Salva la vita. Dona sangue

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Poste Italiane S.p.A. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 2 DCB - ROMA - Aut. Trib. n. 430/2003 del 03/10/2003. Anno XVI numero 2 (48) ottobre 2019

salva la vita.
                 Dona sangue,
Salva la vita. Dona sangue
GRAZIE
 THANKPER
       YOUAVERMI SALVATO
            FOR SAVING MYLALIFE
                            VITA
W rld Blood Donor Day
  Dona gratuitamente, dona spesso. La donazione di sangue è importante.
Salva la vita. Dona sangue
avis a roma              3       ottobre 2019

sommario
Donatore di Sangue, Donatore di Vita                                                                                                      4

Giornata Mondiale del Donatore di Sangue,                                                                                                  5
l’incontro alla Camera con il Presidente Fico

Nel 2018 torna a crescere il numero dei donatori, quasi 1,7 milioni                                                                        6

Il ringraziamento di Avis Roma alla Fondazione Terzo Pilastro Internazionale                                                               8

AIP Onlus - Per te un semplice gesto, per noi è vita                                                                                      10

CIDP Onlus - Se tu doni, io cammino                                                                                                       11

Patologia tiroidea e donazione sangue                                                                                                     14

Tiroide e alimentazione                                                                                                                   17

Le cinque grandi sconfitte dei Romani                                                                                                     18

Servizio Civile in Avis Roma                                                                                                              20

Il torneo Avis del CRAL Campus Ericsson guarda al ventennale                                                                              21

AVIS News                                                                                                                                 22

AVIS Tempo Libero                                                                                                                         24

Elenchi Gruppi di Donazione                                                                                                               26

Memorandum del Donatore                                                                                                                   27

Centri Trasfusionali convenzionati con Avis Roma                                                                                          31
presso le Strutture Ospedaliere

                          Quadrimestrale. Periodico di informazione e cultura    Riccardo MAURI, Cristian PALADINI, Donato QUARTA.
                          edito dall’A.V.I.S. Comunale di Roma ODV.              Hanno collaborato a questo numero: Riccardo MAURI,
                          Anno XVI - n. 2 (48) ottobre 2019                      Filippo CAVAZZA, Adolfo CAMILLI, Alessandro SEGATO,
                          Autorizzazione del Tribunale di Roma n. 430/2003 del   Patrizia GARZENA, Debora GIANNI, Maria Paola LARIA,
                          03/10/2003.                                            Roberto FANTAUZZI, Agostino Lucio ROMANO, Jenny
                          Via Imperia, 2 - 00161 Roma                            CASTELLANO, Valeria MISSIANI, Pierluigi SALERA,
                          Tel. 06.4404249 - 06.44230134 - Fax. 06.44230136       Claudio MENICHETTI, Marco PASQUALONI, Raniero
                          www.avisroma.it
                                                                                 RANIERI.
                          Direttore responsabile: Riccardo MAURI.
                                                                                 Tutte le persone sopraelencate hanno collaborato a
                          Direttore editoriale: Maurizio INFANTINO.
                                                                                 titolo gratuito.
                          Caporedattore: Valeria MISSIANI.
                                                                                 Stampa: Eurolit Srl - Roma. Chiuso in tipografia il 27
                          Comitato di redazione: Maurizio INFANTINO, Adolfo
                          CAMILLI, Carlo STACCHINI, Valeria MISSIANI, Agostino   settembre 2019.
                          Lucio ROMANO, Giuseppe CASSONE, Sarah FELLINE,         STAMPA ASSOCIATIVA COPIA GRATUITA.
Salva la vita. Dona sangue
avis a roma       4     ottobre 2019

               Donatore di Sangue,
                 Donatore di Vita
                       MAURI RICCARDO - Direttore responsabile Avis a Roma

           ome tutti ben sappiamo non si finisce mai di apprendere e i corsi sono sempre utili per poter

  C        approfondire ulteriori conoscenze. Qualche mese fa ho partecipato ad un corso di aggiorna-
           mento organizzato dalla SICS, Società Italiana di Comunicazione Scientifica e Sanitaria, in col-
laborazione con l'Ordine Nazionale dei Giornalisti, dal titolo "Aspetti clinici, organizzativi e comunicativi
della donazione di sangue".
  Il corso ha approfondito i temi riguardanti le attività dei Centri Regionali Sangue, la qualità e sicurezza
del sistema complessivo di donazione, la regolamentazione delle attività trasfusionali e degli emoderi-
vati, l'importanza di una corretta informazione sulla donazione di sangue, il ruolo delle associazioni di
volontariato, la produzione di emo e plasma derivati.
                                                              Tra i relatori l'intellighenzia tecnico scientifica
                                                           del settore rappresentata dal presidente di AVIS
                                                           nazionale, dott. Gianpietro Briola, dal direttore
                                                           del Centro Nazionale Sangue, dott. Giancarlo
                                                           Maria Liumbruno, dal direttore del Centro
                                                           Regionale Sangue del Lazio, dott.ssa Stefania
                                                           Vaglio e dal vice presidente della Società Italiana
                                                           Medicina Trasfusionale e Immunoematologia,
                                                           dott. Francesco Fiorin.
                                                              Presenti, sempre tra i relatori, anche alcuni
                                                           rappresentanti di associazioni di malati, Patrizia
                                                           Garzena presidente CIDIP e Andrea Gressani vi-
                                                           ce presidente AIP. Entrambi hanno dato un valo-
                                                           re immenso, con i loro interventi, all'importante
                                                           gesto che ogni donatore compie quotidianamen-
                                                           te permettendo a chi ha patologie come le loro di
                                                           poter continuare a vivere in maniera dignitosa.
                                                              Personalmente, pur avendo ricoperto per tan-
                                                           ti anni ruoli di responsabile associativo a vari li-
                                                           velli, non ero mai venuto a conoscenza di questo
                                                           tipo di patologie così invalidanti. Dare spazio a
                                                           queste testimonianze così forti è un dovere non
                                                           solo come giornalista ma soprattutto per valo-
                                                           rizzare l'attività di mission nella quale AVIS è
                                                           impegnata ogni giorno al fine di garantire l'au-
                                                           tosufficienza ematica e la vita delle persone.
Ogni donatore/donatrice deve incrementare le donazioni sia di sangue intero che quelle effettuate in
aferesi: plasma, piastrine e globuli rossi.
Forse per il mondo sei solo una persona, ma per qualche persona sei tutto il mondo. Cit. G.G.M.
DONATE, DONATE, DONATE. S
Salva la vita. Dona sangue
avis a roma          5      ottobre 2019

                Giornata Mondiale del Donatore di Sangue

           L’incontro alla Camera
           con il Presidente Fico
                                              FILIPPO CAVAZZA

          In occasione della Giornata Mondiale del               Con la consegna di un nuovo labaro all’Intergruppo

   I      Donatore di Sangue una delegazione di
          AVIS NAZIONALE, guidata dal Presidente
                                                              donatori di sangue si è festeggiata anche alla Ca-
                                                              mera dei Deputati la Giornata Mondiale del Donatore
Gianpietro Briola, ha incontrato il Presidente della          di Sangue 2019.
Camera, On. Roberto Fico.                                        Presso la sala stampa di Montecitorio, sono stati
                                                              evidenziati i dati delle donazioni effettuate negli
                                                              ultimi 17 anni da parlamentari, collaboratori e
                                                              personale dell’istituzione. Sono state oltre 100 le
                                                              persone che hanno partecipato almeno una volta
                                                              e più di 900 le sacche raccolte.
                                                                 Alla presenza del Vicepresidente della Camera,
                                                              nonché donatore, Fabio Rampelli, e del referente
                                                              dell’Intergruppo, On. Gianni Mancuso, il Presidente
                                                              di AVIS NAZIONALE, Gianpietro Briola, e il Direttore
                                                              del Centro Nazionale Sangue, Giancarlo Liumbruno,
                                                              hanno consegnato il labaro e ripreso in sintesi i

