ProgettAzione IL TEMA - Giunti Scuola

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ProgettAzione IL TEMA - Giunti Scuola
n.   11
                                                                                                                                                                   Anno 22°
                                                                                                                                                                   Settembre 2021
Mensile - Poste Italiane spa - Sped. A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/04 n. 46), art. 1, comma 1 DCB-C1-FI - Contiene I.P. – CM X2111M – ISSN: 0042-7349

                                                                                                                                                                                            IL TEMA

                                                                                                                                                                                    ProgettAzione
                                                                                                                                                                                    Idee, proposte, riflessioni

                                                                                                                                                                                                p.41
                                                                                                                                                                                                Progetto
                                                                                                                                                                                                Accoglienza

                                                                                                                                                                                La scuola comincia da… voi! > Disegno di copertina Scuola dell’infanzia “Andrea Del Sarto”, Firenze

                                                                                                                                                                                > Con         la rivista continua su www.giuntiscuola.it
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PROGETTAZIONE

                                   Dedicato
                                  ai bambini

     I
         mpariamo dai bambini che anche le prove più difficili si possono superare. Essi sono aperti alla vita e al
         mondo e con la loro voglia di stare insieme, trovano sempre modo di immergersi nel gioco e nella fantasia.
         Sanno tenere uniti desideri e possibilità e lo fanno quando noi adulti siamo attenti, accoglienti, sinceri e
     giusti nei loro confronti.
     Oggi, ancor più, possiamo sentire che ci sono diritti dei bambini che dobbiamo garantire insieme a un ascolto
     più profondo e a una consapevolezza educativa che si fa strada attraverso i tempi più faticosi. Da molte parti,
     si riaffermano e si alzano voci interessanti che ci rimandano idee e piste da percorrere in educazione: dalle In-
     dicazioni 2012/2018 che conosciamo, alle Linee educative Zerosei, al nuovo PEI, a documenti e testimonianze
     che arrivano dal mondo della ricerca e della cultura.
     Rilanciamo la nostra esperienza personale e professionale con atti di coraggio: guardiamo a quello che di
     buono abbiamo imparato nel tempo; avviciniamoci senza pregiudizi al nuovo che avanza al quale possiamo
     contribuire attivamente; riflettiamo e selezioniamo nell’”archivio” dei vissuti e delle pratiche educative ciò che
     corrisponde alla costruzione di un ambiente che si prende davvero a cuore l’infanzia e procede per rinnovare
     il suo cammino verso una buona crescita.
     Utilizziamo l’arduo passaggio che ci ha segnati tutti, adulti e bambini, per scorgere pensieri e direzioni inedi-
     te. Rispettando le identità, troviamo i fili dei pensieri che ci accomunano nell’accompagnare tutti i bambini,
     ogni giorno, verso la conoscenza, la bellezza, la pace.

                                                                                                 Maurizia Butturini

                                       LA RIVISTA COMINCIA DA… VOI!
            I disegni delle pagine che seguono sono dei bambini della Scuola dell’infanzia “S. Giusta”,
                 I.C. Don Milani, Lanciano (Chieti). Partecipate tutti inviando i disegni dei bambini
                                             a scuolainfanzia@giunti.it

N.   11 • 2021 • DEDICATO AI BAMBINI
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IL TEMA
                          ProgettAzione

    Progettare
    il contesto
    Rimettere in gioco scelte e direzioni: quali aspetti essenziali
    è importante assicurare
    di Anna Lia Galardini, pedagogista

    L’
              DQQRVFRUVRKDSRVWRDFKLHGXFDPROWHV¿GH
              di natura organizzativa, relazionale ed emo-
              tiva. C’è stato bisogno di adulti disponibili
    al cambiamento e capaci di darsi nuovi propositi,
    FRQODYRORQWjGLQRQDUUHWUDUHQHOO¶D̆HUPD]LRQHGHO
    valore della scuola come diritto dei bambini e come
    opportunità fondamentale per la loro crescita.
    Quanto è accaduto ha comportato fatica, ma ha con-
    VHQWLWRQXRYHULÀHVVLRQL
    La suddivisione nelle scuole in gruppi di bambini
    numericamente contenuti, laddove è stato possibile
    H̆HWWXDUHVDJJLDPHQWHWDOHVFHOWDqIRUVHXQDVSHW-
    to che potrà perdurare nell’anno che sta per inizia-
    re. Si tratta, infatti, di una condizione positiva che
    ha rimesso al centro il valore dell’osservazione del
    comportamento individuale dei bambini da parte
    degli adulti e che ha garantito di agire con cura e con
    maggiore attenzione alle singolarità. Ogni bambino
    e ogni famiglia sono stati presi a cuore.
    3RVVLDPR TXLQGL GLUH FKH GD TXHVWD GL̇FLOH HVSH-
    rienza esce un adulto più capace di dare ascolto,
    che sa attendere, che sa dare tempo sottraendosi
    all’imperativo del fare.

4                                                    ALTRI MATERIALI SU > www.giuntiscuola.it
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PROGETTAZIONE

1. LE RELAZIONI AL CENTRO                   2. SPAZI INTERNI                               3. IL FUORI COME RISORSA
C’è stata una rinnovata attenzione ai       PER FARE E PER AGIRE                           EDUCATIVA
piccoli gesti, alle parole misurate.        Non è solo dall’atteggiamento dell’a-          Una buona organizzazione degli spa-
Si è visto un impegno quotidiano nel        dulto che il bambino viene sostenuto           zi interni non basta, è necessario ri-
ricercare atteggiamenti accoglienti e       nella sua voglia di apprendere, ma             cercare una connessione tra dentro
comprensivi, nel sapersi mettere al         anche da ciò che lo spazio offre e che         e fuori. Lo spazio esterno è entrato
fianco delle famiglie, pur nella distan-    sollecita la sua curiosità, l’esplora-         nella progettazione educativa e nel-
za prescritta.                              zione e la capacità di fare della coo-         la quotidianità di gran parte delle
È stato necessario uno sguardo auten-       perazione con gli altri una risorsa.           scuole: la natura e il giardino offro-
tico di cura, volto a cogliere i vissuti                                                   no, infatti, grandi opportunità, non
emotivi dei bambini e a mantenere un                                                       solo per il benessere fisico, ma con-
accompagnamento capace di far ela-          Le misure adottate                             sentono un apprendimento attivo, un
borare in modo positivo a tutti le scelte                                                  approccio sensoriale ed esperienzia-
relative al distanziamento.                 per riorganizzare                              le, in cui motivazione, intelligenza,
C’è stato bisogno di salvaguardare il       le scuole                                      percezione e riflessione sono inter-
valore delle relazioni in un contesto                                                      connesse. Fuori, i bambini trovano
in cui i cambiamenti sono stati molti       rappresentano la                               un’esperienza autentica, che ciascu-
e profondi.                                 ricerca di quanto sia                          no può interpretare a modo proprio,
Sono questi aspetti che devono essere                                                      secondo le proprie risorse e il proprio
confermati e che riconosciamo come
                                            pedagogicamente                                passo. La conoscenza è una realtà
fondamentali per la qualità educativa.      più appropriato                                vissuta, toccata con mano. Ma anche
                                                                                           gli adulti educatori devono sapere
                                                                                           stare all’aperto, devono avere uno
                                            Gli spazi di un servizio educativo e ciò       sguardo curioso e saper condividere
                                            che contengono hanno una grande                il piacere del movimento e le emozio-
                                            rilevanza, possono inibire o favorire          ni dei bambini di fronte alla natura.
                                            le potenzialità dei bambini a secon-           Lo sguardo verso l’esterno ha con-
                                            da del modo in cui sono organizzati e          tribuito a sottolineare aspetti fonda-
                                            predisposti.                                   mentali della relazione tra i bambini
                                            I bambini non hanno bisogno di ap-             e gli adulti, ha dato modo a chi educa
                                            prendimenti confezionati, ma di con-           di riflettere sul loro ruolo accanto al
                                             dizioni favorevoli all’apprendimen-           bambino, per fare emergere quello
                                              to, quindi di spazi organizzati per          che da sempre è auspicato come ne-
                                              fare ed agire. Riflettere sullo spazio       cessario: un adulto meno direttivo,
                                            della scuola significa per l’adulto es-        capace di stare un passo indietro per
                                               sere disponibile a valutare, in modo        consentire protagonismo ai bambini
                                                 ricorrente, il grado di benesse-          e per dare spazio ai loro interessi.
                                                 re, di opportunità di gioco e di          È questa la direzione da intrapren-
                                                 esperienza che sono garantiti ai          dere per avviarsi nel nuovo anno con
                                                 bambini dalle dimensioni degli            prospettive positive e rinnovate.
                                                 ambienti e da ciò che contengono.
                                            È la qualità del contesto che sostiene
                                            l’apprendimento, non la quantità del-
                                            le attività: non è infatti l’eccesso di sti-
                                            moli che paga, non bisogna farsi con-          Il contesto nel
                                            sigliare dall’abbondanza, sappiamo             suo complesso
                                            come non sia piacevole stare in spazi
                                              sovraccarichi di cose e che risultano        sostiene il ruolo
                                               perciò confusi. Sono invece rien-           attivo dei bambini
                                               trati in gioco alcuni aspetti preziosi
                                            dell’organizzazione dello spazio, quali
                                                                                           nell’incontro con
                                            la cura, l’ordine, la qualità estetica.        il mondo

