DELLO STRANIERO? I migranti nel mondo sono pari

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IMMIGRAZIONE
E INTEGRAZIONE:
CHI HA PAURA
DELLO STRANIERO?
I     migranti nel mondo sono pari
a circa il 3% della popolazione. L’Eu-
ropa resta la destinazione principa-
                                          delle condizioni di vita nei paesi di
                                          origine. La crescita dei movimenti
                                          migratori diretti in Europa è il risul-
le verso cui si orienta circa un terzo    tato della combinazione di diverse ti-
dei migranti (32,6%), mentre il 28%       pologie di flussi che, soprattutto negli
interessa l’Asia ed il 23% l’America      ultimi anni, sono meno legati alla do-
settentrionale. A partire dagli anni      manda di lavoro non soddisfatta dalla
duemila la pressione migratoria ha        forza lavoro nazionale e sempre più
progressivamente assunto un con-          conseguenti alle pressioni migratorie
notato “sociale” legato all’aggravarsi    dovute a condizioni di povertà o ad
                                          esodi generati da conflitti.
         In Europa la grande              In Europa la grande maggioran-
          maggioranza degli               za degli stranieri (circa il 72,4%) si
                                          distribuisce in 5 Paesi, alcuni con
    stranieri (circa il 72,4%)            una lunga tradizione di accoglien-
   si distribuisce in 5 Paesi,            za, come Germania (20,3%), Gran
        alcuni con una lunga              Bretagna (13,1%) e Francia (10,6%)
  tradizione di accoglienza,              e altri, come Spagna (15,2%) e Italia
   come Germania (20,3%),                 (13,2%), con una storia più recente di
      Gran Bretagna (13,1%)               immigrazione. Sono proprio Spagna
                                          ed Italia i Paesi che fanno registra-
    e Francia (10,6%) e altri,            re la crescita più significativa. Fatto
     come Spagna (15,2%) e                cento il numero di stranieri presente
                Italia (13,2%)            nel 2002, a dieci anni di distanza l’au-

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mento è superiore ai 250 punti percen-        trasmissione automatica da parte del
tuali per la Spagna e ai 211 per l’Italia.    genitore straniero divenuto cittadino
Se la crescita demografica che ha inte-       italiano al minore convivente, per ele-
ressato l’Italia negli ultimi anni è stata
complessivamente modesta, quella del-
la popolazione straniera, come si è visto,     Se la crescita
è stata imponente. Nel 2003 ammonta-           demografica che ha
va a 1,5 milioni, e già nel 2010 aveva su-     interessato l’Italia negli
perato ampiamente la quota dei quattro         ultimi anni è stata
milioni, per arrivare nel 2012 a rappre-       complessivamente
sentare il 7,9% della popolazione totale.
La crescita ha riguardato in modo si-
                                               modesta, quella della
gnificativo il Nord e il Centro, mentre        popolazione straniera è
nel Mezzogiorno è stata decisamente            stata imponente.
più contenuta ed è importante sottoli-
neare che senza il contributo della po-       zione da parte dei 18enni nati in Italia
polazione straniera non ci sarebbe stata      e regolarmente residenti ininterrotta-
crescita demografica. In particolare 2,3      mente dalla nascita, per ius sanguinis.
milioni di stranieri extracomunitari ri-      Nelle pagine seguenti pubblichiamo
siedono nel Nord del Paese (65%), men-        un importante contributo del mini-
tre nel Centro (23%) e nel Mezzogiorno        stro per l’Integrazione, Cécile Kyen-
(12%) risiede poco più di un terzo dei        ge, e due storie di integrazione che
cittadini extracomunitari regolarmente        arrivano da due regioni distanti e dif-
soggiornanti.                                 ferenti: il Veneto e la Calabria.
Fra le regioni del Nord la Lombardia
(26,8%) e l’Emilia Romagna (12,5%)
sono le principali destinazioni, mentre,
nel Centro Italia, sono il Lazio (11,6%) e
la Toscana (7,8%) le regioni più attratti-
ve. Le cittadinanze prevalenti sono Ma-
rocco, Albania, Cina, Ucraina e Filip-
pine. Infine risulta in aumento anche il
numero degli stranieri che acquisiscono
la cittadinanza italiana. Nel 2012 sono
stati 65.383, il 16,4% in più rispetto
all’anno precedente. Il dato compren-
de le acquisizioni della cittadinanza per
matrimonio, per naturalizzazione, per

