DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DELLA CLASSE 5LGM LICEO ARTISTICO GRAFICO/MULTIMEDIALE - a.s. 2017/2018
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INDICE Pag. PRESENTAZIONE DELL’ISTITUTO 3 PRESENTAZIONE DELL’INDIRIZZO DI STUDIO E PROFILO PROFESSIONALE 4 DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE 8 • Analisi della situazione - livello comportamentale 8 • Definizione degli obiettivi comportamentali 8 • Definizione degli obiettivi cognitivi trasversali 9 • Obiettivi disciplinari specifici – contenuti 9 • Valutazione e verifica 9 • Attività interdisciplinari 9 • Attività integrative 10 • Attività di orientamento 10 IL CONSIGLIO DI CLASSE - ELENCO DOCENTI 11 RELAZIONI E PROGRAMMI • Italiano 12 • Storia 15 • Matematica 17 • Fisica 22 • Scienze motorie 26 • Religione 28 • Lingua inglese 30 • Filosofia 34 • Storia dell’arte 36 • Discipline grafiche 38 • Laboratorio di grafica 40 • Discipline audiovisive e multimediali 43 • Laboratorio audiovisivo e multimediale 43 CARATTERISTICHE E CRITERI DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA 49 ASL 50 2
RESENTAZIONE DELL’ISTITUTO L’Istituto “Catullo”, fondato nel 1822, è una delle scuole storiche della città di Belluno. E’ dedicato a Tomaso Catullo (1782-1869), studioso e naturalista bellunese, docente di Girolamo Segato, che si occupò di minera- logia e geologia. La scuola nacque per rispondere alla domanda di personale qualificato nell’amministrazione e nella contabilità d’impresa. In 180 anni di attività ha saputo formare migliaia di ad- detti alla segreteria e alla contabilità apprezzati nei luoghi di lavoro in cui si sono inseriti, in molti casi anche con notevole successo personale. Con la riforma degli istituti professionali e dopo cinque anni di sperimenta- zione, l’Istituto ha ampliato la propria offerta formativa introducendo tre indirizzi per il percorso professio- nale aziendale, turistico, socio-sanitario e tre indirizzi per il Liceo artistico: arti figurative, grafica pubblicita- ria e audiovisivo multimediale. L’Istituto è inoltre iscritto negli elenchi degli Organismi di Formazione della Regione Veneto, Ambito della Formazione Superiore n. A0331, con Decreto Regionale n. 780 del 20 agosto 2004. L’edificio in cui si trova oggi la sede principale della scuola ha una lunga storia. Il Consiglio della Serenissima, con lettera ducale del 27 giugno 1608, approvò la richiesta del Consiglio dei Nobili di Belluno di fondare un convento femminile governato dalla regola delle Clarisse annesso alla chiesa di Santa Maria di Loreto. La costruzione iniziò nel marzo del 1612 in località detta “Favola”, oggi Borgo Ga- ribaldi, fu completato nel 1632 e fu occupato dalle suore nel 1634. Il monastero fu soppresso giuridicamente con decreto Napoleonico il 25 aprile 1810. I locali, acquistati nel 1811 dal Comune di Belluno, furono usati prima come magazzino e poi anche come caserma. Nel 1822 furono destinati alla Scuole Comunali Minore e Maggiore. Nel 1851 i due corsi di quarta classe furono trasformati in Scuole Reali. Nel 1863 anche il piano superiore dell’ex convento fu adibito a sede scolastica, con tre classi che nel 1867 formarono la Real Scuola Tecnica "T. Catullo". Il 25 novembre 1822, furono istituiti in Belluno i due corsi di quarta classe annessi alla Imperial Real Scuola Elementare Maggiore. Nel 1834 fu istituita una Scuola Professionale che operava anche nelle giornate festive impartendo due ore di lezione di ornato, di geometria meccanica e di architettura agli artieri, agli operai della città e agli alunni del- la Scuola Elementare. Questa utile istituzione crebbe in breve in tal credito da richiamare un gran numero di allievi provenienti anche dai comuni limitrofi. Che abbia continuato a dare ottimi risultati ne fanno prova gli attestati onorevoli che ottenne, oltre che nelle mostre della città, anche a Parigi e a Milano, nonché i premi che vi riportarono artisti bellunesi come Besarel, Seffer, Bortotti, Danielli, Sommavilla, Giacomini, Bettio, Gasperini e molti altri che avevano appreso in questa Scuola i primi rudimenti del disegno, della pittura, dell’intaglio in legno e della scultura. Nel 1851 fu formulato un nuovo piano d’insegnamento tecnico inferiore e superiore, applicato ai corsi di quarta classe, e l’Istituto fu trasformato in Scuola Reale Inferiore, con aggiunta di un terzo anno di studio. Le materie d’istruzione obbligatorie per questo nuovo corso completo erano: religione, lingua italiano e tedesco, geografia e chimica, aritmetica e pratiche cambiarie e daziarie, storia naturale, fisica, disegno lineare e a ma- no libera e calligrafia, distribuite per ogni corso con 33 ore di lezione per settimana, delle quali almeno otto per classe erano dedicate al disegno, due alla religione e due o tre alla calligrafia. La scuola nel 1867 fu pa- reggiata alle altre del Regno, con facoltà di rilasciare attestati valevoli per l’ammissione agli Istituti Tecnici Superiori e ai concorsi per l’impiego pubblico. Nel 1868, il Governo Nazionale, separando, come esigeva la Legge, l’istruzione tecnica dall’elementare, affidava l’intero peso economico dell’istruzione tecnica al Co- mune. E fu il Comune a intitolarla a "Tomaso Catullo". 3
LICEO ARTISTICO Il nuovo Liceo Artistico offre una formazione culturale multidisciplinare e, al contempo, una preparazione specialistica di base per operare nei campi della conoscenza, progettazione e realizzazione di prodotti visivi, con particolare attenzione allo studio dei fenomeni estetici e della pratica artistica. Il curriculum formativo mira allo sviluppo della creatività nella produzione artistica, potenziando la padronanza di linguaggi e tecniche peculiari. Lo studente acquisisce inoltre una conoscenza del patrimonio storico-artistico, del suo contesto culturale e del valore dell’arte nella società odierna: tale percorso gli consente di approfondire e sviluppare saperi e abilità raggiungendo negli anni quelle competenze necessarie per dare espressione alla propria creatività e capacità progettuale nell’ambito delle arti. L'iter scolastico prevede un biennio formativo comune di 34 ore settimanali ove, accanto alle materie di base, sono presenti le discipline caratterizzanti l’indirizzo storico-artistico. Nel triennio, poi, si prospetta la scelta fra tre diversi indirizzi specifici: Grafico, Multimediale e Arti Figurative. LICEO ARTISTICO AD INDIRIZZO GRAFICO Il Liceo artistico ad Indirizzo grafico opera principalmente nell’ambito del design della comunicazione: lo studente affronta i diversi campi del progetto grafico dallo studio dei caratteri tipografici alla grafica