Risveglio Musicale - www.anbima.it - n. 4 - Luglio / Agosto 2021
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Rivista Ufficiale dell’Anbima - Via Cipro, 110 int. 2 - 00136 ROMA POSTE ITALIANE - Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (Conv.in L. 27/02/2004, n.46) Art. 1 Comma 1 - DCB Roma Musicale Risveglio www.anbima.it n. 4 - Luglio / Agosto 2021
Risveglio Musicale La squadra bandistica Dopo tanti incontri e tanti confronti, resi più frequenti grazie ai sistemi telematici che hanno reso i rapporti di comunicazione, a causa della pandemia, più frequenti e utilizzati dai più, ho ritenuto op- portuno fare un intervento sul significato di gruppo e su come una squadra debba lavorare in una banda, anche se quanto mi appresto a esporre vale anche per altre forme associative a noi affini a qualsiasi livello. Con il Codice del Terzo Settore e l’introduzione di una filosofia associativa più inclusiva, il significato di “gruppo” diviene più pregnante e acquista un valore unico, fondante e imprescindibile per la vita associativa. Realizzare un’associazione che includa tutti i soci, specialmente i più giovani, e che possa essere fun- zionale a se stessa e per la società richiede che tutti gli associati siano e si sentano parte della stessa “famiglia”. L’inclusione, il cardine di un’associazione, dovrà essere perseguito facilitando e agevolando gli asso- ciati che hanno difficoltà d’inserimento a entrare nel “gruppo”, ascoltando sempre ogni singolo socio e confrontandosi con lo stesso e con l’associazione tutta, sfruttando e promuovendo le professionalità dei singoli soci e coinvolgendoli anche nelle attività non solo descritte come d’interesse generale ma anche nell’organizzazione, nella gestione e in tutto quanto spesso serve supporto, promuovendo sem- pre i risultati raggiunti dai soci tutti ma anche dei singoli. Non si dovrà più pensare che se un socio viene “solo a suonare”, come spesso mi è stato risposto, non possa partecipare in forma diversa alla vita associativa, anche perché la musica è una delle espressioni e forme integrate sviluppate nelle nostre associazioni, coinvolgendolo in attività funzionali alla necessità della “famiglia” e affini alle professionalità del singolo. Il “gruppo” composto di associati che possono sviluppare anche altre capacità sicuramente sarà più coeso e unito e permetterà uno sviluppo associativo unitario e distintivo senza generare, come a volte accade, situazioni di conflitto o di gelosia che nuocciono in maniera importante alla vita associativa. E’ chiaro che una trasformazione del genere richiederà una “educazione” e una formazione associativa diversa da quella comune a molte associazioni attuali, ma credo fortemente che senza questo impor- tante nuovo passo il futuro associativo registrerà grosse difficoltà di crescita e sviluppo futuri. Ogni gruppo dirigenziale dovrebbe, fin da ora e a qualsiasi livello, coinvolgere e formare a queste at- tività i soci più giovani e coinvolgere i soci che hanno professionalità adatte alla gestione, all’organiz- zazione, alla programmazione e a quanto altro sia fondamentale alla vita associativa in un’ottica di crescita e realizzazione presente e futura. Ognuno dovrà ragionare con “intelligenza associativa” mettendo al primo posto non la realizzazione personale ma la crescita del “Gruppo” e la realizzazione degli scopi associativi per far vivere la propria realtà nel presente e lasciare alle future generazioni un sistema e un’educazione di “Gruppo” in grado di far crescere sempre la nostra associazione al di là delle singolarità che spesso danno l’illusione di sembrare positive nel breve termine ma che a lungo portano sempre a vuoti strutturali nel momento in cui il singolo lascia l’associazione. Andrea Romiti Segretario Nazionale Anbima 3
già Risveglio Bandistico dal 1946 Rivista ufficiale dell’Anbima (Associazione Nazionale delle Bande Anno 40 - nuova serie Italiane Musicali Autonome, Gruppi Corali e Strumentali e Complessi Musicali Popolari) Luglio - Agosto 2021 Associato all’Unione Stampa Periodica SOMMARIO Italiana del n.4/2021 Direttore Responsabile: Giampaolo Lazzeri Caporedattore: 3 La squadra bandistica Massimo Folli 4 Editoriale In redazione: Franco Bassanini, Roberto Bonvissuto, 6 Joaquín Rodrigo - Adagio para Orchestra de Instrumen- Franco Botticchio, Manuela Fornasiero Gianluca Messa, Gianni Paolini Paoletti tos de Viento Andrea Petretti, Guerrino Tamburrini Anna Maria Vitulano, Ernesto Zeppa 12 La Divina Commedia di Salvatore Schembari Progetto / Realizzazione Grafica: 14 La Banda Musicale della Guardia di Finanza Andrea Romiti / Andrea Petretti 20 Le Interviste di Giuseppe Testa: Elisa Marchetti Hanno collaborato a questo numero: 28 Le campane: un mito del passato, del presente e del Gerardo Chirichiello, Oscar Bandini, Guerrino Tamburrini, Franco Bassanini, futuro Giuseppe Testa, Roberto Bonvissuto, Andrea Romiti, Massimo Folli e Salvatore Farina 31 Recensione del Film TV “La piccola grande voce” Amministrazione, Direzione e Redazione: 32 L’Oratorio di San Filippo Neri Via Cipro, 110 int. 2 00136 Roma - Tel/Fax 06/3720343 39 Congresso Regionale Emilia Romagna sito web: www.anbima.it e-mail: caporedattore@anbima.it 40 Nicolosi ospita il Majorettes Day ufficio.nazionale@anbima.it - presidente@anbima.it segretario@anbima.it 42 Amici per la… musica! Abbonamenti: 44 175 anni di storia e non poterli festeggiare! abbonamento ordinario euro 11,00 abbonamento sostenitore euro 14,00 45 “Licusati in festa”, una grande eredità culturale per Per abbonarsi servirsi del c.c.p. n. 53033007, intestato a ANBIMA la banda di Cittiglio (VA) Stampa: 46 Si conclude a Saint Vincent, con gli esami finali, il STR Press s.r.l. Via Carpi 19 Corso Biennale di Direzione di Banda 00040 Pomezia (RM) Email: info@essetr.it Autorizzazione del tribunale di Roma n. 361/81. Poste Italiane spa - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv.in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1 comma 1-DCB LO/MI. Pubblicazione solo per abbonamenti. Chiuso per la tipografia il 31/07/2021 Pubblicità in gestione diretta. Risveglio Musicale