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IMMIGRAZIONE, UNA RISORSA

Cécile Kyenge
Ministro per l’Integrazione

L        a parola “integrazione”, essa ha,
a mio avviso, tre principali significati
che potrebbero essere visti come tre
                                               quello che mangia a casa, sostenere la
                                               fatica e la gioia di imparare molte cose
                                               nuove.
momenti di un processo. Questi signi-          Ma l’integrazione non è un processo
ficati sono:                                   a senso unico, il lavoro di adattamen-
1. Adeguamento;                                to non spetta solo al bambino, anche
2. Interazione;                                la scuola deve fare la sua parte. Così
3. Perfezionamento.                            come una comunità politica deve pre-
                                               vedere dei percorsi di inclusione del
In accordo al primo significato “inte-         nuovo o del diverso, cioè di tutti, per-
grazione” è un processo di adattamen-          ché nessuno è normale.
to attivo e creativo, significa riuscire a     La scuola deve provvedere a creare un
star bene in una situazione nuova.             ambiente accogliente, deve valorizza-
Secondo questo significato l’integra-          re il bambino per ciò che è senza im-
zione non riguarda solo gli immigrati.         porgli un modello standard di allievo,
Qualsiasi essere vivente che si trova in       deve aver rispetto dello stile educativo
un contesto nuovo o mutato deve so-            dei genitori che può differire da quello
stenere la sfida dell’integrazione.            della scuola, deve garantire che la sua
Pensate al bambino che per la prima            personalità e i suoi talenti possano es-
volta mette piede a scuola. Questo             sere coltivati, comprendendo lo sforzo
piccolo scolaro deve orientarsi in un          che il bimbo sta facendo per “integrar-
ambiente diverso da quello familiare,          si” in quel nuovo contesto.
imparare le nuove regole, adattarsi a          Da questo punto di vista “integrazione”
nuovi ritmi e abitudini, superare il di-       non è assimilazionismo. L’assimilazio-
spiacere di stare lontano dai genitori,        nismo chiede alla persone di perdere la
fare nuovi amici, apprezzare i cibi che        propria differenza, di tradire le radici
propone la mensa e che sono diversi da         e uniformarsi alla maggioranza. Ma in

