SHINE Pink Floyd Moon 5 e 7 set. Verona Macerata - Il Discorso
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SHINE Pink Floyd Moon 5 e 7 set. Verona Macerata Teatro Romano di Verona 05 settembre Arena Sferisterio di Macerata 07 settembre “I Pink Floyd? Una musica che ha un’anima….” È questo che ha ispirato il celebre coreografo/regista russo-belga Micha van Hoecke a creare il suo nuovo lavoro SHINE Pink Floyd Moon sulle indimenticabili canzoni della leggendaria band inglese, musica dei suoi anni giovanili, musiche senza tempo, ponte tra musica rock e musica classica. “Musiche che, nell’immaginario collettivo, sono legate alla giovinezza interiore di tutti noi.” Punto di partenza nella creazione di SHINE Pink Floyd Moon è il celeberrimo brano Shine on You Crazy Diamond in cui i quattro Pink Floyd – al secolo Roger Waters, Nick Mason, Richard Wright e David Gilmour – rendevano omaggio al loro compagno Syd Barrett che si era perso nelle regioni
sconosciute della “luna”, intesa come malattia mentale. In SHINE Pink Floyd Moon, Syd è interpretato da Denys Ganio, già étoile del Balletto di Marsiglia ed interprete dal famoso Pink Floyd Ballet di Roland Petit, balletto cult che debuttò nel 1973, in piena epoca pop, con la band inglese che suonava dal vivo. Un filo sottile lega il passato al presente. Non a caso, Syd/Ganio ha un alter ego giovane e guizzante, il ballerino Mattia Tortora, affiancato dai solisti e corpo di ballo Compagnia Daniele Cipriani, mentre il sound psichedelico – ipnotico, in qualche maniera astrale – e le liriche ammalianti dei Pink Floyd sono oggi interpretate (sempre dal vivo) dall’odierna ed acclamata band italiana Pink Floyd Legend(direttore musicale Fabio Castaldi). Musicisti, vocalist, ballerini intrecciano sapientemente le loro arti in palcoscenico sicché lo spettatore ha realmente l’impressione (prendendo in prestito una massima di Micha van Hoecke) che “il canto è una danza che si sente e la danza è un canto che si vede”. L’interazione tra gli artisti in scena è totale.
A mezzo secolo dall’allunaggio “fisico”, dunque, un sapiente gioco di luci, laser e videoproiezioni trasforma lo spazio scenico di SHINE Pink Floyd Moon in una surreale luna abitata da personaggi come il “doppio” di Syd, una specie di Pierrot Lunaire, l’essere crepuscolare che catturò la fantasia di Arnold Schönberg. Visioni oniriche che s’incrociano per creare mondi siderali, eppure molto vicini… perché dentro di noi.SHINE è davvero un viaggio nel mondo della luna interiore dell’essere umano: non solo (o forse non più) luogo di follia e senno smarrito, bensì simbolo della poesia, della fantasia, della vita stessa. “È la mia autobiografia che racconta anche la vita di ogni uomo”, ci spiega ancora Micha van Hoecke, regista oltreché coreografo di SHINE Pink Floyd Moon “la storia delle nostre vite che procedono a cicli, con un movimento circolare come quello della musica e della danza delle stelle, della rotazione della luna: un moto scandito da un continuo processo
di nascita-morte-rinascita.” E aggiunge: “La vita non è altro che la stoffa dei sogni di cui scriveva Shakespeare, una stoffa che viene continuamente ordita, tramata, disfatta e ritessuta. SHINE è un lavoro intriso di speranza, in cui la fantasia diventa l’arma per combattere il materialismo che imperversa, il potere e le brame che incombono oggi.” SHINE Pink Floyd Moon, con un cast complessivo di una trentina di componenti, è prodotto da Daniele Cipriani Entertainment eMenti Associate di Gilda Petronelli, in coproduzione con Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Dopo lo spettacolo a L’Aquila, quest’opera rock lunare è attesa il 5 settembre al Teatro Romano di Verona e il 7 settembre all’Arena Sferisterio di Macerata. Info: info@mentiassociate.it – 06 93800 262 / 06 97602968 DANZANDO TRA I POPOLI: al via venerdì 6 la 19esima edizione del festival del folclore internazionale
Al via l’edizione 19 del festival folcloristico “Danzando tra i popoli” Da venerdì 6 a domenica 8 settembre il folclore internazionale sarà protagonista nel Medio Friuli Raggiunge la diciannovesima edizione una delle rassegne dedicate al folclore più importanti del Friuli Venezia Giulia. “Danzando tra i popoli”, organizzato dal Gruppo Folcloristico Danzerini Udinesi e dalla Proloco ProBlessano, si prepara così a proporre – per il diciannovesimo anno – il suo programma all’insegna di danza, cultura e cibo che si svolgerà nel Medio Friuli con baricentro a Blessano di Basiliano il 6, 7 e 8 settembre. Una perfetta amalgama di tradizione e contemporaneità che si ritroverà sia nelle esibizioni che nei piatti tipici della cucina dei gruppi ospitati a Blessano in collaborazione con Slow Food Condotta del Friuli. Una manifestazione che conterà anche sulla ristrutturazione dell’ex Asilo di Blessano: sono stati proprio i componenti della Pro Blessano, capitanati dal presidente Antonino Dall’Oste, a far trasferire nel 2009 la proprietà dal “Comitato pro Asilo” alla pro Loco, per poi cominciare la restaurazione al fine di renderlo disponibile per tutte le attività della comunità. L’ultimo tassello, dopo l’installazione dei corpi illuminanti, è stato il posizionamento degli arredi interni, con sipari, tende e la realizzazione di un affresco, grazie al fondamentale sostegno della Fondazione Friuli. Durante il fine settimana si esibiranno e si confronteranno gruppi provenienti dal Portogallo, dalla Romania, dalla Bosnia e dal Friuli Venezia Giulia.
