COLLEGAMENTO - Missione Cattolica Aarau
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COLLEGAMENTO ANTENNA Periodico delle Missioni cattoliche di lingua italiana dell’Argovia ITALIANE 70 ANNI DI PRESENZA DELLA PASTORALE ITALIANA 1948 – 2018 Domenica 16 settembre 2018 ore 15.00 nella Chiesa Cattolica SS. Pietro e Paolo in Aarau Aarau N0 4-18
Sommario Editoriale 2 Editoriale 70 anni di presenza italiana 3 Giubileo 1948 – 2018: nella pastorale della Chiesa Romano Cattolica Il nostro giubileo Svizzera nel Canton Argovia 5 Giubileo 1948 – 2018: A volte può sembrare che questi anniversari abbiano quasi una cornice di Il Convegno Cantonale nostalgia, oppure che siano un mezzo per sottolineare le tante e belle cose 7 Migranti oggi fatte durante questi anni. Non è e non vuole essere lo scopo di questo Giubileo! 10 Mondo giovani Settanta anni sono tanti! Ma soprattutto sono anni di vita, per noi, di vita 12 Previdenza sociale di fede. Guardandoci indietro possiamo vedere come le nostre comunità italiane di 14 Zona Argovia: fede, si siano trasformate, come anche la Chiesa sia cambiata. Le Messe delle nostre Missioni Questa celebrazione vuole spingerci a riprendere in mano, in modo auten- tico, la nostra fede. Lo scopo di questo anniversario è quello di risvegliare quella fede genuina che si è un po’ nascosta sotto il peso della abitudine, ritrovare la gioia dell’essere persone credenti, persone che non si accon- tentano di una spruzzatina di religioso sulla propria vita o sulle proprie tradizioni. A volte capita di guardare con nostalgia il passato. Non possiamo fermarci al passato, quello è passato, basta! Dobbiamo sempre guardare al presente, imparando dal passato ma non rimpiangendolo. Ora in questa situazione sociale, politica, famigliare, ecclesiale come possiamo vivere la nostra Collegamento Antenna fede? È questa la sfida che ci attende. E senz’altro, è questo che la nostra Chiesa Diocesana, che le nostre Parrocchie locali si attendono dalle nostre Periodico mensile delle Missioni cattoliche di lingua italiana comunità italiane! dg dell’Argovia N° 4-2018 Editore: Kommission Anderssprachige Pastoral (KAP) Redazione: Feerstrasse 2, 5000 Aarau Tel. 062 824 57 17 aarau@missioni.ch Direttore di redazione: Don Giuseppe Bressani aarau@missioni.ch Collaboratori di redazione: Gaetano Vecchio Lucia Murano Elisabetta Calì-Zamperini Stampa ed amministrazione: Binkert Buag AG Baslerstrasse 15, 5080 Laufenburg Tel. 062 869 74 74 Adressänderungen von Ausgabe Lenzburg an Postamt Lenzburg, von Aarau an Postamt Aarau, übrige an Postamt Laufenburg Auflage: 12 200 2
Giubileo 1948 – 2018: Il nostro giubileo Sabato 15 settembre 2018 ore 17.00 nella sala parrocchiale di Suhr (Tramstr. 38) incontro con S.E. Monsignor Nunzio Galantino: «il cristiano oggi» dopo la relazione possibilità di dialogo con Monsignore ore 19.00 nella Chiesa celebrazione della Messa (che non vuole sostituire quella della domenica!) DOMENICA 16 settembre 2018 ore 15.00 nella Chiesa di Aarau Solenne celebrazione Eucaristica presieduta da Monsignor Galantino insieme al Vicario Episcopale (Christoph Sterkman), a tutti i Missionari italiani delle nostre Missioni e altri sacerdoti. Saranno presenti anche rappresentanti della Landeskirche. La Messa sarà animata dalle corali delle nostre Missioni. Al termine viene offerto l’aperitivo. 3
Giubileo 1948 – 2018: Il nostro giubileo BENVENUTO MONSIGNOR NUNZIO diche e le collaborazioni che ha con diverse riviste e giornali. Molto spesso sono occasione di belle e utili riflessioni per la nostra vita. «Un giorno in cui riceveva degli ospiti eruditi, Rabbi Mendel di Kozk li stupì chiedendo loro a bruciapelo: «Dove abita Dio?». Quelli risero di lui. «Ma che vi prende? Il mondo non è forse pieno della sua gloria?». Ma il Rabbi diede lui la risposta alla domanda: «Dio abita dove lo si lascia entrare». Ecco ciò che conta in ultima analisi: lasciar entrare Dio. Ma lo si può lasciar entrare solo là dove ci si Monsignor Nunzio Galantino Segretario Gene- trova e dove ci si trova realmente, dove si vive e rale della CEI (Conferenza Episcopale Italiana) dove si vive una vita autentica. Se instauriamo un e Presidente dell’APSA (organismo di gestione rapporto santo con il piccolo mondo che ci è affi economica che si occupa dell’amministrazione del dato allora lasciamo entrare Dio» (M. Buber, Il patrimonio della Santa Sede). cammino dell’uomo). Mons. Nunzio Galantino è nato a Cerignola (FG) A volte la realtà ci sembra troppo piccola e banale, il 16.08.1948. altre volte troppo insignificante la vita di tutti i Ordinato sacerdote il 23.12.1972 per la diocesi di giorni: solite persone, soliti problemi, solite diffi- Cerignola – Ascoli S. (FG). In mezzo a tanti incari- coltà. Eppure è proprio questo il «piccolo mondo chi importanti, è stato anche parroco della parroc- che ci è affidato» del quale dobbiamo aver cura, chia di «S. Francesco d’Assisi» in Cerignola stessa in cui dobbiamo accendere un brivido di vita vera. e Vescovo della diocesi di Cassano allo Jonio. Dal Inutile e fuorviante cercare altrove: quella è la 25 marzo 2014 è stato nominato da Papa France- porta attraverso la quale dobbiamo far passare l’in- sco segretario generale della CEI ed ora presidente finito con i suoi sogni e le sue speranze. dell’APSA. Anche se a volte ci sembra difficile. Contemporaneamente resterà segretario generale della Cei fino a quando il Papa non nominerà il successore. Così, ripensando all’inizio del suo mandato, quando continuò per qualche tempo an- che a fare il vescovo di Cassano allo Jonio, monsi- gnor Nunzio Galantino scherza: «È vero, ho fatto molte volte nella mia vita il doppio lavoro, non con il doppio stipendio però». Monsignor Galantino ha un sito (nunziogalantino. it) in cui è possibile trovare i suoi scritti, le sue pre- 4
