Buon compleanno a tutti noi! - I primi quarant'anni di un popolo chiamato IOR - Istituto Oncologico Romagnolo

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Buon compleanno a tutti noi! - I primi quarant'anni di un popolo chiamato IOR - Istituto Oncologico Romagnolo
Dir. resp. Roberto Gabellini
                          Red. via A. Costa 28 - FORLÌ
                          tel. 0543 35929

118
marzo 2019

Buon compleanno a tutti noi!
I primi quarant’anni di un popolo chiamato IOR
                                                         in questo numero
                                                         Immunoterapia:
                                                         la sfida dell’IRST
                                                         L’opinione del prof. Martinelli

                                                         L’eccellenza romagnola
                                                         conquista gli USA
                                                         I casi del dott. Fabbri
                                                         e della dott.ssa Conteduca

                                                         Paxman: casco
                                                         che scalda il cuore
                                                         La testimonianza di Francesca,
                                                         paziente di Lugo

                                                         Assaporare il presente,
                                                         al di là del tumore
                                                         La potenza della mindfulness,
                                                         servizio IOR

                                                         Il sorriso nella malattia
                                                         La storia di Susi, Mario e Marica

                                                         Dalle sedi IOR
                                                         Cesena: Comunità in festa
                                                         Faenza: A canestro contro il cancro
                                                         Forlì: Charity Dinner
                                                         Imola: un dicembre di solidarietà
                                                         Lugo: la Stanza del Silenzio
                                                         Meldola: Amo la Vita
                                                         Ravenna: Una Piega per lo IOR
                                                         Riccione: Cronache Arciunesi
                                                         Rimini: Lotteria Solidale
                                                         Santarcangelo: Natale di Ricerca
Buon compleanno a tutti noi! - I primi quarant'anni di un popolo chiamato IOR - Istituto Oncologico Romagnolo
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                                 de L’informatore IOR. Manda una e-mail con il tuo
                                 indirizzo a informatore@ior-romagna.it oppure telefona
                                 allo 0543 35929

                                 INDICE            Editoriale                                       SEDI IOR
                                                                                                    -----------------------------------------------------------------
                                                   Ricerca e innovazione                            Forlì
                                                                                                    via A. Costa 28
                                                   6 Immunoterapia: la sfida dell’IRST              telefono 0543 35929
                                                                                                    info@ior-romagna.it
                                                   8     L’eccellenza romagnola conquista           Meldola c/o IRST
                                                                                                    via P. Maroncelli 40
                                                         gli USA                                    telefono 0543 739110
                                                                                                    meldola@ior-romagna.it
                                                   Le vostre lettere		 Cesena
                                                   10 Il Paxman salva i capelli e scalda via Montalti 48
                                                                                         telefono 0547 24616
www.ior-romagna.it                                      il cuore                         cesena@ior-romagna.it
                                                                                                    Ravenna
                                                   Eventi                                           via Salara 36/38
                                                                                                    telefono 0544 34299
                                                   11 “Sua Maestà Anatomica: 		                     ravenna@ior-romagna.it
                                                        Morgagni oggi”                              Faenza
                                                                                                    via Agostino Tolosano 6/b
                                                   12 Crowdfunding: due esempi                      telefono 0546 661505
Organo Ufficiale                                                                                    faenza@ior-romagna.it
dell’Istituto Oncologico                              di successo
Romagnolo                                                                                           Imola
                                                                                                    via Emilia 34
Lo scopo di questo
magazine è quello di tenervi                       13 Colonna laparoscopica:                        telefono 0542 011600
aggiornati sullo stato                                                                              imola@ior-romagna.it
dell’arte della lotta contro                          un aiuto hi-tech per Faenza
il cancro, specialmente                                                                             Lugo
in Romagna. Una lotta                                                                               via Tellarini 96
portata avanti da medici,
ricercatori, volontari ma                          Aziende in campo                                 telefono 0545 32033
anche semplici persone:
                                                   14 A Natale abbiamo ricevuto                     lugo@ior-romagna.it
persone come voi, con una
                                                                                                    Rimini
storia che vale la pena di
raccontare e condividere
                                                        i vostri regali                             viale Matteotti 43/A
Direttore responsabile
                                                                                                    telefono 0541 29822
Roberto Gabellini                                  20 La ricerca nel DNA                            rimini@ior-romagna.it
Redazione                                                                                           Riccione
Paolo Grillandi                                                                                     c.so f.lli Cervi 172
Comunicazione - Ufficio Stampa                     Le nostre storie                                 telefono 0541 606060
p.grillandi@ior-romagna.it
                                                   16 Assaporare il presente,                       riccione@ior-romagna.it
Marketing e pubblicità
Luca Nadiani                                            al di là del tumore                         Santarcangelo
Responsabile fundraising                                                                            p.zza Gramsci 7
l.nadiani@ior-romagna.it                                                                            telefono 0541 623946
ior@pec.ior-forli.it                               18 Il sorriso nella malattia                     santarcangelo@ior-romagna.it
Grafica
Lisa Camporesi
                                                   Dalle sedi IOR
Ufficio centrale
Istituto Oncologico                                22 Cesena
Romagnolo ONLUS
Forlì - corso Mazzini 65                           23 Faenza
tel. 0543 35929
fax 0543 21467                                     24 Forlì
info@ior-romagna.it
                                                   25 Imola
                                                   26 Lugo
                                                   27 Meldola
                                                   28 Ravenna
                                                   29 Riccione
                                                   30 Rimini
                                                   31 Santarcangelo
Buon compleanno a tutti noi! - I primi quarant'anni di un popolo chiamato IOR - Istituto Oncologico Romagnolo
3
                                                                       Editoriale

                   LO IOR: UN “POPOLO”
                   CHE COMPIE 40 ANNI
                                                               Sono ormai trascorsi quaranta anni dal giorno in cui, nel Luglio
                                                               1979, alcuni amici si recarono nello studio del Notaio dott. Euge-
                                                               nio De Simone per fondare una cooperativa contro i tumori, alla
                                                               quale fu dato il nome di Istituto Oncologico Romagnolo e della
                                                               quale, dopo un breve periodo di una mia presidenza “tecnica”, fu
                                                               eletto presidente l’Avvocato Salvatore Lombardo.
                                                               Chiunque oggi potrebbe legittimamente chiedersi, oltre al perché di
                                                               quella iniziativa, anche il perché della denominazione molto ambi-
                                                               ziosa di Istituto Oncologico Romagnolo.
Prof. Dino Amadori Presidente IOR
                                                               Non è difficile rispondere al perché quell’iniziativa sia stata presa,
                                                               né al perché fu chiamata Istituto Oncologico Romagnolo.
                       In quegli anni, i tumori maligni avevano assunto dimensioni epidemiologiche rilevanti e le possibilità di
                       controllo del cancro erano molto limitate, tanto che la sopravvivenza di malati di cancro a cinque anni
                       dalla diagnosi era appena del 40%.
                       A fronte della drammatica situazione epidemiologica, in Romagna le strutture dedicate all’oncologia
                       erano a dir poco inadeguate. L’unico reparto di degenza era quello del Dott. Marangolo, a Ravenna;
                       l’ospedale di Forlì era dotato di un servizio di oncologia da me diretto senza posti letto, mentre a Cesena
                       e a Faenza esistevano due centri oncologici con funzioni esclusivamente di diagnosi precoce dei tumori
                       dell’utero e della mammella, diretti rispettivamente dal Dott. Lidio Rocchi e dal Dott. Vittorio Tison. A
                       Cesena era presente già allora un importante reparto di medicina nucleare diretto dal Dott. Pietro Riva.
                       Rimini era del tutto sprovvista di presidi oncologici.
                       Ad aggravare la situazione rispetto la possibilità di fare ricerca in oncologia, la legge di riforma sanitaria
                       del 1978 escludeva gli ospedali dal circuito della ricerca clinica e di base, riservata alle università e agli
                       istituti di ricovero e cura a carattere scientifico (IRCCS).
                       Non fu difficile rendersi conto che soltanto con una iniziativa forte, condivisa e partecipata si sarebbe
                       potuto garantire al “Sistema oncologico” della Romagna un futuro di efficienza e di qualità, non solo
                       nella cura e nell’assistenza, ma anche nel campo della ricerca biomedica.
Buon compleanno a tutti noi! - I primi quarant'anni di un popolo chiamato IOR - Istituto Oncologico Romagnolo
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                                                           Editoriale