editoriale, dall’identità visiva di enti ed istituzioni alla segnaletica e ai sistemi di interazione offerti dalle nuove tecnologie. Le esercitazioni con l’immagine fotografica (analogica e digitale), tramite le tecniche tradizionali di duplicazione dell’immagine con i più aggiornati software informatici per la grafica, portano a maturare una crescente consapevolezza nell’uso degli strumenti della comunicazione visiva. Nel triennio finale, di 35 ore settimanali, lo studente prosegue il percorso formativo grafico fino al raggiungimento del diploma liceale artistico ad indirizzo grafico. Poiché l’offerta formativa dell’Istituto si arricchisce di numerosi progetti, incontri con esperti, partecipazione a concorsi promossi da enti pubblici e aziende private, workshops ecc., il diploma offre pertanto, a chi non volesse proseguire gli studi, sbocchi lavorativi di vario genere: tipografie, serigrafie, studi grafici, studi fotografici, grafica web, redazioni di periodici, quotidiani, editoria letteraria, agenzie di comunicazione, pubblicità e marketing, pubbliche relazioni, design, allestimento di fiere, mostre, esposizioni, stand promozionali. COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente dovrà: • conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi progettuali e grafici; • avere consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della produzione grafica e pubblicitaria; • conoscere e applicare le tecniche grafico-pittoriche e informatiche adeguate nei vari processi operativi; • saper individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto prodotto - contesto, nelle diverse funzioni relative alla comunicazione visiva ed editoriale; • saper identificare e usare tecniche e tecnologie adeguate alla progettazione e produzione grafica; • conoscere e saper applicare i principi della percezione visiva e della composizione della forma grafi- co-visiva; • conoscere i programmi grafici adottati negli studi di grafica, fotografia e tipografia; • Saper predisporre file di prestampa e stampa sia di tipo grafico che fotografico; • Saper realizzare un progetto partendo da un'analisi critica e, seguendo un percorso progettuale detta- gliato concordato con la committenza, realizzare un progetto finale che si approcci al moderno de- sign. 4
INDIRIZZO GRAFICO MATERIE 1°BIENNIO 2°BIENNIO 5°ANNO AREA DI BASE 1°anno 2°anno 3°anno 4°anno 5°anno Lingua e lett. italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Storia e Geografia 3 3 - - - Storia - - 2 2 2 Filosofia - - 2 2 2 Matematica e Informatica 3 3 2 2 2 Fisica - - 2 2 2 Scienze naturali 2 2 2 2 - Storia dell’Arte 3 3 3 3 3 Scienze Motorie Sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica 1 1 1 1 1 TOTALE AREA DI BASE 21 21 23 23 21 AREA CARATTERIZZANTE Disc. grafiche e pittoriche 4 4 - - - Disc. geometriche 3 3 - - - Disc. plastiche e scultoree 3 3 Laboratorio artistico 3 3 - - - AREA DI INDIRIZZO - GRAFICO Lab. grafico e fotografia - - 6 6 8 Discipline grafiche - - 6 6 6 TOTALE ORE 34 34 35 35 35 5
LICEO ARTISTICO AD INDIRIZZO MULTIMEDIALE l Liceo Artistico - Indirizzo Multimediale si prefigge di sviluppare la conoscenza degli elementi costitutivi dei linguaggi audiovisivi e multimediali negli aspetti espressivi e comunicativi, e l’acquisizione della consa- pevolezza dei loro fondamenti storici e concettuali. Lo studente acquisirà la conoscenza delle principali linee di sviluppo tecniche e concettuali delle opere audiovisive contemporanee e le interazioni con le altre forme espressive, dalle produzioni letterarie a quelle musicali, fotografiche, ecc. Al termine del percorso lo studente conoscerà i principi della percezione visiva e della composizione dell'immagine e sarà in grado di applicare le tecniche adeguate nei processi operativi inerenti il settore au- diovisivo e multimediale. COMPETENZE Al termine del percorso liceale lo studente dovrà: • Conoscere e saper gestire i processi progettuali e operativi inerenti il settore audiovisivo e multimediale • Individuare e saper utilizzare gli aspetti espressivi, comunicativi, concettuali, estetici e funzionali che carat- terizzano la ricerca audiovisiva • Conoscere ed essere in grado di impiegare le diverse tecnologie specifiche • Comprendere e applicare i principi della composizione e conoscere le teorie essenziali della percezione visiva • Individuare, analizzare e gestire gli elementi che costituiscono l’immagine ripresa • Dovrà conoscere la principale produzione audiovisiva del passato e della contemporaneità • Dovrà in conclusione essere capace di gestire autonomamente l’intero iter progettuale di un’opera audiovi- siva (ricerca del soggetto alle tecniche di proiezione, sceneggiatura, progetto grafico (storyboard), ripresa, montaggio, fotoritocco e postproduzione 6
INDIRIZZO MULTIMEDIALE MATERIE 1°BIENNIO 2°BIENNIO 5°ANNO AREA DI BASE 1°anno 2°anno 3°anno 4°anno 5°anno Lingua e lett. italiana 4 4 4 4 4 Lingua e cultura straniera 3 3 3 3 3 Storia e Geografia 3 3 - - - Storia - - 2 2 2 Filosofia - - 2 2 2 Matematica e Informatica 3 3 2 2 2 Fisica - - 2 2 2 Scienze naturali 2 2 2 2 - Storia dell’Arte 3 3 3 3 3 Scienze Motorie Sportive 2 2 2 2 2 Religione cattolica 1 1 1 1 1 TOTALE AREA DI BASE 21 21 23 23 21 AREA CARATTERIZZANTE Disc. grafiche e pittoriche 4 4 - - - Disc. geometriche 3 3 - - - Disc. plastiche e scultoree 3 3 Laboratorio artistico 3 3 - - - AREA DI INDIRIZZO - MULTIMEDIALE Lab. Aud. e multimediale - - 6 6 8 Discipline audiovisive - - 6 6 6 TOTALE ORE 34 34 35 35 35 7
DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE ANALISI DELLA SITUAZIONE - LIVELLO COMPORTAMENTALE COMPOSIZIONE DELLA CLASSE La classe 5 LGM è composta da 25 alunni, 15 femmine e 10 maschi;22 provengono dalla precedente classe quarta; tre risultano ripetenti. Gli alunni DSA sono 5: tutti hanno seguito il programma curricolare fruendo degli strumenti compensativi e dispensativi previsti dalla legge. E’ presente inoltre un’ alunna, seguita dall’insegnante di sostegno, che ha svolto una programmazione differenziata. La classe 5 LGM è stata costituita nell’anno scolastico 2015-16: dal momento che il numero di alunni intenzionati a proseguire gli studi nell’indirizzo multimediale dopo il biennio comune non si è rivelato in quell’occasione sufficiente a costituire un gruppo classe ragionevolmente numeroso, è stato necessario procedere alla costituzione di una classe articolata in due indirizzi, che condividono gli insegnamenti di ordine generale e si sdoppiano invece per lo svolgimento delle materie professionalizzanti. Gli allievi che frequentano il multimediale sono 13; gli allievi dell’indirizzo