RASSEGNA STAMPA - ACCOGLIENZA DEI 22 PROFUGHI DELL'UCRAINA NELLA MISSIONE DEL RNS IN MOLDAVIA (MARZO 2022)

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RASSEGNA STAMPA - ACCOGLIENZA DEI 22 PROFUGHI DELL'UCRAINA NELLA MISSIONE DEL RNS IN MOLDAVIA (MARZO 2022)
Accoglienza dei 22 profughi
dell'Ucraina nella missione del RnS
           in Moldavia
           (marzo 2022)

  Rassegna Stampa
RASSEGNA STAMPA - ACCOGLIENZA DEI 22 PROFUGHI DELL'UCRAINA NELLA MISSIONE DEL RNS IN MOLDAVIA (MARZO 2022)
www.rinnovamento.org

            Nella missione di Chisinau, in Moldavia,
               in arrivo 20 rifugiati dall’Ucraina.

                    Firmato il Protocollo d’intesa
               tra la Fondazione “Alleanza del RnS”
                  e la “Fondazione Regina Pacis”.

            Ai nuclei familiari in fuga dal conflitto
       sarà garantita assistenza materiale e spirituale.

2 marzo 2022

Batte un pezzo di cuore italiano in Moldavia, minuscola ma salvifica terra di
confine che, con il passare dei giorni, come noto rappresenta un approdo
sicuro per le popolazioni dell’Ucraina in fuga dalla guerra.

Da 20 anni (era il 14 marzo 2002) infatti, su esplicito mandato di san
Giovanni Paolo II, nella capitale Chisinau è attiva la missione del
Rinnovamento nello Spirito Santo che oggi, nel momento più drammatico di
questo atroce conflitto che chiama in causa l’Occidente tutto, intende
adoperarsi con un gesto di carità concreta verso i rifugiati ucraini.

Secondo un apposito Protocollo stipulato tra la Fondazione “Alleanza del RnS”
e la Fondazione “Regina Pacis” - presente e rappresentata da 25 anni nella
Repubblica Moldova da don Cesare Lodeserto - verranno accolti in 20 posti
letto donne e bambini ucraini, attesi per domani, giovedì 3 marzo 2022, nel
Centro di accoglienza messo a disposizione a Chisinau dalla stessa
Fondazione “Alleanza del RnS”.
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Il documento appena siglato si pone, dunque, come obiettivo quello di
ospitare nuclei familiari in assoluta emergenza, garantendo loro assistenza,
materiale e spirituale, secondo lo spirito missionario che lega le due realtà.

In questo delicato tessuto sociale, politico ed economico di grande disagio e
povertà, il RnS, grazie alla collaborazione di laici, religiosi e consacrati, attua
da tempo un’opera di evangelizzazione, di promozione umana e di
edificazione della Chiesa moldava attraverso un “cantiere sempre aperto”,
declinato in progetti rivolti: alle Famiglie (“Adotta una Famiglia” - Sostegno
alla povertà), ai Sacerdoti (“Adotta un sacerdote” - Sostentamento e
missione) e ai Bambini (Progetto del Centro Estivo socio-educativo “Punto di
Contatto”).

È lì che, in molte occasioni, dal 2002, legate alla Chiesa Moldova, ma anche a
Progetti governativi succedutisi nel tempo nell’ambito dell’assistenza socio-
sanitaria nazionale, si è personalmente recato Salvatore Martinez,
Presidente Nazionale del RnS, già Rappresentante personale della Presidenza
italiana in esercizio Osce 2018 con delega alla “Lotta al razzismo, xenofobia e
discriminazione” e già Presidente dell’Osservatorio sulle minoranze religiose
nel mondo e sul rispetto delle libertà religiose.

«In questi 20 anni di presenza del Rinnovamento e della nostra Fondazione
Alleanza del RnS in Moldova - afferma Martinez -, abbiamo toccato con mano
le grandi emergenze umanitarie a cui il Paese è stato sottoposto, per la
trascuratezza politica interna ed esterna, a partire dalla vicenda della
Transinistria, passata nel silenzio colpevole di tutti. Ora, è incredibile
immaginare come il Paese più povero d’Europa, la Moldova, possa far fronte
da solo all’esodo di mamme e bambini ucraini. Sono già oltre 120.000 le
persone che chiedono asilo, soprattutto nella capitale Chisinau. Qui
disponiamo di un Centro missionario e sociale che lavora a sostegno delle
famiglie e delle comunità cristiane che sono in tutto il Paese e che abbiamo
deciso di mettere a disposizione per un piano mirato di accoglienza e di
assistenza. D’intesa con la Fondazione Regina Pacis, che sarà primariamente
impegnata nell’organizzazione, vogliamo fare di questa emergenza
un’opportunità per dare corso alla carità giubilare, sensibilizzando tutti a
essere spiritualmente impegnati a sostegno di questa missione di giustizia e
di pace».

Per ulteriori informazioni:

https://rinnovamento.org/progetti/progetto-moldavia /

https://www.fondazionealleanzaonlus.it/
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www.rinnovamento.org

Moldavia, storia e “volti” di una missione

Il RnS, presente da 20 anni a Chisinau, in collaborazione con la
Fondazione “Regina Pacis”, sta garantendo accoglienza a 22
rifugiati ucraini

di Francesca Cipolloni

«La Bibbia ci dice di prenderci cura dei rifugiati e degli estranei. Sia Dio
attraverso le Leggi dell'Antico Testamento che la società odierna riconoscono
i rifugiati come una delle categorie di persone più vulnerabili: in pericolo,
deboli, indifese, sofferenti, nella disperazione. Oggi in Moldova stiamo
facendo l'impossibile per ospitarli, con una carità da parte di tutto il popolo
davvero commovente. Quando i poveri aiutano altri bisognosi, si rende
visibile la misericordia di Dio e della Madonna». Le parole di Ludmila Militaru,
presenza storica del Rinnovamento nello Spirito Santo a Chisinau, arrivano
nitide e perforano il cuore a chi, dall'altra parte dell'Adriatico, si sente
fortemente unito alla Chiesa che abita e cresce in terra moldava. È lì che da
venti anni esatti - era infatti il 14 marzo 2002 -, su esplicito mandato di san
Giovanni Paolo II, nella capitale è attiva la missione del RnS che oggi, nel
segmento più disperato di questo atroce conflitto che chiama in causa
l’Occidente tutto, si è immediatamente adoperata con un gesto di carità
giubilare verso i rifugiati ucraini. Secondo un apposito Protocollo stipulato tra
la Fondazione “Alleanza del RnS” e la Fondazione “Regina Pacis” - presente e
rappresentata da 25 anni nella Repubblica Moldova da don Cesare Lodeserto
- sono stati accolti in 22 posti letto donne e bambini ucraini, nel Centro di
accoglienza di Chisinau messo a disposizione dalla stessa Fondazione
“Alleanza del RnS” (clicca qui: https://rinnovamento.org/2022/03/02/nella-
missione-di-chisinau-in-moldavia-in-arrivo-20-rifugiati-dallucraina/) .       Un
documento siglato nel segno di una prossimità costante nel tempo, e resa
ancora più concreta in questo Anno in cui il Rinnovamento celebra i suoi
cinquant'anni di cammino. A porlo ancor meglio in luce è il presidente
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nazionale Salvatore Martinez, già Rappresentante personale della Presidenza
italiana in esercizio Osce 2018 con delega alla “Lotta al razzismo, xenofobia e
discriminazione” e già presidente dell’Osservatorio sulle minoranze religiose
nel mondo e sul rispetto delle libertà religiose, profondo conoscitore di quel
lembo di mondo così provato dal disagio sociale, in cui in più occasioni si è
personalmente recato. «In questi anni - afferma -, abbiamo toccato con
mano le grandi emergenze umanitarie a cui la Repubblica di Moldavia è stata
sottoposta per la trascuratezza politica interna ed esterna, iniziando dalla
vicenda della Transinistria, passata nel silenzio colpevole di tutti. Ora, è
incredibile immaginare come il Paese più povero d’Europa, la Moldavia, possa
far fronte all’esodo di mamme e bambini ucraini. Sono già centinaia di
migliaia le persone che chiedono asilo, soprattutto nella capitale Chisinau.
Qui, nel Centro missionario e sociale che lavora a sostegno delle famiglie e
delle comunità cristiane di tutto il territorio, in collaborazione con la
Fondazione “Regina Pacis”, abbiamo deciso di promuovere un piano mirato di
accoglienza e di assistenza, facendo di questa crisi umanitaria un’opportunità
per sensibilizzare quanti più fratelli possibili a essere spiritualmente coinvolti
nel sostegno di questa azione di giustizia e di pace».