                                                         Fu questa consapevolezza che mi spinse a fonda-
                                                         re lo IOR.
                                                         Ci fu subito chiaro che per raggiungere l’obiettivo
                                                         di superare lo stato di fatto, obiettivo che poteva
                                                         essere considerato “utopico”, era necessaria una
                                                         strategia ben definita e, per quei tempi, innovati-
                                                         va. Pertanto l’Istituto si propose di intervenire nel
                                                         settore della prevenzione, della cura, dell’assi-
                                                         stenza e della ricerca con consistenti investimenti
                                                         tecnologici e di risorse umane. È stato grazie agli
                                                         investimenti dello IOR che il sistema oncologi-
                                                         co della Romagna raggiunse ben presto livelli
di qualità tra i più elevati del nostro Paese. Ci si rese conto che, partendo proprio da questo dato,
un ulteriore salto di qualità sarebbe stato possibile solo con la realizzazione di una struttura totalmente
dedicata alla ricerca e alla cura in oncologia. Nacque così l’idea di un Istituto di Ricovero e Cura a
Carattere Scientifico che portasse nel sistema sanitario oncologico l’energia vitale della ricerca
con appellativo IRST.
Questa idea, nata, coltivata, cresciuta nel “grembo” dello IOR, è oggi una prestigiosa realtà realizzata in
forma di SRL e della quale lo IOR è socio con una quota pari al 12,50%. L’IRST non sarebbe esistito
se non fosse esistito lo IOR.
Purtroppo non siamo ancora riusciti a dare all’Istituto una “dimensione organizzativa” a valenza roma-
gnola perché alcune strutture oncologiche della Romagna non ne fanno ancora parte. L’obiettivo che ci
siamo proposti, tuttavia, è quello della realizzazione di una rete oncologica della Romagna che possa
fregiarsi del titolo di IRCCS-Romagna grazie alla integrazione, anche gestionale, delle strutture onco-
logiche romagnole riunite in un “Comprehensive Cancer Care and Research Network” potenzialmente
accreditabile come struttura di ricerca Europea.
Lo IOR ha dato altresì un importante contributo in campo socio-sanitario dove i bisogni dei malati onco-
logici in fase critica di malattia non trovavano risposta adeguata in programmi assistenziali istituzionali.
Fu varato un poderoso programma di assistenza domiciliare gratuita ai pazienti in fase terminale di
malattia che possiamo a buon diritto sostenere essere stata la prima esperienza di cure palliative non
solo in Romagna ma anche in Regione.
Fu chiaro che l’intervento nel sociale richiedeva una presenza capillare nel territorio, che soltanto una
forte azione di volontariato avrebbe potuto garantire.
Il volontariato, la più nobile fra le componenti coinvolte nel progetto IOR, attivato fin dall’inizio dell’attivi-
tà dell’Istituto, divenne, in breve, una formidabile realtà grazie all’impegno e all’intelligenza di Graziella
Salaroli, che ne guidò l’attività e ne favorì lo sviluppo in tutta la Romagna.
A quaranta anni di distanza, l’obiettivo dello IOR
di favorire e di contribuire anche economicamen-
te alla realizzazione di un “sistema oncologico”
di eccellenza (sono stati investiti ad oggi circa
75.000.000 di euro nel progetto) e di permeare,
con il volontariato, la popolazione di questa splen-
dida e generosissima terra di Romagna del valore
della solidarietà può considerarsi raggiunto?
La risposta sta nei fatti.
Oggi, il “Sistema oncologico” Romagnolo è rico-
nosciuto dalla comunità sanitaria e scientifica,
Buon compleanno a tutti noi! - I primi quarant'anni di un popolo chiamato IOR - Istituto Oncologico Romagnolo
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                                               Editoriale

come uno dei più efficienti e più innovativi del nostro Paese, per diversi indicatori: la presenza di
strutture ospedaliere di diagnosi e cura di elevati standard operativi; la presenza di un Istituto di Rico-
vero e Cura a Carattere Scientifico, l’IRST, fra i migliori nel nostro Paese; la maturazione di una cultura
sanitaria della popolazione unica nel nostro Paese, formatasi e cresciuta proprio grazie ai programmi
educazionali rivolti alle scuole e ai diversi ambiti sociali e lavorativi che lo IOR ha progettato e svolto
con continuità.
C’è un dato molto incoraggiante che conferma i progressi avvenuti negli ultimi 40 anni nella lotta contro
i tumori e nel controllo del cancro nel mondo, in Italia e ancor più in Romagna.
Oggi, in Italia e nel mondo, la sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi dei tumori maligni è del 70-75%
contro il 40-45% degli anni ’70. In Romagna si registrano i valori più elevati di tassi di sopravvivenza
per tutti i tumori in Italia e fra i più elevati nel mondo. Il dato dipende senz’altro dall’efficienza del Si-
stema Sanitario Regionale nel suo insieme, ma il contributo dello IOR è stato sicuramente determinante.
Ma c’è un elemento che considero rivoluzionario: lo IOR non è soltanto una associazione come ve ne
sono tante in Italia e nel mondo, che raccoglie fondi per la ricerca e a sostegno delle strutture sanitarie
oncologiche del territorio. Lo IOR è ormai un “popolo”, un “movimento di opinione” che sta crescendo
e contribuisce a uno sviluppo di una cultura che oltre ai valori della tutela della salute in termini tecnici
e assistenziali; rivolge la propria attenzione ai bisogni dell’uomo nella sua interezza.
Questa è la vera rivoluzione che lo IOR ha realizzato: l’avere introdotto nel sistema sociale della Roma-
gna, grazie alla forza e alla presenza di volontariato e alle numerose iniziative educazionali, culturali e
scientifiche, il valore della solidarietà, favorendo l’affermarsi di una cultura nuova fondata sulla persona
umana sofferente e sull’attenzione a tutti i suoi bisogni fisici e spirituali.
Su questi valori può nascere un nuovo umanesimo che si appoggia alla visione di un mondo dominato
dai non valori della conflittualità, dell’egoismo e dell’indifferenza, quella indulgenza che Papa Francesco
ha definito “il virus che contagia gravemente i nostri tempi”.
Non posso concludere questo mio contributo senza rivolgere un pensiero ai cari amici che ci hanno
lasciato e a tutti coloro che con la loro opera, la loro intelligenza, la loro passione hanno contribuito a
rendere grande lo IOR e, fra questi, in particolare a Roberto Pinza e a Sergio Mazzi, i presidenti che mi
hanno preceduto, e a Vincenzo Erroi, che per lunghi anni è stato Direttore Generale, oggi sostituito da
Fabrizio Miserocchi al quale va la mia stima e la mia amicizia.
Un ringraziamento e una gratitudine particolare va ai dipendenti, ai collaboratori e a tutti i piccoli e
grandi donatori che nel tempo hanno avuto fiducia nello IOR e nel suo operato.
Ma il ringraziamento più grande va ai nostri magnifici volontari: grazie di cuore!

										 Prof. Dino Amadori
Buon compleanno a tutti noi! - I primi quarant'anni di un popolo chiamato IOR - Istituto Oncologico Romagnolo
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                                                                    Ricerca e innovazione

Immunoterapia: la sfida dell’IRST
Intervista al prof. Giovanni Martinelli, Direttore Scientifico IRST IRCCS

 Il prof. Giovanni Martinelli è, dal 1 gennaio 2018, il nuovo Direttore Scientifico
 dell’IRST IRCCS di Meldola, succedendo così al prof. Dino Amadori che ha
 ricoperto la stessa carica durante i 10 anni di esistenza dell’Istituto. Classe
 1960, si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Verona nel 1985
 conseguendo successivamente specializzazioni in Ematologia Generale e Ge-
 netica Medica. Professore associato presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia
 dell’Università di Bologna e docente alla Scuola di specializzazione in Ema-
 tologia, è autore di oltre 465 pubblicazioni su importanti riviste e membro di
 società scientifiche e gruppi di lavoro nazionali e internazionali. È considerato
 tra i massimi esperti di ematologia a livello nazionale e internazionale.

