Roma. Internazionali di Tennis: niente partite a Piazza del Popolo - Il Corriere del Giorno

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Roma. Internazionali di Tennis: niente partite a Piazza del Popolo - Il Corriere del Giorno
Roma. Internazionali di Tennis:
niente partite a Piazza del Popolo

Angelo Binaghi

di Federica Gagliardi

Due settimane dopo l’annuncio del presidente della Federtennis, Angelo
Binaghi, oggi la soprintendenza non ha autorizzato il progetto che
prevedeva alcune partite degli Internazionali di tennis di Roma da
giocare su un campo allestito in Piazza del Popolo. “Al momento la
soprintendenza non ha autorizzato il progetto degli internazionali di
tennis a piazza del Popolo. Stiamo tentando di dare rassicurazioni e
spiegare i motivi per cui secondo noi le partite di tennis non
costituiscono un pericolo più grave per la piazza di eventi che da
sempre vengono autorizzati li’, compresi i concerti” ha spiegato il
presidente della commissione Sport di Roma, Angelo Diario, all’
Agenzia Ansa.

 “Giocheremo alcune partite a Piazza del Popolo”. Questo era stato
l’annuncio “trionfalistico” del presidente della Federtennis, Angelo
Binaghi, durante la presentazione del torneo lo scorso 11 aprile, che
aveva detto “Programmeremo i primi incontri delle pre-qualificazioni
(inizialmente previsti a partire dal 5 maggio, ndr) proprio nella
piazza che più di ogni altra rappresenta la porta d’accesso alla
città . Ci saranno incontri dalle 11 del mattino fino a tarda sera. E’
una nuova opportunità, garantita dall’ottimo rapporto che abbiamo con
l’amministrazione capitolina” aggiunse ancora Binaghi.
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piazza del Popolo, Roma

 Ieri però è arrivata la doccia “fredda” per Binaghi, con lo lo stop
alle partite in Piazza del Popolo, come conferma anche il Codacons:
“Le Soprintendenze bloccano i campi da tennis in Piazza del Popolo
chiesti dalla Federtennis per disputare le gare di pre-qualificazioni
degli Internazionali di Roma . Il Tavolo tecnico congiunto fra le
Soprintendenze – Soprintendenza speciale archeologia belle arti e
paesaggio di Roma, Parco archeologico del Colosseo e Sovrintendenza
capitolina – ha infatti bocciato il progetto che avrebbe portato ad
allestire      campi    da    tennis    nella     storica     piazza,
ritenendo l’allestimento ‘eccessivamente impattante e inidoneo al
carattere monumentale della piazza, vista anche la necessità di
innalzare adeguatamente i livelli di sicurezza pubblica e di tutela
degli elementi monumentali presenti’ e affermando che “i tempi di
svolgimento del torneo incidono di necessità sulla durata di
occupazione dell’area, che di conseguenza risulterebbe eccessivamente
prolungata, limitando così notevolmente la fruibilità della piazza”.

In realtà alla base del divieto peserebbe soprattutto un discorso
legato alla sicurezza dell’evento. Infatti il divieto a giocare delle
partite di tennis a Piazza del Popolo non è stato dato dalla
Sopraintendenza, ma bensì all’unanimità dal “Tavolo del decoro del
Comune di Roma“.

Forse qualcuno dovrebbe spiegare al presidente della
Federtennis Binaghi che sparando “palle”, o osteggiando la stampa
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libera ed indipendente, a volte si fanno anche queste pessime figure…

Nicoletta Virgintino nuovo
Presidente del CT Bari
ROMA – L’elezione di Nicoletta Virgintino alla presidenza del
“glorioso” Circolo Tennis Bari che ha letteralmente “stracciato” (453
a 338) il concorrente Onofrio Sisto, presidente uscente da 10 anni
alla guida del circolo barese, conferma il trend pugliese di affidare
lo sport a donne di spessore, come già accaduto al Circolo della Vela
di Bari, che ha visto riconfermare alla presidenza Simonetta Lorusso,
costituiscono un importante segnale di cambiamento e rinnovamento
dello sport pugliese.

Nicoletta Virgintino sulla sua amata “terra” rossa

La Virgintino 53 anni, è la prima donna a capo del CT Bari il circolo
più esclusivo in Puglia una struttura sportiva che dalla propria
fondazione, per 82 anni ha sempre avuto un presidente-uomo. L’
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elezione ufficiale di Nicoletta Virgintino alla presidenza (e di Fabio
Pozzi alla vicepresidenza), secondo regolamento, verrà proclamata e
ratificata dopo la riunione del primo consiglio direttivo: un
passaggio a questo punto ritenuto formale. E   la Virgintino divertita
con il suo sorriso ammagliante dice: “I componenti del Consiglio,
cioè dieci uomini, dovranno dire di sì a una donna, e io li guarderò
in faccia uno ad uno“. Lunedì notte la sua lista “CtBari 2.1 Futuro e
Tradizione” di cui era candidata presidente, ha ottenuto il maggior
numero di preferenze sui 775 soci votanti (pari a oltre il 70% degli
aventi diritto, circa 1200 soci), piazzando un significativo risultato
di 10 a 1 travolgendo il diretto avversario, l’avvocato Sisto che per
10 anni (due mandati consecutivi) aveva ricoperto la carica di
presidente del circolo. A lui andrebbe un solo seggio degli 11 a
disposizione per il nuovo consiglio che vedrà gli altri 10 seggi
assegnati alla lista guidati da Nicoletta Virgintino.

I numeri ed i voti finali dell’ elezione.Eletti per il consiglio
direttivo Vincenzo De Martino, primo degli eletti con 521 voti;
secondo Giuseppe Solarino (472 voti); terzo, Vittorio Giaccero (462),
Nicoletta Virgintino (453), Aldo Barlaam (448), Fabio Pozzi (376),
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Pietro Scrimeri (373), Mario Fasano (363), Onofrio Sisto (presidente
uscente – 338), Enrico Esposito Vingiani (337), Alessio Branchi Ninni
(321). Eletti Per il collegio dei revisori Massimo Radicchio (420
voti), Ivan Conte (399), Cristiano Trione (391). Per il Collegio dei
probiviri (eletti): Gaetano Sassanelli (399 voti), Michele Labriola
(387) e Roberto Tartaro (325).

Nicoletta Virgintino con Raffaella Reggi

Nata e cresciuta nel Circolo Tennis Bari, Nicoletta Virgintino è
stata   una importante giocatrice di tennis a livello agonistico
giocando per diversi anni il campionato di serie A, scalando la quinta
posizione nella classifica assoluta italiana. Ha giocato la serie A
femminile ed ha portato il CT Bari ad essere tra le prime 4 squadre in
Italia. Ha frequentato il College FIT di Latina indossando la maglia
azzurra per tanti anni e vincendo molteplici manifestazioni sempre con
la Nazionale Italiana femminile di tennis.

Un passato da tennista professionista (tra le prime 200 giocatrici del
mondo), Nicoletta Virgintino vanta tante soddisfazioni e un bagaglio
di esperienze. Medaglia di bronzo in doppio ai Giochi del Mediterraneo
di Casablanca, ha vinto i Giochi della Gioventù, la Coppa
Lambertenghi, i campionati italiani under 14, e          finalista ai
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campionati italiani under 16, per tre volte semifinalista ai
Campionati Italiani Assoluti, finalista nel prestigioso Torneo
“Avvenire”, ed ha vinto il titolo di doppio femminile ai campionati
italiani assoluti.

