COLTIVARE LA FEDE PER I NOSTRI FIGLI SIETE L'ADESSO DI DIO - UP Cazzago
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a pagina 3 a pagina 14 a pagina 15 editoriale don Elio GMG a Panama omelia del Vescovo COLTIVARE SIETE IN MEMORIA LA FEDE PER L'ADESSO DI MONS. I NOSTRI FIGLI DI DIO OLMI PERIODICO INFORMATIVO DELLA PARROCCHIA DI PEDROCCA 2019 26
NUMERO 26 / 2019 9 Dal corteo dei Magi al 22 Adolescenti Giovedì grasso: Il sogno della perla immagini e ringraziamenti PERIODICO INFORMATIVO DELLA 23 La devozione a Maria PARROCCHIA DI PEDROCCA 10 Presentazione del nel mese di maggio NUMERO 26 / 2019 Grest 2019 24 Associazione ALCA In redazione: 11-12 Il viaggio apostolico del 25 Verbale del Consiglio don Elio, Piermario Inverardi. Papa negli Emirati Arabi Costo copia 5 E dell'Unità Pastorale In copertina 12-13 Omelia del vescovo 26-27 Il XIII°Congresso POLITICA COME FORMA Trinità - tempera su tavola, 1999 PIÙ ALTA DI CARITÀ Mondiale delle Famiglie 14 La GMG a Panama 3 Editoriale 15-16 IN MEMORIA Ultima di copertina Il crocifisso della nostra parrocchia COLTIVARE LA SPERANZA PER I NOSTRI FIGLI DELVESCOVO OLMI 4 Gli autorevoli auguri di 17-18 LA PERFEZIONE DELL'IMPERFEZIONE Buona Pasqua di Papa Francesco 18 I 250 anni dalla 5-6 GRANDE E SANTA consacrazione della parrocchiale di Calino SETTIMANA 6 BIANCONERI 19-20 "IlI GENITORI tempo giusto" Le norme sulla dispersione TORNANO A SCUOLA delle ceneri nel culto dei morti 20 INIZIATIVE DI UNITÀ PASTORALE 7 Programma della 21 La messa giovani Settimana Santa UNA STRADA 8 La catechesi del Papa NEL DESERTO EDUCARE ALLA SPERANZA L’immagine di copertina del numero pa- squale dei nostri bollettini dell’Up è opera Numeri telefonici utili di don Renato Laffranchi, sacerdote bre- Don Elio - Parroco di Pedrocca sciano deceduto da poco tempo. Il dipinto 030/7730152- cell. 3474575103 porta il titolo di “Trinità”, si trova negli Don Giulio - Parroco di Cazzago Stati Uniti alla ST. Louis University. Nella Pasqua e arriva a compimento con la Pen- 030/725014 catalogazione data dall’autore è annovera- tecoste. Il chiaro messaggio è in relazione Don Francesco coll. a Cazzago to nella sezione “Dalla Bibbia” insieme ai con questa affermazione: va bene la Qua- 030/725365 personaggi e avvenimenti che nel Vecchio resima, e speriamo di esserci seriamente Don Andrea - Parroco di Bornato Testamento appaiono come “figure” di preparati alla Pasqua, tuttavia il tempo 030/725227 protagonisti e di eventi del Nuovo, insie- della pienezza è quello pasquale. Non fac- Don Angelo - Collaboratore a Bornato me a immagini della Madre di Dio e di ciamo diventare tempo di distrazioni vuo- 030/6840877 qualche santo cristiano ed è l’unico dipin- te e banali legate più al ritorno della vita Don Paolo - Parroco di Calino to dedicato alla Trinità. Il dipinto esprime nella natura che al nostro ritorno ad una 030/725048 idoneamente il tempo pasquale che ci ac- vita sempre più spirituale, sempre più ani- Pronto soccorso Bornato 030/725211 cingiamo a vivere. Con la Pasqua inizia il mata dallo Spirito del Signore. La Trinità Scuola Materna Pedrocca più importante tempo liturgico, che non di Laffranchi è questo stupendo insieme: 030/7730055 è la Quaresima, ma i cinquanta giorni del la croce, la glorificazione del Figlio, Il Pa- Tempo pasquale, che inizia con la più so- dre che lo ha donato e, insieme al Figlio, Farmacia Pedrocca 030/7704762 lenne delle Veglie con l’annuncio della hanno effuso lo Spirito. Vietato sbagliarsi. Comune di Cazzago 030/7750750 Carabinieri di Cazzago 030/7254165
PERIODICO INFORMATIVO DELLA PARROCCHIA DI PEDROCCA 3 di amare i vostri figli più di ogni altra cosa e, invece, state rubando loro il futuro”. Questo racconto si può COLTIVARE però prestare anche ad un’altra interpretazione che parte dall’ammonimento di Gesù: «Quando verrà il LA FEDE Figlio dell’Uomo troverà ancora la fede sulla terra?». PER NOSTRI FIGLI I genitori sono stati chiamati da Dio a trasmettere ai figli, con il loro esempio e il loro impegno, ciò che a Ho visto in questi giorni un video, uno di quelli che loro volta hanno ricevuto dai propri genitori. Questo passano sui cellulari, che mi ha suggerito alcune con- è il bene più grande che chiunque possa dare. siderazioni che vi voglio offrire in questo articolo. Diceva un santo bresciano: «I vostri figli senza Dio Un tale convoca prima un gruppo di genitori e poi i non saranno mai ricchi, con Dio non saranno mai po- loro figli. Mostra loro dei disegni che raffigurano la veri». Una vita senza Cristo è come lasciare ai figli loro città. A entrambi i gruppi, genitori prima e figli solo pennarelli scuri, mettendoli nell’impossibilità di dopo, chiede di colorarli, prendendo, da un recipiente colorare la loro esistenza e darle un significato. contenente pennarelli di diversi colori, un solo pen- Come possiamo adempiere il nostro dovere verso le narello. Poi chiede ai genitori di mostrare ai figli i loro giovani generazioni? Dobbiamo aiutare i figli a essere disegni e ai figli di mostrarli ai genitori. Balza subi- fedeli ai loro impegni, anche quando questi compor- to all’occhio che i genitori hanno usato colori caldi tano qualche sacrificio, per noi come per loro. Dob- e luminosi, mentre i figli hanno usato colori scuri e biamo condividere con loro un cammino che ha come spenti. «Perché – chiede l’animatore ai bambini – ave- obiettivo quello di instaurare un legame affettivo, e te scelto colori così scuri?». I bambini rispondono in non solo formale, con il Signore Gesù. Se per noi Dio coro: «Abbiamo usato quelli che c’erano». In effetti i conta poco, è molto difficile che conti qualcosa per loro genitori, forse in modo inconsapevole, avevano loro. Nel libro “Il piccolo Principe”, al protagonista scelto tutti i pennarelli colorati, lasciando ai figli solo viene detto: «È il tempo che hai perduto per la tua quelli meno brillanti. La morale del filmato era di fare rosa che ha reso la tua Rosa così importante per te». attenzione a salvaguardare il creato per non lasciare Quanto tempo diamo noi al Signore nella Preghiera, alle nuove generazioni un ambiente deturpato. Greta nell’ascolto della sua Parola, nella partecipazione Thumberg icona dell’ambientalismo ha scritto”Dite alla Messa? Che tempo dedichiamo alla vita comuni- taria? Al servizio? Nella lettera pastorale del nostro Vescovo, dal titolo programmatico: “Il bello del vive- re, la santità dei volti e i volti della santità” il Vescovo ci dice che dobbiamo saper riconoscere la bellezza e la bontà di Dio anche nel volto dei fratelli, «perché è lì dove vivi, a partire da ciò che sei e nelle persone che incontri che può fiorire il sole della Grazia». Il pericolo, la tentazione per ogni cristiano è quello di assimilarci al ‘così fan tutti’ e seguire la corrente, vivendo nel disimpegno e nella ricerca del puro inte- resse personale. Nel vangelo Gesù ci dice inoltre che «se il sale perde il suo sapere a null’altro serve se non ad essere gettato». Quest’anno i nostri catechisti hanno messo in chiesa un drappo che rappresenta il cammino della Quaresima, metafora della vita: dob- biamo lastricare il nostro cammino di buone opere per giungere allo splendore della Pasqua. Che sia questo un incentivo per tutti: se non si è praticanti, non si è veramente discepoli di Cristo. Buona Pasqua! Buon Cammino! Don Elio