  Tanti sono stati i temi di ordine socio-sanitario
affrontati nell’appuntamento, dalla carenza di per-
sonale nelle strutture trasfusionali all’invecchiamento
della popolazione, sottolineando sempre il ruolo
del volontariato del sangue e dei suoi donatori.
  “Abbiamo chiesto al presidente della Camera -
ha dichiarato il presidente AVIS - la massima col-
laborazione delle Istituzioni per la buona riuscita           dati della conferenza stampa del mattino al Ministero
della Giornata Mondiale del Donatore di Sangue                della Salute. A seguire sono stati premiati con una
2020 che si terrà in Italia. Sarà infatti un’occasione        medaglia i donatori più assidui di quest’avventura
molte importante per il nostro Paese, anche per               - bipartisan e senza barriere di partito - che negli
evidenziare le peculiarità del modello italiano, in-          anni ha coinvolto tantissime persone.
centrato sulla donazione gratuita e non remunerata.              Un ringraziamento speciale, alla fine, è stato at-
Proprio su questo tema, abbiamo riaffermato al                tribuito alla dott.ssa Paola Accogli, dell’infermeria
presidente Fico la necessità che il sangue e il               della Camera, e a Adolfo Camilli, di Avis Comunale
plasma rimangano beni pubblici, per arrestare al-             Roma. Molti sono poi stati i parlamentari che sui
cune tendenze - presenti in Europa - alla remune-             loro profili social hanno rilanciato sia la giornata
razione dei donatori”.                                        di donazione sia la premiazione. S
Salva la vita. Dona sangue
avis a roma       6     ottobre 2019

    Nel 2018 torna a crescere
     il numero dei donatori,
         quasi 1,7 milioni
                                             FILIPPO CAVAZZA

            opo anni con il segno                                            e delle loro associazioni è pos-
  D         meno, torna a salire il
            numero dei donatori
                                           Dati 2018, tornano
                                           a crescere di poco
                                                                             sibile garantirle quotidianamente
                                                                             ai  pazienti” ha sottolineato il
di sangue, che nel 2018 sono                 i donatori e buon               precedente Ministro della Salute
stati 1.682.724, con un aumento               incremento per                 Giulia Grillo. “Dobbiamo tutti la-
dello 0,2% rispetto all’anno pre-                                            vorare per sostenere e sviluppare
                                                 le donatrici.
cedente. Lo certificano i dati del                                           il sistema sangue italiano, re-
Centro nazionale sangue, resi                                                centemente riconosciuto come
noti oggi in vista della Giornata
                                                   Sistema                   un modello da seguire anche
Mondiale del Donatore di Sangue                autosufficiente               dall’Oms, che ci ha affidato l’or-
che l’Oms celebra il 14 giugno                ma soffre, al via              ganizzazione dell’evento globale
durante la conferenza stampa                  il nuovo portale               della Giornata Mondiale dei Do-
nell’auditorium del Ministero del-              del ministero                natori del 2020. Proprio la can-
la Salute, in cui è stato presentato            della Salute.                didatura, così come il nuovo por-
anche il nuovo portale www.do-                                               tale sulle donazioni presentato
nailsangue. salute.gov.it dedicato                                           oggi, sono alcuni esempi di una
ai donatori. I nuovi donatori sono poco più di collaborazione sempre più stretta fra tutti gli attori
371mila, in calo del 3,7%, mentre il 91,7% del del sistema, a cominciare dal ministero e dal
totale è rappresentato da donatori iscritti alle as- Centro Nazionale Sangue, indispensabile a questo
sociazioni di volontari. Sono in leggero calo anche scopo”.
i pazienti trasfusi, che nel 2018 sono stati circa         La Giornata Mondiale è stata anche l’occasione
630mila contro i 637mila dell’anno precedente. In per presentare il nuovo portale, realizzato in col-
totale le trasfusioni effettuate durante l’anno sono laborazione con il Ministero della Salute e il Centro
state quasi 3 milioni. L’inversione di tendenza non Nazionale Sangue, che si pone come obiettivo
riguarda i donatori in aferesi, la procedura che quello di essere un punto di riferimento sia per i
permette di donare soltanto alcune parti del sangue donatori abituali che per i nuovi e gli aspiranti do-
intero come il plasma e le piastrine, che sono stati natori, con informazioni di servizio, articoli di con-
202mila, con un calo dell’1,6%. Nel 2018 sono stati trasto alle fake news e testimonianze dal mondo
comunque raccolti 840mila chilogrammi di plasma, del volontariato.
4mila in più rispetto all’anno precedente, pienamente
in linea con gli obiettivi del Programma Nazionale         Le criticità del sistema: donatori sempre più
Plasma. Per il sangue è stata garantita anche lo vecchi e carenza di medici
scorso anno l’autosufficienza totale, che per i            I donatori nella fascia di età tra 18 e 25 anni
derivati del plasma è circa al 70%.                      sono in calo costante dal 2013, e nel 2018 sono ri-
   “Le trasfusioni e le terapie salvavita con i farmaci sultati poco più di 210mila, il 12% del totale. Stesso
derivati del plasma sono inseriti nei Livelli Essenziali trend per quelli tra 26 e 35 anni, che erano lo
di Assistenza, ma solo grazie allo sforzo dei donatori scorso anno 290mila, circa il 17%. Specularmente,
Salva la vita. Dona sangue
avis a roma         7      ottobre 2019

                                                                      “Viviamo in una situazione di sostanziale
                                                                   equilibrio, ma in alcune regioni periodica-
                                                                   mente è necessario ricorrere al sistema
                                                                   della compensazione. È importante che tutte
                                                                   le Regioni garantiscano una organizzazione
                                                                   della rete regionale di medicina trasfusionale
                                                                   tale da mantenere costanti i livelli di raccolta
                                                                   di plasma e sangue, ad esempio diversifi-
                                                                   cando gli orari di apertura dei centri di rac-
                                                                   colta per venire incontro alle esigenze dei
per effetto dell’invecchiamento della popolazione,          donatori. Per quanto riguarda la carenza di medici,
crescono invece i donatori nelle fasce più ‘anziane’:       che sconta anche l’assenza di una specializzazione
nelle fasce 36-45 e 46-55 sono rispettivamente il           in Medicina Trasfusionale, abbiamo chiesto agli
25% e il 29%.                                               Assessorati alla Salute delle Regioni, insieme ai
  Il sistema trasfusionale in Italia conta su oltre         presidenti dei collegi dei professori di Ematologia
270 Servizi Trasfusionali ospedalieri. Dal 2017 al          e Patologia Clinica di aumentare la disponibilità di
2018 il numero totale di professionisti si è ridotto        borse di studio per queste specialità per coprire
in 10 Regioni di 64 unità. Nei prossimi dieci anni si       gli organici anche nei Servizi Trasfusionali” ha
stima un fabbisogno di circa 500 unità di medici            commentato il Direttore Generale del Centro Na-
specialisti a causa del turnover.                           zionale Sangue Giancarlo Liumbruno. S
Salva la vita. Dona sangue
avis a roma         8      ottobre 2019

     Il ringraziamento di Avis
    Roma alla Fondazione Terzo
      Pilastro Internazionale
                                           ADOLFO CAMILLI

           conclusione di un im-                                             steriore nel vano sanitario e di

  A        pegnativo percorso di
           ristrutturazione di
                                                                                una saletta per l’anamnesi se-
                                                                                 parata dalla cabina guida. Da
due nostre autoemoteche per                                                       sottolineare il rifacimento di
adeguarle alle normative vi-                                                      tutto l’impianto elettrico e
genti - e con vivo compiaci-                                                      d’illuminazione, la rete LAN,
mento per l’originale “fumetto”                                                  i nuovi condizionatori e riscal-
realizzato sulla storia di AVIS,                                                datori, e la creazione di un am-
particolarmente utile per le nuove                                           pio piano di lavoro che faciliterà
generazioni - la nostra Associazione                                     l’attività trasfusionale del personale
si sente in dovere di ringraziare pubbli-                           infermieristico.
camente la Fondazione Terzo Pilastro Internazionale          Questa totale ristrutturazione ha permesso il
- e, con lei, la Fondazione Roma - per aver ancora         recupero di una delle autoemoteche più funzionali
una volta compreso le nostre pressanti esigenze            per dimensioni esterne, per le raccolte di sangue