Giubileo 1948 – 2018: Il Convegno Cantonale 1948 – 2018: LA PREZIOSA PRESENZA DELLE MISSIONI CATTOLICHE ITALIANE IN ARGOVIA 70 anni di Servizio alla Chiesa locale e alla collettività italiana in un cammino di fede, speranza, solidarietà e amicizia. NASCITA ED EVOLUZIONE DELLA PASTORALE PER GLI ITALIANI NEL CANTONE ARGOVIA – Pubblichiamo la seconda parte della relazione corso a Roma, e in agosto, all’inizio... verso il 5, tenuta dal presidente del Consiglio Pastorale Zo- 6, 7 agosto... ecco, mi arriva la comunicazione di nale, Simone Parise, nel Convegno di Wettingen andare in Svizzera da Roma. E sono proprio andato dello scorso 4 febbraio, sulla nascita e l’evolu- alla missione di Aarau, insieme a don Giovanni Sca- zione della pastorale per gli italiani in Argovia. rabelli. Quindi eravamo due missionari, lui era il Una storia suddivisa in quattro fasi partendo dal responsabile e io collaboravo con lui... e nel ’63 si è secondo dopoguerra fino agli anni 90. ritenuto opportuno aprire una missione a Lenzburg, e allora io sono stato trasferito a Lenzburg come re- A cavallo tra gli anni ’50 e ’60 le comunità italiane sponsabile della missione.» crescono come non mai e c’è quindi l’esigenza di ulteriori missionari e di nuove Missioni. Nel 1956 in Intanto nel 1960 nasce la missione di Aarau, nel Argovia erano 14132 gli italiani residenti, che gra- 1963 le missioni di Brugg, Lenzburg, Wohlen e dualmente crescono fino a toccare la cifra di 22576 Zofingen, nel 1964 Döttingen-Klingnau, nel 1966 nel 1960 e 38385 nel 1964. Nel 1955 si contano in Stein, nel 1968 Mellingen e Reinach-Menziken, nel Svizzera 26 Missioni cattoliche italiane e 35 mis- 1972 Wettingen. Vi è però nel contempo, nei primi sionari, di cui rispettivamente in Argovia una sola anni ’60, la consapevolezza che le Missioni sono struttura e due missionari. troppo isolate, non sono figlie di nessuno. Ogni La fondazione di nuove Missioni e il reclutamento di missionario lavora per se, la KIP (Kommission für nuovi missionari appare essenziale anche se sembra die Italienerpastoration des Kantons Aargau) pensa un poco complicato. Lo ricorda Don Pietro Bondone a riscuotere i contributi dalle singole Kirchgemein- in una intervista dell’agosto 2005, apparsa nel libro den senza includerle nel processo decisionale, le di Paolo Barcella «Emigrati Italiani e missioni cat- strutture locali e quelle delle Missioni non coinci- toliche in Svizzera» pubblicato nel 2012. «Nel ’61, dono. Si cerca quindi di responsabilizzare le singole all’inizio del ’61, viene un sacerdote dalla Svizzera, Kirchgemeinden, di dare loro la responsabilità per la don Giovanni Scarabelli, a trovarmi in duomo (…) il cura pastorale degli immigrati. Ma nessuna di queste quale mi ha suggerito di dargli una mano perché lui iniziative andrà a buon fine. Nel maggio del 1967 il era missionario ad Aarau e aveva una zona vastis- Synodalrat, organo esecutivo della Landeskirche ar- sima che comprendeva allora l’attuale missione di goviese, chiede al sinodo di assumersi il compito di Aarau, missione di Lenzburg, di Wohlen... per circa coordinare e amministrare la pastorale per degli im- ventimila italiani. Io sono arrivato, ho chiesto, ho migrati. Nell’assemblea del 22 maggio il sinodo vota avuto diversi ostacoli da parte del vescovo che non a favore di questo disegno di legge; viene fondata la voleva lasciarmi... però alla fine è intervenuta poi Kommission für Ausländerpastoral (KAP) che andrà la Concistoriale e son partito per la Svizzera. Ma, a sostituire la KIP. Con questo passo viene assicurato precedentemente, io nel mese di luglio ho fatto un il finanziamento alle missioni e garantita una strut- 5
Giubileo 1948 – 2018: Il Convegno Cantonale tura più duratura e stabile. Allo stesso tempo viene principalmente un’iniziativa di protesta: il contributo tagliato il ponte diretto con la diocesi, la coordina- finanziario dato a favore della pastorale migratoria zione della pastorale italiana non dipende infatti più è visto infatti come eccessivo, smisurato per il poco da un delegato del vescovo. Inoltre ora non si parlerà lavoro effettivo svolto dal missionario: 2 messe la più di pastorale per gli italiani ma di pastorale migra- settimana e poche ore di catechismo. Synodalrat e toria per i diversi gruppi linguistici. Sinodo creeranno una commissione investigativa per analizzare lo stato delle cose. La commissione sotto- 2) Fase di consolidamento lineerà alla fine l’importanza della pastorale per gli A metà degli anni ’70 si raggiunge l’apice. Nel immigrati e consiglierà al Sinodo di continuare con 1975 gli italiani residenti in Argovia sono 47549 (un questo mandato. Allo stesso tempo la commissione quarto di tutta la popolazione cattolica), le strutture invita le parrocchie e le Kirchgemeinden a vivere un delle Missioni sono 11, i missionari 14, compreso il Pluralismo dell’Unità (Pluralismus der Einheit), fon- cappellano della ditta Brown Boveri di Baden. Le damentale valore cristiano. Quando l’allora vescovo religiose sono circa 37. Avviandoci verso gli anni ot- di Basilea, Anton Hänggi, farà visita al Sinodo della tanta, le MCI iniziano a perdere la loro caratteristica Landeskirche, l’8 novembre 1978, userà quasi parole di centro di aggregazione sociale e diventano sem- di rimprovero verso i membri del parlamento eccle- pre più luogo di pastorale e di spiritualità. Cambia siastico: «La conferenza episcopale mi ha affidato così gradualmente anche il ruolo del Missionario. l’ufficio per la pastorale migratoria. Un quarto dei Le MCI perderanno anche in modo quasi definitivo cattolici della nostra diocesi è giunto a noi dall’e- la loro funzione di assistenza sociale; compito de- stero. Essi sono una parte della nostra Chiesa. La legato al Patronato ACLI che verrà riconosciuto e nostra responsabilità per loro è ancor più grande appoggiato ufficialmente (oltre che finanziato) dalla di quella per i nostri. Infatti la posizione dello stra- Landeskirche come ente d’assistenza per gli Italiani. niero è debole rispetto a quella dello svizzero e nella Chiesa il più debole ha diritto ad una maggiore pro- In questa fase anche la Landeskirche decide di ri- tezione. È veramente così, il più debole si trova in flettere sulle strutture della pastorale migratoria. una posizione più debole. Ha abbandonato la sua Nel 1971 incarica l’istituto di ricerca sociologica in patria e ritrova qua una situazione di vita ben di- ambito ecclesiastico di investigare sulla situazione versa. La nostra mentalità e la nostra lingua gli sono attuale delle missioni italiane e sul loro potenziale