Editoriale Che bella stagione l’estate. La voglia di uscire delle varie compagini a suo tempo invitate e la sera per una pizza, una cenetta romantica convocate a partecipare in veste di attori alle cui far seguire la partecipazione a qualche rassegne con questa piccola frase: “Si precisa, evento concertistico, teatrale, di danza è irresi- che l’eventuale licenza di pubblico spettacolo stibile. Soprattutto dopo i mesi scorsi, che ci sarà a carico del soggetto organizzatore”. In re- hanno visto nuovamente protagonisti a sfon- altà l’ente organizzatore è il comune, che aveva dare i divani e le poltrone di fronte alla tv o al chiesto la collaborazione a chi lo spettacolo lo computer a causa della pandemia. Un po’ mette in scena. Tutto questo, spesso succede a meno trovano irresistibile questa condizione, giochi fatti, cioè quando la possibilità di tirarsi coloro che si trova dall’altra parte della “barri- indietro vengono meno, (se si decide di farlo an- cata” o meglio, in “trincea”. Cioè, chi con irri- nullando l’adesione all’iniziativa e andando ducibile entusiasmo cerca di preparare gli contro corrente, si è sospesi “a divinis” da altre eventi spettacolistici che con la bella stagione possibili trattative con la pubblica amministra- cercano di restituire una ritrovata “normalità”. zione per molto tempo) quindi gli artisti si ve- Quest’anno ancora più marcatamente a spe- dono costretti a caricarsi con documentazioni gnere quest’euforia, i volonterosi hanno trovato e moduli preparati a doc dai burocrati, di tutte ad attenderli una montagna d’incombenze e le accortezze possibili e immaginabili. permessi in carta bollata. Documenti da pro- durre almeno trenta giorni prima della data Chi è che agisce indisturbato creando queste dello spettacolo agli uffici competenti debita- imbarazzanti situazioni? Senza mai metterci la mente firmati; con la consapevolezza che tutte propria faccia e, quasi mai, sporcandosi le le responsabilità, (di qualsiasi tipo) gravano mani, sfruttando la copertura assicurata dalla sulla stessa persona che la firma la appone in figura (in tutti i sensi) degli amministratori? calce alla domanda. Avete indovinato? Sono i vari funzionari e diri- genti che occupano le scrivanie degli uffici a Solitamente le richieste di collaborazione per tutti i livelli appartenenti alla macchina statale. organizzare questo tipo di festival e rassegne, Sono loro che pur di non assumersi alcuna per la maggior parte, provengono alle associa- malleveria, ultimamente, obbligano i legali rap- zioni operanti sul territorio dai comuni tramite presentanti delle associazioni coinvolte negli l’assessorato alla cultura e/o manifestazioni. spettacoli a firmare al loro posto. Una prassi Purtroppo la tendenza, da parte delle ammini- consolidata, adottata dalla “nuova” classe diri- strazioni pubbliche, è sempre quella di fare, genziale. Tempo fa, chi cercava di offrire la pro- con i fondi raschiati dal barile del precedente pria collaborazione (nel nostro caso – artistica) bilancio d’esercizio, (lo chiamano “tesoretto”), alle amministrazioni pubbliche trovava nei vari degli spettacoli che a basso costo se non addi- uffici seduti alle loro scrivanie, impiegati con rittura nullo, possano far credere alle associa- alti livelli di coscienziosità che si assumeva zioni che vi aderiscono, di avere visibilità l’onere per cui percepiva lo stipendio. Vi erano fruendo di una “vetrina” per mostrare a tutti le interlocutori che con la loro parola e la firma loro specifiche attività statutarie. sugli atti necessari allo svolgimento delle ma- nifestazioni calendarizzate si esponevano in Da sempre è riconosciuto che “fare le nozze con prima persona come richiesto dalla mansione i fichi secchi” non porta a risultati soddisfa- lavorativa che si erano scelti. Ora la prassi del centi, anzi, il più delle volte ci si rende ridicoli “fare scarica barile” è consolidata, nessuno volendo realizzare qualcosa con eccessiva eco- vuole più prendersi queste incombenze, è nomia, oppure senza avere i mezzi necessari. molto più comodo e meno rischioso passare ad Non tutti gli amministratori pubblici hanno an- altri questi doveri. Solamente una cosa è rima- cora capito che, in realtà, la percettibilità pro- sta invariata per questi filibustieri, lo stipendio dotta da questi eventi è tutta per loro, è a il ventisette di ogni mese. beneficio delle loro azioni e decisioni politiche se condotte con etica, e non solamente a van- taggio di chi artisticamente esegue lo spetta- Massimo Folli colo. Tornando un attimo indietro, parliamo delle re- sponsabilità che sono addossate ai presidenti 5
Joaquín Rodrigo - Adagio para Orchestra de Instrumentos de Viento di Salvatore Farina Aspetti formali e caratteristiche generali frasi si accorciano sempre più, fino a divenire una Il brano si apre con la Parte A (Adagio, dalla bat- sola cellula. (Vedi esempio 2) tuta 1 alla battuta 51), che ha carattere libero e Segue la Parte B (Allegro moderato in 2/4, dalla rapsodico, con l’alternanza di vari strumenti soli- battuta 52 alla battuta 92), introdotta dal tim- sti. Alla parte più propriamente fantasiosa e li- pano con una figurazione estrapolata dal primo bera, a partire dal N° 19 si passa ad una parte per tema (batt. 51), che ha carattere ritmico; il sus- lo più identica nei soli, ma obbligatoriamente “mi- seguirsi degli accenti spostati delle semicrome, surata”, per la presenza di due nuovi elementi: un che creano un effetto di 3 + 3 + 2, coincide con accompagnamento del Clarinetto e una “fascia ar- un ritmo da alcuni studiosi definito “ritmo bul- monica” degli Ottoni. garo”1 (Vedi esempio 3); è evidente la contrappo- sizione col carattere melodico dell’inizio. In questa Questo tema lo chiameremo Tema A. (Vedi esem- parte notiamo da subito come il trombone intro- pio 1) duce un nuovo elemento (Tema B), al quale l’in- S’intuisce subito che tono generale è quello di Si ciso ripetuto costantemente sull’intervallo di (scala minore naturale, altrimenti definita Eolia). quinta conferisce un carattere squillante, in sin- Le frasi che vengono riprese nell’alternanza non tonia con la specificità dello strumento. (Vedi hanno la stessa lunghezza e nell’alternarsi tra esempio 4). loro si ripetono e si raccordano una con l’altra In questa parte il tono sembra trasferirsi nella fino alla conclusione della prima parte. Queste sfera di Mi minore; dopo otto battute in questo ___________________________________________________________________________________________________________ 1 Tratto dal libro di B. Bartok il cosiddetto ritmo bulgaro, nei suoi scritti sulla musica popolare Torino, Enaudi, 1955. 6
Risveglio Musicale tono, il disegno viene ripreso dai corni per sei bat- lega il tutto col Tempo I. tute trasposto in Sol e poi ancora dalle trombe Tutta questa fase, che si trova all’incirca alla metà (per dieci battute) trasposto in Fa; la successiva della composizione, potrebbe essere vista (guar- entrata delle Ance, alla battuta 86, riprende la se- dando all’ intensità di scrittura e alla presenza di conda semifrase del tema B, alla quale sono ag- tutti questi diversi elementi) come il Climax del giunte delle scale discendenti e un accordo brano, anche se l’impressione derivante dal- eseguito da trombe e tromboni che ci portano al l’ascolto non procura, almeno nella percezione Poco Più Moderato. personale, analoga sensazione. La Parte B si divide in due sottoparti; a quella ap- Torna poi la prima parte (A1, I Tempo, dalla bat- pena descritta fa, infatti, seguito il Poco più mo- tuta 130 alla battuta 170) dal già descritto carat- derato (battute 93, 129) basato su un nuovo tere, con le uniche varianti di rilievo consistenti carattere, determinato da più elementi: nel fatto che ai soli di Flauto e Clarinetto si ag- dal cambio tematico; giungono il Corno e l’Oboe che, in seguito, suona dal cambio di colore, con la presenza dei soli ot- in raddoppio al Flauto. Il tono di impianto è di toni; nuovo quello di Si. dal cambio ritmico, con figure che hanno come ri- Questo ritorno all’atmosfera iniziale comincia ferimento non più la semicroma, ma la croma e le