SHINE Pink Floyd Moon 5 e 7 set. Verona Macerata - Il Discorso

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SHINE Pink Floyd Moon 5 e 7 set. Verona Macerata - Il Discorso
SHINE Pink Floyd Moon 5 e 7
set. Verona Macerata
                   Teatro Romano di Verona
                         05 settembre
                Arena Sferisterio di Macerata
                         07 settembre

“I Pink Floyd? Una musica che ha un’anima….” È questo che ha
ispirato il celebre coreografo/regista russo-belga Micha van
Hoecke a creare il suo nuovo lavoro SHINE Pink Floyd
Moon sulle indimenticabili canzoni della leggendaria band
inglese, musica dei suoi anni giovanili, musiche senza tempo,
ponte tra musica rock e musica classica. “Musiche che,
nell’immaginario collettivo, sono legate alla giovinezza
interiore              di            tutti             noi.”

Punto di partenza nella creazione di SHINE Pink Floyd Moon è
il celeberrimo brano Shine on You Crazy Diamond in cui i
quattro Pink Floyd – al secolo Roger Waters, Nick Mason,
Richard Wright e David Gilmour – rendevano omaggio al loro
compagno Syd Barrett che si era perso nelle regioni
SHINE Pink Floyd Moon 5 e 7 set. Verona Macerata - Il Discorso
sconosciute della “luna”, intesa come malattia mentale.
In SHINE Pink Floyd Moon, Syd è interpretato da Denys Ganio,
già étoile del Balletto di Marsiglia ed interprete dal
famoso Pink Floyd Ballet di Roland Petit, balletto cult che
debuttò nel 1973, in piena epoca pop, con la band inglese che
suonava dal vivo.

Un filo sottile lega il passato al presente. Non a caso,
Syd/Ganio ha un alter ego giovane e guizzante, il ballerino
Mattia Tortora, affiancato dai solisti e corpo di
ballo Compagnia Daniele Cipriani, mentre il sound psichedelico
– ipnotico, in qualche maniera astrale        – e le liriche
ammalianti dei Pink Floyd sono oggi interpretate (sempre dal
vivo) dall’odierna ed acclamata band italiana Pink Floyd
Legend(direttore musicale Fabio Castaldi). Musicisti,
vocalist, ballerini intrecciano sapientemente le loro arti in
palcoscenico sicché lo spettatore ha realmente l’impressione
(prendendo in prestito una massima di Micha van Hoecke) che
“il canto è una danza che si sente e la danza è un canto che
si vede”. L’interazione tra gli artisti in scena è totale.
SHINE Pink Floyd Moon 5 e 7 set. Verona Macerata - Il Discorso
A mezzo secolo dall’allunaggio “fisico”, dunque, un sapiente
gioco di luci, laser e videoproiezioni trasforma lo spazio
scenico di SHINE Pink Floyd Moon in una surreale luna abitata
da personaggi come il “doppio” di Syd, una specie di Pierrot
Lunaire, l’essere crepuscolare che catturò la fantasia di
Arnold Schönberg. Visioni oniriche che s’incrociano per creare
mondi siderali, eppure molto vicini… perché dentro di
noi.SHINE è davvero un viaggio nel mondo della luna interiore
dell’essere umano: non solo (o forse non più) luogo di follia
e senno smarrito, bensì simbolo della poesia, della fantasia,
della vita stessa.

“È la mia autobiografia che racconta anche la vita di ogni
uomo”, ci spiega ancora Micha van Hoecke, regista oltreché
coreografo di SHINE Pink Floyd Moon “la storia delle nostre
vite che procedono a cicli, con un movimento circolare come
quello della musica e della danza delle stelle, della
rotazione della luna: un moto scandito da un continuo processo
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di nascita-morte-rinascita.” E aggiunge: “La vita non è altro
che la stoffa dei sogni di cui scriveva Shakespeare, una
stoffa che viene continuamente ordita, tramata, disfatta e
ritessuta. SHINE è un lavoro intriso di speranza, in cui la
fantasia diventa l’arma per combattere il materialismo che
imperversa, il potere e le brame che incombono oggi.”

SHINE Pink Floyd Moon, con un cast complessivo di una trentina
di   componenti,     è   prodotto    da   Daniele   Cipriani
Entertainment eMenti Associate di Gilda Petronelli, in
coproduzione con Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Dopo
lo spettacolo a L’Aquila, quest’opera rock lunare è attesa
il 5 settembre al Teatro Romano di Verona e il

7 settembre all’Arena Sferisterio di Macerata.

Info: info@mentiassociate.it – 06 93800 262 / 06 97602968

DANZANDO TRA I POPOLI: al via
venerdì 6 la 19esima edizione
del festival del folclore
internazionale
SHINE Pink Floyd Moon 5 e 7 set. Verona Macerata - Il Discorso
Al via l’edizione 19 del festival
    folcloristico “Danzando tra i
               popoli”

Da venerdì 6 a domenica 8 settembre
  il folclore internazionale sarà
   protagonista nel Medio Friuli
Raggiunge la diciannovesima edizione una delle rassegne
dedicate al folclore più importanti del Friuli Venezia Giulia.
“Danzando tra i popoli”, organizzato dal Gruppo Folcloristico
Danzerini Udinesi e dalla Proloco ProBlessano, si prepara così
a proporre – per il diciannovesimo anno – il suo programma
all’insegna di danza, cultura e cibo che si svolgerà nel Medio
Friuli con baricentro a Blessano di Basiliano il 6, 7 e 8
settembre. Una perfetta amalgama di tradizione e
contemporaneità che si ritroverà sia nelle esibizioni che nei
piatti tipici della cucina dei gruppi ospitati a Blessano in
collaborazione con Slow Food Condotta del Friuli. Una
manifestazione che conterà anche sulla ristrutturazione
dell’ex Asilo di Blessano: sono stati proprio i componenti
della Pro Blessano, capitanati dal presidente Antonino
Dall’Oste, a far trasferire nel 2009 la proprietà dal
“Comitato pro Asilo” alla pro Loco, per poi cominciare la
restaurazione al fine di renderlo disponibile per tutte le
attività           della         comunità.          L’ultimo
tassello, dopo l’installazione dei corpi illuminanti, è stato
il posizionamento degli arredi interni, con sipari, tende e la
realizzazione di un affresco, grazie al fondamentale sostegno
della Fondazione Friuli.

