Abbiamo il Basket nel Sangue Doniamolo! - LA VIRTUS ROMA PER AVIS

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Abbiamo il Basket nel Sangue Doniamolo! - LA VIRTUS ROMA PER AVIS
Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 DCB - ROMA - Aut. Trib. n. 430/2003 del 03/10/2003. La rivista contiene inserto redazionale. Anno XVI numero 1 (47) maggio 2019

      LA VIRTUS ROMA PER AVIS
                                Abbiamo il Basket nel
                                Sangue… Doniamolo!
Abbiamo il Basket nel Sangue Doniamolo! - LA VIRTUS ROMA PER AVIS
#6diAVIS se per te
  è sempre l’ora
    di donare!
Abbiamo il Basket nel Sangue Doniamolo! - LA VIRTUS ROMA PER AVIS
avis a roma              3       maggio 2019

sommario
Carissimi Soci e Volontari                                                                                                               4
La nuova normativa in materia del terzo settore                                                                                           5
Gruppo Ministero Politiche Agricole Alimentari Forestali e del Turismo                                                                    6
Assemblea Roma provinciale                                                                                                                7
La mia prima volta                                                                                                                        8
Red Searcher                                                                                                                              8
Parrocchia San Gabriele dell'Addolorata                                                                                                  10
Donazione Gruppo Cisco Collatino                                                                                                         12
Guida per il donatore viaggiatore                                                                                                        14
Donazione e nutrizione                                                                                                                   17
Il Caso Kaufmann - Storia d’amore e d’ingiustizia                                                                                        18
La fine del paganesimo e Coelia Concordia                                                                                                20
Avis Tempo Libero                                                                                                                        22
Runners nel Sangue                                                                                                                       24
“Abbiamo il basket nel sangue… Doniamolo!” - Virtus Roma e AVIS                                                                          25
AVIS News                                                                                                                                26
5x1000 Firma per il tuo mattoncino                                                                                                       27
Elenchi Gruppi di Donazione                                                                                                              28
Centri Trasfusionali convenzionati con Avis Roma                                                                                         31
presso le Strutture Ospedaliere

                         Quadrimestrale. Periodico di informazione e cultura    Valeria MISSIANI, Cristian PALADINI, Donato QUARTA,
                         edito dall’A.V.I.S. Comunale di Roma Onlus.            Agostino Lucio ROMANO, Carlo STACCHINI.
                         Anno XVI - n. 1 (47) maggio 2019                       Hanno collaborato a questo numero: Marco CERISO-
                         Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 430/2003 del   LA, Ernesto DI NARDO, Silvia DI ROCCO, Francesco
                         03/10/2003.                                            DOSI, Roberto FANTAUZZI, Debora GIANNI, Maurizio
                         Via Imperia, 2 - 00161 Roma                            INFANTINO, Maria Paola LARIA, Mauro MARINELLI,
                         Tel. 06.4404249 - 06.44230134 - Fax. 06.44230136       Riccardo MAURI, Valeria MISSIANI, Marco MUGAVE-
                         www.avisroma.it                                        RO, Marco PASQUALONI, Mario RICCA, Tommaso
                         Direttore responsabile: Riccardo MAURI.                RICCITELLI, Francesco TANTARO.
                         Direttore editoriale: Maurizio INFANTINO.              Tutte le persone sopraelencate hanno collaborato a ti-
                         Caporedattore: Valeria MISSIANI.                       tolo gratuito.
                         Comitato di redazione: Adolfo CAMILLI, Giuseppe        Stampa: Eurolit Srl - Roma. Chiuso in tipografia il 20
                         CASSONE, Jessica D’EUSEBIO, Sarah FELLINE,             maggio 2019.
                         Maurizio INFANTINO, Sara LANZI, Riccardo MAURI,        STAMPA ASSOCIATIVA COPIA GRATUITA.
Abbiamo il Basket nel Sangue Doniamolo! - LA VIRTUS ROMA PER AVIS
avis a roma       4     maggio 2019

     Carissimi Soci e Volontari
                                          MAURIZIO INFANTINO

           Roma oltre 80 anni fa si esprimeva uno sparuto gruppo di giovani romani che “aprirono il loro
  A        cuore al Dono”. Quei giovani avevano scelto di vincere l’indifferenza, aprendo gli occhi e il cuo-
           re altrui alla sofferenza degli altri. Lo fecero gratuitamente senza chiedere contributi e rim-
borsi economici.
   Oggi come allora siamo tutti chiamati a lasciare le “Reti della quotidianità”, a volte dorata, per seguire
la Missione del Dono e chinarci davanti a tanti uomini e donne afflitti dalla sofferenza e dall’incertezza
del domani: un domani che potrebbe non sorgere in assenza di quel sangue vitale per la nostra esisten-
za. Persone che ancora oggi vivono nel centro e nelle mille periferie di quel mondo che a Roma, una me-
tropoli dalle molte facce, incontri nelle strade e in ogni dove.
   Persone che a Roma corrono velocemente anche per piccole esigenze ma che l’incertezza di continui
cambiamenti in seno al Sodalizio ha messo a dura prova, fino a slegare troppo spesso rapporti e tessuti
umani sempre meno capaci di affrontare la sofferenza vissuta nella solitudine a volte rabbiosa.
   L’associazionismo AVIS con la sua valorialità espressa e testimoniata deve pertanto essere riafferma-
to e deve contribuire alla costruzione civica della città. Si tratta di ricucire un tessuto più umano, con
l’amicizia e il servizio gratuito e solidale, facendosi ponti di dialogo e di solidarietà, offrendo a tutti “la
lampada della speranza”, lasciando da parte ciò che divide per cercare invece ciò che unisce.
   È nei momenti dei nostri incontri nelle autoemoteche e nei centri prelievo, che la gioia si respira sino
ad arrivare nelle case di Tutti dando senso più ampio al valore del dono del sangue e alla sua possibilità
di dare vita e speranza.
   È in questi incontri che si evidenzia la risposta più bella alla proposta di Missione gettando nuove reti di
speranza e di gioia, rallegrando e trasmettendo fiducia per il futuro in una città assetata di solidarietà.
   Personalmente amo molto Roma, la sua gente, le sue periferie, soprattutto i suoi abitanti più poveri
e vulnerabili ma anche stranieri e incompresi. L’antico spirito romano in questa città aleggia da 3000 an-
                                                 ni; uno spirito di apertura e di amicizia verso tutti, di acco-
                                                 glienza di persone semplici che diventano cittadini perché
                                                 partecipano al realismo del sogno.
                                                    “Il vero, grande, problema è che Roma oggi è popolata da
                                                 molte, troppe solitudini. Rimanere soli non unisce le capa-
                                                 cità dei singoli, ci rende deboli di fronte ai cambiamenti,
                                                 sempre più grandi, che questo mondo oggi ci costringe ad
                                                 affrontare. Oggi la nostra società, la nostra città è malata di
                                                 solitudine”.
                                                    Il lavoro di AVIS ROMA è cercare ogni giorno, umilmente,
                                                 persone che gratuitamente desiderino donare se stessi, fi-
                                                 no al loro sangue, per uscire dalla solitudine partecipando
                                                 e restituendo vita e speranza a molti malati.
                                                    Pertanto mi rivolgo a te che ti stai chiedendo come si può
cambiare. Vieni con noi e partecipa attivamente al cambiamento.
   È così che contribuiremo positivamente a rafforzare il senso del bene e del destino comune della fa-
miglia umana salvandola dall’isolamento e dalle sue tristi conseguenze per realizzare un mondo più fra-
terno, ritrovando le ragioni profonde di un “NOI che non lascia e non scarta nessuno”.
   A presto
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avis a roma          5      maggio 2019