4 NUMERO 26 / 2019 Auguri autorevoli APRIAMOCI ALLA NOVITÀ DI DIO Buona Pasqua! Cosa significa che Gesù è risorto? cosa è la Pasqua: è l’esodo, il pas- Significa che l’amore di Dio è più saggio dall’uomo della schiavitù forte del male e della stessa mor- del peccato e dal male alla libertà te. Cristo è morto e risorto una dell’amore, del bene. Perché Dio è volta per sempre e per tutti, ma vita, solo vita, e la sua gloria siamo la forza della Risurrezione, questo noi,l’uomo vivente. passaggio dalla schiavitù del male Fratelli e sorelle, non chiudiamo- alla liberta del bene, deve attuarsi ci alle novità che Dio vuole porta- in ogni tempo, negli spazi concreti re nella nostra vita! Siamo spesso della nostra esistenza, nella vita stanchi, delusi,tristi,sentiamo il re, non c’è peccato che non possa di ogni giorno. Dal signore Risorto peso dei nostri peccati,pensiamo di perdonare se ci apriamo a Lui. oggi imploriamo la grazia di non non farcela. Soprattutto vorrei che giungesse cedere all’orgoglio che alimenta la Non chiudiamoci in noi stessi, non a tutti i cuori, perché è li che Dio violenza e le guerre, ma di mutare perdiamo la fiducia, non rasse- vuole seminare questa buona no- l’odio in amore, la vendetta in per- gniamoci mai: non ci sono situa- tizia. Gesù è risorto, c’è speranza dono, la guerra in pace. Ecco che zioni che Dio non possa cambia- per te non sei più sotto il dominio del peccato, del male! Ha vinto la morte, ha vinto la misericordia. Auguri di una santa Pasqua Papa Francesco Che la tua voce di giardiniere apra ogni mattina il mio orecchio con la gioiosa notizia: Và e dì ai miei fratelli che ho vinto la morte, che la gioia è donata a piene mani, che c’è posto per tutti là dove si crea un mondo nuovo, là dove la terra, l’amore e la gioia non si comprano né si vendono, dove il vino e il pane si dividono senza denaro e senza prezzo, là dove tutti i miei fratelli si sentono come prìncipi alla Tavola del Padre” (Julia Esquivel) Piero della Francesca - Resurrezione 1460 ca. Dipinto murale
PERIODICO INFORMATIVO DELLA PARROCCHIA DI PEDROCCA 5 Osanna…. Crucifige… Alleluia GRANDE E SANTA SETTIMANA L’inizio della Settimana Santa, con la Domenica della Passione del Si- gnore o delle Palme, segna il culmi- ne della Quaresima e introduce nel Mistero Pasquale della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo, centro di tutto l’anno liturgico. Lo scopo dell’anno liturgico è di nar- rare, rivivere e celebrare la storia della salvezza nei suoi momenti ordinari e forti. Di particolare si- gnificato è il caso della settimana santa, che in Oriente è chiamata «la grande settimana», in cui la liturgia ripercorre gli ultimi giorni della vita terrena del Cristo. La Domenica della Palme com- tenere in mano dei rami d'albero si- intercorre tra l’amarezza e la gioia, memora l’ingresso di Gesù a Ge- gnificava allegria; si legge nel Libro la notte e l’alba. rusalemme: Gesù entra nella città del Levitico: «Il primo giorno prende- La liturgia considera questi tre gior- a dorso di asino, per adempiere le rete frutti degli alberi migliori, rami di ni come un unico momento, un uni- profezie, e una moltitudine di folla, palma, rami con dense foglie e salici di co grande giorno, che inizia il Giovedì radunata nella città per celebrare la torrente, e gioirete davanti al Signore, santo con la messa vespertina "In Pasqua ebraica, esce ad incontrarlo, vostro Dio, per sette giorni» (Lv 23,40). coena Domini" e si conclude con i Ve- agitando rami di ulivo e di palma: la Con questa intenzione, gli abitanti di spri della Domenica di Risurrezione. folla inneggia l’Osanna, pare ricono- Gerusalemme e in particolar modo «Il Giovedì Santo è il giorno in cui si scere che Gesù, figlio di David, sta i fanciulli, mostrarono gioia ed esul- fa memoria dell’istituzione dell’Eu- facendo il suo ingresso in città come tanza per l'arrivo di Gesù fra le loro caristia e del Sacerdozio ministeria- Re. A ricordo di questo momento di mura; ora anche la Chiesa va incon- le. In mattinata, ciascuna comunità entusiasmo da parte della folla, ven- tro al suo Re e Signore, cantando l’O- diocesana, radunata nella Chiesa gono benedetti i rami di ulivo, secon- sanna al vincitore della morte. Cattedrale attorno al Vescovo, ce- do un rito che veniva celebrato sin Il fulcro di tutto l’anno liturgico è co- lebra la Messa crismale, nella quale dai primi secoli dalla Chiesa di Ge- stituito dal Triduo Pasquale, costitui- vengono benedetti il sacro Crisma, rusalemme. Benedetti i rami di ulivo to dai tre giorni per eccellenza di tut- l’Olio dei catecumeni e l’Olio degli si svolge una processione che ha lo to l’anno liturgico, «i giorni che stanno infermi. scopo di rappresentare l'avvicinarsi in mezzo fra il tempo e l’eternità», li Nel pomeriggio del Giovedì Santo ini- del Salvatore a Gerusalemme ed il chiamava Romano Guardini. La loro zia effettivamente il Triduo pasqua- suo ingresso in quella città; seguen- ripetitività annuale ha la funzione di le, con la memoria dell’Ultima Cena, do quanto riportato dal Vangelo, le tenere vivo il ricordo e di alimentare nella quale Gesù istituì il Memoriale palme benedette vengono portate la fede della Chiesa pellegrina verso della sua Pasqua, dando compimen- da tutti quelli che prendono parte a la speranza eterna. Il rapporto tra il to al rito pasquale ebraico. Pronun- questa processione. Presso i Giudei, primo giorno e l’ultimo è quello che ciando la benedizione sul pane e sul
