Salva la vita. Dona sangue
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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 DCB - ROMA - Aut. Trib. n. 430/2003 del 03/10/2003. Anno XVI numero 2 (48) ottobre 2019 salva la vita. Dona sangue,
GRAZIE THANKPER YOUAVERMI SALVATO FOR SAVING MYLALIFE VITA W rld Blood Donor Day Dona gratuitamente, dona spesso. La donazione di sangue è importante.
avis a roma 3 ottobre 2019 sommario Donatore di Sangue, Donatore di Vita 4 Giornata Mondiale del Donatore di Sangue, 5 l’incontro alla Camera con il Presidente Fico Nel 2018 torna a crescere il numero dei donatori, quasi 1,7 milioni 6 Il ringraziamento di Avis Roma alla Fondazione Terzo Pilastro Internazionale 8 AIP Onlus - Per te un semplice gesto, per noi è vita 10 CIDP Onlus - Se tu doni, io cammino 11 Patologia tiroidea e donazione sangue 14 Tiroide e alimentazione 17 Le cinque grandi sconfitte dei Romani 18 Servizio Civile in Avis Roma 20 Il torneo Avis del CRAL Campus Ericsson guarda al ventennale 21 AVIS News 22 AVIS Tempo Libero 24 Elenchi Gruppi di Donazione 26 Memorandum del Donatore 27 Centri Trasfusionali convenzionati con Avis Roma 31 presso le Strutture Ospedaliere Quadrimestrale. Periodico di informazione e cultura Riccardo MAURI, Cristian PALADINI, Donato QUARTA. edito dall’A.V.I.S. Comunale di Roma ODV. Hanno collaborato a questo numero: Riccardo MAURI, Anno XVI - n. 2 (48) ottobre 2019 Filippo CAVAZZA, Adolfo CAMILLI, Alessandro SEGATO, Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 430/2003 del Patrizia GARZENA, Debora GIANNI, Maria Paola LARIA, 03/10/2003. Roberto FANTAUZZI, Agostino Lucio ROMANO, Jenny Via Imperia, 2 - 00161 Roma CASTELLANO, Valeria MISSIANI, Pierluigi SALERA, Tel. 06.4404249 - 06.44230134 - Fax. 06.44230136 Claudio MENICHETTI, Marco PASQUALONI, Raniero www.avisroma.it RANIERI. Direttore responsabile: Riccardo MAURI. Tutte le persone sopraelencate hanno collaborato a Direttore editoriale: Maurizio INFANTINO. titolo gratuito. Caporedattore: Valeria MISSIANI. Stampa: Eurolit Srl - Roma. Chiuso in tipografia il 27 Comitato di redazione: Maurizio INFANTINO, Adolfo CAMILLI, Carlo STACCHINI, Valeria MISSIANI, Agostino settembre 2019. Lucio ROMANO, Giuseppe CASSONE, Sarah FELLINE, STAMPA ASSOCIATIVA COPIA GRATUITA.
avis a roma 4 ottobre 2019 Donatore di Sangue, Donatore di Vita MAURI RICCARDO - Direttore responsabile Avis a Roma ome tutti ben sappiamo non si finisce mai di apprendere e i corsi sono sempre utili per poter C approfondire ulteriori conoscenze. Qualche mese fa ho partecipato ad un corso di aggiorna- mento organizzato dalla SICS, Società Italiana di Comunicazione Scientifica e Sanitaria, in col- laborazione con l'Ordine Nazionale dei Giornalisti, dal titolo "Aspetti clinici, organizzativi e comunicativi della donazione di sangue". Il corso ha approfondito i temi riguardanti le attività dei Centri Regionali Sangue, la qualità e sicurezza del sistema complessivo di donazione, la regolamentazione delle attività trasfusionali e degli emoderi- vati, l'importanza di una corretta informazione sulla donazione di sangue, il ruolo delle associazioni di volontariato, la produzione di emo e plasma derivati. Tra i relatori l'intellighenzia tecnico scientifica del settore rappresentata dal presidente di AVIS nazionale, dott. Gianpietro Briola, dal direttore del Centro Nazionale Sangue, dott. Giancarlo Maria Liumbruno, dal direttore del Centro Regionale Sangue del Lazio, dott.ssa Stefania Vaglio e dal vice presidente della Società Italiana Medicina Trasfusionale e Immunoematologia, dott. Francesco Fiorin. Presenti, sempre tra i relatori, anche alcuni rappresentanti di associazioni di malati, Patrizia Garzena presidente CIDIP e Andrea Gressani vi- ce presidente AIP. Entrambi hanno dato un valo- re immenso, con i loro interventi, all'importante gesto che ogni donatore compie quotidianamen- te permettendo a chi ha patologie come le loro di poter continuare a vivere in maniera dignitosa. Personalmente, pur avendo ricoperto per tan- ti anni ruoli di responsabile associativo a vari li- velli, non ero mai venuto a conoscenza di questo tipo di patologie così invalidanti. Dare spazio a queste testimonianze così forti è un dovere non solo come giornalista ma soprattutto per valo- rizzare l'attività di mission nella quale AVIS è impegnata ogni giorno al fine di garantire l'au- tosufficienza ematica e la vita delle persone. Ogni donatore/donatrice deve incrementare le donazioni sia di sangue intero che quelle effettuate in aferesi: plasma, piastrine e globuli rossi. Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo. Cit. G.G.M. DONATE, DONATE, DONATE. S
avis a roma 5 ottobre 2019 Giornata Mondiale del Donatore di Sangue L’incontro alla Camera con il Presidente Fico FILIPPO CAVAZZA In occasione della Giornata Mondiale del Con la consegna di un nuovo labaro all’Intergruppo I Donatore di Sangue una delegazione di AVIS NAZIONALE, guidata dal Presidente donatori di sangue si è festeggiata anche alla Ca- mera dei Deputati la Giornata Mondiale del Donatore Gianpietro Briola, ha incontrato il Presidente della di Sangue 2019. Camera, On. Roberto Fico. Presso la sala stampa di Montecitorio, sono stati evidenziati i dati delle donazioni effettuate negli ultimi 17 anni da parlamentari, collaboratori e personale dell’istituzione. Sono state oltre 100 le persone che hanno partecipato almeno una volta e più di 900 le sacche raccolte. Alla presenza del Vicepresidente della Camera, nonché donatore, Fabio Rampelli, e del referente dell’Intergruppo, On. Gianni Mancuso, il Presidente di AVIS NAZIONALE, Gianpietro Briola, e il Direttore del Centro Nazionale Sangue, Giancarlo Liumbruno, hanno consegnato il labaro e ripreso in sintesi i Tanti sono stati i temi di ordine socio-sanitario affrontati nell’appuntamento, dalla carenza di per- sonale nelle strutture trasfusionali all’invecchiamento della popolazione, sottolineando sempre il ruolo del volontariato del sangue e dei suoi donatori. “Abbiamo chiesto al presidente della Camera - ha dichiarato il presidente AVIS - la massima col- laborazione delle Istituzioni per la buona riuscita dati della conferenza stampa del mattino al Ministero della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue della Salute. A seguire sono stati premiati con una 2020 che si terrà in Italia. Sarà infatti un’occasione medaglia i donatori più assidui di quest’avventura molte importante per il nostro Paese, anche per - bipartisan e senza barriere di partito - che negli evidenziare le peculiarità del modello italiano, in- anni ha coinvolto tantissime persone. centrato sulla donazione gratuita e non remunerata. Un ringraziamento speciale, alla fine, è stato at- Proprio su questo tema, abbiamo riaffermato al tribuito alla dott.ssa Paola Accogli, dell’infermeria presidente Fico la necessità che il sangue e il della Camera, e a Adolfo Camilli, di Avis Comunale plasma rimangano beni pubblici, per arrestare al- Roma. Molti sono poi stati i parlamentari che sui cune tendenze - presenti in Europa - alla remune- loro profili social hanno rilanciato sia la giornata razione dei donatori”. di donazione sia la premiazione. S