questa volta, in A1, direttamente dalla parte “mi- sue trasformazioni. surata”; essa è preceduta da alcune battute di Con l’entrata del Tamburo (battuta 93) si crea un raccordo (130/135), basate sulla prima cellula te- effetto quasi di rottura con quanto precede, per il matica, ripetuta (con ritmo più stretto e con dop- sommarsi dell’elemento a semicrome (Timpani) pia ripetizione dell’inciso), da vari strumenti in tre con quello più ritmico del Tamburo, che riprende ottave diverse. l’elemento ritmico che era già stato del timpano. (Vedi esempio 5). Dopo una breve ma significativa presenza delle In questo punto le note lunghe degli Ottoni s’iden- sole percussioni, sul ritmo incessante di queste il tificano in una “vera armonizzazione” e non, come tutto prosegue con un progressivo incremento in precedenza, nelle citate fasce sonore. delle entrate strumentali (vedi pag. 31 e 33). È La distanza del dialogo tra i soli si fa sempre più proprio da quest’ultima pagina che l’intensificarsi stretta, con brevi ma evidenti elementi d’imita- del materiale giunge a creare la sovrapposizione zione (136/139). dello stesso fino a farci trovare sei diversi elementi Torna poi, per la seconda volta, la Parte B (Allegro ritmici sovrapposti; all’intensificarsi ritmico del moderato, da 171 a 193); non si ha, però, l’imme- materiale corrisponde anche il momento di mas- diata sensazione di questo ritorno, perché il sima “velocità”, data dalle scale discendenti delle “ritmo bulgaro” che prima la caratterizzava sin ance. dall’inizio, arriva solo dopo alcuni squilli di Ricollegandosi con quella che era stata una ca- tromba sul citato intervallo di quinta (Tromboni, ratteristica della musica per Fiati sin dalle sue batt.55 e seg.), ma questa volta in Si (171/2/3) origini (Marche Lugubre di Gossec, Sinfonia di (Tema B). Berlioz) improvvisamente ci si trova di fronte a Il ritorno della Parte B, che, ripetiamo, è percepito una parte (dalla battuta 121) nella quale gli stru- solo nel momento in cui tornano le semicrome menti sembrano rimanere all’unisono2, fino alla con la pulsazione 3 + 3 + 2 (questa volta affidate conclusione di questa parte dove un accordo col- unicamente alle Ance), i corni suonano una cel- ___________________________________________________________________________________________________________ 2 In effetti gli strumenti suonano in ottava, ma il fatto che suonino ciascuno in un simile registro conferisce una sensazione simile a quella descritta nel testo principale. 7
lula tematica esposto dalla tromba battuta 80/1, vari studiosi. ma dilatato e distribuito su suoni lunghi (aggra- Se vogliamo fare un distinguo che ci esonera da vato). (Vedi esempio 6). ogni discussione, lo possiamo fare su un aspetto Dalla battuta 183 abbiamo il ritorno dello squillo evidente: nelle cosiddette “Bande” e/o “Orchestre della tromba, per poi – con frammenti del tema di Fiati” gli strumenti suonano, almeno in alcune aggravato riproposti da corni e fagotti (battute sezioni, “raddoppiandosi”; in questo brano ci tro- 189/193) – terminare con una fascia armonica di viamo di fronte, invece, a una pagina scritta pale- Ottoni e Percussioni che introducono il ritorno semente per essere eseguita da singoli della parte iniziale Parte A2 (battuta 193). strumentisti, uno per ogni strumento indicato in Essa torna per la terza volta dalla battuta 193 alla partitura. battuta 220, caratterizzata da ulteriori lievi va- Questo non permette di ascrivere la composizione rianti nel dialogo tra i diversi solisti, per poi ter- a una vera pagina per Banda/Orchestra di Fiati, minare con un accordo di Si minore lungo, ma piuttosto a una pagina per un “ensemble di affidato ai Tromboni e alla Tuba, mentre il Tim- fiati”, nel quale ogni esecutore ha una responsa- pano riprende la cellula ritmica già nota, che con- bilità individuale. tribuisce, dando una sensazione di unitarietà Il fatto che Rodrigo abbia scritto Adagio “para Or- costruttiva, al dissolvimento con cui si conclude chestra de Instrumentos de Viento” (istintiva- il brano. (Vedi esempio 7). mente traducibile come “Orchestra di Fiati”) non ci deve trarre in inganno, perché, non essendo si- Aspetti tonali/modali curamente il Rodrigo uno specialista della mate- Il Brano ha un’impostazione che è chiaramente ria, ha dato questo nome, che da un lato è pur percepita come tonale, con momenti di modalità valido, ma dall’altro non coincide necessaria- dati dalla mancanza della sensibile, dovuto al- mente con il significato corrente dato oggi all’or- l’ampio uso della scala minore naturale. ganico di una Orchestra di Fiati. La convivenza tra queste due situazioni si nota La cosa più evidente, anche se non determinante particolarmente alla battuta 25, dove vediamo la in relazione al discorso appena fatto, è che nel- melodia col 7° grado non alterato e le armonie con l’Adagio per orchestra di strumenti a fiato, scritto la presenza della sensibile. nel 1966, l’autore non utilizza sassofoni, clari- netto basso, cornette, eufonium e, volendo, con- Tipologia dell’organico trabbasso a corde. La definizione da attribuire a un Organico Stru- Questo, che non è da intendersi certamente come mentale di Fiati è sovente a tutt’oggi oggetto di di- un difetto, ma come la ricerca di una specifica so- scussioni e vede una non comunanza di pareri tra norità per questi precisi strumenti (probabilmente 8
Risveglio Musicale dettata da quelli che aveva a disposizione o dall’ troviamo di fronte a una partitura appartenente eventuale richiesta di chi può aver commissionato alla tipologia della “musica da camera (sia pur al- il pezzo); è comunque l’ulteriore conferma che ci largata) per strumenti a fiato”. LA STRUTTURA DELLE FRASI E PERIODI MUSICALI ASPETTI FORMALI GENERALI E LORO CARATTERISTICHE SALIENTI Parte A (Adagio) Parte B (Allegro Parte B (Poco più Parte A1 (I° Tempo) Parte B (Allegro Parte A2 01/51 moderato) 52/92 moderato) 93/129 130/170 moderato) 171/193 193 0 194/220 Divisa in due parti carattere ritmico La presenza dei soli Ritorno del carattere Inizio con la (O¶LQGLFD]LRQH³, prima parte Carattere 3+3+2 in ottoni + percussioni iniziale, ma ai soli Tromba, Ritorno 7HPSR´q libero e rapsodico, Flauto e Clarinetto si del ritmo 3+3+2 evidentemente contrapposizione il Climax del brano. con alternanza di vari DJJLXQJRQRQHJOL³D questa volta dimenticata nella strumenti solisti con la prima parte VROR´&RUQRH2ERH Partitura) affidate (Tema A) Batt. 1/ 19 (Tema B) La distanza del unicamente alle Il terzo ritorno Seconda parte dialogo tra i soli si Ance, i corni della parte iniziale misurata Batt. 19/ 51. accorcia e si avvicina, è caratterizzato da esposto cellula con palesi brevi ulteriori lievi tematica del elementi di varianti nel imitazione (batt. (Tema B) dilatato dialogo tra i 136/139) Ritorno e distribuito su diversi solisti della parte misurata suoni lunghi per terminare con battuta 142 (aggravato) un accordo di Si minore lungo IMPOSTAZIONE TONALE Parte A (Adagio) Parte B (Allegro Parte B (Poco più Parte A1 (I° Tempo) Parte B (Allegro Parte A 2 batt. 01/51 moderato) batt. 52/92 moderato) batt. 93/129 batt. 130/170 