6 NUMERO 26 / 2019 vino, Egli anticipa il sacrificio della sorge glorioso. Cristo luce dell’uma- BIANCONERI croce e manifesta l’intenzione di per- nità disperde le tenebre del cuore e di Piergiordano Cabra petuare la sua presenza in mezzo dello spirito ed illumina ogni uomo ai discepoli: sotto le specie del pane che viene nel mondo. Accanto al La vita non è tutta bianca e positiva, né e del vino, Egli si rende presente in cero pasquale risuona nella Chiesa il tutta nera e negativa, Per lo più è bianco- nera. Così capita a noi esseri umani: per modo reale col suo corpo donato grande annuncio pasquale: Cristo è lo più non siamo né solo bianco, né solo e col suo sangue versato. Durante veramente risorto, la morte non ha nero, ma un grigio, un misto di luminosità l’Ultima Cena, gli Apostoli vengono più alcun potere su di Lui. e di oscurità. E quando si giunge al tra- costituiti ministri di questo Sacra- «La mattina di Pasqua, ripercorren- guardo finale, coloro che sono tutta luce mento di salvezza; ad essi Gesù lava do le tappe vissute nel Triduo, il Can- sono accolti nella Luce, mentre coloro che i piedi, invitandoli ad amarsi gli uni to della Sequenza, cioè un inno o una sono tutta oscurità sono inghiottiti nella tenebra. E la stragrande maggioranza di gli altri come Lui li ha amati, dando sorta di Salmo, farà udire solenne- noi che non siamo né totalmente buoni la vita per loro. Ripetendo questo mente l’annuncio della Risurrezione; né totalmente malvagi? Ci attende un gesto nella Liturgia, anche noi siamo e dice così: «Cristo, nostra speranza, passaggio di purificazione necessario per chiamati a testimoniare fattivamen- è risorto e ci precede in Galilea». San transitare dal grigiore alla Luce. Il col- te l’amore del nostro Redentore. Paolo riassume l’evento pasquale in legamento tra l'aldilà e l'aldiquà non è interrotto, le comunicazioni funzionano, «Il Venerdì Santo è la giornata che fa questa espressione: «Cristo, nostra possiamo aiutarci, con scambi di doni e memoria della passione, crocifissio- Pasqua, è stato immolato» (1 Cor di aiuti, specie se sappiamo che cosa si- ne e morte di Gesù. In questo giorno 5,7), come l’agnello. È stato immo- gnifichi appartenere a quel popolo che la liturgia della Chiesa non prevede lato. Pertanto - continua - «le cose non conosce i confini tra il "già" e il "non la celebrazione della Santa Messa, vecchie sono passate e ne sono nate ancora·: Non è anche per questo che dob- ma l’assemblea cristiana si raccoglie di nuove» (2 Cor 5,15). Rinate. E per biamo essere grati a Cristo d'averci dona- to la Sua Chiesa, nella quale vengono glo- per meditare sul grande mistero del questo, nel giorno di Pasqua dall’ini- balizzati i mondi passati, quello presente male e del peccato che opprimono zio si battezzava la gente. e quelli futuri, per estrarre dal confuso l’umanità, per ripercorrere, alla luce Simone Dalola bianconero, nostro e dei nostri cari, lo della Parola di Dio e aiutata da com- splendore della Sua Luce? moventi gesti liturgici, le sofferen- ze del Signore che espiano questo male. «Il Sabato Santo è segnato da IL CULTO DEI MORTI sere conservate di regola in un luogo un profondo silenzio. Le Chiese sono E LA DISPERSIONE sacro,cioè nel cimitero o se è il caso, spoglie e non sono previste parti- DELLE CENERI in una chiesa o in un’area apposita- colari liturgie. Mentre attendono il mente dedicata a tal scopo dall’au- grande evento della Risurrezione, Per chi frequenta la comunità cristia- torità ecclesiastica” Questo perché i credenti perseverano con Maria na, le indicazioni rispetto al culto dei fin dai primi secoli i cristiani hanno nell’attesa pregando e meditando. morti non sono mutate. “Mediante desiderato che i loro defunti fossero Questo Sabato di silenzio, di medita- la sepoltura dei corpi nei cimiteri la oggetto della preghiera e del ricor- zione, di perdono, di riconciliazione tradizione cristiana, scrive la congre- do di tutta la comunità cristiana. Le sfocia nella Veglia Pasquale, che gazione per la dottrina della fede, loro tombe devono essere luoghi di introduce la domenica più impor- ha custodito la comunione tra vivi e preghiera, di memoria e di riflessio- tante della storia, la domenica del- defunti e si è opposta alla tendenza ne, dove tutti possono recarsi libe- la Pasqua di Cristo. Veglia la Chiesa a privatizzare l’evento della morte e ramente senza chiedere ad alcuno il accanto al nuovo fuoco benedetto e il significato che esso ha per i cristia- permesso per entrare. Quindi anche medita la grande promessa, conte- ni” La dispersioni delle ceneri non è se le normative dello stato lo per- nuta nell’Antico e nel Nuovo Testa- ammessa ne la loro conservazione mettono la dispersione delle ceneri mento, della liberazione definitiva in casa o in luogo privato. “Qualora o la conservazione dell’urna in casa dall’antica schiavitù del peccato e per motivi legittimi venga fatta la non è permessa dalla Chiesa. della morte. Nel buio della notte scelta della cremazione del cadave- Chi lo fa va contro il pensiero della viene acceso dal fuoco nuovo il cero re, le ceneri del defunto devono es- chiesa e della tradizione cristiana. pasquale, simbolo di Cristo che ri-
PERIODICO INFORMATIVO DELLA PARROCCHIA DI PEDROCCA 7 PROGRAMMA SETTIMANA SANTA 2019 Domenica delle Palme 14 Aprile ore 8�����������������������������S.Messa ore 10 �������������������������Presso l’oratorio Benedizione degli ulivi, segue processione in chiesa e S.Messa lunedì 15 Aprile ore 17���������������������������S.Messa ore 20,30�����������Confessioni Giovani e Adulti a Cazzago S.M, martedì 16 Aprile ore 15 �����������������Confessioni ragazzi I.C.F.R. ore 17 �����������������S.Messa ore 20,30 �����Celebrazione Penitenziale per tutti a Pedrocca mercoledì 17 Aprile ore 17 �����������������S.Messa ore 19 / 20 ����Confessioni adolescenti a Pedrocca TRIDUO PASQUALE Giovedì Santo 18 Aprile ore 21 �����������������S.Messa nella Cena del Signore con lavanda dei piedi ai bambini del Gr. Emmaus segue Adorazione notturna fino alle ore 23 Venerdì Santo, la chiesa è aperta tutto il giorno per l’Adorazione personale 19 Aprile ore 7.30 ������������Celebrazione della liturgia delle ore ore 10 ����������������Preghiera dei fanciulli con i catechisti ore 15 ����������������Liturgia della passione (con lettura della Passione e distribuzione dell’eucarestia) ore 21 ����������������Via Crucis animata da adolescenti e giovani per via (S.Bernardo-Don Lussardi- Papa Giovanni-Chiesa) Sabato Santo, la chiesa è aperta tutto il giorno la preghiera personale 20 Aprile ore 7.30 ������������Celebrazione della liturgia delle ore ore 10 ����������������Preghiera dei fanciulli con i catechisti ore 21 ����������������Veglia e celebrazione della PASQUA Domenica di Pasqua 21 Aprile ore 8 ������������������S.Messa ore 10 �������������������������S.Messa Solenne Lunedì dell’Angelo: 8.30 messa
