News Allargamento UE: Macedonia del Nord e Albania rimandate a ottobre
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Newsletter ACCOA - Chambers of Commerce for Central Europe - n. 137 maggio-giugno 2019 - www.accoa.it News Allargamento UE: Macedonia del Nord e Albania rimandate a ottobre ! 1
Sommario Focus: Allargamento UE……….3 News…………5 Borsino…………11 ———————————————————————————-——- ACCOA News Pubblicazione periodica a cura della Redazione – viene inviata ai soci a titolo gratuito. Per richieste di numeri arretrati, informazione, approfondimento e cancellazioni dalla lista dei destinatari si prega di inviare un messaggio a: redazione@accoa.it I numeri precedenti sono disponibili nell’area download del sito www.accoa.it Finito di impaginare a Gorizia il 20 giugno 2019. Hanno collaborato: Valerio G. Fratelli, Riccardo Stifani. ACCOA News Periodic publication edited by ACCOA sent to members and network free of charge. For requests of previous issues, information, analysis and cancellations from the recipient list, please send a message to: redazione@accoa.it. Past issues are available in the download area of the website www.accoa.it Edited in Gorizia June 20th 2019. Contributors to this issue: Valerio G. Fratelli, Riccardo Stifani ! 2
Focus Allargamento UE: Macedonia del Nord e Albania rimandate a ottobre Il 18 giugno 2019, il Consiglio dell’Unione Europea, tenendo conto delle valutazioni effettuate dalla Commissione e in linea con i principi che guidano la politica di allargamento e integrazione europea, ha deciso di congelare temporaneamente i dossier di Montenegro, Serbia, Turchia, Macedonia del Nord, Albania, Bosnia Herzegovina e Kosovo. Albania e Macedonia, che insieme a Serbia, Turchia e Montenegro detengono lo status di paesi candidati, vedono nuovamente rinviata l’apertura dei 35 capitoli tematici che formano l’acquis communautaire. Inoltre, considerando la rilevanza della questione, il Consiglio ha ritenuto opportuno rimandare la discussione ad ottobre, quando la nuova Commissione sarà ormai formata. Al Montenegro, che si appresta a chiudere gli ultimi tre capitoli, il Consiglio raccomanda l’assunzione di un atteggiamento pro-attivo che permetta l’effettiva implementazione dello Stato di diritto e una rapida attuazione delle riforme. Lo stesso punto è stato sollevato nei confronti della Serbia che, con 18 capitoli all’attivo, deve comunque impegnarsi affinché siano garantite la libertà di stampa e d’espressione. Allo stesso tempo, le autorità serbe devono facilitare il dibattito tra le forze politiche, senza trascurare la delicata questione legata ai crimini di guerra e al dibattito pubblico ad essi connesso. La Turchia, partner di fondamentale importanza per l’Unione, è stata invitata ad evitare derive politiche che vadano a discapito dei diritti fondamentali dei suoi cittadini. Bosnia Herzegovina e Kosovo, che detengono invece lo status di paesi candidati potenziali, necessitano un approfondimento specifico. La Bosnia, dopo quasi dieci mesi di negoziazioni interne, dovrebbe uscire dall’impasse politica formando al più presto un nuovo governo, in modo da poter portare avanti quanto di buono già iniziato. Al Kosovo, invece, è stata fatta notare ! 3
l’insensatezza dell’aumento delle tariffe doganali operato negli scorsi mesi in aperta violazione del Central European Free Tr a d e A g r e e m e n t ( C E F TA ) e d e l l o Stabilisation and Association Agreement (SAA). Pristina dovrebbe dare priorità all’individuazione di Source: Archivio UE efficaci mezzi di contrasto alla radicalizzazione e al terrorismo, oltreché al rafforzamento del processo elettorale. EU enlargement in South-Eastern Europe: What’s new? On June 18th, taking into account the assessments made by the Commission, in line with the principles that guide the European enlargement and integration policy, the Council of the European Union has decided to temporarily freeze the dossiers of Montenegro, Serbia, Turkey, Northern Macedonia, Albania, Bosnia Herzegovina and Kosovo. Albania and Macedonia, which together with Serbia, Turkey and Montenegro hold the status of candidate countries, see the opening of the 35 thematic chapters forming the acquis communautaire postponed once again. The decision, the Council states, has been taken considering the relevance of the issue which has to be discussed properly