Questo il programma Venerdì 6 a Blessano, alle 20.30 si svolgerà “Camminare il mondo – Percorsi dell’emigrazione friulana “, incontro dedicato a parole, suoni e immagini a cura di Roberto Iacovissi. A seguire ci sarà l’esibizione del gruppo folcloristico “Balarins de Riviere” di Magnano in Riviera. Sabato 7 a Basiliano, dalle 9.30 si svolgerà la sfilata dei Gruppi Folcloristici partecipanti lungo via Manzoni. Alle 10.00 ci sarà un momento istituzionale presso la Sala Consiliare del Comune nell’attesa della serata clou. Alle 20.30, a Blessano, Alessandro “Poma” Pomarè presenta “Danzando tra i popoli… dei cammini erranti”. Durante la serata si svolgerà l’esibizione dei gruppi folcloristici partecipanti provenienti da Portogallo, Romania, Bosnia e Friuli Venezia Giulia. Domenica 8, sempre a Blessano, alle 11.15 verrà celebrata la Santa Messa accompagnata dalla corale S.Stefano di Blessano. In serata, alle 20.30, si svolgerà lo spettacolo teatrale “Facchin Show Live – Lis gnovis frontieris de furlanetât” La nuova serie degli autori di “Felici ma Furlans”, Alessandro Di Pauli e Tommaso Pecile. Per chiudere la serata, alle 22.30 si svolgerà l’estrazione della lotteria Danzando tra i popoli. A questi appuntamenti si aggiungono le esibizioni nei paesi limitrofi. Venerdì 6 settembre, alle 18.00 a Nespoledo, nel piazzale della Chiesa e alle 20.30 a Flambro, in piazza Vittorio Emanuele. Domenica 8 settembre, ore 20.30, i danzerini saranno a San Giorgio di Nogaro presso l’Auditorium San Zorz in Piazza Duomo 1. I gruppi Quest’anno, a partecipare al festival, oltre al gruppo dei “Danzerini Udinesi” fondato nel 1963 a Basiliano, ci saranno altri quattro gruppi.
I “Balarins de riviere”, il cui nome trae origine dalla Riviera, la zona collinare che costituisce la prima parte delle Prealpi Giulie, indossano il tipico costume friulano dell’Ottocento. Sono nati nel 1965 ispirandosi al linguaggio popolare ed alle tradizioni delle Valli del Torre. I balli, che riproducono con schiettezza e originalità momenti della vita quotidiana, sono frutto della riscoperta di spartiti inediti e di tradizioni genuine apprese dalla gente. Il gruppo ha partecipato ad oltre seicento manifestazioni in Europa ed in Italia. Il “Grupo Folclòrico e Etnogràfico de Castelo do Neiva” fu fondato nel 1975 nel nordovest del Portogallo, a Castelo do Neiva. Il gruppo indossa i costumi usati nell’attività della pesca e raccolta del sargasso e quelli della domenica e dei pellegrinaggi. Il mare è l’elemento principale di ispirazione. Il gruppo è membro della Federazione Portoghese del folclore e dell’Associazione dei gruppi folcloristici dell’Alto Minho (AGFAM).
Il gruppo folcloristico “Dor Transylvan” è stato fondato nel 1994 a Cluj-Napoca in Romania. Il gruppo è composto da giovani ballerini, musicisti e cantanti. I ballerini sono di età compresa tra i 14 e i 34 anni e gli strumentisti tra i 18 e i 72 anni. Ogni anno il gruppo “Dor Transilvan” è invitato a partecipare ai più grandi eventi folcloristici, come il Festival internazionale “Songs of the mountains” (Sibiu), Celebrations of Transylvania (Cluj) e il festival internazionale “Hercules” (Herculane). Ha inoltre ricevuto il premio “Oscar folclore” al Festival Mondiale “Castello di Gorizia”, Italia. La Società Artistico/Culturale (KUD) “Kolovit” della città di
Gradiska, nella Bosnia & Herzegovina, è stata fondata nel 1992 come organizzazione di volontariato sociale. Principalmente si distinguono il costume dei giorni lavorativi (con colori semplici come il bianco e il nero, calzature umili e cappelli) e quello della festa, colorati e festosi. L’attività di base dell’ensemble è quella dello studio e della conservazione delle cultura tradizionale nazionale nell’ambito del dilettantismo. Kolovit è composta da 431 membri separati in gruppi di canto e danze, orchestre e gruppi di bambini di diversa età. Dal 2003, “Kolovit” è organizzatore del Festival Internazionale di Canti Nazionali e Danze con capacità di 12 ensemble dalla Bosnia & Herzegovina e dall’estero. A FRIULI-DOC 2019 UDINE CON IL TRENO D’EPOCA Domenica 15 settembre, durante la kermesse enogastronomica e culturale, si potrà raggiungere Udine con il treno d’epoca a trazione elettrica. Dal 12 al 15 settembre la città di Udine in occasione della grande kermesse enogastronomica e culturale “Friuli Doc – vini, vivande, vicende, vedute” potrà essere raggiunta anche attraverso un mezzo inedito e curioso. L’associazione culturale storico ferroviaria “La Carrozza Matta”, ha pensato e predisposto la possibilità di raggiungere il capoluogo friulano con un viaggio in treno d’epoca a trazione elettrica al fine di portare i viaggiatori alla manifestazione Friuli DOC, edizione 2019. Già lo scorso anno, sempre per il Friuli DOC, c’era la possibilità di raggiungere Udine partendo dalla stazione di Treviso e, dato il grande successo anche da parte di curiosi