8 NUMERO 26 / 2019 tenebre: difendila, proteggila. Quell’unico lume è la ricchezza Papa Francesco sulla Speranza cristiana più grande affidata alla tua vita. E soprattutto, sogna! Non EDUCARE avere paura di sognare. Sogna! Sogna un mondo che ancora non si vede, ma che di certo arriverà. La speranza ci porta ALLA SPERANZA a credere all’esistenza di una creazione che si estende fino al suo compimento definitivo, quando Dio sarà tutto in tutti. La catechesi di oggi ha per tema: “educare alla speranza”. Gli uomini capaci di immaginazione hanno regalato all’uomo E per questo io la rivolgerò direttamente, con il “tu”, scoperte scientifiche e tecnologiche. Hanno solcato gli oce- immaginando di parlare come educatore, come padre a un ani, hanno calcato terre che nessuno aveva calpestato mai. giovane, o a qualsiasi persona aperta ad imparare. Gli uomini che hanno coltivato speranze sono anche quelli Pensa, lì dove Dio ti ha seminato, spera! Sempre spera. che hanno vinto la schiavitù, e portato migliori condizioni di vita su questa terra. Pensate a questi uomini. Sii responsabi- Non arrenderti alla notte: ricorda che il primo nemico da sot- le di questo mondo e della vita di ogni uomo. Pensa che ogni tomettere non è fuori di te: è dentro. Pertanto, non concede- ingiustizia contro un povero è una ferita aperta, e sminuisce re spazio ai pensieri amari, oscuri. Questo mondo è il primo la tua stessa dignità. La vita non cessa con la tua esistenza, miracolo che Dio ha fatto, e Dio ha messo nelle nostre mani e in questo mondo verranno altre generazioni che succede- la grazia di nuovi prodigi. Fede e speranza procedono insie- ranno alla nostra, e tante altre ancora. E ogni giorno doman- me. Credi all’esistenza delle verità più alte e più belle. Confida da a Dio il dono del coraggio. Ricordati che Gesù ha vinto per in Dio Creatore, nello Spirito Santo che muove tutto verso il noi la paura. Lui ha vinto la paura! La nostra nemica più infida bene, nell’abbraccio di Cristo che attende ogni uomo alla fine non può nulla contro la fede. E quando ti troverai impaurito della sua esistenza; credi, Lui ti aspetta. Il mondo cammina davanti a qualche difficoltà della vita, ricordati che tu non vivi grazie allo sguardo di tanti uomini che hanno aperto brecce, solo per te stesso. Nel Battesimo la tua vita è già stata im- che hanno costruito ponti, che hanno sognato e creduto; an- mersa nel mistero della Trinità e tu appartieni a Gesù. E se un che quando intorno a sé sentivano parole di derisione. giorno ti prendesse lo spavento, o tu pensassi che il male è Non pensare mai che la lotta che conduci quaggiù sia del troppo grande per essere sfidato, pensa semplicemente che tutto inutile. Alla fine dell’esistenza non ci aspetta il naufra- Gesù vive in te. Ed è Lui che, attraverso di te, con la sua mi- gio: in noi palpita un seme di assoluto. Dio non delude: se ha tezza vuole sottomettere tutti i nemici dell’uomo: il peccato, posto una speranza nei nostri cuori, non la vuole stroncare l’odio, il crimine, la violenza; tutti nostri nemici. Abbi sempre con continue frustrazioni. Tutto nasce per fiorire in un’eter- il coraggio della verità, però ricordati: non sei superiore a na primavera. Anche Dio ci ha fatto per fiorire. Ricordo quel nessuno. Ricordati di questo: non sei superiore a nessuno. dialogo, quando la quercia ha chiesto al mandorlo: “Parlami Se tu fossi rimasto anche l’ultimo a credere nella verità, non di Dio”. E il mandorlo fiorì. Ovunque tu sia, costruisci! Se sei rifuggire per questo dalla compagnia degli uomini. Anche se a terra, alzati! Non rimanere mai caduto, alzati, lasciati aiu- tu vivessi nel silenzio di un eremo, porta nel cuore le soffe- tare per essere in piedi. Se sei seduto, mettiti in cammino! renze di ogni creatura. Sei cristiano; e nella preghiera tutto Se la noia ti paralizza, scacciala con le opere di bene! Se ti riconsegni a Dio. E coltiva ideali. Vivi per qualcosa che supe- senti vuoto o demoralizzato, chiedi che lo Spirito Santo pos- ra l’uomo. E se un giorno questi ideali ti dovessero chiedere sa nuovamente riempire il tuo nulla. Opera la pace in mez- un conto salato da pagare, non smettere mai di portarli nel zo agli uomini, e non ascoltare la voce di chi sparge odio e tuo cuore. La fedeltà ottiene tutto. Se sbagli, rialzati: nulla è divisioni. Non ascoltare queste voci. Gli esseri umani, per più umano che commettere errori. E quegli stessi errori non quanto siano diversi gli uni dagli altri, sono stati creati per devono diventare per te una prigione. Non essere ingabbiato vivere insieme. Nei contrasti, pazienta: un giorno scoprirai nei tuoi errori. Il Figlio di Dio è venuto non per i sani, ma per che ognuno è depositario di un frammento di verità. Ama le i malati: quindi è venuto anche per te. E se sbaglierai ancora persone. Amale ad una ad una. Rispetta il cammino di tutti, li- in futuro, non temere, rialzati! Sai perché? Perché Dio è tuo neare o travagliato che sia, perché ognuno ha la sua storia da amico. Se ti colpisce l’amarezza, credi fermamente in tutte le raccontare. Anche ognuno di noi ha la propria storia da rac- persone che ancora operano per il bene: nella loro umiltà c’è contare. Ogni bambino che nasce è la promessa di una vita il seme di un mondo nuovo. Frequenta le persone che hanno che ancora una volta si dimostra più forte della morte. Ogni custodito il cuore come quello di un bambino. Impara dalla amore che sorge è una potenza di trasformazione che anela meraviglia, coltiva lo stupore. Vivi, ama, sogna, credi. E, con alla felicità. Gesù ci ha consegnato una luce che brilla nelle la grazia Dio, non disperare mai.
PERIODICO INFORMATIVO DELLA PARROCCHIA DI PEDROCCA 9 Corteo dei magi. Anche quest’anno la gioia del S. Natale si è conclusa con la Festa dell’Epifania. In questa solennità grazie anche, alla collaborazione dei catechisti e del Gruppo Missionario, è stato riproposto il Corteo dei Magi. Ringraziamo tutte le persone che si sono rese disponibili e quelli che hanno collaborato per la buona riuscita della sacra rappresentazione. Giovedi Grasso. Questa Quaresima è stata interrotta, il Giovedì Grasso, dal tradizionale Rogo della Vecchia. La novità e stata portata dal processo fatto prima della condanna. La Vecchia rappresentava le ‘lingue lunghe e le parolacce’ che si sono volute bandire dalla comunità. Ci auguriamo che tutto ciò serva per una maggior attenzione a ciò che si diffonde senza pensare alle conseguenze. Ringraziamo per la collaborazione la Compagnia Teatrale “Hensoter”, Gianni, il Gruppo Alpini e, ovviamente, la famiglia Piccinelli che ci ha ospitato.
