"Non abbiate paura!" Maria ci incoraggia ad entrare nel tempo che verrà - SS. Trinità Misericordia
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Maccio Parrocchia S. Maria Assunta pag. 1 GIORNALE PARROCCHIALE SETTEMBRE 2022 - N. 165 Ufficio Parrocchiale 031.483.252 - info@trinitamisericordia.net - Parroco 339 4018578 - parroco@parrocchiadimaccio.it Maria ci incoraggia ad entrare nel tempo che verrà “Non abbiate paura!” ari parrocchiani e cari amici del Santuario di Sì, è vero, è un tempo incerto e pieno di inquietudini, ma Maccio, siamo di fronte ad un altro anno pa- ogni crisi è portatrice di stimoli nuovi e seminatrice di storale, attraverso questa nuova festa patro- novità per affrontare la propria storia. Dobbiamo convin- nale, e ciò ci richiama a essere una comunità, cerci che, di quanto stiamo vivendo, non tutto è da buttare a “pensarci insieme” cioè non da soli ma uniti via, ma richiede pazienza e umiltà di capire, di confrontarci, in un rinnovato slancio. di discernere e di cam- Dobbiamo costruire minare insieme. insieme un nuovo per- Non per niente come corso che ci fa passare diocesi e come Chiese attraverso il dramma- d’Italia siamo in un tem- tico tempo vissuto tra po “sinodale”: la Chiesa isolamento, pandemia, è Comunità, è Comu- guerra, siccità e inflazio- nione che crea legami e ne economica, fino alle li santifica perché messi nuove sfide che verran- davanti al Signore; forse no: nuove povertà, nuovi per questo Lui ci è già problemi, crisi energe- venuto incontro donan- tiche, umanitarie, politi- doci in questo tempo che, spirituali, e quindi particolare il Santuario dovremo assumere una della SS.Trinità Mise- nuova consapevolezza ricordia, come segno della nostra testimonian- concreto e tangibile che za cristiana, nuove re- Lui cammina con noi, in sponsabilità di fronte alla mezzo a noi, che siamo società e al mondo. tutti immagine comu- Verrebbe da aver pau- nionale della Trinità, e ra davanti a un futuro che ci salveremo solo simile; ma c’è un mot- affidandoci alla Miseri- to che ci accompagna: cordia. Chissà se questo “Non abbiate paura!” Santuario, e l’esperienza (S.Giovanni Paolo II) spirituale che lo genera perché da soli non ce la e lo spiega, sia proprio faremo, ma insieme sì, un dono provvidenziale accompagnati dal Si- del Signore che in pre- gnore e sotto lo sguardo visione dei tempi che materno di Maria, nostra patrona e regina del Ro- < sario. Mosaico di Gianni Masneri
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta pag. 2 sarebbero venuti – e sono questi! – ci gogliosi che stiamo raggiungendo, ma chia approfittando della Festa Pa- avrebbe aiutato ad affrontarli. che stiamo ancora affrontando eco- tronale della Madonna del Rosario, La Misericordia infatti ci fa uscire da nomicamente, pur davanti a tempi di nostra Festa di Maccio. noi, dal tempo dell’isolamento (lo ri- “vacche magre” che avanzano! La Madonna ci indichi non solo la stra- cordate ancora?), dal nostro individua- Abbiamo già fatto molto (e pagato da ma anche il senso delle nostre fati- lismo, e ci invita a guardare al di là di moltissimo!), ma ora si tratta di dare che, perché sappiamo rispondere gio- noi stessi, a osservare la storia con un “il colpo finale” per completare quan- iosamente alla volontà di Dio come ha occhio evangelico, affinchè la fratel- to iniziato ed entrare nella fase di as- fatto Lei. lanza umana diventi vera fraternità, la solvere con calma i debiti; mi appel- Grazie a tutti e buon cammino! solidarietà diventi carità, l’ascolto di- lo alla vostra generosità e al vostro venti accoglienza, la sofferenza diventi senso di appartenenza alla Parroc- don Gigi Zuffellato, parroco e rettore compassione, i sogni personali diven- tino progetti di bene per tutti. Per tradurre tutto ciò, intravvedo al- cuni passi concreti che la nostra Comunità cristiana affronterà nei Festa della Madonna del Rosario prossimi mesi: e Benedizione della nuova Croce in Piazza • Il riconoscimento sempre più uffi- ciale del Santuario di Maccio e della PROGRAMMA vicenda spirituale che qui si è svol- ta, attraverso la preghiera, l’esperien- nei giorni precedenti - Confessioni za dei Sacramenti e la celebrazione (tutti i giorni ore 9.00 -11.00 e 15.30-17.00 eccetto martedi e domenica) della Misericordia del Signore. Confessione ragazzi: giovedi 29 - venerdi 30 - sabato 1 • Il rinnovo del Consiglio Pastora- Giovedi 29 settembre le parrocchiale, che accompagnerà il Traslazione della statua della Madonna cammino comunitario dei prossimi 5 ore 20.30 S. Messa presieduta da don Alberto Clerici (parroco di Montano) anni, chiamato a leggere questo tem- sul tema “L’invio dei 72 discepoli” (Lc.10,1-18) po e a tradurre le direttive pastorali a seguire: S. Rosario e possibilità di Confessioni fino alle 22.30 che verranno date dal Sinodo diocesa- Venerdi 30 settembre no ormai concluso. ore 20.30 S. Messa - a seguire Catechesi sul tema: • Il cammino dell’oratorio rinnovato “Una piazza nuova per una Chiesa in uscita” a cura di don Alberto Pini (quante volte abbiamo detto che non è (delegato episcopale per la pastorale e le missioni) rinnovando i muri della struttura che si Adorazione Eucaristica e Benedizione rinnova automaticamente l’oratorio!), inteso come cammino comunitario Sabato 1 ottobre dei ragazzi e dei giovani, aperto alle ore 18.00 S. Messa necessità delle famiglie e portatore di ore 20.30 Elevazione Spirituale musicale (in chiesetta- ingresso libero) iniziative rivolte a tutti; Viaggio musicale delle “Ave Maria” - vedi programma a lato • Il rinnovamento della pastorale Domenica 2 ottobre familiare in parrocchia: un tema che ore 8.30 - 10.30 (solenne) - 18.00 - 20.15 S. Messa particolarmente ci sta a cuore e che ore 11.45 Benedizione della croce e della fontana nella Piazza rinnovata vorremmo tanto rilanciare ponendovi (dopo la Messa solenne) maggior attenzione in questo anno; ore 14.30 - 16.30 Processione Mariana • a partire dal piazzale della scuola media/farmacia (via V. Veneto) Il cammino catechistico dei ragaz- fino alla chiesa, con brevi soste al parcheggio condominio Scacchi e zi, sempre da reinventare ogni anno, in piazza Italia; arrivo in chiesa, conclusione e benedizione; che parta dalla concretezza dei ragaz- (in caso di pioggia si terrà in chiesa) zi/famiglie e non dai programmi stesi a segue festa in oratorio con giochi a stand e merenda. tavolino; • Il congresso eucaristico naziona- in Oratorio: BANCO-VENDITA “pro-parrocchia” con prodotti gastronomici le a Matera dal 22–25 settembre 2022, (apertura: sabato ore 15.00-19.00 e domenica ore 9.00-12.00 e 15.00-19.00) sull’interessante tema “Torniamo al – piatti pronti da asporto (su prenotazione entro il 26/9): gusto del Pane!”, circa il “ritorno a lasagne ragù, trippa, brasato, polenta, stinco al forno, arista con porcini Messa”; – generi alimentari di qualità: • Il “gemellaggio” con le realtà in- riso, farina, miele, salamelle, cotechini, caldarroste... – prodotti calabresi: formaggi, salumi, olio,‘nduja, contrate in Ucraina, e che ci stiamo – e inoltre... torte, vino, marmellate fatte in casa, fiori, felpe dell’oratorio impegnando con umiltà e con corag- gio a sostenere nei prossimi mesi, NB: i prezzi dei prodotti sono volutamente maggiorati rispetto a quelli come “opera-segno” concreta della di mercato in quanto contengono già l’offerta che si intende fare. carità della nostra Comunità; • La conclusione di alcuni lavori ne- Lunedi 3 ottobre cessari per la vita della Comunità: ore 20.30 S. Messa per tutti i defunti la piazza, l’oratorio, ecc., obiettivi or-