avis a roma 6 ottobre 2019 Nel 2018 torna a crescere il numero dei donatori, quasi 1,7 milioni FILIPPO CAVAZZA opo anni con il segno e delle loro associazioni è pos- D meno, torna a salire il numero dei donatori Dati 2018, tornano a crescere di poco sibile garantirle quotidianamente ai pazienti” ha sottolineato il di sangue, che nel 2018 sono i donatori e buon precedente Ministro della Salute stati 1.682.724, con un aumento incremento per Giulia Grillo. “Dobbiamo tutti la- dello 0,2% rispetto all’anno pre- vorare per sostenere e sviluppare le donatrici. cedente. Lo certificano i dati del il sistema sangue italiano, re- Centro nazionale sangue, resi centemente riconosciuto come noti oggi in vista della Giornata Sistema un modello da seguire anche Mondiale del Donatore di Sangue autosufficiente dall’Oms, che ci ha affidato l’or- che l’Oms celebra il 14 giugno ma soffre, al via ganizzazione dell’evento globale durante la conferenza stampa il nuovo portale della Giornata Mondiale dei Do- nell’auditorium del Ministero del- del ministero natori del 2020. Proprio la can- la Salute, in cui è stato presentato della Salute. didatura, così come il nuovo por- anche il nuovo portale www.do- tale sulle donazioni presentato nailsangue. salute.gov.it dedicato oggi, sono alcuni esempi di una ai donatori. I nuovi donatori sono poco più di collaborazione sempre più stretta fra tutti gli attori 371mila, in calo del 3,7%, mentre il 91,7% del del sistema, a cominciare dal ministero e dal totale è rappresentato da donatori iscritti alle as- Centro Nazionale Sangue, indispensabile a questo sociazioni di volontari. Sono in leggero calo anche scopo”. i pazienti trasfusi, che nel 2018 sono stati circa La Giornata Mondiale è stata anche l’occasione 630mila contro i 637mila dell’anno precedente. In per presentare il nuovo portale, realizzato in col- totale le trasfusioni effettuate durante l’anno sono laborazione con il Ministero della Salute e il Centro state quasi 3 milioni. L’inversione di tendenza non Nazionale Sangue, che si pone come obiettivo riguarda i donatori in aferesi, la procedura che quello di essere un punto di riferimento sia per i permette di donare soltanto alcune parti del sangue donatori abituali che per i nuovi e gli aspiranti do- intero come il plasma e le piastrine, che sono stati natori, con informazioni di servizio, articoli di con- 202mila, con un calo dell’1,6%. Nel 2018 sono stati trasto alle fake news e testimonianze dal mondo comunque raccolti 840mila chilogrammi di plasma, del volontariato. 4mila in più rispetto all’anno precedente, pienamente in linea con gli obiettivi del Programma Nazionale Le criticità del sistema: donatori sempre più Plasma. Per il sangue è stata garantita anche lo vecchi e carenza di medici scorso anno l’autosufficienza totale, che per i I donatori nella fascia di età tra 18 e 25 anni derivati del plasma è circa al 70%. sono in calo costante dal 2013, e nel 2018 sono ri- “Le trasfusioni e le terapie salvavita con i farmaci sultati poco più di 210mila, il 12% del totale. Stesso derivati del plasma sono inseriti nei Livelli Essenziali trend per quelli tra 26 e 35 anni, che erano lo di Assistenza, ma solo grazie allo sforzo dei donatori scorso anno 290mila, circa il 17%. Specularmente,
avis a roma 7 ottobre 2019 “Viviamo in una situazione di sostanziale equilibrio, ma in alcune regioni periodica- mente è necessario ricorrere al sistema della compensazione. È importante che tutte le Regioni garantiscano una organizzazione della rete regionale di medicina trasfusionale tale da mantenere costanti i livelli di raccolta di plasma e sangue, ad esempio diversifi- cando gli orari di apertura dei centri di rac- colta per venire incontro alle esigenze dei per effetto dell’invecchiamento della popolazione, donatori. Per quanto riguarda la carenza di medici, crescono invece i donatori nelle fasce più ‘anziane’: che sconta anche l’assenza di una specializzazione nelle fasce 36-45 e 46-55 sono rispettivamente il in Medicina Trasfusionale, abbiamo chiesto agli 25% e il 29%. Assessorati alla Salute delle Regioni, insieme ai Il sistema trasfusionale in Italia conta su oltre presidenti dei collegi dei professori di Ematologia 270 Servizi Trasfusionali ospedalieri. Dal 2017 al e Patologia Clinica di aumentare la disponibilità di 2018 il numero totale di professionisti si è ridotto borse di studio per queste specialità per coprire in 10 Regioni di 64 unità. Nei prossimi dieci anni si gli organici anche nei Servizi Trasfusionali” ha stima un fabbisogno di circa 500 unità di medici commentato il Direttore Generale del Centro Na- specialisti a causa del turnover. zionale Sangue Giancarlo Liumbruno. S
avis a roma 8 ottobre 2019 Il ringraziamento di Avis Roma alla Fondazione Terzo Pilastro Internazionale ADOLFO CAMILLI conclusione di un im- steriore nel vano sanitario e di A pegnativo percorso di ristrutturazione di una saletta per l’anamnesi se- parata dalla cabina guida. Da due nostre autoemoteche per sottolineare il rifacimento di adeguarle alle normative vi- tutto l’impianto elettrico e genti - e con vivo compiaci- d’illuminazione, la rete LAN, mento per l’originale “fumetto” i nuovi condizionatori e riscal- realizzato sulla storia di AVIS, datori, e la creazione di un am- particolarmente utile per le nuove pio piano di lavoro che faciliterà generazioni - la nostra Associazione l’attività trasfusionale del personale si sente in dovere di ringraziare pubbli- infermieristico. camente la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale Questa totale ristrutturazione ha permesso il - e, con lei, la Fondazione Roma - per aver ancora recupero di una delle autoemoteche più funzionali una volta compreso le nostre pressanti esigenze per dimensioni esterne, per le raccolte di sangue di gestione, con la concessione di un generoso nei molti siti della nostra Città che, sia per la contributo che ha permesso l’aggiornamento degli limitata larghezza delle strade, sia per la sosta di automezzi, essenziali per la vita del Sodalizio. veicoli mal parcheggiati, impediscono l’uso di mezzi Dalle foto allegate (l’ultima ci mostra una dei di grosso ingombro. due automezzi in circolazione già dalla fine di Giu- Siamo certi che i Donatori sapranno apprezzare gno), i nostri Donatori potranno constatare il gran quanto testé realizzato al fine di assicurare loro lavoro effettuato, in modo particolare sul motorho- condizioni di accoglienza e di comodità adeguate me, con una completa ristrutturazione interna che alla nobiltà del gesto della donazione. Il secondo ha visto la realizzazione di una seconda porta po- automezzo, l’IVECO - il più grande sia per dimensioni
