COMUNE DI RUSSI Venerdì, 12 aprile 2019

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COMUNE DI RUSSI Venerdì, 12 aprile 2019
COMUNE DI RUSSI
 Venerdì, 12 aprile 2019
COMUNE DI RUSSI Venerdì, 12 aprile 2019
COMUNE DI RUSSI
                                                 Venerdì, 12 aprile 2019

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 12/04/2019 Prima Pagina
 Corriere di Romagna (ed. Ravenna)                                                                                    1
 12/04/2019 Prima Pagina
 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna)                                                                                   2
Politica locale
 11/04/2019 Ravenna Today
 Europee, l' ex ministro Calenda e Elisabetta Gualmini danno il via alla...                                           3
Pubblica Amministrazione ed Enti Locali
 12/04/2019 Italia Oggi Pagina 28                                                               ANDREA MASCOLINI
 Negli appalti sopra i 200 mila euro aggiudicazione al prezzo più...                                                  4
 12/04/2019 Italia Oggi Pagina 29                                                               CRISTINA BARTELLI
 Registri, la carta va in soffitta                                                                                    6
 12/04/2019 Italia Oggi Pagina 35
 revisori news                                                                                                        7
 12/04/2019 Italia Oggi Pagina 37                                                           FRANCESCO CERISANO
 Mini-enti, rendiconti semplici                                                                                       8
 12/04/2019 Italia Oggi Pagina 38
 Posizioni organizzative, nuova valutazione                                                                           10
 12/04/2019 Italia Oggi Pagina 38                                                    PAGINA A CURA DI LUIGI OLIVERI
 Meno straordinari nella p.a.                                                                                         12
 12/04/2019 Italia Oggi Pagina 40
 Elezioni, consigli limitati                                                                                          14
 12/04/2019 Italia Oggi Pagina 40                                                                MATTEO BARBERO
 Enti in rosso, avanzi centellinati                                                                                   15
 12/04/2019 Italia Oggi Pagina 42                                                                 SERGIO TROVATO
 Il console onorario paga l' Imu                                                                                      17
 12/04/2019 Italia Oggi Pagina 42                                                                MATTEO BARBERO
 Il rinvio della contabilità diventa una farsa                                                                        19
 12/04/2019 Italia Oggi Pagina 43
 Toscana, 4 milioni per la rigenerazione delle aree urbane                                                            21
 12/04/2019 Italia Oggi Pagina 43                                             PAGINA A CURA DI MASSIMILIANO FINALI
 Città capoluogo più inclusive                                                                                        22
 12/04/2019 Italia Oggi Pagina 43
 L' Emilia-Romagna stanzia contributi agli eventi sportivi                                                            24
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12 aprile 2019
                 Corriere di Romagna
                    (ed. Ravenna)
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12 aprile 2019
                 Il Resto del Carlino (ed.
                         Ravenna)
                                     Prima Pagina

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11 aprile 2019
                                         Ravenna Today
                                                     Politica locale

  Europee, l' ex ministro Calenda e Elisabetta
  Gualmini danno il via alla campagna elettorale del
  Pd
  Prima di recarsi a Faenza, alle ore 19, Carlo Calenda sarà presente al comitato
  elettorale che sostiene la candidatura a sindaco di Paola Pula a Conselice

  1 Elezioni amministrative, a Faenza un
  incontro con Carlo Calenda 2 Regolamento del
  verde: Progetto Cervia presenta la mozione in
  consiglio 3 Elezioni amministrative, Angela
  Esposito presenta la sua squadra a Brisighella
  4 Elezioni amministrative, Valentina Palli
  presenta la squadra di 'Insieme per Russi'
  Venerdì alle 20.45 nel complesso Ex Salesiani
  in via San Giovanni Bosco a Faenza, si
  svolgerà un incontro con Carlo Calenda
  capolista del Pd alle elezioni europee nella
  circoscrizione Nordest e la vicepresidente
  della regione Emilia Romagna Elisabetta
  Gualmini. Modera la consigliera regionale
  Manuela Rontini. Prima di recarsi a Faenza,
  alle ore 19, Carlo Calenda sarà presente al
  comitato elettorale che sostiene la candidatura
  a sindaco di Paola Pula a Conselice, presso l'
  ex bar cittadino in via Garibaldi.