Nicoletta adesso vuole ricominciare da quello che ha imparato: “Ho
giocato un’amichevole, in Sardegna, con John McEnroe, ho battuto
Cristina Parodi con 6-1 — 6-1, poi sono diventata juventina dopo aver
giocato in doppio misto assieme Antonio Cabrini, che era bravissimo
anche a tennis. Ho vissuto cinque anni in un college, ho giocato il
prestigioso torneo parigino Roland Garros “under 18” che ho vinto
varie volte, e tutto questo mi è servito a rimanere concentrata, ne ho
ricavato la forza mentale di non mollare, anche nelle situazioni della
vita, non sempre clemente“.
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Nicoletta Virgintino, lavora alla
Gazzetta del Mezzogiorno, nello staff del del direttore generale e
convive con Enza e Lino, due cani pechinesi. “Mi chiedono se questo
nuovo ruolo di presidente possa andare in con la vita privata” ed
aggiunge “mi auguro di no ma bisogna avere accanto una persona
intelligente che sia fiero di avere accanto una donna così” mandando
un messaggio non tanto velato al suo attuale compagno. Il programma è
gia molto chiaro: maniche rimboccate per un rinnovamento su più
livelli, costante manutenzione delle attrezzature ed impianti del
circolo, senza dimenticare “la vita mondana, massima promozione della
socialità con organizzazione di gite per tutte le età”. Tra le novità
annunciate nel suo “programma”, oltre alla necessità di completare gli
infiniti lavori, anche la voglia di riportare il Circolo Tennis Bari
ai fasti di una volta riprendendo e organizzando i tornei
internazionali, diventando un punto di riferimento per gli atleti.
Senza tralasciare la parte finanziaria: quote invariate e modalità di
finanziamento dell’attività sportiva e sociale che reperisca i fondi
tramite un necessario coinvolgimento del tessuto imprenditoriale
barese.

Simonetta Lorusso presidente del Circolo della Vela di Bari ha così
commentato l’elezione della Virgintino alla guida del CT Bari: “Sono
molto legata a Nicoletta, ho un bellissimo ricordo da ragazzina
giocava a tennis con mio marito, lui non poteva competere con lei che
era bravissima, ma era testardo e ci metteva l’animo. Oggi una donna
può fare assolutamente bene e anche un po’ di più degli uomini, perché
affronta le cose in maniera più diretta e finalizzata alla risoluzione
dei problemi“.
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Il tennis italiano sempre più in
crisi. Nella Fed Cup la Errani
sconfitta dalla Mertens: Italia-
Belgio 0-3
ROMA – Niente da fare per l’Italia che cede al Belgio nella sfida
di Fed Cup, valida per i play-off promozione per il World Group 2019.
A Genova Sara Errani cede a Elise Mertens che riesce ad avere la
meglio con il punteggio di 6-3, 6-1, in un’ora e 18 minuti. I
singolari di sabato avevano visto le affermazioni della stessa Mertens
per 6-1, 7-5 su Jasmine Paolini e di Alison Van Uytvanck sulla Errani
con il punteggio di 6-4, 6-7 (6-8) 6-2.

Angelo Binaghi presidente della Federtennis da 17 anni

Aveva quindi ragione il nostro collega e collaboratore Antonello
Valentini, quando scriveva lo scorso gennaio che in campo femminile,
il dittatore triste Binaghi – in carica dal 2001- ha buttato al vento
15 anni di successi e di trionfi internazionali, ottenuti grazie a
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quattro giocatrici straordinarie, Errani, Pennetta, Schiavone e Vinci.
Ma dietro di loro, come i risultati purtroppo confermano, non c’è più
nessuno in quanto la Federtennis non ha saputo mettere a frutto il
traino e l’entusiasmo degli anni d’oro.

Uno scenario seprimenti. se rapportato a quanto il tennis azzurro ha
vissuto in poco più di dieci anni: dopo il trionfo di Francesca
Schiavone al Roland Garros 2010, e sua la finale l’ anno dopo. La
terra rossa di Parigi aveva sorriso anche a Sara Errani, finalista
nel 2012. Per non dimenticarsi poi della esaltante e storica finale
azzurra agli Us Open 2015      giocata dalle tennis pugliesi Flavia
Pennetta e Roberta Vinci. Quattro ex top 10 con Francesca Schiavone
capace di diventare la quarta giocatrice al mondo, Sara Errani la
quinta, e i best ranking di 6 e 7 rispettivamente per Flavia Pennetta
e Roberta Vinci. Aggiungiamo anche quattro Fed Cup vinte tra il 2006 e
il 2013. Il fantastico quartetto rappresenta un ciclo quasi chiuso:
Flavia Pennetta si è ritirata a fine stagione 2015.

Adesso che anche Roberta Vinci ha annunciato che chiuderà la sua
carriera ai prossimi Internazionali d’Italia , Francesca Schiavone ,
alla soglia dei suoi 38 anni, giocherà come è normale senza fissarsi
particolari obiettivi.       Senza dimenticare che      Sara Errani
è precipitata sotto le prime 140 .

Le maggiori aspettative sono dunque legate ranking alla mano, a Camila
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Giorgi, giocatrice capace di battere una top 10 e perdere al turno
successivo da una perfetta sconosciuta. La Giorgi “prigioniera” dei
propri rigidi schemi di gioco ha finora smentito chi per lei aveva
previsto grandi affermazioni e un rapido accesso tra le grandi del
tennis. Se si scorre la classifica delle prime 10 italiane c’è
veramente ben poco da sorridere : due top 100 (Giorgi numero 79 e
Schiavone numero 92) seguite da Roberta Vinci (117), Sara Errani
(143), Jasmine Paolini (172), Deborah Chiesa (191), Martina Trevisan
(205), Georgia Brescia (206), Jessica Pieri (225), Giulia Gatto-
Monticone (271).

Angelo Bignaghi presidente FIT

Come giudicare una Federazione che nega l’accredito al nostro
giornale, per gli Internazionali di Tennis 2018 di Roma, in
conseguenza delle nostre legittime e giuste critiche, senza fornire a
propria volta alcuna legittima giustificazione ? Binaghi ed i suoi
porta-voce-borse dimenticano che la Federazione Italiana Tennis
utilizza denari e strutture pubbliche ed una Federazione non è il
salotto o lo scantinato di casa propria !

E’ più che normale chiedersi che cosa abbia fatto in questi anni la
Fit di Binaghi per creare nuove giocatrici, e sopratutto come ha
investito i tanti soldi incassati dagli Internazionali del Foro
Italico ? Binaghi triste “dittatore” del tennis italiano governa la
federazione da quasi 17 anni, e questi sono i risultati sportivi. Ed
il campo parla molto meglio di tante parole…

Come non dimenticare l’iscrizione di Angelo Binaghi nel registro degli
indagati dalla Procura di Cagliari alcuni anni fa a seguito delle
accuse di maltrattamenti e violenza privata nei confronti di due
giovani atleti, che sarebbero stati esclusi, senza motivazioni valide,
da tutte le principali manifestazioni tennistiche regionali e
nazionali, anche se il procedimento venne poi inspiegabilmente
archiviato da chi l’aveva indagato ?

la tennista Camilla Giorgi

Come non dimenticare la lunga diatriba fra la tennista Camilla Giorgi
e la FIT ribaltata da discutibile una decisione del Collegio di
Garanzia del Coni che lascia parecchie perplessità, aprendo a
considerazioni che vanno oltre l’aspetto sportivo della questione ?
Considerando il tempo che il Collegio si è preso per scrivere le due
pagine di motivazione, che tolte le premesse di pagina 3 si riducono a
55 righe, questo il miglior indice della difficoltà che hanno avuto
nel trovare una motivazione alla decisione assunta. Se un Giudice
impiega 105 giorni per scrivere 55 righe di motivazione (che fanno
circa 24 ore ogni mezza riga), il livello tecnico e di attenzione che
è lecito attendersi dovrebbe essere elevatissimo, in quanto frutto di
uno stringente percorso logico nell’applicazione della regola generale
al caso concreto.

