Roma. Internazionali di Tennis: niente partite a Piazza del Popolo - Il Corriere del Giorno
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Roma. Internazionali di Tennis: niente partite a Piazza del Popolo Angelo Binaghi di Federica Gagliardi Due settimane dopo l’annuncio del presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, oggi la soprintendenza non ha autorizzato il progetto che prevedeva alcune partite degli Internazionali di tennis di Roma da giocare su un campo allestito in Piazza del Popolo. “Al momento la soprintendenza non ha autorizzato il progetto degli internazionali di tennis a piazza del Popolo. Stiamo tentando di dare rassicurazioni e spiegare i motivi per cui secondo noi le partite di tennis non costituiscono un pericolo più grave per la piazza di eventi che da sempre vengono autorizzati li’, compresi i concerti” ha spiegato il presidente della commissione Sport di Roma, Angelo Diario, all’ Agenzia Ansa. “Giocheremo alcune partite a Piazza del Popolo”. Questo era stato l’annuncio “trionfalistico” del presidente della Federtennis, Angelo Binaghi, durante la presentazione del torneo lo scorso 11 aprile, che aveva detto “Programmeremo i primi incontri delle pre-qualificazioni (inizialmente previsti a partire dal 5 maggio, ndr) proprio nella piazza che più di ogni altra rappresenta la porta d’accesso alla città . Ci saranno incontri dalle 11 del mattino fino a tarda sera. E’ una nuova opportunità, garantita dall’ottimo rapporto che abbiamo con l’amministrazione capitolina” aggiunse ancora Binaghi.
piazza del Popolo, Roma Ieri però è arrivata la doccia “fredda” per Binaghi, con lo lo stop alle partite in Piazza del Popolo, come conferma anche il Codacons: “Le Soprintendenze bloccano i campi da tennis in Piazza del Popolo chiesti dalla Federtennis per disputare le gare di pre-qualificazioni degli Internazionali di Roma . Il Tavolo tecnico congiunto fra le Soprintendenze – Soprintendenza speciale archeologia belle arti e paesaggio di Roma, Parco archeologico del Colosseo e Sovrintendenza capitolina – ha infatti bocciato il progetto che avrebbe portato ad allestire campi da tennis nella storica piazza, ritenendo l’allestimento ‘eccessivamente impattante e inidoneo al carattere monumentale della piazza, vista anche la necessità di innalzare adeguatamente i livelli di sicurezza pubblica e di tutela degli elementi monumentali presenti’ e affermando che “i tempi di svolgimento del torneo incidono di necessità sulla durata di occupazione dell’area, che di conseguenza risulterebbe eccessivamente prolungata, limitando così notevolmente la fruibilità della piazza”. In realtà alla base del divieto peserebbe soprattutto un discorso legato alla sicurezza dell’evento. Infatti il divieto a giocare delle partite di tennis a Piazza del Popolo non è stato dato dalla Sopraintendenza, ma bensì all’unanimità dal “Tavolo del decoro del Comune di Roma“. Forse qualcuno dovrebbe spiegare al presidente della Federtennis Binaghi che sparando “palle”, o osteggiando la stampa
libera ed indipendente, a volte si fanno anche queste pessime figure… Nicoletta Virgintino nuovo Presidente del CT Bari ROMA – L’elezione di Nicoletta Virgintino alla presidenza del “glorioso” Circolo Tennis Bari che ha letteralmente “stracciato” (453 a 338) il concorrente Onofrio Sisto, presidente uscente da 10 anni alla guida del circolo barese, conferma il trend pugliese di affidare lo sport a donne di spessore, come già accaduto al Circolo della Vela di Bari, che ha visto riconfermare alla presidenza Simonetta Lorusso, costituiscono un importante segnale di cambiamento e rinnovamento dello sport pugliese. Nicoletta Virgintino sulla sua amata “terra” rossa La Virgintino 53 anni, è la prima donna a capo del CT Bari il circolo più esclusivo in Puglia una struttura sportiva che dalla propria fondazione, per 82 anni ha sempre avuto un presidente-uomo. L’
elezione ufficiale di Nicoletta Virgintino alla presidenza (e di Fabio Pozzi alla vicepresidenza), secondo regolamento, verrà proclamata e ratificata dopo la riunione del primo consiglio direttivo: un passaggio a questo punto ritenuto formale. E la Virgintino divertita con il suo sorriso ammagliante dice: “I componenti del Consiglio, cioè dieci uomini, dovranno dire di sì a una donna, e io li guarderò in faccia uno ad uno“. Lunedì notte la sua lista “CtBari 2.1 Futuro e Tradizione” di cui era candidata presidente, ha ottenuto il maggior numero di preferenze sui 775 soci votanti (pari a oltre il 70% degli aventi diritto, circa 1200 soci), piazzando un significativo risultato di 10 a 1 travolgendo il diretto avversario, l’avvocato Sisto che per 10 anni (due mandati consecutivi) aveva ricoperto la carica di presidente del circolo. A lui andrebbe un solo seggio degli 11 a disposizione per il nuovo consiglio che vedrà gli altri 10 seggi assegnati alla lista guidati da Nicoletta Virgintino. I numeri ed i voti finali dell’ elezione.Eletti per il consiglio direttivo Vincenzo De Martino, primo degli eletti con 521 voti; secondo Giuseppe Solarino (472 voti); terzo, Vittorio Giaccero (462), Nicoletta Virgintino (453), Aldo Barlaam (448), Fabio Pozzi (376),
Pietro Scrimeri (373), Mario Fasano (363), Onofrio Sisto (presidente uscente – 338), Enrico Esposito Vingiani (337), Alessio Branchi Ninni (321). Eletti Per il collegio dei revisori Massimo Radicchio (420 voti), Ivan Conte (399), Cristiano Trione (391). Per il Collegio dei probiviri (eletti): Gaetano Sassanelli (399 voti), Michele Labriola (387) e Roberto Tartaro (325). Nicoletta Virgintino con Raffaella Reggi Nata e cresciuta nel Circolo Tennis Bari, Nicoletta Virgintino è stata una importante giocatrice di tennis a livello agonistico giocando per diversi anni il campionato di serie A, scalando la quinta posizione nella classifica assoluta italiana. Ha giocato la serie A femminile ed ha portato il CT Bari ad essere tra le prime 4 squadre in Italia. Ha frequentato il College FIT di Latina indossando la maglia azzurra per tanti anni e vincendo molteplici manifestazioni sempre con la Nazionale Italiana femminile di tennis. Un passato da tennista professionista (tra le prime 200 giocatrici del mondo), Nicoletta Virgintino vanta tante soddisfazioni e un bagaglio di esperienze. Medaglia di bronzo in doppio ai Giochi del Mediterraneo di Casablanca, ha vinto i Giochi della Gioventù, la Coppa Lambertenghi, i campionati italiani under 14, e finalista ai
campionati italiani under 16, per tre volte semifinalista ai Campionati Italiani Assoluti, finalista nel prestigioso Torneo “Avvenire”, ed ha vinto il titolo di doppio femminile ai campionati italiani assoluti. Nicoletta adesso vuole ricominciare da quello che ha imparato: “Ho giocato un’amichevole, in Sardegna, con John McEnroe, ho battuto Cristina Parodi con 6-1 — 6-1, poi sono diventata juventina dopo aver giocato in doppio misto assieme Antonio Cabrini, che era bravissimo anche a tennis. Ho vissuto cinque anni in un college, ho giocato il prestigioso torneo parigino Roland Garros “under 18” che ho vinto varie volte, e tutto questo mi è servito a rimanere concentrata, ne ho ricavato la forza mentale di non mollare, anche nelle situazioni della vita, non sempre clemente“.