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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  ADEGUAMENTO SISMICO/ In arrivo le nuove linee guida ministeriali

  Negli appalti sopra i 200 mila euro aggiudicazione al
  prezzo più basso
  In arrivo le linee guida del ministero delle
  infrastrutture per gli interventi di miglioramento
  o adeguamento sismico; nel codice appalti è
  previsto il ricorso alla procedura aperta sopra i
  200 mila euro e l' aggiudicazione con il prezzo
  più basso; l' impresa fallita in esercizio
  provvisorio non potrà partecipare a nuove
  gare; Sono questi alcuni dei punti qualificanti
  del nuovo testo (42 pagine) datato 8 aprile del
  decreto «sblocca cantieri», che adesso
  andrebbe denominato anche «sisma e
  rigenerazione urbana»; quasi un decreto
  «omnibus», che dovrebbe essere a breve
  pubblicato in Gazzetta Ufficiale (stando alle
  dichiarazioni di ieri del vice premier Di Maio)
  Fra le novità del testo diverse disposizioni in
  materia di semplificazione della disciplina
  degli interventi strutturali in zone sismiche, che
  intervengono sul dpr 380/2001, fra cui quella
  che stabilisce che le opere realizzate con
  materiali e sistemi costruttivi disciplinati dalle
  norme tecniche in vigore, prima del loro inizio,
  devono essere denunciate dal costruttore allo
  sportello unico; inserite anche norme di
  chiarimento sui cosiddetti «interventi rilevanti»
  nelle zone sismiche (zone 1 e 2 ad alta
  sismicità), a «minore rilevanza» e per gli
  interventi «privi di rilevanza».
  Importante la disposizione, che rinvia alle linee guida del ministero delle infrastrutture per l'
  individuazione, dal punto di vista strutturale, degli interventi di adeguamento o miglioramento sismico,
  nonché delle varianti di carattere non sostanziale per le quali non occorre il preavviso di cui all' articolo
  93 del dpr 380.
  Nelle more dell' emanazione delle linee guida, le regioni possono, comunque, dotarsi di specifiche
  elencazioni o confermare le disposizioni vigenti. A seguito dell' emanazione delle linee guida, le regioni
  adottano specifiche elencazioni di adeguamento delle stesse.
  Compaiono nel provvedimento disposizioni sulle procedure di affidamento in caso di crisi di impresa. In
  particolare, intervenendo sull' articolo 110 del codice dei contratti si introduce una nuova formulazione
  che non consentirà più all' impresa fallita, in esercizio provvisorio di continuità, di prendere parte a
  nuove gare pubbliche, sia indirettamente, sia in subappalto. Resta la possibilità di portare a termine i
  contratti in essere. Sono poi state aggiunte ex novo intere discipline, ad esempio su criteri e modalità

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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  È una delle novità della pdl semplificazioni approvata in commissione finanze Camera

  Registri, la carta va in soffitta
  Stampa della contabilità solo in caso di verifiche

  Stampa dei registri contabili in soffitta. È una
  delle novità approvate in commissione finanze
  della Camera con un emendamento alla
  proposta di legge semplificazioni (pdl Ruocco-
  Gusmeroli) che inizierà l' esame dell' aula da
  lunedì prossimo (si veda ItaliaOggi di ieri).
  La stampa cartacea si dovrà effettuare solo in
  tema di controllo, attualmente questa
  possibilità era prevista solo per i registri Iva.
  E non solo. Tra le misure approvate c' è la
  disposizione che consente agli enti locali d i
  subordinare alla verifica della regolarità del
  pagamento dei tributi locali d a p a r t e d i
  soggetti richiedenti, il rilascio di licenze,
  autorizzazioni, concessioni e dei relativi
  rinnovi, inerenti alle attività commerciali o
  produttive.
  «Si tratta di un emendamento che nasceva da
  una proposta avanzata da tempo da Anci con
  cui, molto in concreto, se i concessionari non
  pagano i tributi locali gli enti locali possono,
  tramite regolamento, negare la conferma della
  Scia», ha commentato Luca Pastorino,
  deputato in commissione finanze della
  Camera e presidente della Commissione
  turismo dell' Anci.
  Novità anche sull' imposta di bollo virtuale
  sulle fatture elettroniche (si veda altro articolo
  in pagina). La disposizione consente all' Agenzia delle entrate già in fase di ricezione delle fatture
  elettroniche di verificare con procedure automatizzate la corretta annotazione dell' assolvimento dell'
  imposta di bollo, avendo riguardo alla natura e all' importo delle operazioni indicate nelle fatture stesse.
  Si ricorda poi l' introduzione di una serie di norme, volute da Alberto Gusmeroli (Lega Nord),
  vicepresidente della commissione finanze della Camera, per incentivare l' apertura di attività
  commerciali nei centri con meno di 20 mila abitanti.
  Dal 1° gennaio 2020 i comuni potranno erogare un contributo pari ai tributi comunali pagati dall'
  esercente nel corso dell' anno ed è corrisposta per l' anno nel quale avviene l' apertura o l' ampliamento
  dell' esercizio commerciale e per i tre anni successivi, e quindi per quattro anni.
  L' agevolazione è circoscritta ai soli esercizi di vicinato e alle medie strutture di vendita.
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  revisori news
  In merito ai compensi per i revisori legali negli
  enti locali, altro tema specifico di stretta
  attualità, si ricorda che il Ministero dell' interno,
  alcune settimane fa, ha emanato una nota di
  chiarimento nella quale si specifica che
  riguardo alla cosiddetta finanza locale, l a
  determinazione del compenso è a discrezione
  dell' ente locale e che l' aggiornamento dei
  compensi non è un obbligo ma una facoltà,
  che comunque deve tener conto delle risorse
  finanziarie di bilancio. L a n o t a p r o s e g u e
  specificando che quanto precisato all' art. 1,
  comma 3, del dm 21 dicembre 2018, «lascia
  intendere la facoltatività dell' adeguamento e l'
  irretroattività degli effetti sui rapporti in
  essere». Viene anche segnalato che riguardo
  alla natura negoziale del rapporto ente locale-
  organo di revisore si è espressa la
  magistratura contabile, indicando che, al fine
  di evitare che il rapporto in corso possa subire
  variazioni incrementali con maggiori oneri per
  la p.a.
  , è sancita dagli artt. 234 e 241 del Tuel la
  competenza del consiglio comunale e i l
  momento della nomina, momento in cui le parti
  predeterminano il compenso definendo i «limiti
  dell' autonomia negoziale» e la «natura
  negoziale» del rapporto.