sconosciute. Questo provoca disagio. Abbiamo chie- per il futuro. Si riflette anche sull’armonizzazione sto forza lavoro – sono arrivati uomini, sono arrivati delle strutture. Le missioni infatti continuano a non cristiani. (…) So che sia da parte degli Svizzeri che avere nessun aggancio diretto con le strutture locali. da parte degli stranieri vi è molta buona volontà. Si cerca di risolvere questo problema cercando di Spesso si attende che sia l’altro a venire incontro. legare i missionari ai decanati. In questi anni, ne Sarebbe però cristiano fare il primo passo. «Ero fo- danno testimonianza i copiosi atti conservati in ar- restiero e mi avete ospitato!» Dev’essere questo il chivi, la KAP lavora instancabilmente insieme ai vero motore del nostro impegno.» (Anton Hänggi, Missionari, alle Acli, alle scuole materne per conso- discorso del 8 novembre 1978. JbLkAG 1979, 23. lidare la pastorale di lingua italiana. Traduzione del relatore.) Un avvenimento scioccante alla fine degli anni set- Quest’episodio ha avuto quindi un lieto fine: Il si- tanta rischia però di porre fine in modo brusco al la- nodo alla fine decide di respingere l’iniziativa della voro svolto fino ad allora. Un’iniziativa da parte di Kirchenpflege, dando così ulteriore importanza e una Kirchenpflege chiede lo scioglimento definitivo stabilità alla pastorale per gli immigrati. delle strutture amministrative per la pastorale migra- toria, quindi l’appoggio finanziario alle Missioni. È (Simone Parise) 6
Migranti oggi L’emigrazione di ieri e di oggi. Ci sono differenze? Gli emigranti di allora appartene- vano alla fascia più povera della popolazione, mettevano i loro po- chi averi nella famosa «valigia di cartone» chiusa con dei legacci di spago e partivano alla avventura. La situazione di coloro che riuscivano ad approdare nei «nuovi mondi» non era poi delle migliori. Ad aspettare quelle persone spesso poverissime e con un grado di alfabetizzazione basso, c’erano spesso molti pro- blemi come il non sapere la lingua e il dover cercare un posto dove vi- vere, i più fortunati venivano ospitati dai parenti emigrati in precedenza mentre gli altri dovevano acconten- tarsi di stanze condivise con altre 10 persone. Oltre a queste cose non era da sottovalutare il diffuso sen- timento di discriminazioni sociali, che solo in tempi relativamente re- centi sembra essersi dissolto. Arrivati gli anni del boom econo- mico, della nuova ricchezza, gli italiani si cambiarono d’abito, ed il nostro Paese, tuttavia continuano ad alla loro altezza. La crisi economica paese si trasformò in breve tempo in aumentare coloro che decidono di ha cambiato radicalmente la scac- una ambita meta di immigrazione. abbandonare l’Italia. Ma oggi però chiera internazionale. Finalmente erano altri ad emigrare a lasciare il paese non sono più i po- nel nostro paese. Infine, ecco l’en- verissimi, piuttosto sono soprattutto (Giusi Corvino) nesimo cambiamento di rotta, la i giovani laureati, che in patria non crisi economica scoppiata nel 2008 riescono a trovare un lavoro ade- La mobilità italiana oggi tra ha avuto fra gli effetti collaterali guato alla propria formazione. È un «doppi altrove», periodici spaesa- quello di trasformare nuovamente paradosso che da una parte impor- menti e identità arricchite l’Italia in un paese di emigranti. tiamo giovani stranieri laureati che La mobilità è una risorsa perché per- Le prime avvisaglie si sono avute finiscono per trovare un mestiere mette il confronto con realtà diverse a partire dal 2010, in cui c’è stato poco qualificato, e dall’altra espor- ed è, se ben indirizzata, una oppor- un netto calo fra gli stranieri che tiamo giovani cervelli che soltanto tunità di crescita e arricchimento. entravano e quelli che uscivano dal all’estero trovano una professione Oggi, però, nello stato generale di 7
Migranti oggi di movimento auspicata dai padri fondatori dell’Unione Europea, un «immenso appartamento» dove sentirsi a casa in qualsiasi stanza e dove le proprie capacità possano non solo essere messe a frutto nel migliore dei modi, ma anche essere valorizzate al meglio delle possibi- lità per il comune e reciproco arric- chimento e progresso. Il sogno non lo si è mai pienamente raggiunto e, in questo momento, purtroppo si allontana sempre più. Alcuni, infatti, hanno pensato che la libertà non potesse riguardare tutti, ma solo alcuni mentre chi è ritenuto privo di questo diritto va fermato. recessione economica e culturale in migliorare le conoscenze e le com- Ed è così che la faticosa «politica cui purtroppo ci si ritrova, la migra- petenze mettendosi alla prova con dei ponti» sta lasciando sempre più zione, per gli italiani in particolare, esperienze in contesti culturali e spazio alla «politica dei muri» e è diventata nuovamente, come in professionali diversi, tenendosi ag- che la memoria storica di un tragico passato, una valvola di sfogo, ciò giornati e al passo con il mondo che passato di guerra, soprusi, dittatura che permette cioè di trovare proba- cambia. In questo processo di par- e povertà si sta affievolendo sempre bilmente una sorte diversa rispetto a tenze e rientri, di permanenze tem- di più. Il grande paradosso di oggi quella a cui si è destinati nel terri- poranee, di periodici spostamenti sembra quello di sapere e sapere fare torio di origine. Così intesa, la mo- emerge la necessità che la mobilità sempre di più ma, allo stesso tempo, bilità – come stiamo registrando da diventi sempre più un processo di- di dimenticare con leggerezza e ve- ormai diversi anni – diventa unidi- namico di relazioni e non una im- locità ciò che si è imparato. rezionale, dall’Italia verso l’estero, posizione di qualche nazione su con partenze sempre più numerose un’altra. La mobilità travalica, oggi, La cultura finisce per essere il mero e con ritorni sempre più improba- i confini nazionali e, in uno spazio possesso di innumerevoli nozioni bili. La questione non è tanto quella sempre più globale, deve diventare e non il prendere coscienza delle di agire sul numero delle partenze «ben-essere» condiviso, di molti e cose traendo da esse i benefici per – anche perché nel mondo globale tra più persone. la relazione con gli altri. L’uomo da la libertà di movimento, il sentirsi solo non ha senso, ma lo acquisisce parte di spazi più ampi e di identità Oggi assistiamo sempre più a una insieme all’altro, dal confronto e arricchite è quanto si sta costruendo «mobilità da spinta» quando invece dallo sprono reciproco a fare sem- da decenni – ma piuttosto di trasfor- essa deve essere spontanea e ac- pre meglio e ad essere migliore. Ciò mare l’unidirezionalità in circolarità compagnata con la valorizzazione che probabilmente diventa oggi in- in modo tale da non interrompere delle persone, di chi sono e di cosa dispensabile, anche a seguito delle un percorso, continuo e crescente, sanno fare nei luoghi più diversi. violazioni del principio di libertà di apprendimento e formazione, da È questa, probabilmente, la libertà – si pensi al terrorismo, alle nuove 8
