"Non abbiate paura!" Maria ci incoraggia ad entrare nel tempo che verrà - SS. Trinità Misericordia

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"Non abbiate paura!" Maria ci incoraggia ad entrare nel tempo che verrà - SS. Trinità Misericordia
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta                                                                                   pag. 1

 GIORNALE PARROCCHIALE                                                                 SETTEMBRE 2022 - N. 165
Ufficio Parrocchiale 031.483.252 - info@trinitamisericordia.net - Parroco 339 4018578 - parroco@parrocchiadimaccio.it

Maria ci incoraggia ad entrare nel tempo che verrà
                   “Non abbiate paura!”
           ari parrocchiani e cari amici del Santuario di   Sì, è vero, è un tempo incerto e pieno di inquietudini, ma
           Maccio, siamo di fronte ad un altro anno pa-     ogni crisi è portatrice di stimoli nuovi e seminatrice di
           storale, attraverso questa nuova festa patro-    novità per affrontare la propria storia. Dobbiamo convin-
           nale, e ciò ci richiama a essere una comunità,   cerci che, di quanto stiamo vivendo, non tutto è da buttare
           a “pensarci insieme” cioè non da soli ma uniti   via, ma richiede pazienza e umiltà di capire, di confrontarci,
in un rinnovato slancio.                                                                       di discernere e di cam-
Dobbiamo costruire                                                                             minare insieme.
insieme un nuovo per-                                                                          Non per niente come
corso che ci fa passare                                                                        diocesi e come Chiese
attraverso il dramma-                                                                          d’Italia siamo in un tem-
tico tempo vissuto tra                                                                         po “sinodale”: la Chiesa
isolamento, pandemia,                                                                          è Comunità, è Comu-
guerra, siccità e inflazio-                                                                    nione che crea legami e
ne economica, fino alle                                                                        li santifica perché messi
nuove sfide che verran-                                                                        davanti al Signore; forse
no: nuove povertà, nuovi                                                                       per questo Lui ci è già
problemi, crisi energe-                                                                        venuto incontro donan-
tiche, umanitarie, politi-                                                                     doci in questo tempo
che, spirituali, e quindi                                                                      particolare il Santuario
dovremo assumere una                                                                           della SS.Trinità Mise-
nuova consapevolezza                                                                           ricordia, come segno
della nostra testimonian-                                                                      concreto e tangibile che
za cristiana, nuove re-                                                                        Lui cammina con noi, in
sponsabilità di fronte alla                                                                    mezzo a noi, che siamo
società e al mondo.                                                                            tutti immagine comu-
Verrebbe da aver pau-                                                                          nionale della Trinità, e
ra davanti a un futuro                                                                         che ci salveremo solo
simile; ma c’è un mot-                                                                         affidandoci alla Miseri-
to che ci accompagna:                                                                          cordia. Chissà se questo
“Non abbiate paura!”                                                                           Santuario, e l’esperienza
(S.Giovanni Paolo II)                                                                          spirituale che lo genera
perché da soli non ce la                                                                       e lo spiega, sia proprio
faremo, ma insieme sì,                                                                         un dono provvidenziale
accompagnati dal Si-                                                                           del Signore che in pre-
gnore e sotto lo sguardo                                                                       visione dei tempi che
materno di Maria, nostra
patrona e regina del Ro-                                                                       <
sario.                                                                                         Mosaico di Gianni Masneri
"Non abbiate paura!" Maria ci incoraggia ad entrare nel tempo che verrà - SS. Trinità Misericordia
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta                                                                                                pag. 2

sarebbero venuti – e sono questi! – ci       gogliosi che stiamo raggiungendo, ma         chia approfittando della Festa Pa-
avrebbe aiutato ad affrontarli.              che stiamo ancora affrontando eco-           tronale della Madonna del Rosario,
La Misericordia infatti ci fa uscire da      nomicamente, pur davanti a tempi di          nostra Festa di Maccio.
noi, dal tempo dell’isolamento (lo ri-       “vacche magre” che avanzano!                 La Madonna ci indichi non solo la stra-
cordate ancora?), dal nostro individua-      Abbiamo già fatto molto (e pagato            da ma anche il senso delle nostre fati-
lismo, e ci invita a guardare al di là di    moltissimo!), ma ora si tratta di dare       che, perché sappiamo rispondere gio-
noi stessi, a osservare la storia con un     “il colpo finale” per completare quan-       iosamente alla volontà di Dio come ha
occhio evangelico, affinchè la fratel-       to iniziato ed entrare nella fase di as-     fatto Lei.
lanza umana diventi vera fraternità, la      solvere con calma i debiti; mi appel-
                                                                                          Grazie a tutti e buon cammino!
solidarietà diventi carità, l’ascolto di-    lo alla vostra generosità e al vostro
venti accoglienza, la sofferenza diventi     senso di appartenenza alla Parroc-               don Gigi Zuffellato, parroco e rettore
compassione, i sogni personali diven-
tino progetti di bene per tutti.
Per tradurre tutto ciò, intravvedo al-
cuni passi concreti che la nostra
Comunità cristiana affronterà nei
                                                Festa della Madonna del Rosario
prossimi mesi:                                  e Benedizione della nuova Croce in Piazza
• Il riconoscimento sempre più uffi-
ciale del Santuario di Maccio e della                                          PROGRAMMA
vicenda spirituale che qui si è svol-
ta, attraverso la preghiera, l’esperien-       nei giorni precedenti - Confessioni
za dei Sacramenti e la celebrazione                        (tutti i giorni ore 9.00 -11.00 e 15.30-17.00 eccetto martedi e domenica)
della Misericordia del Signore.                            Confessione ragazzi: giovedi 29 - venerdi 30 - sabato 1

• Il rinnovo del Consiglio Pastora-            Giovedi 29 settembre
le parrocchiale, che accompagnerà il                      Traslazione della statua della Madonna
cammino comunitario dei prossimi 5             ore 20.30 S. Messa presieduta da don Alberto Clerici (parroco di Montano)
anni, chiamato a leggere questo tem-                      sul tema “L’invio dei 72 discepoli” (Lc.10,1-18)
po e a tradurre le direttive pastorali                    a seguire: S. Rosario e possibilità di Confessioni fino alle 22.30
che verranno date dal Sinodo diocesa-
                                               Venerdi 30 settembre
no ormai concluso.
                                               ore 20.30 S. Messa - a seguire Catechesi sul tema:
• Il cammino dell’oratorio rinnovato                      “Una piazza nuova per una Chiesa in uscita” a cura di don Alberto Pini
(quante volte abbiamo detto che non è                     (delegato episcopale per la pastorale e le missioni)
rinnovando i muri della struttura che si                  Adorazione Eucaristica e Benedizione
rinnova automaticamente l’oratorio!),
inteso come cammino comunitario                Sabato 1 ottobre
dei ragazzi e dei giovani, aperto alle         ore 18.00 S. Messa
necessità delle famiglie e portatore di        ore 20.30 Elevazione Spirituale musicale (in chiesetta- ingresso libero)
iniziative rivolte a tutti;                               Viaggio musicale delle “Ave Maria” - vedi programma a lato

• Il rinnovamento della pastorale              Domenica 2 ottobre
familiare in parrocchia: un tema che           ore 8.30 - 10.30 (solenne) - 18.00 - 20.15 S. Messa
particolarmente ci sta a cuore e che           ore 11.45 Benedizione della croce e della fontana nella Piazza rinnovata
vorremmo tanto rilanciare ponendovi                        (dopo la Messa solenne)
maggior attenzione in questo anno;             ore 14.30 - 16.30 Processione Mariana