Prof. Martinelli, le prime terapie im-       che ogni giorno all’interno del nostro         cellula CD19-positiva si espandono e
munologiche con tecnologia car-T             corpo possono svilupparsi delle ano-           sviluppano dei cloni: questo significa
hanno dato risultati molto importan-         malie che portano allo sviluppo di             che più tumori incontrano sulla loro
ti, soprattutto dal punto di vista della     neoplasie: ma loro riconoscono que-            strada, più si moltiplicano. Dopodiché
cura dei tumori liquidi. Ma cosa sono        ste anomalie e ci difendono da esse.           si disattivano una volta che non tro-
i car-T?                                     Tuttavia può capitare che il cancro si         vano più l’antigene, mantenendo però
I car-T non sono altro che linfociti inge-   mimetizzi talmente bene da sfuggire al         la capacità di conservare in memoria
gnerizzati. I linfociti sono delle cellule   controllo di questi linfociti, denominati      la battaglia che hanno combattuto. Di
che abbiamo normalmente dentro il            linfociti killer; oppure, può succedere        conseguenza con la strategia car-T ab-
nostro sangue e sono di due tipi: quelli     che queste cellule riconoscano il tu-          biamo un duplice vantaggio: una tera-
coinvolti nella nostra difesa immunita-      more ma siano in realtà tolleranti nei         pia che può essere altamente specifica
ria, ovvero i moniciti; e quelli che hanno   suoi confronti. Oggi, grazie alle nuo-         che va a colpire solo le cellule tumorali
la capacità di conservare una memoria        ve tecnologie a nostra disposizione,           ed elimina anche quelle che si sono
di quanto è successo. Questi ultimi          possiamo estrarre questi linfociti dal         nascoste da qualche parte nell’orga-
sono linfociti speciali, che vengono in      corpo di una persona e addestrarli a           nismo; e un trattamento che vigila a
qualche modo coinvolti nella risposta        riconoscere la malattia che per qual-          protezione della vittoria ottenuta.
al cancro in generale e alle leucemie in     che motivo non stanno combattendo.
particolare. Non dimentichiamo infatti       In particolare con la tecnologia car-T,        Le persone che vengono in IRST
                                             approvata recentemente dalla Food              avranno la possibilità di sottoporsi a
                                             and Drugs Administration americana e           questa terapia?
                                             dalla EMA europea, siamo in grado di           Innanzitutto va chiarito che si tratta di
                                             istruirli a riconoscere l’antigene CD19,       una strategia che risponde in partico-
                                             proteina che sta sulla superficie del-         lare a due tipi di neoplasie: la leuce-
                                             le cellule tumorali. In questo modo,           mia linfoblastica B CD19 positiva e il
                                             una volta che li immettiamo nuova-             linfoma a grandi cellule CD19 positiva.
                                             mente nel paziente, il nuovo linfocita         Occorre quindi verificare la presenza
                                             riconosce la neoplasia ed è pronto a           dell’antigene di cui parlavo in prece-
                                             combatterla. Una cosa molto bella dei          denza: ma attualmente non ci è sta-
                                             car-T è che ogni volta che trovano una         ta ancora rilasciata l’autorizzazione
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                                                                   Ricerca e innovazione

alla rimborsabilità di questo test, che
almeno per il momento risulta quindi
abbastanza oneroso. Tuttavia, a breve
verranno identificati dei centri spe-
cializzati da parte del Ministero che
potranno erogare questa procedura
gratuitamente. L’indirizzo prevalente al
momento è che queste strutture ver-
ranno scelte sulla base di due criteri:
che abbiano l’autorizzazione JACIE e
che possano fare sperimentazioni di
tipo 1. In tal caso, l’IRST di Meldola
sarebbe sicuramente uno degli istituti
in Italia che potranno attuare la proce-
dura car-T senza spese per il paziente.
L’auspicio è che questo percorso deci-     ti relativamente giovani, evitando pos-         oggigiorno i tumori sono sempre meno
sionale si concluda rapidamente.           sibili tossicità alle persone anziane che       incurabili: ce lo dicono le statistiche.
                                           magari presentano comorbilità come              Prendiamo per esempio la leucemia:
Esistono delle controindicazioni a         diabete, ipertensione o cardiopatie in          non è più lo spauracchio che rappre-
questa terapia?                            genere: ma stiamo portando avanti de-           sentava un po’ di anni fa. Ormai siamo
I linfociti, espandendosi, potrebbero      gli studi affinché questa tecnica possa         in grado di curare più del 60% delle
creare un ingorgo improvviso di cellule    essere ben sopportata anche da que-             leucemie mieloblastiche e più del 50%
tumorali che si sono rotte contempora-     sto secondo tipo di malato.                     di quelle linfoblastiche. Tuttavia la bat-
neamente: si chiama sindrome da lisi                                                       taglia contro il cancro non finisce certo
tumorale. Oppure la tecnica potrebbe       Questo significherà espandere le                qui, e non si esaurisce alla strategia
dar luogo a febbre alta a causa del ri-    cure da un numero ridotto di pazien-            car-T. Per esempio, un’altra tecnica su
lascio di citochine, che un organismo      ti ad un numero sempre più grande.              cui l’IRST si sta concentrando e che
già in difficoltà potrebbe mal soppor-     L’Istituto è pronto a questa sfida?             già può somministrare gratuitamente è
tare. Più in generale, occorre una cer-    L’IRST si sta sicuramente attrezzando.          quella che va a colpire il meccanismo
ta esperienza per fermare la crescita      Sono tanti i malati che un giorno po-           di tolleranza che a volte si instaura tra
esponenziale di linfociti che abbiamo      trebbero beneficiare di queste cure,            linfociti e cellule tumorali, grazie a far-
descritto in precedenza: noi l’abbiamo     anche perché presso la nostra strut-            maci denominati checkpoint inhibitors
maturata e siamo in grado di interve-      tura ne stiamo studiando l’efficacia            che stanno dando ottimi risultati. In fu-
nire. Per questi motivi la linea guida     applicata anche a tumori solidi come            turo potremo essere il primo istituto in
del Ministero è quella, al momento, di     melanoma, cancro al colon, carcinoma            Italia a sviluppare virus oncolitici, virus
somministrare questa terapia a pazien-     prostatico e alla mammella. Noi con-            indirizzati cioè a colpire le neoplasie;
                                           fidiamo che queste ricerche abbiano             o, addirittura, grazie alla terapia genica,
                                           un grande sviluppo e ci proponiamo di           arrivare non solo a uccidere le cellule
                                           produrre, un domani, una quantità im-           tumorali, ma a ripararle. Certamente
                                           portante di questi linfociti per dare una       occorrono grandi sforzi sia da parte dei
                                           risposta positiva al maggior numero di          nostri ricercatori che in termini econo-
                                           pazienti.                                       mici: ma la Romagna ha già dimostrato
                                                                                           di essere una terra meravigliosa, molto
                                           Pensa che quindi abbiamo trovato la             sensibile alla salute dei propri cittadini
                                           chiave di volta per vincere la batta-           e in particolare alla lotta contro il can-
                                           glia contro il cancro?                          cro, grazie al grande lavoro svolto dallo
                                           Partiamo intanto dal presupposto che            IOR in questi anni.
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                                                                   Ricerca e innovazione