avis a roma 9 ottobre 2019 che per età - aveva subito negli anni già diversi di biglietti gratuiti per i concerti dell’Orchestra adeguamenti ma, ultimamente, necessitava del ri- Sinfonica della Fondazione Roma; la dedica dell’o- facimento dell’impiantistica elettrica e rete LAN, pera “La Boheme” di Puccini, rappresentata nel di un nuovo e più efficiente impianto d’illuminazione 2007 in occasione del nostro 70° di costituzione; il a led, oltre a lavori di sistemazione della pavimen- concerto tenutosi per le Associazioni del “Mondo tazione interna. del Sangue” nel 2014. Grazie anche a questi costosi lavori di adegua- Possiamo ben dire che la Fondazione Roma - ed mento si è reso possibile ottenere il rilascio della ora la Terzo Pilastro Internazionale - ci hanno so- prestigiosa Certificazione di Qualità ISO 9001, che stenuto negli anni e continuano a sostenerci per lo premia anche l’attento lavoro svolto da Avis Roma sviluppo della nostra attività volta ad incrementare e da tutto il personale operante sia nella sede che le donazioni del sangue nella nostra Città, purtroppo in autoemoteca. È utile ricordare che il nostro rap- ancora in cronica carenza: una carenza da attribuire porto con la Fondazione Roma, già Fondazione essenzialmente all’invecchiamento della popola- Cassa di Risparmio di Roma, risale all’anno 2000, zione, alle tante esclusioni dovute principalmente quando l’allora nostro Presidente Pier Luigi Ma- ai viaggi dei potenziali donatori in aree endemiche, nocchio, fu nominato membro del Comitato d’Indi- agli stili di vita non corretti che escludono dalle rizzo, su indicazione della nostra Avis, che aveva donazioni gran parte della popolazione ed, in avuto l’onore di farne parte unitamente ad un ri- ultimo, al fatto che Roma è sede di Strutture d’ec- stretto gruppo di Istituzioni impegnate nel sociale. cellenza che assistono anche pazienti provenienti Tra la Fondazione e la nostra associazione, si da molte parti d’Italia. È per questa solidarietà di- instaurarono quindi cordiali rapporti che - in con- mostrata negli anni dalla Fondazione Roma e dal siderazione del proficuo suo Presidente che l’Avis di Roma, a fine 2016, e intenso lavoro svolto ebbe il piacere e l’onore di conferire al Prof. Ema- dall’Avis ai fini della dif- nuele, come piccolo gesto della nostra riconoscenza, fusione della cultura del la nomina a Socio Onorario. dono del sangue e grazie alla generosa e appas- Con animo sincero e con sentimenti di profonda sionata disponibilità dell’allora Presidente Prof. gratitudine, ci sentiamo di ripetere che - grazie Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, oggi alla Fondazione Roma (del cui “Comitato di Indirizzo” chiamato a presiedere la Terzo Pilastro Interna- abbiamo tuttora l’onore di far parte), al suo nuovo zionale – consentirono non solo l’erogazione ad Presidente Dott. Franco Parasassi e grazie alla Avis Roma di diversi contributi in anni veramente Terzo Pilastro Internazionale ed al suo Presidente difficili per la nostra attività, ma anche concrete Prof. Emanuele - l’Avis Roma potrà continuare a iniziative promozionali per i nostri Donatori, tra le godere di una partnership importante per la Città quali ricordiamo: la concessione per svariati anni e per le sue esigenze trasfusionali. S
avis a roma 10 ottobre 2019 AIP Onlus - Per te un semplice gesto, per noi è vita ALESSANDRO SEGATO utti conoscono l'AIDS, sigla di “Sindrome della ricerca nel campo delle Immunodeficienze T da Immunodeficienza Acquisita”. In pochi, invece, sanno che esistono anche le Im- Primitive. Il lavoro dell’Associazione è il risultato di una si- munodeficienze primitive (IDP), malattie congenite nergia di persone che si riuniscono all'unico scopo causate da alterazioni del sistema immunitario di migliorare la qualità di vita dei pazienti. Le che comportano una aumentata suscettibilità alle attività sono volte a dimostrare che la malattia è infezioni. Molte di esse si manifestano nei primi rara, ma che insieme si possono raggiungere le mesi di vita, mentre in alcuni casi si scoprono solo vette più alte; è solo con l’unione e con una costante in età adulta. E cambiano la vita. sensibilizzazione e informazione che si raggiungono È successo anche ad Alessandro Segato, presi- gli obiettivi. dente di AIP - Associazione Immunodeficienze Pri- Alessandro Segato: “Lo scopo di AIP Onlus è mitive Onlus. “All'età di 40 anni ho scoperto di quello di crescere sempre di più, poiché solo am- avere l'Immunodeficienza Comune Variabile (IDCV)”, pliando i nostri orizzonti potremo dire di essere più ci racconta. “Mi sono trovato catapultato in un vicino ai pazienti. Nel mondo delle malattie rare, le mondo del quale ignoravo completamente l'esi- Associazioni come la nostra hanno lo scopo di fare stenza. Da quel momento, grazie all'ospedale che da “cassa di risonanza” ai bisogni dei pazienti, così mi seguiva, ho scoperto AIP, che è stata fonda- che le esigenze di ognuno possano raggiungere gli stakeholder di questo sistema. Lo scopo di tutto ciò è portare nuova dignità alla nostra patologia ed essere vicini ai nostri pazienti non solo con un conforto costante, ma anche pro- ponendo e attuando soluzioni concrete a problemi che da troppo tempo sono insoluti. Per un paziente la vera risorsa è chi, in maniera del tutto anonima e gratuita, offre una parte di sè e mette a disposizione un emoderivato, ovvero im- munoglobuline, come salvavita. Capite bene che per un paziente, molte volte non è necessario sapere chi c’è dietro ad un gesto, ma che il gesto sia fatto. La responsabilità del dono, deriva sicuramente da una Educazione fa- miliare, che nel corso della vita ha tramandato at- mentale per riorganizzare tutta la mia vita. Sono teggiamenti e valori. entrato sempre più profondamente in questa realtà Per molti donare è una cosa normale, ma vorrei e nel 2014 sono stato eletto Presidente”. dirvi che alla base di tutto e in fondo alla filiera c’è L’Associazione Immunodeficienze Primitive (AIP un paziente con la propria vita, con la propria fa- Onlus), la cui attività è iniziata nel 1991, è un’orga- miglia, con il proprio lavoro…. nizzazione di volontariato fondata da un gruppo di Per cui diventa incredibile la solidarietà che pazienti, di familiari e di medici interessati alla scatta in un gesto così semplice ma cosi importante. diffusione dell’informazione e alla promozione Per te un semplice gesto, per noi è vita”. S