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta pag. 3 ELEVAZIONE SPIRITUALE Viaggio musicale Come cambia delle “Ave Maria” il modo di pregare dei ragazzi dal ‘500 ad oggi (e domandiamoci anche “perché?”) Sabato 1 ottobre 2022 ore 21 chiesetta di Maccio - ingresso libero A vvertiamo tutti un debito di respon- sabilità educativa cristiana come adulti nei confronti dei più piccoli (NB: chè: non per cattiveria o per ribellione, ma semplicemente perché non hanno acquisito il senso di queste cose — che anche l’arcivescovo di Milano ha pub- reggono se c’è un contesto di fede e di Marina Galbusera Voce solista blicato una lettera pastorale sul tema cultura — e le subiscono dagli adulti; Laura Bernasconi Violino della riscoperta della preghiera); c’è non sono sbagliate (ci mancherebbe, Mattia Calderazzo Tastiera bisogno dunque di un ritorno sui temi noi adulti ci riconosciamo in questo) ma Donatella Diacci Presentazione “semplici” del cristianesimo, ma ahimè è cambiato il modo di riappropriarsi del siamo in un’epoca fragile, in evoluzione, “senso” di queste esperienze: noi adulti di grandi cambiamenti non solo climati- ci mettevamo gli anni dell’infanzia, loro ci, sociali o anche politici, ma pure reli- ci metteranno tutta la vita ad acquisirle. giosi, più precisamente spirituali. Se per l’adulto “andare a Messa” è Premesso che la fede è un cammino, (almeno nel richiamo della propria co- non individuale ma “personale” cioè dif- scienza) un punto fermo, vero, ben ferente per ciascuno, per cui possiamo definito, che comunque si riconosce preparare il terreno e accompagnare nel suo valore, per i ragazzi non è più con i mezzi che abbiamo, ma che solo un punto di partenza ma forse sarà un il Signore ne conosce i tempi della ma- punto di arrivo, magari dopo un lungo turazione, vorrei provare a riflettere con cammino che può durare anni! voi — senza scoraggiarvi! — su come Noi spesso presentiamo la Messa come sia difficile oggi per un ragazzo impo- il punto di partenza di tante altre cose, PROGRAMMA stare un autentico cammino di fede. e la prendiamo ancora come “criterio” Johann S. Bach (1685 – 1750 ) La mia è solo una riflessione nata “per vedere se i ragazzi sono presenti, Aria sulla IV Corda e Gavotta dall’osservazione e dalle esperienze fat- sono coerenti, “bravi ragazzi”, ecc., ma Suite orchestrale n. 3 in re maggiore te in mezzo ai ragazzi, notando spesso non è più così: oggi i ragazzi non ama- BWV 1068 la loro fatica non solo nel pregare (pur no le cose calate dall’alto (state attenti: obbedienti a farlo!) ma a capire “per- anche l’obbligo scolastico sta subendo Jabob Arcadelt (1507 – 1568) ché” pregare, e perché con “schemi la stessa critica!), ma devono appro- Ave Maria strutturati” (Messa, salmodìa, rosari, priarsene da sé. Su questo punto il ca- Giulio Caccini (1551 – 1618) ecc…). techismo si è dimostrato insufficiente Pertanto il mio non vuole essere un pa- perché non è una questione “intelletti- Ave Maria rere vincolante o definitivo, ma solo un va”, ma “affettiva”, “personale”. Franz Joseph Haydn (1732 – 1809) piccolo contributo a pensare... Anche il Concilio aveva definito la Mes- Serenata op. 3 n. 5 sa “fonte e culmine”, inizio e vertice del Francesco Durante (1684 – 1755) Vergin, tutto amor P artiamo con una prima constatazio- ne: i ragazzi non sono interessati di come pregano gli adulti. cammino spirituale; ma questo è il tem- po in cui viene vista solo come punto di arrivo… Johann S. Bach (1685 – 1750 ) S e Charles Gounod (1852 – 1893) Il modo in cui abbiamo imparato a pre- econda constatazione: i ragazzi in- Ave Maria gare, a loro non dice nulla, non interes- tuiscono che è possibile pregare sa, si discosta da loro. Il nostro mon- Franz Schubert (1797 – 1828) ma non sanno come. do spirituale di adulti ha al centro la S. Ave Maria Messa, e di conseguenza tutto quello E siccome le “cose da adulti” non van- Astor Piazzolla (1921 – 1992) che ci mette in relazione col Signore: no loro bene, ci vuole qualcos’altro che Ave Maria la recita delle preghiere (NB: c’è anco- ancora non c’è, qualcosa che ancora ra qualcuno che insegna ai ragazzi la non abbiamo, ma che dobbiamo cer- Fabrizio De Andrè (1940 – 1999) preghiera quotidiana, mattina e sera?), care con loro…; ogni tanto lo trovano, Ave Maria (da “La Buona Novella”) generalmente con “formule preconfe- lo gustano, ma poi sfugge e non sanno Don Claudio Burgio (1969 – viv.) zionate”; la partecipazione ai sacra- più come ritrovarlo, e non è detto che lo Ave Maria menti (confessione e comunione, spes- ritroveranno in seguito! È il rapporto col so destinati alle grandi feste); l’ascolto Signore! Enrico Pasini (1936 – 2022) o la lettura personale della Parola di Dio Siamo di fronte a un cambiamento ri- Fantasia (questo forse più raramente); la liturgia voluzionario della loro spiritualità, a una Rolf Lovland (1955 – viv.) come scuola perenne di preghiera (of- situazione inedita anche per noi adulti, Hymn to Hope frire se stessi unendo la partecipazione che ci sentiamo spiazzati. della propria vita all’offerta di Cristo)... I ragazzi di oggi perciò non sono più Edward Elgar (1857 – 1934) eccetera. cattivi o più atei delle altre generazioni, Salut d’Amour Ai ragazzi tutto questo non dice gran- ma sono dei perenni “cercatori d’oro”
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta pag. 4 nel loro mondo fluido che gli scappa sotto i piedi; infatti sono il frutto della Roma - 27 Agosto 2022 - Concistoro nostra società “liquida”, spesso sono Il nostro Vescovo Oscar stati lasciati a se stessi di fronte alle domande di fede, perciò sono acerbi, “ignoranti” (nel senso che ignorano il nominato Cardinale percorso) su come sperimentare di es- sere amati dal Signore! Questo è il punto focale di tutto: fargli scoprire e sperimentare che se esiste un Dio, essi sono amati da Lui, che ha fatto tanto per loro… e si è rivelato in Gesù… Quindi bisogna ripartire a rac- contare il Vangelo come un “concentra- Una semplice condivisione to” della vita di Gesù. al ritorno dal Concistoro U ltima constatazione: incontrerà il Gioia e gratitudine è ciò che abbiamo Signore chi rimarrà in cammino. nel cuore al nostro rientro da Roma. Gioia per aver accompagnato in un Ci vorrà tempo e tante occasioni buo- pellegrinaggio carico di affetto, insie- ne, ma soprattutto bisognerà insegnare me a tantissime persone della nostra a fare una scelta cioè una scommessa Diocesi, il Vescovo Oscar, come un (la fede è una scommessa di fiducia!): fratello maggiore nella Fede, pronto a mettere in gioco anche solo un briciolo dire ancora una volta il suo “Sì”. di fiducia in Lui per rimanere in