Durante il fine settimana si esibiranno e si confronteranno
gruppi provenienti dal Portogallo, dalla Romania, dalla Bosnia
e dal Friuli Venezia Giulia.
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Questo il programma

Venerdì 6 a Blessano, alle 20.30 si svolgerà “Camminare il
mondo – Percorsi dell’emigrazione friulana “, incontro
dedicato a parole, suoni e immagini a cura di Roberto
Iacovissi. A seguire ci sarà l’esibizione del gruppo
folcloristico “Balarins de Riviere” di Magnano in Riviera.

Sabato 7 a Basiliano, dalle 9.30 si svolgerà la sfilata dei
Gruppi Folcloristici partecipanti lungo via Manzoni. Alle
10.00 ci sarà un momento istituzionale presso la Sala
Consiliare del Comune nell’attesa della serata clou. Alle
20.30, a Blessano, Alessandro “Poma” Pomarè presenta “Danzando
tra i popoli… dei cammini erranti”. Durante la serata si
svolgerà l’esibizione dei gruppi folcloristici partecipanti
provenienti da Portogallo, Romania, Bosnia e Friuli Venezia
Giulia.

Domenica 8, sempre a Blessano, alle 11.15 verrà celebrata la
Santa Messa accompagnata dalla corale S.Stefano di Blessano.
In serata, alle 20.30, si svolgerà lo spettacolo teatrale
“Facchin Show Live – Lis gnovis frontieris de furlanetât” La
nuova serie degli autori di “Felici ma Furlans”, Alessandro Di
Pauli e Tommaso Pecile. Per chiudere la serata, alle 22.30 si
svolgerà l’estrazione della lotteria Danzando tra i popoli.

A questi appuntamenti si aggiungono le esibizioni nei paesi
limitrofi. Venerdì 6 settembre, alle 18.00 a Nespoledo, nel
piazzale della Chiesa e alle 20.30 a Flambro, in piazza
Vittorio Emanuele. Domenica 8 settembre, ore 20.30, i
danzerini saranno a San Giorgio di Nogaro presso l’Auditorium
San Zorz in Piazza Duomo 1.

I gruppi

Quest’anno, a partecipare al festival, oltre al gruppo
dei “Danzerini Udinesi” fondato nel 1963 a Basiliano, ci
saranno altri quattro gruppi.
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I “Balarins de riviere”, il cui nome trae origine dalla
Riviera, la zona collinare che costituisce la prima parte
delle Prealpi Giulie, indossano il tipico costume friulano
dell’Ottocento. Sono nati nel 1965 ispirandosi al linguaggio
popolare ed alle tradizioni delle Valli del Torre. I balli,
che riproducono con schiettezza e originalità momenti della
vita quotidiana, sono frutto della riscoperta di spartiti
inediti e di tradizioni genuine apprese dalla gente. Il gruppo
ha partecipato ad oltre seicento manifestazioni in Europa ed
in                                                    Italia.

Il “Grupo Folclòrico e Etnogràfico de Castelo do Neiva” fu
fondato nel 1975 nel nordovest del Portogallo, a Castelo do
Neiva. Il gruppo indossa i costumi usati nell’attività della
pesca e raccolta del sargasso e quelli della domenica e dei
pellegrinaggi. Il mare è l’elemento principale di ispirazione.
Il gruppo è membro della Federazione Portoghese del folclore e
dell’Associazione dei gruppi folcloristici dell’Alto Minho
(AGFAM).
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Il          gruppo
folcloristico “Dor Transylvan” è stato fondato nel 1994 a
Cluj-Napoca in Romania. Il gruppo è composto da giovani
ballerini, musicisti e cantanti. I ballerini sono di età
compresa tra i 14 e i 34 anni e gli strumentisti tra i 18 e i
72 anni. Ogni anno il gruppo “Dor Transilvan” è invitato a
partecipare ai più grandi eventi folcloristici, come il
Festival internazionale “Songs of the mountains” (Sibiu),
Celebrations of Transylvania (Cluj) e il festival
internazionale “Hercules” (Herculane). Ha inoltre ricevuto il
premio “Oscar folclore” al Festival Mondiale “Castello di
Gorizia”, Italia.

La Società Artistico/Culturale (KUD) “Kolovit” della città di
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Gradiska, nella Bosnia & Herzegovina, è stata fondata nel 1992
come organizzazione di volontariato sociale. Principalmente si
distinguono il costume dei giorni lavorativi (con colori
semplici come il bianco e il nero, calzature umili e cappelli)
e quello della festa, colorati e festosi. L’attività di base
dell’ensemble è quella dello studio e della conservazione
delle cultura tradizionale nazionale nell’ambito del
dilettantismo. Kolovit è composta da 431 membri separati in
gruppi di canto e danze, orchestre e gruppi di bambini di
diversa età. Dal 2003, “Kolovit” è organizzatore del Festival
Internazionale di Canti Nazionali e Danze con capacità di 12
ensemble dalla Bosnia & Herzegovina e dall’estero.

A FRIULI-DOC 2019 UDINE CON
IL TRENO D’EPOCA
Domenica 15 settembre, durante la kermesse enogastronomica e
culturale,
si potrà raggiungere Udine con il treno d’epoca a trazione
elettrica.
Dal 12 al 15 settembre la città di Udine in occasione della
grande kermesse enogastronomica e culturale “Friuli Doc –
vini, vivande, vicende, vedute” potrà essere raggiunta anche
attraverso un mezzo inedito e curioso.
L’associazione culturale storico ferroviaria “La Carrozza
Matta”, ha pensato e predisposto la possibilità di
raggiungere il capoluogo friulano con un viaggio in treno
d’epoca a trazione elettrica al fine di portare i viaggiatori
alla manifestazione Friuli DOC, edizione 2019.
Già lo scorso anno, sempre per il Friuli DOC, c’era la
possibilità di raggiungere Udine partendo dalla stazione di
Treviso e, dato il grande successo anche da parte di curiosi
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che si sono recati in stazione per vedere il treno d’epoca,
l’iniziativa è stata ripetuta e ampliata.
Domenica 15 settembre, infatti, un treno d’epoca a trazione
elettrica partirà da Bassano del Grappa per arrivare a Udine
(andata e ritorno). La partenza da Bassano è prevista per le
8:40 con arrivo a Udine alle 12:00. Il ritorno, invece, è
previsto per le 16:40 con arrivo a Bassano alle 19:50. Le
fermate intermedie previste, sia all’andata che al ritorno,
saranno a Castelfranco, Treviso e Conegliano.
I biglietti sono disponibili al costo di 35€ per gli adulti
mentre i bambini fino ad anni 8 nel numero di due per famiglia
viaggiano gratis senza prenotazione del posto a sedere.
Durante il viaggio verrà servita una colazione a bordo treno
riservata ai viaggiatori. Per ulteriori informazioni e per
l’acquisto      dei   biglietti      consultare     il    sito
www.lacarrozzamatta.it     e al 3282465687.