Il Collegio di garanzia del CONI si dice convinto che per giocare a
tennis serva essere in rapporto giuridico sportivo (tesseramento) con
la Fit, e si richiama – a sproposito – al regolamento organico
federale: ma evidentemente non è così. Basta chiedere a un qualsiasi
ufficiale di gara internazionale, sia un referee dell’ITF o un
supervisor ATP o WTA, per sentirsi rispondere che per ammettere un
professionista alla gara nessuno di loro è tenuto a richiedere
l’esibizione di una tessera federale. Mai. evidentemente il Collegio
ignorava l’esistenza di un regolamento WTA…

Roberta Vinci e Flavia Pennetta

Purtroppo il tennis italiano si fa notare più per le vicende extra-
campo che per quelle prettamente sportive. Così le vittorie
di Francesca Schiavone al Roland Garros (2010) e di Flavia
Pennetta all’US Open (2015) sembrano ormai lontane da secoli. Durante
questi anni, dal pasticcio-Giorgi per le convocazioni in Fed Cup al
questione Bracciali-Starace in tema di scommesse, sono successe molte
cose ma troppo poche significative sul campo. In Italia manca una
programmazione seria, che metta il tennista al centro del progetto.

 Ecco alcuni “casi” che sono sfuggiti al CONI sulla conduzione
“dittatoriale” della Federazione Italiana Tennis. :

MARCIONNI: “HO LA TESSERA FIT E ME NE VERGOGNO”   (leggi QUI )

UNA PASSIVITÀ SPORTIVA, ECONOMICA ED EMOTIVA” (leggi QUI) – Amanda
Gesualdi, DS del Tennis Rozzano, spiega la decisione del club di non
affiliarsi più alla Federazione Italiana Tennis, fra costi eccessivi,
disinteresse nei confronti dei circoli e priorità federali non più
condivise. “Basta lamentarsi: è tempo di agire”.

Se i migliori giocatori emergono quando va bene a 26-27 anni         e
devono emigrare all’estero per poter fare il salto di qualità, allora
nella Federazione Italiana Tennis, che si professa unico ente in grado
di insegnare questo sport, c’è qualcosa che non va. Binaghi dovrebbe
capire che non si è eterni , ripensare ai suoi errori di valutazione
sia sportiva che federale, e magari      inglobare chi di tennis ci
capisce, anziché escludere. O ancora meglio farsi da parte. Altrimenti
il futuro del tennis italiano rischia di essere tutt’altro che
promettente. Chissà cosa ne pensa il presidente del CONI Giovanni
Malagò…..

Presentata la 75ma edizione degli
Internazionali di Tennis d’ Italia
ROMA – E’ stata presentata oggi la 75esima edizione degli
Internazionali BNL d’Italia in programma dal 7 al 20 maggio al Parco
del Foro Italico di Roma, organizzato in joint-venture dalla
Federazione Italiana Tennis e da Coni Servizi SpA, con BNL Gruppo BNP
PARIBAS    “title sponsor” per la 12esima volta consecutiva
dell’importante torneo internazionale tennistico..

                                           Sul palco della Sala delle
Armi del CONI sono intervenuti il Presidente della FIT Angelo Binaghi,
il Presidente del Coni Giovanni Malagò, la Sindaca di Roma Capitale
Virginia Raggi, il Presidente di BNL Gruppo BNP Paribas Luigi Abete e
Nicola Pietrangeli, Presidente del Comitato d’Onore e ambasciatore del
tennis italiano nel mondo. Presenti in sala il direttore operativo
degli Internazionali BNL d’Italia Diego Nepi Molineris e il direttore
tecnico Sergio Palmieri, il Segretario Generale del CONI Carlo Mornati
e il Presidente di CONI Servizi Roberto Fabbricini

Dal 2011 il torneo si gioca con la formula “combined event”: le gare
del tabellone femminile si alternano a quelle del maschile. Nella
stessa giornata, come nei quattro tornei del Grande Slam, sarà
possibile ammirare Nadal, Djokovic, Del Potro, Wawrinka, Raonic e gli
altri top player a cominciare dal Next Gen Alexander Zverev campione
in carica, e applaudire le protagoniste del circuito femminile con il
grande ritorno di Serena Williams, assente lo scorso anno. La
statunitense ha trionfato in quattro edizioni: 2002, 2013, 2014 e
2016. Gli appassionati potranno inoltre sostenere gli azzurri e le
azzurre, da Fabio Fognini e Andreas Seppi a Paolo Lorenzi, da Roberta
Vinci a Sara Errani.

Un appuntamento ormai a pieno titolo tra i più prestigiosi del
calendario mondiale: non è azzardato definirlo il “quinto” Slam della
stagione. Le prime gare già sabato 5 maggio con le pre-qualificazioni;
sabato 12 e domenica 13 le qualificazioni e anche 8 incontri del main
draw maschile, domenica 20 maggio le finali.

La tennista tarantina Roberta Vinci, accanto nella foto con il nostro
collega ed ottima tennista Antonello Valentini, giocherà a Roma il
suo ultimo torneo del circuito ed ha scelto di chiudere proprio al
Foro Italico , abbracciata dall’affetto di tutto il pubblico italiano,
la sua strepitosa carriera internazionale.

L’ACCORDO CON BNL GRUPPO BNP PARIBAS – Dal 2007 il “title sponsor”
degli Internazionali BNL d’Italia è BNL, Banca del Gruppo BNP Paribas,
a sua volta da oltre 40 anni partner del grande tennis internazionale.
L’accordo, rinnovato nel 2017, è valido per altri 7 anni (5 più 2 di
opzione). Il Gruppo BNP Paribas lega, infatti, il proprio nome a
quello della Coppa Davis, della Fed Cup, del Roland Garros e dei
Masters 1000 di Indian Wells, Montecarlo e Parigi-Bercy. La FIT ha
trovato in BNL un partner d’eccezione con il quale condivide due
importanti obiettivi: il consolidamento del prestigio del torneo e lo
sviluppo del tennis italiano.

IN VIAGGIO CON TRENITALIA – Una vera e propria joint venture tra la
FIT e Trenitalia anche quest’anno porterà al Foro Italico gli
appassionati da tutta Italia con offerte speciali. Chi ha viaggiato
con le Frecce, potrà beneficiare anche del servizio navetta da Termini
al Foro Italico e ritorno.

TV: IL TORNEO FEMMINILE GRATIS SU SUPERTENNIS – Il torneo femminile
sarà integralmente trasmesso da SuperTennis: gratuitamente sul canale
64 del digitale terrestre, in HD sulla piattaforma satellitare SKY
canale 224 e sul canale numero 30 di Tivùsat, oltre che in simulcast
streaming su www.supertennis.tv attraverso l’applicazione ufficiale
gratuita per iphone e ipad. Sarà inoltre visibile in mobilità su
smartphone e tablet.

TV: IL TORNEO MASCHILE TUTTO SU SKY E 5 PARTITE IN CHIARO SU TV8 – Il
Masters 1000 sarà integralmente trasmesso in HD da SKY sui propri
canali satellitari SKY Sport2 e SKY Sport3. Saranno visibili per i
clienti SKY anche in mobilità su smartphone, tablet e pc grazie a Sky
Go.
Due quarti di finale, le due semifinali e la finale maschile saranno
trasmessi in chiaro su TV8 del digitale terrestre.

