi, M., Kubik, S. (7a edizione, 2010). Lehrbuch der Lymphologie. Monaco, Elsevier,
   cap. 5.2.6.
 7
   Punto trigger o punto grilletto: centro in stato di tensione abnorme, percepibile al
   tatto e sensibile alla pressione, che può indurre dolore riferito. I punti trigger sono
   localizzati nei muscoli, nei tendini, nelle fasce o nelle capsule articolari. I più noti sono
   i punti trigger muscolari.
 8
   Dejung, B., et al. (3a edizione, 2016). Triggerpunkt-Therapie. Berna, Hans Huber.
 9
   Butler, D. S., Jones, M. A. (2004). Mobilisation des Nervensystems. Heidelberg, Springer.
10
   Butler, D. (2000). The sensitive nervous system. Adelaide, Noigroup Publications.
11
   Caffo, O., Amichetti, M., Ferro, A. et al. (2003 Lug.). Pain and quality of life after surgery
   for breast cancer. Breast Cancer Res Treat. 8D (1): pp. 39 – 48.
12
   Butler, D., Moseley, L. (1a edizione, 2004). Schmerzen verstehen. Heidelberg : Springer.
13
   Harris, R. (N° 2, 2018). Axillary Web Syndrome in Breast Cancer : A Prevalent But
   Under-Recognized Postoperative Complication. BreastCare. Vol. 13.
14
   Földi, M., Kubik, S. (7a edizione, 2010). Lehrbuch der Lymphologie. Munich : Elsevier,
   cap. 5.2.8.
15
   von Winiwarter, A. (1892). Die chirurgischen Krankheiten der Haut und des Zellgewebes.
   Stoccarda, Enke-Verlag, pp. 205 – 222.
16
   Földi, M., Kubik, S. (7a edizione, 2010). Lehrbuch der Lymphologie. Monaco, Elsevier,
   cap. 5.2.8.
17
   Reha Clinic : Unternehmensgruppe für Rehabilitation und Prävention,
		www.rehaclinic.ch sotto « Angiologie ».
18
   SUVA, www.suva.ch, ricerca con parole chiave: Rehaclinic Bellikon + Angiologie.
19
   Consensus Document of the International Society of Lymphology ISL. (2016). Lympho-
   logy, 49, pp. 170 – 184.
20
   Associazione svizzera dei tecnici ortopedici, https://orthorehasuisse.ch/fr/.
21
   Associazione svizzera dei massaggiatori medicali, https://www.vdms.ch/?lang=it.
22
   Vignes, S. (dicembre 2010). Lymphœdèmes secondaires des membres. La Presse Médi-
   cale. Volume 39, n 12, pp. 1287 – 1291.
23
   Hayes, SC., Janda, M., Ward, LC. et al. (2017 Sept). Lymphedema following gyneco-
   logical cancer: Results from a prospective, longitudinal cohort study on prevalence,
   incidence and risk factors. Gynecol Oncol. 146(3) : pp. 623 – 629.
24
   Shaitelman, SF., Cromwell, KD., Rasmussen, JC, et al. (Numero 1, 2014). Recent pro-
   gress in the treatment and prevention of cancer-related lymphedema. A Cancer Journal
   for Clinicians. Volume 65.

                                                       I linfedemi dopo le terapie antitumorali   33
Appendice

Bibliografia                                    essere prese in prestito gratuitamente
                                                presso la biblioteca della Lega svizzera
• Földi, M., Földi, E. (3a edizione, 2012).     contro il cancro. La Lega svizzera contro
  Földi’s Textbook of Lymphology for Phy-       il cancro e le Leghe di Berna e Zurigo
  sicians and Lymphedema Therapists.            dispongono di un catalogo comune repe-
  Monaco, Urban & Fischer, Elsevier.            ribile online, che permette di prendere in
• Földi, M., Strössenreuther, R. (5a edi-       prestito un testo e di farselo spedire in
  zione 2011). Grundlagen der manuellen         tutta la Svizzera:
  Lymphdrainage. Monaco, Urban &                www.liguecancer.ch/bibliotheque (in
  Fischer, Elsevier.                            francese);
• Tomson, D., Schuchhardt, C. (2010). Drai-     www.krebsliga.ch/fachbibliothek (in
  nage Lymphatique, Théorie, techniques         tedesco).
  de base et appliquées & physiothérapie
  décongestionnante. Milano, Edi-Ermes.
• Herpertz, U. (2a edizione 2010). Ödeme
  und Lymphdrainage – Diagnose und The-
  rapie von Ödemkrankheiten. Stoccarda,
  Schattauer.
• Ferrandez, J. C., Serin, D. (2a edizione
  2006). Rééducation et cancer du sein.
  Issy-les-Moulineaux, Masson.
• Weissleder, H., Schuchhardt, C. (2015).
  Erkrankungen des Lymphgefässsystems.
  Köln : Viavital Verlag.
• Consensus Document of the Internatio-
  nal Society of Lymphology ISL, (2016).
  Lymphology, 49, pp. 170 – 184.