grafico sono 12. Nel triennio è stata in genere mantenuta la continuità didattica; sono però cambiati gli insegnanti di filosofia, di laboratorio di grafica e di laboratorio audiovisivo e multimediale; tale discontinuità può aver comportato una frammentazione nell’insegnamento di alcune discipline e, di conseguenza, il ridimensionamento del programma. Nel corso dei tre anni il gruppo classe ha notevolmente mutato fisionomia:in terza sono stati bocciati tre alunni, una si è ritirata dalla frequenza e, alla fine dell’anno, un’altra ancora ha cambiato scuola;infine, come già anticipato, nell’ultimo anno sono arrivati tre ripetenti. Per questi motivi, unitamente ad altri di carattere comportamentale e disciplinare e per una generalmente scarsa capacità di “fare gruppo”, il clima in classe non è stato particolarmente disteso e favorevole allo svolgimento delle attività didattiche. Molti hanno avuto difficoltà nel seguire il regolamento scolastico (entrate/uscite fuori orario dall’Istituto; numerose assenze; poca serietà).Il regolare svolgimento del programma di alcune discipline pertanto è stato in parte rallentato a causa della difficoltà di un numero anche piuttosto numeroso di allievi di mantenere una regolare frequenza didattica o il rispetto dei tempi dello studio e della programmazione. Per contro si distinguono una decina di alunni che si sono sempre sforzati di rispettare un comportamento corretto,ottenendo buoni risultati scolastici. La maggior parte degli allievi ha mantenuto comunque un rendimento sufficiente o discreto; alcuni, con maggiori difficoltà nelle materie teoriche, appaiono più solidi nelle discipline pratiche di indirizzo. Un’allieva, inoltre,fa parte della Federazione triathlon e partecipa a campionati (corsa, nuoto, bicicletta)con la squadra nazionale, ottenendo piazzamenti di ottimo livello. Le competenze acquisite nell’esperienza di alternanza scuola/lavoro saranno allegate al documento. DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI COMPORTAMENTALI La definizione degli obiettivi formativi e comportamentali è stata attuata tenendo conto di: “indicazioni nazionali riguardanti gli obiettivi specifici di apprendimento concernenti le attività e gli insegnamenti compresi nei piani degli studi previsti per i percorsi liceali di cui all’articolo 10, comma 3, del decreto del presidente della repubblica 15 marzo 2010, n. 89, in relazione all’articolo 2, commi 1 e 3, del medesimo regolamento”ed inoltre: • del regolamento sull’autonomia scolastica; • dei progetti e programmi ministeriali; • del ptof; • di quanto previsto dalla legge e dal diritto all’istruzione e formazione; • delle esperienze interne e relativa documentazione; • di ogni esperienza esterna nota e ritenuta utile; • dei bisogni formativi degli allievi opportunamente rilevati e in raccordo col territorio. Il consiglio di classe ha optato per i seguenti obiettivi: AUTOREALIZZAZIONE ED ARRICCHIMENTO INDIVIDUALE • acquisire o consolidare interesse per il mondo esterno alla scuola e per le vicende di storia attuale RISPETTO DEGLI ALTRI 8
• riconoscere gli altri come soggetti di uguali diritti e doveri • essere disponibili alla collaborazione VALORIZZAZIONE DI SPIRITO DI INIZIATIVA, IMPEGNO E FANTASIA • tendere al superamento delle difficoltà che ostacolano la realizzazione di un progetto attraverso la ri- cerca di soluzioni nuove e alternative PROMOZIONE DEL SENSO DI RESPONSABILITÀ • essere in grado di rispondere personalmente della propria attività • essere autonomi nel giudizio SOLIDARIETÁ • operare per il miglioramento delle condizioni di vita scolastica EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA EUROPEA • stimolare l’acquisizione del senso di appartenenza alla UE • favorire l’arricchimento personale attraverso il confronto DEFINIZIONE DEGLI OBIETTIVI COGNITIVI TRASVERSALI Gli obiettivi formativi e le competenze trasversali si riferiscono all'acquisizione da parte dell'alunno di strategie utili all'apprendimento e all'acquisizione di abilità di valore generale considerate pre-requisiti essenziali per l’apprendimento COMPETENZE CHIAVE DI CITTADINANZA(1) • Individuare, scegliere ed utilizzare varie fonti e varie modalità di informazioni (formale, non formale ed informale) in funzione dei tempi disponibili e delle proprie strategie • Comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) • Utilizzare linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico) e diverse metodologie disciplinari mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali) • Valorizzare le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità • Contribuire all’apprendimento comune e alla realizzazione delle attività con riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri • Riconoscere e rispettare i diritti e i bisogni altrui, le opportunità comuni • Riconoscere e rispettare limiti, regole e responsabilità • Proporre soluzioni utilizzando contenuti e metodi delle diverse discipline • Riconoscerne la natura sistemica, analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, causa effetto e la natura probabilistica • Rappresentarli con argomentazioni coerenti • Interpretarla criticamente valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni OBIETTIVI DISCIPLINARI SPECIFICI – CONTENUTI Si rinvia ai piani di lavoro individuali dei docenti e alle scelte di dipartimento. VALUTAZIONE E VERIFICA I criteri di valutazione adottati sono quelli deliberati e adottati nel POF. • Criteri di valutazione: vedi delibere del Collegio docenti e programmazione dei dipartimenti • Tipologie e frequenza degli strumenti di verifica: vedi programmazione dei dipartimenti • Modalità e strategie per il recupero: in relazione alle esigenze che emergeranno, oltre alle attività di ripasso/recupero in itinere nelle normali lezioni in aula, sono stati attivati sportelli didattici e/o corsi per il recupero di eventuali debiti formativi. Interventi di recupero, potenziamento e sostegno per il successo formativo: • In itinere secondo le modalità stabilite nelle programmazioni individuali • In orario pomeridiano secondo le modalità stabilite dal Collegio dei Docenti • Colloquio con lo studente (per dare indicazioni metodologiche) • Colloquio con la famiglia (per informare/condividere/motivare il recupero) • Colloquio con il referente CIC 9
