Periodico d'informazione parrocchiale - n 3 Ottobre 2019 - Seminiamo sempre e ovunque amore se vogliamo accumulare tesori per il cielo. Beato ...

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Periodico d'informazione parrocchiale - n 3 Ottobre 2019 - Seminiamo sempre e ovunque amore se vogliamo accumulare tesori per il cielo. Beato ...
Seminiamo sempre e ovunque amore
se vogliamo accumulare tesori
per il cielo.
     Beato Giuseppe Nascimbeni

Periodico d'informazione parrocchiale - n°3 Ottobre 2019
Periodico d'informazione parrocchiale - n 3 Ottobre 2019 - Seminiamo sempre e ovunque amore se vogliamo accumulare tesori per il cielo. Beato ...
OTTOBRE 2019

Tre anni con Maria                   p. 3
                                             Saluto alle Piccole Suore
                                             della Sacra Famiglia            p. 27
Nutriti dalla bellezza               p. 6
                                             Asilo Infantile "La Vittoria"   p. 37
La crisi della fede e l’eucarestia   p. 8
                                             Scuola dell’Infanzia
500° Madonna della Neve              p. 10
                                             “Virginia Romanini”
                                             e asilo nido “ il Pulcino”      p. 40
Don Gianluca Guana
parroco a Berlingo
                                             I Pecchio patrizi milanesi
e Berlinghetto                       p. 12
                                             nelle vicende di Adro           p. 42
Festa della Madonna
                                             Mese di ottobre 2019
del Rosario                          p. 13
                                             animazione della preghiera
                                             del Rosario                     p. 45
Sagra san Rocco                      p. 14
                                             Anagrafe Parrocchiale           p. 46
AVIS                                 p. 15
                                             Suor Felicetta Mometti
Campo estivo                         p. 16
                                             – profilo                       p. 49
Luglio: tornei serali                p. 17

Pomeriggio avventura                 p. 18

Storia di una rinascita              p. 19

In cammino
sulla via Francigena                 p. 22

I talenti : “tutta la vita”
che possiamo ricevere                p. 23

Gruppo Antiochia
2018-2019                            p. 25

Date degli incontri dei genitori
ICFR anno 2019-20                    p. 26
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Lettera del Parroco

            TRE ANNI CON MARIA
Ottobre per le parrocchie è il mese in cui           una chiesa, ma anche di riscoprire il senso
inizia l’attività pastorale e così è anche per       dell’essere Chiesa; di onorare Dio ed ado-
le nostre parrocchie di Adro e Torbiato.             rarlo, non solo non bestemmiando il nome
Come imposteremo il nostro lavoro, cosa              divino, ma anche riscoprendo l’Eucarestia
proporre in questo anno pastorale?                   e vivendo i sacramenti della Grazia; di riat-
Una guida per noi può essere il 500° an-             tualizzare con umiltà la conversione della
niversario della apparizione della Madon-            vita e chiedere il perdono dei peccati, segni
na della Neve, una ricorrenza che ci ha              della misericordia del Padre.
visto impegnati nella “Peregrinatio Ma-              Questi contenuti del messaggio della Vergi-
riae” con la statua della Madonna in visita          ne potremo rifletterli ed attuarli meglio nei
nelle nostre parrocchie. È stata una bella           prossimi tre anni, culminando con la cele-
occasione per riscoprire un poco di più la           brazione delle Missioni Popolari nel 2021-
fede in chiave mariana, con la accoglienza           2022.
della Vergine in molte famiglie delle nostre
parrocchie ed il concorso di molte persone           2019-2020: Per questo primo anno lo
devote, fino al culmine della bellissima e           spunto per la riflessione e le iniziative ce
partecipatissima S. Messa dell’8 luglio al           lo fornisce il nostro vescovo Pierantonio
Santuario.                                           con la sua Lettera Pastorale “Nutriti dal-
                                                     la Bellezza - celebrare l’Eucarestia
Per non perdere il senso di questo cinque-           oggi”. Perciò ci impegneremo nel risco-
centenario propongo allora di approfondi-            prire l’Eucarestia meditando la Lettera Pa-
re nei prossimi tre anni il messaggio della          storale; centrando i Centri di Ascolto sul
Vergine al piccolo Giovanni Battista Baioni          tema dell’Eucarestia; proponendo l’Adora-
quando gli apparve.                                  zione Eucaristica serale settimanale in San
“Va a dire a quelli di Adro che dove                 Rocco aperta a tutti; offrendo occasione di
tu mi vedi sia fabbricata una chiesa                 catechesi per gli adulti sul tema della Mes-
e che si emendino di suoi peccati e                  sa; riscoprendo la centralità del Sacrificio
mutino vita in bene vivere, che san-                 di Gesù sulla croce nella celebrazione litur-
tifichino le feste, che non bestemino                gica della Messa; visitando qualche luogo
il nome santo di Dio, il quale pur-                  in cui si è verificato un miracolo eucaristico
troppo lo calpestano e che si asten-                 (Bolsena, Lanciano, Siena); ed altre propo-
ghino da altri peccati; dì a loro che è              ste che dai nostri CPP potranno venire.
stata l’Avvocata dei peccatori , Ma-
ria Vergine, e per pegno dì oltre che                2020-2021: A partire dall’Eucarestia, far-
tutti sanno che tu eri muto, prendi                  maco di immortalità, ed incontro con la
questa pietra e dalla a qualunque la                 Bellezza celebrata e vissuta, potremo risco-
vuol vedere che si muterà di colore                  prire i temi che la Madonna ci indica per
di tempo in tempo e io intanto guar-                 tornare a “bene vivere”, i temi della conver-
derò la tua greggia”                                 sione, del ritorno a Dio, della percezione su
                                                     di noi dell’amore misericordioso del Padre,
In sintesi la Madonna chiese di costruire            del riconoscimento e dell’adorazione di

                                                 3                                    Ottobre 2019
Periodico d'informazione parrocchiale - n 3 Ottobre 2019 - Seminiamo sempre e ovunque amore se vogliamo accumulare tesori per il cielo. Beato ...
Cristo unico Salvatore. Potrà essere l’anno           Iniziative minori: ogni stagione potreb-
in cui sviluppare temi legati al messaggio            be essere caratterizzata da una iniziativa
della Divina Misericordia; al sacramento              (non necessariamente religiosa, o di soli
della Riconciliazione; alla celebrazione dei          adulti o di altre categorie di persone) che si
Sacramenti della guarigione; alla proposta            ripete però anche negli anni successivi nel-
di momenti celebrativi che abbiano al cen-            lo stesso periodo in autunno, in inverno, in
tro la preghiera di intercessione per i mala-         primavera, in estate.
ti , nel corpo e nello spirito; ed occasioni di
incontro con persone che di più sperimen-             Nel prossimo Consiglio Pastorale Parroc-
tano la sofferenza morale e vivono momen-             chiale delle nostre parrocchie di Adro e
ti prolungati di tenebra. Altre iniziative che        Torbiato proporrò di riflettere su questa
abbiano al centro le persone che soffrono             proposta e di trarre iniziative volte ad ap-
ed il Signore che libera, guarisce, rialza,           profondire in questi tre anni l’evento che
consola potranno sempre essere accolte.               ha caratterizzato questi mesi dell’anno cin-
                                                      que centenario dell’apparizione. Spero che
2021-2022: Il terzo anno potremo dedi-                anche le nostre due parrocchie possano
carlo alle Missioni Popolari, una grande              rispondere positivamente in vista del pro-
opportunità per riscoprire il senso di ap-            getto delle Missioni Popolari, che erano già
partenenza alla Comunità parrocchiale,                nel desiderio di Don Gian Maria, prima che
alla Chiesa Universale Pellegrinante, alla            fosse nominato a Chiari e che ora cerche-
Chiesa Celeste e gloriosa.                            remo di portare a compimento per il bene
                                                      delle nostre comunità. Ci risentiremo pre-
Uno slogan per i tre anni potrebbe essere:            sto.
“Tre anni con Maria”;
(500 e 20) - La Regina del cielo di incom-                                         Don Francesco.
parabil bellezza… gli apparve
(500 e 21) - All’Avvocata dei peccatori… lui
s’inginocchiò e con tenere lagrime la rin-
graziò
(500 e 22) - Con uno sguardo di Paradiso…
lei lo benedì e sparvegli dagli occhi.