Nicoletta Virgintino, lavora alla Gazzetta del Mezzogiorno, nello staff del del direttore generale e convive con Enza e Lino, due cani pechinesi. “Mi chiedono se questo nuovo ruolo di presidente possa andare in con la vita privata” ed aggiunge “mi auguro di no ma bisogna avere accanto una persona intelligente che sia fiero di avere accanto una donna così” mandando un messaggio non tanto velato al suo attuale compagno. Il programma è gia molto chiaro: maniche rimboccate per un rinnovamento su più livelli, costante manutenzione delle attrezzature ed impianti del circolo, senza dimenticare “la vita mondana, massima promozione della socialità con organizzazione di gite per tutte le età”. Tra le novità annunciate nel suo “programma”, oltre alla necessità di completare gli infiniti lavori, anche la voglia di riportare il Circolo Tennis Bari ai fasti di una volta riprendendo e organizzando i tornei internazionali, diventando un punto di riferimento per gli atleti. Senza tralasciare la parte finanziaria: quote invariate e modalità di finanziamento dell’attività sportiva e sociale che reperisca i fondi tramite un necessario coinvolgimento del tessuto imprenditoriale barese. Simonetta Lorusso presidente del Circolo della Vela di Bari ha così commentato l’elezione della Virgintino alla guida del CT Bari: “Sono molto legata a Nicoletta, ho un bellissimo ricordo da ragazzina giocava a tennis con mio marito, lui non poteva competere con lei che era bravissima, ma era testardo e ci metteva l’animo. Oggi una donna può fare assolutamente bene e anche un po’ di più degli uomini, perché affronta le cose in maniera più diretta e finalizzata alla risoluzione dei problemi“.
Il tennis italiano sempre più in crisi. Nella Fed Cup la Errani sconfitta dalla Mertens: Italia- Belgio 0-3 ROMA – Niente da fare per l’Italia che cede al Belgio nella sfida di Fed Cup, valida per i play-off promozione per il World Group 2019. A Genova Sara Errani cede a Elise Mertens che riesce ad avere la meglio con il punteggio di 6-3, 6-1, in un’ora e 18 minuti. I singolari di sabato avevano visto le affermazioni della stessa Mertens per 6-1, 7-5 su Jasmine Paolini e di Alison Van Uytvanck sulla Errani con il punteggio di 6-4, 6-7 (6-8) 6-2. Angelo Binaghi presidente della Federtennis da 17 anni Aveva quindi ragione il nostro collega e collaboratore Antonello Valentini, quando scriveva lo scorso gennaio che in campo femminile, il dittatore triste Binaghi – in carica dal 2001- ha buttato al vento 15 anni di successi e di trionfi internazionali, ottenuti grazie a
quattro giocatrici straordinarie, Errani, Pennetta, Schiavone e Vinci. Ma dietro di loro, come i risultati purtroppo confermano, non c’è più nessuno in quanto la Federtennis non ha saputo mettere a frutto il traino e l’entusiasmo degli anni d’oro. Uno scenario seprimenti. se rapportato a quanto il tennis azzurro ha vissuto in poco più di dieci anni: dopo il trionfo di Francesca Schiavone al Roland Garros 2010, e sua la finale l’ anno dopo. La terra rossa di Parigi aveva sorriso anche a Sara Errani, finalista nel 2012. Per non dimenticarsi poi della esaltante e storica finale azzurra agli Us Open 2015 giocata dalle tennis pugliesi Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Quattro ex top 10 con Francesca Schiavone capace di diventare la quarta giocatrice al mondo, Sara Errani la quinta, e i best ranking di 6 e 7 rispettivamente per Flavia Pennetta e Roberta Vinci. Aggiungiamo anche quattro Fed Cup vinte tra il 2006 e il 2013. Il fantastico quartetto rappresenta un ciclo quasi chiuso: Flavia Pennetta si è ritirata a fine stagione 2015. Adesso che anche Roberta Vinci ha annunciato che chiuderà la sua carriera ai prossimi Internazionali d’Italia , Francesca Schiavone , alla soglia dei suoi 38 anni, giocherà come è normale senza fissarsi particolari obiettivi. Senza dimenticare che Sara Errani è precipitata sotto le prime 140 . Le maggiori aspettative sono dunque legate ranking alla mano, a Camila
Giorgi, giocatrice capace di battere una top 10 e perdere al turno successivo da una perfetta sconosciuta. La Giorgi “prigioniera” dei propri rigidi schemi di gioco ha finora smentito chi per lei aveva previsto grandi affermazioni e un rapido accesso tra le grandi del tennis. Se si scorre la classifica delle prime 10 italiane c’è veramente ben poco da sorridere : due top 100 (Giorgi numero 79 e Schiavone numero 92) seguite da Roberta Vinci (117), Sara Errani (143), Jasmine Paolini (172), Deborah Chiesa (191), Martina Trevisan (205), Georgia Brescia (206), Jessica Pieri (225), Giulia Gatto- Monticone (271). Angelo Bignaghi presidente FIT Come giudicare una Federazione che nega l’accredito al nostro giornale, per gli Internazionali di Tennis 2018 di Roma, in conseguenza delle nostre legittime e giuste critiche, senza fornire a propria volta alcuna legittima giustificazione ? Binaghi ed i suoi porta-voce-borse dimenticano che la Federazione Italiana Tennis utilizza denari e strutture pubbliche ed una Federazione non è il salotto o lo scantinato di casa propria ! E’ più che normale chiedersi che cosa abbia fatto in questi anni la Fit di Binaghi per creare nuove giocatrici, e sopratutto come ha investito i tanti soldi incassati dagli Internazionali del Foro Italico ? Binaghi triste “dittatore” del tennis italiano governa la federazione da quasi 17 anni, e questi sono i risultati sportivi. Ed il campo parla molto meglio di tante parole… Come non dimenticare l’iscrizione di Angelo Binaghi nel registro degli indagati dalla Procura di Cagliari alcuni anni fa a seguito delle accuse di maltrattamenti e violenza privata nei confronti di due
giovani atleti, che sarebbero stati esclusi, senza motivazioni valide, da tutte le principali manifestazioni tennistiche regionali e nazionali, anche se il procedimento venne poi inspiegabilmente archiviato da chi l’aveva indagato ? la tennista Camilla Giorgi Come non dimenticare la lunga diatriba fra la tennista Camilla Giorgi e la FIT ribaltata da discutibile una decisione del Collegio di Garanzia del Coni che lascia parecchie perplessità, aprendo a considerazioni che vanno oltre l’aspetto sportivo della questione ? Considerando il tempo che il Collegio si è preso per scrivere le due pagine di motivazione, che tolte le premesse di pagina 3 si riducono a 55 righe, questo il miglior indice della difficoltà che hanno avuto nel trovare una motivazione alla decisione assunta. Se un Giudice impiega 105 giorni per scrivere 55 righe di motivazione (che fanno circa 24 ore ogni mezza riga), il livello tecnico e di attenzione che è lecito attendersi dovrebbe essere elevatissimo, in quanto frutto di uno stringente percorso logico nell’applicazione della regola generale al caso concreto. Il Collegio di garanzia del CONI si dice convinto che per giocare a tennis serva essere in rapporto giuridico sportivo (tesseramento) con la Fit, e si richiama – a sproposito – al regolamento organico federale: ma evidentemente non è così. Basta chiedere a un qualsiasi ufficiale di gara internazionale, sia un referee dell’ITF o un