• Attività di potenziamento • Sportello • Simulazioni di I^ prova (2), di II^ prova (1) e di III^ prova (2) d’esame. Le tipologie degli strumenti di verifica adottati sono varie: test strutturati (vero/ falso, domande a risposta multipla, a risposta aperta, collegamenti e completamenti) volti a verificare le conoscenze acquisite e la competenza nel utilizzarle al fine di risolvere semplici quesiti. Le verifiche orali sono state concepite come interrogazioni volte a valutare il grado di competenza linguistica e la capacità di analisi e sintesi nonché di argomentare e sostenere le proprie opinioni. Le verifiche scritte sono state somministrate al fine di valutare la capacità di esprimere in forma corretta (per ortografia, sintassi e lessico) le conoscenze acquisite, le competenze consolidate e la capacità di costruire testi con registri diversi (tipologie I^ prova). Le prove grafiche ideate in modo da valutare il grado di competenza tecnico-creativa sia in termini di abilità manuale che di uso programmi di grafica e di rigore logico nella formulazione di una scelta idonea al tema proposto. Le modalità e strategie per il recupero sono state attività aggiuntive pomeridiane laddove possibile, e attività di consolidamento e recupero durante le attività curricolari. ATTIVITA’ INTERDISCIPLINARl E INTEGRATIVE TITOLO PROGET- DOCENTE OBIETTIVI DEL PRO- UDA DI RIFERIMENTO E TO/L’ATTIVITA* REFERENTE GETTO DISCIPLINE COINVOLTE AVIS Regionale Veneto Amadio Discipline motorie Educazione alla salute USSL BELLUNO: video emotivo divorzio (campagna di sensibiliz- Furnari ASL Ambito multimediale zazione) Conferenza V. Mancuso Comar Storia dell’arte Educazione alla bellezza Trevisan Filosofia Consultazione sul referendum Educazione alla cittadinan- Bortoluzzi Storia (Dott. Perale) za-ASL Teatro in lingua Fontana Educazione linguistica Inglese Spettacolo teatrale “Il muro” Catania-Bortoluzzi Educaz. alla cittadinanza Religione-Storia ABVS incontra le scuole Bortoluzzi Educazione alla salute Discipline umanistiche Comiotto Educaz. alla cittadinanza VISITE GUIDATE-VIAGGI DI STUDIO Attività – Destinazione Docenti ACCOMPAGNATORI 1 Biennale (Venezia) Fontana, Comar VIAGGIO DI STUDIO Vienna De Lazzer, Peri ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO La classe ha partecipato (in toto o in parte) alle seguenti attività di orientamento: 1. Verona, Job Orienta; 2. Belluno, visita a Orienta Universo; 10
ELENCO DOCENTI DEL CONSIGLIO DI CLASSE Docente Materia AMADIO ANNA SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE BARBERIO MASSIMO LABORATORIO DI GRAFICA BELLUMAT ANTONELLA DISCIPLINE GRAFICHE BORTOLUZZI FRANCESCA LINGUA E LETTERATURA ITALIANA, STORIA CATANIA ALESSANDRA RELIGIONE COMAR NICOLETTA STORIA D. ARTE DE LAZZER MAURO MATEMATICA DI MAURO PAOLO LABORATORIO AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE FONTANA LORENA LINGUA E CULTURA STRANIERA INGLESE FURNARI NICOLETTA DISCIPLINE AUDIOVISIVE E MULTIMEDIALI PERI FEDERICA SOSTEGNO PROTTI RAFAELLA LABORATORIO DI GRAFICA ROSSI PIETRO LABORATORIO AUDIOVISIVO E MULTIMEDIALE TONET DORIS FISICA TREVISAN STEFANO FILOSOFIA Belluno, 15 maggio 2018 Il coordinatore della classe (prof.ssa Francesca Bortoluzzi) …………………………………………………… 11
ITALIANO E STORIA Docente: Francesca Bortoluzzi ore settimanali: 4+2 RELAZIONE FINALE Profilo della classe e andamento didattico La V LGM è una classe che conosco ormai da tre anni. Il dialogo educativo e la condivisione di regole comportamentali stabilite sulla base del rispetto, della fiducia e dell’impegno reciproco si sono mantenuti su un livello mediamente più che sufficiente; non sono però mancate saltuariamente alcune difficoltà, anche impegnative, nell’instaurare un dialogo insegnante/alunno all’insegna del rispetto dei diritti e dei doveri dei singoli. Si sono ovviamente distinti nel corso del tempo temperamenti e caratteri diversi: alcuni allievi in particolare spiccano per il loro atteggiamento maturo e costruttivo, come testimonia un rendimento scolastico mediamente positivo e in crescita. Altri hanno invece dimostrato poco interesse per la materia e, soprattutto, scarso rispetto per i ruoli e per il patto dell’offerta formativa inizialmente concordato con la sottoscritta. Il programma previsionale è stato nel complesso rispettato, anche se alcuni argomenti sono stati affrontati in modo sintetico. Ho sempre cercato di sviluppare nel corso di tutto il triennio l’abitudine a una gestione auto- noma dei colloqui orali e ai collegamenti interdisciplinari, soprattutto nell’ambito delle materie di indirizzo. Dotati di un temperamento vivace che spesso rende faticoso il mantenimento di buoni livelli di attenzione o lunghi periodi di concentrazione, gli alunni di questa classe si sono però sempre mostrati curiosi nei confron- ti di argomenti di interesse civico e generale, animando discussioni vivaci e conversazioni dinamiche. Tre alunni in particolare hanno raggiunto risultati più che buoni in entrambe le materie; altre sei hanno con- seguito risultati buoni o discreti mantenendo sempre impegno e attenzione costanti; il resto della classe si è assestato su un rendimento mediamente sufficiente. Solo pochi alunni hanno costantemente disatteso le a- spettative della docente, mostrando scarsa attenzione in classe, poca costanza nello studio domestico e nella frequenza e qualche difficoltà soprattutto allo scritto. Cinque alunni si avvalgono di Pdp e hanno usufruito delle misure dispensative e degli strumenti compensa- tivi indicati nella documentazione allegata. Una sesta, infine, si avvale dell’ausilio di un’insegnante di soste- gno e di un piano di studi personalizzato. Metodi d’insegnamento utilizzati: Lezione frontale-Discussione guidata-Approfondimenti personali Mezzi utilizzati:Libri di testo in dotazione-Materiale fornito dall’insegnante Spazi del percorso formativo: Aula Criteri e strumenti di valutazione ITALIANO Griglia di valutazione allegata per la prova scritta di italiano. Valutazione per l’orale in base alle finalità minime qui sotto indicate come criterio per la sufficienza: 1. saper esporre in modo corretto, organico e coerente; 2. saper svolgere autonomamente l’analisi del testo; 3. conoscere ed individuare le tematiche fondamentali dei movimenti letterari; 4. conoscere, individuare e contestualizzare il nucleo centrale del pensiero e ricordare le opere principali di un dato autore; 5. avere un’idea chiara e coerente della disposizione storica e cronologica di correnti, autori e opere. STORIA • Griglie di valutazione apposite (concordate con il Dipartimento di lettere) per ogni verifica scritta valida per l’orale. • Valutazione della prova orale in base alle finalità minime qui sotto indicate come criterio per la suffi- cienza: 1. conoscere e individuare gli elementi fondamentali dei movimenti storici analizzati; 2. disporre cronologicamente i fatti; 3. saper cogliere cause e conseguenze dei movimenti storici; 4. saper fare collegamenti interdisciplinari; 5. saper esprimersi in modo chiaro e corretto. Solo in pochi casi tali obiettivi sono da considerarsi solo parzialmente raggiunti. Belluno, 15 maggio 2018 L’Insegnante (Francesca Bortoluzzi) 12