Interessante l’iniziativa della Federtennis che predisporrà un
campo di terra rossa a Piazza del Popolo “Identico a quella del Foro
Italico, come un prolungamento naturale del Parco del Foro Italico”,
ha precisato il direttore organizzativo della manifestazione Diego
Nepi   dove si svolgeranno incontri di prequalificazioni e dove si
esibiranno alcuni campioni , che si presenteranno anche in un campo
decentrato, a Settebagni, allestito per l’occasione, sulla falsariga
di quel che successe l’anno scorso nel VI Municipio.

Per i possessori del biglietto degli Internazionali di Tennis l’
ingresso ai musei e alle aree archeologiche sarà gratuito. Il
presidente del Coni Giovanni Malagò ha ricordato come gli
Internazionali di tennis, siano diventati “una formidabile
organizzazione, esempio trainante per tutto il movimento sportivo
italiano e un carta vincente che la città di Roma si può giocare a
livello internazionale”.

Il fallimento sportivo del tennis
italiano e della Federazione
di Antonello Valentini

Casse piene, tennisti zero. Povero tennis italiano, scomparso dalla
scena internazionale, mentre il Coni sta a guardare : il fallimento
sportivo di Angelo Binaghi e della sua Federtennis trova un clamoroso
ulteriore riscontro nel ranking mondiale dell’8 gennaio.

In campo femminile, il dittatore triste Binaghi – in carica dal 2001-
ha buttato al vento 15 anni di successi e di trionfi internazionali,
ottenuti grazie a quattro giocatrici straordinarie, Errani, Pennetta,
Schiavone e Vinci. Dietro di loro non c’è più nessuno e la Federtennis
non ha saputo mettere a frutto il traino e l’entusiasmo degli anni
d’oro.

Il risultato è che oggi la prima tennista italiana è la 38enne
Francesca Schiavone (tanto di cappello alla sua professionalità e alla
sua tenacia, beninteso): bisogna scorrere il ranking fino al n.96 per
trovare appunto il nostro tricolore ! Dopo la Giorgi (100), la Vinci e
la Errani (numeri 132 e 133 in classifica) ,la prima giovane tennista
italiana è Jasmine Paolini al 157esimo posto, seguita da Debora Chiesa
(185).
Angelo Binaghi presidente della Federazione Italiana Tennis

Ma che ha fatto in questi anni la Fit di Binaghi per creare nuove
giocatrici; come ha investito i tanti soldi incassati dagli
Internazionali del Foro Italico ? Il dittatore triste governa da quasi
17 anni, questi sono i risultati sportivi. Deprimenti. Che ne pensa il
presidente del CONI Giovanni Malagò ? Dopo aver sostenuto fino
all’ultimo la candidatura di Pagnozzi al Coni, con l’abilità di un
acrobata Binaghi salto’ subito sul carro del vincitore.E Malago’ lo ha
ripagato con un posto nella Giunta esecutiva del Coni.Cambiale
all’incasso, non disturbate il conducente.

In campo maschile, il tennis italiano è altrettanto inesistente, con
la sola eccezione di Fognini al n.27. Sapete chi sono gli altri 3
giocatori tra i primi 100 ? Lorenzi,36 anni; Fabbiano 29 anni e Seppi
34 anni.

Che programmi tecnici sono stati seguiti ? Con quali coach ? Secondo
quali programmi di sviluppo e di crescita dei giocatori ? Leggete le
analisi impietose di Raffaella Reggi o di Claudio Pistolesi, per
esempio.

L’ultima prodezza di Binaghi è recente, ma non ha niente a che fare
con il tennis giocato, anzi. Mentre a Foligno ai primi di dicembre si
giocavano le finali dei Campionati di Serie A maschile e femminile,
negli stessi giorni e nelle stesse ore, il dittatore triste ha riunito
tutta la sua corte federale a Cortina d’Ampezzo.Per risparmiare – ha
spiegato a un incredulo Malagò – perché lo sanno tutti che Foligno è
carissima e i week end natalizi a Cortina te li tirano dietro.

E chi se ne frega se intanto a Foligno si assegnavano – con Binaghi e
i consiglieri federali “deportati” a Cortina- i titoli italiani dei
massimi campionati italiani a squadre.

Che tristezza : Binaghi aveva pure annunciato (basta rileggere le
collezioni dei giornali) che con lui non si sarebbe mai ripetuto il
caso del “satrapo” Galgani, 20 anni di presidenza. Batterà pure questo
record ? È sulla buona strada,con il bostik che lo tiene incollato
alla poltrona, in attesa di scalzare Malagò dalla presidenza del Coni…

Roberta Vinci annuncia il ritiro:
“Gioco ancora 5 mesi, a Roma
l’addio al tennis”
ROMA – Dopo un anno di dubbi e tormenti, Roberta Vinci ha capito che
non si può arrestare un’emozione, ed ha quindi deciso di lasciare il
tennis. Come ha raccontato in occasione visita alla sede milanese
della Gazzetta dello Sport, lo farà a modo suo: giocando per altri
cinque mesi fino al saluto finale davanti al pubblico che l’ha amata
di più., quello del Foro Italico di Roma.

Di seguito l’intervista rilasciata ai colleghi Cocchi e
Crivelli del quotidiano sportivo:
Roberta, il suo 2018 sarà in campo
o fuori dal campo?
“Metà e metà. Il fatto certo è che mi ritiro, ma non mi andava di
farlo dopo una stagione così anonima, dove sono stata condizionata
dagli infortuni e dai pensieri sul futuro. Perciò giocherò fino agli
Internazionali d’Italia e al Foro dirò addio al tennis, sperando di
farlo nel modo migliore, cioè con un torneo da protagonista“.
La sua classifica attuale, numero 117, la costringerà però a
iscriversi a molte qualificazioni.
“Ne sono consapevole e non mi importa. Comincerò con gli Australian
Open, poi valuterò di volta in volta. Certo non faccio i tornei per
partecipare e basta. Cercherò di vincere più partite possibili, con
l’obiettivo di arrivare in forma a Roma: voglio una chiusura con il
botto“.
Però agli Internazionali, doppio a parte, non è mai stata
brillantissima.
“Vero, è un torneo che ho sempre sofferto. Un po’ per la superficie,
un po’ per la pressione e il fatto che giochi davanti alla famiglia e
agli amici. Chissà, magari è la volta che cambio la tendenza“.
Per programmare gli ultimi cinque mesi di carriera, ha scelto di
ripartire da Milano.
“L’esperienza di Palermo con Francesco (Cinà, l’allenatore di tutti i
grandi successi, ndr) si era conclusa, come accade a certe fasi della
vita. Così ho deciso di affidarmi a Lorenzo Di Giovanni, che aveva già
seguito la Schiavone, e al preparatore Andrea Guarnaccia. Lorenzo è
giovane, motivato, stimolante e conosce profondamente il gioco. Io mi
divido tra il Tennis Club Lombardo e lo Junior, intanto comincio ad
ambientarmi in città”.
Le disegno uno scenario affascinante: libera di testa e guarita dagli
infortuni, comincia a vincere, torna a divertirsi e decide di non
smettere…
“Bello, ma non succederà. Roma sarà il mio ultimo torneo, anche se la
settimana prima dovessi essere tra le prime dieci del mondo“.
Sembra utopia, ma in questo tennis senza padrone una come lei,
motivata e in forma, risalirebbe in fretta.
“Magari sì. E comunque questa situazione in cui non esiste una
dominatrice mi piace, ci sono più spettacolo e più emozioni. sai che
noia quando vinceva sempre la Williams”.
A proposito: lei sarà per sempre quella che l’ha battuta a New York
impedendole il Grande Slam. O era meglio vincere gli Us Open?
“Quello è stato un torneo incredibile: batto la numero uno del mondo e
in finale mi ritrovo con la Pennetta, l’amica d’infanzia, e il cerchio
si chiude. Ovviamente, quando vinci contro la più forte, ti aspetti di
andare fino in fondo, ma per il contesto e il clima in cui è maturata,
la vittoria contro Serena vale poco di meno di un successo in uno
Slam“.