cammi- no, perché ognuno cerchi la sua strada “Dono inatteso e supplemento di verso l’incontro col Signore, che può grazia”, così il neo Cardinale ha ac- essere differente da quella fatta da altri colto il nuovo incarico a lui affidato (il Signore infatti non fotocopia i percor- confermando la sua umiltà, il suo sa- si che lo portano da Lui, ma ognuno ha per essere fratello e discepolo nella il “suo” da fare…). fede. Mettersi in ricerca è già essere cercato- Molto emozionante essere stati pre- ri di Dio! E per fare questo, noi cristiani senti alla sua prima messa da Cardi- abbiamo tanti strumenti: la comunità, il nale. È stato un abbraccio corale dei gruppo, l’amicizia, il Vangelo che è luce pellegrini provenienti da Como e da e bussola in mezzo al mare di miriadi di Crema, dimostrazione di tanto affetto Chiesa Universale, uno spettacolo di messaggi, il buon esempio di adulti che e desiderio di stare accanto al proprio sanno accompagnarli senza pregiudizi “unità” che si sta cercando di creare Pastore. e con infinita pazienza, il magistero, i pur con qualche difficoltà. Il Vescovo Oscar ha rinnovato anche santi… I Cardinali creati venivano da tutto il qui la sua vicinanza alla realtà del San- Purtroppo i ragazzi hanno un grosso mondo. È stato bellissimo cogliere l’o- tuario di Maccio, Santissima Trinità svantaggio che noi non avevamo: la riginalità di ogni popolo nel dimostra- Misericordia. distrazione in cui sono immersi in ogni re la gioia e nello stare vicino al pro- Gratitudine per i grandi doni ricevu- istante (del giorno e della notte!): im- prio Pastore. Ci siamo sentiti davvero ti nel nostro cammino di Fede, per le magini, parole, musica, rumore, occhi “Fratelli Tutti”. nostre radici.Che bello sentirsi parte e orecchie sempre attive, connessi h24, di una comunità, di una Diocesi, della Bea e Tiziano - Enrica e Bruno dovuti da ipertecnologia, informazioni, mode, e tanti falsi bisogni che sotto- pongono a interminabili “esami” di vita (se sei al passo o se rimani indietro…). Nella Chiesa Cattolica il compito dei Cardinali è quello di collaborare e A questo punto, credere in Dio o deci- consigliare il Papa nel governo della Chiesa universale, “sia agendo col- dere di cercarlo diventa davvero un’im- legialmente quando sono convocati insieme, sia come singoli, cioè nei di- presa ardua! Ed è eroico chi lo fa! Santo versi uffici ricoperti” ( Codice di Diritto Canonico can. 349). subito! È il Papa stesso a scegliere e nominare i cardinali che compongono il Sa- cro Collegio o Collegio cardinalizio. C onclusione: prima di giudicare que- sta gioventù o fare paragoni che non reggono più, bisogna provare a Il Collegio cardinalizio, dopo il 27 agosto 2022, sarà formato da 226 por- porati. I Cardinali elettori saranno 132, che avendo meno di 80 anni, hanno diritto a prendere parte in caso di Conclave all’elezione del nuovo Pontefi- leggere il contesto umano/culturale/ ce. I Cardinali non elettori, 94, fanno comunque parte del Sacro Collegio, spirituale in cui vivono, ricco comunque ma non dispongono più, per limite di età, al diritto di voto in Conclave. di opportunità, di segni e di contraddi- Dal punto di vista geografico i Cardinali provengono da tutti i continenti: 106 zioni; provare a raggiungere il cuore di dall’Europa, 60 dalle Americhe, 30 dall’Asia, 27 dall’Africa, 5 dall’Oceania. Cristo insieme con loro, e parlare al loro cuore, senza lasciarli soli, vivendo la “Preghiamo per i nuovi Cardinali, affinché confermando la loro adesione a bontà del Vangelo per primi noi adulti! Cristo, mi aiutino nel mio ministero di Vescovo di Roma per il bene di tutto il santo popolo fedele di Dio.” don Gigi (Papa Francesco al termine dell’Angelus del 29 maggio 2022 )
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta pag. 5 Fu così che il nostro Vescovo divenne Cardianale In un attimo mi scorrono, come in un film, tutti i momenti salienti che han- no accompagnato questo passaggio. Dall’annuncio del 29 giugno al ricordo di quel pensiero, comune a molti al- tri in quei giorni, che nasce come un desiderio: voglio andare anche io… anche io voglio accompagnare il Ve- scovo a Roma. Siamo partiti con un piccolo gruppo di Maccio che nel cor- so del viaggio si è immerso in una real- tà sempre più grande fino ad abbrac- ciare il mondo intero a San Pietro. Tre sottolineature che penso possa- no descrivere cosa mi ha lasciato nel cuore questo Concistoro. Il senso di comunità che si è respira- to nelle diverse occasioni. Il viaggio in pullman, il soggiorno in albergo, le camminate sulle strade della capitale sono state costellate da volti noti e sa- luti cordiali, fino alla grande messa al Basilica di S. Giuseppe al Trionfale in cui la nostra diocesi, quella di Crema e la famiglia Guanelliana, ha gioito e ringraziato per questo dono; tutti uni- ti e legati dalla vicinanza a dell’affetto verso il neo Cardinale. La chiesa nello splendore della sua cattolicità. La rappresentanza della molteplicità dei popoli del mondo nei neocardianali ci ha immersi in que- scovo Oscar. La possibilità di incontra- vissuto frammenti della tua vita e di cui sta realtà grandiosa. Il forte senso di re persone che lo conoscevano fin da ne riconosci la profondità della relazio- comunità diocesana è letteralmente bambino, che sono stati suoi studenti, ne instaurata in Cristo. esploso nella gioia di sentirsi parte di seminaristi, persone da lui guidate a La creazione a cardinale, nell’abito una chiesa più grande piena di colori, Crema mi ha permesso di ritrovarmi in rosso che richiama il martirio, è come culture, lingue, espressioni multiformi un sentimento comune a molti altri. un passaggio, un imbocco verso una che ci hanno permesso di respirare a Si era giunti a Roma, non per accom- nuova strada che ti trasporta dalla pieni polmoni il clima universale della pagnare una figura «istituzionale» o chiesa locale diocesana alla chiesa chiesa. Il legame con la figura del ve- una «celebrità», ma colui con cui hai universale, chiamato a servirla insieme con il Papa. Una chiamata che ti porta nella profon- dità del ministero petrino e che chiede di assumerne le gioie, le sofferenze e le speranze del mondo intero, senza sradicarti dalla tua terra. Ti chiede di volare in alto senza perdere il contatto con l’umanità che ti è affidata. Un percorso che richiama l’unica glo- ria del martirio, come ha detto Gesù «Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la sua vita per i propri amici. Voi siete miei amici, se fate ciò che io vi comando» (Gv15,13) Molte cose avrei ancora da scrivere, ma spero che questo assaggio vi per- metta di gustare con noi la bellezza e la ricchezza di questo momento unico per la nostra chiesa di Como. Silvia