MISSIONE CATTOLICA ITALIANA AARAU Don Giuseppe Bressani (Responsabile) Sig.ra Elisabetta Calì-Zamperini, Collab. pastorale Sig.ra Lucia Murano-Branca, Segretaria Feerstrasse 2, 5000 Aarau, Tel.: 062 824 57 17 E-Mail: aarau@missioni.ch, Sito: www.mci-aarau.ch Collegamento N° 4-2018 AGENDA PASTORALE DOMENICA 9 SETTEMBRE PELLEGRINAGGIO NAZIONALE A EINSIEDELN Tutte le comunità delle Missioni Italiane in Svizzera si troveranno unite nella preghiera Eucaristica con il Vescovo di Lugano, Mons. Valerio Lazzeri, e con i Missionari alle ore 14.30. La Messa sarà preceduta dalla recita del Rosario. Al mattino verranno celebrate le Messe delle ore 9.30 a Zofingen e delle ore 11.30 in Aarau! GIUBILEO DELLE MISSIONI CATTOLICHE ITALIANE IN ARGOVIA PER I 70 ANNI DELLA LORO PRESENZA PASTORALE NEL CANTONE SABATO 15 SETTEMBRE: ore 17.00 nella sala parrocchiale di Suhr incontro e relazione «il cristiano oggi» con S.E. Mons. Nunzio Galantino alle ore 19.00 celebrazione della Messa nella Chiesa. DOMENICA 16 SETTEMBRE: ore 15.00 nella chiesa di Aarau S. Messa solenne presieduta da Mons. Galantino, con tutti i nostri Missionari e i rappresentanti della Landeskirche La Messa sarà animata dalle corali delle nostre Missioni. A seguire aperitivo per tutti e possibilità di incontrare Mons. Galantino. Data l'occasione di questo Giubileo particolare, viene celebrata questa unica Messa. Siamo tutti invitati a non mancare! Vi aspettiamo! DOMENICA 7 OTTOBRE FESTA DI SAN FRANCESCO ore 11.00 S. Messa solenne a Zofingen a seguire pranzo nella sala parrocchiale «Chi-Rho». In questa occasione siamo tutti invitati a partecipare a questa unica Messa per la nostra comunità! Saremo felici di incontrari tutti!
Gruppo Missionario / Progetti di beneficenza Le attività del Gruppo Missionario sono iniziate verso la fine del 2015 e siamo riusciti a racco- gliere i fondi per 2 pozzi di acqua potabile nel Malawi. Abbiamo deciso di continuare i nostri progetti nel continente africano con la costruzione di un asilo/scuola materna per dare un con- tributo alla formazione scolastica dei bambini. Il nostro asilo è stato inaugurato con tanta gioia il 6 giugno 2018 nel villaggio MPOPO dove vengono ospitati ben 65 bambini. A dirigere il tutto è stata Anna Tommasi (www.annapermalawi.it) della comunità F.A.L.M.I. (Francescane Ausiliarie Laiche Missionarie dell’Immacolata) con sede a Roma. Vive nel Malawi dal 2002 e conosce molto bene la realtà del posto. I costi totali di EUR 5'750.– si suddividono come segue: Immobile EUR 5'000.– + cibo 1 anno EUR 500.– + divise scolastiche EUR 250.— Visto il successo avuto desideriamo costruirne un altro tra breve. Grazie di cuore a tutti coloro che hanno sostenuto i nostri progetti e speriamo di avervi ancora dalla nostra parte!! Tutte le foto e ulteriori informazioni potete leggerle sul nostro sito: www.mci-aarau.ch sotto la sezione «progetti di beneficenza». Se avete delle domande o desiderate spiegazioni siamo a vostra disposizione. Pellegrinaggio al Santuario Madonna del Sasso Maggio 2018
Battezzati nella nostra comunità Di Cola Valentina di Giacomo e Sperduto Donatella – Aarburg, 02.06.18 Messina Damiano di Simone e Spina Jennifer – Aarau, 10.06.18 Mancari Lara di Francesco e Ferragni Elena – Aarau, 17.06.2018 Naveiro Brescia Melany di Naveiro Irago Jose e Brescia Giamaica – Aarau, 17.06.18 Rocha Montalto Bianca di Montalto Angelo e Rocha Silvia – Aarau, 24.06.18 Tarantino Chiara di Gianluca e Melillo Gerarda – Aarau, 24.06.18 Mendoza Amaurys di Julio Cesar e Colona Alessandra – Pfeffikon, 07.07.18 Lo Pilato Lino di Danilo e Weibel Sabrina – Aarau, 08.07.18 Imperia Lorenzo di Alessandro e Michienzi Anna – Aarau, 15.07.18 Nella pace del Signore Guglielmi Silvio di Oftringen n. 12.05.1938 – m. 26.05.2018 Faulisi Salvatore di Gränichen n. 22.08.1936 – m. 01.06.2018 Nato ad Alimena, in provincia di Palermo, come quarto di sei figli. Nel 1962 emigra in Svizzera per lavoro. Sposato con Farinella Damiana Paola. Dal loro matrimonio sono nati Antonio, Salvatrice e Francesco. Molto legato ai nipoti Danilo, Manuele, Jessica ed Adria- no da parte del primo genito. Nell’ultimo periodo di vita ha avuto la possibilità di vedere di nuovo il suo paese nativo, prima che le forze lo abbandonassero del tutto, lasciando nel dolore i suoi cari. Fabris Francesco Mario di Oftringen n. 22.07.1938 – m. 02.06.2018 Suma Oronzo di Buchs n. 04.02.1933 – m. 14.06.2018 Nato a Villa Castelli in provincia di Brindisi in una famiglia numerosa e umile. Nel 1959 sposa Isabella ed insieme decidono di emigrare in Svizzera. Dalla loro unione nascono: Anna Maria, Giuliana, Gabriella e Giovanni. Dopo una breve parentesi in Italia, e dopo aver lavorato per varie ditte, fonda un’azienda di pulizie, la Suma Reinigung. La gestisce con sapienza e passione fino al 1998, anno in cui finalmente decide di pensionarsi e di rientrare in Italia. Ma la lontananza dei figli e nipoti e l’insorgere di problemi di salute lo spingono, nel 2003, a rientrare in Svizzera. Il suo grande amore era la famiglia: la moglie i figli e i nipoti Gianluca con Loredana ed il piccolo Matteo, Alessia e Chiara, Syria e Raùl. Rolfini Alfonso di Buchs n. 27.05.1935 – m. 05.07.2018 Nato a Lagosanto (FE), il 27.05.1935, è deceduto il 5.07.2018 all’ospedale di Aarau. Il funerale è stato celebrato l’11.07.2018 nel cimitero di Buchs, dove sono state tumulate le sue ceneri.
