ANTEPRIME DI TOSCANA IL SETTORE VITIVINICOLO TOSCANO SULLA STAMPA INTERNAZIONALE - Firenze, 11 febbraio 2017 - PromoFirenze

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ANTEPRIME DI TOSCANA IL SETTORE VITIVINICOLO TOSCANO SULLA STAMPA INTERNAZIONALE - Firenze, 11 febbraio 2017 - PromoFirenze
ANTEPRIME DI TOSCANA
IL SETTORE VITIVINICOLO TOSCANO
  SULLA STAMPA INTERNAZIONALE
                    In collaborazione con:

       Firenze, 11 febbraio 2017
ANTEPRIME DI TOSCANA IL SETTORE VITIVINICOLO TOSCANO SULLA STAMPA INTERNAZIONALE - Firenze, 11 febbraio 2017 - PromoFirenze
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              INTRODUZIONE: VINO PORTABANDIERA
                   DEL “MADE IN TUSCANY”

La Toscana è un vero e proprio BRAND, un “marchio” immediatamente
riconoscibile che nessun’altra regione italiana può vantare. Gran parte di questo
successo è dovuto al VINO, uno dei prodotti che rappresentano maggiormente la
tradizione della regione e la caratterizzano a livello mondiale, per la sua unicità e
autenticità.
Numerosissimi sono gli articoli dalla stampa internazionale che spendono parole
di elogio sui vini della Toscana, consacrando mostri sacri come il Chianti Classico
e il celebre Brunello di Montalcino, vere e proprie eccellenze del Made in Italy nel
mondo, ma anche altre primizie come Bianco di Pitigliano e Sovana, Carmignano,
Chianti, Colline Lucchesi, Cortona, Elba, Maremma, Montecucco, Morellino di
Scansano, Nobile di Montepulciano, Orcia, Val d’Arno di Sopra, Val di Cornia e
Vernaccia di San Gimignano.

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                             L’OSSERVATORIO

L’OSSERVATORIO SULLA STAMPA ESTERA di Klaus Davi è l’unico archivio
permanente della stampa internazionale alla ricerca dell’immagine dell’Italia nel
mondo.

Il progetto è attivo dall’inizio del 1996 e comprende un ricco database di oltre
1.000.000 di voci, tra citazioni e articoli dedicati all’Italia, su oltre 50 testate
provenienti da ogni angolo del pianeta.

L’Osservatorio ha elaborato analisi/ricerche e relativi esempi di
presentazione (Conferenze stampa) tra gli altri, per le seguenti istituzioni:

Assolombarda, EXPOCTS (Fiera Milano), Confindustria ANCMA, Regione
Campania, Regione Lazio, Regione Piemonte, Regione Veneto, Regione
Toscana, Regione Sardegna, Regione Umbria, Comune di Roma, Comune di
Torino, Unesco, Comitato Lombardia per la Moda, Comune di Milano.

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                LA RICERCA: METODOLOGIA E TIMING

La ricerca è stata realizzata monitorando oltre 50 testate internazionali tra le più
autorevoli e prestigiose, analizzando sia le citazioni che gli articoli dedicati ai
vini toscani, catalogandoli e valutandoli a seconda del contenuto.

Il monitoraggio è iniziato l’1 gennaio 2014, proseguendo nel 2015 e nel 2016, ed è
aggiornato a gennaio 2017, per un totale di 37 mesi.
Metodologia: Il monitoraggio ha riguardato tutte le citazioni comparse nel panel
delle testate valutandone, a seconda della rilevanza dell’articolo, l’impatto
sull’immagine del settore vitivinicolo. Naturalmente, sono state escluse dal conteggio
finale quelle categorie non affini alle tematiche della ricerca.

   TOTALE ARTICOLI MONITORATI – OLTRE 50.000
   TOTALE ARTICOLI/CITAZIONI – 1.115

                                                                                             4
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TRA LE TESTATE ESTERE MONITORATE

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                                     INDICE
                 Di seguito l’indice dei contenuti della Ricerca:

1. Paesi e mercati: quali Paesi dedicano più spazio al settore vitivinicolo toscano
   in ogni sua sfaccettatura.
2. A) Visibilità ed export: il confronto fra incremento nell’export di vino toscano fra
   2015 e 2016 e la visibilità sulla stampa estera nello stesso periodo di tempo.
   B) Esempi di articoli: gli articoli più rilevanti della stampa estera sul settore
   vitivinicolo toscano.
3. A) I Consorzi di Tutela più citati: classifica dei vini toscani più citati dalla
   stampa estera
  B) Esempi di articoli: articoli sui Consorzi di Tutela più citati
4. Testimonial: i grandi vip internazionali amanti dei vini toscani
5. Dati economici: i numeri del settore vitivinicolo toscano
6. BuyWine: la più grande iniziativa commerciale per il settore vitivinicolo in
   Toscana
7. Conclusioni: breve sunto di quanto emerge dalla ricerca                                     6
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                             1. PAESI E MERCATI

          Quali sono i Paesi che dedicano più spazio al vino toscano?