when the new Commission will be formed, in October. To Montenegro, which is about to close the last three chapters, the Council recommends taking a pro-active attitude that allows the effective implementation of the rule of law and rapid application of reforms. The same point was raised with regard to Serbia which, with 18 chapters at stake, must nevertheless ensure that freedom of the press and expression is guaranteed. At the same time, the Serbian authorities must facilitate the debate between political forces, without neglecting the delicate issue related to war crimes and the public debate related to them. Turkey, a partner of fundamental importance for the Union, was invited to avoid political drifts that go to the detriment of the fundamental rights of its citizens. Bosnia Herzegovina and Kosovo, which hold the status of potential candidate countries, need to be analyzed separately. Bosnia, after almost ten months of internal negotiations, should exit the political stalemate and form a new government as soon as possible, in order to be able to continue the good that has already begun. Kosovo, on the other hand, has been notified about the senselessness of the increase in customs tariffs operated in recent months in open violation of the Central European Free Trade Agreement (CEFTA) and the Stabilization and Association Agreement (SAA). Pristina should give priority to identifying effective means of combating radicalization and terrorism, as well as strengthening the electoral process. ! 4
News Europee 2019: uno sguardo d’insieme Possibile composizione del Parlamento Europeo (2019-2014) A pochi giorni da quelle che sono state definite Nei primi giorni di luglio si riunirà il nono Parlamento le elezioni europee più importanti di sempre non europeo. Nell’attesa che il regno Unito decida rimane che trarre le prime considerazioni. definitivamente sulla propria permanenza all’interno L’Europa che esce dalle elezioni è un’Europa dell’Unione, gli attuali equilibri all’interno frammentata tra fronti conservatori, populismi, dell’Europarlamento sembrano aver retto l’urto delle spinte ambientaliste e resurrezione dell’anima elezioni. socialista. Indubbiamente positivo è il dato sulla Il Partito Popolare e il Partito Socialista, secondo le partecipazione. L’affluenza, oltre il 50%, è stata previsioni, dovrebbero avere rispettivamente 177 e infatti la più alta registrata negli ultimi 20 anni - 149 seggi. Il Partito Popolare Europeo perderebbe eccezione fatta per l’Italia, in cui si è invece così circa 50 seggi rispetto alla precedente preso nota di un leggero calo rispetto al 2014. legislatura, mentre il Partito Socialista Europeo In netto miglioramento anche il trend della potrebbero passare da 187 seggi attuali a 147, “Nuova Europa”. Questo il quadro disegnato perdendone così 40. dagli elettori andati alle urne per le elezioni europee nell'Europa orientale. Secondo le proiezioni ufficiali del PE, i liberali dell'Alde eleggerebbero 107 deputati, mentre i TALLIN - Successo per il Partito Riformista Verdi/ALE si aggiudicherebbero 69 seggi. Seguono i (26,2%) escluso a marzo dai tavoli negoziali del conservatori dell’ECR e dell’ENF, a cui spetterebbero nuovo governo estone. Crolla invece Ekre, il rispettivamente 59 e 57 deputati. partito di estrema destra che appena due mesi fa ! 5
era risultato il primo partito del Paese, che si All’EFDD andrebbero invece 56 seggi. I 42 seggi rimanenti verranno occupati dai rappresentanti del aggiudica solamente un seggio (12%). I gruppo di sinistra Gue/Ngl. socialdemocratici si attestano al secondo posto I primi impegni dei neoparlamentari riguarderanno con il 23,3%. l’elezione del presidente della Commissione Europea - su proposta del Consiglio europeo - e nei primi giorni RIGA - Nuova unità, il partito del premier Karins, di settembre la formazione della Commissione stessa. I nomi accostati alla presidenza della commissione è in testa alle europee in Lettonia con il 26,24%. riflettono non solo i giochi di forza interni al Armonia, il partito socialdemocratico filorusso e Parlamento, ma anche le dinamiche tra nazioni Alleanza Nazionale guadagnano entrambi due europee. L’elezione dello Spitzenkandidat - ovvero il seggi, aggiudicandosi rispettivamente il 17,45% candidato di punta - dell’ALDE, Margarethe Vestager, e il 16,40%. Seguono il partito