Saccomando Calogero di Aarau n. 25.06.1942 – m. 06.07.2018 Carnevale – Covella Maria di Olten n. 25.01.1931 – m. 18.05.2018 Hai trovato la pace e la serenità nella vita eterna. Covella Michelina di Aarburg n. 01.05.1938 – m. 27.07.2018 Nata a San Fele in Provincia di Potenza. Trascorre l'infanzia e l'adolescenza in paese con i genitori e i fratelli. Anni non sempre facili ma comunque anche passati in allegria. All'età di diciannove anni decide di venire in Svizzera con la sorella Assunta. La prima meta fu Buchs nel cantone di San Gallo dove lavora presso una piccola ditta che produceva merletti e pizzi. Ha vissuto poi nella famiglia della sorella Maria, lavorando nel negozio di generi alimentari. Colpita dal morbo di Parkinson, è stata accolta nella casa per anziani ad Aarburg, dove si era ben integrata. Allevato Rosamaria di Zurigo n. 05.11.1967 – m. 01.08.2018 Rosamaria è nata a Gränichen, dove anche ha frequentato le scuole. Nel 2003 si è trasfe- rita a Zurigo, dove anche lavorava. Di carattere molto riservata, viveva abbastanza ritirata. Aveva comunque amici molto fedeli e di lunga durata. Diligente, fidata, soddisfatta. Le piaceva lavorare ed essere in contatto con i clienti. Non avendo una sua propria famiglia, la sua famiglia era quella dei nipoti Karim e Jamila, cui era molto legata. Granato Francesco n. 18.04.1944 – m. 30.07.2018 Nato a San Giovanni in Fiore (CS). In Svizzera dal 1961, dove vi rimane fino al rientro nella sua Calabria, nel 1999. Una persona gentile, calma e buona di cuore, che ha dedicato la sua vita al lavoro e alla famiglia. Dopo tanti anni di sofferenza a causa della perdita della sua amata moglie, lascia nel dolore le figlie Serafina, Filomena, Cinzia, i generi e i nipoti.
dittature, ecc. – è lavorare per una chiamata anche la Chiesa italiana vita, il riconoscimento dei diritti di nuova cultura. A questo impegno nella certezza che la centralità della cittadinanza, la promozione della è chiamata sicuramente la politica persona sia lo sguardo corretto per persona umana e del bene comune. italiana e con essa, tutti gli attori so- affrontare la realtà e che la cultura ciali responsabili, a più livelli, della della carità e dell’inclusione sia la (Migrantes – Rapporto Italiani nel formazione. A tale responsabilità è strada giusta verso la difesa della Mondo 2017) Papa Francesco: «inammissibile» la pena di morte. Corretto il Catechismo della Chiesa cattolica Con un rescritto, il pontefice inseri- «2267. Per molto tempo il ricorso alla questa fosse l’unica via praticabile sce una nuova redazione dell’arti- pena di morte da parte della legittima per difendere efficacemente dall’ag- colo 2267 che vieta l’uso della pena autorità, dopo un processo regolare, gressore ingiusto la vita di esseri di morte e impegna la Chiesa alla fu ritenuta una risposta adeguata alla umani. sua abolizione nel mondo. Il prece- gravita? di alcuni delitti e un mezzo dente articolo (pubblicato nel 1992) accettabile, anche se estremo, per la Se invece i mezzi incruenti sono ammetteva il ricorso all’esecuzione tutela del bene comune. sufficienti per difendere dall’ag- capitale, pur con estrema cautela. gressore e per proteggere la sicu- Oggi e? sempre più viva la consape- rezza delle persone, l’autorità si «La pena di morte e? inammissibile volezza che la dignità della persona limiterà a questi mezzi, poichè essi perché attenta all’inviolabilità e di- non viene perduta neanche dopo sono meglio rispondenti alle condi- gnità della persona»; per questo la aver commesso crimini gravissimi. zioni concrete del bene comune e Chiesa «si impegna con determina- Inoltre, si e? diffusa una nuova sono più conformi alla dignità della zione per la sua abolizione in tutto comprensione del senso delle san- persona umana. il mondo». La citazione di un di- zioni penali da parte dello Stato. scorso di papa Francesco e la con- Infine, sono stati messi a punto si- Oggi, infatti, a seguito delle pos- clusione sono inseriti da oggi nel stemi di detenzione piu? efficaci, sibilità di cui lo Stato dispone per Catechismo della Chiesa cattolica, che garantiscono la doverosa difesa reprimere efficacemente il crimine eliminando la possibilità del ricorso dei cittadini, ma, allo stesso tempo, rendendo inoffensivo colui che l’ha alla pena di morte, che invece era non tolgono al reo in modo defini- commesso, senza togliergli definiti- ammesso – pur con estrema cautela tivo la possibilità di redimersi. vamente la possibilità di redimersi, i – nell’edizione precedente. casi di assoluta necessità di soppres- L’edizione precedente, varata nel sione del reo «sono ormai molto rari, Un rescritto a firma del card. Luis 1992, ai tempi di Giovanni Paolo se non addirittura praticamente ine- Ladaria, prefetto della Congrega- II, è la seguente: sistenti» [Evangelium vitae, n. 56]». zione per la dottrina della fede, è stato diffuso oggi dalla Sala stampa «2267 L’insegnamento tradizionale Fra i Paesi che più ricorrono alla vaticana con una nuova redazione della Chiesa non esclude, supposto pena di morte vi sono Cina, Arabia dell’articolo n. 2267 del Catechi- il pieno accertamento dell’identità saudita, Iran. smo della Chiesa cattolica. Il testo e della responsabilità del colpevole, è il seguente: il ricorso alla pena di morte, quando (AsiaNews) 9