N.    11 • 2021 • IL TEMA                                                                                                      5
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IL TEMA

          Narrare la storia
          del bambino
          Modi e valenze della narrazione
          che documenta la crescita
          di Battista Quinto Borghi, Presidente
          della Fondazione Montessori Italia

      Q
                   uando a settembre di ogni anno         computer, “pensiero computazionale”.
                   iniziano gli ingressi dei nuovi        La mente del bambino, infatti, impa-
                   bambini, entrano a scuola con-         ra via via a registrare, immagazzinare,
          temporaneamente altrettante storie per-         ricordare, codificare, classificare, con-
          sonali, che si intrecceranno insieme e          frontare, richiamare alla memoria, ri-
          che andranno a costituire un gruppo-se-         combinare le informazioni raccolte;
          zione ogni volta unico e irripetibile.        • dall’altro impara via via ad attribuire
          Le “storie” di ogni bambino sono costi-         un significato alle cose e alle espe-
          tuite dai primi vissuti e dalle prime espe-     rienze, vale a dire sviluppa dei sistemi
          rienze emotive, in rapporto alle indivi-        simbolico-culturali in coerenza con la
          duali esperienze di vita.                       comunità di appartenenza e questo
                                                          avviene attraverso il processo deno-
                 LA CORNICE                               minato “pensiero narrativo”.
                     DEI RICORDI                        La scuola dell’istruzione tende a privile-
                         Il bambino piccolo però        giare la prima forma, ma la seconda è di
                        non è ancora in grado di        gran lunga più importante per l’acquisi-
                      ristrutturare pienamente i        zione dei saperi della vita.
                    propri ricordi in una cornice
                 di senso e rimangono, almeno in        IL VALORE
                   parte, in una dimensione mag-        DELLA NARRAZIONE
                   matica. Si tratta perciò di storie   Il significato della narrazione, intesa
                  che vengono via via risignificate     come sviluppo della mente narrativa, è
               nel corso della permanenza a scuo-       proprio questo: fare ordine interiore atti-
          la: lungo il suo percorso educativo il        vando le strutture che connettono gli ac-
          bambino porta avanti il processo della        cadimenti della propria storia personale
          messa in ordine di percezioni e di ricor-     e sociale. Ed è per questo che il racconto
          di, che vengono collocati in una cornice      delle vite (della propria, di quelle degli
          di insieme e quindi di senso.                 altri, ma anche vite di fantasia come
          Per lo psicologo americano Jerome             quelle dei racconti, delle storie e an-
          Bruner la mente umana, per quanto ri-         che delle fiabe della tradizione popola-
          guarda lo sviluppo del pensiero, si muo-      re) è sempre stata utilizzata dall’uomo.
          ve in due direzioni:                          Si tratta di uno strumento importante
          • da un lato immagazzina dall’ambiente        per richiamare la realtà reinterpretan-
            informazioni da classificare e ordina-      dola, permettendogli così di interagire
            re che ha denominato, richiamando il        con il mondo sociale.

6                                                                      ALTRI MATERIALI SU > www.giuntiscuola.it
ProgettAzione IL TEMA - Giunti Scuola
PROGETTAZIONE

Quando un nuovo
bambino entra per
la prima volta a
scuola entra con
lui un insieme di
informazioni a cui
l’insegnante deve
dare una forma

Serve, insomma, a comprendere noi           bambino ed è per questo che quel          del bambino, il diario della giornata,
stessi e la realtà che ci circonda e tra-   racconto in occasione del primo col-      il cartellone delle attività, la bache-
smetterla agli altri o riceverla dagli      loquio (a cui tuttavia ne seguiranno      ca della sezione, il diario di bordo,
altri.                                      altri che via via lo integreranno e lo    i pannelli fotografici, gli album per-
                                            arricchiranno di nuovi elementi) è        sonali e così via. Questi strumenti,
COSTRUIRE L’IDENTITÀ                        così importante.                          utilizzati per occasioni diverse con-
In ambito educativo, gli strumenti a                                                  tribuiscono tutti alla costruzione
disposizione per lo sviluppo del pen-       LA DOCUMENTAZIONE                         della memoria storica, sia dei singoli
siero narrativo, che sono molti e di        FOTOGRAFICA                               bambini che della scuola, e sono tesi
per sé largamente noti, costituisco-        Un altro insieme di strumenti, a vol-     a delineare allo stesso tempo l’iden-
no l’aspetto esteriore e visibile di un     te espressamente formalizzati e a         tità dei bambini e quella della real-
processo interiore complesso, che           volte utilizzati in modo occasionale      tà educativa, oltre a costituire stru-
porta alla costruzione progressiva          per vedere poi una sistemazione suc-      menti di riflessione su ciò che è stato
dell’identità personale di ogni bam-        cessiva, è rappresentato dall’insie-      fatto e, al contempo, per delineare le
bino e bambina.                             me delle fotografie e dai brevi video     prospettive future.
Per ogni nuovo ingresso gli insegnanti      scattati in diverse occasioni, nel cor-
tentano di mettere coerenza laddove         so di momenti salienti della giornata
emergono fatti e notizie che possono        educativa o in concomitanza della         Dobbiamo
apparire informi e dissonanti. E que-       necessità di documentare esperienze
sto avviene per ogni nuovo bambino.         particolarmente significative o atti-
                                                                                      intrecciare i fili della
                                            vità considerate rilevanti.               storia del bambino
IL COLLOQUIO                                Questo insieme di immagini, che           che arriva a scuola
CON I GENITORI                              permangono inizialmente nella me-
Attraverso il primo colloquio geni-         moria della macchina fotografica o        con quelli della
tori e docenti sono alla ricerca di un      del cellulare, possono essere recu-       storia da costruire
riconoscimento reciproco e di una           perate per essere riordinate secondo
sintonia comune. Questo perché chi          un criterio ai fini della documenta-      insieme
educa ha bisogno delle storie (fatte        zione delle attività svolte.
di eventi, propensioni, desideri, se-       E che cos’è questo riordino, se non
gni del passato) per instaurare una         un lavoro di “interpretazione” fina-
relazione plausibile e dare a essa un       lizzato alla costruzione di storie?
futuro.
Attraverso la storia di ognuno (il          I DOCUMENTI NARRATIVI                        PER SAPERNE DI PIÙ
racconto delle abitudini, dello sti-        La stessa cosa vale per le diverse           Bruner, J. (1997).
le, delle preferenze personali, del         attività di documentazione sia in            La cultura
bisogno di protezione o di autono-          itinere che finali, si tratta di “docu-      dell’educazione.
mia ecc.) il genitore intende a sua         menti narrativi” che a seconda degli         Milano: Feltrinelli.
volta costruire un rapporto di fidu-        scopi e della struttura organizzativa
cia, perché affida la vita del proprio      prendono diversi nomi: il quaderno

N.    11 • 2021 • IL TEMA                                                                                                 7
ProgettAzione IL TEMA - Giunti Scuola
IL TEMA

          Partire dalle
          domande giuste
          Si torna a scuola in un anno di nuovi desideri
          di Raffaele Iosa, Ispettore tecnico Emilia-Romagna

      U
                   n ritorno non semplice, dopo un         È poi impossibile (se non dannoso)
                   anno scolastico difficile, tra bolle,   prevedere a settembre tutte le atti-
                   didattica ristretta e quarantene.       vità fino alle minuzie: la scuola nel
          Torna forse una scuola che vorremmo              tempo ha sempre sorprese in serbo.
          serena e sana e torna la programmazio-           Quindi: all’inizio servono maglie larghe
          ne didattica, che non può essere un rito         e flessibilità. I campi di esperienza aiuta-
          formale. Spero sia per voi non un’azione         no a evitare schematismi, da 3 a 6 anni i
          ripetitiva, ogni anno uguale, ma piena di        bambini cambiano velocemente. Perfino
          desiderio e di sogno.                            nelle routine, che potrebbero ricondurre
          È vero che i bambini un po’ si assomiglia-       a schemi fissi, serve evoluzione.
          no, ma sono diverse le loro condizioni nel
          tempo da un anno all’altro, in particolare
          oggi ci sono più cose da dirci, dopo la fase
          complicata appena vissuta. Non tutte le
          famiglie sono serene, aumenta la disoc-
          cupazione, l’incertezza è diffusa, alcuni
          nonni non accompagneranno più i nipo-
          tini a scuola.
          Merita dunque una riflessione più atten-
          ta di progettazione, dove la speranza si
          riaccompagni a una buona crescita: se i
          bambini sono già noti è importante capi-
          re come va la loro vita; se sono nuovi l’ac-
          coglienza dovrà avere una spinta in più.