europeista caro a Macron, segnerebbe una totale sudditanza del PPE nei confronti dei Liberali. Timmermans (S&D), al Sviluppo (12,42%) e l'Unione russa di Lettonia momento in seconda fila, molto probabilmente (6,24%). riceverà il testimone di Antonio Tajani alla presidenza del PE. Il nome che ha tenuto banco negli ultimi mesi, VILNIUS - Mentre Gitanas Nausėda vinceva il il profilo che più assomiglia a un compromesso tra secondo turno delle presidenziali contro l’ex PPE e Liberali, è quello del capo negoziatore per la Brexit, Michel Barnier - in linea anche con le posizioni Ministro delle Finanze Ingrida Šimonytė, l’Unione della Merkel. Gli Spitzenkandidaten delle altre della Patria - Democratici Cristiani di Lituania famiglie europee sono Jan Zahradil (ECR), Ska Keller e vinceva tre seggi all’Europarlamento. Il partito Bas Eickhout. socialdemocratico se ne è invece aggiudicati due, esattamente come l’Unione Agrari e Verdi Lituani, principale partito di governo. VARSAVIA - Il Partito Diritto e Giustizia di Jaroslaw Kaczynski ha conquistato il 45,56% dei voti, staccando di sette punti l'eterogenea Coalizione europea, fermatasi al 38,3%. Wiosna (Primavera) si accontenta del 6% delle preferenze, comunque soddisfatta del terzo posto. In Polonia, l’esito delle europee sembra dunque aprire la strada ad un rimpasto di governo, dato che tra i nuovi europarlamentari ci sono ben tre ministri, tra cui quello degli Interni e dell'Istruzione e la vicepremier Beata Szydlo. PRAGA - ANO, il partito del premier ceco Andrej Babis, ha prevalso alle urne con il 21,18% - in aumento di cinque punti rispetto al 2014 - conquistando sei seggi al Parlamento europeo. Al secondo posto, i conservatori del Partito democratico civico (Ecr), che diventa il secondo partito col 14,54% (+7%) e conquista quattro seggi. Da sottolineare il risultato dei Pirati, che diventano terza forza politica nel Paese con il 13,95%. BRATISLAVA - A prevalere, sfruttando l'onda favorevole delle presidenziali del marzo scorso, è stata la forza della neo-presidente Zuzana Caputova, Progressive Slovakia (20,11%). I socialdemocratici dell'ex premier Robert Fico perdono invece nove Source: Reuters punti rispetto al 2014, scendendo al 15,7%. Stupisce ! 6
particolarmente l'avanzata dell’ultradestra, rappresentata dal Partito Popolare Slovacchia Nostra (LSNS) che, aggiudicandosi il 12%, fa un balzo in avanti di ben 10 punti percentuali. BUDAPEST - Fidesz, il partito del premier Viktor Orban, si aggiudica una nuova vittoria schiacciante ottenendo il 52,3% dei voti. Il leader ungherese, commentando i risultati elettorali, ha affermato di essere stato scelto dai cittadini essenzialmente per fare tre cose: fermare l’immigrazione, difendere la cristianità europea e difende l’Europa delle nazioni. Al secondo posto, con un risultato di rilievo, la Coalizione Democratica (Dk) con il 16,3%, seguita dai Source: Szilard Koszticszak/EPA/EFE liberali di Momentum al 9,7%, dai socialisti al 6,6% e dall'ex ultradestra di Jobbik, riciclatasi in partito conservatore di destra, al 6,5%. LJUBLJANA - Solo terza la lista del Premier in carica Marjan Sarec (15,58%), sconfitta dall’alleanza tra Partito democratico sloveno (SDS, conservatore) e Partito popolare sloveno (SLS), che ha raccolto invece oltre il 26,43% delle preferenze. Al secondo posto i Socialdemocratici (SD), al 18,64%. Riesce a mandare un deputato in Europa anche il partito Nuova Slovenia (Ppe), che ha ottenuto l'11% delle preferenze. ZAGABRIA - Nonostante il forte calo rispetto al 2014, quando correvano in una coalizione di centrodestra, è vittoria per i conservatori dell’Unione Democratica Croata (22,7%). L’opposizione, guidata dai socialdemocratici, si ferma al 18,7%. Il partito populista Zivi Zid, conquistando il 5,66%, riesce per la prima volta a superare la soglia di sbarramento. BUCAREST - è smacco per il partito socialdemocratico romeno (Psd) al governo, che ottiene solo il 22,6% mentre i suoi alleati dell'Alde (Alleanza di liberali e democratici) non superano la soglia di sbarramento del 5% e si fermano al 4,1%. A vincere è stato, con il 26,9%, il Partito nazionale liberale (Pnl), principale partito di opposizione. Il tracollo del Psd va inteso, secondo il Presidente della Repubblica Klaus Johannis, come una punizione per la cattiva gestione del Paese. SOFIA - Gli elettori hanno dato fiducia ai conservatori del Gerb - partito del premier in carica, Boyko Borissov - che hanno toccato quasi il 31%. Al secondo posto, i Source: Borissov Facebook account socialisti del Bsp (24,2%). ! 7