Mondo giovani STOP AL BULLISMO Arriva la stagione estiva e tanti si preoccupano di fare loro bambino magari pesa più del tuo. E si sa che in bella figura in spiaggia con il Bikini. Non sono solo le Italia i bambini paciocconi vengono considerati più donne ad essere coinvolte. Tantissime persone non si belli e più in salute. «Ancora non cammina? Il mio ha sentono a proprio agio con il proprio corpo. Può arri- iniziato a 11 mesi…» Quando inizierà a camminare, vare ad essere anche un’ossessione e i contatti sociali camminerà per il resto della vita come tutti gli altri. non migliorano la situazione. Questo atteggiamento è veramente necessario? Nei primi giorni di aprile una ragazzina di 15 anni si Quando i genitori portano i propri figli davanti al è suicidata perché si sentiva grassa. Non cerchiamo Signore per farli battezzare, si prendono la respon- di dare colpe e non facciamoci domande sui genitori. sabilità di educarli nelle fede Cristiana. «Ama il tuo Piuttosto domandiamoci a che punto stiamo noi. Il bullismo negli adolescenti può diventare così di- struggente, che può cambiare drasticamente la vita dei ragazzi. Non tutti si tolgono la vita per questo mo- tivo ma viene limitata drasticamente. Molte vittime si emarginano completamente dai contatti sociali. Iniziano con il bullismo già nelle elementari. E i geni- tori dei bulli che fanno? Chiamarci cristiani non vuol dire solo portare la croce al collo e battezzare i nostri figli. Vuole dire educarli nella fede cristiana. Educarli nel rispetto altrui, senza giudicare le persone per il proprio aspetto, i loro limiti o le proprie convinzioni. Iniziamo a pensare quando si diventa genitori. Che bello sentirsi chiedere: «Ma quanto pesa?» Perché il 10
loro il giusto esempio e di indirizzarli sulla giusta via; sempre iniziando da noi stessi. (Elisabetta Calì) Chiara Amirante, fondatrice della Comunità Nuovi Orizzonti, sottolineava poco tempo fa, il grido ina- scoltato dei giovani. Sul perché di questo e chi non ascolta questo grido, diceva: «La maggior parte delle persone non ascolta il grido dei giovani perché tutti ci nutriamo ogni giorno, senza neanche più accorger- cene, di numerosi veleni che inquinano il nostro modo di essere: il relativismo che non ci fa più distinguere tra ciò che è bene e ciò che è male; il consumismo che ci porta ad un usa e getta nelle relazioni con ferite devastanti; l’edonismo che ci fa passare dal ciò che è bene a ciò che mi va; il narcisismo che ci porta ad investire sempre di più nell’apparire nutrendo un pro- fondo individualismo ed egoismo. Siamo tutti figli del nostro tempo e non ne siamo esenti. Dobbiamo aprire prossimo come te stesso». Ed è molto importante gli occhi e decidere di cambiare altrimenti continue- l’atteggiamento dei genitori, non solo le parole. I remo ad alimentare questa devastazione essendone bambini imitano i propri genitori nel linguaggio che contemporaneamente vittime e carnefici.» E cercando usano e nei gesti che fanno. I pensieri di invidia e di di dare una spiegazione al perché del bullismo e della maldicenze influenzano la crescita dei bambini. Se i violenza tra i giovani, che spesso portano al suicidio, genitori sono persone positive e attente alle esigenze affermava: «Le problematiche sono tante e diverse, altrui, probabilmente crescono in un modo più altrui- ma anche trasversali. Le più palesi sono solo la punta sta. La pressione della società può dare degli impulsi dell’iceberg di un disagio molto più profondo e dif- sbagliati. Ma se la famiglia di origine è vigile, forte fuso: si può chiamare anoressia, alcolismo, tossicodi- nella fede cristiana e la mette in atto, le possibilità pendenza, shopping compulsivo. Ma sotto c’è sempre che i ragazzi tornano sulla strada giusta è grande. È un unico bisogno inascoltato o mal soddisfatto: brutto avere un figlio vittima di bullismo ma lo è anche il bisogno di amare ed essere amati. avere dei figli bulli. Se stiamo attenti fin da piccoli a Non diamo ascolto alla parte più profonda di noi, a non crescere dei bulli, non è detto che non lo faranno quella parte spirituale che ci caratterizza e ci rende ugualmente. Rimane comunque un nostro dovere dare unici. (da Agensir, R. Benotti) 11
Previdenza sociale ASSICURAZIONE INVALIDITÀ E PREVIDENZA PROFESSIONALE SEMPRE AL CENTRO DEL DIBATTITO POLITICO FEDERALE Stabile il numero delle nuove rendite di invalidità mentre proseguono le misure di integrazione e la lotta agli abusi. Nella Previdenza professionale gli istituti assicurativi ancora esposti a rischi a causa dei tassi d’interesse bassi ma, grazie a una straordinaria performance azionaria, i rendimenti patrimoniali sono notevolmente aumentati. Lo scorso maggio, l’Ufficio federale delle assicu- spetti si sono rivelati fondati e l’assicurazione ha razioni (UFAS) ha diramato un comunicato sulle quindi ridotto o sospeso le rendite correnti oppure cifre dell’Assicurazione invalidità (AI) relative rifiutato l’assegnazione di rendite. Questo ha per- allo scorso anno. Nel 2017 sono state versate, messo risparmi complessivi per circa 178 milioni in Svizzera e all’estero, 14’700 nuove rendite da di franchi, a fronte di spese pari a circa 8 milioni. parte dell’AI. Attualmente è in corso la rielaborazione delle basi legali allo svolgimento di osservazioni. Nella ses- Dal 2003, anno del picco di 28’200 nuove rendite, sione primaverile di quest’anno, il Parlamento ha il numero di queste ultime è diminuito del 48 % adottato una nuova base legale che troverebbe ap- per poi svilupparsi in modo stabile a partire dal plicazione nell’ambito delle assicurazioni infor- 2012. Nel gennaio 2018 si registravano 217’200 tuni, invalidità, malattie e disoccupazione nonché rendite