RASSEGNA STAMPA Giovedì, 10 gennaio 2019 - Unione Romagna Faentina

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 Giovedì, 10 gennaio 2019
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                                                       Giovedì, 10 gennaio 2019

Articoli
 10/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38
 Acquerellisti: una serata con Lenzini                                                               1
 10/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38
 Il Mei "tira": fa crescere pernottamenti e presenze                                                 2
 10/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39
 L' Alberghiero di Riolo apre le porte al pubblico                                                   4
 10/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38
 Può il verde urbano migliorare il benessere e ridurre la...                                         5
 10/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39
 Riciclandino: premiati gli alunni delle scuole di Casola Valsenio                                   6
 10/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 3                      FEDERICO SPADONI
 Sparite oltre 250 bottiglie di vino Nei guai l' ex cameriere                                        7
 10/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 38
 Tutti i segreti dei primi piatti della cucina romagnola                                             9
 10/01/2019 Corriere di Romagna (ed. Ravenna-Imola) Pagina 39                     FRANCESCO DONATI
 Una grande mostra omaggio a Schumi in occasione dei suoi 50 anni                                    10
 10/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 42
 «Trasferiamo sulle colline i daini in più»                                                          12
 10/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44
 Appello Caritas: «Servono volontari»                                                                14
 10/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 55
 Fra tradimenti e batticuori, sul palco va in scena il dialetto                                      16
 10/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45
 La proposta di Berti: «Una variante più corta»                                                      18
 10/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44
 Mei e Comune al lavoro per la convenzione                                                           19
 10/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44
 Persolino-Strocchi, alla scoperta delle attività                                                    20
 10/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45
 Sabato incontro con Mario Adinolfi                                                                  21
 10/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 37
 Sequestrato l' impero al re del vino «Patrimoni illeciti per 14...                                  22
 10/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 45
 Sfruttamento della prostituzione Arrestato noto ristoratore                                         24
 10/01/2019 Il Resto del Carlino (ed. Ravenna) Pagina 44
 Porte aperte all' istituto Oriani per incontri e laboratori                                         26
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  Acquerellisti: una serata con Lenzini
  FAENZA Martedì 15 gennaio alle 17.30 alla
  sala Bigari del municipio, in piazza del Popolo
  46 a Faenza, alla presenza del vicesindaco
  Massimo Isola che introdurrà la serata, l'
  Associazione acquerellisti faentini inaugurerà l'
  anno 2019 con la prima delle "Serate artistiche
  e della cultura" tenuta da Pietro Lenzini,
  pittore, incisore e acquerellista, già docente all'
  Accademia di belle arti di Bologna.

  Nel corso della serata verrà dato rilievo alla
  nomina di Membro socio onorario degli
  Acquerellisti faentini a Lenzini, nominato dal
  presidente Rolando Giovannini il 28 novembre
  2018. Pietro Lenzini è il terzo socio onorario
  dell' associazione, che fa seguito alla nomina
  di Rolando Giovannini del 2013 e di Muky del
  2014. I successivi incontri si terranno alle
  20.30 alla sede dell' Associazione acquerellisti
  al centro sociale Corbari in via Canal Grande
  46.

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  Il Mei "tira": fa crescere pernottamenti e presenze
  Registrata una crescita del 30% di media durante la rassegna dello scorso settembre
  2018

  FAENZA Da gennaio a ottobre 2018, sono stati
  52.457 i turisti arrivati a Faenza per ammirare
  le bellezze della città manfreda, +5,4% rispetto
  all' anno precedente. Ancor più positivi i dati
  dei pernottamenti: le presenze turistiche
  registrano infatti un +9,4%, segno che quello
  faentino non è e sclusivamente un turismo
  "mordi e fuggi". Le strutture ricettive del
  territorio sono state infatti occupate
  complessivamente per oltre 132mila notti.
  Questi sono i dati recentemente diffusi dagli
  uffici regionali turistici.

  Più introiti per bar e ristori Un importante ruolo
  in questo contesto è svolto anche dal Mei.

  Il Meeting delle etichette indipendenti, che si è
  svolto per la sua 24ª edizione a fine settembre
  dello scorso anno, conferma questi dati positivi
  segnalando come risulti una presenza media
  di oltre il 30% in più rispetto ai weekend
  tradizionali a Faenza. «Ciò si traduce in introito
  maggiore di grande rilievo per tutta la città
  attraverso le sue strutture ricettive che in
  alcuni casi raddoppiano le presenze - riferisce
  in proposito Giordano Sangiorgi, patron del
  Mei -, così come si supera il 30% di maggiori
  introiti nei servizi di bare di ristoro del centro
  storico duran te lo stesso fine settimana con
  spazi che arrivano pure al raddoppio degli
  introiti».