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta pag. 6 Festa Diocesana delle Famiglie - Morbegno 26 giugno 2022 Famiglie: testimoni del Vangelo Lo scorso 26 giugno la Chiesa di tutto il mondo ha voluto ancora una volta parlare alle famiglie e mettersi in loro ascolto, a conclusione di un intero anno dedicato ad approfondire il grande messaggio di Papa Francesco contenuto nell’esortazione apostolica “Amoris Letitia”. Anche la nostra diocesi ha vissuto dentro questo evento mondiale, invitando a Mor- Villa Guardia “Diversamente Genitori “). begno tutte le famiglie del suo territorio, da Livigno alle Valli Varesine. La Chiesa è famiglia di famiglie! Ed Finalmente in tanti (300 famiglie) dopo due anni di impossibilità ad organizzare ogni tanto poter vedere lo spettacolo eventi del genere. Insieme per una giornata di preghiera, di riflessione, di cono- che è questa Vita Nuova donata per scenza della grande ricchezza delle molte associazioni attive nelle nostre città e nei Grazia a ciascuno di noi e delle nostre nostri paesi. E poi di ascolto delle parole del nostro Vescovo. scalcagnate famiglie, riempie il cuore di Ma anche una giornata di giochi, di convivialità. Una giornata di festa, perché «La gratitudine. gioia dell’amore (Amoris Letitia) che si vive in famiglia è anche il giubilo della Chie- Un aspetto ci ha colpiti in particolare: sa». Alcune famiglie della nostra parrocchia hanno partecipato. Ecco i loro racconti. l’intelligenza (anche sociale e quindi di costruzione del bene comune) che possono avere nelle iniziative e nella ri- Chiesa: famiglia di famiglie concreto del nostro camminare insieme sposta ai bisogni di tutti, le famiglie che A conclusione del “X Incontro Mondiale nella fede, con gioia e misericordia. si mettono insieme perché grate della Delle Famiglie” in programma a Roma Daniella e Piero Speranza che ci è stata donata in Cri- in giugno abbiamo partecipato anche sto. Con gratitudine, noi, a Morbegno, alla “Festa Diocesana Incontri di vita Donato Velia e figlie Delle Famiglie.” La vita delle famiglie è una fioritura con- I partecipanti sono stata divisi in grup- tinua: la luce che brilla negli occhi di un Famiglie in cammino pi per conoscere esperienze a servizio uomo e di una donna che si prometto- delle famiglie in cui emergevano vari no la comunione della vita, l’accoglien- La Giornata delle Famiglie è stata pro- problemi di vita di coppia e familiari ri- za della vita nascente, il suo accompa- prio una bella occasione per vedere solti anche grazie all’aiuto del Signore. gnamento nella crescita e costruzione tante famiglie felici di stare insieme. La giornata è stata molto interessante e della vita quotidiana (fatta di gioie, do- Dopo due anni di pandemia abbiamo istruttiva perché non ci sono state con- lori, malattia, lavoro, amicizie…) e so- gustato ancora di più la ricchezza degli ferenze o relazioni teoriche ma testimo- ciale, fino alla età del tramonto, in cui i incontri e delle relazioni. nianze molto toccanti e commoventi da limiti sempre più gravosi e la saggezza Le testimonianze ascoltate, la Messa parte di varie coppie della diocesi, sto- che la maturità regala, segnano l’attesa celebrata dal nostro Vescovo Oscar, i rie belle e vicine all’esperienza di cia- dell’incontro con il Destino. momenti più conviviali, ci hanno lascia- scuno, racconti di vita vissuta. L’incontro delle famiglie a Morbegno è to nel cuore la gioia di poter condivi- È stata una bella occasione di incon- stato per noi come vedere un grande dere la bellezza di essere famiglia e di tro, di festa e di preghiera che ha con- prato fiorito: i fiori, uno diverso dall’al- poter testimoniare nel mondo l’Amore. tribuito a rendere la Chiesa di Como tro e tutti unici e meravigliosi, erano tut- Avere la certezza di sapere che ci sono una famiglia di famiglie, testimoniando te le famiglie presenti, tutta la vita delle tante famiglie che camminano con noi la bellezza del Vangelo e dello stile di famiglie che abbiamo incontrato (ci ha e che ci aiutano a fare dei passi insie- vita che ci propone. colpiti fino alla commozione, in parti- me verso Gesù, è qualcosa che ci da Se l’evento verrà ripetuto vi invitiamo colare, la mamma che ha dato vita, in- forza e non ci fa sentire soli! a partecipare numerosi come segno sieme a cari amici, alla Associazione di Barbara e Nicola Famiglie Fuori Un’occasione bella per fermarsi, nell’a- scolto, di fronte alle famiglie che nel loro “raccontarsi” hanno svelato, fa- cendolo riscoprire, il volto della fami- glia. Che è: speranza, di poter ripartire sempre con- fidando nel Signore che abbraccia an- che le ferite più dolorose e indica nuo- ve vie da percorrere; perdono, perché la famiglia è “segno di Amore Misericordioso” nel mondo; apertura e accoglienza non solo dei figli ma di tutto ciò che accade nella sfida quotidiana dove tutto, nel Suo nome, si fa possibile e “nuovo”. Grazie! Miriam e Luca
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta pag. 7 Ucraina Viaggio e accoglienza Il nostro viaggio: mente ridere per tutta la mattina. · L’incontro con il vescovo Vasyliy Tuchapets (a Lviv perché di ritor- esperienza di incontri · L’incontro con le persone che an- no dalla Germania ed in viaggio per cora vivono nei quartieri bombardati Kharkiv) e il vescovo Ihor a Kharkiv, Le esperienze intense vissute d’un perché non hanno altro luogo dove persone e pastori attenti e coinvolti fiato necessitano di tempo per esse- andare e che ci hanno chiesto sem- con la loro gente. re comprese e significate. Completa- plicemente il “pane”. ta la missione umanitaria a Kharkiv in · L’incontro con una coppia di pen- Purtroppo, lo “sfondo” di questi in- Ucraina, il punto fermo, che mi per- sionati di Kharkiv, Alena e Anatoli, contri, erano i frequenti rumori delle mette di ripensare alla missione, in che ci ha mostrato ciò che rimane esplosioni e dei bombardamenti, non modo ordinato e sensato ruota intorno della loro casa colpita da un razzo. troppo vicini, sia di notte che di gior- all’esperienza degli “incontri”: Ci chiedono aiuto per rifare il tetto e no; il fischio delle sirene e l’odore di · L’incontro con più di mille persone, comprare la caldaia prima dell’inver- fumo e di bruciato del mercato bom- che nella mattina del 16 agosto, sono no. bardato, della scuola e degli edifici arrivate nella parrocchia greco catto- demoliti; la vista degli oggetti di uso · Gliincontri e le attenzioni che la quotidiano sparsi a terra, e dei grandi lica del vescovo Vasyliy Tuchapets a signora Natalia ci ha dedicato per Kharkiv, come settimanalmente pre- crateri causati dai missili. due giorni, aprendoci casa sua, Queste cose rimangono dentro non visto, a prendere ciò di cui avevano ospitandoci la notte, preparandoci la bisogno e che anche noi avevamo solo perché le abbiamo viste, odorate cena e condividendo con noi la sua e sentite; perché abbiamo camminato trasportato il giorno precedente da tragica storia ed esperienza. Como, con un viaggio durato tre sui vetri rotti e scricchiolanti; perché giorni, tre furgoni e sette volontari · Gli incontri avvenuti tra noi vo- abbiamo udito “solo” il rumore degli (3500 kg di cibo e medicinali raccol- lontari, Marco Turconi, Nicola Gini, uccelli, tra gli edifici silenziosi ed ap- ti presso la parrocchia di Maccio e Memo Pellicanò, Emanuele Roncoro- parentemente abbandonati ed abbia- quella di Rebbio, grazie alla genero- ni, Vito Cantore, Franco Cappelletti, mo camminato per le strade enormi, sità