L’eccellenza romagnola
conquista gli USA                                                                            La ricerca scientifica oncologica
                                                                                             condotta presso l’IRST IRCCS di
Intervista al dott. Muller Fabbri e                                                          Meldola e sostenuta dall’Istituto
                                                                                             Oncologico Romagnolo si è imposta
alla dott.ssa Vincenza Conteduca                                                             a livello internazionale come eccel-
                                                                                             lenza riconosciuta. A testimonianza
                                                                                             di ciò abbiamo intervistato il dott.
                                                                                             Muller Fabbri e la dott.ssa Vincenza
                                            L’argomento dei suoi studi era il me-
                                            desimo anche presso il Children’s                Conteduca. Il primo, romagnolo doc,
                                            Hospital di Los Angeles: come mai ha             dopo varie esperienze negli Stati
                                            deciso di cambiare?                              Uniti ricopre attualmente il ruolo
                                            Per prima cosa in California studiava-           di Associate Professor presso la
                                            mo principalmente i tumori pediatrici,           University of Hawaii Cancer Center;
                                            mentre ora ho la possibilità di lavorare         la seconda, nativa di Barletta ma
                                            su tutti i tipi di neoplasie. In secondo         “adottata” dall’IRST, dopo alcune
                                            luogo, la University of Hawaii ha for-           esperienze a Londra e New York che
                                            ti competenze immunologiche, cosa                le sono valse la menzione dell’ASCO
Dott. Fabbri, di cosa si occupa il la-                                                       tra i ricercatori più promettenti del
                                            che ci permette di creare interessan-
boratorio che dirige?                                                                        mondo, è oggi di stanza a Boston,
                                            ti sinergie tra gruppi di lavoro. Infine,
Studiamo il microambiente tumorale,         presso il nostro Ateneo abbiamo la               presso il Dana-Farber Cancer Insti-
ovvero la relazione tra le cellule tumo-    possibilità di studiare ed estrarre far-         tute della Harvard Medical School.
rali e quelle circostanti. In passato si    maci da una ricca libreria di prodotti
pensava che, maggiore il numero di          naturali da piante autoctone. Il Cancer
cellule del sistema immunitario che cir-    Center delle Hawaii è riconosciuto dal         questo uno dei motivi per cui venia-
condano la neoplasia, migliore la pro-      governo americano e due dei miei studi         mo poi selezionati. Il problema sono
gnosi. In realtà abbiamo scoperto che       sono sovvenzionati direttamente dallo          i fondi, la ricerca è costosa e richiede
il tumore impacchetta piccoli segmenti      stato federale. In più ho trovato uno          tempistiche lunghe. Basti pensare che
di micro-RNA all’interno di vescicole       dei background culturali più ricchi, le        dal momento in cui si scopre un trat-
e le sparge nell’ambiente circostante,      persone sono estremamente ospitali             tamento a quello in cui questo arriva
come se fossero messaggi all’interno        e, sebbene il lavoro di laboratorio non        al letto del paziente, quando va bene,
di una lettera. Il sistema immunitario      permetta di godersi più di tanto la vita       passano dieci anni; ed è giusto che sia
riceve questi telegrammi e non solo         locale, uscire dall’ufficio e trovarsi di      così per accertarsi di somministrare so-
smette di combattere la malattia, ma        fronte a paesaggi mozzafiato aiuta.            stanze sicure. La presenza di maggiori
inizia a rilasciare ulteriori segnali che                                                  sovvenzioni crea un circolo virtuoso in
promuovono la disseminazione delle          Quali sono le principali differenze tra        America, per cui puoi ritrovarti a colla-
metastasi. Il nostro obiettivo è quello     la ricerca che si fa in Italia e quella        borare con i biologi che hanno scritto i
di sviluppare sistemi che impediscano       negli USA?                                     testi su cui ti sei preparato o, addirittu-
a queste lettere di giungere a destina-     La ricerca italiana è di altissimo livel-      ra, con gli scienziati che hanno ricevuto
zione, o quanto meno creare farmaci         lo, soprattutto nella preparazione del-        il Premio Nobel per la Medicina.
che anticipino il tumore e mettano in       le professionalità. Non dimentichiamo
guardia la cellula immunitaria. Forse       che l’università, a confronto delle spese      A proposito del Premio Nobel, cosa ne
tale strategia non arriverà a sostituire    che deve affrontare uno studente ame-          pensa dell’immunoterapia? Ed è con-
la chemioterapia, ma ne aumenterà           ricano, da noi è praticamente gratuita         vinto anche lei, come il prof. Amadori,
l’efficacia prevenendo la resistenza alle   e a livello di formazione non abbiamo          che questo sia il secolo in cui gran
cure.                                       nulla da invidiare loro, anzi: penso sia       parte dei tumori verranno sconfitti?
Buon compleanno a tutti noi! - I primi quarant'anni di un popolo chiamato IOR - Istituto Oncologico Romagnolo
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                                                                     Ricerca e innovazione