avis a roma 11 ottobre 2019 CIDP Onlus “Se tu doni, io cammino” PATRIZIA GARZENA ormicolio, scosse elet- a muovermi, ad alzarmi, non riu- F triche, punture di spilli, crampi che durano ore, scivo più a sollevare le braccia. Era come se avessi perso il con- il tatto che sparisce o si altera, trollo del mio corpo in pochissimi dolore. Il bicchiere scivola dalle giorni». Torna in ospedale e sta- dita inermi, le braccia ciondolano volta arriva la diagnosi. «Sindrome come fossi un burattino senza di Guillain-Barrè, una malattia fili. Vorresti alzarti ma il corpo autoimmune che, se non curata non reagisce. Vorresti camminare velocemente, può portare alla ma sbandi, inciampi, ti accartocci paralisi totale e in alcuni casi an- su te stesso, prigioniero dei tuoi che alla morte». La terapia che muscoli molli, immobile. Una salva Mirko sono le immunoglo- neuropatia disimmune cambia la buline. «Se ce l’ho fatta devo rin- vita. Da un giorno all’altro, tutti graziare i medici dell’ospedale quei movimenti che facevi in sciol- di Pordenone che prontamente tezza, dandoli per scontati, diventano un miraggio, hanno saputo diagnosticare e curare la mia malattia. a volte un incubo. Le neuropatie disimmuni sono Ma soprattutto i donatori perché è grazie a loro se malattie rare che colpiscono il sistema nervoso esiste la medicina che mi hanno somministrato». degli arti. Non si sa perché vengano, ma si sa che «Per produrre un grammo del medicinale, ci la qualità della vita dei pazienti cronici - o la loro vuole una donazione di sangue completa. Io ho ri- guarigione nelle forme acute - è legata a farmaci cevuto 150 grammi e senza quelle 150 persone emoderivati. Siamo malati rari, non è facile incon- che hanno donato molto probabilmente ora non trarci, ma la prossima volta che andate a donare, sarei tornato alla mia vita normale». Mirko ha dato pensate che dall'altra parte ci siamo anche noi. E l’orale della maturità in ospedale. «Un’esperienza che dipendiamo da voi. che ricorderò per tutta la vita». Mirko ha superato l'esame più difficile Adriano, la rinascita con le immunoglobuline Lo sport, gli amici, la scuola. Mirko ha 18 anni e sottocute sta affrontando l’esame di maturità quando, da un La malattia entra nella vita di Adriano a ottobre giorno all’altro, succede qualcosa che va al di là del 2009, in modo subdolo ma inesorabile. «Avevo della sua immaginazione. «Tutto è cominciato con 39 anni e lavoravo come agente di commercio, un disturbo alla mascella. Non riuscivo più a man- mi sobbarcavo fino a 150 km al giorno, avevo la giare e facevo fatica a bere. Poi arrivarono l’emi- mia famiglia, un bellissimo bambino». I primi crania, problemi di orientamento e della vista che segni sono i formicolii alle mani e ai piedi. Poi peggiorava nei luoghi molto illuminati». In ospedale Adriano comincia a barcollare, perde l’equilibrio, gli dicono che forse c’è una lussazione alla mascella, le gambe non reggono più, le mani perdono la ma Mirko torna a casa e sta sempre peggio. «Co- presa. Inizia la trafila per capire cosa sta succe- minciavo a sentire pian, piano indolenzirsi tutti i dendo. A febbraio 2010 la risposta. «Mi diagno- muscoli del corpo. Facevo molta fatica a camminare, sticano la CIDP, una malattia rara che ancora
avis a roma 12 ottobre 2019 oggi non si è capito da dove proviene. Mi tremano Adriano ha bisogno delle sue infusioni - 160 le mani, non ho più la forza, i muscoli perdono la grammi - ogni 25 giorni perché l’effetto delle im- loro tonicità, mi sento gambe e braccia come munoglobuline si esaurisce e vanno reintrodotte. fossero sempre addormentati e poi scosse elet- «Ma a volte passavano 35, 40 anche 50 giorni. Ogni triche dappertutto e quel formicolio che non va volta l’effetto finiva e tornavo al punto di partenza». mai via». CIDP è la sigla derivata dall’inglese, il Adriano non può più guidare, perde il lavoro, è co- nome italiano è polineuropatia infiammatoria de- stretto a usare la sedia a rotelle. mielinizzante cronica. Adriano comincia col cor- Chiede aiuto all’associazione CIDP Italia APS e, tisone e poi le plasmaferesi. «Tante sedute, ma dopo una lunga battaglia, la soluzione arriva nel nessun miglioramento». Passa alle immunoglo- 2017. Immunoglobuline sottocute, nel rispetto dei buline. Il farmaco funziona ma Adriano non sa tempi e del dosaggio. «Solo l’idea di non dover più ancora quale calvario lo aspetta per far valere il andare in ospedale per 6 giorni ogni volta che suo diritto alla cura. Come molte altre persone avevano un posto libero è stato un grosso sollievo. con neuropatia disimmune cronica, finisce nella Oggi, ogni 5 giorni impegno un’ora della mia gior- tenaglia della burocrazia e dei tagli alla spesa nata per l’infusione e faccio fisioterapia 2 volte a sanitaria. Le immunoglobuline costano: un flacone settimana». La vita è cambiata. In meglio. «Tremo da 5 grammi in 100 ml di soluzione è attorno ai molto meno, è aumentata la forza e il tono mu- 400 euro. Un paziente con CIDP ha bisogno fino scolare, la sedia a rotelle la uso solo se devo fare più di 200 metri, sono tornato a guidare anche se ho dei tutori. Tutto questo lo devo all'infu- sione regolare di immu- noglobuline ottenute dal sangue di chi, in maniera autonoma e anonima, dona. Vorrei poter dire “grazie!” ai donatori per tutto quello che fate. È merito vostro se io posso vivere una vita migliore». Sveva, i primi sintomi a 13 anni Sveva oggi ha 21 anni e studia Biologia. Convive con la CIDP da quando aveva 13 anni. «I primi sintomi si manifestarono nel novembre del 2010. Ero una ballerina di danza classica e a lezione iniziai ad avvertire un senso di a 25-30 flaconi ogni mese. Sono oltre i 10.000 pesantezza progressivo che mi portò a non riuscire euro solo di farmaco. La disponibilità di immu- più a proseguire e mi limitò in molte altre attività noglobuline dipende dalle donazioni. A volte fini- fisiche. A fine anno ebbi una fortissima influenza, scono e i pazienti in attesa peggiorano perché dopo la quale la situazione degenerò in fretta». A non esiste alternativa. febbraio 2011 Sveva è in un letto d’ospedale.