  Crescita d' immagine Si tratta quindi di «una manifestazione che negli oltre suoi 20 anni di attività ha
  contribuito in maniera fondamentale alla crescita culturale, d' immagine, turistica ed economica della
  città- aggiunge Sangiorgi - portando centinaia di migliaia di turisti che hanno portato tanta ricchezza a
  Faenza e un turismo giovanile certamente fondamentale anche per il futuro turistico. Un' attività che si
  svolge durante tutto l' anno anche attraverso la promozione dell' immagine della città di Faenza
  attraverso le tante attività del Mei in Italia».

  Sotto, Giordano Sangiorgi Trasmissione in Rai Come esempi vengono citati la recente trasmissione
  sulla musica indipendente andata in onda su Rai Uno con al centro proprio il Meeting di Faenza con una
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  L' Alberghiero di Riolo apre le porte al pubblico
  RIOLO TERME Sabato, dalle ore 14.30 alle
  ore 18.30 del pomeriggio, l' Istituto Alberghiero
  "Pellegrino Artusi" di Riolo Terme aprirà le
  porte al pubblico per presentare le proprie
  attività e la propria offerta formativa in un
  grande open day.

  "Scuola aperta" sarà l' occasione giusta per
  conoscere la scuola, ilaboratori e le tante
  opportunità lavorative offerte dai tre indirizzi di
  Sala, Cucina e Accoglienza turistica.

  Apartire dalle ore 14.30 gli studenti delle
  scuole medie e le loro famiglie saranno accolti
  presso la sede centrale di via Tarlombani 7
  con relazione della dirigente
  scolasticaIoleMatassoniedeire sponsabili dell'
  Orientamento, mentre dalle ore 15.30 verranno
  accompagnati dagli alunni di Accoglienza
  turistica in via Ober dan per la visita ai
  laboratori.

  «Si tratta di un appuntamento unico -
  riferiscono dall' istituto nelpresentare l'
  iniziativa di dopodomani-dedicato a tutti
  iragazzi che intendono intraprendere un
  percorso altamente professionalizzante e che
  punta ad una professione di successo».

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  Può il verde urbano migliorare il benessere e ridurre
  la criminalità?
  FAENZA "Può il verde urbano migliorare il
  nostro benessere e ridurre la criminalità?

  I risultati della ricerca internazionale" è il titolo
  della conferenza in programma domani, alle
  17.45, a Faenza, alla sala convegni del Museo
  internazionale delle ceramiche, promossa dall'
  Unione nell' ambito degli eventi della 9ª
  edizione dei "Giardini di Natale". Relatore
  Francesco Ferrini, professore ordinario di
  arboricoltura e presidente della scuola di
  agraria dell' Università di Firenze.

  Che il verde urbano sia essenziale per rendere
  le città realmente sostenibili è un' afferma
  zione condivisa non solo dagli addetti ai lavori.
  Ma quanto ne sappiamo veramente di questi
  benefici? Quanto è forte l' evidenza scientifica
  che supporta i diversi vantaggi del verde
  urbano?

  Di questi temi parlerà Ferrini, sottolineando
  come sia importante far conoscere i servizi
  ecosistemici forniti dagli alberi in città, perché
  senza questi servizi l' uomo non esisterebbe e
  la civiltà umana non funzionerebbe.

  Il verde urbano ha inoltre benefici effetti sulla
  salute, la possibilità di accesso alle aree verdi
  è stata collegata alla riduzione del rischio di
  mortalità per numerose malattie e per molte disfunzioni croniche, inoltre un gran numero di studi ha
  dimostrato una correlazione diretta tra la vicinanza di un parco e l' attività fisica.

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  Riciclandino: premiati gli alunni delle scuole di
  Casola Valsenio
  CASOLA VALSENIO Si è concluso, con la
  premiazione delle scuole vincitrici, il concorso
  "Riciclandino" per l' anno scolastico
  2017/2018. L' iniziativa è nata per promuovere
  l' utilizzo della stazione ecologica da parte di
  studenti e famiglie. Il progetto è promosso all'
  inizio dell' anno scolastico dall'
  amministrazione comunale e da Hera.

  All' iniziativa hanno aderito la scuola dell'
  infanzia S. Apollinare, la scuola primaria di 1°
  grado E. De Amicis e la scuola secondaria di
  1° grado Oriani. Complessivamente sono stati
  coinvolti 200 alunni. Perle scuole di Caso la
  Valsenio erano in palio circa 300 euro e una
  quarantina di risme di carta.

  I migliori risultati sono stati raggiunti dagli
  allievi della scuola primaria di 1° grado E.
  DeAmicis che si è aggiudicata 300 euro e 38
  risme, grazie al lodevole impegno di bambini e
  famiglie che hanno conferito in stazione
  ecologica oltre 6,6 tonnellate di rifiuti
  differenziati.