          PROGETTARE, VALUTARE,
          DOCUMENTARE
          Progettare un’attività didattica, realiz-
          zarla, valutarla e documentarla sono fili
          che si intrecciano in un’unica matassa.
          Non c’è un prima e un dopo, ma un con-
          tinuo andare riflessivo che interseca in
          ogni momento le azioni dell’insegnare
          bene. Non sarà mai buona un’attività se
          non ci poniamo prima le domande giu-
          ste su chi è il bambino, le sue attese, i
          suoi talenti e le sue difficoltà.

8                                                                         ALTRI MATERIALI SU > www.giuntiscuola.it
PROGETTAZIONE

                                                                                        “CONDIVIDIAMO”
                                                                                        LE DIVERSITÀ
                                                                                        Una mappa di lavoro che unisce tut-
                                                                                        ti per uno sviluppo ragionevole del
                                                                                        bambino, in una fase della vita in
                                                                                        cui è possibile avere effetti di svi-
                                                                                        luppo positivo. Consideriamo anche
                                                                                        come per i bambini con disabilità il
                                                                                        periodo del coronavirus sia costato
                                                                                        impedimenti maggiori dei coetanei.
                                                                                        Merita dunque affrontarlo come un
                                                                                        impegno etico e professionale attivo.
                                                                                        Siamo consapevoli che avere un fi-
                                                                                        glio con disabilità costa a una fami-
                                                                                        glia dolore, che merita ricevere dalla
I colloqui iniziali                       rispondere giusto dove sia per lui pos-       scuola speranza e condivisione. Inte-
                                          sibile riprenderla.                           ressante rispetto a questo è la prima
con i genitori sono                       Il tic-toc dell’azione didattica è il cuore   parte del PEI, la presentazione in in-
in quest’epoca                            anche della valutazione, non di risulta-      gresso del bambino affidata ai geni-
                                          to ma di processo, in cui si riflette nello   tori: una buona occasione di ascolto.
ancora più                                stesso momento sul bambino e sull’in-         Sarà forse ingarbugliata, nel GLO,
significativi: cogliere                    segnante, con una valutazione formati-        la proposta per ore di sostegno e di
                                          va che riprogetta, modifica, adatta.          educatore, con l’utilizzo dell’ICF (o
le complessità,                                                                         della diagnosi funzionale). Ma pen-
creare un dialogo,                        IL NUOVO PEI                                  siamo in primis al progetto educati-
riprendere a                              Questi pensieri hanno un peso in più          vo, al che cosa fare per e con lui/lei, a
                                          per i bambini che presentano difficol-        non arrenderci alle diagnosi schema-
desiderare il meglio                      tà. Penso ai bambini con disabilità, in       tiche o alle illusioni.
possibile                                 povertà educativa, con sofferenze fa-         Per i bambini con disabilità l’impe-
                                          miliari. Non c’è dubbio che un’inclusi-       gno inclusivo considera il gruppo dei
                                          vità più forte debba essere il tema cen-      coetanei un valore necessario per cre-
RIPROGETTARE,                             trale del nuovo anno scolastico, dopo         scere meglio tutti, come occasione per
MODIFICARE, ADATTARE                      tutto quello che è successo e che hanno       imparare a condividere la diversità.
Poniamoci sempre questa domanda:          pagato di più i bambini più deboli. C’è       Evitiamo il PEI come oggetto separa-
“Se il bambino impara secondo come        bisogno di un’accoglienza più forte.          to, ma consideriamolo come un ulte-
l’insegnante insegna, succede anche       Quest’anno arriva nella scuola il co-         riore filo da intrecciare nella comples-
che l’insegnante insegna secondo          siddetto “nuovo PEI” per i bambini            sa matassa che sono i nostri bambini.
come il bambino impara?”.                 con disabilità. Si tratta di un docu-         Non sarà facile, ma non facciamolo
Non è un gioco di parole, è invece la     mento complesso, a volte complica-            nemmeno difficile: in fondo si tratta
matassa educativa del nostro rapporto.    to, ma è necessario non ridurlo a un          di decidere ciò che serve al bambino,
Non c’è dubbio che il bambino appren-     atto burocratico. È frutto di un ten-         non al Ministero.
da secondo come insegniamo. Più de-       tativo, difficile, di dare più efficacia a
licata è la domanda: insegniamo dav-      uno strumento spesso lasciato al solo
vero secondo le condizioni cognitive,     insegnante di sostegno.
esistenziali, emotive di ogni bambino?    Ricordiamo: il PEI è il piano di lavo-        Accogliere tutti i
La questione è complessa e tocca la       ro di tutti i docenti e si predispone in      bambini e lasciarli
competenza allo stato puro dell’inse-     un gruppo-comunità pluri-professio-
gnare, se è capace di adeguarsi allo      nale chiamato GLO, in cui genitori,           andare nella vita
sviluppo di ogni bambino. Vediamo         docenti, clinici e servizi sociali con-       a crescere meglio
l’insegnamento come una partita a         dividono sia l’attività didattica sia la
tennis: il bambino tira la palla secon-   più vasta inclusione, dalle terapie ai
                                                                                        possibile sia il
do dove gli è arrivata e voi dovreste     bisogni sociali.                              vostro sogno

N.    11 • 2021 • IL TEMA                                                                                                     9
IL TEMA

          Coltivare gli interessi
          dei bambini
          Lavoriamo per garantire percorsi di crescita in grado
          di accompagnare in modo rispettoso l’unicità
          e irripetibilità di ciascun bambino e bambina
          di Silvia Iaccarino, Formatrice

      N
                  ell’esperienza all’interno dei con-
                  testi scolastici si riflette spesso
                  su questo tema: è un compito di
          grande responsabilità che richiede con-
          sapevolezza, impegno, competenza, ca-
          pacità di osservazione raffinata per com-
          prendere come ogni bambino esplora,
          ricerca, interroga il mondo e sé stesso,
          guidato da interessi del tutto personali.

          ACCOGLIERE E SOSTENERE                        SAPERSI METTERE
          I DIVERSI APPROCCI                            IN GIOCO
          “Il riconoscere la funzione dinamica          Quanto siamo disponibili ad accogliere
          dell’interesse nello sviluppo educati-        e sostenere la diversità delle risposte dei
          vo vale in quanto porta a considerare         bambini alle nostre offerte?
          i bambini singoli nelle loro capacità,        Quanto siamo disponibili a cambiare le
          bisogni e preferenze specifiche. Chi si       nostre idee e progettualità per seguire
          rende conto dell’importanza dell’inte-        gli interessi reali dei bambini che abbia-
          resse si guarderà dal pensare che tutte       mo di fronte?
          le menti lavorino nello stesso modo per-      Quanto siamo in grado di abbandonare
          ché hanno per caso lo stesso insegnante       il conosciuto per avventurarci, insieme
          o lo stesso libro di testo” (J. Dewey).       ai bambini, in nuovi mondi di cono-
          Come evidenzia Dewey, abbiamo biso-           scenza ancora inesplorati?
          gno di allenarci nel decentramento per        Fino a dove possiamo spingerci, fuori dal-
          individuare e accogliere i mille differen-    la nostra comfort zone, per seguire le piste
          ti modi di lavorare dei bambini: diversi      di ricerca dei bambini e quanto riusciamo
          non solo fra loro, ma anche e soprattut-      a evitare di chiudere loro tali piste?
          to rispetto a noi.
          Infatti, non è infrequente notare un di-
          sorientamento da parte dell’insegnan-
          te di fronte a inaspettate modalità dei       Ogni bambino è unico e irripetibile
          bambini di interpretare, rispondere e
          sviluppare ciò che viene pensato e “ap-
                                                        e va accolto e valorizzato
          parecchiato” per loro.                        in quanto tale