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  L' annuncio del viceministro Castelli: presto la proroga in Stato-città, ma sarà l' ultima

  Mini-enti, rendiconti semplici
  Slitta al 2020 la contabilità economico-patrimoniale

  Proroga al 2020 della contabilità economico-
  p a t r i m o n i a l e p e r i p i c c o l i comuni. L o
  slittamento delle nuove regole contabili,
  destinate ad essere applicate per la prima
  volta con la chiusura dei rendiconti 2018 in
  scadenza il prossimo 30 aprile, sarà presto
  ufficializzato in Conferenza stato-città e
  potrebbe trovare posto nel decreto crescita su
  cui il governo è ancora al lavoro per la
  definizione di un testo definitivo dopo l'
  approvazione «salvo intese» da parte del
  consiglio d e i m i n i s t r i . A d a n n u n c i a r l o a
  ItaliaOggi è il viceministro all' economia Laura
  Castelli che ha subito risposto all' appello
  lanciato ieri dal coordinatore nazionale Anci
  piccoli comuni, Massimo Castelli. Il sindaco di
  Cerignale (Pc) ha sollecitato il governo a
  «dare seguito concreto a quanto assicurato a
  parole». E il riferimento è alla promessa «di un
  provvedimento di semplificazione» fatta
  proprio dal viceministro a fine marzo.
  Una promessa a cui non sono poi seguiti
  sviluppi concreti e questo ha fatto crescere l'
  ansia nei sindaci d e g l i enti d i m i n o r e
  dimensione demografica chiamati, in assenza
  di proroga, ad approvare e allegare al
  rendiconto 2018 una serie di allegati e
  prospetti estremamente complessi. Con il
  rischio di andare incontro a pesanti sanzioni in caso di inadempimento o di documentazione incompleta.
  «I comuni devono stare tranquilli: la proroga al 2020 arriverà ma sarà l' ultima», ha precisato il
  viceministro, «perché voglio che sia chiaro che noi riteniamo estremamente importante acquisire i dati
  della contabilità economico-patrimoniale.
  Anche per i piccoli comuni. Poi si può ragionare su semplificazioni ad hoc per i mini-enti, si può
  ipotizzare un aiuto da parte dei tecnici ministeriali a favore dei sindaci in difficoltà, ma la nuova
  contabilità dovrà partire». «La proroga servirà alle amministrazioni per arrivare pronte all' adempimento
  senza rivolgersi, come molti enti stanno facendo, a professionisti esterni e consulenti per ottenere
  certificazioni che però per noi non hanno nessun valore», ha concluso. A favore della proroga anche il
  sottosegretario all' interno Stefano Candiani che si è detto «certo che il Mef troverà la soluzione tecnica
  più adatta per intervenire il prima possibile con un provvedimento di semplificazione per i piccoli
  comuni per i quali sarebbe insostenibile applicare la contabilità economico-patrimoniale».

