Prospettive per il 2018 di Swissquote
←
→
Trascrizione del contenuto della pagina
Se il tuo browser non visualizza correttamente la pagina, ti preghiamo di leggere il contenuto della pagina quaggiù
Prospettive per il 2018 di Swissquote ◚⯎ Peter Rosenstreich Arnaud Masset Vincent-Frédéric Mivelaz Head of Market Strategy Market Analyst Market Analyst +41 58 226 29 06 +41 58 226 26 36 +41 58 721 96 94 peter.rosenstreich@swissquote.ch arnaud.masset@swissquote.ch vincent-frederic.mivelaz@swissquote.ch www.swissquote.eu
◚⯎ Sommario Vista dall’alto 3 Crescita diffusa (finalmente!) 3 È arrivata la reflazione 3 La politica monetaria rimane espansiva 4 Pensieri a notte fonda 5 L’azionario globale può salire ancora 6 Le materie prime soffrono ancora per l’eccesso di offerta 7 Cosa monitorare nel 2018 8 Fed determinata a combattere l’inflazione 8 Dalla Spagna emergerà un’Europa unificata 8 La Cina occupa il vuoto politico 9 Le criptovalute sono il vero voto “populista” 9 I Mercati Emergenti trainano la crescita 10 USA 11 Crescita / Inflazione / Politica monetaria / Incognita X 11 Area dell’euro 14 Crescita / Inflazione / Politica monetaria / Incognita X 14 Regno Unito: rallentamento dovuto all’incertezza della Brexit 16 Crescita / Inflazione / Politica monetaria / Incognita X 16 Svizzera 18 Crescita / Inflazione / Politica monetaria / Incognita X 18 Rapida panoramica sul forex 20 Previsioni Macro 24 Previsioni Globali Valute 27 2
Prezzo (USD) % 120 USDJPY 0.7 TIPS a 10 anni USA 0.6 118 0.5 116 0.4 Vista dall’alto 114 0.3 112 0.2 110 0.1 Crescita diffusa (finalmente!) 108 0 01.2017 02.17 03.17 04.17 05.17 06.17 07.17 08.17 09.17 10.17 11.17 12.17 Da quasi 10 anni il mondo non era più così ottimista sulle prospettive di crescita dell’economia globale. Non solo perché si prevede che la ripresa globale conti- nuerà nel 2018, ma anche perché si diffonderà nel mondo. Da molto tempo non si prevedeva una crescita economica positiva per tutti i paesi G20. La maggiore sorpresa è arrivata dalla crescita in Europa, non si è poi materializzato il pessi- Maggioranza delle nazioni mismo sul riequilibrio cinese e negli USA c’è stata addirittura un’accelerazione Prezzo Nuove Abitazioni (£) nella fase iniziale o intermedia 4500 12 del ciclo economico nella seconda metà dell’anno. Mentre alcune nazioni, come gli 4000 USA, sono più 10 vicine a un ciclo economico maturo, altre, come l’Europa, 3500 Crescita reale PIL (%) USA PERIODO DI PREVISIONE sono in una fase iniziale o intermedia del ciclo. La disper- 3000 15 Area dell'euro 8 Cina sione suggerisce che il rallentamento di un’area verrà 2500 Giappone 6 probabilmente recuperato altrove. Suggerisce inoltre 2000 10 Mondo 1500 4 che, nonostante il calo della disoccupazione e del gap 10005 nella produzione, è meno probabile il surriscaldamento Nuovi ordinativi costruzioni Regno Unito 2 500 di una singola economia. Con la crescita stabile del PIL 0 0 Prezzo nazionale abitazioni Regno Unito 0 nei mercati sviluppati e un’accelerazione della crescita 2012 2013 2014 2015 2016 2017 -5 nei mercati emergenti, prevediamo che l’economia glo- bale cresca di un sano 3,4% (in rialzo rispetto al 3,2% 2002 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 16 18 19 del 2017). Si tratta del ritmo più rapido dal 2011. Fonte: Swissquote Bank, Bloomberg È arrivata la reflazione Punti Base 400 Miglioramento diffuso delle prospettive d’inflazione 300 La crescita dovrebbe migliorare costantemente, ma la Inflazione prezzi al consumo (%) pressione sui prezzi sarà limitata, trainata dai consumi 200 3.5 interni e dal commercio estero. Nelle economie avan- 100 3 2016 2017 2018* 2019* * PERIODO DI PREVISIONE zate l’inflazione rimane debole, malgrado la crescita 2.5 0 robusta e i mercati del lavoro tesi. Continueranno a tener 2 Spread rendimenti 30-2 anni -100 banco questioni annose, quali l’invecchiamento della 1.5 -200 popolazione, la crescita più debole della produttività e la 1 1978 80 82 84 86 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06 08 10 12 14 16 globalizzazione. Tuttavia è prematuro dichiarare morta la 0.5 curva di Phillips. Nel 2018 assisteremo probabilmente a una marginale accelerazione delle retribuzioni, perché la 0 USA Area dell'euro Cina Giappone Mondo tensione sui mercati occupazionali risulterà più evidente. -0.5 L’inflazione globale dovrebbe salire gradualmente, ma a Fonte: Swissquote Bank, Bloomberg un ritmo che difficilmente spaventerà i banchieri centrali. I mercati sviluppati dovrebbero mostrare una tendenza al rialzo per gran parte del Unità 2018, barile (BBL) visto il USD 3000 70 diffuso recupero delle dinamiche inflattive. Tuttavia, gran parte delle econo- WTI Bacino permiano Petrolio da scisti Bakken 60 mie sviluppate - fra cui quelle cui soprintendono Fed e BCE - faranno 2500 fatica a Scisto Eagle Ford 50 raggiungere l’obiettivo del 2% per l’IPC di fondo. Per i mercati2000emergenti le 40 prospettive sono più eterogenee. Nonostante l’attuale calo, in1500Asia, escluso il Giappone, l’inflazione dovrebbe crescere visibilmente, trainata da Cina e India. 30 1000 L’America Latina, invece, soffre a causa dei prezzi bassi delle materie prime e 20 500 l’inflazione subirà un’ulteriore moderazione, anche in Messico e in Cile. 10 0 0 06 07 08 09 10 11 12 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 2015 2016 2017 3
La politica monetaria rimane espansiva L’ottimismo generale si basa principalmente sul fatto che la politica monetaria sosterrà condizioni finanziarie favorevoli, generate da un’ulteriore espansione del bilancio. È difficile sostenere che la politica monetaria accomodante non abbia sostenuto la propensione al rischio, cosa che ha consentito agli investitori di trascurare questioni di breve termine. L’economia globale dovrebbe espan- dersi, sebbene a un ritmo più lento di quello visto di recente. Negli USA, l’infla- zione aumenterà per effetto dei mercati del lavoro più tesi e del miglioramento delle pressioni sulle retribuzioni, che sosterranno diffusamente rendimenti più elevati. Ciò nonostante, fattori specifici legati ai singoli paesi mostrano che la divergenza fra le politiche monetarie continuerà nella prima parte del 2018. Delle tre principali banche centrali, nel 2018 solo la Fed dovrebbe avanzare len- tamente verso la normalizzazione, con tassi d’interesse più alti e una riduzione del bilancio. La Banca del Giappone (BoJ) e la Banca Centrale Europea (BCE) probabilmente ricorreranno a misure di micro-tuning - come l’adeguamento dei programmi di allentamento quantitativo - ma ciò avrà conseguenze limitate sui mercati, perché i bilanci continueranno a gonfiarsi e non ci sono rialzi in programma per il 2018. La banca centrale cinese (People Bank of China, PBoC) dovrebbe aumentare i tassi d’interesse solo di 25 punti base nel T4 del 2018. Questa impostazione farà rimanere i tassi d’interesse dei mercati sviluppati in Interventi estremi di politica monetaria hanno trainato le territorio ampiamente negativo e quindi gli investitori continueranno ad andare valutazioni dell’azionario a caccia di rendimenti. Forse in questo contesto il rischio % maggiore è rappresentato dal Giappone. Sembra sempre 2500 40 PERIODO DI PREVISIONE dell'euro più probabile una variazione della politica monetaria da 35 pone parte della BoJ, che ha ridotto l’importo dei suoi acquisti 2000 30 do di titoli JGB, segnalando che l’obiettivo del rendimento 25 1500 del decennale potrebbe aumentare di 25 punti base 20 entro la metà del 2018. 