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PROGETTAZIONE

VALORIZZARE                                 ne performante dell’educazione, o di        Certamente
LE SFUMATURE                                “plasmare la mente dei nostri bambi-
In qualità di “differenziali di sviluppo”   ni, ma di permettere alla loro mente
                                                                                        non è facile:
(D. Lucangeli) il nostro ruolo profes-      di esplorare tutte le possibilità che il    del resto il lavoro
sionale ci richiede di sviluppare uno       mondo offre.” (A. Gopnik)                   educativo non è
sguardo ampio, alto e profondo, in          Ciò evidenzia l’importanza per gli in-
grado di cogliere le sfumature e le note    segnanti, senza sensi di colpa o ina-       facile di per sé
uniche che i bambini portano nella          deguatezza, di uscire dall’idea omo-
vita, nel mondo. Dovremmo essere in         logante e illusoria di uguaglianza in
grado di valorizzare tali sfumature e       accordo con la cultura educativa in cui
permettere l’espressione genuina del        siamo cresciuti, in primis come figli,      PROGETTARE
loro “Sé”, affinché possano dare voce       la quale ci porta a pensare che non si      A PARTIRE DAI BAMBINI
al loro essere e realizzare, nel tempo,     debbano fare differenze per garantire       In questo complesso lavoro può ve-
sé stessi.                                  a tutti le stesse opportunità.              nirci in aiuto l’osservazione fine dei
Ciascun essere umano possiede, per          Tale idea rischia di portarci a confon-     bambini e, a seguire, un’attenta pro-
diritto di nascita, risorse, attitudini,    dere i livelli:                             gettazione che parta proprio da loro,
predisposizioni, interessi, preziosità      • un conto è dare a tutti la possibilità,   dai loro interessi e piste di ricerca,
uniche e particolari che, per dirla con       per esempio, di accedere a determi-       superando il paradigma program-
Munari, come un seme, “lentamen-              nati servizi od occasioni;                matorio “a priori”, “a tavolino”, delle
te esploderanno” e si faranno albero.       • un altro conto è invece pensare che       proposte uguali per tutti, certamente
Come buoni giardinieri, dovremmo              noi si debba dare a tutti i bambini       comodo per gli adulti, ma non ade-
mirare “a creare un suolo fertile che         indistintamente la stessa quantità        rente allo sviluppo, come ben affer-
possa sostentare un intero ecosiste-          di stimoli ed attenzioni, nella stessa    mato da Dewey.
ma di varietà differenti con differenti       identica modalità e tempo.                Abbracciare una visione più ampia
punti di forza e di bellezza, e anche       A mio avviso, liberarsi dall’idea di        e indirizzarsi verso una progettua-
con differenti debolezze e criticità.”      dover corrispondere in modo ugua-           lità che metta davvero i bambini al
(A. Gopnik)                                 litario a tutti, alleggerisce il carico     centro e si faccia da loro orientare,
                                            dell’insegnante da un lato e, dall’al-      può condurci a un ripensamento di
PERMETTERE                                  tro, libera “spazio mentale” per allar-     spazi, tempi e materiali nelle nostre
DI ESPLORARE INFINITE                       gare lo sguardo e cogliere e accogliere     sezioni, aiutandoci a riorganizzare le
POSSIBILITÀ                                 in modo autentico ciò che i bambini         nostre giornate e i nostri contesti af-
Il nostro compito non dovrebbe esse-        portano, sapendo discernere come            finché diventino più inclusivi e capa-
re quello di decidere a priori che tipo     occuparsi di ciascuno pur in un con-        ci di coinvolgere come protagonisti
di persona “produrre”, in una visio-        testo gruppale.                             attivi i bambini e le bambine.

                                                                                           PER SAPERNE DI PIÙ
                                                                                           Dewey, J. (2018).
                                                                                           Democrazia e
                                                                                           educazione. Roma:
                                                                                           Anicia.
                                                                                           Gopnik, A. (2017).
                                                                                           Essere genitori non è
                                                                                           un mestiere. Torino:
                                                                                           Bollati Boringhieri.
                                                                                           Lucangeli, D. (2020).
                                                                                           A mente accesa.
                                                                                           Milano: Mondadori.

N.    11 • 2021 • IL TEMA                                                                                                   11
IL TEMA

          Accogliere bambini
          e genitori
          Conoscenza di noi stessi, ascolto,
          comprensione per cominciare bene il nuovo anno
          di Marcella Dondoli, Pedagogista, counsellor

      E
                 ducatori e insegnanti dovrebbero       l’incontro, pena l’esclusione dell’altro.
                 essere menti che sanno riflette-       Solo così possiamo preparare lo spazio
                 re e cuori aperti all’ascolto. Un      da offrire a chi ascoltiamo, per favorire
          saper essere che si dimostra, realizza,       quell’apertura dove l’infanzia può tro-
          cresce e si rinnova nella relazione con i     vare i luoghi per crescere bene e non
          colleghi, i genitori, i bambini.              dover stare soltanto “in mezzo alla re-
          Per essere accoglienti nel rapporto con       lazione fra adulti” che se ne occupano.
          i bambini e con i genitori occorre par-
          tire da sé stessi e darsi la possibilità di
          riconoscere i propri limiti, essere pronti
          ad aprirli per viaggiare verso nuovi oriz-
          zonti; essere pronti a ri-vedere i propri
          principi morali per saperli coniugare
          con l’etica e la pratica dei valori come
          quello della comprensione.

          CURIOSITÀ, DIALOGO,
          ALLEANZE
          La comprensione lascia spazio all’altro
          riconoscendogli potere di espressione
          per “dire il proprio pensiero”, senza te-
          mere di essere giudicato; luogo dell’in-
          contro dove mostrarsi così come è.
          Nel rapporto educatori e genitori la
          comprensione, sollecitata dalla curio-
          sità per l’altro, genera dialogo, sostiene
          la costruzione di alleanze che aprono la
          strada alla condivisione dell’esperienza
          educativa. Qui il richiamo alla capacità
          di ascoltare si fa forte.
          Se vogliamo imparare a comprendere
          dobbiamo saperci disporre ad ascoltare
          e occorre farlo iniziando a prendere le
          distanze da noi stessi, a essere capaci
          di mettere da parte qualcosa di noi che
          non possiamo tenere in vita durante

12                                                                    ALTRI MATERIALI SU > www.giuntiscuola.it
PROGETTAZIONE

                                                                                      LA FAMIGLIA È IL NUCLEO
                                                                                      Stare accanto ai bambini, accoglierli
                                                                                      con la loro famiglia, crescere insieme
                                                                                      richiama educatori e insegnanti a es-
                                                                                      sere continuamente su un banco di
                                                                                      prova con sé stessi perché chiamati ad
                                                                                      aiutare gli altri e a saper stare in una
                                                                                      relazione rispettosa, alimentata dal
                                                                                      desiderio di imparare e di evolversi.
                                                                                      Abbiamo in carico non solo i bambi-
                                                                                      ni, ma anche i loro genitori, perché
                                                                                      la famiglia è il nucleo dal quale si
                                                                                      origina il benessere di tutta la nostra
                                                                                      comunità.
                                                                                      Occorre consapevolezza che non può
                                                                                      esserci separazione fra servizi educa-
                                                                                      tivi, scuola e famiglie: i bambini non
                                                                                      varcano una soglia chiudendosi una
                                                                                      porta alle spalle.
                                                                                      Essi entrano accompagnanti e hanno
UN CAMPO DA SEMINARE                        Portare rispetto                          bisogno, per sentirsi in continuità, di
Immaginiamo un campo che sta per                                                      essere accolti e presi per mano in un
essere seminato: prima di accogliere
                                            vuol dire                                 passaggio ecologico che porta dentro
i semi va preparato il terreno per fare     interessarsi a una                        i servizi e la scuola quello che prima
in modo che possano radicare e cre-         persona, dedicarle                        non c’era e li aiuta a rientrare a casa
scere.                                                                                congiungendo quello che hanno ap-
Mente e cuore degli educatori e de-         tempo, riconoscere                        pena vissuto con la famiglia-univer-
gli insegnanti devono essere come           che esiste perché                         so delle relazioni conosciute e già
il terreno, l’humus, predisposto ad                                                   esplorate.
accogliere sementi per nutrire e so-        conta come tale:                          Il sistema di relazioni che si costruisce
stenere il loro daimon. Non un luogo        un essere umano                           fra servizi educativi, scuole dell’infan-
e basta, ma un processo fertile che                                                   zia e famiglia deve vedere i suoi pro-
sostiene la trasformazione originale                                                  tagonisti (gruppo di lavoro e genitori)
di ciascun bambino insieme alla sua                                                   impegnati con la stessa responsabili-
famiglia.                                   Empatizzare è avere coscienza di es-      tà e consapevolezza educativa.
Un saper essere che si dimostra, rea-       sere in relazione, è impegnare tutte le
lizza cresce e si rinnova nella relazio-    nostre forze per non perdere il contat-
ne con i colleghi, i genitori, i bambini.   to con l’esistenza unica dell’altro che
È in un clima di fiducia, di apprezza-      si espone, anche se non sempre con        L’obiettivo è
mento che i bambini crescono sicuri         chiarezza e consapevolezza, con i suoi
di sé e sviluppano benessere.               sentimenti e le sue emozioni.
                                                                                      tradurre in realtà la
Una relazione interpersonale, quin-         L’empatia è l’ouverture di ogni rela-     cultura dell’infanzia,
di, basata sulla pratica del rispetto:      zione, perché quando ci incontriamo,      affermare e
un comportamento che non è lega-            ci stringiamo la mano, ci guardiamo
to al senso del dovere, tantomeno           negli occhi sentiamo qualcosa dentro      difendere i diritti
all’ammirazione o al merito, ma a un        di noi.                                   dei bambini,
modo di accogliere l’altro per il suo       La nostra capacità dovrebbe essere
diritto di dignità.                         quella di accorgersi e dare spazio a      dando vita a reti di
                                            quello che sentiamo, per essere sin-      collaborazione che
EMPATIA PRIMA DI TUTTO                      ceri con noi stessi e lasciare che il
Non possiamo ora non dedicare qual-         nostro cuore aiuti la mente a connet-
                                                                                      coinvolgano l’intera
che parola all’empatia.                     tersi con l’altro.                        comunità