      La nuova normativa in
     materia del terzo settore
                                             MAURO MARINELLI

             uando ho ricevuto da Roberto Fantauzzi,           co come O.D.V., che resta quindi la connotazione

  Q          che ringrazio, l’invito per un articolo sul
             giornale della Comunale di Roma, ac-
                                                               unica delle Avis territoriali, unitamente alla scelta
                                                               per Avis Nazionale di qualificarsi ed iscriversi an-
compagnato peraltro dalla piena libertà di scelta              che come Rete Associativa Nazionale, in quanto in
dell’argomento, ho subito proposto il tema della               possesso dei requisiti per l’assunzione di entram-
nuova normativa in materia di terzo settore, sia               be le qualifiche.
per l’attualità ed il rilievo per l’Associazione, sia             Tale scelta realizza un assetto da cui discendo-
per avere la ventura di far parte del gruppo di la-            no elementi di indubbia utilità per l’Associazione
voro istituito allo scopo da AVIS Nazionale e per              che incidono sia su profili istituzionali, che di rap-
poter quindi portare sul territorio l’esperienza ac-           porti con l’esterno, che di governance dell’intera,
quisita proprio per la fiducia concessami di rap-              complessa struttura: le reti sono infatti automati-
presentare AVIS Lazio.                                         camente riconosciute quali Enti del Terzo Settore,
   Circa il D.lgs. 117/17, “Codice del Terzo setto-            anche come associazione di associazioni, poten-
re”, Avis ha inteso impegnarsi non solo in quanto              dosi iscrivere nel Registro Unico Nazionale sia
normativa con carattere di obbligatorietà, ma so-              nella sezione ODV che in quella Reti Associative.
prattutto quale strumento e risorsa per una rifles-               Le reti possono altresì adottare codici di com-
sione profonda sull’Associazione stessa ed occa-               portamento con ampi margini di autonomia, disci-
sione di aggiornamento e revisione della propria               plinare le competenze e la rappresentanza anche
azione e del proprio porsi nei confronti della so-             in deroga al Codice, predisporre modelli standard
cietà. In tal senso alle modifiche, essenzialmente             tipizzati di statuto, promuovere partenariati e pro-
di natura formale, che interessano le Assemblee                tocolli sia con le pubbliche amministrazioni che
per rispettare le previste scadenze, farà seguito,             con i privati, ed esercitare la facoltà di monitorag-
così come deliberato nell’Assemblea Nazionale                  gio sull’attività degli associati; questo ultimo
2018, un profondo processo di revisione sostan-                aspetto è sicuramente fra i più interessanti ed in-
ziale dello statuto che impegnerà l’Associazione a             novativi in quanto consente l’esercizio di un con-
tutti i livelli, e con il contributo essenziale del ter-       trollo preventivo e continuo, atto ad evitare l’insor-
ritorio, a partire da settembre prossimo e che do-             gere ed il consolidarsi di situazioni patologiche
vrà portare l’Avis, da un lato, a cogliere ed utilizza-        che nell’attuale ordinamento prevedono soltanto
re al meglio le possibilità offerte dal decreto 117,           interventi ex post, di natura giurisdizionale, e che
dall’altro ad adeguare, modificando ed aggiornan-              realizzano unicamente scopi sanzionatori, turban-
do le insufficienze dell’attuale statuto, il proprio           do in ogni caso l’armonia associativa.
assetto alle nuove situazioni che anche fisiologi-                Quanto sopra solo per una rappresentazione
camente necessitano di revisione a 15 anni dall’a-             sintetica degli aspetti che più interessano Avis in
dozione.                                                       ordine al D.lgs. 117/17, e per poter inquadrare co-
   Il lavoro finora svolto da Avis Nazionale ha con-           me percorso partecipato l’iter complesso, ma ne-
sentito di salvaguardare la natura e la storia                 cessario e stimolante da intraprendere nella con-
dell’Associazione, fondate sul riconoscimento del              sapevolezza di poter esercitare un ruolo da prota-
Donatore persona fisica quale riferimento fonda-               gonisti, responsabili e qualificati nel servizio inso-
mentale, anche ai fini dell’inquadramento giuridi-             stituibile della donazione. S
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avis a roma         6      maggio 2019

  Gruppo Ministero Politiche
     Agricole Alimentari
   Forestali e del Turismo
                                            MARCO MUGAVERO

          primi giorni del 2015, subito dopo le fe-          nostro contributo, sono il fondamento per arrivare

   I      stività natalizie e alla ripresa del lavoro
          al ministero, i donatori di sangue all’e-
                                                             ancor più lontano dai risultati fin qui ottenuti.
                                                               Avis, infatti, fino al 2015 non era presente all’in-
poca non ancora costituiti in gruppo, di fatto get-          terno delle sigle associative di volontariato accre-
tavano le basi per quell’idea e proposta di associa-         ditate presso il Mipaaft, sia a Roma che nelle altre
zionismo partecipato quale la donazione del san-             sedi distaccate sul territorio nazionale.
gue con avente come rifermento del volontariato                Al fine di colmare lacune di carattere informati-
donatoriale nella città di Roma, Avis comunale.              vo sulla cultura della donazione, con i colleghi ci
                                                             siamo prodigati affinché tutti fossero informati
                                                             sulla nostra attività organizzativa.
                                                               Spesso, infatti si ritrovavano soli senza purtrop-
                                                             po condividere l’esperienza della donazione con
                                                             altri colleghi in quanto non strutturati in un gruppo
                                                             forte e coeso all’interno della struttura lavorativa.
                                                               Il nostro impegno è stato fin da subito di dare ri-
                                                             sposte chiare e esaustive, ai tanti colleghi uomini e
                                                             donne, che avvicinandosi al nostro mondo per la
                                                             prima volta alla donazione, nutrono nell’intimo quel
                                                             senso di interesse e allo stesso tempo di smarri-
                                                             mento non ricevendo risposte adeguate chiare ed
   Un rifermento associativo importante, per chi             esaudienti sul come e perché si dona il sangue.
allora, nel lontano 2015 all’interno del Mipaaft in-           Questo e altro, sono stati d’impulso a noi fonda-
tendeva la donazione come semplice atto di civile            tori sul come organizzare il gruppo Avis all’interno
aiuto a chi aveva bisogno del sangue per se o per            del Mipaaft. Infatti fin da subito dalla diffidenza
i propri cari.                                               sulla costituzione di una struttura associativa, si è
   Incontrando tanti colleghi donatori durante la            passati all’entusiasmo per aderire al nuovo orga-
pausa caffè, non ancora iscritti all’Avis Roma e             nismo associativo all’interno.
colloquiando con loro in modo semplice, efficace e             Ricordando l’input dato dal presidente Avis
chiaro, spiegando il grande valore della donazio-            Adolfo Camilli, su cosa fare e come organizzare il
ne, scoprivo dalle loro parole l’interesse ad essere         gruppo, si è passati subito al proselitismo tra i
iscritti e riuniti sotto un’unica sigla.                     colleghi, riscontrando una fortissima adesione e
   L’appartenenza alla nostra Avis dimostra come             con gioia nel poter avere all’interno del ministero
sia di fondamentale necessità ed importanza l’at-            in via XX settembre il gruppo donatori dove rivol-
tività svolta all’interno del ministero, sia in chiave       gersi per ogni esigenza.
associativa che divulgativa. Spiegare quanto viene             A febbraio 2016 con la firma dell’atto costitutivo
fatto ed ottenuto con il nostro impegno civile di            dei fondatori del gruppo, Avis/Mipaaft donatori
donatori del sangue e le tante vite salvate grazie al        sangue, con sede a Roma via XX settembre 20,
Abbiamo il Basket nel Sangue Doniamolo! - LA VIRTUS ROMA PER AVIS
avis a roma          7      maggio 2019

sottoscritto anche dal presidente del Cral Renzo               cembre 2018, siamo stati onorati della visita del
Porcaro, dalle tante sigle sindacali dal ministero,            nostro illustre ministro sen. Gian Marco Centinaio,
da colleghi donatori si cementa e fortifica l’inten-           il quale con serenità si è intrattenuto con i donatori
sa ed esaltante attività della donazione del san-              chiedendo notizie su i vari aspetti della donazione
gue. Infatti, che fino a quel momento eravamo                  del sangue. S
semplici donatori diventati l’adesione all’Avis un
vero e proprio gruppo.
   Dopo l’invio della lettera di costituzione alla se-
de di via imperia s’avvia di fatto la fase organizza-
tiva, con la donazione davanti l’entrata del mini-
stero in via XX settembre con il camper e il perso-
nale medico.
   Le festività natalizie grazie alla disponibilità del-
la direzione generale ci consentono di incontrarci
nella sala lettura della biblioteca storica con iscrit-                                                                 Min. Centinaio
                                                                                                                        e Mugavero
ti e simpatizzanti. Nel corso della donazione di-