•
                                                           a partire dal piazzale della scuola media/farmacia (via V. Veneto)
  Il cammino catechistico dei ragaz-
                                                           fino alla chiesa, con brevi soste al parcheggio condominio Scacchi e
zi, sempre da reinventare ogni anno,
                                                           in piazza Italia; arrivo in chiesa, conclusione e benedizione;
che parta dalla concretezza dei ragaz-
                                                           (in caso di pioggia si terrà in chiesa)
zi/famiglie e non dai programmi stesi a
                                                           segue festa in oratorio con giochi a stand e merenda.
tavolino;
• Il congresso eucaristico naziona-             in Oratorio: BANCO-VENDITA “pro-parrocchia” con prodotti gastronomici
le a Matera dal 22–25 settembre 2022,           (apertura: sabato ore 15.00-19.00 e domenica ore 9.00-12.00 e 15.00-19.00)
sull’interessante tema “Torniamo al             – piatti pronti da asporto (su prenotazione entro il 26/9):
gusto del Pane!”, circa il “ritorno a             lasagne ragù, trippa, brasato, polenta, stinco al forno, arista con porcini
Messa”;                                         – generi alimentari di qualità:
• Il “gemellaggio” con le realtà in-              riso, farina, miele, salamelle, cotechini, caldarroste...
                                                – prodotti calabresi: formaggi, salumi, olio,‘nduja,
contrate in Ucraina, e che ci stiamo
                                                – e inoltre... torte, vino, marmellate fatte in casa, fiori, felpe dell’oratorio
impegnando con umiltà e con corag-
gio a sostenere nei prossimi mesi,                NB: i prezzi dei prodotti sono volutamente maggiorati rispetto a quelli
come “opera-segno” concreta della                 di mercato in quanto contengono già l’offerta che si intende fare.
carità della nostra Comunità;
• La conclusione di alcuni lavori ne-          Lunedi 3 ottobre
cessari per la vita della Comunità:            ore 20.30 S. Messa per tutti i defunti
la piazza, l’oratorio, ecc., obiettivi or-
"Non abbiate paura!" Maria ci incoraggia ad entrare nel tempo che verrà - SS. Trinità Misericordia
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta                                                                                                pag. 3

 ELEVAZIONE SPIRITUALE

  Viaggio musicale                           Come cambia
  delle “Ave Maria”                          il modo di pregare dei ragazzi
   dal ‘500 ad oggi                          (e domandiamoci anche “perché?”)

  Sabato 1 ottobre 2022 ore 21
 chiesetta di Maccio - ingresso libero
                                             A    vvertiamo tutti un debito di respon-
                                                  sabilità educativa cristiana come
                                             adulti nei confronti dei più piccoli (NB:
                                                                                            chè: non per cattiveria o per ribellione,
                                                                                            ma semplicemente perché non hanno
                                                                                            acquisito il senso di queste cose — che
                                             anche l’arcivescovo di Milano ha pub-          reggono se c’è un contesto di fede e di
    Marina Galbusera Voce solista
                                             blicato una lettera pastorale sul tema         cultura — e le subiscono dagli adulti;
    Laura Bernasconi Violino
                                             della riscoperta della preghiera); c’è         non sono sbagliate (ci mancherebbe,
    Mattia Calderazzo Tastiera               bisogno dunque di un ritorno sui temi          noi adulti ci riconosciamo in questo) ma
    Donatella Diacci         Presentazione   “semplici” del cristianesimo, ma ahimè         è cambiato il modo di riappropriarsi del
                                             siamo in un’epoca fragile, in evoluzione,      “senso” di queste esperienze: noi adulti
                                             di grandi cambiamenti non solo climati-        ci mettevamo gli anni dell’infanzia, loro
                                             ci, sociali o anche politici, ma pure reli-    ci metteranno tutta la vita ad acquisirle.
                                             giosi, più precisamente spirituali.            Se per l’adulto “andare a Messa” è
                                             Premesso che la fede è un cammino,             (almeno nel richiamo della propria co-
                                             non individuale ma “personale” cioè dif-       scienza) un punto fermo, vero, ben
                                             ferente per ciascuno, per cui possiamo         definito, che comunque si riconosce
                                             preparare il terreno e accompagnare            nel suo valore, per i ragazzi non è più
                                             con i mezzi che abbiamo, ma che solo           un punto di partenza ma forse sarà un
                                             il Signore ne conosce i tempi della ma-        punto di arrivo, magari dopo un lungo
                                             turazione, vorrei provare a riflettere con     cammino che può durare anni!
                                             voi — senza scoraggiarvi! — su come            Noi spesso presentiamo la Messa come
                                             sia difficile oggi per un ragazzo impo-        il punto di partenza di tante altre cose,
            PROGRAMMA                        stare un autentico cammino di fede.            e la prendiamo ancora come “criterio”
 Johann S. Bach (1685 – 1750 )               La mia è solo una riflessione nata             “per vedere se i ragazzi sono presenti,
 Aria sulla IV Corda e Gavotta               dall’osservazione e dalle esperienze fat-      sono coerenti, “bravi ragazzi”, ecc., ma
 Suite orchestrale n. 3 in re maggiore       te in mezzo ai ragazzi, notando spesso         non è più così: oggi i ragazzi non ama-
 BWV 1068                                    la loro fatica non solo nel pregare (pur       no le cose calate dall’alto (state attenti:
                                             obbedienti a farlo!) ma a capire “per-         anche l’obbligo scolastico sta subendo
 Jabob Arcadelt (1507 – 1568)                ché” pregare, e perché con “schemi             la stessa critica!), ma devono appro-
 Ave Maria                                   strutturati” (Messa, salmodìa, rosari,         priarsene da sé. Su questo punto il ca-
 Giulio Caccini (1551 – 1618)                ecc…).                                         techismo si è dimostrato insufficiente
                                             Pertanto il mio non vuole essere un pa-        perché non è una questione “intelletti-
 Ave Maria
                                             rere vincolante o definitivo, ma solo un       va”, ma “affettiva”, “personale”.
 Franz Joseph Haydn (1732 – 1809)            piccolo contributo a pensare...                Anche il Concilio aveva definito la Mes-
 Serenata op. 3 n. 5                                                                        sa “fonte e culmine”, inizio e vertice del
 Francesco Durante (1684 – 1755)
 Vergin, tutto amor                          P   artiamo con una prima constatazio-
                                                 ne: i ragazzi non sono interessati
                                             di come pregano gli adulti.
                                                                                            cammino spirituale; ma questo è il tem-
                                                                                            po in cui viene vista solo come punto di
                                                                                            arrivo…
 Johann S. Bach (1685 – 1750 )

                                                                                            S
 e Charles Gounod (1852 – 1893)              Il modo in cui abbiamo imparato a pre-
                                                                                               econda constatazione: i ragazzi in-
 Ave Maria                                   gare, a loro non dice nulla, non interes-
                                                                                               tuiscono che è possibile pregare
                                             sa, si discosta da loro. Il nostro mon-
 Franz Schubert (1797 – 1828)                                                               ma non sanno come.
                                             do spirituale di adulti ha al centro la S.
 Ave Maria                                   Messa, e di conseguenza tutto quello           E siccome le “cose da adulti” non van-
 Astor Piazzolla (1921 – 1992)               che ci mette in relazione col Signore:         no loro bene, ci vuole qualcos’altro che
 Ave Maria                                   la recita delle preghiere (NB: c’è anco-       ancora non c’è, qualcosa che ancora
                                             ra qualcuno che insegna ai ragazzi la          non abbiamo, ma che dobbiamo cer-
 Fabrizio De Andrè (1940 – 1999)             preghiera quotidiana, mattina e sera?),        care con loro…; ogni tanto lo trovano,
 Ave Maria (da “La Buona Novella”)           generalmente con “formule preconfe-            lo gustano, ma poi sfugge e non sanno
 Don Claudio Burgio (1969 – viv.)            zionate”; la partecipazione ai sacra-          più come ritrovarlo, e non è detto che lo
 Ave Maria                                   menti (confessione e comunione, spes-          ritroveranno in seguito! È il rapporto col
                                             so destinati alle grandi feste); l’ascolto     Signore!
 Enrico Pasini (1936 – 2022)
                                             o la lettura personale della Parola di Dio     Siamo di fronte a un cambiamento ri-
 Fantasia                                    (questo forse più raramente); la liturgia      voluzionario della loro spiritualità, a una
 Rolf Lovland (1955 – viv.)                  come scuola perenne di preghiera (of-          situazione inedita anche per noi adulti,
 Hymn to Hope                                frire se stessi unendo la partecipazione       che ci sentiamo spiazzati.
                                             della propria vita all’offerta di Cristo)...   I ragazzi di oggi perciò non sono più
 Edward Elgar (1857 – 1934)
                                             eccetera.                                      cattivi o più atei delle altre generazioni,
 Salut d’Amour
                                             Ai ragazzi tutto questo non dice gran-         ma sono dei perenni “cercatori d’oro”
"Non abbiate paura!" Maria ci incoraggia ad entrare nel tempo che verrà - SS. Trinità Misericordia
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta                                                                                             pag. 4

nel loro mondo fluido che gli scappa
sotto i piedi; infatti sono il frutto della                   Roma - 27 Agosto 2022 - Concistoro
nostra società “liquida”, spesso sono

                                                Il nostro Vescovo Oscar
stati lasciati a se stessi di fronte alle
domande di fede, perciò sono acerbi,
“ignoranti” (nel senso che ignorano il