ITALIANO PROGRAMMA SVOLTO LINGUISTICA E ATTIVITA’ PRATICHE • Analisi del testo narrativo e poetico (tipologia A della prima prova d’esame). • Saggio breve e articolo di giornale (tipologia B della prima prova d’esame). STORIA DELLA LETTERATURA Settembre - ottobre • IL VERISMO ITALIANO (alcuni cenni al Positivismo, al Realismo e al Naturalismo francese. • VERGA (Nedda, Fantasticheria, Libertà, La roba; Il ciclo dei Vinti: il progetto; I Malavoglia: alcuni passi; Mastro don Gesualdo: alcuni passi). Novembre-dicembre • LA POESIA ITALIANA DEL PRIMO NOVECENTO • il Decadentismo, i Crepuscolari. Gennaio-febbraio • PASCOLI (La poetica del fanciullino, Lavandare, Novembre, X Agosto, Il lampo, Il tuono, Tempora- le, La mia sera, Il gelsomino notturno, Nebbia). Marzo • GOZZANO (cenni). • D’ANNUNZIO (La sera fiesolana, La pioggia nel pineto). Aprile • PIRANDELLO (L’umorismo: Il sentimento del contrario; Novelle: Il treno ha fischiato, La patente; una novella a scelta dell’allievo. Il fu Mattia Pascal: Premessa; Cambio treno. Uno, nessuno, cento- mila: la trama; Così è (se vi pare): la trama; Sei personaggi in cerca d’autore: la trama; Enrico IV: la trama.). • SVEVO (La coscienza di Zeno: Prefazione e preambolo; L’ultima sigaretta; Un rapporto conflittuale; Il fidanzamento; La catastrofe finale). Maggio • IL FUTURISMO: caratteri generali (in sintesi) • MARINETTI (Il Manifesto futurista). • LA POESIA TRA LE DUE GUERRE: l’Ermetismo e le altre voci poetiche. • UNGARETTI (Veglia, I fiumi, S. Martino del Carso, Soldati, Fratelli). Dopo il 15 maggio • MONTALE (I limoni, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato, Cigola la carrucola del pozzo, Non chiederci la parola). Manuale: M. SAMBUGAR, G. SALA’, “VISIBILE PARLARE”, Vol. III A/B, La Nuova Italia 2012 Belluno, 15 maggio 2018 L’Insegnante (Francesca Bortoluzzi) …………………………………………………… In rappresentanza degli alunni Faccini Marta ……………………………………… Maltese Sharon ………………………………………. 13
STORIA PROGRAMMA SVOLTO Settembre – ottobre MODULO 1. L'ETÀ DEGLI IMPERI La Belle Époque -L'età giolittiana -L'Italia liberale e riformista di Giolitti -I limiti della politica giolittiana Apogeo e crisi del primato europeo -Coesistenza in Europa, concorrenza nel mondo -Le forme dell'imperialismo coloniale -La rottura dell'equilibrio continentale -Forza e debolezza dell'impero asburgico -La Russia e gli Stati Uniti alla svolta del Novecento -La colonizzazione della Libia e le guerre balcaniche Novembre-dicembre MODULO 2. LA NUOVA GUERRA DEI TRENT'ANNI La prima guerra mondiale -Una guerra civile europea -L'Europa dei sonnambuli -Una terza guerra balcanica -Reazione a catena -L'illusione di una rapida vittoria -L'intervento italiano -Fango e mitragliatrice -Volenterosi carnefici e vittime sacrificali -La Grande Guerra dei civili -Il fronte interno -L'Italia da Caporetto a Vittorio Veneto -Gli Stati Uniti in campo e la vittoria degli Alleati -Il tramonto di un mondo e l'alba di una nuova umanità Le conseguenze della pace -Una pace punitiva -Un mondo trasformato -La Germania dalla rivoluzione socialista alla repubblica di Weimar -La guerra civile russa -La nascita dell’Unione sovietica -L'Italia del biennio rosso -Gli esordi del movimento fascista -L'ascesa di Mussolini -Il fascismo al potere -La repressione del dissenso -La costruzione del consenso -La fascistizzazione degli italiani -L'occupazione totalitaria del quotidiano -La politica economica di Mussolini -La crisi del '29 Gennaio-febbraio L’età dei totalitarismi -La Germania in ginocchio e l'ascesa di Hitler -Il Terzo Reich -La politica razziale del Fuhrer 14
-L'Unione sovietica da Lenin a Stalin -Lo stalinismo -Il regime fascista dall'impero coloniale alle leggi razziali -L'aggressiva politica estera del Terzo Reich -L'occupazione tedesca di Austria e Cecoslovacchia Marzo-aprile-maggio La Seconda guerra mondiale e la Shoah -Il crollo della Germania e la fine della guerra -La soluzione finale del problema ebraico -La distruzione degli ebrei d'Europa -Resistenza e guerra civile -La caduta dei regimi dell’Asse Dopo il 15 maggio MODULO 3. LA RICOSTRUZIONE DEL MONDO La guerra fredda(in sintesi) -Dopo la tempesta -Verso un mondo bipolare -Il consolidamento dei due blocchi Manuale: S.LUZZATO – G.ALONGE, DALLE STORIE ALLA STORIA 3: dal Novecento ad oggi Zanichelli 2016. Belluno, 9 maggio 2018 L’Insegnante (Francesca Bortoluzzi) … ………………………………………………… In rappresentanza degli alunni Faccini Marta ……………………………………… Maltese Sharon ………………………………………. 15
MATEMATICA Docente: De Lazzer Mauro ore settimanali: 2 La classe è composta da 25 studenti, 15 allieve e 10 allievi. Gli allievi hanno in gran parte percorsi scolastici identici e il gruppo classe è rimasto per buona parte lo stesso nel triennio, anche se vi sono stati alcuni allievi non ammessi in classe terza e alcuni inserimenti nell’ultimo anno. Lo scrivente docente di matematica, pur avendo avuto alcuni allievi al biennio, ha iniziato col gruppo classe solo al quarto anno. Ad ogni modo la classe presenta, ad un mese dalla fine dell’anno scolastico, un rendimento poco omogeneo e ciò è dipeso sia dai diversi gradi di impegno profuso nello studio a casa e a scuola, sia dai differenti livelli di preparazione posseduti dagli allievi ad inizio anno. Il comportamento della classe, è sempre stato general- mente adeguato e tra il docente e il gruppo classe si è sempre instaurato un buon rapporto che ha permesso di lavorare quasi sempre serenamente. Si deve tuttavia evidenziare come il livello di preparazione generale sia risultato per alcuni studenti non ade- guato ad una classe terminale di liceo e questo è dovuto principalmente alla scarsa partecipazione alle lezioni e allo scarso interesse dimostrato per la scuola (e di conseguenza anche per la materia). Anche le conoscenze e le competenze di base sono spesso state inferiori alle aspettative, per cui, durante l’anno, si è continuamen- te cercato di recuperare quanto non ancora pienamente appreso in precedenza, facendo continui rimandi ad argomenti e conoscenze delle classi precedenti. Solo nell’ultimo periodo prima dell’Esame di Stato si è regi- strato un maggiore interesse e una discreta partecipazione; questo ha permesso ad alcuni allievi di recuperare le carenze pregresse, ma i risultati potevano certamente essere assai migliori. In base al rendimento gli allievi possono essere divisi in tre gruppi