                     Assemblea Roma
                        provinciale
              o scorso 23 marzo si è svolta a Monterotondo la 71esima Assemblea dell'Avis

      L       Provinciale Roma, questa volta convocata sia in forma ordinaria che in forma straor-
              dinaria per l'approvazione delle modifiche allo Statuto Associativo, resesi necessarie
   per il suo adeguamento alla nuova normativa del Terzo Settore.
     Come ogni anno, dirigenti e delegati della provincia romana si sono ritrovati tutti insieme: una
   bellissima occasione per conoscere nuovi volti e rivedere vecchi amici.
     I lavori assembleari sono iniziati con la lettera di commiato del Presidente Provinciale
   Eugenio Fratturato, dimessosi dalla carica per la sua incompatibilità con le norme statutarie
   che vietano il terzo mandato consecutivo. Al suo posto, Donatella Selis, prima donna Presidente
   dell'Avis Provinciale di Roma, alla quale sono andati gli applausi e gli auguri di tutti i delegati
   presenti.
     Tra i tanti argomenti di cui si è discusso, oltre alle modifiche statutarie, un altro tema è stato
   trattato, per portare avanti al meglio il lavoro dell'Avis: il riconoscimento della personalità giu-
   ridica, su cui tutti i delegati si sono trovati d'accordo.
     Al momento dell'analisi del bilancio e dell'approvazione, è stato piacevole notare che l'Avis
   Provinciale di Roma è riuscita nel 2018 a realizzare un avanzo di gestione superiore ad e
   34.000,00, a differenza di tante Avis Comunali, che faticano ad arrivare al pareggio di bilancio.
     Sono stati illustrati anche i progetti per il futuro, dal rinnovo del sito web alla formazione, alla
   costituzione di nuove sedi Avis nella Provincia di Roma.
     I lavori sono terminati con gli interventi dei delegati, prima di giungere alla votazione finale e
   prima di darsi un arrivederci all'anno venturo, con l'appuntamento, per i delegati eletti, al 4
   maggio per l'Assemblea Regionale Lazio a Vallelunga (RM). S
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avis a roma         8      maggio 2019

                 La mia prima volta
                                            SILVIA DI ROCCO

“Mamma, ti va di accompagnarmi a donare il sangue domani mattina?”

           e ho detto così quel sabato sera, presa         compiuto la maggiore età, appunto. Perciò un pri-

  L        da una voglia di riprovare qualcosa che
           pochi mesi prima non mi era riuscito di
                                                           mo tentativo lo feci esattamente il 30 Giugno: de-
                                                           terminata e speranzosa mi recai con mamma in
poter fare. Ebbene sì, già a Giugno del 2018, appe-        ospedale, compilai i vari moduli richiesti in cui si
na compiuti 18 anni, ero andata in ospedale a rea-         dice, tra le altre cose, di essere consapevoli di ciò
lizzare questo piccolo grande sogno che da tanto           che si sta facendo, ed iniziai con il primo step.
tempo mi portavo dentro. In questo, come per al-           Nome, cognome, residenza, età... erano cose co-
tre cose, mio zio era stata la fonte di ispirazione,       me queste che mi chiese la dottoressa. Lei, come
quella lampadina che si illumina e riflette la pro-        altre infermiere, rimasero molto stupite non ap-
pria luce intorno a sé. Tante volte sin da piccola         pena mi videro: mi dissero che era insolito vedere
avevo sentito parlare di questa cosa, di poter do-         una persona così giovane lì da loro.
nare il proprio sangue e metterlo a disposizione di          “Ora controlliamo l’emoglobina e misuriamo il
chi ne avesse avuto più bisogno. Mi è sempre               valore della pressione per accertarci che tu possa
sembrato qualcosa da fare, non appena avessi               donare, ok?”. “Certo!”.

                                       RedSearcher
                       Alternanza scuola lavoro
                                                   TOMMASO RICCITELLI

                   a febbraio 2019 Avis Roma, insieme                  entrambe un importante ruolo nell’attività di sensibi-

         D         all’Associazione Sanes Onlus, ha avviato
                   il progetto di alternanza scuola lavoro
                                                                       lizzazione alla donazione del sangue e nella diffusio-
                                                                       ne di ideali di solidarietà, con un’attenzione partico-
       “RedSearcher”, fornendo un’ulteriore opportunità                lare rivolta alla fascia giovanile della nostra società.
       di servizio alla cittadinanza che si pone parallela-               Il programma di quest’anno ha previsto l’elabora-
       mente ai singoli progetti di sensibilizzazione alla             zione di un progetto di comunicazione che fosse in-
       cultura della donazione del sangue che con costan-              centrato sulla diffusione della donazione del sangue
       za e passione vengono attuati all’interno degli                 e degli ideali di solidarietà che ne sono alla base.
       Istituti scolastici di Roma.                                    Per fare ciò si è scelto di dare carta bianca ai ragazzi,
         Malpighi, Volta, Ceccherelli e De Amicis sono solo            lasciandoli liberi di scegliere con quale mezzi e stru-
       alcuni degli Istituti scolastici che hanno mirato con           menti realizzare il loro progetto comunicativo, po-
       grande interesse alla sinergia che si è creata tra la           tendo optare sia per la forma di una ripresa video sia
       nostra Associazione e Sanes Onlus, riconoscendo ad              per l’elaborazione di un manifesto o locandina.
Abbiamo il Basket nel Sangue Doniamolo! - LA VIRTUS ROMA PER AVIS
avis a roma          9      maggio 2019