supervisor ATP o WTA, per sentirsi rispondere che per ammettere un professionista alla gara nessuno di loro è tenuto a richiedere l’esibizione di una tessera federale. Mai. evidentemente il Collegio ignorava l’esistenza di un regolamento WTA… Roberta Vinci e Flavia Pennetta Purtroppo il tennis italiano si fa notare più per le vicende extra- campo che per quelle prettamente sportive. Così le vittorie di Francesca Schiavone al Roland Garros (2010) e di Flavia Pennetta all’US Open (2015) sembrano ormai lontane da secoli. Durante questi anni, dal pasticcio-Giorgi per le convocazioni in Fed Cup al questione Bracciali-Starace in tema di scommesse, sono successe molte cose ma troppo poche significative sul campo. In Italia manca una programmazione seria, che metta il tennista al centro del progetto. Ecco alcuni “casi” che sono sfuggiti al CONI sulla conduzione “dittatoriale” della Federazione Italiana Tennis. : MARCIONNI: “HO LA TESSERA FIT E ME NE VERGOGNO” (leggi QUI ) UNA PASSIVITÀ SPORTIVA, ECONOMICA ED EMOTIVA” (leggi QUI) – Amanda Gesualdi, DS del Tennis Rozzano, spiega la decisione del club di non
affiliarsi più alla Federazione Italiana Tennis, fra costi eccessivi, disinteresse nei confronti dei circoli e priorità federali non più condivise. “Basta lamentarsi: è tempo di agire”. Se i migliori giocatori emergono quando va bene a 26-27 anni e devono emigrare all’estero per poter fare il salto di qualità, allora nella Federazione Italiana Tennis, che si professa unico ente in grado di insegnare questo sport, c’è qualcosa che non va. Binaghi dovrebbe capire che non si è eterni , ripensare ai suoi errori di valutazione sia sportiva che federale, e magari inglobare chi di tennis ci capisce, anziché escludere. O ancora meglio farsi da parte. Altrimenti il futuro del tennis italiano rischia di essere tutt’altro che promettente. Chissà cosa ne pensa il presidente del CONI Giovanni Malagò….. Presentata la 75ma edizione degli Internazionali di Tennis d’ Italia ROMA – E’ stata presentata oggi la 75esima edizione degli Internazionali BNL d’Italia in programma dal 7 al 20 maggio al Parco del Foro Italico di Roma, organizzato in joint-venture dalla Federazione Italiana Tennis e da Coni Servizi SpA, con BNL Gruppo BNP PARIBAS “title sponsor” per la 12esima volta consecutiva dell’importante torneo internazionale tennistico.. Sul palco della Sala delle Armi del CONI sono intervenuti il Presidente della FIT Angelo Binaghi, il Presidente del Coni Giovanni Malagò, la Sindaca di Roma Capitale Virginia Raggi, il Presidente di BNL Gruppo BNP Paribas Luigi Abete e Nicola Pietrangeli, Presidente del Comitato d’Onore e ambasciatore del
tennis italiano nel mondo. Presenti in sala il direttore operativo degli Internazionali BNL d’Italia Diego Nepi Molineris e il direttore tecnico Sergio Palmieri, il Segretario Generale del CONI Carlo Mornati e il Presidente di CONI Servizi Roberto Fabbricini Dal 2011 il torneo si gioca con la formula “combined event”: le gare del tabellone femminile si alternano a quelle del maschile. Nella stessa giornata, come nei quattro tornei del Grande Slam, sarà possibile ammirare Nadal, Djokovic, Del Potro, Wawrinka, Raonic e gli altri top player a cominciare dal Next Gen Alexander Zverev campione in carica, e applaudire le protagoniste del circuito femminile con il grande ritorno di Serena Williams, assente lo scorso anno. La statunitense ha trionfato in quattro edizioni: 2002, 2013, 2014 e 2016. Gli appassionati potranno inoltre sostenere gli azzurri e le azzurre, da Fabio Fognini e Andreas Seppi a Paolo Lorenzi, da Roberta Vinci a Sara Errani. Un appuntamento ormai a pieno titolo tra i più prestigiosi del calendario mondiale: non è azzardato definirlo il “quinto” Slam della stagione. Le prime gare già sabato 5 maggio con le pre-qualificazioni; sabato 12 e domenica 13 le qualificazioni e anche 8 incontri del main draw maschile, domenica 20 maggio le finali. La tennista tarantina Roberta Vinci, accanto nella foto con il nostro collega ed ottima tennista Antonello Valentini, giocherà a Roma il suo ultimo torneo del circuito ed ha scelto di chiudere proprio al Foro Italico , abbracciata dall’affetto di tutto il pubblico italiano,
la sua strepitosa carriera internazionale. L’ACCORDO CON BNL GRUPPO BNP PARIBAS – Dal 2007 il “title sponsor” degli Internazionali BNL d’Italia è BNL, Banca del Gruppo BNP Paribas, a sua volta da oltre 40 anni partner del grande tennis internazionale. L’accordo, rinnovato nel 2017, è valido per altri 7 anni (5 più 2 di opzione). Il Gruppo BNP Paribas lega, infatti, il proprio nome a quello della Coppa Davis, della Fed Cup, del Roland Garros e dei Masters 1000 di Indian Wells, Montecarlo e Parigi-Bercy. La FIT ha trovato in BNL un partner d’eccezione con il quale condivide due importanti obiettivi: il consolidamento del prestigio del torneo e lo sviluppo del tennis italiano. IN VIAGGIO CON TRENITALIA – Una vera e propria joint venture tra la FIT e Trenitalia anche quest’anno porterà al Foro Italico gli appassionati da tutta Italia con offerte speciali. Chi ha viaggiato con le Frecce, potrà beneficiare anche del servizio navetta da Termini al Foro Italico e ritorno. TV: IL TORNEO FEMMINILE GRATIS SU SUPERTENNIS – Il torneo femminile sarà integralmente trasmesso da SuperTennis: gratuitamente sul canale 64 del digitale terrestre, in HD sulla piattaforma satellitare SKY canale 224 e sul canale numero 30 di Tivùsat, oltre che in simulcast streaming su www.supertennis.tv attraverso l’applicazione ufficiale gratuita per iphone e ipad. Sarà inoltre visibile in mobilità su smartphone e tablet. TV: IL TORNEO MASCHILE TUTTO SU SKY E 5 PARTITE IN CHIARO SU TV8 – Il Masters 1000 sarà integralmente trasmesso in HD da SKY sui propri canali satellitari SKY Sport2 e SKY Sport3. Saranno visibili per i clienti SKY anche in mobilità su smartphone, tablet e pc grazie a Sky Go. Due quarti di finale, le due semifinali e la finale maschile saranno trasmessi in chiaro su TV8 del digitale terrestre. Interessante l’iniziativa della Federtennis che predisporrà un campo di terra rossa a Piazza del Popolo “Identico a quella del Foro Italico, come un prolungamento naturale del Parco del Foro Italico”, ha precisato il direttore organizzativo della manifestazione Diego Nepi dove si svolgeranno incontri di prequalificazioni e dove si esibiranno alcuni campioni , che si presenteranno anche in un campo decentrato, a Settebagni, allestito per l’occasione, sulla falsariga di quel che successe l’anno scorso nel VI Municipio. Per i possessori del biglietto degli Internazionali di Tennis l’ ingresso ai musei e alle aree archeologiche sarà gratuito. Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha ricordato come gli Internazionali di tennis, siano diventati “una formidabile
organizzazione, esempio trainante per tutto il movimento sportivo italiano e un carta vincente che la città di Roma si può giocare a livello internazionale”. Il fallimento sportivo del tennis italiano e della Federazione di Antonello Valentini Casse piene, tennisti zero. Povero tennis italiano, scomparso dalla scena internazionale, mentre il Coni sta a guardare : il fallimento sportivo di Angelo Binaghi e della sua Federtennis trova un clamoroso ulteriore riscontro nel ranking mondiale dell’8 gennaio. In campo femminile, il dittatore triste Binaghi – in carica dal 2001- ha buttato al vento 15 anni di successi e di trionfi internazionali, ottenuti grazie a quattro giocatrici straordinarie, Errani, Pennetta, Schiavone e Vinci. Dietro di loro non c’è più nessuno e la Federtennis non ha saputo mettere a frutto il traino e l’entusiasmo degli anni d’oro. Il risultato è che oggi la prima tennista italiana è la 38enne Francesca Schiavone (tanto di cappello alla sua professionalità e alla sua tenacia, beninteso): bisogna scorrere il ranking fino al n.96 per trovare appunto il nostro tricolore ! Dopo la Giorgi (100), la Vinci e la Errani (numeri 132 e 133 in classifica) ,la prima giovane tennista italiana è Jasmine Paolini al 157esimo posto, seguita da Debora Chiesa (185).