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                                    Pubblica Amministrazione ed Enti Locali

  Posizioni organizzative, nuova valutazione
  Retribuzione di risultato non più compresa tra
  una percentuale minima ed una massima della
  retribuzione di posizione per i funzionari
  incaricati come posizioni organizzative. A
  conferma della radicale modifica del sistema
  di valutazione delle posizioni organizzative,
  determinata dal Ccnl 21/5/2018, giunge il
  parere dell' Aran CFL49. Pur dedicato al tema
  dell' eventuale maggiorazione del risultato per
  i funzionari incaricati come posizione
  organizzativa a scavalco tra due enti, il parere
  afferma, condivisibilmente, che a seguito della
  nuova disciplina contrattuale «deve ritenersi
  integralmente e definitivamente disapplicata la
  precedente disciplina della retribuzione di
  risultato delle posizioni organizzative
  contenuta nell' art.10, comma 3, del Ccnl del
  31.3.1999, che rappresentava la cornice di
  riferimento anche del sopra citato art. 14,
  comma 5, del Ccnl del 21/5/2004». Secondo le
  previsioni del superato articolo 10, comma 3,
  del Ccnl 31/12/1999, «l' importo della
  retribuzione di risultato varia da un minimo del
  10% ad un massimo del 25% della
  retribuzione di posizione attribuita»; il tetto
  poteva ascendere al 30% proprio nel caso
  degli incarichi a scavalco tra più enti. Il Ccnl
  21/5/2018 non ha riprodotto questa
  disposizione. Il che è chiara indicazione dell' intenzione delle parti negoziali di modificare alla radice il
  sistema di premialità per le posizioni organizzative. Al posto della vecchia disciplina, l' articolo 15,
  comma 4, del nuovo Ccnl stabilisce: «Gli enti definiscono i criteri per la determinazione e per l'
  erogazione annuale della retribuzione di risultato delle posizioni organizzative, destinando a tale
  particolare voce retributiva una quota non inferiore al 15% delle risorse complessivamente finalizzate
  alla erogazione della retribuzione di posizione e di risultato di tutte le posizioni organizzative previste
  dal proprio ordinamento». Dunque, non esiste più alcuna norma contrattuale che garantisca un risultato
  minimo o comunque limiti il massimo in percentuale rispetto alla retribuzione di posizione. Gli enti
  dovranno conglobare in un unico capitolo di bilancio i finanziamenti destinati, fino al 2017, al pagamento
  delle retribuzioni di posizione e risultato; di questa somma, almeno il 15% dovrà essere destinata alla
  retribuzione di posizione. Il sistema di valutazione dovrà essere rivisto: nella sostanza, i punteggi
  ottenuti da ciascun funzionario incaricato come posizione organizzativa, ottenuti secondo criteri
  valutativi che sono oggetto di contrattazione, determineranno quanto di quel sotto-capitolo di almeno il
  15 della spesa complessiva sarà assegnato a ciascuno.
  Più alto sarà il punteggio, maggiore sarà il premio spettante, a prescindere dalla retribuzione di
  posizione attribuita.
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  Dalla sezione autonomie della Corte conti arriva un' interpretazione restrittiva delle norme

  Meno straordinari nella p.a.
  Il Fondo non cresce con l' aumento della retribuzione oraria