Un logo: Si potrebbe caratterizzare il
bollettino, la porta della chiesa, l’Oratorio
con un logo che metta in evidenza il tema
dell’anno.

Una celebrazione principale: Un mo-
mento particolare dell’anno (un solo mo-
mento e non necessariamente apertura o
chiusura) potrebbe essere solennizzato
soprattutto con una celebrazione liturgica
importante ed eventuali altre iniziative lì
concentrate, che riflettano il tema dell’an-
no.

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Festa del Patrono 2019

          5              Ottobre 2019
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NUTRITI DALLA BELLEZZA
          La lettera del vescovo per il nuovo anno pastorale

Il nostro vescovo, mons. Pierantonio Tre-
molada, introduce il nuovo anno pastorale
con la sua seconda lettera indirizzata al po-
polo di Dio della diocesi di Brescia, una let-
tera che ha come tema l’Eucarestia, fonte e
culmine della vita cristiana.
“Sono convinto che nel cuore della missio-
ne della Chiesa ci sia l’Eucarestia… un nu-
cleo incandescente, una sorgente zampil-
lante, una realtà misteriosa che permette
alla Chiesa di essere veramente se stessa
per il bene del mondo”. Così si esprime il
vescovo manifestando il profondo desi-
derio di far percepire alla sua comunità la
bellezza di questa grande verità della fede
cristiana.
Due sono le motivazioni che lo hanno por-
tato a scrivere questa lettera. La prima è la
constatazione del generale calo della parte-          derivano tutte le celebrazioni della Chiesa.
cipazione all’Eucarestia domenicale nelle             Celebrando l’Eucarestia si fa esperienza
nostre parrocchie. Perché questa disaffe-             dell’amore vittorioso di Cristo risorto e
zione crescente? Perché quanto appariva               dell’unica Bellezza capace di salvare il
normale, giusto e doveroso sembra non                 mondo.
esserlo più? Perché risulta così difficile,           L’Eucarestia ed il mondo: L’Eucarestia
non solo per i ragazzi, ma anche a giovani e          non termina con il saluto finale, ma chiede
adulti prendere la libera e convinta decisio-         che il rito continui nelle pieghe della vita
ne di partecipare alla S. Messa? Così nella           con la testimonianza di coloro che si sono
lettera il vescovo cerca di proporre risposte         nutriti dal Corpo e Sangue di Cristo. Si trat-
che partano dalla riscoperta del valore, del-         ta di portare Gesù nella storia e iniziare a
la grandezza e della bellezza dell’Eucarestia         costruire spazi e segni della civiltà nuova
celebrata e vissuta nella verità del suo con-         fondata sulla carità.
tenuto: Gesù Cristo nostro Signore.                   L’Eucarestia come Sacramento: L’Eu-
Il ricordo del quinto centenario della costi-         carestia non è solo rievocare un evento del
tuzione della Compagnia dei custodi delle             passato per non dimenticarlo, ma è fare
Santa Croci è la seconda motivazione della            esperienza perenne dell’evento che ne sta
lettera. Del sacrifico della croce l’Eucarestia       alla base: la passione, morte e resurrezione
è memoriale ed il vescovo intende con un              di Gesù. Celebrando l’Eucarestia ciascuno
anno giubilare straordinario riaffermare              di noi viene immerso nella morte redentri-
che è nell’Eucarestia, il sacramento dell’al-         ce del Figlio e ne esce rinnovato profonda-
tare, il cuore pulsante della chiesa, popolo          mente nella vita e nella fede.
di Dio in cammino.                                    L’Eucarestia e la Chiesa: Fortissimo è il
Nella lettera vari sono gli aspetti che il ve-        legame tra il popolo di Dio e questo Sacra-
scovo mette il luce.                                  mento di unità. L’Eucarestia fa la Chiesa e
L’Eucarestia come liturgia: L’Eu-                     la Chiesa vive di Eucarestia, così che essa
carestia è il vertice, la sorgente da cui             stessa si comprende per ciò che è e si rende

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più chiaro il modo in cui vivere il cammino          dall’essere solo un giorno di riposo, diventa
di santità a cui ogni cristiano è chiamato.          un giorno di comunione, un giorno di unità
L’Eucarestia celebrata: L’Eucarestia è               in Cristo, un giorno in cui si vive la gioia di
un rito che si deve celebrare nella fede, in         sentirsi fratelli.
modo degno, così da rendere sempre lode              L’icona della Trinità di Rublev: La
e onore al Signore. Il bene celebrare non è          lettera si conclude con una meditazione
solo una questione estetica, una osservanza          sull’icona della Trinità di Andrej Rublev
corretta delle rubriche. Il bene celebrare è         al centro della quale è presente una coppa
lasciarsi coinvolgere dalla dinamica santifi-        che richiama sia il sacrificio del Figlio sul
cante dell’Eucarestia, è l’entrare nel miste-        Calvario, sia l’Eucarestia che permetterà di
ro di Cristo ed essere abbracciati da esso.          riviverlo nella forma del memoriale liturgi-
L’arte di celebrare allora non è un aspetto          co. Attraverso l’icona di Rublev possiamo
particolare della liturgia che riguarda il sa-       cogliere che l’orizzonte ultimo della cele-
cerdote, ma è un sentire di mente, anima,            brazione eucaristica è sempre la comunio-
cuore, e spirito che coinvolge tutti i com-          ne d’amore, che rinvia al sacrificio d’amore
ponenti dell’assemblea liturgica, nella qua-         di Gesù sul Calvario, ma anche al Mistero
le chi partecipa all’Eucarestia, ognuno nel          originario dell’amore tra il Padre, il Figlio e
suo ruolo, viene colpito, attirato, consolato,       lo Spirito Santo.
raggiunto dalla Bellezza.                            Queste cose ci invita il vescovo a riscoprire
L’Eucarestia e il Giorno del Signo-                  perché partecipando all’Eucarestia ognuno
re: L’Eucarestia è strettamente legata alla          si lasci avvolgere dalla Bellezza.
domenica, il giorno del Signore, il giorno
della festa, il giorno della resurrezione. La        Sintesi da un articolo tratto da CONTOMELA.
domenica, nutrita dal Pane del cielo, lungi

                30 GIUGNO 2019 - PELLEGRINAGGIO A TORRECHIARA (PR)

                                                 7                                      Ottobre 2019
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LA CRISI DELLA FEDE E L’EUCARESTIA

Se il vescovo Pierantonio ha scelto il tema
dell’Eucarestia per questo anno pastorale
2019-2020 vuol dire che anche lui ha no-
tato il grave problema legato alla parteci-
pazione alla S. Messa. Non si partecipa più
alla Messa domenicale e tanti sembrano i
motivi, ma fondamentalmente perché c’è
una gravissima ignoranza su cosa sia l’Eu-
carestia, determinata da una profonda cri-
si di fede, in molti modi constatabile. Non
solo ragazzi e giovani, ma anche moltissimi
adulti non sanno che l’Eucarestia è il Corpo
ed il Sangue di Cristo. Non pochi credono
che la comunione sia la presenza “simbo-
lica” del Signore nel pane consacrato che il
sacerdote distribuisce. Se è così la celebra-
zione dell’Eucarestia è ridotta a banale as-
semblea fatta di persone che vi partecipano
quando si sentono, che vanno a ricevere la
comunione, simbolica e non reale presenza            senza più distinzione di ruoli; dove gli at-
di Gesù, senza alcuna attenzione alla pro-           teggiamenti, i gesti, le azioni, sono esegui-
pria condizione di fede e senza discerni-            ti secondo il proprio gusto e il sentire del
mento sul proprio comportamento morale.              momento; dove la sciatteria di sacerdoti e
                                                     fedeli ha ridotto a banalità il Mistero più
LE CAUSE?                                            sacro della presenza del Signore tra noi.