Angelo Binaghi presidente della Federazione Italiana Tennis Ma che ha fatto in questi anni la Fit di Binaghi per creare nuove giocatrici; come ha investito i tanti soldi incassati dagli Internazionali del Foro Italico ? Il dittatore triste governa da quasi 17 anni, questi sono i risultati sportivi. Deprimenti. Che ne pensa il presidente del CONI Giovanni Malagò ? Dopo aver sostenuto fino all’ultimo la candidatura di Pagnozzi al Coni, con l’abilità di un acrobata Binaghi salto’ subito sul carro del vincitore.E Malago’ lo ha ripagato con un posto nella Giunta esecutiva del Coni.Cambiale all’incasso, non disturbate il conducente. In campo maschile, il tennis italiano è altrettanto inesistente, con la sola eccezione di Fognini al n.27. Sapete chi sono gli altri 3 giocatori tra i primi 100 ? Lorenzi,36 anni; Fabbiano 29 anni e Seppi 34 anni. Che programmi tecnici sono stati seguiti ? Con quali coach ? Secondo quali programmi di sviluppo e di crescita dei giocatori ? Leggete le analisi impietose di Raffaella Reggi o di Claudio Pistolesi, per esempio. L’ultima prodezza di Binaghi è recente, ma non ha niente a che fare con il tennis giocato, anzi. Mentre a Foligno ai primi di dicembre si
giocavano le finali dei Campionati di Serie A maschile e femminile, negli stessi giorni e nelle stesse ore, il dittatore triste ha riunito tutta la sua corte federale a Cortina d’Ampezzo.Per risparmiare – ha spiegato a un incredulo Malagò – perché lo sanno tutti che Foligno è carissima e i week end natalizi a Cortina te li tirano dietro. E chi se ne frega se intanto a Foligno si assegnavano – con Binaghi e i consiglieri federali “deportati” a Cortina- i titoli italiani dei massimi campionati italiani a squadre. Che tristezza : Binaghi aveva pure annunciato (basta rileggere le collezioni dei giornali) che con lui non si sarebbe mai ripetuto il caso del “satrapo” Galgani, 20 anni di presidenza. Batterà pure questo record ? È sulla buona strada,con il bostik che lo tiene incollato alla poltrona, in attesa di scalzare Malagò dalla presidenza del Coni… Roberta Vinci annuncia il ritiro: “Gioco ancora 5 mesi, a Roma l’addio al tennis” ROMA – Dopo un anno di dubbi e tormenti, Roberta Vinci ha capito che non si può arrestare un’emozione, ed ha quindi deciso di lasciare il tennis. Come ha raccontato in occasione visita alla sede milanese della Gazzetta dello Sport, lo farà a modo suo: giocando per altri cinque mesi fino al saluto finale davanti al pubblico che l’ha amata di più., quello del Foro Italico di Roma. Di seguito l’intervista rilasciata ai colleghi Cocchi e Crivelli del quotidiano sportivo:
Roberta, il suo 2018 sarà in campo o fuori dal campo? “Metà e metà. Il fatto certo è che mi ritiro, ma non mi andava di farlo dopo una stagione così anonima, dove sono stata condizionata dagli infortuni e dai pensieri sul futuro. Perciò giocherò fino agli Internazionali d’Italia e al Foro dirò addio al tennis, sperando di farlo nel modo migliore, cioè con un torneo da protagonista“. La sua classifica attuale, numero 117, la costringerà però a iscriversi a molte qualificazioni. “Ne sono consapevole e non mi importa. Comincerò con gli Australian Open, poi valuterò di volta in volta. Certo non faccio i tornei per partecipare e basta. Cercherò di vincere più partite possibili, con l’obiettivo di arrivare in forma a Roma: voglio una chiusura con il botto“. Però agli Internazionali, doppio a parte, non è mai stata brillantissima. “Vero, è un torneo che ho sempre sofferto. Un po’ per la superficie, un po’ per la pressione e il fatto che giochi davanti alla famiglia e agli amici. Chissà, magari è la volta che cambio la tendenza“. Per programmare gli ultimi cinque mesi di carriera, ha scelto di ripartire da Milano. “L’esperienza di Palermo con Francesco (Cinà, l’allenatore di tutti i grandi successi, ndr) si era conclusa, come accade a certe fasi della vita. Così ho deciso di affidarmi a Lorenzo Di Giovanni, che aveva già seguito la Schiavone, e al preparatore Andrea Guarnaccia. Lorenzo è giovane, motivato, stimolante e conosce profondamente il gioco. Io mi divido tra il Tennis Club Lombardo e lo Junior, intanto comincio ad ambientarmi in città”.