moderato) batt. (O¶LQGLFD]LRQH³, 171/193 7HPSR´q evidentemente dimenticata nella Partitura) batt. 220 Al tono di Si (scala Tema B al tono di Mi Inizia con la presenza al tono di Si (scala al tono di Si (scala minore naturale) o minore poi trasposto al delle sole percussioni minore naturale) o minore naturale) o scala eolia modale tono di Sol - Fa scala eolia modale scala eolia modale ALTRI ASPETTI Parte A (Adagio) Parte B (Allegro Parte B (Poco più Parte A (I° Tempo) Parte B (Allegro Parte A batt. 01/51 moderato) batt. 52/92 moderato) batt. 93/129 batt. 130/170 moderato) batt. (O¶LQGLFD]LRQH³, 171/193 7HPSR´q evidentemente dimenticata nella Partitura) batt. 220 Alla parte più ,OULWRUQRDOO¶ propriamente atmosfera iniziale di Raspodica e A1 comincia interpretivamente direttamente dalla ³OLEHUD´DSDUWLUHGD SDUWH³PLVXUDWD´che 19 si passa ad una è preceduta da alcune parte pressoché battute di raccordo identica nei soli, ma (130/135), basate ³PLVXUDWD´SHUla sulla cellula prima presenza di due nuovi cellula tematica, elementi: ripetuta, (con ritmo a) un disegno più stretto e doppia accompagnamento del ripetizione), da vari Clarinetto strumenti in tre ottave E XQD³IDVFLD diverse. armonica degli Ottoni In questo caso le note lunghe degli Ottoni si identificano in una ³YHUD DUPRQL]]D]LRQH´ piuttosto che, come in altri punti, nelle citate fasce sonore 9
Risveglio Musicale JOAQUÍN RODRIGO (1901-1999) Joaquín Rodrigo Vidre nacque in Spagna a Sagunto, Valentia il 22 novembre del 1901 e morì il 6 luglio del 1999 a Madrid. A soli sei anni perse parzialmente la vista a causa di un’infezione di difterite. Ciò, non gli impedì di intraprendere lo studio della mu- sica imparando a suonare il violino e il pianoforte. All’età di 16 anni presso il conservatorio di Valentia iniziò gli studi di armonia e com- posizione. Nel 1927, com’era consuetudine dei compositori spa- gnoli, anche lui si trasferì a Parigi. Qui, presso l’École Normale de Musica studiò con maestri importanti come Paul Dukas. Conobbe Maurice Ravel, Darius Milhaud e altri importanti compositori del periodo. Sempre a Parigi conobbe la moglie, una pianista di origine turca, Victoria Kamhi con la quale si sposò nel 1933. Continuò a studiare a Parigi e lavorò anche in Germania, Austria e Svizzera, fino a ritornare definitivamente in Spagna nel 1939 a causa di dif- ficoltà economiche e familiari (perdita di un figlio alla nascita) e delle difficoltà politico – sociali legate all’inizio del secondo conflitto mondiale. Aveva con sé solo una valigia con all’interno il Concerto per chitarra e orchestra che lo rese famoso consentendogli di supe- rare le difficoltà economiche e di ottenere importanti incarichi ar- tistici. La sua produzione artistico - musicale può essere suddivisa in tre fasi: la prima comprende opere giovanili; la seconda è relativa al periodo francese che comprende tra le altre sue composizioni, la Sonata de adiós scritta in memoria del maestro Dukas; la terza fase è quella del ritorno in Spagna e della sua maturità che si caratterizza per la vastità e varietà delle sue produzioni alle quali appar- tiene l’Adagio Para Orquesta de Instrumentos de Viento. Vinse numerosi concorsi musicali. Nel 1983 gli fu conferito il premio nazionale di musica di Spagna. Nel 1991 re Juan Carlos I di Spagna gli conferì il titolo di Marqués de Los Ardjnes de Aranjuez. Ri- cevette moltissime altre onorificenze. La figlia Cecilia fondò nel 1989 una casa editrice e alla morte del padre una fondazione a lui dedicata. Il Conservatorio Superiore di Valentia porta il suo nome e, tuttora, numerosi sono i festival di chitarra a lui dedicati. (Per approfondimenti consiglio di visitare il sito joaquín-rodrigo.com). 10
Con riferimento all’accordo tra la Casa Editrice M. Boario e l’Anbima, al fine di venire incontro alle Bande Musicali seriamente danneggiate dalla Pandemia di Coronavirus, La Casa Editrice M.Boario, specializzata in Musica per Banda dal 1923, è lieta di comunicare la seguente scontistica valida per tutte le Bande iscritte all'Anbima. 50% di Sconto per l'acquisto di due o più brani da concerto 35% di Sconto per l'acquisto di un brano da concerto per brano da concerto si intendono i brani originali o le trascrizioni di ogni genere; non sono contemplate le marce che invece hanno il 20% di sconto indipendentemente dalla quantità. La scontistica di cui sopra è valida solo per i brani editi dalle Edizioni M.Boario e per tutto il 2021. Per avere diritto a tale scontistica le bande devono mandare una mail a davide.boario@gmail.com con l'indicazione dei brani scelti dal sito della Casa Editrice M.Boario www.mboario.com specificando nell'oggetto della mail: Scontistica Edizioni BOARIO - ANBIMA 2020 / 2021 Verrà quindi applicato lo sconto dal prezzo indicato sul sito! ! " ###
La Divina Commedia di Salvatore Schembari di Roberto Bonvissuto Quest’anno si Questo tema si presenta, a volte, in maniera mo- celebrano i nodica e a volte rivestito di armonie che descri- 700 anni dalla vono il momento, ora al grave ora all’acuto. morte del A condurre l’ascoltatore nel fantastico viaggio “padre” della dantesco è un attore che interpreta il sommo lingua italiana, poeta. La musica alterna brani di estrema dol- ossia Dante cezza a brani di grande energia e drammaticità e Alighieri. Que- sottolinea i vari momenti e personaggi che Dante s t ’ u o m o , incontra durante il suo viaggio. Ovviamente le at- spinto dal- mosfere descritte dalla musica vanno da quelle l’amore per cupe e tenebrose dell’inferno alle sfolgoranti, Beatrice, ha grandiose e monumentali che descrivono l’empi- creato questa reo. Il brano è concepito in maniera che dalle poema allego- cupe armonie infernali, sottolineate dalle tonalità rico-didasca- minori e armonie dissonanti, si passa, attraverso lico scritto in il purgatorio, alle smaglianti armonie del para- terzine incate- diso. nate di ende- Anche la strumentazione si fa via via più ricca di casillabi in lingua volgare fiorentina. Non fu un colori che sfoceranno in un grandioso Te Deum lavoro semplice ma per amore lo ha fatto. conclusivo che sottolineerà la potenza e la gran- L’amore per la musica e la divulgazione della cul- dezza di Dio e della Trinità. Tra i personaggi scelti tura bandistica ha invece spinto il maestro Sal- da Schembari, che ovviamente non poteva musi- vatore Schembari ad ispirarsi a questo capolavoro care l’intera commedia, sono: Dante, Virgilio, Ca- “dantesco” e a metterlo in musica. Si tratta di un ronte, i giganti, Paolo e Francesca, Aracne, poema sinfonico per voce recitante, coro e orche- Lucifero, Beatrice, San Francesco, la Vergine, Cri- stra di fiati. Composto nel 1998 (quando il mae- sto e Dio. stro Schembari aveva appena 26 anni) questo Un ruolo di primissimo piano è affidato al coro poema sinfonico è diviso in tre movimenti: In- che è protagonista indiscusso dell’opera e che raf- ferno, Purgatorio e Paradiso. forza e ne caratterizza i momenti più drammatici. Il poema inizia con il tema di Dante, affidato agli Esso appare quando Dante arriva da Lucifero e si strumenti gravi, che farà da leitmotiv per tutta la sentono le strazianti grida dei dannati. Lo ritro- durata dell’opera. Esso sarà sempre proposto da viamo quando si arriva in Purgatorio ed è prota- strumenti e sezioni diverse. gonista indiscusso del Paradiso dove canterà una 12