Nel Paese più povero d'Europa, una Chiesa che si fa prossima

Annessa dall’Unione Sovietica nel 1940, la Moldova venne trasformata in una
Repubblica Socialista Sovietica. Dichiarò poi la sua indipendenza il 27 agosto
1991. Con i suoi 3 milioni e 700mila abitanti - fortemente affini, sia
linguisticamente sia etnicamente, ai rumeni – il suo territorio è costituito
dall'unica Diocesi di Chisinau, di Rito romano, suddivisa in 13 parrocchie e
guidata dal suo sorgere dal vescovo Anton Cosa. La dimensione missionaria
del RnS si colloca dunque in questo scenario abbastanza delicato, con il
prioritario intento di partecipare, agli inizi del Duemila, alla nascita e allo
sviluppo dell’implantatio ecclesiae, organizzando la vita catechistica della
Diocesi stessa e assicurando un accompagnamento spirituale permanente ai
suoi fedeli. Non meno rilievo, inoltre, assumeva l’intuizione di creare una
comunità residenziale di laici che annunciassero il Vangelo, con la nascita di
Gruppi di spiritualità carismatica. Molti sono stati i passi compiuti in tal
senso: sono oltre 700, infatti, i missionari italiani che si sono alternati con
presenza di breve e lunga permanenza, dando seguito ad una vera e propria
“fioritura” ecclesiale, anche grazie all'annuncio che ha visto sorgere di
Cenacoli e Gruppi di preghiera in quattro città della Nazione. Si sono poi
svolti Seminari di Vita nuova, due Convocazioni nazionali del RnS moldavo,
convegni di Cultura di Pentecoste; è stata favorita l'animazione culturale in
ospedali e Centri riabilitativi per bambini con disabilità; si è investito, inoltre,
i n catechesi e riflessioni kerigmatiche con momenti esperienziali negli
ambienti parrocchiali, in campiscuola estivi per i ragazzi, nella formazione
pastorale per i sacerdoti, nella creazione dell'Ufficio catechistico e nelle visite
alle famiglie in difficoltà. Il tutto d'intesa con la Chiesa cattolica in Moldova
che, in questo drammatico frangente, è ovviamente impegnata in prima
linea. Lo precisa mons. Cesare Lodeserto, vicario generale della Diocesi e
legale rappresentante della Fondazione “Regina Pacis”: «Come credenti,
l’auspicio anzitutto è che si possa giungere al più presto ad una condizione di
pace. Papa Francesco da tempo chiede questo, manifestando la sua
preoccupazione e sofferenza. Altrettanto, il vescovo Cosa non ha mancato di
esortare le comunità cattoliche in Moldavia a pregare per lo stesso motivo. È
sincera la riconoscenza nei confronti dei moldavi per la generosità
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manifestata, così come va sottolineata la dedizione da parte delle Autorità
competenti, che chiaramente collaborano con varie Ong, Ambasciate ed
organismi di volontariato, locali e internazionali. Si è creata una “rete”
realmente virtuosa: oltre alla disponibilità delle mense cattoliche, presso le
frontiere vengono erogati anche servizi di accompagnamento per e dalla
Moldavia, è offerta un'assistenza psicologica e sanitaria; viene svolta una
corretta informazione (affinchè i profughi possano sfuggire a forme di
sfruttamento, traffico di essere umani e adescamento di minori o donne sole)
e sono operativi canali di comunicazione con i familiari trattenuti in Ucraina e
quelli presso i quali i profughi intendono recarsi. Non sappiamo quale sarà la
durata degli scontri, ma il nostro messaggio - aggiunge Lodeserto - è che la
Chiesa cattolica c'è e sarà presente finché l'ospitalità sarà un dovere verso
queste famiglie».

La solidarietà testimoniata in atti d'amore

In queste ore così concitate e in preoccupante evoluzione, è ancora la
testimonianza di Ludmila, che si fa 'portavoce' delle profughe e dei lori
piccoli, a scuotere le coscienze. «La tragedia della guerra in Ucraina ha
scosso l'umanità intera. Nel primo giorno dell'invasione da parte della Russia
- racconta senza nascondere l'emozione -, anche qua abbiamo sentito le
esplosioni. Ho pensato stesse succedendo qualcosa di tragico in Transnistria
(occupata dai separatisti russi), che rappresenta una piaga dolorosa per la
nostra storia. Prendeva corpo, invece, un'aggressione miserabile, una guerra
vergognosa contro il popolo ucraino. Fin dalla mattina del 24 febbraio, è
incessante il flusso dei profughi, soprattutto anziani, donne e bambini, ai
confini tra Moldova e Ucraina. Questi esseri umani stanno scappando da una
follia che non dovrebbe esistere. Attualmente sono già 120mila i rifugiati
ucraini in Moldova, di cui 30mila sono bambini». Nella struttura messa a
disposizione dal RnS, nel pieno rispetto delle normative previste dalle
Autorità statali, al momento sono otto le famiglie a cui viene garantita
assistenza materiale e spirituale: tra loro undici bambini, con le loro mamme
e nonne. La maggior parte dei rifugiati viene da Odessa, sbocco geografico
cruciale di questo orribile massacro. Colpisce, in particolare, la solidarietà
scattata tra loro, anche nelle piccole azioni quotidiane: si consolano a
vicenda, attendono dignitosamente il permesso di entrare in Europa, e
mostrano un coraggio capace di affrontare prove inimmaginabili. «Alcuni di
loro - prosegue la referente moldava del Rinnovamento - hanno fatto anche
8, 10 km a piedi e hanno aspettato giorni e giorni per entrare in Moldova.
Tanto il dolore, tanta l'angoscia per i cari rimasti a casa. I mariti di alcune
delle donne qui ospitate prestano servizio nell'esercito ucraino come militari
di professione, ci sono tante storie di dolore e sofferenza nelle vite di queste
persone, che però, pur con l'animo dilaniato, non smettono di aprirsi
all'amore di Dio e degli altri, profondamente colpite              dal bene e
dall'accoglienza che vengono loro riservati». Comprensione e compassione,
dunque: sono le 'cifre' della vicinanza verso questi nuclei familiari spezzati,
che «hanno bisogno di essere incoraggiati, aiutati, ascoltati e, soprattutto,
sostenuti nella preghiera, affinchè il Signore protegga loro e quanti stanno
combattendo per la libertà della propria patria. Questo è il nostro compito,
adesso: essere presenti, come il RnS fa da due decenni, con l'ausilio
concreto, compiendo autentici atti d'amore». Atti che oggi trovano
compiutezza anche nella donazione, prontamente avviata sul Web
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d a l M o v i m e n t o g i à n e l l e p r i m e o r e d e l l ' e m e r g e n z a (clicca su:
https://rinnovamento.org/2022/03/05/dona-adesso-per-la-missione-del-rns-
a-chisinau-in-moldavia/). Ludmila Militaru, nel congedarsi, provata da
settimane così piene di fatica e di speranza, ci consegna un ultimo 'attestato'
di grata consapevolezza, di fiducia e di altruismo, frutti di un'esperienza
personale in cui i benefici ricevuti si possono, si devono restituire. «Mai come
oggi - conclude - sono stata così orgogliosa della nostra gente moldava. I
valori di una società, io credo, si riflettono nell'atteggiamento che ha nei
confronti di chi soffre. Il rifugiato non è un cittadino senza patria: al
contrario, dovrebbe diventare un cittadino del mondo intero! Perciò, questa
situazione riguarda tutti noi, riguarda tutta l'umanità. Ventitré anni fa sono
emigrata in Italia affrontando la povertà per aiutare i miei figli a studiare. C'è
grande differenza tra chi emigra, in cerca di un'esistenza migliore, e un
rifugiato in fuga per la salvezza. Una cosa però hanno in comune: la bontà. Il
mio “debito” di amore con il RnS, a cui appartengo dal 2002, nasce da
lontano e devo a questa realtà il recupero della a mia dignità personale, oltre
al lavoro che mi ha permesso di tornare qui in Repubblica Moldova per
continuarne pienamente la missione». Resta sicuramente ancora molto da
fare in questo quadro sociale e religioso reso ancora più incerto dal conflitto
in corso. A partire dalle attività ordinarie, che anche a causa della pandemia
si sono arrestate, e dai progetti di promozione umana e di edificazione della
Chiesa moldava che vedono protagonisti e uniti laici e consacrati, attraverso
un “cantiere sempre aperto”, orientato alle famiglie (“Adotta una Famiglia” -
Sostegno alla povertà), ai sacerdoti (“Adotta un sacerdote” - Sostentamento
e missione) e ai bambini (Progetto del Centro Estivo socio-educativo “Punto
di Contatto”). È in questo dinamismo che, con convizione e gratuità, si
declinano - e ci si augura possano declinarsi in futuro - quella
evangelizzazione e quella missionarietà che, da sempre, attraverso diversi
talenti e carismi, animano il Rinnovamento in Moldavia e che ora sono
chiamati a moltiplicarsi ulteriormente in vera, universale fratellanza.
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03/03/22, 18:40                                 Ucraina: Rns, 20 profughi ucraini verranno ospitati dal Centro di accoglienza in Moldavia | AgenSIR