Le disegno uno scenario affascinante: libera di testa e guarita dagli infortuni, comincia a vincere, torna a divertirsi e decide di non smettere… “Bello, ma non succederà. Roma sarà il mio ultimo torneo, anche se la settimana prima dovessi essere tra le prime dieci del mondo“. Sembra utopia, ma in questo tennis senza padrone una come lei, motivata e in forma, risalirebbe in fretta. “Magari sì. E comunque questa situazione in cui non esiste una dominatrice mi piace, ci sono più spettacolo e più emozioni. sai che noia quando vinceva sempre la Williams”. A proposito: lei sarà per sempre quella che l’ha battuta a New York impedendole il Grande Slam. O era meglio vincere gli Us Open? “Quello è stato un torneo incredibile: batto la numero uno del mondo e in finale mi ritrovo con la Pennetta, l’amica d’infanzia, e il cerchio si chiude. Ovviamente, quando vinci contro la più forte, ti aspetti di andare fino in fondo, ma per il contesto e il clima in cui è maturata, la vittoria contro Serena vale poco di meno di un successo in uno Slam“. Flavia Pennetta e Roberta Vinci Esiste ancora il gruppo WhatsApp delle eroine di Fed Cup? “No, l’abbiamo chiuso, adesso ci sentiamo individualmente”. Due anni e mezzo dopo la vicenda, può dirci la verità sulla separazione con la Errani? “Non ci sono retroscena nascosti, semplicemente siamo arrivate in
fondo a un logoramento che ci aveva prosciugate. Succede nella vita, i rapporti cambiano e il feeling non è più lo stesso. Tutto qui”. L’ha sentita dopo il caso doping? Che idea si è fatta? “Per come la conosco, e penso di conoscerla bene, non credo assolutamente possa avere assunto di proposito sostanze per alterare la prestazione: Sara sta attenta anche all’acqua che beve“. La vostra generazione, però, non sembra aver ancora prodotto eredi all’altezza. “Lo so e mi dispiace. Conosco poco le giovani, Trevisan e Paolini hanno talento ma oggi da solo non basta, conta il fisico, contano tanti dettagli”. Il problema però riguarda tutto lo sport italiano. “Forse non siamo più abituati al sacrificio e probabilmente dovremmo cambiare tutta la metodologia di preparazione”. Torniamo al fatidico giorno dell’ultima partita: ha già immaginato il dopo? “Per adesso sono concentrata sui prossimi sei mesi, per il dopo non so. Sicuramente resterò nel tennis, mi piacerebbe un ruolo di campo, poter insegnare ai più giovani, trasmettere loro qualcosa delle mie conoscenze e della mia passione. Non mi sento tagliata per la televisione, ad esempio“. Lei ha guadagnato in carriera dieci milioni di euro: pensa di averli gestiti con oculatezza? “Direi di si, anche perché mi hanno aiutato molto i miei genitori. Ma adesso voglio comprare una bella casa a Milano, la mia avventura in città non si concluderà con il ritiro“. A bruciapelo: chi è il più bel giocatore del circuito? “A me ha sempre affascinato Gulbis, ha qualcosa che mi ha sempre attirato”. Si è appena sposato… “Mannaggia a lui“. Fognini batte Murray agli Internazionali di Tennis Roma: “Finalmente ho fatto vedere chi sono”
ROMA – Fabio Fognini ieri sera ha capito di essere entrato nella storia dopo essere riuscito a battere Andy Murray, giocando un match pressochè perfetto. “Sì, sono io al 100%, sia nel bene sia nel male” ha detto Fognini che ha tirato fuori tutta la sua energia esaltando il Foro Italico dove ha trovato la concentrazione giusta senza farsi distrarre per la prossima gioia: l’imminente nascita del figlio che aspetta dalla tennista pugliese Flavia Pennetta la quale ad ore partorirà. “Questa è una delle mie tre partite più belle di sempre. Le altre due? Una sempre contro Murray , l’altra con Nadal a New York – dice Fognini a fine partita – Sto mantenendo un livello alto di gioco, sono sulla buona strada. Ma il tennis c’è sempre stato, la capoccia per fortuna col tempo migliora. E’ una vittoria con dedica, ovvio. Ora che divento papà non giocherò più per me stesso, ma per qualcosa di più speciale. Mancano tre giorni alla data stabilita del parto, speriamo che mi lasci tranquillo ma so anche che da un momento all’altro può finire il mio torneo”. “Finalmente sono riuscito a far conoscere il vero Fognini a Roma , ecco la notizia migliore” dice ed aggiunge “Per motivi extratennistici non sono riuscito a fare di più nella mia carriera, c’è sempre stata qualche carenza a livello mentale. Con Murray speravo di poter far bene perché con lui l’ho sempre fatto. Sono riuscito a comandare il gioco, ecco perché ho portato a casa il match. Vincere gli Internazionali? Rimaniamo con i piedi per terra…è stata una serata davvero indimenticabile”.
Il numero uno azzurro, numero 29 del ranking mondiale, ha battuto nel match serale il numero uno al mondo Andy Murray in due set con il punteggio di 6-2, 6-4 dopo 1h34′ di gioco pareggiando sul 3-3 i conti con i precedenti nei confronti dell’avversario. Agli ottavi, Fognini affrontera’ il vincente del match tra il serbo Troicki e il tedesco Zverev. Lo scozzeze Murray campione uscente degli Internazionali di tennis d’Italia al Foro Italico invece è deluso : “ Molte cose avrei potuto far meglio . Nel secondo set – ha detto il n. 1 al mondo – ho provato a rientrare in partita, ma non ho fatto abbastanza per riuscirci. In questo periodo, è vero, non sto giocando bene . Non ho trovato le motivazioni giuste nelle ultime due settimane. Per svoltare, devo lavorare di più . E devo farlo in fretta, perché ci sono tornei importanti all’orizzonte. Ma sono sicuro che ce la farò”.