                 La dottoressa scosse la testa e sul suo volto ap-          accolte da gentili infermiere che, colpite di vedere
              parve un’espressione che mi lasciò intendere che              un’adolescente, mi invitano a compilare i moduli.
              qualcosa non andava. Senza dire nulla prese lo                E poi, ci risiamo, primo step. L’emoglobina risulta
              sfigmometro, mi mise la fascia ben aderente al                notevolmente aumentata e quindi rientra nell’in-
              braccio ed iniziò a misurare la pressione arterio-            tervallo richiesto. Sospiro di sollievo. Alla volta
              sa. Nel frattempo pensieri negativi iniziavano ad             della pressione la dottoressa storce il naso e io
              offuscarmi la mente.                                          spalanco gli occhi... no, non può essere di nuovo.
                 Anche stavolta fu chiaro che l’esito era negativo.         “È un po’ bassina, ti va di prendere un caffè?” “Sì”
              Emoglobina bassa e pressione sotto i piedi. “Niente           le rispondo senza pensarci troppo.
              da fare per questa volta”, mi disse “i risultati non ci          In realtà anche in questo caso era un valore ac-
              permettono di procedere con la donazione. Cerchi              cettabile, ma per maggiore sicurezza mi aveva
              di assumere più ferro e di tenersi un po’ più su.”            proposto di tirarmi su con un caffè.
                 La giornata fu, di conseguenza, grigia e pensie-              Stavolta entro nella seconda sala per ricevere un
              rosa. Non mi era stato detto che non avrei mai po-            ulteriore “ok” dal dottore, che, sorridente, accon-
              tuto donare, ma per me rappresentava una scon-                sente a procedere. Finalmente arrivo al magico let-
              fitta. Dopo averci riflettuto su, mi decisi che rim-          tino della sala, che la volta precedente avevo potuto
              boccarsi le maniche e provvedere a fare ciò che mi            solo vedere da lontano. Ero molto emozionata, e an-
              era stato detto era la cosa migliore.                         che mamma trapelava felicità, unita ad una certa
                 Ed ecco che pochi mesi dopo, la situazione si ri-          “paura”. In fondo la mamma è sempre la mamma.
              presenta, ma con un esito diverso.                            Tranquillizzata dalla dottoressa, vuole comunque ri-
                 Mi reco con mamma di nuovo lì, saliamo le sca-             manere accanto a me a stringermi la mano del
              le, primo piano sulla destra. Anche stavolta siamo            braccio libero. Nel frattempo la donazione è iniziata
                                                                            e, di lì a poco, una delle infermiere mi comunica che
                                                                            “la sacca è piena”. Il tempo era volato. Mi sembrava
                                                                            di essere appena arrivata, ancora non avevo realiz-
   A curare la realizzazione dei progetti sono stati i ra-                  zato che fosse accaduto. Per precauzione rimango
gazzi del Gruppo Fourchetta, un team di giovani ventenni                    alcuni minuti sul lettino, e dopo mi viene anche of-
ma già punto di riferimento nel panorama romano del                         ferta una colazione. Le infermiere continuano a
video making, che hanno avuto modo di formare i ragaz-                      chiedere come mi sento, ed io ripeto loro che va tut-
zi fornendo loro le conoscenze di base ed avanzate su                       to bene. Ed era vero, anzi, mi sentivo energica, ave-
quello che è il mondo della video produzione, dalla sce-                    vo voglia di saltare qua e là, e mi contenevo solo
neggiatura alle tecniche di ripresa,fornendo assistenza                     perché ormai ero adulta, e “gli adulti non fanno cer-
durante l’intero svolgimento del progetto. A concludere                     te cose”. Dopo una piacevole chiacchierata e rifocil-
il programma di alternanza scuola lavoro sarà un conte-                     lata, usciamo dall’ospedale. Ora la giornata non po-
st, organizzato nel mese di maggio, nel quale sarà pre-                     teva che procedere per il meglio. Il sole risplendeva
sente una giuria formata ad hoc tra rappresentanti delle                    in cielo, e decidiamo di improvvisare un giro in mac-
associazioni ed esperti, che avrà il compito di scegliere                   china a vedere la neve in montagna.
il progetto migliore dal punto di vista realizzativo e co-                     Mentre io mi ero già ripresa, mamma si era ras-
municativo che, poi in seguito, potrà essere utilizzato                     serenata ed ora aveva in viso l’espressione di una
per promuovere la donazione del sangue sul territorio.                      persona orgogliosa, come mi comunicò subito dopo.
   Attraverso questa modalità innovativa di coinvolgi-                         La mia felicità era data dal fatto di essere riusci-
mento dei ragazzi nel mondo della solidarietà e della                       ta in questo bellissimo gesto, ma ancor di più mi
donazione del sangue siamo convinti di aver trasmesso                       era servita come dimostrazione che anche se una
                                                                            prima volta va male, si può sempre ritentare.
il valore solidaristico del gesto del dono con l’auspicio di
                                                                            Questo piccolo gesto sarà solo la prima di una
riuscire a coinvolgere nel futuro sempre più ragazzi nel-
le nostre attività sul territorio. S
                                                                            lunga serie. Una cosa semplice che però può rive-
                                                                            larsi utile; una cosa a cui tutti coloro che ne hanno
                                                                            la possibilità dovrebbero pensare. S
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avis a roma         10      maggio 2019

       Parrocchia San Gabriele
           dell’Addolorata
                                      EMIDIO ERNESTO DI NARDO

            abato 16 marzo 2019
  S         presso i locali della
            Parrocchia San Gabrie-
le dell’Addolorata, si sono svolti i
festeggiamenti dei 25 anni della
formazione del gruppo.
  È intervenuto il Presidente di
Avis Comunale Roma Maurizio
Infantino che ha affermato come
queste occasioni consentano di
vederci e di condividere con tutti
i donatori e parrocchiani varie
esperienze sul dono del sangue
nel territorio, parlare degli
obiettivi sia del gruppo ma anche
di Avis.
  Il Presidente ha comunicato che non sono anni              sono sempre più stringenti, non riusciamo ad au-
facili sul fronte donazionale. Raggiungere certi ri-         mentare in maniera significativa il numero delle
sultati risulta sempre più difficile. Infatti, un po’        donazioni e dei donatori.
per l’innalzamento dell’età media dei nostri dona-             Il programma prevedeva la consegna delle be-
tori e un po’ anche, aggiungiamo noi, per il fatto           nemerenze ai donatori e la consegna di un diplo-
che i requisiti per donare imposti dal ministero             ma all’ex Parroco fondatore del gruppo, Don Fabio
                                                                              Paglioni, insieme al libro delle
                                                                              Madonne dei vicoli di Roma.
                                                                                Una targa per l’impegno alla
                                                                              sensibilizzazione al dono del
                                                                              sangue è stata data al Parroco
                                                                              attuale Don Antonio Lauri.
                                                                                Con immenso piacere Avis ha
                                                                              voluto omaggiare di un diploma i
                                                                              due emeriti fondatori del grup-
                                                                              po: la sig.ra Carolina Mancini e il
                                                                              sig. Antonio Romano.
                                                                                Sono stati consegnati dei di-
                                                                              plomi alle collaboratrici dell’ac-
                                                                              coglienza Marianna Rizzo e
                                                                              Annabella Cerquetti, vere incan-
                                                                              tatrici che con i loro dolci allieta-
                                                                              no le giornate di donazione.
avis a roma     11    maggio 2019

                                                           Infine, prima del buffet sociale ben orga-
                                                        nizzato, Avis ha voluto ringraziare con un di-
                                                        ploma il Capo gruppo Emilio Blanchi per
                                                        l’ottimo lavoro che svolge durante tutto l’an-
                                                        no, ai fini della divulgazione del dono del
                                                        sangue.
                                                           Nella mia qualità di Coordinatore di Gruppi
                                                        Avis, sono sicuro che l’impegno del Gruppo
                                                        San Gabriele dell’Addolorata in futuro farà
                                                        sempre il possibile per garantire, a chi
                                                        aspetta di guarire su un letto di ospedale, il
                                                        diritto a ricevere quelle cure che solo con le
                                                        donazioni di sangue sono possibili. S