Flavia Pennetta e Roberta Vinci

Esiste ancora il gruppo WhatsApp delle eroine di Fed Cup?
“No, l’abbiamo chiuso, adesso ci sentiamo individualmente”.
Due anni e mezzo dopo la vicenda, può dirci la verità sulla
separazione con la Errani?
“Non ci sono retroscena nascosti, semplicemente siamo arrivate in
fondo a un logoramento che ci aveva prosciugate. Succede nella vita, i
rapporti cambiano e il feeling non è più lo stesso. Tutto qui”.
L’ha sentita dopo il caso doping? Che idea si è fatta?
“Per come la conosco, e penso di conoscerla bene, non credo
assolutamente possa avere assunto di proposito sostanze per alterare
la prestazione: Sara sta attenta anche all’acqua che beve“.
La vostra generazione, però, non sembra aver ancora prodotto eredi
all’altezza.
“Lo so e mi dispiace. Conosco poco le giovani, Trevisan e Paolini
hanno talento ma oggi da solo non basta, conta il fisico, contano
tanti dettagli”.
Il problema però riguarda tutto lo sport italiano.
“Forse non siamo più abituati al sacrificio e probabilmente dovremmo
cambiare tutta la metodologia di preparazione”.
Torniamo al fatidico giorno dell’ultima partita: ha già immaginato il
dopo?
“Per adesso sono concentrata sui prossimi sei mesi, per il dopo non
so. Sicuramente resterò nel tennis, mi piacerebbe un ruolo di campo,
poter insegnare ai più giovani, trasmettere loro qualcosa delle mie
conoscenze e della mia passione. Non mi sento tagliata per la
televisione, ad esempio“.
Lei ha guadagnato in carriera dieci milioni di euro: pensa di averli
gestiti con oculatezza?
“Direi di si, anche perché mi hanno aiutato molto i miei genitori. Ma
adesso voglio comprare una bella casa a Milano, la mia avventura in
città non si concluderà con il ritiro“.
A bruciapelo: chi è il più bel giocatore del circuito?
“A me ha sempre affascinato Gulbis, ha qualcosa che mi ha sempre
attirato”.
Si è appena sposato…
“Mannaggia a lui“.

Fognini batte Murray agli
Internazionali di Tennis Roma:
“Finalmente ho fatto vedere chi
sono”
ROMA – Fabio Fognini ieri
sera ha capito di essere entrato nella storia dopo essere riuscito a
battere Andy Murray, giocando un match pressochè perfetto. “Sì, sono
io al 100%, sia nel bene sia nel male” ha detto Fognini che ha tirato
fuori tutta la sua energia esaltando il Foro Italico dove ha trovato
la concentrazione giusta senza farsi distrarre per la prossima gioia:
l’imminente nascita del figlio che aspetta dalla tennista pugliese
 Flavia Pennetta la quale ad ore partorirà.

“Questa è una delle mie tre partite più belle di sempre. Le altre due?
Una sempre contro Murray , l’altra con Nadal a New York – dice Fognini
a fine partita – Sto mantenendo un livello alto di gioco, sono sulla
buona strada. Ma il tennis c’è sempre stato, la capoccia per fortuna
col tempo migliora. E’ una vittoria con dedica, ovvio. Ora che divento
papà non giocherò più per me stesso, ma per qualcosa di più speciale.
Mancano tre giorni alla data stabilita del parto, speriamo che mi
lasci tranquillo ma so anche che da un momento all’altro può finire il
mio torneo”.

 “Finalmente sono riuscito a far conoscere il vero Fognini a Roma ,
ecco la notizia migliore”          dice ed aggiunge “Per motivi
extratennistici non sono riuscito a fare di più nella mia carriera,
c’è sempre stata qualche carenza a livello mentale. Con Murray speravo
di poter far bene perché con lui l’ho sempre fatto. Sono riuscito a
comandare il gioco, ecco perché ho portato a casa il match. Vincere
gli Internazionali? Rimaniamo con i piedi per terra…è stata una serata
davvero indimenticabile”.
Il numero uno azzurro, numero 29 del ranking mondiale, ha battuto nel
match serale il numero uno al mondo Andy Murray in due set con il
punteggio di 6-2, 6-4 dopo 1h34′ di gioco pareggiando sul 3-3 i conti
con i precedenti nei confronti dell’avversario. Agli ottavi, Fognini
affrontera’ il vincente del match tra il serbo Troicki e il tedesco
Zverev.

Lo scozzeze Murray campione uscente degli Internazionali di tennis
d’Italia al Foro Italico invece è deluso : “ Molte cose avrei potuto
far meglio . Nel secondo set – ha detto il n. 1 al mondo – ho provato
a rientrare in partita, ma non ho fatto abbastanza per riuscirci.
In questo periodo, è vero, non sto giocando bene . Non ho trovato
le motivazioni giuste nelle ultime due settimane. Per svoltare, devo
lavorare di più . E devo farlo in fretta, perché ci sono tornei
importanti all’orizzonte. Ma sono sicuro che ce la farò”.
Risultati degli Internazionali d’Italia di tennis.

Primo turno maschile: Tommy Haas (Ger/pr) b. Ernesto Escobedo (Usa/ll)
6-0 4-6 7-6 (1) ; David Ferrer (Spa) b. Feliciano Lopez (Spa) 4-6 6-3
6-1 ; Pablo Carreno Busta (Spa/15) b. Gilles Simon (Fra) 6-3 6-3 ;
Roberto Bautista Augut (Spa) b. Alexandr Dolgopolov (Ucr/ll) 6-4 6-2

Secondo turno maschile: David Goffin (Bel/9) b. Fernando Verdasco
(Spa) 3-6 6-3 6-2 : Novak Djokovic (Ser/2) b. Aljaz Bedene (Gb/q) 7-6
(2) 6-2 ; John Isner (Usa) b. Florian Mayer (Ger) 7-6 (4) 7-6 (4) ;
Tomas Berdych (Cec/12) b. Carlos Berlocq (Arg/q) 6-3 6-4 ; Marin
Cilic (Cro/6) b. Ryan Harrison (Usa) 6-3 6-2 ; Fabio Fognini (Ita) b.
Andy Murray (Gb/1) 6-2 6-4

Primo turno femminile: Julia Goerges (Ger) b. Kristina Mladenovic
(Fra/13) 7-6 (6) 7-5 ; Timea Bacsinszky (Svi) b. Timea Babos (Ung) 6-2
6-2 ; Lauren Davis (Usa) b. Carla Suarez Navarro (Spa) 6-2 5-7 6-3 –

Secondo turno femminile: Svetlana Kuznetsova (Rus/7) b. Katerina
Siniakova (Cec) 6-1 7-6 (3) Mirjana Lucic-Baroni (Cro/16) b. Maria
Sharapova (Rus/wc) 6-4 3-6 1-2 (r)
Pennetta-Fognini, finalmente sposi
ad Ostuni
 La tennista brindisina Flavia Pennetta indossando un tradizionale
abito bianco con corpetto e gonna ampia e un lungo velo realizzato
dall’ Atelier Emè, accompagnata dal padre Oronzo, è arrivata oggi alle
17.42 sul sagrato della cattedrale di Ostuni dove è stato celebrato il
matrimonio con Fabio Fognini che è arrivato in chiesa alla 16.40
elegantissimo in completo blu, un’ora prima per aspettare arrivo della
sposa , ed ha dovuto aspettare come da tradizione l’arrivo di Flavia,
 giunta in chiesa con un’ora e dieci minuti di ritardo.