10 NUMERO 26 / 2019 MAMME PAPÀ, NON GREST 2019 Parrocchia San Francesco d’Assisi – Pedrocca P NI RENDETE NOTA! DOVE? Per i bambini dalla prima elementare alla prima media frequentante. Inoltre, si accettano i bambini dell’ultimo anno di asilo SOLO se fratelli più grandi frequentano anch’essi il Grest. QUANDO? (Messa delle oreDa10domenica 30 Giugno con consegna dei passagrest: obbligatoria), a venerdì 19 Luglio. ORARIO? Dalle 8.30 alle 18 190 € (tutto compreso) - possibilità di avere sconti COSTO? per chi ha più di un figlio partecipante al Grest; - si accettano iscrizioni di almeno 2 settimane su 3. Domenica 26 Maggio dopo la Messa delle 10 ISCRIZIONE (gradita partecipazione) versando un ACCONTO di 90 € RIUNIONE Martedì 25 Giugno ore 20.30 sono invitati a partecipare tutti i genitori
PERIODICO INFORMATIVO DELLA PARROCCHIA DI PEDROCCA 11 le si afferma «la comune vocazione di tutti gli uomini e donne ad essere I viaggi di Papa Francesco fratelli in quanto figli e figlie di Dio, AMARSI DA FRATELLI condanniamo ogni forma di violen- Viaggio Apostolico del Santo Padre negli Emirati Arabi (3 – 5 febbraio 2019) za, specialmente quella rivestita di motivazioni religiose, e ci impegnia- Il Santo Padre Francesco ha com- storia del dialogo tra Cristianesimo e mo a diffondere nel mondo i valori piuto un Viaggio Apostolico ad Abu Islam e nell’impegno di promuovere autentici e la pace. Questo documen- Dhabi negli Emirati Arabi Uniti, dal 3 la pace nel mondo sulla base della to sarà studiato nelle scuole e nelle al 5 febbraio 2019, per partecipare fratellanza umana.» università di parecchi Paesi. Ma anche "all’Incontro interreligioso internazio- Per la prima volta un Papa si è reca- io mi raccomando che voi lo leggiate, nale sulla fratellanza umana" su invi- to nella penisola arabica. E la Prov- lo conosciate, perché dà tante spinte to dello Sceicco locale e della Chiesa videnza ha voluto che sia stato un per andare avanti nel dialogo sulla cattolica negli Emirati Arabi Uniti. Papa di nome Francesco, 800 anni fratellanza umana. In un’epoca come La visita del Papa, che si è svolta dopo la visita di san Francesco di la nostra, in cui è forte la tentazione di all’interno dell’Anno della Tolleran- Assisi al sultano al-Malik al-Kamil. vedere in atto uno scontro tra le civil- za, manifesta la volontà di provare a “Ho pensato spesso a san Francesco tà cristiana e quella islamica, e anche mettere da parte i fondamentalismi, durante questo Viaggio: mi aiutava a di considerare le religioni come fonti e promuovere il valore unificante del- tenere nel cuore il Vangelo, l’amore di di conflitto, abbiamo voluto dare un le religioni pur nelle loro diversità; lo scopo della visita è anche compiere un passo importante nel dialogo tra musulmani e cristiani e contribuire alla comprensione reciproca e alla pacificazione nella regione del Medio Oriente. Per la Santa Sede, gli Emirati Arabi sono ponte importante fra Oc- cidente e Oriente e fra tradizioni re- ligiose diverse, come ha sottolineato il card. Parolin, segretario di Stato, all’arrivo nell’emirato: «Normalmen- te, per andare ad Est, devi attraver- sare un aeroporto negli Emirati Arabi Uniti. È un ponte con l’Occidente, ed è una terra che si caratterizza come multiculturale, multietnica e multi- religiosa. In questa realtà, la presen- Gesù Cristo, mentre vivevo i vari mo- ulteriore segno, chiaro e deciso, che za oggi del Papa è, come lui stesso ha menti della visita; nel mio cuore c’era invece è possibile incontrarsi, è pos- detto nel video messaggio in occasio- il Vangelo di Cristo, la preghiera al Pa- sibile rispettarsi e dialogare, e che, ne del viaggio, quello di scrivere una dre per tutti i suoi figli, specialmente pur nella diversità delle culture e delle nuova pagina nella storia delle rela- per i più poveri, per le vittime delle in- tradizioni, il mondo cristiano e quello zioni tra le religioni, confermando in giustizie, delle guerre, della miseria…; islamico apprezzano e tutelano valori particolare il concetto di fraternità. la preghiera perché il dialogo tra il comuni: la vita, la famiglia, il senso re- Questa è l’aspettativa e la speranza». Cristianesimo e l’Islam sia fattore de- ligioso, l’onore per gli anziani, l’educa- Il Pontefice nell’Udienza Generale di cisivo per la pace nel mondo di oggi». zione dei giovani, e altri ancora». mercoledì 6 febbraio 2019 ha fatto Oltre ai discorsi ufficiali ad Abu Dhabi Oltre alla autorità civili e ai rappre- un resoconto del viaggio apostoli- il Papa e il Grande Imam di Al-Azhar sentanti di molte comunità religiose, co, definendolo come un evento che hanno sottoscritto il Documento il Pontefice ha incontrato anche la «ha scritto una nuova pagina nella sulla Fratellanza Umana, nel qua- comunità cattolica locale, costitu-
12 NUMERO 26 / 2019 ita quasi unicamente da persone i miti» (Mt 5,5), spiegando che: «non ha affermato che «il cristiano pro- di paesi stranieri trasferiti negli Emi- è beato chi aggredisce o sopraffà, muove la pace, a cominciare dalla co- rati Arabi per questioni lavorative, ma chi mantiene il comportamento munità in cui vive. Nel libro dell’Apoca- oltre ai sacerdoti, ai religiosi e ai laici di Gesù che ci ha salvato: mite anche lisse, tra le comunità a cui Gesù stesso che animano la presenza cristiana in di fronte ai suoi accusatori». Il Papa si rivolge, ce n’è una, quella di Filadel- quella terra. Nello stadio di Abu Dhabi ha citato San Francesco che ai suoi fia (nell'attuale Turchia occidentale), il Papa ha celebrato la Santa Messa frati «diede istruzioni su come recar- che credo vi assomigli. È una Chiesa per la Comunità Cattolica alla pre- si presso i Saraceni e i non cristiani, alla quale il Signore, diversamente senza di quasi centomila cristiani, che scrisse: «Che non facciano liti o dispu- da quasi tutte le altre, non rimprove- hanno viaggiato anche tutta la notte te, ma siano soggetti ad ogni creatura ra nulla. Essa, infatti, ha custodito la per non mancare alla prima messa umana per amore di Dio e confessino parola di Gesù, senza rinnegare il suo pubblica che sia mai stata concessa di essere cristiani» (Regola non bolla- nome, e ha perseverato, cioè è anda- sul sacro suolo del Golfo. Nell’omelia ta, XVI). Né liti né dispute – e questo ta avanti, pur nelle difficoltà. E c’è un il Pontefice ha commentato il bra- vale anche per i preti – né liti né dispu- aspetto importante: il nome Filadelfia no evangelico delle Beatitudini, che te: in quel tempo, mentre tanti parti- significa amore tra i fratelli. L’amore rappresentano «una mappa di vita: vano rivestiti di pesanti armature, san fraterno. Ecco, una Chiesa che perse- non domandano azioni sovraumane, Francesco ricordò che il cristiano par- vera nella parola