N.    11 • 2021 • IL TEMA                                                                                                  13
IL TEMA

       Accompagnare
       nei primi duemila
       giorni di vita
       Intervista a Susanna Mantovani, Università degli Studi Milano Bicocca
       a cura di Chiara Tacconi

                                                        1 Perché i primi duemila giorni di
                                                          scuola sono così importanti?
                                                             Sono gli anni in cui si fondano tutte le principali
                                                             capacità di sviluppo e la base per le competenze fu-
                                                             ture. Basti pensare che in questo periodo i bambini
                                                             imparano a gestire il proprio corpo, a camminare,
                                                             a essere autonomi, a nutrirsi, ad apprendere anche
                                                             altre lingue e linguaggi. In questi anni apprendono
                                                             DFRQYHUVDUHDULÀHWWHUHHIRUPXODUHLSRWHVLDQFKH
                                                             se basate prevalentemente su esperienze concrete.
                                                             Poi comincia un periodo in cui si mettono le basi
                                                             del pensiero astratto, che si svilupperà negli anni
                                                             successivi. Vediamo che questi anni sono particolar-
                                                             mente plastici, un bambino può imparare quando è
                                                             piccolo qualsiasi lingua e anche più di una.
                                                             Ormai lo sappiamo: intervenire presto, alimenta-
                                                             re e rendere possibili esperienze in questi anni è
                                                             veramente un asset in più per poter avere uno svi-
                                                             luppo articolato, soddisfacente e anche un senso di
                                                             benessere, per sentirsi competenti anche negli anni
                                                             successivi.
Susanna Mantovani è professoressa onoraria di
Pedagogia generale e sociale presso l’Universi-
tà Milano-Bicocca e membro della Commissione            2 Quali dovrebbero essere le
Zerosei del Ministero dell’Istruzione.                    qualità essenziali di chi si prende
Numerosi i suoi studi, le sue ricerche e pubblica-
zioni su tematiche educative e scolastiche: nido,
                                                          cura dei bambini e delle bambine
scuola, famiglia, accoglienza, tecnologie e bambini.      nei primi anni di vita?
Grazie anche alla sua attività divulgativa per una
cultura sull’infanzia, è un punto di riferimento cul-        Avere interesse e curiosità nel vederli e osservarli
turale e professionale per moltissimi insegnanti             perché in questi anni la loro modalità di manife-
ed educatori.                                                VWDUHORVYLOXSSRqPROWRGL̆HUHQ]LDWD

14                                                              ALTRI MATERIALI SU > www.giuntiscuola.it
PROGETTAZIONE

      0DULD0RQWHVVRULGLFHYDFKHSHU¿QRLOFDSULFFLRGL       4 Lo zerosei sta vivendo un
      XQEDPELQRqXQSUREOHPDVFLHQWL¿FRGDULVROYH-             momento importantissimo:
      re: cercare di capire un momento di pianto, di in-
      soddisfazione, di rabbia è qualche cosa che per chi
                                                                  come promuovere processi che
      lavora con i bambini (e poi anche per i genitori)           ci aiutino a trovare direzioni
      GHYHSRUWDUHDLQWHUURJDUVLVXOVLJQL¿FDWRGLTXHO         condivise, pur nelle diversità
      comportamento, per poter creare un ambiente,
                                                                  che esistono?
      degli stimoli, ma anche dei contenimenti e degli
      interventi che siano appropriati.
      Questa capacità di osservare e valutare, possibil-            I servizi per l’infanzia sono luoghi che hanno un’i-
      mente condivisa con altri, è il criterio base per             dentità molto particolare, che viene colta ed è fat-
      l’intervento quando i bambini sono più piccoli.               ta da chi la abita, ma che hanno anche uno stretto
                                                                    legame con i luoghi. Sono connotati dalla qualità
                                                                    delle relazioni (tra educatori e bambini, tra adul-
3 Quali punti di riferimento                                        ti), da una forte tradizione di collegialità, sono
  dovrebbero essere i cardini della                                 diventati per molti genitori luoghi di ritrovo che
                                                                    creano legami.
  continuità educativa in questo                                    Abbiamo bisogno, senza perdere queste identità, di
  periodo?                                                          uno sviluppo di servizi più esteso in alcune aree del
                                                                    nostro Paese, in particolare per i più piccoli e per
      Continuità non vuol dire fare le stesse cose, la inter-       il completamento dell’orario della scuola dell’in-
      preto molto in termini di coerenza.                           fanzia. Sarebbe bello poter utilizzare dei contatti,
      Io credo anche nel cambiamento, in una visione che            dei “gemellaggi”, che non vuol dire copiarsi, ma
      sia come un arco: un bambino ha un prima (una sto-            incontrarsi, conoscersi. E sono necessarie delle li-
      ria anche di pochi mesi) e ha un futuro, diventerà un         nee-guida, che abbiamo tentato di elaborare come
      bambino grande e un adolescente e poi un adulto.              Commissione con le Linee pedagogiche.
      Credo che la prospettiva della continuità sia una
      prospettiva di coerenza rispetto alle esperienze che
      VLR̆URQRDLEDPELQLPDDQFKHFXOWXUDOHULXVFLUH       5 Qual è secondo lei uno degli
      a vedere un individuo completo, pensando a chi è            aspetti più complessi di questo
      stato e a chi diventerà.
      Dal punto di vista dei genitori molte volte la conti-
                                                                  processo?
      nuità è relazionale, è la continuità dei riferimenti
      adulti di gruppo. Le famiglie hanno paura delle               /D ULÀHVVLRQH SHGDJRJLFD H O¶DWWHQ]LRQH D GDUH
      transizioni e i servizi per l’infanzia sono visti come        XQ¶R̆HUWD ULFFD DL EDPELQL ULFKLHGH QRQ VROR XQD
      punti di riferimento.                                         cultura educativa, ma anche una consapevolezza
      Nel passaggio dal nido alla scuola dell’infanzia              dell’organizzazione necessaria. Noi oggi abbiamo
      l’attenzione si concentra sul bambino, sul gruppo,            delle risorse per estendere lo 0-6 nei prossimi anni,
      sul suo sviluppo, non dimentica la famiglia ma ha             ma non è detto che in tutte le località, laddove i ser-
      meno bisogno di un coinvolgimento costante dei                vizi ancora non si sono sviluppati, ci siano know-
      genitori.                                                     how organizzativo-gestionali. Se non c’è una buona
      Credo si debba ragionare su questa paura del cam-             organizzazione, se non c’è una consapevolezza del-
      biamento che molte famiglie vivono, ma sapendo                OHQRUPHGHOOHULVRUVHGL̇FLOPHQWHVLODYRUDEHQH
      anche che i bambini devono essere aiutati a cresce-           &UHGRFKHTXHVW¶DQQRGLSDQGHPLDFRQOHGL̇FRO-
      re, sono loro che ci danno i segnali di quando sono           tà organizzative piombate sui servizi e sulle scuo-
      SURQWLSHUD̆URQWDUHTXDOFRVDGLQXRYR                      le, abbia evidenziato i vincoli organizzativi; sareb-
                                                                    be molto importante che tutti coloro che lavorano
                                                                    nei servizi, tutti gli operatori, tutti gli insegnanti
                                                                    fossero consapevoli di questi vincoli e delle strut-
                                                                    ture organizzative.
                                                                    $QFKH SHUFKp KR OD ¿GXFLD FKH DQFKH L YLQFROL
                                                                    qualche volta generino creatività e innovazione.