  Riciclandino è ora ripartito a Casola anche per
  l' anno scolastico 2018/2019: a ogni scuola che
  aderisce al progetto è assegnato un codice
  abarre, riprodotto sulle tessere Riciclandino
  distribuite a ciascun alunno. La famiglia dello
  studente che si reca in stazione ecologica per conferire i rifiuti, utilizza il codice a barre identificativo
  dell' utente (che si trova nella bolletta di igiene ambientale) assieme alla Tessera Riciclandino e
  usufruisce di uno sconto per i conferimenti,

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  Sparite oltre 250 bottiglie di vino Nei guai l' ex
  cameriere
  Era stato sorpreso dal titolare del ristorante Madrara 11 di Russi con un passito di
  Albana da 42 euro nella borsa. Poi dall' inventario era emersa la mancanza di altre
  etichette

  RAVENNA Un passito di Albana da 42 euro e
  altre 256 bottiglie di vino per un totale di 5.523
  euro. Potrebbe sembrare la carta di una
  pregiata cantina, invece è l' elenco delle
  etichette che hanno mandato a processo un ex
  cameriere del ristorante Madrara 11 di Russi.

  L' uomo, un 43enne ferrarese che ha un'
  attività a Faenza, è accusato di aver
  progressivamente sottratto bottiglie al locale
  per il quale aveva lavorato fino a maggio 2015
  ed è comparso ieri davanti al giudice
  monocratico Antonella Guidomei e al vice
  procuratore onorario Adolfo Fabiani.

  Tensioni in sala Il caso è finito sui tavoli della
  procura dopo un episodio specifico verificatosi
  proprio nel ristorante il 18 gennaio di quell'
  anno. Secondo il capo d' imputazione, uno dei
  titolari dell' attività aveva sorpreso il cameriere
  sottrarre la costosa bottiglia di passito dal frigo
  bar per poi nasconderla all' interno della
  propria borsa.

  Intervenuto prontamente, il datore di lavoro
  aveva riportato alfresco la bottiglia,
  alimentando però sospetti su possibili altri
  "saccheggi" alla cantina del ristorante. Così si
  era accorto che dall' inventario mancavano all'
  appello oltre 250 bottiglie di alcolici. Troppe
  per non sporgere denuncia. È stata la perquisizione condotta dalle forze dell' ordine a Faenza all'
  interno dell' attività commerciale posseduta dal cameriere a indivi duarne per l' esattezza 256,
  riconducibili per la Procura al ristorante di Russi.

  La difesa Accuse false secondo la difesa dell' imputato, tutelato dall' avvocato Patrizia Micai del foro di
  Ferrara. Tutta una montatura - insiste la tesi del legale del 43enne - per fornire alla proprietà un pretesto
  per rompere il rapporto di lavoro. D' altronde pare che ci fossero delle tensioni in corso per motivi legati
  alle retribuzioni. Così, da un giorno all' altro il cameriere non si era più ripresentato nel locale. Il tempo è
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  Tutti i segreti dei primi piatti della cucina romagnola
  FAENZA Fino a sabato al centro sociale Borgo
  sono aperte le iscrizioni per partecipare al
  corso di sfoglia per riscoprire i segreti della
  cucina della nonna e imparare a usare il
  mattarello ("e sciadur").

  Il corso prenderà il via lunedì 14 gennaio.
  Cinque le lezioni, programmate nei locali del
  centro sociale, in via Saviotti 1 a Faenza, il
  lunedì sera dalle ore 20.30, tutte incentrate
  sulla preparazione dei primi piatti romagnoli.
  Questo il programma del corso: il 14 gennaio
  la prima lezione dedicata alla preparazione
  della sfoglia e delle tagliatelle, il 21 gennaio si
  passa alla pa Prima lezione dedicata alle
  tagliatelle sta ripiena e agli strozzapreti, il 28
  gennaio è quindi la volta di tortelloni e
  tagliolini, poi passatelli e garganelli (4
  febbraio), per chiudere, l' 11 febbraio, con una
  lezione su maltagliati e cappelletti. Per info e
  iscrizioni - i posti sono limitati rivolgersi al
  centro sociale Borgo: tel. 0546 32558 - 335
  5715099; e-mail: csocialeborgo@racine.ra.it;
  www.centroborgofaenza.racine.ra.it.

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  Una grande mostra omaggio a Schumi in occasione
  dei suoi 50 anni
  Il campione fu ospite del paese e insignito del Trofeo Bandini nel 2003 Il premio 2019 a
  un pilota italiano

  BRISIGHELLA È stata inaugurata a Brisighella
  una speciale mostra omaggio a Michael
  Schumacher, insignito del Trofeo Lorenzo
  Bandini nel 2003.