                                                nominato Cardinale
percorso) su come sperimentare di es-
sere amati dal Signore!
Questo è il punto focale di tutto: fargli
scoprire e sperimentare che se esiste
un Dio, essi sono amati da Lui, che ha
fatto tanto per loro… e si è rivelato in
Gesù… Quindi bisogna ripartire a rac-
contare il Vangelo come un “concentra-          Una semplice condivisione
to” della vita di Gesù.                         al ritorno dal Concistoro

U    ltima constatazione: incontrerà il         Gioia e gratitudine è ciò che abbiamo
     Signore chi rimarrà in cammino.            nel cuore al nostro rientro da Roma.
                                                Gioia per aver accompagnato in un
 Ci vorrà tempo e tante occasioni buo-          pellegrinaggio carico di affetto, insie-
ne, ma soprattutto bisognerà insegnare          me a tantissime persone della nostra
a fare una scelta cioè una scommessa            Diocesi, il Vescovo Oscar, come un
(la fede è una scommessa di fiducia!):
                                                fratello maggiore nella Fede, pronto a
mettere in gioco anche solo un briciolo
                                                dire ancora una volta il suo “Sì”.
di fiducia in Lui per rimanere in cammi-
no, perché ognuno cerchi la sua strada
                                                “Dono inatteso e supplemento di
verso l’incontro col Signore, che può           grazia”, così il neo Cardinale ha ac-
essere differente da quella fatta da altri      colto il nuovo incarico a lui affidato
(il Signore infatti non fotocopia i percor-     confermando la sua umiltà, il suo sa-
si che lo portano da Lui, ma ognuno ha          per essere fratello e discepolo nella
il “suo” da fare…).                             fede.
Mettersi in ricerca è già essere cercato-       Molto emozionante essere stati pre-
ri di Dio! E per fare questo, noi cristiani     senti alla sua prima messa da Cardi-
abbiamo tanti strumenti: la comunità, il        nale. È stato un abbraccio corale dei
gruppo, l’amicizia, il Vangelo che è luce       pellegrini provenienti da Como e da
e bussola in mezzo al mare di miriadi di        Crema, dimostrazione di tanto affetto
                                                                                            Chiesa Universale, uno spettacolo di
messaggi, il buon esempio di adulti che         e desiderio di stare accanto al proprio
sanno accompagnarli senza pregiudizi                                                        “unità” che si sta cercando di creare
                                                Pastore.
e con infinita pazienza, il magistero, i                                                    pur con qualche difficoltà.
                                                Il Vescovo Oscar ha rinnovato anche
santi…                                                                                      I Cardinali creati venivano da tutto il
                                                qui la sua vicinanza alla realtà del San-
Purtroppo i ragazzi hanno un grosso                                                         mondo. È stato bellissimo cogliere l’o-
                                                tuario di Maccio, Santissima Trinità
svantaggio che noi non avevamo: la                                                          riginalità di ogni popolo nel dimostra-
                                                Misericordia.
distrazione in cui sono immersi in ogni                                                     re la gioia e nello stare vicino al pro-
                                                Gratitudine per i grandi doni ricevu-
istante (del giorno e della notte!): im-                                                    prio Pastore. Ci siamo sentiti davvero
                                                ti nel nostro cammino di Fede, per le
magini, parole, musica, rumore, occhi                                                       “Fratelli Tutti”.
                                                nostre radici.Che bello sentirsi parte
e orecchie sempre attive, connessi h24,
                                                di una comunità, di una Diocesi, della               Bea e Tiziano - Enrica e Bruno
dovuti da ipertecnologia, informazioni,
mode, e tanti falsi bisogni che sotto-
pongono a interminabili “esami” di vita
(se sei al passo o se rimani indietro…).          Nella Chiesa Cattolica il compito dei Cardinali è quello di collaborare e
A questo punto, credere in Dio o deci-            consigliare il Papa nel governo della Chiesa universale, “sia agendo col-
dere di cercarlo diventa davvero un’im-           legialmente quando sono convocati insieme, sia come singoli, cioè nei di-
presa ardua! Ed è eroico chi lo fa! Santo         versi uffici ricoperti” ( Codice di Diritto Canonico can. 349).
subito!                                           È il Papa stesso a scegliere e nominare i cardinali che compongono il Sa-
                                                  cro Collegio o Collegio cardinalizio.

C    onclusione: prima di giudicare que-
     sta gioventù o fare paragoni che
non reggono più, bisogna provare a
                                                  Il Collegio cardinalizio, dopo il 27 agosto 2022, sarà formato da 226 por-
                                                  porati. I Cardinali elettori saranno 132, che avendo meno di 80 anni, hanno
                                                  diritto a prendere parte in caso di Conclave all’elezione del nuovo Pontefi-
leggere il contesto umano/culturale/              ce. I Cardinali non elettori, 94, fanno comunque parte del Sacro Collegio,
spirituale in cui vivono, ricco comunque          ma non dispongono più, per limite di età, al diritto di voto in Conclave.
di opportunità, di segni e di contraddi-          Dal punto di vista geografico i Cardinali provengono da tutti i continenti: 106
zioni; provare a raggiungere il cuore di          dall’Europa, 60 dalle Americhe, 30 dall’Asia, 27 dall’Africa, 5 dall’Oceania.
Cristo insieme con loro, e parlare al loro
cuore, senza lasciarli soli, vivendo la           “Preghiamo per i nuovi Cardinali, affinché confermando la loro adesione a
bontà del Vangelo per primi noi adulti!           Cristo, mi aiutino nel mio ministero di Vescovo di Roma per il bene di tutto
                                                  il santo popolo fedele di Dio.”
                                     don Gigi
                                                                   (Papa Francesco al termine dell’Angelus del 29 maggio 2022 )
"Non abbiate paura!" Maria ci incoraggia ad entrare nel tempo che verrà - SS. Trinità Misericordia
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta                                                                                          pag. 5

Fu così
che il nostro Vescovo
divenne Cardianale
In un attimo mi scorrono, come in un
film, tutti i momenti salienti che han-
no accompagnato questo passaggio.
Dall’annuncio del 29 giugno al ricordo
di quel pensiero, comune a molti al-
tri in quei giorni, che nasce come un
desiderio: voglio andare anche io…
anche io voglio accompagnare il Ve-
scovo a Roma. Siamo partiti con un
piccolo gruppo di Maccio che nel cor-
so del viaggio si è immerso in una real-
tà sempre più grande fino ad abbrac-
ciare il mondo intero a San Pietro.
Tre sottolineature che penso possa-
no descrivere cosa mi ha lasciato nel
cuore questo Concistoro.
Il senso di comunità che si è respira-
to nelle diverse occasioni. Il viaggio
in pullman, il soggiorno in albergo, le
camminate sulle strade della capitale
sono state costellate da volti noti e sa-
luti cordiali, fino alla grande messa al
Basilica di S. Giuseppe al Trionfale in
cui la nostra diocesi, quella di Crema
e la famiglia Guanelliana, ha gioito e
ringraziato per questo dono; tutti uni-
ti e legati dalla vicinanza a dell’affetto
verso il neo Cardinale.
La chiesa nello splendore della sua
cattolicità. La rappresentanza della
molteplicità dei popoli del mondo nei
neocardianali ci ha immersi in que-          scovo Oscar. La possibilità di incontra-   vissuto frammenti della tua vita e di cui
sta realtà grandiosa. Il forte senso di      re persone che lo conoscevano fin da       ne riconosci la profondità della relazio-
comunità diocesana è letteralmente           bambino, che sono stati suoi studenti,     ne instaurata in Cristo.
esploso nella gioia di sentirsi parte di     seminaristi, persone da lui guidate a      La creazione a cardinale, nell’abito
una chiesa più grande piena di colori,       Crema mi ha permesso di ritrovarmi in      rosso che richiama il martirio, è come
culture, lingue, espressioni multiformi      un sentimento comune a molti altri.        un passaggio, un imbocco verso una
che ci hanno permesso di respirare a         Si era giunti a Roma, non per accom-       nuova strada che ti trasporta dalla
pieni polmoni il clima universale della      pagnare una figura «istituzionale» o       chiesa locale diocesana alla chiesa
chiesa. Il legame con la figura del ve-      una «celebrità», ma colui con cui hai      universale, chiamato a servirla insieme
                                                                                        con il Papa.
                                                                                        Una chiamata che ti porta nella profon-
                                                                                        dità del ministero petrino e che chiede
                                                                                        di assumerne le gioie, le sofferenze e
                                                                                        le speranze del mondo intero, senza
                                                                                        sradicarti dalla tua terra. Ti chiede di
                                                                                        volare in alto senza perdere il contatto
                                                                                        con l’umanità che ti è affidata.
                                                                                        Un percorso che richiama l’unica glo-
                                                                                        ria del martirio, come ha detto Gesù
                                                                                        «Nessuno ha un amore più grande di
                                                                                        questo: dare la sua vita per i propri
                                                                                        amici. Voi siete miei amici, se fate ciò
                                                                                        che io vi comando» (Gv15,13)
                                                                                        Molte cose avrei ancora da scrivere,
                                                                                        ma spero che questo assaggio vi per-
                                                                                        metta di gustare con noi la bellezza e
                                                                                        la ricchezza di questo momento unico
                                                                                        per la nostra chiesa di Como.
                                                                                                                           Silvia
"Non abbiate paura!" Maria ci incoraggia ad entrare nel tempo che verrà - SS. Trinità Misericordia
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta                                                                                                pag. 6