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questo modo si fa violenza alle perso-         Ad esempio, quando si parla di un
ne e si perde in ricchezza e varietà.          “progetto integrato” significa che varie
La mia idea di integrazione richiede           istituzioni, diverse parti sociali, esper-
una reciprocità di impegno dell’indivi-        ti con differenti competenze lavorano
duo e della comunità. Ad entrambi è            insieme per risolvere un problema co-
chiesto di aprirsi al nuovo e di accet-        mune, un problema complesso che ha
tare un cambiamento che però può di-           bisogno di essere compreso e affronta-
ventare “crescita”.                            to da molti punti di vista.
La ricchezza culturale dell’Italia non         La società e la vita ci pongono sempre
esisterebbe se gli autoctoni non aves-         problemi complessi che dobbiamo ri-
sero accolto il nuovo che proveniva            solvere insieme con gli altri e per farlo
dai vari popoli con i quali entravano          dobbiamo interagire e cooperare. Se ci
in contatto. Cosa sarebbe stata Roma           riusciamo allora uno più uno non farà
Antica senza l’apporto culturale dei           due, ma un risultato molto più alto.
Greci? Cosa sarebbe stata la scienza e         Questa è la forza dell’integrazione: au-
la tecnologia senza il contributo della        menta il valore e la forza di ciascuno.
civiltà araba? Cosa sarebbe stata l’Italia     La nostra popolazione è infatti con-
se si fosse chiusa all’arrivo di quella re-    trapposta in molti modi, negli ultimi
ligione mediorientale che è il Cristia-        anni poi la disuguaglianza è cresciu-
nesimo? Cosa sarebbe la meravigliosa           ta pericolosamente mettendo così a
cucina italiana se non si fossero voluti       repentaglio giustizia e pace sociale.
usare ingredienti un tempo esotici, ar-        Dobbiamo lavorare per integrare la so-
rivati dalle Americhe, come il pomo-           cietà, per affrontare i diversi conflitti
doro e il mais? In tempi più recenti           in maniera democratica, per debellare
cosa sarebbe il nostro quotidiano se           la guerra tra poveri e dichiarare una
cancellassimo tutti i prodotti ideati o        battaglia congiunta contro quelli che
costruiti altrove?                             sono i veri mali: come le mafie, la di-
Voglio, però, precisare che per me in-         soccupazione, la precarietà, la violen-
tegrazione non significa relativismo           za e la dispersione scolastica, ecc.
indiscriminato. Non va tutto bene. L’a-        Con il mandato che ho ricevuto in-
pertura all’altro e al nuovo non deve ri-      tendo favorire questo processo di in-
nunciare ad un atteggiamento critico.          clusione, soprattutto combattendo la
Una società plurale ha comunque bi-            marginalità sociale. Perché un Paese
sogno di fondarsi su alcuni principi           plurale e coeso è un Paese più forte.
che non possono essere negoziati.              Vogliamo che realtà diverse cooperino
All’interno degli stati democratici,           insieme per sviluppare idee e pratiche
questi principi sono espressi nella Co-        innovative che finalmente scalfiscano
stituzione.                                    vecchi problemi oramai cronicizzati.
                                               Faccio un esempio. Già dagli anni ’80
Il secondo significato del termine “in-        in Italia la questione rom è stata af-
tegrazione” è anche “interazione coo-          frontata costruendo i famosi “campi
perativa”.                                     nomadi”, dei luoghi di marginalità e

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segregazione che hanno aumentato la            fare la differenza.
sofferenza dei rom e aggravato i com-          Siamo abituati a vedere i diritti come
portamenti antisociali.                        se fossero un bene ad esaurimento,
Questo approccio è stato inefficace,           come una torta: più è grande la tua
perché al posto di diminuire l’insicu-         fetta, più piccola è la mia. Ma i diritti
rezza l’ha accresciuta, ed è anche co-         sono un bene comune che si accresce
stata moltissimo.                              quanto più sono distribuiti.
Invece con la Strategia nazionale di           Fare integrazione significa anche ide-
inclusione dei Rom, Sinti e Caminan-           are politiche che, al posto di contrap-
ti che abbiamo inaugurato vogliamo             porre interessi, permettano alle diver-
perseguire un’effettiva azione parte-          se componenti della società di avere
cipativa. La politica dell’integrazione,       diritti e interessi sinergici e con van-
al contrario della politica dell’emargi-       taggi che addirittura si accrescono nel-
nazione, è una forma di prevenzione            la collaborazione.
delle patologie sociali e individuali. In-
vestire sull’integrazione ha un doppio         Faccio degli esempi. L’accoglienza dei
vantaggio: ottiene più risultati e costa       rifugiati, non è necessariamente un
meno.                                          costo, ma può divenire una chance di
Per costruire dei percorsi di integra-         sviluppo locale. Questo l’hanno ben
zione di successo dobbiamo certa-              capito alcuni comuni della Calabria
mente cambiare il paradigma: lotta             come Riace, Caulonia e Acquaformo-
all’emarginazione non significa guerra         sa. Il loro motto è “aiutando ci aiutia-
agli emarginati. Non vanno bene le po-         mo”. Queste cittadine erano spopolate
litiche che colpiscono i deboli e le vitti-    e invecchiate a causa di una forte emi-
me, che addossano loro responsabilità          grazione, le scuole erano state chiuse,
che sono prima delle istituzioni.              i servizi ridotti e gli edifici rovinati
                                               dall’abbandono; ma sono rifioriti gra-
Nel terzo significato integrazione vuol        zie al fatto di aver voluto accogliere i
dire completare una cosa incompleta,           profughi. I migranti hanno recuperato
perfezionare una cosa imperfetta.              le case abbandonate, hanno rianimato
Ecco, credo che questo debba essere lo         l’economia locale, le scuole sono state
spirito dell’accoglienza. Se arriva una        riaperte e nelle piazze sono tornate le
persona nuova dobbiamo rapportarci             voci dei bambini, cooperative di per-
come se fosse l’elemento che manca-            sone locali e rifugiati hanno dato vita
va per completarci, quel tassello che          a piccole botteghe per il recupero dei
permetterà alla comunità di diventare          vecchi mestieri e così è tornato an-
migliore.                                      che il turismo. Inoltre proprio perché
Qualcuno mi accuserà di buonismo.              la comunità ha affrontato il problema
Ma fare in modo che le persone possa-          nello spirito dell’integrazione e non
no essere un valore aggiunto e non un          della segregazione, non si è mai verifi-
costo in bilancio è la scommessa della         cato nessun problema di sicurezza.
buona politica, ciò che permetterà di          Le politiche per l’Integrazione sono di-