  "Schumacher 50": questo il titolo dell'
  esposizione a palazzo Frontali che contiene
  cinquanta fotografie artistiche, una per ogni
  anno di vita del pilota tedesco (nato il 3
  gennaio 1969), regalo di compleanno del
  fotografo Filippo Di Mario, amico oltre che
  collaboratore di Schumacher negli anni d' oro
  della Ferrari. Di Mario è stato un' ombra del
  campione, il primo ad arrivare in autodromo, l'
  ultimo a lasciare la pit -lane prima del via. L'
  inaugurazione ha visto svolgersi una cerimonia
  in piazza Carducci, dove oltre all' autore degli
  scatti, sono intervenuti il presidente del Trofeo
  Bandini Francesco Asirelli, il sindaco Davide
  Missiroli e i Ferrari Club di Monza e Milano.
  Quella brisighellese è una scansione della più
  completa mostra "Michael 50", dedicata a
  Schumacher, e organizzata direttamente dalla
  Ferrari a Maranello in collaborazione con la
  Fondazione Keep Fighting.

  Schumi a Brisighella Sotto i tre colli è stato
  affisso il grande striscione "Michael forever -
  Go Michael" a ricordo dell' accoglienza al
  pilota nel 2003. «Fu un' occasione-ricorda
  Asirelli - nella quale Michael si dimostrò molto gentile e disponibile. Schumi metteva una grande
  passione in tutto ciò che faceva. Al Mugello iniziò un test alle 9 di mattina e lo concluse alle 21: era
  talmente buio che si vedevano solo le scie incandescenti quando frenava: fu una prova di
  determinazione che mi colpì. Michael era destinato a centrare cinque Mondiali con la Ferrari (altri due li
  ha vinti al voltante della Benetton), un traguardo formidabile, difficilmente raggiungibile».

  Il trofeo di quest' anno Riguardo all' edizione 2019 del Trofeo Bandini, Asirelli ha fornito alcune
  anticipazioni: «Consegneremo il premio a un pilota italiano che sarà alla guida della nuova Alfa Romeo -
  Ferrari: ci sarà un gradito ritorno di un pilota tricolore nel grande circus dopo tanti anni di attesa».

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                                          Ravenna)

  «Trasferiamo sulle colline i daini in più»
  La proposta del consigliere Casadio per risolvere il problema della pineta di Classe

  «LA SOLUZIONE per ridurre il soprannumero
  dei daini nella pineta di Classe esiste: per me
  sarebbe quella di trasferirli sempre sul nostro
  territorio ma sulle colline, in una delle tante
  aree idonee tra Brisighella, Casola Valsenio e
  Riolo Terme». La proposta arriva da Oriano
  Casadio. Il consigliere di centrodestra la
  formula all' indomani dell' ultima udienza del
  processo che vede cinque animalisti imputati
  di danneggiamenti e imbrattamenti nei
  confronti di cacciatori o di strutture di caccia
  legate appunto al programma di riduzione
  daini messo in campo a cavallo tra il 2014 e il
  2015.

  Nell' occasione la Provincia aveva predisposto
  un piano per abbattere 67 esemplari. Perché i
  daini, insediatisi accidentalmente qualche
  decennio prima, erano cresciuti fino a
  raggiungere quota 200 sconfinando nelle aree
  naturalistiche limitrofe, in terreni di aziende
  agricole e perfino sull' Adriatica dove era
  capitato anche qualche incidente. Un
  programma che mandò su tutte le furie gli
  animalisti. E alla fine, tra proteste e animati confronti, i capi abbattuti furono solo sei.

  TANTO che, sebbene la Regione abbia inserito questa specie tra quelle cacciabili demandando all' Atc
  (ambito territoriale di caccia) la decisione su come intervenire, dall' Atc hanno provveduto a spiegare a
  Bologna che non c' è proprio nessuna intenzione di ripetere l' esperienza dell' inverno 2014-2015. E
  così, senza doppiette e senza predatori naturali, i daini sono inevitabilmente aumentati: nel 2016 ne
  sono stati censiti tra i 230 e i 250. I risultati dell' ultimo censimento, di un anno fa, non sono ancora stati
  pubblicati: ma il timore è di un ulteriore aumento. La soluzione incruenta proposta da Casadio, mira a
  consegnare alla bestiole nuovi spazi dove «ci sono condizioni di habitat diverse con inverni più rigidi e
  duri» e dunque maggiormente selettive.

  L' operazione andrebbe «ripetuta ogni inverno». Certo, avrebbe un costo ma garantirebbe «un
  successo maggiore e senza dubbio molte meno polemiche rispetto alla caccia». Inoltre «l' aumento dei
  lupi nelle aree collinari, potrebbe agire da regolatore naturale del numero dei daini». Sul punto, Casadio
  ci tiene a precisare che «nessuno pensi che voglia dare i daini in soprannumero in pasto ai lupi; più
  semplicemente esiste uno spazio collinare ampio con un ecosistema più equilibrato di quello che si è
  venuto a creare in pineta».