avis a roma 13 ottobre 2019 Pensano si tratti di una forma acuta di neuropatia disimmune, la sindrome di Guillain-Barré, ma solo L’ASSOCIAZIONE ITALIANA CIDP Italia APS il sospetto che invece possa trattarsi di una forma DELLE PERSONE CON NEUROPATIE cronica porta alla diagnosi corretta. Negli anni DISIMMUNI Sveva ha seguito terapie con cicli di immunoglobuline e cortisone in varia combinazione fino a trovare i CIDP Italia APS è l’associazione nazionale dosaggi minimi ottimali che oggi le consentono di che rappresenta le persone con neuropatie fare una vita normale. «Devo ringraziare CIDP disimmuni. In particolare, raggruppa pazienti Italia APS per l’aiuto che mi ha dato a trovare la con polineuropatia infiammatoria demieliniz- strada giusta. Le immunoglobuline sono state fon- damentali soprattutto all'inizio della mia malattia, zante cronica (acronimo inglese CIDP), sin- senza farmaco la mia situazione non dava cenni di drome di Guillain-Barré, neuropatia motoria miglioramenti. La mia famiglia ha sempre avuto a multifocale (MMN), sindrome di Lewis- cuore l'AVIS e la sua causa: mio nonno ha fatto Sumner e loro varianti. quasi 150 donazioni, mio padre e mia zia hanno Queste malattie del sistema nervoso peri- donato per anni». ferico sono classificate come rare e non han- no una causa conosciuta. Sia nelle forme Roberto, «senza terapia finirei sulla sedia a acute, sia in quelle croniche, le terapie di pri- rotelle» ma linea sono la plasmaferesi e l’infusione di «Camminavo nel corridoio dell’ufficio e all’im- immunoglobuline umane, a volte in combina- provviso, dopo tanto tempo, mi sono sentito le zione con i corticosteroidi. Le immunoglobu- gambe reggere di nuovo. Mi sono detto “è un mi- line sono la terapia d’elezione che i pazienti racolo” e avrei voluto mettermi a correre da tanto con CIDP o MMN ricevono per buona parte ero felice, lì in mezzo ai colleghi che mi avrebbero della vita. Il dosaggio standard è di circa 1 o 2 guardato come un pazzo». grammi di immunoglobuline per chilo di peso È il 2006 quando per Roberto arriva la svolta del paziente. Ciò significa che una sola perso- dopo il secondo ciclo di immunoglobuline in vena. na con CIDP normopeso può richiedere l’e- Intanto sono passati dieci anni dal giorno in cui, quivalente di 1200 donazioni di sangue l’anno scivolando sul pavimento bagnato di casa, si era per conservare autonomia di movimento. Sul accorto che qualcosa nella sua gamba sinistra sito www.cidp.it ci sono i video con le storie non funzionava. «Sono andato subito dal neurologo dei pazienti, insieme a informazioni sui pro- ma ci sono voluti circa 6 anni, tra il 1997 e il 2003, getti di CIDP Italia tra i quali il sostegno alle prima di scoprire che avevo una malattia rara, la donazioni di sangue e plasma. Per contattare neuropatia motoria multifocale o MNN. In quel l’associazione: cidpitaliaonlus@gmail.com e Facebook @cidpitaliaonlus S lasso di tempo ho creduto di avere una malattia genetica degenerativa per cui non esisteva cura». Fino al giorno dell'infusione di immunoglobuline. Fino a quella camminata, con passo fermo e un cittadino attivo per la società e una persona leggero, in corridoio. C’è voluto tempo prima di presente per la mia famiglia. Le immunoglobuline trovare il dosaggio e la modalità di somministrazione per me sono la vita, la differenza tra la disabilità e ottimale ma alla fine Roberto ce l'ha fatta. Dal l’autonomia, tra il sentirmi un peso e il poter fare 2013, ogni tre settimane sulla sua agenda ci sono la mia parte per gli altri. Sono pentito di non due giorni su cui c’è scritto “terapia”. In ospedale essere stato un donatore quando avrei potuto. le infermiere lo aspettano col suo nome scritto Vorrei potessero sapere quanto il loro gesto disin- sulle sacche: 120 grammi di immunoglobuline, la teressato fa la differenza nella vita di un'altra per- “ricarica”. «Senza il farmaco finirei su una sedia a sona. Non solo nell’emergenza ma nella quotidianità. rotelle nel giro di poco. Invece in tutti questi anni Non ci salvano la vita, ce la cambiano. Ogni giorno. la terapia mi ha permesso di lavorare, di essere In meglio». S
avis a roma 14 ottobre 2019 Patologia tiroidea e donazione sangue DEBORA GIANNI a tiroide è una piccola ghiandola situata Le alterazioni della tiroide possono essere di L alla base del collo posta inferiormente al pomo di Adamo. due tipi: strutturali e funzionali. Nel primo caso siamo in presenza di noduli o cisti. Le due metà (lobi) della ghiandola sono connesse I noduli, di natura benigna o maligna, possono nella parte centrale (detta istmo), che conferisce essere numerosi e aggregarsi tra loro, andando a alla tiroide la forma di un cravattino. Normalmente formare quello che si chiama gozzo multinodulare, la tiroide non si vede e può essere a malapena oppure sono formazioni singole di piccola o grande palpata, ma se aumenta di dimensioni, si può per- entità ma a volte di dimensioni considerevoli, tali cepirla facilmente alla palpazione e può comparire da determinare problemi a nervi e trachea. una massa prominente detta gozzo. Le cisti sono invece formazioni a contenuto È una ghiandola molto importante perché esercita liquido che possono raggiungere anche i tre centi- funzioni critiche durante tutto l’arco della vita come metri di lunghezza ma raramente possono consi- la frequenza cardiaca, la velocità con cui sono bru- derarsi preoccupanti. ciate le calorie, l’integrità della pelle, la crescita, Risulta fondamentale accertare la natura della la produzione di calore, la fertilità e la digestione. formazione così da scongiurare la possibile presenza Infatti, gli ormoni prodotti influenzano il metabolismo di tumori tiroidei. in due modi: Le alterazioni tiroidee funzionali possono avere • Stimolando quasi tutti i tessuti dell’organismo un duplice seguito: la eccessiva o mancata produzione a produrre proteine; di ormoni tiroidei è responsabile, rispettivamente, • Aumentando la quantità di ossigeno utilizzato dell’ipertiroidismo o dell’ipotiroidismo i cui sintomi dalle cellule. sono riassunti nelle immagini allegate.
avis a roma 15 ottobre 2019 Quali sono le cause delle malattie della tiroide? da aree iodocarenti ed in questo caso colpisce in L’ipotiroidismo è presente in forma lieve in quasi egual misura maschi e femmine. il 5% della popolazione e arriva al 10% nelle donne La carenza iodica insieme ad una predisposizione sopra i 60 anni, la causa più frequente è di origine genetica sono invece le cause più frequenti di pa- autoimmune (tiroidite cronica di Hashimoto) ed ha tologia nodulare della tiroide. una forte predisposizione genetica. Per motivi Il 50-60% della popolazione generale presenta ancora non noti, l’organismo attacca se stesso noduli di piccole dimensioni all’esame ecografico, (reazione autoimmune). La tiroide viene invasa dai mentre nel 5% dei soggetti i noduli tiroidei sono globuli bianchi e vengono creati anticorpi che at- palpabili. taccano la tiroide (anticorpi antitiroidei). I noduli si possono presentare isolati o nell’ambito Si riscontra più frequentemente nei soggetti con di una tiroide ingrandita (gozzo). Lo iodio è il co- anomalie cromosomiche (sindrome di Down, la sin- stituente essenziale dell’ormone tiroideo e viene drome di Turner, sindrome di Klinefelter), si associa introdotto nell’organismo con gli alimenti che ge- a patologie endocrine (diabete, ghiandole surrenali neralmente ne contengono basse concentrazioni. o paratiroidi ipoattive) e altre malattie autoimmuni Per prevenire la carenza di iodio è necessario (anemia perniciosa, artrite reumatoide, sindrome consumare in maniera varia e quotidiana cibi a di Sjögren o lupus eritematoso sistemico). più alto contenuto di questo micronutriente (pesce, latte e formaggi) e soprattutto fare uso di moderate L’ipertiroidismo franco colpisce fino al 2-3% quantità di sale arricchito di iodio (sale iodato). delle donne e raggiunge una prevalenza del 4-6% Durante la gravidanza e l’allattamento le donne nelle forme più lievi, può avere un’origine autoim- hanno bisogno di un apporto maggiore di iodio. mune (morbo di Basedow) ed in questo caso Pertanto nelle aree iodocarenti, le donne oltre ad colpisce soprattutto le donne in età giovane/adulta utilizzare con regolarità il sale iodato, dovrebbero oppure può essere causato da noduli tiroidei iper- assumere una quantità supplementare di iodio ri- funzionanti (gozzo multinodulare tossico) special- correndo a specifiche integrazioni (per esempio mente nella popolazione più anziana proveniente multivitaminico materno).