di Gesù e nell’amore ma di imitare Gesù nella vita di ogni te armato solo della sua fede umile e fraterno è gradita al Signore e porta giorno. Invitano a tenere pulito il cuo- del suo amore concreto. È importante frutto. Chiedo per voi la grazia di cu- re, a praticare la mitezza e la giustizia la mitezza: se vivremo nel mondo al stodire la pace, l’unità, di prendervi nonostante tutto, a essere misericor- modo di Dio, diventeremo canali della cura gli uni degli altri, con quella bella diosi con tutti, a vivere l’afflizione uniti sua presenza; altrimenti, non portere- fraternità per cui non ci sono cristiani a Dio». Il Santo Padre Francesco sì è mo frutto». Spiegando la beatitudine: di prima e di seconda classe». soffermato sulla beatitudine «Beati «Beati gli operatori di pace», il Papa A cura di Simone Dalola Omelia del Vescovo Pierantonio Tremolada POLITICA, FORMA PIÙ ALTA DI CARITÀ Basilica dei Santi Faustino e Giovita, 15 febbraio 2019 Siamo riuniti in un clima di festa per celebrare i nostri santi pa- troni. La liturgia ci ricorda che essi sono anzitutto martiri di Cri- sto, testimoni fino al sangue della loro fede in Gesù, redentore mento da raccogliere: sulla moneta è stata impressa l’imma- dell’umanità. Noi, tuttavia, li ricordiamo e li veneriamo anche gine di Cesare, ma nell’uomo è impressa l’immagine di Dio. Se come difensori della nostra città. Secondo la tradizione, infatti, a Cesare si deve dunque la tassa in nome della sua autorità e essi appaiono nel cielo di Brescia durante i giorni di un feroce per il suo compito amministrativo, a Dio di deve la gratitudine assedio, per scongiurare il massacro di una popolazione stre- di esistere come esseri umani a immagine sua e il dovere di mata. Viene alla mente la parola che Gesù pronunciò un gior- guardare ogni essere umano nella sua prospettiva, cooperan- no, pensando al grande Cesare che governava l’intero mondo do al compimento della sua originaria vocazione. Tutto ciò che allora conosciuto. Ai Giudei che gli chiedevano se era giusto esiste è per gli uomini, tranne gli uomini stessi. Nessuno sarà pagare il tributo all’imperatore romano, egli rispose: “Date a mai padrone di un’altra persona umana e nessuno avrà mai il Cesare quel che è di Cesare e a Dio quel che è di Dio”. Gesù chie- diritto di offenderne o comprometterne la dignità. Occorrerà se in quella circostanza ai suoi interlocutori di portargli una dunque che nella società qualcuno assuma questo compito, moneta, sulla quale era impressa, appunto, l’effige di Cesare, che lo ricordi e lo onori, che se ne faccia garante in modo auto- cioè dell’imperatore romano regnante. Ecco allora l’insegna- revole. Ecco dunque chi sono i politici: gli architetti della convi-
PERIODICO INFORMATIVO DELLA PARROCCHIA DI PEDROCCA 13 venza sociale, i costruttori della comunità civile, gli artefici del sviluppa sull’esercizio pacato del confronto delle opinioni, nella bene comune. E vorrei subito dire che il compito del governo ricerca onesta della verità di cui nessuno è padrone. Infine, la della società va considerato come il compito più alto e più de- lungimiranza. L’arte del governare ha bisogno di progettualità. licato in ambito sociale, ma anche come il più affascinante e Non sarà mai un semplice navigare a vista, non potrà acconten- appassionante. Da esso dipende in larga parte il vissuto di inte- tarsi di scelte puramente tattiche, che procurino un consenso re popolazioni. La politica va intesa come l’arte del governare, immediato senza però dare solidità al vissuto in vista del futu- che consente ad una pluralità di persone di sentirsi un popolo, ro. La politica attua ciò che è possibile ma sempre nell’orizzonte cioè una comunità solidale chiamata a condividere lo stesso più ampio del desiderabile, cioè nella tensione verso quel bene destino e a costruire una vera civiltà. Perché questa è l’uma- perfetto di cui è bene avere sempre coscienza. nità: una comunità di comunità, un popolo di popoli, la grande Abbiamo bisogni di uomini e donne di governo che sappiano famiglia dei figli di Dio. Al momento attuale non è scontato leggere quelli che il Concilio Vaticano II ha chiamato i segni dei ritenere che siamo di fronte a una realtà importante e prezio- tempi, che sappiano riconoscere le trasformazioni in atto e rac- sa. Fa bene perciò a tutti riascoltare qui le parole di Giorgio La coglierne le sfide. Oggi ci attendono infatti decisioni importanti Pira, figura esemplare di politico animato da spirito cristiano. e condivise sull’inizio e il fine vita, sul ruolo della scienza e della Così egli si esprimeva: “Non si dica quella solita frase poco se- tecnologia, sui fenomeni migratori e sull’intercultura, sull’in- ria: la politica è una cosa brutta! No. L'impegno politico – cioè fluenza dei social media, sui cambiamenti climatici, sul calo l'impegno diretto alla costruzione cristianamente ispirata del- delle nascite, sulle conseguenze della cresciuta aspettativa di la società in tutti i suoi ordinamenti a cominciare dall'economi- vita, sulle trasformazioni in atto nel mondo del lavoro. Un’at- co – è un impegno di umanità e di santità; è un impegno che tenzione privilegiata andrà conferita al rapporto tra politica ed deve poter convogliare verso di sé gli sforzi di una vita tutta economia, per impedire che quest’ultima si procuri un’indebita tessuta di preghiera, di meditazione, di prudenza, di fortezza, e pericolosa egemonia. Solo una forte e sana politica riuscirà di giustizia e di carità”. Parole forti e di grande risonanza, a cui a creare – come auspicato da papa Francesco - nuovi modelli viene spontaneo affiancare quelle di san Paolo VI, la politica: economici più inclusivi ed equi, non orientati al servizio di pochi, “È la forma più alta della carità”. La politica va anzitutto amata. ma al beneficio della gente e della società”. Va riscattata da pregiudizi e contraffazioni ma anche difesa e Quanto alla Chiesa, essa non intende “fare politica”, se questo protetta. Governare una nazione, una città, un paese, dare alla significa schierarsi a favore o contro specifiche formazioni po- convivenza degli uomini la sua forma più bella per la felicità di litiche. Essa vorrebbe piuttosto contribuire ad “educare alla po- tutti è una vera e propria missione. Chi si impegna a compierla litica”. Scriveva il cardinale Carlo Maria Martini – sarà anzitutto merita il rispetto e la gratitudine di tutti, ma certo si assume quello di “formare le coscienze, poi di accompagnare le perso- anche una grave responsabilità, di cui è giusto avere coscienza. ne nei momenti e nelle circostanze difficili, di garantire una pre- La sapienza di sempre e la tradizione cristiana, in particolare, parazione permanente che tenga conto del mutare