della comunità di Villa Guardia, che ci hanno rafforzato come grup- vuote e desolate; ma anche perché di Como e delle varie associazioni. po, anche tramite le condivisioni se- oggi pensiamo con preoccupazione Queste persone dignitosamente ed rali nella veranda del giardino di Na- ai nostri amici di Kharkiv, ora soli, che ordinatamente hanno ricevuto cibo e talia, insieme a padre Ihor Boyko. passeranno un’altra notte e poi un’al- pane, medicinali, vestiti, prodotti per È solo grazie a padre Ihor, che è stato tra ancora, insonne e spezzata dal l’igiene, cibo per bambini. possibile comunicare con la gente e rumore violento delle esplosioni più o Insieme a Nicola Gini abbiamo rac- fare tutte queste esperienze di incon- meno lontane e dal sibilo delle sirene. colto le loro testimonianze dirette e i tro. Fare degli incontri, condividere delle loro racconti. · L’incontro con i volontari della parrocchia a Kharkiv che si sono dedicati, con noi, alla distribuzione dei prodotti e ci hanno accolto a colazione e pranzo. Pen- so ad alcuni di loro: Iulia, Anna, padre Onofrio, Nata- lia e tanti altri. · L’incontro con gli attivisti e volontari della parroc- chia di San Demetrio a Kharkiv che hanno scelto di portare cibo e medicinali alle persone che non pos- sono spostarsi nei centri esistenti, per prendere ciò che necessitano. · L’incontro con i bambini, che il magico clown Pimpa, Marco Rodari, ha fatto final-
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta pag. 8 situazioni, crea un legame e chiama alla responsabilità. Continueremo a raccogliere cibo e medicinali, grazie alle tante donazio- ni e alla grande generosità delle no- stre comunità, da inviare a Kharkiv e a preoccuparci dei nostri nuovi amici che laggiù vivono e sopravvivono, re- sistono ostinatamente e lottano con la forza delle fede e si aspettano tutta la nostra solidarietà e vicinanza. Per poter sperare, insieme, in un futu- ro di libertà e pace. Gianbattista Mosa Accoglienza: occasione di crescita per la nostra famiglia Circa sei mesi fa all’oratorio si parlava di un viaggio che si stava organizzan- do per andare al confine tra Ucraina e Polonia a portare cibo e dare la possi- bilità ad alcuni degli ucraini in fuga di venire come rifugiati in Italia. Due giorni dopo riceviamo la chiamata figlia, erano molto spaventate, diffi- Ci siamo interessati e abbiamo sapu- di don Gigi che ci diceva che sarebbe- denti, spaesate…provenivano da una to che sarebbero partiti di lì a qualche ro arrivati il giorno dopo, verso sera e cittadina chiamata Derhaci, a pochi settimana al massimo e che stavano se potevamo accogliere una mamma e km a nord di Kharkiv. Lì era guerra e cercando persone per ospitare i profu- una ragazza di 12 anni. lì è rimasto il nonno per non lasciare la ghi e allora, dopo una riunione di fami- Ovviamente la nostra risposta è stata loro casa, a “sorvegliare” il computer glia, ci siamo proposti per ospitare un Sì…Ci siamo messi di corsa a prepa- nuovo regalato una settimana prima. paio di persone. rare casa, non ci aspettavamo un arri- Chi di noi non sarebbe terrorizzato nel Non sapevamo chi sarebbe arrivato… vo così a breve. La mattina successiva trovarsi nel giro di pochissimi giorni avevamo espresso solo la preferenza non avevamo ancora finito di siste- catapultato in un’altra realtà, lontano per mamma e figlio/a; nemmeno sape- mare i letti quando ci hanno detto che da casa, lasciata sotto le bombe? vamo quando sarebbero arrivati dato sarebbero arrivate in un paio d’ore… Colpisce realizzare che fino al giorno che le tempistiche non erano chiare Sono arrivate che avevamo ancora in prima andavano a scuola, al lavoro, a e ci era stato detto indicativamente macchina i materassi! divertirsi con gli amici, avevano una dopo qualche settimana. All’arrivo Klaudia e Polina, madre e famiglia…e poi…all’improvviso il nul- la. Nessuna sicurezza. Amici e parenti in salvo sparsi in tutto il mondo, unico collegamento il cellulare. Dopo i primi giorni hanno iniziato ad adattarsi alla nuova situazione e a fi- darsi di noi. Per nostra fortuna, per quanto non parlassero italiano, sape- vano l’inglese entrambe molto bene. In questi mesi abbiamo imparato tutti molto, dal rispettare le barriere altrui al ridere e scherzare al di fuori delle dif- ferenze e siamo diventati decisamente più comprensivi dei problemi dell’altro, anche quelli che, se non vissuti in pri- ma persona, non sono valutabili ap- pieno. Questa convivenza ci ha mostrato quanto la realtà possa essere com- plessa: Klaudia e Polina sono ucraine ma hanno molti parenti stretti in Russia e sapevamo quello che veniva detto ai telegiornali russi e ucraini oltre che ai nostri. In alcune fasi del conflitto arri-
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta pag. 9 vavano telefonate per tranquillizzare con obblighi legali che non prevede- è prodigato a “darle un passaggio alla che qualche conoscente era soprav- vano la situazione che si era generata. mattina e alla sera” per poterci andare. vissuto all’ultimo bombardamento, Se siamo riusciti a integrare rapida- Per non parlare poi di chi si è mosso in che il taxi esploso non era quello di un mente Klaudia e Polina è anche grazie seguito per aiutare Klaudia e Polina ad amico, ma anche foto che mostrava- a loro. avere una casa. no il cortile del vicino danneggiato dai Grazie a chi ha offerto una vacanza in Grazie quindi a tutti quelli che a titolo missili, la strada dove vivevano con montagna a Polina (considerate che le personale, professionale, amministra- ormai pochi edifici ancora in piedi, l’u- montagne per loro sono un sogno… tivo, associativo, parrocchiale si sono niversità di Klaudia a Kharkiv bombar- l’Ucraina è piatta) o qualche pome- spesi per agevolare e aiutare. data e distrutta. riggio in compagnia di nuovi amici o il Sono troppi per citarli, ma non serve: Ovviamente le differenze culturali ci recupero da Kharkiv del famoso com- loro c’erano, e lo sanno. sono, e le scopriamo di continuo su puter, oggi a Villa Guardia. Una goccia in mezzo al mare…ma il cose di vita quotidiana: la sorpresa Grazie a chi ha raccolto la richiesta mare esiste ed è fatto di gocce. perché i biglietti del pullman si vendo- di un lavoro e si è speso per avviare no dal giornalaio o il ketchup al posto Klaudia all’attività lavorativa, e a chi si Micaela e Andrea della salsa al pomodoro per qualsiasi cosa, anche come condimento per la pasta o addirittura sulla pizza. Inaspet- tato è stato scoprire che non cono- scevano i finocchi. Non conoscevano Vivendo insieme a loro ci siamo sentite “a casa” molti piatti italiani a parte quelli più noti, e ogni volta che si prepara qual- La guerra... Una parola cosi piccola, ma quanto dolore e paura porta. La cosa di diverso era sempre una sor- guerra costringe le persone a cambiare programma di vita, luogo di resi- presa vedere se piaceva o meno. denza, ricominciare tutto da zero, imparare a vivere diversamente. Klaudia ha iniziato ad “impossessar- Sono cittadina ucraina e attualmente c’è la guerra nel mio paese. si” (lo diciamo scherzosamente) della A marzo sono stata