Risveglio Musicale bellissima Ave Maria e un monumentale Te Deum di Ragusa, diretto dal Maestro Peppe Arezzo, e di ispirazione gregoriana. della grande orchestra di fiati “Unione Musicisti Iblei” diretta dallo stesso Salvatore Schembari. La prima rappresentazione di questo poema sin- Quanta passione e quanto amore ha usato il com- fonico è avvenuta nel 2000 presso il Teatro Tenda positore per questa opera, forse quello stesso di Ragusa con la partecipazione del grande attore «amore, che move il sole e l’altre stelle» che ispirò Ugo Pagliai, del coro polifonico “Il pentagramma” il sommo Dante. 13
Bande musicali delle Forze Armate e di Polizia. La Banda Musicale della Guardia di Finanza (...continua dal numero precedente) minimo o nullo, delegava di fatto alle bande mu- sicali il compito di divulgare la conoscenza dei Come si diceva a conclusione dell’articolo pre- principali brani del repertorio lirico-sinfonico cedente, l’attuale Maestro Direttore della tardo ottocentesco tra la popolazione: non era Banda, il Colonnello Leonardo Laserra Ingrosso raro il caso in cui il teatro più vicino era anche è subentrato a Gino Bergamini il 16 aprile 2002. a 150 km di distanza da un paese e, quindi, dif- Sotto la sua guida, il Complesso sta portando ficilmente raggiungibile. avanti una graduale ma profonda opera di ri- Oggi la presenza sempre più massiccia e “inva- pensamento delle sue stesse strutture organiz- siva” dei moderni mezzi di comunicazione di zative e della sua attività artistica, recependo i massa, ha portato, invece, a una radicale tra- profondi cambiamenti che sono intervenuti nel sformazione del ruolo e della funzione della tessuto socio-culturale dei nostri giorni. Fino banda, che se da un lato ne ha messo in crisi alla metà del secolo scorso, infatti, la banda, gli assetti più tradizionali (repertorio e canali co- come organismo musicale in sé considerato, ha municativi in modo particolare), dall’altro ha fa- svolto in Italia un meritorio e importantissimo vorito un significativo processo di rinnovamento ruolo culturale: quello di diffondere la musica a di questo particolare gruppo strumentale, pre- livello popolare, specialmente nei piccoli centri ziosa testimonianza della vivacità e ricchezza dove l’assenza di teatri o di sale da concerto, in della Nostra cultura musicale. un momento in cui l’apporto dei mass media era La valorizzazione della produzione originale per 14
Risveglio Musicale banda e la preferenza accordata a formazioni Così facendo, il Maestro Laserra Ingrosso non strumentali più duttili e leggere, come la sym- solo è riuscito ad abbattere quell’invisibile bar- phonic band, costituiscono probabilmente le riera che a volte s’interpone tra ascoltatori ed strade più comunemente battute per realizzare esecutori, coinvolgendo maggiormente l’atten- tale rinnovamento, al quale la Banda Musicale zione del pubblico, ma ha anche cambiato l’es- della Guardia di Finanza ha attivamente e rego- senza stessa del concerto bandistico, che da larmente contribuito nei programmi dei suoi momento di scambio di esperienze puramente concerti, percorrendone entrambi gli indirizzi. musicali è divenuto “evento”, al quale sono chia- Tuttavia negli ultimi anni, la Banda del Corpo mati a concorrere tutti i suoi protagonisti: diret- si è concentrata principalmente su una “terza tore, interpreti, repertorio e ascoltatori. La via”: lo svecchiamento del repertorio tradizional- musica è uno straordinario strumento comuni- mente proposto con brani tratti per lo più dalla cativo tra esecutore e fruitore del messaggio so- musica dei nostri giorni, che - per novità di so- noro e una delle principali preoccupazioni di norità e di strumentazione - potessero proporsi ogni musicista dovrebbe essere quella di porre come opere di fatto assolutamente “nuove” particolare attenzione a questo particolare tipo nell’ambito del repertorio bandistico, rispon- di rapporto. dendo così alle aspettative e alla sensibilità di Un secondo importante cambiamento riguarda un pubblico oggi in possesso di una maggiore la stesura dei programmi musicali, che, lungi familiarità con il fenomeno musicale complessi- dall’essere calati “astrattamente” dall’alto, sono vamente inteso. A brani appartenenti al tradi- concepiti in maniera del tutto nuova, ispiran- zionale repertorio bandistico, si affiancano, dosi, nella scelta dei vari brani, alle tradizioni pertanto, pezzi originali per banda e pagine storiche, geografiche, sociali e culturali del pub- della produzione musicale più recente, con non blico di una determinata località, in modo da infrequenti escursioni nell’ambito del jazz, della trasformare, come si accennava poco prima, musica da film e della “grande” musica leggera. l’arrivo di una banda militare da “semplice” con- 15
certo, in vero e proprio evento. Questo fa sì che que brano, di qualsiasi genere o tradizione mu- la Banda del Corpo non ripeta mai uno stesso sicale. Concertare con una banda vesselliana, concerto in piazze differenti, ma preferisca as- armonizzarne le molteplici situazioni coloristi- sumere come irrinunciabile punto di riferimento che, è affascinante, ma estremamente difficile. la specifica realtà di ogni singola “piazza”. Il Tuttavia, con questo organico, si ha l’opportu- Complesso, del resto, oggi è nelle condizioni di nità di mettere in evidenza anche le minime sot- eseguire qualsiasi tipo di musica di qualsiasi ge- tigliezze, giocando, per esempio, con estrema nere musicale, in un armonico equilibrio fra tra- libertà tra timbri chiari e scuri degli ottoni e dizione e innovazione. La Banda del Corpo, dell’intera famiglia dei flicorni, o sfruttando un infatti, è strutturata secondo i criteri del più maggior numero di strumenti nelle gamme so- ampio organico vesselliano. Per questo motivo, nore più estreme. Nell’organico della grande non si tralascia mai di eseguire nei concerti la banda vesselliana, per concludere, si ha la pos- trascrizione di un brano musicale che si rifaccia sibilità di sfruttare un ventaglio sonoro decisa- a quel tipo di strumentazione; ma, nello stesso mente più ampio, individuando il colore e tempo, non si fa mai mancare il brano originale l’impasto che si avvicina maggiormente al colore per banda, che prevede un organico di minori strumentale originale. dimensioni, o l’arrangiamento più vicino alla Altro nodo importante è il superamento del- musica di largo consumo. Così facendo, il pub- l’eterno dilemma: trascrizioni o opere originali blico - alla fine di un concerto - non solo è sem- per banda? Secondo il Maestro Laserra In- pre soddisfatto perché ha potuto apprezzare la grosso, l’alternativa, semmai, è un’altra: quella capacità degli esecutori della Banda nel riuscire di scegliere tra buona e cattiva musica, a pre- a spaziare tra brani musicali tanto differenti tra scindere dalla sua impronta “genetica”; anche loro, ma è anche maggiormente coinvolto nel- perché una trascrizione