  Festa Diocesana delle Famiglie - Morbegno 26 giugno 2022

Famiglie: testimoni del Vangelo
Lo scorso 26 giugno la Chiesa di tutto il mondo ha voluto ancora una volta parlare
alle famiglie e mettersi in loro ascolto, a conclusione di un intero anno dedicato
ad approfondire il grande messaggio di Papa Francesco contenuto nell’esortazione
apostolica “Amoris Letitia”.
Anche la nostra diocesi ha vissuto dentro questo evento mondiale, invitando a Mor-          Villa Guardia “Diversamente Genitori “).
begno tutte le famiglie del suo territorio, da Livigno alle Valli Varesine.                 La Chiesa è famiglia di famiglie! Ed
Finalmente in tanti (300 famiglie) dopo due anni di impossibilità ad organizzare            ogni tanto poter vedere lo spettacolo
eventi del genere. Insieme per una giornata di preghiera, di riflessione, di cono-           che è questa Vita Nuova donata per
scenza della grande ricchezza delle molte associazioni attive nelle nostre città e nei      Grazia a ciascuno di noi e delle nostre
nostri paesi. E poi di ascolto delle parole del nostro Vescovo.                             scalcagnate famiglie, riempie il cuore di
Ma anche una giornata di giochi, di convivialità. Una giornata di festa, perché «La         gratitudine.
gioia dell’amore (Amoris Letitia) che si vive in famiglia è anche il giubilo della Chie-    Un aspetto ci ha colpiti in particolare:
sa». Alcune famiglie della nostra parrocchia hanno partecipato. Ecco i loro racconti.       l’intelligenza (anche sociale e quindi
                                                                                            di costruzione del bene comune) che
                                                                                            possono avere nelle iniziative e nella ri-
Chiesa: famiglia di famiglie                 concreto del nostro camminare insieme
                                                                                            sposta ai bisogni di tutti, le famiglie che
A conclusione del “X Incontro Mondiale       nella fede, con gioia e misericordia.
                                                                                            si mettono insieme perché grate della
Delle Famiglie” in programma a Roma                                    Daniella e Piero
                                                                                            Speranza che ci è stata donata in Cri-
in giugno abbiamo partecipato anche                                                         sto. Con gratitudine,
noi, a Morbegno, alla “Festa Diocesana       Incontri di vita
                                                                                                                 Donato Velia e figlie
Delle Famiglie.”                             La vita delle famiglie è una fioritura con-
I partecipanti sono stata divisi in grup-    tinua: la luce che brilla negli occhi di un    Famiglie in cammino
pi per conoscere esperienze a servizio       uomo e di una donna che si prometto-
delle famiglie in cui emergevano vari        no la comunione della vita, l’accoglien-       La Giornata delle Famiglie è stata pro-
problemi di vita di coppia e familiari ri-   za della vita nascente, il suo accompa-        prio una bella occasione per vedere
solti anche grazie all’aiuto del Signore.    gnamento nella crescita e costruzione          tante famiglie felici di stare insieme.
La giornata è stata molto interessante e     della vita quotidiana (fatta di gioie, do-     Dopo due anni di pandemia abbiamo
istruttiva perché non ci sono state con-     lori, malattia, lavoro, amicizie…) e so-       gustato ancora di più la ricchezza degli
ferenze o relazioni teoriche ma testimo-     ciale, fino alla età del tramonto, in cui i    incontri e delle relazioni.
nianze molto toccanti e commoventi da        limiti sempre più gravosi e la saggezza        Le testimonianze ascoltate, la Messa
parte di varie coppie della diocesi, sto-    che la maturità regala, segnano l’attesa       celebrata dal nostro Vescovo Oscar, i
rie belle e vicine all’esperienza di cia-    dell’incontro con il Destino.                  momenti più conviviali, ci hanno lascia-
scuno, racconti di vita vissuta.             L’incontro delle famiglie a Morbegno è         to nel cuore la gioia di poter condivi-
È stata una bella occasione di incon-        stato per noi come vedere un grande            dere la bellezza di essere famiglia e di
tro, di festa e di preghiera che ha con-     prato fiorito: i fiori, uno diverso dall’al-   poter testimoniare nel mondo l’Amore.
tribuito a rendere la Chiesa di Como         tro e tutti unici e meravigliosi, erano tut-   Avere la certezza di sapere che ci sono
una famiglia di famiglie, testimoniando      te le famiglie presenti, tutta la vita delle   tante famiglie che camminano con noi
la bellezza del Vangelo e dello stile di     famiglie che abbiamo incontrato (ci ha         e che ci aiutano a fare dei passi insie-
vita che ci propone.                         colpiti fino alla commozione, in parti-        me verso Gesù, è qualcosa che ci da
Se l’evento verrà ripetuto vi invitiamo      colare, la mamma che ha dato vita, in-         forza e non ci fa sentire soli!
a partecipare numerosi come segno            sieme a cari amici, alla Associazione di                                Barbara e Nicola

                                                                                            Famiglie Fuori
                                                                                            Un’occasione bella per fermarsi, nell’a-
                                                                                            scolto, di fronte alle famiglie che nel
                                                                                            loro “raccontarsi” hanno svelato, fa-
                                                                                            cendolo riscoprire, il volto della fami-
                                                                                            glia. Che è:
                                                                                            speranza, di poter ripartire sempre con-
                                                                                            fidando nel Signore che abbraccia an-
                                                                                            che le ferite più dolorose e indica nuo-
                                                                                            ve vie da percorrere;
                                                                                            perdono, perché la famiglia è “segno di
                                                                                            Amore Misericordioso” nel mondo;
                                                                                            apertura e accoglienza non solo dei figli
                                                                                            ma di tutto ciò che accade nella sfida
                                                                                            quotidiana dove tutto, nel Suo nome, si
                                                                                            fa possibile e “nuovo”. Grazie!
                                                                                                                       Miriam e Luca
"Non abbiate paura!" Maria ci incoraggia ad entrare nel tempo che verrà - SS. Trinità Misericordia
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta                                                                                         pag. 7