       La solidarietà, in Moldavia, parla anche italiano, oggi ancor di più. In quella minuscola terra di confine che, con il passare dei giorni, nel drammatico
       conflitto appena scoppiato rappresenta un approdo sicuro per le popolazioni dell’Ucraina in fuga dai bombardamenti, da vent’anni (era il 14 marzo 2002)
       infatti, su esplicito mandato di san Giovanni Paolo II, è attiva – nella capitale Chisinau – la missione del Rinnovamento nello Spirito Santo
       (https://rinnovamento.org/progetti/progetto-moldavia/). Il Movimento, ora più che mai, “nel momento più drammatico di questo atroce conflitto che
       chiama in causa l’Occidente tutto, intende adoperarsi con un gesto di carità concreta verso i rifugiati ucraini”. Secondo un apposito Protocollo stipulato tra la
       Fondazione “Alleanza del RnS” e la Fondazione “Regina Pacis” verranno accolti in 20 posti letto donne e bambini ucraini, ospitati nel Centro di accoglienza
       messo a disposizione a Chisinau dalla stessa Fondazione “Alleanza del RnS” (https://www.fondazionealleanzaonlus.it)/. Obiettivo è quello di ospitare nuclei
       familiari in assoluta emergenza, garantendo loro assistenza, materiale e spirituale, secondo lo spirito missionario che lega le due Fondazioni. In questo
       delicato tessuto sociale, politico ed economico di grande disagio e povertà, il RnS, grazie alla collaborazione di laici, religiosi e consacrati, attua da tempo
       un’opera di evangelizzazione, di promozione umana e di edificazione della Chiesa moldava attraverso un “cantiere sempre aperto”, declinato in progetti
       rivolti: alle Famiglie (“Adotta una Famiglia” – Sostegno alla povertà), ai Sacerdoti (“Adotta un sacerdote” – Sostentamento e missione) e ai Bambini
       (Progetto del Centro Estivo socio-educativo “Punto di Contatto”). È lì che, in molte occasioni, dal 2002, legate alla Chiesa Moldova, ma anche a progetti
       governativi succedutisi nel tempo nell’ambito dell’assistenza socio-sanitaria nazionale, si è molte volte, personalmente recato Salvatore Martinez, presidente
       nazionale del RnS, già rappresentante personale della Presidenza italiana in esercizio Osce 2018 con delega alla “Lotta al razzismo, xenofobia e
       discriminazione” e già Presidente dell’Osservatorio sulle minoranze religiose nel mondo e sul rispetto delle libertà religiose. “In questi 20 anni di presenza
       del Rinnovamento e della nostra Fondazione Alleanza del RnS in Moldova – afferma Martinez -, abbiamo toccato con mano le grandi emergenze umanitarie
       a cui il Paese è stato sottoposto, per la trascuratezza politica interna ed esterna, a partire dalla vicenda della Transinistria, passata nel silenzio colpevole di
       tutti. Ora, è incredibile immaginare come il Paese più povero d’Europa, la Moldova, possa far fronte da solo all’esodo di mamme e bambini ucraini. Sono già
       oltre 120.000 le persone che chiedono asilo, soprattutto nella capitale Chisinau. Qui disponiamo di un Centro missionario e sociale che lavora a sostegno
       delle famiglie e delle comunità cristiane che sono in tutto il Paese e che abbiamo deciso di mettere a disposizione per un piano mirato di accoglienza e di
       assistenza. D’intesa con la Fondazione Regina Pacis, che sarà primariamente impegnata nell’organizzazione, vogliamo fare di questa emergenza
       un’opportunità per dare corso alla carità giubilare, sensibilizzando tutti a essere spiritualmente impegnati a sostegno di questa missione di giustizia e di
       pace”. Una missione evidenziata anche da don Cesare Lodeserto che, elogia i “profondi sentimenti di fede” che animano il Rinnovamento in questa
       iniziativa, “con l’auspicio che sorga al più presto un orizzonte di pace”. L’attività di assistenza nell’accoglienza, spiega ancora il sacerdote “sarà svolta dai
       volontari del Rinnovamento nello Spirito e dagli operatori della Fondazione ‘Regina Pacis’, quest’ultimi già impegnati nelle attività a beneficio dei profughi
       anche in altre strutture. La scelta che il movimento ha fatto di aprire le porte ai profughi, con particolare attenzione a donne e bambini, rientra nell’azione di
       carità che da anni viene già svolta in Moldavia”.

https://www.agensir.it/quotidiano/2022/3/3/ucraina-rns-20-profughi-ucraini-verranno-ospitati-dal-centro-di-accoglienza-in-moldavia/                                          1/2
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11/03/22, 15:19         RnS in Moldavia, storie e volti di una missione. Mons. Lodeserto: "La Chiesa cattolica c'è e sarà presente finché l'ospitalità sarà un dovere ve…

https://www.agensir.it/europa/2022/03/11/rns-in-moldavia-storie-e-volti-di-una-missione-mons-lodeserto-la-chiesa-cattolica-ce-e-sara-presente-finche-lospitalita…    1/4
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11/03/22, 15:19           RnS in Moldavia, storie e volti di una missione. Mons. Lodeserto: "La Chiesa cattolica c'è e sarà presente finché l'ospitalità sarà un dovere ve…

  (Foto Diocesi di Chisinau)

  “La Bibbia ci dice di prenderci cura dei rifugiati e degli estranei. Sia Dio attraverso le Leggi dell’Antico Testamento che la società odierna riconoscono i rifugiati come
  una delle categorie di persone più vulnerabili: in pericolo, deboli, indifese, sofferenti, nella disperazione. Oggi in Moldova stiamo facendo l’impossibile per ospitarli,
  con una carità da parte di tutto il popolo davvero commovente.

  Le parole di Ludmila Militaru, presenza storica del Rinnovamento nello Spirito Santo a Chisinau, arrivano nitide e perforano il cuore a chi, dall’altra parte
  dell’Adriatico, si sente fortemente unito alla Chiesa che abita e cresce in terra moldava. È lì che da venti anni esatti – era infatti il 14 marzo 2002 -, su esplicito
  mandato di san Giovanni Paolo II, nella capitale è attiva la missione del RnS che oggi, nel segmento più disperato di questo atroce conflitto che chiama in causa
  l’Occidente tutto, si è immediatamente adoperata con un gesto di carità giubilare verso i rifugiati ucraini.

  Secondo un apposito protocollo stipulato tra la Fondazione “Alleanza del RnS” e la Fondazione “Regina Pacis” – presente e rappresentata da 25 anni nella Repubblica
  Moldova da don Cesare Lodeserto – sono stati accolti in 22 posti letto donne e bambini ucraini, nel Centro di accoglienza di Chisinau messo a disposizione dalla
  stessa Fondazione “                ”.

  Lo spiega il presidente Salvatore Martinez, già rappresentante personale della Presidenza italiana in esercizio Osce 2018 con delega alla “Lotta al razzismo,
  xenofobia e discriminazione” e già presidente dell’Osservatorio sulle minoranze religiose nel mondo e sul rispetto delle libertà religiose. “In questi anni – afferma -,
  abbiamo toccato con mano le grandi emergenze umanitarie a cui la Repubblica di Moldavia è stata sottoposta per la trascuratezza politica interna ed esterna,
  iniziando dalla vicenda della Transinistria, passata nel silenzio colpevole di tutti.

  Sono già centinaia di migliaia le persone che chiedono asilo, soprattutto nella capitale Chisinau. Qui, nel Centro missionario e sociale che lavora a sostegno delle
  famiglie e delle comunità cristiane di tutto il territorio, in collaborazione con la Fondazione “Regina Pacis”, abbiamo deciso di promuovere un piano mirato di
  accoglienza e di assistenza, facendo di questa crisi umanitaria un’opportunità per sensibilizzare quanti più fratelli possibili a essere spiritualmente coinvolti nel
  sostegno di questa azione di giustizia e di pace”.

  Lo precisa mons. Cesare Lodeserto, vicario generale della Diocesi e legale rappresentante della Fondazione “Regina Pacis”: “

https://www.agensir.it/europa/2022/03/11/rns-in-moldavia-storie-e-volti-di-una-missione-mons-lodeserto-la-chiesa-cattolica-ce-e-sara-presente-finche-lospitalita…                2/4
11/03/22, 15:19           RnS in Moldavia, storie e volti di una missione. Mons. Lodeserto: "La Chiesa cattolica c'è e sarà presente finché l'ospitalità sarà un dovere ve…

  Papa Francesco da tempo chiede questo, manifestando la sua preoccupazione e sofferenza. Altrettanto, il vescovo Cosa non ha mancato di esortare le comunità
  cattoliche in Moldavia a pregare per lo stesso motivo. È sincera la riconoscenza nei confronti dei moldavi per la generosità manifestata, così come va sottolineata la
  dedizione da parte delle Autorità competenti, che chiaramente collaborano con varie Ong, Ambasciate ed organismi di volontariato, locali e internazionali.

  oltre alla disponibilità delle mense cattoliche, presso le frontiere vengono erogati anche servizi di accompagnamento per e dalla Moldavia, è offerta un’assistenza
  psicologica e sanitaria; viene svolta una corretta informazione (affinché i profughi possano sfuggire a forme di sfruttamento, traffico di essere umani e adescamento
  di minori o donne sole) e sono operativi canali di comunicazione con i familiari trattenuti in Ucraina e quelli presso i quali i profughi intendono recarsi. Non
  sappiamo quale sarà la durata degli scontri, ma il nostro messaggio – aggiunge Lodeserto – è che

  In queste ore così concitate e in preoccupante evoluzione, è ancora la testimonianza di Ludmila, che si fa ‘portavoce’ delle profughe e dei lori piccoli, a scuotere le
  coscienze. “La tragedia della guerra in Ucraina ha scosso l’umanità intera. Nel primo giorno dell’invasione da parte della Russia anche qua abbiamo sentito le
  esplosioni. Ho pensato stesse succedendo qualcosa di tragico in Transnistria (occupata dai separatisti russi), che rappresenta una piaga dolorosa per la nostra storia.
  Prendeva corpo, invece, un’aggressione miserabile, una guerra vergognosa contro il popolo ucraino.

  Attualmente sono già 120mila i rifugiati ucraini in Moldova, di cui 30mila sono bambini”.

  Nella struttura messa a disposizione dal RnS, nel pieno rispetto delle normative previste dalle Autorità statali, al momento sono otto le famiglie a cui viene garantita
  assistenza materiale e spirituale: tra loro undici bambini, con le loro mamme e nonne. La maggior parte dei rifugiati viene da Odessa, sbocco geografico cruciale di
  questo orribile massacro.

  “Alcuni di loro – prosegue la referente moldava del Rinnovamento – hanno fatto anche 8, 10 km a piedi e hanno aspettato giorni e giorni per entrare in Moldova.
  Tanto il dolore, tanta l’angoscia per i cari rimasti a casa. I mariti di alcune delle donne qui ospitate prestano servizio nell’esercito ucraino come militari di professione,
  ci sono tante storie di dolore e sofferenza nelle vite di queste persone, che però, pur con l’animo dilaniato, non smettono di aprirsi all’amore di Dio e degli altri,
  profondamente colpite dal bene e dall’accoglienza che vengono loro riservati”.

  Comprensione e compassione, dunque: sono le ‘cifre’ della vicinanza verso questi nuclei familiari spezzati, che

  Questo è il nostro compito, adesso: essere presenti, come il RnS fa da due decenni, con l’ausilio concreto, compiendo autentici atti d’amore”. Atti che oggi trovano
  compiutezza anche nella donazione,                               dal Movimento già nelle prime ore dell’emergenza.