The day after: an overview of the European elections Just a few days after the most important European elections of all time, all that remains is to draw the first considerations. The Europe emerging from the elections is divided by conservative fronts, populisms, environmentalist forces and the resurgence of the socialists. The figures on participation are undoubtedly positive. The turnout (more than 50%) is the highest recorded in the last 20 years. The only exception is Italy, where there was a slight decrease compared to 2014. The trend improved also in the "New Europe”, where the voters expressed as follow. TALLIN - Victory of the Reformist Party (26.2%), which in March was excluded from the new Estonian government. Ekre, the far right wing which was the first party in the country just two months ago, won only one seat (12%). The Social Democrats ranked second with 23.3%. RIGA - New Unit, the party of Prime Minister of Latvia Karins, gained 26.24% of the votes. Harmony, the pro-Russian Social Democratic party and the National Alliance obtained two seats each, winning 17.45% and 16.40% of the votes respectively. The European party Development (12.42%) and the Russian Union of Latvia (6.24%) close the polls. VILNIUS - Gitanas Nausėda won the presidential clash with former Finance Minister Ingrida Šimonytė. Meanwhile, the Union of Christian Homeland - Democrats of Lithuania won three seats at the European Parliament. The Social Democratic party has instead won two, exactly like the Lithuanian Agrarian and Green Union, the main governing party. WARSAW - The Law and Justice Party of Jaroslaw Kaczynski won 45.56% of the votes, distancing the heterogeneous European Coalition by seven points (38.3%). Wiosna (Spring), although it gained 6% of the preferences, is satisfied with the third place. In Poland, the outcome of the European elections therefore seems to be paving the way for a government reshuffle, given that among the new MEPs there are three ministers, including the Interior and Education ministers and Deputy Prime Minister Beata Szydlo. PRAGUE - ANO, the party of Czech Prime Minister Andrej Babis, prevailed at the polls with 21.18% - up five points compared to 2014 - winning six seats in the European Parliament. In second place, the conservatives of the Civic Democratic Party (ECR), which becomes the second party with 14.54% (+ 7%) and wins four seats. The Pirates, gaining the 13.95% of the preference, became the third political force in the country. BRATISLAVA - Progressive Slovakia, the party of the new president Zuzana Caputova, prevailed (20.11%) taking advantage of the favorable wave of last presidential elections. Instead, the Social Democrats of former prime minister Robert Fico lost nine points from 2014, falling to 15.7%. The advance of the Source: Reuters alt-right, represented by the Slovak People's Party (LSNS), is particularly striking. Winning 12% of the votes, it leaps forward by as much as 10 percentage points. BUDAPEST - Fidesz, the party of Prime Minister Viktor Orban, obtained 52.3% of the votes. Commenting on the election results, the Hungarian leader said he was chosen by the citizens essentially to do three things: stop immigration, defend European Christianity and defend the Europe of nations. In second place, with a significant result, the Democratic Coalition Source: Szilard Koszticszak/EPA/EFE (Dk) with 16.3%, followed by the liberals of Momentum at 9.7%, by the socialists at 6.6% and by the former alt-right now right-wing conservative party Jobbik, at 6.5%. LJUBLJANA - In Slovenia, the list of the incumbent Premier Marjan Sarec (15.58%) was defeated by the alliance between the Slovenian Democratic Party (SDS, conservative) and the Slovenian ! 8