  Meno ore di straordinario disponibili per le
  amministrazioni pubbliche. La Corte dei conti,
  mentre il legislatore cerca in tutti i modi di
  ampliare il turnover e le risorse lavorative in
  una pubblica amministrazione ormai asfittica e
  invecchiata, trova il sistema per complicare
  nuovamente la gestione del personale, con l'
  ennesima interpretazione restrittiva e di
  dubbia compatibilità col dettato normativo.
  La sezione autonomie, col parere
  5/Sezaut/2019/Qmig, indica, di fatto, che il
  fondo che finanzia lo straordinario non può
  essere incrementato, simmetricamente all'
  aumento della retribuzione oraria connessa
  agli incrementi imposti dalla contrattazione
  collettiva.
  La deliberazione, infatti, afferma che «ai fini
  del rispetto dell' art. 23, comma 2, del dlgs 25
  maggio 2017, n. 75, l' ammontare del fondo
  per il lavoro straordinario non può essere
  maggiorato della percentuale di aumento
  derivante dai rinnovi contrattuali allo scopo di
  rendere omogenee le basi di riferimento
  temporale applicabili a ciascuna delle
  componenti del trattamento economico
  accessorio soggetta al medesimo vincolo di
  spesa». Il risultato di simile interpretazione è
  inevitabile: se il costo orario dello straordinario
  aumenta, ma il fondo connesso non può essere incrementato, le ore disponibili per lo straordinario
  finiscono per ridursi. Tuttavia, il parere espresso dalla sezione autonomie non può essere condiviso. L'
  articolo 23, comma 2, del dlgs 75/2017 (norma che ha creato moltissimi problemi e che sarebbe
  opportuno abolire del tutto ed urgentemente) ha sempre e solo inteso limitare l' incremento dei fondi
  disposto con i contratti decentrati, non con i contratti collettivi nazionali di lavoro. È del tutto ovvio che se
  il Ccnl incrementano il costo orario della retribuzione, tutti i trattamenti economici connessi a tale
  trattamento aumentino e che a questi aumenti debba fare fronte il bilancio e non il fondo: si parla, per
  esempio, del lavoro festivo, notturno, dell' indennità di turno e, anche, dello straordinario. Al di là della
  logica e dell' interpretazione sistematica, comunque la posizione espressa dalla Sezione Autonomie
  pare in contrasto insanabile con la previsione dell' articolo 11, comma 1, lettera a), del dl 135/2018,
  convertito in legge 12/2019, ai sensi del quale la previsione contenuta nell' articolo 23, comma 2, del
  dlgs 75/2017 non opera con riferimento «agli incrementi previsti, successivamente alla data di entrata in
  vigore del medesimo decreto n. 75 del 2017, dai contratti collettivi nazionali di lavoro, a valere sulle
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  osservatorio viminale

  Elezioni, consigli limitati
  Da quando decorre il termine previsto dall' art.
  38, comma 5, del dlgs n. 267/2000 per la
  limitazione del potere dei consigli a l l a
  adozione dei soli «atti urgenti e
  improrogabili»?
  Ai sensi dell' art. 38, comma 5, del dlgs n.
  267/2000, i consigli comunali durano in carica
  per un periodo di cinque anni sino all' elezione
  dei nuovi, limitandosi, dopo la pubblicazione
  del decreto di indizione dei comizi elettorali,
  ad adottare gli atti urgenti e improrogabili.
  L' art.
  38 citato va coordinato in combinato disposto
  con l' art.
  18, comma 1, del dpr n. 570 del 1960, il quale
  prevede che il sindaco è tenuto, con la
  pubblicazione di un manifesto da effettuarsi 45
  giorni prima della data delle elezioni, a
  comunicare agli elettori, in quanto soggetti
  destinatari, il dispositivo del decreto prefettizio
  di indizione dei comizi elettorali con la data
  fissata per le elezioni. Al fine di individuare la
  decorrenza dell' operatività della disciplina
  recata dall' art. 38, comma 5, del Tuel, dovrà
  farsi riferimento in via esclusiva alla data di
  pubblicazione del manifesto elettorale previsto
  dall' art. 18, comma 1, del dpr n. 570/1960
  citato. Da tale data, pertanto, i consigli
  comunali saranno tenuti a limitare la propria attività alla adozione degli «atti urgenti e improrogabili».

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  Non tutte le amministrazioni potranno impiegare i propri risparmi con maggiore libertà

  Enti in rosso, avanzi centellinati
  Paletti sull' utilizzo della quota vincolata e accantonata

  Avanzo utilizzabile con il contagocce per gli
  enti in rosso. In tali casi, l' applicazione della
  quota vincolata, accantonata e destinata è
  consentita per un importo non superiore a un
  tetto di importo variabile.
  Dopo l' approvazione del rendiconto (da
  licenziare entro il prossimo 30 aprile), gli enti
  locali potranno impiegare i propri «risparmi»
  con maggiore libertà. Ma in pratica, dovranno
  tenere conto dei numerosi paletti previsti dall'
  ordinamento e dalla giurisprudenza contabile.
  Fra i primi rientra quello previsto dai commi
  897 e 898 della legge n. 145/2018: in base a
  tale norma, quando la lettera E del prospetto
  sul risultato di amministrazione è negativa, l'
  avanzo può essere applicato per un importo
  non superiore a quello di cui alla lettera A) del
  medesimo prospetto, al netto della quota
  minima obbligatoria accantonata nel risultato
  di amministrazione p e r i l f o n d o c r e d i t i d i
  dubbia esigibilità e del fondo anticipazione di
  liquidità, incrementato dell' importo del
  disavanzo da recuperare iscritto nel primo
  esercizio del bilancio di previsione.
  Nel caso in cui l' importo della lettera A) risulti
  negativo o inferiore alla quota minima
  obbligatoria accantonata nel risultato di
  amministrazione per il fondo crediti di dubbia
  esigibilità e al fondo anticipazione di liquidità, gli enti possono applicare la quota vincolata, accantonata
  e destinata del risultato di amministrazione per un importo non superiore a quello del disavanzo da
  recuperare iscritto nel primo esercizio del bilancio di previsione.
  Per tutti gli altri enti, invece, a consuntivo approvato tutte le quote tornano nella disponibilità degli enti,
  che in precedenza potevano applicare (e non senza limitazioni) solo quelle vincolate e accantonate. Ciò
  significa, in pratica, la possibilità di utilizzare anche la quota destinata agli investimenti e la quota
  residuale libera. Ovviamente, però, non mancano i «se» ed i «ma».
  Andando per ordine, non tutte le spese possono essere finanziate con l' avanzo. Mentre la quota
  destinata può coprire solo uscite del titolo II (ad eccezione dei trasferimenti in conto capitale, che non
  costituiscono spese di investimento), la quota libera, a mente dell' art. 187 del Tuel, deve essere
  destinata esclusivamente alle seguenti finalità: a) copertura dei debiti fuori bilancio; b) salvaguardia
  degli equilibri di bilancio, ove non possa provvedersi con mezzi ordinari; c) finanziamento di spese di
  investimento; d) finanziamento delle spese correnti a carattere non permanente; e) estinzione anticipata
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  Per la Cassazione le agevolazioni si applicano solo se il bene viene utilizzato direttamente