che si sono recati in stazione per vedere il treno d’epoca, l’iniziativa è stata ripetuta e ampliata. Domenica 15 settembre, infatti, un treno d’epoca a trazione elettrica partirà da Bassano del Grappa per arrivare a Udine (andata e ritorno). La partenza da Bassano è prevista per le 8:40 con arrivo a Udine alle 12:00. Il ritorno, invece, è previsto per le 16:40 con arrivo a Bassano alle 19:50. Le fermate intermedie previste, sia all’andata che al ritorno, saranno a Castelfranco, Treviso e Conegliano. I biglietti sono disponibili al costo di 35€ per gli adulti mentre i bambini fino ad anni 8 nel numero di due per famiglia viaggiano gratis senza prenotazione del posto a sedere. Durante il viaggio verrà servita una colazione a bordo treno riservata ai viaggiatori. Per ulteriori informazioni e per l’acquisto dei biglietti consultare il sito www.lacarrozzamatta.it e al 3282465687. FRIULI DOC – VINI, VIVANDE, VICENDE E VEDUTE – LA 25° EDIZIONE dal 12 al 15 settembre A Udine, in Friuli Venezia Giulia, nel Nord Est d’Italia, culla di sapori, cultura e tradizioni, dal 12 al 15 settembre 2019, si svolgerà una delle kermesse enogastronomiche più prestigiose del nostro Paese: Friuli Doc. La manifestazione festeggerà quest’anno il suo 25esimo compleanno e per quattro giorni ospiterà il meglio della produzione enogastronomica, artigianale, artistica e culturale del Friuli Venezia Giulia. Negli stand, nei chioschi,
nelle piazze e nelle vie del centro di Udine, si potranno gustare i prodotti tipici friulani quali il prosciutto di San Daniele e di Sauris, il formaggio Montasio, il frico, i cjarsons, i vini, le grappe e molto altro ancora. Il cuore DOC della città si lascerà contaminare quest’anno dalla rappresentanza delle vicine Stiria, Carinzia, Istria slovena e croata, con il coinvolgimento diretto della minoranza italiana in Istria. Per l’Amministrazione Cittadina, quest’ultimo risulta essere il punto di svolta rispetto alle recenti passate edizioni in virtù della volontà di estendere l’offerta dei prodotti oltre i confini della regione storico- geografica friulana. La kermesse, che nel corso degli anni ha visto la presenza di figure di spicco della ristorazione, dello sport, della musica e non solo (ricordiamo nell’ultima edizione la presenza dello chef Antonia Klugmann e della cantante Anna Oxa), vuole presentarsi proprio come crocevia di eccellenze. La qualità dell’offerta enogastronomica sarà così accompagnata in questo percorso del gusto dalla qualità
dell’offerta culturale radicata nel territorio udinese e friulano. Mai come quest’anno, infatti, si darà risalto alla proposta culturale per ridefinire un nuovo corso per questo importante appuntamento che affianchi alla presenza di ottimi vini e alle specialità agroalimentari tipiche di questa terra, una vastissima proposta in termini di iniziative culturali, convegni e concerti. Da questo punto di vista, la rodata collaborazione con l’Università degli Studi di Udine e di PromoTurismoFvg, e quindi della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, farà emergere gli aspetti che sono siglati fin dall’inizio nel nome della manifestazione “Friuli Doc – Vini, vivande, vicende e vedute”. In questi quattro giorni di kermesse, Udine si affermerà Capitale delle eccellenze enogastronomiche, culturali ma anche turistiche. Sarà, infatti, l’occasione per scoprire i suoi gioielli, fra cui il Castello e il Salone del Parlamento, sede della prima assemblea legislativa della storia d’Europa risalente all’epoca del Patriarcato di Aquileia, i dipinti del Tiepolo, i maestosi edifici Liberty di Raimondo D’Aronco, la Loggia del Lionello, il romanico del Duomo, e respirare l’atmosfera unica delle vere osterie, ancora oggi quotidianamente frequentate. Molti sono i passi avanti compiuti dai tagli dei primi nastri fin dal 1994 e resi possibili dalla lungimiranza e dalla capacità di visione di Guglielmo Biasutti di Confartigianato e dai Sindaci delle iniziali edizioni, il compianto Claudio Mussato ed Enzo Barazza, che hanno portato il Friuli Doc a essere ben presto uno degli appuntamenti di punta della Regione Friuli Venezia Giulia. Oltre a ciò, nel tempo l’evento è diventato per antonomasia l’autunnale festa dei sapori non solo per gli udinesi e i friulani ma anche e soprattutto per i tantissimi turisti, professionisti, produttori ed esperti del settore del vino che ogni anno arrivano nel capoluogo friulano dalle Regioni e dai Paesi vicini, ampliando anno dopo anno il bacino di utenza e di appassionati.
“Quest’anno vogliamo arrivare a quota un milione di visitatori”, sottolinea il Sindaco di Udine Pietro Fontanini, aggiungendo “Dopo il successo della scorsa edizione, la prima del mio mandato, che ha visto oltre 700mila presenze, quest’anno l’Amministrazione Cittadina si vuole superare. Abbiamo per questo esteso il perimetro della manifestazione a nuove e importanti vie grazie alla collaborazione con gli amici dell’Austria, della Slovenia e della Croazia che daranno a Friuli Doc una nuova declinazione con un sapore anche mitteleuropeo”. Anche per l’Assessore al Turismo e Grandi Eventi Maurizio Franz questa edizione sarà speciale. “Credo che il miglior modo per festeggiare questi venticinque anni sia quello di proporre un’offerta d’eccellenza in termini di prodotti e di iniziative. Performance, spettacoli, laboratori, incontri tematici si alterneranno, trasformando Udine in un vero e proprio palcoscenico culturale ed enogastronomico”.