Ho sempre creduto nell’immunoterapia         biomarcatori per quel che concerne
e, visti i grandi risultati che sta dando,   il tumore alla prostata. La ricerca in
è giusto che venga identificata come         particolare si focalizza sulla presen-
la direzione da intraprendere. Negli         za o meno nel sangue del paziente di
USA, dove questo trattamento è stato         un’alterazione genetica a carico del
sviluppato, cominciamo a registrare le       recettore degli androgeni: in base a
prime forme di resistenza, ma proprio        questo semplice test ematico, siamo
per questo è importante registrare gli       in grado di predire a quale trattamen-
insuccessi, capirne i motivi e provare       to risponderà meglio la malattia, se la
a giocare d’anticipo. Sono convinto          chemioterapia o la terapia ormonale.            americani.
che siamo molto più vicini alla cura di      In questo modo possiamo evitare tos-            Al contrario: io ritengo che abbiano
quanto pensiamo: l’importante è non          sicità inutili, garantire una buona qua-        una marcia in più. Penso che siamo
perdere di vista le basi della nostra pre-   lità di vita e allungare la sopravvivenza.      più pronti e abbiamo maggior spirito
parazione. Spesso l’oncologo tende a         Si tratta di una ricerca che ha coinvolto       di sacrificio, anche perché non dispo-
super-settorializzarsi per somministrare     più di 500 pazienti italiani, spagnoli,         niamo delle risorse economiche che
la cura più personalizzata possibile: è      inglesi e americani, e che si avvale del        all’estero spesso danno per scontate:
una strategia che può dare i suoi frut-      contributo di numerose collaborazioni           noi dobbiamo rimboccarci le maniche,
ti sull’individuo, ma penso che la cura      internazionali.                                 spesso lasciare famiglia e affetti, per
definitiva andrà ricercata nell’essenza                                                      portare avanti i nostri studi. In Italia la
della malattia-cancro. È vero che ogni       Una giovane ricercatrice italiana nel-          ricerca a volte è considerato un campo
neoplasia ha le sue caratteristiche, ma      la società più competitiva del mondo:           “perdente”, perché non sempre si ar-
ci sono pochi meccanismi riconosciuti        è stato difficile farsi accettare?              riva ai risultati sperati: in una società
che sono comuni ad ogni forma: come,         Non nascondo che all’inizio ho dovuto           estremamente competitiva come gli
appunto, il dialogo che si instaura tra      superare un po’ di diffidenza. Ricordo          USA qualsiasi scoperta biologica pos-
cancro e ambiente circostante. È su          che appena arrivata a New York mi è             sa fare la differenza nella lotta contro il
questi meccanismi che, secondo me,           stato dato ufficio e scrivania, dopodi-         cancro è il più grande vanto.
si giocherà la partita chiave.               ché sono stata lasciata a me stessa per
                                             i primi trenta giorni: ne ho approfittato       Quindi per fare ricerca di qualità bi-
Dott.ssa Conteduca, l’abbiamo inter-         per rimboccarmi le maniche, recupera-           sogna per forza emigrare?
vistata a fine 2017 in occasione del         re campioni, capire le professionalità          Assolutamente no: la ricerca portata
primo Merit Award attribuitole dall’A-       di cui avrei avuto bisogno. Terminato il        avanti in IRST, per esempio, è di
SCO come una tra le ricercatrici più         mese partecipai alla mia prima riunio-          primissimo livello. Tuttavia penso
promettenti del mondo. Un anno               ne: dopo aver preso posto mi dissero            che tutti i professionisti, soprattutto
dopo, ne ha vinto un altro.                  di spostarmi a capo del tavolo perché           i giovani, debbano fare esperienza
È stata un’esperienza incredibile, an-       quella era la mia riunione, quella in cui       all’estero: è qualcosa di estremamente
cora più emozionante della prima             avrei dovuto presentare i dati della ri-        arricchente, anche dal punto di
volta. Già non è facile partecipare al       cerca. Fortunatamente mi ero prepara-           vista personale. Le collaborazioni
congresso di oncologia più importan-         ta durante quel primo mese, altrimenti          che si stringono, le facility di cui si
te del mondo; vincere il Merit Award è       probabilmente sarei stata rimandata a           può disporre, gli incentivi economici
molto complicato, ma conquistarlo per        casa subito. Invece dopo un’ora avevo           sia privati che pubblici su cui si può
due anni consecutivi, visti i tempi della    il mio team di ricerca, con sette pro-          contare, sono tutti aspetti che fanno
ricerca scientifica, era qualcosa di as-     fessionisti che lavoravano per me. I            crescere il professionista. L’Italia,
solutamente inaspettato. Se possibile        risultati sono stati talmente buoni che         semmai, deve fare di tutto perché i
ero ancora più emozionata, nonostante        il mio capo mi ha chiesto di seguirla           ricercatori bravi, disposti a sacrificarsi
sapessi già cosa aspettarmi.                 presso il Dana-Farber di Boston: il mi-         e a spostarsi per portare avanti gli studi
                                             glior coronamento dei sacrifici fatti in        in cui credono, poi tornino nel proprio
A che ricerca si deve questo duplice         questi anni.                                    Paese portando con sé tutto il bagaglio
riconoscimento?                                                                              di esperienza maturato all’estero, con
Lo studio che ho portato avanti in que-      Quindi i ricercatori italiani non han-          la possibilità di lavorare in un ambiente
sti anni si concentra sulla presenza di      no nulla da invidiare ai loro colleghi          meritocratico che li valorizzi.
Buon compleanno a tutti noi! - I primi quarant'anni di un popolo chiamato IOR - Istituto Oncologico Romagnolo
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Il Paxman salva i capelli
e scalda il cuore
La testimonianza di Francesca, paziente dell’Umberto I di Lugo
«La mia bimba lo disse subito alle sue         dall’intervento e alle terapie da affron-     sanno che sei malato e si comportano
amichette e alla sua maestra preferita:        tare, non credevo che salvaguardare i         di conseguenza. Io invece ho potuto vi-
mia mamma ha il cancro, dovrà fare             capelli sarebbe stato importante, ed          vere la mia malattia con discrezione
una terapia pesante, forse perderà             ero certa che con me non avrebbe fun-         ed estrema libertà. Non mi sono mai
i capelli, di sicuro guarirà. Ha dieci         zionato. Mi dicevo: morirò dal freddo per     sentita in dovere di dare spiegazioni o
anni, conosce il significato della parola      tre mesi e poi cadranno comunque.             subire sguardi curiosi o compassione-
“tumore” e tutto il carico di sconcerto e      Invece sono rimasti attaccati, ostinati       voli. Guardandomi allo specchio, nono-
preoccupazione che porta. Venne con            e resistenti. Il Paxman è impegnativo:        stante le cicatrici e il colorito tendente
me allo IOR a scegliere la parrucca e          per le infermiere è un lavoro in più, de-     al verde, mi vedevo “normale”: questo
insieme provammo tagli e colori per me         vono calcolare i tempi e coordinarli a        ha contribuito a rendere tutto più facile.
inusuali, cercando di vincere l’angoscia       quelli delle infusioni. Ma non c’è stata      Ora posso solo ringraziare per aver po-
che avevamo dentro. Alla prima visita il       mai una seduta in cui abbiano mostrato        tuto utilizzare il caschetto. La mia amica
dott. Dazzi mi ha chiesto: “i capelli… li      insofferenza: anzi, ogni volta mostrava-      Cinzia, parrucchiera, ci aveva creduto
vogliamo salvare?”. Ero a conoscenza           no entusiasmo e fiducia nella sua effi-       tanto fin dall’inizio: credo che per lei
dell’esistenza del Paxman, ma non ave-         cacia. È un po’ impegnativo anche per         vedere i capelli resistere caparbia-
vo preso in considerazione l’idea di uti-      il paziente, soprattutto per il freddo. Ma    mente fosse un segno che anch’io
lizzarlo. Accettai, con riserva e qualche      nel pacchetto sono compresi generi di         avrei resistito con loro, al dolore, alla
incertezza. Pensavo solo a riprendermi         conforto, quali coperte e bevande calde,      stanchezza, allo sconforto e allo sgo-
                                               che sgelano il corpo e scaldano il cuore.     mento. Non è certo finita qui, ora co-
                                               Quando perdi i capelli tutti ti guar-         mincia una nuova fase, ma questa è
                                               dano come un malato terminale. Tutti          un’altra storia.»
                                               trattamento per intolleranza: problemi        graziano comunque per averci provato
                                               più che altro legati a sensazioni di fred-    e aver avuto una motivazione in più per
                                               do o cefalea.                                 affrontare il trattamento nella maniera
                                                                                             più serena possibile.
Dott. Dazzi, a poco più di un anno di          Quindi possiamo affermare che il ca-
distanza dalla donazione dello IOR             sco refrigerante rappresenta un valo-         Come procede invece la collaborazio-
del Paxman Scalp Cooler al reparto di          re aggiunto per la vostra struttura.          ne tra il suo reparto e lo IOR?
Oncologia dell’Umberto I che dirige,           Assolutamente, è la riprova dell’atten-       Con lo IOR abbiamo in essere molti al-
qual è il bilancio?                            zione con cui il nostro reparto si prodiga    tri progetti, l’ultimo dei quali il servizio
Finora abbiamo trattato 62 donne: di           nel voler non solo guarire il tumore ma       d’accompagnamento per le persone
queste, 35 pazienti sono riuscite a por-       anche curare la persona. Abbiamo te-          che non hanno la possibilità di recarsi
tare a termine il trattamento senza dover      stimonianze di grossa soddisfazione so-       qui da noi in autonomia per sottoporsi
ricorrere alla parrucca. Questo significa      prattutto da parte delle ragazze più gio-     alle cure. È un’attività partita alla gran-
che il casco refrigerante ha funzionato        vani, che sono riuscite a salvare i capelli   de, molto utile per tutti i nostri pazienti,
nel 56% dei casi, una percentuale in           e mantenere un’attività sociale del tutto     dunque ringrazio personalmente tutti
linea con gli altri istituti dove l’apparec-   simile a quella pre-diagnosi. Anche lad-      coloro che hanno già dato la propria
chiatura viene utilizzata. Solo 5 donne        dove non siamo riusciti ad ottenere il        disponibilità, o che daranno la propria
sono state costrette ad interrompere il        risultato che volevamo, le pazienti ci rin-   disponibilità, come autisti volontari.
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                                                                      Eventi

“Sua Maestà
Anatomica:
Morgagni oggi”
A Forlì la premiere
nazionale della docu-fiction
Lunedì 28 gennaio, presso la Sala             e ha fondato la patologia moderna,            il 2019 sarà per lo IOR un anno spe-
Zambelli di Forlì, si è tenuta la pre-        tanto che lo storico Francesco Pucci-         ciale: un modo per dire grazie a tutti
mière della docu-fiction “Sua Maestà          notti scrisse di “Sua Maestà Anatomi-         quelli che hanno reso questa grande
Anatomica – Morgagni oggi”, film gi-          ca” che, «se tutte le scoperte anato-         storia possibile, e per ribadire il no-
rato dal regista Cristiano Barbarossa         miche fatte da lui dovessero portare          stro impegno a fare sempre di più
e realizzato grazie alla collaborazione       il suo nome, forse un terzo delle par-        nei quarant’anni a venire.»
di Istituto Oncologico Romagnolo,             ti del corpo umano si nominerebbe             Il regista Cristiano Barbarossa ha
AUSL Romagna, Gruppo Cultura e                da lui».                                      spiegato così il progetto: «Abbiamo
realtà imprenditoriali come Estados           «Siamo molto felici che il primo de-          sfruttato tanto il linguaggio del docu-
Cafè e Formula Servizi. L’evento è            gli eventi del nostro quarantennale           mentario per raccontare il Morgagni
stato solo il primo di una serie di ap-       sia coinciso con la presentazione di          che oggi è presente nelle strutture e
puntamenti che lo IOR organizzerà nel         un progetto che abbiamo sposato e             nei medici della sua terra, quanto
corso del 2019 su tutto il territorio in      in cui abbiamo creduto molto – ha             quello della docu-fiction, per illustrare
occasione delle celebrazioni del pro-         spiegato il Presidente IOR, prof. Dino        le varie fasi della sua vita di scienzia-
prio quarantennale: la nascita della          Amadori. L’eco mediatica dell’evento          to, in un viaggio ideale tra presente e
non-profit è infatti datata 1979, figlia      e la risposta delle persone sono sta-         passato. La riuscita di “Sua Maestà
di un’intuizione del suo attuale Presi-       te sorprendenti, segno che il forlivese       Anatomica – Morgagni oggi” è da in-
dente, il prof. Dino Amadori.                 non dimentica la propria storia: molto        dividuare nel legame tra IOR, AUSL,
La docu-fiction nasce da un’idea del          probabilmente riproporremo la visione         Estados, Formula Servizi e il sotto-
gruppo AUSL Romagna Cultura. Per              della docu-fiction in eventi aperti nel       scritto, che non ha vestito i soli panni
l’occasione è stato anche realizzato          prossimo futuro, affinché tutti la pos-       del regista/autore, ma ha indossato
un sito internet dedicato (www.mor-           sano apprezzare. Il primo evento del          soprattutto quelli del produttore. Ri-
gagnipatologo.it), a cura del Liceo           nostro quarantennale non poteva               tengo che il lavoro svolto non abbia
Scientifico e Classico di Forlì; e una        non tenersi nella città dove tutto è          prezzo, ma abbia comunque un valore
piccola rappresentanza degli studenti         iniziato nel 1979, un cammino che ci          importante. La passione di coloro che
di entrambi gli istituti, circa 70 ragaz-     ha portato ad avere circa 5.000 volon-        hanno partecipato penso traspaia in
zi, era presente nella platea della Sala      tari, aiutare circa 50.000 pazienti e         maniera molto chiara dal film: dall’at-
Zambelli per assistere al racconto del-       investire qualcosa come 70 milioni            tore protagonista Riccardo Mei al di-
la vita di quello che è a tutti gli effetti   di euro nella lotta contro il cancro in       rettore delle musiche Roberto Costa,
uno dei personaggi più famosi della           Romagna, un investimento che ci ha            fino allo scenografo e costumista
storia forlivese, la cui fama si ripercuo-    portato dall’essere una delle zone più        Carlo Del Giudice, il fotografo Ales-
te tutt’oggi.                                 colpite dalla malattia ad area d’eccel-       sandro Galluzzi e il direttore del suo-
G.B. Morgagni è stato infatti il pato-        lenza con i tassi di sopravvivenza tra i      no Daniele Ingrati, tutti, hanno dato il
logo che ha rivoluzionato la medicina         più alti d’Europa. Per tutti questi motivi,   loro prezioso contributo.»
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                                                                        Eventi