                                     Ucraina

Viaggio e accoglienza
Il nostro viaggio:       mente ridere per tutta la mattina. · L’incontro con il vescovo Vasyliy
                                                              Tuchapets (a Lviv perché di ritor-
esperienza di incontri · L’incontro con le persone che an- no dalla Germania ed in viaggio per
                                            cora vivono nei quartieri bombardati       Kharkiv) e il vescovo Ihor a Kharkiv,
Le esperienze intense vissute d’un          perché non hanno altro luogo dove          persone e pastori attenti e coinvolti
fiato necessitano di tempo per esse-        andare e che ci hanno chiesto sem-         con la loro gente.
re comprese e significate. Completa-        plicemente il “pane”.
ta la missione umanitaria a Kharkiv in     · L’incontro con una coppia di pen-        Purtroppo, lo “sfondo” di questi in-
Ucraina, il punto fermo, che mi per-        sionati di Kharkiv, Alena e Anatoli,      contri, erano i frequenti rumori delle
mette di ripensare alla missione, in        che ci ha mostrato ciò che rimane         esplosioni e dei bombardamenti, non
modo ordinato e sensato ruota intorno       della loro casa colpita da un razzo.      troppo vicini, sia di notte che di gior-
all’esperienza degli “incontri”:            Ci chiedono aiuto per rifare il tetto e   no; il fischio delle sirene e l’odore di
· L’incontro con più di mille persone,      comprare la caldaia prima dell’inver-     fumo e di bruciato del mercato bom-
 che nella mattina del 16 agosto, sono      no.                                       bardato, della scuola e degli edifici
 arrivate nella parrocchia greco catto-                                               demoliti; la vista degli oggetti di uso
                                           · Gliincontri e le attenzioni che la       quotidiano sparsi a terra, e dei grandi
 lica del vescovo Vasyliy Tuchapets a       signora Natalia ci ha dedicato per
 Kharkiv, come settimanalmente pre-                                                   crateri causati dai missili.
                                            due giorni, aprendoci casa sua,           Queste cose rimangono dentro non
 visto, a prendere ciò di cui avevano       ospitandoci la notte, preparandoci la
 bisogno e che anche noi avevamo                                                      solo perché le abbiamo viste, odorate
                                            cena e condividendo con noi la sua        e sentite; perché abbiamo camminato
 trasportato il giorno precedente da        tragica storia ed esperienza.
 Como, con un viaggio durato tre                                                      sui vetri rotti e scricchiolanti; perché
 giorni, tre furgoni e sette volontari     · Gli incontri avvenuti tra noi vo-        abbiamo udito “solo” il rumore degli
 (3500 kg di cibo e medicinali raccol-      lontari, Marco Turconi, Nicola Gini,      uccelli, tra gli edifici silenziosi ed ap-
 ti presso la parrocchia di Maccio e        Memo Pellicanò, Emanuele Roncoro-         parentemente abbandonati ed abbia-
 quella di Rebbio, grazie alla genero-      ni, Vito Cantore, Franco Cappelletti,     mo camminato per le strade enormi,
 sità della comunità di Villa Guardia,      che ci hanno rafforzato come grup-        vuote e desolate; ma anche perché
 di Como e delle varie associazioni.        po, anche tramite le condivisioni se-     oggi pensiamo con preoccupazione
 Queste persone dignitosamente ed           rali nella veranda del giardino di Na-    ai nostri amici di Kharkiv, ora soli, che
 ordinatamente hanno ricevuto cibo e        talia, insieme a padre Ihor Boyko.        passeranno un’altra notte e poi un’al-
 pane, medicinali, vestiti, prodotti per    È solo grazie a padre Ihor, che è stato   tra ancora, insonne e spezzata dal
 l’igiene, cibo per bambini.                possibile comunicare con la gente e       rumore violento delle esplosioni più o
 Insieme a Nicola Gini abbiamo rac-         fare tutte queste esperienze di incon-    meno lontane e dal sibilo delle sirene.
 colto le loro testimonianze dirette e i    tro.                                      Fare degli incontri, condividere delle
 loro racconti.
· L’incontro con i volontari
 della parrocchia a Kharkiv
 che si sono dedicati, con
 noi, alla distribuzione dei
 prodotti e ci hanno accolto
 a colazione e pranzo. Pen-
 so ad alcuni di loro: Iulia,
 Anna, padre Onofrio, Nata-
 lia e tanti altri.
· L’incontro con gli attivisti
 e volontari della parroc-
 chia di San Demetrio a
 Kharkiv che hanno scelto
 di portare cibo e medicinali
 alle persone che non pos-
 sono spostarsi nei centri
 esistenti, per prendere ciò
 che necessitano.
· L’incontro con i bambini,
 che il magico clown Pimpa,
 Marco Rodari, ha fatto final-
"Non abbiate paura!" Maria ci incoraggia ad entrare nel tempo che verrà - SS. Trinità Misericordia
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta                                                                                              pag. 8

situazioni, crea un legame e chiama
alla responsabilità.
Continueremo a raccogliere cibo e
medicinali, grazie alle tante donazio-
ni e alla grande generosità delle no-
stre comunità, da inviare a Kharkiv e
a preoccuparci dei nostri nuovi amici
che laggiù vivono e sopravvivono, re-
sistono ostinatamente e lottano con la
forza delle fede e si aspettano tutta la
nostra solidarietà e vicinanza.
Per poter sperare, insieme, in un futu-
ro di libertà e pace.
                           Gianbattista Mosa

Accoglienza:
occasione di crescita
per la nostra famiglia
Circa sei mesi fa all’oratorio si parlava
di un viaggio che si stava organizzan-
do per andare al confine tra Ucraina e
Polonia a portare cibo e dare la possi-
bilità ad alcuni degli ucraini in fuga di
venire come rifugiati in Italia.               Due giorni dopo riceviamo la chiamata      figlia, erano molto spaventate, diffi-
Ci siamo interessati e abbiamo sapu-           di don Gigi che ci diceva che sarebbe-     denti, spaesate…provenivano da una
to che sarebbero partiti di lì a qualche       ro arrivati il giorno dopo, verso sera e   cittadina chiamata Derhaci, a pochi
settimana al massimo e che stavano             se potevamo accogliere una mamma e         km a nord di Kharkiv. Lì era guerra e
cercando persone per ospitare i profu-         una ragazza di 12 anni.                    lì è rimasto il nonno per non lasciare la
ghi e allora, dopo una riunione di fami-       Ovviamente la nostra risposta è stata      loro casa, a “sorvegliare” il computer
glia, ci siamo proposti per ospitare un        Sì…Ci siamo messi di corsa a prepa-        nuovo regalato una settimana prima.
paio di persone.                               rare casa, non ci aspettavamo un arri-     Chi di noi non sarebbe terrorizzato nel
Non sapevamo chi sarebbe arrivato…             vo così a breve. La mattina successiva     trovarsi nel giro di pochissimi giorni
avevamo espresso solo la preferenza            non avevamo ancora finito di siste-        catapultato in un’altra realtà, lontano
per mamma e figlio/a; nemmeno sape-            mare i letti quando ci hanno detto che     da casa, lasciata sotto le bombe?
vamo quando sarebbero arrivati dato            sarebbero arrivate in un paio d’ore…       Colpisce realizzare che fino al giorno
che le tempistiche non erano chiare            Sono arrivate che avevamo ancora in        prima andavano a scuola, al lavoro, a
e ci era stato detto indicativamente           macchina i materassi!                      divertirsi con gli amici, avevano una
dopo qualche settimana.                        All’arrivo Klaudia e Polina, madre e       famiglia…e poi…all’improvviso il nul-
                                                                                          la. Nessuna sicurezza. Amici e parenti
                                                                                          in salvo sparsi in tutto il mondo, unico
                                                                                          collegamento il cellulare.
                                                                                          Dopo i primi giorni hanno iniziato ad
                                                                                          adattarsi alla nuova situazione e a fi-
                                                                                          darsi di noi. Per nostra fortuna, per
                                                                                          quanto non parlassero italiano, sape-
                                                                                          vano l’inglese entrambe molto bene.
                                                                                          In questi mesi abbiamo imparato tutti
                                                                                          molto, dal rispettare le barriere altrui al
                                                                                          ridere e scherzare al di fuori delle dif-
                                                                                          ferenze e siamo diventati decisamente
                                                                                          più comprensivi dei problemi dell’altro,
                                                                                          anche quelli che, se non vissuti in pri-
                                                                                          ma persona, non sono valutabili ap-
                                                                                          pieno.
                                                                                          Questa convivenza ci ha mostrato
                                                                                          quanto la realtà possa essere com-
                                                                                          plessa: Klaudia e Polina sono ucraine
                                                                                          ma hanno molti parenti stretti in Russia
                                                                                          e sapevamo quello che veniva detto ai
                                                                                          telegiornali russi e ucraini oltre che ai
                                                                                          nostri. In alcune fasi del conflitto arri-
"Non abbiate paura!" Maria ci incoraggia ad entrare nel tempo che verrà - SS. Trinità Misericordia
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta                                                                                               pag. 9