Secondo il monitoraggio della stampa estera i più interessati sono gli americani, da
sempre appassionati ai vini migliori al mondo: il Los Angeles Times, ad esempio,
elogia in particolare la Vernaccia di San Gimignano. Seguono, a pari merito,
Germania e Regno Unito: la Bild celebra i 300 anni del Chianti Classico, mentre firme
importanti del Daily Mail e del The Guardian dedicano ampio spazio ai rossi toscani.
Più staccati gli altri Paesi, che danno comunque risalto alle eccellenze enoiche della
regione: gli svizzeri del Blick esaltano il Vino Nobile di Montepulciano mentre lo
spagnolo El País si concentra sul Suvereto.

                             AUSTRIA   FRANCIA
                                                               REGNO UNITO
                               5%        5%
                                                                  25%

                  GERMANIA
                    25%

                                                                     SVIZZERA
                                                                        6%

                   SPAGNA
                     3%                          STATI UNITI
                                                    31%
                                                                                                         7
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                          2. VISIBILITA’ ED EXPORT (I)

Dal punto di vista della visibilità sulla stampa estera, tra il 2015 e il 2016 la
presenza del vino toscano sulle pagine delle principali testate straniere ha fatto
registrare un aumento pari al 10%. Nello specifico, nel 2015 sono usciti 365 articoli,
nel 2016 il numero di pubblicazioni sale a 400. Un balzo in avanti che va fatto
risalire principalmente al fattore territoriale: i vigneti dei diversi Consorzi di Tutela
sono di frequente situati in luoghi che offrono panorami fuori dal comune. Alla luce
di ciò, anche Consorzi meno famosi del Chianti, del Brunello di Montalcino o del
Chianti Classico, come ad esempio quello del vino d’Orcia, attraggono soprattutto la
stampa anglosassone, per tradizione affezionata ai pittoreschi paesaggi della
regione.

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                              2. VISIBILITA’ ED EXPORT (II)

All’ottimo exploit comunicativo, va ad aggiungersi la buonissima resa dei vini di qualità toscani
nell’esportazione. Secondo le proiezioni, nel 2016 l’export dei vini toscani DOP (DOC/ DOCG) ha
raggiunto la cifra record - ancorché stimata - di 586 milioni di euro, con un incremento del
+2,05% rispetto all’anno precedente e addirittura del +10,4% rispetto al 2014, continuando a
recuperare terreno sul totale di vino esportato. Questi dati confermano l’elevato livello di attenzione da
parte del mercato internazionale nei confronti del settore vinicolo toscano. Ma soprattutto i margini di
un’ulteriore possibile crescita dell’export, a condizione di mantenere elevati nei prossimi anni i recenti
tassi di visibilità e le politiche di promozione.
Di seguito i grafici che rappresentano l’aumento sia della visibilità estera, sia dell’esportazione:

   VISIBILITA’ 2015 VS 2016: + 10%                        EXPORT VINI DOP TOSCANI
                                                            2014 VS 2016: +10,4%

                                                                                                             9
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                                           2. ESEMPI DI ARTICOLI (I)

   L’Italia è la nuova superpotenza del vino
   L’Italia produce più vino della Francia. Con 48,9 milioni di      La Toscana vinicola
   ettolitri di vino prodotti finora quest’anno è davanti alla       La produzione di vino in Toscana risale al 10° secolo e,
   Francia a 46,45 milioni, terza la Spagna a 36,6 milioni.          oggi, la regione è una delle zone vinicole più importanti
   Non solo: anche nella qualità gli italiani sono al primo          del mondo. Un classico assoluto toscano è il famoso
   posto, così come nel marketing a livello mondiale. Sono           Chianti, che può essere imbottigliato solo in sei territori.
   semplicemente più chic dei loro rivali. Chiave di questo          Nel complesso, in Toscana 63.000 ettari di terreno sono
   successo sono sicuramente le innumerevoli varietà di              dedicati al vino. Dopo che, nella seconda metà del 20°
   vino presenti sulla scena italiana, che vede una regione          secolo, la richiesta di vino è cresciuta notevolmente, i
   come la Toscana vera portabandiera grazie a vini                  vignaioli della regione hanno deciso di mischiare la loro
   sempre di altissima qualità, autentici campioni                   ricca tradizione con le tecniche più moderne, producendo
   dell’esportazione, e a zone di produzione prestigiose             vini di qualità sempre maggiore. In questo contesto, il
   come quelle del Brunello e del Vino Nobile.                       Chianti è ricavato principalmente da uve di Sangiovese,
   (D), 14/11/15, Constanze Reuscher                                 ma in alcuni casi può anche avere innesti di uve
                                                                     Cannaiolo e Cabernet Sauvignon. Affinché la
                                                                     denominazione sia Chianti Classico, però, deve
                                                                     assolutamente provenire dai territori tra Firenze e Siena.
                                                                     Naturalmente non si parla solo di Chianti in Toscana:
Italian Gourment: mangiare e bere in Toscana                         tantissime sono le varietà e si va sempre alla ricerca di
In nessun luogo, in Italia, la varietà eno-gastronomica risulta      nuove combinazioni. Ne deriva che sulle piacevoli colline
più marcata che in Toscana. Anche il Vino, ovviamente, ha le         toscane non sia assolutamente strano trovare, accanto
sue varianti regionali. La zona del Chianti, l'area di colline tra   agli autoctoni vigneti di Sangiovese, Trebbiano e
Firenze e Siena, è ben nota per l’omonimo vino, come lo è il         Malvasia, anche viti internazionali di Cabernet Sauvignon
villaggio di Montalcino a sud di Siena, al centro di una piccola     e Cabernet Franc.
area in gran parte dedicata alla produzione di Brunello, uno         (D), 19/11/15
dei più grandi vini italiani.                                                                                                   10
(UK), 28/05/2015, Tim Jepson
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                                     2. ESEMPI DI ARTICOLI (II)