Crowdfunding: due
esempi di successo
Grandi risultati per “Il sogno di Dano”
e “La mia mamma è bellissima”
Si sono concluse con un successo le due                                                      bisogno possano usufruire del servizio
campagne di crowdfunding organizzate                                                         gratuito il più possibile vicino a casa.
dall’Istituto Oncologico Romagnolo a ca-                                                     Partita con l’obiettivo di 10.000 euro,
vallo tra il 2018 e il 2019 e infatti sia “Il                                                il crowdfunding ha più che raddoppiato
sogno di Dano” che “La Mia Mamma                                                             le aspettative arrivando a un incasso di
è Bellissima” hanno raggiunto e supe-                                                        quasi 26.000 euro, frutto della genero-
rato l’obiettivo prefissato. Per la natu-                                                    sità di 692 sostenitori. Numeri davvero
ra stessa delle raccolte fondi online si                                                     incredibili che nessuno avrebbe immagi-
può dire che la vittoria sia stata ancora                                                    nato di poter replicare: invece la mobili-
una volta del popolo romagnolo, che si è                                                     tazione per questa seconda edizione è
mosso in maniera decisa comprendendo            Assieme allo IOR ha dimostrato di            stata ancora più sbalorditiva, grazie an-
l’importanza di queste iniziative, ciascu-      crederci anche Credit Agricole, che          che alle varie iniziative personali dei veri
na con le sue peculiarità.                      nell’ambito dell’iniziativa “Un dono lungo   protagonisti, assieme ai pazienti, di que-
“Il sogno di Dano” vede come protagoni-         un mese” ha contribuito per un totale di     sta attività, ovvero i parrucchieri volonta-
sta Daniele Nasole, ragazzo di 35 anni          1.580 euro; ma soprattutto Axterisco,        ri. La campagna si è conclusa nei primi
nato a Taranto ma residente a Forlì             Web Agency con sede a Forlì da sem-          giorni di febbraio 2019, arrivando a
che, dopo aver sconfitto un tumore raro,        pre molto attiva nel mondo dello sport,      circa 38.000 euro grazie alla generosi-
coltiva un’ambizione: quella di prendere
                                                che ha elargito 3.000 euro per rag-          tà di oltre 1.200 sostenitori. Una som-
parte alle Paralimpiadi di Tokyo 2020,
                                                giungere e superare l’obiettivo della        ma davvero importante, che contribuirà
gareggiando sui 200 metri di canoa.
                                                campagna. Alla fine sono stati 6.180 gli     non solo ad aiutare sempre più pazienti,
Un obiettivo non facile a causa degli
                                                euro raccolti, somma che ha già portato      ma anche a rendere gli spazi in cui viene
strascichi che la malattia ha lasciato
                                                a un risultato concreto: l’acquisto di un    erogato il Progetto Margherita i più ac-
sul suo corpo, e soprattutto un percorso
non privo di ostacoli e imprevisti, come        pagaiergometro, per allenarsi e tenersi in   coglienti e riservati possibile. D’altronde
quello accaduto il 22 gennaio scorso,           forma anche durante l’inverno, quando il     sempre più donne hanno compreso l’im-
quando durante un allenamento l’ex              freddo e il Fenomeno di Raynaud, effet-      portanza di curare la propria bellezza a
paziente si è rotto una delle viti in ti-       to collaterale dovuto alla chemioterapia,    dispetto del cancro e come il preservare
tanio che ne stabilizzano la schiena.           impediscono a Daniele di scendere in         la propria femminilità e la propria iden-
Tuttavia l’Istituto Oncologico Romagnolo        acqua. “La Mia Mamma è Bellissima”           tità sia il primo passo verso la vittoria di
ha continuato a credere in lui e nella for-     si è invece rivelato una straordinaria       questa grande sfida. Solo nel 2018, in-
za dell’esempio che può rappresentare           conferma, con pochi eguali in Italia. La     fatti, sono state ben 451 le donne che
per tutti i ragazzi che attraversano la sua     campagna di raccolta fondi caricata sul-     hanno usufruito del servizio: ben più
medesima disavventura, per dimostrare           la piattaforma Idea Ginger è nata a fine     di una al giorno. Un ringraziamento in
che i sogni che coltiviamo prima di una         2017 con l’obiettivo di acquistare le par-   particolare a coloro che hanno scelto di
diagnosi di cancro possono essere an-           rucche gratuite sufficienti per ampliare     donare 100 euro, scegliendo così di atti-
che riposti in un cassetto momentanea-          il Progetto Margherita dello IOR dalle       vare il “benefit” della citazione su queste
mente, ma, una volta sconfitto il tumore,       sole sedi di Forlì, Ravenna e Rimini a       pagine: Francesca Borghi, Rita Cipolla,
si può ritrovare la forza per riprenderli in    quelle di Cesena e Imola, in modo che        Carlo Marchetti, Manila Muraccini,
mano e realizzarli.                             tutte le donne che ne potranno avere         Francesca Padovani, Virgilio Renzetti.
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Colonna laparoscopica:
un aiuto hi-tech per Faenza
Donata una strumentazione all’avanguardia
all’Ospedale “degli Infermi”
L’11 dicembre 2018 è stata inaugurata,           li, che potranno essere sottoposti a
presso l’Ospedale “degli Infermi” di Fa-         interventi sempre più precisi e sem-
enza, la nuova colonna laparoscopica             pre meno invasivi, cosa che comporta
“4K ultraHD Olympus”, macchinario                una riduzione dei tempi di ricovero e di
dalla tecnologia innovativa del valore           recupero della funzionalità. Per l’occa-
di circa 157 mila euro, donato all’equi-         sione l’Istituto Oncologico Romagno-
pe della U.O. di Chirurgia diretta dal           lo non si è fatto solo donatore, con
prof. Giampaolo Ugolini, grazie a un             20.000 euro investiti nell’acquisto
grande lavoro di squadra che ha coin-            della macchina, ma anche “colletto-          terventi di chirurgia colo-rettale con
volto terzo settore, istituzioni, aziende        re” delle offerte che man mano sono          tecnica laparoscopica e la maggior
e privati cittadini. Nello specifico tale        arrivate dai vari enti pubblici e privati.   parte dei pazienti è stata dimessa
strumentazione permetterà di avere               «Di fronte a tanta generosità sentiamo       a quattro giorni di distanza dall’in-
una definizione di immagine impen-               tutta la responsabilità di accrescere        tervento. Questo è forse il miglior in-
sabile fino a pochi anni fa, consenten-          sempre di più la qualità del trattamen-      dicatore di qualità del nostro lavoro,
do una valutazione più accurata della            to chirurgico che offriamo ai nostri con-    sebbene non sia certo l’unico. Delle
perfusione intestinale e una più chia-           cittadini e a quanti si rivolgono all’O-     450 procedure maggiori colon-rettali
ra identificazione di alcune strutture           spedale di Faenza, – ha spiegato il prof.    svolte presso la nostra struttura, negli
anatomiche. A beneficiarne saranno               Ugolini nel corso della cerimonia – una      ultimi due anni l’84% si è concluso
soprattutto i pazienti colpiti da pa-            qualità comunque già alta testimoniata       per via mini-invasiva; mentre la me-
tologie come cancro del colon-retto              dai dati in nostro possesso. Solo nel        dia in Italia varia tra il 30% e il 40%
e malattie infiammatorie intestina-              2018 sono stati eseguiti oltre 250 in-       e anche nei Paesi europei coi più alti
                                                                                              standard, come l’Olanda, si attesta
                                                                                              sull’80%. Per questo motivo, sebbe-
                                                                                              ne alcuni potrebbero pensare che
                                                                                              una apparecchiatura di tale livello sia
                                                                                              sproporzionata per una realtà limitata
                                                                                              come la nostra, in realtà ricordo che
                                                                                              molto spesso i ristoranti stellati sor-
                                                                                              gono in città piccole: l’Ospedale di Fa-
                                                                                              enza, dati alla mano, si è già imposto
                                                                                              come uno dei principali centri di riferi-
                                                                                              mento in Emilia-Romagna per la chirur-
                                                                                              gia dell’apparato digerente, e grazie a
                                                                                              questa donazione potremo mantenere
                                                                                              e, auspicabilmente, migliorare il nostro
Il taglio del nastro con colonna laparoscopica                                                servizio.»
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                                                                      Aziende in campo