1000 15 Le prospettive positive indicano che non c’è necessità di Indice MSCI World 10 politiche di emergenza dalle banche centrali, come quel- 500 5 le intraprese dopo la crisi finanziaria nel 2007-2008. Le Asset banche centrali G4 % PIL 0 0 6 16 18 19 banche centrali hanno però pochi strumenti per gestire 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 una crisi o una recessione economica ordinaria. Pertanto Fonte: Swissquote Bank, Bloomberg i mercati sono pericolosamente esposti e sospettiamo che queste preoccupazioni siano il catalizzatore del trend verso normalizza- % zione. Sono quindi due i messaggi chiave: il primo è che le banche 16 centrali saranno probabilmente prudenti nella definizione delle politiche;14 il secondo è S&P 500 Earning Yields Rendimenti decennali USA che la soglia per fornire una dose di aiuti tramite la politica monetaria 12 è elevata. 10 8 6 endimenti 30-2 anni 4 2 10 12 14 16 0 1980 82 84 86 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06 08 10 12 14 16 4 USD Crescita reale PIL (%) 70 8 Crescita PIL a/a (%) Crescita PIL 2018 60 6
USA Pensieri a notte fonda Crescita reale PIL (%) PERIODO DI PREVISIONE 15 Area dell'euro Cina Giappone 10 Mondo È interessante notare che la crescita non è positiva solo dal punto di vista economico, ma anche da quello sociale. Lo scenario macroeconomico 5 glo- bale rimane insidioso: le continue tensioni in Medio Oriente (la fumosità del giovane principe ereditario saudita, l’annuncio degli USA sullo spostamento 0 dell’ambasciata a Gerusalemme), la Brexit e tutte le questioni legate al presi- -5 dente Trump (per nominarne alcune, la guerra verbale con la Corea del Nord, il protezionismo, l’incertezza della sua politica interna). Tuttavia,2002la storia 03 04 ci 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 16 18 19 insegna che, quando le economie funzionano, diminuisce il rischio che i nodi vengano al pettine. Ciò non significa che questa previsione sia per forza esat- L’appiattimento dei rendimenti indica rischi di recessione ta, ma per ora il rischio è più basso. Alla luce di queste Punti Base premesse, noi continueremo a smorzare i clamori e a 400 utilizzare l’esito meno estremo come guida per le nostre 300 decisioni d’investimento. Strategia che ha funzionato 200 molto bene nel 2017. Se riusciremo a sopravvivere alla volatilità generata da Trump, il 2018 dovrebbe essere 100 una passeggiata (scherziamo!). 0 Spread rendimenti 30-2 anni Detto questo, quotazioni elevate e stabilità sociale di- -100 pendono dal costante miglioramento delle prospettive -200 di crescita. Se dovessimo assistere a un’accelerazione o 1978 80 82 84 86 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06 08 10 12 14 16 a un rallentamento, sarebbe difficile giustificare i prezzi Fonte: Swissquote Bank, Bloomberg attuali. Le curve dei rendimenti USA non segnalano più una recessione, ma ciò non significa che i rischi siano scomparsi. Uno shock negli scambi – dovuto, per esempio, alla politica protezionistica di Trump (MAGA) – altererebbe ra- pidamente le prospettive di crescita. Il secondo grosso rischio è un passo falso a livello di politica – per esempio Unità barile (BBL) se USD 3000 70 le banche centrali reagissero asimmetricamente all’aumento delle prospettive WTI Bacino permiano Petrolio da scisti Bakken 60 d’inflazione. La presidente della Fed Yellen (cui presto succederà Jerome 2500 Powell) Scisto Eagle Ford 50 ha ammesso pubblicamente di non sapere con esattezza perché 2000 l’inflazione non si sia ripresa. Definire una politica monetaria sulla base di dinamiche 1500 inspiegabili 40 non è certo facile, né può dare verosimilmente esiti positivi. Un’improvvisa ac- 30 1000 celerazione dell’inflazione potrebbe provocare un repentino riprezzamento del 20 500 corso della politica dei tassi della Fed. Anche la strategia di riduzione del bilancio 10 della Fed presenta un rischio. Dopo dieci anni di interventi della Fed, 0 ridurre gli 0 06 07 08 09 10 11 12 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 acquisti di debito USA dai mercati potrebbe avere conseguenze imprevedibili. 2015 2016 2017 Tasso di Disoccupazione (%) 12 10 Fiducia dei Consumatori UE Tasso di Disoccupazione UE 10 0 8 -10 6 -20 4 -30 2 -40 0 2001 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 5
% 2500 40 A PERIODO DI PREVISIONE a dell'euro 35 a ppone 2000 30 ndo L’azionario globale può salire ancora 1500 25 20 1000 L’azionario globale ha cavalcato una straordinaria onda rialzista, evidenziata da 15 un rally generalizzato nel 2017, con l’indice MSCI World in rialzo del 20%. Si Indice MSCI World 10 500 moltiplicano le previsioni di una correzione dovuta alla sopravvalutazione. Alla 5 Asset banche centrali G4 luce del contesto attuale, noi siamo scettici: il fatto che i mercati siano 0 su livelli % PIL 0 16 16 18 19 elevati, non significa necessariamente che un calo sia imminente. La2006 complessi- 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 tà deriva dalla mancata comprensione di dove si trovi esattamente il mondo nel Le azioni rimangono più ciclo economico e di ciò che succederà con i prossimi attrattive dei bond interventi delle banche centrali. Se il ciclo economico % è in una fase di stasi, di solito la crescita delle retribu- 16 zioni diminuisce perché cresce poco l’indebitamento 14 S&P 500 Earning Yields Rendimenti decennali USA societario, che a sua volta frena i prezzi delle azioni. A 12 10 nostro avviso, tuttavia, siamo ancora nella fase espansiva 8 iniziale della crescita economica. Il momentum solido 6 endimenti 30-2 anni della crescita e le condizioni finanziarie generose con- 4 tinueranno a sostenere gli utili delle società, nonostante 2 alcuni aspetti negativi, come il rallentamento dell’attività 10 12 14 16 0 delle imprese (che rimane comunque superiore alla ten- 1980 82 84 86 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06 08 10 12 14 16 denza storica in alcune aree). Inoltre, le alternative non Fonte: Swissquote Bank, Bloomberg sembrano allettanti. Le fasi iniziali della stretta delle ban- che centrali segnalano dinamiche di crescita e intanto i tassi USA sono di gran lunga inferiori alla media storica. Mentre le banche centrali alzano gradualmente i tassi in tutto il mondo, resta valido il fattore chiave dell’apprezzamento degli USD asset. La curva dei rendimenti USA è piatta, ma è necessaria una sua inversione Crescita reale PIL (%) 70 completa prima che sia probabile una correzione. 8 Crescita PIL a/a (%) Crescita PIL 2018 60 6 50 4 40 2 30 0 20 -2 10 Bilancia dei pagamenti -4 complessiva (% di PIL) 0 07 08 09 10 11 -6 China Hong Kong India Indonesia Malesia Filippine Singapore Tailandia Vietnam % so di Disoccupazione (%) 3.5 12 3 2.5 IPC 10 IPC di fondo 2 8 1.5 1 6 0.5 0 4 -0.5 2 -1 -1.5 0 -2 15 16 17 2002 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 6 % % 0.7 3.5 USA Regno Unito 0.6 3 Svezia Germania