vavano telefonate per tranquillizzare          con obblighi legali che non prevede-          è prodigato a “darle un passaggio alla
che qualche conoscente era soprav-             vano la situazione che si era generata.       mattina e alla sera” per poterci andare.
vissuto all’ultimo bombardamento,              Se siamo riusciti a integrare rapida-         Per non parlare poi di chi si è mosso in
che il taxi esploso non era quello di un       mente Klaudia e Polina è anche grazie         seguito per aiutare Klaudia e Polina ad
amico, ma anche foto che mostrava-             a loro.                                       avere una casa.
no il cortile del vicino danneggiato dai       Grazie a chi ha offerto una vacanza in
                                                                                             Grazie quindi a tutti quelli che a titolo
missili, la strada dove vivevano con           montagna a Polina (considerate che le
                                                                                             personale, professionale, amministra-
ormai pochi edifici ancora in piedi, l’u-      montagne per loro sono un sogno…
                                                                                             tivo, associativo, parrocchiale si sono
niversità di Klaudia a Kharkiv bombar-         l’Ucraina è piatta) o qualche pome-
                                                                                             spesi per agevolare e aiutare.
data e distrutta.                              riggio in compagnia di nuovi amici o il
                                                                                             Sono troppi per citarli, ma non serve:
Ovviamente le differenze culturali ci          recupero da Kharkiv del famoso com-
                                                                                             loro c’erano, e lo sanno.
sono, e le scopriamo di continuo su            puter, oggi a Villa Guardia.
                                                                                             Una goccia in mezzo al mare…ma il
cose di vita quotidiana: la sorpresa           Grazie a chi ha raccolto la richiesta
                                                                                             mare esiste ed è fatto di gocce.
perché i biglietti del pullman si vendo-       di un lavoro e si è speso per avviare
no dal giornalaio o il ketchup al posto        Klaudia all’attività lavorativa, e a chi si
                                                                                                                  Micaela e Andrea
della salsa al pomodoro per qualsiasi
cosa, anche come condimento per la
pasta o addirittura sulla pizza. Inaspet-
tato è stato scoprire che non cono-
scevano i finocchi. Non conoscevano               Vivendo insieme a loro ci siamo sentite “a casa”
molti piatti italiani a parte quelli più
noti, e ogni volta che si prepara qual-           La guerra... Una parola cosi piccola, ma quanto dolore e paura porta. La
cosa di diverso era sempre una sor-               guerra costringe le persone a cambiare programma di vita, luogo di resi-
presa vedere se piaceva o meno.                   denza, ricominciare tutto da zero, imparare a vivere diversamente.
Klaudia ha iniziato ad “impossessar-              Sono cittadina ucraina e attualmente c’è la guerra nel mio paese.
si” (lo diciamo scherzosamente) della             A marzo sono stata costretta a lasciare la mia casa per salvare la mia vita
cucina: voleva aiutare e così abbia-              e la vita di mia figlia. Perché la nostra casa è in prima linea e lì si combat-
mo provato molti dei loro piatti, alcuni          te costantemente. Uscendo di casa non sapevo dove correre, perché ero
molto apprezzati.
                                                  confusa, spaventata, ma dovevo portare la bambina in un posto sicuro.
Ma aiutava un po’ ovunque… anche
nelle faccende di casa (abitare in quat-          Ed eccoci qui. Perche l’Italia? Non lo so, non capisco come siamo finiti qui,
tro o sei vi assicuriamo che non è la             era tutto come un brutto sogno.
stessa cosa) e così poco alla volta sia-          Io e mia figlia siamo arrivate al confine con la Polonia, dove abbiamo incon-
mo cresciuti tutti e ci pare ora di aver          trato per caso dei volontari che ci hanno aiutato e ci hanno portato in Italia.
allargato la famiglia.                            Lungo la strada avevo tanti pensieri, paure, insicurezze, tante domande a
Dobbiamo dire di aver ricevuto molto              me stessa: dove sto andando e perché?
da loro…compresa la capacità di leg-              La cosa piu difficile è ritrovarsi in un paese straniero senza il supporto di
gere l’alfabeto cirillico e parlare un po’        persone care, conoscenti, soldi, cibo e un tetto sopra la testa.
di russo (questo vale solo per nostra             Le mie preoccupazioni erano inutili.
figlia Aurora, che con Polina ha stretto          Una meravigliosa famiglia italiana ci ha ospitato in casa sua. Ci hanno fatto
una bellissima amicizia).
                                                  entrare nella loro famiglia, ci hanno dato il loro calore e la loro attenzione.
L’obiettivo della nostra accoglienza
                                                  Mia figlia ha fatto amicizia con le loro figlie, tra loro hanno trovato un lin-
è stato semplicemente aiutare in un
momento difficile. Una volta realizzato           guaggio comune, era contenta di avere già degli amici.
che la guerra non sarebbe finita a bre-           Vivendo insieme a loro ci siamo sentite a casa, non c’era la sensazione di
ve e che Klaudia e Polina non sareb-              essere estranee. Ci hanno fornito tutte le condizioni per un soggiorno con-
bero potute tornare a casa (Kharkiv,              fortevole. Noi, a nostra volta, abbiamo anche cercato di aiutare in qualche
tuttora è teatro di scontri di giorno e di        modo.
notte), “aiutare” è diventato “renderle           Durante l’intero periodo di permanenza abbiamo sentito il loro supporto e
indipendenti” perché potessero torna-             il loro aiuto. Siamo fortunate a far parte della loro famiglia amichevole. E
re ad essere una famiglia.                        anche adesso loro ci aiutano tanto.
Grazie all’aiuto di molti oggi hanno              Fin dai primi giorni in Italia, siamo state circondate dall’aiuto e dalle atten-
una casa, un lavoro, una scuola.                  zioni di persone che hanno a cuore i nostri guai. Per questo siamo molto
A questo proposito vogliamo spendere
                                                  grate.
una parola di particolare ringraziamen-
to per tutte le persone che da subito             Vorrei espimere un enorme grazie a Giambattista, il volontario che ci ha
si sono prodigate per aiutare, donando            portato qui, a Micaela e Andrea, una bella famiglia in cui abbiamo vissuto,
chi i materassi per i letti, chi degli abiti      Don Gigi, la Caritas di Villa Guardia e Como, che ci hanno dato la possibili-
per tamponare le prime necessità, chi             ta di abitare in un appartamento tutto nostro.
dei consigli o un aiuto materiale per             L’elenco dei nomi a cui siamo grate è molto piu lungo.
superare le difficoltà burocratiche e             Grazie mille a tutti coloro che non ci hanno lasciato soli in un paese stranie-
sanitarie iniziali, quando le procedure           ro e che ci aiutano, sentiamo il vostro sostegno e la vostra cura.
di accoglienza non erano ancora sta-              Siamo felici di avere l’opportunita di far parte della vostra vita.
bilite e i protocolli covid erano vinco-
lanti e la buona volontà si scontrava                                                                                      Klaudia
"Non abbiate paura!" Maria ci incoraggia ad entrare nel tempo che verrà - SS. Trinità Misericordia
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta                                                                                        pag. 10

                          La nuova piazza di Maccio

Una piazza ricca di simboli
Rinnovare una piazza significa ripensarla: è l’occasione giusta per poter-
la arricchire di quei segni a cui la nostra Comunità è legata sin dai tempi
di don Enrico Verga: la striscia di ottone, la croce, la fontana, il pozzo.

                                          La nuova croce, dono della famiglia
                                          Preite, che rappresenta insieme Croce
                                          ed Eucaristia (il tondo color oro) come
                                          un’unica realtà: entrambi infatti sono
                                          segno di Gesù che dona la vita, l’una
                                          rimanda all’altra.
                                          Grande dono l’Eucaristia! è la sintesi
                                          di tutta la donazione di Gesù per noi,
                                          cioè della Santissima Trinità Misericor-
                                          dia riversata sull’umanità.
                                          La nuova croce in ferro battuto (quella
                                          precedente era lignea) è collocata in
                                          continuità con la striscia che fuorie-
                                          sce dal portone della chiesa (che a
                                          sua volta deriva dall’altare) e si con-
                                          clude ai piedi della croce; simbolo del
                                          cammino “in uscita” del mistero della
                                          Redenzione (dall’altare, alla croce, alla
                                          piazza, al mondo intero) e del cam-
                                          mino che, a ritroso, ogni uomo può
                                          compiere dalla piazza fino all’altare,      Questo è il motivo per cui è stato collo-
                                          finendo lì a contemplare l’opera della      cato il bacile d’acqua corrente, mite
                                          Redenzione compiuta in Gesù e per-          movimento d’acqua ma sufficiente per
                                          petuata dal mistero eucaristico.            indicare l’intuizione di don Enrico.
                                          Si completa così un desiderio, anche        La vera sorpresa però è stato il ritro-
                                          se realizzato in parte, di don Enrico       vamento del pozzo della ex-corte par-
                                          Verga, che intravvedeva profeticamen-       rocchiale, poi demolita.