People's Party (SLS), which collected more than 26.43% of votes. The Social Democrats (SD) ranked second (18.64%) while the New Slovenia party (EPP) received 11% of preferences enabling it to send a deputy. ZAGREB - Despite a sharp decline compared to 2014, when they were running in a center-right coalition, the Croatian Democratic Union gained 22.7% of the preference. The opposition, led by the Social Democrats, stops at 18.7%. The populist party Zivi Zid, gaining 5.66%, manages to overcome the barrier threshold for the first time. BUCHAREST - It is a setback for the ruling Romanian Social Democratic party (PSD), which gets only 22.6% while its allies of the ALDE (Alliance of liberals and democrats) do not exceed the threshold of 5% and stop at 4.1%. The National Liberal party (PNL), the main opposition party, won with 26.9%. According to the President of the Republic Klaus Johannis, the collapse of the Psd is a punishment for the bad management of the country. SOFIA - Almost 31% of voters trusted Boyko Borissov - the current prime minister of Bulgaria - conservative party Gerb. In second place, the Socialists of the BSP (24.2%). What about the composition of the new European Parliament (2019-2014) The ninth European Parliament will meet in early July. While waiting for the United Kingdom to decide definitively on its stay in the Union, the balances within the European Parliament seem to have held up the impact of the elections. According to forecasts, the European People’s Party (EPP) and the Socialist Party should have 177 and 149 seats respectively. Thus the EPP would lose about 50 seats compared to the previous legislature, while the European Socialist Party will move from 187 current seats to 147, losing 40. Furthermore, given the official EP projections, the Liberals of the ALDE would elect 107 deputies, while the Greens / EFAs would win 69 seats. The conservatives of the ECR and the ENF would be entitled respectively to 59 and 57 deputies. EFDD would have 56 seats instead. The remaining 42 seats will be occupied by representatives of the left-wing group Gue / Ngl. The first commitments of the euro-deputies will concern the election of the President of the European Commission - on the proposal of the European Council - and in the first days of September the formation of the Commission itself. The election of the Spitzenkandidat - the leading candidate - of ALDE, Margarethe Vestager, dear to Macron, would mark a total subjection of the EPP towards the Liberals. Timmermans (S&D), currently in the second row, will most likely be the substitute of Antonio Tajani as president of the EP. The name that has held sway in recent months, the profile that most resembles a compromise between the EPP and the Liberals, is that of the chief negotiator for Brexit, Michel Barnier - also in line with Merkel's positions. The Spitzenkandidaten of the other European families are Jan Zahradil (ECR), Ska Keller and Bas Eickhout. A Ljubjana il Summit Trimarium 2019 Un successo che va oltre le aspettative. L’Iniziativa dei Tre Mari (https://www.three.si/), conosciuta anche come Trimarium, si è riunita a Ljubljana il 5 e il 6 giugno per la quarta volta in occasione del secondo Business Forum organizzato dal 2015, anno di costituzione del gruppo. Il Trimarium riunisce 12 Stati della cosiddetta Nuova Europa, Centrale ed Orientale, con l’obiettivo di stimolare lo sviluppo della regione compresa, per l’appunto, tra i tre mari: Mar Baltico, Mar Nero e Mar Adriatico. Essenziale a questo scopo è il coinvolgimento ad alto livello di stakeholders interessati ad impegnarsi nella crescita di settori strategici specifici quali le infrastrutture, l’energia e il digitale. ! 9
I Paesi coinvolti non solo hanno ribadito il loro intento di favorire la convergenza economica verso gli altri Paesi UE, evitando la creazione di un fronte Est-Ovest, ma, come precisato dal capo di stato sloveno Borut Pahor, puntano anche a consolidare la politica di coesione e integrazione regionale dell’Unione, rafforzando al contempo il legame con gli Stati Source: Worldatlas Uniti. Trimarium: 2019 Summit took place in Ljubljana A success that goes beyond expectations. The Three Seas Initiative (https://www.three.si/), also known as Trimarium, met in Ljubljana on 5 and 6 June for the fourth time during the second Business Forum organized in 2015, year of constitution of the group. The Trimarium brings together 12 countries of the so-called “New Europe” - Central and Eastern Europe - whose intent is to stimulate a more rapid development of the region stretching between the Baltic, Black and Adriatic Sea. This is to be achieved through both high-level and multi-stakeholder commitment to boosting connectivity among member states, with special