5 0 -5 Le materie 2002 03 04prime 05 06 soffrono 07 08 09 ancora 10 11 12 13 14 15 16 16 18 19 per l’eccesso di offerta La crescita globale continua a essere solida e generalizzata, trainata dall’attività Punti Base industriale e dagli investimenti, che sostengono le prospettive per le materie 400 I prezzi del prime. Esprimiamo un giudizio rialzista, perché gli sforzi per limitare l’eccesso petrolio di offerta confluiranno in un aumento della domanda. Per quanto riguarda il 300 spingono comparto Energia, ci aspettiamo che il Brent si attesti a una media di $65 e il 200 la produzione WTI a $60 al barile. L’inclusione di Nigeria e Libia e la proroga dei limiti alla produzione 100 dell’OPEC (che dovrebbero scadere nel T1 del 2018, ma saranno di scisti estesi) sosterranno l’equilibrio del mercato. La produzione di scisti bituminosi 0 negli USA continuerà, però, a reagire ai prezzi del petrolio, arginando i rialzi. Per -100 quanto concerne i Metalli di base, la fiducia nell’espansione globale, Spread rendimenti l’ot- 30-2 anni timismo contrario al consenso per la Cina e le aspettative limitate sui rialzi -200 del tasso d’interesse della Fed ci fanno rimanere sul lato lungo. Siamo invece 1978 80 82 84 86 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06 08 10 12 14 16 meno rialzisti sui metalli preziosi, giacché le banche centrali si muovono verso la normalizzazione e la domanda di “riserve di valore” per proteggersi da even- tuali interventi di politica eccessivi diminuirà. Inoltre, l’ascesa delle criptovalute fornisce agli investitori delle alternative. Ultimamente le materie prime agricole sono rimbalzate dai minimi e per loro il contesto è positivo. I prezzi del petrolio spingono la produzione di scisti Unità barile (BBL) USD 3000 70 WTI Bacino permiano 2500 Petrolio da scisti Bakken 60 Scisto Eagle Ford 50 2000 40 1500 30 1000 20 500 10 0 0 06 07 08 09 10 11 12 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 2015 2016 2017 Fonte: Swissquote Bank, Bloomberg Tasso di Disoccupazione (%) 12 10 Fiducia dei Consumatori UE Tasso di Disoccupazione UE 10 0 8 -10 6 -20 4 -30 2 -40 0 7 2001 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17
Cosa monitorare nel 2018 Fed determinata a combattere l’inflazione Proprio come i critici definirono la band The Clash all’uscita del loro primo album omonimo, al momento la politica monetaria delle banche centrali è “l’unica cosa Il movimento dei che conta”. E la Federal Reserve è in cima alla classifica. Il movimento dei prezzi prezzi degli asset degli asset global sarà legato direttamente alle decisioni della Fed e di altre global sarà legato banche centrali. A nostro avviso, la politica monetaria espansiva è la ragione principale delle quotazioni attualmente eccessive. Tuttavia, finché non vi sarà direttamente alle uno sforzo coordinato di un gruppo di banche centrali verso la “normalizza- decisioni della Fed zione”, la propensione al rischio troverà cieco supporto. Mentre molte banche e di altre banche centrali dei mercati sviluppati chiedono ai mercati di essere pazienti, la Fed è centrali. pronta a scattare se l’inflazione migliorasse. Noi prevediamo una crescita del PIL del 2,2% per l’economia USA nel 2018 e il restringimento del mercato del lavoro dovrebbe far tornare l’indice PCE di fondo all’1,8% annuo. Nonostante l’economia vigorosa e la tensione sui mercati occupazionali, l’assenza d’infla- zione lascia perplessi. Questioni che potrebbero influire sull’inflazione e preoc- cupare la Fed sono i rischi che potrebbero derivare dalle future politiche fiscali e dalla politica commerciale del presidente Trump, visto il suo stile di gestione volubile. Dopo il rialzo del tasso d’interesse di dicembre, ampiamente previsto, crediamo che la Fed alzerà i tassi tre volte nel 2018. Tuttavia, nonostante le prospettive modeste, la Fed è sempre pronta a intervenire, in previsione di un urto inaspettato dai mercati del lavoro ultratesi che spingerebbe la crescita delle retribuzioni e l’inflazione dei prezzi al consumo. Invece di stare svogliatamente a guardare, la Fed restringerà lentamente la politica, attraverso i tassi d’interesse e la riduzione del bilancio. Oltre che dalla sua paranoia per il rialzo dell’inflazione, la Fed è motivata - seppur in misura minore - anche dal desiderio di riprendere il controllo di strumenti di politica monetaria sfruttati fino all’esaurimento nella lotta contro la crisi finanziaria globale e la stagnazione che ne è derivata. Dalla Spagna emergerà un’Europa unificata L’“Americanizzazione” dell’Europa procede spedita. È difficile non considerare i recenti eventi in Catalogna come una svolta nell’esperimento dell’Unione Europea. Nonostante gli appelli dalla Catalogna e dalla comunità internazio- nale a condannare la brutale repressione della polizia del referendum sull’in- dipendenza, Bruxelles e gran parte degli stati membri non hanno denunciato la violenza. C’è stata una potente sterzata verso l’integrazione, con le voci della minoranza strutturalmente soppresse dalla maggioranza. Questi eventi inquietanti seguono a ruota le vittorie nette nei paesi fondatori dell’Unione – in Francia Macron e in Germania Merkel, entrambi sostenitori di una maggiore e più rapida integrazione dell’UE. L’inizio del 2017 aveva portato timori di un disfacimento dell’UE, poiché l’ascesa del populismo sembrava indicare la fine del federalismo. Ma, in vista del 2018, l’Europa è unita e sta migliorando dal 8
punto di vista economico. Nel 2018 arriveranno decisioni cruciali per il futuro dell’Eurozona e dell’UE. Nella sua storia, l’UE è stata afflitta da preoccupazioni per una possibile frammentazione e si temeva che questioni minori avrebbero portato alla dissoluzione dell’unione. Permarrà l’incertezza sull’indipendenza in Catalogna, sulle elezioni in Italia, sull’austerità in Grecia, ma è meno probabile che essa gravi sull’UE unita o che generi uno shock. Noi crediamo che ciò sia dovuto al potente trio formato da Macron, Merkel e Draghi. È una teoria che influirà profondamente nello scontare eventi come la Brexit e le elezioni italiane. La Cina occupa il vuoto politico L’interesse di Trump per la militarizzazione dell’Asia ha creato per la Cina un’op- portunità per diventare l’indiscussa potenza regionale. Nel 2018 l’economia A giudicare dal cinese dovrebbe rallentare leggermente rispetto al 6,6% per effetto del cauto Forum Economico restringimento della politica monetaria, che mira ad arginare i prestiti attraverso Mondiale di Davos il sistema finanziario “ombra” del paese. La Cina continua a varare riforme che penalizzano la crescita e che ne hanno generato un rallentamento sostenuto. e dal Congresso del Indiscusso è però