di gestione, con la concessione di un generoso             nei molti siti della nostra Città che, sia per la
contributo che ha permesso l’aggiornamento degli           limitata larghezza delle strade, sia per la sosta di
automezzi, essenziali per la vita del Sodalizio.           veicoli mal parcheggiati, impediscono l’uso di mezzi
  Dalle foto allegate (l’ultima ci mostra una dei          di grosso ingombro.
due automezzi in circolazione già dalla fine di Giu-         Siamo certi che i Donatori sapranno apprezzare
gno), i nostri Donatori potranno constatare il gran        quanto testé realizzato al fine di assicurare loro
lavoro effettuato, in modo particolare sul motorho-        condizioni di accoglienza e di comodità adeguate
me, con una completa ristrutturazione interna che          alla nobiltà del gesto della donazione. Il secondo
ha visto la realizzazione di una seconda porta po-         automezzo, l’IVECO - il più grande sia per dimensioni
Salva la vita. Dona sangue
avis a roma          9      ottobre 2019

che per età - aveva subito negli anni già diversi               di biglietti gratuiti per i concerti dell’Orchestra
adeguamenti ma, ultimamente, necessitava del ri-                Sinfonica della Fondazione Roma; la dedica dell’o-
facimento dell’impiantistica elettrica e rete LAN,              pera “La Boheme” di Puccini, rappresentata nel
di un nuovo e più efficiente impianto d’illuminazione           2007 in occasione del nostro 70° di costituzione; il
a led, oltre a lavori di sistemazione della pavimen-            concerto tenutosi per le Associazioni del “Mondo
tazione interna.                                                del Sangue” nel 2014.
   Grazie anche a questi costosi lavori di adegua-                 Possiamo ben dire che la Fondazione Roma - ed
mento si è reso possibile ottenere il rilascio della            ora la Terzo Pilastro Internazionale - ci hanno so-
prestigiosa Certificazione di Qualità ISO 9001, che             stenuto negli anni e continuano a sostenerci per lo
premia anche l’attento lavoro svolto da Avis Roma               sviluppo della nostra attività volta ad incrementare
e da tutto il personale operante sia nella sede che             le donazioni del sangue nella nostra Città, purtroppo
in autoemoteca. È utile ricordare che il nostro rap-            ancora in cronica carenza: una carenza da attribuire
porto con la Fondazione Roma, già Fondazione                    essenzialmente all’invecchiamento della popola-
Cassa di Risparmio di Roma, risale all’anno 2000,               zione, alle tante esclusioni dovute principalmente
quando l’allora nostro Presidente Pier Luigi Ma-                ai viaggi dei potenziali donatori in aree endemiche,
nocchio, fu nominato membro del Comitato d’Indi-                agli stili di vita non corretti che escludono dalle
rizzo, su indicazione della nostra Avis, che aveva              donazioni gran parte della popolazione ed, in
avuto l’onore di farne parte unitamente ad un ri-               ultimo, al fatto che Roma è sede di Strutture d’ec-
stretto gruppo di Istituzioni impegnate nel sociale.            cellenza che assistono anche pazienti provenienti
   Tra la Fondazione e la nostra associazione, si               da molte parti d’Italia. È per questa solidarietà di-
instaurarono quindi cordiali rapporti che - in con-             mostrata negli anni dalla Fondazione Roma e dal

                             siderazione del proficuo           suo Presidente che l’Avis di Roma, a fine 2016,
                             e intenso lavoro svolto            ebbe il piacere e l’onore di conferire al Prof. Ema-
                             dall’Avis ai fini della dif-       nuele, come piccolo gesto della nostra riconoscenza,
                             fusione della cultura del          la nomina a Socio Onorario.
dono del sangue e grazie alla generosa e appas-                    Con animo sincero e con sentimenti di profonda
sionata disponibilità dell’allora Presidente Prof.              gratitudine, ci sentiamo di ripetere che - grazie
Avv. Emmanuele Francesco Maria Emanuele, oggi                   alla Fondazione Roma (del cui “Comitato di Indirizzo”
chiamato a presiedere la Terzo Pilastro Interna-                abbiamo tuttora l’onore di far parte), al suo nuovo
zionale – consentirono non solo l’erogazione ad                 Presidente Dott. Franco Parasassi e grazie alla
Avis Roma di diversi contributi in anni veramente               Terzo Pilastro Internazionale ed al suo Presidente
difficili per la nostra attività, ma anche concrete             Prof. Emanuele - l’Avis Roma potrà continuare a
iniziative promozionali per i nostri Donatori, tra le           godere di una partnership importante per la Città
quali ricordiamo: la concessione per svariati anni              e per le sue esigenze trasfusionali. S
Salva la vita. Dona sangue
avis a roma          10      ottobre 2019

   AIP Onlus - Per te un
semplice gesto, per noi è vita
                                           ALESSANDRO SEGATO

           utti conoscono l'AIDS, sigla di “Sindrome           della ricerca nel campo delle Immunodeficienze
  T        da Immunodeficienza Acquisita”. In pochi,
           invece, sanno che esistono anche le Im-
                                                               Primitive.
                                                                 Il lavoro dell’Associazione è il risultato di una si-
munodeficienze primitive (IDP), malattie congenite             nergia di persone che si riuniscono all'unico scopo
causate da alterazioni del sistema immunitario                 di migliorare la qualità di vita dei pazienti. Le
che comportano una aumentata suscettibilità alle               attività sono volte a dimostrare che la malattia è
infezioni. Molte di esse si manifestano nei primi              rara, ma che insieme si possono raggiungere le
mesi di vita, mentre in alcuni casi si scoprono solo           vette più alte; è solo con l’unione e con una costante
in età adulta. E cambiano la vita.                             sensibilizzazione e informazione che si raggiungono
  È successo anche ad Alessandro Segato, presi-                gli obiettivi.
dente di AIP - Associazione Immunodeficienze Pri-                Alessandro Segato: “Lo scopo di AIP Onlus è
mitive Onlus. “All'età di 40 anni ho scoperto di               quello di crescere sempre di più, poiché solo am-
avere l'Immunodeficienza Comune Variabile (IDCV)”,             pliando i nostri orizzonti potremo dire di essere più
ci racconta. “Mi sono trovato catapultato in un                vicino ai pazienti. Nel mondo delle malattie rare, le
mondo del quale ignoravo completamente l'esi-                  Associazioni come la nostra hanno lo scopo di fare
stenza. Da quel momento, grazie all'ospedale che               da “cassa di risonanza” ai bisogni dei pazienti, così
mi seguiva, ho scoperto AIP, che è stata fonda-                che le esigenze di ognuno possano raggiungere gli
                                                               stakeholder di questo sistema.
                                                                 Lo scopo di tutto ciò è portare nuova dignità alla
                                                               nostra patologia ed essere vicini ai nostri pazienti
                                                               non solo con un conforto costante, ma anche pro-
                                                               ponendo e attuando soluzioni concrete a problemi
                                                               che da troppo tempo sono insoluti.
                                                                 Per un paziente la vera risorsa è chi, in maniera
                                                               del tutto anonima e gratuita, offre una parte di sè
                                                               e mette a disposizione un emoderivato, ovvero im-
                                                               munoglobuline, come salvavita.
                                                                 Capite bene che per un paziente, molte volte
                                                               non è necessario sapere chi c’è dietro ad un gesto,
                                                               ma che il gesto sia fatto. La responsabilità del
                                                               dono, deriva sicuramente da una Educazione fa-
                                                               miliare, che nel corso della vita ha tramandato at-
mentale per riorganizzare tutta la mia vita. Sono              teggiamenti e valori.
entrato sempre più profondamente in questa realtà                Per molti donare è una cosa normale, ma vorrei
e nel 2014 sono stato eletto Presidente”.                      dirvi che alla base di tutto e in fondo alla filiera c’è
  L’Associazione Immunodeficienze Primitive (AIP               un paziente con la propria vita, con la propria fa-
Onlus), la cui attività è iniziata nel 1991, è un’orga-        miglia, con il proprio lavoro….
nizzazione di volontariato fondata da un gruppo di               Per cui diventa incredibile la solidarietà che
pazienti, di familiari e di medici interessati alla            scatta in un gesto così semplice ma cosi importante.
diffusione dell’informazione e alla promozione                 Per te un semplice gesto, per noi è vita”. S
avis a roma         11      ottobre 2019