Alcune delle opere menzionate possono

34   I linfedemi dopo le terapie antitumorali
Fisioterapia linfologica                      Associazione svizzera dei massaggiatori
                                              medicali ASMM
Association LymphoSuisse                      Schachenallee 29
c/o Service d’angiologie                      5000 Aarau
Ch. de Mont-Paisible 18                       tel. 062 823 02 70, fax 062 823 06 22
CH-1011 Losanna                               info@vdms.ch
info@lymphosuisse.ch                          www.vdms.ch
www.lymphosuisse.ch
                                              Cliniche e servizi specializzati
Swiss Lymphoedema Framework                   RehaClinic Bad Zurzach
Weinbergstrasse 31                            Quellenstrasse 34
8006 Zurigo                                   5330 Bad Zurzach
info@swisslymph.ch                            tel. 056 269 51 51
www.swisslymph.ch                             fax 056 269 51 70
                                              badzurzach@rehaclinic.ch
Fondation Lympha-Helvetica                    www.rehaclinic.ch
Marktplatz, 7
3945 Gampel                                   Rehaklinik Bellikon
076 379 01 20                                 Mutschellenstrasse 2
info@lympha-helvetica.ch                      5454 Bellikon
www.lympha-helvetica.ch                       tel. 056 485 51 11
                                              fax 056 485 54 44
Centri di senologia certificati in Svizzera   info@rehabellikon.ch
L’elenco è disponibile sul sito web della     www.rehabellikon.ch
Lega contro il cancro: www.legacancro.ch/
q-label                                       Service d’angiologie
                                              (Unité de lymphologie)
Associazione svizzera di fisioterapia         Chemin de Mont-Paisible 18
Physioswiss                                   Centre Hospitalier Universitaire
Stadthof                                      Vaudois (CHUV)
Centralstrasse 8b                             1011 Losanna
6210 Sursee                                   tel. 021 314 47 00
tel. 041 926 69 69, fax 041 926 69 99         fax 021 314 07 61
www.physioswiss.ch                            www.chuv.ch/ang
info@physioswiss.ch

                                                   I linfedemi dopo le terapie antitumorali   35
Opuscoli della Lega contro
                                                • Attività fisica e cancro
il cancro                                         Riacquistare fiducia nel proprio corpo

• Terapie medicamentose dei tumori              • Accompagnare un malato di cancro
  Chemioterapia e altri farmaci                   Una guida per familiari e amici
  antitumorali
                                                • Assistenza a un familiare e attività
• Terapie orali in oncologia                      lavorativa
                                                  Pieghevole informativo sulla compatibi-
• La radioterapia                                 lità del lavoro e delle cure familiari

• Dolori da cancro e loro cura                  • Se un genitore si ammala di cancro
                                                  Come parlarne con i figli?
• Diario del dolore
                                                • Malati di cancro: come dirlo ai figli?
• Dolometer ® VAS                                 Un’informazione per genitori con
  Misuratore per valutare l’intensità dei         consigli per i docenti
  dolori
                                                • Rischio di cancro ereditario
• Senza forze                                     Guida per le famiglie con numerosi casi
  Cause e gestione della stanchezza               di cancro
  associata al cancro
                                                • Cancro – le prestazioni delle
• Difficoltà di alimentazione e cancro            assicurazioni sociali

• Il linfedema e il cancro                      Modalità di ordinazione
  (opuscolo per i pazienti)                     • Lega cantonale contro il cancro
                                                • Telefono : 0844 85 00 00
• Il cancro e la sessualità femminile           • shop@legacancro.ch
                                                • www.legacancro.ch/opuscoli
• Il cancro e la sessualità maschile
                                                Sul sito www.legacancro.ch/opuscoli trova
• La terapia antitumorale ha cambiato il        tutte le pubblicazioni disponibili presso la
  mio aspetto                                   Lega contro il cancro. La maggior parte
  Consigli e suggerimenti per migliorare il     delle pubblicazioni è gratuita e sono forni-
  proprio benessere                             te per posta o possono essere scaricate da
                                                Internet. Sono offerte dalla Lega svizzera
• Quando anche l’anima soffre                   contro il cancro e dalla Lega del Suo Can-
  Il cancro stravolge tutti gli aspetti della   tone di residenza. Ciò è possibile soltanto
  vita                                          grazie ai generosi donatori.

36   I linfedemi dopo le terapie antitumorali
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