Le cause di questa drammatica situazione             DI CHI LA COLPA?
potranno essere molteplici, ma certamen-
te due sono chiare, entrambe dipendenti              Una responsabilità di tutta questa disaffe-
da profonda crisi di fede. La prima è una            zione dall’Eucarestia non è solo della gente
catechesi che, nella debolezza di conoscen-          ignorante della fede e distratta dalle cose
ze di catechisti improvvisati, ha trasmesso          del mondo. Molto della colpa ce l’hanno an-
solo l’idea dell’Eucarestia come banchetto           che i pastori, sacerdoti e vescovi che si sono
di festa, che non ha nulla di sacro, ma è solo       mostrati più attenti a questioni di giustizia
ricordo di un bel momento di Gesù con i              sociale e ai problemi dell’immigrazione,
suoi amici. Così facendo si è omesso di in-          alle proprie comodità, piuttosto che porre
segnare che ciò che avviene sull’altare ad           attenzione alla fuga inarrestabile dall’Eu-
ogni Messa è la ripresentazione dell’unico           carestia, che dovrebbe essere proprio il
sacrificio di Cristo Dio sul Calvario. Ne vie-       fondamento del “fare” di tante persone de-
ne fuori una liturgia desacralizzata, dove il        dite al volontariato e ai problemi sociali.
sacerdote viene percepito non più come co-
lui che agisce in nome e persona di Cristo,          QUALI SOLUZIONI A QUESTI PRO-
ma come uno tra i tanti, più simpatico se si         BLEMI?
comporta come un intrattenitore piuttosto
che come sacerdote che offre il sacrifico;           Certamente il problema è sotto gli occhi di
dove tutti si sentono di “dire e fare” tutto         tutti ma le soluzioni non sono così evidenti.

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Anzi c’è quasi una separazione netta tra co-                   •   L’eliminazione di monizioni
loro che auspicano come soluzione un pro-                          e commenti che sovraccari-
gresso ancora più spinto nella celebrazione                        cano inutilmente di parole la
dell’Eucarestia così che sia più coinvolgen-                       celebrazione e distraggono
te, allegra, esultante, senza troppi lacci e                       dal seguire con attenzione la
laccioli, un po’ nello stile di tante comunità                     liturgia che di per sé già parla
protestanti evangeliche. E poi ci sono co-                         con l’azione.
loro che auspicano il ritorno ad una fedeltà                   •   Usare in circostanze impor-
nella celebrazione più legata alle pratiche                        tanti e solenni la lingua lati-
della Grande Tradizione cristiana, ricor-                          na, lingua liturgica mai eli-
dando che nel passato anche se il popo-                            minata, lingua del Mistero,
lo non era molto istruito e non conosceva                          lingua universale della chie-
tutto dell’Eucarestia, tuttavia sapeva bene                        sa.
cosa era veramente l’Eucarestia perché ve-                     •   Compiere con dignità i gesti
deva il sacro nella solennità della celebra-                       liturgici e pronunciare con
zione liturgica.                                                   decoro le parole della cele-
                                                                   brazione rispettando quel-
CHE FARE ORA?                                                      le del sacerdote distinte da
                                                                   quelle del popolo.
   •   Un’idea sarebbe quella di tornare a                     •   Nell’omelia attenersi alla Pa-
       parlare anche nelle nostre chiese di                        rola di Dio, commentata evi-
       “Sacro”, una parola troppo dimenti-                         tando mescolanza con altri
       cata, derisa, banalizzata perché tut-                       contenuti profani, opinioni
       to si è appiattito nel presente e non                       personali, e scadimenti del
       si riesce più ad alzare lo sguardo in                       linguaggio in forme troppo
       alto, al mistero divino.                                    elevate o più spesso, troppo
   •   Si potrebbe tornare ad insegnare la                         banali.
       retta fede, lasciando perdere teorie                    •   Distribuire e ricevere l’Euca-
       teologiche ed opinioni che sono tali                        restia sulla lingua e non sulle
       e non sono la vera e sicura dottrina                        mani, come segno di rispetto
       della Chiesa di sempre.                                     e riverenza verso il Corpo di
   •   Sarebbe necessario ripartire dalla                          Cristo, osservando il precetto
       Parola di Dio, interpretata alla luce                       dell’ora di digiuno.
       della Tradizione viva della Chiesa e                    •   Riscoprire i tempi di silen-
       commentata dal Catechismo della                             zio dopo la comunione per
       Chiesa Cattolica, fondamenti sicuri                         rimarcare che si è ricevuto il
       per ogni itinerario di fede e di cele-                      Corpo e Sangue di Cristo e il
       brazione liturgica autentica.                               bisogno di adorare e ringra-
   •   Si potrebbero riportare alla visibilità                     ziare il Signore che è venuto
       di tutto il popolo di Dio segni ed at-                      in noi.
       teggiamenti celebrativi che manife-
       stino meglio la sacralità delle azioni        Altro si potrebbe fare ancora. Forse qual-
       liturgiche dell’Eucarestia:                   cosa di queste note potremmo mettere in
           • la celebrazione della Messa             atto in questo anno pastorale per dare ono-
               “ad orientem” cioè con l’o-           re all’Eucarestia e come dice il vescovo Pie-
               rientamento del sacerdote e           rantonio, lasciarci nutrire dalla Bellezza.
               dei fedeli alla croce, perché
               tutti dal sacrificio di Cristo
               siamo stati salvati.                                          DON FRANCESCO

                                                 9                                     Ottobre 2019
Periodico d'informazione parrocchiale - n 3 Ottobre 2019 - Seminiamo sempre e ovunque amore se vogliamo accumulare tesori per il cielo. Beato ...
500° MADONNA DELLA NEVE

           10
11   Ottobre 2019
DON GIANLUCA GUANA
      PARROCO A BERLINGO E BERLINGHETTO

Sabato 14 e domenica
15 settembre 2019 don
Gianluca Guana, nostro
curato ad Adro dal 2001
(appena ordinato sacer-
dote) al 2008, ha fatto
l’ingresso come parroco
nelle comunità di Ber-
lingo e di Berlinghetto,
dopo essere stato curato
a Salò per sette anni e
prima ancora a Carpe-
nedolo per altri quattro
anni.

        Mons Bruno Foresti celebra in S. Maria in Favento
                      12 settembre 2019

                               12
La Comunità Parrocchiale SS. Faustino e Giovita
                        in Torbiato
   per l’inizio del nuovo Anno Pastorale 2019- 2020
                         invita alla

   FESTA della MADONNA del ROSARIO
MARTEDI 1 OTTOBRE
Confessioni dei ragazzi delle MEDIE di Adro e Torbiato
presso il Santuario alle ore 15.30.

MERCOLEDI 2 OTTOBRE
Confessioni dei ragazzi delle ELEMENTARI di Adro e Torbiato
presso il Santuario alle ore 16,30

GIOVEDI 3 OTTOBRE
Ore 20.00 S. Messa presso la Chiesa della Visitazione
della B.V. Maria.

VENERDI 4 OTTOBRE
Ore 20.00 S. Messa sempre alla Chiesetta.

               Apertura stand gastronomico e spumanteria in Oratorio e
                                   Serata Musicale

SABATO 5 OTTOBRE
Ore 16,00: Confessioni per adulti presso la Chiesa della Visitazione della B.V. Maria.
Ore 17,30 S. Messa solenne e Processione con la statua della Madonna partendo dalla Chiesa
della Visitazione.

          Al termine apertura stand gastronomico a spumanteria in Oratorio,
                                   e Serata Musicale

DOMENICA 6 OTTOBRE
Ore 10,00 S. Messa solenne della Madonna del Rosario
Ore 16,00 Canto dei Vespri e Benedizione Eucaristica
Ore 19,00 apertura stand gastronomico.
Ore 20,30 Grande Tombolata in Oratorio.