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ventate, dunque, una specifica respon-
sabilità politica e governativa. Il mio
ruolo istituzionale è importante al fine
di concorrere a trovare una migliore
convivenza nazionale e promuovere
una maggiore collaborazione e capaci-
tà di collegamento tra i tanti soggetti
pubblici e privati coinvolti.

Per concludere più uguaglianza signi-
fica più giustizia, stabilità e crescita.
La gran parte degli economisti sosten-
gono che l’uguaglianza aiuta la cresci-
ta economica. Estirpare la marginali-
tà infatti significa più istruzione, più
competenza professionale e impren-
ditoriale, meno devianza, minor spesa
sociale e una popolazione più capace
di partecipare alla vita pubblica. Tutte
condizioni per la crescita di un paese.

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VENETO, LE STORIE DI MASSER E SAID

Giorgia Gay
Giornalista

S       ono oltre 530 mila gli immigra-
ti stranieri in Veneto, stando ai dati
dell’ultimo rapporto sull’immigrazio-
                                              Quarant’anni, sposato con due figlie,
                                              è in Italia dal 2001 e oggi si occupa di
                                              immigrazione per la Cisl di Venezia.
ne elaborato dalla Regione, relativi al       La sua storia è iniziata, come quella di
2012. Con un tasso di 25mila nuovi            molti altri, nel segno dell’irregolarità.
residenti l’anno, il Veneto si colloca al     Da allora ha fatto molta strada, fino a
terzo posto in Italia per presenza stra-      diventare referente del sindacato con
niera, a pari merito con Emilia Roma-         l’obiettivo di aiutare altri lavoratori,
gna e preceduto solo da Lombardia e           immigrati ma anche italiani. «Appe-
Lazio. L’incidenza sul totale della po-       na arrivato in Italia ho trascorso nove
polazione è del 10 per cento: ciò signi-      mesi come venditore ambulante. Poi,
fica che mediamente un cittadino ogni         nel 2002, ho avuto la fortuna di incon-
dieci è di origine straniera. Sono nu-        trare una persona che mi ha voluto
meri che testimoniano quanto sia di-          come collaboratore per la sua azien-
ventata centrale la partita dell’integra-     da che vende macchinari e strumenti
zione, che interessa ogni ambito della        alberghieri a Venezia». In occasione
vita quotidiana: dalla scuola al lavoro,      della sanatoria del 2003 è arrivata la
dal tempo libero alla partecipazione.         regolarizzazione, con un contratto a
Dietro i numeri, le stime e le percen-        tempo determinato fino al 2006. «A
tuali ci sono storie di vita, esperienze      quel punto ho intrapreso un percorso
di impegno e di integrazione sul cam-         di formazione come saldatore e ho la-
po, sfide vinte e traguardi raggiunti.        vorato come metalmeccanico carpen-
Dietro i numeri ci sono nomi come             tiere fino al 2008. Una volta concluso
quello di Masser Diane o Said Chaibi,         anche questo contratto sono rientrato
sinonimi di impegno e di voglia di fare       nella prima azienda che mi aveva as-
la differenza.                                sunto, a Venezia, e ho ottenuto un con-
Masser Diane è di origine senegalese.         tratto a tempo indeterminato. La mia