I n superficie, nel porfido grigiastro,
  emergono le linee perimetrali delle
antiche fondazioni di un edificio ro-
                                          te acqua che scaturiva dall’altare e
                                          percorrendo tutta la navata attraverso
                                          un canaletto fino alla piazza, giunges-
                                                                                      Non è un caso, ma un segno che con-
                                                                                      ferma il “tema dell’acqua” a Maccio; la
                                                                                      prima volta che si ebbe manifestazio-
mano tardo-antico, segnate da ciot-       se ad alimentare una fontana ai piedi       ne dell’acqua sull’altare (2009) la litur-
tolato in sassi rotondi, segno della      della croce, per abbeverare simbolica-      gia di quel giorno proponeva il vangelo
nostra storia che ha radici profonde e    mente della Grazia del Signore tutti co-    dell’incontro tra Gesù e la Samaritana
lontane.                                  loro che vogliono essere salvati da Lui.    al pozzo di Sicar: «Chi berrà dell’ac-
                                                                                      qua che io gli darò, non avrà più sete
.                                                                                     in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò
                                                                                      diventerà in lui una sorgente d’acqua
    Nel lontano                                                                       che zampilla per la vita eterna». (Gv.4,
    1969...                                                                           13). Ci meraviglia l’aver scoperto che
                                                                                      il pozzo esiste veramente, quel pozzo
    Questa la riproduzione                                                            “è Gesù”, l’acqua viva “è Gesù”: sono
    dell’immaginetta                                                                  i suoi Sacramenti, dono della SSTM
    distribuita dalla                                                                 che viene incontro all’aridità del cuo-
    Parrocchia di Maccio                                                              re! il pozzo infatti è in piazza: segno
    in occasione della                                                                inequivocabile del portare l’acqua di
    Comunione Pasquale                                                                Gesù a tutti, affinchè tutti possano ab-
    del 1969.                                                                         beverarsi a Lui!
    Quasi ad anticipare,
                                                                                      Un ultimo particolare: la croce lignea
    con il tema dell’acqua
    ai piedi della croce,
                                                                                      precedente non è “uscita di scena”
    il significato voluto e                                                           dalla piazza, ma è stata collocata nel
    dato poi                                                                          basso della parete ovest del campani-
    alla nostra attuale                                                               le, a perpetua memoria delle Missioni
    piazza.                                                                           popolari del 1986.
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta                                                                                                pag. 11

                                                                                            usurato (qualcuno se ne è accorto nelle
                                     Aggiornamento                                          serate di festa di luglio?); i giochi per i
                                                                                            bambini sarebbero da rimodernare; il

“Cantiere parrocchia”
                                                                                            tendone mobile (montato solo d’estate)
                                                                                            purtroppo è fuorigioco e va aggiustato;
                                                                                            le palizzate spesso vanno sostituite In-
                                                                                            somma, anche il parchetto è un piccolo
                                                                                            cantiere che necessita di interventi mi-
                                                                                            gliorativi. Bisognerà cominciare a cer-
Se ci guardiamo intorno, in questi mesi i cantieri non sono mai del
                                                                                            care nuovi fondi per il campetto (maga-
tutto finiti: oratorio, piazza e strutture adiacenti, casa Betania, par-                     ri in sintetico!) e i giochi, ma le cifre dei
chetto…, luoghi al centro di interventi importanti.                                         preventivi per ora sono impossibili… Ci
                                                                                            vorrebbe uno “sponsor robusto” per in-
                                                                                            tervenire in un’opera per la quale i ra-
                                                                                            gazzi ringrazierebbero all’infinito!

 L’oratorio                                    La nuova piazza                              Anche qui segnalo un canale preferen-
                                                                                            ziale per chi volesse contribuire:
                                                                                            Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù, fi-
In questo tempo ha fatto la “parte del        La stiamo sperimentando in questi             liale di Villa Guardia,
leone” ma non è finito: abbiamo corso         giorni: piccola ma bella, funziona-           intestato a Associazione Oratorio San
tanto per arrivare ad inaugurare la par-      le, agevole, moderna, specialmente            Giovanni Bosco (Associazione “NOI” )
te più importante da utilizzare (il salone    la sera. Come sapete, è stata pagata          Iban: IT59F0843051840000000311568
e il bar), ora lo stiamo completando: il      dall’amministrazione comunale a cui           causale: contributo parchetto oratorio.
piano superiore (sale catechismo e di         abbiamo ceduto a tempo determinato il
musica), la sala animatori (l’ex bar) e la    “diritto di superficie” (in accordo con la    …ma poi ci sarebbero altri lavori futu-
nuova direzione-ufficio (ex sala-cami-        Curia); a noi il compito di abbellirla con    ribili: la casa parrocchiale, i tetti della
netto).                                       la croce e la piccola fontana collocata       chiesa, i locali della caritas, e chissà
Successivamente dovremmo metter               ai suoi piedi, arricchita di un significa-    quant’altro ancora… Sembra non finire
mano in alcuni locali di sopra, per tra-      tivo bacino d’acqua attinta dall’antico       mai…
sformare l’ufficio del vicario in cappel-     pozzo ritrovato durante i lavori (faceva
lina.                                         parte dell’ex corte parrocchiale).                  Un appello finale
Il completamento di questi lavori com-        L’opera di abbellimento ha comportato
porta la chiusura definitiva non solo         anche il riposizionamento della nuova           A questo punto, forse qualcuno si
dell’intervento di ristrutturazione del       porta di ingresso dell’ufficio parroc-          sta domandando come sia possi-
“vecchio”, ma anche della realizzazione       chiale e la tinteggiatura delle strutture       bile far fronte a tutti questi “can-
del “nuovo”, cioè il progetto innovativo      che si affacciano sulla piazza, con l’in-       tieri”… Non voglio scoraggiare
sull’oratorio in linea con idee e bisogni     teressamento di un benefattore che ha           nessuno. Sono cose inutili? Sono
della comunità e della pastorale.             offerto la spesa. Grazie!                       lavori rimandabili? Però sono le
Purtroppo vi ricordo che siamo nel bel        Non si è riusciti a coprire tutto il fabbi-     nostre strutture, opere che neces-
mezzo dei pagamenti, e dovremo insi-          sgno ma spero che qualcun altro si fac-         sitano un occhio di riguardo se
stere sulla raccolta fondi per affronta-      cia avanti offrendo generosamente ciò           crediamo nella loro destinazione
re gli impegni finanziari avviati (circa €    che manca…                                      come spazi per i nostri figli, i ra-
50.000 ai fornitori, a fronte di una spe-
                                                                                              gazzi, le nostre famiglie.
sa di un milione di euro già pagati, oltre
alla restituzione annuale del contribu-        La Casa Betania                                Dove troveremo le risorse, i soldi
                                                                                              necessari?
to ottenuto dalla Regione Lombardia:
                                              È nata come “casa di seconda acco-              La crisi bussa anche alle nostre
€ 14.000 all’anno, per la durata di 15
anni).                                        glienza”, voluta espressamente da don           porte; eppure la parrocchia è un
Le iniziative di oratorio — specialmente      Enrico come struttura di carità. Stiamo         bene che riguarda tutti. I soldi che
quelle estive — stanno aiutando molto         approntando il trasferimento delle per-         arriveranno saranno gestiti bene,
a contribuire, ma non basta.                  sone ospitate in altre soluzioni abitati-       saggiamente; non è tempo per
Perciò chiedo a tutti di non mollare sia      ve, per consentire ad altre persone di          spese inutili, ci impegneremo a
nella raccolta di contribuzioni sia nella     beneficiare dei nostri immobili a canoni        non fare passi falsi.
partecipazione alle attività: più usiamo      agevolati.                                      Ora che la coperta si fa sempre
l’oratorio più lo pagheremo, senza farci      Come Parrocchia, dovremmo cono-                 più corta, in un tempo in cui ab-
venire l’ansia, ma anche col sano reali-      scere di più i nostri ospiti, non solo per      biamo raccolto tanto per progetti
smo di tenere i “piedi per terra”.            essere locatori di inquilini ma per far         di solidarietà (Ucraina in primis),
                                              sì che “Casa Betania” sia e rimanga             non dobbiamo dimenticare proprio
Chi volesse dare il proprio contributo        un’opera-segno della carità dell’intera         adesso la parrocchia, consideran-
può farlo attraverso bonifico:                comunità cristiana.                             do che l’unica risorsa di una par-
Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù, fi-                                                       rocchia sono…i suoi parrocchiani!
liale di Villa Guardia, intestato a Parroc-                                                   Siamo consapevoli che il problema
chia S. M. Assunta - Maccio/Oratorio           Il parchetto                                   del “caro-bollette” impegnerà già
(per accantonamento fondi ristruttura-                                                        le famiglie ma ognuno potrà con-
zione oratorio)                               Il parchetto dell’oratorio è molto usato        tribuire in base alle proprie dispo-
Iban: IT33M0843051840000000310697             da tutti, ma ora ha bisogno di inter-           nibilità.
                                              vento: il campetto di calcio è esausto,                                        don Gigi
causale: contributo lavori oratorio.
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta                                                                                         pag. 12

                OR.MA. ESTATE 2022                                                     stata tanta simpatia, voglia di imparare
                                                                                       e di “esserci”, ma anche tanta genero-