  Il console onorario paga l' Imu
  Sull' immobile messo a disposizione di uno Stato estero

  Le agevolazioni per le imposte locali s i
  applicano al proprietario se l' immobile viene
  utilizzato direttamente. È esente, infatti, dal
  pagamento dell' Ici, ma la stessa regola vale
  per Imu e Tasi, l' immobile posseduto e
  utilizzato da uno Stato estero. L' agevolazione
  non spetta, invece, per l' immobile utilizzato da
  un Console onorario se lo stesso risulta
  proprietario e lo ha messo a disposizione dello
  Stato estero per svolgere le funzioni consolari.
  Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con l'
  ordinanza 4216 del 13 febbraio 2019.
  Per i giudici di legittimità, «il proprietario dell'
  immobile non si identifica nello Stato estero
  che, quale ente c h e n o n h a p e r o g g e t t o
  esclusivo o principale l' esercizio di attività
  commerciali», e vi esercita attività
  oggettivamente esente, «ma nella persona
  fisica che, nella qualità di console onorario, ha
  messo a disposizione dello Stato estero, per
  finalità verosimilmente lucrative, i locali di sua
  proprietà».
  È addirittura controverso se possa essere
  riconosciuta o meno l' esenzione qualora un
  ente non commerciale titolare di un immobile
  lo conceda in comodato a un altro ente non
  profit. Secondo la commissione tributaria
  regionale di Roma in questi casi spetta l'
  agevolazione, ancorché la Cassazione (sentenza 15025/2015) si sia espressa in modo diverso. Con la
  sentenza 2696/2018, i giudici d' appello hanno riconosciuto l' agevolazione fiscale purché l' ente
  possessore dell' immobile e l' ente utilizzatore siano entrambi enti non commerciali, le attività svolte
  siano comuni ai due enti e l' immobile venga concesso dal possessore all' utilizzatore di fatto «in
  comodato gratuito e non in locazione onerosa».
  Solo in presenza di queste circostanze verrebbe meno la necessità dell' utilizzo diretto. Anche la
  commissione tributaria provinciale di Reggio Emilia (sentenza 271/2017) ha affermato che è esente dall'
  Imu l' immobile che un ente non utilizza direttamente e che concede in comodato gratuito ad altro ente
  non profit per lo svolgimento di attività didattica.
  L' agevolazione non è condizionata dall' uso del bene da parte dell' ente possessore.
  Per i giudici tributari non c' è alcun motivo per disconoscere l' agevolazione qualora l' immobile venga
  utilizzato da un ente non commerciale diverso rispetto al possessore. Tra l' altro, l' uso in comodato del
  bene immobile non provoca effetti discorsivi. Anche questa pronuncia è in linea con quanto sostenuto
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  Il rinvio della contabilità diventa una farsa
  Quella della contabilità economico-
  patrimoniale somiglia sempre più ad una
  farsa.
  A pochi giorni dalla scadenza del 30 aprile per
  l' approvazione del rendiconto 2018, che
  avrebbe dovuto rappresentare il primo
  appuntamento con le nuove regole per tutti gli
  enti locali, si profila una nuova proroga e un
  ennesimo pasticcio. Nei giorni scorsi, infatti, il
  pressing delle associazioni rappresentative ha
  avuto ragione delle resistenze del Mef, che si è
  impegnato a trovare una soluzione normativa.
  Il correttivo, però, non potrà che perfezionarsi
  a tempo ampiamente scaduto, mettendo in
  grande imbarazzo le amministrazioni, gli uffici
  finanziari e gli stessi organi di revisione, che si
  troveranno nuovamente di fronte a una sorta di
  «obbligo non obbligo».
  La vicenda si inquadra nella complessa
  riforma che da circa un decennio si propone di
  uniformare il linguaggio contabile di tutti i livelli
  di governo, in modo da rendere i rispettivi
  bilanci facilmente confrontabili ed aggregabili
  e i conti più trasparenti, disinnescando la
  prassi (diffusa) di nascondere le magagne
  finanziarie sotto il tappeto.
  Il percorso ha seguito binari diversi, sebbene
  paralleli, per gli enti centrali e per quelli
  territoriali: mentre questi ultimi devono seguire il dlgs 118/2011, attuativo della legge n. 42/2009, per i
  primi il riferimento è alla legge n. 196/2009 ed al successivo dlgs 91/2011.
  Ma i principi ispiratori di tali provvedimenti hanno una comune fonte di ispirazione, che trova la sua
  origine nella normativa comunitaria. E proprio Bruxelles spinge, fra le altre cose, per l' introduzione di
  schemi e regole ispirate al principio della competenza economica attraverso «l' affiancamento al
  sistema di contabilità finanziaria di un sistema e di schemi di contabilità economico-patrimoniale».
  Il debutto di quest' ultima è avvenuto, per la generalità degli enti sopra i 5 mila abitanti, nel 2016, mentre
  quelli più piccoli potevano procrastinarlo di un anno. Ma nel 2017 è arrivato il primo rinvio in zona
  Cesarini, grazie ad un' interpretazione fantasiosa contenuta in una faq! Stesso copione anche quest'
  anno, salvo che, come detto, occorrerà una norma che, peraltro, era già stata inserita nell' ultima
  manovra, prima di essere misteriosamente stralciata. Questo modus operandi è del tutto insensato e
  penalizza, come spesso accade, gli enti più virtuosi che rispettano vincoli e termini.
  Ma non basta: il Mef ha recentemente comunicato che i primi risultati del sistema di registrazione in
  contabilità economica adottato per gli enti territoriali, acquisiti nella seconda metà del 2017 dai
  rendiconti 2016 hanno evidenziato difficoltà attuative riconducibili «alla mancanza di specifiche
  professionalità nel già ridotto organico degli enti locali e nei ritardi nell' aggiornamento dei sistemi
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  entro il 14 giugno