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mansione è di gestione dei trasporti e        Torniamo per un attimo ai numeri. Dei
del magazzino». Nel 2005, intanto, ar-        530 mila immigrati stranieri in Veneto
riva l’iscrizione alla Cisl per far fronte    248mila sono occupati (il 12 per cen-
a un problema di discriminazione sul          to del totale). L’impatto della crisi si è
posto di lavoro, sfociato in una de-          fatto sentire con particolare violenza:
nuncia per mobbing e concluso con             le assunzioni di stranieri sono calate
l’allontanamento dal posto di lavoro          dalle 200 mila del 2008 alle 180 mila
dell’autrice di discriminazione. «Da          del 2011. Il numero di disoccupati è
allora ho iniziato a impegnarmi attiva-       arrivato a 28 mila e un quinto degli
mente nel sindacato e grazie a questa         ammortizzatori sociali è servito a co-
esperienza sento di essermi arricchito        prire la mobilità a lavoratori immigra-
tanto, dal punto di vista lavorativo ma       ti. Dall’intero arco della crisi il saldo è
anche umano. Ora conosco i miei di-           di 10 mila lavoratori stranieri in meno
ritti e i miei doveri e riesco ad aiuta-      e del 5 per cento in meno dei posti di
re concretamente le persone, essendo          lavoro dipendente. Questo perché gli
diventato un punto di riferimento per         stranieri sono presenti soprattutto nei
amici e colleghi. C’è una grande neces-       comparti più colpiti, come le costru-
sità di aiuto, sostegno, orientamento         zioni e il manifatturiero.
tra i lavoratori, maggiore rispetto al        Eppure il contributo economico resta
passato». Sono molti gli immigrati che        rilevante: nel Nordest le quasi 100mila
stanno affrontando una situazione non         imprese condotte da imprenditori
facile. «So di molti che avendo perso         stranieri concorrono alla produzione
il lavoro ed essendo privi di un punto        del 6,4% del Pil complessivo dell’area,
di appoggio sono stati costretti a tor-       per un ammontare di 19 miliardi di
nare a casa. Alcuni di quelli che erano       euro. Anche questa è integrazione.
a ricongiungersi con i propri famigliari      Molto diversa, per ragioni anagrafiche
hanno dovuto rimandarli in Senegal».          ma anche di settore di impegno, è la
L’impegno di Diane non si esaurisce           storia di Said Chaibi. Il suo a Treviso è
nel sindacato: «Sono presidente di            sinonimo di cambiamento: è il primo
una parte di comunità senegalese. Dal         consigliere comunale immigrato eletto
2006 al 2010 sono stato co-presidente         nella recente tornata elettorale. Al suo
dell’associazione Oltre le frontiere e        fianco un altro nome simbolo, quello
dal 2010 al 2012 ho rivestito la carica       di Pretty Gorza, avvocatessa di origi-
di vicepresidente della consulta per          ne indiana anch’essa eletta in Comune.
l’immigrazione della provincia di Ve-         Ventitré anni ancora da compiere, Said
nezia. Mi fa piacere dare una mano alla       è nato in Italia da genitori marocchini.
comunità, mi dà soddisfazione aiutare         «Italiano e orgogliosamente trevigia-
le persone che hanno bisogno. Certo,          no - si definisce nella sua pagina Face-
è difficile combinare lavoro, impegno         book -. Un “nuovo cittadino” o come
religioso, sociale e familiare ma è un        preferisco, un ragazzo italiano come
impegno che sto portando avanti con           tanti. Mi sono da sempre impegnato
passione».                                    in prima persona per il cambiamento