                                                    Al mondo, una bottiglia di vino su cinque è italiana
                                                    Nel 2015, una bottiglia di vino su cinque prodotta nel mondo è
                                                    italiana e sono i vini toscani i più gettonati. Infatti, tra le
                                                    denominazioni più in voga al mondo figurano il Chianti e il
                                                    Brunello di Montalcino.
Tutto il gusto della Toscana
                                                    La Cina ha importato 80 milioni di euro di vino italiano (+14%
Il Chianti è sicuramente il più famoso tra i
                                                    rispetto al 2014) anche se sono gli statunitensi i primi
meravigliosi vini toscani. Un Chianti Classico
                                                    consumatori al mondo del prodotto della penisola.
come il Capotondo 2011, per esempio,
                                                    (Fr), 02/03/16, N.f.
rappresenta al meglio la robustezza e la solidità
di questo vino. Ricavato per l’85% da uva
Sangiovese e per il 15% da Cannaiolo,
conserva il tipico aroma misto liquirizia,
amarena e ribes rosso del Sangiovese, prodotto
in maniera tradizionale, non barricato. Un vino
consistente che è riuscito a resistere anche al         Alla scoperta dell’Italia vinicola
riscaldamento climatico che, nelle ultime               L’Italia possiede, con la Georgia, la più grande diversità di viti
annate, ha provocato seri grattacapi ai                 al mondo e, tra le regioni, spicca la Toscana. Nella regione del
viticoltori. Un vino talmente perfetto che              Chianti, è il Sangiovese ad essere la denominazione più
sarebbe piaciuto anche alla Madonna del                 famosa. Più a sud, troviamo il Brunello realizzato a partire da
Raffaello.                                              un clone del Sangiovese e il Vino Nobile di Montepulciano. Dal
Bild (D), 19/03/15, Martin Lambeck                      1970, nella regione di Bolgheri, sempre in Toscana, è nato un
                                                        gruppo di vini chiamati “Supertoscani” creati da uve cabernet
                                                        sauvignon e merlot con un’eccellente qualità, equivalente ai
                                                        migliori bordeaux e il cui prezzo è altrettanto stratosferico.
                                                        (Fr), 11/07/15, Phileas Stravinarius                         11
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         3. I CONSORZI DI TUTELA PIÙ CITATI

POSIZIONE                      VINO         PERCENTUALE
   1.       BRUNELLO DI MONTALCINO              30%
   2.       CHIANTI                             21%
   3.       CHIANTI CLASSICO                    16%
   4.       VINO NOBILE DI MONTEPULCIANO        10%
   5.       VERNACCIA DI SAN GIMIGNANO          5%
   6.       MORELLINO DI SCANSANO               4%
   7.       ORCIA                               3%
   8.       BIANCO DI PITIGLIANO E SOVANA       2%
   9.       CARMIGNANO                          2%
   10.      COLLINE LUCCHESI                    1%
   11.      CORTONA                             1%
   12.      ELBA                                1%
   13.      MAREMMA                             1%
   14.      MONTECUCCO                          1%
   15.      VAL D’ARNO DI SOPRA                 1%
   16.      VAL DI CORNIA                       1%
                                                                         12
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                             3. I CONSORZI: ESEMPI DI ARTICOLI (I)

                                                                       Ecco i cugini del Chianti
                                                                       Tutti conoscono il vino rosso Chianti. I più anziani fra noi
   Super Sangiovese: i tre grandi italiani:                            ricorderanno anche la scena al ristornate “Da Tony” nel
   Anche i produttori di vino intorno all’araea della cittadina        celebre cartone Disney “Lilli e il Vagabondo”. Ma pochi
   collinare del sud della Toscana, Montalcino, hanno un nome,         conoscono i cugini del Chianti, piccoli sottodistretti che
   Brunello, per il particolare clone del Sangiovese che usano         raramente trovano la strada per le nostre coste. Sono in
   per I loro rossi corpulenti. Il nome è incorporato sulle            tutto sette e solo due di questi, Chianti colli Senesi e
   bottiglie del più ambito rosso di quest’area, il Brunello di        Chianti Ruffina, sono trovati con facilità in America. Ma
   Montalcino: un mix di incontrovertibile potenza e aromi             vale la pena cercarli, se non altro perché, come tutti i
   evocativi. In termini musicali, una mescolanza di bassi             Chianti offrono una felica combinazione di alta qualità a
   risonanti e arpeggi danzanti.                                       basso prezzo.
   (UK), 14/02/2016, David Williams                                    (USA), 17/01/2014, Bill St. John