A Natale abbiamo ricevuto i vostri regali
UN RINGRAZIAMENTO PARTICOLARE A
Ala Ricambi              Conserve Italia              Icel                        Prosit                        Smurfit Kappa Unità
Lugo                     San Lazzaro di Savena        Lugo                        Forlì                         di Massa Lombarda
Amitek                   Curti Costruzioni            Ima Service                 Ravaioli Legnami              Massa Lombarda
Poggio Torriana          Meccaniche                   Cesena                      Villanova di                  Teapak
Atl Group                Castel Bolognese             Infia                       Bagnacavallo                  Imola
Faenza                   Foris Index                  Bertinoro                   Romagna Acque                 Tif di Malavolti
Boldrini Pesaresi        Conselice                    Linea Persona               Società delle Fonti           e Tabanelli Snc
e Associati              Free                         Moda Capelli                Forlì                         Faenza
Rimini                   Forlì                        Lugo                        Saeg                          Tubozeta
Boscolo                  Gel Frigor                   Omaf                        Gambettola                    Forlì
Imola                    Cesena                       Faenza                      Schiumarini                   Union Ricambi
Cam Impianti             Golfera in Lavezzola         Omgm                        Predappio                     Rimini
Industriali              Conselice                    Imola                       Siron                         Urbinati
Ravenna                                                                           Faenza                        San Mauro Pascoli
                         Granfrutta Zani              Plasfor
Cediss                   Faenza                       Forlì                       Smurfit Kappa Italia          Vincenzo Sospiri
Villanova di Castenaso                                                            Unità di Capocolle            Racing
                         Gruppo Pritelli              Plastica Cesena
Centro Petroli Baroni    Cattolica                    Forlimpopoli                Bertinoro                     Forlì
Santarcangelo di
Romagna
UN RINGRAZIAMENTO ANCHE A
A.L.A.C.                 Astolfi Riccardo             Buscaroli Giancarlo         Concorde Snc                  Eltec
Gattolino di Cesena      Santarcangelo di             Massa Lombarda              Forlì                         Forlì
A.R.Co.                  Romagna                      C & G Servizi               Consorzio Frutteto Spa        Euroclean
Cotignola                Astra                        Ravenna                     Cesena                        Forlì
Ably                     Faenza                       C.A.I.E.C.                  Coop. Arte Muraria            Fabbri Costruzioni
Funo di Argelato         Atlanta Stretch              Cesena                      Forlì                         San Leo
Agenzia La Villa         Poggio Torriana              C.A.M.                      Coop. Bagnini di              Fabbri Giordano
                         Autocarrozzeria Mentana      Ravenna                     Riccione                      Forlì
Faenza
                         Lugo                         Canario                     Riccione                      Fabo S.I.
Agriflex                                                                                                        Massa Lombarda
Forlì                    Baldini Riccardo             Forlì                       Coop. Facchini Cotignola
                         Forlì                        Capri                       Cotignola                     Fam Batterie
Ali                                                                                                             Meldola
                         Batani Matteo e              Imola                       Costamp
Longiano                                                                          Forlì                         Farolfi Alberto Prom.
                         Barbara Melchiorri           Casadei e Pellizzaro
Alqua                    Cervia                                                                                 Finanz. Fineco Bank
Taranto                                               Forlì                       Cristyle di Borghini
                         Belgradi Renata                                          Cristina                      Forlì
Andrea Gonnella                                       Centro Servizi Doganali
                         Cotignola                    Pievesistina di Cesena      San Michele (RA)              Fattoria Fonfetto
Forlì                                                                                                           Società Agr.
                         Beltrami Sergio Dott. Ing.   Chiadini Cristina           Croce Verde Novafeltria
Antonelli                                                                         Novafeltria                   Novafeltria
                         Imola                        Forlì
Cesena                                                                                                          Fiuzzi David Agente
                         Bersani Otello               Ciclat Trasporti            Di Girolamo Mirella
Aqua Plus                Alfonsine                                                Imola                         di Commercio
Faenza                                                Ambiente                                                  Cesena
                         Bianchi Mauro                Ravenna                     Diag Investigazioni
Ar-Fer                                                                            Ravenna                       Focaccia & Minguzzi
                         Forlì                        Cna Forlì-Cesena                                          Russi
Castrocaro Terme
                         Bipres                       Forlì                       Dibimont                      Fornasari Fabio
Argelli                  Rocca San Casciano           Co.Na.Se                    San Giorgio Jonico
Fusignano                                                                                                       Forlì
                         Boghi Serena                 Conselice                   Dipendenti Pieri Group        Fosfitalia Spa
Aristide Brini           Morciano di Romagna          Colas Pulizie Industriali   Cesena                        Ravenna
Lugo                     Bortolotti Sergio            Ravenna                     Dolcetti Loredana             Franco System
Art Campenter            Filo Argenta                 Colas Pulizie Locali        Forlì                         Fusignano
Rocca San Casciano       Bragagni Farolfi             Ravenna                     Duravit Italia                Gemar
Artigiana Legno          Forlì                        Columbia Transport          Fornace Zarattini - Ravenna   Cervia
Russi                    Brighi                       Ravenna                     Ecologia Edile                Graziani Roberto
Asita                    Santarcangelo di Rom.        Con.Eco Trasporti           Faenza                        Packaging
Faenza                                                Ravenna                                                   Mercato Saraceno
15
                                                                  Aziende in campo