correnti, il che corrisponde a un ulteriore dell’AVS e delle prestazioni complementari. Con- calo di 1’900 rendite rispetto all’anno prece- tro questo progetto di legge è già stato lanciato un dente (– 1 %); rispetto al livello record segnato referendum. Come si può notare, l’assicurazione nel gennaio 2006, la diminuzione è del 16 %. Se invalidità rimane sempre al centro di dibattito e dal 2003 al 2012 il numero delle nuove rendite discussioni come fra l’altro emerge nella recente si è dimezzato, dal 2008 l’AI attua ogni anno un richiesta da parte della Commissione sociale del numero molto più elevato di provvedimenti d’in- Consiglio nazionale tendente ad eliminare le ren- tegrazione professionale (+2 % dal 2016 al 2017). dite di soggetti al di sotto dei 30 anni di età col- L’anno scorso sono state 40’800 le persone a be- piti da malattie psichiche per essere integrati nel neficiare di tali provvedimenti. Questi dati riflet- mercato del lavoro. Attualmente, ogni anno, quasi tono la fondamentale reimpostazione della legge 3’000 giovani sotto i 30 anni ricevono una nuova sull’invalidità, che da un’assicurazione di rendite rendita. Di questi, i due terzi a causa di problemi si è trasformata in un’assicurazione finalizzata psichici. all’integrazione. Grazie al monitoraggio dell’in- tegrazione professionale si può determinare Sempre a maggio, nell’ambito della previdenza sull’arco di più anni il percorso degli assicurati professionale (LPP), in occasione della pubblica- che hanno beneficiato di determinati provvedi- zione del suo sesto rapporto di attività, la Com- menti d’integrazione per quanto concerne l’atti- missione di alta vigilanza (CAV PP) ha presentato vità lucrativa, il reddito conseguito e il ricorso alle i dati più recenti sulla situazione finanziaria degli varie prestazioni dell’AI, dell’assicurazione con- istituti di previdenza. Il rilevamento precoce in tro la disoccupazione o dell’aiuto sociale. Inoltre, funzione dei rischi, condotto in modo uniforme a sempre nel 2017, l’AI ha concluso 2130 indagini livello nazionale consente di ottenere una visione per sospetto abuso assicurativo. In 630 casi i so- d’insieme della situazione finanziaria del sistema 12
della previdenza professionale, aggiornata al 31 dicembre 2017. Anche nell’anno in esame un tema centrale è stato il livello eccessivamente basso dei tassi d’inte- resse nominali, che alla fine del 2017 era pratica- mente invariato rispetto all’anno precedente, con un risultato lievemente negativo (rendimenti an- nui delle obbligazioni della Confederazione con scadenza a dieci anni: – 0,1 %). per ridurre le aliquote di conversione, dato che Per contro, i rendimenti azionari hanno registrato attualmente l’aliquota LPP ammonta al 6,8 %. In un andamento eccezionalmente positivo nella seguito poi alla bocciatura della riforma Previ- maggior parte dei Paesi, soprattutto verso la fine denza per la vecchiaia 2020, spetta nuovamente dell’anno. Nel 2017 il rendimento patrimoniale al mondo politico provvedere ad adeguare i tassi netto è stato in media del 6,9 % (2016: 3,6 %) per d’interesse garantiti in modo che il livello sia cor- gli istituti di previdenza senza garanzia dello Stato retto oppure a consentire un finanziamento sup- e dell’8,2 % (2016: 3,9 %) per gli istituti degli enti plementare dei tassi d’interesse garantiti, attual- di diritto pubblico con garanzia dello Stato. Alla mente troppo elevati. fine del 2017, il 99 % (2016: 88 %) degli istituti di previdenza di diritto privato e di quelli degli Al contempo, conclude il rapporto della Commis- enti di diritto pubblico senza garanzia dello Stato sione, gli istituti di previdenza devono affrontare presentava un grado di copertura pari almeno al tempestivamente la questione della ripartizione di 100 %. Nel caso degli istituti degli enti di diritto eventuali eccedenze future tra gli assicurati attivi pubblico con garanzia dello Stato la quota corri- e i beneficiari di rendita nonché tra le diverse ge- spondente era del 15 % (2016: 4 %). e sugli altri nerazioni di beneficiari di rendita. Vanno dunque mercati finanziari. definite regole vincolanti in materia, che consen- tano in particolare di riequilibrare con il tempo le Sul fronte degli impegni, negli anni scorsi si è ridistribuzioni causate da aliquote di conversione proceduto ad adeguamenti notevoli, in particolare troppo elevate. Molti nuovi beneficiari di rendita, per quanto concerne i tassi d’interesse tecnici. che in passato hanno contribuito al finanziamento Questo ha permesso di rendere più sicuro il si- a posteriori delle rendite delle generazioni prece- stema della previdenza professionale e anche nel denti, si ritrovano ora con rendite calcolate sulla 2017 molti istituti di previdenza hanno abbassato base di aliquote di conversione in alcuni casi net- i tassi d’interesse tecnici e, in misura analoga, i tamente più basse. In caso di future eccedenze sul tassi d’interesse garantiti. Il perdurare del deficit capitale di previdenza, andranno quindi aumen- di finanziamento va comunque a scapito degli as- tate prioritariamente tali rendite. Il buon funzio- sicurati attivi e dei datori di lavoro. namento del secondo pilastro presuppone infatti la fiducia non solo degli assicurati attivi, ma an- Gli istituti di previdenza, le cui prestazioni inte- che di tutte le generazioni di beneficiari di rendita. grate superano solo di poco la parte obbligatoria, dispongono di un margine di manovra minimo Gaetano Vecchio 13