  Ludmila Militaru, nel congedarsi, provata da settimane così piene di fatica e di speranza, ci consegna un ultimo ‘attestato’ di grata consapevolezza, di fiducia e di
  altruismo, frutti di un’esperienza personale in cui i benefici ricevuti si possono, si devono restituire. “Mai come oggi – conclude – sono stata così orgogliosa della
  nostra gente moldava.

  Il rifugiato non è un cittadino senza patria: al contrario, dovrebbe diventare un cittadino del mondo intero! Perciò, questa situazione riguarda tutti noi, riguarda tutta
  l’umanità”.

https://www.agensir.it/europa/2022/03/11/rns-in-moldavia-storie-e-volti-di-una-missione-mons-lodeserto-la-chiesa-cattolica-ce-e-sara-presente-finche-lospitalita…               3/4
11/03/22, 15:19         RnS in Moldavia, storie e volti di una missione. Mons. Lodeserto: "La Chiesa cattolica c'è e sarà presente finché l'ospitalità sarà un dovere ve…

https://www.agensir.it/europa/2022/03/11/rns-in-moldavia-storie-e-volti-di-una-missione-mons-lodeserto-la-chiesa-cattolica-ce-e-sara-presente-finche-lospitalita…    4/4
Sabato 5 marzo
                             2022

                             ANNO LV n° 54
                             1,50 €
                             Sant’Adriano
                             di Cesarea
                             martire

                                                                                        Quotidiano di ispirazione cattolica          w w w. a v v e n i r e . i t
                                                                            Quotidiano di ispirazione cattolica  w w w. a v v e n i r e . i t

    IL FATTO Il presidente Zelensky: si è sfiorata la fine del Continente. L’Aiea: pericolo scampato. Putin: intesa solo se accettate le nostre richieste. Bloccati i fondi del Fmi alla Russia

                  Terrore e «fake» nucleari
                  Battaglia intorno alla mega-centrale atomica di Zaporizhzhia. Propaganda e rimpallo di responsabilità sul rischio di radiazioni
                  Pugno di ferro di Mosca con bombardamenti a tappeto. «A Kharkiv 2mila morti (100 i bambini)». L’Occidente: crimini di guerra

■                          Editoriale                                                                                                                                                                       ■                I nostri temi
La dura realtà, oltre ogni retorica
                                                                                                                                                                                                                   IL COMMENTO / 1
OGNI GUERRA                                                                                                                                                                                                       Ma esclusione
SI FA AI POVERI                                                                                                                                                                                                  e censura sono
                                                                                                                                                                                                                scelte da rifiutare
ROBERTO ROSSINI

L
       e sanzioni contro la Russia di
                                                                                                                                                                                                                FRANCESCO RICCARDI
       Vladimir Putin stanno facendo
       davvero male alla Russia. Si                                                                                                                                                                             L’esclusione (dalle Para-
ipotizza che la minore "liquidità"                                                                                                                                                                              limpiadi), il rifiuto dell’al-
causerà fallimenti per alcune imprese e                                                                                                                                                                         tro, l’etichettatura di po-
forte aumento dell’inflazione. In                                                                                                                                                                               poli ed etnie non sono i va-
parallelo le restrizioni verso gli oligarchi                                                                                                                                                                    lori che ci appartengono.
russi potrebbero essere un motivo serio
per mettere in discussione la leadership                                                                                                                                                                                           A pagina 3
politica. E fin qui, potremmo dire, tutto
bene. Le restrizioni ai magnati del gas
non sono, però, paragonabili alle                                                                                                                                                                                   COMMENTO / 2
restrizioni imposte a chi è in condizioni
di povertà. In Russia e non solo lì.                                                                                                                                                                            Nuovo approccio
Nella storia economica e politica non
sono mancati Stati che hanno usato le
                                                                                                                                                                                                                  Sui profughi
sanzioni contro altri Stati. Ma il risultato
ha regolarmente e spesso drasticamente
                                                                                                                                                                                                                un gran passo Ue
peggiorato la vita dei poveri di entrambe                                                                               Colpita nella notte una struttura          riunione d’emergenza del Consi-
le società. E paradossalmente ha fatto          LA SINDACALISTA                                                         dell’impianto di Zaporizhzhia.             glio di Sicurezza. Gli Stati Uniti:
                                                                                                                                                                                                                MAURIZIO AMBROSINI
aumentare il consenso verso i "capi di
regime", con la scusa (e la narrativa) del      «Negli impianti basta un errore                                         Zelensky accusa: «La Russia usa il
                                                                                                                        terrore nucleare». E aggiunge: «Si
                                                                                                                                                                   «Immensa minaccia irresponsa-
                                                                                                                                                                   bile per il mondo». Anche per                Attuare la direttiva 55 dell’Ue
nemico esterno. Nella storia italiana,
ricordiamo Mussolini sanzionato
                                                per provocare una catastrofe»                                           è sfiorata la fine dell’Europa». Mo-
                                                                                                                        sca ribatte: è una provocazione
                                                                                                                                                                   Francia e Gran Bretagna è un «at-
                                                                                                                                                                   to deliberato». L’ambasciatore
                                                                                                                                                                                                                per accogliere i profughi u-
                                                                                                                                                                                                                craini è una svolta epocale.
internazionalmente per l’invasione                                                                   Alfieri            degli ucraini che hanno dato fuo-          russo: sono menzogne.
dell’Etiopia e la narrazione della «perfida                                                    a pagina 5               co a un centro di addestramento.                                                                            A pagina 3
Albione». La realtà è che i Paesi "a bassa                                                                              Su richiesta della Gran Bretagna,                     Primopiano alle pagine 4-12
democrazia" sono pronti a far soffrire i
propri cittadini – anche se deboli – per        IL POLITICO GRECO                                                                                                                                                     L’INTERVISTA
                                                                                                                        REPORTAGE/ MENTRE IL PRESIDENTE SFUGGE A UN ATTENTATO
raggiungere obiettivi strategici e militari.
                                                Varoufakis: «Ucraina neutrale                                                                                                                                    Martinez: dico sì
                                                                                                                        A Odessa che attende lo sbarco
Le sanzioni economiche faranno male
anche ai cittadini poveri in Italia e in
Europa. Anzi, più male. Pure questo è un
                                                unica via per fermare lo scontro»                                                                                                                                 alla preghiera
effetto prevedibile. Il costo dell’energia
in Italia è già cinque volte superiore a
quello degli Usa e basterebbe questo per
                                                                                                Fatigante
                                                                                               a pagina 7               organizzando l’ultima resistenza                                                          E no alle armi
capire che cosa accadrà per famiglie e                                                                                  NELLO SCAVO                                massacrando i civili e diffondendo
                                                ACCOGLIENZA E MANIFESTAZIONI                                                                                                                                    RICCARDO MACCIONI
imprese: redditi più bassi e minori posti                                                                               Inviato ad Odessa                          false notizie sui suoi spostamenti,
di lavoro, proprio nella fase della ripresa.
All’aumento del costo del gas va già, e         Bimbi ucraini nelle nostre scuole                                       Lo cercano per ucciderlo. Ma i sicari
                                                                                                                                                                   in modo che esca allo scoperto. L’ul-
                                                                                                                                                                   tima versione lo indicava in Polo-
                                                                                                                                                                                                                Il presidente del Rinnova-
                                                                                                                                                                                                                mento nello Spirito Santo:
andrà di più, aggiunto il rincaro del
carburante, che incide su tutte le merci
                                                In piazza il popolo della pace                                          della volpe di Mosca non sono riu-
                                                                                                                        sciti ancora a consegnare a Vladimir
                                                                                                                                                                   nia. Ma Kiev smentisce. Hanno pro-
                                                                                                                                                                   vato anche con un missile...
                                                                                                                                                                                                                disarmare l’offensore.

trasportate su gomma, e perfino del                      Averaimo, Fulvi, Guerrieri, Liverani e Negrotti                Putin la testa del presidente ucrai-                                                                      A pagina 10
grano e del mais. Il tutto porta al solito                                               alle pagine 8 e 9              no Zelensky. Provano a stanarlo                             Primopiano a pagina 4
punto, il rialzo dell’inflazione che erode
il valore d’acquisto dei salari e degli
stipendi: soprattutto di quelli bassi.
Dunque il collegamento tra sanzioni e
povertà è chiaro, diretto, evidente.
                                                  CANONIZZATO
                                                  IL 15 MAGGIO         Padre Brandsma ucciso                                                                      DA CONTE E SALVINI
                                                                                                                                                                  Fine del Green pass:
                                                                                                                                                                                                            LA RIFLESSIONE
                                                                                                                                                                                                            Sfidò il consumismo
Aggiungiamo che i meccanismi
sanzionatori non sono sempre efficaci o                                dai nazisti sarà santo                                                                     aumenta il pressing                       Pasolini, un profeta
lo sono parzialmente, per effetto delle                                Liut e Maccioni a pagina 15                                                                Servizi a pagina 12                       Luigino Bruni a pagina 3
triangolazioni con Stati non oggetto di
sanzioni. L’economia cerca sempre la via
per uscire e trattare. Usare l’economia in
modo esattamente opposto – per non                                                                                          Lunario            ■                          Agorà
trattare – è rischioso. Ma è anche la                                                                                    Marina Corradi
strada per rispondere in modo non-
militare a un attacco militare, senza           Ho cercato                                   volte Chernobyl. Poi, dipende dal                     INTERVISTA
provocare un’ulteriore escalation                                                            vento: se soffia verso Est, o verso
                                                                                                                                                   Benasayag: «Usciamo
militare. Se questa è la strada, servono
però due attenzioni. La prima
                                                un rifugio                                   Ovest - verso l’Europa. (Non può
                                                                                             essere, non è possibile. Non                          dall’esilio, ritroviamo