            DURANTE I GIORNI DELLA FESTA SARÀ ALLESTITA
            LA PESCA DI BENEFICENZA ALL’INTERNO DEL BAR
   IN CANONICA MOSTRA FOTOGRAFICA DEI 500 ANNI DELL’APPARIZIONE
        DI MARIA SANTISSIMA, E QUADRI DEI MISTERI DEL ROSARIO

                                            13
                                            9                                 Ottobre 2019
S. MESSA CATECHISTI E COLLABORATORI giugno 2019

Buona la partecipazione anche quest’anno alla Sagra San Rocco con la tradizionale proces-
sione e sempre apprezzati il rinfresco e l’estrazione dei premi della lotteria.

Con i proventi delle Sagre San Rocco l’ Associazione ha acquistato quest’anno gli inginoc-
chiatoi sui banchi della chiesetta e provveduto ad effettuare alcuni interventi di risanamen-
to murario.

                                             14
La festa per il 65° anniversario del-
la sezione di Adro-Erbusco è iniziata
sabato 31 agosto in oratorio con la con-
segne di tante benemerenze agli Avisi-
ni, sempre generosi verso i più bisognosi.
Poi è continuata domenica 1 settembre con
il corteo dalla Sede in via Cairoli al Monu-           ciale all’Oratorio F. Redolfi di Adro. In tutti
mento dell’Avis, recentemente risistema-               questi anni tanta strada è stata percorsa e
to, per la benedizione da parte del parro-             oggi la sezione conta 350 donatori per un to-
co, don Francesco. A seguire una sosta al              tale di circa 600 donazioni l’anno, effettuate
monumento dei Caduti e poi la S. Messa                 nella moderna ed accogliente Sede Adrense.
in chiesa parrocchiale. A rendere solenne              Donare il sangue è un gesto concreto di
la giornata c’era il Corpo Bandistico “G.              solidarietà e di amore, è dare una par-
Puccini”, le rappresentanze di tante sezioni           te di sé a qualcuno che sta soffrendo.
Avis della provincia, le associazioni e natu-          Per chi volesse informazioni può recar-
ralmente gli Avisini.                                  si nella sede di via Cairoli 29 nei giorni di
                                                       Sabato 23 e domenica 24 novembre
La “due giorni” si è conclusa con il pranzo so-        2019 dalle ore 7,30 alle ore 10,30.

                                                  15                                      Ottobre 2019
CAMPO
ESTIVO
Si è svolto anche
quest'anno l'ormai im-
mancabile campo estivo
aperto ai ragazzi dalla
quinta elementare alla
prima superiore. Luogo
di "villeggiatura": casa
parrocchiale di Malonno.
Tra giochi e attività, gite
in treno e passeggiate,
abbiamo trascorso insie-
me alcuni giorni all'in-
segna del divertimento
e dell'allegria. Giorni
di stacco dalla quotidianità e dunque "straordinari", con la speranza che possano entrare
nell'ordinarietà di tutti i giorni. Giorni anche di crescita, vissuti nello scambio reciproco che
si fa dono e arricchisce.
Un grazie a tutti i ragazzi che hanno partecipato e a chi ha aiutato, anche da "dietro le quin-
te", nella realizzazione di quest'esperienza!

                                               16
LUGLIO: TORNEI SERALI
In questa caldissima estate, per le sere del 10, 11 e 12 lu-
glio, i campi dell’Oratorio p. Redolfi si sono animati per
il doppio torneo parallelo calcio- pallavolo. Le squadre si
sono confrontate sul campo in avvincenti sfide durante del-
le belle serate. Palla al centro, fischio dell’arbitro, … tutto
è andato per il meglio. Crediamo che tutti abbiano avuto
modo di divertirsi e mettersi in gioco sportivamente. Per
gli spettatori che si dividevano fra le partite di calcio e quel-
le di pallavolo, la serata era piuttosto calda, così i ragazzi
organizzatori hanno pensato di allestire un piccolo chiosco
volante con bibite e frutta, che speriamo sia stato gradito
da giocatori e tifosi. Grande afflusso di pubblico, … più o
meno, dai! Sì, ma gli organizzatori sono soddisfatti e feli-
ci che tutte le squadre siano state corrette e abbiano dato
il meglio. Ci basta. I risultati finali sono stati salutati da
applausi e ovazioni dei presenti. Sappiamo che tutti sono
ansiosi di sapere come sono terminate le aspre battaglie
sportive, e noi, per non scontentare nessuno, vi riportiamo
nel dettaglio ogni cosa. Ecco i vincitori!
TORNEO DI CALCIO:
primi classificati – Quelli del gazebo
secondi classificati – Leotto
terzi classificati     – 10 fac
TORNEO DI PALLAVOLO:
primi classificati      – Team eno
secondi classificati – Leotto
terzi classificati     – H2O
Tutti premiati da don Angelo, naturalmente.
Non ci resta che dirvi che, se ve li siete persi, è un vero pec-
cato. Da giocatori o da spettatori, avete perso l’occasione di
passare delle serate divertenti.
Il nostro consiglio è di organizzarvi per l’anno prossimo.
Vi aspettiamo!

                                                         17         Ottobre 2019
Pomeriggio Avventura
La proposta? Un pomeriggio speciale, sicu-
ramente diverso dal solito con un obiettivo
particolare: scalare il monte Alto e… chia-
ramente divertirsi insieme facendolo.
Una proposta che non è passata inosserva-
ta e che ha raccolto un bel gruppo di scala-
tori composto da 17 ragazzi di un po’ tut-
te le età accompagnati dal nostro curato.
Siamo partiti, chi sicuro di farcela e chi un
po’ meno, alle 14:30 ed abbiamo iniziato a
salire il nostro caro monte insieme. Dopo
un primo momento di scalata abbiamo fat-
to una tappa, forse la più attesa dai ragazzi,
la tappa gioco: il gruppo si è diviso in due           continuare. Così abbiamo ripreso la scalata
squadre che si sono affrontate in due par-             e proprio quando ormai mancava poco per
tite senza esclusione di colpi a “Generale”.           raggiungere la cima è accaduto l’inevitabi-
Inutile dire che il terreno di gioco ha reso il        le: una bella pioggia estiva. Non importa
match ancora più entusiasmante. Il tempo               perché coperti con k-way, teli e quello che
però stringeva e non solo quello dell’orolo-           siamo riusciti a recuperare dai nostri zaini,
gio: le nuvole si sono mostrate un po’ ostili          abbiamo raggiunto comunque la vetta dove
al nostro procedere ma abbiamo deciso di               abbiamo fatto un’altra sosta, questa volta
                                                       per riprendere le forze con una bella me-
                                                       renda godendoci il panorama. Nel frattem-
                                                       po la pioggia lentamente se ne è andata ed
                                                       abbiamo iniziato la discesa. Anche qui ab-
                                                       biamo fatto una tappa obbligatoria: abbia-
                                                       mo visto il “fòs de la laga” ed ascoltato al-
                                                       cune strambe leggende al riguardo, ma alla
                                                       svelta, perché era ora di scendere e la no-
                                                       stra tabella di marcia non si poteva accan-
                                                       tonare. Arrivati in oratorio ci siamo tirati
                                                       insieme ed abbiamo partecipato alla messa
                                                       prefestiva delle 18.00, dove don Angelo du-
                                                       rante ha voluto lanciarci uno spunto per ri-
                                                       flettere. Il cammino che abbiamo fatto oggi
                                                       è un po’ come la nostra vita: a volte si gioca
                                                       sotto il sole, a volte piove, a volte siamo più
                                                       carichi, a volte invece si va in salita e siamo
                                                       stanchi; l’importante è tenere presente la
                                                       meta e darci supporto l’un l’altro perché è
                                                       così che si riesce a superare ogni difficoltà
                                                       ed a trionfare sulla vetta!