il predominio economico regionale della Cina, che ora sta di- Partito comunista ventando anche politico. Agevolata dal comportamento volubile del presidente cinese del 2017, Trump, la Cina ha assunto il nuovo ruolo di leader regionale e globale. Negli anni Xi Jinping e la Cina Ottanta, Deng affermò che, mentre il paese cresceva, la Cina doveva “aspettare sono pronti il suo momento e restare nell’ombra” in politica estera. A giudicare dal Forum a entrare in scena. Economico Mondiale di Davos e dal Congresso del Partito comunista cinese del 2017, Xi Jinping e la Cina sono pronti a entrare in scena. In vista del 2018, il mondo deve collaborare con una Cina sicura di sé e colossale dal punto di vista economico. La Cina guiderà con sforzi diplomatici soft la rinegoziazione del nuovo TPP, che si chiamerà Comprehensive Progressive Trans-Pacific Part- nership (CPTPP), e il programma infrastrutturale da $900 miliardi per la Nuova Via della Seta. Com’è evidente, la cintura economica costituita dalla Via della Seta Cinese e dalla Via della Seta Marittima del 21° Secolo cinge una porzione vastissima del planisfero. Crediamo che la direzione e il ritmo delle riforme di mercato si baserà meno sugli orientamenti di altri stati e organizzazioni so- pranazionali, e più sugli sforzi interni per consolidare il modello ibrido cinese, che abbraccia politica ed economia. Inoltre, gli ultimi sviluppi politici, emersi al Congresso del partito, puntano a un ruolo crescente della pianificazione centralizzata per evitare flessioni cicliche che potrebbero mettere a repentaglio il potere del Partito Comunista. Le criptovalute sono il vero voto “populista” Le criptovalute sono diventate la “Gray Matter Technologies” degli investitori. Ma prima di andare tutti ad aprire laboratori di metanfetamina, dovremmo ca- pire che in questo universo innovativo ci saranno altre opportunità. È probabile che l’apprezzamento stupefacente di Bitcoin sia solo uno dei tanti in questo spazio innovativo. L’elezione inaspettata di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti viene considerata ampiamente reazionaria – meno incentrata sull’e- 9
2500 40 PERIODO DI PREVISIONE dell'euro 35 pone 2000 30 do 25 1500 20 1000 15 lezione di un singolo, e vista piuttosto come espressione di un’opinione 500 contro Indice MSCI World 10 un sistema malato. A nostro avviso, ciò che sta spingendo l’utilizzo delle valute 5 Asset banche centrali G4 alternative e la loro traiettoria rialzista è proprio questo malcontento 0 diffuso. % PIL 0 6 16 18 19 Gli interventi delle banche centrali negli ultimi 40 anni – che hanno2007 2006 subito 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 un’accelerazione negli ultimi dieci – hanno eroso completamente la fiducia delle persone nel monopolio statale sulla moneta. Con l’espansione del suo bilancio, la Fed ha creato dal nulla 4 mila dei 20 mila miliardi di dollari % globali in stimoli. Il governo non viene più limitato dall’offerta basata sul mercato, è 16 noto che con le materie prime reali – come l’oro e l’argento – si è14abusato della S&P 500 Earning Yields Rendimenti decennali USA 12 fiducia della gente. Riconosciamo che parte dell’apprezzamento delle valute 10 alternative è dovuto a trading speculativo e a tecnologie rivoluzionarie, ma gran 8 parte degli utenti sono persone normali che non credono più che il governo 6 endimenti 30-2 anni possa proteggere la loro ricchezza. L’aspetto di decentralizzazione delle valute 4 alternative sta consentendo agli abitanti di Venezuela e Zimbabwe di sfuggire 2 a regimi oppressivi ed economicamente negligenti. Per quanto0 le correzioni 10 12 14 16 siano inevitabili, le valute alternative sono ormai un dato di fatto.1980 82 84 86 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06 08 10 12 14 16 I Mercati Emergenti trainano la crescita ME asiatici posizionati per un apprezzamento degli asset Il graduale movimento della Fed e le prospettive equi- USD Crescita reale PIL (%) 70 librate sulla crescita globale continueranno a spingere 8 Crescita PIL a/a (%) 60 gli investitori del forex ad acquistare valute dei ME che 6 Crescita PIL 2018 50 rendono di più. Non si prevede un rafforzamento dell’U- 4 40 SD, perché il biglietto verde è costoso dal punto di vista 2 30 del rendimento reale e i trader preferiscono operazioni 0 20 di carry trade a bassa volatilità. I mercati utilizzeranno 10 l’USD per finanziarie operazioni di carry trade su ME -2 Bilancia dei pagamenti 0 ad alto beta, creando una pressione costante sull’USD. -4 complessiva (% di PIL) 7 08 09 10 11 Oltre ai rendimenti, gli investitori seguono anche le di- -6 China Hong Kong India Indonesia Malesia Filippine Singapore Tailandia Vietnam namiche di crescita, che rendono sostenibile un rally dei ME. Nel 2017, i mercati emergenti hanno continuato a Fonte: Swissquote Bank, Bloomberg crescere più velocemente di quelli sviluppati, rendendo di più. Probabilmente o di Disoccupazione (%) questo trend continuerà anche nel 2018. Nel 2017, la crescita del PIL % nei mercati 3.5 12 emergenti dovrebbe attestarsi al 4,5% - livello massimo dal 2015 3 – rispetto 10 al 2,10% dei mercati sviluppati. Il protezionismo è stato il termine 2.5 tormentone IPC IPC di fondo d’inizio 2017, dopo che Trump che si è ritirato rapidamente dal TPP 2 e ha messo 8 1.5 in discussione il NAFTA. La retorica si è però smorzata velocemente 1 e il ritmo 6 degli scambi è aumentato su scala globale. L’indice Baltic Dry0.5è risalito dai 4 minimi, toccando un massimo da due anni sulla scia della domanda 0 in crescita. -0.5 2 Le previsioni sulla crescita globale sono salite al 3,6% per il 2018,-1 perché sono state riviste al rialzo le prospettive per i mercati sviluppati. Per i ME, -1.5 nel 2018 ci 0 15 16 17 sarà un ulteriore aumento degli scambi internazionali. La Cina ha -2 sottoscritto 2002 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 15 accordi di libero scambio con 23 paesi e regioni. Il protezionismo continuerà a trovare posto sulle prime pagine dei giornali, ma le azioni concrete saranno blande, anche quelle dell’amministrazione Trump. Gli scambi fra i ME forniranno una certa protezione contro il rallentamento della crescita, un rafforzamento dell’USD e l’incertezza politica in USA, UE e Giappone. % % 0.7 3.5 USA Regno Unito 0.6 3 Svezia Germania 0.5 2.5 Svizzera 10 2 0.4 1.5 0.3 1