            l nostro gruppo di San Gabriele dell’Addolorata si è formato a metà degli anni 90 gra-
   I        zie alla buona volontà di due diaconi, Francesco Musso e Francesco Fornari. Il parroco
            - in quel periodo don Fabio Paglioni, oggi in pensione ma tuttora presente nelle atti-
vità della parrocchia - racconta che tutto ebbe inizio quando alcune persone vennero in chiesa
a chiedere sangue per un loro congiunto. Si attivarono allora i signori Francesco Musso e
Francesco Fornari che collaboravano con le attività della chiesa. Venne così l'AVIS ed ebbero ini-
zio le prime donazioni in data 22 gennaio e 7 maggio 1995 con 7 donatori. In seguito subentra-
rono Marcello Foresi e Antonio Romano, quest'ultimo capogruppo per tantissimi anni.
   Da segnalare anche le signore Carolina, Marianna e Annabella che si sono sempre prodigate
per l'accoglienza nelle giornate di donazione per tutti questi anni.
   In totale, i donatori sono circa 200, ma tantissimi di loro sono venuti una sola volta.
Attualmente i più assidui sono circa 50, con qualche sporadica defezione. Purtroppo il gruppo
non è molto eterogeneo per quanto riguarda l'età. È caratterizzato infatti da persone mature,
mentre i giovani assidui sono pochi e la maggior parte di loro viene una volta per poi non parte-
cipare più. La soddisfazione più grande credo sia quella di fare parte di una comunità pronta a
donare e ad aiutare chi ha bisogno nei momenti più bui della nostra esistenza. Certamente in
tutti questi anni molte sono state le necessità di sangue per persone care del nostro gruppo:
proprio ultimamente ci sono stati due casi.
   A tale proposito desidero leggervi il messaggio Whatsapp che mi ha inviato un nostro donato-
re dopo che una sua parente è stata operata al cuore. Mi ha autorizzato a pubblicarlo.
   “La scorsa settimana la mia cara zia (tutti abbiamo una zia del cuore) ha dovuto subire un de-
licato intervento. I medici hanno richiesto del sangue ed io ho pensato di rivolgermi al nostro
capogruppo Emidio il quale, non solo in maniera tempestiva, ma in modo efficiente ha impostato
il tutto permettendo che nel giro di qualche ora tutto andasse nel migliore dei modi. Ora mia zia
è ancora in terapia intensiva ma tra un pochino dovrebbe uscire per iniziare il normale processo
riabilitativo. Con questo mio pensiero volevo ringraziare Emidio che si è dimostrato ancora una
volta una persona davvero speciale ma soprattutto volevo ringraziare tutti noi/voi donatori per
la generosità che dimostriamo in ogni donazione e con la speranza di essere sempre di più vo-
levo farvi sapere quanto siete importanti con i vostri gesti d’amore. Infine però lasciatemi anche
ringraziare Carolina che con la sua dolcezza e la sua determinazione mi ha fatto entrare a far
parte del Gruppo donatori Avis di San Gabriele. Di cuore. Marco”. S
avis a roma         12      maggio 2019

                  Donazione Gruppo
                   Cisco Collatino
                                              MARIO RICCA

           l Gruppo Cisco Collatino ha                                   nella sua semplicità. Probabilmente,
   I       conosciuto la realtà AVIS
           grazie al nostro amico e
                                                                            se ognuno di noi si fermasse a riflet-
                                                                              tere sull’importanza di questo ge-
collega Marco Mugavero (Gruppo                                                 sto che salva tante vite, non ci sa-
Donatori Ministero dell’Agricol-                                               rebbero più appelli sull’emergen-
tura). Donare il sangue è un gesto                                            za sangue, soprattutto nel periodo
responsabile ma ancora poco cono-                                           estivo quando quasi tutti sono in va-
sciuto, forse per colpa di un ancestra-                                   canza e riesce difficile pensare a chi
le paura degli aghi o a causa di questa no-                           sta male.
stra vita così frenetica che a volte ci impedisce di            Personalmente, due anni fa un episodio mi ha
compiere questo gesto di infinita generosità pur            costretto a “vivere” l’ospedale in pieno agosto.
                                                                              Essere in ospedale mentre la
                                                                           maggioranza delle persone sono in
                                                                           vacanza o vanno al mare mi ha fatto
                                                                           confrontare con una realtà a volte
                                                                           scomoda, soprattutto quando a sta-
                                                                           re male sono dei bambini, perché
                                                                           nessuno vorrebbe mai veder soffrire
                                                                           un bambino.
                                                                              Ho sposato la causa dell’AVIS e
                                                                           con me la Cisco Collatino per sensi-
                                                                           bilizzare grandi e bambini sull’im-
                                                                           portanza di questo gesto di infinito
                                                                           altruismo e solidarietà; perché do-
                                                                           nare il sangue significa donare linfa
                                                                           vitale a chi sta male, perché “sangue
                                                                           significa vita”. S
Ci sono cose che durano
          un attimo ma restano
          per tutta la vita.

          Dona il sangue: la prima
          volta e per sempre.

          www.avis.it

LA
    PRIMA
 VOLTA
    CHE APRI
GLI OCCHI
avis a roma          14      maggio 2019

             Guida per il donatore
                 viaggiatore
                                              DEBORA GIANNI

            i volevo presentare iniziando con quello           • Attività di educazione sanitaria dei donatori e
 M          che è il mio rapporto con Avis Comunale
            Roma. Appena laureata mi sono affac-
                                                                 della popolazione in generale, compreso il mon-
                                                                 do della scuola.
ciata al mondo del lavoro medico proprio con que-              • Gestione sanitaria collaborativa con il medico di
sta Associazione. Incredibile che dopo neppure                   medicina generale del donatore – cittadino.
qualche giorno ero già inserita in un gruppo di                • Preselezione del donatore (laddove realizzata,
giovani medici, giovani infermieri e tante persone               es. in caso di prima donazione differita):
sempre sorridenti e disponibili. Dall'inizio al mo-              a) Informazione - anamnesi – colloquio - visita
mento del mio saluto a tutti sono trascorsi 13 an-                  medica;
ni, in cui si sono instaurati rapporti di amicizia, fi-          b) prescrizione, in accordo con il S.I.M.T. di rife-
ducia e anche di amore. Infatti tra i donatori perio-               rimento e con quanto previsto dalle norme
dici ho conosciuto mio marito. Nei 10 anni di di-                   convenzionali, degli esami di laboratorio e
stacco, per cause di forza maggiore, ho sempre                      strumentali;
sperato in un rientro: rientro che si è potuto veri-             c) formulazione del giudizio di idoneità generale.
ficare agli inizi di quest'anno con un ruolo comple-
tamente nuovo per me, quello di Direttore                      • Aggiornamento delle schede sanitarie dei dona-
Sanitario. Ho provato dispiacere nel non trovare                 tori e dei dati statistici, nel rispetto delle norme
molti dei volti che facevano parte dei miei ricordi,             sul segreto professionale e sulla privacy.
ma sono stata contenta nel ritrovare dei capisaldi             • Tutela della salute del donatore:
come Camilli, Tantaro, Di Nardo, Ranieri, Mauri e                a) visite di controllo annuali;
di poter conoscere le nuove figure professionali                 b) vigilanza del corretto trattamento e delle
presenti. Il tempo ha portato dei cambiamenti im-                   condizioni di accettazione da parte delle
portanti anche nel mondo della donazione. Infatti                   Strutture Trasfusionali;
la tecnologia dal 2015 si è inserita prepotente-                 c) prescrizione, in accordo con il S. I. M. T. di ri-
mente nelle raccolte, togliendo a mio avviso un                     ferimento e con quanto previsto dalle norme
po' di piacere alla comunicazione interpersonale.                   convenzionali, di esami di controllo ritenuti
Ma il mondo va avanti ed è giusto così.                             necessari ai fini del giudizio di idoneità;
                                                                 d) valutazione dei referti diagnostici con comu-
  Da Statuto, il Direttore Sanitario Associativo                    nicazione al donatore dei risultati e di even-
nelle sedi Avis ha i seguenti compiti e ruoli:                      tuali consigli sanitari;
• Partecipazione al Consiglio Direttivo Comunale                 e) disponibilità oraria periodica per visite e col-
  con apporto di parere tecnico e di opportuni indi-                loqui.
  rizzi relativamente agli aspetti tecnico – sanitari.
• Collaborazione con gli altri D. S. A. comunali e               In questa rivista pensavo di affrontare ogni volta
  provinciali.                                                 un argomento di tipo clinico e di applicarlo alle
• Collaborazione con i responsabili delle Strutture            necessità del donatore.
  Trasfusionali.                                                 Per cui, visto l’arrivo della primavera e l’aumen-
• Collaborazione con l’equipe di prelievo nelle                to dei viaggi nel periodo che seguirà, vorrei inizia-
  UdR, ove operanti.                                           re proprio con questo tema.
avis a roma          15      maggio 2019