                                                L
attenzione è puntare molto decisamente                  e otto di sera, una trattoria        possiamo reggere certi pensieri). I
sulle sanzioni selettive, perché sono                   casalinga a Roma. Il locale è        primi turisti sciamano per Roma nel
                                                                                                                                                   sintonia con il vivente»
efficaci. Si ricordano i casi contro                    pieno, la tv in un angolo è          sole di marzo. All’Aventino dal                                      Paliaga a pagina 17
Slobodan Milosevic e i membri del suo           accesa. Guardo la sigla del Tg,              giardino di una scuola elementare
"cerchio". Le attuali sono anch’esse            quando improvvisamente l’oste col            vengono le voci dei bambini che                       MUSICA
abbastanza selettive, stanno lasciando il       telecomando gira su un telefilm. Lo          giocano, felici - ma oggi fanno male
segno e potrebbero avere qualche                fisso meravigliata, lui indifferente         al cuore. Cerco un rifugio. Basilica di
                                                                                                                                                   Giovanni Guidi,
successo soprattutto quelle finanziarie –       riprende a servire tonnarelli cacio e        Santa Sabina, meravigliosa, vuota e                   il mio Pasolini
come ha analizzato ieri Roberto Petrini         pepe. Il Tg no, l’Ucraina no, la             deserta. In fondo, sulla sinistra, su
su queste pagine – che si medita di             guerra, le bombe no, non devono              un altare spoglio c’è un Crocefisso
                                                                                                                                                   “rivive” in jazz
rafforzare ulteriormente. Le sanzioni,          entrare nel tepore di questa sera            antico. Restare qui, semplicemente                                 Castellani a pagina 19
insomma, devono essere non solo                 romana. Negazionismo? Non è vera             a guardarlo. Guardare i chiodi nelle
rapide ma ben mirate: davvero                   neanche la guerra? O istinto di              mani. Cosa hanno fatto a lui,                         PARALIMPIADI
"intelligenti", capaci cioè di colpire chi      difesa da ciò che ci è intollerabile?        l’Agnello. Ogni uomo, ogni bambino
effettivamente è decisore della guerra o        Però la guerra avanza lo stesso.             ucciso o ferito o abbandonato è un
                                                                                                                                                   Pechino 2022, via
ha a che fare con la guerra, e non chi è        Quella grossa e vecchia centrale             suo fratello. Restare qui nel primo                   ai Giochi invernali
povero e ne subisce comunque i danni.           nucleare toccata dai missili russi, e,       venerdì di Quaresima del 2022, zitti:
                                                dicono, indenne, non ci pesa forse           semplicemente ad ascoltare.
                                                                                                                                                   tra tensione e paura
                          continua a pagina 2   sul cuore come un macigno? Sei               © RIPRODUZIONE RISERVATA                                           Nicoliello a pagina 20
10 PRIMO PIANO                                                                   Sabato 5 marzo 2022

      La guerra
      in Europa                    Martinez: preghiera e prossimità
                                   Le armi non generano mai la pace
RICCARDO MACCIONI                  alle famiglie. Non dimenti-          bera del Parlamento all’invio         polo. La sfida storica è sempre       che si semina. Sono stato rap-               nanzitutto per realizzare la                     INTERVISTA
                                   chiamo che i cattolici nel Pae-      di armi e mezzi militari in U-        una e la stessa: riuscire a di-       presentante speciale del no-                 pace?

P
         reghiera e carità con-    se sono lo 0,5% di una popo-         craina, interroga e divide, e-        sarmare l’offensore più che           stro Paese per i diritti umani               Stiamo parlando di un con-
         creta. L’invocazione al   lazione che rimane di tradi-         videnziando che, se l’obietti-        armare l’offeso, anche quan-          in Osce nell’anno di presi-                  flitto nel cuore dell’Europa,                 Il presidente del
         Dio della pace e la pre-  zione ortodossa. Dunque, la-         vo della pace è comune a tut-         do occorre riconoscere e so-          denza Italiana, e ho avuto                   crocevia di culture che han-                   Rinnovamento
sa in carico di chi è costretto    voriamo a livello ecumenico          ti, risultano diversi i modi          stenere il diritto alla difesa di     modo di constatare come, in                  no trovato nel Vangelo e nel-                      nello Spirito
alla fuga da una guerra sem-       da sempre, con progetti di “a-       considerati necessari per             un Paese oggettivamente de-           Europa e negli Usa, non si sia-              l’umanesimo cristiano la loro
pre più violenta. Queste le        dozione spirituale e materia-        raggiungerlo. Lei come si po-         stinato a soccombere. In              no mai veramente e sincera-                  originalità identitaria e la so-                Santo: la sfida
due direttrici, ma a ben vede-     le” delle tante povertà ancora       ne?                                   realtà, quasi sempre si ricor-        mente ascoltate le ragioni del-              la possibilità di esperimenta-                è sempre quella
re l’una si unisce strettamen-     esistenti. Con il governo, ab-       Da giovane sono stato obiet-          re al sostegno militare quan-         le parti oggi in conflitto, di-              re unità nella complessità. I                     di disarmare
te all’altra, che stanno orien-    biamo realizzato protocolli u-       tore di coscienza, rifiutando         do la diplomazia scarseggia o         sattendendo una vicenda a-                   credenti e i cittadini dell’Oc-
tando l’azione del Rinnova-        niversitari e sanitari rivolti al-   la leva militare in luogo del         fallisce. La mia impressione è        tavica e dolorosa che ora e-                 cidente hanno, nella preghie-
                                                                                                                                                                                                                                                 l’offensore più
mento nello Spirito Santo          la cura dei bambini, in spe-         servizio civile. Non ritengo          che non si sia creduto, da su-        splode in tutta la sua com-                  ra e nella prossimità verso chi                  che di armare
(RnS) in giorni tragicamente       cial modo di quelli disabili         che si possa risolvere un con-        bito e senza mai smettere, nel        plessità sotto i nostri occhi,               soffre ingiustizia, la loro più                 l’offeso, anche
bui e complessi. Fari puntati      mentali, ultimi tra gli ultimi.      flitto alimentandolo. Le armi         potere del dialogo, della me-         colpevoli di essere rimasti                  potente forza espressiva: non                 quando occorre
in particolare su Chisinau, in     All’interno del mondo catto-         non hanno mai generato pa-            diazione e dell’amicizia tra          socchiusi.                                   può mai mancare, non deve
Moldavia, piccola terra di ri-     lico italiano sono ore di            ce e nessuna pace armata ha           popoli e governanti. E, del re-       Allora, in momento come                      mancare proprio ora!
                                                                                                                                                                                                                                                     sostenere il
paro dai venti dell’odio e del-    profondo dibattito. Il via li-       mai risolto il destino di un po-      sto, si raccoglie sempre ciò          questo, cosa si deve fare in-                                  © RIPRODUZIONE RISERVATA
                                                                                                                                                                                                                                              diritto alla difesa
la violenza. Qui, dove il RnS è
presente dal 2002 con una
sua missione, sta trovando                                                                                                                                                             IL GESTO
accoglienza un gruppo di
venti rifugiati. «Sono bambi-                                                                                                                                                          Norcia, domani fiaccolata
ni e madri ucraine, che han-
no oltrepassato il confine                                                                                                                                                             nel nome di san Benedetto
moldavo senza i loro mariti,                                                                                                                                                                                                                  Ambientalisti
rimasti al fronte a combatte-
re – spiega Salvatore Marti-
                                                                                                                                                                                       Una “fiaccolata per la pace”. È l’ini-
                                                                                                                                                                                       ziativa promossa dall’arcivescovo di
                                                                                                                                                                                                                                              e pacifisti
nez presidente nazionale del                                                                                                                                                           Spoleto-Norcia, monsignor Renato                       sardi: noi
Rinnovamento, già rappre-                                                                                                                                                              Boccardo, per la giornata di domani.                   con il Papa
sentante personale della pre-                                                                                                                                                          «La folle tragedia che insanguina l’U-
sidenza italiana in esercizio                                                                                                                                                          craina, sconvolge l’Europa e costrin-                  Pacifisti e
Osce 2018 con delega alla                                                                                                                                                              ge anziani, donne e bambini a cerca-                   ambientalisti sardi a
“Lotta al razzi-                                                                                                                                                                       re rifugio e pane – scrive il presule – in-            Roma solidali col
smo, xenofo-              In Moldavia, nella sua                                                                                                                                       terpella la nostra coscienza, richiede                 messaggio di pace di
bia e discrimi-            missione di Chisinau,                                                                                                                                       ferma condanna di ogni guerra e im-                    papa Francesco.
nazione”–. In         il RnS sta accogliendo un                                                                                                                                        pegno concreto e responsabile per la                   Domani le
genere, ogni                                                                                                                                                                           pace». Per questo dal territorio che cu-               associazioni
quattro, cin-        gruppo    di rifugiati ucraini:                                                                                                                                   stodisce la memoria viva di san Bene-                  Sardegna Pulita e
que gruppi fa-        sono   bambini   e madri che                                                                                                                                     detto, patrono d’Europa, messaggero                    Donne Ambiente
miliari è pre-          hanno passato il confine                                                                                                                                       di pace e realizzatore di unione «si de-               Sardegna saranno
sente un uo-               senza i mariti, rimasti                                                                                                                                     ve elevare «un grido corale che dice                   alle 11,15 in piazza
mo, una sorta                                                                                                                                                                          convinta riprovazione di ogni forma di                 San Pietro per aderire
di custode dei            al  fronte a combattere                                                                                                                                      violenza e aggressione e invoca gior-                  idealmente al
nuclei man-                                                                                                                                                                            ni di pace per l’umanità inquieta». L’ap-              messaggio
canti della presenza maschi-                Rifugiati                                                                                                                                  puntamento è domani sera alle 21 nel-                  dell’enciclica “Fratelli
le. Abbiamo visto emigrare                   ucraini.                                                                                                                                  la ex area containers. All’iniziativa so-              tutti”. «Non possiamo
verso Chisinau persone di o-                   Sopra:                                                                                                                                  no invitate le parrocchie, i comuni, le                sottrarci alla
gni età ed etnia, la maggior               Salvatore                                                                                                                                   Associazioni, insieme con tutti «gli uo-               chiamata di
parte delle quali si considera              Martinez                                                                                                                                   mini e le donne che vogliono la pace».                 fratellanza – dicono
in transito verso altri Paesi                   / Ansa                                                                                                                                                                                        Angelo Cremone e
dell’Unione Europea. E del re-                                                                                                                                                                                                                Lidia Frailis – nei
sto, chi, lasciando per neces-                                                                                                                                                                                                                valori imprescindibili
sità la propria terra, migra per         LA CHIESA VICINO ALLA GENTE                                                                                                                                                                          della pace con spirito