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in positivo della mia, nostra, città».         di stato una tesina sulle seconde gene-
Dando un’occhiata ai risultati delle vo-       razioni che si chiudeva con il racconto
tazioni, si scopre che Said – eletto tra       della nostra esperienza. Ne sono mol-
le fila di Sel nella coalizione “Treviso       to contento e mi metto a disposizione
Bene Comune” - ha ottenuto il doppio           di questi ragazzi per dare una spinta
delle preferenze del sindaco uscen-            a cambiamento di Treviso, per con-
te Gobbo. E in una città come Trevi-           trastare la deriva xenofoba con buone
so, ad alto tasso di immigrazione ma           pratiche e buona politica». A pochi
anche roccaforte leghista, più che un          mesi dall’insediamento della nuova
cambiamento questo sembra una vera             amministrazione molto è già in cantie-
e propria rivoluzione. «Ho fatto il mio        re. «Puntiamo a un sistema educativo
ingresso in politica a 15 anni a segui-        non monoculturale. Sociale, scuola,
to di un piccolo episodio di razzismo          informatizzazione. Stiamo costruen-
a scuola - racconta -. Tornando a casa,        do un percorso di educazione senti-
disperato, son passato davanti alla sede       mentale e anti discriminazione. Nelle
di Rifondazione e mi sono iscritto». Da        scuole elementari Coletti dal terzo
allora l’impegno nella vita della città è      anno insegneremo un’ora a settimana
stato costante. Molte le soddisfazioni         di arabo, extracurricolare. Lo ritenia-
e le occasioni di crescita, soprattut-         mo un modo utile per far conoscere
to in occasione dell’ultima campagna           la cultura di una parte degli alunni ai
elettorale vinta dall’attuale sindaco Pd       propri compagni di banco».
Giovanni Manildo. Non sono manca-
ti, però, gli attacchi personali: «Sono
stato preso più volte di mira da parte
di colleghi leghisti che hanno cercato
di mettermi in difficoltà. Ho ricevuto
offese costanti su Facebook». Ma alla
fine il risultato è arrivato. «In generale
adesso le persone riconoscono il ruo-
lo di consigliere, anche se non è detto
che non sia solo un atteggiamento di
facciata. È passato ancora troppo poco
tempo per capire se davvero Treviso
abbia fatto un passo avanti. Certamen-
te la mia presenza e quella di Pretty
Gorza è un segnale importante. È in-
negabile che siamo diventati un sim-
bolo. I simboli sono importanti, ma
ora dobbiamo riempirli di contenuto
e per questo dobbiamo dare il meglio.
Mi è stato riferito che una ragazza del
liceo classico ha realizzato per l’esame

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CALABRIA, LA LEZIONE DELLA CITTÀ
DEI BRONZI

Filarete

I    l mare. Dimenticatelo come trap-
pola mortale per chi va alla ricerca di
un futuro migliore, più dignitoso. Il
                                             sentire.
                                             Il mare, per esempio, ha costituito la ri-
                                             nascita per Riace, un Comune del reg-
mare è anche libertà, riscatto sociale,      gino arroccato su un costone roccio-
coraggio, orgoglio, rinascita. E questo      so che dalla costa ionica si raggiunge
vale non solo per i tanti fortunati che      percorrendo 7 chilometri di tornanti,
sono riusciti, dopo un avventuroso e         con tutt’intorno un paesaggio a tratti
rischioso viaggio in barcone, a sbar-        lunare. Questo piccolo paese, famoso
care su lidi meno ostili. Questo vale        in tutto il mondo per i Bronzi, era let-
anche per le mète dei loro viaggi: i mi-     teralmente destinato a morire per via
granti costituiscono un valore aggiun-       di quei fenomeni così diffusi nei piccoli
to per le società che li accolgono. Una      centri italiani, al sud in particolare: in-
ricchezza non solo culturale, perché         vecchiamento della popolazione, forte
‘da che mondo e mondo’ le differenze         emigrazione, spopolamento dell’abita-
arricchiscono. Ma sono anche una ric-        to con abbandono di case e terre. Oggi,
chezza “materiale”, perché i migranti        invece, Riace è conosciuta in tutto il
sono forza-lavoro, svolgono mansioni         mondo anche per essere la città sim-
importanti, accettano lavori trascurati      bolo dell’accoglienza. È qui, infatti, che
dagli italiani, preziosi per il loro va-     il sindaco Mimmo Lucano ha ospitato
lore sociale, come accade per le tante       centinaia di profughi e rifugiati politici
straniere che accudiscono gli anziani,       sbarcati sulla costa ionica, assegnando
una presenza di importanza vitale, una       loro le case del centro storico abban-
presenza insostituibile. Gli stranieri       donate dai riacesi.
oramai fanno parte del nostro tessuto        La straordinaria storia di Riace è la
culturale ed imprenditoriale, con buo-       protagonista del film “Il volo” di Wim
na pace della Lega e dei movimentu-          Wenders, che ha raccontato la grande
coli xenofobi che ogni tanto si fanno        attenzione della comunità riacese per