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  Appello Caritas: «Servono volontari»
  Il responsabile del centro di ascolto, Violani: «Con il freddo più richieste di aiuto»

  di ANTONIO VECA «IN UN ANNO siamo
  passati dai 5500 ai 6500 pasti distribuiti».

  È questo uno dei dati emersi dal bilancio dell'
  attività per il Centro all' ascolto della Caritas di
  Faenza, «dove ogni notte è accoglienza»
  secondo il motto che si sono dati dalla
  struttura diocesana. Il Centro d' ascolto è uno
  dei servizi cardine della diocesi legato al
  'sociale' e da qualche anno si è trasferita da
  via Minardi a via D' Azzo Ubaldini; è un luogo
  per persone e nuclei familiari in stato di
  fragilità soprattutto economica di prossimità e
  prima accoglienza che successivamente, dopo
  l' inserimento nel percorso, consente poi di
  accedere ai vari servizi, punto di partenza di
  tutto l' agire della Caritas.

  «QUI - spiega Claudio Violani, responsabile
  del Centro - incontriamo le persone in difficoltà
  mettendoci in relazione con loro per stimolare
  l' autonomia, evitando l' assistenzialismo.
  Attraverso l' ascolto, cosa non sempre
  scontata, si cerca di capire quale strada
  intraprendere per aiutare».

  Elemento chiave in questo percorso è dato dai volontari, circa un centinaio, che turnano rispetto ai tanti
  servizi. «Chi ascolta - continua Violani - deve avere il desiderio di capire chi incontra: la sua storia, il suo
  problema, più che avere l' ansia di dare risposte e suggerire soluzioni; la capacità di incontrare l' altro è
  più importante di quello che si distribuisce».

  Il secondo livello di azione consiste nell' inviare la persona ai servizi che si ritiene possano dare una
  risposta. Ad esempio lo si può aiutare a compilare e spedire un curriculum per trovare un lavoro o per
  trovare un luogo dove poter stare. Ma anche dargli una mano per pagare una bolletta o anche
  comperare un grembiulino nuovo per la scuola. Chi è in difficoltà spesso si trova solo e senza punti di
  riferimento.

  «Nel 2017 - continua Violani - abbiamo distribuito 5500 pasti, pranzo e cena; nel 2018 siamo arrivati a
  6500. Come accoglienza notturna, quindi con la possibilità di usufruire di un letto, del servizio doccia e
  di lavare i panni, nel 2018 abbiamo avuto 4mila presenze e fatto circa 2mila colloqui».

  Numeri purtroppo importanti che ovviamente non coinvolgono, come si può immaginare, solo stranieri

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  SU IL SIPARIO SABATO A REDA PRENDE IL VIA LA TRENTESIMA RASSEGNA TEATRALE
  CON LE MIGLIORI COMPAGNIE DEL TERRITORIO

  Fra tradimenti e batticuori, sul palco va in scena il
  dialetto
  IMMAGINATE di tornare a casa e, all'
  improvviso, non essere più riconosciuti dalla
  propria moglie.