delle cose ci indicano alcune parole chiave che stanno alla base di un po- e del presentarsi di nuovi problemi all’orizzonte dell’umanità, litica degna di questo nome. Tra queste vorrei richiamarne tre: di stimolare le energie intellettuali a operare e confrontarsi l’onestà, la profondità e la lungimiranza. L’onestà anzitutto. Il entro larghi orizzonti”. In una democrazia matura, la politica si cancro della politica è la ricerca spregiudicata dell’interesse esercita attraverso i partiti. Ma prima dei partiti c’è la società, privato o di gruppo, cioè la corruzione. Chi accetta di svolgere prima della aggregazioni politiche c’è la cittadinanza. Alla base questa missione dovrà essere integro, prima nelle intenzioni e di tutto c’è la comunità degli esseri umani e il bene comune. La poi nelle azioni, dedito unicamente alla nobile causa del bene vera politica considera i partiti strumenti necessari ma si inte- comune. Don Luigi Sturzo così identificava alcune regole del ressa prima di tutto del bene della comunità umana. Affidiamo buon politico: onestà, sincerità, distacco dal denaro; non spre- questo desiderio sincero e questo fermo proposito all’interces- care i finanziamenti pubblici, non affidare incarichi a parenti, sione dei nostri santi patroni. Essi che hanno difeso la città di non promettere l’irrealizzabile, non credere di essere infallibili, Brescia da un attacco crudele e insensato, ci aiutino a fare di informarsi e studiare quando non si sa, discutere serenamente questa stessa città, ma anche delle altre città e paesi sparsi e obiettivamente Il buon esercizio della politica domanda poi sul territorio bresciano, delle vere comunità coese, dinamiche e profondità. Chi governa è chiamato a guadagnare uno sguar- solidali, anche attraverso l’opera generosa e sapiente di quanti do attento e non superficiale, ad assumere un atteggiamento si dedicano alla missione del governo. Vegli su tutti noi la Ma- umile di fronte alla complessità delle cose, a coltivare quella dre di Dio, che nella nostra città amiamo invocare come Beata saggezza che deriva dall’esperienza ma anche dall’esercizio Vergine delle Grazie. Ci stringa nel suo abbraccio materno e ci naturale e costante della riflessione. La democrazia nasce e si custodisca nella pace.
14 NUMERO 26 / 2019 GMG a Panama SIETE L'ADESSO DI DIO “Siamo in cammino: continuate a camminare, continuate a vivere la fede e a condividerla. Non dimenticatevi che non siete il domani, non siete il ‘ frattanto’, ma l’adesso di Dio”. Sono le ultime parole pronunciate da Papa Francesco ai giovani prima di la- sciare la terra panamense, al termine anche nella Via Crucis, noi non siamo Magnificat è il piano di Dio su tutta la della Giornata Mondiale della Gioventù nella cultura dell’incontro. Siamo nella storia. Tutta la teologia dell’America (Panama 22-27 gennaio 2019). cultura totale dello scarto e lo scarto Latina è partita dal Magnificat. Maria Circa settecentomila erano presenti rende l’uomo non più un essere umano, nel suo canto avverte che tutte queste alla veglia e alla messa conclusiva sul ma una cosa. È questa mentalità cor- situazioni d’ingiustizia un giorno si ribal- campo San Juan Pablo II. Tra loro anche rente, iniqua e ingiusta, che forma gli teranno. I giovani sono “un segno”, ma i novecento ragazzi e ragazze dall’Italia, scarti, gli emarginati di tutti i tipi. È bello forse anche un sogno. Il Papa ha detto accompagnati da centoventi sacerdoti e vedere giovani senza frontiere, giovani “Siamo qui per amare come Gesù ci ha quattordici vescovi. Sono stati accolti in di razze ed esperienze diverse, giovani amato”: è forse questo il mandato della questi giorni nelle famiglie panamensi, di paesi più poveri e più ricchi. Tutti qui GMG panamense ai giovani del mondo? facendo un’esperienza di accoglienza e per costruire insieme qualcosa di nuovo, Bisogna ritornare a far sognare i giova- generosità. “Vi chiedo – ha detto Papa per diffondere una cultura dell’incontro, ni. Non possiamo essere i controllori dei Francesco salutandoli dal Campo San la civiltà dell’amore. Per dire che l’altro loro sogni. Devono sognare con intelli- Juan Pablo II – di non lasciar raffredda- non è qualcosa che si contrappone a genza, con amore, con grazia. Dobbiamo re ciò che avete vissuto in quei giorni. me, un altro me stesso. Quando il sama- essere i custodi dei loro sogni. Anche i Ritornate alle vostre parrocchie e co- ritano si riversò sull’uomo ferito, vide se vecchi hanno i sogni e quando i vecchi e munità, nelle vostre famiglie e dai vo- stesso in quella persona. L’altro sono io i giovani sognano insieme diventano la stri amici e trasmettete questa espe- in una condizione diversa. Se non si tor- forza di Dio. rienza, perché altri possano vibrare na a questa concezione evangelica, noi Riccardo Ferrari con la forza e la gioia che avete in voi. non potremo superare la cultura dello Con Maria continuate a dire ‘sì’ al so- scarto. Siamo a Panama, in un luogo gno che Dio ha seminato in voi”. dove si congiungono gli oceani che sono Lasciamo al card. Gualtiero Bassetti, le forze più grandi della natura e noi non presidente dei vescovi italiani, alcune ri- riusciamo a fare ponti, a congiungerci e flessioni al termine della GMG. a camminare insieme. D: Il Papa ha chiesto ai giovani di D: Come concretizzare il valore essere maestri della cultura dell’in- profetico emerso in questa Giorna- contro. Quale contributo i giovani ta panamense? italiani possono “essere” con que- R: Agendo esattamente come Maria sta cultura nuova per l’Italia? canta nel Magnificat. Il canto più im- R: Penso che siano una grande risorsa. portante di tutta la storia, non solo Perché come veniva messo in evidenza del popolo eletto, ma dell’umanità. Il