                                                  18
STORIA DI UNA RINASCITA
Il trauma

Il primo contatto con la pornografia l’ho avu-
to a undici anni, a metà Anni 70, attraverso
riviste (non esisteva il web) trovate vicino
casa, una villetta isolata ai margini di un
bosco. Le immagini scatenarono subito in
me un’eccitazione che mi obbligò a ricercar-
le nelle settimane e anni seguenti (era una
zona che ora capisco essere stata teatro di
incontri di sesso causale o venduto), con una           insolito “dormire sempre” durante omelie e
frequenza variabile ma una progressione co-             incontri comunitari. Nel 2012, ormai diven-
stante per oltre 30 anni: sulle tv private dei          tato dirigente di una multinazionale - viag-
primi Anni 80 con i film piccanti, e più tar-           giavo e viaggio ancora adesso, soprattutto in
di hard-core trasmessi di notte in chiaro da            Medioriente - una sera la prima cosa che feci
qualche tv privata, quindi i film a pagamento           entrando nella camera di un hotel fu di apri-
negli hotel. E neppure il matrimonio con una            re il pc per l’abituale ricerca di immagini che,
donna splendida a cui non avevo taciuto il              inesorabilmente, si sarebbe conclusa con un
problema, senza però arrivare – né io né lei -          orgasmo solitario.
a capirne la portata e poi la nascita dei nostri
figli, quattro maschi, mise fine al problema,           Matura la consapevolezza della di-
tra fasi alterne. Tutto questo mentre vivevo            pendenza
la fede cattolica, la preghiera, i sacramenti,
l’impegno in parrocchia e in un movimento               Ma quella sera pensai: “Se Internet mi porta
ecclesiale, certo in cuore della bontà di quan-         dannazione magari mi può anche aiutare”:
to vivevo e allo stesso tempo sentendomi                navigando trovai vari siti web – tutti in ingle-
profondamente peccatore in ambito sessua-               se, in italiano non c’era allora praticamente
le.                                                     nulla – a parte qualche sito di Evangelici o
                                                        dei Testimoni di Geova –che parlava di que-
Il danno                                                sto come un problema e non come un inno-
                                                        cuo passatempo per adulti. Per la prima volta
Nel 2000 inizia la diffusione di Internet, che          leggevo che la pornografia associata all’auto-
rende la pornografia accessibile senza sfor-            erotismo è una droga, molti davano una spe-
zi 24 ore su 24: ne usufruisco molto spesso             ranza di recupero e guarigione, spiegando
mentre viaggio per lavoro e a volte segreta-            metodi e portando testimonianze. Mi colpì il
mente anche tra le mura di casa. Quell’agire            sito di un terapeuta di nome Peter Kleponis,
che aveva inquinato per anni il rapporto co-            con il quale mi misi in contatto, scoprendo
niugale, i rapporti con i figli e a volte provo-        che trattava pazienti anche via Skype (lo fa
cato periodi di distacco dalla preghiera e dai          ancora). Le sessioni furono fondamentali
sacramenti – pur rimanendo un ”attivo pra-              per capire che per me la pornografia era di-
ticante” ha conseguenze sempre più evidenti             ventata una dipendenza e per mettere in atto
in quegli ambiti, con tensioni in famiglia e un         un programma di recupero che rapidamente

                                                   19                                       Ottobre 2019
mi portò alla sobrietà, ma fu una sobrietà da            la tradizionale preghiera di liberazione avevo
“stringi i denti” e il recupero pieno di sensi di        trovata in casa.
colpa e di vergogna e in fondo alla mente il
desiderio di tornare a provare quelle sensa-             L’irrompere della Grazia
zioni. Non avrei mai immaginato di comuni-
care quello di cui ora scrivo a nessuno se non           Una mattina d’estate – mentre ero per la-
come confidenza al coniuge, al confessore o              voro in una grande città del Medio Oriente
tutt’al più a un terapeuta.                              per un paio di settimane - mia moglie che mi
                                                         raggiunge per un fine settimana. Ricevo una
La ricaduta                                              telefonata da Veronika, conosciuta qualche
                                                         mese prima durante un viaggio di lavoro gra-
Così dopo meno di un anno – iniziando da                 zie a frate Anthony, un francescano. Mi spie-
qualche lettura “piccante”, poi immagini di              ga che se voglio possiamo andare alla conclu-
corpi, poi … le sessioni di pornografia rico-            sione di un ritiro proprio con frate Anthony,
minciano e invadono anche la casa quan-                  “ma sappi che è in un seminario di perdono e
do mia moglie non è presente e soprattutto               guarigione, magari non sei abituato a queste
invadono la mente, perché inizio a pensare               cose”.
che “tutto sommato lo fanno tutti” e poi “che            Dopo un’ora e mezza ci troviamo in una pic-
male c’è a provare piacere da solo?”. Presto             cola parrocchia con una trentina di uomini e
vado oltre, penso: “potrei provare davvero e             donne, giovani, adulti e di mezza età, da poco,
non da solo qualcosa di nuovo e eccitante”.              qualcuno ancora catecumeno. Ci si riunisce
Una parte di me ormai considera quei gesti               in chiesa inizia una preghiera di lode comu-
normali, desiderabili, lascia che avvengano.             nitaria, poi un momento d’insegnamento, su
Una parte di me li rifiuta con la testa, ma è            Nicodemo e il “rinascere dall’alto”. Alla fine
spaventata dall’incapacità anzi dall’impo-               i presenti si mettono in fila per ricevere da
tenza a prendere il controllo e il cuore è con-          due sacerdoti la preghiera di effusione dello
fuso. Questo nonostante la vita cristiana, la            Spirito Santo. Cosa facciamo? Mia moglie e
parrocchia, i sacramenti. La confessione non             io ci guardiamo negli occhi e, silenziosamen-
giova, anche se spesso confesso il peccato,              te, decidiamo di metterci in fila anche noi.
in fondo quell’ambito lo gestisco io, non in-            Cosa succede? Niente, nessun effetto specia-
vito Gesù lì dentro, sono affari miei. Troppo            le. Ma il giorno dopo mi sveglio con in mente
sporchi.                                                 poche, precise parole: “Ecco io faccio nuove
                                                         tutte le cose”.
Ammissione della impotenza e che la                      Qualche giorno dopo quelle parole balena-
vita è diventata ingestibile                             te nella mia mente, avviene la guarigione,
                                                         durante la confessione più strana della mia
In quel 2014 – spaventato e spaccato da una              vita: inizia con frate Anthony che prega su di
frattura tra ciò che penso e ciò che vivo nel-           me, poi in pochi minuti faccio una revisione
la carne - comincio a fare tre gesti sempli-             della mia vita e - quando arrivo al “peccato
cissimi: pregare la mattina in ginocchio un              che trascino fin da bambino senza averlo mai
semplice Padre Nostro, poi recitare alcune               vinto e ho iniziato a pregare san Michele” -
volte al giorno, quando l’animo è sereno e               cado a terra in lacrime, senza forze eppure
non quando la tentazione ha già preso il so-             pienamente cosciente di quello che sta acca-
pravvento, la preghiera “Oh Gesù d’amore                 dendo. Le lacrime diventano consolazione e
acceso … con Tua Santa Grazia …”. E infine               pace profonda perché mi sento figlio amato,
invocare san Michele, una cui immagine con               incontrato dentro il peccato che mi sembra-

                                                    20
va avermi separato da Lui. E invece Lui è               smo compulsivo, con me stesso, e poi vista
sceso lì giù, fino nel fondo delle mie paludi e         come accettabile e desiderabile dentro la vita
mi ha raccolto. Mi ha liberato attraverso il            coniugale, volere alimentare la propria lus-
sacramento quando mi sono sentito impo-                 suria ed essere oggetto di lussuria.
tente, debole e mi sono arreso a Lui, allora            Quella liberazione e guarigione istantanea e
sono divenuto forte in Lui. La confessione              completa, cosa che il tempo ha confermato,
riprende, frate Anthony mi ricorda come le              in giorno alla volta, è stato il seme, il primo
letture della Santa Messa del giorno prima              passo di un cammino, di un lento e regolare
(Isaia 38), a cui avevo partecipato, parlano            lavoro per dissodare e preparare un terreno
del Signore che guarisce e può far tornare in-          in cui quel seme potesse germogliare, radi-
dietro il tempo.                                        carsi, mettere foglie e portare frutti. Le sem-
Entrato in chiesa alle otto di mattina col sole,        plici preghiere in ginocchio sono diventate
quando esco dopo un’ora e mezza un tem-                 quotidiano dialogo con il Signore e cammino
porale improvviso mi lava da cima a fondo.              di fede rinnovato, ricevendo il Battesimo nel-
Mi piace considerare quel temporale come                lo Spirito Santo in quel modo fantasioso.
sigillo e segno tangibile di quanto accaduto            Ho scoperto anche che è necessario un lavo-
nella mia anima e soprattutto nella mia men-            ro quotidiano – come insegnano i gruppi dei
te perché è accaduta davvero una guarigione             “Dodici Passi” - per vincere la lussuria, cre-
dei circuiti neurologici. Il tempo per me è re-         scere nell’amore e permanere nella sobrietà
trocesso di 30 anni, la mente è stata ripulita e        sessuale portando a mia volta un messaggio
purificata da quel trauma vissuto a dieci anni          di speranza a chi è ancora nella dipendenza.
che ha provocato una schiavitù spirituale e             Tutto questo mi è accaduto ed ora ho ritro-
corporale.                                              vato la pace.