                                          «La cripta della chiesa, il nostro rifugio»
risiedere in un Paese più po-                                                                                                                                                                                                                 cristiano. Un atto di
vero di quello da cui è parti-                                                                                                                                                                                                                testimonianza e di
to? Non dimentichiamo che                                                                                                                                                                                                                     preghiera di noi,
la Moldavia è la Repubblica                                                                                                                                                                                                                   piccoli uomini, armati
più povera dell’Europa con-                                                                                                                                                                                                                   solo della fede e della
tinentale. Pertanto, la spe-
ranza è che le famiglie che               Così sacerdoti e religiosi a Kiev vivono queste giornate drammatiche. E aiutano chi ha bisogno                                                                                                      forza della nostra
                                                                                                                                                                                                                                              umanità. Ci
stiamo accogliendo possano                                                                                                                                                                                                                    rivolgiamo all’autorità
fare ritorno in Ucraina».                Don Vadym         ANDREA ZAGHI                                    dicazione: «State tutti vicino         cora don Vadym – abbiamo                      covero per una notte, chi è in                morale della chiesa di
Come si diceva, siete presen-                                                                              alla gente, il più possibile». E       deciso di spostare i documen-                 transito verso ovest». A colla-               Roma, per un appello
                                         Rusalovskyi:

                                                                   L
ti in Moldavia da vent’anni.                                       e Messe, le Via Crucis,                 così si sta facendo nella Chie-        ti della diocesi di Kiev in un                borare con i religiosi, oltre al-             a cattolici, ortodossi
Normalmente, se di norma-                «La sofferenza            le confessioni, l’inizio                sa ucraina. «Celebriamo – di-          luogo più sicuro. Siamo parti-                la gente comune, c’è la Caritas               e protestanti, per un
lità si può parlare, in cosa             si affronta               della Quaresima. I raz-                 ce –, qui come a Kiev più Mes-         ti il giorno prima del conflitto              dell’Ucraina e la Chiesa po-                  incontro per la pace a
consiste il vostro servizio?             meglio se non     zi della   Federazione Russa                    se al giorno dove è possibile          io e il vescovo ausiliare Ole-                lacca, «ma – precisa Vadym –,                 Kiev. Noi, che siamo
Fu san Giovanni Paolo II a                                 non scuotono più di tanto la                    nelle chiese, altrimenti negli         sander Jazloveckyi». Poi c’è la               ci stanno arrivando aiuti dav-                testimoni di una
chiederci di farci missionari            ci si sente soli. Chiesa dell’Ucraina che, anzi,                  scantinati e nei rifugi. Certo,        cura materiale delle persone.                 vero da tutto il mondo».                      Sardegna martoriata
in Moldova. Prima del crollo             E in guerra,      intensifica la sua presenza ac-                 non viene molta gente, ma noi          «Ci impegniamo anche – rac-                   «Un giorno Padre Pio disse                    dalle servitù militari e
del muro di Berlino e della              perché noi        canto alla popolazione. «Con-                   offriamo comunque questo               conta Vadym –, nei soccorsi ai                nella preghiera pressappoco                   dalle esercitazioni
scomposizione della Federa-              siamo             tinuiamo a fare quello che ab-                  conforto. Abbiamo iniziato             civili e ai militari, organizzia-             così: “Buon Dio, anche se mi a-               che devastano il
zione Russa, non esisteva la                               biamo sempre fatto» dice don                    anche la Quaresima». Ma non            mo il trasporto degli alimenti,               spetti in Paradiso, io non ci va-             Creato e la nostra
Chiesa cattolica nel territorio          in guerra,        Vadym Rusalovskyi, che rac-                     si tratta solo di rispettare i ri-     dei farmaci, dei vestiti. Ci aiu-             do senza le pecore che mi hai                 terra, dove sorge
poi divenuto Repubblica di               la solitudine     conta la sua giornata tra al-                   ti. «Ci siamo resi conto della         tano i civili che possono farlo,              affidato”. Ecco io la penso allo              anche la fabbrica di
Moldavia. Dal 14 marzo del               può davvero       larmi aerei ed escursioni per                   necessità che le persone han-          magari preparando i pasti che                 stesso modo», dice invece                     bombe Rwm».
2002 siamo a Chisinau e poi in           uccidere»         le strade di Zhytomyr (nella                    no di un sostegno spirituale           poi distribuiamo nei rifugi op-               Maksym Ryabukha, direttore
altre 4 città del Paese, inclusa                           diocesi di Kiev) in cerca di vi-                oltre che materiale. La soffe-         pure a chi non ha davvero più                 della casa salesiana Maria Au-
la dimenticata Transnistria,                               veri da convogliare a chi ne ha                 renza si affronta meglio se non        nulla». La chiesa, poi, funzio-               siliatrice di Kiev, che ha una
per aiutare nella plantatio ec-                            più bisogno.                                    ci si sente soli. E in guerra, per-    na da punto di riferimento per                voce allegra e serena mentre
clesiae. Abbiamo promosso                                  Don Vadym è uno dei più                         ché noi siamo in guerra, la so-        chi scappa. «Accogliamo tutti                 dice: «Siamo sempre qui, an-                  Si mobilita
attività di formazione spiri-
tuale e di evangelizzazione a
                                                           stretti collaboratori di Vitalii
                                                           Kryvytskyi, vescovo salesiano
                                                                                                           litudine può davvero uccide-
                                                                                                           re». Presenza umana e spiri-
                                                                                                                                                  – dice –, non ci interessa la fe-
                                                                                                                                                  de delle persone. Noi acco-
                                                                                                                                                                                                che se oggi ci sono molti più
                                                                                                                                                                                                bombardamenti nelle vici-
                                                                                                                                                                                                                                              anche
vantaggio di tutta la comunità                             di Kiev-Zhytomyr, che poche                     tuale, dunque. Accanto ad al-          gliamo nelle nostre chiese,                   nanze». E poi in un messaggio                 Athletica
ecclesiale nazionale, con par-                             ore prima dello scoppio del                     tro. «Sempre poco prima del-           nelle parrocchie, nelle nostre                affidato a Telegram scrive: «Se               Vaticana
ticolare attenzione al clero e                             conflitto ha dato una sola in-                  l’inizio della guerra – dice an-       case chi ha bisogno di un ri-                 arriveranno i russi starò ac-
                                                                                                                                                                                                canto ai nostri militari e ai ci-             Anche Athletica
                                                                                                                                                                                                vili dando loro supporto spiri-               Vaticana si mobilita
DA UDINE A FORLÌ TANTE LE INIZIATIVE                                                                                                                                                            tuale fino a quando il buon                   per la pace. In

Veglie «giovani», camminate, offerte. Diocesi protagoniste
                                                                                                                                                                                                Dio me lo permetterà. Loro                    Ucraina e ovunque
                                                                                                                                                                                                sanno che siamo qui, e che                    nel mondo. Domani
                                                                                                                                                                                                siamo la loro casa più sicura.                in occasione della
                                                                                                                                                                                                E il vedermi ogni giorno per-                 47ª edizione della