La Pennetta aveva in mano un bouquet di fiori bianchi, gli stessi che
hanno addobbato la basilica minore di Ostuni dove si è svolta la
cerimonia. Testimoni per lei sua sorella Giorgia ed un medico, caro
amico di famiglia, mentre per lui il compagno della sorella Fulvia ed
un altro amico. La settimana scorsa, la Pennetta ha festeggiato ad
Otranto, l’addio al nubilato con le cugine e le amiche più strette,
naturalmente tutte presenti alla cerimonia.

 I due tennisti sono stati preceduti dagli invitati fra cui i parenti,
gli amici di sempre, il campione tedesco Boris Becker ora supemanager
sportivo internazionale e coach di Novak Djokovic, il capitano delle
nazionali azzurre Corrado Barazzutti, ma anche le tenniste
“storicamente” più forti d’Italia come Sara Errani, Francesca
Schiavone e Roberta Vinci arrivata per prima elegantissima in un
bellissimo completo pantalone, . Tra gli invitati presenti anche
Simone Bolelli, Domenico Criscito, il presidente del Coni Giovanni
Malagò e due volti “sacri” e storici del tennis italiano come Lea
Pericoli e Nicola Pietrangeli.

Una cerimonia religiosa “blindata” ma semplice e fiori bianchi sul
sagrato della chiesa a far da cornice agli scatti fotografici . Il
matrimonio dell’anno dello sport italiano si è celebrato nella
Basilica Minore, la Cattedrale di Ostuni. La “città delle case
bianche” ha preparato ed ospitato al meglio a questo evento,
“blindato” per quanto riguardava la cerimonia in chiesa e la festa
serale, ma “aperto” a chiunque volesse sognare guardando gli sposi sul
sagrato.

 Il matrimonio pugliese dei due tennisti più amati degli italiani,
con la vincitrice di “Flushing Meadows 2015″, è proseguito con il
rinfresco a Torre Maizza, una lussuosa      struttura della costa
brindisina a Fasano, ormai soprannominata la ‘wedding valley‘, dato
l’alto numero di molti vips provenienti da tutto il mondo che hanno
scelto la Puglia come location del proprio matrimonio.

Sul viaggio di nozze dei due tennisti vige il più stretto riserbo.
Fabio Fognini dovrebbe partire subito per gli impegni sull’erba di
Wimbledon , che ha reso ufficiale all’inizio della stagione 2016 il
suo addio al tennis, dovrebbe seguirlo, ma questa volta per tifare
per suo marito.

nella foto, l’arrivo in chiesa di Roberta Vinci l’amica-rivale di
sempre

La nostra Roberta Vinci nella “top
10” del tennis mondiale ! E’ la
quarta italiana di sempre

Roberta Vinci festeggia l’ingresso tra le prime 10 tenniste del
mondo a 23h dal suo 33° compleanno . Un traguardo inseguito e cercato
da una vita, che ora ha finalmente raggiunto. Il semaforo verde per
raggiungere lo status ambito da anni, e che sarà ricordato per tutta
la vita, è arrivato anche     grazie alla sconfitta di Carla Suarez
Navarro, battuta all’esordio di Dubai dalla francese Caroline Garcia
4-6 6-4 6-3, dopo una lunga pausa per pioggia. Una sconfitta
questa che consente alla tennista tarantina di guadagnare 3 posizioni
in classifica mondiale (da numero 13 a numero 10) e di superare la
spagnola nel ranking di 25 punti, che sarà ufficializzato lunedì 22
febbraio.

Da lunedì prossimo quindi l’Italia, per la quarta volta nella storia
del tennis mondiale, avrà 2 tenniste nella “top 10”.      Avvenimento
accaduto solo dal 7 al 13 giugno 2010 (Francesca Schiavone numero 6 e
Flavia Pennetta numero 10) e dal 21 giugno al 4 luglio 2010
(sempre Francesca Schiavone numero 7 e Flavia Pennetta numero 10); nel
nuovo ranking di lunedì prossimo la brindisina Flavia Pennetta sarà
numero 9 del mondo e Roberta Vinci numero 10. La nostra Roberta Vinci,
che era stata al massimo numero 11 del mondo dal 10 giugno 2013 al 4
agosto 2013 e poi ancora dal 7 al 21 ottobre dello stesso anno, è la
117esima tennista ad entrare nel club delle top 10, un club esclusivo
che ora annovera 4 tenniste italiane.

nella foto, da sx Flavia Pennetta e Roberta Vinci

Flavia Pennetta il 17 agosto 2009 è stata in realtà la prima di
sempre a raggiungere questo risultato, seguita il 7 giugno 2010 da
Francesca Schiavone esattamente 48 ore dopo la vittoria al Roland
Garros 2010 a Parigi , e da Sara Errani l’ 11 giugno 2012, anche
leidue giorni dopo la finale di Parigi. Mai in passato nessuna
tennista era riuscita ad entrare per la prima volta tra le top 10
alla soglia dei 33 anni: Roberta è la più “vecchia” della storia.
Nella prima edizione del ranking computerizzato, stilato dalla Wta il
3 novembre 1975, c’erano due tenniste più anziane di Roberta; Nancy
Richey che aveva 33 anni e 2 mesi e Margaret Smith Court che aveva 33
anni e 3 mesi. Ma entrambe erano state classificate top 10 quando
ancora il computer non esisteva.

Adesso però il sogno di Roberta Vinci continua perchè tra il sesto
posto di Maria Sharapova e il suo nuovo decimo posto ci sono appena
348 punti….

Tennis. Trionfo a San Pietroburgo
per la nostra Roberta Vinci
di Paolo Campanelli
Roberta Vinci compirà 33 anni giovedì prossimo, e con la vittoria di
San Pietroburgo, la decima in carriera, la prima dal 14 luglio 2013,
quando a Palermo sconfisse l’allora inseparabile compagna di doppio
Sara Errani, si anticipa il regalo di compleanno . Nella sua prima
partita-sfida   contro la svizzera Belinda Bencic, n°11 del mondo,
considerata la più forte tennista teenager del circuito ed alla prima
finale Wta, la tarantina si impone in un’ora e 19 minuti per 6-4 6-3 .
Una partita veramente bella e spettacolare, molto lontana dal tennis
tutto giocato di potenza e muscoli molto di moda oggi, perché
la Bencic, allieva prediletta della grande Martina Hingis,
è sicuramente dotata di una grande fisicità privilegiando nel suo
gioco la ricerca degli angoli e, se e quando è necessario, anche del
gioco a rete, piuttosto che le inutili bordate da fondo campo.