principali: un gruppo di 7-8 elementi che ha lavorato con costanza e con metodo, ottenendo risultati buoni o anche ottimi. Gli stessi elementi hanno sempre dimostrato correttezza e attenzione in classe, partecipazione al dialogo educativo, rispetto delle rego- le fissate per il sereno vivere nel gruppo classe, interesse per le discipline scientifiche. Poi si ha un gruppo di 6-7 allievi che, pur avendo parecchie difficoltà con le materie scientifiche e spesso anche gravi lacune di ba- se, si è applicato in modo abbastanza continuo, ottenendo, a tutt’oggi, valutazioni spesso alterne ma gene- ralmente sufficienti o quasi sufficienti. Infine vi è un gruppo di studenti poco concentrati e pochi propensi allo studio, che ha sempre preso sottogamba le varie attività, che ha mantenuto alti tassi di assenza alle lezio- ni e che quindi molto spesso ha raggiunto risultati non sufficienti o, se sufficienti, largamente inferiori alle proprie capacità e possibilità. Al fine di porre rimedio alle lacune e difficoltà pregresse di molti allievi si sono messe in atto attività di ri- passo sia durante l’orario mattutino curricolare che in orario pomeridiano, anche assieme alle altre quinte e con l’aiuto della docente di sostegno (professoressa di matematica). Tali attività di ripasso e recupero si sono ripetute durante l’intero anno scolastico (soprattutto alla fine) con lo scopo di colmare le carenze registrate dovute sia alla inadeguata applicazione domestica e in classe ed anche alle carenze di base pregresse. Duran- te l’orario pomeridiano è stato anche simulato varie volte il colloquio di esame. Il programma preventivo è stato svolto completamente, ma si evidenzia come, rispetto ad anni precedenti, siano state molte le assenze della classe dovute alle più disparate attività curricolari; di certo utili per la pre- parazione di indirizzo, ma che hanno penalizzato queste materie di base. Metodi d’insegnamento utilizzati Lezione frontale Lezione dialogata e mediata dal docente Correzione commentata degli esercizi svolti dagli alunni con l’analisi degli errori e la conferma delle procedure corrette Mezzi utilizzati Libri di testo in adozione: i. MATEMATICA: Bergamini/Trifone/Barozzi-MATEMATICA.AZZURRO 5 – Zanichelli ii. FISICA: Amaldi: traiettorie della fisica azzurro – volume 1 (primo mese) e volume 2 • Lavagna tradizionale e proiettore Spazi del percorso formativo • Aula • Aula magna 16
Criteri e strumenti di valutazione La necessità di verificare l’acquisizione, da parte degli allievi, dei contenuti proposti, la comprensione degli stessi e la loro capacità d’uso, ha comportato l’utilizzo di diversi tipi di prove: Simulazioni ripetute di terza prova d’esame: tipologia B. La valutazione di tali prove è stata effettuata ana- lizzando le capacità espositive e di utilizzo della terminologia scientifica, le capacità di sintesi dei conte- nuti richiesti, le conoscenze degli argomenti richiesti e le abilità dell’utilizzo delle stesse nel risolvere e- sercizi prove scritte composte da esercizi da risolvere. La valutazione di tali prove è stata effettuata attribuendo, in base al numero e tipologia delle conoscenze richieste e alla difficoltà della sequenza risolutiva, un peso ad ogni esercizio. Il voto finale è emerso dal punteggio complessivo ottenuto dall’allievo nella prova ri- condotto in decimi. Il punteggio complessivo della prova è risultato da una media pesata delle parti svol- te. Il livello minimo per la sufficienza si evince dai pesi assegnati ai diversi esercizi e, di norma, è corri- sposto al 55-60% del punteggio totale della prova. Prove orali intese come interrogazioni frontali individuali alla lavagna (soprattutto nel primo periodo). In queste tipologie di prove si sono valutate le conoscenze dei contenuti richiesti, l’uso del linguaggio spe- cifico, la capacità di risolvere esercizi. Nel secondo periodo sono state fatte invece due simulazioni dei colloqui orali tipici dell’esame di Stato, an- che utilizzando il medesimo sistema di valutazione. Belluno, 15 maggio 2018 L’Insegnante (Mauro De Lazzer) …………………………………………………… 17
MATEMATICA: PROGRAMMA SVOLTO RIPASSO: LE DISEQUAZIONI E I SISTEMI DI DISEQUAZIONI Conoscenze (Sapere): • Riconoscere una disequazione lineare, di secondo grado o di grado superiore, fratta, sistemi di disequazioni, esponenziale e logaritmica (cenni) Competenze (Saper fare): • Saper risolvere disequazioni lineari, di 2° grado, di grado superiore al 2°, disequazioni fratte, sistemi di disequazioni, CONTENUTI: • Disequazioni di primo grado intere. • Disequazioni di 2° grado intere: risoluzione grafica. • Disequazioni di grado superiore al secondo (risolvibili con raccoglimento). • Disequazioni fratte. • Sistemi di disequazioni. LE FUNZIONI E LE LORO PROPRIETÀ Conoscenze (Sapere): • Definizione di funzione. • Definizione e classificazione di funzioni algebriche e trascendenti. • Definizione di dominio, codominio, immagine e controimmagine di un elemento, di grafico di una funzione, di zero e segno di una funzione. • Definizione di funzione crescente e decrescente Competenze (Saper fare): • Riconoscere e classificare una funzione • Determinare di una funzione (dal grafico): dominio, codominio, immagine e controimmagine di un elemento, zero e intervalli di positività e negatività, intervalli di crescenza e decrescenza. • Determinare di una funzione (analiticamente): dominio, zeri, segno di funzione razionale intera e fratta, irrazionale intera e fratta (solo dominio), logaritmica (solo dominio), riportando i risultati ottenuti in un piano cartesiano. CONTENUTI: • Definizione di funzione e proprietà dell’univocità • Immagine e controimmagine di un elemento • Dominio, codominio e grafico di una funzione • Classificazione delle funzioni • Dominio naturale di funzioni: definizione e calcolo per funzioni razionali intere e fratte, per funzioni irrazionali in- tere e fratte a indice pari e dispari, per funzioni logaritmiche • Zero di una funzione • Segno di una funzione • Funzioni crescenti e decrescenti I LIMITI Conoscenze (Sapere): • La definizione di intervallo, di intorno, di intorno circolare, di intorno destro e sinistro, di intorno di + ∞ e di - ∞ , di punto di accumulazione • La definizione di limite destro e sinistro e suo aspetto geometrico Competenze (Saper fare): • Saper rappresentare gli intervalli e gli intorni • Costruire in forma simbolica il significato di limiti • Ottenere il valore di un limite dal grafico di una funzione CONTENUTI: • Gli intervalli: definizione simbolismo algebrico e geometrico • Gli intorni, intorni circolari, intorni destri e sinistri, intorni di + ∞ e di - ∞ • Punto di accumulazione • Limite destro e sinistro 18