  Toscana, 4 milioni per la rigenerazione delle aree
  urbane
  La Regione Toscana ha stanziato 4 milioni di
  euro per favorire interventi di rigenerazione
  urbana, come previsto dalla lr 65/2014. Il
  bando prevede l' assegnazione di contributi
  regionali a favore di comuni ricadenti in aree
  interne. È previsto il co-finanziamento di
  interventi volti a favorire il riuso delle aree già
  urbanizzate per evitare ulteriore consumo di
  suolo e rendere attrattiva la trasformazione
  delle stesse, nonché favorire la densificazione
  delle aree urbane per la migliore sostenibilità
  economica dei sistemi di mobilità collettiva.
  Sono finanziabili anche progetti per mantenere
  e incrementare l' attrattività dei contesti urbani,
  garantire la manutenzione ordinaria e
  straordinaria e l' innovazione delle opere di
  urbanizzazione e delle dotazioni collettive,
  oltre che favorire, anche con procedure di
  partecipazione civica, la verifica dell' utilità
  collettiva degli interventi di rigenerazione
  urbana. I fondi possono favorire interventi per
  migliorare le relazioni con i tessuti urbani
  circostanti o la ricomposizione dei margini
  urbani, migliorare e potenziare le opere di
  urbanizzazione, i servizi e il verde urbano,
  nonché garantire la compresenza di funzioni
  urbane diversificate e complementari ed il
  raggiungimento di un' equilibrata
  composizione sociale. I contributi in conto capitale saranno erogati fino a un massimo dell' 80% delle
  spese effettivamente sostenute per la realizzazione dell' intervento, con un massimale di contributo di
  800 mila euro per singolo intervento ammesso a finanziamento. I comuni, singoli o associati, dovranno
  presentare domanda entro il 14 giugno 2019.