Il viaggio da non perdere, quindi è quello dal 12 al 15 settembre a Udine. Un viaggio nei sapori più invitanti del Friuli Venezia Giulia, un mix di vini, vivande, vicende, vedute, per conoscere ogni sfaccettatura di questa terra ricca e ospitale GUSTI DI FRONTIERA 16^ EDIZIONE dal 26 al 29 SETTEMBRE 2019 GORIZIA – “Gusti di Frontiera” 2019 si attesta già dai numeri come l’edizione dei record. Quella che ormai è unanimemente accreditata come la più grande e frequentata kermesse enogastronomica del Nordest – sempre promossa dal Comune di Gorizia con il contributo della Regione FVG, della Camera di Commercio della Venezia Giulia e della Fondazione Carigo e il sostegno di Cassa Rurale del FVG e Conad – invaderà quest’anno la città di Gorizia con ben 413 standenogastronomici, in assoluto il maggior numero di sempre. Viste le richieste in costante aumento, e grazie ad un’adeguata dislocazione e metratura degli stand, gli organizzatori sono riusciti a soddisfare un numero davvero straordinario di partecipanti ed espositori in rappresentanza di ben 54 Paesi di tutti i continenti, distribuiti in circa 20 location, tra Borghi geografici e percorsi tematici. Non mancheranno anche quest’anno celebri chef e personalità di spicco del
mondo enogastronomico e culturale all’interno del Salotto del Gusto, così come personaggi dello spettacolo dal vivo. TISH IN CONCERTO A dare il via alla carrellata di ospiti prestigiosi la giovane cantante goriziana Tish (Tijana Boric) tra le più amate protagoniste dell’ultima edizione del talent show “Amici”, che taglierà il nastro della 16^ edizione nel pomeriggio di giovedì 26 settembre e si esibirà in concerto a conclusione dell’inaugurazione. NOVITÀ 2019: BORGO AFRICA Dopo le novità della scorsa edizione con l’introduzione – oltre che di Australia, Nuova Zelanda e Siria – del Camerun e del Marocco sarà proprio l’Africa la grande new entry di quest’anno, protagonista di un nuovo Borgo geografico che proporrà le ricette e i piatti tipici di Tunisia, Madagascar, Nigeria, Senegal, Costa D’Avorio, Etiopia, Egitto e altri paesi del Nord Africa, dell’Africa meridionale e centrale per un totale di 19 stand. Si potranno assaggiare il platano, lo yam, la patata dolce e la manioca fritti dal Camerun, come assaporare le birre artigianali speziate al cardamomo, cannella, chiodi di garofano dal Centro Africa o il vino frizzante, aromatizzato al cacao della Costa d’Avorio. Ma ci si potrà soffermare anche a sorseggiare un tè in un tipico salone da tè magrebino o ammirare abiti di tradizione sartoriale con i magnifici tessuti originali dalla Nigeria. Verrà presentata in questo borgo una novità assoluta: la birra Jiango nata dall’incontro tra una Witbier e una Saison, bevanda a bassa gradazione, con profumi fruttati e agrumati, la sensibile presenza del Karkadè a donare un tocco esotico che rimanda ai lontani paesaggi africani. E poi la cucina egizia, che si avvicina alle tradizioni del Medio Oriente con il kebab, l’hummus e il kushari, specifico
dell’Egitto. Ma le sorprese non finiscono e si aggiunge la tradizione del Madagascar, con il “Ravitoto” piatto nazionale a base di carne di zebù. Dall’Eritrea verrà presentato il Tsebhi, stufato di carni varie servito con Injera, pane piatto di farina di teff guarnito con Hilbet, impasto di legumi. E poi dall’Africa meridionale le focacce a base di farina di zenzero e curcuma, che risultano particolarmente digeribili e gluten free, per finire con i tipici dolci tunisini a base di miele, mandorle e datteri. Il Borgo Africa, che si snoderà nel tratto di Corso Verdi adiacente al Museo di Santa Chiara e alla Posta Centrale, ospiterà anche la novità della precedente edizione con lo stand dedicato all’Australia, dove si potranno assaggiare burger di canguro, zebra, griglia di carne di cammello. Oltre a queste, davvero molte le novità enogastronomiche dell’edizione con piatti e materie prime per la prima volta a Gusti (approfondimento allegato sulla mappa e i contenuti deI Borghi). GRANDI OSPITI AL SALOTTO DEL GUSTO. FRA LE STAR IL PANIFICATORE ANTONIO MARTINO. Ancora ricchissima di proposte la “finestra” culturale di “Gusti di Frontiera”: il “Salotto del Gusto” – sempre a cura del Consorzio Collio in collaborazione con l’Associazione Rosa di Gorizia e
l’Associazione Produttori Ribolla di Oslavia – anche quest’anno ospiterà personaggi di primo piano del mondo enogastronomico e culturale. Immutata la location, ovvero piazza Sant’Antonio, mentre il filo conduttore ruoterà intorno alla dimensione del cibo e del vino quali espressioni dell’identità culturale del territorio, elementi fondamentali di sviluppo sostenibile e di coesione sociale. chef Antonio Lamberto Martino Spicca tra le presenze già confermate quella dello chef Antonio Lamberto Martino protagonista di un laboratorio con le farine proposto nell’ambito degli attesi laboratori con celebrity chef che di nuovo offriranno un’esperienza formativa e degustativa a tutti gli appassionati di cucina e gourmet. Gastronomo, panificatore, critico gastronomico e tecnico della degustazione Mediterranea, Antonio Martino è un profondo conoscitore della materia prima e del cibo inteso come collocazione territoriale. Universalmente riconosciuto come “Il Re dei lieviti” tra le sue mani tutto fermenta. Dottore in Scienza dell’Alimentazione e della Gastronomia ha scritto per intero il Manifesto Gastronomico “Tecnica di Degustazione Mediterranea” che fa da vademecum ai migliori Chef di Italia nel mondo, attualmente è consulente e critico