IL CALCOLO DEI LIMITI, CONTINUITÀ E DISCONTINUITÀ DI UNA FUNZIONE Conoscenze (Sapere): • La definizione di funzione continua, di funzione continua a destra e a sinistra • La definizione di punto di discontinuità di 1^, 2^ e 3^specie • Conoscere le 3 forme principali di indecisione • La definizione di asintoto, di asintoto verticale, di asintoto orizzontale e di asintoto obliquo Competenze (Saper fare): • Calcolare il limite di funzioni che sono somme, prodotti, quozienti di funzioni o potenza di una funzione (forme determinate) ∞ 0 • Risolvere forme di indecisione del tipo , , ∞ − ∞ nel caso di funzioni razionali intere e fratte ∞ 0 • Determinare per via algebrica e grafica gli asintoti verticali, orizzontali e obliqui di funzioni razionali intere e frat- te; • Stabilire per via grafica e algebrica la continuità di una funzione • Ricercare per via algebrica e grafica i punti di discontinuità di una funzione razionale intera e fratta CONTENUTI: • Le funzioni continue • Funzioni continue a destra e a sinistra • Punti di discontinuità • Le operazioni sui limiti: limite di una somma di funzioni, limite di un prodotto di funzioni, limite di un quoziente di funzioni, limite di una potenza di funzioni • Le forme di indecisione • Gli asintoti verticali, orizzontali e obliqui di una funzione LA DERIVATA DI UNA FUNZIONE Conoscenze (Sapere): • La definizione di retta tangente al grafico di una funzione in un punto • La definizione algebrica e geometrica di derivata di una funzione in un punto • La definizione di derivata destra e sinistra e loro significato geometrico • La definizione di funzione derivabile in un intervallo e di funzione derivata • La definizione di funzione non derivabile in un punto • La classificazione e la definizione di punto angoloso, cuspide, punto a tangente verticale • La definizione di punto stazionario • L’enunciato del teorema su continuità e derivabilità • La funzione derivata della funzione costante, della funzione identità, della funzione potenza ad esponente reale • Gli enunciati dei teoremi sull’algebra delle derivate: derivata di una somma di funzioni, derivata di un prodotto di funzioni, derivata del quoziente di funzioni Competenze (Saper fare): • Calcolare la derivata di una funzione (razionale intera e fratta) in un punto attraverso l’uso della definizione alge- brica o dal grafico della funzione • Calcolare la derivata destra e sinistra di una funzione (razionale intera e fratta) in un punto attraverso l’uso della definizione algebrica o dal grafico della funzione • Calcolare la funzione derivata della somma di funzioni, del prodotto di funzioni, del quoziente di funzioni raziona- li; CONTENUTI: • Retta tangente in un punto al grafico di una funzione • Rapporto incrementale • Definizione algebrica e geometrica di derivata di una funzione in un punto • Derivata destra e sinistra di una funzione in un punto • I punti stazionari • I punti di non derivabilità: i flessi a tangente verticale, le cuspidi, i punti angolosi • Condizioni di non derivabilità di una funzione • La continuità e la derivabilità • Le derivate fondamentali: derivata della funzione costante, della funzione identità, della funzione potenza • I teoremi sul calcolo delle derivate: derivata del prodotto di una costante per una funzione, derivata di una somma di funzioni, derivata di un prodotto di funzioni, derivata di un quoziente di funzioni 19
LO STUDIO DELLE FUNZIONI Conoscenze (Sapere): • La definizione di massimo e minimo e di punto di massimo e di minimo • L’enunciato del teorema di Fermat sui punti stazionari • Il criterio per l’analisi degli estremanti relativi • Il criterio per la determinazione del punto di flesso a tangente orizzontale Competenze (Saper fare): • Ricercare gli intervalli di crescenza e decrescenza di una funzione utilizzando la derivata prima • Ricercare i punti di massimo e di minimo relativo o di flesso a tangente orizzontale utilizzando lo studio del segno della derivata prima CONTENUTI: • Le funzioni crescenti e decrescenti e le derivate • I massimi e i minimi assoluti e relativi • I massimi i minimi e i flessi orizzontali e la derivata prima Conoscenze (Sapere): • La definizione di punto di flesso e di concavità di una funzione • La definizione di derivata seconda Competenze (Saper fare): • Ricercare gli intervalli di concavità e convessità di una funzione utilizzando la derivata seconda • Ricercare i punti di flesso a tangente obliqua utilizzando lo studio del segno della derivata seconda • Studiare e determinare il grafico di una funzione razionale intera o fratta CONTENUTI: • Flessi e concavità e derivata seconda • Lo schema per lo studio di una funzione Quest’ultimo modulo verrà meglio approfondito dopo il 15 maggio e prima del termine delle lezioni. Belluno, 15 maggio 2018 L’Insegnante (Mauro De Lazzer) In rappresentanza degli alunni Faccini Marta ……………………………………… Maltese Sharon ………………………………………. 20
FISICA Docente: Tonet Doris ore settimanali: 2 Profilo della classe e andamento didattico La classe è composta da 25 allievi ed evidenzia un rendimento non omogeneo. Ciò dipende sia dal diverso impegno attuato nello studio a casa e a scuola, sia dai differenti livelli di preparazione posseduti dagli allievi inizialmente e dalle differenti attitudini per la materia. In base al rendimento gli allievi possono essere divisi in tre gruppi: un piccolo gruppetto di elementi ha lavorato con costanza e con metodo, ottenendo risultati di- screti o buoni. Gli stessi elementi hanno sempre dimostrato correttezza e attenzione in classe, partecipazione al dialogo educativo, rispetto delle regole fissate per il sereno vivere nel gruppo classe, interesse per le disci- pline scientifiche. Un gruppo di allievi che, pur avendo difficoltà con le materie scientifiche e si è applicato con discontinuità, ha poi dimostrato di voler migliorare e ha profuso impegno e partecipazione alle attività didattiche ottenendo, valutazioni più che sufficienti e talvolta più che discrete. Un limitato gruppetto di allie- vi presenta difficoltà per la materia che hanno impedito il raggiungimento di una solida preparazione. Il programma é stato svolto seguendo strettamente il testo, leggendo gli argomenti, esponendo e commentan- do i concetti fisici via via incontrati e talvolta eseguendo esercizi che il testo proponeva per meglio fissare i concetti. Sono state anche eseguite alcune esperienze in classe utilizzando materiali di fortuna e strumenti ormai di comune accesso. Il programma preventivato ad inizio anno non è stato completamente svolto. Le cause vanno