di altissimo livello, l’evento artistico, in quanto a ciascun ascolta- come I Pini di Roma di Antonio D’Elia, ha di tore si è offerta la possibilità di riconoscersi nel fatto, se non di diritto, tutti i caratteri di una genere musicale a lui più familiare, venendo in- creazione completamente nuova per sonorità e contro anche a chi non ha particolare dimesti- carattere! È essenziale, infine, che - in sede di chezza con la cosiddetta “musica classica”, o concerto - si spieghi al pubblico presente le mo- non è abituato ad ascoltare un intero pro- tivazioni delle scelte esecutive che stanno alla gramma di musica lirico-sinfonica. base di ogni specifico programma musicale, in L’organico vesselliano, testimonianza preziosis- modo da far risultare in maniera ancora più evi- sima e unica della Nostra cultura musicale - dente questo ricercato “collante” tra passato e quale ci è stata tramandata in pregevolissime futuro. La banda può e deve aprirsi allo spirito trascrizioni e opere originali, che la Banda Mu- di rinnovamento sopra descritto; così facendo sicale della Guardia di Finanza possiede in no- avrà un ottimo futuro, altrimenti rimarrà anco- tevole quantità nei suoi archivi - offre al rata al passato - musicalmente e socialmente Complesso la possibilità di affrontare trascri- parlando - ricoprendo un ruolo sempre più mar- zioni dove la massa strumentale, i timbri e l’im- ginale nella vita culturale del nostro Paese. pasto sonoro sono difficili da ricomporre, come Da questo punto di vista è estremamente signi- quelle wagneriane per esempio; ma nello stesso ficativo lo studio del rapporto tra musica e ci- tempo, mettendo da parte una trentina di ese- nema, inquadrato nell’ambito di un genere cutori, permette di presentare un concerto musicale, quello delle colonne sonore, nel quale strutturato secondo i criteri della symphonic già da una decina d’anni il Complesso strumen- band, modellata su un organico decisamente tale del Corpo è stato un indiscusso pioniere, of- più snello. Si ha quindi la possibilità di inter frendo all’ascolto elaborazioni bandistiche di scambiare gli esecutori secondo le situazioni: grande fascino e forza espressiva. Non si può questa è la differenza più evidente e discrimi- non ricordare, a questo riguardo, il particolare nante fra la tradizione italiana e quella nord eu- format elaborato in collaborazione con l’Accade- ropea o americana. L’organico vesselliano per mia Nazionale di Santa Cecilia, riproposto sem- alcuni è superato, elefantiaco…; al contrario, pre con il medesimo successo ormai da diversi costituisce un grande vantaggio, perché in que- anni presso l’Auditorium “Parco della Musica” sto modo è possibile eseguire realmente qualun- di Roma, nel quale la Banda del Corpo esegue 16
Risveglio Musicale musica da film contestualmente alla proiezione sibili non solo per le idee innovative maturate delle corrispondenti sequenze cinematografiche. dal Maestro Laserra Ingrosso, ma anche perché Un’esperienza del tutto diversa, dunque, dal egli ha avuto ed ha a disposizione un Complesso “semplice” concerto, riproposta, sia pure in dei musicisti eccezionali, accuratamente sele- forme meno complesse, in molte delle esibizioni zionati attraverso concorsi nazionali fortemente del Complesso, in modo da offrire qualcosa di selettivi, ai quali è possibile partecipare solo se nuovo e del tutto inaspettato al pubblico pre- in possesso sia del diploma nel proprio stru- sente. mento, sia della licenza di scuola media supe- Altro significativo aspetto dell’attività artistica riore, il che equivale a una laurea di secondo del Complesso di questi ultimi anni è l’esecu- livello. Gli esecutori della Banda sono degli stra- zione di brani musicali presso le scuole, intro- ordinari professionisti, capaci di eseguire un dotti e commentati “didatticamente” per dare ai concerto solistico dall’oggi al domani, si può dire ragazzi la possibilità di approfondire meglio il senza quasi provare. Non è un caso che spesso messaggio musicale; aspetto tanto più rilevante alcuni di loro vengano chiamati a collaborare se inquadrato nel problema più generale della come aggiunti nelle principali orchestre lirico- crisi che affligge attualmente il mondo musicale sinfoniche italiane, oppure intere sezioni del italiano nella sua interezza, derivante principal- Complesso partecipano come rinforzo in parti- mente dalla disattenzione del sistema scolastico colari pagine del repertorio sinfonico (Ouverture che in Italia non dà la possibilità di avere effet- 1812 di Caikovsky, su esplicita richiesta di tivamente la musica come elemento formativo Zubin Metha) o intervengono come banda di di primaria importanza; la banda, da questo palcoscenico in alcune rappresentazioni liriche punto di vista, può costituire un modello, per (Norma di Bellini, Macbeth di Verdi). Ma, in ag- dare l’opportunità di pensare e credere che nella giunta a ciò, ed è questa una delle caratteristi- scuola la musica debba assolutamente essere che che maggiormente contraddistingue la considerata una componente essenziale del si- Banda Musicale della Guardia di Finanza, c’è stema educativo. da sottolineare che la maggior parte di questi Naturalmente, tali cambiamenti sono stati pos- esecutori ha maturato straordinarie esperienze 17
nell’ambito musicale: chi nella musica barocca, rienze personali di ogni musicista, il che ha ele- chi in quella classica, chi nel jazz, chi nella mu- vato notevolmente il livello professionale e arti- sica sud-americana, chi nella musicologia, chi stico non solo del singolo esecutore, ma anche nella strumentazione bandistica, chi nell’ambito dell’intero Complesso, capace oramai di affron- multimediale; e queste esperienze sono state tare qualsiasi sfida. messe a disposizione dell’intero Complesso che Sono queste, quindi, le chiavi del successo che le ha rapidamente e profondamente recepite, accompagna costantemente le ultime esibizioni quasi per osmosi, sovrapponendole alle espe- della Banda del Corpo: dai concerti al Teatro 18
Risveglio Musicale dell’Opera di Roma o all’auditorium “Parco della della Presidenza del Consiglio dell’Unione Euro- Musica” di Roma in occasione dell’annuale di pea, eseguito nel cortile del Palazzo delle Fi- fondazione del Corpo - sistematicamente pub- nanze alla presenza dell’allora Capo dello Stato blicati in CD/DVD, oltre che teletrasmessi dalla Azeglio Ciampi; nel novembre del 2005, l’ap- RAI - a quelli tenuti al San Carlo di Napoli (2002 plauditissimo concerto tenuto ad Abu Dhabi in e 2006), agli Arcimboldi di Milano (2003), al Pe- occasione del 34° anniversario di fondazione truzzelli di Bari (2009) o al Morlacchi di Perugia degli Emirati Arabi Uniti di fronte alle più alte (2010 e 2013); da quelli eseguiti al Teatro del cariche dello stato emiratino; nell’ottobre del Maggio Musicale Fiorentino (2007 e 2017) o alla 2007 e del 2009, la presenza della Banda Musi- Fenice di Venezia (2008), a quelli tenuti al Bel- cale del Corpo al Festival Verdiano a Parma; la lini di Catania (2005 e 2008), al Teatro Massimo doppia partecipazione del Complesso alla 56ª e di Palermo (2008) e al Donizetti