FRIULI DOC – VINI, VIVANDE,
VICENDE E VEDUTE – LA 25°
EDIZIONE   dal  12  al   15
settembre
A Udine, in Friuli Venezia Giulia, nel Nord Est d’Italia,
culla di sapori, cultura e tradizioni, dal 12 al 15
settembre 2019, si svolgerà una delle kermesse
enogastronomiche più prestigiose del nostro Paese: Friuli Doc.
La manifestazione festeggerà quest’anno il suo 25esimo
compleanno e per quattro giorni ospiterà il meglio della
produzione enogastronomica, artigianale, artistica e culturale
del Friuli Venezia Giulia. Negli stand, nei chioschi,
nelle piazze e nelle vie del centro di Udine, si potranno
gustare i prodotti tipici friulani quali il prosciutto di San
Daniele e di Sauris, il formaggio Montasio, il frico, i
cjarsons, i vini, le grappe e molto altro ancora.
Il cuore DOC della città si lascerà contaminare quest’anno
dalla rappresentanza delle vicine Stiria, Carinzia, Istria
slovena e croata, con il coinvolgimento diretto della
minoranza italiana in Istria. Per l’Amministrazione Cittadina,
quest’ultimo risulta essere il punto di svolta rispetto alle
recenti passate edizioni in virtù della volontà di estendere
l’offerta dei prodotti oltre i confini della regione storico-
geografica                                          friulana.

La kermesse, che nel corso degli anni ha visto la presenza di
figure di spicco della ristorazione, dello sport, della
musica e non solo (ricordiamo nell’ultima edizione la presenza
dello chef Antonia Klugmann e della cantante
Anna Oxa), vuole presentarsi proprio come crocevia di
eccellenze. La qualità dell’offerta enogastronomica sarà
così accompagnata in questo percorso del gusto dalla qualità
dell’offerta culturale radicata nel territorio udinese e
friulano.
Mai come quest’anno, infatti, si darà risalto alla proposta
culturale per ridefinire un nuovo corso per questo
importante appuntamento che affianchi alla presenza di ottimi
vini e alle specialità agroalimentari tipiche di
questa terra, una vastissima proposta in termini di iniziative
culturali, convegni e concerti. Da questo punto di
vista, la rodata collaborazione con l’Università degli Studi
di Udine e di PromoTurismoFvg, e quindi della
Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, farà emergere gli
aspetti che sono siglati fin dall’inizio nel nome della
manifestazione “Friuli Doc – Vini, vivande, vicende e vedute”.
In questi quattro giorni di kermesse, Udine si affermerà
Capitale delle eccellenze enogastronomiche, culturali
ma anche turistiche. Sarà, infatti, l’occasione per scoprire i
suoi gioielli, fra cui il Castello e il Salone del
Parlamento, sede della prima assemblea legislativa della
storia d’Europa risalente all’epoca del Patriarcato di
Aquileia, i dipinti del Tiepolo, i maestosi edifici Liberty di
Raimondo D’Aronco, la Loggia del Lionello, il
romanico del Duomo, e respirare l’atmosfera unica delle vere
osterie, ancora oggi quotidianamente frequentate.
Molti sono i passi avanti compiuti dai tagli dei primi nastri
fin dal 1994 e resi possibili dalla lungimiranza e dalla
capacità di visione di Guglielmo Biasutti di Confartigianato e
dai Sindaci delle iniziali edizioni, il compianto
Claudio Mussato ed Enzo Barazza, che hanno portato il Friuli
Doc a essere ben presto uno degli appuntamenti di
punta della Regione Friuli Venezia Giulia. Oltre a ciò, nel
tempo l’evento è diventato per antonomasia l’autunnale
festa dei sapori non solo per gli udinesi e i friulani ma
anche e soprattutto per i tantissimi turisti, professionisti,
produttori ed esperti del settore del vino che ogni anno
arrivano nel capoluogo friulano dalle Regioni e dai Paesi
vicini, ampliando anno dopo anno il bacino di utenza e di
appassionati.
“Quest’anno vogliamo arrivare a quota un milione di
visitatori”, sottolinea il Sindaco di Udine Pietro
Fontanini, aggiungendo “Dopo il successo della scorsa
edizione, la prima del mio mandato, che ha visto oltre
700mila presenze, quest’anno l’Amministrazione Cittadina si
vuole superare. Abbiamo per questo esteso il
perimetro della manifestazione a nuove e importanti vie grazie
alla collaborazione con gli amici dell’Austria,
della Slovenia e della Croazia che daranno a Friuli Doc una
nuova declinazione con un sapore anche
mitteleuropeo”.