gastronomico nei ristoranti che vogliono conseguire un menù di simbiosi alle esigenze ambientali e nutrizionali. È salito alla ribalta televisiva con la partecipazione al contest “Bake Off Italia” ed è attualmente giudice alla “Prova del cuoco” su Rai1. Un ulteriore chef blasonato atteso tra i superospiti della kermesse: il nome sarà svelato nelle prossime settimane. Il Salotto si arricchisce quest’anno di un’iniziativa che precede la kermesse di fine mese con un evento programmato per il prossimo 18 settembre nella Sala del Conte del Castello di Gorizia. Si tratta del workshop sull’imprenditorialità eno- gastronomica “Il cibo è cultura”, un articolato focus sui protagonisti locali dell’agroalimentare. Presenti imprenditori e produttori locali (tra cui Il Consorzio Collio, l’Associazione Rosa di Gorizia, l’Associazione Produttori Ribolla di Oslavia, l’azienda Bolem, Goriziana Caffé, Orto in tavola, Panificio Jordan, Pizza Magic, Ciemme) che potranno presentare la loro case history rispondendo alla domanda: “Perché il cibo/vino sono cultura e come rappresentano il patrimonio locale?”. Il confronto, moderato dal direttore del settimanale Il Friuli Rossano Cattivello, prevede anche la presenza di giornalisti di settore, opinion maker, scuole professionali e alberghiere che insieme si confronteranno su una serie di linee tematiche, tendenze e orientamenti con focus su veganesimo; materie prime alla base della qualità; tradizione e innovazione; ospitalità e prodotto del territorio; packaging: veicolo di identità e territorio; sicurezza e conservazione; presidio dei mercati e relazioni internazionali. Al workshop parteciperanno anche scuole e istituti professionali – che approfondiranno le tematiche in moduli di lavoro paralleli portati a sintesi e illustrati al termine della mattinata – al fine di creare un link tra i giovani e l’imprenditoria locale dell’agroalimentare e vitivinicola e
avviare lo sviluppo di programmi formativi, progetti e iniziative utili anche nella prospettiva della candidatura Nova Gorica/Gorizia 2025. Il workshop è aperto a tutto il pubblico interessato a partecipazione gratuita, basta recarsi a partire dalle ore 9.00 al Castello per la registrazione dei partecipanti. BORGHI E PAESI Il mappamondo del gusto, che fotografa tutti i Paesi della kermesse, vede un numero sempre crescente dei Paesi partecipanti, in tutto 54: alla novità del Borgo Africa si sommano Albania, Afghanistan, Argentina, Austria, Australia, Belgio, Bosnia, Brasile, Cile, Cina, Croazia (con Istria, Slavonia, Dalmazia e regione di Zagabria), Cuba, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Grecia, Giordania, Inghilterra, Scozia, Galles, Irlanda, India, Indonesia, Israele, Italia, Messico, Olanda, Perù, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Scandinavia, Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Tailandia, Turchia, Ungheria, Usa, Venezuela e Vietnam. Confermata quest’anno la “Via dei Sapori” con i locali storici aperti e i loro prodotti enogastronomici d’eccellenza, nelle esclusive Piazza Vittoria, via Rastello e Piazza Cavour. Torna a grande richiesta anche il “Borgo Mare”, presso il Mercato scoperto, con deliziose ricette a base di pesce e il “Borgo Pane, Pasta e Pizza”, nell’area pedonale di Corso Verdi, che quest’anno ospiterà anche lo Gnocco Fritto, la specialità emiliana realizzata con pasta di pane, da gustare caldo e da farcire poi con salumi e formaggi. Confermato anche l’apprezzatissimo “Aperitivo di Gusti”, fra Corso Italia, Corso Verdi, Via Diaz e Piazza Sant’Antonio, con birre artigianali locali ma anche internazionali; liquori, vini e spumanti, insieme a bevande naturali e analcoliche. Non mancherà anche quest’anno il “Mercato di Gusti” destinato esclusivamente alla vendita di prodotti non alimentari, ma di
fattura artigianale, molto apprezzato dal pubblico. I Borghi geografici che si dipaneranno nelle strade e piazze del centro città, oltre a Borgo Africa, sono Borgo Austria, Borgo Europa Centrale, Borgo Nord Europa, Borgo Francia, Borgo Italia, Borgo Friuli Venezia Giulia, Borgo Associazioni, Borgo Latino e Americano, Borgo Oriente, Borgo Slovenia e Balcani, Borgo Street Food e Piazza del Gusto. EVENTI COLLATERALI TRA CULTURA E GASTRONOMIA Tanti gli eventi culturali in programma per tutta la durata della manifestazione, dall’ingresso gratuito in Castello, con la disponibilità della video guida, alle visite guidate nelle strutture ricche di storia della città. Se nel maniero simbolo di Gorizia si svolgerà la manifestazione di animazione medievale “Al declinar dell’evo medio“, realizzata dal Comune in collaborazione con l’Associazione Nuovo Lavoro di Gorizia, all’insegna di menù medievali, la Sinagoga sarà al centro della visita guidata al Ghetto ebraico con degustazioni di vini Kasher. Per quanto riguarda i Musei provinciali, gestiti dall’Erpac, ci saranno visite guidate alla mostra fotografica di Palazzo Attems Petzenstein “Oscura camera Sergio Scabra” mentre in Borgo Castello saranno visitabili il Museo della Grande Guerra, il Museo della moda e arti applicate e avrà luogo anche una visita alla cucina settecentesca di Casa Formentini. Di secolo in secolo si arriva a Napoleone e al suo passaggio a Gorizia con la visita guidata a Palazzo De Grazia “dimora storica di Napoleone nei suoi soggiorni goriziani”. Ma anche Leonardo da Vinci ha un legame con Gorizia e di lui e del manoscritto sul gioco degli scacchi si parlerà a Palazzo Coronini dove ci saranno anche visite guidate alla mostra “L’indispensabile superfluo”. A contribuire all’atmosfera di festa, inoltre, è previsto un fitto programma di eventi collaterali, tra concerti e