                                                                              PRESENZA DELLA MALARIA
                                                                                 SCALA DEL RISCHIO
   Non esiste nulla di più bello che viaggiare e co-
noscere nuove abitudini e culture, ma a volte esi-                Rischio molto limitato.
                                                                  Rischio di malaria da P. vivax o da P. falciparum clorochi-
stono delle condizioni igienico-sanitarie ed am-                  no sensibile.
                                                                  Rischio di malaria con possibile presenza di ceppi cloro-
bientali che favoriscono la presenza di patologie                 chino resistenti.
assenti nel nostro Paese. Per questo il donatore                  Alto rischio di malaria da P. falciparum chemio-resisten-
                                                                  te, o moderato/basso rischio di malaria da P. falciparum
occasionale, ma soprattutto periodico, deve esse-                 con alta diffusione di ceppi chemio-resistenti.
re aggiornato su come poter continuare a donare
il sangue in modo sicuro per se stesso e per il ri-
cevente. Esiste un sito che si chiama “Simti - il do-          mesi dal suo rientro o di posticipare ad un anno dal
natore che viaggia” aggiornato annualmente su                  rientro la donazione, anche in assenza di sintoma-
tutti i Paesi del mondo. Ci sono alcune condizioni             tologia. Per chi è nato o è figlio di madri nate in
infettive che si possono indagare attraverso anali-            queste zone il test è obbligatorio per escludere
si del sangue ed altre per le quali far trascorrere            forme asintomatiche della malattia.
un determinato periodo per poter reintrodursi nel
dono del sangue.                                                 La seconda condizione morbosa che viene inda-
   In primis c’è la Malaria, molto diffusa nelle zone          gata nel donatore viaggiatore è la Malattia di
paludose, particolarmente presente in America                  Chagas nota anche come tripanosomiasi america-
del sud, Africa e Asia. È una parassitosi trasmessa            na. È una parassitosi con forme cliniche acute e
all’uomo dalla puntura di una zanzara anofele che              forme croniche, causata dal protozoo Trypanosoma
immette nell’organismo un Plasmodio che si inse-               cruzi. Il serbatoio del parassita sono gli individui
dia prima nel fegato (epatociti) e dopo una/due                infettati cronicamente. I vettori sono cimici ema-
settimane nel globulo rosso. La lisi delle membra-             tofaghe di generi diversi residenti in Messico,
ne eritrocitarie rilascia sostanze pirogene che so-            America Centrale e Sud America. Sono maggior-
no alla base dei tipici picchi febbrili della malattia.        mente colpite le zone povere e rurali. Gli sposta-
È facile comprendere che, per chi necessita di san-            menti della popolazione su larga scala hanno in-
gue, venire a contatto con un agente infettivo pre-            crementato le aree geografiche in cui la malattia
sente quasi esclusivamente nei globuli rossi è                 di Chagas si diffonde, includendo molti paesi eu-
quanto di peggio possa capitargli. È dovere                    ropei e gli Stati Uniti. La penetrazione delle feci di
dell’Associazione e dei Centri Trasfusionali garan-            questo protozoo attraverso lesioni cutanee o per
tire la sicurezza del ricevente sottoponendo il viag-          contaminazione di alimenti sono alla base del
giatore in zone ad endemia malarica al test dopo 6             contagio, oltre al cibarsi di animali infetti.
avis a roma         16      maggio 2019

                                                            tore o il suo allontanamento di 6 mesi dalla dona-
                                                            zione. Nei nati e nei figli di madri nate in zone a ri-
                                                            schio il test viene eseguito a tappeto. Le manife-
                                                            stazioni cliniche più frequenti in un soggetto defe-
                                                            dato e immunodepresso che riceve sangue infetto
                                                            sono la miocardite e meningoencefalite.

                                                               La terza è il West Nile Virus, dovuto alla puntura
                                                            di zanzara di tipo Culex, individuato in Africa, Asia
                                                            Occidentale, Medio Oriente, Europa Sud-orientale.
                                                            Nel 1999 sono stati segnalati i primi casi della
                                                            malattia negli Stati Uniti dove oggi l'infezione ap-
                                                            pare diffusa in quasi tutto il paese. Anche in
                                                            Canada sono stati confermati numerosi casi di in-
                                                            fezione. Sporadici casi sono stati accertati in
                                                            Messico negli stati di Chihuahua e Sonora.
                                                            Nell'agosto 2003 è stato registrato il primo caso di
                                                            WNV dell'Area Caraibica nelle Isole Cayman.
                                                            Negli ultimi anni specie nel periodo estivo e au-
                                                            tunnale di facile riscontro anche nella nostra pe-
     ZONA ENDEMICA DELLA MALATTIA DI CHAGAS                 nisola. Nella maggior parte dei casi l'infezione ri-
                                                            sulta asintomatica (70%-80%) o produce una sin-
                                                            tomatologia simil-influenzale (20%). Infezioni più
  A differenza della Malaria, il protozoo della             severe possono interessare il sistema nervoso
Malattia di Chagas predilige le cellule del sistema         centrale e scatenare quadri clinici più gravi, con
reticolo-endoteliale (i macrofagi), quelle musco-           esiti permanenti (
avis a roma         17      maggio 2019

         Donazione e nutrizione
                                           MARIA PAOLA LARIA

            orrei iniziare questa nuova rubrica pre-          cibo non è dato da un singolo alimento assunto

  V         sentandomi: sono Maria Paola Laria,
            una dietista specialista in scienze della
                                                              quotidianamente ma da una esatta combinazione
                                                              degli alimenti stessi sia nella quantità che nella
Nutrizione Umana, da anni lavoro nel campo clini-             qualità: il tutto racchiuso in uno stile di vita sano e
co aiutando le persone a mangiare nel miglior mo-             attivo. Per intenderci, è poco utile cercare di ab-
do possibile tenendo conto delle loro abitudini, de-          bassare la pressione mangiando aglio, pesce e
gli eventuali problemi di salute e di tutto ciò che           con poco sale se poi si è una persona sedentaria,
ruota intorno al cibo. Eh sì, perché il cibo non è so-        che fuma ed è sovrappeso.
lo fonte di nutrimento ma racchiude in sé una serie              Molte volte, cosa noi mangiamo e come viviamo
di componenti psico-sociali che aiutano a raggiun-            si riflette anche sui valori delle nostre analisi del
gere il benessere psico-fisico. Basti pensare all'a-          sangue. Anni di consumo di dolciumi possono por-
spetto conviviale, al cibo come occasione di ritrovo          tare ad un innalzamento della glicemia; l’abuso di
o ai comfort food, quei cibi consolatori che, per             tanti grassi saturi, come quelli di origine animale
evocazioni della nostra infanzia o solo per un gusto          ed alcuni di origine vegetale (ad esempio cocco e
a noi familiare e piacevole, hanno la capacità di             palma) potrebbe portare ad un innalzamento del
soddisfare un bisogno emotivo e darci una sensa-              colesterolo.
zione di benessere. Uno dei primi ad aver capito                 Va ricordato inoltre che anche le modalità di
l'importanza del cibo in relazione con la salute è            conservazione, preparazione e consumo fanno sì
stato proprio il padre della medicina Ippocrate, il           che le proprietà contenute negli alimenti vengano
quale pronunciando “Fa che il cibo sia la tua medi-           conservate inalterate e quindi possano apportare
cina e che la medicina sia il tuo cibo” faceva inten-         dei benefici all'organismo.
dere come una corretta alimentazione sia in grado                In questa rubrica scopriremo appunto come po-
di mantenere il nostro corpo in salute.                       ter combinare al meglio gli alimenti per mantene-
   Tesi che nel 2003 l'Organizzazione Mondiale                re lo stato di salute o come correggere eventuali
della Sanità ha avvalorato riconoscendo il ruolo              piccole alterazioni delle analisi del sangue, ricor-
chiave di una corretta alimentazione nei confronti            dando che alla base di una sana alimentazione vi
della prevenzione o come supporto alla terapia di             è sempre uno stile di vita attivo, un controllo del
molteplici malattie. Parlo di alimentazione e non             peso corporeo, un’astensione dal fumo e una mo-
di alimenti perché il ruolo protettivo e curativo del         derazione nel consumo di alcool. S
avis a roma          18      maggio 2019