Il recupero e la guarigione                             Luca Marelli

Un trauma da bambino, poi la curiosità, poi             Luca Marelli, classe 1963, ingegnere, è
un piacere ricercato ripetutamente per tan-             un dirigente aziendale, sposato e padre di
ti anni, tutto ciò mi aveva portato a lascar-           quattro figli. Ha vissuto in prima persona la
mi dominare dalla lussuria, parola desueta              drammatica esperienza della pornodipen-
e poco capita: desiderio disordinato di pos-            denza e della rinascita spirituale. Nel 2017
sedere quello che può solo essere donato e              fonda insieme ad un gruppo di amici l’asso-
ricevuto in dono. La lussuria nell’autoeroti-           ciazione PURI di CUORE.

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IN CAMMINO
SULLA VIA FRANCIGENA
Da Lucca a Siena: un centinaio di km per cin-
que giorni di cammino (e qualche breve tratto
in pulmino!). Sembrava un ostacolo insormon-
tabile, pensavamo che ci saremmo arrese dopo
il primo giorno… e invece la sorpresa: ogni mat-
tina nuova energia e più motivazione. Tra tipici
paesaggi toscani e caratteristici paesi abbiamo
assaporato ogni momento, in solitudine e in
compagnia, cogliendo l’occasione per riflette-
re e riscoprirci, oltre che per rafforzare legami
e crearne di nuovi. La condivisione e il soste-
gno reciproco hanno infatti reso la fatica più
sopportabile e hanno arricchito ciascuno. La
meta stabilita, sempre davanti ai nostri occhi,
ci spronava a non mollare e a tenere fisso l’o-
biettivo, che non si è ridotto al raggiungimento
della città di Siena, ma si è trasformato anche in
una quotidiana sfida personale, in un mettersi
costantemente in gioco. Il cammino è così di-
ventato metafora della vita.
                                  Alessia e Aurora

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I TALENTI : “TUTTA LA VITA”
         CHE POSSIAMO RICEVERE
                                                     «assenza» di Dio è buona, garantisce la no-
“Non possiedo nessun talento. Non voglio
                                                     stra libertà. Tornerà, ma nel frattempo la
crogiolarmi nell’autocommiserazione, è
                                                     sua presenza è nei beni.
così. Io non ho niente da dare». È uno dei
temi ricorrenti nelle lettere dei ragazzi.
                                                     Il racconto continua così: «A uno diede cin-
                                                     que talenti, a un altro due, a un altro uno,
Uno dei motivi dell’insoddisfazione
                                                     a ciascuno secondo la sua capacità, e par-
cronica di oggi è frutto dell’imma-
                                                     tì». Il passo è decisivo: i talenti non
ginario della felicità come successo.
                                                     coincidono con le capacità, ma sono
Ma la vita non ha valore per la pre-
                                                     dei beni affidati in base ad esse, a cia-
stazione, bensì per la presenza: nulla
                                                     scuno viene dato il massimo. La capacità di
e nessuno appare invano.
                                                     un boccale di birra è diversa da quella di
                                                     un bicchiere da liquore, ma se vengono col-
Originariamente la parola talento indica-
                                                     mati sono pieni entrambi. I talenti sono
va la bilancia e per estensione un’unità di
                                                     quindi «tutta la vita» che possiamo
misura di peso/valore dell’oro. E perché
                                                     ricevere in base alla nostra «capaci-
allora la usiamo tutti i giorni? È diventata
                                                     tà».
proverbiale grazie alla parabola di Cristo
raccolta da Matteo nel suo Vangelo.
                                                     Ai tempi di Cristo un talento era una cifra
                                                     esorbitante: 35 chili d’oro (oggi 1,2 milio-
Parabola (da «lanciare attorno» e da cui il
                                                     ni di euro). Questo significa che a ciascuno
nostro «parola») è un racconto che prova a
                                                     viene affidato qualcosa di grandioso, né al
definire qualcosa di così denso che si può
                                                     di sopra né al di sotto delle proprie possibi-
farlo solo con il linguaggio metaforico, e in
                                                     lità e nel rispetto delle differenze: un dono
questo caso il tema scottante è il giudizio
                                                     inatteso che chiama all’avventura.
divino. Comincia con un padrone che par-
te. La fiducia nell’uomo è totale: una certa
                                                                            O ci si impegna da
                                                                            protagonisti        per
                                                                            ampliare la vita che
                                                                            ci tocca o la si sotter-
                                                                            ra. Sappiamo come
                                                                            finisce: il padrone
                                                                            torna «dopo molto
                                                                            tempo» (la durata
                                                                            della vita) e premia
                                                                            chi ha moltiplicato.

                                                                             Chi ha saputo
                                                                             ampliare         una
                                                                             piccola parte del
                                                                             patrimonio della
                                                                             vita lo riceve tut-
                                                                             to intero: diventa
                                                                             padrone. Invece
                                                                             l’antieroe si giustifi-

                                                23                                      Ottobre 2019
ca, il pigro non prende posizione, sotterra           chi e da dare: il segreto è rimanere
la vita, che gli viene tolta perché non l’ha          aperti per riceverlo, ogni giorno, e
mai vissuta.                                          prender posizione per moltiplicarlo,
                                                      costi quel che costi. Solo così, nel po-
Il talento è allora la vita stessa nel                ema di ogni vita, tutto diventa vero,
suo darsi: l’uomo è vivo se rimane                    tutto viene alla luce.
aperto, riceve tutta la vita che può
                                                       Stralci da un articolo di Alessandro D’A-
                                                               venia dal titolo “Per me è un no!”

e la moltiplica. Come? Attraverso la
creatività, dote di tutti gli artisti del
quotidiano: siamo fatti per creare
con la materia che riceviamo.

Creare ha la stessa radice di cresce-
re: crea chi fa crescere la vita, cioè
chi ama. I talenti di un docente sono le
vite degli alunni: da ricevere e moltiplicare,
non sotterrare. I talenti di un padre sono i
figli, il talento di un marito è la moglie. Il
talento di un artista è un dolore da
trasformare in bellezza. Insomma il
talento è tutto ciò che riceviamo ogni gior-
no, sta a noi decidere se diventare protago-
nisti (accettare e moltiplicare) o indifferen-        Il talento va sognato, desiderato, ricerca-
ti (sotterrare). Inoltre i talenti, mentre            to, inseguito, accolto … e coltivato, per-
proviamo ad accrescerli, fanno cre-                   ché nel momento in cui accresce ci possa
scere le nostre capacità: se accresci,                far crescere. Ecco perché per noi è una
cresci.                                               vera gioia poter augurare a due membri
                                                      del nostro gruppo, Leonardo e Michela
Mente chi dice di non avere talenti: è un ta-         (che stanno per iniziare un’esperienza for-
lento il lunedì, un amico, un film, persino           mativa presso un’accademia per musical),
un dolore o una crisi, perché tutto è vitale.         “tutta la vita” che potranno ricevere per
Vivere non è ingabbiare la vita in schemi e           poter realizzare il loro sogno.
pretese, ma scegliere che posizione prende-
re rispetto a ciò che ci viene incontro: rice-                              Un grossissimo
vere e moltiplicare, rischiando, o sotterrare                  “in bocca al lupo, ragazzi !”
per paura o comodità.                                                      dai vostri amici
                                                              della Compagnia don Orione
C’è sempre qualcosa di cui essere ric-