avis a roma 16 ottobre 2019 non deve essere utilizzato a tappeto, perchè il riscontro di noduli può destare inutili preoccupazioni, non giustificate dalla bassa percentuale di tumori maligni nell’ambito della patologia nodulare (meno del 5% di tutti i noduli tiroidei). Si preferisce dosare nel sangue l’ormone TSH e l’FT3/FT4, i cui va- lori permettono di sospettare un’al- terazione della funzione tiroidea (ipotiroidismo e ipertiroidismo) da confermare successivamente con indagini più specialistiche. L’ipotiroidismo si corregge fa- cilmente con l’assunzione di or- mone tiroideo (levotiroxina) con l’obiettivo sia di normalizzare i valori ormonali che di correggere i suoi sintomi con ripristino del pieno benessere. Chi sono i soggetti più a rischio per le alterazioni L’ipertiroidismo si cura con farmaci che bloccano della funzione tiroidea e delle sue conseguenze? la produzione ormonale e, nei casi in cui è richiesto È necessario identificare e sorvegliare alcuni il trattamento definitivo, mediante terapia radio- popolazioni a rischio per patologia tiroidea. metabolica con radioiodio o intervento chirurgico In particolare è consigliato uno studio della fun- di tiroidectomia. zione tiroidea in: Il gozzo nodulare è quasi sempre benigno e ne- • donne in età fertile che programmano una cessita solo di regolari controlli nel tempo, mentre gravidanza e che abbiano una delle seguenti con- i noduli maligni della tiroide possono essere curati dizioni: parenti di primo grado con ipertiroidismo con successo nella maggior parte dei casi mediante o ipotiroidismo, storia di tireopatia pregressa, pre- tiroidectomia associata in casi selezionati alla senza di anticorpi antitiroide o di altre patologie terapia radio-metabolica con radioiodio. autoimmuni, diabete tipo 1, assunzione di farmaci ad azione antitiroidea, residenza in aree a carenza Il donatore con problemi tiroidei iodica. Le patologie tiroidee in base al quadro clinico con- • soggetti anziani nei quali le disfunzioni tiroidee sentono o meno la possibilità di donare il sangue. anche lievi possono avere effetti dannosi sul sistema L’ipotiroidismo in trattamento farmacologico cardiovascolare. L’ipotiroidismo va ricercato in senza associate altre patologie autoimmuni o en- quelli che hanno disturbi metabolici e cardiova- docrinologiche permette di donare tranquillamente scolari, mentre l’ipertiroidismo, che può avere sin- il sangue, mentre l’associazione con esse esclude tomi sfumati, va ricercato in caso di calo ponderale, definitivamente la possibilità di donare. insorgenza di fibrillazione atriale e riduzione della L’ipertiroidismo in trattamento esclude tempo- massa muscolare. raneamente dalla donazione (2 anni dall’ultima somministrazione del farmaco). Come diagnosticare precocemente e curare ef- La presenza di noduli trattati con radioterapia ficacemente le malattie tiroidee? escludono dalla donazione per 6 mesi, se invece si L’esame più frequentemente utilizzato nella dia- ha diagnosi istologica di neoplasia tiroidea la so- gnosi delle malattie tiroidee è l'ecografia, anche se spensione è definitiva. S
avis a roma 17 ottobre 2019 Tiroide e alimentazione MARIA PAOLA LARIA a tiroide è una ghiandola endocrina a può influenzare negativamente la funzione della L forma di farfalla posizionata alla base del collo, produce gli ormoni tiroidei che ghiandola tiroidea; è quindi importante includere alimenti ad alto contenuto di ferro come il fegato, regolano, fra le altre cose, il battito cardiaco, la la carne soprattutto di cavallo, lenticchie e spinaci temperatura corporea e soprattutto il metabolismo, nella nostra alimentazione, ricordandoci di ag- ovvero come l'organismo utilizza e consuma le giungere un po' di limone sugli spinaci per au- sostanze nutritive degli alimenti. Nei bambini mentarne l'assorbimento. inoltre intervengono anche nello sviluppo fisico e Invece, cavoli, broccoli, cavolfiori, rape, ravanelli, psichico. tutte appartenenti alla famiglia delle crucifere, Vi sono dei micronutrienti presenti negli alimenti sono i cosiddetti alimenti gozzigeni che, insieme in grado di aiutare la tiroide a funzionare bene. alla soia, spinaci e miglio, riescono ad interferire Il primo fra tutti è lo iodio, micronutriente che con il metabolismo dello iodio, e quindi indiretta- entra nella composizione degli ormoni tiroidei e mente interferire negativamente con il metabolismo che è contenuto soprattutto nel pesce di mare, della tiroide. latte, latticini e nel sale iodato. Bisogna stare Anche i nitrati, contenuti nei pesci e nelle carni attenti però a come cuciniamo questi alimenti, trasformate, sono sostanze gozzigene: attenzione perché si è visto che la perdita di iodio può essere quindi a salumi, affettati e pesce affumicato. fino al 58% con la bollitura, fino al 70% cuocendo Ma se la nostra tiroide inizia a lavorare poco in forno e fino al 25% con la cottura alla griglia. É cosa possiamo fare? Sicuramente iniziare sotto quindi da preferire un bel piatto di pesce alla indicazione del medico la terapia ormonale sosti- piastra piuttosto che al forno, e quando è possibile tutiva; ma possiamo anche aiutare il farmaco a la- aggiungere il sale iodato a fine cottura. vorare meglio, come? La prima cosa da fare è, se Un altro minerale importante per il buon funzio- la formulazione è in compresse, assumere il namento della tiroide è il selenio, contenuto addi- farmaco a stomaco vuoto, meglio la mattina a di- zionato nelle patate o naturalmente nei frutti di giuno, ed aspettare un’oretta prima di mangiare: mare e nel pesce come ad esempio sardine, questo sia perché l'acidità dei succhi gastrici aiuta salmone e tonno, alcuni cereali integrali quali ad a far assorbire il farmaco, sia perché alcuni alimenti esempio l'avena, noci brasiliane carne e uova, il interferiscono con l'assorbimento dello stesso. quale è importante sia per la sua azione an- Un altro accorgimento è quello di non consumare tiossidante sia perché aiuta la con- caffè, soia e fibra per le prime versione dell'ormone T4 in T3. Pur- 4-5 ore dopo aver preso il troppo anche il selenio è sensibile farmaco; evitiamo quindi alle alte temperature e quindi può il cappuccino di soia o i ce- essere in parte perso con la cottura reali integrali e preferiamo latte degli alimenti. o orzo con del pane comune o bi- La carenza di zinco può influenzare scotti semplici. negativamente sul funzionamento É inoltre bene ricordare che se la degli ormoni tiroidei; è quindi impor- tiroide funziona di meno il nostro tante includere nella nostra alimenta- metabolismo rallenta; diventa impor- zione fegato, lievito, cereali, carne latte tante quindi, oltre a non eccedere con e derivati. Si è visto che anche una ca- le calorie, fare anche un'attività fisica renza di ferro o un anemia sideropenica quotidiana. S