                CIDP Onlus
         “Se tu doni, io cammino”
                                            PATRIZIA GARZENA

            ormicolio, scosse elet-                                              a muovermi, ad alzarmi, non riu-

  F         triche, punture di spilli,
            crampi che durano ore,
                                                                                 scivo più a sollevare le braccia.
                                                                                 Era come se avessi perso il con-
il tatto che sparisce o si altera,                                               trollo del mio corpo in pochissimi
dolore. Il bicchiere scivola dalle                                               giorni». Torna in ospedale e sta-
dita inermi, le braccia ciondolano                                               volta arriva la diagnosi. «Sindrome
come fossi un burattino senza                                                    di Guillain-Barrè, una malattia
fili. Vorresti alzarti ma il corpo                                               autoimmune che, se non curata
non reagisce. Vorresti camminare                                                 velocemente, può portare alla
ma sbandi, inciampi, ti accartocci                                               paralisi totale e in alcuni casi an-
su te stesso, prigioniero dei tuoi                                               che alla morte». La terapia che
muscoli molli, immobile. Una                                                     salva Mirko sono le immunoglo-
neuropatia disimmune cambia la                                                   buline. «Se ce l’ho fatta devo rin-
vita. Da un giorno all’altro, tutti                                              graziare i medici dell’ospedale
quei movimenti che facevi in sciol-                                              di Pordenone che prontamente
tezza, dandoli per scontati, diventano un miraggio,           hanno saputo diagnosticare e curare la mia malattia.
a volte un incubo. Le neuropatie disimmuni sono               Ma soprattutto i donatori perché è grazie a loro se
malattie rare che colpiscono il sistema nervoso               esiste la medicina che mi hanno somministrato».
degli arti. Non si sa perché vengano, ma si sa che               «Per produrre un grammo del medicinale, ci
la qualità della vita dei pazienti cronici - o la loro        vuole una donazione di sangue completa. Io ho ri-
guarigione nelle forme acute - è legata a farmaci             cevuto 150 grammi e senza quelle 150 persone
emoderivati. Siamo malati rari, non è facile incon-           che hanno donato molto probabilmente ora non
trarci, ma la prossima volta che andate a donare,             sarei tornato alla mia vita normale». Mirko ha dato
pensate che dall'altra parte ci siamo anche noi. E            l’orale della maturità in ospedale. «Un’esperienza
che dipendiamo da voi.                                        che ricorderò per tutta la vita».

  Mirko ha superato l'esame più difficile                       Adriano, la rinascita con le immunoglobuline
  Lo sport, gli amici, la scuola. Mirko ha 18 anni e          sottocute
sta affrontando l’esame di maturità quando, da un               La malattia entra nella vita di Adriano a ottobre
giorno all’altro, succede qualcosa che va al di là            del 2009, in modo subdolo ma inesorabile. «Avevo
della sua immaginazione. «Tutto è cominciato con              39 anni e lavoravo come agente di commercio,
un disturbo alla mascella. Non riuscivo più a man-            mi sobbarcavo fino a 150 km al giorno, avevo la
giare e facevo fatica a bere. Poi arrivarono l’emi-           mia famiglia, un bellissimo bambino». I primi
crania, problemi di orientamento e della vista che            segni sono i formicolii alle mani e ai piedi. Poi
peggiorava nei luoghi molto illuminati». In ospedale          Adriano comincia a barcollare, perde l’equilibrio,
gli dicono che forse c’è una lussazione alla mascella,        le gambe non reggono più, le mani perdono la
ma Mirko torna a casa e sta sempre peggio. «Co-               presa. Inizia la trafila per capire cosa sta succe-
minciavo a sentire pian, piano indolenzirsi tutti i           dendo. A febbraio 2010 la risposta. «Mi diagno-
muscoli del corpo. Facevo molta fatica a camminare,           sticano la CIDP, una malattia rara che ancora
avis a roma        12      ottobre 2019

oggi non si è capito da dove proviene. Mi tremano            Adriano ha bisogno delle sue infusioni - 160
le mani, non ho più la forza, i muscoli perdono la         grammi - ogni 25 giorni perché l’effetto delle im-
loro tonicità, mi sento gambe e braccia come               munoglobuline si esaurisce e vanno reintrodotte.
fossero sempre addormentati e poi scosse elet-             «Ma a volte passavano 35, 40 anche 50 giorni. Ogni
triche dappertutto e quel formicolio che non va            volta l’effetto finiva e tornavo al punto di partenza».
mai via». CIDP è la sigla derivata dall’inglese, il        Adriano non può più guidare, perde il lavoro, è co-
nome italiano è polineuropatia infiammatoria de-           stretto a usare la sedia a rotelle.
mielinizzante cronica. Adriano comincia col cor-             Chiede aiuto all’associazione CIDP Italia APS e,
tisone e poi le plasmaferesi. «Tante sedute, ma            dopo una lunga battaglia, la soluzione arriva nel
nessun miglioramento». Passa alle immunoglo-               2017. Immunoglobuline sottocute, nel rispetto dei
buline. Il farmaco funziona ma Adriano non sa              tempi e del dosaggio. «Solo l’idea di non dover più
ancora quale calvario lo aspetta per far valere il         andare in ospedale per 6 giorni ogni volta che
suo diritto alla cura. Come molte altre persone            avevano un posto libero è stato un grosso sollievo.
con neuropatia disimmune cronica, finisce nella            Oggi, ogni 5 giorni impegno un’ora della mia gior-
tenaglia della burocrazia e dei tagli alla spesa           nata per l’infusione e faccio fisioterapia 2 volte a
sanitaria. Le immunoglobuline costano: un flacone          settimana». La vita è cambiata. In meglio. «Tremo
da 5 grammi in 100 ml di soluzione è attorno ai            molto meno, è aumentata la forza e il tono mu-
400 euro. Un paziente con CIDP ha bisogno fino             scolare, la sedia a rotelle la uso solo se devo fare
                                                                                        più di 200 metri, sono
                                                                                        tornato a guidare anche
                                                                                        se ho dei tutori. Tutto
                                                                                        questo lo devo all'infu-
                                                                                        sione regolare di immu-
                                                                                        noglobuline ottenute dal
                                                                                        sangue di chi, in maniera
                                                                                        autonoma e anonima,
                                                                                        dona. Vorrei poter dire
                                                                                        “grazie!” ai donatori per
                                                                                        tutto quello che fate. È
                                                                                        merito vostro se io posso
                                                                                        vivere una vita migliore».

                                                                                       Sveva, i primi sintomi
                                                                                     a 13 anni
                                                                                       Sveva oggi ha 21 anni
                                                                                     e studia Biologia. Convive
                                                                                     con la CIDP da quando
                                                                                     aveva 13 anni. «I primi
                                                                                     sintomi si manifestarono
                                                                                     nel novembre del 2010.
                                                                                     Ero una ballerina di danza
                                                                                     classica e a lezione iniziai
                                                                                     ad avvertire un senso di
a 25-30 flaconi ogni mese. Sono oltre i 10.000             pesantezza progressivo che mi portò a non riuscire
euro solo di farmaco. La disponibilità di immu-            più a proseguire e mi limitò in molte altre attività
noglobuline dipende dalle donazioni. A volte fini-         fisiche. A fine anno ebbi una fortissima influenza,
scono e i pazienti in attesa peggiorano perché             dopo la quale la situazione degenerò in fretta». A
non esiste alternativa.                                    febbraio 2011 Sveva è in un letto d’ospedale.
avis a roma         13      ottobre 2019

Pensano si tratti di una forma acuta di neuropatia
disimmune, la sindrome di Guillain-Barré, ma solo                 L’ASSOCIAZIONE ITALIANA