-0.5 2 -1 -1.5 0 -2 15 16 17 2002 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 % 0.7 USA % 3.5 USA Regno Unito 0.6 3 Svezia Germania 0.5 Il 2017 ha rafforzato l’idea che la politica e l’economia statunitensi 2.5 funzionano Svizzera 0.4 separatamente. Nonostante l’incertezza e i rischi generati dal presidente 2 Trump, 0.3 l’economia USA ha continuato a migliorare. L’espansione prosegue da quasi 1.5 10 anni. L’inflazione debole e l’aumento della produttività lasciano 1 presagire 0.2 un’ulteriore accelerazione della crescita nel 2018. La pressione sul lavoro farà 0.5 0.1 0 aumentare i salari, spingendo al rialzo anche i rendimenti – anche se a un ritmo 0 -0.5 che non spaventerà gli investitori. Continuiamo a suggerire agli investitori di 11.17 12.17 -1 ignorare i tweet di Trump e concentrarsi sulla congiuntura solida. 2012 2013 2014 2015 2016 2017 Crescita Fiducia elevata ma spesa inattendibile Con l’approssimarsi del 2018, i dati economici interni % 12 sono migliorati – soprattutto nel T4 - facendo salire le 120 Indice Università del Michigan Fiducia dei consumatori 1.2 10 previsioni su base annua al 2,4%. Lo slancio superiore 100 Spesa Consumatori USA % mensile 1 alle attese, trainato dal gap positivo nella produzione 0.8 8 80 e dalla bassa disoccupazione, indica che nel 2018 la si- 0.6 6 tuazione migliorerà ancora. La disoccupazione scenderà 60 0.4 4 verosimilmente sotto il 4%, esercitando pressione sui 0.2 40 costi del lavoro e spingendo i datori di lavoro a investire 0 2 più in capex che nel personale. Questo cambiamento 20 -0.2 0 contribuirà a stimolare la produttività. L’approvazione 0 -0.4 2017 del decreto di legge sulla riforma fiscale indica che po- 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 trebbero esserci altre vittorie legislative. Stando alle sti- Fonte: Swissquote Bank, Bloomberg me, questo pacchetto marginalmente espansivo fornirà stimoli pari a mille miliardi di dollari nei prossimi 10 anni. Vista l’economia già calda, l’effetto sarà minimo, nel primo anno genererà un +0,2% del PIL. Avrà, tuttavia, un effetto asimmetrico, infatti il deficit aumenterà dello 0,5%. Ora l’attenzione si sposterà sul pacchetto per le infrastrutture promesso da Trump, che avrebbe un forte impatto diretto sull’economia USA. Con i Repubblicani che IPC annuo controllano di misura la Camera e il Senato e iniziano ad assaporare la vittoria, 3 la probabilità di un generoso stimolo fiscale è alta. 2.5 USD EUR 2 JPY GBP Inflazione 1.5 CHF AUD 1 NZD NOK Ora le domande cruciali per gli investitori sono: dov’è andata a finire l’inflazione 0.5 SEK e quando ritornerà? Il mancato materializzarsi dell’inflazione ha lasciato di stuc- CAD 0 PC % PIL co la Fed. Nel 2018 l’inflazione dovrebbe rimettersi al passo con i catalizzatori -6 -4 -2 0 2 4 6 8 10 12 Mondo tradizionali, ma noi rimaniamo scettici. Secondo la Fed, un insieme di fattori passeggeri, come le condizioni climatiche, l’USD più forte, il calo dei contratti di affitto e per servizi di telecomunicazioni, ha ostacolato le dinamiche dei prezzi. Man mano che la disoccupazione continua a calare, la curva di Phillips e altri indicatori sensibili reagiranno. Maggiore sicurezza occupazionale e tasse 11
più basse dovrebbero rendere i consumatori meno sensibili ai prezzi. L’infla- zione PCE core non dovrebbe comunque salire sopra l’1,8% su base annua nel 2018 – in lieve rialzo rispetto all’1,5% del 2017. A nostro avviso, il motivo non è l’assenza di crescita delle retribuzioni, ma cambiamenti strutturali che stanno avvenendo negli USA (e in tutto il mondo). Il primo è l’inflazione degli asset, che si è concretizzata al posto di quella dei prezzi al consumo. Il secondo sono gli adeguamenti tecnologici, dai siti di e-commerce per la comparazione dei prezzi alle applicazioni per il lavoro flessibile, che continuano a esercitare pressioni al ribasso. L’incapacità della Fed (e di altre banche centrali) di adattarsi a questo nuovo stato di cose (in un batter d’occhio, un consumatore di New York può trovare il latte più economico e farselo consegnare nel giro di un’ora) continuerà a distorcere le previsioni sull’inflazione. Politica monetaria L’insediamento di Jerome Powell a nuovo presidente della Fed non modificherà granché il corso “graduale” segnato da Yellen verso la normalizzazione. Dopo il rialzo di dicembre, il grafico delle proiezioni sui tassi dei membri (i cosiddet- ti Fed Dots) suggerisce che nel 2018 ci saranno tre rialzi da 25 punti base (a marzo, giugno e settembre). Poi si prevede una lunga pausa, durante la quale la Fed valuterà l’effetto di tassi più elevati sull’economia. Rispetto al bilancio, dubitiamo che vi saranno grossi cambiamenti; la riduzione continuerà come da programma, salvo che l’economia non subisca un forte deterioramento. Poiché crediamo in un trend più debole dell’inflazione, evidenziato dal rapido apprezzamento dell’USD sull’onda dei rialzi d’interesse, sospettiamo che, a titolo precauzionale, la Fed cancellerà il rialzo di giugno. Incognita X Nel breve termine, la maggiore incognita è il presidente Trump. Nel 2017 ha dimostrato di poter manovrare il ciclo delle notizie, capovolgere la sua politica e Nel breve termine, lasciare perplesso il mondo intero con 140 caratteri inviati nel cuore della notte. la maggiore Gli sforzi del Capo di gabinetto della Casa Bianca John Kelly volti a ricordare incognita è il a Trump il suo ruolo presidenziale e a far abbassare la pressione del sangue presidente Trump. al resto del mondo hanno funzionato solo parzialmente. Trump sarà sempre Trump. Anche se dominerà l’incertezza, i mercati si sono abituati a ignorare i suoi tweet che creano volatilità. Invece, nell’area degli scambi commerciali, il fatto che può attuare politiche unilateralmente purtroppo condizionerà il prez- zo degli asset. La teologia sottostante non è chiara – MAGA e America First sono solo slogan, senza linee guida precise. Probabilmente il comportamento di Trump durante i negoziati per il NAFTA non sarà un modello per altri accordi commerciali. Con i Repubblicani che controllano di misura la Camera e il Se- nato e iniziano ad assaporare la vittoria, la probabilità di un generoso stimolo fiscale per le infrastrutture è alta. Infine, la spaccatura politica e sociale voluta da Trump continuerà a dividere il paese, l’obiettivo del 50% degli Americani è il “contenimento”, volto a limitare le azioni del presidente. 12
In una prospettiva di più lungo termine, saranno cruciali le prospettive d’in- flazione della Fed. Sospettiamo che i rialzi del tasso del 2017 siano serviti sia a muovere i primi passi verso la normalizzazione, sia a controllare le pressioni inflattive. Il piccolo aumento dei prezzi, pur partito da un livello basso, non è riuscito a entusiasmare i prezzi di altri asset, evidenziando un rialzo e un supporto del mercato limitati (noi avevamo previsto un impatto maggiore). Poiché il tasso sui Fed Funds è fra l’1,25-1,50%, i rialzi successivi saranno più significativi. L’inflazione è rimasta ostinatamente sotto le proiezioni per gran parte della ripresa economica. A nostro avviso, a influire sulla politica sono state le aspettative che la curva di Phillips “alla fine” si ristabilirà e non i dati concreti. Una comprensione incompleta delle dinamiche inflattive moderne aumenta la probabilità di un errore di politica – con una stretta prematura o una reazione in ritardo. Nel consiglio della Fed ci sono ancora vari posti vacanti, quindi è diventato più difficile prevedere il futuro della politica monetaria. 13