Il Chianti Classico compie 300 anni
                                                                  Merlot Me: perché è ora di tornare a gustare questa uva
300 anni fa il Granduca Cosimo III de’ Medici con un
                                                                  Ottobre è il mese del calcio e, a quanto pare, del Merlot. Il
bando delimitò, per la prima volta nella storia, alcuni
                                                                  movimento #MerlotMe all’uva merlot e, secondo uno studio
territori particolarmente votati alla produzione di vini di
                                                                  del 2015 condotto dalla Sonoma State University su un
alta qualità, dichiarandoli territori di produzione vinicola
                                                                  campione di oltre 1.000 consumatori di vino, la maggior
protetta. Oggi il Chianti Classico è sicuramente il vino
                                                                  parte ha dichiarato che il Merlot è la loro qualità di rosso
preferito dagli italiani e un vero e proprio bene assoluto
                                                                  preferita. Fra questi figura l’ottimo Cortona Merlot Poliziano
per l’esportazione. Ora la zona di produzione di questa
                                                                  ‘In Violas’ 2013, proveniente da un nuovo DOC che si adatta
eccellenza del Made in Italy vuole ottenere un altro
                                                                  perfettamente alla coltivazione del Merlot. Si accoppia
importante riconoscimento, già conseguito da due altre
                                                                  perfettamente con formaggi freschi e carne grigliata come il
rinomate zone vinicole come le Langhe piemontesi e i
                                                                  manzo.
territori francesi di produzione dello Champagne e del
Bordeaux: il patrimonio Unesco.                                   (US), 5/10/2016, Katie Bell                                   13
(D), 26/09/2016
In collaborazione con:

                         3. I CONSORZI: ESEMPI DI ARTICOLI (II)

                                                                     Se cerchi un vino da abbinare alla cena, un
Assaggiare il Morellino significa amare il Morellino                 rosso toscano farà probabilmente al caso tuo.
Poche settimane fa stavo viaggiando in Toscana e Umbria e ho         I vini toscani prodotti fuori dalla Regione del Chianti
avuto occasione di imbattermi in alcuni economici ed                 tendono ad avere valore ancora più alto. Il giovane
entusiasmanti vini. Il primo è il Morellino di Scansano, dalla       Bianco Reale di capezzana, della piccola
Maremma, la selvaggia regione a sud della Toscana. Il Morellino      denominazione del Carmignano, è una piacevole
di Scansano è stato insignito dello status DOCG – la più alta        scoperta. Se abbia lo stesso gusto di un vino del
garanzia per il vino in Italia – nel 2007 e sta ancora sviluppando   1931 non so, ma potrei tranquillamente attribuirgli 10
uno stile. “Le persone che provano il Morellino lo amano tutte”,     anni.
dice Luca Costa, proprietario di Terre di Fiore.                     (UK), 31/03/2016, Fiona Beckett
(USA), 25/09/2012, Jason Wilson

 Il potere delle torri toscane                                          Vino Nobile: pioggia di stelle anche a
 Non importa dove alloggi, cenare in uno dei ristoranti di              Montepulciano
 San Gimignano dà l’opportunità di provare la tipica                    Anche Montepulciano, dove è di casa il Vino
 cucina casalinga toscana. La zona inoltre è famosa per                 Nobile, fa brillare le sue stelle: prodotti come il
 produrre uno dei migliori tipi di zafferano in circolazione.           Salcheto Vino Nobile di Montepulciano 2002 o il
 E, nonostante la Toscana sia tipicamente la regione dei                La Braccesca Vino Nobile di Montepulciano 2008,
 vini rossi, il più famoso bianco toscano viene proprio da              dimostrano come questo vino migliori col passare
 qui: l’economico, leggero e fruttato Vernaccia di San                  degli anni e si distingua tra i grandi rossi toscani.
 Gimignano                                                              Anche l’annata 2015 promette bene.
 (USA) 29/11/2016, Rick Steves                                          Blick (CH), 22/03/2016,                        14
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                       3. I CONSORZI: ESEMPI DI ARTICOLI (III)

Isola d’Elba: a tavola con gli aromi del passato          Vini: Qualcosa per il fine settimana
Per la sua posizione, l’Isola d’Elba propone              Fra i vini consigliati per questo weekend c’è
un’offerta enogastronomica tra le più “multiculturali”    sicuramente un 2005 Pallistorti, Colline Lucchesi
al mondo, contraddistinta naturalmente da                 Rosso DOC, Valgiano. Da una importante tenuta
un’altissima qualità. Lo dimostra un vino come            toscana, questo stiloso rosso mostra la
l’Aleatico dell’Elba, bianco che viene prodotto solo
nell’isola e che ha ottenuto la denominazione             fruttuosità tradizionale di un chianti, levigata da
DOCG, un premio meritato per la sua tradizione            un invecchiamento nel legno di quercia.
antica. E’ l’ideale per accompagnare deliziosi            (UK), 27/10/2007
dessert, in particolare la “Schiaccia briaca”, il dolce
con noci e uvetta tipico dell’isola.
(D), 26/02/2016