Tempo d’estate, tempo di crescita
                                                                                       sità da parte di questi adolescenti che
                                                                                       si sono attivati…
                                                                                       Qualche errore sarà stato sicuramente
                                                                                       commesso, ma come è bello trovare
Intorno a noi tutto è bellezza... basta saperla cogliere                               ancora ragazzi così, che “ci metto-
                                                                                       no la faccia” scegliendo di stare in
Davvero una gran bella estate, quella appena passata! Abbiamo fatto                    mezzo ai bambini anziché altrove o a
“il pieno” su tutto: grest, campi, esperienze, animatori…; non possia-                 casa propria! Grazie a questi ragazzi
mo essere che soddisfatti e ringraziare il Signore per quanto abbiamo                  per questa disponibilità, grazie ai bam-
vissuto in questo tempo di fatiche ma anche di grande grazia. Non solo                 bini e alle loro famiglie, e grazie anche
per i numeri della partecipazione ma per la qualità, il contesto, il signifi-           agli adulti che vi hanno collaborato!
cato di quello che abbiamo vissuto. Procediamo con ordine:
                                                                                       I due campi delle medie
                                                                                       a Pedenosso
                                                                                       Sono state esperienze molto positive: i
                                                                                       ragazzi erano sereni, gioiosi, tranquilli;
                                                                                       la voglia di stare insieme ha prevalso
                                                                                       sui fantasmi della pandemia, cercando
                                                                                       di recuperare relazioni e conoscenze
                                                                                       più profonde: di questo hanno un gran
                                                                                       bisogno i nostri ragazzi!
                                                                                       Il campo in montagna è un’esperien-
                                                                                       za forte di relazione e di convivenza “H
                                                                                       24”, devi metterti in gioco così come
                                                                                       sei e vieni accettato per quello che
                                                                                       sei. Dovevate vederci quando al posto
                                                                                       dello scambio della pace a Messa ci
                                                                                       si scambiava un vero e profondo ab-
                                                                                       braccio!
                                                                                       Il tema era “Mi fido di te”: in quel pro-
                                                                                       nome ci mettiamo il prossimo e il Si-
Le cinque settimane                          ra e le raccomandazioni, poi il gioco,
                                                                                       gnore Gesù. Vivere è sempre fidarsi di
                                             la merenda, ma anche il tempo libero
del Grest “Batticuore”                       per stare con gli amici e reimparare la   qualcuno, e il nostro inno quotidiano
Sono state belle, roventi (lo sappia-        condivisione, fino alla conclusione in-   (una canzone di Jovanotti) diceva che
mo), impegnative, ma assolutamente           sieme, verso le 18.00.                    fidarsi “forse fa male eppure mi va di
positive!                                    Tutto questo per 5 settimane, riflet-     stare collegato, di vivere d’un fiato, di
300 ragazzi hanno allegramente abita-        tendo e sperimentando le “emozioni”:      stendermi sopra al burrone e di guar-
to l’oratorio, cominciando ogni pome-        paura, gioia, stupore, tristezza, tene-   dare giù; la vertigine non è paura di ca-
riggio alle 14.00 con l’accoglienza, poi     rezza. Una bella sorpresa: il neo-grup-   dere ma voglia di volare, Mi fido di te…
tutti nel salone nuovo, seduti per terra,    po animatori che si è giocato benissi-    Cosa sei disposto a perdere?”.
per l’avvio delle attività con la preghie-   mo! si è rivelato efficace, tenace, c’è   Al termine dei campi abbiamo posto a
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta                                                                                                       pag. 13

                                                                                                     Il campo dei ragazzi
                                                                                                     delle superiori in Romagna
                                                                                                     È stata la grande novità di quest’an-
                                                                                                     no: un “campo di lavoro” a cui han-
                                                                                                     no aderito 32 adolescenti, attraverso
                                                                                                     la raccolta del ferro, lo smistamento
                                                                                                     dei metalli (con conseguente opera di
                                                                                                     smontaggio dei componenti dei vari
                                                                                                     rottami), la pulizia di due castagneti, la
                                                                                                     ritinteggiatura interna di una casa, …e
                                                                                                     tanti altri piccoli lavoretti manuali, con
                                                                                                     l’obiettivo di guadagnare fondi da de-
                                                                                                     volvere alle missioni dell’Operazione
                                                                                                     Mato Grosso.
                                                                                                     Sin da questa primavera avevamo
                                                                                                     puntato su questa esperienza di la-
                                                                                                     voro manuale come rimedio “post-
tutti una domanda: “Qual è il tuo so-                mia famiglia nei momenti più fragili;           pandemia” per mettersi alla prova,
gno nel cassetto?”.                                – essere felice e avere molti amici veri e        per provare fatica fisica…; e sapete
Ecco alcune delle loro risposte (lascia-             non falsi;                                      cosa ci dicevano i ragazzi? “Si arriva a
te appositamente anonime) dalle quali              – essere più sincera con tutti;                   casa alla sera stanchi ma soddisfatti”.
                                                   – essere più aperta verso gli altri e più fidu-   Obiettivo centrato!
vi convincerete che i ragazzi non sono
                                                     ciosa;                                          “Come sono belli i piedi di coloro che
superficiali ma sognano ancora cose                – essere indipendente…
belle per sé e per la società che verrà:                                                             portano lieti annunci, che sanno essere
                                                   E PER IL FUTURO…                                  messaggeri di pace e di bene…” (Isaia
CRESCENDO….                                                                                          52,7), i piedi dei nostri ragazzi… nella
                                                   – fare qualcosa e aiutare contro il riscalda-     speranza che continuino a cammina-
– aiutare la famiglia nei momenti di difficol-
                                                     mento globale;
  tà;                                                                                                re nel bene, là ovunque si troveranno
                                                   – diventare un’artista;
– riuscire a raggiungere tutti i miei obiettivi;                                                     nella vita. Questa bellezza salverà il
                                                   – che finiscano le guerre e non ci sia più la
– essere punto di riferimento per mio fra-                                                           nostro mondo inaridito dall’individua-
                                                     fame del mondo;
  tello;                                                                                             lismo…
                                                   – trovare un buon lavoro;
– riuscire ad aprirmi di più ai miei genitori;
                                                   – iniziare ad impegnarmi nel cristianesimo
– imparare ad ascoltare ed aiutare meglio
  le persone;
                                                     e soprattutto nello studio;
                                                   – maturare in questo nuovo anno scolasti-
                                                                                                     Il campo dei giovani a Malta
– essere rispettato;
– essere preso su serio;
                                                     co;                                             La seconda novità di quest’anno.
                                                   – andar bene scuola e di andare d’accordo         Detto così sembra proprio una norma-
– avere voglia di fare e rendere fiera la mia
                                                     con tutti;                                      lissima vacanza giovanile, e in parte lo
  famiglia…
                                                   – iscrivermi alla croce rossa e all’Avis;         è stata, ma vivere in 14 persone in una
                                                   – imparare ad apprezzare la vita ed ogni
NELLA PERSONALITÀ…                                                                                   sola casa è diventata un’esperienza di
                                                     momento di essa;
– trovare un amico che mi capisca di più;          – essere costante negli impegni che pren-
                                                                                                     fraternità e di condivisione.
– diventare più paziente e gentile anche             do, per esempio nella scuola e nello            La bellezza si è rivelata nei luoghi e nei
  con le persone che non lo sono con me;             sport;                                          volti, attraverso la scoperta di posti
– tenere tutte le amicizie che ho;                 – diventare qualcuno nel mondo del ba-            veramente belli, unici — culturalmen-
– avere più fiducia negli altri;                     sket;                                           te e storicamente — e l’incontro con
– diventare una persona migliore;                  – visitare il parco a tema Harry Potter;          persone del posto, amici del don, che
– imparare a condividere con gli altri e non       – viaggiare per scoprire nuovi posti…             hanno impreziosito le giornate arric-
  stare sempre solo;
– non deludere le persone che mi stanno
  accanto;
– avere più coraggio;
– non aver paura del pensiero degli altri e
  essere me stessa;
– aprirmi di più con gli altri;
– essere un uomo completo più serio di
  quello che sono ora, senza peccati sulla
  coscienza;
– riuscire a creare una amicizia più profon-
  da e non superficiale con gli altri e man-
  tenerla;
– crescere con le amicizie;
– migliorare il mio carattere;
– avere un buon rapporto con mio padre;
– migliorare i miei punti fermi;
– riuscire a non essere più timida;
– credere in me stesso;
– raggiungere tutti i miei sogni e aiutare la
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