Anche per l’Assessore al Turismo e Grandi Eventi Maurizio
Franz questa edizione sarà speciale. “Credo che il
miglior modo per festeggiare questi venticinque anni sia
quello di proporre un’offerta d’eccellenza in termini di
prodotti e di iniziative. Performance, spettacoli, laboratori,
incontri tematici si alterneranno, trasformando Udine
in un vero e proprio palcoscenico culturale ed
enogastronomico”.
Il viaggio da non perdere, quindi è quello dal 12 al 15
settembre a Udine. Un viaggio nei sapori più invitanti del
Friuli Venezia Giulia, un mix di vini, vivande, vicende,
vedute, per conoscere ogni sfaccettatura di questa terra
ricca e ospitale

GUSTI   DI   FRONTIERA                                16^
EDIZIONE   dal   26  al                                29
SETTEMBRE 2019
GORIZIA – “Gusti di Frontiera” 2019 si attesta già dai numeri
come l’edizione dei record. Quella che ormai è unanimemente
accreditata come la più grande e frequentata kermesse
enogastronomica del Nordest – sempre promossa dal Comune di
Gorizia con il contributo della Regione FVG, della Camera di
                             Commercio della Venezia Giulia e
                             della Fondazione Carigo e il
                             sostegno di Cassa Rurale del
                             FVG    e   Conad    –  invaderà
                             quest’anno        la       città
                             di    Gorizia    con   ben   413
                             standenogastronomici,         in
                             assoluto il maggior numero di
                             sempre. Viste le richieste in
costante aumento, e grazie ad un’adeguata dislocazione e
metratura degli stand, gli organizzatori sono riusciti a
soddisfare un numero davvero straordinario di partecipanti ed
espositori in rappresentanza di ben 54 Paesi di tutti i
continenti,     distribuiti     in    circa   20   location,
tra Borghi geografici e percorsi tematici. Non mancheranno
anche quest’anno celebri chef e personalità di spicco del
mondo enogastronomico e culturale all’interno del Salotto del
Gusto, così come personaggi dello spettacolo dal vivo.

TISH IN CONCERTO

A dare il via alla carrellata di ospiti prestigiosi la giovane
cantante goriziana Tish (Tijana Boric) tra le più amate
protagoniste dell’ultima edizione del talent show “Amici”,
che taglierà il nastro della 16^ edizione nel pomeriggio di
giovedì 26 settembre e si esibirà in concerto a conclusione
dell’inaugurazione.

NOVITÀ 2019: BORGO AFRICA

Dopo le novità della scorsa edizione con l’introduzione –
oltre che di Australia, Nuova Zelanda e Siria – del Camerun e
del Marocco sarà proprio l’Africa la grande new entry di
quest’anno, protagonista di un nuovo Borgo geografico che
proporrà le ricette e i piatti tipici di Tunisia, Madagascar,
Nigeria, Senegal, Costa D’Avorio, Etiopia, Egitto e altri
paesi del Nord Africa, dell’Africa meridionale e centrale per
un totale di 19 stand.

Si potranno assaggiare il platano, lo yam, la patata dolce e
la manioca fritti dal Camerun, come assaporare le birre
artigianali speziate al cardamomo, cannella, chiodi di
garofano dal Centro Africa o il vino frizzante, aromatizzato
al cacao della Costa d’Avorio. Ma ci si potrà soffermare anche
a sorseggiare un tè in un tipico salone da tè magrebino o
ammirare abiti di tradizione sartoriale con i magnifici
tessuti originali dalla Nigeria. Verrà presentata in questo
borgo una novità assoluta: la birra Jiango nata dall’incontro
tra una Witbier e una Saison, bevanda a bassa gradazione, con
profumi fruttati e agrumati, la sensibile presenza del Karkadè
a donare un tocco esotico che rimanda ai lontani paesaggi
africani.

E poi la cucina egizia, che si avvicina alle tradizioni del
Medio Oriente con il kebab, l’hummus e il kushari, specifico
dell’Egitto. Ma le sorprese non finiscono e si aggiunge la
tradizione del Madagascar, con il “Ravitoto” piatto nazionale
a base di carne di zebù. Dall’Eritrea verrà presentato il
Tsebhi, stufato di carni varie servito con Injera, pane piatto
di farina di teff guarnito con Hilbet, impasto di legumi. E
poi dall’Africa meridionale le focacce a base di farina di
zenzero e curcuma, che risultano particolarmente digeribili
e gluten free, per finire con i tipici dolci tunisini a base
di miele, mandorle e datteri.

Il Borgo Africa, che si snoderà nel tratto di Corso Verdi
adiacente al Museo di Santa Chiara e alla Posta Centrale,
ospiterà anche la novità della precedente edizione con lo
stand   dedicato   all’Australia,    dove  si  potranno
assaggiare burger di canguro, zebra, griglia di carne di
cammello.

Oltre     a    queste,     davvero     molte     le    novità
enogastronomiche dell’edizione con piatti e materie prime per
la prima volta a Gusti (approfondimento allegato sulla mappa e
i contenuti deI Borghi).

GRANDI OSPITI AL SALOTTO DEL GUSTO. FRA LE STAR IL
PANIFICATORE ANTONIO MARTINO. Ancora ricchissima di proposte
la “finestra” culturale di “Gusti di Frontiera”: il “Salotto
del Gusto” – sempre a cura del Consorzio Collio in
collaborazione con l’Associazione Rosa di Gorizia e
l’Associazione Produttori Ribolla di Oslavia – anche
quest’anno ospiterà personaggi di primo piano del mondo
enogastronomico e culturale. Immutata la location, ovvero
piazza Sant’Antonio, mentre il filo conduttore ruoterà intorno
alla dimensione del cibo e del vino quali espressioni
dell’identità culturale del territorio, elementi fondamentali
di sviluppo sostenibile e di coesione sociale.

chef     Antonio
Lamberto Martino

Spicca tra le presenze già confermate quella dello chef
Antonio Lamberto Martino protagonista di un laboratorio con le
farine proposto nell’ambito degli attesi laboratori con
celebrity chef che di nuovo offriranno un’esperienza formativa
e degustativa a tutti gli appassionati di cucina e
gourmet. Gastronomo, panificatore, critico gastronomico e
tecnico della degustazione Mediterranea, Antonio Martino è un
profondo conoscitore della materia prima e del cibo inteso
come collocazione territoriale. Universalmente riconosciuto
come “Il Re dei lieviti” tra le sue mani tutto fermenta.
Dottore in Scienza dell’Alimentazione e della Gastronomia ha
scritto per intero il Manifesto Gastronomico “Tecnica di
Degustazione Mediterranea” che fa da vademecum ai migliori
Chef di Italia nel mondo, attualmente è consulente e critico
gastronomico nei ristoranti che vogliono conseguire un menù di
simbiosi alle esigenze ambientali e nutrizionali.

È salito alla ribalta televisiva con la partecipazione al
contest “Bake Off Italia” ed è attualmente giudice alla “Prova
del cuoco” su Rai1. Un ulteriore chef blasonato atteso tra i
superospiti della kermesse: il nome sarà svelato nelle
prossime settimane.