N.   11 • 2021 • IL TEMA                                                                                               15
il sommario

Da oggi6FXRODGHOO·LQIDQ]LD è anche io+!                                                       Scopri il nuovo ambiente
La tua lettura continua su www.giuntiscuola.it                                                  digitale giuntiscuola.it

Disegni: Chiara Nocentini (didattica), Giacomo Depolo (p. 3).
Referenze fotografiche: Archivio Giunti; Wiki Art (III di coperta); ©Adobe/mslok p. 62.         3      Dedicato ai bambini              Speciale
Pubblicità e marketing: Antonella Rapaccini,
                                                                                                                                        progettazione
e-mail: a.rapaccini@giunti.it
                                                                                                IL TEMA
ISSN: 1590-3206
© 2021 Giunti Scuola S.r.l., Firenze                                                            ProgettAzione                           Piano di lavoro mese
www.scuoladellinfanzia.it – www.giuntiscuola.it
Chiuso in tipografia il 23/06/2021
                                                                                                                                        per mese
                                                                                                4      Progettare
                                                                                                       il contesto                      31   Progettare
                                                                                                       di Anna Lia Galardini                 il nuovo anno
                                                                                                6      Narrare la storia                33   Linguaggi
                                                                                                       del bambino                           ed esperienze |
                                                                                                       di Battista Quinto Borghi             ottobre-giugno
                                                                                                8      Partire dalle
                                                                                                       domande giuste
                                                                                                       di Raffaele Iosa
                                                                                                                                        Progetto
Stampato presso Lito Terrazzi srl, stabilimento di Iolo
                                                                                                10     Coltivare gli interessi
                                                                                                                                        accoglienza
Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione dell‘opera o di parti di essa, con
qualsiasi mezzo, compresa stampa, copia fotostatica, microfilm e memorizzazione
                                                                                                       dei bambini                      41   Questi siamo noi
elettronica, se non espressamente autorizzata dall‘editore, salvo per specifiche attività              di Silvia Iaccarino                   a cura di Maurizia Butturini
didattiche da svolgere in classe. L’Editore è a disposizione degli aventi diritto con i quali
non è stato possibile comunicare, nonché per eventuali omissioni o inesattezze nella
citazione delle fonti. Dove altrimenti non indicato le immagini appartengono all‘archivio
                                                                                                12     Accogliere bambini               42   Anni 3-4-5
Giunti. Il contenuto degli articoli non redazionali non impegna la Direzione.                          e genitori                            Eccoci qui!
                                                                                                       di Marcella Dondoli
Direttore responsabile: Claudio Pescio                                                                                                  47   Anni 4-5
Pubblicazione autorizzata dal Tribunale di Firenze, n. 4944                                     14     Accompagnare                          Adesso siamo così!
del 13-3-2000. Iva assolta dall’editore a norma dell’art. 74/DPR 633 del 26-10-72.
Poste Italiane S.p.a. - Spedizione in A.P. - D.L. 353/2003                                             nei primi duemila
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB-C1- FI.                                            giorni di vita                   52   Anni 2-5
                                                                                                       Intervista a Susanna Mantovani
                                                                                                                                             Curiosi di scoprire
Direzione e Redazione
Giunti Scuola s.r.l., Via Fra’ Paolo Sarpi 7a, 50136 Firenze                                           a cura di Chiara Tacconi         57   La festa
Tel. 055 5062367, Fax 055 506251
e-mail: scuolainfanzia@giunti.it
                                                                                                                                             degli amici
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                                                                                                                                        Creatività
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Editore: Antonella Rapaccini - a.rapaccini@giunti.it                                            17     Il diario di settembre
                                                                                                                                        arti e gioco
Concessionaria: Progetto Srl
Trento tel. 0461 231056 - Milano tel. 02 8526800 - Roma tel. 06 69380225
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                                                                                                18     Quattro parole                   58 Laboratorio
                                                                                                       per un nuovo inizio                 delle emozioni
QUOTE DI ABBONAMENTO VALIDE PER L’ITALIA                                                               di Maurizia Butturini               Come mi sento?
IMPORTANTE: a partire dal numero di settembre 2020 la rivista è passata
ad andamento solare.                                                                            22     La via dell’intercultura         60 Laboratorio
                                                                                                       PICCOLI SEGNALI                     dei materiali
FORMULE DI ABBONAMENTO
SCUOLA DELL’INFANZIA e IO+
                                                                                                       PER (RI)COMINCIARE                  Giochiamo con…
10 numeri mensili in edizione cartacea di Scuola dell’infanzia (esclusi luglio e agosto)               di Graziella Favaro              62 Laboratorio
e 12 mesi di accesso a IO+ é 
                                                                                                24     Laboratorio                         dei giochi
IO+, il servizio digitale premium di giuntiscuola.it                                                   Intercultura                        C’era una volta…
Abbonamento digitale annuale 12 mesi: accesso a Scuola dell’infanzia digitale, ai
contenuti di tutte le riviste Giunti Scuola e ai materiali extra di giuntiscuola.it € 49,99            COSA METTI IN VALIGIA?           64 l’angolo
                                                                                                       di Antonella Sada                   dell’epressività
CONDIZIONI DI ABBONAMENTO
L’abbonamento annuale è valido per 12 mesi dal momento del pagamento.                           26     La via dell’inclusione              Degas
Alla scadenza sarà prorogato per altri 60 gg. al termine dei quali se non ancora
rinnovato verrà chiuso.
                                                                                                       GIOCO E RELAZIONE                   e il movimento
                                                                                                       PER INCLUDERE
SERVIZIO ABBONATI                                                                                      Intervista a Marco de Caris
• Telefono 055 5062424 (numero di rete fissa)
orario continuato, da lunedì a venerdì ore 9:00-18:00                                                  a cura di Chiara Tacconi
• e-mail: periodici@giunti.it
• Web www.giuntiabbonamenti.it                                                                  28     Laboratorio
• C.C.P. 13475512 intestato a: Scuola dell’infanzia, Firenze
• IBAN IT84A0760102800000013475512
                                                                                                       Differenze e disabilità
                                                                                                       UNA STORIA PER INIZIARE
Acquisti online                                                                                        di Federica Catanzano
• Libri: scuolastore.it / giuntialpunto.it
• Abbonamenti: giuntiabbonamenti.it
il diario di
    settembre
                                  Questo mese parliamo di…

      Accoglienza                               Senso                        Gioco e relazione
                                           di appartenenza                     per includere
          Per rimettere                           Condividiamo                       Ogni bambino merita
    a fuoco aspetti essenziali                 il nostro bagaglio                       un’attenzione
         e ricominciare                           per il viaggio                           speciale
            con gioia                                insieme                          e individualizzata
              p. 18                                    p. 24                                 p. 26

                                   Questo mese festeggiamo…

M G      V   S   D   L   M M G     V   S   D   L   M M G   V   S    D   L   M M G       V   S   D     L   M M G
1    2   3   4   5   6   7   8   9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30

Settembre: Ricominciare

                                                                    21 settembre                     28 settembre
                                                                      Giornata                         Giornata
                                                                   internazionale                      mondiale
                                                                     della pace                       della rabbia

                                                                   Idee e proposte                  Idee e proposte
IL DIARIO DI SETTEMBRE

               QUATTRO PAROLE
                      per un nuovo inizio
                                                  a cura di Maurizia Butturini

     L   e criticità vissute ci hanno fatto
         perdere alcune abitudini e modi di
     stare a scuola; al tempo stesso abbiamo
                                                                     A partire dall’esperienza che abbiamo
                                                                     condiviso, cerchiamo di rimettere a
                                                                     fuoco aspetti essenziali; ricominciare
     ricercato tutte le strade immaginabili                          con gioia è doveroso nei confronti
     per offrire ai bambini la possibilità di                        dei bambini ed è il modo giusto per
     star bene insieme e apprendere.                                 predisporci a un nuovo anno di scuola.

                                                                                1. ACCOGLIERE con cura
                                                                                Accoglienza e cura si intrecciano, connotate
                                                                                da reciprocità, attenzione e responsabilità.
                                                                                Preparare la scuola come “casa accogliente”
                                                                                implica un lavoro sullo spazio e sul contesto,
                                                                                sui segni e sui modi per incontrarsi e, poi,
                                                                                camminare insieme. Apprestiamoci insieme
                                                                                alla scoperta, alla conoscenza autentica,
                                                                                alla costruzione della fiducia che colora di
                                                                                benessere ogni giorno: i primi momenti di
                                                                                scuola e tutti quelli che seguiranno.