costretta a lasciare la mia casa per salvare la mia vita cucina: voleva aiutare e così abbia- e la vita di mia figlia. Perché la nostra casa è in prima linea e lì si combat- mo provato molti dei loro piatti, alcuni te costantemente. Uscendo di casa non sapevo dove correre, perché ero molto apprezzati. confusa, spaventata, ma dovevo portare la bambina in un posto sicuro. Ma aiutava un po’ ovunque… anche nelle faccende di casa (abitare in quat- Ed eccoci qui. Perche l’Italia? Non lo so, non capisco come siamo finiti qui, tro o sei vi assicuriamo che non è la era tutto come un brutto sogno. stessa cosa) e così poco alla volta sia- Io e mia figlia siamo arrivate al confine con la Polonia, dove abbiamo incon- mo cresciuti tutti e ci pare ora di aver trato per caso dei volontari che ci hanno aiutato e ci hanno portato in Italia. allargato la famiglia. Lungo la strada avevo tanti pensieri, paure, insicurezze, tante domande a Dobbiamo dire di aver ricevuto molto me stessa: dove sto andando e perché? da loro…compresa la capacità di leg- La cosa piu difficile è ritrovarsi in un paese straniero senza il supporto di gere l’alfabeto cirillico e parlare un po’ persone care, conoscenti, soldi, cibo e un tetto sopra la testa. di russo (questo vale solo per nostra Le mie preoccupazioni erano inutili. figlia Aurora, che con Polina ha stretto Una meravigliosa famiglia italiana ci ha ospitato in casa sua. Ci hanno fatto una bellissima amicizia). entrare nella loro famiglia, ci hanno dato il loro calore e la loro attenzione. L’obiettivo della nostra accoglienza Mia figlia ha fatto amicizia con le loro figlie, tra loro hanno trovato un lin- è stato semplicemente aiutare in un momento difficile. Una volta realizzato guaggio comune, era contenta di avere già degli amici. che la guerra non sarebbe finita a bre- Vivendo insieme a loro ci siamo sentite a casa, non c’era la sensazione di ve e che Klaudia e Polina non sareb- essere estranee. Ci hanno fornito tutte le condizioni per un soggiorno con- bero potute tornare a casa (Kharkiv, fortevole. Noi, a nostra volta, abbiamo anche cercato di aiutare in qualche tuttora è teatro di scontri di giorno e di modo. notte), “aiutare” è diventato “renderle Durante l’intero periodo di permanenza abbiamo sentito il loro supporto e indipendenti” perché potessero torna- il loro aiuto. Siamo fortunate a far parte della loro famiglia amichevole. E re ad essere una famiglia. anche adesso loro ci aiutano tanto. Grazie all’aiuto di molti oggi hanno Fin dai primi giorni in Italia, siamo state circondate dall’aiuto e dalle atten- una casa, un lavoro, una scuola. zioni di persone che hanno a cuore i nostri guai. Per questo siamo molto A questo proposito vogliamo spendere grate. una parola di particolare ringraziamen- to per tutte le persone che da subito Vorrei espimere un enorme grazie a Giambattista, il volontario che ci ha si sono prodigate per aiutare, donando portato qui, a Micaela e Andrea, una bella famiglia in cui abbiamo vissuto, chi i materassi per i letti, chi degli abiti Don Gigi, la Caritas di Villa Guardia e Como, che ci hanno dato la possibili- per tamponare le prime necessità, chi ta di abitare in un appartamento tutto nostro. dei consigli o un aiuto materiale per L’elenco dei nomi a cui siamo grate è molto piu lungo. superare le difficoltà burocratiche e Grazie mille a tutti coloro che non ci hanno lasciato soli in un paese stranie- sanitarie iniziali, quando le procedure ro e che ci aiutano, sentiamo il vostro sostegno e la vostra cura. di accoglienza non erano ancora sta- Siamo felici di avere l’opportunita di far parte della vostra vita. bilite e i protocolli covid erano vinco- lanti e la buona volontà si scontrava Klaudia
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta pag. 10 La nuova piazza di Maccio Una piazza ricca di simboli Rinnovare una piazza significa ripensarla: è l’occasione giusta per poter- la arricchire di quei segni a cui la nostra Comunità è legata sin dai tempi di don Enrico Verga: la striscia di ottone, la croce, la fontana, il pozzo. La nuova croce, dono della famiglia Preite, che rappresenta insieme Croce ed Eucaristia (il tondo color oro) come un’unica realtà: entrambi infatti sono segno di Gesù che dona la vita, l’una rimanda all’altra. Grande dono l’Eucaristia! è la sintesi di tutta la donazione di Gesù per noi, cioè della Santissima Trinità Misericor- dia riversata sull’umanità. La nuova croce in ferro battuto (quella precedente era lignea) è collocata in continuità con la striscia che fuorie- sce dal portone della chiesa (che a sua volta deriva dall’altare) e si con- clude ai piedi della croce; simbolo del cammino “in uscita” del mistero della Redenzione (dall’altare, alla croce, alla piazza, al mondo intero) e del cam- mino che, a ritroso, ogni uomo può compiere dalla piazza fino all’altare, Questo è il motivo per cui è stato collo- finendo lì a contemplare l’opera della cato il bacile d’acqua corrente, mite Redenzione compiuta in Gesù e per- movimento d’acqua ma sufficiente per petuata dal mistero eucaristico. indicare l’intuizione di don Enrico. Si completa così un desiderio, anche La vera sorpresa però è stato il ritro- se realizzato in parte, di don Enrico vamento del pozzo della ex-corte par- Verga, che intravvedeva profeticamen- rocchiale, poi demolita. I n superficie, nel porfido grigiastro, emergono le linee perimetrali delle antiche fondazioni di un edificio ro- te acqua che scaturiva dall’altare e percorrendo tutta la navata attraverso un canaletto fino alla piazza, giunges- Non è un caso, ma un segno che con- ferma il “tema dell’acqua” a Maccio; la prima volta che si ebbe manifestazio- mano tardo-antico, segnate da ciot- se ad alimentare una fontana ai piedi ne dell’acqua sull’altare (2009) la litur- tolato in sassi rotondi, segno della della croce, per abbeverare simbolica- gia di quel giorno proponeva il vangelo nostra storia che ha radici profonde e mente della Grazia del Signore tutti co- dell’incontro tra Gesù e la Samaritana lontane. loro che vogliono essere salvati da Lui. al pozzo di Sicar: «Chi berrà dell’ac- qua che io gli darò, non avrà più sete . in eterno. Anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in lui una sorgente d’acqua Nel lontano che zampilla per la vita eterna». (Gv.4, 1969... 13). Ci meraviglia l’aver scoperto che il pozzo esiste veramente, quel pozzo Questa la riproduzione “è Gesù”, l’acqua viva “è Gesù”: sono dell’immaginetta i suoi Sacramenti, dono della SSTM distribuita dalla che viene incontro all’aridità del cuo- Parrocchia di Maccio re! il pozzo infatti è in piazza: segno in occasione della inequivocabile del portare l’acqua di Comunione Pasquale Gesù a tutti, affinchè tutti possano ab- del 1969. beverarsi a Lui! Quasi ad anticipare, Un ultimo particolare: la croce lignea con il tema dell’acqua ai piedi della croce, precedente non è “uscita di scena” il significato voluto e dalla piazza, ma è stata collocata nel dato poi basso della parete ovest del campani- alla nostra attuale le, a perpetua memoria delle Missioni piazza. popolari del 1986.