                                                            Vino Orcia
                                                            Quella del vino Orcia è una denominazione
Vino: oltre al Chianti c’è di più in Toscana                vinicola alle prime armi con interessanti
È molto facile avere l’impressione che la Toscana sia       miscele ma più che altro scenari da mozzare il
produttrice solamente di vini rossi, e che l’unico vino
rosso sia il Chianti. Ma questa enorme zona,                fiato. Si trovano adiacenti a zone con molti
l’equivalente italiano del Bordeaux, è molto più            piccoli e medi vigneti perciò preparatevi a
variegata, come mi ha ricordato una visita dello scorso     gustare diversi assaggi. Da Montepulciano
weekend. Oltre a Bolgheri, la regione costale patria di     verso ovest (lentamente) a Pienza. Questa
supertuscan come Argentiera, Ornellaia e Sassicaia, ci
sono anche molti vini rossi identificati semplicemente      città spettacolare è una fermata obbligata, così
dalla parola “Toscana”. Uno di questi è il Campinuovi       come lo è San Quirico. Pranza ad Osena e da
Montecucco Rosso 2009, prodotto da uve cresciute in         lì prosegui a Sud verso Bango Vignoni e quindi
maniera organica e con un tocco di solfuro.                 fino a Rocca d’Orcia.
(UK), 08/06/2013, Fiona Beckett                                                                                15
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                     3. I CONSORZI: ESEMPI DI ARTICOLI (IV)

   Toscana (Italia) tour a Suvereto            I migliori vini dalla toscana
   Il grossista catai organizza un tour        La Toscana è una delle regioni più rinomate zone vinicole del
   gastronomico per la Toscana che             mondo. Oltre al celeberrimo Chianti, si distinguono consorzi che
   prevede una fermata a Suvereto e            producono vini di eccezionale qualità. Tra i più in vista, c’è
   una degustazione presso la                  sicuramente quello del Valdarno di Sopra, che con tenute come Il
   Bottega        Petra,     progettata        Carnasciale e Petrolo produce Sangiovese con Merlot e
   dall’architetto Mario Botta.                Cabernet che non hanno nulla da invidiare ai più famosi vini
   (ES) 10/07/2010                             toscani.
                                               Manager Magazin (D), 20/08/2015, Christian Wenger

Maremma: nel segno del bianco
La Maremma si trova a nord di Roma, tra il
Mar Tirreno e il Monte Amiata. Necropoli        Un luogo dal quale non servono souvenir
etrusche accanto a pittoresche località         Punta Ala è sul Mare Mediterraneo nel cuore della Maremma,
medievaleggianti, natura incontaminata e        nella parte Sud Est della Toscana, a circa due ore di macchina
ville da favola che ricordano quelle dei        da Roma. Con i suoi 400 abitanti fa parte della piccola città di
patrizi romani. Ma non solo. Parlando di        Castiglione della Pescaia. Gli italiani fanno le vacanze in questa
Toscana, non possono mancare vini               area da decenni, ma non molte altre persone conoscono il posto.
eccezionali. Ed è proprio da borghi             Ma dovrebbero, perché è idilliaco quanto le cartoline dei luoghi di
affascinanti come Sovana e Pitigliano che       mare. Le onde del mare sono di colore grigio blu e i chilometri di
proviene il famoso Bianco DOC che si può        fine sabbia bianca ti faranno dimenticare di essere in Toscana e
trovare nei numerosissimi negozi ed             non su un’isola deserta.
enoteche che riportano all’entrata come logo
l’immagine di Dioniso, come se il culto del     (USA), 26/05/2016, Shivani Vora
vino fosse ancora presente in questi luoghi,
dove le gocce divine sgorgano a fiumi.                                                                                  16
Die Presse (A), 04/05/2013, Irene Rauch
In collaborazione con:

                                        4. TESTIMONIAL (I)

Grandi divi e star internazionali non nascondono la loro passione per i vini della
Toscana. Scopriamone alcuni e quali sono i loro preferiti.

                                             Michelle Obama
                                               l’ex First Lady
                                              degli USA non si
                                              fa mai mancare
       Sting                                 una bella scorta di
                                                 Vermentino
Il famoso cantante ha                              toscano
comprato casa in                                                   George Clooney / Brad Pitt
Toscana e vi produce                                                    I due sex symbol di
un suo vino                                                        Hollywood hanno in comune
                                                                          la passione per i
                                                                            Supertoscani

                  Keanu Reeves
                                                                     Alex Ferguson
                  Anche            il                              L’ex tecnico del
                  protagonista di                                  Manchester United
                  “Matrix” beve                                    nei post partita non
                  toscano, a lui                                   ha mai rinunciato a
                  piace il Chianti                                 un bicchiere di vino
                                                                   toscano                           17
In collaborazione con:

                                      4. TESTIMONIAL(II)
                                 WINE STAR: ANTINORI E STING

 Vini e vignaioli abbelliscono una collina toscana                               Sting, viticoltore di successo
 Come dovrebbe essere una costruzione piacevole alla vista? Una                  Dopo aver fatto per 25 anni le vacanze in
 risposta può essere data dalla Cantina Antinori, sviluppata per i               Toscana, Sting e sua moglie, l’attrice Trudie
 prestigiosi produttori di vino da Archea, gruppo di architetti                  Styler, sposteranno la loro residenza a Villa Il
 fiorentino. La struttura non occupa il panorama, lo diventa. La                 Palagio, nella località di Figline Valdarno.
 terrazza panoramica è coperta da una tettoia curva, camuffata                   Essendosi impregnati per un quarto di secolo
 sotto rovi di giovani vigne, e l’interno (aperto al pubblico in                 della tradizione vinicola della regione nella quale
 primavera) include una cantina, un auditorium da 200 posti, un                  si produce il Chianti – uno dei vini più prestigiosi
 museo, un ristorante e un negozio. Antinori è una famiglia nobile               d’Italia – il matrimonio ha avuto come
 con radici vecchie di 26 generazioni, ed è ora uno dei più grandi               conseguenza che la rivista specializzata Wine
 esportatori; Piero Antinori è il capofamiglia di questa importante              Spectator ha incluso il suo vino Sister Moon nella
 azienda.                                                                        lista dei 100 migliori della Penisola
                                                                                 (ES), 26/02/2016, Marìa Lopez
 (UK), 27/08/2013, Michael Kimmelman

La famiglia che ha inventato i Super Tuscan
La storia della famiglia Antinori è complessa quanto il vino da loro prodotto. Include oltre 600 anni di storia, la creazione di
alcuni fra i più famosi vini rossi italiani, colpi di genio, una vendita a concorrenti, tensioni familiari, riconciliazioni e una nuova
tenuta adiacente al Mar Tirreno. L’ultimo progetto è la Tenuta di Biserno, una proprietà di 90 ettari che Lodovico Antinori
gestisce con il fratello Piero. Le relazione fra i due fratelli non sono sempre state facili. “Sono fluttuanti”, dichiara lodovico
Antinori, ma dopo molto tempo durante il quale hanno lavorato separatamente si sono finalmente riuniti per fare ciò che agli
Antinori riesce meglio: creare un’ispirata miscela di Rosso.

                                                                                                                                    18
In collaborazione con:

4. TESTIMONIAL(III)
LETTERA DI STING

                                               19
In collaborazione con:

                                                  5. DATI ECONOMICI (I)
                                     Il 68% dei vigneti ha meno di vent’anni
Il tasso di rinnovamento dei vigneti toscani è molto elevato, con punte del 70%. L’interesse al
rinnovo dei vigneti è stato incentivato indubbiamente dalla misura dell’OCM Vino (Organizzazione
Comune del Mercato vitivinicolo) relativa alla ristrutturazione e riconversione dei vigneti. L’effetto di
tali interventi è chiaramente visibile se si analizza l’età del “Vigneto Toscana”:
il 68% dei vigneti toscani (40.000 ha circa) ha un’età minore di 20 anni. Di questi, 17.000 (circa il
30%) hanno un’età minore di 10 anni. I vigneti con un’età maggiore di 30 anni rappresentano invece
solo il 25% circa.

                                             Ripartizione delle superfici vitate per classi di età
                                                 Situazione al 1990- 2000- 2006-2011-2015                                                   1990
                               47,6%
                                                                                                                                            2000
                                              43,3%
                                                                                                                                            2006
                                                                   38,7%
                           36,6%                                                   37,1%                                                    2011
                                                                                                                    34,5%                   2015
                                     29,8%                                                                      30,5%
                                                                            28,0%
                                                                                                                        27,0%
                                                                                                                                25,7%

                                                            21,3%
                     20,0%

                                                                                                            16,3%
                                                                                           14,9%
                 12,4%                            12,3%
                                                       10,3%

                                                                                                     5,8%
                                                                                              4,2%

                         0-10 anni                    10-20 anni                    20-30 anni                30 anni ed oltre                                   20
                                                                   classi di età
In collaborazione con:

                                  5. DATI ECONOMICI (II)
                       Fatturato raddoppiato in nemmeno 10 anni

Il fatturato 2016 registrato dai 16 Consorzi toscani che partecipano ad Anteprime 2017 supera la
ragguardevole cifra di 1 miliardo di euro. Queste stime del 2016 risultano ancora più elevate se
confrontate con quelle del 2006, un anno precedente alla crisi economica (verificatasi nel 2008): il
fatturato è aumentato addirittura del +55% rispetto a dieci anni fa.