PERIODICO INFORMATIVO DELLA PARROCCHIA DI PEDROCCA 15 Omelia di mons. Pierantonio Tremolada IN MEMORIA DI DI MONS. VIGILIO MARIO OLMI 27 gennaio 2019 Nessuno di noi avrebbe mai im- maginato di celebrare le esequie del Vescovo Vigilio Mario in questo giorno di festa, la festa di sant’An- gela Merici, co-patrona della dioce- si di Brescia. Nessuno avrebbe mai pensato che si potesse in questa occasione vestire per una liturgia funebre gli abiti liturgici della so- lennità e quindi mantenere il co- lore bianco. È invece quel che sta succedendo. Stiamo salutando questo nostro amato fratello ve- scovo mentre ricordiamo con tutto Nel 1981, mentre è parroco-abate suo Signore e il servizio che rende il nostro popolo la grande figura di Montichiari, viene nominato dal grandi. Abbiamo ascoltato le paro- di sant’Angela, così cara a questa mio venerato predecessore, il ve- le del profeta Osea. Sono le parole città. Il Signore che guida con amo- scovo Luigi Morstabilini, superiore che il Signore Dio rivolge al suo po- revole provvidenza la storia non della Compagnia di S. Orsola, costi- polo, tanto amato quanto volubile, cessa mai di stupirci. Quelle che a tuita da quelle figlie di s. Angela che non sempre fedele alla sua alle- noi paiono delle semplici seppur fe- saranno a lui sempre carissime. Da anza, cui tuttavia il Signore guarda lici coincidenze sono in verità molto quel momento egli accompagnerà con amore appassionato, come uno di più: sono circostanze che rispon- con sapiente dedizione, sino alla sposo guarda alla sua sposa: “Ecco fine della sua vita, il cammino di – dice il Signore – io l’attirerò a me, quelle consacrate che Brescia chia- la condurrò nel deserto e parlerò ma affettuosamente “le angeline”. al suo cuore … Ti farò mia sposa Tra di esse vi è anche l’amata sorel- per sempre, ti farò mia sposa nella la Petronilla, che gli starà a fianco giustizia e nel diritto, nell’amore e per tutta la vita. nella benevolenza, ti farò mia spo- Mi sembra bello, mentre accom- sa nella fedeltà e tu conoscerai il pagniamo il vescovo Vigilio Mario Signore”. dono ai suoi disegni di grazia, segni all’incontro con il Signore, guardare Sposa di Cristo, anche sant’Angela della sua dolce benevolenza. alla sua vita e al suo ministero apo- ha accolto nel suo cuore la voce di Il vescovo Vigilio Mario aveva per stolico nella luce di sant’Angela, del colui che la chiamava ad una vita di sant’Angela Merici una devozione suo carisma e della sua testimo- totale consacrazione e si è lasciata del tutto particolare, molto viva e nianza. La liturgia che stiamo cele- conquistare. La forza creativa del- profonda. Era fermamente convin- brando ci invita, attraverso la Paro- lo Spirito santo l’ha condotta così a to del suo singolare carisma ed era la di Dio proclamata, a riconoscer- immaginare una forma di servizio felicissimo di poterla riconoscere ne le caratteristiche in due aspetti al prossimo del tutto nuova, uno e venerare co-patrona di Brescia, essenziali: la sponsalità dell’anima stile di vita secondo il Vangelo che insieme ai santi Faustino e Giovita. che accoglie nell’intimo la voce del dava alla consacrazione la for-
16 NUMERO 26 / 2019 ma della vicinanza amorevole cipare alle veglie funebri per i sa- tenace. Ci eravamo abituato a ve- alla gente, nei paesi, tra le case, cerdoti defunti, nelle quali ripercor- derlo puntualmente presente agli nelle scuole, negli ospedali, per ac- reva il cammino di vita di ognuno di appuntamenti importanti della sua compagnare, assistere, sostenere, loro. “Ho avuto modo di incontrare Chiesa, con la sua camminata len- consolare. Una compagnia solle- tanti bravi sacerdoti, attivi, silen- ta, la voce ormai flebile, ma con il cita e affettuosa, una cura per la ziosi, senza tante pretese – ebbe a volto sorridente, l’orecchio attento, vita dettata dalla carità e costante- dire più volte”. Considerava essen- il cuore aperto. Presenza discreta e mente vitalizzata dalla preghiera. È ziale l’accompagnamento e la cura fedele, profondamente rispettosa questo il segreto della spiritualità dei sacerdoti da parte del vescovo e insieme attenta, lucida sino alla di sant’Angela Merici. e tanto la raccomandava, “anche fine e schietta nel suo comunicare, La voce dello sposo ha parlato an- se – precisava – sentirsi sostenuto quando riteneva che una segnala- che all’anima del vescovo Vigilio dal proprio vescovo non significa zione fosse necessaria per il bene Mario. È stata, la sua, una chiamata sentirsi appoggiato qualsiasi cosa della Chiesa. Uomo di tradizione che si è distesa nel corso dell’intera si faccia”. Per quanto mi riguarda, ma attento alla modernità, coltiva- vita, a partire dal suo Battesimo, e considero questa esortazione alla va una forte sensibilità per il ruolo che ne ha fatto prima un presbitero costante vicinanza un appello pre- del laicato e nutriva il desiderio di e poi un vescovo di questa Chiesa zioso anche per me, che accolgo vedere maggiormente valorizzato bresciana, cui egli ha dedicato l’in- con viva riconoscenza. il contributo della donna nella vita tera sua esistenza. Ordinato presbi- Divenuto emerito della diocesi bre- della Chiesa. Non si era fermato nel tero nell’anno santo 1950, ha vissu- sciana, il vescovo Vigilio Mario ama- suo cammino di discernimento. Era to l’esperienza della cura d’anime va pensarsi – come lui stesso dice- rimasto aperto all’azione sempre sia come curato e che come parro- va – un vecchio prete che aspetta creativa dello Spirito dentro la no- co. È stato educatore in seminario la chiamata definitiva e intanto va stra storia. nei tempi che seguirono il “Se uno vuole essere Concilio Vaticano II, anni – il primo sia l’ultimo di diceva lui stesso – di vera tutti e il servo di tutti” conversione pastorale. Lo – abbiamo sentito pro- ispirava il desiderio sin- clamare nella pagina cero di comprendere con del Vangelo di questa l’intera Chiesa le vie dello solenne liturgia. Il Si- Spirito e i segni dei tempi. gnore rivolge questa Divenuto vescovo ausiliare raccomandazione fer- della Chiesa bresciana, po- ma e accorata ai suoi sto a fianco dei vescovi or- discepoli, ancora trop- dinari, si è fatto carico con po preoccupati dei pri- generosità di un ministero mi posti. Un vescovo che lo ha visto particolar- ausiliare è per defini- mente attento al presbiterio dioce- dove lo porta il cuore, girando per zione un vescovo che è di aiuto, che sano. Ha molto amato i sacerdoti. la diocesi per pregare insieme al si affianca per servire a chi ha la Li conosceva molto bene. Grazie ad popolo di Dio e per cercare di semi- responsabilità ultima nella guida una memoria formidabile che lo ha nare un po’ di gioia e di fiducia. “Fe- di una Chiesa diocesana. Così ha assistito sino agli ultimi momenti licità – aggiungeva – è riconoscere vissuto la sua vocazione il vescovo della sua vita, ricordava con preci- che il tanto o il poco che ci è rima- Vigilio Mario, con umile autorevo- sione tutti i percorsi di destinazio- sto è un dono ricevuto. Serenità è lezza e generosa costanza, a bene- ne. Segno eloquente di questo af- sapere che le cose fatte sono state ficio di quella Chiesa di cui era figlio fetto era la telefonata di auguri per fatte bene, per il bene dell’umanità e che ha amato con tutto se stesso. il compleanno che ogni presbitero e per la gloria del Signore”. Il Signore gliene renda merito. Lo bresciano sapeva di poter ricevere Le sue energie si erano progressi- ricompensi come egli solo sa fare. il mattino del giorno anniversario, vamente affievolite con il passar E aiuti noi a raccogliere la preziosa ma anche il suo desiderio di parte- del tempo. La tempra era tuttavia eredità della sua testimonianza.
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