avis a roma 18 ottobre 2019 Le cinque grandi sconfitte dei Romani Quattro disastri + Uno ROBERTO FANTAUZZI La storia di Roma antica, che va dal 753 i Romani, nei pressi dell’allora fiume Allia (oggi un L a.C. al 476 d.C., è piena di illustri perso- naggi che hanno fatto grande una città rigagnolo d’acqua, affluente del Tevere sulla via Salaria), i quali, vistisi persi, si ritirano in massa divenuta poi Capitale di un Impero. Ma a fronte di senza quasi combattere, rifugiandosi nella città di tantissime vittorie e battaglie campali combattute Veio. La battaglia, dal punto di vista di perdite ef- fettive, non fu così grave ma le conseguenze furono nefaste e Roma la ricorderà come un’onta indelebile, solo in par- te compensata dalle azioni dell’eroe dell’epoca: Furio Ca- millo. 2 - La battaglia di Canne: Canne, nell’attuale Regione della Puglia, nei pressi di Bar- letta, 216 a.C. ed in piena se- conda guerra Punica. Annibale ha già sconfitto più volte i Ro- da un esercito considerato una vera e propria mac- mani ma, per così dire, con perdite sopportabili. china da guerra vi sono state quattro battaglie (più Questi ultimi decidono quindi di sbaragliare una una) dove i romani hanno rischiato il tracollo, tale volta per tutte i Cartaginesi, allestendo un esercito è stata la loro disfatta sia dal punto di vista morale di quasi quattro volte superiore al nemico. La bat- che sul piano di perdite umane subite. Uso il taglia sembra vinta in partenza ed invece la tattica, termine quattro più una perché di una di queste, l’astuzia di quel genio militare di Annibale riescono la prima per essere precisi, le fonti sono molto a capovolgere le sorti ed i Romani subiscono, da scarse e non ho mai capito se considerarla un tutti i punti di vista, una vera e propria disfatta: vero e proprio disastro come le altre quattro. circa 45.000 perdite, numerosi prigionieri e l’esercito completamente distrutto. Si pensi che l’identica 1 - La battaglia del fiume Allia: 20 km a nord di tattica adottata da Annibale (la cosiddetta manovra Roma nel 390 a.C.. Le fonti sono davvero poche e a tenaglia) è ancora oggi oggetto di studio presso la storia si mischia con facilità a leggenda. Ad ogni l’accademia militare di West Point e non tutti sanno, modo, l’esercito dei Galli di Brenno punta su Roma, poi, che tra i superstiti di quella battaglia c’era un che di lì a poco subirà il primo “Sacco” della sua Tribuno che a stento riuscì a mettersi in salvo, im- storia millenaria. Si allestisce quindi in tutta fretta parando però bene la lezione: il suo nome era un esercito sicuro di poter vincere, mentre invece i Publio Cornelio Scipione, che in seguito verrà chia- Galli, superiori anche di numero, colgono di sorpresa mato l’Africano.
avis a roma 19 ottobre 2019 3 - La battaglia di Carre: Carre, a sud della Tur- chia, al confine con la Siria, 53 a.C.. A Roma Delle 4+1 sconfitte dell’esercito romano, curiosità governa il Triunvirato, formato da Cesare, Pompeo l’ultima sarà la più letale. Infatti, mentre ad (questi due colmi di fama e di gloria grazie alle esempio dopo la battaglia di Canne, Roma loro memorabili imprese) ed appunto Marco Licinio ebbe la forza di reagire contro l’astuzia e la Crasso. Quest’ultimo, desideroso anch’egli di con- forza militare di Annibale, dopo Adrianopoli quistarsi la sua fetta di gloria, sposta il teatro si preferirà incautamente la via del compro- delle operazioni belliche verso Oriente attaccando messo con i barbari, i quali prenderanno sem- l’Impero Persiano e - anziché dar retta ai suoi ge- pre più potere creando degli Stati del tutto in- nerali che gli consigliano di spostare prudentemente le truppe attraverso il fiume Eufrate, per garantirsi dipendenti all’interno dell’Impero Romano, soprattutto le riserve d’acqua - decide di attra- sino a sostituirsi infine allo stesso Imperatore versare il deserto per attaccare il nemico. Mai de- (476 d.C.: destituzione di Romolo Augustolo). cisione fu così sprovveduta: le legioni si trovarono prive di rifornimenti ed in balia dell’esercito partico, guidato dal Generale Surena, che inflisse una 378 d.C.. La pressione dell’intero popolo dei Goti dura sconfitta a Roma (20.000 perdite più 10.000 sul confine danubiano è sempre più preponderante prigionieri ridotti poi in schiavitù) e punì le ambizioni e - causa anche una mala gestione del flusso mi- di Crasso, catturato e poi ucciso versandogli gratorio - questi si ribellano scendendo in guerra dell’oro fuso in bocca. contro l’esercito dell’Imperatore d’Oriente Valente il quale, invece di attendere l’aiuto del suo pari 4 - La battaglia di Teutoburgo: foresta di Teutoburgo d’Occidente (Graziano), attacca imprudentemente in Bassa Sassonia in Germania, 9 d.C.. Roma cerca l’esercito Goto molto più numeroso. La battaglia di di estendere i propri confini sino al fiume Elba, al Adrianopoli verrà ricordata come concausa della di là del Reno ed invia, al comando di tre legioni, il fine dell’Impero Romano, visto che lo stesso Valente, Generale Publio Quintilio Varo che riesce inizialmente insieme ad altri 40.000 soldati, perirà in quell’oc- a penetrare nel fitto della foresta tedesca ma che casione. Nonostante le perdite Gote siano state invece cadrà più tardi in una trappola ordita dal molto più numerose, l’esercito romano verrà an- suo più fidato collaboratore, Arminio, un principe dei Cherusci, cresciuto tra i romani e comandante delle truppe ausiliarie delle legioni; questi tradirà Varo portando a morte certa il suo comandante e i suoi 15.000 uomini trucidati in tre giorni di com- battimenti. L’allora Imperatore Au- gusto rimase talmente sconvolto dalla notizia che gli ci volle più di qualche giorno per riprendersi, an- che perché temeva, non a torto, che un’eventuale alleanza delle po- polazioni germaniche potesse ap- profittarne passando al contrattacco: cosa che fortunatamente per Roma e per i suoi do- nientato e soprattutto, da allora in poi, le popolazioni mini non avvenne. barbariche penetreranno sempre di più all’interno del limes romano. Si pensi che il vescovo di Milano 5 - La battaglia di Adrianopoli: Adrianopoli, in dell’epoca (Sant’Ambrogio), nell’apprendere la notizia Turchia europea vicino al confine con la Bulgaria, della disfatta dirà: “…è la fine del Mondo”. S