100 0 Spread rendimenti 30-2 anni -100 -200 1978 80 82 84 86 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06 08 10 12 14 16 Area dell’euro In tutta onestà, da molto tempo non eravamo ottimisti sulle prospettive per l’Europa. Invece gli eventi del 2017 hanno creato i presupposti per un’unione Unità barile (BBL) 3000 USD 70 economica forte e unificata, in grado di resistere praticamente a qualsiasi shock. WTI Bacino permiano 2500 Petrolio da scisti Bakken 60 La fragilità dell’esperimento europeo si basava sull’idea che il suo membro più Scisto Eagle Ford 50 debole potesse frantumare l’unione. Invece l’esito delle elezioni 2000 in Francia e 40 Germania, e la gestione della spinta indipendentista in Catalogna 1500 hanno rive- 30 lato un nucleo forte. Nel 2018 questa formidabile entità si avvierà1000 verso una 20 maggiore integrazione. Il calo dei rischi sociali e politici consentirà 500 all’economia 10 di migliorare, riducendo i rischi di coda. 0 0 06 07 08 09 10 11 12 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 01 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 2015 2016 2017 Crescita Il miglioramento delle famiglie continua a sostenere la ripresa L’area dell’euro sta traendo i vantaggi maggiori dalla Tasso di Disoccupazione (%) politica monetaria espansiva, dalle condizioni finanziarie 10 Fiducia dei Consumatori UE 12 Tasso di Disoccupazione UE permissive e dalla fiducia dei consumatori. Nei paesi 10 0 dell’UEM, il momentum è migliorato costantemente, 8 lasciando presagire che nel 2018 la crescita del PIL rag- -10 6 giungerà il 2,2%, dopo il 2,0% del 2017. Il PIL vigoroso -20 nei T3 e T4 (previsione), dovuto alle condizioni finanziarie 4 accomodanti, il mercato del lavoro in ripresa e la forte -30 2 domanda esterna, sosterranno un solido slancio per tutto -40 0 il 2018. Nelle economie principali, quali la Germania e 2001 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 l’Italia, la crescita ha acquisito velocità, e anche i ritarda- Fonte: Swissquote Bank, Bloomberg tari Lettonia e Portogallo si stanno mettendo al passo. I dati suggeriscono che i paesi più piccoli con economie dinamiche – come Lettonia, Malta e Lussemburgo – traineranno l’accelerazione della crescita nel 2018. Un aspetto cruciale è stato la rimozione delle capacità inutilizzate, Prezzo (USD) con la % disoccupazione che si ora si avvicina all’8,5%. In tal modo si è liberata la spesa 120 USDJPY TIPS a 10 anni USA 0.7 dei consumatori, rimasta repressa per 10 anni. Poiché gran parte 118 delle nazioni 0.6 più grandi persegue una politica fiscale espansiva, che prevede tagli 116 delle tasse 0.5 e/o aumenti della spesa, i rallentamenti di breve termine saranno attenuati. 0.4 114 0.3 112 0.2 Inflazione 110 0.1 108 0 L’UE è indietro rispetto agli USA in termini di ciclo economico e crescita, 01.2017 02.17 e03.17 sta 04.17 05.17 06.17 07.17 08.17 09.17 10.17 11.17 12.17 sperimentando un’analoga mancanza d’inflazione. L’economia è migliorata al ritmo più rapido da un decennio e i mercati occupazionali sono più tesi, ma la ripresa dei prezzi continua a deludere le attese. Nelle nostre previsioni d’inflazione per il 2018, continuano a mancare decise pressioni inflattive. Con il restringimento del mercato del lavoro, la conseguente crescita delle retribu- zioni dovrebbe sostenere un’inflazione più alta. Considerato questo scenario Prezzo Nuove Abitazioni (£) favorevole, ci aspettiamo che nel 2018 l’IPC di fondo salga all’1,4%, più della 4500 12 4000 media storica ma ben al di sotto dell’obiettivo del 2% perseguito dalla BCE. 10 3500 3000 8 2500 14 6 2000 1500 4
Politica monetaria Alla riunione di dicembre, la BCE ha rivisto significativamente al rialzo le sue previsioni di crescita e inflazione, in previsione che entro il 2020 l’IPC si avvicini all’obiettivo del 2%. La banca centrale ha tuttavia ribadito che la politica espan- siva rimane fondamentale. Nonostante il marginale aumento dell’inflazione e la ripresa economica generalizzata, la BCE probabilmente resterà colomba sui tassi d’interesse. Nel 2018, la BCE condurrà il suo programma di acquisto titoli verso una conclusione silenziosa. Il primo rialzo del tasso non arriverà prima di marzo 2019. Con il rafforzamento dell’economia, Draghi dovrà rimuovere le politiche d’emergenza ed evitare di causare turbolenze sul mercato, impennate dei rendimenti o dell’euro. Crediamo che la BCE ridurrà il ritmo degli acquisti di titoli, portando a termine il programma a settembre 2018. In questo periodo, il reinvestimento degli asset del QE rimarrà invariato. Nell’area dell’euro saliranno I tassi a lungo termine e gli spread fra i tassi dei membri dell’UEM avranno un andamento laterale. Incognita X La prima è una reazione eccessiva all’aumento (o congetture in tal senso) delle prospettive d’inflazione da parte della BCE. Se riapparissero dinamiche inflattive Crediamo che normali o ci fosse un capovolgimento delle prospettive, le aspettative di tassi più la BCE ridurrà alti condizionerebbero profondamente il prezzo dell’euro. La ripresa economica il ritmo degli dell’Europa è dovuta principalmente all’euro debole e alla domanda repressa dei consumatori, che un euro forte potrebbe far deragliare. Le condizioni finanziarie acquisti di titoli, poco stringenti stanno influendo positivamente sulle nazioni periferiche dell’UE portando a termine afflitte dal debito, dove prestiti più costosi potrebbero generare uno shock il programma a economico. Il secondo è rappresentato dalle elezioni italiane, che dovrebbero settembre 2018. svolgersi il 4 marzo. Stando ai sondaggi, l’Italia è l’unico paese in cui i cittadini credono di essere più forti senza Bruxelles. I sondaggi indicano anche un testa a testa fra i candidati, quindi probabilmente la volatilità aumenterà. Ma quando si calmeranno le acque, la difficoltà nel formare una coalizione impedirà mu- tamenti profondi. L’elevato debito e la debolezza del settore bancario italiani renderanno il paese vulnerabile a shock interni ed esterni. Secondo noi, un’UE forte terrà sotto controllo le singole nazioni e gli aspiranti all’indipendenza, soffocando eventuali timori di una spaccatura. 15
Tasso di Disoccupazione (%) 12 10 Fiducia dei Consumatori UE Tasso di Disoccupazione UE 10 0 8 -10 Regno Unito: 6 -20 4 rallentamento dovuto all’incertezza -30 2 della Brexit -40 0 2001 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 Il 2018 dovrebbe essere un anno decisivo per i negoziati sulla Brexit, anche perché la scadenza di marzo 2019 si avvicina sempre di più. È difficile pensare al Regno Unito senza considerare la Brexit, sebbene la situazione sia estre- Prezzo (USD) % mamente fluida. Nel 2017 si sono prese un po’ le distanze dalla 120 Brexit, per via USDJPY 0.7 TIPS a 10 anni USA della fase prolungata necessaria per arrivare a una risoluzione. 118Tuttavia, man 0.6 mano che ci avviciniamo alla fase finale della Brexit, l’incertezza condizionerà 0.5 116 in modo significativo economia, politica e mercati. Non crediamo più in una 0.4 Brexit morbida e ora prevediamo un accordo duro – o negativo – 114 per il Regno 0.3 Unito, perché l’area dell’euro ha acquisito maggiore autoconsapevolezza. 