                                                 24
GRUPPO ANTIOCHIA
2018-2019
Oratori di Adro e Torbiato

                                                   Ne condividiamo alcuni:

                                                   Allegria, preghiera e Santa Comunione
                                                     sono i nostri sostegni
                                                    una maniera efficacissima per predicare:
                                                     il buon esempio
                                                    per fare del bene bisogna avere un po’ di
                                                     coraggio
                                                    se il denaro vale molto, la preghiera ot-
                                                     tiene tutto
A conclusione dell’anno catechistico e dopo
                                                    i bei discorsi senza l’esempio non valgo-
che i ragazzi hanno ricevuto i Sacramenti
                                                     no nulla
della Cresima e dell’Eucarestia, giovedì 6
                                                    l’educazione è cosa di cuore
giugno ci siamo recati in pellegrinaggio a
                                                    fede e preghiera : ecco le nostre armi, il
Colle don Bosco e a Valdocco-Torino alla
                                                     nostro sostegno
scoperta di un grande santo: don Giovan-
                                                    la prima virtù di un giovane è l’obbedien-
ni Bosco. Il padre salesiano ci ha fatto da
                                                     za al padre e alla madre
guida nel visitare i luoghi, ma sopratutto
                                                    non siamo soli: Dio è con noi
ci ha “raccontato” questo grande sacerdo-
                                                    lasciamoci sempre guidare dalla carità
te. A conclusione della giornata ognuno
                                                    oltre al pregare bisogna operare
ha ricevuto su un biglietto colorato una
frase, un insegnamento, una riflessione di
                                                           I catechisti e gli animatori
don Bosco, da far nostra nella nostra vita.

                                              25                                    Ottobre 2019
DATE DEGLI INCONTRI DEI GENITORI
          ICFR anno 2019-20
Gli incontri si tengono presso il salone dell’Oratorio di Adro con i sacerdoti
nelle domeniche qui sotto indicate, con inizio alle ore 15,00 e termine alle ore
16,30.

GRUPPO BETLEMME - I anno
Devono essere presenti anche i bambini, che saranno seguiti dagli animatori.
     20 ottobre
     17 novembre
     19 gennaio
     16 febbraio
      Data da destinarsi (S. Messa con Ammissione al Catechismo e festa)

GRUPPO NAZARET - II anno
      27 ottobre
      24 novembre
      26 gennaio
      8 marzo

GRUPPO CAFARNAO - III anno
      3 novembre
      1 dicembre
      2 febbraio
      22 marzo

GRUPPO GERUSALEMME - IV anno
      6 ottobre
      10 novembre
      12 gennaio
      8 marzo

GRUPPO EMMAUS - V anno
      13 ottobre
      8 dicembre
      9 febbraio
      29 marzo
      Ricordiamo che gli incontri sono necessari perché anche il Cammino dei ragazzi
      possa continuare. I genitori che già stanno seguendo il cammino e hanno altri figli
      che iniziano il Catechismo quest’anno non sono tenuti a “ricominciare” il percorso.

GRUPPO ANTIOCHIA - VI Anno
      Gli incontri si terranno alle ore 20.30 nel salone dell’Oratorio di Adro
      Giovedì 24 ottobre
      Giovedì 21 novembre
      Giovedì 23 gennaio
      Giovedì 20 febbraio