  Una scena a tratti surreale quella che si trova
  davanti Franco, il personaggio protagonista di
  'No tè t' an sì e' mi marid', tradotto 'No, tu non
  sei mio marito', la commedia che apre la
  trentesima rassegna teatrale di Reda questo
  sabato. In scena la compagnia D' la Zercia di
  Forlì con un adattamento di Franco Pirazzoli:
  al centro i temi della gelosia e del tradimento
  coniugale. «Il marito torna a casa e trova che
  la moglie non lo riconosce più - spiega Giorgio
  Barlotti, responsabile della compagnia - e
  allora chiama un medico squinternato che
  complica le cose, e che la moglie invece
  riconosce come suo marito». Sul palco tra gli
  altri gli attori Loris Tassani, Cinzia Mengozzi e
  Giorgio Zampiga, mentre la regia è di Claudio
  Tura. Seguiranno poi, tutti i sabati fino a fine
  marzo, altri dieci appuntamenti al cinema
  teatro Veritas di Reda in via Basiago, tutti con
  inizio alle 21 e tutti a offerta libera: il 19
  gennaio si parlerà di 'Amór' ('Amore') con la compagnia La Rumagnola di Bagnacavallo per la regia di
  Enrico Lasi, mentre il 26 gennaio la compagnia Hermanos di Longiano presenta 'La suocera' di Giusi
  Canducci. Ad aprire gli spettacoli di febbraio il 2 c' è la compagnia Il Piccolo Teatro di Ravenna con 'E
  parsot de signor' ('Il prosciutto del signore') della compagnia «Il Piccolo Teatro» di Ravenna per la regia
  di Giovanni Spagnoli, il 9 sarà la volta di 'Un bo lavor' ('Un buon lavoro') della compagnia De Funtanò di
  Faenza con regia di Angelo Gallegati, il 16 arriva da Cesena la compagnia La Broza con lo spettacolo
  'Par un colpad furtona' ('Per un colpo di fortuna), mentre il 23 è la volta della C' la bela cumpagni di Forlì
  con 'Che bel amstir l' è quel de zardinir' ('Che bel mestiere il giardiniere') di Stefano Palmucci. Il 2
  marzo per la regia di Patrizia Bonoli va in scena 'Spartaco e al maravey d' la su moi' ('Spartaco e le
  meraviglie di sua moglie') della compagnia Scralcagne di Ravenna, mentre il 9 a intrattenere il pubblico
  redese ci sarà la compagnia Amici del Teatro di Cassanigo con 'Tot met a Casanig' ('Tutto il meglio a
  Cassanigo') con la regia di Bruno Marescalchi, mentre il 16 marzo c' è 'E tep, ad fata carogna' ('Il tempo,
  brutta carogna') della compagnia Del Borgo di Faenza, con un testo di Luigi Mazzoni e del compianto
  Giuliano Bettoli. Il gran finale, il 23 marzo, spetterà alla Filodrammatica Casola canina di Imola con lo
  spettacolo 'Amor e baticor' ('Amore e batticuore', regia di Loredana Conti. In questo inverno 2019 la

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  CASTEL BOLOGNESE IL CANDIDATO LEGHISTA: «PERPLESSITÀ A LIVELLO NAZIONALE
  SUI COSTI»

  La proposta di Berti: «Una variante più corta»
  QUELLA VARIANTE s' ha da fare. Ma come, e
  dove? Ad avanzare numerose perplessità sul
  progetto di variante proposto per Castel
  Bolognese, e che attende solo gli ultimi via
  libera, è il candidato sindaco leghista Jacopo
  Berti. «Siamo stati favorevoli a quel progetto e
  continueremo a esserlo qualora dovesse
  essere l' unica opzione», precisa il capofila di
  Prima Castello. «Ma è inutile nascondere
  come a livello nazionale il disegno abbia
  raccolto diverse perplessità. A partire dai costi,
  ingentissimi: si parla di diverse decine di
  milioni per un tratto di cinque chilometri. Tratto
  che comprenderebbe un cavalcaferrovia,
  struttura che sappiamo quanto goda di cattiva
  fama dopo la tragedia del ponte Morandi di
  Genova».

  Le preoccupazioni maggiori sono per quelle
  imprese agricole che vedrebbero il loro
  terreno interessato dal nuovo tracciato.

  «STIAMO parlando di una trentina di imprese:
  alcune di queste vedrebbero i loro campi
  scomparire, altre verrebbero tagliate a metà, altre ancora si troverebbero con piccoli appezzamenti da
  una parte e dall' altra della strada. Sul fronte delle casse comunali, inoltre, non dobbiamo dimenticare
  come la manutenzione di un tratto molto lungo dell' attuale via Emilia interna verrebbe a gravare sui
  contribuenti locali». Un ulteriore interrogativo riguarda i flussi di traffico: «chi scende dalla casolana -
  circa un milione di mezzi all' anno - con l' attuale progetto, per arrivare a Faenza, dovrebbe proseguire
  per Imola e poi tornare indietro lungo la variante. E' presumibile che molti opterebbero per la via Emilia
  interna, caricando comunque di traffico il centro abitato» Per Berti l' ipotesi più indolore è quella già
  suggerita dalla Coldiretti: «una variante più corta, circa due chilometri in meno, che parta all' altezza
  dell' attuale incrocio con la casolana, dove potrebbe vedere la luce una rotonda, e che sottopassi la
  ferrovia, per poi andare a incontrare il tracciato del progetto della variante ad est del centro abitato».
  Una variante «ridotta» ridurrebbe significativamente l' appeal della zona a nord della città, interessata
  dalla prossima realizzazione del casello autostradale. «E' vero», ammette Berti. «Ma non credo che il
  progetto rappresenterebbe una svolta per i settori artigianale e industriale. Dubito che le imprese
  andrebbero ad insediarsi in quella parte della città».

  Filippo Donati.