112 Il 0.2 primo ministro May non ha fatto un buon lavoro nel proteggere110il Regno Uni- 0.1 to, facendo tante concessioni senza pretendere la separazione. Anche se non 108 0 escludiamo colpi di scena nei negoziati futuri, iniziamo il 2018 prevedendo un 01.2017 02.17 03.17 04.17 05.17 06.17 07.17 08.17 09.17 10.17 11.17 12.17 esito negativo per il Regno Unito. Crescita Divergenza fra scorte e domanda Dopo una solida ripresa nel 2017, che ha contraddetto i Prezzo Nuove Abitazioni (£) pronostici avversi per il Regno Unito dopo la Brexit, i dati 4500 12 continuano a peggiorare. Le preoccupazioni degli inve- 4000 10 3500 stitori sull’esito della separazione fra UE e Regno Unito si 3000 8 sono attenuate, mentre i consumatori ottimisti iniziano 2500 a tagliare le spese. I prezzi più elevati spremono i salari 2000 6 (calo nelle retribuzioni reali), e nel frattempo cresce il 1500 4 debito delle famiglie, cosa che crea una curva negativa 1000 2 nella spesa delle famiglie. Il mercato immobiliare appare 500 Nuovi ordinativi costruzioni Regno Unito Prezzo nazionale abitazioni Regno Unito vulnerabile, con gli investitori che evitano l’incertezza 0 0 2012 2013 2014 2015 2016 2017 dovuta alla Brexit e ai tassi d’interesse, e intanto le nuove Fonte: Swissquote Bank, Bloomberg costruzioni fanno aumentare l’offerta. La crescita del PIL si fermerà probabilmente all’1,5% su base annua nel 2017, livello più basso fra i paesi G10, il che non promette bene per il 2018. La crescita dovrebbe continuare a rallentare, con una flessione all’1,0% annuo nel 2018, perché la crescente incertezza sull’esito della Brexit spingerà aziende e famiglie a ridurre la spesa. Inizierà a svanire il vantaggio sul forex, che ha spinto il manifatturiero e la domanda dei consumatori internazionali, con la GBP che si rafforzerà contro EUR e USD. Con il vacillare della crescita sotto il peso della Brexit, Inflazionecrediamo prezzi al consumo (%) 3.5 che il governo conservatore ammorbidirà le misure di austerity per sostenere 2016 2017 2018* 2019* 3 l’economia. Il Regno Unito trarrà vantaggio dalla forza dell’economia globale * PERIODO DI PREVISIONE e dalla crescita vigorosa in Europa. 2.5 2 1.5 1 0.5 0 16 USA Area dell'euro Cina Giappone Mondo -0.5
Inflazione La debolezza della GBP causata dal voto sulla Brexit ha spinto l’inflazione ai massimi dal 2012. Il balzo dei prezzi all’importazione ha spinto l’indice primario La debolezza della dei prezzi al consumo al 3,1% su base annua, mentre l’IPC di fondo è rimasto GBP causata dal fermo al 2,7% a/a – ritmo più rapido da sei anni. Crediamo che la pressione sui voto sulla Brexit prezzi abbia toccato il culmine; la spinta sul forex inizia infatti ad attenuarsi e l’incertezza per la Brexit intacca la fiducia dei consumatori. Mercati del lavoro ha spinto l’inflazione tesi non si sono tradotti in retribuzioni più elevate, quindi la debolezza della ai massimi dal 2012. crescita nel 2018 farà diminuire le pressioni. I prezzi delle abitazioni hanno già iniziato a scendere, mettendo in evidenza un trend che continuerà nel 2018, visto che i redditi reali rimangono piatti. Politica monetaria Il rallentamento della crescita, unito alle previsioni secondo cui l’inflazione avrebbe raggiunto l’apice, dovrebbe consentire al CPM di tenere i tassi fermi fino a maggio 2018. Tuttavia, poiché la disoccupazione è sotto la piena oc- cupazione stimata dalla BoE e vista la lieve ripresa della crescita dei salari, il comitato dovrà intervenire. Il programma di QE resterà in vigore fino al 2019. Con l’approssimarsi della fine dei negoziati sulla Brexit, il CPM probabilmente non vorrà complicare le cose alzando di nuovo i tassi e opterà per un approccio attendista, per vedere come reagirà l’economia. La strategia della BoE per il 2018 sarà “aspetta e prega”. Incognita X Non vale la pena parlare di qualcosa che non sia l’argomento più scomodo in assoluto (deficit fiscale e delle partite correnti). Il primo rischio per il nostro scenario di base è un accordo sulla Brexit più rapido e potenzialmente più mor- bido – o anche una non separazione fra Regno Unito e UE vista la crescente probabilità che nel Regno Unito si svolga un secondo referendum sulla Brexit. Il concetto di “allineamento normativo” lascia intuire che Regno Unito e UE ri- marranno molto vicini. Ciò rimuoverebbe l’incertezza che ostacola investimenti e consumi. Il CPM procederebbe verosimilmente a un ciclo dei tassi d’interesse aggressivo. Invece uno shock, causato magari da una Brexit “dura”, con la banca centrale che ha già utilizzato tutti gli strumenti a sua disposizione, lascerebbe quasi completamente indifeso il governatore della BoE Carney. 17
% 2500 40 PERIODO DI PREVISIONE dell'euro 35 pone 2000 30 do 25 1500 20 1000 15 Svizzera 500 Indice MSCI World Asset banche centrali G4 10 5 % PIL 0 0 6 16 18 19 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 In vista del 2018, la BNS si trova in una posizione ideale. Le prospettive d’in- flazione sono marginalmente positive e la crescita è più vigorosa. Cosa ancor più importante, il CHF è in cima alla lista dei corti di gran parte degli analisti. La piccola e aperta economia alpina deve mantenere il franco% competitivo 16 in questa fase di miglioramento degli scambi globali. Con meno rischi legati S&P 500 Earning Yields 14 agli eventi in Europa e una politica decisa per svalutare il CHF, la12BNS spera di Rendimenti decennali USA rimanere a guardare nel 2018. 10 8 6 Crescita endimenti 30-2 anni 4 2 0 10 12 14 16 Il miglioramento del commercio globale, la crescita nell’Eurozona e la debo- 1980 82 84 86 88 90 92 94 96 98 00 02 04 06 08 10 12 14 16 lezza del franco svizzero sono stati determinanti per le prospettive di crescita svizzere, migliorate rapidamente. Il contesto esterno, però, giocherà un ruolo importante nel miglioramento del PIL all’inizio del 2018. Con lo scatto in avanti della ripresa, subentrerà una solida domanda interna. Dopo molti trimestri di crescita debole del PIL, fattori quali il deprezzamento del CHF hanno consentito USD un’accelerazione dei PMI. In Svizzera c’è ancora una divergenza fra i indicatori Crescita reale PIL (%) 70 quantitativi (hard) e qualitativi (soft), invece in altri paesi G10 c’è 8convergenza Crescita PIL a/a (%) Crescita PIL 2018 60 fra i due. Dopo un T2 debole, il manifatturiero e le esportazioni hanno 6 mostra- 50 to un’accelerazione che fornisce un certo slancio per il 2018. Il PIL 4 dovrebbe 40 continuare a crescere marginalmente, anche sulla scia delle prospettive 2 globali 30 positive, salendo all’1,0% su base annua nel 2017 e all’1,3% nel 02018. Ci sarà 20 un’inversione della debolezza sui mercati occupazionali, il tasso di disoccupa- -2 10 zione scenderà al 3,0% su base annua (sostenendo le prospettive di crescita Bilancia dei pagamenti -4 complessiva (% di PIL) 0 positive), supportando ulteriormente la fiducia e la spesa delle famiglie. Miglio- 7 08 09 10 11 -6 rerà anche la spesa delle aziende, con l’accelerazione della domanda esterna China Hong Kong India Indonesia Malesia Filippine Singapore Tailandia