                                             26
Saluto alle Piccole Suore
                 della Sacra Famiglia
SALUTO DI DON FRANCESCO                           richieste così piene di paure, angosce e spe-
OMELIA                                            ranze. Così il Dio che parla si fa Dio che
                                                  anche ascolta gli uomini e soccorre. Ecco
Oggi la nostra chiesa è piena perché è una        allora: la nostra realtà è che spesso siamo
domenica speciale, una domenica di senti-         quella pecorella che vaga senza meta, quel-
menti e ricordi belli e gioiosi, anche se ve-     la moneta preziosa che si perde, quel figlio
lati di una certa tristezza perché salutiamo      prodigo che rovina se stesso. Eppure quel
le nostre suore, che lasciano Adro. Lascia-       Padre, in Gesù ci viene a recuperare, si fa
moci però condurre dalla Parola di Dio che        disposto ad ascoltare, offre un consiglio che
sempre illumina e chiarisce il senso della        illumina la vita ed impedisce in chi lo ascol-
storia e del nostro destino.                      ta di perderla; anzi aiuta a guadagnare la
Ben tre parabole nel vangelo Gesù raccon-         vita che non finisce mai: il Paradiso.
ta oggi per mettere in risalto la gioia di Dio    In questa opera misericordiosa verso i suoi
nel perdonare, riaccogliere, ridare vita nuo-     figli il Signore si serve anche di collabora-
va. Perché Gesù le racconta? Lo fa per ri-        tori umani. Sono coloro che a vario titolo si
spondere a scribi e farisei, sempre diffiden-     consacrano al servizio di Dio e della Chiesa
ti e pronti a criticarlo, soprattutto perché si   e tra costoro ci sono anche le nostre Picco-
fa vicino ai peccatori. Il suo intento però è     le Suore della Sacra Famiglia, fondate dal
molto nobile ed in linea con la volontà del       Beato Giuseppe Nascimbeni e da Madre
Padre: ritrovare chi si era allontanato; ri-      Maria Domenica Mantovani, di cui fanno
accogliere chi sembrava perduto; gioire per       parte anche Suor Lilialma e Suor Giustina
chi ritorna in comunione nella grande fa-         che oggi salutiamo.
miglia dei figli di Dio. Emerge allora chiaro     Tanto hanno fatto le Piccole Suore della
l’insegnamento che ci viene offerto: Dio si       Sacra Famiglia nella Casa di Riposo e nella
muove per primo alla ricerca di chi si era        scuola materna di Adro fin da quando sono
disperso; Dio invita con insistenza al ri-        arrivate. E tanto avete fatto anche voi Suor
torno; Dio allarga le braccia ed apre la sua      Lilialma e suor Giustina. E riprendendo il
casa condividendo la gioia sua di Padre, un       Vangelo posso dire che con voi suore Dio si
Padre che ama e vuole con sé i suoi figli.        è avvicinato agli uomini. Voi lo avete por-
Perché ciò avvenga il Padre non si rispar-        tato con le vostre persone, con le vostre fa-
mia e mette in campo addirittura il Figlio        tiche, col vostro carisma, con il vostro stile
suo. Nel Figlio il Padre si avvicina ai suoi      pastorale. Con voi suore Dio ha ascoltato
figli. In Gesù che si incarna l’amore del Pa-     gli uomini. Nei pianti dei bambini dell’asi-
dre si incarna in questa umanità; nell’Em-        lo, nelle preoccupazioni delle mamme che
manuele, il Dio con noi, l’amore di Dio           vi hanno aperto il cuore, nelle fatiche di
entra nella storia, posa gli occhi su di noi,     tanti papà che anche per la scuola mater-
tocca le nostre miserie, si fa consolazione e     na hanno dato tempo e servizio gratuito;
speranza per gli sfiduciati, e ci salva. Que-     nelle aspirazioni di tanti ragazzi e giovani
sta vicinanza di Gesù si fa Parola di amore,      incontrati nell’oratorio, nelle malinconie
una Parola che ci invita a lasciarci inne-        dei nonni che aspettavano una vostra visi-
stare nella stessa vita del Figlio di Dio e a     ta, nel soffrire dei malati e nel respiro dei
lasciare che la Grazia sua diventi come tra-      morenti consolati nell’ultimo passaggio.
sfusione d’amore e riempia la vita nostra di      Con voi suore Dio ha parlato agli uomini:
nuova linfa.                                      nel sorriso offerto senza chiedere nella in
In Gesù, Dio Padre amorevole, non solo            cambio, nel consiglio prudente donato, nel
parla, ma anche presta ascolto alle nostre        gesto semplice e generoso dell’amicizia,
nell’invito a seguire Gesù che dispensa feli-    va donata e posta nelle mani del buon Dio.
cità laddove molti non cercano più.              Per non avere mai preteso ringraziamenti
Ora voi lasciate il nostro paese per un’altra    ma, semmai, grazie da Dio. Dio infatti spar-
destinazione. Cosa farete, quale sarà il vo-     ge le sue grazie su coloro che sanno tenere
stro posto, quale servizio vi sarà richiesto?    le mani e il cuore a colui che tutto ha po-
Il vostro fondatore alle sue suore diceva:       sto e creato. La vostra presenza, che negli
“Amate soprattutto i poveri; date prefe-         anni è cambiata e si è trasformata, aveva il
renza ai più sporchi e bisognosi; seminate       desiderio di invitarci ad alzare lo sguardo
sempre e dovunque amore se volete accu-          ai cieli, a colui che tutto può. Certo, a volte
mulare tesori in cielo” Un messaggio sem-        troppo preoccupati delle cose della terra, ce
pre valido ed attuale per tutti. Possa il vo-    ne siamo dimenticati o non curati. Ma vor-
stro beato fondatore aiutarvi a viverlo come     remmo lasciarci restituendo a voi la con-
lui ovunque adesso voi dobbiate andare. E        sapevolezza che il dito da voi puntato era
non avendo altre parole più appropriate          verso il cielo e verso Altro.
per salutarvi, a nome della nostra parroc-       Conosciamo e immaginiamo la vostra fati-
chia tutta, dico ad ognuna di voi Grazie,        ca nel lasciare questa comunità o comun-
Grazie, Grazie.                                  que nel ripartire ancora una volta da capo.
                                                 Immaginiamo anche la fatica nell’aver
Don Francesco                                    chiuso la vostra comunità religiosa presen-
                                                 te in Adro. Chiediamo solo, a colui che ci ha
SALUTO                                           creati, che vi accompagni e vi benedica nei
DEL CONSIGLIO PASTORALE                          giorni futuri.
                                                 Grazie e che il Signore vi benedica per il
Carissime Suor Lilialma e Suor Giustina          bene che avete fatto tra noi!
la voce che ora sentite leggere questo salu-     Grazie e conservateci sempre nel vostro
to vuole essere la voce della comunità par-      cuore!
rocchiale di Adro ed il contenuto di queste      Grazie per la vostra semplicità e ricchezza!
poche parole vuole essere “semplicemente”
un grazie.                                       SALUTO
Abbiamo infatti il desiderio che si levi una     DELLA SCUOLA MATERNA
voce sola e che poco abbia da esclamare se       LA VITTORIA
non riconoscenza che parte dal cuore.
Un grazie che, con grande dispiacere, ri-        Carissime Suor Lilialma e Suor Giustina,
conosciamo non essere stato sempre detto         Sono sicura che quanto vi dirò rispecchia
nei 116 anni della vostra presenza ad Adro.      il pensiero di tutti quanti, in questi anni,
Quanto è facile dare per scontato il bene        hanno avuto la fortuna di incontrarvi e di
che si riceve, dimostrandosi ciechi!             vedere quanto impegno e dedizione avete
La presenza delle Piccole Suore della Sacra      sempre messo nella nostra scuola dell’in-
Famiglia di Nazareth per noi è stata una         fanzia “La Vittoria”.
pagina non piccola e non trascurabile della      Impegno che avete svolto con grande dol-
nostra storia di cui anche voi avete scritto     cezza, disponibilità, entusiasmo e, allo
tante preziose righe.                            stesso modo, con estrema fermezza.
Righe scritte con parole e gesti.                Le decine e decine di bambini che hanno
Righe scritte con silenzio e preghiera.          frequentato la nostra scuola in questi anni,
Righe scritte con l’inchiostro di Dio!           ora sono cresciuti ma vi ricordano sempre
Di che cosa allora vi possiamo ringrazia-        con grande affetto.
re? Semplicemente per essere state sempre        Ai bambini invece che stanno frequentan-
presenti.                                        do ora le nostre sezioni oggi spetta il triste
Per aver abitato il nostro paese, condiviso      compito di ringraziarvi e salutarvi.
gioia e dolore, fatiche e speranze. Per averci   Alla loro maniera, la più pura, la più sem-
ricordato che la vita non ci appartiene, ma      plice, la più bella.
Anche noi adulti vorremmo ringraziarvi e           trofio si occupò di nove fanciulle mentre i
salutarvi.                                         ragazzi vennero affidati ad altre strutture
Innanzitutto ringraziarvi: quello che avete        fuori Adro.
fatto in tutti questi anni non si può sinte-       Nel 1926, sempre con l’assistenza delle
tizzare in due righe, come pure non si può         suore iniziò la colonia elioterapica, attiva
esprimere la nostra immensa gratitudine            in estate nel prato antistante l’Ospedale.
nei vostri confronti.                              Consisteva nella cura del sole, esercizi gin-
Quindi ci limiteremo a dirvi tutti insieme         nici, giochi, preghiere e bagno nella piscina
una sola parola, che viene dal cuore: GRA-         in cemento.
ZIE!                                               Nel 1935 l’asilo ospitava 130 bambini dei
E poi i saluti.                                    quali solo 40 potevano pagare la retta men-
Il dizionario alla voce “arrivederci” indica:      sile di lire 7,20. Disponeva di un ampio sa-
“espressione di saluto fra persone che si se-      lone per l’attività educativa, un corridoio
parano con la certezza o speranza di rive-         per la refezione, una cucina e un cortile. Il
dersi”.                                            riscaldamento era con una stufa a legna e
Questa è la nostra speranza e con questo           l’assistenza era affidata a quattro suore del-
augurio vi vogliamo salutare.                      le quali una si occupava anche della cucina.
Arrivederci Suor Giustina e Suor Lilialma!         Il pranzo consisteva in una minestra qua-
                                                   si sempre di riso cotto con burro o lardo e
SALUTO                                             qualche volta con patate e residui di carne
DELLA CASA DI RIPOSO                               provenienti dalle macellerie del paese. Si
                                                   pranzava alle 12 in punto con scodelle in
Anche la Casa di Riposo desidera esprime-          alluminio su panchette poste nel corridoio.
re un pensiero di riconoscenza alle Piccole        Dal 1903 a oggi sono state ad Adro circa
Suore della Sacra Famiglia di Castelletto di       230 suore, di cui 17 native di Adro, delle
Brenzone con uno sguardo al passato per            quali 100 all’asilo e 130 all’Ospedale, oggi
affrontare il futuro con fiducia ma senza di-      R.S.A.
menticarci come eravamo.                           È evidente che sono state una presenza viva
Diversamente da oggi, ai primi dell’Otto-          nella nostra comunità per 115 anni, una
cento non esistevano né un sistema previ-          presenza che l’evoluzione della società ora
denziale né servizi sociali perché lo Stato        non consente più ma che non possiamo e
non disponeva delle risorse economiche             non dobbiamo dimenticare.
necessarie.                                        Rivolgo pertanto a nome dell’R.S.A. un
I poveri pertanto si rivolgevano alle Società      sentito grazie alle 230 suore che in tutti
di Mutuo Soccorso per ricevere il contribu-        questi anni si sono avvicendate alla scuo-
to giornaliero mentre la comunità cristiana        la materna, all’Ospedale ed all’R.S.A. ; e mi
si fece carico di promuovere e gestire scuo-       sia consentito, a titolo personale, un caro
le materne, orfanatrofi e ospizi.                  ricordo alla memoria delle suore che ho
Le Piccole Suore della Sacra Famiglia              avuto modo di frequentare e che porterò
giungono ad Adro nel 1903 e si occupano            sempre nel cuore: suor Gina, suor Valenti-
dell’asilo, della catechesi alle fanciulle e dei   na e suor Francescalina.
malati. All’Ospedale Delbarba Maselli Dan-
dolo arrivano nel 1909.
Terminata la Prima Guerra Mondiale, con
delibera del 12 dicembre 1918, l’Ammini-
strazione Comunale stanziò lire 1.000 per
l’istituzione di un orfanatrofio per i figli dei
caduti con sede nell’asilo che venne affidato
alla Congregazione di Carità come l’Ospe-
dale e fu denominato “La Vittoria” in me-
moria della vittoria della guerra. L’orfana-
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