spettacoli, pesca di beneficenza e un percorso per bambini dedicato alla loro educazione alimentare con la libreria Faidutti in via Oberdan. CARTOLINE DI GUSTI CON L’ANNULLO POSTALE Sarà l’Associazione degli Alpini di Gorizia, in collaborazione con Poste italiane e il Comune a organizzare la distribuzione di cartoline di Gusti di frontiera con postazioni fisse per l’annullo postale. Due saranno le cartoline che si potranno acquistare e “bollare”, una con il manifesto di Gusti e l’altra con alcune immagini della città e della manifestazione. L’IMMAGINE E IL VISUAL DELLA 16^ EDIZIONE Novità quest’anno anche sul fronte dell’immagine: il “visual” di questa edizione – realizzato dallo studio creativo Anthes di Udine – utilizza per la prima volta la tecnica dell’illustrazione anziché quello della fotografia. Un disegno colorato, iconico e ironico, ispirato allo spirito della kermesse, alla sua città e alla cultura del cibo. La sagoma di una forchetta contiene una citazione del centro storico di Gorizia sulle cui punte si animano personaggi di etnie diverse, volutamente non tutte riconoscibili. Tenendosi per mano, rappresentano la metafora dell’unità della festa, dello stare insieme assaporando le tipicità del pianeta che uniscono i popoli. È “il mondo a tavola” come appunto recita il claim della manifestazione. ARLeF a Gusti di Frontiera: lingua e cultura friulana tra stand e visitatori L’Agjenzie Regjonâl pe Lenghe Furlane (ARLeF) rinnova, anche per questa edizione, la propria presenza a “Gusti di Frontiera”, grazie alla collaborazione con il Comune di Gorizia. Sabato 28 e domenica 29 settembre, l’ARLeF sarà presente in
piazza Sant’Antonio con un proprio stand dove saranno distribuiti molti materiali informativi e materiali ludico- didattici gratuiti per i bambini, si potrà ricevere indicazioni sui servizi dell’Agenzia e conoscere i tanti strumenti informatici messi a disposizione dall’ARLeF per scrivere correttamente in lingua friulana. Presentato stamattina ad Udine il nuovo cartellone di prosa, musica e danza del Circuito ERT. che con la stagione 2019/2020 festeggia i 50 anni di attività Sono stati presentati stamattina nella sede udinese della Regione i 27 cartelloni teatrali 2019/2020 che fanno capo all’Ente Regionale Teatrale del Friuli Venezia Giulia. Il Presidente dell’ERT Sergio Cuzzi, il Direttore Renato Manzoni e Walter Mramor, Direttore di Artisti Associati, struttura con cui l’ERT collabora per l’attività coreutica, hanno illustrato la programmazione annuale di prosa, musica e danza. Impegnata a Trieste per motivi istituzionali, l’Assessore regionale alla Cultura, Tiziana Gibelli, non ha voluto mancare alla presentazione e ha partecipato in videoconferenza. È intervenuto, inoltre, Luciano Sartoretti, Presidente di CrediFriuli, istituto che da quest’anno sostiene l’attività del Circuito ERT. lPrima sorpresa annunciata dal Ente Teatrale che festeggia nella stagione 2019/2020 i 50 anni dalla Fondazione è l’aumento della “famiglia” con quattro nuove piazze: il Teatro Ciasa dai Fornés di Forni di Sopra che
ospiterà quattro appuntamenti in primavera, il Teatro Comunale di Polcenigo, il Teatro Miotto di Spilimbergo e l’Auditorium Comunale di Talmassons. Sono così diventate 27 le piazze del circuito, alle quali si aggiungono le collaborazioni per il cartellone di danza del Teatro Stabile Sloveno di Trieste, del Mascherini di Azzano Decimo, del Pasolini di Cervignano e dei Comunali di Cormons e Gradisca. Per quanto concerne le rassegne in abbonamento, gli spettacoli di prosa programmati a oggi sono 73 (nei prossimi giorni ci sarà un ulteriore incremento quando verrà perfezionato anche il cartellone di Forni di Sopra) per un totale di 179 giornate recitative, 13 in più rispetto alla stagione appena andata in archivio; 14 sono gli spettacoli prodotti in regione presenti in cartellone per un totale di 34 repliche, a cui si aggiungono 11 concerti made in FVG per 17 serate. La danza sarà in circuito con 8 spettacoli per 12 repliche totali; il cartellone musicale verrà completato dalle collaborazioni con rassegne e istituzioni del territorio. Il dato totale dell’attività di musica e danza, comprensivo delle partnership con Simone Cristicchi associazioni, enti e festival, porterà a più di 40 i concerti e a oltre 35 gli appuntamenti dedicati all’arte coreutica. Tanti gli allestimenti per la prosa che tra Stelle, Ritorni, Classici e Nuova drammaturgia e giovani attori, riempierà i palchi del circuito ERT, con un salto anche nelle piece Comiche. . Tra questi spiccano la prima volta nel Circuito di
Vittorio Sgarbi, ospite con due lezioni-spettacolo su Raffaello e su Leonardo; il ritorno dopo diverse stagioni di Gioele Dix con un nuovo monologo intenso, personale e divertente: Vorrei essere figlio di un uomo felice; la presenza di un doppio Marco Paolini Marco Paolini, in scena con Filo Filò e Nel tempo degli Dei, un lavoro corale sulla figura di Ulisse; la mini-tournée di Riccardo Rossi che sarà protagonista con W le donne!; il ritorno di Massimo Lopez e Tullio Solenghi alla terza stagione in FVG con alle spalle due annate da tutto esaurito; l’atteso Don Chisciotte con Alessio Boni e Serra Yilmaz; e Giovanni Vernia, cantante, imitatore e comico che con il suo Vernia o non Vernia: questo è il problema tra i ritorni segnaliamo Rocco Papaleo con Coast to coast, spettacolo che coniuga musica, parola e… cucina; Angela Finocchiaro che con il suo Ho perso il filo e la commedia Casa di famiglia degli attori e autori del Teatro Golden di Roma, grande successo nella tournée ERT della passata stagione. Nei classici segnaliamo Carlo Goldoni, Molière, Luigi Pirandello e Arthur Miller. La Locandiera con gli attori dell’Arca Azzurra Teatro e Amanda Sandrelli nel ruolo di Mirandolina; il Misantropo di Molière con Valeria Solarino e Giulio Scarpati; il siciliano Misantropo Giulio Scarpati Leo Gullotta con Pensaci, Giacomino! del conterraneo Pirandello; mentre Arthur Miller sarà rappresentato da due dei suoi testi più conosciuti: Morte di un commesso viaggiatore e Uno sguardo dal ponte