Risultati degli Internazionali d’Italia di tennis. Primo turno maschile: Tommy Haas (Ger/pr) b. Ernesto Escobedo (Usa/ll) 6-0 4-6 7-6 (1) ; David Ferrer (Spa) b. Feliciano Lopez (Spa) 4-6 6-3 6-1 ; Pablo Carreno Busta (Spa/15) b. Gilles Simon (Fra) 6-3 6-3 ; Roberto Bautista Augut (Spa) b. Alexandr Dolgopolov (Ucr/ll) 6-4 6-2 Secondo turno maschile: David Goffin (Bel/9) b. Fernando Verdasco (Spa) 3-6 6-3 6-2 : Novak Djokovic (Ser/2) b. Aljaz Bedene (Gb/q) 7-6 (2) 6-2 ; John Isner (Usa) b. Florian Mayer (Ger) 7-6 (4) 7-6 (4) ; Tomas Berdych (Cec/12) b. Carlos Berlocq (Arg/q) 6-3 6-4 ; Marin Cilic (Cro/6) b. Ryan Harrison (Usa) 6-3 6-2 ; Fabio Fognini (Ita) b. Andy Murray (Gb/1) 6-2 6-4 Primo turno femminile: Julia Goerges (Ger) b. Kristina Mladenovic (Fra/13) 7-6 (6) 7-5 ; Timea Bacsinszky (Svi) b. Timea Babos (Ung) 6-2 6-2 ; Lauren Davis (Usa) b. Carla Suarez Navarro (Spa) 6-2 5-7 6-3 – Secondo turno femminile: Svetlana Kuznetsova (Rus/7) b. Katerina Siniakova (Cec) 6-1 7-6 (3) Mirjana Lucic-Baroni (Cro/16) b. Maria Sharapova (Rus/wc) 6-4 3-6 1-2 (r)
Pennetta-Fognini, finalmente sposi ad Ostuni La tennista brindisina Flavia Pennetta indossando un tradizionale abito bianco con corpetto e gonna ampia e un lungo velo realizzato dall’ Atelier Emè, accompagnata dal padre Oronzo, è arrivata oggi alle 17.42 sul sagrato della cattedrale di Ostuni dove è stato celebrato il matrimonio con Fabio Fognini che è arrivato in chiesa alla 16.40 elegantissimo in completo blu, un’ora prima per aspettare arrivo della sposa , ed ha dovuto aspettare come da tradizione l’arrivo di Flavia, giunta in chiesa con un’ora e dieci minuti di ritardo. La Pennetta aveva in mano un bouquet di fiori bianchi, gli stessi che hanno addobbato la basilica minore di Ostuni dove si è svolta la cerimonia. Testimoni per lei sua sorella Giorgia ed un medico, caro amico di famiglia, mentre per lui il compagno della sorella Fulvia ed un altro amico. La settimana scorsa, la Pennetta ha festeggiato ad Otranto, l’addio al nubilato con le cugine e le amiche più strette, naturalmente tutte presenti alla cerimonia. I due tennisti sono stati preceduti dagli invitati fra cui i parenti, gli amici di sempre, il campione tedesco Boris Becker ora supemanager sportivo internazionale e coach di Novak Djokovic, il capitano delle nazionali azzurre Corrado Barazzutti, ma anche le tenniste “storicamente” più forti d’Italia come Sara Errani, Francesca Schiavone e Roberta Vinci arrivata per prima elegantissima in un bellissimo completo pantalone, . Tra gli invitati presenti anche Simone Bolelli, Domenico Criscito, il presidente del Coni Giovanni Malagò e due volti “sacri” e storici del tennis italiano come Lea Pericoli e Nicola Pietrangeli. Una cerimonia religiosa “blindata” ma semplice e fiori bianchi sul sagrato della chiesa a far da cornice agli scatti fotografici . Il matrimonio dell’anno dello sport italiano si è celebrato nella Basilica Minore, la Cattedrale di Ostuni. La “città delle case bianche” ha preparato ed ospitato al meglio a questo evento, “blindato” per quanto riguardava la cerimonia in chiesa e la festa serale, ma “aperto” a chiunque volesse sognare guardando gli sposi sul sagrato. Il matrimonio pugliese dei due tennisti più amati degli italiani, con la vincitrice di “Flushing Meadows 2015″, è proseguito con il rinfresco a Torre Maizza, una lussuosa struttura della costa brindisina a Fasano, ormai soprannominata la ‘wedding valley‘, dato l’alto numero di molti vips provenienti da tutto il mondo che hanno
scelto la Puglia come location del proprio matrimonio. Sul viaggio di nozze dei due tennisti vige il più stretto riserbo. Fabio Fognini dovrebbe partire subito per gli impegni sull’erba di Wimbledon , che ha reso ufficiale all’inizio della stagione 2016 il suo addio al tennis, dovrebbe seguirlo, ma questa volta per tifare per suo marito. nella foto, l’arrivo in chiesa di Roberta Vinci l’amica-rivale di sempre La nostra Roberta Vinci nella “top 10” del tennis mondiale ! E’ la quarta italiana di sempre Roberta Vinci festeggia l’ingresso tra le prime 10 tenniste del mondo a 23h dal suo 33° compleanno . Un traguardo inseguito e cercato da una vita, che ora ha finalmente raggiunto. Il semaforo verde per raggiungere lo status ambito da anni, e che sarà ricordato per tutta la vita, è arrivato anche grazie alla sconfitta di Carla Suarez Navarro, battuta all’esordio di Dubai dalla francese Caroline Garcia 4-6 6-4 6-3, dopo una lunga pausa per pioggia. Una sconfitta questa che consente alla tennista tarantina di guadagnare 3 posizioni in classifica mondiale (da numero 13 a numero 10) e di superare la spagnola nel ranking di 25 punti, che sarà ufficializzato lunedì 22 febbraio. Da lunedì prossimo quindi l’Italia, per la quarta volta nella storia del tennis mondiale, avrà 2 tenniste nella “top 10”. Avvenimento accaduto solo dal 7 al 13 giugno 2010 (Francesca Schiavone numero 6 e Flavia Pennetta numero 10) e dal 21 giugno al 4 luglio 2010 (sempre Francesca Schiavone numero 7 e Flavia Pennetta numero 10); nel nuovo ranking di lunedì prossimo la brindisina Flavia Pennetta sarà numero 9 del mondo e Roberta Vinci numero 10. La nostra Roberta Vinci, che era stata al massimo numero 11 del mondo dal 10 giugno 2013 al 4 agosto 2013 e poi ancora dal 7 al 21 ottobre dello stesso anno, è la 117esima tennista ad entrare nel club delle top 10, un club esclusivo
che ora annovera 4 tenniste italiane. nella foto, da sx Flavia Pennetta e Roberta Vinci Flavia Pennetta il 17 agosto 2009 è stata in realtà la prima di sempre a raggiungere questo risultato, seguita il 7 giugno 2010 da Francesca Schiavone esattamente 48 ore dopo la vittoria al Roland Garros 2010 a Parigi , e da Sara Errani l’ 11 giugno 2012, anche leidue giorni dopo la finale di Parigi. Mai in passato nessuna tennista era riuscita ad entrare per la prima volta tra le top 10 alla soglia dei 33 anni: Roberta è la più “vecchia” della storia. Nella prima edizione del ranking computerizzato, stilato dalla Wta il 3 novembre 1975, c’erano due tenniste più anziane di Roberta; Nancy Richey che aveva 33 anni e 2 mesi e Margaret Smith Court che aveva 33 anni e 3 mesi. Ma entrambe erano state classificate top 10 quando ancora il computer non esisteva. Adesso però il sogno di Roberta Vinci continua perchè tra il sesto posto di Maria Sharapova e il suo nuovo decimo posto ci sono appena 348 punti…. Tennis. Trionfo a San Pietroburgo per la nostra Roberta Vinci di Paolo Campanelli Roberta Vinci compirà 33 anni giovedì prossimo, e con la vittoria di San Pietroburgo, la decima in carriera, la prima dal 14 luglio 2013, quando a Palermo sconfisse l’allora inseparabile compagna di doppio Sara Errani, si anticipa il regalo di compleanno . Nella sua prima partita-sfida contro la svizzera Belinda Bencic, n°11 del mondo, considerata la più forte tennista teenager del circuito ed alla prima finale Wta, la tarantina si impone in un’ora e 19 minuti per 6-4 6-3 . Una partita veramente bella e spettacolare, molto lontana dal tennis tutto giocato di potenza e muscoli molto di moda oggi, perché la Bencic, allieva prediletta della grande Martina Hingis, è sicuramente dotata di una grande fisicità privilegiando nel suo gioco la ricerca degli angoli e, se e quando è necessario, anche del gioco a rete, piuttosto che le inutili bordate da fondo campo. Roberta si è dimostra in questa finale certamente più lucida
tatticamente della Bencic, e nella strategia di gioco azzeccata nel mettere all’avversaria fin dall’inizio sotto pressione per sorprenderla con l’aggressività e farla muovere , giocando a un servizio che concede qualcosa nelle percentuali (55%di prime), perché la Vinci lo gioca forzandolo per prendere subito in mano il gioco, ma diventa ” letale” quando la prima palla di servizio entra . Roberta Vinci ha mantenuto sempre il vantaggio in entrambi i set, ma se un po’ si incarta nel primo facendosi recuperare sul 5-4 e servizio Bencic, prima di togliere di nuovo il servizio alla rivale giocando una fantastica la volée di chiusura del punto, nel secondo set non soffre mai e controlla sempre la partita, fino alla vittoria e alla promessa che apre nuove prospettive: “Ho giocato un’ottima partita contro una giocatrice molto forte, sono contenta soprattutto del mio servizio. Tornare qui l’anno prossimo? Vedremo...”. I propositi di ritiro a fine stagione potrebbero quindi essere ripensati, soprattutto se Roberta continuerà a giocare con questa serenità e questo rendimento. E con il suo sorriso accattivante dietro il quale nasconde una grinta fuori dal comune. Il ritrovato buon umore della Vinci va di pari passo con la forza mentale: “In questi match sono stata brava, soprattutto dal punto di vista psicologico. Sicuramente la partita di New York con Serena mi ha dato tanta carica e fiducia in me stessa, ma io penso che se sei tranquilla fuori dal campo, non ti metti troppe aspettative addosso e lotti,riesci a rendere di più. Il tennis poi ti viene dietro, è una conseguenza. Anche il mio coach è fondamentale: mi conosce alla perfezione, sa bene cosa dirmi nei momenti delicati della partita“. Vincendo la finale di San Pietroburgo, Roberta raggiunge il 13° postop in classifica del ranking Wta con la speranza dopo il torneo di Dubai di riuscire ad entrare nella “top ten” mondiale. Roberta Vinci: un orgoglio per Taranto La presenza di Roberta Vinci giovedì 24, alla vigilia di Natale, è stato un vero successo per lo sport, ma sopratutto un trionfo personale per la tennista tarantina accolta da un bagno di folla alla festa organizzata dal Circolo Tennis Taranto per salutare la campionessa tarantina in occasione dell’inaugurazione della nuova struttura coperta pressostatica che contiene al suo interno quattro nuovi campi da beach tennis/volley climatizzati, dotati di impianto di illuminazione e di una confortevole zona living.