C
         ontinuano le iniziative          di casa».                                  piazza per la pace. Vediamo arti-              dote ortodosso che segue i fedeli                           mette loro di non perdere il                  mezza maratona
         nelle diocesi italiane per       Giovedì sera oltre duemila perso-          giani di pace: voi che avete accol-            romeni della zona pontina e per-                            sorriso che irradia da sempre                 Roma - Ostia,
         invocare il dono della pa-       ne hanno accolto l’invito della dio-       to l’invito della nostra chiesa lo-            sone di nazionalità ucraina per va-                         dai loro volti».                              l’associazione
ce in Ucraina. Stasera alle 21 nel-       cesi di Albano e del vescovo Vin-          cale a camminare insieme».                     ri motivi presenti a Latina.                                Vita scandita dalle sirene ol-                polisportiva
la Cattedrale di Udine si terrà una       cenzo Viva a camminare insieme             La guerra tra Russia e Ucraina                 Un invito a «continuare incessan-                           tre che dalle campane, quel-                  promuove un breve
veglia di preghiera con protagoni-        per la pace, ritrovandosi con i rap-       «può andare avanti all’infinito nel-           temente a rivolgere a Dio, nelle                            la dei religiosi di Kiev (circa               momento di
sti i giovani e che sarà presieduta       presentanti di diverse religioni e         la serie di ritorsioni che è in grado          preghiere personali, un Padre no-                           120 tra preti e suore). «Di gior-             preghiera.
dall’arcivescovo Andrea Bruno             confessioni cristiane ad Aprilia per       di provocare. Dobbiamo sperare                 stro per la pace ogni giorno; ad a-                         no e di notte – riprende                      L’appuntamento è
Mazzocato. Come gesto quaresi-            lanciare un appello alla pace, in U-       che i tentativi di colloqui e di trat-         derire o a promuovere preghiere                             Vadym –, se non siamo in gi-                  alle ore 8.30 in
male di elemosina, chi parteciperà        craina e in tutto il mondo. «Nella         tative vadano a buon esito». Lo ha             per la pace in famiglia e nelle co-                         ro per Zhytomyr, stiamo in                    Vaticano accanto alla
alla veglia potrà lasciare un’offer-      seconda guerra mondiale – ha det-          affermato sempre giovedì sera il               munità»: è quello che fa il vescovo                         canonica ma appena suona                      scultura di Arnaldo
ta che sarà devoluta al fondo pro-        to il vescovo Viva – Aprilia era chia-     vescovo di Latina-Terracina-                   di Forlì-Bertinoro, Livio Corazza,                          l’allarme scendiamo nel no-                   Pomodoro. Tutto
Ucraina della Caritas diocesana. «I       mata dagli Alleati “the factory”,          Sezze-Priverno, Mariano Crociata,              in una lettera che verrà letta do-                          stro rifugio che è la cripta del-             sarà all’insegna della
giovani sono sensibili alla costru-       perché sembra che qui il centro            durante la veglia di preghiera per             mani in tutte le chiese della diocesi                       la chiesa dove sono seppelli-                 massima semplicità:
zione della pace – osserva il diret-      fosse fatto di tante case di matto-        la pace che ha presieduto nella                romagnola. Corazza invita anche                             ti i vescovi della città. Oggi l’al-          con la Preghiera del
tore della Pastorale giovanile di U-      ni rossi, che richiamavano in qual-        cattedrale di San Marco. Al mo-                alla solidarietà con le persone col-                        larme è già suonato 7-8 volte,                maratoneta verrà
dine, don Daniele Antonello – per         che modo l’idea di una fabbrica.           mento di preghiera e riflessione,              pite dalla guerra supportando le i-                         la scorsa notte siamo scesi tre               recitata una Ave
la prima volta i nostri ragazzi si tro-   Questa sera, però, non vediamo             organizzato dalla Consulta dioce-              niziative della Caritas diocesana.                          volte. E con noi tutti quelli che             Maria per tutti coloro
vano a fare i conti con una guerra        mattoni rossi, ma pietre vive, che         sana per le Aggregazioni laicali,              (Red.Cath.)                                                 sono senza riparo».                           che stanno
nel cuore dell’Europa, sulla porta        siete tutti voi, per costruire una         hanno partecipato anche il sacer-                                      © RIPRODUZIONE RISERVATA                               © RIPRODUZIONE RISERVATA   soffrendo.
Avvenire - 09/03/2022                                                                                                                                                                                                 Pagina : A06

6    PRIMO PIANO                                                                 Mercoledì 9 marzo 2022

      La guerra
      in Europa                    Qui nella «Little Ucraina» di Chisinau
NELLO SCAVO
                                   l’allarme russo incomincia a far paura
                                   persone. La risposta delle fa-      donne e i bambini. Basta fa-       vati fin qui. Implorano le          possa funzionare. Ma niente.         ra possibile trovare camere                       MOLDAVIA
Chisinau (Moldavia)                miglie moldave lascia a boc-        re un giro dalle parti del po-     guardie ucraine di lasciarli        Qualcuno però riesce a otte-         per 40 euro a notte. Adesso,
                                   ca aperta. Una rete familiare       sto di frontiera di Palanka, per   passare. «Ho una famiglia,          nere il via libera. A condizio-      negli stessi hotel, quando si

G
          ià la chiamano «Lit-     di solidarietà, dove singole fa-    rendersene conto. Il 65% dei       solo io lavoro, se mi am-           ne che abbia almeno tre figli.       libera un letto viene offerto a                   Non si erano
          tle Ucraina». E non ci   miglie si sono rese disponibi-      profughi, spiegano le autorità     mazzano chi darà da man-            In questo caso le guardie            cifre cinque volte superiori.                    mai viste così
          vuole molto a rico-      li per l’accoglienza. «Vengo-       di Chisinau, sono donne sen-       giare ai miei bambini?», di-        chiudono un occhio.                  Molte donne ieri hanno tro-
noscerla. Mai in Moldavia si       no erogati anche servizi di ac-     za marito. Il 25% sono bam-        ce un uomo. La guardia è in-        «Non si ha una chiara cono-          vato ad attenderli un mazzo-
                                                                                                                                                                                                                                   tante auto con
erano viste parcheggiate co-       compagnamento all’arrivo in         bini. Il resto sono anziani e      flessibile: «C’è la legge mar-      scenza dei tempi dell’acco-          lino di fiori. La Giornata in-                   la sigla «UA»
sì tante auto con la sigla «UA».   Moldavia presso le frontiere        disabili. La premier Natalia       ziale , dovrei arrestarti per       glienza e della durata del           ternazionale della donna è u-                              Sono
Sono i fuggiaschi del confine      ed alla partenza per le desti-      Gavrilita ha detto che un          essere venuto fino a qui. Ab-       conflitto, ma sia ben chiaro         na sorta di festività naziona-
accanto. Tracimati per man-        nazioni da loro preferite»,         bambino su otto presente nel       biamo bisogno anche di te           che la Chiesa cattolica – ri-        le. E a Chisinau gruppi di cit-
                                                                                                                                                                                                                                  i fuggiaschi del
canza di alternative a Chisi-      spiega don Cesare Lodeser-          Paese è oggi un rifugiato. Se il   per vincere la guerra. Torna        petono dalla diocesi – con i         tadini moldavi sono scesi in                  confine accanto
nau. C’è chi aspetta che l’e-      to, vicario della diocesi a cui     conflitto si prolungasse, bi-      indietro», gli intima mentre        suoi organismi sarà presen-          piazza per esprimere solida-                      Che il Paese,
sercito russo se ne torni nel-     il vescovo ha chiesto di fare       sognerà pensare a inserirli        la moglie e i due bambini si        te finché l’emergenza acco-          rietà alle ucraine. «Donne u-                     il più povero
la foresta bielorussa; c’è chi     da ponte tra ospitalità del         nelle scuole e organizzare per     allontanano in lacrime.             glienza sarà un dovere ed an-        craine siete eroine», si legge
resta perché non ha i soldi        mondo ecclesiale e istituzio-       loro un sistema di inclusione      C’è anche chi mette le mani         che oltre per le famiglie che        su un cartello dei manife-                           d’Europa,
sufficienti per spingersi ver-     ni nazionali e internazionali.      a lungo termine.                   in tasca e tira fuori tutto quel-   ne faranno richiesta».               stanti. Ma anche le donne                          accoglie con
so l’Ue. Le truppe di Mosca        Da subito è stata creata una        Alle dogane si assiste ogni        lo che ha, sperando che l’a-        Negli alberghi si registra il tut-   moldave, in questo momen-                            generosità
sono a 20 minuti di macchi-        rete di psicologi che accom-        minuto alla triste negozia-        tavica corruzione di cui sof-       to esaurito. Ma c’è chi ne ap-       to, non sono da meno.
na, nella Transnistria che Chi-    pagnano specialmente le             zione dei capifamiglia arri-       fre l’Ucraina anche stavolta        profitta. Prima della guerra e-                      © RIPRODUZIONE RISERVATA

sinau non riconosce ma da
cui sarebbero partiti missili
contro l’Ucraina. E da cui po-                                                                                                                                   Continua l’assalto ai treni da parte
trebbero muovere via terra                                                                                                                                       dei profughi a Chisinau in Moldavia
per supportare l’imminente                                                                                                                                       Sotto, un frame tratto da un video che
assedio di Odessa. A quel                                                                                                                                        mostra soldati russi fatti prigionieri                         «Tredici
                                                                                                                                                                 nei pressi di Snihurivka in Ucraina/ Ansa
punto in Moldavia esplode-
rebbe il panico: la prospetti-
                                                                                                                                                                                                                                le soldatesse
va sarebbe quella di fare la fi-                                                                                                                                                                                                uccise
ne di Kiev.                                                                                                                                                                                                                     in guerra»
Appena più grande della
Lombardia, e con meno del-                                                                                                                                                                                                      Sono almeno tredici
la metà degli abitanti, la Mol-                                                                                                                                                                                                 le donne soldato
davia è il Paese più povero                                                                                                                                                                                                     dell’Aeronautica
d’Europa, ma nonostante le                                                                                                                                                                                                      ucraina morte
ristrettezze sta affrontando                                                                                                                                                                                                    dall’inizio
con generosità un’emergen-                                                                                                                                                                                                      dell’invasione russa
za umanitaria senza prece-                                                                                                                                                                                                      ormai 14 giorni fa. È
denti. Gli oltre 100mila pro-                                                                                                                                                                                                   quanto emerge da
fughi arrivati (a cui va ag-                                                                                                                                                                                                    dati ufficiali diffusi
giunta la permanenza di al-                                                                                                                                                                                                     dalle autorità di Kiev
cuni giorni per altre decine di                                                                                                                                                                                                 e riportati
migliaia in transito e diretti                                                                                                                                                                                                  dall’agenzia tedesca
verso Romania e Ungheria)                                                                                                                                                                                                       Dpa, mentre non c’è
sono uno tsunami. L’amba-                                                                                                                                                                                                       un bollettino ufficiale
sciatore italiano Lorenzo To-                                                                                                                                                                                                   delle perdite
massoni, parco di dichiara-                                                                                                                                                                                                     complessive tra le fila
zioni ma epicentro della                 NELLA TRANSCARPAZIA UCRAINA                                                                                                                                                            delle forze armate