Da sempre il Circuito si occupa di selezionare e presentare al pubblico anche il meglio delle produzioni regionali. Anche quest’anno tutte le principali compagnie regionali saranno presenti con i loro lavori. Queste, in sintesi, le proposte. Gli Artisti Associati di Gorizia per la seconda stagione presenteranno Mi amavi ancora…, con Ettore Bassi e Simona Cavallari, e saranno presenti con la nuova produzione Il rompiballe, una delle commedie di maggior successo di Francis Veber (La cena dei cretini, L’apparenza inganna) affidata alla coppia Nicola Pistoia – Paolo Triestino. Don Chisciotte Alessio Boni Il Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia presenterà anche nella nuova stagione I Miserabili di Victor Hugo, nell’adattamento di Luca Doninelli e con l’interpretazione di Franco Branciaroli. L’onore perduto di Katharina Blum, tratto dal romanzo di Heinrich Böll, è una delle due nuove produzioni, assieme a Infinito tra parentesi pièce con Maddalena e Giovanni Crippa che ha debuttato nell’edizione 2019 di Mittelfest. La Contrada di Trieste tornerà in circuito con uno spettacolo che ha già riscontrato grande favore tra il pubblico regionale: Un autunno di fuoco, pièce di Eric Coble con
Don Chisciotte Alessio Boni Milena Vukotic e Maximilian Nisi. La nuova produzione è Hollywood Burger, divertente commedia ambientata in una mensa degli Studios hollywoodiani, interpretata da Pino Quartullo ed Enzo Iacchetti. Bodytraffic Del CSS di Udine in Circuito ritornerà Fieste del Teatro Incerto, mentre tra le novità 2019/2020 c’è grande curiosità attorno a Hermanos, spettacolo di Giuliano Bonanni e Stefano Angelucci Marino, nato dall’esperienza teatrale vissuta dai due artisti in Argentina, Uruguay e Paraguay a contatto con i discendenti dei migranti friulani e abruzzesi. Per il cinquecentenario della morte di Leonardo da Vinci, Golden Show di Trieste presenta Così parlò Monna Lisa, pièce nella quale si racconta la notte del 14 giugno 1940 quando al Louvre il celebre dipinto di Leonardo prese vita. Stefania Ventura è la protagonista dello spettacolo. Per la
musica e la danza in cartellone otto spettacoli e quaranta concerti di cui daremo notizia durante lo svolgere della stagione che sta per iniziare. Da domani tutte le stagioni potranno essere consultate al sito www.ertfvg.it e a breve anche sul numero monografico di “Spettacolo in regione”, la rivista che raccoglie tutta l’attività dell’ERT. Una copia può essere richiesta gratuitamente chiamando lo 0432/224211 o inviando una e-mail a info@ertfvg.it. Enrico Liotti NEI SUONI DEI LUOGHI – Il clavicembalista croato Franjo Bilić in concerto domani 5 SET. a Fiumicello Sarà il clavicembalista Franjo Bilić il grande protagonista di un nuovo importante appuntamento internazionale del Festival di musica e territorio Nei Suoni dei Luoghi. Giovedì 5 settembre, alle 21.00, nella Chiesa di San Lorenzo di Fiumicello Villa Vicentina, Bilić trasporterà il pubblico nelle atmosfere e nelle sonorità tipiche del periodo barocco attraverso lo strumento che più rappresenta questa epoca, il clavicembalo. Il concerto, a ingresso libero, è organizzato in collaborazione con l’Accademia di Musica dell’Università di Zagabria e si inserisce nel calendario della 21 ͣ edizione di Nei Suoni dei Luoghi, organizzato da Associazione Progetto Musica, con il contributo della Regione
Friuli Venezia Giulia, con il sostegno di Credito Cooperativo del Friuli Venezia Giulia e della Fondazione Friuli. Per consultare il calendario completo di Nei Suoni dei Luoghivisitare il sito www.neisuonideiluoghi.it . I grandi maestri della scuola clavicembalistica inglese, olandese, francese e italiana, in un concerto barocco sullo strumento a pizzico tra i più rappresentativi dell’epoca. È il ballo il tema conduttore del programma, a cominciare dalla Pavana e Gagliarda di Byrd e dal ballo del Granduca nella versione di Sweelinck, ispirato dal tema che de’ Cavalieri dedicò a Ferdinando de’ Medici. Segue una Suite, raccolta di danze, dal Primo libro per clavicembalo di de Chambonnières a dare prova dei virtuosismi tastieristici francesi, nei contrasti tra tono maggiore e minore, in opposizione alla Sonata scarlattiana e al Pass’e mezzo del veneto Picchi, tra i primi a pubblicare musica da ballo per clavicembalo. Corona l’Orfeo del suo tempo, Rameau, con rinnovati tempi ancora di danza. Si deve alla committenza della nobile famiglia Andriani di Fiumicello la ristrutturazione, tra 1645 e 1649, della bella Parrocchiale di San Lorenzo, di fondazione cinquecentesca ma sorta probabilmente sul luogo di una chiesa più antica. Di valore è il gruppo scultoreo che adorna l’altare della navata sinistra, raffigurante il commovente “Compianto del Cristo morto”, opera del 1547 del lapicida friulano Carlo da Carona, che nell’altare di San Lorenzo raggiunse i vertici della propria arte. Programma W. Byrd The first Pavian and Galliarde da My Ladye Nevells Booke J. P. Sweelinck Ballo del Granduca J. Ch. de Chambonnières Suite in sol minore dal Primo libro per