Il Salotto si arricchisce quest’anno di un’iniziativa che
precede la kermesse di fine mese con un evento programmato per
il prossimo 18 settembre nella Sala del Conte del Castello di
Gorizia. Si tratta del workshop sull’imprenditorialità eno-
gastronomica “Il cibo è cultura”, un articolato focus sui
protagonisti locali dell’agroalimentare. Presenti imprenditori
e produttori locali (tra cui Il Consorzio Collio,
l’Associazione Rosa di Gorizia, l’Associazione Produttori
Ribolla di Oslavia, l’azienda Bolem, Goriziana Caffé, Orto in
tavola, Panificio Jordan, Pizza Magic, Ciemme) che potranno
presentare la loro case history rispondendo alla domanda:
“Perché il cibo/vino sono cultura e come rappresentano il
patrimonio locale?”.

Il confronto, moderato dal direttore del settimanale Il Friuli
Rossano Cattivello, prevede anche la presenza di giornalisti
di settore, opinion maker, scuole professionali e alberghiere
che insieme si confronteranno su una serie di linee tematiche,
tendenze e orientamenti con focus su veganesimo; materie
prime    alla    base    della    qualità;     tradizione    e
innovazione; ospitalità e prodotto del territorio; packaging:
veicolo di identità e territorio; sicurezza e conservazione;
presidio dei mercati e relazioni internazionali.

Al workshop parteciperanno anche scuole e istituti
professionali – che approfondiranno le tematiche in moduli di
lavoro paralleli portati a sintesi e illustrati al termine
della mattinata – al fine di creare un link tra i giovani e
l’imprenditoria locale dell’agroalimentare e vitivinicola e
avviare lo sviluppo di programmi formativi, progetti e
iniziative utili anche nella prospettiva della candidatura
Nova Gorica/Gorizia 2025.

Il workshop è aperto a tutto il pubblico interessato a
partecipazione gratuita, basta recarsi a partire dalle ore
9.00 al Castello per la registrazione dei partecipanti.

BORGHI E PAESI

Il mappamondo del gusto, che fotografa tutti i Paesi della
kermesse, vede un numero sempre crescente dei Paesi
partecipanti, in tutto 54: alla novità del Borgo Africa si
sommano Albania, Afghanistan, Argentina, Austria, Australia,
Belgio, Bosnia, Brasile, Cile, Cina, Croazia (con Istria,
Slavonia, Dalmazia e regione di Zagabria), Cuba, Danimarca,
Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Giordania,
Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda, India, Indonesia,
Israele, Italia, Messico, Olanda, Perù, Polonia, Repubblica
Ceca, Romania, Scandinavia, Serbia, Slovacchia, Slovenia,
Spagna, Tailandia,   Turchia,   Ungheria,   Usa,   Venezuela   e
Vietnam.

Confermata quest’anno la “Via dei Sapori” con i locali storici
aperti e i loro prodotti enogastronomici d’eccellenza, nelle
esclusive Piazza Vittoria, via Rastello e Piazza Cavour. Torna
a grande richiesta anche il “Borgo Mare”, presso il Mercato
scoperto, con deliziose ricette a base di pesce e il “Borgo
Pane, Pasta e Pizza”, nell’area pedonale di Corso Verdi, che
quest’anno ospiterà anche lo Gnocco Fritto, la specialità
emiliana realizzata con pasta di pane, da gustare caldo e da
farcire poi con salumi e formaggi. Confermato anche
l’apprezzatissimo “Aperitivo di Gusti”, fra Corso Italia,
Corso Verdi, Via Diaz e Piazza Sant’Antonio, con birre
artigianali locali ma anche internazionali; liquori, vini e
spumanti, insieme a bevande naturali e analcoliche. Non
mancherà anche quest’anno il “Mercato di Gusti” destinato
esclusivamente alla vendita di prodotti non alimentari, ma di
fattura artigianale, molto apprezzato dal pubblico.

I Borghi geografici che si dipaneranno nelle strade e piazze
del centro città, oltre a Borgo Africa, sono Borgo Austria,
Borgo Europa Centrale, Borgo Nord Europa, Borgo Francia, Borgo
Italia, Borgo Friuli Venezia Giulia, Borgo Associazioni, Borgo
Latino e Americano, Borgo Oriente, Borgo Slovenia e Balcani,
Borgo Street Food e Piazza del Gusto.

EVENTI COLLATERALI TRA CULTURA E GASTRONOMIA

Tanti gli eventi culturali in programma per tutta la durata
della manifestazione, dall’ingresso gratuito in Castello, con
la disponibilità della video guida, alle visite guidate nelle
strutture ricche di storia della città. Se nel maniero simbolo
di Gorizia si svolgerà la manifestazione di animazione
medievale “Al declinar dell’evo medio“, realizzata dal Comune
in collaborazione con l’Associazione Nuovo Lavoro di Gorizia,
all’insegna di menù medievali, la Sinagoga sarà al centro
della visita guidata al Ghetto ebraico con degustazioni di
vini Kasher. Per quanto riguarda i Musei provinciali, gestiti
dall’Erpac, ci saranno visite guidate alla mostra
fotografica di Palazzo Attems Petzenstein “Oscura camera
Sergio Scabra” mentre in Borgo Castello saranno visitabili
il Museo della Grande Guerra, il Museo della moda e arti
applicate e avrà luogo anche una visita alla cucina
settecentesca di Casa Formentini.

Di secolo in secolo si arriva a Napoleone e al suo passaggio a
Gorizia con la visita guidata a Palazzo De Grazia “dimora
storica di Napoleone nei suoi soggiorni goriziani”. Ma
anche Leonardo da Vinci ha un legame con Gorizia e di lui e
del manoscritto sul gioco degli scacchi si parlerà a Palazzo
Coronini dove ci saranno anche visite guidate alla mostra
“L’indispensabile superfluo”.

A contribuire all’atmosfera di festa, inoltre, è previsto
un fitto programma di eventi collaterali, tra concerti e
spettacoli, pesca di beneficenza e un percorso
per bambini dedicato alla loro educazione alimentare con
la libreria Faidutti in via Oberdan.