Vietnam nell’ambito di condizioni finanziarie favorevoli. L’aumento dell’inflazione potrebbe spingere all’azione la BNS % o di Disoccupazione (%) 12 Inflazione 3.5 3 2.5 IPC 10 Le recenti sorprese nei dati IPC derivano dalle svaluta- 2 IPC di fondo 8 zioni della moneta, piuttosto che da una ripresa signifi- 1.5 1 6 cativa delle pressioni inflattive interne. La BNS probabil- 0.5 4 mente rivedrà al rialzo le sue proiezioni sull’IPC, ma non 0 tanto da inviare un segnale politico da falco. Nel 2018 -0.5 2 -1 dovrebbero dominare le pressioni inflattive di transizio- -1.5 0 ne e importazione. Con l’introduzione di adeguamenti -2 15 16 17 per il CHF più debole e l’aumento della concorrenza in- 2002 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 terna, dovremmo assistere a una decelerazione dell’IPC, Fonte: Swissquote Bank, Bloomberg sia primario, sia di fondo. La debolezza del CHF spingerà l’inflazione allo 0,7% nel 2018 e all’1,1% nel 2019. La deflazione non fa più parte delle prospettive, ma non ci aspettiamo un mutamento nella comunicazione della BNS. % % 0.7 3.5 USA Regno Unito 0.6 3 Svezia 2.5 Germania Svizzera 18 0.5 2 0.4 1.5 0.3
Politica monetaria La politica monetaria della BNS dipende più dalle azioni della BCE che dai dati. Visto il ritardo nella normalizzazione in Europa, i banchieri svizzeri non cambieranno probabilmente posizione. Anche se i mercati dei tassi d’interesse mettono in conto un rialzo di 12 punti base nel settembre 2018 (sette mesi prima del primo rialzo previsto dalla BCE), dubitiamo che la BNS precederà la BCE. Anche se le prospettive sono migliorate (perché sostenuta da quella importata), l’inflazione resta lontana dall’obiettivo della BNS, quindi fornisce la copertura necessaria affinché la banca mantenga la sua politica ultra accomodante a difesa del CHF. Jordan (BNS) ha smesso di ricorrere alle semplici argomentazioni del surplus delle partite correnti per il rafforzamento del CHF, ripetendo invece il copione della sopravvalutazione-del-CHF-nonostante-la-sua-flessione. I toni non dovrebbero cambiare finché l’EUR/CHF non violerà quota 1,20. Crediamo che manchi circa un anno all’annuncio della BNS di un ritorno alla normaliz- zazione della politica. La previsione di una BNS colomba e un calo del premio di rischio politico nell’Eurozona dovrebbero essere in linea con una costante flessione del CHF. Le condizioni dovrebbero consentire alla BNS di alzare il suo tasso di riferimento al -0,50% nel T1 del 2019, ma solo dopo che la BCE avrà alzato il suo tasso sui depositi. Incognita X L’economia aperta della Svizzera rimane esposta a eventi estranei al suo con- trollo. La crescita dipende fortemente dalla domanda generata dal commercio L’economia aperta globale, legata al CHF debole, che a sua volta dipende dagli eventi in Europa. della Svizzera rimane Gli scambi durante una ripresa ciclica sono soggetti a un aumento delle spinte esposta a eventi protezioniste. Potrebbe esserci uno shock legato ai negoziati sulla Brexit, alle elezioni italiane o anche a un’accelerazione dell’inflazione che costringerebbe estranei al suo la BCE ad agire in anticipo. Sul fronte interno, prevediamo che l’IPC sarà mode- controllo. rato, ma un CHF significativamente più debole o un’accelerazione dell’attività delle imprese (limite superiore della fascia previsto 1,8%) potrebbe imprimere un’accelerazione alle dinamiche inflattive. Poiché la politica della BNS è a livelli estremi, un’improvvisa rimozione dei tassi d’interesse negativi potrebbe avere un effetto stravolgente. 19
Tasso di Disoccupazione (%) 12 10 Fiducia dei Consumatori UE Tasso di Disoccupazione UE 10 0 8 -10 Rapida panoramica sul forex 6 -20 4 -30 2 -40 L’USD ha archiviato il 2017 con speranze marginali di una ripresa. L’attesa stret- 0 2001 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 ta della Fed e la riforma fiscale hanno alimentato le speculazioni sul ritorno dell’effetto Trump sui mercati, dando al dollaro una prospettiva ottimista. Noi assumiamo un’impostazione più moderata. Gran parte delle buone notizie è USD/JPY correlato già stata messa in conto dall’USD, compresi i tre rialzi da a inflazione e rendimenti 25 punti base. Ciò genererà un leggero miglioramento Prezzo (USD) % contro le valute G10 a basso rendimento all’inizio del 120 USDJPY 0.7 TIPS a 10 anni USA 2018, ma meno contro le valute dei ME, perché la Fed ri- 118 0.6 mane l’unica a prospettare una politica di restringimento 0.5 116 affidabile. Alla fine del 2018, la normalizzazione globale 0.4 delle banche centrali e la maturità del ciclo economico 114 0.3 USA faranno scendere l’USD. Il dollaro statunitense sarà 112 0.2 minacciato dall’avvio della normalizzazione del bilancio 110 0.1 della BCE e dalla BoJ, che sarà costretta ad affrontare la 0 fallita soppressione dei rendimenti tramite il Controllo 108 01.2017 02.17 03.17 04.17 05.17 06.17 07.17 08.17 09.17 10.17 11.17 12.17 della Curva dei Rendimenti (YCC). Fonte: Swissquote Bank, Bloomberg Per quanto concerne le valute dei ME, la prevalenza co- stante di volatilità e rendimenti bassi, il contesto di propensione al rischio e il miglioramento delle condizioni interne non intaccheranno il mercato toro dei ME. Inoltre, i ME attireranno flussi di capitale perché poche divise sono soprav- valutate, i tassi d’interesse reali sono relativamente alti e l’attuale situazione Prezzo Nuove Abitazioni (£) delle partite correnti è solida. Le aspettative sui tassi USA e l’effetto 4500 “vendi” 12 dovuto all’incertezza politica svaniranno, con gli investitori che 4000 diventeran- 10 no insensibili all’ennesima ripetizione della stessa storia. Nei ME3500 c’è stato un 8 miglioramento delle condizioni, con crescita più elevata, deficit delle partite 3000 2500 correnti meno marcato e buone riserve in valuta estera. Continuiamo a prefe- 6 2000 rire le operazioni sull’Asia, perché abbiamo un giudizio positivo1500sull’economia 4 cinese, invece le valute dei paesi esportatori di materie prime 1000 continuano a 2 presentare delle difficoltà. Le operazioni di carry trade continueranno 500 a so- Nuovi ordinativi costruzioni Regno Unito Prezzo nazionale abitazioni Regno Unito vraperformare. Tuttavia, a causa delle speculazioni sull’arrivo dell”apocalisse 0 0 della sopravvalutazione”, qualsiasi impennata della volatilità o evento2012 di rischio2013 2014 2015 2016 2017 probabilmente farà scattare la macchina del sensazionalismo mediatico. Chi opera con il carry trade non deve badare al rumore e continuare a mettere in conto l’esito meno traumatico per il mercato (strategia che ha funzionato bene nel 2017). Permane il rischio che le valute ME ad alto rendimento, sensibili ai movimenti dei tassi d’interesse USA e dipendenti dal debito denominato in dollari, inneschino una diffusa avversione al rischio per le valute ME, nel caso in cui i tassi USA aumentino troppo velocemente. Inflazione prezzi al consumo (%) 3.5 2016 2017 2018* 2019* 3 * PERIODO DI PREVISIONE 2.5 2 1.5 1 0.5 0 20 USA Area dell'euro Cina Giappone Mondo -0.5
Puoi anche leggere