                                                                                                                       CIDP Italia APS
il sospetto che invece possa trattarsi di una forma
                                                                  DELLE PERSONE CON NEUROPATIE
cronica porta alla diagnosi corretta. Negli anni
                                                                  DISIMMUNI
Sveva ha seguito terapie con cicli di immunoglobuline
e cortisone in varia combinazione fino a trovare i
                                                                     CIDP Italia APS è l’associazione nazionale
dosaggi minimi ottimali che oggi le consentono di
                                                                  che rappresenta le persone con neuropatie
fare una vita normale. «Devo ringraziare CIDP
                                                                  disimmuni. In particolare, raggruppa pazienti
Italia APS per l’aiuto che mi ha dato a trovare la
                                                                  con polineuropatia infiammatoria demieliniz-
strada giusta. Le immunoglobuline sono state fon-
damentali soprattutto all'inizio della mia malattia,              zante cronica (acronimo inglese CIDP), sin-
senza farmaco la mia situazione non dava cenni di                 drome di Guillain-Barré, neuropatia motoria
miglioramenti. La mia famiglia ha sempre avuto a                  multifocale (MMN), sindrome di Lewis-
cuore l'AVIS e la sua causa: mio nonno ha fatto                   Sumner e loro varianti.
quasi 150 donazioni, mio padre e mia zia hanno                       Queste malattie del sistema nervoso peri-
donato per anni».                                                 ferico sono classificate come rare e non han-
                                                                  no una causa conosciuta. Sia nelle forme
  Roberto, «senza terapia finirei sulla sedia a                   acute, sia in quelle croniche, le terapie di pri-
rotelle»                                                          ma linea sono la plasmaferesi e l’infusione di
  «Camminavo nel corridoio dell’ufficio e all’im-                 immunoglobuline umane, a volte in combina-
provviso, dopo tanto tempo, mi sono sentito le                    zione con i corticosteroidi. Le immunoglobu-
gambe reggere di nuovo. Mi sono detto “è un mi-                   line sono la terapia d’elezione che i pazienti
racolo” e avrei voluto mettermi a correre da tanto                con CIDP o MMN ricevono per buona parte
ero felice, lì in mezzo ai colleghi che mi avrebbero              della vita. Il dosaggio standard è di circa 1 o 2
guardato come un pazzo».                                          grammi di immunoglobuline per chilo di peso
  È il 2006 quando per Roberto arriva la svolta                   del paziente. Ciò significa che una sola perso-
dopo il secondo ciclo di immunoglobuline in vena.                 na con CIDP normopeso può richiedere l’e-
Intanto sono passati dieci anni dal giorno in cui,                quivalente di 1200 donazioni di sangue l’anno
scivolando sul pavimento bagnato di casa, si era                  per conservare autonomia di movimento. Sul
accorto che qualcosa nella sua gamba sinistra                     sito www.cidp.it ci sono i video con le storie
non funzionava. «Sono andato subito dal neurologo                 dei pazienti, insieme a informazioni sui pro-
ma ci sono voluti circa 6 anni, tra il 1997 e il 2003,            getti di CIDP Italia tra i quali il sostegno alle
prima di scoprire che avevo una malattia rara, la
                                                                  donazioni di sangue e plasma. Per contattare
neuropatia motoria multifocale o MNN. In quel
                                                                  l’associazione: cidpitaliaonlus@gmail.com e
                                                                  Facebook @cidpitaliaonlus S
lasso di tempo ho creduto di avere una malattia
genetica degenerativa per cui non esisteva cura».
Fino al giorno dell'infusione di immunoglobuline.
Fino a quella camminata, con passo fermo e                    un cittadino attivo per la società e una persona
leggero, in corridoio. C’è voluto tempo prima di              presente per la mia famiglia. Le immunoglobuline
trovare il dosaggio e la modalità di somministrazione         per me sono la vita, la differenza tra la disabilità e
ottimale ma alla fine Roberto ce l'ha fatta. Dal              l’autonomia, tra il sentirmi un peso e il poter fare
2013, ogni tre settimane sulla sua agenda ci sono             la mia parte per gli altri. Sono pentito di non
due giorni su cui c’è scritto “terapia”. In ospedale          essere stato un donatore quando avrei potuto.
le infermiere lo aspettano col suo nome scritto               Vorrei potessero sapere quanto il loro gesto disin-
sulle sacche: 120 grammi di immunoglobuline, la               teressato fa la differenza nella vita di un'altra per-
“ricarica”. «Senza il farmaco finirei su una sedia a          sona. Non solo nell’emergenza ma nella quotidianità.
rotelle nel giro di poco. Invece in tutti questi anni         Non ci salvano la vita, ce la cambiano. Ogni giorno.
la terapia mi ha permesso di lavorare, di essere              In meglio». S
avis a roma          14      ottobre 2019

                 Patologia tiroidea
                e donazione sangue
                                              DEBORA GIANNI

              a tiroide è una piccola ghiandola situata           Le alterazioni della tiroide possono essere di

  L           alla base del collo posta inferiormente
              al pomo di Adamo.
                                                               due tipi: strutturali e funzionali. Nel primo caso
                                                               siamo in presenza di noduli o cisti.
  Le due metà (lobi) della ghiandola sono connesse                I noduli, di natura benigna o maligna, possono
nella parte centrale (detta istmo), che conferisce             essere numerosi e aggregarsi tra loro, andando a
alla tiroide la forma di un cravattino. Normalmente            formare quello che si chiama gozzo multinodulare,
la tiroide non si vede e può essere a malapena                 oppure sono formazioni singole di piccola o grande
palpata, ma se aumenta di dimensioni, si può per-              entità ma a volte di dimensioni considerevoli, tali
cepirla facilmente alla palpazione e può comparire             da determinare problemi a nervi e trachea.
una massa prominente detta gozzo.                                 Le cisti sono invece formazioni a contenuto
  È una ghiandola molto importante perché esercita             liquido che possono raggiungere anche i tre centi-
funzioni critiche durante tutto l’arco della vita come         metri di lunghezza ma raramente possono consi-
la frequenza cardiaca, la velocità con cui sono bru-           derarsi preoccupanti.
ciate le calorie, l’integrità della pelle, la crescita,           Risulta fondamentale accertare la natura della
la produzione di calore, la fertilità e la digestione.         formazione così da scongiurare la possibile presenza
Infatti, gli ormoni prodotti influenzano il metabolismo        di tumori tiroidei.
in due modi:                                                      Le alterazioni tiroidee funzionali possono avere
  • Stimolando quasi tutti i tessuti dell’organismo            un duplice seguito: la eccessiva o mancata produzione
a produrre proteine;                                           di ormoni tiroidei è responsabile, rispettivamente,
  • Aumentando la quantità di ossigeno utilizzato              dell’ipertiroidismo o dell’ipotiroidismo i cui sintomi
dalle cellule.                                                 sono riassunti nelle immagini allegate.
avis a roma         15      ottobre 2019

   Quali sono le cause delle malattie della tiroide?         da aree iodocarenti ed in questo caso colpisce in
   L’ipotiroidismo è presente in forma lieve in quasi        egual misura maschi e femmine.
il 5% della popolazione e arriva al 10% nelle donne            La carenza iodica insieme ad una predisposizione
sopra i 60 anni, la causa più frequente è di origine         genetica sono invece le cause più frequenti di pa-
autoimmune (tiroidite cronica di Hashimoto) ed ha            tologia nodulare della tiroide.
una forte predisposizione genetica. Per motivi                 Il 50-60% della popolazione generale presenta
ancora non noti, l’organismo attacca se stesso               noduli di piccole dimensioni all’esame ecografico,
(reazione autoimmune). La tiroide viene invasa dai           mentre nel 5% dei soggetti i noduli tiroidei sono
globuli bianchi e vengono creati anticorpi che at-           palpabili.
taccano la tiroide (anticorpi antitiroidei).                   I noduli si possono presentare isolati o nell’ambito
   Si riscontra più frequentemente nei soggetti con          di una tiroide ingrandita (gozzo). Lo iodio è il co-
anomalie cromosomiche (sindrome di Down, la sin-             stituente essenziale dell’ormone tiroideo e viene
drome di Turner, sindrome di Klinefelter), si associa        introdotto nell’organismo con gli alimenti che ge-
a patologie endocrine (diabete, ghiandole surrenali          neralmente ne contengono basse concentrazioni.
o paratiroidi ipoattive) e altre malattie autoimmuni         Per prevenire la carenza di iodio è necessario
(anemia perniciosa, artrite reumatoide, sindrome             consumare in maniera varia e quotidiana cibi a
di Sjögren o lupus eritematoso sistemico).                   più alto contenuto di questo micronutriente (pesce,
                                                             latte e formaggi) e soprattutto fare uso di moderate
  L’ipertiroidismo franco colpisce fino al 2-3%              quantità di sale arricchito di iodio (sale iodato).
delle donne e raggiunge una prevalenza del 4-6%                Durante la gravidanza e l’allattamento le donne
nelle forme più lievi, può avere un’origine autoim-          hanno bisogno di un apporto maggiore di iodio.
mune (morbo di Basedow) ed in questo caso                    Pertanto nelle aree iodocarenti, le donne oltre ad
colpisce soprattutto le donne in età giovane/adulta          utilizzare con regolarità il sale iodato, dovrebbero
oppure può essere causato da noduli tiroidei iper-           assumere una quantità supplementare di iodio ri-
funzionanti (gozzo multinodulare tossico) special-           correndo a specifiche integrazioni (per esempio
mente nella popolazione più anziana proveniente              multivitaminico materno).
avis a roma          16      ottobre 2019