CARTOLINE DI GUSTI CON L’ANNULLO POSTALE

Sarà l’Associazione degli Alpini di Gorizia, in collaborazione
con Poste italiane e il Comune a organizzare la distribuzione
di cartoline di Gusti di frontiera con postazioni fisse per
l’annullo postale. Due saranno le cartoline che si potranno
acquistare e “bollare”, una con il manifesto di Gusti e
l’altra con alcune immagini della città e della
manifestazione.

L’IMMAGINE E IL VISUAL DELLA 16^ EDIZIONE

Novità   quest’anno   anche   sul   fronte   dell’immagine:   il
“visual” di questa edizione – realizzato dallo studio creativo
Anthes di Udine – utilizza per la prima volta la tecnica
dell’illustrazione anziché quello della fotografia. Un disegno
colorato, iconico e ironico, ispirato allo spirito della
kermesse, alla sua città e alla cultura del cibo. La sagoma di
una forchetta contiene una citazione del centro storico di
Gorizia sulle cui punte si animano personaggi di etnie
diverse, volutamente non tutte riconoscibili. Tenendosi per
mano, rappresentano la metafora dell’unità della festa, dello
stare insieme assaporando le tipicità del pianeta che uniscono
i popoli. È “il mondo a tavola”          come   appunto   recita
il claim della manifestazione.

ARLeF a Gusti di Frontiera: lingua e cultura friulana tra
stand e visitatori

L’Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane (ARLeF) rinnova, anche
per questa edizione, la propria presenza a “Gusti di
Frontiera”, grazie alla collaborazione con il Comune di
Gorizia.

Sabato 28 e domenica 29 settembre, l’ARLeF sarà presente in
piazza Sant’Antonio con un proprio stand dove saranno
distribuiti molti materiali informativi e materiali ludico-
didattici gratuiti per i bambini, si potrà ricevere
indicazioni sui servizi dell’Agenzia e conoscere i tanti
strumenti informatici messi a disposizione dall’ARLeF per
scrivere correttamente in lingua friulana.

Presentato   stamattina   ad
Udine il nuovo cartellone di
prosa, musica e danza del
Circuito ERT. che con la
stagione 2019/2020 festeggia
i 50 anni di attività
Sono stati presentati stamattina nella sede udinese della Regione i 27
cartelloni teatrali 2019/2020 che fanno capo all’Ente Regionale Teatrale
del Friuli Venezia Giulia. Il Presidente dell’ERT Sergio Cuzzi, il
Direttore Renato Manzoni e Walter Mramor, Direttore di Artisti Associati,
struttura con cui l’ERT collabora per l’attività coreutica, hanno
illustrato la programmazione annuale di prosa, musica e danza. Impegnata
a Trieste per motivi istituzionali, l’Assessore regionale alla Cultura,
Tiziana Gibelli, non ha voluto mancare alla presentazione e ha
partecipato in videoconferenza.      È intervenuto, inoltre, Luciano
Sartoretti, Presidente di CrediFriuli, istituto che da quest’anno
sostiene l’attività del Circuito ERT.
lPrima sorpresa annunciata dal Ente Teatrale che festeggia nella stagione
2019/2020 i 50 anni dalla Fondazione è   l’aumento della “famiglia” con
quattro nuove piazze: il Teatro Ciasa dai Fornés di Forni di Sopra che
ospiterà quattro appuntamenti in primavera, il Teatro Comunale di
Polcenigo, il Teatro Miotto di Spilimbergo e l’Auditorium Comunale di
Talmassons.

                                Sono così diventate        27 le piazze del
                                circuito, alle quali si aggiungono le
                                collaborazioni      per   il   cartellone   di
                                danza del Teatro Stabile Sloveno di
                                Trieste,    del   Mascherini      di   Azzano
                                Decimo, del Pasolini di Cervignano e dei
                                Comunali di Cormons e Gradisca. Per
                                quanto     concerne       le   rassegne     in
abbonamento, gli spettacoli di prosa programmati a oggi sono 73 (nei
prossimi giorni ci sarà un ulteriore incremento quando verrà perfezionato
anche il cartellone di Forni di Sopra) per un totale di 179 giornate
recitative, 13 in più rispetto alla stagione appena andata in archivio;
14 sono gli spettacoli prodotti in regione presenti in cartellone per un
totale di 34 repliche, a cui si aggiungono 11 concerti made in FVG per 17
serate. La danza sarà in circuito con 8 spettacoli per 12 repliche
totali; il cartellone musicale verrà completato dalle collaborazioni con
rassegne e istituzioni del territorio. Il dato totale dell’attività di
musica e danza, comprensivo delle partnership con

                                         Simone Cristicchi

associazioni, enti e festival, porterà a più di 40 i concerti e a oltre
35 gli appuntamenti dedicati all’arte coreutica. Tanti gli allestimenti
per la prosa che tra Stelle, Ritorni, Classici e Nuova drammaturgia e
giovani attori, riempierà i palchi del circuito ERT, con un salto anche
nelle piece Comiche. . Tra questi spiccano la prima volta nel Circuito di
Vittorio Sgarbi, ospite con due lezioni-spettacolo su Raffaello e su
Leonardo; il ritorno dopo diverse stagioni di Gioele Dix con un nuovo
monologo intenso, personale e divertente: Vorrei essere figlio di un uomo
felice; la presenza di un doppio

Marco Paolini

Marco Paolini, in scena con Filo Filò e Nel tempo degli Dei, un lavoro
corale sulla figura di Ulisse; la mini-tournée di Riccardo Rossi che sarà
protagonista con W le donne!; il ritorno di Massimo Lopez e Tullio
Solenghi alla terza stagione in FVG con alle spalle due annate da tutto
esaurito; l’atteso Don Chisciotte con Alessio Boni e Serra Yilmaz; e
Giovanni Vernia, cantante, imitatore e comico che con il suo Vernia o non
Vernia: questo è il problema tra i ritorni segnaliamo Rocco Papaleo con
Coast to coast, spettacolo che coniuga musica, parola e… cucina; Angela
Finocchiaro che con il suo Ho perso il filo e la commedia Casa di
famiglia degli attori e autori del Teatro Golden di Roma, grande successo
nella tournée ERT della passata stagione. Nei classici segnaliamo   Carlo
Goldoni, Molière, Luigi Pirandello e Arthur Miller.     La Locandiera con
gli attori dell’Arca Azzurra Teatro e Amanda Sandrelli nel ruolo di
Mirandolina; il Misantropo di Molière con Valeria Solarino e Giulio
Scarpati; il siciliano