                                         Mukacheve, la fragile «oasi»
macchina italiana della soli-                                                                                                                                                                                                   ucraine. Quasi 7.000
darietà, è dappertutto. Con i                                                                                                                                                                                                   donne
volontari di Emergency, vici-                                                                                                                                                                                                   dell’Aeronautica
no alle parrocchie trasforma-                                                                                                                                                                                                   hanno passato la
te in centro d’accoglienza.
Il Vescovo Anton Cosa non ha
mancato di esortare le co-
munità cattoliche nel Paese a
                                         a pochi passi dalle vie di fuga                                                                                                                                                        Giornata
                                                                                                                                                                                                                                internazionale della
                                                                                                                                                                                                                                donna «non con i
                                                                                                                                                                                                                                fiori, ma con le armi
pregare darsi da fare. E con u-          MAURO MONDELLO                               vuole partire – racconta Dmytro – c’è dentro la cattedrale di San Martino            le automobili e interminabili file di                in pugno», ha detto il
na nota la diocesi di Chisinau           Mukacheve (Ucraina)                          mia sorella a Cracovia, poteva anda- di Tours), provano ad aiutare le fa-            bambini, anziani e donne che a-                      tenente generale,
ha espresso «sincera gratitu-                                                         re lì, ma non c’è stato modo: vuole re- miglie nella ricerca di sistemazioni         spettano dalle quindici alle venti o-                Mykola Oleshchuk:

                                         L
dine nei confronti del popo-                     a famiglia di Dmytro Lypovyy,        stare con me, dice che non vuole che a medio e lungo termine. Mukache-               re per poter proseguire a piedi il viag-             «Al fianco dei colleghi
lo moldavo per la generosità                     ingegnere ucraino di 35 anni,        i bambini non vedano loro padre ve, d’altronde, è una città abituata al              gio verso la Slovacchia.                             combattono per il
e disponibilità che sta mani-                    è arrivata a Mukacheve, nella        non si sa bene per quanto. Già da transito di migrazioni e di culture.               I gruppi di volontari camminano a-                   futuro dei nostri
festando nell’accoglienza e              periferia occidentale dell’Ucraina,          mesi parlavamo in casa dell’even- Prima della Seconda Guerra mon-                    vanti e indietro per distribuire pani-               bambini e per il futuro
vicinanza alle migliaia di pro-          già alla metà di febbraio. Dmytro vi-        tualità di una guerra e quando le co- diale era un villaggio ebreo, nel tem-         ni, bevande calde e soprattutto co-                  della nostra Ucraina».
fughi che giungono nel no-               veva con la moglie e i tre figli nella se-   se si sono messe male, conoscendo po è appartenuto all’Ungheria, poi                 perte. Il confine, infatti, rimane a-                Secondo Oleshchuk,
stro paese». In prima linea ci           conda città del Paese, Kharkiv, oggi         la determinazione di mia moglie a alla Cecoslovacchia, quindi all’U-                 perto 24 ore su 24 e le temperature,                 più di 1.500 donne
sono Caritas Moldova, Fon-               uno dei centri più colpiti dai bom-          non andare, ho af-                                        nione Sovietica e          di notte, arrivano anche a -10 gradi.                dell’Aeronautica
dazione Regina Pacis, Fides,             bardamenti dell’esercito russo. Per          fittato un apparta- Continua l’esodo interno infine all’Ucraina,                     I militari lavorano senza sosta non                  hanno preso parte a
Casa della provvidenza, Op-              lui e la sua famiglia, così come per         mento qui. C’è             nella zona che si trova        passaggi che sono          soltanto per accelerare le procedure                 operazioni di
tima fide, Fondazione don                migliaia di ucraini spostatisi da ogni       sempre l’eventua-                                         rimasti nel tessuto        d’uscita, ma anche per gestire pro-                  combattimento. Sul
Bosco, Rinnovamento nello                parte della nazione in questo picco-         lità che mi chia-
                                                                                                                   a una manciata di            etnico della popo-         dotti e persone in entrata. I docu-                  fronte opposto,
Spirito, Cammino neocate-                lo pezzo di Ucraina, nell’Oblast del-        mino a combatte- chilometri dalle frontiere lazione locale, che                      menti degli stranieri e degli ucraini                secondo Kiev,
cumenale, parrocchie e co-               la Transcarpazia, Mukacheve è or-            re, come riservi-              con Ungheria               annovera, oltre a-         di ritorno vengono controllati con e-                sarebbero invece «12
munità religiose. Anche i Te-            mai diventata una nuova oasi di nor-         sta, ma almeno,                                           gli ucraini, anche         strema attenzione, alla ricerca di                   mila i russi morti i
stimoni di Geova hanno a-                malità, un’isola lontana da cui os-          per ora, stiamo
                                                                                                               e Slovacchia.  L’impegno         russi, tedeschi, ro-       possibili sabotatori, infiltrati russi               battaglia». Dati,
perto le loro case per i profu-          servare il conflitto, ma senza il rischio    tutti insieme».          incessante dei volontari meni, slovacchi,                   che stanno creando non pochi pro-                    chiaramente, non
ghi, terrorizzati dalla russifi-         di rimanerci bloccati.                       L’esodo interno           per assistere i profughi        ungheresi. Le cose         blemi, soprattutto nella capitale, al-               verificabili.
cazione dell’Ucraina, e me-              Le due frontiere con l’Ungheria,             verso le cittadine                                        non sono molto             la difesa ucraina. Quello fra Slovac-
mori delle persecuzioni a lo-            quella ferroviaria di Zahony e quel-         della Transcarpazia ha completa- diverse nell’altro grande centro del-               chia, Ungheria e i Transcarpazi u-
ro riservate in quel di Mosca.           la per i pedoni e le automobili di           mente esaurito la disponibilità di al- la zona, Uzhgorod, quaranta chilo-            craini si è ormai consolidato come
Dal primo istante sono state             Luzhanska, davanti al villaggio di Be-       loggi, in tutta la regione. Per questo metri da Mukacheve, una città piaz-           uno dei punti di passaggio più bat-
organizzate strutture di ac-             regsurányi, restano infatti a una            a Mukacheve sono stati organizzati zata direttamente di fronte al confi-             tuti sulla rotta di chi lascia, ma anche             Un esercito
coglienza in locali parroc-
chiali e negli “appartamenti
                                         manciata di chilometri, così si ha la
                                         certezza, al massimo in venti minu-
                                                                                      dall’amministrazione cittadina di- ne slovacco. Qui negli ultimi giorni è
                                                                                      versi centri di accoglienza che, an- aumentata la pressione sul posto di
                                                                                                                                                                           di chi rientra. Una linea diretta con
                                                                                                                                                                           Budapest e Praga che è ora il secon-
                                                                                                                                                                                                                                di disperati
sociali” che assicurano un               ti di macchina, di potersi mettere al-       che con l’aiuto della diocesi locale frontiera di Vysne Nemecke, con co-             do fronte della migrazione.                          alla ricerca
tetto e il vitto per oltre 400           le spalle il conflitto. «Mia moglie non      oltre a ricevere i profughi (persino de lunghe fino a sette chilometri per                                   © RIPRODUZIONE RISERVATA     di protezione
      SCARSEGGIANO I RIFORNIMENTI E MANCANO I MEZZI PER CONTROLLARE L’INTERO PAESE
                                                                                                                                                                                                                                2 milioni
                                                                                                                                                                                              FRANCESCO PALMAS

      A
                14 giorni dall’inizio della guerra,
               Vladimir Putin comincia a
               interrogarsi. Dalla Cecenia alla
                                                          Le truppe russe sembrano frenare                                                                         In questi primi giorni di guerra stanno
                                                                                                                                                                   perdendo 100-200 uomini al dì e contano
                                                                                                                                                                   centinaia di feriti gravi. Troppi per reggere a
                                                                                                                                                                                                                                gli sfollati
                                                                                                                                                                                                                   dall’Ucraina entrati,
                                                                                                                                                                                                                   in due settimane
      Georgia, passando per la Crimea e il primo
      Donbass, per non dire della Siria, tutte le
      sue guerre erano state dei successi. Il 24
                                                          E il pericolo si chiama guerriglia                                                                       lungo. Difficile che possano avventurarsi in
                                                                                                                                                                   altre campagne militari: i paesi baltici sono
                                                                                                                                                                   fuori portata, protetti dall’alleanza
                                                                                                                                                                                                                   nel territorio della Ue

      febbraio scorso, ha tentato di replicare il
      modello, su scala infinitamente maggiore.
      Puntava a Kiev, combinando rapidità e
                                                    negoziati. Per rimediarvi, i generali di Putin
                                                    sono stati costretti ad aumentare lo sforzo.
                                                    Per quanto tempo saranno in grado di
                                                                                                              protestano. La cosa impatta sul morale
                                                                                                              dell’occupante. Sarà in grado la guardia
                                                                                                              nazionale di gestire i disordini e il
                                                                                                                                                                   atlantica. Forse a sud, se Odessa capitolasse,
                                                                                                                                                                   i russi potrebbero tentare di ricongiungere
                                                                                                                                                                   la Transnistria moldava al corridoio
                                                                                                                                                                                                                                3
                                                                                                                                                                                                                   i civili dilaniati da
      sorpresa, per prenderla frontalmente. La      alimentarlo? Di quali riserve dispongono?                 malcontento? Cominciamo a dubitarne.                 panrusso sul mar Nero. Ma la Moldavia è
      manovra non gli è riuscita, per molti         Già emergono problemi organizzativi e di                  Tanto più che si sta plasmando un fronte di          inarrivabile. L’Ucraina, che non era            una mina a nord di
        Marzo
      fattori.    9, 2022
               I russi       10:55disdegnando
                       sono partiti   am (GMT +1:00)comando. La morte al fronte di molti                      guerriglia partigiana foraggiata dalle                                                               Kiev:
                                                                                                                                                                   nemmeno una potenza regionale, sta già Powered by       è la prima volta
                                                                                                                                                                                                                       TECNAVIA
      l’artiglieria, loro arma prediletta. Hanno    generali è sintomatica: i comandanti delle                retrovie. In pochi giorni, la Nato ha                dando troppi grattacapi, perfino nelle aree     nel conflitto
      trascurato il potere aereo, rivelando         grandi unità si stanno spostando in prima                 consegnato all’Ucraina che resiste più di            a poca distanza dal confine. La difficoltà è
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