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta pag. 11 usurato (qualcuno se ne è accorto nelle Aggiornamento serate di festa di luglio?); i giochi per i bambini sarebbero da rimodernare; il “Cantiere parrocchia” tendone mobile (montato solo d’estate) purtroppo è fuorigioco e va aggiustato; le palizzate spesso vanno sostituite In- somma, anche il parchetto è un piccolo cantiere che necessita di interventi mi- gliorativi. Bisognerà cominciare a cer- Se ci guardiamo intorno, in questi mesi i cantieri non sono mai del care nuovi fondi per il campetto (maga- tutto finiti: oratorio, piazza e strutture adiacenti, casa Betania, par- ri in sintetico!) e i giochi, ma le cifre dei chetto…, luoghi al centro di interventi importanti. preventivi per ora sono impossibili… Ci vorrebbe uno “sponsor robusto” per in- tervenire in un’opera per la quale i ra- gazzi ringrazierebbero all’infinito! L’oratorio La nuova piazza Anche qui segnalo un canale preferen- ziale per chi volesse contribuire: Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù, fi- In questo tempo ha fatto la “parte del La stiamo sperimentando in questi liale di Villa Guardia, leone” ma non è finito: abbiamo corso giorni: piccola ma bella, funziona- intestato a Associazione Oratorio San tanto per arrivare ad inaugurare la par- le, agevole, moderna, specialmente Giovanni Bosco (Associazione “NOI” ) te più importante da utilizzare (il salone la sera. Come sapete, è stata pagata Iban: IT59F0843051840000000311568 e il bar), ora lo stiamo completando: il dall’amministrazione comunale a cui causale: contributo parchetto oratorio. piano superiore (sale catechismo e di abbiamo ceduto a tempo determinato il musica), la sala animatori (l’ex bar) e la “diritto di superficie” (in accordo con la …ma poi ci sarebbero altri lavori futu- nuova direzione-ufficio (ex sala-cami- Curia); a noi il compito di abbellirla con ribili: la casa parrocchiale, i tetti della netto). la croce e la piccola fontana collocata chiesa, i locali della caritas, e chissà Successivamente dovremmo metter ai suoi piedi, arricchita di un significa- quant’altro ancora… Sembra non finire mano in alcuni locali di sopra, per tra- tivo bacino d’acqua attinta dall’antico mai… sformare l’ufficio del vicario in cappel- pozzo ritrovato durante i lavori (faceva lina. parte dell’ex corte parrocchiale). Un appello finale Il completamento di questi lavori com- L’opera di abbellimento ha comportato porta la chiusura definitiva non solo anche il riposizionamento della nuova A questo punto, forse qualcuno si dell’intervento di ristrutturazione del porta di ingresso dell’ufficio parroc- sta domandando come sia possi- “vecchio”, ma anche della realizzazione chiale e la tinteggiatura delle strutture bile far fronte a tutti questi “can- del “nuovo”, cioè il progetto innovativo che si affacciano sulla piazza, con l’in- tieri”… Non voglio scoraggiare sull’oratorio in linea con idee e bisogni teressamento di un benefattore che ha nessuno. Sono cose inutili? Sono della comunità e della pastorale. offerto la spesa. Grazie! lavori rimandabili? Però sono le Purtroppo vi ricordo che siamo nel bel Non si è riusciti a coprire tutto il fabbi- nostre strutture, opere che neces- mezzo dei pagamenti, e dovremo insi- sgno ma spero che qualcun altro si fac- sitano un occhio di riguardo se stere sulla raccolta fondi per affronta- cia avanti offrendo generosamente ciò crediamo nella loro destinazione re gli impegni finanziari avviati (circa € che manca… come spazi per i nostri figli, i ra- 50.000 ai fornitori, a fronte di una spe- gazzi, le nostre famiglie. sa di un milione di euro già pagati, oltre alla restituzione annuale del contribu- La Casa Betania Dove troveremo le risorse, i soldi necessari? to ottenuto dalla Regione Lombardia: È nata come “casa di seconda acco- La crisi bussa anche alle nostre € 14.000 all’anno, per la durata di 15 anni). glienza”, voluta espressamente da don porte; eppure la parrocchia è un Le iniziative di oratorio — specialmente Enrico come struttura di carità. Stiamo bene che riguarda tutti. I soldi che quelle estive — stanno aiutando molto approntando il trasferimento delle per- arriveranno saranno gestiti bene, a contribuire, ma non basta. sone ospitate in altre soluzioni abitati- saggiamente; non è tempo per Perciò chiedo a tutti di non mollare sia ve, per consentire ad altre persone di spese inutili, ci impegneremo a nella raccolta di contribuzioni sia nella beneficiare dei nostri immobili a canoni non fare passi falsi. partecipazione alle attività: più usiamo agevolati. Ora che la coperta si fa sempre l’oratorio più lo pagheremo, senza farci Come Parrocchia, dovremmo cono- più corta, in un tempo in cui ab- venire l’ansia, ma anche col sano reali- scere di più i nostri ospiti, non solo per biamo raccolto tanto per progetti smo di tenere i “piedi per terra”. essere locatori di inquilini ma per far di solidarietà (Ucraina in primis), sì che “Casa Betania” sia e rimanga non dobbiamo dimenticare proprio Chi volesse dare il proprio contributo un’opera-segno della carità dell’intera adesso la parrocchia, consideran- può farlo attraverso bonifico: comunità cristiana. do che l’unica risorsa di una par- Cassa Rurale ed Artigiana di Cantù, fi- rocchia sono…i suoi parrocchiani! liale di Villa Guardia, intestato a Parroc- Siamo consapevoli che il problema chia S. M. Assunta - Maccio/Oratorio Il parchetto del “caro-bollette” impegnerà già (per accantonamento fondi ristruttura- le famiglie ma ognuno potrà con- zione oratorio) Il parchetto dell’oratorio è molto usato tribuire in base alle proprie dispo- Iban: IT33M0843051840000000310697 da tutti, ma ora ha bisogno di inter- nibilità. vento: il campetto di calcio è esausto, don Gigi causale: contributo lavori oratorio.