                                        Misantropo Giulio Scarpati

Leo Gullotta con Pensaci, Giacomino! del conterraneo Pirandello; mentre
Arthur Miller sarà rappresentato da due dei suoi testi più conosciuti:
Morte di un commesso viaggiatore   e Uno sguardo dal ponte
Da sempre il Circuito si occupa di selezionare e presentare al pubblico
anche il meglio delle produzioni regionali. Anche quest’anno tutte le
principali compagnie regionali saranno presenti con i loro lavori.
Queste, in sintesi, le proposte.
Gli Artisti Associati di Gorizia per la seconda stagione presenteranno Mi
amavi ancora…, con Ettore Bassi e Simona Cavallari, e saranno presenti
con la nuova produzione Il rompiballe, una delle commedie di maggior
successo di Francis Veber (La cena dei cretini, L’apparenza inganna)
affidata alla coppia Nicola Pistoia – Paolo Triestino.

Don Chisciotte Alessio Boni

Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia presenterà anche nella nuova
stagione I Miserabili di Victor Hugo, nell’adattamento di Luca Doninelli
e con l’interpretazione di Franco Branciaroli. L’onore perduto di
Katharina Blum, tratto dal romanzo di Heinrich Böll, è una delle due
nuove produzioni, assieme a Infinito tra parentesi pièce con Maddalena e
Giovanni Crippa che ha debuttato nell’edizione 2019 di Mittelfest.

La Contrada di Trieste tornerà in circuito con uno spettacolo che ha già
riscontrato grande favore tra il pubblico regionale: Un autunno di fuoco,
pièce di Eric Coble con
Don Chisciotte Alessio
                                             Boni

Milena Vukotic e Maximilian Nisi. La nuova produzione è Hollywood Burger,
divertente commedia ambientata in una mensa degli Studios hollywoodiani,
interpretata da Pino Quartullo ed Enzo Iacchetti.

Bodytraffic

Del CSS di Udine in Circuito ritornerà Fieste del Teatro Incerto, mentre
tra le novità 2019/2020 c’è grande curiosità attorno a Hermanos,
spettacolo di Giuliano Bonanni e Stefano Angelucci Marino, nato
dall’esperienza teatrale vissuta dai due artisti in Argentina, Uruguay e
Paraguay a contatto con i discendenti dei migranti friulani e abruzzesi.
Per il cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, Golden Show di
Trieste presenta Così parlò Monna Lisa, pièce nella quale si racconta la
notte del 14 giugno 1940 quando al Louvre il celebre dipinto di Leonardo
prese vita. Stefania Ventura è la protagonista dello spettacolo. Per la
musica e la danza in cartellone otto spettacoli e quaranta concerti di
cui daremo notizia durante lo svolgere della stagione che sta per
iniziare.

Da domani tutte le stagioni potranno essere consultate al sito
www.ertfvg.it e a breve anche sul numero monografico di “Spettacolo in
regione”, la rivista che raccoglie tutta l’attività dell’ERT. Una copia
può essere richiesta gratuitamente chiamando lo 0432/224211 o inviando
una e-mail a info@ertfvg.it.

                                                        Enrico Liotti

NEI SUONI DEI LUOGHI – Il
clavicembalista croato Franjo
Bilić in concerto domani 5
SET. a Fiumicello
Sarà il clavicembalista Franjo Bilić il grande protagonista di
un nuovo importante appuntamento internazionale del Festival
di musica e territorio Nei Suoni dei Luoghi. Giovedì 5
settembre,     alle    21.00,    nella    Chiesa    di    San
Lorenzo di Fiumicello Villa Vicentina, Bilić trasporterà il
pubblico nelle atmosfere e nelle sonorità tipiche del periodo
barocco attraverso lo strumento che più rappresenta questa
epoca, il clavicembalo. Il concerto, a ingresso libero, è
organizzato in collaborazione con l’Accademia di Musica
dell’Università di Zagabria e si inserisce nel calendario
della 21 ͣ edizione di Nei Suoni dei Luoghi, organizzato da
Associazione Progetto Musica, con il contributo della Regione
Friuli Venezia Giulia, con il sostegno di Credito Cooperativo
del Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli. Per
consultare il calendario completo di Nei Suoni dei
Luoghivisitare il sito www.neisuonideiluoghi.it .

I grandi maestri della scuola clavicembalistica inglese,
olandese, francese e italiana, in un concerto barocco sullo
strumento a pizzico tra i più rappresentativi dell’epoca. È il
ballo il tema conduttore del programma, a cominciare dalla
Pavana e Gagliarda di Byrd e dal ballo del Granduca nella
versione di Sweelinck, ispirato dal tema che de’ Cavalieri
dedicò a Ferdinando de’ Medici. Segue una Suite, raccolta di
danze, dal Primo libro per clavicembalo di de Chambonnières a
dare prova dei virtuosismi tastieristici francesi, nei
contrasti tra tono maggiore e minore, in opposizione alla
Sonata scarlattiana e al Pass’e mezzo del veneto Picchi, tra i
primi a pubblicare musica da ballo per clavicembalo. Corona
l’Orfeo del suo tempo, Rameau, con rinnovati tempi ancora di
danza.

Si deve alla committenza della nobile famiglia Andriani di
Fiumicello la ristrutturazione, tra 1645 e 1649, della
bella Parrocchiale di San Lorenzo, di fondazione
cinquecentesca ma sorta probabilmente sul luogo di una chiesa
più antica. Di valore è il gruppo scultoreo che adorna
l’altare della navata sinistra, raffigurante il commovente
“Compianto del Cristo morto”, opera del 1547 del lapicida
friulano Carlo da Carona, che nell’altare di San Lorenzo
raggiunse i vertici della propria arte.