Roberta si è dimostra in questa finale certamente più lucida
tatticamente      della Bencic, e nella strategia di gioco
azzeccata nel mettere all’avversaria fin dall’inizio sotto pressione
per sorprenderla con l’aggressività e farla muovere , giocando a un
servizio che concede qualcosa nelle percentuali (55%di prime), perché
la Vinci lo gioca forzandolo per prendere subito in mano il gioco, ma
diventa ” letale” quando la prima palla di servizio entra .
Roberta Vinci ha mantenuto sempre il vantaggio in entrambi i set, ma
se    un po’ si incarta nel primo facendosi recuperare sul 5-4 e
servizio Bencic, prima di togliere di nuovo il servizio alla rivale
giocando una fantastica la volée di chiusura del punto, nel secondo
set non soffre mai e controlla sempre la partita, fino alla vittoria
e alla promessa che apre nuove prospettive: “Ho giocato un’ottima
partita contro una giocatrice molto forte, sono contenta soprattutto
del    mio    servizio.      Tornare     qui    l’anno     prossimo?
Vedremo...”. I propositi di ritiro a fine stagione potrebbero quindi
essere ripensati, soprattutto se Roberta continuerà a giocare con
questa serenità e questo rendimento. E con il suo sorriso accattivante
dietro il quale nasconde una grinta fuori dal comune.

Il ritrovato buon umore della Vinci va di pari passo con la
forza mentale: “In questi match sono stata brava, soprattutto dal
punto di vista psicologico. Sicuramente la partita di New York con
Serena mi ha dato tanta carica e fiducia in me stessa, ma io penso che
se sei tranquilla fuori dal campo, non ti metti troppe aspettative
addosso e lotti,riesci a rendere di più. Il tennis poi ti viene
dietro, è una conseguenza. Anche il mio coach è fondamentale: mi
conosce alla perfezione, sa bene cosa dirmi nei momenti delicati della
partita“.
Vincendo la finale di San Pietroburgo, Roberta raggiunge il 13° postop
in classifica del ranking Wta con la speranza dopo il torneo di
Dubai di riuscire ad entrare nella “top ten” mondiale.

Roberta Vinci: un orgoglio per
Taranto
 La presenza di Roberta Vinci giovedì 24, alla vigilia di Natale, è
stato un vero successo per lo sport, ma sopratutto un trionfo
personale per la tennista tarantina accolta da un bagno di folla
alla festa organizzata dal Circolo Tennis Taranto per salutare la
campionessa tarantina in occasione dell’inaugurazione della nuova
struttura coperta pressostatica che contiene al suo interno quattro
nuovi campi da beach tennis/volley climatizzati, dotati di impianto di
illuminazione e di una confortevole zona living.
Roberta a cui è stato affidato tra gli applausi il taglio del nastro è
stato affidato, ha salutato i presenti confessando una certa emozione:
“Sto tremando – ha confessato – non mi era successo neppure dopo la
semifinale degli Us Open vinta contro Serena Williams“.

Donato Calabrese presidente regionale della Federtennis, presente alla
cerimonia, ha consegnato al presidente del Ct Taranto, Francesco De
Marzo, la “Caravella d’argento” che viene assegnato al         miglior
circolo tennistico pugliese dell’anno per gli splendidi risultati
raggiunti. Alla premiazione erano presenti due “amanti” del tennis
come il Procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio ed
il Prefetto di Benevento, Paola Galeone.

 Al termine della premiazione Roberta Vinci ha voluto fare una
sorpresa al Ct Taranto consegnando in dono un defibrillatore. “Anche
se spero – ha ha detto la Vinci – che nessuno debba mai
utilizzarlo”. Dopodichè ha voluto provare personalmente i nuovi campi
assieme ai “beachers” tarantini, e successivamente,particolarmente
apprezzata dal numeroso pubblico e le famiglie presenti ha raggiunto
sul campo centrale i bambini della scuola tennis per fare qualche
palleggio insieme a loro e le tradizionali foto ricordo.

Roberta Vinci rappresenta per noi l’emblema di una vera sportiva, di
una bella persona, umile, radiosa, vincente. Un esempio per i giovani
di Taranto: chi vuole ed ha forza di volontà e capacità, ce la può
fare anche partendo da Taranto.

Il grazie a Roberta Vinci dalla
città di Taranto
 di Valentina Taranto

Un altro importante riconoscimento a Roberta Vinci, questa volta nella
sua città d’origine. Il Sindaco di Taranto, Ippazio Stefàno, sabato 26
dicembre 2015, alle ore 11.00 accoglierà a Palazzo di Città         la
campionessa tarantina, protagonista del tennis mondiale femminile,
“figlia” del Ct Taranto, assurta alla notorietà internazionale dopo
aver battuto Serena Williams agli Us Open conquistando la finale del
torneo del Grande Slam.per conferirle la benemerenza con encomio
solenne per i meriti sportivi che l’hanno portata sui podi più alti
del panorama sportivo nazionale ed internazionale.

 Quarantotto ore prima e cioè domani giovedì 24 dicembre, alle ore
15,00, presso la struttura polifunzionale di via Consiglio in
occasione dell’inaugurazione della nuova struttura coperta
pressostatica che conterrà quattro nuovi campi da beach tennis/volley
climatizzati, dotati di impianto di illuminazione e di una
confortevole    zona living.

 Il Circolo Tennis Taranto approda, infatti, ad un momento importante
della sua storia, grazie alla presenza di Roberta Vinci, “figlia”
del Ct Taranto,, in qualità di madrina della manifestazione, alla
presenza di autorità politiche, sportive e federali. La Vinci, insieme
a giocatori nazionali ed internazionali del beach tennis come Luca
Cramarossa,Eva D’Elia, Giulia Gasparri, con i Maestri Federali Mauro
Alessano e Simona Buonadonna e gli Istruttori Federali Fabio Luperto e
Nausica Pesari ed    agli under vincitori di titoli come Giuseppe
Attolino e Marcello Zanon, parteciperà ad una dimostrazione sui nuovi
campi da beach, e poi si intratterrà sul campo centrale con i ragazzi
delle scuole tennis tarantine per palleggiare con loro e scattare foto
ricordo.

Inchiesta sui diritti televisivi
del calcio, perquisite sedi di
società di serie A e B
Nell’ambito dell’indagine in cui la Procura di Milano ipotizza i reati
di turbativa d’asta, turbata libertà degli incanti e ostacolo
all’attività degli organi di vigilanza, in relazione alla
compravendita dei diritti televisivi, la Guardia di Finanza ha
perquisito le sedi di alcune società di calcio di serie A e B, tra cui
quella del Genoa, ed il Bari . Le perquisizioni risalgono a venerdì
scorso, quando le Fiamme Gialle si sono presentate anche nella sede
milanese della Lega Calcio con un ordine di esibizione di documenti.
Tra gli indagati la Infront, la società svizzero-cinese diretta in
Italia da Marco Bogarelli, un ex-manager del Gruppo Mediaset, che è
anche advisor della Lega Calcio nella vendita dei diritti televisivi
delle squadre di serie A e B per i campionati 2015/2017.

Le ipotesi di reato al vaglio dei pm Roberto Pellicano, Paolo
Filippini e Giovanni Polizzi , magistrati del dipartimento che
combatte i reati contro la pubblica amministrazione. Un dettaglio non
secondario, nel riserbo che ha accompagnato un’indagine avviata a
maggio in gran segreto. Non ci sarebbero, insomma, coinvolgimenti per
reati societari, ma comportamenti infedeli da parte di chi ha un ruolo
diretto nella gestione dei diritti. e si procede per di turbativa
d’asta, concretizzata con l’iscrizione nel registro degli indagati di
Marco Bogarelli, presidente di Infront

I primi sospetti sono arrivati dopo che l’ Antitrust si era presentata
in Lega Calcio con un decreto di sequestro per acquisire le carte per
l’assegnazione dei diritti televisivi per le stagioni di Serie A del
triennio 2015-2018. Allora si ipotizzava che tra i grandi club si
fosse creato un trust , un accordo occulto per garantirsi la parte più
grossa dei diritti. Poi sulla scrivania del pm Pellicano sono arrivati
gli sviluppi dell’inchiesta sul barone Filippo Dollfus de Volkesberg,
finito in manette a maggio con l’accusa di gestire conti cifrati in
Svizzera a imprenditori italiani di primo piano. A quanto risulta tra
i clienti del nobile esperto in finanza sarebbe finito anche chi,
materialmente, ha preso parte alla divisione dei diritti televisivi.