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il recupero dell’antico borgo storico,         diventata luogo di “ospitalità diffusa” e
l’istituzione di borse lavoro, l’attiva-       laboratorio permanente per valorizza-
zione di un laboratorio permanente             re le tradizioni del territorio.
per la valorizzazione e il recupero di         Un modello positivo di accoglienza
arti e mestieri, che sono espressione          ed integrazione, peraltro in una realtà
della specificità del territorio. Grazie       difficile come quella della Locride, che
al lavoro del Comune è stato possibile         fa di Riace un vero laboratorio socia-
ricreare il tessuto economico tradizio-        le. Che però ha attirato le attenzioni
nale, valorizzando la micro-economia,          dei farneticanti di turno, che hanno
recuperando gli antichi mestieri, il           minacciato pesantemente il sindaco
credito etico, il consumo responsabile         Lucano ma anche la ministra per l’In-
e il turismo etico. Il tutto affidato a mi-    tegrazione Cécile Kyenge, ed hanno
granti e abitanti del luogo insieme, in        annunciato di avere come obiettivo
una felice sinergia.                           “l’espulsione dal territorio italiano di
La rinascita di Riace, dunque, è arri-         tutti i cittadini di razza e sangue afri-
vata dal mare. Riace è tornata a nuova         cano sbarcati sulle coste italiane”. Au-
vita, e lo ha fatto nel momento in cui,        tori della missiva sono i responsabili
sulle splendide coste del mar Ionio, è         del Partito Nazionalista Italiano, un
finito l’avventuroso viaggio delle “car-       gruppetto sparuto ma dalle idee ben
rette del mare” cariche di profughi e          confuse, indispettito dagli ottimi pro-
rifugiati politici. Centinaia, migliaia di     positi del sindaco e dalla grande atten-
donne, uomini e bambini alla ricerca           zione delle istituzioni al caso-Riace,
di una vita più dignitosa. Per loro lo         con le recenti visite della stessa mini-
sbarco sulle spiagge incantevoli della         stra Kyenge e del Presidente della Ca-
costa calabrese non ha rappresentato           mera, Laura Boldrini.
un punto di arrivo, la fine di un per-         Ci dispiace deludere tutti gli italiani
corso, piuttosto l’inizio di un viaggio        animati da sentimenti xenofobi, razzi-
difficile e avventuroso alla ricerca di un     sti, fascisti, ma le loro battaglie pseudo
lavoro, di un tetto sotto il quale dormi-      nazionaliste, con slogan farneticanti
re, di una città accogliente nella quale       che ricordano quelli che animavano
rinascere.                                     i seguaci del Ku Klux Klan, non solo
I riacesi non ci hanno pensato due vol-        sono destinate a fallire, ma provoca-
te: li hanno accolti nella loro comunità       no l’indignazione di milioni di italiani,
e ospitati, assegnando loro le case del        senza distinzioni di sorta. Ci dispiace
centro storico, oramai abbandonate.            tanto, ma non si possono fermare la
Un esempio di solidarietà e integrazio-        voglia di libertà, di rivincita, l’orgoglio,
ne di una semplicità, genuinità ed effi-       il coraggio. Non si può fermare il mare!
cacia disarmanti. Riace e il suo sindaco
Mimmo Lucano, con l’adesione alla
rete dei Comuni Solidali, hanno scelto
di intraprendere una politica di inte-
grazione ed accoglienza: la cittadina è

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