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  Dalla Funzione pubblica 21,2 milioni destinati a grandi comuni e aree metropolitane

  Città capoluogo più inclusive
  Fondi per innovazione sociale e animazione culturale

  Inclusione sociale, animazione culturale e lotta
  alla dispersione scolastica sono gli obiettivi del
  nuovo bando per l' innovazione sociale
  promosso dal dipartimento della funzione
  pubblica guidato dal ministro Giulia Bongiorno.
  L' avviso pubblico per la selezione di progetti
  sperimentali di innovazione sociale attua il
  decreto del presidente del consiglio dei
  ministri 21 dicembre 2018. Il bando intende
  abilitare processi di innovazione sociale per
  favorire la nascita di idee e progetti dal basso,
  allo scopo di accompagnare e validare modelli
  di intervento in grado di dare una risposta più
  efficace rispetto ai bisogni dei cittadini e più
  efficiente rispetto all' allocazione ed utilizzo
  delle risorse pubbliche. I fondi a disposizione
  ammontano a oltre 21,2 milioni di euro.
  Beneficiari i comuni c a p o l u o g o e l e c i t t à
  metropolitane I soggetti beneficiari del bando
  s o n o i comuni c a p o l u o g o e l e c i t t à
  metropolitane su tutto il territorio nazionale. Le
  proposte progettuali possono essere
  presentate soltanto dai soggetti beneficiari che
  sono responsabili della realizzazione dell'
  intero progetto e della relativa rendicontazione.
  I progetti devono prevedere la presenza di una
  pubblica amministrazione proponente, di un
  soggetto fornitore del servizio o attuatore dell'
  intervento, di un investitore o finanziatore privato e di un soggetto valutatore.
  I progetti finanziabili Sono finanziabili progetti per l' inclusione sociale, l' animazione culturale e la lotta
  alla dispersione scolastica. I progetti per l' inclusione sociale riguardano attività finalizzate al
  miglioramento delle condizioni di inclusione sociale dei gruppi svantaggiati o vulnerabili quali, ad
  esempio, protezione e recupero di donne vittime di violenza, interventi a favore dei giovani, campi estivi
  per minori, integrazione delle persone con disabilità, rientro nel mondo del lavoro di soggetti
  svantaggiati. I progetti per l' animazione culturale sono relativi ad attività volte a favorire la produzione e
  la fruizione di iniziative in ambito culturale e formativo, che coinvolgano individui, piccoli gruppi e
  comunità, anche relativamente a vecchi e nuovi saperi, con particolare attenzione al recupero delle
  periferie urbane.
  Infine, i progetti di lotta alla dispersione scolastica prevedono attività mirate alla prevenzione e contrasto
  di situazioni che determinano l' evasione dell' obbligo scolastico, gli abbandoni prima della conclusione
  del ciclo formativo, le ripetenze, le frequenze irregolari e i ritardi rispetto all' età scolare.
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  domande entro il 18/4

  L' Emilia-Romagna stanzia contributi agli eventi
  sportivi
  La Regione Emilia-Romagna ha pubblicato l'
  avviso per la concessione di contributi per
  eventi sportivi realizzati sul territorio regionale.
  Il bando, valido per l' anno 2019, attua il piano
  triennale dello sport 2018-2020, previsto dalla
  lr 8/2017. Gli enti locali e altri soggetti pubblici
  possono presentare una domanda ciascuno
  per la realizzazione di un solo evento. L'
  evento dovrà avere carattere prevalentemente
  sportivo, potrà essere organizzato anche in
  collaborazione con altri soggetti e dovrà avere
  una durata complessiva non superiore a dieci
  giorni da realizzarsi entro un periodo massimo
  di 30 giorni. Il bando finanzia due categorie di
  intervento: eventi a rilevanza sovraregionale
  ed eventi a rilevanza regionale, stanziando allo
  scopo 1,8 milioni di euro. Il bando potrà
  finanziare eventi realizzati nell' anno 2019 che
  dovranno comunque terminare entro il 31
  dicembre 2019.
  Il contributo concedibile non potrà essere
  superiore alla differenza fra il costo totale dell'
  evento e il valore complessivo delle entrate
  relative alla realizzazione dell' evento.
  A prescindere dal costo totale dichiarato dell'
  evento, l' ammontare complessivo massimo di
  spese ammissibili prese a riferimento per il
  calcolo del contributo sarà di 50 mila euro,
  mentre l' ammontare complessivo minimo sarà di 2 mila euro. Il contributo regionale massimo sarà pari
  al 90% delle spese ammissibili, strettamente e chiaramente correlate alla realizzazione dell' evento
  sportivo oggetto di contributo.
  La domanda di accesso al contributo dovrà essere presentata entro il 18 aprile 2019.
  © Riproduzione riservata.

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