                     Il caso Kaufmann
     Storia d'amore e d’ingiustizia
                                              RICCARDO MAURI

            uante volte abbiamo                                                   cembre del 1933, è una lettera.
  Q         sentito parlare delle
            persecuzioni subite
                                                                                  Kurt, il suo migliore amico, gli
                                                                                  chiede di prendersi cura della
dagli ebrei durante l’ultimo con-                                                 figlia Irene e di aiutarla a stabi-
flitto mondiale da parte della                                                    lirsi a Norimberga. Kaufmann
Germania nazista! L’odio antise-                                                  ha sessant’anni, è uno stimato
mita generato dalla follia umana                                                  commerciante ebreo, vedovo, e
che portò alle leggi razziali, rico-                                              presidente della comunità
noscendo un’unica razza eletta,                                                   ebraica di Norimberga vittima,
quella ariana. Il divieto di mischia-                                             in quegli anni, della persecu-
re il sangue tra la c.d. razza pura e                                             zione nazista. Irene si presenta,
quella ebrea. La proibizione ad                                                   fin da subito, come un raggio di
avere legami e contrarre matrimo-                                                sole a illuminare la vita sempre
ni misti. In Italia fu perfino vietata la donazione del                      più angosciata di Leo. Ha vent’anni,
sangue da parte degli ebrei che si videro costretti a          è bella, determinata e tra i due si instaura un rap-
restituire, contro ogni logica di uguaglianza associa-         porto speciale fatto di stima, affetto, ma anche di
tiva, anche la tessera dell’Avis. Vittime, in tutta            desiderio. Irene, però, è ariana e le leggi razziali
Europa, di soprusi e indicibili sofferenze psicologi-          stabiliscono che il popolo ebreo è nemico della
che e fisiche da parte del regime nazista.                     Germania. L’odio, sapientemente fomentato dal
   Germania, anni trenta: A sconvolgere l’esisten-             governo nazista, entra pian piano nelle vite dei co-
za cupa e afflitta di Lehmann Kaufmann, nel di-                muni cittadini e le stravolge. Diffidenza e ostilità
avis a roma          19      maggio 2019

prendono il posto di rispetto e stima, la gentilezza
diventa distacco. Gli sguardi si abbassano, i sorrisi
si spengono. E quando anche la Giustizia, nelle
mani dello spietato giudice Rothenberger, si tra-
sforma in un mostro nazista, per valori come one-
stà e verità non ci sarà più scampo.
   Quello che conta, in quel frangente, sono solo le
maldicenze della gente del quartiere e dei vicini di
casa che, fautori di una decenza impropria, danno
per scontato qualcosa di cui non sanno assoluta-
mente nulla. La meschinità delle persone porta
ad un arresto, ad un processo e ad una sentenza
che decidono il destino di due innocenti. Leo, in
base ad una legge del 15 settembre 1935, promul-                                                                       Giovanni
gata con l'obiettivo di difendere l'onore e il sangue                                                                  Grasso

dei tedeschi, viene riconosciuto colpevole di esse-
re un nemico pubblico della Germania e condan-                 massima evidenza proprio per ricordare come la
nato al massimo della pena, quella di morte.                   brutalità umana si manifesti in modo assurdo: “La
   Un epilogo tragico che fa riflettere il lettore pro-        contaminazione del nostro sangue, ciecamente
prio sull’uso delle parole quando si dice che ne uc-           ignorata da migliaia di persone del nostro popolo,
cide più la lingua che la spada. Le parole, in molte           è oggi premeditatamente perseguita dagli Ebrei.
circostanze, possono far male più di qualsiasi altra           Questi parassiti dai capelli neri violano di proposi-
cosa, anche più del male fisico. Nella realtà                  to le nostre ingenue, giovani, bionde ragazze,
Kaufmann si chiamava Lehmann Katzenberger e                    compiendo un atto dalle irreparabili conseguen-
la ragazza Irene Seiler. Il giudice che li dichiarò            ze” Mein Kampf, 1925.
colpevoli, Oswald Rothaug, fu condannato, dopo la                Tra le pubblicazioni di Giovanni Grasso, le bio-
fine della guerra, all’ergastolo per crimini contro            grafie di Oscar Luigi Scalfaro e di Pier Santi
l’umanità. Una storia vera, come tante accadute in             Mattarella e i carteggi Sturzo-Rosselli e Sturzo-
quegli anni, scritta come opera prima in un ro-                Salvemini. È autore di numerosi documentari te-
manzo da Giovanni Grasso, giornalista parlamen-                levisivi di carattere storico trasmessi dalla Rai.
tare e saggista.                                               Dal 2015 riveste l’incarico di Consigliere del
   All’inizio del romanzo, come epigrafe, le terrifi-          Presidente della Repubblica per la stampa e la
canti parole di Hitler che l’autore ha messo nella             comunicazione. S
avis a roma         20      maggio 2019

         La fine del paganesimo
           e Coelia Concordia
        L’ultima gran sacerdotessa
                                              ROBERTO FANTAUZZI

           libri di scuola ci hanno sempre insegna-              mozione: eventi che pro-

   I       to la storia delle persecuzioni contro i
           cristiani con tutte le traversie e i martìri
                                                                 vocarono delle vere e pro-
                                                                 prie ribellioni con conse-
che questi hanno dovuto subire per tre secoli circa              guenti guerre fratricide.
sotto diversi Imperatori dispotici: vedasi ad esem-              L’editto di Costantino del
pio Nerone, Valeriano, Diocleziano e altri ancora.               313 d.C., pur istituendo la
Non tutti sono però a conoscenza che verso la fine               libertà di culto per tutte le
del IV secolo, quando finalmente la religione cri-               religioni, incoraggiò nel
stiana diverrà religione di Stato (editto di                     contempo il cristianesimo
Tessalonica del 380 d.C.), iniziò una vera e propria             soprattutto perché la
persecuzione al contrario, questa volta contro i pa-             Chiesa, grazie alle ingenti
gani. Quest’ultimi spesso furono costretti a fuggire             donazioni che riceveva dai
dalla vendetta dei cristiani e dallo scempio di una              fedeli, si sostituiva sem-
serie di decreti ed editti statali, quali ad esempio             pre più spesso, con le
l’abbattimento di statue degli dei o la loro totale ri-          opere di carità e di so-
                                                                 stentamento dei poveri,
                                                                                                     Il tempio di Vesta
                                                                 all’assistenza dello Stato            di oggi presso
                                                                 imperiale la cui potenza              il foro romano