Nel frattempo    Andrea Baroni, il fiscalista arrestato lo scorso
venerdì dalla Gdf nell’ambito di uno dei filoni dell’indagine della
Procura di Milanoche, in un altra tranche, sta effettuando
accertamenti sull’assegnazione dei diritti tv del calcio avvenuta la
scorsa primavera, interrogato lunedì mattina dal gip Giuseppe Gennari,
si è avvalso della facoltà di n0n rispondere. Baroni, difeso
dall’avvocato Roberta Guaineri, è accusato di associazione per
delinquere finalizzata al riciclaggio di denaro frutto di evasione
fiscale di clienti italiani assieme ad altre persone essendo, per i
pm, uno dei soci della Tax and Finance (T&F), società di consulenza
fiscale con sede a Lugano e di diritto inglese con uffici in tutto il
mondo. Società che tra i clienti, come risulta dall’ordinanza del gip,
ha anche la Infront Italy srl di Marco Bogarelli.

Tra i clienti di Baroni , come risulta dal provvedimento del gip, c’è
anche Luigi Ugo Colombini, procuratore e manager sportivo (ma non
indagato). Nei dialoghi intercettati con il suo referente in T&F
“intrattiene conversazioni di carattere professionale in ordine alla
movimentazione di diverse provviste di denaro relative ai compensi
percepiti da tennisti professionisti” tra i quali Andy Murray e
Shvedova Jarolslava. Una “esterovestizione”, da parte di Baroni, per
permettere minore tassazione. “E’ evidente – scrive il giudice – che
il procuratore sportivo utilizza una società svizzera per gestire i
rapporti con i propri giocatori” anche se “troppo involuta è
l’indagine per comprendere effettivamente beneficiari, destinatari e
modalità delle operazioni estere”.

Contestualmente all’arresto venerdì scorso, nell’altro filone di
indagine, le Fiamme Gialle si sono presentate nella sede milanese
della Lega Calcio con un ordine di esibizione di documenti nel quale
si ipotizza a carico di Infront, Bogarelli, alcuni manager della
stessa società e due di Rti (gruppo Mediaset) i reati di turbativa
d’asta e turbata libertà degli incanti, in relazione alla
compravendita dei diritti tv. Altro reato contestato a vario titolo è
ostacolo all’attività degli organi di vigilanza, in particolare, come
è stato riferito in ambienti giudiziari milanesi, nei confronti della
Commissione per la vigilanza e il controllo delle società di calcio,
in relazione a presunti ritocchi al rialzo dei bilanci di alcune
società calcistiche al fine di poter essere ammesse ai campionati.

Tra le carte dell’accusa, vi sono anche tracce dei movimenti societari
che hanno accompagnato la discussa compravendita – ancora in fase di
perfezionamento – dell’Ac Milan, tra la famiglia Berlusconi e il
tahilandese Mister Bee. Quale sia il collegamento con l’inchiesta sui
diritti, al momento è praticamente impossibile scoprirlo.
L’acquisizione del 49 per cento della società di via Turati da parte
di Bee è stata accompagnata sin dal suo annuncio, da molti misteri. E
personaggi legati al mercato dei diritti sembrano aver seguito da
vicino anche questa operazione. Di certo, quello che sta scoperchiando
la magistratura milanese rischia di scatenare un terremoto. Un dato
incontrovertibile si basa su anomalie difficilmente ribaltabili. Il
primo è che per i diritti venduti all’estero la Lega incasserebbe una
cifra ben inferiore a quella ottenuta dalla società a cui li gira.

La seconda riguarda il ruolo della potente Infront, la società
rappresentata in Italia da Marco Bogarelli che incrocia le strade del
calcio nel 2008. Prima mettendoci timidamente un piede per una modesta
parte dei diritti. Oggi, la controllata della multinazionale cinese
Wanda group oltre alla cessione all’estero dei diritti della Serie A è
anche entrata direttamente in quote societarie di alcune squadre, come
avvenuto nel caso del Bari, e del Brescia. per aggiustarne i bilanci,
o    e    di    MP&Silva,      un    altro     pezzo    “grosso”nel
business calcio&televisione.

Secondo quanto già ha pubblicato domenica Il Sole 24 Ore questo
filone dell’indagine riguarderebbe presunti finanziamenti estero su
estero, serviti a ‘raddrizzare’ i bilanci delle società superando così
i controlli della Covisoc, che vigila sullo stato economico-
finanziario dei club professionistici. Come riportato dal quotidiano
edito e controllato dalla Confindustria negli mesi scorsi sui conti
del Bari sono arrivati 460mila euro da parte di Infront. La società
pugliese ha rigettato le accuse, chiarendo che le indagini non
riguardano “né Fc Bari 1908, né il presidente Gianluca Paparesta”, che
quei soldi sono transitati su conti bancari di “istituti di credito
nazionali” e che il versamento riguarda il regolare contratto di
sponsorizzazione della seconda maglia. Relativamente al Genoa, il
finanziamento di circa 15 milioni di euro sarebbe invece stato erogato
da Riccardo Silva, ex partner di Bogarelli e Locatelli in Milan
Channel, la cui abitazione è stata perquisita venerdì, è il
proprietario della MP&Silva, società che gestisce i diritti tv della A
sul mercato estero. Secondo quanto pubblicato da Il Sole 24 ore, la
somma sarebbe stata girata su conti esteri riferibili a Preziosi
“tramite altre strutture estere riferibili a Infront e gestite dalla
Tax&Finance”

“Il Genoa è una delle squadre le cui sedi sono state perquisite
venerdì scorso – ha dichiarato all’ ANSA Enrico Preziosi, patron del
club ligure – ma siamo tranquillissimi, i soldi che servivano al
nostro bilancio li ha messi l’azionista di riferimento, cioè io”. “Il
conto è tracciabile – continua Preziosi -, sono state fatte tutte
operazioni semplici e chiare, ove servisse saremmo pronti a dare
qualsiasi chiarimento a qualsivoglia autorità competente”. Il
presidente rossoblu conclude: “Questo è un Paese davvero strano. Uno
si sveglia e tira fuori un teorema e tutti quanti gli vanno dietro. Ma
io non ho problemi, è tutto chiaro e la Covisoc della Federcalcio
prima di tutti lo sa”.

Berlusconi, parlando sabato a Milano, ha detto : “Ieri (venerdì, ndr)
c’è stata la Guardia di Finanza per tutto il giorno in Mediaset e
hanno preso telefonini, computer, con un’accusa di una incredibilità
totale: che ci sia stata turbativa d’asta nella vicenda dei diritti
televisivi del calcio. Scusa ma le società di calcio non sono entità
private? Sì, sono enti privati. E la Lega insieme alle società di
calcio non è un’istituzione privata? Sì, è un’istituzione privata. E
allora cosa centra la turbativa d’asta che può riguardare soltanto
istituzioni pubbliche?» Ma come ha ben spiegato ieri sera Milena
Gabbanelli a REPORT, la Lega di serie A organizza la gara dei diritti
tv del calcio, svolge funzioni di diritto pubblico e si applicano le
norme previste per le istituzioni pubbliche.
Tra gli indagati per l’ipotesi di ostacolo all’attività di vigilanza
della Covisoc, la Commissione per la vigilanza e il controllo delle
società di calcio, il presidente del Bari Gianluca Paparesta, del
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