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  Mei e Comune al lavoro per la convenzione
  MEI al lavoro col Comune per il rinnovo della
  convenzione. Lo fanno sapere gli organizzatori
  dell' evento musicale che segnalano il +5,4%
  di turisti arrivati lo scorso anno a Faenza (dati
  della Regione). «Il Mei che si è svolto per la
  sua 24ª edizione a fine settembre conferma i
  dati segnalando come, da una ricerca interna,
  risulti nel suo weekend un +30% di presenze
  su quelli normali . Si tratta quindi - proseguono
  - di una manifestazione che ha contribuito alla
  crescita culturale, turistica ed economica della
  città. E ne promuove l' immagine come mostra
  il programma Rai Uno Click Generation -
  Indipendenti nella rete andato in onda nei
  giorni scorsi, con il Mei al centro».

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  Persolino-Strocchi, alla scoperta delle attività
  OPEN DAY sabato dalle 15 alle 17 all' Istituto
  professionale Persolino-Strocchi di Faenza
  (Agricoltura e Sviluppo Rurale Sede Persolino
  di Via Firenze 194; Indirizzo Servizi
  Commerciali pubblicitari sede Strocchi Via
  Medaglie D' Oro, 92). Durante l' Open day
  oltre a una introduzione relativa al percorso
  scolastico, sono previste visite guidate alle
  strutture scolastiche e attività con i ragazzi nei
  vari laboratori. La scuola raccomanda la
  puntualità.

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  IN MUNICIPIO

  Sabato incontro con Mario Adinolfi
  SARÀ la Sala Consiliare del Comune di
  Faenza ad ospitare la tappa romagnola del
  Tour Nazionale sul 'Reddito di maternità', con l'
  intervento di Mario Adinolfi, Presidente del
  Popolo della Famiglia. Presenterà la proposta
  di legge d' iniziativa popolare per l' 'Istituzione
  dell' indennità di maternità per le madri
  lavoratrici nell' esclusivo ambito familiare',
  ossia di un reddito mensile di mille euro per 8
  anni alle madri italiane che scelgono di
  dedicarsi in via esclusiva alla famiglia.

  L' incontro sarà moderato dal Presidente del
  Circolo faentino del Popolo della Famiglia
  Jorick Bernardi e si terrà sabato alle 20.30.

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  Sequestrato l' impero al re del vino «Patrimoni illeciti
  per 14 milioni di euro»
  Il Gip mette i sigilli a case, terreni, conti e partecipazioni societarie di Vincenzo Melandri

  CASE, terreni, partecipazioni societarie,
  denaro. Valore complessivo, 50 milioni di euro.
  In poche parole, un impero. Ma tutto quanto
  possiede Vincenzo Secondo Melandri, il
  50enne re del vino originario di Faenza e
  residente a Russi, sarebbe frutto di provento
  illecito. A questa conclusione è giunto il Gip di
  Ravenna Andrea Galanti che, sulla scorta delle
  indagini della Dia di Bologna - l' antimafia - e
  della Guardia di Finanza di Ravenna, ha
  disposto il 'sequestro finalizzato alla confisca'
  dell' intero patrimonio che appartiene all'
  imprenditore, attualmente in carcere nell'
  ambito dell' inchiesta - coordinata dai Pm
  Alessandro Mancini e Lucrezia Ciriello - su
  compravendita di vino, ritenuta fittizia, e
  conseguente emissione di fatture false al fine
  di riciclare denaro.

  Sotto sequestro sono finiti anche immobili e
  disponibilità finanziare appartenenti alla ex
  moglie e all' attuale compagna di Melandri,
  coimputata assieme a cinque pugliesi nel
  processo in abbreviato che avrebbe dovuto
  concludersi ieri. Ma che proprio in ragione dei nuovi sequestri è stato rinviato a febbraio. A chiederlo
  sono stati i legali degli imputati, il tempo necessario per studiarsi questo nuovo faldone di cento pagine.
  Melandri - alla sbarra per riciclaggio, autoriciclaggio, usura e trasferimento fraudolento di valori - è
  difeso dagli avvocati Ermanno Cicognani e Antonio Vincenzi.

  Il giudice per le indagini preliminari, Andrea Galanti, ravvisa nelle conclusioni degli investigatori «un'
  accumulazione patrimoniale ingiustificabile e senza sosta, dunque presuntivamente illecita, pari a 14,2
  milioni di euro», accumulata dal 1996 al 2016, quando fu arrestato. E ciò in ragione della «evidente
  sperequazione esistente tra i redditi dichiarati», da lui e dal suo nucleo familiare, «e l' attività economica
  dallo stesso svolta». Nonché dal «complessivo, ingentissimo, patrimonio accumulato e suddiviso in
  terreni, beni immobili, denari e altre utilità intestate a sé, alla moglie o alla compagna, che ha consentito
  una movimentazione in uscita assolutamente ingiustificabile». Al tempo stesso il Gip osserva l' anomalia
  di come «l' imputato e il suo nucleo familiare abbiano serbato negli anni un regime medio di consumi»,
  «piuttosto contenuto, sempre costante e senza picchi», né «Melandri ha mai percepito redditi ingenti,
  anzi «per alcune annualità d' imposta si è prossimi alla soglia povertà». Ecco allora il lungo elenco dei
  possedimenti. Solo per Melandri si contano più di settanta appezzamenti di terreni e una dozzina di