Zona Argovia CELEBRAZIONI MESSE IN LINGUA ITALIANA NEL CANTONE FERIALE: FESTIVE: 1° lunedì del mese ore 20:00 Wettingen Ogni domenica ore 09:00 Wohlen 1° martedì del mese ore 19:30 Windisch ore 09:30 Zofingen 3° venerdì del mese ore 19:00 Stein ore 11:00 Lenzburg Ogni mercoledì ore 18:30 Aarau ore 11:00 Wettingen Ogni giovedì ore 19:30 Lenzburg ore 11:00 Windisch Ogni venerdì ore 19:00 Anglikon ore 11.15 Aarau ore 17.30 Pfeffikon PREFESTIVE: ore 18:00 Neuenhof Ogni sabato ore 17.00 Birr ore 18:00 Rheinfelden ore 17:30 Baden 1° domenica del mese ore 09:00 Zurzach ore 19:30 Kleindöttingen ore 18:00 Mellingen 1° sabato del mese ore 17:00 Aarburg ore 18.00 Neuenhof ore 17:00 Rudolfstetten 2° domenica del mese ore 17:30 Muri ore 18:30 Kölliken ore 18.00 Spreitenbach ore 19:00 Seon 3° domenica del mese ore 09:00 Zurzach 2° sabato del mese ore 17:00 Rudolfstetten ore 18:00 Mellingen ore 18:30 Laufenburg ore 18.00 Neuenhof ore 19:00 Seon 4° domenica del mese ore 17.30 Muri ore 18:30 Suhr ore 18.00 Spreitenbach ore 19:00 Dottikon 5° domenica del mese ore 09:00 Zurzach 4° sabato del mese ore 17.15 Bremgarten ore 18:00 Mellingen ore 18:30 Buchs ore 18.00 Neuenhof ore 19:00 Frick Indirizzi delle Missioni Cattoliche Italiane in Argovia Aarau Baden-Wettingen Brugg Feerstrasse 2, 5000 Aarau Nordstrasse 8, 5430 Wettingen Stahlrain 8, 5200 Brugg T 062 824 57 17 T 056 426 47 86 T 056 441 58 43 aarau@missioni.ch wettingen@missioni.ch brugg@missioni.ch www.mci-aarau.ch Wohlen-Lenzburg Stützpunkt Lenzburg Chilegässli 3, 5610 Wohlen Bahnhofstrasse 23, 5600 Lenzburg T 056 622 47 84 T 062 885 06 10 wohlen@missioni.ch lenzburg@missioni.ch 14
Il servizio sociale cattolico regionale per persone di lingua italiana MARIA CONTE MARCO GIORGI FIORENZO CASTELLI Tel. 056 222 13 37 Tel. 079 192 62 27 Tel. 056 611 90 47 mac@caritas-aargau.ch mg@caritas-aargau.ch fc@caritas-aargau.ch BADEN OFTRINGEN WOHLEN e FRICK Bahnhofplatz 1, 3*piano Baslerstrasse 11 Emanuel Isler Haus 5400 Baden 4665 Oftringen Kirchenplatz 2, 5610 Wohlen orari d’apertura: orari d’apertura: orari d’apertura: mart. 9 –13 / merc. 15–18 mart. 9 –12 / giov. 9 –12 mart. 9 –12 / merc. 9 –12 e giov. 9 –12 / ven. 9 –12 *15 –18 / giov. 9 –12 *merc. supporto amministrativo in lingua italiana 16–18 (escluso durante le vacanze scolastiche) FRICK AARAU Rampart 5 Laurenzenvorstadt 80 5070 Frick 5000 Aarau consulenza su appuntamento orari d’apertura: merc. 9 –12 www.servizio-sociale-cattolico.ch Per i servizi sociali dei lavoratori e dei cittadini Permanenze esterne 6. 5070 Frick 1. 5200 Brugg c/o circolo Acli, Widenplatz c/o sala parrocchiale, Bahnhofstrasse 4 Tel. 062 871 24 88 1° e 3° lunedì dalle 15.00 alle 18.00 2° e 4° giovedì dalle 16.45 alle 18.30 2. 5400 Ennetbaden 7. 4600 Olten Tel. 062 822 68 37 – Fax 062 822 68 39 c/o centro sociale, Sonnenbergstrasse 23 c/o Syna, Römerstrasse 7 E-mail: aarau@patronato.acli.it Tel. 056 222 73 52 venerdì dalle 15.00 alle 17.00 Rohrerstrasse 20 – 5000 Aarau martedì dalle 15.00 alle 17.30 8. 4800 Zofingen venerdì dalle 16.00 alle 18.30 c/o Centro Parrocchiale Chi-Rho, Orario d’apertura al pubblico Mühletalstr. 13 3. 5702 Niederlenz 1° e 3° giovedì dalle 14.45 alle 17.30 Giorni Mattina Pomeriggio c/o Boccia Club, Lenzburgerstrasse 2 martedì dalle 15.30 alle 18.30 9. 5507 Mellingen martedì 09.00–12.00 CHIUSO c/o Associazione Italia Nostra 4. 5734 Reinach Kleine Kirchgasse 44 mercoledì 09.00–12.00 14.00–17.30 c/o Volkshaus, Konsumweg 2 Tel. 056 491 18 98 2° e 4° mercoledì dalle 16.00 alle 19.00 sabato dalle 17.00 alle 19.00 giovedì 09.00–12.00 14.00–17.30 5. 5610 Wohlen 10. 5012 Schönenwerd venerdì 09.00–12.00 CHIUSO c/o circolo Acli, Freiämterstrasse 1 c/o US Olympia Inter / Bally-Strasse 14 Tel. 056 622 89 19 Tel. 062 849 19 58 sabato 09.00–12.00 CHIUSO martedì dalle 15.00 alle 17.30 11. 4313 Möhlin c/o Centro Parrocchiale Schallen, Hauptstr. 17, Tel. 077 424 69 55 1. e 3. martedì dalle 16.00 alle 19.00 15
AZB 5000 Aarau N° 4 PP/Journal Retouren an Missione Cattolica Italiana, Feerstrasse 2 CH-5000 Aarau Il prossimo numero 5 di «Collegamento/ Antenna» uscirà E-Mail: aarau@missioni.ch Auflage: 12 200 in ottobre 2018 «Le cose che non hai fatto» Ricordi il giorno che presi a prestito la tua macchina nuova e l’ammaccai? Credevo che mi avresti uccisa, ma tu non l’hai fatto. E ricordi quella volta che ti trascinai alla spiaggia, e tu dicevi che sarebbe piovuto, e piovve? Credevo che avresti esclamato: «Te l’avevo detto!». Ma tu non l’hai fatto. Ricordi quella volta che civettavo con tutti per farti ingelosire, e ti eri ingelosito? Credevo che mi avresti lasciata, ma tu non l’hai fatto. Ricordi quella volta che rovesciai la torta di fragole sul tappetino della tua macchina? Credevo che mi avresti picchiata, ma tu non l’hai fatto. E ricordi quella volta che dimenticai di dirti che la festa era in abito da sera e ti presentasti in jeans? Credevo che mi avresti mollata, ma tu non l’hai fatto. Sì, ci sono tante cose che non hai fatto. Ma avevi pazienza con me, e mi amavi, e mi proteggevi. C’erano tante cose che volevo farmi perdonare quando tu saresti tornato dal Vietnam. Ma tu non l’hai fatto. Ma tu non sei tornato. Una regola d’oro: passeremo nel mondo una sola volta. Tutto il bene, dunque, che possiamo fare o la gentilezza che possiamo manifestare a qualunque essere umano, facciamoli subito. Non rimandiamolo a più tardi, né trascuriamolo, poiché non passeremo nel mondo due volte. Bruno Ferrero, 40 storie nel deserto
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