focus on infrastructure, energy and digital interconnectivity. The improvement of the infrastructure connections is an essential condition for building an area of stability and prosperity, which in turn can greatly contribute to wider EU stability and prosperity. The countries involved have not only reiterated their intention to promote economic convergence towards other EU countries, avoiding the creation of an East-West front, but, as specified by the Slovenian head of state Borut Pahor, they also aim to consolidate the policy of cohesion and regional integration of the Union, while strengthening the link with the United States. Iniziativa Centro Europea: “Know – How Exchange Programme” – Call For Proposals 2019 L’Iniziativa Centro Europea ha aperto lo scorso 9 maggio il bando 2019 per la presentazione di proposte progettuali nell’ambito del Programma “Know-How Exchange”, pensato per facilitare l’implementazione di progetti che favoriscano la condivisione di conoscenze e tecniche da Paesi Ue a Paesi non Ue. In altre parole, il programma mira a sostenere lo sviluppo sociale ed economico degli Stati extra UE, oltreché ad accelerare il processo di trasformazione da Paesi destinatari di aiuti a donatori dei Paesi di recente ingresso. I principali finanziatori della Call for Proposals 2019, cui scadenza è fissata per il prossimo 1 luglio 2019, sono l’Italia, attraverso il Fondo InCE presso la Banca Europea per la Ricostruzione e lo Sviluppo (BERS, https://www.cei.int/office-for-the-cei-fund-at-the-ebrd) e la Polonia, tramite il Ministero degli Affari Esteri (https://www.msz.gov.pl/en/). CEI KNOW-HOW EXCHANGE PROGRAMME: https://www.cei.int/kep. ! 10
Central European Initiative: “Know-How Exchange Programme" - Call For Proposals 2019 The Central European Initiative announced a new Call for Proposals for the CEI “Know-How Exchange Programme" (KEP). The Programme is an instrument supporting projects and programmes focused on the transfer of know-how and best practices from EU to non-EU CEI Member States. Practically, it strengthens economic and social advancement of the non-EU CEI Member States, while fostering the transformation of recent EU members from recipients to donors of development assistance. The projects will be co-financed by the CEI Fund at the European Bank for Reconstruction and Development (EBRD, https:// www.cei.int/office-for-the-cei-fund-at-the-ebrd) and the Ministry of Foreign Affairs of Poland (https://www.msz.gov.pl/en/). The Call For Proposals deadlined is fixed for July 1st 2019. CEI KNOW-HOW EXCHANGE PROGRAMME: https://www.cei.int/kep. Bucarest: dal 27 maggio al 7 giugno sotto la lente del FMI Alejandro Hajdenberg, rappresentante di Romania e Bulgaria presso il Fondo Monetario Internazionale, ha reso noto che una delegazione, guidata da Jaewo Lee, è stata in visita a Bucarest dal 27 maggio al 7 giugno scorsi. La Romania, sebbene non abbia attivo al momento alcun accordo con il FMI, è stata sottoposta all’annuale valutazione prevista dall’Articolo IV dello Statuto del Fondo. Lo scopo di tale valutazione è fornire dati sulla salute dell’economia romena, che dovrebbe crescere del 3,1% nel 2019 prima di rallentare nel 2020 (3%) ed eventuali raccomandazioni. Sono poi state discusse con il Ministero della Finanza Pubblica e la Banca Nazionale di Romania la formulazione di politiche economiche e finanziarie in accordo con le istituzioni locali, privati ed organizzazioni non governative. Bucharest: the official visit of the IMF will last from May 27 to June 7 Alejandro Hajdenberg, the official spokesman of Romania and Bulgaria at the International Monetary Fund, declared that a delegation headed by Jaewo Lee visited Bucharest, the Romanian capital city, from May 27 to June 7 2019. Even if Romania has no ongoing funding agreement with the IMF, the delegation conducted the annual review of the Romanian economy under the Article IV Consultation. The main aim of this annual review is evaluating the state of the country's economy. The Romanian GDP is thought to grow at a rate of 3.1% in 2019, before a slowdown in 2020 (3%). The IMF delegates met then meet governmental authorities, local institutions and non-governmental organizations to discuss about the implementation of economic and developmental policies. ! 11
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