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta pag. 12 OR.MA. ESTATE 2022 stata tanta simpatia, voglia di imparare e di “esserci”, ma anche tanta genero- Tempo d’estate, tempo di crescita sità da parte di questi adolescenti che si sono attivati… Qualche errore sarà stato sicuramente commesso, ma come è bello trovare Intorno a noi tutto è bellezza... basta saperla cogliere ancora ragazzi così, che “ci metto- no la faccia” scegliendo di stare in Davvero una gran bella estate, quella appena passata! Abbiamo fatto mezzo ai bambini anziché altrove o a “il pieno” su tutto: grest, campi, esperienze, animatori…; non possia- casa propria! Grazie a questi ragazzi mo essere che soddisfatti e ringraziare il Signore per quanto abbiamo per questa disponibilità, grazie ai bam- vissuto in questo tempo di fatiche ma anche di grande grazia. Non solo bini e alle loro famiglie, e grazie anche per i numeri della partecipazione ma per la qualità, il contesto, il signifi- agli adulti che vi hanno collaborato! cato di quello che abbiamo vissuto. Procediamo con ordine: I due campi delle medie a Pedenosso Sono state esperienze molto positive: i ragazzi erano sereni, gioiosi, tranquilli; la voglia di stare insieme ha prevalso sui fantasmi della pandemia, cercando di recuperare relazioni e conoscenze più profonde: di questo hanno un gran bisogno i nostri ragazzi! Il campo in montagna è un’esperien- za forte di relazione e di convivenza “H 24”, devi metterti in gioco così come sei e vieni accettato per quello che sei. Dovevate vederci quando al posto dello scambio della pace a Messa ci si scambiava un vero e profondo ab- braccio! Il tema era “Mi fido di te”: in quel pro- nome ci mettiamo il prossimo e il Si- Le cinque settimane ra e le raccomandazioni, poi il gioco, gnore Gesù. Vivere è sempre fidarsi di la merenda, ma anche il tempo libero del Grest “Batticuore” per stare con gli amici e reimparare la qualcuno, e il nostro inno quotidiano Sono state belle, roventi (lo sappia- condivisione, fino alla conclusione in- (una canzone di Jovanotti) diceva che mo), impegnative, ma assolutamente sieme, verso le 18.00. fidarsi “forse fa male eppure mi va di positive! Tutto questo per 5 settimane, riflet- stare collegato, di vivere d’un fiato, di 300 ragazzi hanno allegramente abita- tendo e sperimentando le “emozioni”: stendermi sopra al burrone e di guar- to l’oratorio, cominciando ogni pome- paura, gioia, stupore, tristezza, tene- dare giù; la vertigine non è paura di ca- riggio alle 14.00 con l’accoglienza, poi rezza. Una bella sorpresa: il neo-grup- dere ma voglia di volare, Mi fido di te… tutti nel salone nuovo, seduti per terra, po animatori che si è giocato benissi- Cosa sei disposto a perdere?”. per l’avvio delle attività con la preghie- mo! si è rivelato efficace, tenace, c’è Al termine dei campi abbiamo posto a
Maccio Parrocchia S. Maria Assunta pag. 13 Il campo dei ragazzi delle superiori in Romagna È stata la grande novità di quest’an- no: un “campo di lavoro” a cui han- no aderito 32 adolescenti, attraverso la raccolta del ferro, lo smistamento dei metalli (con conseguente opera di smontaggio dei componenti dei vari rottami), la pulizia di due castagneti, la ritinteggiatura interna di una casa, …e tanti altri piccoli lavoretti manuali, con l’obiettivo di guadagnare fondi da de- volvere alle missioni dell’Operazione Mato Grosso. Sin da questa primavera avevamo puntato su questa esperienza di la- voro manuale come rimedio “post- tutti una domanda: “Qual è il tuo so- mia famiglia nei momenti più fragili; pandemia” per mettersi alla prova, gno nel cassetto?”. – essere felice e avere molti amici veri e per provare fatica fisica…; e sapete Ecco alcune delle loro risposte (lascia- non falsi; cosa ci dicevano i ragazzi? “Si arriva a te appositamente anonime) dalle quali – essere più sincera con tutti; casa alla sera stanchi ma soddisfatti”. – essere più aperta verso gli altri e più fidu- Obiettivo centrato! vi convincerete che i ragazzi non sono ciosa; “Come sono belli i piedi di coloro che superficiali ma sognano ancora cose – essere indipendente… belle per sé e per la società che verrà: portano lieti annunci, che sanno essere E PER IL FUTURO… messaggeri di pace e di bene…” (Isaia CRESCENDO…. 52,7), i piedi dei nostri ragazzi… nella – fare qualcosa e aiutare contro il riscalda- speranza che continuino a cammina- – aiutare la famiglia nei momenti di difficol- mento globale; tà; re nel bene, là ovunque si troveranno – diventare un’artista; – riuscire a raggiungere tutti i miei obiettivi; nella vita. Questa bellezza salverà il – che finiscano le guerre e non ci sia più la – essere punto di riferimento per mio fra- nostro mondo inaridito dall’individua- fame del mondo; tello; lismo… – trovare un buon lavoro; – riuscire ad aprirmi di più ai miei genitori; – iniziare ad impegnarmi nel cristianesimo – imparare ad ascoltare ed aiutare meglio le persone; e soprattutto nello studio; – maturare in questo nuovo anno scolasti- Il campo dei giovani a Malta – essere rispettato; – essere preso su serio; co; La seconda novità di quest’anno. – andar bene scuola e di andare d’accordo Detto così sembra proprio una norma- – avere voglia di fare e rendere fiera la mia con tutti; lissima vacanza giovanile, e in parte lo famiglia… – iscrivermi alla croce rossa e all’Avis; è stata, ma vivere in 14 persone in una – imparare ad apprezzare la vita ed ogni NELLA PERSONALITÀ… sola casa è diventata un’esperienza di momento di essa; – trovare un amico che mi capisca di più; – essere costante negli impegni che pren- fraternità e di condivisione. – diventare più paziente e gentile anche do, per esempio nella scuola e nello La bellezza si è rivelata nei luoghi e nei con le persone che non lo sono con me; sport; volti, attraverso la scoperta di posti – tenere tutte le amicizie che ho; – diventare qualcuno nel mondo del ba- veramente belli, unici — culturalmen- – avere più fiducia negli altri; sket; te e storicamente — e l’incontro con – diventare una persona migliore; – visitare il parco a tema Harry Potter; persone del posto, amici del don, che – imparare a condividere con gli altri e non – viaggiare per scoprire nuovi posti… hanno impreziosito le giornate arric- stare sempre solo; – non deludere le persone che mi stanno accanto; – avere più coraggio; – non aver paura del pensiero degli altri e essere me stessa; – aprirmi di più con gli altri; – essere un uomo completo più serio di quello che sono ora, senza peccati sulla coscienza; – riuscire a creare una amicizia più profon- da e non superficiale con gli altri e man- tenerla; – crescere con le amicizie; – migliorare il mio carattere; – avere un buon rapporto con mio padre; – migliorare i miei punti fermi; – riuscire a non essere più timida; – credere in me stesso; – raggiungere tutti i miei sogni e aiutare la
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