Group Service Energy   Maxisald                   Optima                      Resina Forlìvese           Studio Notarile
Ravenna                Bertinoro                  Forlì                       Forlì                      Associato Alessandro
GSM                    Mengozzi Torneria          Ordine dei Dottori          Riminibanca                Torroni, Silvia Defiorian
Cesena                 Lavorazioni Meccaniche     Commercialisti e            Rimini                     Forlì
Ideato                 Forlì                      degli Esperti Contabili     Riviera Congressi          Studio Reno e
Cesena                 Metal Service              Rimini                      Rimini                     Samoggia
Impresa Edile Muceli   Forlì                      Oremplast                   Rondinelli Gino            Forlimpopoli
Gian Paolo             Milani Massimo             Massa Lombarda              Lugo                       Studio Rivalta
S. P. in Trento (RA)   Alfonsine                  Pagliaccio Annamaria        Salvatori Lionella         Lugo
Inspecta               Morelli Luisa e Franco     Lugo                        Lugo                       Studio Scialdone
Forlì                  Ravenna                    Pagliarani Stefano          Si.Ver. Costruzioni        Lugo
Iron Tech              Morigi Roberto             Cesenatico                  Massa Lombarda             Studio Tecnico Geom.
Faenza                 Forlì                      Pansecchi Dott. Davide      Sintoni Guido              Tellarini
Italmont               Moroni Geom. Nerio         Ravenna                     Ravenna                    Lugo
Taranto                Faenza                     Paresa                      Siroli Corrada             Succi Claudio
La Base Revisioni      Nanni Silvia               Cesena                      Voltana - Lugo             Rappresentanze
Forlì                  (Fideuram)                 Parisi Sabrina              Sirotti Laura              Forlì
La Splendida           Fusignano                  Forlì                       Ravenna                    T.B.T. Sas di Caroli
Cesena                 Nemo Industrie             Pazzaglini Lino & C.        Soleado                    Riccardo & C.
Laurenti Maria Luisa   Mercato Saraceno           S. Giovanni in Marignano    Bertinoro                  Ravenna
Bagnacavallo           Nitrocolor                 Petra                       Stella Marina              Tecnoteam
Lnt Sea Terminal       Faenza                     Ravenna Bassette            Cattolica                  Ravenna
Ravenna                Nuova Cei                  Pieri Daniele               Studio Cirilli
                       Santarcangelo di Romagna   Bertinoro                                              Torrefazione Canario
L’Ortolano                                                                    Ravenna Bassette           Forlì
Cesena                 Nuova Me.G.A.              Pisanelli Giuseppe          Studio Commerciale
                       Ravenna                    Forlì                                                  Tropical Lane
M.G.                                                                          Focaccia e Tarroni         Coriano
Coriano                Officina Dell’Ambiente     Polienergie Surl            Ravenna
                       Conselice                  Faenza                                                 Vaccari Enrico
M.I. Tech                                                                     Studio Economisti
Imola                  Ogf Plastica di Olivieri   Pro.Pa.R                    Associati                  Fusignano
Macelleria Bertoni     Rimini                     Fornace Zarattini (RA)      Bologna                    Vertaglia Porte
Gianluca               Olivieri Andrea e Mirka    R.B.M.                      Studio Lmb                 Santarcangelo di
Ravenna                Fusignano                  Massa Lombarda              Commercialisti Associati   Romagna
Maini Roberta          Omega Engineering          Rebuffi Architettura        Rimini                     Zoli Wainer
Bagnacavallo           Imola                      Ravenna                                                Forlì

FORNITORI ROSETTI MARINO SPA
3B Technology          Cm-Ts                      Fcf                         Menotti Poverini           Secom Service
Ravenna                Taranto                    Ravenna                     Ravenna                    Ravenna
Amedea Servizi         Coibent Plastic            Gencantieri                 Montanari Andrea           Siderflange
Sasso Marconi          Forlì                      Magenta                     Ravenna                    Cesena
Axo Construction       Coiver                     Gusberti Marcello           Nuova Olp                  Siderurgica
Ravenna                Cormano                    Monza                       Ravenna                    Ravennate 2.0
Baglietto              Consorzio Blue Line        Hermes                      O. M. G.                   Ravenna
La Spezia              Group                      Genova                      Marina di Strongoli        Solving Italia
Be.Ta.                 Monfalcone                 Isolfin                     Omc Montaggi               Lesa
Mercato Saraceno       Consorzio Rmb              Ravenna                     Oria                       T.A.L. Tubi Acciaio
Bergo Impianti         Ravenna                    Italmet                     Orsanigo Riccardo          Lombarda
Taglio Di Po           Dafram                     Ravenna                     (Det-Tronics)              Fiorenzuola d’Arda
Biesse Sistemi         Urbisaglia                 Ksb Italia                  Regno Unito                Team Engineering
Ravenna                E.Qu.A.                    Concorezzo                  Precision Fluid            Ravenna
                       Ravenna                                                Controls Sr
Bullonerie Riunite                                Linear Form                                            Tecnosald Ravenna
                                                                              Milano
Romagna                Edilgrid                   Ravenna                                                Ravenna
Forlì                  Torriana                                               Prosider
                                                  Manuten Co.M.I.C.           Ravenna                    Tecnova Ht
C.R.A. Inox            Elios Digital Print        Ravenna                                                Pregnana Milanese
Piobbico               Ravenna                                                Quality Test
                                                  Maya Tecnologie             Ravenna                    Tifernogas
Camerani & Meldolesi   Fase Service               per l’Ambiente                                         Città di Castello
Ravenna                Forlì                      Ravenna                     Sandvik Italia
                                                                              Milano                     Verlicchi Romano
                                                                                                         Ravenna
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                                                                       Le nostre storie

                                         Assaporare il presente,
                                         al di là del tumore
                                         La storia di Chiara,
                                         paziente libera da malattia
Pioviggina a Rimini, la mattina del           casa», spiega. Così a rispondere è il          Dopo attenta riflessione Chiara opta
18 gennaio 2019, di quell’acqua da            marito, ma la voce all’altro capo del          per l’intervento più radicale: la pro-
cui non riesci a ripararti neppure con        ricevitore lo informa che, quello che ha       spettiva di poter forse evitare quella
ombrello e impermeabile: il modo di           da dire, può riferirlo solo alla diretta in-   chemioterapia, tanto importante quan-
penetrarti nelle ossa e farti stringere       teressata. Una necessità di discrezione        to temuta, si rivela decisiva. «Dopo
le spalle in un brivido tremolante, lo        che rivelava molto di quello che avreb-        l’intervento i linfonodi sentinella
trova comunque. Ma Chiara, nella sede         be dovuto comunicare l’operatore.              hanno dato esito negativo, quindi
IOR, entra comunque con un sorriso; e         «Pensai subito che la frittata era fatta:      mi ritengo molto più fortunata di tan-
un raccoglitore enorme sottobraccio.          corsi in bagno per asciugare le lacrime        te persone che hanno vissuto la mia
Sembra l’album di fotografie dove sti-        e rendermi presentabile per il resto del       stessa disavventura. Certo, la cura or-
pare i momenti più importanti di una          turno.». Il lavoro si rivela l’assoluta pri-   monale è stata pesante: ne ho sentito
vita intera: il giorno del matrimonio, le     orità di Chiara, che addirittura decide        ogni controindicazione, fino ad arriva-
foto del viaggio di nozze, la nascita del-    di rimandare biopsia e agoaspirato di          re a sentirmi molto più vecchia della
le figlie Giorgia e Giada. All’interno di     ventiquattro ore per potersi sottoporre        mia età. Tuttavia dopo l’intervento ho
quel pesante plico Chiara ha stipato          ai test durante la giornata di riposo.         trovato la forza di reagire, di uscire da
invece tutti i risultati di tutte le visite   «Esami più approfonditi rivelarono tre         quello stallo in cui ero piombata con
di controllo fatte da novembre 2014,          noduli al seno. Accettai la diagnosi im-       la diagnosi. Ho sorpreso me stes-
la data della prima mammografia su            passibile: ormai le lacrime che avevo,         sa.». L’interruttore è proprio Giada, la
cui è stata riscontrata una fatidica opa-     le avevo già piante. Mi sentivo ovatta-        figlia minore, a spingerlo: una bimba
cità. Nulla che valga la pena di essere       ta, come se mi guardassi dall’esterno,         che all’epoca ha solo otto anni, e che
ricordato con affetto: nulla che pos-         come se quella diagnosi appartenes-            affronta la malattia della madre con
sa essere dimenticato, nemmeno col            se a una persona che non ero io: mi            tutta la fragilità e l’ingenuità di cui è
massimo sforzo. Eppure Chiara ha de-          chiesero di scegliere tra tentare una          capace una fanciulla. «Inizialmente si
ciso, per qualche ragione, di portarselo      quadrantectomia o optare per una               rifiutava di vedermi, aveva troppo timo-
dietro; probabilmente per consultarlo         mastectomia, così decisi di prendermi          re di quello che avrebbe visto: ma due
nel caso in cui, durante il racconto del-     un weekend per pensare.».                      settimane di ricovero si sono rivelate
la sua sventura, dovesse avere qualche                                                       troppe anche per lei. Appena mi ha vi-
incertezza. Neanche a dirlo, quel rac-                                                       sto ha esclamato: “Mamma, ti manca
coglitore non verrà mai aperto: rimarrà                                                      un seno!”. Non so come abbia fatto a
una presenza, silenziosa e pesante, a                                                        notarlo.».
margine della scrivania. Chiara non ha                                                       Chiara adesso non è solo libera da
bisogno di suggerimenti: ha tutto per-                                                       malattia, ma anche dalle paure che la
fettamente in testa.                                                                         paralizzavano: ed è forse per dare una
«Il destino ha voluto che, quando mi                                                         scossa alle altre donne che stanno vi-
hanno chiamato dall’ospedale, io fossi                                                       vendo la medesima esperienza che ha
al lavoro e avessi lasciato il telefono a                                                    deciso di abbracciare il volontariato.
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