       GESTI DI CURA ACCOGLIENTI                                       Curiamo i contesti e i tempi del cerchio delle pa-
                                                                       role, dei momenti di attesa e di preparazione e dei
       C’è un posto per te                                             vissuti quotidiani come l’uso del bagno, il pasto, il
       • Confermiamo di riconoscere l’identità di ciascun              sonno, la merenda…
         bambino preparando gli spazi personali. Rendiamoli          • Proponiamo e inventiamo insieme nuove routine:
         riconoscibili con una foto e il nome: l’armadietto per        il cerchio della lettura, della poesia, della musica, il
         i vestiti, le pantofole o le calze antiscivolo; un posto      contatto con la natura, la danza, il silenzio…
         nello scaffale o una scatola per i propri elaborati.
       • Se utilizziamo cose che si usano e si gettano, cu-          Giochi per conoscersi e costruire fiducia
         riamo la loro disposizione e facilitiamone l’accesso        • Dentro e fuori: girotondi, gioco dei nomi in rima,
         nel rispetto di tutti: asciugamani, tovaglioli, bicchieri     gioco della ragnatela, giochi mimati e cantati, indo-
         confortevoli e biodegradabili.                                vinelli su di noi…
                                                                     • Pensiamo a giochi che diano valore a ognuno: al suo
       Buone consuetudini                                              nome, al suo sorriso; giochi corporei e di movimen-
       • Facciamo in modo che tutte le routine siamo mo-               to a coppie, a gruppi; giochi cooperativi.
         menti sereni, distesi, di ascolto e di piacere.

18                                                                             ALTRI MATERIALI SU > www.giuntiscuola.it
QUATTRO PAROLE PER UN NUOVO INIZIO

                                                                   CONTESTI CHE FACILITANO
                                                                   LA RELAZIONE

                                                                   Il dialogo personalizzato
                                                                   Ogni bambino dovrebbe essere consapevole che
                                                                   noi ci siamo davvero, per lui e per tutti:
                                                                   • troviamo modo, durante la giornata, di parlare
                                                                     a tu per tu con ognuno, anche solo un momen-
                                                                     to, mostrando interesse al suo mondo, alle sue
                                                                     esperienze, a come si sente;
                                                                   • se dobbiamo comunicare qualche cosa che lo
                                                                     riguarda, in particolare se ha sbagliato o fatto
                                                                     qualcosa che non va, dialoghiamo con lui da
                                                                     soli e non davanti agli altri, diciamo quello che
                                                                     abbiamo visto o sappiamo, offriamogli aiuto,
                                                                     prendiamo accordi e facciamo patti che lui pos-
                                                                     sa rispettare.

                                                                   Il dialogo condiviso
2. Intrecciare RELAZIONI                                           Vi sono differenti forme di dialogo da praticare:
                                                                   • il circle-time per affrontare un problema, trovare
La storia educativa che costruiamo nasce dal dialogo:                soluzioni a una situazione e darci delle regole
ognuno mette in gioco sé stesso, i propri sentimenti,                condivise;
esperienze, saperi, idee…                                          • la discussione, quando abbiamo un progetto, un
Per questo la cura delle relazioni è al primo posto, verso           fenomeno da indagare, qualche cosa da costru-
ogni bambino e verso il gruppo, con i colleghi di scuola             ire o organizzare… mettendo insieme, ipotesi,
e con le famiglie.                                                   conoscenze e idee;
Attraverso l’ascolto, la fiducia, l’empatia, il rispetto, l’at-     • l’interazione verbale, per confrontarci su quello
tenzione amorevole, la capacità di essere riferimento au-            che ricordiamo, abbiamo capito o preferiamo
tentico… attiviamo i legami che rendono possibili espe-              rispetto a un testo, una storia, un’esperienza vis-
rienze che ci cambiano nel profondo.                                 suta;
                                                                   • “il concilio dei bambini”, quando il tema riguarda
                                                                     il bene comune e investe i diritti e la convivenza
                                                                     con gli altri, l’espressione di opinioni e la presa di
                                                                     decisioni importanti per tutti.

                                                                   Il lavoro in piccolo gruppo
                                                                   • È una preziosa metodologia che prevede di co-
                                                                     stituire gruppi, anche eterogenei, di 4 o 5 bam-
                                                                     bini, che partecipano a un gioco o a una attività
                                                                     mettendo insieme le proprie risorse e idee.
                                                                   • I bambini ricevono delle indicazioni di base da
                                                                     noi, i materiali opportuni a disposizione e poi
                                                                     possono giocare o lavorare in modo quasi au-
                                                                     tonomo; noi li supportiamo incoraggiandoli e
                                                                     fornendo altri materiali se servono o indicazioni.

N.    11 • 2021 • IL DIARIO DI SETTEMBRE                                                                                      19
IL DIARIO DI SETTEMBRE

     3. Offrire BENESSERE                                           della persona, curando l’educazione affettiva ed emo-
                                                                    tiva, l’espressività corporea, l’ascolto verso ogni cosa
     Diamo valore alle risorse che ciascuno ha, potenzian-          che incontriamo, natura, arte, narrazioni…, imparando-
     dole e ampliandole, aiutiamo a costruire consapevo-            ne gli alfabeti.
     lezze da portare con sé nel futuro, per affrontare le          Saper leggere le emozioni degli altri ci aiuta ad assu-
     inevitabili difficoltà che la vita presenta.                   mere un atteggiamento empatico e a instaurare rela-
     Teniamo in uguale considerazione ogni dimensione               zioni positive e autentiche.

        IDEE PER IL BENESSERE                                        bambini. Osserviamo le loro scelte, aiutiamoli nel
                                                                     modo giusto ad ampliarle. La libertà di scelta impli-
        Momenti buoni e belli                                        ca il rispetto di regole decise insieme e la respon-
        Creiamo quotidianamente situazioni di benessere.             sabilità del riordino.
        Osserviamo i bambini, accogliamo i loro desideri,
        riconosciamo bisogni che non sanno ancora espri-            Sperimentare la lentezza
        mere, accordiamoci ai loro tempi e non solo a quelli        Rallentiamo i ritmi della giornata e facciamo posto a
        istituzionali. Momenti belli e buoni sono:                  esperienze di calma. Inventiamo una cadenza nuova,
        • fare festa per qualsiasi motivo, spartirsi qualcosa di    lenta, che consenta a ciascuno di sentirsi bene. Alcu-
          buono, da guardare, gustare, ascoltare…;                  ne esperienze che possono diventare familiari:
        • fermarsi ad ammirare la natura;                           • il silenzio e il rilassamento, stare senza scarpe, co-
        • leggere e rileggere mille volte la storia preferita;        modi, a leggere poesie o ascoltare musica…;
        • parlare del più e del meno, stando vicini, farsi i com-   • scambiare parole gentili e dolci da dedicare a noi,
          plimenti, offrirsi dei piccoli doni…                        alle famiglie, agli amici, alla natura…;
                                                                    • fare attività “inutili”, come ascoltare la pioggia, gio-
        Poter scegliere                                               care con le bucce delle arance, sgranare legumi e
        • Organizziamo gli spazi in modo che i bambini pos-           pannocchie, raccogliere sassi, foglie e altro… fare il
          sano scegliere i giochi e le attività che prediligono.      gioco “Il sacchetto delle coccole” per scambiarci o
        • Apriamo nuovi spazi in relazione agli interessi dei         dedicare a qualcuno gesti teneri.

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QUATTRO PAROLE PER UN NUOVO INIZIO

                                                                MODI PER STARE NELL’AVVENTURA

                                                                Accogliere le idee dei bambini
                                                                • I bambini sono costruttori naturali, invento-
                                                                  ri pieni di fantasia; ripropongono nel gioco le
                                                                  esperienze familiari, ma anche le imprese dei
                                                                  loro eroi.
                                                                • Ascoltiamo le loro idee, osserviamo i tentati-
                                                                  vi che fanno e aiutiamoli a trasformarli in un
                                                                  progetto per il quale forniamo supporto se ri-
                                                                  chiesto.

                                                                Preparare delle sorprese
                                                                Offriamo idee ai bambini per giochi sempre nuo-
                                                                vi e da amare.
                                                                • La sorpresa può essere molteplice: un libro
                                                                  nuovo e diverso, un’uscita mirata, un incontro
                                                                  con un personaggio interessante, una tradizio-
                                                                  ne da conoscere, una ricetta da realizzare…
                                                                • Prepariamo, anche con l’aiuto dei genitori, delle
                                                                  scatole speciali da tirare fuori a turno, al tempo
                                                                  opportuno, in un giorno di pioggia o quando
                                                                  vediamo che ne hanno bisogno: la scatola degli
                                                                  animali, delle bambole di carta, dei cow boy,
                                                                  della sartoria, della tessitura, del gioielliere, del
                                                                  tangram, dei ritagli, dei mini-libri, degli eroi dei
                                                                  cartoni…

                                                                Trovare complici fuori la scuola
                                                                • Avventuriamoci fuori dalla scuola, rispettando
                                                                  le regole della sicurezza, usufruendo delle pos-
                                                                  sibilità del nostro territorio:
                                                                  - il quartiere, la piazza, i negozi, il mercato…;
                                                                  - il fiume, il mare, il bosco, a seconda di dove
                                                                  viviamo;
                                                                  - i luoghi dove si producono prodotti locali o si
                                                                  fanno mestieri artigianali;
                                                                  - i luoghi della cultura come biblioteche, teatri,
4. AVVENTURARSI                                                   gallerie d’arte…
                                                                Frequentiamoli prendendo accordi e realizziamo
Come esseri umani abbiamo bisogno di compiere delle             incontri vivi e interattivi, di esplorazione, scoper-
imprese, affrontare qualche cosa che sia fuori dal co-          ta, dialogo.
mune e dal quotidiano, che sia sorprendente.                    • Molto interessanti sono anche i viaggi virtuali
Non si tratta certo di mettere a rischio i bambini, ma di         che possiamo predisporre con l’aiuto dei me-
dare loro la possibilità di incontrare situazioni nuove,          dia, curando così anche l’educazione digitale:
nelle quali aprirsi, interagire, fare scoperte, mettere in        non solo guardare ma farsi domande, indagare,
movimento la creatività. I bambini possono così accor-            approfondire e attivare gemellaggi interessanti.
gersi che esistono pericoli e rischi e imparare a valutarli
e anche a tirar fuori idee e modi possibili per affrontare
ogni incontro e ogni esperienza.