avis a roma 20 ottobre 2019 Servizio civile in Avis Roma JENNY CASTELLANO, AGOSTINO LUCIO ROMANO uasi al termine della nostra esperienza, un appuntamento trimestrale con noi, ma di quanto Q vogliamo raccontarvi il nostro percorso. Siamo due ragazzi, Jenny ed Agostino, che grande sia la gioia di sapere di aver contribuito a salvare una vita. Tuttavia, questa non è altro che una hanno deciso di intraprendere la strada del Servizio piccola goccia nel mare: la missione è arrivare ai Civile Nazionale in Avis Roma. Abbiamo iniziato que- giovani, informarli e coinvolgerli. Roma è una grande st'avventura con grande entusiasmo, con l'idea di città, eccessivamente dispersiva ed educare i giovani poter impegnare parte del nostro tempo in qualcosa a riscoprire il fascino di momenti e luoghi di sana ag- di davvero importante. Il cammino del SCN, della gregazione, rappresenta la vera missione. Si pensa durata di un anno, comporta l'inserimento di giovani erroneamente che la distanza dei giovani dal dono volontari, tra i 18 e i 28 anni, all'interno di associazioni del sangue sia causata dal disinteresse o da uno stile o di enti che operano prevalentemente nell'ambito di vita non compatibile: nulla di più errato. I giovani della promozione sociale e culturale. In questo arco possono rappresentare una svolta. Bisogna per questo di tempo, si ha la possibilità di entrare nel vivo delle incrementare la presenza di giovani volontari sul dinamiche che caratterizzano l'operato di tali strutture, campo. Il servizio civile è un ottimo strumento da im- che lavorano quotidianamente per il perseguimento piegare per il raggiungimento di questo obbiettivo. di importanti finalità di solidarietà sociale. È per questo che sicuramente l’Avis rinnoverà l’e- In Avis Roma, abbiamo compreso quanto sia fon- sperienza del Servizio Civile, dando nuovamente damentale agire per il bene altrui. Siamo venuti a fiducia ai giovani; dando loro spazio e sviluppando conoscenza della necessità, sempre più insistente, attraverso le loro competenze un’azione innovativa; di diffondere ulteriormente la cultura del dono del fornendo loro l’opportunità di organizzare eventi, di sangue; ogni piccolo gesto di solidarietà può davvero utilizzare gli strumenti di comunicazione 2.0 per pro- cambiare le sorti di una vita. Il nostro compito più ri- muovere il dono, di avere un contatto diretto con le levante consiste sostanzialmente nell'accogliere e scuole e con i futuri potenziali donatori. Si potrebbe nell'assistere i donatori all'interno dei centri trasfu- portare una ventata di aria fresca all’interno di una sionali. Quotidianamente, quindi, abbiamo l'occasione associazione che da 90 anni si distingue per i risultati di entrare in contatto con numerosi donatori e so- prodotti in questo campo. prattutto di conoscere le loro storie, alcune felici, Allo stesso modo invitiamo i giovani a farsi promotori altre meno, ma tutte ricche di profondi insegnamenti. di questa missione ed a replicare la nostra stessa Il donatore tipo è colui che giunge al trasfusionale in esperienza, partecipando al bando del servizio civile casi di massima urgenza, per esigenze di sangue di ed entrando in questo mondo di solidarietà. Il servizio un proprio familiare o di un amico, vittima di un inci- civile infatti, non è solo crescita umana e personale, dente o affetto da grave malattia: in questo caso, l’e- ma anche una spinta allo sviluppo delle nostre capacità sperienza del dono diventa un evento obbligato ma professionali; un primo approccio al mondo lavorativo, sporadico. C’è un altro tipo di donatore, quello abituale, utile a comprendere al meglio i suoi aspetti ed il suo il cui numero va purtroppo man mano diminuendo. funzionamento, e altresì un’ottima finestra sul mondo L’età media dei donatori abituali si aggira tra i 35 e i del terzo settore per chiunque vedesse in esso il 55 anni, i giovani invece sono poco informati e scar- proprio futuro. samente sensibilizzati alla questione. Per concludere, vogliamo ringraziare tutti coloro Com’è ovvio, il nostro compito non si limita dunque che ci hanno accolto e accompagnato in questi mesi. alla sola assistenza del donatore al momento del Un particolare ringraziamento va a tutti i colleghi ristoro; si estende al quotidiano impegno di sensibi- che quotidianamente, con entusiasmo ci sono stati lizzare quel donatore sporadico parlando dell’emer- vicini coinvolgendoci nelle attività e dispensando con- genza sangue, di quanto poco faticoso sia prendere sigli. Infine, ringraziamo l’intero direttivo Avis. S
avis a roma 21 ottobre 2019 Il torneo Avis del CRAL Campus Ericsson guarda al ventennale CLAUDIO MENICHETTI, PIERLUIGI SALERA o scorso 12 Giugno si è conclusa la XIX il mondo delle donazioni e la stragrande maggio- L Edizione del Torneo Avis di Calcio a 5 organizzato dal CRAL Campus Ericsson. ranza dei partecipanti ha vissuto l’esperienza della prima donazione proprio nel campus Ericsson. In Quella che si svolgerà nel 2020 sarà dunque la questo è stata fondamentale la vicinanza e la col- 20^ edizione di un torneo che si appresta a diventare laborazione di Claudio Menichetti, a capo del storico. Gruppo Avis Ericsson, che ha stimolato l’interesse La storia, a dire il vero, è già scritta nei fatti e per questa meravigliosa esperienza con consape- nei cuori di tutti coloro che hanno vissuto il Torneo volezza e fiducia. “ai tempi d’oro”. Chi scrive ha vissuto questa ma- L’essere donatori, qui la scelta vincente, non è nifestazione da ambo i lati, da giocatore prima e rimasto soltanto un nobile gesto ma ha anche da organizzatore di alcune delle recenti edizioni; avuto dei risvolti sportivi, diventando il primo il clima che si respirava nel Campus Ericsson nel criterio di preferenza nel diramare i casi di pari classifica: a parità di punti, infatti, veniva consi- derata prima la squadra con il maggior numero di donatori, prima ancora dei classici criteri di differenza reti, scontro diretto e classifica disciplina: una innovazione che ha pochi eguali in Italia. L’Avis Roma, inoltre, ha anche patrocinato il torneo finanziando la premiazione, accompa- gnandosi in questo all’ente organizzatore (il CRAL Campus Ericsson, come già detto) che a sua volta si è sempre occupato della fase di gestione sportiva e dell’organizzazione della festa finale. Rispetto alle prime edizioni - memorabile quella del 2003 che ha raggiunto il picco storico di 25 squadre partecipanti - il numero delle ade- sioni si è stabilizzato negli ultimi tempi attorno alle 10-12 squadre, dati che riflettono la diminu- periodo Aprile - Giugno, era incredibilmente ecci- zione della popolazione aziendale. Ma nonostante tante per chi ama il calcio, e ogni giornata vissuta questo, il fascino che la manifestazione ancora al circolo (il Jolly Penta Club prima, poi il Paradise, esercita resta intatto: chiunque vi abbia preso infine l’Heaven di Morena e Cinecittà Bettini) era parte ha un ricordo indelebile nel cuore e sogna una giornata di festa. Ognuno avrebbe tanti di di tornare a giocare anche solo per riabbracciare quegli aneddoti da raccontare, che non basterebbe compagni ed avversari di mille battaglie. una serata: che tempi! Sarebbe bello, in occasione del ventennale, riu- L’Avis Roma è stata al nostro fianco fin dalla scire a ridare nuovo impulso al torneo coinvolgendo, fondazione, tanto da meritarne la menzione nella con l’aiuto dell’Avis Roma, anche squadre di altre denominazione del torneo. Ma l’Avis Roma non è aziende di base nella nostra Città. stata solo questo: è stata un incentivo a conoscere Dobbiamo riuscirci. S
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