                                                                                 non deve essere utilizzato a tappeto,
                                                                                 perchè il riscontro di noduli può
                                                                                 destare inutili preoccupazioni, non
                                                                                 giustificate dalla bassa percentuale
                                                                                 di tumori maligni nell’ambito della
                                                                                 patologia nodulare (meno del 5%
                                                                                 di tutti i noduli tiroidei).
                                                                                    Si preferisce dosare nel sangue
                                                                                 l’ormone TSH e l’FT3/FT4, i cui va-
                                                                                 lori permettono di sospettare un’al-
                                                                                 terazione della funzione tiroidea
                                                                                 (ipotiroidismo e ipertiroidismo) da
                                                                                 confermare successivamente con
                                                                                 indagini più specialistiche.
                                                                                    L’ipotiroidismo si corregge fa-
                                                                                 cilmente con l’assunzione di or-
                                                                                 mone tiroideo (levotiroxina) con
                                                                                 l’obiettivo sia di normalizzare i
                                                                                 valori ormonali che di correggere
                                                                                 i suoi sintomi con ripristino del
                                                                                 pieno benessere.
   Chi sono i soggetti più a rischio per le alterazioni           L’ipertiroidismo si cura con farmaci che bloccano
della funzione tiroidea e delle sue conseguenze?               la produzione ormonale e, nei casi in cui è richiesto
   È necessario identificare e sorvegliare alcuni              il trattamento definitivo, mediante terapia radio-
popolazioni a rischio per patologia tiroidea.                  metabolica con radioiodio o intervento chirurgico
   In particolare è consigliato uno studio della fun-          di tiroidectomia.
zione tiroidea in:                                                Il gozzo nodulare è quasi sempre benigno e ne-
   • donne in età fertile che programmano una                  cessita solo di regolari controlli nel tempo, mentre
gravidanza e che abbiano una delle seguenti con-               i noduli maligni della tiroide possono essere curati
dizioni: parenti di primo grado con ipertiroidismo             con successo nella maggior parte dei casi mediante
o ipotiroidismo, storia di tireopatia pregressa, pre-          tiroidectomia associata in casi selezionati alla
senza di anticorpi antitiroide o di altre patologie            terapia radio-metabolica con radioiodio.
autoimmuni, diabete tipo 1, assunzione di farmaci
ad azione antitiroidea, residenza in aree a carenza               Il donatore con problemi tiroidei
iodica.                                                           Le patologie tiroidee in base al quadro clinico con-
   • soggetti anziani nei quali le disfunzioni tiroidee        sentono o meno la possibilità di donare il sangue.
anche lievi possono avere effetti dannosi sul sistema             L’ipotiroidismo in trattamento farmacologico
cardiovascolare. L’ipotiroidismo va ricercato in               senza associate altre patologie autoimmuni o en-
quelli che hanno disturbi metabolici e cardiova-               docrinologiche permette di donare tranquillamente
scolari, mentre l’ipertiroidismo, che può avere sin-           il sangue, mentre l’associazione con esse esclude
tomi sfumati, va ricercato in caso di calo ponderale,          definitivamente la possibilità di donare.
insorgenza di fibrillazione atriale e riduzione della             L’ipertiroidismo in trattamento esclude tempo-
massa muscolare.                                               raneamente dalla donazione (2 anni dall’ultima
                                                               somministrazione del farmaco).
   Come diagnosticare precocemente e curare ef-                   La presenza di noduli trattati con radioterapia
ficacemente le malattie tiroidee?                              escludono dalla donazione per 6 mesi, se invece si
   L’esame più frequentemente utilizzato nella dia-            ha diagnosi istologica di neoplasia tiroidea la so-
gnosi delle malattie tiroidee è l'ecografia, anche se          spensione è definitiva. S
avis a roma         17      ottobre 2019

        Tiroide e alimentazione
                                          MARIA PAOLA LARIA

           a tiroide è una ghiandola endocrina a             può influenzare negativamente la funzione della

  L        forma di farfalla posizionata alla base
           del collo, produce gli ormoni tiroidei che
                                                             ghiandola tiroidea; è quindi importante includere
                                                             alimenti ad alto contenuto di ferro come il fegato,
regolano, fra le altre cose, il battito cardiaco, la         la carne soprattutto di cavallo, lenticchie e spinaci
temperatura corporea e soprattutto il metabolismo,           nella nostra alimentazione, ricordandoci di ag-
ovvero come l'organismo utilizza e consuma le                giungere un po' di limone sugli spinaci per au-
sostanze nutritive degli alimenti. Nei bambini               mentarne l'assorbimento.
inoltre intervengono anche nello sviluppo fisico e              Invece, cavoli, broccoli, cavolfiori, rape, ravanelli,
psichico.                                                    tutte appartenenti alla famiglia delle crucifere,
   Vi sono dei micronutrienti presenti negli alimenti        sono i cosiddetti alimenti gozzigeni che, insieme
in grado di aiutare la tiroide a funzionare bene.            alla soia, spinaci e miglio, riescono ad interferire
   Il primo fra tutti è lo iodio, micronutriente che         con il metabolismo dello iodio, e quindi indiretta-
entra nella composizione degli ormoni tiroidei e             mente interferire negativamente con il metabolismo
che è contenuto soprattutto nel pesce di mare,               della tiroide.
latte, latticini e nel sale iodato. Bisogna stare               Anche i nitrati, contenuti nei pesci e nelle carni
attenti però a come cuciniamo questi alimenti,               trasformate, sono sostanze gozzigene: attenzione
perché si è visto che la perdita di iodio può essere         quindi a salumi, affettati e pesce affumicato.
fino al 58% con la bollitura, fino al 70% cuocendo              Ma se la nostra tiroide inizia a lavorare poco
in forno e fino al 25% con la cottura alla griglia. É        cosa possiamo fare? Sicuramente iniziare sotto
quindi da preferire un bel piatto di pesce alla              indicazione del medico la terapia ormonale sosti-
piastra piuttosto che al forno, e quando è possibile         tutiva; ma possiamo anche aiutare il farmaco a la-
aggiungere il sale iodato a fine cottura.                    vorare meglio, come? La prima cosa da fare è, se
   Un altro minerale importante per il buon funzio-          la formulazione è in compresse, assumere il
namento della tiroide è il selenio, contenuto addi-          farmaco a stomaco vuoto, meglio la mattina a di-
zionato nelle patate o naturalmente nei frutti di            giuno, ed aspettare un’oretta prima di mangiare:
mare e nel pesce come ad esempio sardine,                    questo sia perché l'acidità dei succhi gastrici aiuta
salmone e tonno, alcuni cereali integrali quali ad           a far assorbire il farmaco, sia perché alcuni alimenti
esempio l'avena, noci brasiliane carne e uova, il            interferiscono con l'assorbimento dello stesso.
quale è importante sia per la sua azione an-                    Un altro accorgimento è quello di non consumare
tiossidante sia perché aiuta la con-                                                   caffè, soia e fibra per le prime
versione dell'ormone T4 in T3. Pur-                                                      4-5 ore dopo aver preso il
troppo anche il selenio è sensibile                                                       farmaco; evitiamo quindi
alle alte temperature e quindi può                                                      il cappuccino di soia o i ce-
essere in parte perso con la cottura                                                 reali integrali e preferiamo latte
degli alimenti.                                                                 o orzo con del pane comune o bi-
   La carenza di zinco può influenzare                                       scotti semplici.
negativamente sul funzionamento                                                  É inoltre bene ricordare che se la
degli ormoni tiroidei; è quindi impor-                                       tiroide funziona di meno il nostro
tante includere nella nostra alimenta-                                      metabolismo rallenta; diventa impor-
zione fegato, lievito, cereali, carne latte                                tante quindi, oltre a non eccedere con
e derivati. Si è visto che anche una ca-                                   le calorie, fare anche un'attività fisica
renza di ferro o un anemia sideropenica                                     quotidiana. S
avis a roma          18      ottobre 2019