Roberta a cui è stato affidato tra gli applausi il taglio del nastro è stato affidato, ha salutato i presenti confessando una certa emozione: “Sto tremando – ha confessato – non mi era successo neppure dopo la semifinale degli Us Open vinta contro Serena Williams“. Donato Calabrese presidente regionale della Federtennis, presente alla cerimonia, ha consegnato al presidente del Ct Taranto, Francesco De Marzo, la “Caravella d’argento” che viene assegnato al miglior circolo tennistico pugliese dell’anno per gli splendidi risultati raggiunti. Alla premiazione erano presenti due “amanti” del tennis come il Procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio ed il Prefetto di Benevento, Paola Galeone. Al termine della premiazione Roberta Vinci ha voluto fare una sorpresa al Ct Taranto consegnando in dono un defibrillatore. “Anche se spero – ha ha detto la Vinci – che nessuno debba mai utilizzarlo”. Dopodichè ha voluto provare personalmente i nuovi campi assieme ai “beachers” tarantini, e successivamente,particolarmente apprezzata dal numeroso pubblico e le famiglie presenti ha raggiunto sul campo centrale i bambini della scuola tennis per fare qualche palleggio insieme a loro e le tradizionali foto ricordo. Roberta Vinci rappresenta per noi l’emblema di una vera sportiva, di una bella persona, umile, radiosa, vincente. Un esempio per i giovani di Taranto: chi vuole ed ha forza di volontà e capacità, ce la può fare anche partendo da Taranto. Il grazie a Roberta Vinci dalla città di Taranto di Valentina Taranto Un altro importante riconoscimento a Roberta Vinci, questa volta nella sua città d’origine. Il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, sabato 26 dicembre 2015, alle ore 11.00 accoglierà a Palazzo di Città la campionessa tarantina, protagonista del tennis mondiale femminile, “figlia” del Ct Taranto, assurta alla notorietà internazionale dopo aver battuto Serena Williams agli Us Open conquistando la finale del torneo del Grande Slam.per conferirle la benemerenza con encomio solenne per i meriti sportivi che l’hanno portata sui podi più alti del panorama sportivo nazionale ed internazionale. Quarantotto ore prima e cioè domani giovedì 24 dicembre, alle ore
15,00, presso la struttura polifunzionale di via Consiglio in occasione dell’inaugurazione della nuova struttura coperta pressostatica che conterrà quattro nuovi campi da beach tennis/volley climatizzati, dotati di impianto di illuminazione e di una confortevole zona living. Il Circolo Tennis Taranto approda, infatti, ad un momento importante della sua storia, grazie alla presenza di Roberta Vinci, “figlia” del Ct Taranto,, in qualità di madrina della manifestazione, alla presenza di autorità politiche, sportive e federali. La Vinci, insieme a giocatori nazionali ed internazionali del beach tennis come Luca Cramarossa,Eva D’Elia, Giulia Gasparri, con i Maestri Federali Mauro Alessano e Simona Buonadonna e gli Istruttori Federali Fabio Luperto e Nausica Pesari ed agli under vincitori di titoli come Giuseppe Attolino e Marcello Zanon, parteciperà ad una dimostrazione sui nuovi campi da beach, e poi si intratterrà sul campo centrale con i ragazzi delle scuole tennis tarantine per palleggiare con loro e scattare foto ricordo. Inchiesta sui diritti televisivi del calcio, perquisite sedi di società di serie A e B Nell’ambito dell’indagine in cui la Procura di Milano ipotizza i reati di turbativa d’asta, turbata libertà degli incanti e ostacolo all’attività degli organi di vigilanza, in relazione alla compravendita dei diritti televisivi, la Guardia di Finanza ha perquisito le sedi di alcune società di calcio di serie A e B, tra cui quella del Genoa, ed il Bari . Le perquisizioni risalgono a venerdì scorso, quando le Fiamme Gialle si sono presentate anche nella sede milanese della Lega Calcio con un ordine di esibizione di documenti. Tra gli indagati la Infront, la società svizzero-cinese diretta in Italia da Marco Bogarelli, un ex-manager del Gruppo Mediaset, che è anche advisor della Lega Calcio nella vendita dei diritti televisivi delle squadre di serie A e B per i campionati 2015/2017. Le ipotesi di reato al vaglio dei pm Roberto Pellicano, Paolo Filippini e Giovanni Polizzi , magistrati del dipartimento che combatte i reati contro la pubblica amministrazione. Un dettaglio non
secondario, nel riserbo che ha accompagnato un’indagine avviata a maggio in gran segreto. Non ci sarebbero, insomma, coinvolgimenti per reati societari, ma comportamenti infedeli da parte di chi ha un ruolo diretto nella gestione dei diritti. e si procede per di turbativa d’asta, concretizzata con l’iscrizione nel registro degli indagati di Marco Bogarelli, presidente di Infront I primi sospetti sono arrivati dopo che l’ Antitrust si era presentata in Lega Calcio con un decreto di sequestro per acquisire le carte per l’assegnazione dei diritti televisivi per le stagioni di Serie A del triennio 2015-2018. Allora si ipotizzava che tra i grandi club si fosse creato un trust , un accordo occulto per garantirsi la parte più grossa dei diritti. Poi sulla scrivania del pm Pellicano sono arrivati gli sviluppi dell’inchiesta sul barone Filippo Dollfus de Volkesberg, finito in manette a maggio con l’accusa di gestire conti cifrati in Svizzera a imprenditori italiani di primo piano. A quanto risulta tra i clienti del nobile esperto in finanza sarebbe finito anche chi, materialmente, ha preso parte alla divisione dei diritti televisivi. Nel frattempo Andrea Baroni, il fiscalista arrestato lo scorso venerdì dalla Gdf nell’ambito di uno dei filoni dell’indagine della Procura di Milanoche, in un altra tranche, sta effettuando accertamenti sull’assegnazione dei diritti tv del calcio avvenuta la scorsa primavera, interrogato lunedì mattina dal gip Giuseppe Gennari, si è avvalso della facoltà di n0n rispondere. Baroni, difeso dall’avvocato Roberta Guaineri, è accusato di associazione per delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro frutto di evasione fiscale di clienti italiani assieme ad altre persone essendo, per i pm, uno dei soci della Tax and Finance (T&F), società di consulenza fiscale con sede a Lugano e di diritto inglese con uffici in tutto il mondo. Società che tra i clienti, come risulta dall’ordinanza del gip, ha anche la Infront Italy srl di Marco Bogarelli. Tra i clienti di Baroni , come risulta dal provvedimento del gip, c’è anche Luigi Ugo Colombini, procuratore e manager sportivo (ma non indagato). Nei dialoghi intercettati con il suo referente in T&F “intrattiene conversazioni di carattere professionale in ordine alla movimentazione di diverse provviste di denaro relative ai compensi percepiti da tennisti professionisti” tra i quali Andy Murray e Shvedova Jarolslava. Una “esterovestizione”, da parte di Baroni, per permettere minore tassazione. “E’ evidente – scrive il giudice – che il procuratore sportivo utilizza una società svizzera per gestire i rapporti con i propri giocatori” anche se “troppo involuta è