Programma

W. Byrd The first Pavian and Galliarde da My Ladye Nevells
Booke

J. P. Sweelinck Ballo del Granduca

J. Ch. de Chambonnières Suite in sol minore dal Primo libro
per
clavicembalo

D. Scarlatti Sonata in re maggiore K 492

G. Picchi Pass’ e mezzo

J. Ph. Rameau Suite in la minore

PER MAGGIORI INFORMAZIONI:

Associazione    Progetto   Musica:    tel.   +39         0432
532330 – info@associazioneprogettomusica.org

Purple Disco Machine Dal
Pacha di Ibiza al Cantera
Social   Club  in  Baia   di
Sistiana Sabato 7 settembre
Il groove funk e disco house di Purple Disco Machine
protagonista al Cantera Social Club in Baia di Sistiana (Duino
Aurisina, Trieste), sabato 7 settembre, dalle 23.00 alle
04.00. Per una serata che vedrà anche la consueta presenza in
consolle dei residente Djs Luca Noale e Giovanni Mans.
Il Dj internazionale, produttore e remixer, Tino Piontek di
Dresda, iniziato dal padre fin da piccolo alla musica funk
degli anni ‘70 e ‘80, firma il suo primo incarico come
resident DJ in un club della sua città dove, racconta lui
stesso, non era pagato in denaro, ma in registrazioni e
vinili.
Nel 2009 inizia a usare lo pseudonimo Purple Disco Machine e
già nel 2013 la sua hit “My House” prende letteralmente
d’assalto la classifica di Beatport, raggiungendo la posizione
Beatport Deep House N°1 e rimanendo nella Deep House Top15 per
molte settimane.
Da allora ha continuato a produrre successi tra i quali “Let
It Whip”, “I House You”, “Devil in Me” e “Body Funk”.
A oggi è uno dei remixer più richiesti avendo lavorato sui
pezzi di artisti di primo livello come: Gorillaz, The Knocks ,
Chromeo, Faithless e Jamiroquai dal quale è stato ingaggiato
come spalla per l’apertura durante il suo tour europeo del
2017/18.
Con l’ultimo EP chiamato ‘Move or Not’ Purple Disco Machine è
tornano in cima alle classifiche: entrambe le tracce “Move or
Not” e “Street Life” hanno raggiunto la Top10 di Beatport.
Nelle esibizioni dal vivo, dal Pacha di Ibiza alle principali
location europee, Purple Disco Machine presenta un mix
creativo e diversificato che è sempre presentato in modo
sofisticato e autentico.

UN ‘PREMIO ANDREA PARODI’
INTERNAZIONALE A CAGLIARI IN
OTTOBRE
Il “Premio Andrea Parodi” alla sua 12a edizione raggiunge
pienamente la statura internazionale. Lo testimonia la
provenienza dei dieci finalisti che si fronteggeranno a
Cagliari dal 10 al 12 ottobre, nell’unico contest italiano di
world music. Eccoli:

A.T.A. – Acoustic Tarab Alchemy (Tunisia e Lazio) con il brano
“Fattouma”, in lingua araba;

Saly Diarra (Senegal) con “Musow” in lingua bambara:
Arsene Duevi (Togo) con “Agamà”, in lingua ewè

Fanfara Station (Tunisia, Italia e USA) con “Rahil”, lingua
tunisina;

Krzikopa (Polonia) con “Hasiorki”, in lingua silesiana;

Maribop (Spagna) con “Un munnu dintra un munnu” in lingua
siciliana e basca;

Federico Marras Perantoni (Sardegna) con “Canzona di mari n.2
– Fóggu e fiàra”, in lingua sarda;

Elliott Morris (Regno Unito) con “The End of The World Blues”,
in lingua inglese;

Setak (Abruzzo) con “Marije”, in lingua abruzzese;

Suonno D’Ajere (Campania) con “Suspiro”, in lingua napoletana.

La manifestazione per la prima volta si terrà in uno spazio di
grande prestigio come l’Auditorium del Conservatorio “Giovanni
Pierluigi da Palestrina” di Cagliari. Nell’occasione si
instaurerà una collaborazione artistica e didattica con gli
studenti del Conservatorio.

Il Premio Andrea Parodi, che si avvale della direzione
artistica di Elena Ledda, come sempre farà salire sul palco,
in veste di ospiti, artisti italiani e internazionali di
grande rilievo, che saranno annunciati prossimamente,
continuando così l’omaggio ad un grande artista come Andrea
Parodi, passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso
solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici,
grazie al quale è diventato un riferimento internazionale
della world music, collaborando fra l’altro con artisti come
Al Di Meola e Noa.

Nelle tre serate, presentate da Gianmaurizio Foderaro e
Ottavio Nieddu, i finalisti si esibiranno davanti a una Giuria
Tecnica (addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti,
scrittori e cantautori) e a una Giuria Critica (giornalisti).
Entrambe le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte
da autorevoli esponenti del settore ed assegneranno due
diversi riconoscimenti.

Il Premio assoluto nelle precedenti edizioni è andato nel 2018
a La Maschera (Campania), nel 2017 a Daniela Pes (Sardegna),
nel 2016 ai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 a Giuliano
Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 a Flo (Campania), nel 2013
a Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 a Elsa Martin (Friuli), nel
2011 a Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 alla Compagnia Triskele
(Sicilia), nel 2009 a Francesco Sossio (Puglia).

Partner della manifestazione sono l’“European jazz expo”
(Cagliari), Folkest (Friuli), Negro Festival (Pertosa – SA),
Premio Bianca d’Aponte (Aversa – CE), Mare e Miniere
(Sardegna), Premio Città di Loano per la musica tradizionale
italiana, Labimus (Laboratorio Interdisciplinare sulla Musica
dell’Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di
Storia, Beni culturali e Territorio), Fondazione Barumini –
Sistema Cultura.

Media partner sono Radio Rai, Rai Sardegna, Radio Popolare,
Unica Radio, Sardegna 1 Tv, Eja TV, Tiscali, Il Giornale della
musica, Blogfoolk, Folk Bulletin, Sardegna Eventi 24,
Mundofonias (Spagna), Doruzka (Rep. Ceca), Concertzender
(Olanda).

Il Premio Andrea Parodi è realizzato dall’omonima Fondazione
grazie a: Regione autonoma della Sardegna (Fondatore),
Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali,
informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo,
artigianato e commercio; Fondazione di Sardegna, Comune di
Cagliari (patrocinio e contributo), NUOVOIMAIE, SIAE – Società
Italiana degli Autori ed Editori, Federazione degli Autori.

Per avere maggiori informazioni:

www.fondazioneandreaparodi.it

fondazione.andreaparodi@gmail.com
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