principalmente ricercate nella difficoltà intrinseca degli argomenti, nell'attitudine media degli allievi, nelle ore dedicate al ripasso, nelle varie attività esterne alla materia. Metodi d’insegnamento utilizzati Lezione frontale Lezione dialogata e mediata dal docente Svolgimento commentato dei problemi Esecuzione di esperienze Mezzi utilizzati Libri di testo in adozione: FISICA: Ugo Amaldi -LE TRAIETTORIE DELLA FISICA.AZZURRO Da Galileo a Heisenberg - Zanichelli Spazi del percorso formativo: lavagna tradizionale, aula. Criteri e strumenti di valutazione La necessità di verificare l’acquisizione da parte degli allievi dei contenuti proposti, la comprensione degli stessi e la loro capacità d’uso e le due ore settimanali a disposizione per lo svolgimento del programma ha comportato l’utilizzo principalmente della prova scritta e secondariamente dell’orale. La valutazione di tali prove è stata effettuata analizzando le capacità espositive e di utilizzo della terminologia scientifica, le capacità di sintesi dei contenuti richiesti, le conoscenze degli argomenti richiesti e le abilità dell’utilizzo delle stesse nel risolvere esercizi e prove scritte composte da esercizi da risolvere. La valutazione delle prove scritte è stata effettuata attribuendo, in base al numero e tipologia delle conoscenze richieste e alla difficoltà della sequenza risolutiva, un peso ad ogni esercizio. Il voto finale è emerso dal punteggio complessivo ottenuto dall’allievo nella prova ricondotto in decimi. Il punteggio complessivo della prova è risultato da una media delle parti svolte. Il livello minimo per la sufficienza si evince dai pesi assegnati ai diversi esercizi e, di norma, è corrisposto al 60% del punteggio totale della prova. Nelle prove orali intese come interrogazioni frontali individuali alla lavagna o da colloqui dal posto su vari argomenti si é cercato di stimare le conoscenze dei contenuti richiesti, valutare l’uso del linguaggio specifico e la capacità di affrontare esercizi. Obiettivi raggiunti Si fa riferimento a quanto esposto nella programmazione didattica-disciplinare di seguito riportata. Sono stati considerati come minimi i seguenti obiettivi: 21
FISICA • conoscere le caratteristiche della legge di Coulomb, saper calcolare la forza elettrica agente su corpi cari- chi anche in presenza di sistemi di corpi puntiformi • conoscere la definizione di elettrico e saper calcolare il campo elettrico in un punto dello spazio nei casi studiati • conoscere la definizione di energia potenziale, di potenziale elettrico e di differenza di potenziale e il lo- ro significato fisico; saper calcolare l’energia potenziale posseduta da un corpo puntiforme carico e il po- tenziale elettrico in un punto dello spazio o la differenza di potenziale fra due punti • conoscere le caratteristiche dei collegamenti in serie e parallelo di resistori e saper determinare la resi- stenza equivalente • conoscere il concetto di intensità di corrente, le leggi di Ohm, l’effetto Joule e saperle utilizzare per de- terminare la corrente elettrica erogata da un generatore di tensione inserito in un qualsiasi circuito elettri- co e la potenza e l’energia dissipata per effetto Joule da un resistore Belluno, 15 maggio 2018 L’Insegnante (Doris Tonet) …………………………………………………… 22
FISICA PROGRAMMA SVOLTO ( obiettivi in termini di saper e saper fare e contenuti disciplinari) ELETTROSTATICA Conoscenze (Sapere): • Il concetto di carica, tipi di carica e le loro proprietà e l’ unità di misura della carica • L’aspetto macroscopico e microscopico dei vari metodi di elettrizzazione • Le caratteristiche del rivelatori di carica • Le caratteristiche della legge di Coulomb • La definizione e le proprietà dei corpi conduttori e isolanti • Le analogie e le differenze fra la forza di Coulomb e quella di gravitazione universale • La definizione di campo elettrico e le caratteristiche di quest’ultimo • La definizione di linea di forza e le proprietà delle linee di forza di un campo elettrico • La definizione di flusso del campo elettrico e l’enunciato del teorema di Gauss in casi di semplice geo- metria • La definizione di potenziale elettrico e di differenza di potenziale e le sue espressioni matematiche nel caso di campi elettrici uniformi o generati da cariche puntiformi • La definizione di condensatore piano e le sue proprietà elettrostatiche: capacità elettrostatica, campo elet- trico e differenza di potenziale fra le armature Competenze (Saper fare): • Saper distinguere i metodi di elettrizzazione • Distinguere tra corpi conduttori e isolanti. • Determinare la forza che agisce tra corpi carichi, applicando la legge di Coulomb • Determinare il campo elettrico presente in un punto della spazio • Rappresentare e interpretare un campo elettrico attraverso le linee di forza • Calcolare l’energia potenziale posseduta da una carica in un campo elettrico uniforme • Calcolare il potenziale elettrico in un punto di un campo elettrico uniforme • Individuare il movimento delle cariche in funzione del valore del potenziale. • Calcolare la capacità di un condensatore a facce piane e parallele. • Calcolare il campo elettrico, la differenza di potenziale o la carica di un condensatore piano a facce pa- rallele CONTENUTI: • Interazione elettrica • I corpi carichi e i tipi di carica e loro proprietà e loro unità di misura • I rivelatori di carica: elettroscopio a foglie d’oro • I metodi di elettrizzazione: per strofinio, per contatto e per induzione. • L’interpretazione microscopica dei metodi di elettrizzazione • I materiali conduttori e gli isolanti. • La legge di Coulomb nel vuoto : enunciato, intensità direzione e verso • Analogie e differenze fra forza di Coulomb e forza di gravitazione universale • Il concetto di campo • Il concetto di campo elettrico e la sua definizione. • Il campo elettrico generato da una carica puntiforme e il campo elettrico uniforme. • Le linee di forza del campo elettrico: definizione, proprietà ed esempi .(linee di forza dovute ad una carica puntiforme, linee di forza dovute a due cariche puntiformi ) • Cenni al flusso del campo elettrico. • Il teorema di Gauss: enunciato • Il potenziale elettrico e la sua unità di misura. • La differenza di potenziale elettrico. • Il potenziale elettrico in un punto di un campo elettrico generato da un sistema di cariche puntiformi. • Il legame tra potenziale elettrico e campo elettrico. • Il condensatore piano. • Il campo elettrico all’interno di un condensatore piano. • I condensatori e la loro capacità. • La capacità di un condensatore a facce piane nel vuoto. 23
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