N.    11 • 2021 • IL DIARIO DI SETTEMBRE                                                                                  21
LA VIA DELL’INTERCULTURA

PICCOLI SEGNALI                                                                                           Graziella Favaro
                                                                                                          Centro COME,
                                                                                                          Milano

PER (RI)COMINCIARE

B
        uona ripartenza a tutti: agli insegnanti,                definisce il colore e la qualità del tempo che verrà dopo. Fa
        agli educatori e ai bambini che varcano                  sì che un giorno sia diverso dagli altri giorni, come dice la
                                                                 volpe al piccolo principe.
        la soglia della scuola per la prima
volta e a quelli che già la abitano. A chi viene                 UN RITO PER L’ACCOGLIENZA
da lontano e non ha ancora le parole per                         Possiamo dedicare i primi giorni di scuola a dare forma a un
raccontarsi e a chi non vede l’ora di condividere                rito di ripartenza che li renda speciali e che consenta anche
                                                                 di “mettersi nei panni dell’altro”, dare spazio alle attese, met-
storie e pensieri.                                               tere insieme i desideri e i timori dei bambini e degli adulti.
                                                                 Un rito che abbia il colore dell’accoglienza e che esprima il
                                                                 senso della comunità che si va a costruire o a rinsaldare.
UN GIORNO DIVERSO DAGLI ALTRI                                    Forse, alcune delle cose che facevamo un tempo andranno
- Che cos’è un rito? disse il piccolo principe.                  adattate e modificate in base alle nuove indicazioni per la
- È quello che fa un giorno diverso dagli altri giorni, un’o-    sicurezza, ma non facciamo mai mancare ai bambini i riti di
ra dalle altre ore, rispose la volpe.                            accoglienza e ripartenza.

I primi giorni sono carichi di emozioni e di attese: la gioia
di ritrovarsi da parte di chi è già inserito si mescola al ti-
more dell’inizio per chi varca la soglia per la prima volta;
l’ostentata sicurezza di chi si sente già grande s’intreccia
con lo smarrimento dei più piccoli e lo spaesamento di chi
viene da un altro Paese.
Rappresentano tappe indimenticabili presenti in tutte le
biografie d’infanzia e compaiono spesso nei sogni, nei rac-
conti e nei ricordi, belli o brutti di ognuno di noi.
Tappe importanti che inaugurano sempre un cammino
nuovo e tutto da scoprire, anche se la partenza vera e pro-
pria è avvenuta tempo prima. Passaggi che legano i tempi
e gli spazi diversi, tra la scuola e la vacanza, tra un anno e
l’altro, tra un Paese e un nuovo contesto, e che chiedono di
essere ritualizzati con attenzione e cura perché ogni viag-
gio comincia sempre da un primo passo.

RITI DI PASSAGGIO
È importante far sì che i passaggi vissuti dai bambini siano
una tappa strutturante, diventino un ricordo che resta nel
tempo. Il rito serve proprio a sottolineare l’importanza di
ciò che accade, a rendere prezioso il tempo, a celebrare i
passaggi; costituisce una sorta di imprinting importante e

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LA VIA DELL’INTERCULTURA

ANNODARE LEGAMI                              giorno di scuola, attraverso oggetti,           zaino, che un tempo era rosso per le
Questa fase inaugurale rappresenta           cerimonie, segni: speriamo di tornare           bambine e nero per i maschi, ma che
anche un tempo prezioso per anno-            presto a vivere le antiche tradizioni o         oggi è di tanti colori e che contiene
dare e riannodare i legami fra i bam-        di inventarne di nuove.                         oggetti per la scuola e segni di ben-
bini, per far sentire ognuno, da su-         In Germania e in Austria il ritorno a           venuto.
bito o di nuovo, a casa, al suo posto.       scuola è “dolce”: quel giorno, i bambi-         In Cina, l’inizio della scuola è cele-
Per far passare messaggi di ricono-          ni ricevono la Schultüte (letteralmen-          brato in maniera ufficiale, con alza-
scimento e di curiosità reciproca nei        te zaino o borsa della scuola), un pac-         bandiera e discorsi augurali. Mentre
confronti della storia di ciascuno           chetto a forma di cono che contiene             in Israele ai più piccoli vengono date
(nome, viaggio, attese…): ognuno             dolci, caramelle, oggetti per la scuola.        le lettere dell’alfabeto ricoperte di
è importante e sta dentro il gruppo          In Russia, invece, la data ha l’impor-          miele per simboleggiare la dolcezza
con la propria storia.                       tanza e il tono della cerimonia uffi-           dell’alfabetizzazione.
Per inaugurare un cammino di ap-             ciale: nel “giorno della conoscenza”
prendimento e di vita insieme, o per         (così viene chiamato il primo set-
ricominciare legando un’avventura            tembre), ognuno si veste in modo
che si è conclusa e una che ricomin-         elegante e formale e porta un mazzo
cia, possiamo chiedere ai bambini di         di fiori agli insegnanti; un
inventare una frase, un motto che            bambino “nuovo” viene
contraddistingua la sezione e che ri-        portato sulle spalle di uno
badisca il senso dell’apprendere in-         studente più grande e fa
sieme. Per il primo mese di scuola,          il giro della scuola suonando
ognuno a turno lo pronuncerà all’i-          una campanella per simboleg-
nizio della giornata, come promessa          giare l’avvio dell’anno scolastico.
e augurio per tutti.                         In Giappone, i bambini preparano
                                             con cura il pranzo del primo giorno
UN VIAGGIO                                   di scuola che tradizionalmente si
TRA CERIMONIE E DONI                         compone di riso con alghe e uova di
In molti Paesi, da sempre è tradizione       quaglia, considerati cibi portafortu-
celebrare e rendere ufficiale il primo       na. Ogni alunno riceve in dono uno

UN ACCORDO                                     trasparenti le attese della scuola nei          “vecchi” genitori possono ser-
“TRASPARENTE”                                  confronti della famiglia (e viceversa).         vire da tramite e da ponte nei
CON I GENITORI                               • Soprattutto nei confronti dei ge-               confronti dei connazionali ne-
                                               nitori stranieri e, in particolare, di          oarrivati.
L’avvio della scuola è il tempo per rin-       quelli “nuovi”, è importante ren-             • Come per i bambini, anche con gli
novare o stabilire ex novo una buona           dere meno opache le regole e                    adulti possiamo trovare una frase
alleanza educativa con i genitori.             le aspettative, più trasparenti                 che accompagni lo stare insie-
                                               le modalità della relazione e i                 me, sulla base di un accordo
• I meccanismi di comunicazione a              tempi della scuola.                             condiviso che accorci le distan-
  distanza ormai diffusi e ordinari ri-      • Per le famiglie immigrate, l’inseri-            ze, solleciti la partecipazione e
  ducono i momenti di incontro con la          mento del figlio nella scuola italiana          comunichi a tutti.
  scuola e quelli formali, delle riunioni      rappresenta un evento cruciale che
  ufficiali, sono sporadici, compressi e       modifica i progetti e il futuro e chiede
  scanditi dalle decisioni da prendere.        loro di assumere i modi e le posture
  È importante, quindi, trovare                di una genitorialità non sempre co-
                                                                                              Segui la rivista
  occasioni nuove per condivi-                 nosciuta. Il primo giorno di scuola,
                                                                                              SESAMO
  dere con i genitori il progetto              con il suo carico di emozioni, timori,         didattica
  della scuola/della sezione, scambiare        aspettative, è una data memorabi-              interculturale
  punti di vista, definire i modi e i tem-     le anche per i genitori stranieri. La          su www.giuntiscuola.it

  pi della collaborazione, rendere più         presenza e la mediazione dei

N.    11 • 2021 •                                                                                                             23
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