                 Le cinque grandi
               sconfitte dei Romani
                 Quattro disastri + Uno
                                           ROBERTO FANTAUZZI

          La storia di Roma antica, che va dal 753             i Romani, nei pressi dell’allora fiume Allia (oggi un

  L       a.C. al 476 d.C., è piena di illustri perso-
          naggi che hanno fatto grande una città
                                                               rigagnolo d’acqua, affluente del Tevere sulla via
                                                               Salaria), i quali, vistisi persi, si ritirano in massa
divenuta poi Capitale di un Impero. Ma a fronte di             senza quasi combattere, rifugiandosi nella città di
tantissime vittorie e battaglie campali combattute             Veio. La battaglia, dal punto di vista di perdite ef-
                                                                                       fettive, non fu così grave ma
                                                                                       le conseguenze furono nefaste
                                                                                       e Roma la ricorderà come
                                                                                       un’onta indelebile, solo in par-
                                                                                       te compensata dalle azioni
                                                                                       dell’eroe dell’epoca: Furio Ca-
                                                                                       millo.

                                                                                         2 - La battaglia di Canne:
                                                                                       Canne, nell’attuale Regione
                                                                                       della Puglia, nei pressi di Bar-
                                                                                       letta, 216 a.C. ed in piena se-
                                                                                       conda guerra Punica. Annibale
                                                                                       ha già sconfitto più volte i Ro-
da un esercito considerato una vera e propria mac-             mani ma, per così dire, con perdite sopportabili.
china da guerra vi sono state quattro battaglie (più           Questi ultimi decidono quindi di sbaragliare una
una) dove i romani hanno rischiato il tracollo, tale           volta per tutte i Cartaginesi, allestendo un esercito
è stata la loro disfatta sia dal punto di vista morale         di quasi quattro volte superiore al nemico. La bat-
che sul piano di perdite umane subite. Uso il                  taglia sembra vinta in partenza ed invece la tattica,
termine quattro più una perché di una di queste,               l’astuzia di quel genio militare di Annibale riescono
la prima per essere precisi, le fonti sono molto               a capovolgere le sorti ed i Romani subiscono, da
scarse e non ho mai capito se considerarla un                  tutti i punti di vista, una vera e propria disfatta:
vero e proprio disastro come le altre quattro.                 circa 45.000 perdite, numerosi prigionieri e l’esercito
                                                               completamente distrutto. Si pensi che l’identica
  1 - La battaglia del fiume Allia: 20 km a nord di            tattica adottata da Annibale (la cosiddetta manovra
Roma nel 390 a.C.. Le fonti sono davvero poche e               a tenaglia) è ancora oggi oggetto di studio presso
la storia si mischia con facilità a leggenda. Ad ogni          l’accademia militare di West Point e non tutti sanno,
modo, l’esercito dei Galli di Brenno punta su Roma,            poi, che tra i superstiti di quella battaglia c’era un
che di lì a poco subirà il primo “Sacco” della sua             Tribuno che a stento riuscì a mettersi in salvo, im-
storia millenaria. Si allestisce quindi in tutta fretta        parando però bene la lezione: il suo nome era
un esercito sicuro di poter vincere, mentre invece i           Publio Cornelio Scipione, che in seguito verrà chia-
Galli, superiori anche di numero, colgono di sorpresa          mato l’Africano.
avis a roma          19      ottobre 2019

   3 - La battaglia di Carre: Carre, a sud della Tur-
chia, al confine con la Siria, 53 a.C.. A Roma                          Delle 4+1 sconfitte dell’esercito romano,

                                                                                                                            curiosità
governa il Triunvirato, formato da Cesare, Pompeo
                                                                     l’ultima sarà la più letale. Infatti, mentre ad
(questi due colmi di fama e di gloria grazie alle
                                                                     esempio dopo la battaglia di Canne, Roma
loro memorabili imprese) ed appunto Marco Licinio
                                                                     ebbe la forza di reagire contro l’astuzia e la
Crasso. Quest’ultimo, desideroso anch’egli di con-
                                                                     forza militare di Annibale, dopo Adrianopoli
quistarsi la sua fetta di gloria, sposta il teatro
                                                                     si preferirà incautamente la via del compro-
delle operazioni belliche verso Oriente attaccando
                                                                     messo con i barbari, i quali prenderanno sem-
l’Impero Persiano e - anziché dar retta ai suoi ge-
                                                                     pre più potere creando degli Stati del tutto in-
nerali che gli consigliano di spostare prudentemente
le truppe attraverso il fiume Eufrate, per garantirsi                dipendenti all’interno dell’Impero Romano,
soprattutto le riserve d’acqua - decide di attra-                    sino a sostituirsi infine allo stesso Imperatore
versare il deserto per attaccare il nemico. Mai de-                  (476 d.C.: destituzione di Romolo Augustolo).
cisione fu così sprovveduta: le legioni si trovarono
prive di rifornimenti ed in balia dell’esercito partico,
guidato dal Generale Surena, che inflisse una                    378 d.C.. La pressione dell’intero popolo dei Goti
dura sconfitta a Roma (20.000 perdite più 10.000                 sul confine danubiano è sempre più preponderante
prigionieri ridotti poi in schiavitù) e punì le ambizioni        e - causa anche una mala gestione del flusso mi-
di Crasso, catturato e poi ucciso versandogli                    gratorio - questi si ribellano scendendo in guerra
dell’oro fuso in bocca.                                          contro l’esercito dell’Imperatore d’Oriente Valente
                                                                 il quale, invece di attendere l’aiuto del suo pari
   4 - La battaglia di Teutoburgo: foresta di Teutoburgo         d’Occidente (Graziano), attacca imprudentemente
in Bassa Sassonia in Germania, 9 d.C.. Roma cerca                l’esercito Goto molto più numeroso. La battaglia di
di estendere i propri confini sino al fiume Elba, al             Adrianopoli verrà ricordata come concausa della
di là del Reno ed invia, al comando di tre legioni, il           fine dell’Impero Romano, visto che lo stesso Valente,
Generale Publio Quintilio Varo che riesce inizialmente           insieme ad altri 40.000 soldati, perirà in quell’oc-
a penetrare nel fitto della foresta tedesca ma che               casione. Nonostante le perdite Gote siano state
invece cadrà più tardi in una trappola ordita dal                molto più numerose, l’esercito romano verrà an-
suo più fidato collaboratore, Arminio,
un principe dei Cherusci, cresciuto
tra i romani e comandante delle
truppe ausiliarie delle legioni; questi
tradirà Varo portando a morte certa
il suo comandante e i suoi 15.000
uomini trucidati in tre giorni di com-
battimenti. L’allora Imperatore Au-
gusto rimase talmente sconvolto
dalla notizia che gli ci volle più di
qualche giorno per riprendersi, an-
che perché temeva, non a torto,
che un’eventuale alleanza delle po-
polazioni germaniche potesse ap-
profittarne passando al contrattacco:
cosa che fortunatamente per Roma e per i suoi do-                nientato e soprattutto, da allora in poi, le popolazioni
mini non avvenne.                                                barbariche penetreranno sempre di più all’interno
                                                                 del limes romano. Si pensi che il vescovo di Milano
  5 - La battaglia di Adrianopoli: Adrianopoli, in               dell’epoca (Sant’Ambrogio), nell’apprendere la notizia
Turchia europea vicino al confine con la Bulgaria,               della disfatta dirà: “…è la fine del Mondo”. S
avis a roma           20      ottobre 2019

 Servizio civile in Avis Roma
                             JENNY CASTELLANO, AGOSTINO LUCIO ROMANO

            uasi al termine della nostra esperienza,                un appuntamento trimestrale con noi, ma di quanto