di Bergamo alla 60ª edizione del Festival dei Due Mondi a (2006, 2017, 2018 e 2019); da quelli eseguiti al Spoleto, nel 2013 al Teatro Romano e nel 2017 Politeama di Lecce (2005) o allo Sferisterio di a Piazza Duomo; e, per finire, il concerto tenuto Macerata (2004), a quelli tenuti annualmente a a Torre del Lago per l’inaugurazione della sta- Sanremo dal 2003 al 2006; nei concerti di aper- gione lirica del 2016, contestualmente alle cele- tura e di chiusura della rassegna di concerti brazioni del 90° Anniversario di fondazione della bandistici a Piazza S. Ignazio a Roma, solo per Banda del Corpo. citare alcuni esempi. Nuovi programmi musicali, dunque, più funzio- Tra le più recenti esibizioni della Banda, alcune nali assetti organizzativi e maggiore attenzione in particolare hanno riscosso uno straordinario agli aspetti comunicativi, sociali e culturali successo, sia in termini artistico-musicali, sia dell’esibizione musicale sono i caratteri più evi- di positivo ritorno d’immagine per il Corpo: denti di un radicale ripensamento del “fare mu- nell’ottobre del 2002, la rinnovata partecipa- sica” proposto in questi ultimi anni dalla Banda zione del Complesso alle celebrazioni per il Co- Musicale della Guardia di Finanza; rinnova- lumbus Day a New York (ripetuta nel 2007) con mento che avrà anche un significativo “riscontro un concerto a Ground Zero, luogo simbolo della logistico” nella costruzione di un nuovo mo- coscienza nazionale americana, dove fino ad al- derno auditorium, ideato sulla base dei più so- lora si era esibita la sola Boston Symphony Or- fisticati criteri costruttivi architettonici e chestra; nel giugno del 2003, il concerto fisico-acustici, i cui lavori sono in via di rapida organizzato per l’apertura del semestre italiano ultimazione. 19
Le Interviste di Giuseppe Testa: Elisa Marchetti In questo numero parliamo un po’ con Elisa Mar- misurarmi per la prima volta col pubblico come chetti, concertista, didatta e insegnate di clari- solista, mi ha fatto viaggiare tanto e delle innu- netto alla Musikschle Brittnau e alla merevoli trasferte, con tutto ciò che contorna la Musickscuhule Aarberg. Elisa ha molte cose da musica, conservo bellissimi ricordi. È un’espe- dirci, iniziamo subito la nostra chiacchierata. rienza che consiglio sempre a chiunque, perché formativa sia a livello musicale che umano: è un Maestra Elisa Marchetti, dove e quando inizia momento di grande socialità anche intergenera- il suo cammino per arrivare oggi ad essere do- zionale e interculturale. cente presso diverse Musikschule, le scuole di Grazie alla banda ho condiviso per diversi anni le musica svizzere? Perché questa scelta? prove e i concerti con mio padre: lui ha imparato Il mio percorso inizia ormai più di vent’anni fa in a leggere la musica e a suonare le percussioni ac- maniera non dissimile da quello di molti stru- compagnandomi a lezione quando non avevo an- mentisti a fiato: nella scuola di musica della cora la patente, e così ha iniziato a suonare in banda del paese. Nel 2009 mi sono diplomata al banda con me. Ho stretto importanti legami di conservatorio di Novara e quando, due anni dopo, amicizia che si sono trasformati in tante piacevoli ho terminato il biennio, in Italia non c’era ancora serate in compagnia condivise anche al di fuori la possibilità di iscriversi ai percorsi di studi Ma- della musica; legami che continuano tuttora. Ul- ster, così ho guardato all’estero. Mi è stato forte- timo, ma assolutamente non ultimo, nel mondo mente consigliato di studiare all’Hochschule der delle bande ho conosciuto colui che da diversi Künste di Berna con Ernesto Molinari, che anni è il mio compagno. Insomma, musica e for- avrebbe potuto seguirmi molto bene sia sul clari- mazione, ma anche socialità, amicizia e amore. netto che sul clarinetto basso. Con Ernesto ci siamo piaciuti fin da subito: lui in me ha visto Quanto è importante il contatto con il pub- grande potenziale, io ho avuto una sensazione blico sin da piccoli, per diventare un concer- molto positiva, anche come modo di lavorare, e tista? ho capito che potevo affidarmi a lui per prose- I bambini sono straordinari: se hanno voglia di guire la mia crescita musicale. Subito dopo aver ballare, ballano, anche in mezzo alla strada o conseguito il secondo Master, quello in pedagogia sotto la pioggia, e se hanno voglia di cantare, lo musicale, ho iniziato a fare supplenze più o meno fanno anche a squarciagola, stonando, senza pre- lunghe in Svizzera e oggi ho le mie due classi di occuparsi di cosa pensino gli adulti intorno a clarinetto in altrettante scuole. È passato davvero loro. Sono liberi dai preconcetti e dalle ansie delle pochissimo tempo fra la fine degli studi e la prima aspettative personali proprie di noi adulti, quindi chiamata a scuola; l’ambiente dove lavoro mi sicuramente approcciarsi al pubblico in tenera piace molto, ho colleghi molto dinamici e motivati età può essere un facilitatore per la carriera da e insegno a dei fantastici allievi che mi danno concertista. In realtà non è però così scontato: fa- tante soddisfazioni. cendo due esempi concreti, i bambini timidi pos- sono fare molta fatica a volersi “esporre” così La banda ha avuto un ruolo importante nella tanto, e avere un insegnante che fa vivere nega- sua vita? Se si, quale? tivamente l’esibizione pubblica all’allievo, come La banda è stata fondamentale nella mia vita. fonte di stress e ansia, è sicuramente penaliz- L’ho vissuta in diversi momenti: prima come al- zante. A volte può essere un primo passo in que- lieva della scuola di musica poi come insegnante sto percorso quello di salire sul palco insieme agli dei corsi, l’ho vissuta da musicista e da direttrice. allievi particolarmente piccoli o insicuri, magari Sono nata e cresciuta in questo ambiente e ne eseguendo insieme un bel duetto. Sicuramente parlo sempre molto volentieri. La banda ormai mi cosa invidio, e cosa forse dovremmo imparare un accompagna da 22 anni e mi ha fatto fare tante po’ dai bambini, è la loro freschezza, la loro spon- esperienze musicali e sociali, mi ha fatto affron- taneità: il calcare la scena felici di suonare per tare diversi tipi di repertorio e mi ha permesso di 20