    FATTURATO CONSORZI PRESENTI AD ANTEPRIME DI TOSCANA 2017
                       2006 VS. 2016: +55%

        (Elaborazioni su stime dei dati ISTAT e fornite dai Consorzi)                                   21
In collaborazione con:

                                     5. DATI ECONOMICI (III)
                   Export vini toscani DOP +2,05% rispetto al 2015

Ottime anche le percentuali dell’export dei vini toscani di qualità. Secondo le proiezioni, nel
2016 l’export dei vini toscani DOP (DOC/DOCG) ha raggiunto la cifra record – ancorché
stimata - di 586 milioni di euro, con un incremento del +2,05% rispetto all’anno
precedente e addirittura del +10,4% rispetto al 2014. Per i bianchi non frizzanti la più alta
richiesta arriva dalla Germania, mentre gli Stati Uniti sono il Paese che investe maggiormente
nel vino rosso.

                                                    +15,73%                -5,24%
                 1000

                  800                                         +7,14%                +2,05%

                  600

                  400

                  200

                    0
                              2014                  2015           2016*proiezione dati
                  PRODUZIONE TOTALE VINI - VINI DA UVE     PRODUZIONE TOTALE VINI DI QUALITA'

        (Elaborazioni su stime dei dati ISTAT e fornite dai Consorzi)                                                    22
In collaborazione con:

                                   5. DATI ECONOMICI (IV)
                               Vino toscano crea occupazione

• La filiera vitivinicola toscana dà lavoro ad oltre 25.000 addetti, inclusi i lavoratori stagionali.
• Rispetto a dieci anni fa, il numero di impiegati è aumentato del +5%. Un dato importante, se
paragonato alla grande disoccupazione, specie giovanile, del 40,1% (fonte Istat novembre
2016) che affligge l’Italia.

                OCCUPATI FILIERA VITIVINICOLA 2006 VS. 2016: +5%

          (Elaborazioni su stime dei dati ISTAT e fornite dai Consorzi)                                    23
In collaborazione con:

                                           6. BUYWINE
                                        BuyWine in cifre
• La rilevanza dei vini toscani nel panorama internazionale è testimoniata anche dai 210 buyer
presenti, che incontreranno altrettante imprese vitivinicole al BuyWine 2017, la più grande iniziativa
commerciale per il settore vitivinicolo in Toscana. Ciò testimonia che tutti i vini toscani sono richiesti
oltre i confini nazionali.
• Numero Buyer partecipanti: 210 selezionati su 284 richieste di partecipazione.
•88 sono partecipanti per la prima volta, con un tasso di rinnovamento dei buyer di circa il 42%.
- conferma di 122 buyer delle passate edizioni scelti tra quelli che si sono dimostrati professionali e
interessati.
- scelta dettata dall’individuazione dei mercati di provenienza dei buyer in base ai flussi commerciali
attuali.
• I Paesi di provenienza degli operatori per il 2017 sono complessivamente 35; nel 2016 erano 34.
• Tra questi ci sono 4 Paesi i cui operatori mancavano da varie edizioni ma che vista l’importanza dei
mercati sono stati nuovamente invitati: Kazakhstan, Russia, Taiwan e Lituania.
• Per la prima volta BuyWine ospiterà operatori da Israele, Marocco, Emirati Arabi Uniti (EAU) e
Puerto Rico.
• Numero Seller partecipanti: 210 che presentano vini di ben 41 denominazioni DOP differenti (tra
DOC e DOCG).
                                                                                                            24
In collaborazione con:

                               7. CONCLUSIONI (I)

I vini toscani, tra i più importanti d’Italia, continuano a essere motore della crescita
economica del proprio territorio: nel 2016 il fatturato dei 16 Consorzi di Tutela
Toscani partecipanti alle Anteprime ammonta a oltre 1 miliardo di euro,
trainato anche dall’export.
Durante la conferenza inaugurale di Anteprime di Toscana 2017, alla presenza di
importanti figure del mondo vitivinicolo come Fabrizio Bindocci (Presidente di
A.Vi.To Associazione Vini Toscana DOCG, DOC e IGT) e l’imprenditore Piero
Antinori, Marco Remaschi (Assessore all’Agricoltura di Regione Toscana) ha
divulgato per la prima volta insieme i dati economici aggregati sul vino toscano nella
sua interezza.
Confrontando il corrispettivo del 2006, si registra un aumento del +55% sulla
quota di fatturato. Il dato è ancor più rilevante se si considera il 2006 come annata
precedente alla crisi economica, iniziata nel 2008. In ogni caso, la stampa
internazionale non ha smesso di apprezzare la Toscana e i suoi vini, al punto che
negli ultimi tre anni sono stati dedicati 1.115 articoli a queste eccellenze. I Paesi che
parlano maggiormente dei vini toscani sono gli Stati Uniti (31%), seguiti da
Germania e Regno Unito (alla pari con il 25%), che staccano Svizzera (6%), Austria
e Francia (entrambe al 5%). All’ottimo exploit comunicativo, va ad aggiungersi la
sempre proficua resa dei vini toscani nell’esportazione.                             25
In collaborazione con:

                               7. CONCLUSIONI (II)

             ALL’ESTERO APPREZZANO SEMPRE PIU’ LA QUALITA’
                           A SCAPITO DELLA QUANTITA’
L’export dei vini toscani di qualità non accenna ad arrestarsi, segnando per la
prima volta una crescita per tre anni di fila. Infatti si stima che le esportazioni di
vini toscani DOP (DOC/DOCG) nel 2016 abbia raggiunto la cifra record di 586
milioni di euro: un incremento del +2,05% rispetto al 2015 e addirittura del
+10,4% sul 2014. In particolare cresce l’export dei bianchi DOP che nei primi mesi
del 2016 registra un aumento del +12% in valore rispetto allo stesso periodo nel
2015; la domanda è incrementata soprattutto dai paesi dell’Est: Hong Kong diventa il
3° mercato di destinazione (1.7 milioni) e il Giappone arriva in 6° posizione (0.8
milioni). Dalle prime stime non definitive, la cavalcata dei vini toscani DOC/DOCG
sui mercati internazionali sembrerebbe un po’ offuscata dalla lieve flessione
dell’export dei vini toscani nella loro interezza. Infatti si è passati da 903 milioni di
euro nel 2015 agli 858 milioni di euro stimati per il 2016, corrispondente a -5,24%.
Nonostante ciò, il 2016 rimane il secondo miglior risultato dal 2003 a oggi per le
esportazioni sui mercati mondiali, confermando che all’estero apprezzano sempre
più la qualità a discapito della quantità dei vini toscani.
                                                                                                26
In collaborazione con:

                              7. CONCLUSIONI (III)

Questi dati confermano l’elevato livello di attenzione da parte del mercato
internazionale nei confronti del settore vinicolo toscano. Soprattutto, annunciano i
margini di un’ulteriore possibile crescita dell’export, in particolare dei vini
DOP (DOC/DOCG), a condizione di mantenere elevati nei prossimi anni i recenti
tassi di visibilità e le politiche di promozione.
Quest’anno la Toscana festeggia i 300 anni dalla creazione delle denominazioni
di origine per i propri vini; si tratta di un compleanno particolarmente significativo
poiché l’Italia è l’unico Paese al mondo a poter vantare un pedigree enologico
così antico e prestigioso. La Toscana ha da sempre attribuito molta importanza al
rinnovo dei vigneti, ritenendo che solo attraverso un adeguato intervento di
estirpazione e reimpianto dei vigneti è possibile preservare, adeguare e valorizzare il
patrimonio viticolo e le produzioni che da esso derivano. L’interesse al rinnovo dei
vigneti è stato indubbiamente promosso dalla misura dell’OCM Vino
(Organizzazione Comune del Mercato vitivinicolo) rispetto alla ristrutturazione e
riconversione dei vigneti. L’effetto di tali interventi è chiaramente visibile se si
analizza l’età del “Vigneto Toscana”: il 68% dei vigneti toscani (40.000 ha circa) ha
un’età minore di 20 anni. Di questi, 17.000 ha circa (il 30%) hanno un’età minore di
10 anni. I vigneti con un’età maggiore di 30 anni rappresentano invece solo il 25%
circa.                                                                            27
In collaborazione con:

                                7. CONCLUSIONI (IV)

Anche l’apprezzamento degli stranieri è documentato dai numeri. Tra i Paesi più
“affezionati” a questo prodotto simbolo della Toscana e dell’Italia nel mondo figurano
la Germania (con oltre cinque milioni di euro investiti in vini bianchi toscani); gli Stati
Uniti, che invece si ergono a leader per il rosso, con una spesa di oltre 151 milioni di
euro; il Canada; il Regno Unito e la Svizzera. Non va dimenticato poi che questa
filiera fornisce lavoro a oltre 25.000 addetti, con un incremento del +5% negli
ultimi dieci anni. Un dato non indifferente, considerato che il tasso di
disoccupazione giovanile è arrivato a toccare il 40,1% negli ultimi dodici mesi (Fonte:
dati Istat novembre 2016). Agricoltura e vino non sembrano invece risentire della
crisi sul fronte dell’occupazione e, anzi, aumentano il numero di impiegati.
In parallelo ad “Anteprime di Toscana 2017”, il crescente interesse nei confronti dei
vini toscani è anche confermato dal successo del “BuyWine”(http://www.buy-
wine.it/), la più grande iniziativa commerciale per il settore vitivinicolo in Toscana: qui
le 210 aziende dei Consorzi incontrano 210 buyer da tutto il mondo, a conferma
che i vini toscani non sono più solamente Chianti, Brunello di Montalcino e Chianti
Classico, ma anche Bianco di Pitigliano e Sovana, Carmignano, Colline Lucchesi,
Cortona, Elba, Maremma, Montecucco, Morellino di Scansano, Nobile di
Montepulciano, Orcia, Val d’Arno di Sopra, Val di Cornia, e Vernaccia di San
Gimignano.                                                                            28
In collaborazione con:

                NOTA METODOLOGICA

Le stime economiche indicate nel presente documento
sono state realizzate dall’Assessorato all’Agricoltura di
Regione Toscana, analizzando i dati forniti dall’ ISTAT e dai
Consorzi di Tutela partecipanti ad Anteprime di Toscana
2017.

                                                                              29
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