  Q         vogliamo raccontarvi il nostro percorso.
            Siamo due ragazzi, Jenny ed Agostino, che
                                                                    grande sia la gioia di sapere di aver contribuito a
                                                                    salvare una vita. Tuttavia, questa non è altro che una
hanno deciso di intraprendere la strada del Servizio                piccola goccia nel mare: la missione è arrivare ai
Civile Nazionale in Avis Roma. Abbiamo iniziato que-                giovani, informarli e coinvolgerli. Roma è una grande
st'avventura con grande entusiasmo, con l'idea di                   città, eccessivamente dispersiva ed educare i giovani
poter impegnare parte del nostro tempo in qualcosa                  a riscoprire il fascino di momenti e luoghi di sana ag-
di davvero importante. Il cammino del SCN, della                    gregazione, rappresenta la vera missione. Si pensa
durata di un anno, comporta l'inserimento di giovani                erroneamente che la distanza dei giovani dal dono
volontari, tra i 18 e i 28 anni, all'interno di associazioni        del sangue sia causata dal disinteresse o da uno stile
o di enti che operano prevalentemente nell'ambito                   di vita non compatibile: nulla di più errato. I giovani
della promozione sociale e culturale. In questo arco                possono rappresentare una svolta. Bisogna per questo
di tempo, si ha la possibilità di entrare nel vivo delle            incrementare la presenza di giovani volontari sul
dinamiche che caratterizzano l'operato di tali strutture,           campo. Il servizio civile è un ottimo strumento da im-
che lavorano quotidianamente per il perseguimento                   piegare per il raggiungimento di questo obbiettivo.
di importanti finalità di solidarietà sociale.                         È per questo che sicuramente l’Avis rinnoverà l’e-
   In Avis Roma, abbiamo compreso quanto sia fon-                   sperienza del Servizio Civile, dando nuovamente
damentale agire per il bene altrui. Siamo venuti a                  fiducia ai giovani; dando loro spazio e sviluppando
conoscenza della necessità, sempre più insistente,                  attraverso le loro competenze un’azione innovativa;
di diffondere ulteriormente la cultura del dono del                 fornendo loro l’opportunità di organizzare eventi, di
sangue; ogni piccolo gesto di solidarietà può davvero               utilizzare gli strumenti di comunicazione 2.0 per pro-
cambiare le sorti di una vita. Il nostro compito più ri-            muovere il dono, di avere un contatto diretto con le
levante consiste sostanzialmente nell'accogliere e                  scuole e con i futuri potenziali donatori. Si potrebbe
nell'assistere i donatori all'interno dei centri trasfu-            portare una ventata di aria fresca all’interno di una
sionali. Quotidianamente, quindi, abbiamo l'occasione               associazione che da 90 anni si distingue per i risultati
di entrare in contatto con numerosi donatori e so-                  prodotti in questo campo.
prattutto di conoscere le loro storie, alcune felici,                  Allo stesso modo invitiamo i giovani a farsi promotori
altre meno, ma tutte ricche di profondi insegnamenti.               di questa missione ed a replicare la nostra stessa
Il donatore tipo è colui che giunge al trasfusionale in             esperienza, partecipando al bando del servizio civile
casi di massima urgenza, per esigenze di sangue di                  ed entrando in questo mondo di solidarietà. Il servizio
un proprio familiare o di un amico, vittima di un inci-             civile infatti, non è solo crescita umana e personale,
dente o affetto da grave malattia: in questo caso, l’e-             ma anche una spinta allo sviluppo delle nostre capacità
sperienza del dono diventa un evento obbligato ma                   professionali; un primo approccio al mondo lavorativo,
sporadico. C’è un altro tipo di donatore, quello abituale,          utile a comprendere al meglio i suoi aspetti ed il suo
il cui numero va purtroppo man mano diminuendo.                     funzionamento, e altresì un’ottima finestra sul mondo
L’età media dei donatori abituali si aggira tra i 35 e i            del terzo settore per chiunque vedesse in esso il
55 anni, i giovani invece sono poco informati e scar-               proprio futuro.
samente sensibilizzati alla questione.                                 Per concludere, vogliamo ringraziare tutti coloro
   Com’è ovvio, il nostro compito non si limita dunque              che ci hanno accolto e accompagnato in questi mesi.
alla sola assistenza del donatore al momento del                    Un particolare ringraziamento va a tutti i colleghi
ristoro; si estende al quotidiano impegno di sensibi-               che quotidianamente, con entusiasmo ci sono stati
lizzare quel donatore sporadico parlando dell’emer-                 vicini coinvolgendoci nelle attività e dispensando con-
genza sangue, di quanto poco faticoso sia prendere                  sigli. Infine, ringraziamo l’intero direttivo Avis. S
avis a roma          21      ottobre 2019

     Il torneo Avis del CRAL Campus
      Ericsson guarda al ventennale
                               CLAUDIO MENICHETTI, PIERLUIGI SALERA

           o scorso 12 Giugno si è conclusa la XIX             il mondo delle donazioni e la stragrande maggio-

  L        Edizione del Torneo Avis di Calcio a 5
           organizzato dal CRAL Campus Ericsson.
                                                               ranza dei partecipanti ha vissuto l’esperienza della
                                                               prima donazione proprio nel campus Ericsson. In
Quella che si svolgerà nel 2020 sarà dunque la                 questo è stata fondamentale la vicinanza e la col-
20^ edizione di un torneo che si appresta a diventare          laborazione di Claudio Menichetti, a capo del
storico.                                                       Gruppo Avis Ericsson, che ha stimolato l’interesse
   La storia, a dire il vero, è già scritta nei fatti e        per questa meravigliosa esperienza con consape-
nei cuori di tutti coloro che hanno vissuto il Torneo          volezza e fiducia.
“ai tempi d’oro”. Chi scrive ha vissuto questa ma-                L’essere donatori, qui la scelta vincente, non è
nifestazione da ambo i lati, da giocatore prima e              rimasto soltanto un nobile gesto ma ha anche
da organizzatore di alcune delle recenti edizioni;             avuto dei risvolti sportivi, diventando il primo
il clima che si respirava nel Campus Ericsson nel              criterio di preferenza nel diramare i casi di pari
                                                                 classifica: a parità di punti, infatti, veniva consi-
                                                                 derata prima la squadra con il maggior numero
                                                                 di donatori, prima ancora dei classici criteri di
                                                                 differenza reti, scontro diretto e classifica disciplina:
                                                                 una innovazione che ha pochi eguali in Italia.
                                                                    L’Avis Roma, inoltre, ha anche patrocinato il
                                                                 torneo finanziando la premiazione, accompa-
                                                                 gnandosi in questo all’ente organizzatore (il CRAL
                                                                 Campus Ericsson, come già detto) che a sua
                                                                 volta si è sempre occupato della fase di gestione
                                                                 sportiva e dell’organizzazione della festa finale.
                                                                    Rispetto alle prime edizioni - memorabile
                                                                 quella del 2003 che ha raggiunto il picco storico
                                                                 di 25 squadre partecipanti - il numero delle ade-
                                                                 sioni si è stabilizzato negli ultimi tempi attorno
                                                                 alle 10-12 squadre, dati che riflettono la diminu-
periodo Aprile - Giugno, era incredibilmente ecci-             zione della popolazione aziendale. Ma nonostante
tante per chi ama il calcio, e ogni giornata vissuta           questo, il fascino che la manifestazione ancora
al circolo (il Jolly Penta Club prima, poi il Paradise,        esercita resta intatto: chiunque vi abbia preso
infine l’Heaven di Morena e Cinecittà Bettini) era             parte ha un ricordo indelebile nel cuore e sogna
una giornata di festa. Ognuno avrebbe tanti di                 di tornare a giocare anche solo per riabbracciare
quegli aneddoti da raccontare, che non basterebbe              compagni ed avversari di mille battaglie.
una serata: che tempi!                                            Sarebbe bello, in occasione del ventennale, riu-
  L’Avis Roma è stata al nostro fianco fin dalla               scire a ridare nuovo impulso al torneo coinvolgendo,
fondazione, tanto da meritarne la menzione nella               con l’aiuto dell’Avis Roma, anche squadre di altre
denominazione del torneo. Ma l’Avis Roma non è                 aziende di base nella nostra Città.
stata solo questo: è stata un incentivo a conoscere               Dobbiamo riuscirci. S
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