                                                                 economico/militare si av-
                                                                 viava ormai verso il tramonto. Un grandissimo nu-
                                                                 mero di templi e statue di inestimabile valore, in
                                                                 tutto il mondo romano, vennero distrutti per fana-
                                                                 tismo o per abnegazione nei confronti della nuova
                                                                 religione: una religione che con l’imperatore
                                                                 Graziano, nel 382 d.C., assunse ancora più potere,
                                                                 visto che questi rinunciò per sempre alla carica di
                                                                 pontefice massimo, per passarla nelle mani del
                                                                 Vescovo di Roma e nel contempo confiscò ed abolì
                                                                 le immunità per i collegi sacerdotali, tra i quali for-
                                                                 se quello più famoso, quello della dea Vesta.
                                                                    L’adorazione a questa dea risaliva ai tempi del-
                                                                 l’età regia (probabilmente al secondo re Numa
                                                                 Pompilio, 754 a.C. - 673 a.C.). Con il passar dei se-
                                                                 coli era andata sempre più crescendo, visto che
                                                                 rappresentava la vita e il potere di Roma sul mondo
 Il tempio di Vesta come doveva apparire nell'antica Roma        allora conosciuto. Il culto prevedeva l’istituzione di 6
                                                                 vestali scelte tra bambine di età fra i 6 e i 10 anni per
avis a roma          21      maggio 2019

un servizio trentennale dopo il quale esse erano li-
bere di affrancarsi e sposarsi liberamente. Il loro                     La maledizione di Coelia Concordia si av-

                                                                                                                          curiosità
compito era rimanere pure e candite - sacra era
                                                                     verò: dopo meno di vent’anni dal fatto acca-
considerata la loro verginità - pregare per la dea e
                                                                     duto, Serena, il marito Flavio Stilicone e i loro
soprattutto mantenere sempre acceso il “fuoco sa-
                                                                     figli morirono tutti prematuramente perché
cro” nel tempio e negli alloggi a loro dedicati presso
                                                                     condannati a morte.
il foro romano. Godevano di alti privilegi: erano spe-
                                                                        Dopo lo spegnimento del fuoco sacro Roma
sate a carico dallo Stato, libere di circolare nelle
                                                                     subì due terribili saccheggi a non troppa di-
pubbliche vie, potevano concedere grazie ai condan-
                                                                     stanza di tempo, nel 410 d.C. da parte dei
nati, erano esentate da qualsiasi giuramento e tutti,
tranne il Re, Console o Imperatore, a seconda dei                    Visigoti e nel 455 d.C. da parte dei Vandali.
tempi, dovevano al loro passaggio cedere il passo.                      Nel 476 d.C. cadde poi formalmente
Nel caso fossero state scoperte in atteggiamenti                     l’Impero romano d’Occidente, anche se a dire
amorosi, la loro punizione sarebbe stata la sepoltu-                 il vero forse l’effettiva data della sua fine sa-
ra da vive in un sepolcro, in quanto nessuno poteva                  rebbe da attribuire alla morte dell’ultimo ve-
ucciderle materialmente, cosa che invece avveniva                    ro Imperatore (Giulio Valerio Maggioriano)
senza alcun tipo di problema nei confronti dell’even-                nel 461 d.C..
tuale partner. Il culto era considerato talmente sa-                    Tutto questo sarà stata una casualità???
cro da diffondere la credenza che nel caso di profa-
nazione di quanto appena descritto (spegnimento
del fuoco sacro o eventuale relazione amorosa), ter-             terno della tradizione romana: da troppi secoli
ribili sciagure sarebbero accadute all’urbe ed al suo            erano state istituite e molti erano a Roma gli os-
regno: e diverse di queste furono attribuite proprio             servanti delle religioni pagane. Coelia Concordia fu
al mancato dovere delle vestali, come ad esempio il              l’ultima gran sacerdotessa del tempio di Vesta. Nel
saccheggio di Roma da parte dei Galli del 410 a.C.;              384 d.C. o poco più in là cessarono le funzioni della
la peste del 472 e del 266 a.C.; la disfatta di Canne            dea Vesta che sciolse dal voto anche le altre vesta-
da parte di Annibale nel 216 a.C.; l’invasione dei               li. Assistette rassegnata all’espansione del cristia-
Cimbri e Teutoni nel 113 a.C.; ecc.                              nesimo e, come riporta lo storico Zosimo (a dire il
    Ma con la proclamazione del cristianesimo quale              vero pagano anch’egli), non poté fare nulla quando
religione di Stato che fine fecero poi le vestali?               Serena, sposa del Magister Militum d’Occidente
    Queste, nonostante l’editto di Tessalonica, resi-            Flavio Stilicone, approfittando del suo status, entrò
stevano e continuavano ad essere venerate all’in-                con i soldati nel tempio e si appropriò della collana
                                                                                    d’oro che adornava la dea. Fu al-
                                                                                    lora che Coelia Concordia con le
                                                                                    lacrime agli occhi – assistendo,
                                                                                    oltre al furto perpetrato, anche
                                                                                    alla distruzione del tempio - lan-
                                                                                    ciò un anatema all’indirizzo di
                                                                                    Serena, della sua famiglia e della
                                                                                    città di Roma. Per concludere in-
                                                                                    fine, qualche anno dopo - e più
                                                                                    precisamente nel 391 d.C. -
                                                                                    l’Imperatore Teodosio fece spe-
                                                                                    gnere materialmente anche il
                                                                                    fuoco sacro, che ardeva da più di
                                                                                    mille e cento anni, facendo ces-
                                                                                    sare in maniera definitiva il culto
                                                                                    della dea Vesta. S
                   Ricostruzione della casa delle Vestali
avis a roma           22      maggio 2019

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avis a roma   23       maggio 2019

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- GRUPPO U.S.I. S.p.A. Centro diagnostico
                                                           - CENTRI MEDICI ODONTOIATRICI OIS
  Viale Regina Margherita, 279
                                                             Via Isole del Capo Verde, 322
- GRUPPO SANEM Strutture sanitarie ambulatoriali
                                                           - CENTRO ODONTOIATRICO Dott. Silvio Cortesi
  Via Dora, 1                                                Via Arturo Graf, 48
- ANALISI CLINICHE TRASTEVERE
  Via di S. Francesco a Ripa, 110                            TEATRI
- LVR MEDICAL POINT                                        - DELL'OPERA DI ROMA
  Via Stoccolma, 21                                          Piazza B. Gigli, 7
                                                           - DELLA COMETA
  SOCIETÀ ED ESERCIZI COMMERCIALI                            Via del Teatro Marcello, 4
- TUTTOSPORT Articoli Sportivi                             - DELLE MUSE
  Via Morgagni, 24                                           Via Forlì, 43
- MAICO LAZIO                                              - GRECO
  Via Amelia, 30/a                                           Via R. Leoncavallo, 10
- AVIS AUTONOLEGGIO                                        - OLIMPICO
  Via Baldo degli Ubaldi, 116                                Piazza Gentile da Fabriano, 17
- OTTICA LA FEGE                                           - PARIOLI
  Via Piè di Marmo, 9                                        Via G. Borsi, 20
- OTTICA RANIERI S.a.s.                                    - QUIRINO
  Via Casetta Mattei, 212                                    Via delle Vergini, 7
- OTTICA CREA                                              - ROMA
  Via di Macchia Saponara, 56                                Via Umbertide, 3 (p.zza S.M. Ausiliatrice)
- HOTEL REX                                                - SALA UMBERTO
  Via Torino, 149                                            Via della Mercede, 50
- OPTARISTON                                               - SALONE MARGHERITA
  Via Nazionale, 246                                         Via Due Macelli, 75
- OPTARISTON                                               - SISTINA
  Via U. Ojetti, 45-47                                       Via Sistina, 129
- OPTARISTON                                               - TEATRO SETTE
  Piazza Irnerio, 48                                         Via Benevento, 23
- OPTARISTON                                               - TEATRO GOLDEN
  Via della Vite, 6                                          Via Taranto, 36
- OPTARISTON                                               - GIUDIZIO UNIVERSALE Auditorium Conciliazione
  Via Donna Olimpia, 260                                     Via della Conciliazione, 4
- OPTARISTON                                               - TEATRO EUCLIDE
  Viale Marconi, 132                                         Piazza Euclide, 34/a
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