clavicembalo D. Scarlatti Sonata in re maggiore K 492 G. Picchi Pass’ e mezzo J. Ph. Rameau Suite in la minore PER MAGGIORI INFORMAZIONI: Associazione Progetto Musica: tel. +39 0432 532330 – info@associazioneprogettomusica.org Purple Disco Machine Dal Pacha di Ibiza al Cantera Social Club in Baia di Sistiana Sabato 7 settembre Il groove funk e disco house di Purple Disco Machine protagonista al Cantera Social Club in Baia di Sistiana (Duino Aurisina, Trieste), sabato 7 settembre, dalle 23.00 alle 04.00. Per una serata che vedrà anche la consueta presenza in consolle dei residente Djs Luca Noale e Giovanni Mans. Il Dj internazionale, produttore e remixer, Tino Piontek di Dresda, iniziato dal padre fin da piccolo alla musica funk degli anni ‘70 e ‘80, firma il suo primo incarico come resident DJ in un club della sua città dove, racconta lui stesso, non era pagato in denaro, ma in registrazioni e vinili. Nel 2009 inizia a usare lo pseudonimo Purple Disco Machine e già nel 2013 la sua hit “My House” prende letteralmente d’assalto la classifica di Beatport, raggiungendo la posizione
Beatport Deep House N°1 e rimanendo nella Deep House Top15 per molte settimane. Da allora ha continuato a produrre successi tra i quali “Let It Whip”, “I House You”, “Devil in Me” e “Body Funk”. A oggi è uno dei remixer più richiesti avendo lavorato sui pezzi di artisti di primo livello come: Gorillaz, The Knocks , Chromeo, Faithless e Jamiroquai dal quale è stato ingaggiato come spalla per l’apertura durante il suo tour europeo del 2017/18. Con l’ultimo EP chiamato ‘Move or Not’ Purple Disco Machine è tornano in cima alle classifiche: entrambe le tracce “Move or Not” e “Street Life” hanno raggiunto la Top10 di Beatport. Nelle esibizioni dal vivo, dal Pacha di Ibiza alle principali location europee, Purple Disco Machine presenta un mix creativo e diversificato che è sempre presentato in modo sofisticato e autentico. UN ‘PREMIO ANDREA PARODI’ INTERNAZIONALE A CAGLIARI IN OTTOBRE Il “Premio Andrea Parodi” alla sua 12a edizione raggiunge pienamente la statura internazionale. Lo testimonia la provenienza dei dieci finalisti che si fronteggeranno a Cagliari dal 10 al 12 ottobre, nell’unico contest italiano di world music. Eccoli: A.T.A. – Acoustic Tarab Alchemy (Tunisia e Lazio) con il brano “Fattouma”, in lingua araba; Saly Diarra (Senegal) con “Musow” in lingua bambara:
Arsene Duevi (Togo) con “Agamà”, in lingua ewè Fanfara Station (Tunisia, Italia e USA) con “Rahil”, lingua tunisina; Krzikopa (Polonia) con “Hasiorki”, in lingua silesiana; Maribop (Spagna) con “Un munnu dintra un munnu” in lingua siciliana e basca; Federico Marras Perantoni (Sardegna) con “Canzona di mari n.2 – Fóggu e fiàra”, in lingua sarda; Elliott Morris (Regno Unito) con “The End of The World Blues”, in lingua inglese; Setak (Abruzzo) con “Marije”, in lingua abruzzese; Suonno D’Ajere (Campania) con “Suspiro”, in lingua napoletana. La manifestazione per la prima volta si terrà in uno spazio di grande prestigio come l’Auditorium del Conservatorio “Giovanni Pierluigi da Palestrina” di Cagliari. Nell’occasione si instaurerà una collaborazione artistica e didattica con gli studenti del Conservatorio. Il Premio Andrea Parodi, che si avvale della direzione artistica di Elena Ledda, come sempre farà salire sul palco, in veste di ospiti, artisti italiani e internazionali di grande rilievo, che saranno annunciati prossimamente, continuando così l’omaggio ad un grande artista come Andrea Parodi, passato dal pop d’autore con i Tazenda a un percorso solistico di grande valore e di rielaborazione delle radici, grazie al quale è diventato un riferimento internazionale della world music, collaborando fra l’altro con artisti come Al Di Meola e Noa. Nelle tre serate, presentate da Gianmaurizio Foderaro e Ottavio Nieddu, i finalisti si esibiranno davanti a una Giuria Tecnica (addetti ai lavori, autori, musicisti, poeti,
scrittori e cantautori) e a una Giuria Critica (giornalisti). Entrambe le giurie, come negli scorsi anni, saranno composte da autorevoli esponenti del settore ed assegneranno due diversi riconoscimenti. Il Premio assoluto nelle precedenti edizioni è andato nel 2018 a La Maschera (Campania), nel 2017 a Daniela Pes (Sardegna), nel 2016 ai Pupi di Surfaro (Sicilia), nel 2015 a Giuliano Gabriele Ensemble (Lazio), nel 2014 a Flo (Campania), nel 2013 a Unavantaluna (Sicilia), nel 2012 a Elsa Martin (Friuli), nel 2011 a Elva Lutza (Sardegna), nel 2010 alla Compagnia Triskele (Sicilia), nel 2009 a Francesco Sossio (Puglia). Partner della manifestazione sono l’“European jazz expo” (Cagliari), Folkest (Friuli), Negro Festival (Pertosa – SA), Premio Bianca d’Aponte (Aversa – CE), Mare e Miniere (Sardegna), Premio Città di Loano per la musica tradizionale italiana, Labimus (Laboratorio Interdisciplinare sulla Musica dell’Università degli Studi di Cagliari, Dipartimento di Storia, Beni culturali e Territorio), Fondazione Barumini – Sistema Cultura. Media partner sono Radio Rai, Rai Sardegna, Radio Popolare, Unica Radio, Sardegna 1 Tv, Eja TV, Tiscali, Il Giornale della
musica, Blogfoolk, Folk Bulletin, Sardegna Eventi 24, Mundofonias (Spagna), Doruzka (Rep. Ceca), Concertzender (Olanda). Il Premio Andrea Parodi è realizzato dall’omonima Fondazione grazie a: Regione autonoma della Sardegna (Fondatore), Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport e Assessorato del turismo, artigianato e commercio; Fondazione di Sardegna, Comune di Cagliari (patrocinio e contributo), NUOVOIMAIE, SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, Federazione degli Autori. Per avere maggiori informazioni: www.fondazioneandreaparodi.it fondazione.andreaparodi@gmail.com
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