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                                          Ravenna)

  Sfruttamento della prostituzione Arrestato noto
  ristoratore
  Ai domiciliari Daniele Zinzani, dopo la denuncia della ex compagna

  PER LA PROCURA l' affitto delle stanze di sua
  proprietà ad alcune prostitute era tutt' altro che
  casuale, ma al contrario si tratterebbe di uno
  sfruttamento della loro attività. Un' accusa tale
  da far scattare l' arresto per Daniele Zinzani,
  55enne di origine argentina, molto noto in città
  come ristoratore.

  L' uomo è finito nei guai lo scorso settembre
  dopo la denuncia fatta dalla sua ex compagna
  e convivente per appropriazione indebita di
  documenti: i carabinieri di Faenza in quell'
  occasione avevano perquisito sia la casa che l'
  attività di Zinzani, che allora era solo
  denunciato, e avevano sequestrato in totale
  75mila euro in contanti, soldi trovati all' interno
  di un borsello, in alcuni sacchi di pellet e in
  una cassaforte.

  NELLE mani dei militari dell' Arma di Faenza
  in quell' occasione erano finite anche 170
  cartucce di vario calibro che poi a ottobre
  erano state dissequestrate: per la difesa dell'
  imprenditore erano semplicemente rimaste in
  possesso dell' uomo dopo il divieto alla detenzione di armi del questore emesso nell' agosto 2013.

  ORA PERÒ la Procura ritiene che le indagini abbiano portato a indizi di colpevolezza più gravi nei
  confronti del 55enne che darebbero più vigore alla tesi dello sfruttamento della prostituzione, tanto che il
  gip ne ha disposto l' arresto, che è stato eseguito nei giorni scorsi dai carabinieri: l' uomo ora si trova ai
  domiciliari nella sua casa, nelle campagne faentine, e lunedì comparirà in tribunale davanti al giudice,
  difeso dagli avvocati Lorenzo Valgimigli ed Enrico Ferri.

  SECONDO la difesa Zinzani non era a conoscenza dell' attività di prostituzione delle donne a cui aveva
  affittato le stanze di un bed and breakfast di sua proprietà: i legali dell' uomo infatti riferiscono che il
  54enne aveva fatto regolare ricevuta alle donne per le stanze e ne aveva riportato i nomi all' interno del
  registro delle attività del bed & breakfast di sua proprietà.

  AL CONTRARIO secondo il pm Cristina D' Aniello quei 75mila euro in contati trovati dai carabinieri a
  settembre in possesso dell' uomo sono stati incassati grazie alle prostitute che affittavano le stanze. Ora
  spetterà al giudice stabilire se davvero il ristoratore fosse a conoscenza dell' attività praticata dalle

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  Porte aperte all' istituto Oriani per incontri e
  laboratori
  A POCHI giorni dall' inizio delle iscrizioni
  online per il prossimo anno scolastico 2019/20,
  l' Istituto Tecnico 'Oriani' di via Manzoni 6 apre
  le porte a tutti i potenziali nuovi studenti con un
  terzo ed ultimo appuntamento, uno speciale
  open night, alle 18.30 di stasera: i giovanissimi
  che concluderanno la scuola secondaria di
  primo grado il prossimo giugno, le loro
  famiglie e quanti desiderano conoscere l'
  Istituto possono apprezzare la sua ampia,
  flessibile e polivalente offerta formativa. Oltre
  alla visita della struttura, delle aule, dei
  laboratori e delle palestre, sarà possibile
  seguire alcuni saggi di laboratorio. Sarà
  possibile ottenere informazioni precise dai
  docenti e da studenti che attualmente
  frequentano la scuola, circa l' organizzazione,
  la didattica e i diversi percorsi di studi e del
  settore Tecnico e Tecnologico, nell' ambito dei
  quali si snodano gli indirizzi di
  Amministrazione finanza e marketing, del
  Turismo, delle Relazioni internazionali per il
  Marketing, dei Sistemi informativi aziendali e
  degli indirizzi di Costruzioni ambiente territorio
  e di grafica e comunicazione. Gli alunni di terza media e i genitori interessati sono invitati a seguire un
  momento formativo laboratoriale, compilando un modulo dal sito dell' Istituto (www.itoriani.gov.it),
  selezionando uno o più laboratori. Perrichieste di appuntamento individualizzato è possibile, infine,
  contattare la Scuola ( orientamento@itoriani.gov.it ).

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