Risveglio Musicale noi e per gli altri, di esprimerci liberamente. Ho visto anche brillare gli occhi a bambini in età prescolare durante la semplice presentazione del Consiglierebbe oggi a un giovane di studiare clarinetto, perché presentandolo imitavo i versi musica? E il clarinetto? degli animali: l’anatra, il gabbiano, l’uccellino, il Assolutamente sì, consiglierei a chiunque, indi- gatto… Alcuni di questi versi poi hanno uno pendentemente dall’età, di avvicinarsi allo studio scopo didattico ben preciso nello sviluppo delle della musica e ai giovani in particolare. Non ne- competenze di base, e quindi a lezione ritaglio cessariamente bisogna diventare poi musicisti. uno spazio di tempo in cui i piccolini, giocando Non voglio dilungarmi qui su tutti i benefici che con questi versi, apprendono. Credo quindi che porta lo studio della musica nello sviluppo delle oltre all’importanza di rispettare lo studio serio connessioni neuronali, della memoria e della per- della musica, questo vada rapportato a un mondo sonalità ad esempio, perché si trovano ottimi ma- che i bambini conoscono, che sentono vicino a teriali in rete e io stessa ho registrato alcuni brevi loro: a volte mi stupisco ancora di quanto in video su questo argomento visibili sui canali Fa- fretta progrediscono lasciandoli “giocare” con lo cebook, Instagram e Youtube di “Quinta Corda”. strumento! Studiare musica ci regala però anche tanti mo- menti di socialità e svago. Proprio parlando di Dal fiato alla musica. Suggerimenti per una svago porto una piccola constatazione di attua- corretta respirazione. Chi più di lei? lità. Nei recenti periodi di lockdown i ragazzi La respirazione è una tematica che ho approfon- hanno intensificato notevolmente il loro rapporto dito tanto nel corso degli ultimi anni perché sa- con lo strumento: erano sempre molto felici di pevo che era un aspetto assolutamente poter partecipare a qualche video a distanza o di suonare in duo con le tracce audio che noi inse- gnanti registravamo per loro. La musica è diven- tata un momento di gioiosa evasione da tutte le limitazioni imposte. Consiglio vivamente poi lo studio del clarinetto. Al di là del fatto che mi accompagna ormai da due terzi di vita, è uno strumento musicalmente molto versatile; ha un suono molto simile alla voce umana, con un timbro caldo e pastoso, e si adatta bene a contesti musicali anche molto di- versi fra loro. Vi regalerà davvero tantissime sod- disfazioni! Quale suggerimento sente di darci per avvici- nare un bambino a questo strumento? I bambini si avvicinano a qualcosa perché ne sono attratti, perché sono curiosi e perché lo per- cepiscono alla loro portata, quindi mi sentirei di consigliare di rapportare il clarinetto alla dimen- sione del bambino, sfruttarne al massimo il lato ludico. A supportare questo delicato lavoro è fon- damentale che l’insegnante abbia anche solide competenze pedagogiche. Ho insegnato e insegno a diversi allievi di 7 e 8 anni ai quali racconto tante storie musicali per spiegare loro l’impostazione e la tecnica di base. A distanza di settimane i bambini si ricordano di quei brevi racconti e basta un breve accenno a queste storie perché correggano subito gli errori Elisa Marchetti sulla tecnica di base collegata. 21
migliorabile del mio modo di suonare, e il miglio- alle esigenze dell’allievo, e con un bravo profes- ramento portato da una corretta respirazione è sionista possiamo certamente riuscire a creare stato tangibile. Il suggerimento più facile e allo un ambiente di lavoro ottimale, ma l’insegnante stesso tempo più difficile che dò sempre è quello ideale credo vada cercato dentro di noi. di ascoltare il proprio corpo. È il nostro corpo Dopo aver impostato correttamente un allievo si stesso, se lo ascoltiamo con attenzione, a sugge- parte a lavorare, per così dire. O meglio, dopo rirci come respirare in maniera fisiologica, col aver impostato correttamente un allievo si inizia diaframma che si contrae verso il basso, i muscoli una nuova fase didattica; c’è tutto un mondo da intercostali che espandono la gabbia toracica e i scoprire attraverso il quale il nostro insegnante muscoli trapezio e sternocleidomastoideo che al- ci guida. Per portare un esempio concreto vorrei zano la spalla permettendo ai polmoni di riem- ricordare uno dei miei insegnanti, il M° Sandro pirsi interamente fin dalla base. Questa Tognatti. Sandro mi ha fatto lezione durante il percezione interna si sviluppa generalmente a Biennio in conservatorio, quindi la mia forma- partire dall’adolescenza e si può acuire tantis- zione di base era già conclusa da diversi anni. Da simo, con un po’ di abitudine, nel periodo post- lui ho imparato ad esempio come essere espres- adolescenziale. siva facendo “meno”, sgrezzando la mia espressi- Appoggiate una mano sul vostro torace e l’altra vità musicale, spesso alleggerendo le linee sull’addome e ascoltatevi respirare: cosa sta suc- tematiche. A volte gli studenti pensano che per cedendo all’interno del vostro corpo? Quale zona essere espressivi si debba fare per forza qualcosa si gonfia? Per una corretta respirazione, sentite il nella musica, e così facendo si appesantisce l’ese- movimento che parte dall’addome e si sposta cuzione, che a volte diventa manierata. Con San- verso l’alto al torace. Sembra una cosa com- dro abbiamo lavorato tanto in quei due anni sulla plessa, ma in realtà respirare bene è quasi l’arte semplicità esecutiva, eppure allo stesso tempo del “non fare”: di tutto quanto dobbiamo appren- sul far musica, sul dare espressività ai brani che dere per suonare uno strumento musicale, respi- eseguivo senza per forza risultare pesante o esa- rare è forse l’unica cosa innata. gerata in quello che facevo. Si potrebbe quasi dire Sottolineo ancora un termine che ho usato poco che dopo l’impostazione, che rappresenta le no- sopra: “fisiologico”. Più si rispetta il proprio stre fondamenta, si può partire a costruire il grat- corpo, la sua struttura e i suoi meccanismi fisio- tacielo. logici e più è facile respirare bene, senza alcuno sforzo da parte nostra. Pensate poi di trasformare Nei conservatori italiani ci sono bravi inse- in musica l’aria che inspirate, come un cantante. gnanti, ma per vincere i concorsi nelle orche- Lo strumento musicale proprio dell’uomo è la stre sembra che sia necessario studiare con voce, il canto, ed è proprio da questa capacità in- grandi concertisti. Come mai secondo lei? nata, il cantare, che dobbiamo partire. È vero, nei conservatori italiani ci sono tantissimi insegnanti bravi e preparati. Io ho avuto la for- Esiste l’insegnante ideale? Data una corretta tuna di preparare i passi d’orchestra con inse- impostazione, cosa rimane da insegnare? gnanti che a loro volta li avevano già suonati in Spesso tendiamo a confondere il concetto di in- orchestra e che quindi ne conoscevano i minimi segnante ideale con l’insegnante che, da studenti, dettagli e le malizie. Addirittura alcuni passi, lad- prediamo come modello; credo invece che l’inse- dove era importante farlo, li abbiamo suonati in- gnante ideale, in realtà, siamo noi stessi. Noi sieme, con il mio insegnante che suonava l’altra siamo l’insegnante con cui studiamo per la mag- linea del clarinetto o del clarinetto basso, come gior parte del tempo e, con gli anni, con la pratica ad esempio per il Sacre du Printemps di Stravin- e con tanta onestà verso di noi possiamo davvero sky. arrivare ad essere il nostro insegnante ideale. Chi Studiando con un concertista si va ancora oltre. meglio di me conosce i pregi, i difetti, le debolezze, Il concertista è un professionista che suona rego- i punti di forza e le esigenze di Elisa Marchetti? larmente in un’orchestra e ne conosce il suono e Nel nostro percorso di studi si possono incontrare l’espressività, magari viene chiamato a collabo- degli insegnanti buoni, persone meno capaci o rare con altre orchestre e sicuramente ha suo- meno preparate, insegnanti più o meno sensibili nato con diversi direttori: tutto ciò gli permette di 22
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