l’indagine per comprendere effettivamente beneficiari, destinatari e modalità delle operazioni estere”. Contestualmente all’arresto venerdì scorso, nell’altro filone di indagine, le Fiamme Gialle si sono presentate nella sede milanese della Lega Calcio con un ordine di esibizione di documenti nel quale si ipotizza a carico di Infront, Bogarelli, alcuni manager della stessa società e due di Rti (gruppo Mediaset) i reati di turbativa d’asta e turbata libertà degli incanti, in relazione alla compravendita dei diritti tv. Altro reato contestato a vario titolo è ostacolo all’attività degli organi di vigilanza, in particolare, come è stato riferito in ambienti giudiziari milanesi, nei confronti della Commissione per la vigilanza e il controllo delle società di calcio, in relazione a presunti ritocchi al rialzo dei bilanci di alcune società calcistiche al fine di poter essere ammesse ai campionati. Tra le carte dell’accusa, vi sono anche tracce dei movimenti societari che hanno accompagnato la discussa compravendita – ancora in fase di perfezionamento – dell’Ac Milan, tra la famiglia Berlusconi e il tahilandese Mister Bee. Quale sia il collegamento con l’inchiesta sui diritti, al momento è praticamente impossibile scoprirlo. L’acquisizione del 49 per cento della società di via Turati da parte di Bee è stata accompagnata sin dal suo annuncio, da molti misteri. E personaggi legati al mercato dei diritti sembrano aver seguito da vicino anche questa operazione. Di certo, quello che sta scoperchiando la magistratura milanese rischia di scatenare un terremoto. Un dato incontrovertibile si basa su anomalie difficilmente ribaltabili. Il primo è che per i diritti venduti all’estero la Lega incasserebbe una cifra ben inferiore a quella ottenuta dalla società a cui li gira. La seconda riguarda il ruolo della potente Infront, la società rappresentata in Italia da Marco Bogarelli che incrocia le strade del calcio nel 2008. Prima mettendoci timidamente un piede per una modesta parte dei diritti. Oggi, la controllata della multinazionale cinese Wanda group oltre alla cessione all’estero dei diritti della Serie A è anche entrata direttamente in quote societarie di alcune squadre, come avvenuto nel caso del Bari, e del Brescia. per aggiustarne i bilanci, o e di MP&Silva, un altro pezzo “grosso”nel business calcio&televisione. Secondo quanto già ha pubblicato domenica Il Sole 24 Ore questo filone dell’indagine riguarderebbe presunti finanziamenti estero su estero, serviti a ‘raddrizzare’ i bilanci delle società superando così i controlli della Covisoc, che vigila sullo stato economico- finanziario dei club professionistici. Come riportato dal quotidiano
edito e controllato dalla Confindustria negli mesi scorsi sui conti del Bari sono arrivati 460mila euro da parte di Infront. La società pugliese ha rigettato le accuse, chiarendo che le indagini non riguardano “né Fc Bari 1908, né il presidente Gianluca Paparesta”, che quei soldi sono transitati su conti bancari di “istituti di credito nazionali” e che il versamento riguarda il regolare contratto di sponsorizzazione della seconda maglia. Relativamente al Genoa, il finanziamento di circa 15 milioni di euro sarebbe invece stato erogato da Riccardo Silva, ex partner di Bogarelli e Locatelli in Milan Channel, la cui abitazione è stata perquisita venerdì, è il proprietario della MP&Silva, società che gestisce i diritti tv della A sul mercato estero. Secondo quanto pubblicato da Il Sole 24 ore, la somma sarebbe stata girata su conti esteri riferibili a Preziosi “tramite altre strutture estere riferibili a Infront e gestite dalla Tax&Finance” “Il Genoa è una delle squadre le cui sedi sono state perquisite venerdì scorso – ha dichiarato all’ ANSA Enrico Preziosi, patron del club ligure – ma siamo tranquillissimi, i soldi che servivano al nostro bilancio li ha messi l’azionista di riferimento, cioè io”. “Il conto è tracciabile – continua Preziosi -, sono state fatte tutte operazioni semplici e chiare, ove servisse saremmo pronti a dare qualsiasi chiarimento a qualsivoglia autorità competente”. Il presidente rossoblu conclude: “Questo è un Paese davvero strano. Uno si sveglia e tira fuori un teorema e tutti quanti gli vanno dietro. Ma io non ho problemi, è tutto chiaro e la Covisoc della Federcalcio prima di tutti lo sa”. Berlusconi, parlando sabato a Milano, ha detto : “Ieri (venerdì, ndr) c’è stata la Guardia di Finanza per tutto il giorno in Mediaset e hanno preso telefonini, computer, con un’accusa di una incredibilità totale: che ci sia stata turbativa d’asta nella vicenda dei diritti televisivi del calcio. Scusa ma le società di calcio non sono entità private? Sì, sono enti privati. E la Lega insieme alle società di calcio non è un’istituzione privata? Sì, è un’istituzione privata. E allora cosa centra la turbativa d’asta che può riguardare soltanto istituzioni pubbliche?» Ma come ha ben spiegato ieri sera Milena Gabbanelli a REPORT, la Lega di serie A organizza la gara dei diritti tv del calcio, svolge funzioni di diritto pubblico e si applicano le norme previste per le istituzioni pubbliche. Tra gli indagati per l’ipotesi di ostacolo all’attività di vigilanza della Covisoc, la Commissione per la vigilanza e il controllo delle società di calcio, il presidente del Bari Gianluca Paparesta, del
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